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Il Settimanale di Arezzo 194

Date post: 24-Mar-2016
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3 Mafie, una questione aretina 5 Renzi convince gli elettori mentre si aprono i giochi per il post-Fanfani… 6 Un aretino a The Swiss Explorer 8 Giostra, scelti i bozzetti della Lance d’Oro 10 La Cdas trasporta in Toscana il gelato di qualità 11 Europee 2014: la distorsione del reale e il bisogno di serietà politica 13 Chimera Lotta, una storia lunga quarant’anni 15 Taekwondo, una grande festa per tutta la Toscana 16 Visite medico-sportive, nuovi servizi per generare fiducia 18 Un corso di nuoto estivo per sviluppare la sicurezza in acqua 19 Il CrossFit Arezzo scende nelle strade e nei parchi cittadini 20 Un altro anno in Purgatorio… 21 Ridicasentino 2014, dove il cabaret si unisce alla letteratura 22 Roberto Ghezzi presenta a Milano “subLimen” 23 Il Giappone ad Arezzo: Miyayama Hiroaki espone nella sede di Imago 24 “(ri)CICLI. Trasfigurazioni materiche”: le visioni di Sofia Sguerri in mostra ad Arezzo 26 Avere tre Vigili del Fuoco in famiglia 28 La nuova riforma del sistema penale
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ANNO V NUMERO 194 • VENERDÌ 30 MAGGIO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO = BANDA DEI BANDA DEI PICCOLI CHEF! PICCOLI CHEF! 333 2739033 [email protected] www.bandapiccolichef.it L L L L L L LA A A A A A A C C C C C A A A A A O O O O O O V V V V V A A AN N A A A A A A A A AN N MA A A A AF F F F A A A A A N C C T T T TT T T TÀ À À À À L L L L L L LA A A A A A A A C C C C C C C A A A A A A AR R R R R R RO O O O O O O V V V V V V A A A A A AN N N N N NA A A A A A A A A A A A AN N N N N N N NT T T T T T T TI I I I I I IM M M M M M MA A A A A A AF F F F F F FI I I I I IA A A A A A A I I I I IN N N N N C C C C CI I I I IT T T T T T TT T T T TÀ À À À À
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Page 1: Il Settimanale di Arezzo 194

ANNO V NUMERO 194 • VENERDÌ 30 MAGGIO 2014 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO =

BANDA DEI BANDA DEI PICCOLI CHEF!PICCOLI CHEF!

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Page 2: Il Settimanale di Arezzo 194

2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO V NUMERO 194 – VENERDÌ 30 MAGGIO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Mafie, una questione aretina5 Renzi convince gli elettori mentre si aprono i giochi per il post-Fanfani…6 Un aretino a The Swiss Explorer10 La Cdas trasporta in Toscana il gelato di qualità11 Europee 2014: la distorsione del reale e il bisogno di serietà politica26 Avere tre Vigili del Fuoco in famiglia

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Giostra, scelti i bozzetti della Lance d’Oro

AREZZO SPORT13 Chimera Lotta, una storia lunga quarant’anni15 Taekwondo, una grande festa per tutta la Toscana16 Visite medico-sportive, nuovi servizi per generare fiducia18 Un corso di nuoto estivo per sviluppare la sicurez-za in acqua

19 Il CrossFit Arezzo scende nelle strade e nei parchi cittadini20 Un altro anno in Purgatorio…

A REGOLA D’ARTE21 Ridicasentino 2014, dove il cabaret si unisce alla letteratura22 Roberto Ghezzi presenta a Milano “subLimen”23 Il Giappone ad Arezzo: Miyayama Hiroaki espo-ne nella sede di Imago24 “(ri)CICLI. Trasfigurazioni materiche”: le visioni di Sofia Sguerri in mostra ad Arezzo25 Expo Canina & Dog Running: con Anima Anima-lis, al via una rassegna dedicata al miglior amico dell’uomo25 “America and Italy lands I love”: Pinque Clark protagonista degli spazi di Via Cavour 85

L’ESPERTO RISPONDE28 La nuova riforma del sistema penale

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

Page 3: Il Settimanale di Arezzo 194

3IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

continua a pag. 4

MAFIE, UNA QUESTIONE ARETINA

e la declinazione comune è quella di fenomeno relativo alle regioni meridionali del Paese, in particolare alla Sicilia, in realtà con il termine “mafi a” si è giunti a denotare, in termini generali, qualunque comportamento criminale che implichi una consorteria organizzata per perseguire fi nalità illecite, sovente a danno di soggetti in situazioni di bisogno. Que-

sto il motivo per cui la Carovana Internazionale Antimafi e, la cui origine nel 1994 è da ricercarsi nell’im-pegno di Arci Sicilia e Rita Borsellino, da movimento sorto come forma di ribellione all’illegalità mafi osa e circoscritto essenzialmente a un solo territorio, nel volgere di un ventennio è divenuto un appuntamento che interessa tutta la Penisola, allargandosi a livello europeo.

«La mafi a non è soltanto quella delle stragi o quella cinematografi ca trasmessa dalle fi ction – spiega Elisa Viti, presidente di Arci Arezzo, – adesso il vocabolo signifi ca sistema di poteri ed economie delinquenziali, anche nella nostra città, che non a caso lo scorso 16 maggio è stata una delle tappe incluse nel percorso della Carovana, insieme a tutte le altre province toscane».

Signifi cativo il numero dei soggetti coinvolti in occasione del passaggio aretino, a testimonianza di quanto l’argomento sia percepito trasver-salmente dalla collettività intera. «Oltre agli storici promotori na-zionali, ossia Arci, Libera e Avviso Pubblico affi ancati da Cgil, Cisl e Uil, nel nostro territorio sono sta-ti attivati alcuni partenariati che hanno esteso l’adesione a enti e as-sociazioni anche estremamente di-versifi cati, quali Acli, Sezione soci Coop Arezzo-Unicoop Firenze, As-sociazione “Pronto Donna”, Uisp, Coni, Unione Polisportiva Policia-no, Ginnastica Petrarca, Panath-lon Club Arezzo, Chimera Lotta, Sezione Arbitri, Consulta Provin-ciale degli Studenti, Università

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Page 4: Il Settimanale di Arezzo 194

4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

degli Studi di Arezzo, Provincia di Arezzo, Co-mune di Arezzo, Arezzo Multiservizi srl e Uffi cio Scolastico Provinciale».

L’obiettivo della Ca-rovana, soprattutto in quelle città come Arez-zo non associate diret-tamente al concetto di mafi a, è principalmente quello di sensibilizzare e denunciare le forme di illegalità a essa imputa-bili, nella speranza che politica ed enti locali sappiano ricavare misure concrete di intervento per fronteggiare i fenomeni criminali.

«Nello specifi co, la tematica dell’edizione 2014 è quella della tratta degli esseri umani, intendendo con questo termine il reclutamento, il trasporto o l’accoglienza di esseri umani con l’impiego della forza o di altre forme di coercizione per fi nalità di lucro e allo scopo di ottenere il controllo di una persona su un’altra, secondo una sintesi della defi nizione delle Nazioni Unite contenuta nel cosiddetto “Protocollo addizionale sulla Tratta”.

Le forme in cui essa si traduce sono la prostituzione o le altre forme di sfruttamento sessuale, lo sfrutta-mento del lavoro, con specifi co riferimento al caporalato, la schiavitù e l’asservimento».

In tal senso sono impressionanti i dati 2013 riferiti all’Unione Europea: 25 miliardi di euro il profi tto proveniente dalle attività di tratta, con 880 mila i lavoratori forzati dei quali 270 mila sono vittime di sfrut-tamento sessuale.

Su scala nazionale uno degli esempi più rilevanti è quello del caporalato, vale a dire lo sfruttamento gior-naliero di manodopera lavorativa non specializzata, che coinvolge all’incirca 100 mila lavoratori, principal-mente stranieri, e produce oltre 600 milioni in termini di evasione fi scale, un aspetto che «a prescindere dalla questione della violazione dei diritti umani determina effetti deleteri sull’intera comunità».

«La mafi a insomma nasce dove lo Stato è assente – conclude Viti, – e dunque laddove per soddisfare le loro necessità di base le persone scelgono di rivolgersi a qualcuno che, seppure in condizioni disumane, è in grado di offrire loro una risposta nell’immediato.

Per questo motivo, come emerso dal ricco calendario del 16 maggio, se è indispensabile il supporto delle Forze dell’ordine e della Magistratura attraverso le attività di contrasto e repressione, riteniamo che la vera sfi da per una società sia quella di fornire alternative credibili nella risoluzione delle problematiche individua-li, onde evitare la proliferazione di quelle situazioni di cui si nutrono le organizzazioni criminali».

