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Il sindacato dell’inclusività - FILCAMS CGIL€¦ · per il paese e per il suo sviluppo è...

Date post: 20-May-2020
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U nanimità. Tutti d’accordo, quindi, a eleggere Maria Grazia Gabrielli, segretario generale della Filcams Cgil nazionale. Una bella soddisfazione, ma anche una bella responsabilità per il primo segretario donna della categoria, eletto dal Comitato direttivo l’11 settembre alla presenza del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Nata ad Ascoli Piceno, 43 anni fa, Maria Grazia Gabrielli – ora la più giovane segretaria generale della Cgil - è in Filcams nazionale dalla fine del 2008 e dal 2010 è segretaria nazionale responsabile del terziario, in un periodo sicuramente complesso per il settore, tra disdette di contratti integrativi e nazionali, modifica delle norme di regolamentazione degli orari e delle aperture commerciali, una condizione di forte crisi delle aziende e di ricorso agli ammortizzatori sociali. Una laurea in Scienze politiche, un’impegnativa esperienza sul territorio, prima nel sistema servizi, poi dal 2000 come segretaria generale della Filcams Cgil di Ascoli Piceno e dal 2006 anche nella segreteria della Camera del Lavoro; un bagaglio importante per Maria Grazia Gabrielli, pronta ad affrontare, con la tenacia che la contraddistingue, questa sfida.Il percorso sarà lungo e tortuoso, ma la nuova segretaria, anche grazie al supporto della rinnovata segreteria, eletta lo scorso luglio, ha già in mente tanto. Rispetto al tuo arrivo, com’è l’attuale Filcams, ora la prima della Cgil per numero di iscritti attivi? La Filcams è oggi il risultato di un percorso e di un progetto di rinnovamento partito da quello generazionale. Un progetto nato come una sperimentazione, un laboratorio avviato e voluto da Martini e reso possibile dal contributi di chi, quando Martini è arrivato in Filcams nel 2008, ha creduto e accettato quella che sembrava una scommessa. Una modalità che ha coinvolto la struttura nazionale ed è stata ampliamente declinata e realizzata nei livelli territoriali. Una Filcams diversa, non solo più numerosa, ma più attenta alle diversità e che ha fatto centralità della sua azione l’inclusività e la partecipazione a tutti i livelli, per estendere tutele e diritti alle lavoratrici ed ai lavoratori. Il jobs act di Renzi, e i diversi interventi sbandierati – i tagli alla pubblica amministrazione e la scuola – come si ripercuotono sul settore e cosa chiedereste al governo? Quello che più preoccupa è la mancanza di una vera strategia di sviluppo e investimenti. Parlare di sviluppo e investimenti vuole dire avere una politica industriale, significa capire in cosa decidi di investire (energia, comunicazione, infrastrutture) e tutto questo ha una profonda connessione, ad esempio, con il turismo. A noi interessa sapere se si vuole uscire dalla sottovalutazione secondo cui il turismo non sarebbe un settore capace di contribuire alla crescita del Pil, perché esso diventi invece generatore di occupazione e anche di qualità. Ci interessa, per la stessa ragione, la manutenzione del territorio e delle scuole come la riforma della pubblica amministrazione perché un progetto per razionalizzare e orientare il ruolo del pubblico e dei servizi alle imprese e ai cittadini, significa parlare dei tanti lavoratori in appalto. Solo attraverso un’idea e un progetto per il paese e per il suo sviluppo è possibile creare lavoro, ridare potere d’acquisto, far crescere l’indice di fiducia delle persone e riattivare anche settori, come il commercio, altrimenti fortemente condannati alla competizione da costo che si scarica tutta sul lavoro. Ed è per questo che, sempre sul piano politico, è urgente dare sviluppo alle nostre politiche settoriali, le politiche del consumo, del turismo, del sistema dei servizi, per stimolare e produrre un confronto con le istituzioni e con le associazioni di categoria. E la Filcams vuole diventare protagonista attivo di questo confronto, partecipe alle scelte e alle discussioni, anche per dare riposte certe alle lavoratrici e ai lavoratori, partendo da un impegno per la redistribuzione delle ricchezze e una forte battaglia all’illegalità, che inquina il tessuto economico e che crea dumping tra imprese. Quali sono gli obiettivi della categoria nel prossimo futuro? La contrattazione è il perno della nostra attività. Una contrattazione, che oggi è in evidente difficoltà e che rischia ancora di più, di essere travolta da un contesto economico in cui il nostro paese sembra candidato più alla decrescita costante che alla ripresa. Dobbiamo anche continuare a lavorare su noi stessi, sui nostri metodi, le forme di comunicazione, sulla modalità più efficaci per rispondere alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno