+ All Categories
Home > Documents > Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento...

Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento...

Date post: 09-Oct-2020
Category:
Upload: others
View: 1 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
23
Il wound care al servizio del benessere del paziente *con il contributo di smith&nephew Numero 5 www.curadelleferite.it I Quaderni di
Transcript
Page 1: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

Il wound care al servizio del benessere del paziente

*con il contributo di smith&nephew

Numero 5

www.curadelleferite.it

I Qua

dern

i di

Page 2: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

1

Indice

Introduzione 2• Bibliografia 4

Parte I - Introduzione al concetto di benessere (Wellbeing) del paziente con ferita 5

Il punto di vista del paziente 6

Il costo delle ferite 9• Il costo umano delle ferite 9• Il costo economico delle ferite 9• Ridurre i costi nascosti: i cambi di medicazione 11• Ridurre i costi nascosti: l’infezione 12• Ridurre i costi riducendo il tempo di guarigione 12• Bibliografia 14

Il concetto di benessere per il paziente con ferita 15• Ottimizzare il benessere delle persone che vivono con una ferita 16• Fattori che impattano sul benessere 17• Valutazione e misurazione della qualità di vita e del benessere 18• Sviluppare strumenti per il benessere 19• Ottimizzare il benessere per una gestione delle ferite efficace 20• Sviluppo di un piano in 5 punti 20• Bibliografia 21

Page 3: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

2

Indice

Preparazione del letto di ferita, gestione dell’essudato, prevenzione dell’infezione: sono questi gli obiettivi chiave della cura delle ferite. Ma sono altrettanto importanti per il paziente che vive con una ferita 7 giorni su 7, 24 ore su 24? Spesso, il paziente ha altre priorità, come limitare il cattivo odore ed il dolore, evitare medicazioni antiestetiche che possono comprometterne la vita sociale, riuscire a curarsi continuando a lavorare e a sostenere una vita attiva.Si possono conciliare tutti questi obiettivi in un quadro di efficienza economica e senza mai perdere di vista il benessere del paziente?

Introduzione

Chi si occupa quotidianamente di cura delle ferite sa bene che le ulcere cutanee sono un problema spesso sottovalutato.Nel 2011 Cittadinanza Attiva ed Assobiomedica hanno promosso un’indagine che ha coinvolto 212 cittadini (165 che usufruiscono di assistenza protesica e 129 che usufruiscono di assistenza integrativa) per analizzare i bisogni e le criticità dei cittadini sui dispositivi protesici, protesi ed ausili, incluse le medicazioni avanzate (“1° Rapporto sull’Assistenza Protesica e Integrativa - Percorsi critici, qualità della vita e buone pratiche”, 2011). Dal rapporto è emerso un quadro sconfortante: i cittadini faticano ad avere le informazioni giuste, spesso si trovano a dover utilizzare dispositivi inadeguati rispetto alle loro esigenze perché non appropriati o vetusti. Sono sottoposti a lunghe attese per il rilascio delle autorizzazioni e per questo sono talvolta costretti a farsi carico delle spese, anche per carenza di qualità dei dispositivi erogati o per integrare le insufficienti quantità ricevute. Nel caso delle ulcere cutanee, il rapporto ricorda che hanno un forte impatto sul sistema sanitario nazionale in quanto prevalentemente curate in strutture pubbliche, attraverso costosi trattamenti da parte del personale clinico; costi che potrebbero in parte essere evitati con la prevenzione ed il trattamento tempestivo con le “così dette medicazioni avanzate” per evitare complicazioni anche gravi come cancrena ed amputazione. Il rapporto arriva a concludere che si è giunti ad un paradosso nel quale “Il cittadino diventa pratica e l’assistenza diventa prodotto”.1

Le ulcere cutanee hanno evidenti conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti. Alcuni studi hanno rilevato l’impatto negativo delle ferite croniche sulle funzioni psicologiche e sociali dell’individuo, ad esempio, a causa di dolore, disturbi del sonno, ridotta energia, limitate attività lavorative o di svago, preoccupazioni, frustrazione e mancanza di autostima.2 Hanno evidenziato come questi

pazienti vadano incontro a un maggior rischio di depressione e di isolamento sociale, concludendo che il sistema sanitario dovrebbe fornire loro adeguato supporto psicologico.3

Nel 2012, AIUC (Associazione Italiana Ulcere Cutanee) ha ritenuto necessaria la creazione di una specifica Carta dei diritti delle persone con ulcera cutanea in quanto rappresenta una vera epidemia sommersa, che per questo vede “ormai da 40 anni una rottura nel rapporto tra sistemi sanitari e pazienti, e, purtroppo, tra operatori sanitari e pazienti”.4

La presa in carico del paziente con ulcera è un momento fondamentale e il clinico dovrebbe poter individuare il dispositivo più appropriato per i bisogni di ciascun paziente. Il paziente stesso dovrebbe poter contribuire alla scelta del prodotto che maggiormente risponde alle sue necessità. I dispositivi di medicazione vengono “indossati” dal paziente, dunque, chi meglio di lui può sapere qual è quello che lo fa sentire meglio?

Sono queste le motivazioni che hanno convinto Smith & Nephew che sia arrivato il momento di ridurre i costi umani ed economici delle ferite. Per i Pazienti. Per il Budget. ADESSO.™

Anche l’industria, infatti, non si può sottrarre alle proprie responsabilità, per questo abbiamo deciso di ripartire da qui:

Step I - Wellbeing Consensus5 - innalzare gli standard del wound care

In collaborazione con Wounds International abbiamo riunito un gruppo di esperti, pazienti e caregivers per discutere i costi umani del vivere con una ferita ed il ruolo dei clinici, dell’industria e delle organizzazioni sanitarie nel promuovere il

Page 4: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

3

Indice

benessere dei pazienti.Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di:

• Comprendere fino a che punto vivere con una ferita condizioni la vita delle persone

• Enfatizzare l’importanza del benessere (wellbeing)• Aiutare gli operatori sanitari ad implementare

strategie per un wound management costo-efficace, che ottimizzi il benessere e coinvolga tutti gli stakeholders

• Innalzare gli standard globali del wound care

Step II - Focus sul benessere del paziente

Il benessere è un concetto complesso ed è correlato a benefici sia sociali sia economici.6

Un benessere positivo consente di:• Aumentare l’empowerment del paziente7

• Migliorare la compliance al trattamento5

• Evitare che si generino ritardi nel processo di guarigione5

Step III - Un nuovo approccio allo sviluppo di nuovi prodotti e all’innovazione

Sappiamo che parte fondamentale del Wellbeing consiste nell’incoraggiare l’industria a sviluppare prodotti di elevata qualità, innovativi, costo-efficaci e che rispondano al meglio alle esigenze reali dei pazienti che vivono con una ferita. Abbiamo allora modificato il nostro approccio allo sviluppo di nuovi prodotti con lo scopo di offrire soluzioni che autenticamente supportino il benessere del paziente e dell’operatore sanitario, e siamo ora pionieri nello sviluppo di prodotti wellbeing-oriented.

Con PICO™ è possibile

La ricerca Smith & Nephew ha evidenziato la necessità di una Terapia a Pressione Negativa (NPWT) che consenta ai pazienti una maggiore mobilità e di continuare la propria vita normalmente, a casa, senza però rinunciare ad una terapia efficace. Da qui nasce PICO, il primo sistema per la NPWT monouso.

