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ilcds-stadio_12.11.2012

Date post: 26-Mar-2016
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«In certe situazioni

devi sputare

sangue per la

maglia. Io parlo da

capitano: basta

con gli errori»

Stefano Pioli discute a fine

partita con larbitro Andrea

Gervasoni, il Bologna non

vince dal 30 settembre e non

conquista punti fuori casa

dallormai famosa partita

dellOlimpico contro la Roma

che finì 3-2: era il 16 settembre

(ansa)

DIAMANTI: IO E GILA TROPPO SOLI «E una squadra di braviragazzi, serve cattiveria. E qualche idea per lattacco»

Dall'inviato

Furio Zara

TORINO - . E«Lì davanti siamo soli»

abbandonati. «Io e Gilardino ci siamo trovati da .soli a fronteggiare anche sette-otto avversari»

Con due frasi Alino Diamanti fa centro. Eindividua uno dei problemi-chiave del Bologna.L'attacco spuntato. E lasciato in un atollo, amarcire di solitudine. «Ci serve più assistenza

. E' una constatazione. E' un invito aoffensiva»Pioli perché cambi qualcosa. E' anche unmessaggio ai compagni. Alino Diamanti non cista. E infatti poco dopo dirà: «In questa squadraci sono troppi bravi ragazzi, e invece servono più

. Non sarà elegante, ma è chiaro. figli di put...»«In queste situazionidevi sputare il sangueper la maglia che

. ieri non èindossi»andata così. Diamanti lo sa. Ed è per questo che, per laprima volta in questa stagione, parla da «capitano», e loribadirà più volte nel corso dell'intervista in zona mista. «Ioparlo da capitano e non do colpe a nessuno, ma dico che quimanchiamo di esperienza. E non è vero che uno a vent'anni

non ha esperienza. Prendete il gol: è frutto di una disattenzione, l'ennesima che cicapita durante questo campionato, e a disattenzioni di questo tipo non devono piùsuccedere, se sbagli quelle cose lì significa che non sei attaccato alla maglia, qui non

E questo l'abbiamo capito.servono i bravi ragazzi, ma i figli di put....».

E' un fiume in piena, Diamanti. Anche ieri ha lottato, è statoLA RABBIA -probabilmente il migliore del Bologna, ma non è mai riuscito ad essere veramentepericoloso. Eccola la frustrazione del capitano. Che parla per se. Ma anche perGilardino. Discorso simile, quello di Gila. Non segna ormai da sei partite. Sono tante.Gli ultimi guizzi vincenti risalgono al 30 settembre, quando rifilò una doppietta nel 4-0al Catania e festeggiò i gol n. 4 e 5 con il Bologna. Da allora si è fermato. Non ha piùfatto gol. Di più: non è mai stato messo in condizione di farlo. Anche ieri, solo unagirata nel finale, un pallone sporco su cui si è avventato Gila in semirovesciata: latraiettoria però è uscita di un metro abbondante. Nulla è migliorato con l'ingresso incampo di Gabbiadini a metà ripresa. Solo una presenza più assidua dei rossoblù sullatrequarti granata. Ma zero occasioni da rete. Il problema è (anche) quello delcentrocampo. Troppi portatori di palla. Taider, Guarente, lo stesso Perez. Nessunoche si prenda la responsabilità di un lancio. Io la do a te, tu la dai a me. E via così.Tutto in orizzontale. Un fraseggio inutile. Manca il centrocampista che abbia lo«strappo» per verticalizzare. L'ha fatto Kone per un po', poi la condizione non l'ha piùassistito e Pioli ha fatto scelte diverse. Al di là del modulo mancano gli uominid'attacco. Acquafresca, che poteva essere una soluzione, è ancora infortunato.Gimenez pure. Diamanti ieri ha sollevato, per la prima volta, un aspetto cruciale. «Lì

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. E abbandonati al loro destino. Pioli dovrà trovaredavanti io e Gilardino siamo soli»qualche soluzione valida. Dovrà cioè cercare di mettere nella condizione di tirare inporta i suoi unici due giocatori con il gol addosso. Quelli che in questo momento se nestanno da soli, naufraghi nel mare, e non si vedono scialuppe di salvataggioall'orizzonte.

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Alessandro Diamanti

controllato da Alessandro

Gazzi (Getty)

TORINO-BOLOGNA 1-0

TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6,5, Glik 6,5,Rodriguez 6,5, D'Ambrosio 7; Basha 7 (28' stBrighi sv), Gazzi 6,5; Cerci 7, Bianchi 5 (19' stMeggiorini 5,5), Sansone 6, Vives 5 (1' stSantana 6,5). A disp. Gomis, Di Cesare, Sgrigna,Masiello, Agostini, Verdi, Birsa. All. Ventura 6,5FALLI COMMESSI: 13BOLOGNA (5-3-1-1): Agliardi 5,5; Garics 5,Antonsson 5 (28' st Gabbiadini sv), Sorensen 6,Cherubin 5, Pulzetti 5 (1' st Motta 5,5); Guarente5,5, Perez 5,5 (13' st Krhin 5,5), Taider 5;Diamanti 6; Gilardino 5,5. A disp. Curci,Lombardi, Abero, Paponi, Riverola, Pazienza,Radakovic, Kone, Pasquato. Pioli 5FALLI COMMESSI: 15ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6Guardalinee: Posado e BiancoArbitri d'area: Peruzzo e RocaQuarto uomo: La RoccaMARCATORI: 20' st D'ambrosio (T)ASSIST: Santana (T)AMMONITI: Garics (B), Pulzetti (B), Perez (B), Gazzi (T), Sorensen (B) e Motta (B) pergioco falloso; Darmian (T) per simulazione.NOTE: spettatori 13.723 per un incasso di 213.100 euro (5.184 paganti per un incassodi 98.585 euro, 8.539 abbonati per una quota di 114.515 euro) Angoli 6-3 per il Torino.Recupero: pt 1', st 3'

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Quinta sconfitta rossoblù per

un gol di scarto in questa

stagione. Tutto è cominciato a

Siena alla quinta giornata: 0-1.

E proseguito a Firenze alla

settima (0-1) , a Cagliari

allottava (0-1), a Torino contro

la Juventus alla decima (1-2) e

infine ieri pomeriggio, sempre

0-1, sempre un gol di scarto a

Torino.