[segue da pag. 3]

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

atteo Renzi, Maria Elena Boschi, Marco Donati, Matteo Bracciali. Un fi l rou-ge di rinnovamento nella classe dirigente del centrosinistra che da Roma porta direttamente ad Arezzo, a quel 57,3% alle Europee che fanno della nostra provincia la quarta in Italia tra le più renziane, o comunque fi lo-Pd. Subito

prima solo Firenze, Siena e Pisa, tutte in Toscana insomma. Che altro dire? I toni da resa dei conti messi in campo da Grillo e Berlusconi non hanno pagato e non solo tra pensionati e cittadini che hanno bisogno di essere rassicurati, ma anche tra i giovani elettori che hanno voglia di credere che ancora si possa far qualcosa per muovere un sistema Paese immobile, senza per questo abbatterlo, senza mirare a sogni impossibili, perché adesso è il tempo di mettere dei punti fermi per il futuro dei nostri fi gli. Ecco che mentre in provincia Grillo cala al 15,9 e i berlusconiani raggiungono il minimo storico del 13,1, Sel in veste Tsipras mantiene il suo 3,2 al di sotto della media nazionale. Segnali che descrivono tutti un unico scenario: il “golpe” renziano ai danni di Enrico Letta non solo non è sembrato illegittimo all’occhio dell’elettorato di centrosinistra, ma è sembrato doveroso rispetto a un Gover-no che sulla scia del precedente di Monti, appariva immobile e unico garante dei poteri economici, bancari e fi nanziari. Il caso “Clini” lascia senza parole. Si è verifi cato poi un altro fenomeno che ha contribuito al successo renziano, che trova la sua più alta riprova proprio nel contesto toscano e aretino: una buona fetta di elettori storici della sinistra “radicale” si sono spostati sul Pd renziano come speranza della rinascita di una nuova concezione ideale e assieme pragmatica in grado di rappresentare una generazione triturata dalle trasformazioni radicali del mercato del lavoro.

Quindi non solo i voti dei moderati per Matteo e i suoi. Eccoci infi ne alle ripercussioni in chiave locale. Su tutte un rafforzamento della compo-nente renziana, già predominante nel Pd aretino, tale da portare alla successione come candidato sindaco nel post-Fanfani di un giovane esponente della nouvelle vague rottamatrice: Marco Donati e Matteo Bracciali potrebbero essere i primi nomi spendibili nel 2016? Certo a maggiori onori da adesso corrispondono nuove responsabilità in Italia (dove comunque ha pesato il tasso di asten-sione), così come ad Arezzo. Tradire attese così nitide signifi cherà inevitabilmente “bruciarsi”.

RENZI CONVINCE GLI ELETTORI MENTRE SI APRONO I GIOCHI PER IL POST-FANFANI…

da sx, Matteo Bracciali, Stefano Gasperini e Marco Donati

di David Mattesini

M

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Page 6: Il Settimanale di Arezzo 194

6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

UN ARETINO A THEUN COLLOQUIO CON SWISSAIR PA

oco più di cinque giorni per passare da un de-siderio a pubblicare il video che, al momento, è tra i primi 10 nella classifi ca di The Swiss Explorer; è questo il tempo che è passato da

quando a Lima Filippo Menci, classe 1988 di Casti-glion Fiorentino, ha letto del concorso e a quando ha inviato il video a Swiss International Air Lines.

Il video, ironico e divertente, riporta sullo schermo tutte quelle qualità che nel classico curriculum vitae non riescono a emergere come dovrebbero: creatività, scorrevolezza nel parlare lingue stra-niere, personalità, interessi, passioni e lavoro di squadra. Lavoro di squadra? Il creativo CV di Filippo è frutto di tanti fattori: passione, sacrifi ci, fantasia, competenze e amicizia; infatti senza quest’ultima il simpatico protagonista del video non potrebbe essere tra i primi 10 nella classifi ca dei fi lmati più popolari per The Swiss Explorer con più di 1300 voti.

«Ci abbiamo lavorato in quattro persone: due ragazzi di Anghiari che ho conosciuto qui a Lima, France-sco De Iaco e Ariele Savini, con cui sto in casa adesso, e una ragazza del Perù, Katia Carillo…», ci racconta Filippo, orgoglioso, dalla cucina della casa di Lima.

«Martedì notte ho visto l’annuncio, mercoledì s’è iniziato a girare… Abbiamo fatto tutto senza fermarsi, non abbiamo mangiato né dormito per quattro, cinque giorni… La parte dell’editing l’ha fatta Francesco, mentre quando compaio due volte o si vede una spalla, quello è Ariele».

Uno dei motivi per cui i quattro creatori del video hanno cercato di puntare su qualcosa che alla gente piaccia vedere e permettesse loro di guadagnare qualche giorno di voto è che quando “Filippo M from Bar-ranco” ha caricato il fi lmato per la candidatura il concorso era già iniziato e, inoltre, molti dei candidati in classifi ca sono già “mostri del web”, ovvero persone che in mesi o anni si sono costruiti una propria audience che li sostiene.

Per tentare di ottenere il lavoro semestrale dei sogni Filippo doveva lasciare il segno: Swiss International Air Lines cerca un esploratore che per sei mesi viaggi per il mondo testando i suoi servizi, dando consigli

P

una scena del video che potete vedere

di Elena Aiello

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

I collaboratori di Borgo Italia sanno stare… al mondo: il ritorno dalla missione in Kazakistan, Tagikistan e Kirghizistan apre nuovi interessanti orizzonti commerciali per le aziende italiane.Gli “esploratori” aretini incontrano, si relazionano e promuovono collaborazioni, creando opportunità di business per tutte le aziende del Consorzio.Rimani costantemente aggiornato su WWW.BORGO-ITALIA.COM e WWW.BIMBO.NET

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E SWISS EXPLORERASSA DA LIKE, AMICI E CREATIVITÀ

sulle destinazioni e su cosa fare una volta atterrati, ovviamente pub-blicando il tutto su i diversi social network e sul sito swiss.com.

Filippo prima di arrivare a Lima, lo scorso settembre per lavoro, aveva già vissuto lontano da casa per lunghi periodi: ha studiato bio-logia marina a Londra, lavorato e vissuto a lungo in Portogallo, ha viaggiato molto e anche lavorato per qualche settimana in Africa; proprio questo suo errare per il globo, oltre a donargli tantissime storie da raccontare al ritorno e un punto di vista sul mondo decisa-mente particolare, gli hanno permesso di arrivare inaspettatamente così in alto in classifi ca.

«Il video era l’occasione per mostrare la propria creatività, per fare qualcosa di diverso, quindi la scelta è stata puntare sui contenuti piuttosto che sui numeri… Speriamo renda!», continua Filippo, spiegandoci che la voglia di viaggiare l’ha sempre avuta e che a que-sta si sono aggiunte la passione per la fotografi a e la scrittura…

«Una delle cose che vorrei fare è una mappa di tutti i Paesi da cui mi hanno aiutato, che sono più di quelli in cui son stato: ne conterei 60 o 70… Un ragazzo messicano che mi aveva venduto la macchina in Nuova Zelanda, per-sone dall’Argentina o chi ho conosciuto in Mozambi-co, tanta gente che non sentivo da anni, vecchi amici e conoscenti…».

Tanti consigli utili glieli ha dati un’amica siciliana che vive a Londra, come quello di fare nomination per cercare nuovi voti e farsi conoscere: ecco che nasce il secondo video #FilippoSwissNomination, dove il per-sonaggio protagonista è l’anziana zia.

Il 2 giugno si chiudono le votazioni, chissà se i so-cial network premieranno l’originale punto di vista di Filippo; una cosa è certa: viaggiare arricchisce la vita!

una foto di Filippo Menci

e qui: http://youtu.be/0cpppGFkDww

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

elezionati i bozzetti per le Lance d’Oro 2014. Il concorso di idee per la realizza-zione dell’impugnatura del trofeo delle prossime edizioni della Giostra del Saraci-

no è arrivato alla fase conclusiva. La commissione ha giudicato le 72 opere presentate dagli artisti all’Istituzione “Giostra del Saracino”: per la lancia in premio in occasione della giostra del 21 giugno dedicata alla Liberazione, a vincere è stato l’areti-no Luca Squarcialupi, mentre per l’edizione del 7 settembre, tra i bozzetti ispirati all’Arma dei Ca-rabinieri premiata l’opera di Erika Corsi.