ALLEVYN™ Lifedesigned for people, designed for life

Smith & Nephew ha avviato una ricerca sul Wellbeing che ha coinvolto pazienti e familiari, infermieri, medici, amministrativi, rappresentanti dell’industria e delle organizzazioni sanitarie. Si sono raccolte oltre 50 ore di interviste e di sessioni osservazionali con persone che vivono con una ferita.

Dai risultati di questa ricerca è nato ALLEVYN Life, sviluppato per garantire al paziente sicurezza, discrezione, fiducia e protezione.

Page 5: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

4

Indice

Da qui nasce l’ultimo numero dei Quaderni di Forum, che ha lo scopo di offrire un approfondimento ed una guida all’ottimizzazione del benessere del paziente con ferita:

• La voce del paziente: cos’è veramente importante per il paziente nella cura di una ferita? Quali sono le sue paure e le sue aspettative? Quali conseguenze ha un trattamento non appropriato sulla sua vita?

• Il benessere: cos’è, come si valuta? Come si può migliorare attraverso l’interazione tra il paziente, il clinico e l’industria?

• Benessere e gestione efficace della ferita: una guida alle scelte terapeutiche ed assistenziali nella gestione degli ostacoli alla guarigione che possono ottimizzare il benessere del paziente con ferita.

Se la società non è in grado di sostenere i crescenti costi sanitari,saranno le generazioni future a pagarne il conto.E non possiamo permettere che ciò accada.

Bibliografia

1. 1° Rapporto sull’Assistenza Protesica e Integrativa - Percorsi critici, qualità della vita e buone pratiche” 2011

2. Persoon A, Heinen M, van der Vleuten C, et al (2004) Leg ulcers: a review of their impact on daily life. J Clin Nurs 13: 341-54

3. Moffatt C, Franks P, Doherty D, Smithdale R, Steptoe A (2009) Psychological factors in leg ulceration: a case-control study. Br J Dermatol 161: 750-6

4. “Carta dei diritti delle persone con ulcera cutanea”, AIUC, 20115. International consensus. Optimising wellbeing in people living with a wound. An expert working group

review. London: Wounds International, 20126. Department of Health. Our Health and Wellbeing Today. Crown Publications 15150, 20107. Department of Health. The White Paper ‘Equity and Excellence: Liberating the NHS’, 2011

Page 6: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

5

Indice

Parte IIntroduzione al concetto di benessere

(wellbeing) del paziente con ferita

Page 7: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

6

Indice

Dr. Giuseppe Nebbioso.Unità Semplice Dipartimentale di patologia cardiovascolare -responsabile ambulatorio di chirurgia / diagnostica vascolare e trattamento delle lesioni croniche cutanee.Responsabile ambulatorio piede diabetico presso servizio antidiabetico DSB 33 Napoli 1 centro.Coordinatore branca di chirurgia - Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro.Presidente SIMITU.

Il punto di vista del paziente

La salute rappresenta un elemento centrale nella vita ed una condizione indispensabile del benessere individuale e sociale.Essa ha conseguenze su tutte le dimensioni della vita dell’individuo, ne influenza le condizioni, i comportamenti, le prospettive.Anche i costi umani delle ferite possono essere enormi, tuttavia, quello delle ulcere cutanee è un problema spesso sottovalutato, nel quale la crescente domanda di qualità della cura si scontra quotidianamente con la pressione per la riduzione dei costi del wound management, inclusa la spesa per i prodotti di medicazione avanzata.

Ma questo non può farci perdere di vista il benessere del paziente con ferita, inteso non solo come riduzione del dolore, perché vivere con una ferita ha un impatto negativo anche sul benessere mentale e sociale.Parlo di “vivere con una ferita” perché, purtroppo, non sono rari i casi nei quali, per varie ragioni, i pazienti convivono con ferite, talvolta aperte, per decenni.

Questo lo sanno bene tutti i clinici che, quotidianamente, si impegnano nella cura delle ferite. E queste sono le motivazione che ci hanno portato a fondare l’Associazione per i diritti dei pazienti affetti da lesioni croniche cutanee (SIMITU - www.simitu.it/associazione-simitu).Un’Associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di tutelare i pazienti affetti da lesioni cutanee croniche, coinvolgendo non solo questi ultimi, ma anche i familiari e tutti coloro che “vogliono contribuire a migliorare la condizione sociale ed assistenziale”.La nostra Associazione vuole divenire un punto di incontro tra operatori sanitari e pazienti al di fuori dei contesti tradizionali di cura (ospedali, ambulatori...), nei quali l’impellente operatività e le difficoltà quotidiane lasciano poco tempo ad altre attività.Crediamo che non basti più porre il cliente al

centro, ma che il paziente debba divenire uno di noi ed essere coinvolto nel processo di cura, condividendo con lui le decisioni e mettendolo nelle condizioni di fare le scelte migliori per il proprio benessere.

Lo Statuto della SIMITUCome riportato dallo statuto: “l’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e opera su tutto il territorio dell’Unione Europea. Lo scopo è quello di tutelare i diritti delle persone affette da lesioni croniche cutanee (LCC) e di altre patologie croniche, promuovendo iniziative idonee per facilitare l’accesso di tali cittadini ai servizi sociali e sanitari, presenti su tutto il territorio dell’Unione Europea (UE). (...) L’Associazione, ispirandosi ai principi della solidarietà umana, si propone di operare negli ambiti: socio-assistenziale, sanitario; tutela e promozione dei diritti, attività educative. (...) L’Associazione sarà articolata in sezioni Regionali, in conformità del regolamento che ne disciplinerà l’attività, avranno autonomia funzionale e organizzativa, sempre nel rispetto degli scopi statutari e delle deliberazioni adottate dal CD nazionale”.

Per capire cosa significhi realmente vivere con una ferita, voglio lasciare spazio alla storia di Luigi, che ha 65 anni e ne ha trascorsi 23 con una ferita aperta in una gamba.Luigi soffre di insufficienza venosa cronica ed è in terapia con anticoagulante a causa di una patologia cardiovascolare. Quando è arrivato nel nostro centro aveva ininterrottamente da 23 anni un’ulcera da insufficienza venosa cronica sulla gamba sinistra e da 12 anni una ferita post-traumatica alla gamba destra.

Page 8: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

7

Indice

Fino a poco tempo fa era impiegato come specialista tagliatore di pelli e lavorava tutto il giorno in piedi, dalle 9 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00, proteggendo le ferite con una calza elastica. Il dolore era costante - “la sera, di ritorno dal lavoro non riuscivo neanche a camminare” - e si acuiva la notte, disturbando il riposo che diveniva possibile solo dopo l’assunzione di antinfiammatori e antidolorifici. Il cattivo odore era motivo di imbarazzo, anche in famiglia, perché “alle volte, pure mia moglie mi richiamava e mi diceva - devi medicarti, perché si sente un poco di odore”.

