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IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE - Parrocchia San … · IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE ... dopo il...

Date post: 25-Feb-2019
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Luglio 1972 N I i- BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia telefono 64053 IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE La Confessione è uno dei sette sacramen i, istituito da Gesù Cristo per perdonare i nostri peccati. La sua solenne proclamazione è del giorno di Pasqua. Gesù entrando nel cenacolo, come dice S. Gio- vanni nel Vangelo, cosÌ si è espres- so: « Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li riterrete, saranno ritenuti ». La Chiesa, depositaria della parola del Signore, ha sem- pre insegnato che il Signore per- dona i peccati, dopo il Battesimo, con il Sacdamento della Penitenza o Confessione. In data 16 Giugno la Sacra Con- gregazione per la Dottrina della Fede, con l'autorizzazione del S. Padre Paolo VI", ha emanato un importante documento pastorale sul sacramento della Confessione. Consta di 13 norme, in applicazione di un precedente documento del 1944, allora emanato dalla Peniten- zieria Apostolica. Pubblichiamo qui alcune note esplicative di questa importante istruzione pastorale, ca- me le ricaviamo dalla illustrazione, che di essa ha fatto ai giornalisti, il prof. Don Vincenzo Miano, con- sultore della medesima Congrega- zione per la Dottrina della Fede. Anzitutto si ribadisce la dottrina del Concilio di Trento che dichiarò essere di diritto divino, la Confes- sione individuale distinta di tutti i peccati mortali, dopo l'ultima con- fessione e assoluzione. Perciò, a meno che non intervenga una im- possibilità fisica o morale, la Con- fessione individuale rimane «l'u- nico modo ordinario» per ottenere il perdono di peccati mortali. Le istruzioni ricorda l'esperienza plu- risecolare dei frutti di santificazio- ne, operati dalla confessione indi- viduale ben fatta. Si richiama in essa il caso prin- cipe, in cui, a ogni sacerdote è le- cito, premessa da parte dei peni- tenti solo una confessione generica (ad es. colla recita del Confiteor o dell'atto di dolore o anche solo col battersi il petto), assolvere col- lettivamente un gruppo, cioè nel- l'imminente pericolo di morte di tale gruppo, come può verificarsi in caso di guerra. Fuori di questo caso - continua la istruzione - l'assoluzione col- lettiva, dopo una confessione gene- rica, come sopra detto, è lecita sol- tanto se si verificano queste tre condizioni: 1) Una grande moltitu- dine di penitenti, cioè di gente che si vuoI confessare; 2) il numero dei Confessori a disposizione, per ascoltare in modo conveniente le confessioni dei penitenti in questio- ne, sia del tutto insufficiente; 3) che a causa di tale situazione, i penitenti suddetti sarebbero ca- stretti a restare privi, a lungo, della grazia del sacramento o della santa Comunione. A questo punto ·è vi- vamente raccomandato ai Vescovi, cui spetta verificare se esistono le tre condizioni, di non permettere che i Sacerdoti si diano ad occupa- zioni temporali o anche solo a mi- nisteri che possono essere compiuti da laici idonei, trascurando l'im- portantissimo ministero delle con- fessioni. Seguono poi le condizioni ri- chieste nei penitenti, che intendono usufruire dell' assoluzione sacra- mentale generale, disposizioni indi- spensabili e che il sacerdote dovrà ricordare prima di dare l'assoluzio- ne stessa. Le condizioni sono: Il sincero dolore dei peccati col rela- tivo proposito, la rimozione di e- ventuali scandali dati, e la volontà di confessare a tempo debito e di- stintamente, i peccati di cui si sta per ricevere l'assoluzione. Questa condizione, per sè, importa che non si riceva · un'altra assoluzione ge- nerale, prima di essersi confessati singolarmente; in ogni caso la con- fessione individuale deve sempre essere fatta entro l'anno, come pre- scrivono il Concilio Lateranense IV e il Concilio di Trento sulla con- fessione annuale. Sono molto incoraggiate le ce- lebrazioni liturgiche penitenziali, ma esse non vanno confuse col sa- cramento della Confessione, al qua- le preparano; quindi dopo o du- rante tale celebrazione comunitaria, ognuno dei partecipanti si confes- si singolarmente e riceva l'assolu- zione dallo stesso sacerdote a cui si è confessato. Si raccomanda poi la Confessio- ne di devozione, quale fonte di grandi frutti spirituali per i fedeli. Qui è rivolta una pressante esorta- zione ai Sacerdoti, perché si guar- dino bene dal dissuaderne le ani- me, anzi - è detto - siano sem- pre disposti a ricevere tali confes- sioni. E' inamissibile dare, anche solo l'impressione, che la confessione sia riservata ai soli peccati mortali, perché questo nuocerebbe alla buo- na fama di chi si accosta alla con- fessione e priverebbe le anime, de- siderose di maggiore santificazione, del frutto molteplice di una buona confessione devozionale. Concludendo la sua esplicazione Don Miano dice: Il nuovo docu- mento pastorale sulla confessione, nel mentre ribadisce la dottrina tra- dizionale della Chiesa circa il sacra- mento del perdono e lascia anche sostanzialmente intatta la pratica vigente di amministrarlo, provvede nello stesso tempo con tanta com- prensione a certi casi urgenti, de- terminati dalla penuria crescente di sacerdoti ed offre abbondante con- siderazione per una maggiore con- sapevolezza dell'importanza perso- nale e comunitaria del sacramento della Confessione. * * * Siamo tutti esortati a leggere at- tentamente le considerazioni sud- dette, facciamole anche oggetto di personale riflessione e di conversa- zione in famiglia e tra amici. Di- sponiamoci anche ad accettare con docilità quello che ci insegna la Madre Chiesa per mezzo del Papa e dei Vescovi, unicamente preoc- cupati di farci conoscere le vie di Dio e la sua volontà salvifica. Pre- ghiamo il Signore, perché non av- venga che per la nostra poca fede, restiamo magari privi, e a lungo, della grazia del perdono, che Egli tiene sempre disponibile nel Sacra- mento della Confessione. Preghiamo per i sacerdoti, perchè siano essi i primi a credere alla efficacia della Confessione e siano sempre dispo- nibili per le confessioni dei fedeli. Circa la frequenza della nostra con- fessione devozionale, ognuno di noi stia al consiglio del Confessore.
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Luglio 1972 N I i-

BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia telefono 64053

IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE La Confessione è uno dei sette

sacramen i, istituito da Gesù Cristo per perdonare i nostri peccati. La sua solenne proclamazione è del giorno di Pasqua. Gesù entrando nel cenacolo, come dice S. Gio­vanni nel Vangelo, cosÌ si è espres­so: « Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li riterrete, saranno ritenuti ». La Chiesa, depositaria della parola del Signore, ha sem­pre insegnato che il Signore per­dona i peccati, dopo il Battesimo, con il Sacdamento della Penitenza o Confessione.