Le opere, 34 per giugno e 38 per settembre, sono state esaminate attentamente dalla giuria. Come di consueto a giudicare i bozzetti del concorso di idee per la realizzazione delle Lance d’Oro, oltre al sindaco Giuseppe Fanfani, sono stati Angiolo Agnolucci, presidente dell’Istituzione “Giostra del Saracino”, Luca Berti, consulente storico della rievocazione, Francesco Conti, maestro intaglia-tore delle Lance d’Oro e, in rappresentanza dei quartieri della Giostra, Angiolo Cirinei per Porta Crucifera, Sara Mafucci per Porta del Foro, Maria Chiara Gamurrini per Porta Sant’Andrea e Zano-bi Bigazzi per Porta Santo Spirito.

Adesso i bozzetti saranno consegnati all’inta-gliatore Francesco Conti che provvederà a scolpire gli ambiti trofei, premio per il Quartiere vincitore.

Tra le numerose opere la giuria ha provveduto a

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Sa cura di Roberto Parnetti

GIOSTRA, SCELTI I BOZZETTI DELLA

LANCE D’OROLA GIOSTRA DEL SARACINO

IN ESPOSIZIONE AD ABBIATEGRASSO

Sarà inaugurata venerdì 6 giugno nelle Sale dei Sotterranei (ex Scuderie) del Castello Visconteo

di Abbiategrasso (MI) l’edizione 2014 della mostra “Si dia Inizio al Torneamento – Giostre e Palii d’Italia”, che mette in esposizione le più importanti manife-stazioni storiche cavalleresche italiane.

La mostra è inserita nelle iniziativa collaterali della 35a edizione del Palio di San Pietro e gode del pa-trocinio della Regione Lombardia, del Consiglio re-gionale della Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Abbiategrasso e dell’Associazione “Palio di San Pietro”.

Tra le città e manifestazioni che hanno aderito pure Arezzo con la Giostra del Saracino che sarà rappresentata con le bandiere e i foulard dei quat-tro Quartieri, la lancia da gara e il tabellone del Bu-ratto, i manifesti e altri oggetti legati al torneo.

Ma non solo, poiché nella sala che sarà predispo-sta per le proiezioni di filmati vi sarà anche un video con le più belle e suggestive immagini del Saracino.

La mostra resterà aperta fino al 15 giugno con orari dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

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segnalare per la particolare creatività quel-le di Enrico Banelli, Claudio Boncom-pagni, Roberto Brunetti, Lorenzo Nasi con Luca Stolzuoli, e Jacopo Truciolini per giugno, mentre per settembre quelle di Antonio Guarini, Marcello Mencagli, Roberta Paggini e Luca Squarcialupi.

Infi ne, nel catalogo che sarà pubblicato in occasione della tradizionale mostra dei bozzetti, fi niranno anche i modelli realiz-zati da Claudio Boncompagni, Francesca Droandi, Elisabetta Giannaccini, Simone Succhielli, Umberto Verecondi Scortecci e dal Liceo artistico “Piero della France-sca” ispirati all’Arma dei Carabinieri.

Aretini al Palio di San Secondo Parmense

Domenica 1° giugno due cavalieri aretini saranno im-pegnati nel Palio delle Contrade di San Secondo Par-

mense: Carlo Farsetti che correrà per la Contrada Trinità ed Enrico Giusti per la Contrada Dragonda.

A contendere il palio, dipinto da Daniela Panfilo, ai no-stri “portacolori” saranno Marco Remoli di Foligno (Contra-da Bureg di Minen), Cristoforo Tarullo di Sulmona (Grillo), Luca Pizzi di Ascoli Piceno (Prevostura) e Matteo Puddu di Montisi (Castell’Aicardi).

Domenica scorsa si è intanto corsa la prima edizione della giostra degli esordienti che ha visto vincere, dopo una tornata di spareggio e come miglior tempo, Luca Poli di Faenza per la Contrada Grillo. Giornata da dimentica-re per l’unico aretino in gara ovvero Andrea Vernaccini (Contrada Dragonda) che ha chiuso all’ultimo posto con 2 punti.

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

TUTTO “MADE IN ITALY”!

on il ritorno del caldo diventa impossi-bile rinunciare al gelato. Le alte tempe-rature e i fi ne settimana di sole hanno infatti permesso di registrare un au-

mento delle vendite in tutta la provincia di Arezzo, confermando la passione verso il gelato da parte di persone di tutte le età.

A testimoniare questo trend positivo è la Cdas dei fratelli Mazzi, l’azienda aretina che si occupa della distribuzione di prodotti surgelati a gelaterie, bar, ri-storanti e supermercati, servendo circa 2.500 clien-ti di gran parte della Toscana. Questa importante rete distributiva è frutto di 33 anni di un lavoro professionale e puntuale che ha permesso alla Cdas di diventare la leader nella distribuzione del gelato sull’intero territorio provinciale di Arezzo, Firenze, Pistoia e Prato. In questo settore l’azienda aretina de-tiene un altro importante primato perché è l’unica in Toscana e in Italia che può vantare nel proprio ca-talogo le delizie di Antica Gelateria del Corso, Motta e Perugina, tre marchi di gelato tra i più conosciuti al mondo. «La capillarità sul territorio è sempre stata uno dei nostri punti di forza – afferma Franco Maz-zi. – Siamo riusciti a estendere la nostra rete com-merciale su un territorio sempre più vasto, aumen-tando di anno in anno i nostri clienti con un servizio professionale, puntuale e di assoluta qualità».

Per migliorare ulteriormente la qualità dei propri prodotti, la Cdas da quest’anno ha cambiato le mo-dalità di distribuzione caricando sui propri camion non tutti i gelati in catalogo, ma solo quelli richiesti

di volta in volta dai clienti. Questo implica un rapporto quotidiano con il mercato e un aumento di la-voro rispetto al passato perché richiede ogni sera il caricamento e lo scaricamento di tutti i mezzi, ma assicura ai gelati di arrivare direttamente a destina-zione mantenendo un’elevata qualità nel sapore, nel-la cremosità e nella freschezza.

La distribuzione della Cdas è affi ancata dalla ven-dita diretta nello spaccio aziendale di Ceciliano. Qui i gelati e tutti gli altri surgelati sono venduti diretta-mente alle famiglie a un prezzo più conveniente per-ché la grande quantità di prodotti commercializzati dall’azienda permette di mantenere bassi i costi e di proporre settimanalmente offerte di acquisto mirate. «Lo spaccio è il nostro fi ore all’occhiello – conclude Mazzi. – La qualità dei prodotti, il prezzo conve-niente e l’attenzione rivolta ai clienti ci permettono di rivolgerci direttamente alle famiglie, garantendo loro la possibilità di conoscere e di provare i nostri surgelati».

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

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ceto per approdare al degradante. Pensare che una volta era in uso il detto “ricordati di votare perché, se non ti occupi di politica, la politica prima o poi si occuperà di te” per spingere al voto. Perché una volta la politica era una cosa seria. Sembra che da noi si voglia proprio far di tutto per aumentare il degrado della materia politica, scadendo in toni da stadio e vocabolario non proprio “da orsoline”, tanto per far di-samorare ancor più i cittadini dalla cosa pubblica.

Il problema però – almeno per quest’anno – è atavico e la “colpa” condivisa. Da una parte ci presentano le europee come “elezioni di Serie B”, coi partiti che spediscono i “trombati” a Bruxelles e molti eletti che Bruxelles non la vedranno mai; dall’altra i media le veicolano in chiave di “partita nazionale”, arrivando a presentare il risultato come una conferma o smentita del Governo in carica, distorcendo la realtà e il fi ne. Nel mezzo i leader, che invece di sciorinare proposte europee, si rincorrono a suon d’insulti, paragoni im-probabili e sfondoni incredibili.

E così anche quest’anno gli italiani sono stati al gioco, quel doppio gioco dei media e dei loro capi-bastone: hanno confermato la fi ducia all’esecutivo Renzi, si sono goduti un dibattito di livello quasi pari a zero. Bene per il Governo, per carità. Peccato che le europee non siano né un test po-litico nazionale, né la fi era dello sfondone: sono un mo-mento di fondamentale importanza perché ormai l’80% dei provvedimenti varati dal nostro Parlamento altro non sono che attuazione di regolamenti assunti in sede europea. Dunque dobbiamo star bene attenti a chi “spedire in UE”, visto che gli eurodeputati italici vantano il record di assen-ze, perché i problemi degli ultimi 10 anni provengono in maggior parte da una Europa assai distante dal disegno che ne tracciarono i padri fondatori. In tutta questa distorsione del reale un dato è confortante: urla, vaffa e insulti non premiano più di tanto. Che la politica stia timidamente tornando a essere qualcosa di serio?