Per comprendere perché Luigi abbia dovuto trascorrere un terzo della sua vita con una ferita aperta, ho cercato di ripercorrere insieme a lui il percorso terapeutico ed assistenziale affrontato ed è emerso che, durante questi anni, è stato costantemente seguito dall’ambulatorio di un centro ospedaliero, presso il quale andava a medicarsi tre volte la settimana.Nasce allora spontaneo domandarsi quali siano stati i costi economici, in termini di costo dei materiali, di tempo medico ed infermieristico, di ridotta produttività presso il proprio posto di lavoro, che il sistema sanitario e sociale, i clinici, il paziente e la famiglia abbiano dovuto affrontare. E viene anche da chiedersi cosa sia significato in termini di disagio e di frustrazione per il paziente ed i clinici stessi, senza dimenticare il dolore, l’imbarazzo... Tutto ciò senza arrivare alla guarigione, né ad un miglioramento delle condizioni di vita e di salute di Luigi.Infatti, nonostante l’eziologia delle ulcere fosse chiara, nessuno, in tanti anni, ha mai avviato una terapia compressiva. La terapia locale è sempre consistita in applicazione di sole pomate enzimatiche e garze tradizionali, con fasciature blande non compressive.

Ci ha poi raccontato che doveva comprarsi lui in farmacia la pomata, le bende, le fascette: “Per un po’ mi hanno fatto mettere l’olio per bambini e ogni tanto in ospedale la dottoressa mi ripuliva la ferita dalle crosticine”.

Durante le nostre conversazioni ci siamo dunque confrontati su tutte le conseguenze che le ferite alle gambe hanno avuto sulla sua vita e siamo partiti da qui per definire gli obiettivi terapeutici.Abbiamo condiviso le modalità di trattamento che avremmo adottato e quali aspettative prefiggersi.

Lascio descrivere direttamente alle parole di Luigi. cosa sia accaduto dopo tre mesi di cura presso il nostro centro:

“Ora posso camminare meglio, posso scendere le scale, la sera le gambe non mi fanno più male e non sto prendendo più niente. Come mi metto a letto dopo un po’ mi addormento fino alla mattina.La mattina, quando mi alzo, riesco subito a camminare bene e faccio una bella passeggiata fino all’ora di pranzo. Il dolore non c’è più e l’odore neppure.L’ha notato anche lei, vero dottore, che quando vengo qui non si sente più nulla?Quando guardo le mie piaghe non ci credo di poter stare già a questo punto, dopo che per più di 20 anni... non ci credo... Mi sento proprio rinato...”

Queste parole ci hanno gratificato e motivato, ma ci hanno anche fatto riflettere su quanto in quest’ambito la risposta assistenziale possa essere ancora incompleta.Medici, infermieri, il sistema sanitario, l’industria, siamo tutti coinvolti nel promuovere il benessere del paziente e dobbiamo agire perché nessun paziente sia costretto a portare una ferita per decenni.

Page 9: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

8

Indice

Il caso clinicoIl paziente è un uomo di 65 anni affetto da insufficienza venosa cronica che giunge all’osservazione del nostro centro nel febbraio 2013, in terapia con anticoagulante per patologia cardiovascolare, con ulcere bilaterali degli arti inferiori: ulcera da insufficienza venosa cronica sulla gamba sinistra, presente ininterrottamente da 23 anni e ulcera post traumatica sulla gamba destra presente da 12 anni.

Alla presa in carico le lesioni presentavano un fondo in parte fibrinoso con essudazione intensa e sospetta infezione (segno clinico prevalente era il cattivo odore).

Trattamento• prodotto antimicrobico in grado contestualmente di gestire l’essudato e attivare un’azione di sbrigliamento

(Cadexomero iodico - IODOSORB™ granuli) con medicazione secondaria a base di alginato. • cute perilesionale trattata con applicazione di ossido di zinco.• copertura con un bendaggio compressivo multistrato, multicomponente (cotone di Germania, benda

ossido di zinco e benda adesiva a corto allungamento) con rinnovo bisettimanale. • in seguito alla risoluzione dei segni clinici di elevata contaminazione batterica (odore, essudazione

copiosa), l’alginato è stato sostituito con una schiuma di poliuretano.

Già dalle prime medicazioni il dolore è scomparso e la qualità di vita è migliorata sensibilmente e il paziente ha potuto riprendere a deambulare senza dolore, a recuperare la qualità del riposo notturno e ha ridotto completamente lo stato di disagio sociale dovuto all’odore.

Aspetto delle ferite sull’arto destro al momento della presa in carico.

Aspetto delle ferite sull’arto destro dopo 3 mesi di trattamento.

Page 10: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

9

Indice

Il costo delle ferite: costo umano e costo economico

Le ulcere cutanee sono state definite “l’epidemia silenziosa”. Attualmente, nella gestione dell’ospedale tipico, tra il 25% e il 50% dei posti letto sono occupati da pazienti con ferite e nell’assistenza domiciliare, la gestione delle lesioni cutanee consuma oltre la metà di tutte le risorse.1

Il problema delle ferite è destinato ad insinuarsi sempre più nella gestione dei sistemi sanitari, soprattutto a causa dei trend demografici in atto: infatti, le ferite croniche sono strettamente correlate con l’età e nel mondo occidentale l’aspettativa media di vita ha raggiunto quasi gli 80 anni e sta ancora crescendo.2 Stati patologici quali il diabete presentano un’associazione sorprendentemente elevata con le lesioni cutanee. In Europa, il diabete colpisce già 20.2 milioni di persone, ma si prevede che questa cifra aumenterà del 37% nei prossimi

vent’anni.3

Gli interventi chirurgici, che aiutano così tanto a migliorare la vita dei pazienti, ovviamente producono ferite, e queste sono vulnerabili perché, mediamente, il 4% di esse si infetta.4

In Italia la patologia ulcerativa viene prevalentemente trattata da personale di provenienza specialistica diversa, non sempre dotato di una preparazione specifica. Il risultato è un costo umano debilitante per il paziente e un costo economico che prosciuga le risorse del sistema. Tuttavia, questo costo è così frammentato tra differenti substrati di popolazione e diversi contesti di cura, che l’impatto rimane per lo più nascosto e il costo umano ed economico delle ferite risulta sottostimato e poco compreso dai decisori.5

Il costo umano delle ferite

Il costo umano delle ferite si misura in dolore, disagio, imbarazzo, ansia, degenza ospedaliera prolungata, morbilità cronica o addirittura morte. Gran parte di questa sofferenza si può evitare.Un’ulcera da pressione di IV stadio arriva fino all’osso, provoca molto dolore e può aumentare la degenza ospedaliera di tre mesi o anche più. Eppure, circa il 60-80% di tutte le ulcere da pressione compare in ospedale e quindi, è evitabile.4 E si tratta di una stima piuttosto prudente.L’infezione della ferita aumenta la quantità di essudato fino a livelli disagevoli, causando infiammazione, dolore e odore, e può portare ad ulteriori interventi chirurgici di detersione o escissione. Tuttavia, le moderne medicazioni e le

tecniche di buona pratica clinica possono ridurre le infezioni nelle ferite che, attualmente, sono ad un livello elevato ed inaccettabile.Molto può essere fatto per prevenire le ulcere del piede diabetico, ma l’incidenza annuale nei pazienti con diabete negli Stati Uniti continua a rimanere intorno al 2-3%.6 Gli studi mostrano che addirittura il 57% di questi pazienti andrà incontro al drastico ricorso all’amputazione.1

Contrariamente a quanto comunemente si creda, gli strumenti e le tecniche per la riduzione del costo umano delle ferite non comportano costi aggiuntivi per il sistema; in generale, come vedremo ora, li riducono.