reso la Filcams la prima categoria della Cgil, per poter rispondere alle tante diversità che da loro arrivano. Domande ed esigenze riconducibili a bisogni fondamentali e fondanti: primo tra tutti il diritto al lavoro e alla dignità del lavoro. Ma anche alle tante sfumature che ci impongono di capire che parlare con i lavoratori di Abercrombie, di Mc Donald’s, ci mette davanti a un linguaggio diverso rispetto alle lavoratrici dell’appalto di pulizie nello stabilimento Barilla o agli ex Lsu che lavorano nelle scuole, o ai giovani lavoratori degli studi professionali, gli associati in partecipazione, i precari, i cassaintegrati, e i tanti altri che incontriamo quotidianamente. Abbiamo necessità di misurarci di più con un approccio dinamico, dove quelle idee e quel progetto per il terziario siamo in grado di misurarlo, aggiornarlo, renderlo vivo e aderente agli scenari che mutano con sempre maggiore velocità e sicuramente in maniera molto più veloce di come noi siamo spesso in grado di assumere e elaborare proposte e posizioni. Per questo continueremo nell’investimento per proiettare sempre più la Filcams nell’opinione pubblica, per far conoscere quello che facciamo utilizzando ancora di più, e se occorre anche diversamente, l’informazione, la comunicazione, per poter dare risalto alle nostre campagne e più eco possibile anche alle tante iniziative prodotte dai territori. Parla il nuovo segretario generale Maria Grazia Gabrielli Roberta Manieri I.R. al numero 33/2014 di Rassegna Sindacale Q uando sono arrivato alla Filcams avevo sulle spalle anni di esperienze, sia di natura confederale che categoriale. Non ero esattamente un neofita della Cgil, la conoscevo abbastanza. Mai però avrei immaginato di trovarmi immerso in un’avventura assolutamente inedita e affascinante come quella che abbiamo vissuto. Mi sono sentito un po’ Cristoforo Colombo che, partito il 18 settembre 2008 per le Indie, si è trovato nel Nuovo Mondo. Con la differenza che, nel nostro caso, il nuovo mondo è quello che abbiamo costruito insieme, è la nuova Filcams che ci siamo inventati, neanche lontana parente di quella che conoscevo quando ero stato dirigente confederale, camerale e regionale. Ringrazio, innanzitutto, la Cgil che sei anni fa mi ha consentito di vivere questa esperienza, senza ombra di dubbio la più ricca e inedita dei miei decenni sindacali. Voglio ringraziare tutte le strutture e i gruppi dirigenti regionali, provinciali, territoriali, aziendali che hanno creduto alla scommessa difficile che abbiamo lanciato sei anni fa. Senza questa adesione convinta e motivata nessuno avrebbe potuto realizzare quello che abbiamo fatto. Credo che la squadra Filcams sia una delle squadre più forti, compatte e affidabili nel panorama organizzativo della Cgil. La nostra Filcams è stata una cellula della società nella quale stiamo vivendo. La cosa più importante per me è poter dire a tutti che la Filcams è veramente in buone mani e, soprattutto, in buone teste, che è la cosa ancor più importante. I rapporti quotidiani possono interrompersi, ma legami così intensi non possono esaurirsi: se io non avessi la certezza di una loro continuità, vi confesso che lasciare questa esperienza non sarebbe stato altrettanto sopportabile. Ringrazio Maria Grazia Gabrielli perché so in quale contesto l’ho costretta a raccogliere questa eredità. Ma so, altrettanto, che sarà una brava segretaria Filcams, sicuramente la più brava che la categoria ha conosciuto nell’ultimo quarto di secolo. Grazia è la prima donna segretaria della Filcams. Non è la prima segretaria proveniente direttamente dalla categoria, ma oggi la Filcams è qualcosa di molto diverso dal passato, più complessa, e io sono sempre rimasto impressionato dalla sua capacità di non perdere mai un colpo, che fosse il settore da lei direttamente seguito, o che fosse qualunque altro settore. Credo che dobbiamo lasciarci contenti di quello che abbiamo fatto. Io lo sono molto e ringrazio tutti per avermi consentito di fare quella che sicuramente rimarrà la mia più bella esperienza sindacale. Porterò con me l’anima di questa esperienza, quel modo di fare sindacato lontano mille miglia dalle dinamiche spesso perverse che animano i nostri palazzi. E lo farò perché penso che la Cgil ne abbia proprio bisogno. Con la consapevolezza e l’orgoglio che da qualche settimana un po’ più di Filcams è già dentro la Cgil! Buon lavoro a tutti! Una scommessa che abbiamo vinto insieme LEDITORIALE Franco Martini Il sindacato dell’inclusività T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z I
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Page 1: Il sindacato dell’inclusività - FILCAMS CGIL€¦ · per il paese e per il suo sviluppo è possibile creare lavoro, ridare potere d’acquisto, far crescere l’indice di fiducia