EUROPEE 2014: LA DISTORSIONE DEL REALE E IL BISOGNO DI SERIETÀ POLITICA

di Carlotta Buracchi

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

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1330 MAGGIO 2014

ChimeraChimeraLottaLotta

continua a pag. 14

in copertinain copertina

a Chimera Lotta quest’anno compie quarant’anni. Quarant’anni di una storia costellata di vittorie che ha reso finora la Chimera Lotta un vero e proprio punto di riferimento per la disciplina all’interno del territorio aretino.

Proprio pochi giorni fa, venerdì 16 maggio, la società ha festeggiato lo storico traguardo con una cena, alla quale hanno partecipato numerosi ex lottatori che hanno fatto la storia della Chimera Lot-

ta, tutti accanto a Roberto Stopponi e a suo padre Piero, i quali stanno portando avanti la società con la stessa passione di sempre: «Senza dubbio gli elementi che ci hanno aiutato a portare la società fino a oggi sono stati la passione e l’abnegazione – afferma Piero. – Elementi che ci hanno aiutato e ci aiutano tuttora

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14 30 MAGGIO 2014

ad affrontare ogni sacrificio e a mantenere la “tradizione di famiglia”, adesso tenuta viva da mio figlio Roberto. Tradizione che, tra l’altro, sta andando avanti anche sulle gambe del nostro piccolo Francesco, che compie otto anni a ottobre».

Nel corso degli anni numerose sono state le vittorie che hanno contribuito a impreziosire la bacheca della storica società aretina. Vittorie tra le quali spiccano i due titoli italiani vinti da Luca Pa-ionni nel 1986 e nel 1988, il quarto posto raggiunto da Roberto Stopponi ai Campionati Mondiali Militari del 1993 e i tre titoli assoluti conquistati da Anna Romagnoli nel 2003, nel 2004 e nel 2009 – atleta, quest’ultima, convocata in Nazionale per gli Europei 2004.

Durante la sua storia la Chimera Lotta ha cercato di guardare anche oltre gli obiettivi agonistici, ponen-do l’attenzione su aspetti sociali sensibili come, ad esempio, l’integrazione multietnica: «Oltre all’aspetto sportivo, uno dei nostri obiettivi è stato sempre quello di far sì che la nostra disciplina diventasse per i nostri giovani un’opportunità per socializzare. Per questo, negli anni scorsi, abbiamo intrapreso una collabora-

zione con la Cittadella della Pace di Monte Sopra Rondine per aiutare i suoi ragazzi a integrarsi meglio, attraverso lo sport, all’interno della nostra città».

Un’esperienza, quest’ultima, che va ad amplia-re ancora di più il bagaglio odierno della Chimera Lotta. Un bagaglio che continua a essere pieno di

medaglie e che, tra l’altro, si è arricchito ulteriormente con le tre medaglie conquistate domenica scorsa al Gran Premio giovanissi-mi di Ostia, tra le quali brilla l’oro del figlio d’arte Riccardo Paionni. Medaglie che sono andate ad aggiungersi alle nove – delle quali sei d’oro – conquistate ai Campionati Regionali di Livorno.

Come sappiamo, è il campo – in questo caso il tappeto – a dare il giudizio finale sul lavoro svolto da un allenatore e in questo caso le vittorie dimostrano la virtuosità dell’operato di Roberto Stopponi. Un Roberto Stopponi che sta curando la crescita di alcuni piccoli talenti come, appunto, Riccardo Paionni e i fratelli Glave, dei qua-li il plurivittorioso Riccardo è divenuto, il marzo scorso, campione italiano tra i 42 Kg. Talenti che saranno protagonisti il prossimo 8 giugno nel quartiere di Porta Sant’Andrea, in una gara regionale organizzata proprio dalla Chimera Lotta in occasione della Gior-nata Nazionale dello Sport del Coni.

Una storia lunga quarant’anniLa Chimera Lotta festeggia quest’anno il proprio quarantennale. Una storia illuminata da numerose vittorie tricolori[segue da pag. 13]

di OmeroOrtaggi

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1530 MAGGIO 2014

e grida di incitamento, intimorimento e arbitraggio, le chiacchiere concitate, la tensione palpabile e l’eccitamento generale. Così in una piacevole e assolata giornata di maggio, il taekwondo toscano si è portato ad Arezzo per un campionato regionale a squadre che ha coinvolto più di un centinaio di atleti. Il torneo si è svolto attraverso una serie di eliminatorie divise in cinque fasce di età dai 10 anni in su, partendo da squadre di tre atleti che si sono sfidate in due round di lotta singola e libera.

«È stato il primo evento tenutosi completamente all’aperto – hanno spiegato i maestri Andrea Rescigno e Antonino Cappello, organizzatori dell’evento, – per concessione dei campi del Vasari Rugby su cui ab-biamo montato i tatami: si è dimostrata una piacevole novità perché svolgere le gare in quest’ambiente è piuttosto stimolante rispetto ad un luogo al chiuso».

La grande partecipazione di atleti, così come del pubblico, è la prova evidente dello sviluppo del ta-ekwondo, uno sport partito in Toscana nel 2000 da tre sole società per un totale di trenta atleti, che è oggi arrivato a circa trentacinque società e a migliaia di praticanti. L’evento, nato per chiudere l’anno sportivo e promuovere la disciplina, è stato organizzato da due società aretine, il Centro Taekwondo Arezzo e l’Nrgym di Pieve al Toppo, e si è rivelato un vero successo che ha soddisfatto partecipanti, promotori e lo stesso presidente della federazione toscana di taekwondo, Domenico Mazzocca. L’inaspettato bel tempo ha permesso il regolare svolgimento delle gare, garantendo un’atmosfera rilassata in cui gli atleti hanno avuto modo di fare esperienze e conoscersi senza mettere da parte l’adrenalina delle gare.

«Abbiamo vissuto un evento in cui divertirsi e sentirsi parte di un’unica passione – ha dichiarato un atleta. – Rispetto alle solite competizioni, il clima è stato più piacevole e c’è stata meno tensione. Senza contare che al termine si è svolto un bel terzo tempo in cui abbiamo messo da parte la competizione e ab-biamo socializzato tra di noi, equilibrando la serietà e l’impegno du-rante i combattimenti con il piacere di un evento di tale portata».

Gli stessi spettatori si sono sentiti partecipi dell’evento e sono ri-masti soddisfatti nel vedere la passione degli atleti in uno sport coinvolgente, basato sul rispetto e la voglia di mettersi alla prova, come traspariva dall’entusiasmo di tutti i presenti. D’altronde se il taekwondo è l’arte marziale più praticata al mondo, questo cam-pionato ne ha fornito la spiegazione.

Squadriglia Volpi, Prato 4

[Quest’articolo è stato scritto da cinque ragazze di Prato dell’As-sociazione Guide E Scout Cattolici Italiani, a cui ben volentieri ab-biamo concesso spazio nel nostro “Settimanale” per una loro attivi-tà sul giornalismo]

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Taekwondo, una grande festa per tutta la Toscana

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16 30 MAGGIO 2014

a visita medico-sportiva d’idoneità agoni-stica è una tappa obbligata nel percorso annuale di tutti gli atleti. Non soltanto per quelli che affrontano competizioni di alto li-vello. Qualsiasi atleta, dai dilettanti a coloro

che dello sport hanno fatto la propria vita e il pro-prio lavoro, hanno il diritto di essere il più possibile consapevoli e informati sul proprio stato di salute e sui rischi che la pratica di determinate discipline potrebbe comportare. È proprio questo lo scopo principe della visita medico-sportiva. Vigilare sull’atleta portan-do alla luce, tramite specifiche tipologie di analisi, la presenza di patologie, talvolta nascoste o latenti, che potrebbero acuirsi in concomitanza con la pratica sportiva. Gli atleti maggiorenni, che per legge non possono più conseguire l’idoneità agonistica gratuitamente negli ambulatori della Usl, si riversano in quelli che vengono denominati “istituti accreditati”. «Una simile strategia permette non soltanto lo snellimento dei tempi di attesa – spie-ga Maurizio Colica, responsabile del Dipartimento di Medici-na Sportiva della Usl di Arezzo. – Ciò che veramente interessa alle società come ai medici del settore è la salute degli sportivi che diventano al tempo stesso agonisti e pazienti. Il fatto che le cliniche e gli istituti specializzati del territorio collaborino con

il servizio sanitario pubblico e le singole società sportive va tutto a vantaggio degli atleti. Da un lato, grazie a queste convenzioni si riesce a fornire un servizio celere e non eccessivo a livello di costi; dall’altro si ottengono diagnosi e cure più scrupo-lose».