Il costo economico delle ferite

Il costo economico delle ferite si misura letteralmente in miliardi di euro. Se i dirigenti del sistema sanitario sono ignari di questo costo, è perché gran parte di esso è “nascosto” - non

compare in modo evidente nel costo dei materiali. Le stime attuali indicano che alle ferite è da imputarsi quasi il 4% dei costi totali del sistema sanitario, e che questa percentuale è in aumento.7

Page 11: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

10

Indice

Considerando che un posto letto solitamente ha un costo di € 250 al giorno, l’ospedalizzazione rappresenta il costo maggiore nella gestione delle ferite. I pazienti non possono essere dimessi fino a quando la guarigione non è a buon punto e ogni giorno di ritardo nella dimissione ospedaliera ha un impatto economico notevole. L’insorgenza di complicanze può anche indurre ad un’ammissione ospedaliera di emergenza, con il conseguente aggravamento nei costi.

Il tempo del personale infermieristico è un altro fattore che incide molto di più del costo dei materiali. Questa è una risorsa importante che

potrebbe essere impiegata in altri modi per portare beneficio ai pazienti, o utilizzata per aumentare la capacità del sistema di trattare un maggior numero di pazienti. In contesti domiciliari, alcune ferite arrivano ad essere trattate per anni poiché non si riesce a portarle a guarigione. Ciò ha notevoli implicazioni in termini di costi, soprattutto quando comporta frequenti interventi per i cambi di medicazione.8

Sono numerosi i fattori chiave, legati alla pratica clinica, che possono influenzare i costi sia umani sia economici delle ferite, come illustrato dalla Tabella 1.

Fattori di costo Conseguenze sui costi economici Conseguenze sui costi umani

Frequenza di sostituzione della medicazione

Un’elevata frequenza può comportare: Maggiori costi settimanali per l’acquisto delle medicazioni.Maggiori costi per il personale infermieristico.Rischio più elevato di complicanze, a causa di una maggiore frequenza dell’esposizione della ferita.

Un’elevata frequenza può comportare: Disagio per i frequenti accessi da parte del personale infermieristico.Impatto fisico ed emotivo che si ripete ogni volta che una medicazione viene rimossa e applicata.Maggior rischio di complicanze e dell’impatto umano ad esse associate.

Durata del trattamento Una maggiore durata del trattamento può comportare:Maggiori costi infermieristici e dei materiali e può esporre ad un maggiore rischio di complicanze.

Una maggiore durata del trattamento può comportare:Effetti psicologici ed emotivi legati al protrarsi del periodo di trattamento.Maggior rischio di complicanze e dell’impatto umano ad esse associate.Ridotta qualità di vita per un periodo di tempo indeterminato (es. ridotta mobilità, dolore, inabilità al lavoro).

ComplicanzeL’insorgenza di infezione può comportare:Ospedalizzazione.Interventi chirurgici.Prolungamento del periodo di trattamentoIncremento dell’uso di altri prodotti, come gli antibiotici.

L’insorgenza di infezione può comportare:Ridotta qualità di vita.Dolore.Maggiore morbilità/mortalità.Conseguenze permanenti, come l’amputazione di un arto.Complicanze iatrogene.

Tabella 1 - I fattori di costo nel wound care8

Page 12: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

11

Indice

Ridurre i costi nascosti: i cambi di medicazione

Non si devono sottovalutare le risorse impiegate nell’atto apparentemente semplice di sostituire la medicazione. Uno studio condotto a Uppsala, Svezia, ha dimostrato che in una comunità di 288.000 persone, con una prevalenza tipica di ferite pari a 2,4/1000, solamente per i cambi di medicazione sono stati necessari l’equivalente di 57 infermieri a tempo pieno.9

Nella gestione in acuto, la frequenza di sostituzione delle medicazioni incide enormemente sull’impiego del personale infermieristico.

Per questo, la scelta della medicazione è di importanza fondamentale, ed è una decisione che non dovrebbe essere presa solo in base al costo unitario. Ad esempio, una medicazione tradizionale

richiede cambi molto più frequenti rispetto ad una medicazione avanzata e, come mostra la Tabella 2, nonostante il maggiore costo unitario, il costo totale per settimana può essere ridotto notevolmente se si utilizza, ad esempio, una medicazione in schiuma piuttosto che una tradizionale.Questa riduzione è dovuta soprattutto alla ridotta frequenza di sostituzione e alla conseguente riduzione dei tempi infermieristici, ma porta vantaggi aggiuntivi anche in termini di risparmio nella spesa per materiali.Inoltre, si apportano benefici per il paziente, in quanto si riducono i traumi associati alla sostituzione della medicazione e benefici clinici, perché la ferita viene esposta con meno frequenza ad agenti contaminanti.10

ALLEVYN medicazionein schiuma di poliuretano

Medicazione Tradizionale(garza)

Costo del materiale per cambioCosto del personale per cambioCOSTO TOTALE PER CAMBIO

$ 9,83$ 9,18$ 19,01

$ 6,36$ 9,18$ 15,54

FREQUENZA DI SOSTITUZIONE (per settimana) 2 7

Costo del materiale per settimanaCosto del personale per settimanaCOSTO TOTALE PER SETTIMANA

$ 19,66$ 18,36$ 38,02

$ 44,52$ 64,26$ 108,78

Riduzione dei costi del materiale per settimanaRiduzione dei costi del personale per settimana RIDUZIONE DEI COSTI TOTALI PER SETTIMANA

$ 21,00$ 64,26$ 85,26

---

Tabella 2 - Analisi costi cambi di medicazione con medicazioni avanzate e medicazioni tradizionali (garza)

La capacità di gestione dei fluidi è una caratteristica fondamentale da valutare nella selezione di una me-dicazione in schiuma, poiché è ciò che incide maggiormente sui tempi di permanenza in situ (Figura 1).8

Benefici per il paziente:• Ridotta esposizione della ferita.• Minori traumi.

Benefici economici:• Minor tempo infermieristico.• Minore spesa per le

medicazioni.

Maggior tempodi permanenza

Maggiore capacità di gestione dei fluidi.

Figura 1 - Benefici clinici ed economici derivanti dalle caratteristiche di un prodotto avanzate e medicazioni tradizionali (garza)8

Page 13: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

12

Indice

Ridurre i costi nascosti: l’infezione

Ridurre i costi riducendo il tempo di guarigione

L’infezione della ferita è spesso associata ad effetti fisici come dolore, cattivo odore ed immobilità, oltre all’elevato rischio di sviluppo di ulteriori complicanze con conseguenze permanenti, come l’amputazione. A questi si aggiungono evidenti conseguenze psicologiche ed una ridotta qualità di vita.Se applicati alle molte persone che vivono con una ferita, questi effetti diventano un vero problema sanitario e sociale. Ad esempio, le infezioni del sito chirurgico (SSI) sono una delle cause più importanti delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA). Si stima che in un ospedale con circa 10.000 interventi chirurgici/anno i pazienti con SSI siano il 3-4%.1 L’insorgenza di una SSI comporta mediamente 11 giorni in più di ricovero,11 con costi diretti che ammontano a € 5.800 per episodio.