In data 16 Giugno la Sacra Con­gregazione per la Dottrina della Fede, con l'autorizzazione del S. Padre Paolo VI", ha emanato un importante documento pastorale sul sacramento della Confessione. Consta di 13 norme, in applicazione di un precedente documento del 1944, allora emanato dalla Peniten­zieria Apostolica. Pubblichiamo qui alcune note esplicative di questa importante istruzione pastorale, ca­me le ricaviamo dalla illustrazione, che di essa ha fatto ai giornalisti, il prof. Don Vincenzo Miano, con­sultore della medesima Congrega­zione per la Dottrina della Fede.

Anzitutto si ribadisce la dottrina del Concilio di Trento che dichiarò essere di diritto divino, la Confes­sione individuale distinta di tutti i peccati mortali, dopo l'ultima con­fessione e assoluzione. Perciò, a meno che non intervenga una im­possibilità fisica o morale, la Con­fessione individuale rimane «l'u­nico modo ordinario» per ottenere il perdono di peccati mortali. Le

istruzioni ricorda l'esperienza plu­risecolare dei frutti di santificazio­ne, operati dalla confessione indi­viduale ben fatta.

Si richiama in essa il caso prin­cipe, in cui, a ogni sacerdote è le­cito, premessa da parte dei peni­tenti solo una confessione generica (ad es. colla recita del Confiteor o dell'atto di dolore o anche solo col battersi il petto), assolvere col­lettivamente un gruppo, cioè nel­l'imminente pericolo di morte di tale gruppo, come può verificarsi in caso di guerra.

Fuori di questo caso - continua la istruzione - l'assoluzione col­lettiva, dopo una confessione gene­rica, come sopra detto, è lecita sol­tanto se si verificano queste tre condizioni: 1) Una grande moltitu­dine di penitenti, cioè di gente che si vuoI confessare; 2) il numero dei Confessori a disposizione, per ascoltare in modo conveniente le confessioni dei penitenti in questio­ne, sia del tutto insufficiente; 3) che a causa di tale situazione, i penitenti suddetti sarebbero ca­stretti a restare privi, a lungo, della grazia del sacramento o della santa Comunione. A questo punto ·è vi­vamente raccomandato ai Vescovi, cui spetta verificare se esistono le tre condizioni, di non permettere che i Sacerdoti si diano ad occupa­zioni temporali o anche solo a mi­nisteri che possono essere compiuti da laici idonei, trascurando l'im­portantissimo ministero delle con­fessioni.

Seguono poi le condizioni ri­chieste nei penitenti, che intendono usufruire dell' assoluzione sacra-

mentale generale, disposizioni indi­spensabili e che il sacerdote dovrà ricordare prima di dare l'assoluzio­ne stessa. Le condizioni sono: Il sincero dolore dei peccati col rela­tivo proposito, la rimozione di e­ventuali scandali dati, e la volontà di confessare a tempo debito e di­stintamente, i peccati di cui si sta per ricevere l'assoluzione. Questa condizione, per sè, importa che non si riceva · un'altra assoluzione ge­nerale, prima di essersi confessati singolarmente; in ogni caso la con­fessione individuale deve sempre essere fatta entro l'anno, come pre­scrivono il Concilio Lateranense IV e il Concilio di Trento sulla con­fessione annuale.

Sono molto incoraggiate le ce­lebrazioni liturgiche penitenziali, ma esse non vanno confuse col sa­cramento della Confessione, al qua­le preparano; quindi dopo o du­rante tale celebrazione comunitaria, ognuno dei partecipanti si confes­si singolarmente e riceva l'assolu­zione dallo stesso sacerdote a cui si è confessato.

Si raccomanda poi la Confessio­ne di devozione, quale fonte di grandi frutti spirituali per i fedeli. Qui è rivolta una pressante esorta­zione ai Sacerdoti, perché si guar­dino bene dal dissuaderne le ani­me, anzi - è detto - siano sem­pre disposti a ricevere tali confes­sioni.

E' inamissibile dare, anche solo l'impressione, che la confessione sia riservata ai soli peccati mortali, perché questo nuocerebbe alla buo­na fama di chi si accosta alla con­fessione e priverebbe le anime, de-

siderose di maggiore santificazione, del frutto molteplice di una buona confessione devozionale.

Concludendo la sua esplicazione Don Miano dice: Il nuovo docu­mento pastorale sulla confessione, nel mentre ribadisce la dottrina tra­dizionale della Chiesa circa il sacra­mento del perdono e lascia anche sostanzialmente intatta la pratica vigente di amministrarlo, provvede nello stesso tempo con tanta com­prensione a certi casi urgenti, de­terminati dalla penuria crescente di sacerdoti ed offre abbondante con­siderazione per una maggiore con­sapevolezza dell'importanza perso­nale e comunitaria del sacramento della Confessione.

* * * Siamo tutti esortati a leggere at­

tentamente le considerazioni sud­dette, facciamole anche oggetto di personale riflessione e di conversa­zione in famiglia e tra amici. Di­sponiamoci anche ad accettare con docilità quello che ci insegna la Madre Chiesa per mezzo del Papa e dei Vescovi, unicamente preoc­cupati di farci conoscere le vie di Dio e la sua volontà salvifica. Pre­ghiamo il Signore, perché non av­venga che per la nostra poca fede, restiamo magari privi, e a lungo, della grazia del perdono, che Egli tiene sempre disponibile nel Sacra­mento della Confessione. Preghiamo per i sacerdoti, perchè siano essi i primi a credere alla efficacia della Confessione e siano sempre dispo­nibili per le confessioni dei fedeli. Circa la frequenza della nostra con­fessione devozionale, ognuno di noi stia al consiglio del Confessore.

Pago 2 BOLLETTINO PARROCCHIALE

Agli Emigranti In questi giorni ho visto alcuni

di voi, ritornati per breve tempo a trascorrere la vacanza presso i familiari, nel maggior numero però so che restate nel vostro ambiente, come del resto anche noi, nella grande maggioranza, restiamo in paese. Quelli che ritornano, portano i saluti dei vicini, che ricambio di gran cuore; quelli che vengono dal Canada mi ricordano, con soddisfa­zione. la visita del 1968 e mi chie­dono quando intendo ritornare. H o avuto la graditissima visita di tre Sacerdoti, che svolgono il ministe­ro a Taranto; in modo particolare ricordo il P. Rizzi di Bergamo che mi ha invitato a sostare presso la sua Parrocchia, quando potrò pen­sare a un nuovo viaggio in Canada. Questi sacerdoti mi hanno parlato con soddisfazione degli italiani del Canada ed anche di molti azzanesi. Essi si aspettano molto da gente che proviene dai nostri paesi cristia­ni, sono certi che se c'è un po' di bene, almeno nelle grosse metro­poli, questo è da attribuire alla fe­de e alla moralità, specialmente fa­miliare, di tanti bravi e buoni emi-

granti. Don Rizzi mi ha detto an­che di volersi prestare, semmai mi sarà possibile, come spero, in un prossimo futuro, di effettuare un nuovo viaggio, perchè la visita del Parroco del paese di origine, sia occasione per promuovere incontri di spiritualità per gruppi di fami­glie azzanesi, residenti in varie zo­ne. Ho parlato del bubn cuore de­gli azzanesi emigranti, mostrando la cifra di quasi cinque milioni, da essi inviati in Parrocchia nello scor­so anno.