Ad Arezzo, infatti, soltanto in ambito cittadino, sono di-versi gli istituti che svolgono questo tipo di attività. Tra questi uno dei più quotati, insieme al San Giuseppe Hospital, è il “Beato Grego-rio X” che da sempre dedi-ca gran parte della propria

attività al settore sportivo, promuovendo un’idea di medicina dello sport completa e inclusiva compren-dente i campi della prevenzione, della traumatologia e della riabilitazione. Un’équipe medica composta da tre specialisti di medicina dello sport (Tommaso Regi, Bruno Calderini e Luciano Giangeri), costante-

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Visite medico-sportive, nuoviUn inedito programma di tecnologie informat

di Elettra Fiorini

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1730 MAGGIO 2014

mente coadiuvati da cardiologi e ortopedici) esegue sugli atleti i dovuti accertamenti cercando di dimostrarsi all’avanguardia non soltanto sul profilo medico, ma anche dal punto di vista me-ramente pratico e organizzativo.

«Per snellire la burocrazia e le attese che i controlli sportivi comportano, la nostra struttura ha introdotto un servizio di cer-tificazione basato sull’informatizzazione dei servizi agli utenti creato con l’ausilio della Facoltà di Economia di Siena e presto sottoposto all’attenzione dell’Ordine dei Medici – illustra lo staff del “Beato Gregorio X”. – Dopo due anni di studi e investimenti, tale progetto, a oggi unico sul nostro territorio, ha permesso la redazione di una banca dati costantemente aggiornata e con-forme alle norme sulla sicurezza e la privacy. Oltre a permettere l’informatizzazione di tutte le fasi della visita dalla prenotazione all’accettazione, questo programma consente l’archiviazione automatica dei dati riguardanti la cartella clinica dei pazienti, la frequenza, la tipologia e i risultati degli esami svolti.

Questa banca dati sarà sempre consultabile dai me-dici del nostro staff, che po-tranno ricostruire in modo mi-rato la storia medica di ogni singolo atleta. È stato inoltre attivato un sistema di mes-saggistica che permetterà ai singoli di interagire con la struttura, grazie anche all’in-vio di notifiche riguardanti gli esiti delle visite, le scadenze e gli aggiornamenti sui nuovi servizi dell’istituto».

Un legame a doppio filo, dunque, quello che si viene a creare tra la struttura me-dica e l’ambiente agonisti-co aretino, volto a ristabilire, in un momento delicato, un rapporto di fiducia tra la me-dicina e l’atleta.

i servizi per generare fiduciatiche al servizio degli atleti e della loro salute

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18 30 MAGGIO 2014

estate è il momento ideale per avvicinarsi al nuoto. Con questa consapevolezza la Chimera Nuoto ha organizzato una serie di corsi estivi rivolti a chi rimane in città e, soprattutto, a chi ha intenzione di prendere confidenza con l’ambiente acquatico in vista delle ormai prossime vacanze. Questi speciali corsi prenderanno il via da giovedì 12 giugno e si svilupperanno in sei settimane fino alla chiusura della piscina,

il 27 luglio, un periodo sufficiente per apprendere le basi del nuoto e per acquisire sicurezza in acqua. La durata del corso, aperto a chi ha tra gli 0 e i 100 anni, asseconderà le esigenze di ogni iscritto perché la Chimera Nuoto offrirà la possibilità di ridurre le settimane di lezione o di accorpare più lezioni in una sola settimana.

«Il corso estivo è strutturato in maniera diversa rispetto alla tradizionale programmazione annuale – spiega il direttore tec-nico Marco Magara. – Cerchiamo di condensare in poche le-zioni le basi del nuoto per permettere a chi va al mare di partire con maggior sicurezza e a chi resta in città di praticare uno sport e di conoscere il nostro impianto e le nostre attività in un periodo più tranquillo rispetto al resto dell’anno».

L’attività in piscina proposta dalla Chimera Nuoto racchiude numerosi vantaggi perché, oltre a sviluppa-re la sicurezza in acqua, permette di svolgere un’attività con-tinuativa che fa star bene, divertirsi e scaricare lo stress e l’afa delle giornate estive. Di questo periodo può approfittare anche chi durante l’anno è impegnato in altri sport perché con i corsi estivi può imparare a nuotare e mantenersi in forma con una disciplina maggiormente adatta alla stagione. «Questi corsi si adattano alle più svariate esigenze – conclude Magara. – Si prestano infatti a chi ha bisogno di rimettersi in forma, a chi vuo-le apprendere le basi del nuoto e acquisire maggior sicurezza in acqua o, più semplicemente, a chi desidera sfuggire al caldo con un’attività rilassante e benefica».

Per iscriversi o per ricevere ulteriori informazioni è possibi-le recarsi al Palazzetto del Nuoto (in viale Gramsci 7), scrive-re una mail a [email protected], chiamare lo 0575/35.33.15 o mandare un sms a Magara al 347/42.49.641.

L’

Un corso di nuoto estivo per sviluppare la sicurezza in acqua

PRESSOPRESSO

I CORSI ESTIVI0–3 anni: nuoto baby3–6 anni: laboratori acquatici6–18 anni: scuola nuoto per ragazzi18–100 anni: scuola nuoto per adulti

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1930 MAGGIO 2014

l CrossFit Arezzo scende nelle strade e nei parchi cittadini. La nuova società ha intenzione di sfruttare i mesi estivi per far conoscere agli aretini il CrossFit, la disciplina nata in California che trasforma il fitness in una vera e propria attività sportiva. CrossFit Arezzo è la prima società della provincia a entrare in una comunità di allenamento che vanta 4.000 palestre in 70 Paesi di tutto il mondo, proponendo

un’attività che applica i principi dello sport alla tradizionale ginnastica funzionale, con movimenti ad alta intensità volti a garantire un buono stato di salute e a potenziare tutte le parti del corpo.

Il CrossFit prevede esercizi a corpo libero o con attrezzi che, simulando le più svariate situazioni della vita quotidiana o sportiva, si prestano particolarmente a essere svolte in luoghi aperti: dunque l’arrivo della bella stagione ha spinto il CrossFit Arezzo a uscire dalle mura della palestra. La società ha infatti stretto un accordo con il Bsc Arezzo per utilizzare le strutture e il verde del campo da baseball e, da lunedì 16 giugno, proporrà a tutti i suoi atleti un allenamento estivo completamente all’aperto. «Questa opportunità promet-te una preparazione più gratificante e stimolante – spiega l’istruttore Alessio Piccolo. – In estate abbiamo deciso di non stare chiusi in palestra e la possibilità di utilizzare l’impianto del Bsc Arezzo ci permette di proporre all’aperto tutti i nostri esercizi di fitness: questi allenamenti possono rappresentare l’occasione per vincere la pigrizia tipica dei mesi più caldi e per far conoscere il CrossFit anche a chi durante l’anno pratica altri sport».

Il CrossFit Arezzo continuerà questa opera di promozione con la presenza per due fine settimana nei giardini di Villa Severi: dal 12 al 15 giugno la so-cietà sarà al Festival del Territorio e dal 28 al 29 giugno al Festival del Fitness. In entrambe le occasioni sarà attrezzata una piccola palestra che permetterà a tutti gli interessati di provare un vero allenamento di CrossFit con una lezio-ne introduttiva allo sport. Infine venerdì 6 giugno, a partire dalle ore 18.00, è in programma la festa per celebrare l’apertura ufficiale di CrossFit Arezzo: la palestra della società, situata in via Gobetti 23/f, ospiterà un buffet aperto all’intera cittadinanza e una presenta-zione della disciplina.

Per informazioni è possibile chiama-re Piccolo al 349/77.19.007, scrivere a [email protected] o visitare il sito www.crossfitarezzo.com.

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CrossFit Arezzo CrossFit Arezzo scende nelle strade scende nelle strade e nei parchi cittadinie nei parchi cittadini

di Marco Cavini

foto di Niccolò Simoncini

Image Courtesy of CrossFit Inc.

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20 30 MAGGIO 2014

di Omero Ortaggi

a lunga trasferta in terra sicana conclude l’avventura dell’Arezzo nei play-off di Serie D, speranzoso di proseguire il cammino fino alla finale dopo l’incoraggiante vittoria dello Iacovone a Taranto.

Ma si sa, come nei conclavi, si entra papi e si esce (con) Cardinali, rigorosamente con la maiu-scola poiché con il suo avvento l’Arezzo ha trovato quell’entusiasmo che forse era mancato nel resto della stagione.

Così vanno avanti gli avversari, a tutto (Akra)gas mentre gli amaranto del presidente Ferretti rientra-no ai box e scendono dalla macchina. Una mono-posto con un cavallino rampante che, come da migliore tradizione, avrebbe dovuto rappresentare la squadra da battere, nei Gran Premi della Serie D, alla quale è mancato però lo spunto in rettilineo, mentre in curva sovente c’è stata qualche uscita di pista.