È naturale che i dirigenti ricerchino dei materiali sanitari che garantiscano una performance accettabile, “abbastanza buona”, se riescono a ridurre i costi complessivi del sistema sanitario. La difficoltà insorge quando si tratta di stabilire se la riduzione dei costi del materiale venga annullata, o addirittura superata, da una performance clinica inferiore se confrontata con quella che di otterrebbe utilizzando prodotti più evoluti (e solitamente più costosi).

In totale, in un ospedale medio, i costi per SSI possono andare da 1,74 a 2,32 milioni di euro.1

In questi ultimi anni si assiste ad un aumento di pazienti portatori di lesione cutanea infetta da ceppi batterici resistenti (MRSA) che necessitano di ricovero ospedaliero. È pertanto reale il rischio di trasmissione di tali patogeni all’interno della struttura sanitaria, con conseguenti rischi epidemici e una ricaduta economica pesantemente negativa.13

Uno dei modi più semplici per ridurre l’infezione della ferita chirurgica è l’impiego di medicazioni post-operatorie di alta qualità a base di argento. L’aumento del costo dei materiali è minimo rispetto ai costi di un’infezione.

Uno studio del servizio sanitario territoriale di Niagara, Canada, ha dimostrato che passare da medicazioni tradizionali, “abbastanza buone”, a medicazioni avanzate, promuovendo contemporaneamente lo sviluppo di un programma di tecniche di buona pratica clinica, ha permesso di ridurre in modo significativo i tempi di guarigione e i costi complessivi del sistema - nonostante il costo dei materiali fosse aumentato (vedi Tabella 3).15

Per 1000 interventiMedicazione

post-operatoria in filmMedicazione ad azione barriera antimicrobica

Costi(risparmi)

Costo medicazione £ 1.600 £ 32.360 £ 30.760

SSI insorte 100 65 (35)

Giorni di degenzaattribuiti alla SSI

1100 715 (385)

Costi operatori per il trattamento della SSI

£ 319.000 £ 207.350 (£ 111.650)

Costi per procedura £ 320,60 £ 239,70 (£ 81)

Costi totali £ 320.600 £ 239.710 (£ 80.890)

Tabella 3 - Impatto clinico ed economico dell’utilizzo di medicazioni in film versus barriere antimicrobiche (per 1000 interventi) in pazienti ad alto rischio SSI14

Page 14: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

13

Indice

Gruppi campione di pazienti selezionati nel 2005 e 2006

2005 (50 pazienti) 2006 (50 pazienti)

Tempo medio di guarigione (settimane) 54,5 21,9

Frequenza media di sostituzione della medicazione (per settimana)

5,89 2,9

Numero di sostituzioni fino a guarigione 321 63,5

Costo del personale per cambio di medicazione $ 51 $ 51

Costo totale del personale per paziente $ 16.371 $ 3.239

Costo del materiale per cambio di medicazione $ 3,75 $ 26,99

Costo totale del materiale per paziente $ 1.204 $ 1.714

Costo totale per paziente $ 17.575 $ 4.952

Tabella 4 - Analisi costo-efficacia15

Sulla base di queste considerazioni, la strategia di ridurre i costi del wound care concentrandosi semplicemente sui costi delle medicazioni e del materiale di consumo non ha probabilità di successo.Ciò è dovuto principalmente ai limiti delle medicazioni a basso costo (es. ridotta capacità di gestione dei fluidi). Non esiste una medicazione adatta alla gestione di tutti i tipi di ferita e raramente un’unica medicazione risulta adatta a trattare una ferita in tutti gli stadi del percorso verso la guarigione. Curare le ferite in modo efficace richiede un approccio flessibile alla selezione ed all’utilizzo dei prodotti, basato sulla conoscenza delle proprietà delle diverse medicazioni disponibili e del processo di guarigione delle ferite. Senza questa conoscenza, la selezione della medicazione risulterà probabilmente arbitraria, inefficace e farà perdere tempo e risorse.

Il wound care non è ancora completamente integrato al più vasto contesto della gestione delle patologie croniche. Né gli operatori sanitari né la società in generale hanno ancora completamente riconosciuto la complessità e le conseguenze

sociali legate al vivere con una ferita.Le ferite non sono viste come una priorità rispetto ad altre condizioni, perché, erroneamente, si ritiene che non possano costituire un pericolo potenzialmente mortale.16

L’esperienza dimostra che spesso le medicazioni sono ritenute prodotti “commodity”, vale a dire essenzialmente equivalenti, con la conseguenza di considerare il prezzo come unica variabile di differenziazione. In realtà, in generale, le medicazioni sono molto eterogenee, ciascuna ha caratteristiche peculiari che possono determinare dei benefici per il clinico ed il paziente. Per questo è necessario parlare di utilizzo di risorse e non semplicemente di costo unitario delle medicazioni: utilizzare un prodotto dal ridotto costo unitario può apparire conveniente in termini puramente monetari, ma una tale decisione spesso comporterà un aumento nell’utilizzo delle risorse, ad esempio, maggiore tempo infermieristico, maggior rischio di complicanze, utilizzo di prodotti aggiuntivi per integrare la performance della medicazione a basso costo, e un incremento nei volumi di prodotto utilizzato se confrontati con medicazioni con caratteristiche superiori.8

Page 15: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

14

Indice

Bibliografia

1. Posnett J, Gottrup F, Lundgren H, Saal G. The resource impact of wounds on healthcare providers in Europe. Journal of Wound Care, 2009;18(4):154-161

2. The World Bank, World Development Indicators (WDI) April 20113. Wild S, Roglic G., Green A. et al. Global prevalence of diabetes: estimates for the year 2000 and

projections for 2030. Diabetes Care 2004; 27: 1047-10534. Bales I, 2009. Reaching for the moon: achieving zero pressure ulcer prevalence. J Wound Care. 2009

Apr;18(4):137-1445. Posnett J., Franks. The cost of skin breakdown and ulceration in the UK. In: Skin Breakdown — The silent

epidemic. Smith & Nephew Foundation, Hull, 20076. Reiber G.E., Boyko E.J., Smith D.G., Lower extremity foot ulcers and amputations in diabetes. In: National

Diabetes Data Group, National Institutes of Health. Diabetes in America (2nd edn). US Government Printing Office (NIH pub. no. 95-1468), 1995

7. Drew P, Posnett J, Rusling L, on behalf of the Wound Care Audit Team. The cost of wound care for a local population in England. Int Wound J 2007;4:149-155

8. Stephen-Haynes J., Bielby A., Searle R. - Putting patients first: reducing the human and economic costs of wounds - Wounds uk, 2011, Vol 7, No 3

9. Lindholm C., Bergsten A., Berglund E. Chronic wounds and nursing care. Journal of Wound Care 1999; 8: 1, 5-10

10. Bale S, Squires D, Varnon T, Walker A, Benbow M, Harding KG. A comparison of two dressings in pressure sore management. J Wound Care 1997;6(10):463-466

11. Coello R et al. Adverse impact of surgical infections in English hospitals. Journal of Hospital Infection (2005)60,93-103

12. Defez C, Fabbro-Peray P, Cazaban M et al. Additional direct medical costs of nosocomial infections:an estimation from cohort of patients in French University Hospital. Journal of hospital infection (2008) 68, 130-136

13. Strohal R, Schelling M, et al. Nanocrystalline silver dressings as an efficient anti-MRSA barrier: a new solution to an increasing problem. Journal of Hospital Infection (2005) 60, 226-230

14. Leaper D,Roberts C,Nazir J,Searle R. Economic and clinical contributions of an antimicrobial barrier dressing: a strategy for the reduction of surgical site infections. Journal of Medical Economics 2010;Vol.13, No.3:447-452

15. Hurd T, Zuiliani N, Posnett J. Evaluation of the impact of restructuring wound management practices in a community care provider in Niagara, Canada. Intl Wound Journal 2008, 5:295-303

16. Hurd T. Understanding the financial benefits of optimising wellbeing in patients living with a wound In Wounds International Vol 4, Issue 2 (2013)

Page 16: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

15

Indice

Il concetto di benessere per il paziente con ferita

Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza che vivere con una ferita influisce su tanti aspetti della vita del paziente.