5 sconfitte con un gol di scarto

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Nessuna squadra ha perso in

serie A il numero di volte che

ha perduto il Bologna. La

squadra di Pioli con il kappaò

di ieri ha raggiunto le otto volte

in cui è uscita dal campo senza

alcun punto. Fino a domenica

era appaioto in questa

classifica al Chievo che ieri

però ha pareggiato contro

lUdinese

8 i ko stagionali del Bologna

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LA PARTITA Il Toro fa poco, il Bologna niente

di Antonio Barillà

TORINO - Punto e a capo, quinta sconfitta in sei gare: il Bologna s'arrende al Toro,

che non vinceva in casa dal primo settembre, e lo fa con una prestazione arrendevoleche diffonde presagi negativi. Zero tiri nello specchio, giusto un paio d'uscite di Gillet:bastano questi dati per fotografare la partita e smentire Pioli che difende la squadra.

Sostiente, l'allenatore emiliano, che la differenza sta nel gol diSTANDARD -D'Ambrosio, che la fame sui due fronti era identica e l'atteggiamento non rinunciatario.Sarà, ma già al "pronti via" cambiano i numeri che sintetizzano il modulo: centrocampoa cinque? Per favore... La linea lunga è difensiva e tre rossoblù sono in mediana.Paradossalmente, il primo tentativo è di Diamanti (botta fuori), ma tutto finisce qui e ilresto è marca Toro. Ora, intendiamoci, non si assiste ad alcun assedio, ma da unagara molto tattica, sostanzialmente equilibrata nel possesso, emergono solo guizzigranata: Basha, preferito a Brighi, e Gazzi che l'affianca in mediana, impostano conintelligenza senza mai mollare l'interdizione, mentre Cerci fa quel che gli pare adestra, incontrando Pulzetti che sembra finito lì per caso. Non funziona Vives, ma è unparticolare: dall'altra parte, sotto gli standard, sono quasi tutti.

La difesa regge, il centrocampo si disunisce: è anche merito del pressingSOFFIO -torinista che impone raddoppi e tackle, demolendo ancora di più la costruzione.Taider, in particolare, non mette a disposizione quella qualità che risulterebbe preziosaper ribattere, così la squadra finisce per allungarsi, isolando Diamanti e Gilardino. Iltrequartista, generoso, ripiega a cercare palloni, ma non può da solo cambiare ildestino, perciò in area granata si sonnecchia mentre dall'altra parte si sommanoinsidie: Agliardi vola su Sansone dopo una deviazione da brividi di Cherubin, Bianchiviene prima anticipato d'un soffio e poi spedisce alto da buona posizione.

Custodito il pari per metà gara, Pioli sottrae Pulzetti alla contesa. Motta vaSINTESI -meglio (in verità non ci vuol molto), ma si rivela più efficace il cambio di Ventura: fuoriVives e dentro Santana, si moltiplicano velocità e inventiva. Si dirà: poteva schierarloprima, in realtà l'argentino non ha i novanta nelle gambe. Un supporto per Cerci, cheresta attivo ma non trova più autostrade, e una risorsa in più per le offensive granata.Non casualmente il vantaggio sboccia da un cross di Santana, con D'Ambrosio cheinfila Agliardi di testa. Antonsson è bruciato, Motta non alza scudi, persino il portierepotrebbe far meglio: quasi una sintesi della mollezza rossoblù. Adesso c'è Krhin, chemette un po' d'ordine ma non accende il gioco: il Toro continua a spingere affidandosia Meggiorini (entrato al posto d'un Bianchi spuntato), poi piano piano s'arriccia aprotezione del vantaggio. Troppo importante dopo tre sconfitte interne, due di fila nelleultime giornate: comprensibile che si contragga, rinunciando a dipanare gioco.

Il Bologna, però, non ne approfitta. Nonostante innesti Gabbiadini perPOSSESSO -Antonsson, modellando il 4-3-1-2, cementa il possesso ma non confeziona occasioni.S'annotano un'altra bordata fuori di Diamanti, una discesa caparbia di Sorensenbloccata e una girata debole di Gila, mentre un erroraccio di Garics scatena ilcontropiede granata con Cerci che crossa e Meggiorini che dilapida, in realtà in

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posizione di off side. Finisce qui, e la classifica rossoblù è tremenda: penultimo posto,e solo perché il Siena aveva l'handicap.

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«Troppi passaggi

sbagliati, troppi

errori tecnici. Ora

dobbiamo solo

guardare avanti»

Sopra, il momento cruciale del

match: è il gol realizzato da

DAmbrosio che infligge al

Bologna una nuova sconfitta.

Per i rossoblù la situazione di

classifica si fa sempre più

delicata (LaPresse)

Pioli sereno «Il Bologna si salverà»La panchina del tecnico non è a rischio «E al DallAra che miaspetto la svolta»

Dall'inviato

Furio Zara

TORINO - Risalendo come un salmone

controcorrente le ripide di una classificaimpietosa, sorvolando sulle miserie di una partitache il Bologna si è visto portare via da sotto ilnaso e poi non ha fatto niente per vincere,sfoderando dal repertorio il sorriso piùconvincente possibile; Stefano Pioli scavalca larealtà come il sublime Edwin Moses saltava gliostacoli e promette: « Questa squadra si salverà». Se fosse un film, è in questo preciso istanteche il dolby surround avrebbe ragione diesistere. « Ci salveremo perché abbiamo i valori

». Sipario, sigla. E dietro il sipario,per salvarciPioli ha parlato con il presidente Guaraldi e il dgZanzi. E' la prassi. « Lo facciamo sempre: ci

». Dunque: Piolisiamo detti di guardare avantinon rischia la panchina. « Non c'era felicità, è

ovvio, ma abbiamocercato di analizzare lagara e ci siamo dettiche dobbiamo pensare

».al Palermo

« L'ERRORE - ». Lì, nell'abbaglio generale,L'abbiamo persa lì

storditi e confusi come sempre. Torino-Bologna1-0, D'Ambrosio, e va da se che si tratta di unasentenza. « ». E' laLa differenza l'ha fatta il golquarta sconfitta di misura per il Bologna, esempre in trasferta. 1-0 a Siena, Firenze, Cagliari e Torino. E' un pessimo segnale. Sitratta di partite che il Bologna poteva chiudere facendo punti. Invece non è maisuccesso. Ripetiamo: è un pessimo segnale. « Solo una palla inattiva poteva

». E' successo esattamente quello. Ma il Toro almeno ha provato asbloccare la garafare la partita, il Bologna invece si è appoggiato addosso alla squadra avversaria. Delresto, l'ha detto anche Diamanti: « ». PioliIo e Gilardino lì davanti eravamo troppo soliè d'accordo. « (ieri, ndr) Ha ragione, oggi è successo proprio questo: troppi passaggi

».sbagliati, troppi errori tecnici...