U nanimità. Tutti d’accordo,quindi, a eleggere MariaGrazia Gabrielli, segretariogenerale della Filcams Cgil

nazionale. Una bella soddisfazione, maanche una bella responsabilità per ilprimo segretario donna della categoria,eletto dal Comitato direttivo l’11settembre alla presenza del segretariogenerale della Cgil Susanna Camusso.Nata ad Ascoli Piceno, 43 anni fa, MariaGrazia Gabrielli – ora la più giovanesegretaria generale della Cgil - è inFilcams nazionale dalla fine del 2008 edal 2010 è segretaria nazionaleresponsabile del terziario, in un periodosicuramente complesso per il settore, tradisdette di contratti integrativi enazionali, modifica delle norme diregolamentazione degli orari e delleaperture commerciali, una condizione diforte crisi delle aziende e di ricorso agliammortizzatori sociali.Una laurea in Scienze politiche,un’impegnativa esperienza sul territorio,prima nel sistema servizi, poi dal 2000come segretaria generale della FilcamsCgil di Ascoli Piceno e dal 2006 anchenella segreteria della Camera del Lavoro;un bagaglio importante per MariaGrazia Gabrielli, pronta ad affrontare,con la tenacia che la contraddistingue,questa sfida.Il percorso sarà lungo etortuoso, ma la nuova segretaria, anchegrazie al supporto della rinnovatasegreteria, eletta lo scorso luglio, ha giàin mente tanto.Rispetto al tuo arrivo, com’è l’attualeFilcams, ora la prima della Cgil pernumero di iscritti attivi?La Filcams è oggi il risultato di unpercorso e di un progetto dirinnovamento partito da quellogenerazionale. Un progetto nato comeuna sperimentazione, un laboratorioavviato e voluto da Martini e resopossibile dal contributi di chi, quandoMartini è arrivato in Filcams nel 2008,ha creduto e accettato quella chesembrava una scommessa. Una modalitàche ha coinvolto la struttura nazionaleed è stata ampliamente declinata erealizzata nei livelli territoriali. Una Filcams diversa, non solo piùnumerosa, ma più attenta alle diversità e

che ha fatto centralità della sua azionel’inclusività e la partecipazione a tutti ilivelli, per estendere tutele e diritti allelavoratrici ed ai lavoratori.Il jobs act di Renzi, e i diversiinterventi sbandierati – i tagli allapubblica amministrazione e la scuola– come si ripercuotono sul settore ecosa chiedereste al governo?Quello che più preoccupa è lamancanza di una vera strategia disviluppo e investimenti. Parlare disviluppo e investimenti vuole dire avereuna politica industriale, significa capirein cosa decidi di investire (energia,comunicazione, infrastrutture) e tuttoquesto ha una profonda connessione,ad esempio, con il turismo. A noiinteressa sapere se si vuole uscire dallasottovalutazione secondo cui il turismonon sarebbe un settore capace dicontribuire alla crescita del Pil, perchéesso diventi invece generatore dioccupazione e anche di qualità. Ciinteressa, per la stessa ragione, lamanutenzione del territorio e dellescuole come la riforma della pubblicaamministrazione perché un progetto perrazionalizzare e orientare il ruolo delpubblico e dei servizi alle imprese e aicittadini, significa parlare dei tantilavoratori in appalto. Solo attraverso un’idea e un progettoper il paese e per il suo sviluppo èpossibile creare lavoro, ridare potered’acquisto, far crescere l’indice di fiduciadelle persone e riattivare anche settori,come il commercio, altrimentifortemente condannati allacompetizione da costo che si scaricatutta sul lavoro.Ed è per questo che, sempre sul pianopolitico, è urgente dare sviluppo allenostre politiche settoriali, le politichedel consumo, del turismo, del sistemadei servizi, per stimolare e produrre unconfronto con le istituzioni e con leassociazioni di categoria. E la Filcams vuole diventareprotagonista attivo di questo confronto,partecipe alle scelte e alle discussioni,anche per dare riposte certe allelavoratrici e ai lavoratori, partendo daun impegno per la redistribuzione dellericchezze e una forte battaglia