È chiaro che convivere con una ferita ha un costo psicosociale e che problemi come la depressione e l’ansia non sono solo fattori spiacevoli per il paziente, ma vanno ritenuti corresponsabili del ritardo nella guarigione.

Il benessere è associato a una scarsa gestione dei sintomi e la letteratura sulle malattie croniche evidenzia che fino al 50% dei malati cronici non è collaborativo, soprattutto a causa della scarsa gestione dei sintomi.

Quindi, il messaggio da rafforzare e diffondere è che il miglioramento della salute e del benessereè correlato a benefici economici e sociali.

In quest’ottica, recentemente, è stato pubblicato un documento di consenso internazionale: “Ottimizzare il benessere nelle persone che vivono con una ferita”.1

Di seguito viene sintetizzato questo documento che è stato sviluppato da un panel di esperti di medicina, infermieristica e altre professioni sanitarie e della ricerca.

Esso ha lo scopo di evidenziare il costo umano del vivere con una ferita e il ruolo che i medici, le organizzazioni sanitarie e l’industria possono ricoprire collaborando nell’ottimizzare il benessere del paziente.

Nella stesura del documento ha avuto una parte importante il coinvolgimento di due gruppi di pazienti.

Inoltre, per avere una panoramica della pratica diffusa nelle diverse aree geografiche, si è attivato un processo di revisione dei testi che ha coinvolto esperti internazionali.

Gli obiettivi del documento sono: • Aumentare la comprensione da parte degli attori

del wound care dell’impatto che le ferite hanno sul benessere dei pazienti

• Migliorare l’attitudine dei clinici nel condividere con i pazienti e i loro care-giver le decisioni sul trattamento, per aumentare l’adesione alle terapie e ridurre le complicanze

• Enfatizzare l’importanza del buon ascolto e evidenziare i metodi efficaci per instaurare un dialogo con il paziente sul suo benessere

• Migliorare l’abilità degli attori del wound care nell’implementare strategie per ottenere un wound management cost-effective che, coinvolgendo tutti gli attori chiave, ottimizzi il benessere del paziente.

Page 17: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

16

Indice

Ottimizzare il benessere delle persone che vivono con una ferita

Definizione di benessereIl panel ha definito il benessere come un concetto soggettivo e dinamico e come una matrice di fattori che include aspetti fisici, sociali, psicologici e spirituali. Il benessere è influenzato dalla cultura e dal contesto ed è indipendente dal tipo di ferita, dalla sua durata e dall’ambiente di cura. Nella guarigione di una ferita, l’ottimizzazione del benessere del paziente deriva dalla collaborazione e dall’interazione tra clinici, pazienti, loro familiari e care-giver, sistemi sanitari e industria. Gli obiettivi finali sono dunque incrementare il benessere, migliorare o guarire la ferita, alleviare/gestire i sintomi e assicurare un pieno coinvolgimento di tutti gli attori.

Perché è importante il benessere?L’impatto di una ferita sul vivere quotidiano è complesso e dipende da vari fattori e attori quali

i clinici, le organizzazioni sanitarie e l’industria, tutti soggetti che, normalmente, si concentrano principalmente sulla guarigione della ferita:

Ma nonostante questi siano aspetti importanti, molti pazienti si concentrano su tutt’altro: dolore e odore, fuoriuscita dei fluidi, impatto delle medicazioni sull’uso di calzature o abiti, o sulle loro attività quotidiane.

Le persone a rischio o con ferita affrontano grandi cambiamenti nel loro quotidiano. Devono adattare il proprio stile di vita alle procedure legate al trattamento, che, alla lunga, possono risultare difficili da adottare e in contrasto con le loro abitudini, priorità e comportamenti.

Mentre la misurazione dei parametri fisici di una ferita può essere fatta con diversi strumenti, il

benessere è più difficile da determinare perché può essere influenzato dalle cronicità o dalle recidive, o addirittura richiedere l’adozione di trattamenti quasi permanenti (es. terapia compressiva).È riconosciuto l’impatto negativo che ansietà e depressione possono avere sulla guarigione delle ferite, mentre la gestione inadeguata dei sintomi può aumentare il rischio per il paziente di non seguire la terapia.Si è dimostrato che attraverso il coinvolgimento del paziente nella sua cura si ottiene un miglioramento dei risultati.

Sempre di più si ritiene che migliorare la salute e il benessere porti a benefici economici e sociali.

i clinici sono concentrati sulla ferita misurandone il percorso verso la guarigione attraverso parametri quali la dimensione e l’aspetto

le organizzazioni sanitarie misurano indici quali la prevalenza e l’incidenza per le diverse popolazioni di pazienti

l’industria spesso concentra la sua ricerca sulle proprietà delle medicazioni, quali l’efficacia antimicrobica o la capacità di gestione dei fluidi

Page 18: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

17

Indice

I domini del benessereLo stato di salute di una persona fa riferimento al suo stato generale e l’Organizzazione Mondiale della Salute lo ha definito nel 1948 come uno “stato di completo benessere fisico, mentale

e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”. Universalmente sono tre i tipi di benessere considerati: Fisico, Psicologico, Sociale. Il panel ha suggerito di considerare anche il benessere Spirituale/Culturale:

Fattori che impattano sul benessere

Benessere fisico

Parametri fisici primari coinvolti: dimensioni, profondità, localizzazione e tempo dalla comparsa della ferita.Altri fattori indiretti quali odore, dolore e perdita di fluidi possono indurre a mobilità ridotta, assenza o riduzione di contatti sociali, inadeguata nutrizione, disturbi del sonno e stanchezza. Per il paziente la gestione dei fattori fisici potrebbe essere più importante della guarigione e in tali casi sarebbe appropriato considerare il benessere generale del paziente almeno quanto la guarigione della ferita.

Benessere psicologico

Vivere con una ferita è spesso associato con l’aumento di stati di ansia e di scarsa qualità di vita, entrambi correlati a ritardi della guarigione. Queste condizioni sono difficili da discutere per il paziente fino ad arrivare a negare anche la reale importanza del loro problema. La presenza di ferita può causare: frustrazione, rabbia, sfiducia, rassegnazione, senso di colpa, paura, vergogna. Il contesto famigliare/amicale può essere molto utile nel rassicurare e aiutare questi pazienti a mantenere una visione positiva.