Colpa del telaio (la squadra), colpa del pilota (l’allenatore), oppure colpa di chi questa fiamman-te F1 amaranto l’aveva progettata e fatta passare per una Ferrari dei tempi d’oro? La colpa, si sa, morì zitella poiché nessuno la voleva. Allora, salvo ripe-scaggi miracolosi, non resta che rimanere ancora almeno un anno a purga. Non esistono più le belle stagioni. Tantomeno nel calcio.

Mauro FERRETTI

Se senti tuonare, prima o poi arriva il tempora-le. Così, dalla vicina

Siena, arrivano minacciosi i cumulonembi carichi di grandine per il futuro dell’Arezzo, con il Presidente amaranto tentato dalle sirene bianconere.

Quando piove, ferri e Ferretti fanno la ruggine. Per cui, per prevenire il futuro, meglio sgomberare il cielo dalle nubi. La posta in “palio” la cerchi qua.

Thomas SCARPELLIAll’“Esseneto” di

Agrigento, scivola via una stagione come la palla dai suoi guanti, in occasione del gol che decide la sfida contro i biancoazzurri agrigen-tini. Un finale di stagione sotto gli standard mostrati nel resto dell’annata.

Incidenti di percorso, possono capitare.

Stefano CARDINALIDalle sue parti, a

Città di castello, dico-no: Cèrqua più gros-sa, che mai non fa la ghianda. Tradotto, si è trovato a dover gestire una grande quercia, bella da vedere (l’Arezzo), che non ha dato i frutti sperati.

Lui ha provato a dargli una annaffiatina e, a un certo punto, sembrava funzionare, prima che nell’afosa Sicilia il caldo ne seccasse le radici.

Però, come giardiniere ha dimostrato di avere il pollice verde. Perché non riprovarci?

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Un altro annoUn altro annoin Purgatorio…in Purgatorio…

è

di Luca Stanganini

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

Ridicasentino 2014 il cabaret si unirà alla letteratura. Il festival casentinese, organiz-

zato dai Noidellescarpediver-se e giunto all’ottava edizione, proporrà per la prossima estate un’importante novità che va ad affi ancarsi al tradizionale concor-so dedicato alla comicità: il primo Premio letterario nazionale “Ridi-casentino”. Potranno partecipare alla gara racconti a tema libero ma caratterizzati da leggerezza e di genere ironico, comico e diver-tente, scritti da autori che abbia-no già compiuto il diciottesimo anno di età.

«Siamo fi eri di proporre questa bella novità – affermano Alan Bi-giarini e Samuele Boncompagni dell’associazione Noidellescarpe-diverse. – Ridicasentino ogni anno porta il cabaret e la comicità nei borghi più belli della vallata, ma da questa edizione abbiamo deci-

so di arricchirlo con un concorso letterario che, ovviamente, non poteva far altro che assecondare la natura comica del nostro festival. Simpatia e comicità dovranno dunque essere alla base dei rac-conti che si contenderanno la pri-ma edizione di questo premio».

Ogni autore potrà presentare un massimo di tre racconti, an-che già in gara in altri concor-si, inviando tutte le sue opere ai Noidellescarpediverse entro e non oltre venerdì 20 giugno 2014. I testi saranno giudicati da una commissione nominata da-gli organizzatori di Ridicasentino e composta da esperti nei settori della cultura, del teatro e della let-teratura. Al termine del festival, in calendario nel prossimo luglio, sarà in programma una serata de-dicata esclusivamente al concorso letterario, con le letture dei mi-gliori racconti da parte di alcuni attori professionisti e le successive

premiazioni. Tra i ricchi premi previsti per il vincitore c’è un we-ekend per due persone in un hotel nel cuore del Parco Nazionale del-le Foreste Casentinesi, la pubbli-cazione del racconto sul mensile “Casentino Più”, l’intervista con foto su “Il Settimanale di Arezzo” e una selezione di vini personaliz-zati della manifestazione.

«Invitiamo scrittori o aspiranti scrittori – concludono Bigiarini e Boncompagni, – a non perde-re l’occasione di partecipare a un concorso che abbiamo intenzione di far crescere e di far diventare un appuntamento sempre più importante nel mondo della let-teratura comica nazionale».

Ulteriori informazioni e il ban-do completo sono scaricabili dal sito internet www.ridicasentino.it; per qualsiasi comunicazione è possibile contattare Boncompa-gni al 338/900.17.99 o Bigiarini al 333/93.42.846.

RIDICASENTINO 2014, DOVE IL CABARET SI UNISCE ALLA LETTERATURA

L’ASSOCIAZIONE NOIDELLESCARPEDIVERSE LANCIA IL PRIMO PREMIO LETTERARIO

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AREZZO BELLE ARTI

di Marco Cavini

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

oberto Ghezzi sbarca a Milano. Quello che è ormai considerato all’unanimità uno dei più inte-ressanti talenti pittorici del territorio aretino, esporrà dal 29 maggio al 28 giugno 2014 al Museo Fondazione “Luciana Matalon”, centro per la promozione, lo studio e la valorizzazione dell’arte contemporanea.

Una nuova e prestigiosa tappa di una carriera in costante ascesa per il giovane pittore cortonese, che pre-senta nella città meneghina la personale subLimen, a cura di Giovanni Faccenda.

Ghezzi frequenta fi n da piccolo lo studio di scultura e pittura di famiglia e negli anni approfondisce le tecniche grazie alla scuola di Katarina Alivojvodic ad Arezzo e ai corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

Fin dagli anni Novanta espone con regolarità e puntuale succes-so in personali e collettive, sia in Italia sia all’estero, che lo portano a essere segnalato, nel 2014, come artista meritevole nell’edizione numero 50 del CAM – Catalo-go dell’Arte Moderna (Editoriale Giorgio Mondadori).

Il termine che dà il titolo alla mostra milanese – dal latino sub, “sotto” e limen, “soglia” – è anche quello scelto dal pittore per ognu-na delle opere che compongono il suo ciclo.

Protagonisti sono paesaggi so-spesi nel sogno, pervasi da un’au-rea intrigante, ma anche orizzonti marini, ebbri di essenze imper-scrutabili e spiriti invisibili, che palesano un nuovo passaggio evo-lutivo.

Ghezzi indaga le trame del cre-ato tra il crepuscolo e l’aurora, tra la stasi e il prodigio, per oltrepas-sare l’ermetico confi ne di un “al-trove”, rimasto ignoto per chissà quale incanto, e assaporare umori che erano stati fecondi per i mae-stri romantici che egli continua a guardare come modelli preferiti.

ROBERTO GHEZZI PRESENTA A MILANO “SUBLIMEN”IL MUSEO FONDAZIONE “MATALON” OSPITA LE OPERE DELL’ARTISTA CORTONESE

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di Marco Botti

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

Come difatti spiega il curatore della mostra Giovanni Faccenda, il cortonese è un raffi nato interprete di quella tradizio-ne volta a indagare i misteri ancestrali che sussistono nel rapporto tra uomo e natura: un connubio denso di enigmi, dove col-limano l’armoniosa bellezza e il senso – sempre incombente – di oscure calamità sul punto di manifestarsi.

L’artista dipingere la natura nei suoi più reconditi e intimi segreti. Emblematica di-venta così la meditata rarità di colori che occupa la sua tavolozza in questa ultima fase, a signifi care il valore dell’assenza e della sensazione, quando diventano evoca-tive di ataviche percezioni.

www.robertoghezzi.it

IL GIAPPONE AD AREZZOMiyayama Hiroaki espone nella sede di Imago

L’Associazione fotografica Imago ospita nella sua sede di via Vittorio Veneto 33/20, ad Arezzo, una mostra di ca-

ratura internazionale. Il Giappone è protagonista assoluto dell’iniziativa inaugurata sabato 24 maggio, grazie alla per-sonale dell’artista Miyayama Hiroaki, che sarà visitabile fino al prossimo 8 giugno. Nato a Tokyo, Hiroaki presenta opere bellissime che varcano il confine asiatico per approdare in molte città europee, tra cui Arezzo. Fonte di ispirazione è il capolavoro letterario giapponese Genji Monogatari, a cui l’artista dedica le sue cinquantacinque calcografie, ese-guite nel corso di molti anni e caratterizzate da un’infinita perizia. La tecnica compositiva usata, infatti, prevede la for-mazione di ogni colore attraverso il passaggio di cinque diverse lastre. Per ottenere lo sfondo dorato, invece, l’artista si affida di nuovo a una particolare tecnica, che prevede l’uso del rita-glio con contorni impercettibili delle immagini già presenti. www.imagoarezzo.com

Sara Gnassi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

al 29 maggio al 21 giugno 2014 il Centro benessere “Corpo e Mente” di via Tanucci 21, ad Arezzo, ospita (ri)CICLI. Trasfi gurazioni materiche, un nuovo capitolo nella carriera artistica di Sofi a Sguerri, che nella sua attuale ricerca dà libero sfogo a una sperimentazione senza limiti, dove fotografi a, pittura e danza si fondono come non mai. I lavori

di Sofi a sono un connubio di stili differenti non solo grazie all’uso della fotografi a e della pittura, ma anche grazie all’utilizzo di materiali di recupero, “riciclati” a nuova vita.