all’illegalità, che inquina il tessutoeconomico e che crea dumping tra imprese. Quali sono gli obiettivi della categorianel prossimo futuro?La contrattazione è il perno della nostraattività. Una contrattazione, che oggi èin evidente difficoltà e che rischiaancora di più, di essere travolta da uncontesto economico in cui il nostropaese sembra candidato più alladecrescita costante che alla ripresa. Dobbiamo anche continuare a lavoraresu noi stessi, sui nostri metodi, le formedi comunicazione, sulla modalità piùefficaci per rispondere alle lavoratrici eai lavoratori che hanno reso la Filcamsla prima categoria della Cgil, per poterrispondere alle tante diversità che daloro arrivano.Domande ed esigenze riconducibili abisogni fondamentali e fondanti: primotra tutti il diritto al lavoro e alla dignitàdel lavoro. Ma anche alle tantesfumature che ci impongono di capireche parlare con i lavoratori diAbercrombie, di Mc Donald’s, ci mettedavanti a un linguaggio diverso rispettoalle lavoratrici dell’appalto di pulizienello stabilimento Barilla o agli ex Lsuche lavorano nelle scuole, o ai giovanilavoratori degli studi professionali, gliassociati in partecipazione, i precari, icassaintegrati, e i tanti altri cheincontriamo quotidianamente.Abbiamo necessità di misurarci di piùcon un approccio dinamico, dove quelleidee e quel progetto per il terziariosiamo in grado di misurarlo,aggiornarlo, renderlo vivo e aderenteagli scenari che mutano con sempremaggiore velocità e sicuramente inmaniera molto più veloce di come noisiamo spesso in grado di assumere eelaborare proposte e posizioni.Per questo continueremonell’investimento per proiettare semprepiù la Filcams nell’opinione pubblica,per far conoscere quello che facciamoutilizzando ancora di più, e se occorreanche diversamente, l’informazione, lacomunicazione, per poter dare risaltoalle nostre campagne e più ecopossibile anche alle tante iniziativeprodotte dai territori. •

Parla il nuovosegretario generale

Maria Grazia Gabrielli

Roberta Manieri

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Quando sono arrivato alla Filcamsavevo sulle spalle anni di esperienze,

sia di natura confederale che categoriale.Non ero esattamente un neofita della Cgil, la conoscevo abbastanza. Mai però avrei immaginato di trovarmiimmerso in un’avventura assolutamenteinedita e affascinante come quella cheabbiamo vissuto. Mi sono sentito un po’Cristoforo Colombo che, partito il 18settembre 2008 per le Indie, si è trovatonel Nuovo Mondo. Con la differenza che,nel nostro caso, il nuovo mondo è quelloche abbiamo costruito insieme, è la nuovaFilcams che ci siamo inventati, neanchelontana parente di quella che conoscevoquando ero stato dirigente confederale,camerale e regionale.Ringrazio, innanzitutto, la Cgil che sei annifa mi ha consentito di vivere questaesperienza, senza ombra di dubbio la piùricca e inedita dei miei decenni sindacali. Voglio ringraziare tutte le strutture e igruppi dirigenti regionali, provinciali,territoriali, aziendali che hanno creduto allascommessa difficile che abbiamo lanciatosei anni fa. Senza questa adesioneconvinta e motivata nessuno avrebbepotuto realizzare quello che abbiamo fatto. Credo che la squadra Filcams sia una dellesquadre più forti, compatte e affidabili nelpanorama organizzativo della Cgil. La nostra Filcams è stata una cellula dellasocietà nella quale stiamo vivendo.La cosa più importante per me è poter direa tutti che la Filcams è veramente in buonemani e, soprattutto, in buone teste, che è lacosa ancor più importante.I rapporti quotidiani possono interrompersi,ma legami così intensi non possonoesaurirsi: se io non avessi la certezza diuna loro continuità, vi confesso chelasciare questa esperienza non sarebbestato altrettanto sopportabile. Ringrazio Maria Grazia Gabrielli perché soin quale contesto l’ho costretta araccogliere questa eredità. Ma so,altrettanto, che sarà una brava segretariaFilcams, sicuramente la più brava che lacategoria ha conosciuto nell’ultimo quartodi secolo. Grazia è la prima donnasegretaria della Filcams. Non è la primasegretaria proveniente direttamente dallacategoria, ma oggi la Filcams è qualcosa dimolto diverso dal passato, più complessa,e io sono sempre rimasto impressionatodalla sua capacità di non perdere mai uncolpo, che fosse il settore da leidirettamente seguito, o che fossequalunque altro settore.Credo che dobbiamo lasciarci contenti diquello che abbiamo fatto. Io lo sono moltoe ringrazio tutti per avermi consentito difare quella che sicuramente rimarrà la miapiù bella esperienza sindacale.Porterò con me l’anima di questaesperienza, quel modo di fare sindacatolontano mille miglia dalle dinamichespesso perverse che animano i nostripalazzi. E lo farò perché penso che la Cgilne abbia proprio bisogno. Con laconsapevolezza e l’orgoglio che daqualche settimana un po’ più di Filcams è già dentro la Cgil!Buon lavoro a tutti!