Carissimi, sentire parlare bene di voi, mi riempie l'animo di gioia, godo per voi, come un padre di fa­miglia. A tutti auguro buona salute, soddisfazione dal lavoro, tranquil­lità familiare e tanta volontà di conservare e accrescere la fede nel Signore, nelle sue verità e nella sua chiesa, alla quale apparteniamo per il battesimo. Vi rendo grazie, a nome di tutta Azzano, per la vostra generosità e v'assicuro che qui siete ricordati da molti cuori e da molte istituzioni.

L'ARCIPRETE

IL NOSTRO ORATORIO

D.BOSCO

A fine Gennaio, per la festa di S. Giovanni Bosco, i gruppi giovanili hanno organizzato una manifesta­zione ricreativa per i ragazzi e le ragazze della Parrocchia e per i genitori. Le varie scenette sono state apprezzate dagli intervenuti. Ali 'inizio l'Arciprete ha parlato del­l'opera di formazione che l'Oratorio deve svolgere in Parrocchia. Si ri­portano alcune osservazioni.

L'Oratorio è una istituzione che si colloca tra la famiglia, la chiesa, la scuola e l'ambiente di lavoro, specialmente per giovani, con pos­sibilità di contribuire a completare la loro opera di educazione umana e cristiana.

Prima di essere una struttura materiale, esso è una istituzione formativa.

Don Bosco per la formazione dei giovani del suo tempo, ha chia­mato alla collaborazione genitori, sacerdoti, maestri di scuola e di lavoro, suore ecc ...

Anche il nostro Oratorio ha bi­sogno di tanta cooperazione tra le persone che devono sentirsi re­sponsabili nel campo della educa­zione.

L'Oratorio ha bisogno anche di strutture materiali, di una casa e

di campi-gioco, dove i giovani pos­sano convenire con tranquillità e gioia per incontri ricreativi e cul­turali come di famiglia. Avveniva così anche nel passato, oggi forse più che ieri, che giovani si unisco­no per dare vita qua o là ad attività di gruppo, non sempre guidati dalle norme del retto sentire e vivere. Quanti non sono i giovani nel mon­do che soffrono per non essere ca­paci di inserirsi consapevolmente nella vita!

L'Oratorio vuole essere di aiuto ai giovani, perché sente di essere una istituzione a servizio della fa­miglia. I sacerdoti poi e le suore, che per una vocazione speciale so­no a servizio della comunità cri­stiana, devono sentire l'urgenza della loro insostituibile collabora­zione per il buon funzionamento dell'Oratorio parrocchiale. Preghia­mo il Buon Dio, perchè il nostro Oratorio, sotto la protezione di Don Bosco, riprenda vita, ritrovi in tutti la fiducia di cui ha bisogno e si collochi non ultimo tra le istitu­zioni benefiche della Parrocchia.

E' qui opportuno ricordare che la Parrocchia sta impegnandosi fat­tivamente per la realizzazione del­le strutture del nuovo Oratorio.

Grazie a Dio, oggi, lo spazio vitale è ampio e comodo. Lì sorgeranno i locali e lì saranno preparati i vari campi-gioco. Di tutte queste opere sarà fatta ampia relazione sul pros­simo Bollettino.

Intanto si ringraziano tutti i be­nefattori delle opere parrocchiali, per primo il signor Zenti! Joe di Taranto, che anche ultimamente, tramite il dottor Innocente, ha fatto pervenire altra offerta di 584.000 per la realizzazione dei campi del tennis. Con le precedenti offerte egli ha contribuito, finora, per i campi-gioco dell'Oratorio, con la cospicua somma di 2.992.000. I campi del tennis porteranno, a gra­to ricordo, il suo nome.

GESTO DA IMITARE

Il 17 maggio moriva improvvisa­mente Villalta Teresa di anni 85. In morte lasciava alla chiesa, per le opere parrocchiali, i risparmi di un suo deposito, ammontante a 527.090, perché fosse ricordata la sua anima e assieme la memoria dei suoi genitori, con la celebrazio­ne di un certo numero di Messe. Ogni suo desiderio sta per essere soddisfatto. Affidiamo i! suo spi­rito alla Misericordia di Dio, ringra­ziamola per il gesto munifico in favore della chiesa e, quanti pos­siamo, imitiamone l'esempio.

E' anche questo un bel modo per assicurarsi un perpetuo ricordo presso l'altare del Signore.

NORME PASTORALI LITURGICHE BATTESIMO

Si esortano tutte le famiglie a far battezzare i propri figli in Par­rocchia. L'occasione è propizia per iniziare con i sacerdoti il discorso sugli impegni del vivere cristiano, discorso che continuerà poi man mano che il fanciullo cresce ed arriva alla Comunione, alla Cresi­ma ecc .. Chi, senza vera necessità, battezza negli Ospedali, ordinaria­mente, dimostra di non credere abbastanza a questi impegni o ad­dir ittu ra non l i vuo le neppure.

Le mamme non si preoccupino eccessivamente della «benedizio­ne », appena possono escano pure di casa e facciano quello che de­vono fare, la benedizione assieme ai papà, la riceveranno durante il rito del battesimo.

A questo proposito le donne an­ziane vedano di non creare vani scrupoli presso le giovani madri. Nella nostra Parrocchia i battesimi solenni si amministrano nella terza domenica di mese.

CRESIMA

La Cresima viene amministrata ai giovani che hanno completato il catechismo di quinta. Con la istru­zione emanata dal S. Padre nello

scorso anno, i padrini di battesimo

possono essere i padrini della Cre­sima, anche i genitori possono pre­

sentare i figli al Vescovo.

Il Vescovo sarà in Parrocchia per

la Cresima il 15 Ottobre e la am­ministrerà durante la Messa delle

9.30.

MATRIMONI

I fidanzati prima di celebrare il

sacramento del Matrimonio sono vi­vamente pregati di partecipare al­

meno a un corso di conferenze

preparatorie. Certi matrimoni rie­scono male, perché non sono stati

sufficientemente preparati. Il me­

rito dei corsi sta essenzialmente

in questo: Aiutare i fidanzati a co­noscersi meglio, per meglio capirsi nella famiglia.

Si raccomanda vivamente agli

sposi di celebrare il Matrimonio

nella Parrocchia della sposa. I Ma­

trimoni fuori Parrocchia, anche se celebrati in rispettabili Santuari , hanno tutto l'aspetto di una certa

fuga dalla propria famiglia parroc­

chiale. Presso i Santuari possono

passare per le devozioni personali ed anche per una buona Confes­sione, ma il Matrimonio lo faccia­

no nella Parrocchia della sposa.

FUNERALI

Il momento più importante del

funerale è la funzione liturgica con la Messa. Si esortano pertanto

quanti partecipano ai funerali di

non mancare alla Messa. Si con­

sigliano i parenti e un po' tutti ad

accostarsi alla Comunione. Anche

quest'anno, in certi funerali, abbia­

mo notato numerose le Comunioni,

in altri, quasi nessuna. Durante il funerali un Sacerdote è sempre di­

sponibile per le confessioni.

