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Il sistema solare

Date post: 19-Mar-2016
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Il sistema solare
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Il sole è una grande stella, cioè un corpo celeste di grandi dimensioni, formato da gasad altissime temperature comprese tra 6000°C e circa 20 milioni di gradi. Il sole brilladi luce propria e diffonde calore grazie a una reazione di fusione nucleare la qualebrucia l’idrogeno trasformandolo in elio. Ma il sole produrrà energia e luce fino aquando l’ idrogeno non sarà esaurito; questo fenomeno continuerà ancora per 5miliardi di anni!

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La zona centrale del Sole èchiamata nucleo : è lì cheavviene la fusione nucleare;procedendo verso l’esterno sitrova la zona radiativa in cui ilcalore si disperde per effettodell’irraggiamento. La zonaconvettiva trasferisce grandiquantità di energia perconvezione. Nella superficiesolare o fotosfera si possononotare dei granuli e dellemacchie solari.

Il Sole emette delle protuberanze cioè getti di gas ad alte temperature che raggiungono anche il mezzo milione di km di lunghezza e che sono altri fenomeni osservati nella cromosfera.

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I nove pianeti del Sistema Solare sono raggruppati in pianeti interni o rocciosi,compresi tra il Sole e la fascia di asteroidi, che sono Mercurio, Venere, Terra e Martee pianeti esterni o gassosi che si trovano più lontani dal Sole , oltre la fascia degliasteroidi, cioè Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, attualmente nonconsiderato più un pianeta.

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MERCURIO

E’ il pianeta più vicino al Sole. La sua superficiepresenta numerosi crateri dovuti all’impatto conmeteoriti e per questo motivo ricorda la superficielunare.

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La sua superficie non è visibile da una sonda che le orbita intorno, poiché ècircondata da una spessa atmosfera, formata per la maggior parte da anidridecarbonica che, trattenendo il calore, causa l’elevata temperatura che siregistra al suolo. La particolare luminosità del pianeta, visibile dall’alba esubito dopo il tramonto, è dovuta alla luce solare riflessa dalla sua densaatmosfera.

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TERRA

La Terra è l’unico pianeta del Sistema Solare in cui si sa essersi sviluppata la vita grazie alla temperatura costante, l’atmosfera ricca di ossigeno e la presenza dell’acqua.

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MARTE

Marte è soprannominato il pianeta rosso, per il colore della sua superficie,dovuto alla presenza di rocce ricche di ferro. Osservato al telescopio, essomostra due calotte polari di ghiaccio, formate da acqua e anidride carbonicasolida.

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GIOVE

E’ il più grande pianeta del sistema solare. La sua atmosfera è formata da idrogeno, elio, ammoniaca e metano ed è continuamente interessata da perturbazioni; ne è un esempio la grande macchia rossa , un ciclone che non si esaurisce mai. Giove ha un nucleo molto caldo, formato da ferro e silicio.

La macchia rossa

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SATURNO

E’ noto come il “pianeta degli anelli”, anche se non è l’unico a possederne; se ne sonocontati oltre 10.000, costituiti da frammenti di rocce, pulviscolo e ghiaccio. Lacomposizione di Saturno è simile a quella di Giove: un nucleo solido circondato daidrogeno, elio, ammoniaca e metano.

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URANO

A differenza degli altri pianeti, Urano ha un asse dirotazione molto inclinato sul piano dell’ orbita e quindirivolge verso il Sole la zona polare.

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NETTUNO

Le immagini di Nettuno trasmesse dalla sonda Voyager 2, mostrano la presenza sulpianeta di una grande Macchia Blu: si tratta di un ciclone. L’atmosfera è essenzialmenteformata da metano e per questo motivo il pianeta appare di colore azzurro; infatti ilmetano assorbe la componente rossa della luce solare.

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PLUTONE

Plutone è un’eccezione tra i pianeti esterni perché, pur trovandosi oltre la fascia degliasteroidi, ha caratteristiche diverse dai grandi pianeti gassosi. Confrontato con questi,la sua massa è molto piccola, la rotazione intorno al suo asse è più lenta e la sua orbitaè molto schiacciata e posta su un piano diverso rispetto alle altre orbite planetarie.Perciò dal 2006 l’Unione Astronomica Internazionale ha deciso di togliere a Plutone ilruolo di pianeta.

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COMETE

METEORE

ASTEROIDI

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Johannes Keplero(1546-1630)

Galileo Galilei(1564-1642)

Niccolò Copernico(1473-1543)

Isaac Newton (1642-1727)

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Le tre leggi del movimento dei pianeti sono il principale contributo di Johannes Kepler,detto Keplero, all‘astronomia e alla meccanica. Keplero le derivò in parte studiando leosservazioni di Tycho Brahe. Isaac Newton avrebbe più tardi verificato la validità diqueste leggi alla luce della teoria della gravitazione universale. Esse spiegano ilmovimento dei pianeti nello spazio.


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