Pioli si oppone al 4-2-4 del Toro con un 3-5-2 dove i compiti chiave liLA PARTITA -hanno Pulzetti (che sta su Cerci) e Garics (che fronteggia Vives). Cioè: se liannulliamo sulle fasce il più del lavoro è fatto. Funziona? Mmm. Di qua sì, di là no.Garics sgonfia Vivas. Cerci invece scappa spesso via a Pulzetti e proprio dalla destradel Toro nascono i maggiori pericoli per la retroguardia rossoblù. Pulzetti dopo una

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decina di minuti è condizionato da una botta alla caviglia, dopo trentaquattro minuti sibecca il giallo e all'intervallo esce: al suo posto entra Motta. Sarà proprio Motta a«dimenticare» D'Ambrosio sul gol. « Volevamo essere più propositivi. Non credo che il

- analizza Pioli - Toro abbia avuto più intensità di noi all'inizio ci siamo contrappostibene, abbiamo anche recuperato tanti palloni ma li abbiamo gestiti male. Ripeto:

».abbiamo sbagliato i passaggi semplici

Ha perso la prima delle sette finali che - nella testa di Pioli -FATTORE DALL'ARA -dovevano segnare il cammino del Bologna fino al 22 dicembre, fino cioè alla pausa diNatale. E se il tecnico continua a dirsi convinto della salvezza del Bologna, provaanche ad individuare quello che sarà il luogo dove questa salvezza si concretizzerà. IlDall'Ara. Eccolo, Pioli: « Dobbiamo ancora lavorare tanto, ma ripeto: sono sicuro chequesta squadra si salverà. E dico di più: il nostro futuro sarà condizionato dai risultati

». Non dovrà aspettare molto percasalinghi, è al Dall'Ara che mi aspetto la svoltacapire se i suoi giocatori la pensano allo stesso modo. Domenica prossima al Dall'Arac'è Bologna-Palermo e chissà se a Pioli, nella baraonda di dubbi e pensieri di ieri, saràvenuto in mente che la Storia fa strani giri e ogni tanto ci mette davanti al nostropassato. Sarà il Palermo, infatti, a dire qualcosa di più non solo sul futuro del Bolognama anche su quello di Pioli. Proprio quel Palermo che - nell'estate del 2011 - Pioliguidò soltanto in precampionato, senza avere la soddisfazione di debuttare incampionato. L'esonero di Zamparini fu cancellato - un mese e mezzo dopo - dallachiamata di Guaraldi. Ma questa è un'altra storia.

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Cherubin in affanno Diamanti ci prova Cerci domina PulzettiC E R C IPULZETTI

di Antonio Barillà

TORINO

Un paio di pugni a palloni vaganti eGILLET 6 -nulla più: l'atteggiamento rinunciatario delBologna gli concede un pomeriggio di relax.

Diligente sulla fascia diDARMIAN 6,5 -pertinenza.

Prestazione limpida, buonaGLIK 6,5 -concentrazione.

Al cospetto di Gilardino,RODRIGUEZ 6,5 -mostra personalità e mestiere.

Spinge con frequenza, il golD'AMBROSIO 7 -completa una prestazione grintosa.

Prezioso a metà campo: difende conBASHA 7 -forza e ricuce il gioco.

Solito combattente, non fa mancareGAZZI 6,5 -lanci interessanti.

Sgroppate, dribbling e cross: padrone della fascia destra finché (non) loCERCI 7 -contrasta Pulzetti, propositivo anche nella ripresa.

Sciupa gli spunti di Cerci con percussioni cieche e tiri malcalibrati.BIANCHI 5 -

Spreca di testa in solitudine, quando però la bandierina èMEGGIORINI (19' ST) 5,5 -alzata.

Ci mette cuore, cerca insistentemente il dialogo, costringe Agliardi a unSANSONE 6 -

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intervento complicato.

Solo sfumature di grigio: opportunamente, la sua partita dura un tempo.VIVES 5 -

Porta vivacità, ha il merito di innescare D'AmbrosioSANTANA (1' ST) 6,5 -

Senza la penalizzazione, avrebbe un punto più del Milan: puòVENTURA (ALL.) 6,5 -bastare?

BOLOGNA

Qualche intervento puntuale e nessun errore blu: troppe incertezze,AGLIARDI 5,5 -però, in particolare nelle uscite.

E' volenteroso nel presidio, ma costruisce argini deboli. La spinta è ridottaGARICS 5 -ai minimi termini

Sorpreso (ma non è il solo) al momento del vantaggio granata.ANTONSSON 5 -

E' il più solido tra i difensori emiliani. Nel finale s'avventura anche aSORENSEN 6 -cercar fortuna.

Costretto al raddoppio di marcatura, finisce spesso in affanno.CHERUBIN 5 -

Lascia affondare Cerci a piacimento, viene sostituito a metà di unaPULZETTI 5 -partita nerissima.

Se la cava meglio, però non basta: diventa complice quandoMOTTA (1' ST) 5,5 -D'Ambrosio griffa l'uno a zero.

Si sbatte inutilmente per rattoppare i buchi che si aprono. ImpegnoGUARENTE 5,5 -apprezzabile, lucidità a sprazzi.

Assorbito dal lavoro di contenimento, che esegue con sufficientePEREZ 5,5 -decisione, lascia tracce impercettibili in fase di costruzione.

Aggiunge qualche geometria, però il Bologna continua a subìre.KRHIN (13' ST) 5,5 -

Finisce spesso ai margini del gioco: non si ricorda una verticalizzazione oTAIDER 5 -un passaggio smarcante.

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Attraversa il canyon che lo separa dal centrocampo per sopperire aiDIAMANTI 6 -foraggiamenti avari e catturare personalmente qualche buon pallone. E' anche l'unicoa cercare la porta, seppur attraverso conclusioni distanti e imperfette.

Una girata debole e un paio d'iniziative murate: si vede poco, perGILARDINO 5,5 -onestà è servito pochissimo.

Lui non condivide il giudizio, ma la squadra appare rinunciataria,PIOLI (ALL.) 5 -slegata e molle. E la classifica - quello non può negarlo - diventa sempre piùpreoccupante.

L'ARBITRO

La gara non è complessa: la conduce in fondo senza particolariGERVASONI 6 -problemi.

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In una sola occasione in

questo campionato il Bologna

non ha subito gol: contro il

Catania. Quattro gol e zero

problemi per il reparto

arretrato. Era il 30 settembre,

una giornata che, però, in

questo triste autunno

rossoblù, verrà ricordata pr i

tanti infortuni. Nelle altre

undici occasioni Agliardi ha

sempre subito almeno una

rete. E poi, forse è solo una

coincidenza, il Bologna ha un

portiere che non ha mai subito

gol in questa stagione: è Curci,

imbattuto in quei 47 minuti

iniziali contro il Catania. Poi si

fece male e venne sostituito

Una sola gara senza subire gol. Imbattuto è solo Curci (per 47)

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Tre infortuni per Diego Perez:

quasi un record da parte

delluruguaiano che è rimasto

fuori squadra per 40 giorni in

seguito al problema muscolare

accusato al quadricipite

sinistro nella gara contro il

Catania del 30 settembre. Poi il

nuovo incredibile stop, durante

il riscaldamento nella partita

contro lUdinese (in questa

occasione a soffrire è stato il

gracile destro). Rimesso in

piedi a tempo di record, ieri a

Torino si è fatto male ad una

spalla, contrattura.