Benessere sociale

I pazienti con ferita possono passare molto tempo inattivi, andando incontro a isolamento sociale e depressione. Convivono con fattori imbarazzanti quali odore o fuoriuscita dei fluidi o aspetti fisici quali il dolore o la ridotta mobilità. Per quelli in età lavorativa, l’impossibilità al lavoro può determinare difficoltà finanziarie o riduzione del ruolo nella famiglia, portandoli a sentirsi inadeguati a mantenere il proprio stile di vita perdendo parte della propria indipendenza.È importante che i clinici li incoraggino a mantenere per quanto possibile il proprio livello di autonomia e ad autogestirsi a casa (coinvolgendo care-givers e familiari).

Benessere spirituale/culturale

L’influenza della cultura e della spiritualità del paziente sulla gestione della ferita non è molto investigata, ma a volte questi fattori possono indurre a conflitti tra le indicazioni dei clinici e le percezioni/aspettative dei pazienti, tanto da non far adottare i trattamenti appropriati.Per queste ragioni, i clinici dovrebbero coinvolgere attivamente i pazienti nelle decisioni e riconoscere loro il diritto a rifiutare trattamenti o a usare terapie alternative.

Page 19: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

18

Indice

Guardando oltre i domini del benessereAttraverso una ricerca che ha coinvolto un gruppo di 13 pazienti (inglesi e statunitensi) con ferite, un gruppo di 12 clinici di due centri USA, industria, servizi sanitari e i familiari dei pazienti, si è cercato di capire come vivono le persone con ferita. Attraverso un approccio etnografico, usando tecniche osservazionali, filmati e fotografie, sono stati discussi argomenti sulla gestione quotidiana della ferita e considerati aspetti che influenzano la qualità di vita quali hobby, rapporti sociali, pratica clinica, vita familiare, network locali di cure e assistenza territoriale. Con i clinici sono state valutate le attitudini alla condivisione con il paziente e all’attenzione al suo benessere.

La ricerca ha identificato otto principi che comprendono tutti gli elementi dell’esperienza del paziente nella gestione della sua ferita:

• Responsabilizzazione (empowerment) del paziente sulla gestione della propria ferita;

• Gestione dei rischi legati alla propria ferita;• Vivere quotidianamente con una ferita;• Disapprovazione sociale (stigma) percepita;

Strumenti per valutare la qualità di vita correlata alla saluteSono disponibili diversi strumenti per misurare la qualità di vita correlata alla salute (HRQoL), che includono informazioni fisiche e funzionali e che hanno l’obiettivo di informare i decisori clinici e politici. Esistono poi semplici strumenti per registrare l’esperienza dei pazienti con ferita e alcuni di questi sono auto-somministrabili. Tutti questi strumenti però rilevano variabili quantitative e non qualitative come richiederebbe la valutazione del benessere di un paziente. Il benessere è infatti soggettivo, fluttuante nel tempo e dunque difficile da misurare. Andrebbero quindi sviluppati strumenti di auto-indagine che possano aiutare i pazienti con ferita a raggiungere il loro potenziale in termini di benessere.

• Aspetto esteriore della medicazione;• Effetti sulla mobilità;• Bisogno di igiene che può essere in conflitto con le

medicazioni a lunga permanenza in sede;• Protezione fisica che le medicazioni possono offrire

al paziente.

La ricerca indica che le persone che vivono con una ferita hanno una varietà di necessità da rispettare e in particolare l’esigenza di un approccio condiviso per ottimizzare il loro benessere. Questo approccio richiede a clinici, organizzazioni sanitarie e industria di lavorare con le persone con ferita per identificare e risolvere le loro preoccupazioni; creare concordanza tra responsabilizzazione del paziente e scelte terapeutiche; implementare un piano di trattamento efficace attraverso decisioni condivise con il paziente.

Quello che il paziente vuole è avere sotto controllo la situazione. Auto-gestione e condivisione delle decisioni sono i risultati chiave della responsabilizzazione.

Le domande sul benessere non devono sostituire la valutazione della condizione medica del paziente o l’utilizzo di test diagnostici, perché questi rimangono di importanza primaria.

La costruzione di una relazione terapeuticaPer il gruppo di consenso la costruzione della fiducia tra medico e paziente con ferita è importante e si può ottenere focalizzandosi sulla persona, evitando distrazioni durante l’assessment, facendo domande per capire meglio l’esperienza personale del paziente con la sua ferita, evitando di interromperlo durante il primo minuto di conversazione, considerando come il paziente potrebbe reagire alle domande poste, osservando e ascoltando attentamente la persona, registrando ogni osservazione, come ad esempio se il paziente

Valutazione e misurazione della qualità di vita e del benessere

Page 20: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

19

Indice

è ansioso, o se entrando nell’ambulatorio zoppica, indicando il tempo necessario per le interviste o discussioni, tenendo in considerazione le differenze culturali e le esigenze spirituali del paziente, continuando a raccogliere informazioni sul benessere del paziente nelle visite successive, evitando atteggiamenti difensivi o pregiudizi.

Le abilità interpersonali sono importanti soprattutto nelle condizioni di cronicità dove il clinico deve sviluppare e mantenere lunghe relazioni con il paziente. Questo include l’essere onesti sulla gravità della ferita e sulle limitazioni della propria conoscenza se questo serve a costruire una relazione.

Assicurare la responsabilizzazione e la sceltaL’ascolto del paziente crea relazione e fiducia. La chiarezza sulle azioni terapeutiche aumenta il coinvolgimento del paziente.La qualità della relazione clinico-paziente può impattare positivamente sui risultati migliorando il livello di auto-gestione e di aderenza alla terapia dei pazienti.

Sapere cosa è disponibile, potersi esprimere liberamente, sentirsi ascoltati e prendere parte alle decisioni sulla cura sono le cose che realmente interessano i pazienti con ferita.

Tempistica per la valutazione del benessereOltre al momento della visita iniziale, esistono molti momenti idonei all’osservazione e alla raccolta delle informazioni sul benessere del paziente da parte di tutto il team clinico-assistenziale, sia in corsia, sia in ambulatorio, sia a casa del paziente: verificare tono muscolare e mobilità durante la misurazione della pressione; livello di igiene, perdita di peso, cambiamenti nella pelle, perfusione, ecc. durante le attività di nursing assistenziale; conversare informalmente per verificare lo stato emozionale; ecc. L’importante è fare queste valutazioni in un contesto non stressante per il paziente.

Nel fare domande al paziente è importante usare la semplicità.

Il ruolo dell’infermiere è cruciale soprattutto nella fase di ascolto del paziente e per poter usare le sue indicazioni per ottimizzare la cura.È necessario poi sviluppare strumenti dinamici idonei per stimolare il paziente a dare informazioni sul suo stato di benessere.

Gli strumenti per stimolare le informazioni sul benessere devono essere pratici, facili da usare e adattabili ad ogni contesto clinico o livello d’interazione con i pazienti.

Generare domande per valutare il benessere del pazienteFare domande aperte, semplici e dirette può aiutare a indirizzare la discussione sullo stato del benessere del paziente.

Durante l’intervista al paziente, più che un questionario predefinito con una checklist da compilare, risulta più efficace una discussione

aperta dove il clinico ha bisogno di interagire con il paziente.