Lo studio della fi gura umana e il ritorno alla natura trasportano l’artista e l’osservatore verso mondi oni-rici privi di confi ni spazio-temporali, in un’indagine introspettiva e intima dove i nudi rispecchiano gli stati d’animo che nel tempo si evolvono e si trasformano. Come ha già sottolineato Silvia Rossi di ExpArt, le linee grafi che naturali dei corpi che Sofi a raffi gura sono esaltate ed estraniate al tempo stesso, così da lasciare una visione parziale della scena, trasfi gurando – attraverso la materia – le immagini in micro-narrazioni.

Sofi a Sguerri, classe 1989, è un’artista aretina a tutto tondo: fotografa, pittrice e performer, appassionata di danza fi n da piccola. Conosciuta per la sua attività all’interno di Spa-zio Seme, di cui è fotografa uffi cia-le e con cui collabora a workshop e progetti, vanta importanti esibizioni artistiche in Brasile e Messico. Il 26 aprile 2014 ha ricevuto, con l’opera Tree Time, una menzione speciale al III Premio internazionale di Arte Contemporanea Primal Energy di Orbetello.

(ri)CICLI. Trasfi gurazioni mate-riche è il quarto appuntamento di L’incanto dell’essere tra corpo e mente, un progetto curato da Marco Bot-ti che vedrà coinvolti fi no al 13 di-cembre 2014 otto talentuosi artisti. Giovedì 29 maggio l’inaugurazione della personale è stata impreziosita da una performance ideata ed eseguita da Sofi a Sguerri assieme a Leonardo Lambruschini di Spazio Seme, dove sono state messe in scena le fasi del processo creativo dell’artista aretina. Nel corso del vernissage il pubblico presente ha potuto ascoltare anche gli Sciapò in concerto e apprezzare la consueta degustazione di vini, questa volta proposta dalla Fattoria “Santa Vittoria” di Pozzo della Chiana.

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LE VISIONI DI SOFIA SGUERRI IN MOSTRA AD AREZZO

(RI)CICLI. TRASFIGURAZIONI MATERICHE di Cecilia

Falchi

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

AMERICA AND ITALY LANDS I LOVEPinque Clark protagonista degli spazi di Via Cavour 85

Via Cavour 85, ad Arezzo, presenta la mostra personale di fotografia dell’artista americana Pinque Clark dal titolo America and Italy lands I love. L’esposizione, a cura del professor Mario Belardi, ospita

circa settanta foto, inedite in Europa ed esposte per la prima volta ad Arezzo: un’ampia selezione di scatti recenti dell’artista americana, eseguiti negli Stati Uniti e in Italia.

Molte delle foto in mostra catturano poetici e silenziosi paesaggi del Colorado, spesso accarezzati dalla neve. Terre maestose che zampillano di vita. Non a caso fiori, alberi, laghi, montagne, uccelli, oche migra-torie, mucche e cavalli sono presenti nelle opere della Clark, assieme a tante altre eclettiche visioni, che vanno dalle architetture alla pittoresca popolazione locale.

La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a martedì 10 giugno. Tra gli eventi collaterali si segnala, sabato 31 maggio alle ore 18, un incontro tra l’artista e

alcuni noti fotografi di Arezzo come Enrico Borgogni, Bruno Tavanti, Paolo Caponi, Claudio Vinci, Fabio Civitelli, Fabiana Laurenzi, Luigi Torreggiani, Federica Malentacchi, Luca De Pa-squale ed Enrico Fico. www.villicanadannibale.com Serena Capponi

EXPO CANINA & DOG RUNNINGCon Anima Animalis, al via una rassegna

dedicata al miglior amico dell’uomo

Sabato 31 maggio il Parco Giotto di Arezzo ospita Anima Animalis, una manifestazione organizzata dalla Nardo-

ne Watzlawick Onlus per promuovere i benefici sociali del-la relazione tra esseri umani, animali e ambiente. L’evento affronterà temi quali alimentazione, salute, benessere, ma anche informazione grazie agli esperti presenti e sensibiliz-zazione su argomenti come l’abbandono estivo dei cani, con l’obiettivo di disincentivare tale fenomeno.

Oltre alla mostra canina per cani di razza e meticci e la mini maratona sono tante le iniziative della giornata. A cominciare dalla mattina alle 10.30, con gli educatori dell’Akademia Cinofila.

Protagonisti anche i cani salvati da canili lager, quelli che si esibiranno in agility dog e quelli che vengono uti-lizzati per missioni di salvataggio e ricerca di dispersi in collaborazione con il Gruppo unità cinofile di soccorso G.U.C.S. Valdarno. Spazio infine ai cani da pet therapy, insieme all’associazione G.A.I.A. di Arezzo. In questo caso conduttori e psicologi illustreranno i mol-teplici benefici del rapporto uomo ani-male anche per scopi terapeutici nei confronti di bambini, anziani, malati e disabili. www.animaanimalis.it

Cecilia Falchi

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

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AVERE TRE VIGFAMIGLIA

a nascita dei Vigili del Fuoco risale addirittu-ra ai tempi dell’imperatore Augusto, ma sola-mente dal 1935 diviene uffi cialmente Corpo Nazionale. Oggi i pompieri fanno parte del

personale del pubblico impiego: dal gattino da sal-vare alla vecchietta rimasta fuori, fi no a incidenti e operazioni pericolosissime, per i quali vien da dire

che il loro stipendio non vale il rischio. Il precaria-to persiste e il personale scarseggia, quindi il loro impegno è maggiore: le mogli, le madri, i fi -gli, i familiari di questi eroi sono consapevoli delle diffi coltà.

Abbiamo incontrato la signora Manola, sposata da 35 anni con un ex Vigile del Fuoco (nucleo opera-tivo di terra) in pensione. Vigile è anche il cognato e, sembra proprio destino, pure suo fi glio trentenne svolge questa professione! La signora Manola ci dice: «Bisogna avere spirito di gruppo, una certa vocazio-ne e predisposizione caratteriale ad aiutare il prossi-mo. Riguardo a mio marito, questa professione – per cui è necessaria una specifi ca formazione – gli ha in-segnato a rimanere calmo e freddo nel momento più critico, il crollo semmai viene dopo».

Qual è un evento che ha segnato suo marito?«Di solito non racconta del suo lavoro, ma sono i

bambini in pericolo che straziano il cuore, non solo suo. Spesso la squadra viene chiamata da genitori i cui fi gli vivono da soli e non rispondono al telefono o al campanello di casa. Ricordo bene quell’unica volta in cui mio marito si sfogò con me: trovò una ragazza indifesa, davvero bellissima, senza vita in una vasca da bagno, ha pianto… Pensava a nostra fi glia».

L’altro suo fi glio è pure lui Vigile del Fuoco… «All’inizio, fi nito il periodo – ben 6 anni – di pre-

Ldi Ivana

Marianna Pattavina

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

GILI DEL FUOCO IN

cariato e assunto defi nitivamente, fu mandato nel Nord Italia: un ragazzo così giovane in una città così lontana… poi fi nalmente, dopo tre anni, ottenne il trasferimento ad Arezzo e ritornò ad abitare con noi. Però le parole mie e di tutte le madri, le più signifi -cative, rimangono sempre le stesse: “Stai attento!”. Anche perché per le emergenze viene chiamato pure di notte… e per un periodo è stato in Abruzzo du-rante il terremoto, la mia ansia era alle stelle».

I Vigili del Fuoco dal 1989 sono ambasciatori Unicef.

«Questo è un grande onore, nella divisa c’è lo stemma, il logo di questa importantissima associa-zione umanitaria».

Il ruolo della fede in questa sua famiglia spe-ciale?

«Per la mia famiglia ha un valore incredibile, in particolare per mio marito e suo fratello dopo la scomparsa del loro papà».