Terzo infortunio per Diego Perez quasi un record

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Ritorno da Torino

in treno, a Milano si

cambia. Pioli rivede

sul tablet la partita

Agliardi cerca aria

fuori

Rolando Bianchi preso a

tenaglia dai difensori del

Bologna Ma non è servito

molto, la squadra rossoblù ha

perso per un nuovo errore

difensivo (LaPresse)

IL BOLOGNA È TUTTO IN BILICO Pioli confermato, ma siamo difronte ad unaltra gara verità: quella col Palermo

Dall'inviato

Furio Zara

TORINO - Parafrasando Obama: il peggio deve

ancora venire. Il Bologna che ieri è tornato coltreno Freccia Rossa da Torino a Milano e poidopo il cambio da Milano a Bologna, ha provatol'ebbrezza dell'alta velocità, dopo una partitagiocata con la marcia bassa, in seconda,grattando sulla frizione e maledicendo il destinocinico e baro. Binario morto quello del Bologna,troppo facile ma non vale. Gilardino cheaccontenta un tifoso e gli firma l'autografo,Taider con le cuffie perso in chissà quali suoni,Agliardi che alla stazione di Milano ha bisogno di aria e anziché restare nella sala vipcome i compagni preferisce mischiarsi tra i viaggiatori, giusto per fare due passi e

smaltire la tensione post-partita. E ancora: Pioli con il tabletche riguarda le azioni della partita e le commenta con il suostaff, il presidente Guaraldi che si apparta e telefona. Così ilBologna, di ritorno da Torino. Ci sono stati viaggi migliori.

Il Bologna oggi è una società esposta, comeIL CROLLO -certi sentieri: basta un niente per scivolare giù. Guaraldiconferma Pioli, ma vede alzarsi il livello dell'acqua attorno.

Le alternative non vengono prese in considerazione. Graverebbero troppo dal punto divista economico e in fondo nessuno in società - non Guaraldi e neppure Zanzi - èconvinto che cambiare sia una valida soluzione. Il problema va cercato a ritroso: lasquadra è stata costruita male. La qualità media rispetto all'anno scorso è inferiore.Infortuni (Perez) e squalifiche (Portanova), pur pesanti, costituiscono un alibi solo per ideboli. Ieri ha perso l'ottava partita stagionale, su dodici disputate. Nessuno in serie Aha fatto peggio. Sono cinque sconfitte nelle ultime sei partite. Crisi nera. Di risultati. Edi gioco, inutile nascondersi. Guaraldi, Zanzi e Pioli hanno avuto un breve colloquio acaldo, nella zona che collega gli spogliatoi alla sala stampa. Si va avanti così.Bologna-Palermo diventa la partita della verità. Ma quando in una stagionecominciano ad esserci troppe partite della verità significa che butta male. Poco prima ilpresidente, scuro in volto, aveva le scale della tribuna stampa dell'Olimpico. Un paio dimetri dietro, il fratello; più in là, il socio Rimondi. Nessuna dichiarazione del pres: stadiventando una costante. Nessun dirigente che cerchi di analizzare, spiegare,individuare una soluzione. Nessun dirigente che si offra al confronto: siamo alle solite,perché stupirsi? Sono i giocatori ad uscire allo scoperto. Come ha fatto Diamanti(potete leggerlo nell'articolo dedicatogli).

Mentre allo stadio Olimpico, nella curva riservata ai tifosi del Bologna, venivaL'IRA -esposto lo striscione , sul web si scatenava l'ira dei tifosi. Ed era«Guaraldi vattene»strano leggere su Facebook certe dichiarazioni di un ex giocatore rossoblù, StefanoTorrisi solitamente pacato. Il suo è un attacco a Guaraldi in piena regola, sintetizza ilpensiero di una parte dei tifosi.. «E' inutile,ci vuole passione,voglia di far bene e

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serietà....Gazzoni,che era ricco,e tifoso,si mise nelle mani di seri professionisti comeUlivieri, Oriali, Buso, Mazzone, Cinquini, Guidolin...per un decennio ci fu una stabilitàsocietaria che garantiva già in partenza che le cose sarebbero state fatte

E' stata la giornatabene....Regalate il Bologna a Zanetti e toglietevi tutti dai cog.....».delle parole forti, a fare da cornice al Bologna più debole degli ultimi anni.

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S E T T I M A N A D U R ADomani si riprende il lavoro a Casteldebole Cosa faranno i tifosi?

TORINO - Oggi riposo. Si riprende martedì. Allenamento pomeridiano. A Casteldebolepotrebbero radumarsi i tifosi del Bologna, la cui rabbia, ieri, si è autoincanalata sulweb. Non è affatto esclusa l'ennesima contestazione a Guaraldi e alla società. Intantolo staff di Pioli sta già preparando le fasi salienti del filmato della partita di Torino. Lasquadra sarà costretta a rivedere ancora una volta i propri errori. Sembra la scena di«Arancia Meccanica», con il protagonista legato ad occhi sbarrati di fronte allemalvagità del mondo. Ma va così. Pioli riparte da (poche) certezze. Sørensen al centrodella difesa, per esempio. Perez, ma solo se la spalla sarà ok (oggi gli esami).Diamanti. E Gilardino. Se è vero come è vero che il tecnico non l'ha mai sostituitonelle sue nove partite da titolare, significa che si fida di lui ciecamente. E che non hamolte altre alternative. Acquafresca è ancora in ritardo, il recupero dall'infortunio è piùlungo del previsto. Difficile che sia disponibile per lo spareggio contro il Palermo. Sullefasce Pioli confida nel recupero di Morleo, costretto a saltare la sfida con i granata perun problema muscolare. Capitolo diffidati: a Diamanti, Taider e Kone si è aggiuntoanche Pulzetti.

fu.za.

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«E stata persa una

marcatura» dice

Pioli. Sørensen:

«Abbiamo

sbagliato qualcosa,

siamo stati

disattenti». Spalla

contusa, forse un

nuovo stop per

Diego Perez

Frederik Sørensen, 20 anni,

impegnato nel controllo di

Mario Santana, 31 anni (Getty)

Questa difesa non ha più alibi «Siamo distratti»

Dall'inviato

Furio Zara

TORINO - Se il Bologna in questa stagione è

riuscito a mantenere una sola volta in dodicipartite la propria porta imbattuta (30 settembre:4-0 al Catania), un motivo ci sarà, ebbene sì, ealla fine quel motivo è apparso ieri pomeriggio intutta la sua nuda evidenza. Calcio d'angolo per ilToro e la difesa del Bologna fa quello che Pioliaveva scongiurato alla vigilia: trema come unbudino. , aveva detto«Noi non tremiamo»sabato il tecnico. Però ci squagliamo.