Una scommessache abbiamovinto insieme

L’EDITORIALE

Franco Martini

Il sindacatodell’inclusività

T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z I

Terziario08_ok 15/09/14 18:38 Pagina 17

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Dai dati diffusidall’Istat, a fineluglio il 59% deilavoratori

dipendenti risultava in attesadi rinnovo contrattuale, lapercentuale si attestava al 47%nel settore privato; il periodomedio di attesa per il rinnovo:31 mesi per tutti i lavoratori,16 mesi per il settore privato.È di pochi giorni orsonol’annuncio del governo Renzidi un ulteriore blocco deirinnovi per il settore pubblicaamministrazione che,ricordiamo, include anchetutta la sfera dei lavoratoridelle forze di polizia e deivigili del fuoco, oltre a medicie infermieri, per i qualisfumerebbe l’opportunità diaumento delle retribuzioni.I nostri settori non registranouna situazione migliore: sono numerosi i contrattinazionali in attesa di rinnovo,da quello del terziario alturismo di Confindustria, dalmultiservizi alla ristorazionecollettiva, dagli studiprofessionali alle terme; letrattative sono aperte dadiversi mesi con incontriperiodici che spessoregistrano lievi e impercettibilipassi avanti, a causa delmomento difficile e della crisieconomica che le aziende, diogni settore, stannoattraversando da anni e dellerichieste di blocco degliaumenti economici e diarretramento nella sfera deidiritti dei lavoratori, a cui leorganizzazioni sindacali sioppongono fermamente.In questo quadro diimmobilità generale, si

registra grande soddisfazioneper la sottoscrizione, avvenutalo scorso 8 settembre, del contratto nazionaleacconciatura estetica (ccnlimprese acconciatura, estetica,tricologia non curativa,tatuaggio e piercing), ottenutagrazie a un lavoro ostico,faticoso e articolato messo incampo dalla Filcams Cgil,insieme alle altre federazionidi categoria.Il rinnovo del contratto, cheavrà validità dal 1° gennaio2013 al 30 giugno 2016,prevede diverse “conquiste” e

novità migliorative cheripagano lo sforzo compiuto. Vediamole sinteticamente.60 euro lordi di aumentocontrattuale, al terzo livello,erogati in tre anni: “Un aumento largamentesuperiore all’Ipca (Indice dei prezzi al consumo), ilvalore che le contropartiprendono a riferimento perdefinire le tabelle contrattuali”afferma Andrea Montagni,Filcams nazionale. Previstoanche il versamento di unatantum di 120 euro in duetrance a copertura del

mancato rinnovo nei terminiprevisti.Stabilite inoltre dellemaggiorazioni per l’utilizzodella clausola flessibile nel rapporto di lavoro atempo parziale: nel caso diricorso a tali clausole, per un massimo di 24 finesettimana annui (sabato edomenica) si prevede unamaggiorazione del 3% per iprimi 12 fine settimana, e del 4% per i successivi; incaso di ricorso alla clausolaelastica “supplementare” la maggiorazione è stata

inoltre elevata al 20%.Importante novità anche neltrattamento malattia: vengonoinfatti aggiunti 12 mesi alperiodo di comporto (il tempo di conservazione del posto di lavoro) permalattia con patologieoncologiche e gravi infermità.Restano in sospeso due punti del contratto, il diritto di precedenza nelle assunzionia tempo indeterminato e il congedo parentale, che verranno ridiscussi entro 90 giorni.“Siamo molto soddisfatti –continua Montagni – perché ilcontratto interessa oltrecentomila aziende in buonaparte delle quali ci sonolavoratori dipendenti. Questafirma inoltre rappresenta laricostruzione dell’unitàsindacale, dato che citrovavamo di fronte a unprecedente contrattoseparato”.E in un momento in cui sispara a zero sul sindacato e sievitano i rinnovi contrattuali,questa firma assume unsignificato ancora piùimportante e, ci auguriamo,trainante. •