Capire l’impatto di una ferita sulla quotidianità di una personaLa routine quotidiana e l’impatto della ferita su di essa può essere monitorata regolarmente e l’ausilio di un diario personale può aiutare il paziente a comunicare informazioni qualitative sulla sua esperienza con la ferita.

Le persone possono preferire forme diverse di comunicazione. Può essere utile avere a disposizione più strumenti per favorire più comunicazione.

Continuità della valutazioneLe informazioni sul benessere devono essere raccolte in modo semplice ed usate per i follow up. Man mano che il trattamento procede possono

Sviluppare strumenti per il benessere

Page 21: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

20

Indice

Il benessere come principale focus di trattamento necessita di strategie di cura più efficienti e rispondenti alle necessità del paziente.I buoni risultati dipendono tanto da una buona auto-gestione quanto da un buon trattamento medico.

Stabilire le preferenze del paziente su come essere informato e come partecipare alle sue cure è il primo passo nel creare una relazione di successo che può portare a migliorare il livello di soddisfazione e i risultati.

Tutti gli attori dovrebbero essere coinvolti in un piano di trattamento nel quale i clinici sviluppino una partnership con il paziente e i suoi care-giver, dove le decisioni siano condivise, le organizzazioni sanitarie supportino iniziative sul benessere che rispondano alle preferenze del paziente, e l’industria sviluppi prodotti che ottimizzino efficacia,

Spiegare come mai si è sviluppata la ferita e come si sono prese le decisioni di trattamento aiuta a gestire i timori e le aspettative dei pazienti.La condivisione dei propri problemi con altri pazienti con patologie simili risulta positivo.Dal punto di vista dei costi, l’identificazione rapida di un approccio gestionale con terapie e materiali appropriati ha dimostrato di ridurre i tempi di guarigione, migliorare la qualità di vita e di ridurre i costi totali del trattamento.

risultati estetici e qualità di vita.Quello che segue è un piano che, attraverso 5 punti, vuole offrire a ciascuno degli attori chiave un riferimento per garantire l’ottimizzazione del benessere del paziente attraverso una gestione efficace delle ferite.

Ottimizzare il benessere per una gestionedelle ferite efficace

Sviluppo di un piano in 5 punti

essere utili a valutare fattori come, ad esempio, il decorso del dolore o del riposo notturno ecc. e la fruibilità di queste informazioni è molto utile per i contesti di cura multidisciplinari.

Barriere alla valutazioneEsistono molti ostacoli alla raccolta di informazioni sia legati al contesto in cui si opera (mancanza di privacy o mancanza di sistemi di documentazione condivisi) sia di carattere personale/relazionale (paura del giudizio, imbarazzo, non fiducia, ecc.).I clinici in particolare, quotidianamente esposti allo

stress fisico ed emozionale dei pazienti, possono tendere a ridurre la loro sensibilità o diventare bruschi nei modi, sottostimando ad esempio l’esperienza del paziente in termini di dolore.È importante per i clinici creare un canale di comunicazione anche con i famigliari o i care-giver ed evitare che i pazienti possano crearsi aspettative sbagliate.

Può esserci una grande differenza tra ciò che il paziente dice di volere e ciò che il clinico pensa gli si debba dare.

Page 22: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

21

Indice

Clinici

Il ruolo dei clinici è cruciale perché sono il tratto di unione tra il paziente (famigliari e care-giver), l’organizzazione sanitaria e l’industria Essi dovrebbero:

1. Utilizzare un approccio olistico, non dimenticandosi che il paziente è una persona ed informarsi sul suo stato di benessere.

2. Dare priorità al benessere in tutte le fasi: valutazione, trattamento e gestione della ferita.

3. Coinvolgere i pazienti nel percorso decisionale, offrendo loro delle alternative tra diverse opzioni di trattamento, fornendo adeguata formazione e rispettandone il diritto a rifiutare un trattamento.

4. Usare i suoi feedback per adattare/pianificare le cure e i servizi.

5. Assicurarsi la collaborazione di altri colleghi quando necessario.

Pazienti

Il paziente con ferita cronica dovrebbe ricevere la stessa attenzione dei pazienti con altre condizioni croniche quali il diabete o le patologie cardiache. Inoltre:

1. Il paziente deve aspettarsi domande sul suo benessere e sulle sue preoccupazioni.

2. Deve vedere riconosciuto il diritto di parlare del propro benessere, delle proprie aspettative e di eventuali preoccupazioni sul trattamento.

3. Deve ricoprire un ruolo attivo nelle decisioni e nel trattamento della sua ferita.

4. Laddove sia possibile, deve vedersi offrire diverse scelte di trattamento e flessibilità nel servizio.

5. Deve ragionare sul livello di cura ricevuto, suggerendo anche come il servizio possa essere adattato alle sue esigenze.

Organizzazioni sanitarie

Esse possono supportare i clinici garantendo loro buone condizioni lavorative per lo staff e contesti appropriati per i pazienti, oltre ad avere un ruolo importante nell’educazione, nella ricerca e nel fornire materiali adeguati.Dovrebbero:

1. Assicurare il benessere del proprio staff cosicchè esso possa garantirlo ai propri pazienti.

2. Accettare il benessere come uno dei driver principali per promuovere un wound care basato su conoscenza e costo-efficacia e supportare la ricerca.

3. Rendere disponibili servizi che supportino il benessere dei pazienti.

4. Supportare strategie di miglioramento della comunicazione tra clinici e pazienti, incluso l’utilizzo di tecnologie come social network e app.

5. Monitorare eventuali lamentele per adeguare il proprio livello di servizio.

Industria

Il ruolo dell’industria può essere attivo nel supportare i clinici, i pazienti e le organizzazioni sanitarie adottando il benessere come driver per l’innovazione tecnologica e il design dei prodotti. L’industria dovrebbe:

1. Mirare a sviluppare prodotti innovativi in linea con lo stile di vita dei pazienti e utili a migliorarne il benessere.

2. Fornire sistemi di comunicazione in collaborazione con clinici e pazienti.

3. Evidenziare l’importanza del benessere attraverso la ricerca, coinvolgendo i clinici e i pazienti.

4. Dare ascolto ai feedback ricevuti da clinici e pazienti sui prodotti.

5. Garantire un approccio etico in tutte le sue attività di produzione, marketing e vendite.

Bibliografia

1. International consensus. Optimising wellbeing in people living with a wound. An expert working group review. London: Wounds International, 2012.

Page 23: Il wound care al servizio del benessere del paziente...3 Indice benessere dei pazienti. Il documento di consenso da essi realizzato ha l’obiettivo di: • Comprendere fino a che

Supplemento autonomo diFORUM sulla cura delle ferite

Editore: Smith & Nephew S.r.l.Sede legale ed operativa:Via De Capitani 2A20864 Agrate Brianza (MB)T. +39 039 6094 1F. +39 039 [email protected]/woundwww.curadelleferite.it

™Marchio di Smith & Nephew®Marchio registrato

Coordinamento editoriale: C. Di MariaComitato editoriale: G. Mancullo, E. Bigongiali, M. FilonziSupporto clinico: S. Bonelli, L. Del Vecchio, A. Iannace, A. Montanari

ETHICALCOLLABORATIONIN HEALTHCARE

CERTIFIED

Licensed by Eucomed


Recommended