I

Cross lungo di Sansone, L SOLITO GOL - , dirà Pioli«abbiamo perso una marcatura»

sconsolato, quello che si capisce è che Mottaperde di vista D'Ambrosio (gli dà le spalle),mentre un metro più in là Antonsson è suRodriguez. Colpo di testa del granata, Agliardinulla può come nulla ha potuto in svariate

circostanze in questastagione di fragilitàuscite allo scoperto.

cercherà di spiegare«Abbiamo sbagliato qualcosa -Sørensen a fine gara - Aridaje. Comesiamo stati disattenti».se la disattenzione fosse un alibi. Capita troppo spesso. E'capitato domenica scorsa contro l'Udinese (Abero che perdela marcatura di Di Natale), e prima ancora sempre a Torino,però allo Juventus Stadium e di fronte c'era la Juve. Anchequella volta, una disattenzione nel finale: palla avvelenata inmezzo all'area, tutti fermi, marcature che saltano comepetardi avanzati il primo dell'anno e Pogba che si inchina e fagol, grazie ragazzi. Dopo dodici giornate il Bologna ricade sui

soliti errori. Rivedere il gol segnato ieri da D'Ambrosio somiglia ad un deja-vu. Dovel'abbiamo già visto? Ranocchia, Bologna-Inter, stessa posizione, solo la parabola fudiversa.

Al di là degli errori dei singoli (che pure ci sono), è tutto il repartoFRAGILITA' -difesivo a non regalare mai un paio di partite decenti di fila. Le scelte di ieri non hannopremiato il Bologna. Scoperto sulle fasce, il reparto si è ancora una volta fatto del maleda solo. E' per questo che Pioli attende con ansia il rientro di Portanova, fissato perlunedì 16 dicembre contro il Napoli, a meno che il suo legale non riesca a vincere ilricorso e a portare il fine-pena alla settimana prima, concedendo quindi al suo assistitodi giocare Bologna-Lazio. Ma a Portanova non può essere data la responsabilità delsalvataggio della squadra. Non dimentichiamo che saranno sei i mesi passati ai box.In ogni caso, la beata gioventù di Sørensen rende il ragazzo ottimista: «Io non ho

. In matematica cipaura. Abbiamo perso la prima finale, ma ora ne abbiamo altre sei»siamo, a patto di non incorrere nei soliti errori. -«Il Torino non ha fatto molto più di noi

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continua il difensore danese - ma ha concretizzato l'unica occasione da rete che ha Va detto per onestà di cronaca: il Bologna non è riuscito a fare neppureavuto».

quello.

Contusione alla spalla sinistra per l'uruguaiano. Non gliene va dritta una.PEREZ -Verrà valutato nei prossimi giorni. Rischia di saltare la partita con il Palermo, domenicaprossima al Dall'Ara. Stagione maledetta, per Diego. Ieri a Torino rientrava dopoquaranta giorni di assenza. Domenica scorsa si era infortunato durante ilriscaldamento: contrattura al gracile della coscia destra. Fiuu, pericolo scampato. Erareduce dall'infortunio alla coscia sinistra. Ieri Pioli contava molto sulla sua capacità ditenere collegati i reparti. Il tentativo è durato poco più di un tempo. Poi El Ruso si èarreso. Perez si è fatto male al 13'st, rincorrendo Santana, che gli era sfuggito sullafascia. Fa fallo, cade, si fa male alla spalla sinistra. Si rialza dolorante, vieneammonito, esce ed al suo posto entra Krhin. Martedì, alla ripresa degli allenamenti, lostaff medico del Bologna dovrà fare i conti con un altro infortunato. E' Pulzetti. Lui èuscito per un problema alla caviglia destra. Pioli spera almeno di riavere Morleo, uscitopure lui per un guaio muscolare domenica scorsa contro lUdinese. Nell'infermeria delBologna si usa così: c'è il turn over.

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E UNA SQUADRA CHE VALE QUELLA DI SCOGLIO ER A D I C EdiGianfranco Civolani

E adesso cosaltro, di più o di meno, si può dire? A questo punto, vogliamo

ripetere per lennesima volta che la squadra rossoblù è inguardabile e

impresentabile? Vogliamo ricordare in eterno che le cessioni di Gillet,

Mudingayi e Ramirez hanno prodotto il disastro di oggidì? E i tifosi tutti, anzichè

fare striscioni al di là del bene e del male (cioè anche in B, ma con Pioli), è

necessario che si pongano due domande. La prima: questo Bologna merita di

essere la squadra che ha conquistato meno punti in A? E qui è facile rispondere

sì, lo merita. Poi, la seconda: una squadra, pur disossata da una società

bollettaria, è da coda delle code? A questo quesito, invece, si possono dare

risposte più articolate, perchè essere squadra da salvezza affannosa e

problematica è conto. Tuttaltra cosa è remare dietro a tutte, perdendo

sistematicamente i confronti diretti.

A Torino si ripete la solita storiaccia e, magari, pure si esagera: non cè stato un

solo tiro nello specchio della porta. Il solito gol beccato e un portiere che prima

o poi combina un guaio. Ma allora cosa si può e si deve fare? Pioli dice che,

intanto, non bisogna guardare la classifica. Una dichiarazione banale e - detto

senza offesa - anche poco responsabile. Ma occorre cominciare a realizzare

punti pesanti, che puoi fare con i gol di Gilardino e Diamanti, perchè tutti gli altri

giocatori del Bologna il gol addosso non ce lhanno e mai lhanno avuto. Anche

perchè, ormai, i 18 gol di Di Vaio e Ramirez li hai persi per strada, per sempre. Ci

sarebbe, poi, una terza domanda: per quale ragioni è stato preso un giocatore

come Abero, se poi non lo fai giocare nemmeno quando Morleo è assente? E

perchè fra Pazienza e Guarente, di due non se ne fa uno?

Ma basta così. In settimana sentiremo riecheggiare la solita e triste sinfonia,

ovvero guai se non si fanno i 3 punti nella partita della vita. E 8 punti in 12 gare

(una media orrenza di 0,50 con proiezione finale di 19 punti!), costituiscono il

peggio del peggio nella storia del Bologna, se togliamo la stagione 1990-91, con

Scoglio prima e Radice poi, che partorì una ignobile retrocessione.

E, infine, Pioli. Se ogni giocatore dà il peggio di sè, di chi è la colpa? Pioli

superbravissimo lanno passato e supercolpevole in questo scorcio di stagione.