Un segnale incoraggiante

18

Buoni risultati

in un rinnovo

che interessa

oltre 100 mila

aziende

CCONTRATTI | ACCONCIATURA ESTETICA

Loredana Colarusso

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L’11 settembre sonoiniziati i lavori delnuovo comitatodirettivo del settore

Property Services di Uni Europa (ilsettore che rappresenta i lavoratoridelle pulizie e della sicurezza), cheraccoglie circa 3 milioni di lavoratorinell’Unione europea.L’agenda di questo primo meetingera particolarmente nutrita e acarattere prettamente organizzativo eprogrammatico. Uno dei temiportanti è stata l’analisi e la decisionedi come intervenire nell’attualeimplementazione della recentedirettiva europea sugli appaltipubblici (emanata il 15 gennaio2014) e la sua conseguentetrasposizione in legge da parte degliStati membri, processo che devecompletarsi entro due annidall’emanazione della direttivastessa. Alcuni paesi sono già in una fase avanzata delladiscussione sul piano nazionale (è il caso della Finlandia) per cui era urgente valutareun’azione di indirizzo sul tema.Allo stato attuale sono state prodottedue dichiarazioni congiunte con lerappresentanze datoriali che miranoa focalizzare i punti comuni su cui basare la trasposizione della

Appalti pubblici. Le proposte comuniUNI EUROPA | IL CD DEL SETTORE PROPERTY SERVICES

Adiano Montorsi

U

direttiva nel processo legislativo dei singoli Stati membri. La primadelle due è stata concordata conCoEss (in rappresentanza dellecontroparti datoriali operanti nelsettore sicurezza) e la seconda conEfci-Feni (in rappresentanza delsettore delle aziende di pulizie).L’obiettivo è portare tali posizionicondivise all’attenzione dellacommissione europea nei prossimiincontri di dialogo sociale giàcalendarizzati, in modo che le sollecitazioni delle parti sociali possano fungere da stimolo, o, ancora piùauspicabilmente, da linee di indirizzoper la trasposizione della direttiva inlegge da parte degli Stati membri.Ci si è concentrati, inoltre, suldefinire l’agenda degli impegnifuturi, con l’obiettivo di renderequanto più pragmatico possibile illavoro del nuovo comitato direttivo.L’adozione del Piano d’azione 2014-2016 è dunque stato momentoutile per fare il punto sui settori edefinire le linee strategiched’intervento per i prossimi anni.I temi portanti saranno focalizzati acostruire una maggiore solidarietàtransnazionale tra i vari sindacati che fanno parte di Uni Europa,attraverso specifiche campagne

mirate alla promozione di un lavoropiù sicuro e di qualità nei nostrisettori (Multiservizi/Pulizie eVigilanza) e contrasto a ogni formadi impoverimento del lavoro o, piùin generale, peggioramento delle condizioni di lavoro nel settoredel lavoro in appalto.I punti focali su cui organizzarel’attività per i prossimi anni sarannolegati ai temi della Conciliazionetempi di vita e di lavoro (a partiredall’iniziativa già prevista per il 24settembre dinanzi al Parlamentoeuropeo in favore del lavoro diurnoper i lavoratori del settore pulizie); il tema della salute e sicurezza,cruciale in settori ad alta intensità di manodopera quali sono quelli danoi rappresentati, e la formazioneprofessionale per favorire un lavoro di qualità.Infine, ulteriori obiettivi sarannoquelli di sostenere quanto piùpossibile l’attività dei comitatiaziendali europei al fine diuniformare il livello di relazionisindacali, attraverso specifici accordia livello europeo e organizzarecampagne e iniziative su temispecifici come ad esempio il lavoronero, il fenomeno dei subappalti, ela prevenzione del rischio nei settoriPulizie e sicurezza. •©

A. S

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M igliore Spa, Csso,Fiorentino,Spelux, BarMazzara: sono