Si esortano poi i parenti a non esigere che la gente faccia la stra­da a piedi. Dato che oggi i mezzi

ci sono, usiamoli e stiamo per la

strada il meno possibile. Non è vero che il funerale fatto a piedi

è il più devoto, date anche le di­

stanze, anche solo dalla chiesa al

cimitero è vero il contrario; la gen­

te si stanca, si annoia, parla e ge­

neralmente non prega.

BOLLETTINO PARROCCHIALE Pag.3

Bilancio consuntivo della Chiesa a tutto Dicembre 1971 ENTRATE

Offerte raccolte in chiesa duran­te le messe 3.639.500; per cande­line votive 1.018.500; cassette 200 mila; sottoscrizione di Giugno in occasione del restauro esterno del­la chiesa 1.428.000; busta del «suf­fragio» a Novembre 699.000, cas­setta «Anime» 24.000; offerte azza­Iiesi in occasione di battesimi, ma­trimoni, funerali ed altro 1.429.450; offerte di EMIGRANTI 4.735.700; assegno di congrua del Comune per legati defunti 130 e 31; collette: «Un pane per amor di Dio» 193.500, «Università Cattolica» 90.000, «Gior­nata Missionaria» 1.040.000, «Pro Seminario» 141.500; interessi 36 mila 630; interessi presso Curia per cartella di rendita 2.762; ci­nema « Manzoni» 1.088.000. Totale 15.766.703.

Con il civanzo del '70 di 2.632.095 si ha un attivo di 18.398.798.

USCITE

Per lavori eseguiti all'interno e ali 'esterno chiesa: Impresa edile, riparazione organo, sistemazione

GENNAIO 1972

In occasione del Natale è giunto tra noi, per trascorrere alcun tempo in famiglia, il Sacerdote Salesiano, nostro carissimo parrocchiano Don Mario Del Rizzo, da una decina d'anni Missionario in Argentina. L'ultima volta era stato in paese per il 50° di matrimonio dei genitori Battista e Teresa Del Rizzo, nel settembre 1970. Durante le Messe del Natale e Capodanno egli ha portato agli Azzanesi i saluti dei nostri Emigranti, incontrati durante i suoi viaggi nel Sud ed anche nel Nord America.

Nel mese di Gennaio sono stati promossi alcuni incontri zonali per la organizzazione degli incontri di famiglie con l'assistenza dei Sacer­doti della Parrocchia. I Sacerdoti hanno potuto assistere detti incon­tri, nelle undici zone della Par­rocchia, da metà Gennaio a tutto Aprile. L'argomento proposto: «Il cristiano segno di contraddizione alla luce delle Beatitudini », si è dimostrato di buon interesse. La partecipazione delle famiglie è stata discreta.

Nella domenica 16 è stata cele­brata, con la partecipazione di al­cuni Sacerdoti del massimo Istituto Diocesano, la Giornata pro Semi­nario. Durante le Messe è stato pre­sentato il grande problema del Sa­cerdozio Ministeriale, come neces­sario servizio sacerdotale, voluto da Gesù Cristo, per la sua Chiesa. Si è pregato perchè nella Chiesa non

banchi, idraulico, pittore, falegna· me, progetti sta 7.002.570; al sagre­stano, compresi contributi assicu­rativi 736.000 (al sagrestano poi spettano di diritto e perciò sono da aggiungere allo stipendio, le questue - raccolte ch'egli fa in occa· sione della Pasqua e della raccolta del grano); per predicazione 248 mila 500; per cera (specialmente candeline votive) 374.500; per ac­qua, luce, tasse, telefono 646.740; nafta per riscaldamento 191.450; libreria S. Paolo per materiale ca­techistico e liturgico 329.830; alla Curia 39.200; per assicurazioni de­gli edifici 119.270; Messe per le anime 24.000; per collette: Giornata Missionaria - Un pane per amore di Dio - Università Cattolica - Se­minario ed altre 1.688.000; ali 'uf­ficio amm.vo diocesano 90.045; spe­se cancelleria 41.560; acconto per acquisto terra a bonifica «Dote» 5.324.522; cinema « Manzoni » 1 mi­lione 542.881.

Totale uscite 18.398.798.

Osservazioni: Con i/ permesso della Curia Vescovi/e, la Parroc-

chia ha aperto, presso la Cassa Rurale e Artigiana di Azzano, un conto corrente passivo di 12 mi­lioni 500.000, per acquisto di oltre 33.000 metri cubi di terra dalla Im­presa I.CO.P., per la bonifica delle «Dote ».

La Parrocchia con le offerte or­dinarie e straordinarie, come si può notare, non solo ha sostenuto le sue ordinarie spese annuali di am­ministrazione, ma ha fatto anche fronte a grossi impegni. L'aver pa­gato sette mi/ioni per i lavori della chiesa e decurtato di oltre cinque milioni il grosso debito per le «Do­te», non è piccola cosa. Ciò fa ono­re a tutti gli Azzanesi, che in molti modi si ricordano -delle opere par­rocchiali e ai carissimi Emigranti, sempre in testa nel ricordo della loro parrocchia di origine.

I conti consuntivi sono stati ap­provati dai membri del Consiglio di amministrazione parrocchiale, nella seduta del 28 Marzo scorso e copia di essi, come è prescritto. è stata inviata alla Curia Vescovi/e.

Ci resta ancora un debito di 7.175.478 per i/ terreno delle " 00-

te » e un altro di 235.000 per saldo riparazione Organo presso ditta Za­nin di Codroipo.

Giova pure sottolineare che la Parrocchia ha contributo con 1 mi­lione 688.000 per le opere di ca­rità della diocesi e del mondo po­vero.

Si raccomanda a tutti di voler continuamente ricordare, con gene­rosità, le nostre opere parrocchiali e di non dimenticare di fare una offerta, ogni qualvolta partecipiamo alla Messa.

Vescovo Bruno e Zara Clelia in occasione 25° ricordano parenti e amici Azzano 14-7-1972

Parrocchiale vengano meno i Sacerdoti e perchè il Signore possa continuamente sce­gliersi dei giovani generosi tra le nostre famiglie. Attualmente la Par­rocchia ha sei giovani che esprimo­no il desiderio di potersi dedicare a Dio nel Sacerdozio; due sono presso Istituti Salesiani, quattro so-­no nel Seminario di Pordenone. Pre­ghiamo il Signore per loro.

Don Giuseppe Melchiori, già no­stro Cooperatore, ora Missionario in Brasile, terminato il breve tempo di vacanza concessogli dai superio­ri ,impossibilitato a ritornare ad Azzano, ha incaricato l'Arciprete a porgere i saluti suoi affettuosi a tutti gli Azzanesi e a ringraziare quanti si sono ricordati di lui, spe­cialmente i giovani, che in occa­sione della Giornata Missionaria, hanno devoluto per le sue opere parrocchiali la cospicua somma di Lire 250.000. Don Giuseppe è rien­trato a Rio de J aneiro verso la me­tà di Febbraio.