Almeno in questo, siamo tutti daccordo o no?

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CERCI SCATENATOSANTANA CORREGILA, CRISI NERA

BRIENZA ISPIRAMALE ROSSINIOBIANG LEONE

0 0PALERMO TORINO

DAL NOSTRO INVIATOGUGLIELMO LONGHITORINO

È il pomeriggiodei digiu-ni che s’interrompono: quellodel Torino che torna a vinceredopo 40 giorni, in casa dopooltre due mesi. E dei digiuniche continuano: quello del Bo-logna, all’asciutto dal 30 set-tembre, daquando (che coinci-denza) non segnanoGilardinoeBianchi. E continuandonellametafora calorica: è il Toroche dimostra di avere moltapiù fame, e per questo vienepremiato. Pioli, invece, conti-nua la dieta retrocessione:quinta sconfitta nelle ultimesei gare.

Decisive le ali Non è stata unapartita che passerà alla storia.Un dato su tutti: il primo tiroin porta (punizione di Sanso-ne) arriva al minuto 20 dellaripresa, e subito dopo c’è ilgol, cross di Santana da sini-stra e colpo di testa di D’Am-

brosio con Agliardi e Mottanon impeccabili. Ma fino aquelmomento il Toro aveva fa-ticato molto per buttare giù ilmuro rossoblù. Sapendo chePioli avrebbe schieratoun cen-trocampista in più (Guarente)e un attaccante in meno (Gab-biadini), Ventura punta sul4-2-4 mascherato con un’alainmeno (Santana) e Vives, unmediano, sulla sinistra con ilcompito di accentrarsi per ga-rantire la parità numerica nel-la zona chiave. Preoccupazio-ne inutile, perché il Bolognaschieraunablindatissimadife-sa a 5 e stavolta non c’è neppu-re l’imbarazzo tattico di deci-dere dove stanno gli esterni infase di non possesso: stanno inlinea con i tre centrali e spingo-no pochissimo. Il Toro capiscesubito che ci sarà da soffrire, siarma di pazienza, comincia aruminare gioco affidando alfolletto Cerci il compito di farel’apriscatole. Suoi i due assistche l’irriconoscibile Bianchi,più tardi sostituito daMeggio-rini, butta alle ortiche; suoi idribbling che fanno impazzirelo stralunato Pulzetti. Partitaincartata. E allora all’iniziodel secondo tempo Venturachiede a Santana, che non haancora i 90 minuti nelle gam-be, di fare come Cerci dallaparte opposta. Mossa giusta eproduttiva.

Zero tiri Incassato il gol, Piolicambia modulo passando al4-3-1-2 con Gabbiadini al po-sto di Antonsson e Diamantidietro le punte. Mossa giustama inutile. La squadra final-mente lascia il fortino e comin-cia a spingere,ma senza lucidi-tà, restando lontano dall’areadei granata e chiudendo con ilpoco invidiabile bilancio di ze-ro tiri in porta. Pioli, che dopola partita ha parlato col presi-dente Guaraldi e al momentonon sembra rischiare, si è det-to soddisfatto (!): «Ladifferen-za l’ha fatta il gol e comunquela salvezza passa dal Dal-l’Ara». Sottinteso: si può an-che perdere sul campo del To-rino, dove in effetti il Bolognanon vince da 32 anni. Ma Dia-manti, lasciato troppo solo daun centrocampo di velina, èandato giù duro: «Ci vuole piùattaccamento alla maglia. E seserve bisogna fare di più i figlidi puttana».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di G.L.O.

di F.C.

DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO CARUSOPALERMO

Machebella festadi com-pleanno. Mancavano giusto lecandeline, sostituite da unamagnifica doppietta sulla tor-ta verde del Barbera. I primigol italiani di Paulo Dybala ar-rivano in coppia. E il 18enneattaccante argentino li dedicateneramente al papà che nonc’è più e a se stesso come rega-lo per i 19 anni che compiràgiovedì. A Palermo è nataun’altra stella sudamericana:dopo Pastore, ancora un ar-gentino. Due reti, una più bel-la dell’altra, che permettonoal Palermodi tornare al succes-so quasi un mese e mezzo do-po la goleada al Chievo (4-1 il30 settembre). E le reti poteva-no essere pure 3 se Romerononavesse neutralizzato l’ulti-mo tentativo della nuova joya(gioiello) dei rosaneri, vistoche anche Abel Hernandez halo stesso soprannome. Per una

stella che sorge, un’altra che siappanna, quella di Ciro Ferra-ra, il tecnico che ha perso piùvoltedi fila in SerieA ehames-so in bachecaun tristissimo re-cord: 7 sconfitte consecutivecome mai nella storia blucer-chiata. Un nero primato chesembrava destinato a porre fi-neall’esperienza genovesedel-l’ex c.t. dell’Under 21. Ma unpo’ a sorpresa il d.s. doriano,Pasquale Sensibile, ha annun-ciato che Ferrara rimane alsuoposto.Ancheperché il der-by bussa alle porte e il club diCorte Lambruschini evidente-mente non vuole prendersi laresponsabilitàdi unabrusca in-versioneaUapochi giorni dal-la partita che vale mezza sta-gione.

Confusione Rimane il fatto chela Samp vista alla Favorita èuna larvadi squadra,un’accoz-zagliadi giocatori confusi. Fer-rara abiura al 4-3-3 in favoredel 4-4-2 mischiando inutil-mente le carte. Il Palermo, pri-vo diMiccoli, trova invece unanuova strada verso la vittoria.Che non è fatta solo dai gol diDybala, ma è ispirata soprat-tutto dalle giocate imprevedi-bili di Brienza, il migliore incampo. Il piccolo e immarce-scibile talento di Ischia fa am-mattire la difesa blucerchiataspedendo davanti alla porta diRomeroora Ilicic ora il più gio-vane dei tanti argentini d’Ita-lia. Ed è già un miracolo se laSamp va al riposo sullo 0-0.Un paio di volte sbagliano gliavanti rosanero, qualche altracimettonounapezza (eunpie-de) Gastaldello e lo stesso Ro-mero, ma è evidente che diquesto passo il fortino blucer-chiato è destinato a capitola-re. Accade infatti in avvio di ri-presa quandoBrienza salta co-me birilli Mustafi e Gastaldel-lo e porge in area a Dybala chescarica un bolide sotto la tra-versa. La risposta della Sampnonvaoltre unpaiodipunizio-ni di Eder eMaresca. E i padro-ni di casa trovano il bis, sem-pre conDybala, assistito anco-ra da Brienza: il diagonale sta-volta s’infila sul palo più lonta-no. Allo scadere il piccolo ar-gentino potrebbe fare tris, di-rettamente su rinvio di Ujka-ni, ma stavolta Romero ci arri-va. Dalla cenere sampdorianaè risorto il Palermo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIANNOCCARO6,5 Nessuna decisionecomplicata, svolge benel’ordinarietà. Vede bene anchesul secondo gol di Dybala, inposizione regolare.Petrella 6,5-Vuoto 6,5;Guida 6-Abbattista 6.