circa 400 lavoratori che aPalermo, nel solo mese diagosto, hanno perso il lavoro,tra riduzioni del personale ecessazione attività.Drammatici epiloghi che siaggiungono a quelli giàregistrati nella città dall’iniziodel 2014, dove la maggiorparte delle saracinesche diattività commerciali storichesono rimaste abbassate.“Non è un caso, infatti – affermaLaura Di Martino, segretarioprovinciale Filcams CgilPalermo – se oltre il 30% deinostri iscritti sono lavoratori chestanno beneficiando diammortizzatori sociali, compresiAspi e mobilità ordinarie o inderoga. Lavoratori, questiultimi, nella stragrandemaggioranza dei casi, di etàcompresa tra i 40 e i 50 anni:troppo giovani per percepire lapensione e troppo anziani perle leggi del mercato del lavoro.”Una fascia debole della societàpalermitana che continua adaccrescersi, nella totaleindifferenza delle istituzionilocali. Un’indifferenza cheindigna la Filcams Cgil Palermo,che, per contrastarla, ha decisodi istituire il proprio Comitatoper il lavoro.“Il 24 settembre prossimo –continua Laura Di Martino –incontreremo tutti i nostri iscrittiin mobilità e/o disoccupazione,per costituire ufficialmente ilcomitato, che avrà un suocoordinatore che proporremo dinominare invitato permanentedel nostro comitato direttivo.Riteniamo, infatti, proprio per lanatura della nostraorganizzazione sindacale, che leproblematiche del lavorovadano affrontate insieme,ridando vigore al valore dellasolidarietà tra lavoratori disettori diversi della nostracategoria, ma anche tralavoratori occupati e disoccupatidi questi stessi settori.Ovviamente, diversi dovrannoessere i percorsi che dovremocostruire per le tutele dagarantire ad entrambi.”

Percorsi a ostacoli che laFilcams Cgil di Palermo ha giàavviato dopo la pausa estiva,considerato, purtroppo, che nonsi intravvedono prospettivemigliori per quest’autunno. A partire dalla condizione deilavoratori impegnati negliappalti pubblici, relativi siaall’amministrazione comunaleche a quella regionale.“Non vi sono direttive ufficiali,ma quelle ufficiose sono giàstate rese esecutive: i lavoratoridel pulimento impegnati negli appalti degli assessoratiregionali alla Sanità e alTerritorio, alle scadenze deirelativi appalti, intervenute inquesti ultimi mesi estivi, sonostati sostituiti da altri lavoratoriprecari della Regione Siciliana,che avrebbe deciso diinternalizzare il servizi – spiegaGiovanni Amato, segretarioprovinciale Filcams Cgil Palermo–. Stessa sorte potrebbeprospettarsi per tutti i lavoratoridel pulimento impegnati negliappalti della Regione Siciliana,così come anche per quelli delComune di Palermo.Sembrerebbe, infatti, dainformazioni registrate –continua Amato – che il sindacodi Palermo abbia datodisposizione a tutte leamministrazioni delle societàpartecipate del Comune di nonrinnovare le gare degli appalti inscadenza, al fine diinternalizzare il servizio perfornire garanzie occupazionali aiprecari dell’amministrazionecomunale”.Uno scenario dunque che seconfermato penalizzerebbeulteriormente i lavoratori diquello che si potrebbe definireil settore più debole della

Filcams, che sta già scontando,peraltro, gli effetti dellaspending review e, quindi, unapesante riduzione delle ore dilavoro. Il sindacato non può cheapprezzare la volontà delle dueamministrazioni di trovaregaranzie occupazionali per ilavoratori precari di Palermo edella Sicilia, ma ciò che laFilcams contesta è la soluzioneche entrambe leamministrazioni pare abbianoindividuato. Non vi è dubbioche debbano essere trovatedelle soluzioni occupazionaliper tutti i lavoratori, ma ciò nonpuò avvenire attraversoapparenti soluzioni checambiano solamente nome aidisoccupati, senza risolvereconcretamente il fenomeno che,al contrario, si estenderebbe aun numero maggiore dilavoratori. In Sicilia, infatti, solo

il sistema degli appalti pubbliciregistra un numero di lavoratoriche supera le 50.000 unità.Fiato sospeso anche per ilsettore della vigilanza privata,con la procedura di mobilitàregionale avviata dalla Ksm echiusasi lo scorso mese di lugliocon esito negativo. Unaprocedura che fa riferimento aun esubero di personale percirca 100 unità, di cui 50 solo suPalermo. Al tentativo di unariapertura del confronto, alivello provinciale, nessunarisposta è ancora arrivata dalpredetto istituto di vigilanza,tanto che la Filcams nonesclude una mobilitazione inquesto autunno che si prospettatra i più caldi degli ultimi anni.Palermo, infatti, è ormaidiventata tristemente nota peressere la città delle millevertenze. •