FEBBRAIO

Tra Febbraio e Marzo ha avuto luogo il primo corso interparroc­chiale dell' anno, per Fidanzati. Queste le cinque conferenze del Corso: Aspetti pratici del Matrimo­nio (ins. Gobbo Giuseppe); Il Sa- · cramento del Matrimonio (prof. Don Enzo Marcolin); La Morale del Matrimonio (prof. Don Lino Pigatto); Aspetti medici nel Matri­monio (prof. Giacomo Tasca); Psi­cologia dei due (prof. Niceta Li­nassi in Bertolo).

Venticinque coppie di fidanzati hanno seguito con vivo interesse l'intero corso. Per i fidanzati, che hanno in animo i! desiderio di vi­vere con coscienza cristiana la vita della famiglia, che inizia con il Sa­cramento del Matrimonio, la parte­cipazione a un corso del genere è una necessità, perciò esso diventa un dovere. -Per questo si sentono moralmente impegnati a promuo­verli i Sacerdoti delle Parrocchie.

La mattina del 3, verso le ore 11, moriva improvvisamente nella Scuola, l'adolescente Populin Ren-

Populin Renzo

zo di anni 13, della classe quinta elementare. La improvvisa e grave sventura è venuta a battere nuova­mente alla porta di casa della buona e laboriosa famiglia di Giovanni Populin, non ancora riavutasi dal­la morte, pure improvvisa, di Oscar di quattro anni e mezzo fa. Tutto il paese si è stretto attorno alla fa­mi'glia tanto provata e i funerali del piccolo Renzo, nel pomeriggio del sabato riuscirono davvero impo­nenti. L'arciprete disse alcune pa­role di conforto per i genitori e fratelli e invitò tutti a pregare per Renzo. Si pubblica qui l'ultima pre­ghiera di Renzo, la preghiera che i ragazzi della Maestra Santin reci­tano ogni mattina a scuola: « O Si­gnore che mi hai creato e vedi le mie azioni e i miei pensieri, fa che ogni atto della mia vita, sia secon­do la tua volontà. O Signore che mi hai dato l'intelligenza, fa che la mia mente salga sempre verso di te e che comprenda l'amore, la vir­tù, l'onestà. O Signore che mi hai dato un cuore, fa che io ami sem­pre il bene, la generosità, la sapien­za. O Signore concedimi il dono della bontà e restami sempre vicino con il tuo esempio e la tua parola ».

Questa preghiera è stata un po' i! V iatico di Renzo verso il Para­diso.

Il giorno 16 ha avuto inizio la Quaresima. Alla funzione della Messa delle Ceneri hanno presen­ziato moltissime persone. La Qua­resima è un tempo liturgico di gran­de importanza, aiuta ad approfon­dire il Mistero del Cristo e della

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nostra incorporazione in Lui. Sono fortemente raccomandate due gran~ di direttive ascetico-pastorali: La Preghiera e la penitenza. La carità verso i fratelli, mediante la colletta UN PANE PER AMORE DI DIO, è la logica conseguenza di chi cre­de e di chi fa penitenza.

MARZO

Nel pomeriggio del 5 ha fatto solenne ingresso nella vicina Par­rocchia di Tiezzo, accolto con tanto entusiasmo dalla pODolazione, il nuovo Parroco Don Danilo Cassino Egli succede a Don Giovanni Bat­tista Graziussi, che aveva rinun­ciato alla Parrocchia, per raggiunti limiti di età, il 31 Ottobre scorso. At1guriamo a Don Danilo le più e­lette grazie del Signore per il mi­nistero santo che sta per iniziare nella importante Parrocchia di Tiezzo.

Nella domenica 12, è stato ospite in Parrocchia, il Padre Angelo Pi­ghin di Orcenigo Inferiore, amico del nostro Arciprete, da venti anni Missionario nella zona brasiliana del Rio delle Amazzoni. Il Padre Pighin ha studiato nel Seminario di Pordenone, poi quando ha sen­tito un invito speciale ad essere Missionario, è entrato a fare parte dell'Istituto delle Missioni Estere di Milano. Attualmente ricopre l'importante incarico di Vicario Generale del Vescovo della sua Diocesi missionaria. Il Padre Pighin ha parlato con entusiasmo della causa santa della Chiesa, che deve essere sempre missionaria attraver­so tutti i suoi membri. Le offerte raccolte durante le Messe, ammon­tano a circa 200.000 lire ed il Pa­dre Pighin le ha destinate per le opere della sua Missione. L'Arci­prete è sempre in attesa di ricevere qualche comunicazione, come pro­messo, ma ancora non è giunta.

A metà Marzo ha fatto una fu­gace visita alla famiglia il nostro carissimo parrocchiano Mons. Ma­rio Peressin della Delegazione A­postolica di Washington. Ora, dal­la Santa Sede è stato destinato alla Nunziatura di EL SALV ADOR nel­la repubblica centro-americana di S. SALVADOR. Facciamo a Mons. Peressin i migliori auguri per il

. suo nuovo importante Ufficio. Il 30 moriva a Toronto, colpito

da inesorabile morbo, il compae­sano Gorizzan Gelindo; la notizia è stata comunicata in Parrocchia da un telegramma di Arduino Can­dido. Per espresso desiderio del de­funto, la sua salma riposa presso la tomba dei suoi cari a Pordenone. I funerali si svolsero solenni nella parrocchiale di Roraigrande, dove dimorano i vecchi genitori. Presen~ ziarono numerosi azzanesi e parenti con il Dottor Puiatti e l'Arciprete. Alla moglie, al figlio, ai genitori e fratelli vive condoglianze.

Il nostro carissimo parrocchiano Don Dino Pavan, da otto anni Par­roco di Pielungo, è stato dal Ve­scovo nominato Pievano della im­portante Parrocchia di Castions di

BOLLETTINO PARROCCHIALE

Zoppola. Il giorno 12, accompa­gnato dai suoi ottimi genitori e dai fratelli e accolto da tanta gente, ha iniziato il sacro ministero con la celebrazione della Messa.

Porgiamo a Don Dino i migliori voti di buon apostolato.

APRILE

Il 2 Aprile è stata celebrata COll

tanta solennità la Pasqua, preparata dai riti, sempre commoventi e car;, di tutta la settimana santa. La gente ha partecipato numerosa ed attenta a tutte le funzioni, specialmente a quelle del giovedì e venerdì santo. Moltissimi si sono accostati alla Confessione e alla Comunione. Per un periodo di quindici giorni l'Ar­ciprete è passato presso tutte le fa­miglie e tutte le' istituzioni per la visita pasquale e per la preghiera della benedizione. Tutte le famiglie e tutte le istituzioni hanno accettato volentieri la visita del Parroco.

La sera del 9 con la partecipa­zione dei Parroci di Tiezzo, Corva e Cimpello, che hanno concelebra­to assieme ai nostri Sacerdoti e di molta gente, si è dato inizio, in Parrocchia, alla preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale che si celebrerà ad Udine nel pros­simo Settembre. Durante la conce­lebrazione ha tenuto il discorso sul­l'Eucaristia il nuovo Parroco di Tiezzo Don Danilo Cassino

Nel pomeriggio del giorno 16, nel nostro Asilo si è svolto il primo incontro di spiritualità per vedove. Nonostante l'inclemenza della gior­nata, le partecipanti furono nume­rose. L'incontro è stato diretto dal­la Signora Varini del Centro Dio­cesano e dal prof. Don Danilo Fa­vro, delegato vescoviLe per le atti­vità della famiglia.