GERVASONI 6,5Partita non proibitiva: vedebene sui cartellini gialli.Non è da calcio di rigoreil contrasto tra Bianchie Sorensen.Posado 6-Bianchi 6;Peruzzo 6-Roca 6.

PALERMO 7

UJKANI 6 Due sole parate.

MUNOZ 6,5 Un interventoprovvidenziale in area su Eder.

DONATI 6,5 Recuperato inextremis, registra bene la difesa.

VON BERGEN 6,5 Pochi problemicon Soriano prima e Icardi dopo.

MORGANELLA 6 Usa la fascia unpo’ meno del solito.

BARRETO 7 Difficile contare ilnumero di palle recuperate.

KURTIC 6 Di fronte a sé ha unodei doriani più attivi, Obiang: neesce uno scontro alla pari.

GARCIA 6 Ingaggia un duello conMunari che lo mette in difficoltà.

ILICIC 6 Manca un gol facile inavvio, non è in giornata di grazia.(Bertolo s.v.)

h 7,5 IL MIGLIORE

BRIENZA

Ispiratore prezioso per Ilicic e perDybala, che approfitta due voltedei suoi assist.

ZAHAVI 6 Entra a risultatoacquisito e fa il suo.

DYBALA 7,5 Primi gol italiani eprova molto buona (Budan s.v.).

ALL. GASPERINI 7 Unaprestazione convincente.

SAMPDORIA 4

ROMERO 5,5 Qualcheresponsabilità sul primo gol, ches’infila sul «suo» palo.

MUSTAFI 6 Svolge il compitino.

GASTALDELLO 6 Provvidenzialein un paio di salvataggi anche se sifa superare sul primo gol.

ROSSINI 5 Uno dei peggiori, sbaglia raffica (Juan Antonio s.v.).

COSTA 6 Con prudenza prova amettere la testa fuori dal guscio.

h 6,5 IL MIGLIORE

MUNARI

Fra i più intraprendenti tenta dimovimentare l’azione.

OBIANG 6 Lotta senza arrendersi.

MARESCA 6 Qualche flebileiniziativa.

POULSEN 5 È il fianco debole.

ESTIGARRIBIA 6 Meglio deldanese ma non sposta gli equilibri.

SORIANO 5 Non incide.

ICARDI 5,5 Trova la conclusionema senza impensierire Ujkani.

EDER 5,5 Una buona iniziativa inarea e un tiro.

ALL. FERRARA 5 Mette in campouna squadra senza capo né coda.

SAMPDORIA BOLOGNA

L’argentino Paulo Dybala, 19 anni giovedì, abbracciato da Brienza ANSA Danilo D’Ambrosio, 24 anni, salta di gioia dopo il gol decisivo LAPRESSE

ARBITRI ARBITRI

TORINO 6,5

GILLET s.v. Zero tiri in porta, unpaio di tuffi per seguire la pallache esce.

DARMIAN 6 Presidia la fasciaaspettando pericoli che nonarrivano.

GLIK 6 Gilardino non gli dà moltepreoccupazioni.

RODRIGUEZ 6 Pomeriggiotranquillo per il vice Ogbonna.

D’AMBROSIO 7 Al di là del gol,spinge con continuità.

BASHA 6,5 Sostiene consicurezza il peso del 4 2 4

BRIGHI 6 Entra nel momento piùdelicato.

GAZZI 6 Con Basha forma unacoppia affidabile.

h 7 IL MIGLIORE

CERCI

Devastante sulla destra nellaprima mezz’ora, si (ri)scatenanell’ultima dopo aver tirato il fiato.

BIANCHI 5 Litiga con se stesso, simangia due occasioni. Capitanodepresso.

MEGGIORINI 6,5 Un tiro da fuoriche per poco non sorprendeAgliardi.

SANSONE 6 Spalla di Bianchi,fatica a ritagliarsi lo spazio.

VIVES 5 Finto esterno o fintocentrocampista? Nel dubbio, fingedi giocare.

SANTANA 6,5 Corsa e creatività:spariglia le carte sulla sinistra.

ALL. VENTURA 7 La squadra tirapoco, ma l’idea di gioco è bendefinita.

BOLOGNA 5

AGLIARDI 5,5 Incerto sul gol,bene in un paio di occasioni.

GARICS 5 Non spinge e quando lofa non lascia tracce.

ANTONSSON 6 Come i colleghi direparto, regge fino al 20’.

GABBIADINI 5 Preso il gol, Pioli siaffida a lui. Inutile.

SORENSEN 6 Vince alla distanza ilduello muscolare con Bianchi.

CHERUBIN 6 Si occupa inparticolare di Sansone. Così ecosì.

PULZETTI 5 Va in totaleconfusione contro l’esuberanzadi Cerci.

MOTTA 5 Si perde la marcatura diD’Ambrosio nell’azione dell’1 0.

TAIDER 5 Latita ai margini delgioco, si sveglia tardi.

PEREZ 5 Torna dopo un mese emezzo: male. Esce per una botta.

KHRIN 5 Ha il compito di tirare sula squadra. Non ci riesce.

GUARENTE 5 Il centrocampista inpiù che doveva fare la differenza.Non pervenuto.

h 6,5 IL MIGLIORE

DIAMANTI

Lui c’è sempre: quando il Bolognapensa solo a difendersi e quandoprova ad attaccare.

GILARDINO 5 Solo una girata inarea: crisi nerissima.

ALL. PIOLI 5 Sceglie un modulotroppo rinunciatario. La squadra,molle e senza idee, non lo aiuta.

lePagelle

lePagelle

SERIE A 12a GIORNATA

PRIMO TEMPO 0-0

MARCATORI Dybala al 7’ e al 26’ s.t.

PALERMO (3-4-2-1)

Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morga-nella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic (dal 38’s.t. Bertolo), Brienza (dal 28’ s.t. Zahavi); Dy-bala (dal 46’ s.t. Budan).

PANCHINA Benussi, Brichetto, Pisano, Vio-la, Milanovic, Giorgi, Labrin, Rios, Aquino.ALLENATORE Gasperini.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 55,6 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Munoz per gioco scorretto.