Vogliamo ringraziare i Vigili del Fuoco a nome del signor Giuseppe, purtroppo invalido e non au-tosuffi ciente: era la notte del 24 dicembre e nessun operaio sarebbe venuto per rimettergli in funzione la caldaia andata in blocco e ripristinare la corrente elettrica saltata. Viste le basse temperature, infermo in un letto, senza riscaldamento, questo nonnino in precarie condizioni di salute in attesa di riparare il tutto, per evitare una polmonite avrebbe dovuto es-sere trasportato in un ospedale. Ma l’intervento dei

Vigili del Fuoco è risultato provvidenziale: è così po-tuto rimanere nella propria casa, con fi gli e nipotini intorno, a mangiare il panettone.

Signora Manola, cosa le viene in mente a que-sto proposito?

«Mi viene in mente – guarda caso – che conosco anche io questo signor Giuseppe e ricordo che mio fi glio mi raccontò questa cosa. Quella sera era in servizio e mi fa piacere che proprio lui, insieme ai suoi compagni, gli abbiano portato un bel regalo di solidarietà nella notte del Santo Natale».

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

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EDICOLA “BURRONI” (VIA TARLATI)PAPER CO. (CENTRO COMM. SETTEPONTI)

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LA NUOVA RIFORMPENALE

apparato sanzionatorio penale italiano è stato recentemente soggetto a mo-difi che di rilevante importanza, a se-guito dell’entrata in vigore della Legge

28/04/2014 n. 67, recante “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibi-li”. La Legge Delega è stata emanata al fi ne di eliminare il carico eccessivo dei procedimenti penali e diminuire le persone detenute presso gli istituti penitenziari (per questo defi nita “svuota-carceri”). Moltissime sono le novità, ma solo alcune sono di immediata applicazione.

Un primo gruppo di norme riguarda la delega al Governo in materia di pene detentive, i cui decreti legislativi dovranno essere adottati entro 8 mesi dall’entrata in vigore della Legge Delega:

– introduzione della reclusione e dell’arresto domiciliari. Viene introdotta la pena detentiva non car-ceraria, ossia la reclusione o arresto presso il “domicilio” del condannato (per domicilio dovrà intendersi l’abitazione o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza o accoglienza), con durata continuativa o per singoli giorni della settimana o per fasce d’orario.

Le pene detentive non carcerarie dovranno diventare pena principale da applicare in automatico a tutte le contravvenzioni colpite da arresto e a tutti i delitti il cui massimo di legge è sino a 3 anni. Se invece la reclusione va da 3 a 5 anni, sarà il giudice a decidere tenendo conto della gravità del reato e della capacità a delinquere. La norma non si applica però ai delinquenti abituali, professionali e per tendenza, oltre a chi venga a violare le prescrizioni per la reclusione o l’arresto domiciliare (evasione domiciliare).

– I braccialetti elettronici diventeranno la norma e non più l’eccezione. Mentre oggi il giudice, nel mo-mento in cui dispone gli arresti domiciliari, può imporre i braccialetti se ritenuti indispensabili, nel prossimo futuro il braccialetto elettronico dovrà essere sempre prescritto, salvo particolari eccezioni.

– Lavori di pubblica utilità. Sempre per i reati per cui è prevista la reclusione domiciliare o l’arresto do-miciliare, il giudice può applicare alla condanna anche la sanzione del lavoro di pubblica utilità (attività gra-

L’

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

MA DEL SISTEMA tuita in favore della collettività per una durata minima di 10 giorni).

Un secondo gruppo di norme riguarda invece la delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria, i cui decreti legislativi dovranno essere adottati entro 18 mesi dall’entrata in vigore della Legge Delega:

– depenalizzazione (ovvero trasformazione del reato in illecito amministrativo) per tutti quei reati:

a) puniti con la pena della sola ammenda o multa, salvo i reati in materia di: 1) edilizia e urbanistica; 2) ambiente, territorio e paesag-gio; 3) alimenti e bevande; 4) salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; 5) sicurezza pubblica; 6) giochi d’azzardo e scommesse; 7) armi ed

esplosivi; 8) elezioni e fi nanziamento ai partiti; 9) proprietà intellettuale e industriale;b) alcune fattispecie di reato indicate espressamente dalla Legge Delega (ad esempio il reato di omesso

contributo previdenziale non eccedente 10 mila euro, il reato di immigrazione clandestina, i reati di atti osceni e pubblicazioni oscene, il disturbo del riposo, ecc.).

Tra l’ultimo gruppo di norme, di immediata applicazione a decorrere dal 17/05/2014, spicca sicuramente la seguente:

– la sospensione del procedimento penale con messa alla prova. L’istituto giuridico della “messa alla prova”, che trova applicazione da tempo nel processo minorile, è stato adesso previsto anche per gli adulti.

Nei procedimenti per reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore nel mas-simo a 4 anni, sola, congiunta o alternativa alla pena pecuniaria, nonché per i delitti con cui è prevista la cita-zione diretta a giudizio, l’imputato potrà chiedere la sospensione del processo con messa alla prova. Consiste, in pratica, nel sospendere il processo al fi ne di permettere all’imputato di svolgere un determinato servizio sociale e un lavoro di pubblica utilità, oltre a provvedere al risarcimento del danno provocato alla vittima.

L’esito positivo della prova, che può essere concessa una sola volta, comporta l’estinzione del reato.Avv. Giacomo Chiuchini [Avvocato del Foro di Arezzo]

Per porre domande inerenti all’inserto scrivete all’indirizzo di posta elettronica

[email protected]

a cura dell’avv.GiacomoChiuchini

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 30 MAGGIO 2014

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ero In molti stanno praticando

jogging e passeggiate in questi giorni, complici le belle gior-nate e la necessità di ritrovare la forma fi sica. Non di rado si vedono queste persone reinte-grare energie e vitamine lungo

il percorso scelto accuratamente. I migliori percorsi passano vicino ai ciliegi – sempre più spesso abban-donati – che, già sul fi nire di maggio, offrono i pri-mi e ancora turgidi frutti.

Nei prossimi giorni preparatevi a spingere sulle gambe, in quanto lun-go il percorso potrete disporre di un numero maggiore di energie e i detti come “Di maggio ciliege per assaggio, di giugno ciliege a pugno” stanno a ri-cordarcelo.

GASTROROCK 2014Festa a Venere con

stand enogastronomi-ci, giochi e musica. I concerti cominceranno venerdì 30 maggio dalle ore 21.30 dove saliranno sul palco gli Umagroso, gruppo composto da 9 elementi che propone diversi generi musicali, dal funky al soul al blues, alla dan-ce anni Settanta-Ottanta, mentre sabato 31 maggio toccherà ai Kabìla (Italia/Libano) che propongono un sound etno-pop in cui le lingue (arabo e italiano) e i suoni (strumenti etnici ed elettroni-ci) si incontrano e si fondono.

Kabìla in arabo signifi ca tribù. Una tribù che rappresenta l’intera umanità nei suoi mille colori, lingue e culture.

Special guest Kafela Femme con danze orientali.

Godzilla ***Tokyo, una centrale nucleare in

tilt a causa di una scossa sismica di provenienza non identificata. Joe Brody, pur perdendo la moglie in questo tragico episodio, decide di non darsi per vinto e di indagare le ragioni di questo disastro. Dopo quindici anni di indagini emergerà una verità ina-spettata e distruttiva. Reboot, Remake o Re-rema-ke? Non è facile rispondere, visto che il Godzilla di Gareth Edwards si pone a cavallo di queste tre defi-nizioni. Quello che è certo e che siamo distanti anni luce dal Godzilla di Roland Emmerich, la dimensio-ne notturna, la fotografia livida e l’atmosfera nola-niana mettono su un piano riflesso quasi secondario l’azione. Un’operazione non per tutti, ma sicuramente interessante e mai banale, attenta ai dettagli micro piut-tosto che alla macro preponderanza del bestione protagonista. Da non sot-tovalutare. Jacopo Fabbroni

di Lucio Massai

Braccio de ferro a Villa Sivèri

«Stavolta, Beppe, han vinto i risidenti:el Comitato unn’ha mai mollato,lottando sempre co’ l’unghje e co’ denti,per fa capì quant’era ’ncavolato.

Sìndeco e Assessore, ormai perdenti,han fatto ghjètro fronte e han ripiegato,subendo smacco senza precedenti,sul campo ch’ai rubbìsti è riservato».

«Ma quéla zona, Tónio, unn’è lontanada la Villa Sivèri e unn’è de forich’anco da lìe se sènteno i rumori,

si soffia ’l vento che ’nn’è tramontana».«Senza pensare, Beppe, ch’anco lìece son le case… unn’è finita quìe!».

di Leonardo Zanelli

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di Fabio Mugelli

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO30 MAGGIO 2014

Page 32: Il Settimanale di Arezzo 194

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