Nella sera del 29, presso la Casa della Madonna Pellegrina, si è svol­to l'ultimo ritiro spirituale dell'an­no per uomini e donne della Par­rocchia. Furono sei i ritiri spirituali di quest'anno, la partecipazione è stata discreta, più abbondante nei primi mesi. Le meditazioni sull'Eu­caristia e la famiglia furono tutte dirette da Don Luciano Sorgi, già nostro Cooperatore. Furono assai apprezzate le sue parole, perciò lo ringraziamo sentitamente per il be­ne compiuto. E' particolarmente ri­cordata la bella celebrazione co­munitaria della Penitenza. .

MAGGIO

Maggio è il mese del Fioretto in onore della Madonna. Anche que­st'anno la celebrazione del Fioret­to si è compiuta in Parrocchia, a Cesena e alle Fratte. Dopo la recita del Rosario è stata proposta a me­ditazione la lettera di S. Paolo agli Ebrei. E' la lettera paolina che tratta, più di altri sacri libri, della dottrina rivelata circa il Sacerdozio e ' l'Eucaristia. La scelta è anche in relazione al fatto del Congresso Eucaristico.

Nel pomeriggio del 21 nella Sala Manzoni i gruppi giovanili dell'A. C. hanno offerto un interessante programma di recitazioni e canti in onore della MAMMA. Peccato che le mamme siano state davvero poche!

Il 28 ha avuto luogo la festa della prima Comunione. Quest'an­no sono stati ammessi alla prima Comunione 97 bambini. I bambini sono stati preparati con un corso di catechismo, durato circa otto mesi. I genitori hanno assistito a delle lezioni di formazione familia­re impartite dall'Arciprete e negli ultimi giorni dal Padre Combonia­no Domenico Verdini. I fanciulli in Chiesa erano assistiti dai geni­tori, i quali, in buon numero, han­no ricevuto l'Eucaristia assieme ai figli.

GIUGNO

Nel pomeriggio del r Giugno -festa del Corpus Domini - sono stati particolarmente onorati gli ammalati e gli anziani della Par­rocchia. Circa duecento sono stati, con molte auto, accompagnati alla Messa che l'Arciprete ha celebrato per essi, poi quasi tutti sono pas­sati nelle sale dell'Asilo per il tra­dizionale incontro fraterno, duran­te il quale è stato servito da varie persone un confortevole rinfresco. Il prossimo incontro sarà il 3 Set­tembre per il pellegrinaggio al San­tuario della Madonna di Motta.

I fanciulli delle Classi 3 - 4 - 5, assistiti dagli insegnanti di Religio­ne, hanno presentato il loro pro­gramma di catechismo, prima al delegato vescovile, poi ai genitori in occasione della festa del Cate­chismo che si svolse nel pomeriggio del giorno 4. I fanciulli hanno se­guito con discreta regolarità le le zioni e nella grande maggioranza hanno anche fatto il quaderno at-

tivo. I genitori e l'esaminatore, pre­senti ai saggi catechistici, sono rL­

masti contenti. I fanciulli, suddivisi nelle varie

classi furono 319. Questi gli Inse­gnanti: Signorina Relina Pascot, Si­gnora Anna Maria Mucignat; Suc.,l' Stefania, Suor Costantina, Suor Franca, Don Adriano, Don Luip,i e l'Arciprete. A tutti gli insegnanti il ringraziamento più vivo anche a nome dei genitori. Un grande rin­graziamento anche al Signor Di­rettore che ha permesso che il ca­techismo si svolgesse nelle aule del­le Scuole Elementari.

Il 2, a conclusione dell'anno ca­techistico, i fanciulli accompagnati dagli insegnanti hanno partecipato alla gita-pellegrinaggio, che ha avu­to come meta Gemona del Friuli e varie località amene del circon­dario.

Nel Santuario di S. Antonio l'Ar­ciprete ha celebrato la Messa con la generale partecipazione all'Euca­ristia di tutti i fanciulli e fanciulle.

Il 27 i fanciulli delle elementari, accompagnati dagli Insegnanti han­no partecipato alla Messa di fine anno scolastico. Dopo Messa i fan­ciulli hanno ricevuto la pagella sco­lastica.

Con il 30, ha chiuso l'anno sco­lastico anche la Scuola Materna.

Le iscrizioni per il nuovo anno scolastico della scuola materna, presso l'Asilo Parrocchiale, si fa­ranno nell'ultima settimana di Ago­sto fino al 15 Settembre. I bambini che possono essere iscritti alla Scuola materna sono quelli nati nel 1967 - 1968 - 1969. Oltre la data del 15 Settembre la Direzione della Scuola Materna non farà nuove i­scrizioni. Lo ricordino bene le mam­me. Un grazie vivissimo alle Suore per la solerte e generosa assistenza prestata ai numerosi e vivaci fan­ciulli.

ANAORAFE PARROCCHIALE

I BATTESIMI

da Gennaio a Giugno 1972 Populin Roberta di Sergio; Poles

Lucia di Giovanni; Cesselli Cristina di Danilo; Consolaro Giorgio di Francesco; Manias Fabiana di Se­verino; Filipetto Samantha di Giu­seppe; Tomé Roberto di Narciso; Sferuggia Moira di Mariano; Pigat Tony di Antonio; Lovisetto Monica di Emilio; De Luca Stefania di Ser­gio; Brollo Graziano di Nardino; Barnava Ivan di Celso; De Vecchi Tiberio di Luciano; Zara Igor di Leandro; Sarcetta Michela di Bru-

no; Sala Fabio di Innocente; Belluz Jacopo di Giulio; Facca Stefania di Antonio; Casagrande Valter di Li­vio; Gobbo Elena di Egidio; Brom­bin Michela di Antonio; Tolusso Deborah di Flavio; Volpe Thierry di Annibale; Cadamuro Rita di Bru­no; Buttignol Maura di Pasquale; Nascimben Mara di Edoardo; Tonus Elena di Angelo; Mio Mariella di Severino; Cusin Giuseppe di Mario; Rosolen Marco di Sergio; Santaros­sa Marilena di Ferruccio; Favret Stefano di Ovidio; Travani Ivancka di Ivan; Peschiutta Maura di Sergio; Morassut Francesco di Alvaro; Pi­gat Paola di Giovanni; Trevisan Ma­ra di Paolo; Fossaluzza Stefano di Mario; Curelli Cristina di Giannino; Bet Luca di Franco; Biasotto Revy di Livio; Panighello Daniele di Da­nilo; Marcuz Manuel di Aldo; Mo­retto n Rino di Elio.