PALERMO | CRISI IN TUTTI I SETTORI

19

Autunno caldo nella città dalle mille vertenze

Oltre il 30

per cento

degli iscritti

costretti agli

ammortizzatori

sociali

Monja Caiolo

M. M

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Di cultura eturismo si èparlato findall’inizio

dell’estate con diversitoni e accenti: questitemi hannorappresentato una validacassa di risonanza perl’enfasi renziana, da unlato, mentre dall’altro sisono sprecati i commentisull’estate piovosa cheha scatenato le ire e ibassi istinti delleassociazioni datoriali.Si pensi solo allemanifestazioni deiproprietari deglistabilimenti balneari edegli albergatori dellariviera contro imeteorologi, potentissimicorifei di Giove Pluvio.La meteorologia èdiventato un nuovoindicatore dellasituazione economica diquesto paese.Si è pertanto oscillato trapromesse, dichiarazionie folklore, come delresto spesso succede,per questa eternapromessa mai mantenuto

dello sviluppo italiano.Il decreto Art Bonus,fortemente voluto epubblicizzato dalministro Franceschini, èstato un primo timidopasso, non privo diombre soprattutto sulpiano occupazionale, alquale peraltro, a oggi,non è seguito nulla.E mentre fioccano ireport negativi sullastagione appenaconclusa a firmaConfindustria eFederalberghi, mentre ilMibac esalta, dati allamano, la scelta felice ditenere aperti i musei lasera gratis il primosabato del mese (comefosse una novità che ilprezzo degli accessi aipoli museali sia dasemprecomparativamente piùalto nel nostro paeserispetto agli altri partnereuropei, e pertanto abbiacostituito e costituiscaun elemento respingentesoprattutto in tempi dicrisi come questi), nullain concreto si muove. A

partire dall’iniziativa delgoverno. La Filcams Cgil staconducendo unadurissima partita per ilrinnovo dei contratti disettore. I nostri lavoratoristanno subendo leconseguenze delcombinato disposto difrantumazione dellecontroparti (da 3contratti nazionalipotrebbero germinarne5) e della crisi, o megliodell’assenza di rispostealla crisi che non si

La Filcams

lancia una

campagna

nazionale.

Prima tappa,

a Lecce

il 3 ottobre

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Rassegna SindacaleSettimanale della Cgil

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TURISMO | LA CRISI E LE RISPOSTE T

Cristian Sesena, Segretario nazionale Filcams Cgil

#JobArt, con la cultura si cresce

configurino come tagliselvaggi al costo dellavoro.Ma la stagionecontrattuale non puòessere scissa dal capitolopiù generale dellepolitiche settoriali dovela voce propositiva dellavoro è ancora troppodebole.Per questi motivi laFilcams vuolepromuovere un dibattitoserio nel paese su questiaspetti centrali della vitaeconomica del paesestesso: cultura e turismo.Con la campagnanazionale “#JobArt, Conla cultura si cresce”intendiamo appuntouscire dall’ambitosempre importante delladenuncia e del contrastoal lavoro nero eirregolare, da semprespina nel fianco delsettore turismo (chedella cultura è primo,importantissimo indotto),per ampliare ladiscussione e portaresotto i riflettori la vocedel lavoro.Abbiamo in cantiere

alcune iniziativepubbliche chetoccheranno diverse edifferenti città italiane,la prima si terrà il 3ottobre a Lecce(candidata capitaleeuropea della cultura2020) con la presenzafra i relatori dell’exministro Massimo Bray.Nel cuore del Salentorifletteremo di “eventiculturali” soprattutto dicome far sì che unaprogrammazione nonimprovvisata degli eventipossa far uscire l’offertaturistica di un territoriodel Suddall’estemporaneità edalla stagionalità,catalizzando visitatori ecreando occupazione.Abbiamo infine pensatodi coinvolgere in questo“Viaggio in Italia” ilavoratori e gli addetti disettore attraverso unconcorso fotografico. I partecipanti alconcorso dovrannoinviarci i loro scattievidenziando la GrandeBellezza o la GrandeBruttezza del loro

lavorare nel turismo onella cultura:racconteremo così, perimmagini, orgoglio,denuncia, proposta,fascino del lavorare in –o a ridosso di – realtàuniche per storia epaesaggio, che attraversoil loro sguardovorremmo fare usciredalla dimensionepatinata della cartolina.Il tutto si concluderà neiprimi mesi del 2015 incui a Roma, nel corsodell’iniziativa conclusiva,effettueremo lapremiazione.Con la campagna “Conla cultura si cresce"vogliamo dare gambe efiato a quanto abbiamodiscusso nell’ultimocongresso nazionale epoi abbiamo sintetizzatonel documentoconclusivo.Perché sul turismo esulla cultura si investadavvero a tutti i livelli. Perché il lavoro nelturismo e nella culturadiventi prospettiva pertanti e patrimonio ditutti. •

Terziario08_ok 15/09/14 18:38 Pagina 20


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