BOLLETTINO PARROCCHIALE Pag.5

I MATRIMONI

celebrati in Parrocchia da Gennaio a Giugno 1972

Panighello Danilo e Chiarot Ma­ria; Bottacin Sergio e Chiarotto 0-nelia; Simonetto Luigi e Mascarin Luigina; Breda Mario e Trevisan Elisa; Cigana Romano e Pecorara Anna Maria; Rugger Attilio e Pac­chini Gabriella; Santarassa Antonio e Facca Anadia; Coden Sergio e Pigat Claudia; Murador Luigino e Piccinin Rita; Pigat Gianni e Vac­cher Regina; Lovisotto Armando e Milanese Tiziana; Iseppi Libero e Covre Luciana; Collodel Graziano e Tesolin Elide.

t I FUNERALI

da Gennaio a Giugno 1972 Marsonet Luigi di anni 75 , marito

di Marson Rosa; Gasparini Maria di anni 67; Meneghel Maria di anni 62, moglie di Bariviera Sigfr ido; Bergamo Antonio di anni 77, marito di Battistetti Carolina ; Danelon Ma­ria di anni 61, moglie di Pavan Elia; Facca Desiderio di anni 83, vedovo di Del Bianco Albina; Candido Vit­toria di anni 88; Chiarot Giuseppe di anni 74 , marito di Bertolo Luigia; Del Bel Belluz Maria Maddalena, di anni 59; Drigo Luigi di anni 84, marito di Remo Carlotta; Battiston Augusta di anni 72, moglie di Goz

,Evaristo; Populin Renzo di anni 13 ; Belluz Giovanni di anni 56, marito di Sonego Nella; Pozzerle Massi­milla di anni 75 , vedova di Pegorer Isidoro; Gava Emilia di anni 87, ve­dova di Marson Biagio ; Favot Olim-

pia di anni 64 , vedova di Lovisa Giovanni; Donnini Teresita di anni 82, vedova di Menotto Antonio; Buttignol Maria di anni 65, moglie di Muccignat Fioravante; Simonetto Maria di anni 82 , vedova di Nervo Nicolò; Mascarin Giacomo di anni 40, marito di Lessio Giovanna; Bres­san Norma di anni 39, moglie di Sellan Nello; Valvasori Regina di anni 78 , vedova di Selegini Loren­zo ; Peschiutta Giuseppina di anni 78 , moglie di Bot Emilio; Canton Galliano di anni 70, marito di Pe­schiutta Marianna; Piccolo Luigi di anni 67, marito di Tesolin Adele; Santin Maria di anni 79, vedova di Paulon Giuseppe; Sellan Elisabetta di anni 77, vedova di Manias Ger­manico ; Boccalon Maria di anni 68, moglie di Centa Marco; Villalta Te­resa di anni 85; Battiston Giovanni di anni 62, marito di Bosco Ida; Mascarin Sisto di anni 58, marito di Del Bel Belluz Olga; Basso An­gelina di anni 66, moglie di Gaspa­rotto Ambrogio; Mascarin Gioma­ria di anni 79, marito di Mascarin Faelia; Ceolin Onorina di anni 50, moglie di Belluz Emilio; Piccinin Vittorio di anni 81, vedovo di Lani Fiorenza; Gregoris Giannina di anni 79, vedova di Trevisan Geremia.

RICEVIAMO DAL VENEZUELA

Il 19 Dicembre scorso moriva a El Ti gre (Venezuela) l ' industriale Eden Bianco proprietario delle im­prese T.I.M . - RAICA e SEMECA.

Bianco Eden

Grande assortimento sementi piantine - bulbi da fiore originali

olandesi articoli vari per orto e giardino

BRUNO PICCININ AZZANO DECIMO

Via Ponte Luma, 4 Tel.64086

La morte lo ha colto dopo circa un anno di penosa agonia a soli 46 anni, essendo nato ad Azzano il 18 Aprile 1925 da Bianco Giusep­pe e Moretto Elisa, quando i suoi progetti, di uomo all'avanguardia in campo industriale, erano ancora in fase di espansione. Eden, adem­piuto agli obblighi militari in Italia, emigrò in Belgio, dove apprese le prime nozioni di meccanica, final­mente nel 1954 giunse in Venezue­la. In un primo tempo lavorò a Ca­racas, poi passò a Tigrito, dove con proprio sforzo e generosità creò la sua prima industria, seguita poi dalle altre.

Divenne fondatore e membra

sempre attivo della Camera di Cob­mercio e del Rotari. Trasformò il paese in un importante centro in­dustriale e commerciale. Come ap­pare dalla stampa locale, spedita dal fratello Eugenio e dalla quale ricaviamo queste note per il Bol­lettino, la sua morte è stata pianta non solo dai familiari, ma anche da quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo e di trattare di af­fari con lui. Eden Bianco lascia la moglie e tre bambini in tenera età.

Ad essa, ai figli e ai congiunti giungano le condoglianze più sin­cere da parte del Bollettino e dagli amici di Azzano.

.Ollerte Chiesa Emigranti

Filipetto Giuseppe 10.000; Dolcet­ti Giovanni da Fort-William 289.000;

Biasotto Giacomo 10.000; lentil Joe

584.000; Mascarin Tiberio 58.000;

Del Rizzo Luigi 5.800; Gorizzan A­

merico 5.000; Battiston Italo 10.000.

Azzanesi

ricorrenza- centenario 8.000; Nervo

Giuseppe Mario in morte madre 5.000; Sposi Rugger Attilio e Pac­

chini Gabriella 5.000; Sponga Gio­

vanni 5.000; Fam. in morte di Go­

rizzan Gelindo 10.000; Del Rizzo

Veronica 5.000; Sposi Lovisa Sante

e Caterina 5.000; Sposi Santa rossa

Antonio e Facca Anadia 2.500; Ber­

tolo Gerardo 10.000; Battesimi di

Marzo 13.000 ; Moglie in morte di

Pella Giovanni 9.000; Fam. in mor-

Fam. in morte di Marsonet Luigi te di Mucignat Maria 10.000; Pe-

1.000; Fam. in morte di lucchet schiutta Gina 2.000; Del Bel Bel­

Regina 4.000; Marito in morte dillluz Silvio 3.000; Populin Francesco

Bariviera Maria 10.000; In morte. 5.000; Sala Pietro 2.500; Basso E-~

di Gasparini Maria sorella Teresinallmilio 2.000; Gino in morte del fra­~

15.000, alcune amiche 7.500; Fam .• tello Mascarin Giacomo 5.000; Sta­~

in morte di Pavan Maria 13.000;lIbilimento Silenia 10.000; Stabili­~

Battesimi di Gennaio 19.000; lentir~mento Samma 5.000; Centro Inapli ~

Luigi fu Fortunato 5.000; Banca Po-1I5.000; sorelle Sala 1.000; Battesimi ~

polare di Pordenone in occasione'~di Aprile 33.000; Del Bianco Maria -~

inaugurazione Agenzia di Azzano ~5.000; N.N. 10.000; Moglie per ri-

100.000; In morte di Facca Desi-l:cordo Mercante Abramo 5.000; N.

derio fam . 10.000, nipote Lucill8j 'i N. 20 .000; N.N. 5.000; N.N. 9.000;

2.000; Sposi Panighello Danilo el ~ Mascherin Corrado 2.000; Fam. in

Chiarot Maria 5.000, genitori di Ma- jtmorte di Bot Giuseppina 15.000;

ria 5.000; Fam. Facca Rinaldo 4.500; -.: Pegorer Lauro 4.000; Cornelio per

Fam. in morte di Chiarot Giuseppel '" matrimonio figlia Moretti Lo retta

15.000; N.N. 5.000; Fam. in morte di 5.000; N.N. 20.000; Sposi Code n

Goz Augusta 5.000; Fam. in morte di Sergio e Pigat Claudia 5.000; Sposi Drigo Luigi 3.000; Tonus Ruggero'

7.500; Pizzinato Bruno per l'anni­

versario del padre 50.000; Battesi­

mi di Febbraio 37.000; Moglie in

anniversario di Tesolin Giliante

10.000; Breda Giovanni 10.000; Se­

condin Giovanni 5.000; Fam. in

morte di Gava Emilia 5.000; Lovisa

Sante fu Sante 5.000; Tesolin Giu­

lio 2.000; Del Ben Franco 2.500; Fi­

glie in morte di Favot Olimpia 5.000;

Chiaradia Severino 3.000; Del Bel

Belluz Santina in morte sorella

Maria 9.000 ; Sposi Bottacin Sergio

e Chiarotto Onelia 10.000; Alpini

Murador Luigino e Piccinin Rita

5.000; Sposi Pigat Gianni e Vaccher

Regina 10.000; Battesimi di Maggio

9.000; Bacchet Gelindo in morte fratello Giovanni 9.00; Fam. in mor­

te di Battiston Giovanni 5.000; Al­

cune amiche in morte di Villalta

Teresa 12.000; In morte di Gaspa­

rotto Angelina tam. 15.000, sezione

Democrazia Cristiana di Azzano

5.000; In morte di Mascarin Gioma­

ria tam. 10.000, nipote dal Canada

4.000; Betti Luigi 2.500; Sposi Lovi­

sotto Armando e Milanese Tiziana

5.000; Fam. Mercante 5.000; Miot

Pago 6

Olivo 2.000; Sposi Iseppi Libero e Covre Luciana 18.000; Fam. in moro te di Favalessa Rosalia 9.000; Vil­lalta Teresa a ricordo suo e dei suoi genitori 527.090; Sposi Collodel Graziano e Tesolin Elide 15.000; Battesimi di Giugno 29.500; Fam. in morte di Belluz Onorina 20.000; Fam. in morte di Piccinin Vittorio 1.000; Rossetto Tarsilla 2.000; Fra­telli in morte di Don Giusto Del Bel Belluz 20.000.

OFFERTE BOLLETTINO

Emigranti

Mascarin Caterina 5.700; Masca­rin Giglio 2.915; Candido Pasqua 5.000; Del Rizzo Elena 5.000; Del Rizzo Luigi 5.800; Modolo Giovanni 2.900; Gorizzan America 5.000; Ve­scovo Bruno e Zara Clelia 8.000; Pilot Pietro 5.780; Del Bel Belluz Emilio 2.000; Villalta Nina 10.000; Bianco Eugenio a ricordo del fra­tello Eden 20.000; Pubblicità De Val 3.500; Piccinin 3.000; Durofil An­gelica 3.000; Boria Maria 2.000; Bot Rinaldo e Dora 10.000; Bertazzo Tarcisio 2.000; Martin Bruno 5.500; Favret Dino 2.850; N.N. 3.000; Mat­tiuzzi Carmela 1.500.

Azzanesi

Offerte raccolte alla consegna del Bollettino presso le famiglie di tutte le borgate 89.000.

IL CONGRESSO EUCARISTICO

NAZIONALE

Il 18° Congresso Eucaristico Na­zionale che si celebrerà ad Udine dal 10 al 17 Settembre sul tema «Eucaristia e comunità locale» si preannuncia particolarmente inte­ressante. Non è esclusa, anzi è ri­tenuta u possibile» presso molti, la presenza del Papa Paolo Vlo alla giornata conclusiva. Per il prossimo congres3o eucaristico - il primo dopo il Concilio - si sono cercati degli itinerari un po' nuovi - non per il gusto del nuovo, ma per esi­genza di fedeltà al Concilio stes­so - che hanno richiesto un im­pegno complesso in più direzioni: teologica, liturgica, biblica, pastora­le e sociologica.

Il congresso è stato concepito non come iniziativa che esaurisce ogni sua spinta missionaria nella settimana delle celebrazioni, ma

BOLLETTINO PARROCCHIALE

Il Bollettino si sostiene con of­ferte libere. Il contributo maggiore viene da alcuni Emigranti, sempre memori del paese.

Costo dell'ultimo Bollettino. Per stampa 157.000, per bolli e spese di spedizione 56.000.

Il deficit in cassa è di quasi 10.000.

O IFERTE ASILO Fam. in morte di Paulon Maria

5.000; N.N. 2.500; Betti Luigi 2.500; dipendenti del Comune per onorare la memoria di Menotto Teresita 29.000.

PICCOLA POSTA

Ricambio ogni cordialità ed assi .. curo, quanti hanno inviato offerte per la Chiesa, per il Bollettino o per Messe, che tutte le intenzioni sono state soddisfatte. Le offerte per la Chiesa e per il Bollettino sono regolarmente pubblicate sul Bolletino stesso. Particolarmente ringrazio: Mascarin Giglio; Favret Dino; Suor Guglielmina Rambaldi­ni; Adriano Gobbo; Modolo Gio­vanni; Suor Saveria Pavan; Suor Luigia Menegozzo; Suor Noemi Pa­scot; Suor Adriana Del Rizzo; Suor Michela Tesolin; Suor Domitilla Breda; Suor Teresa Del Rizzo; Suor Bernarda Marcuz; Suor Berenice Pozzerle; Suor Paola Sartor; Suor Mercedes Tesolin; Suor Eugenia Tesolin; Goz Aldo; Carlo Basso; Ovidio Spaggiari; Suor Fausta Pistri­no; Suor Elena Del Rizzo; Irma Del Bianco in Fiore; Passigli Roberto.

come occasione pastorale di lungo periodo per stimolare impegni per­sonali e comunitari della fede.

Il tema stesso del congresso è un invito a credere che, come la famiglia trova lua sua unità attorno alla mensa dove da tutti si consu­ma il medesimo pane, così la fa­miglia dei figli di Dio o comunità locale, trova la sua vera ed auten­tica unità presso l'Altare dove si fa e si dispensa dal Vescovo o dal suo rappresentante, il sacerdote, l'Eucaristia.

Il nostro essere « chiesa» si mi­sura dalla nostra unione al Vescovo e al suo rappresentante e dalla partecipazione all' Eucaristia che proponiamo di ricevere in Comu­nione, ogniqualvolta assistiamo alla Messa.

Per facilitare a molti la parteci­pazione al Congresso, si comunica che nel pomeriggio del 17 Settem­bre due pullman saranno a dispo­sizione della nostra Parrocchia.

Facca Desiderio

n.6-1-89 m. 17-1-72

Belluz Giovanni

n. 29-8-15 m.7-2-72

Simonetto Maria vedo Nervo

n. 15-3-89 m. 13-3-72

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tipografia azzanese

Direttore responsabile: Mons. DOMENICO CADORE

Tipografia Azzanese - Tel. 64220


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