SAMPDORIA (4-4-2)

Romero; Mustafi, Gastaldello, Rossini (dal38’ s.t. Juan Antonio), Costa; Munari,Obiang,Maresca, Poulsen (dal 1’ s.t. Estigar-ribia); Soriano (dal 14’ s.t. Icardi), Eder.PANCHINA Berni, Renan, Castellini,

Tissone, De Silvestri, Savic, Falcone.ALLENATORE: Ferrara.CAMBI DI SISTEMA Dal 38’ s.t. 3-4-1-2.BARICENTRO BASSO 51 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Gastaldello per gioco scorretto;Eder per comportamento non regolamenta-re.

ARBITRO Giannoccaro di Lecce.NOTE Spettatori paganti 4.137 incasso159.953 euro; abbonati 9.286 quota 127.387euro. Tiri in porta 10-3. Tiri fuori 8-2. In fuori-gioco 2-2. Angoli 8-5 . Recuperi p.t. 1’; s.t. 3’.

2

PRIMO TEMPO 0-0

MARCATORE D’Ambrosio al 20’ s.t.

TORINO (4-2-4)

Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio;Basha (dal 29’ s.t. Brighi), Gazzi; Cerci, Bian-chi (dal 19’ s.t. Meggiorini), Sansone, Vives(dal 1’ s.t. Santana).PANCHINA Gomis, Di Cesare, Masiello, Ago-stini, Verdi, Birsa, Sgrigna.ALLENATORE Ventura.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 52,2 metriESPULSI nessunoAMMONITI Gazzi per gioco scorretto, Dar-mian per comp. non regolamentare

BOLOGNA (5-3-1-1)

Agliardi; Garics, Antonsson (dal 29’ s.t. Gab-biadini), Sorensen, Cherubin, Pulzetti (dal 1’s.t. Motta); Taider, Perez (dal 14’ s.t. Krhin),Guarente; Diamanti; Gilardino.PANCHINA Curci, Lombardi, Radakovic, Ri-verola, Kone, Abero, Pazienza, Pasquato,Paponi.ALLENATORE Pioli.CAMBI DI SISTEMA 4-3-1-2 dal 29’ s.t.BARICENTRO MEDIO 51,9 metriESPULSI nessuno.AMMONITIMotta, Sorensen, Perez, Garics ePulzetti per gioco scorretto

ARBITRO Gervasoni di MantovaNOTEpaganti 5.184, incasso98.585euro, ab-bonati 8.539, quota 114.515 euro. Tiri in por-ta 3-0. Tiri fuori 4-8. In fuorigioco 3-5. Angoli6-3. Recuperi p.t. 1’, s.t. 3’

1

Risorge il Palermo: 7a sconfitta di filaper i doriani, ma il tecnico farà il derby

Decisivo il gol di D’Ambrosio. L’azzurro:«Ci vuole più attaccamento alla maglia»

TIFOSICONTROAGENOVA

Samp contestata a

Genova da circa 50 tifosi,

che hanno atteso la squadra

all’uscita dall’aeroporto.

Applausi di scherno e

qualche insulto nei confronti

del pullman blucerchiato. La

ripresa degli allenamenti in

vista del derby è fissata

per domani pomeriggio a

Bogliasco. Con Ciro Ferrara:

«Le responsabilità sono tutte

mie — ha detto a fine partita

— ma le dimissioni non

rientrano nel mio carattere».

Doppio DybalaSamp caos:con Ferrararecord di k.o.

Il Torino vincedopo 40 giorniBologna: 0 tirirabbia Diamanti

È contestazioneCiro: «Non lascio»

22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2012

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BOLOGNAbologna.repubblica.it

REDAZIONE DI BOLOGNA Via Santo Stefano, 57 | 40125 | e-mail: [email protected] | tel. 051/6580111 | fax 051/271466 (Redazione) | CAPO DELLA REDAZIONE GIOVANNI EGIDIOSEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 051/6580111 | fax 051/271466 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Viale Silvani, 2 | 40121 BOLOGNA | tel. 051/5283911 | fax 051/5283912

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2012

Preso palpeggiatore

Per aver palpeggiato nelsedere una ragazza romena di19 anni, cliente di un centrocommerciale, un 54enne èstato denunciato sabato dallapolizia. È successo alle 20.10al centro Borgo di via MarcoEmilio Lepido.

Sisma e solidarietà

“Natale per l'Emilia” nellaBassa modenese. L'occasioneè l'Avvento per il qualesaranno messe in vendita leceste con prodotti “di origineterremotata”, provenienti cioèda quelle aziende che sonostate danneggiate dal sisma.

Il jazz in mostra

“Faces & places” è il titolodell'esposizione fotograficain mostra al Museo dellaStoria di Bologna, damercoledì fino al 6 gennaio,in occasione della settimaedizione del “BolognaJazz Festival”.

Ieri riunita al Porto la corrente di Tavolazzi. Mercoledì la resa dei conti all’assemblea semestrale cittadina. L’ironia del blogger su Salsi e Favia

Cinque Stelle, l’ora dei ribelliE Grillo bacchetta i “novizi inconsapevoli” di essere ripresi fuorionda

Maltempo, allerta per il Reno in pienaLa protezione civile: in 24 ore sono caduti 200 millimetri d’acqua. E oggi sono annunciate nuove precipitazioni

SETTIMANA decisiva per laconta all’interno del Movi-mento 5 Stelle. Ieri al Porto sisono riuniti i ribelli di ValentinoTavolazzi, mercoledì assem-blea semestrale cittadina. Fe-derica Salsi torna in tv. BeppeGrillo ironizza sui fuorionda.

A PAGINA VII

LE PREVISIONI meteorologiche, dopo una do-menica con il fiato sospeso e gli occhi puntati suifiumi in piena, non promettono niente di buono.Anche oggi la pioggia continuerà a flagellare la re-gione, costringendo a tenere alta la guardia. LaProtezione civile ha lanciato lo stato d’allarmeper i territori attraversati da Enza, Panaro e Sec-chia, con sette comuni del cratere sismico in al-lerta. Per il Reno è attivata la fase di preallarme,che interessa Bologna e Cento, Argelato, CastelMaggiore, Castello d’Argile, Pieve di Cento, SalaBolognese, San Giovanni in Persiceto, Calderarae Casalecchio. «In 24 ore — è il punto fatto ieri al-

le 17.30 dal direttore, Maurizio Mainetti — sonocaduti 200 millimetri di pioggia, con i possibilirischi idrogeologici che questo comporta, conpicchi di 40 millimetri in un’ora nell’alto crinaledell’Appennino bolognese», dove i vigili del fuo-co hanno garantito decine di interventi e di so-pralluoghi. A Modena l’arrivo dell’onda di pienadel Secchia — salito alle 18 a 8,82 metri — alle14.45 ha indotto a chiudere il ponte Alto e il pon-te dell’Uccellino. Alle 15.30 è stata sospesa la cir-colazione in via Curtatona. Nel Reggiano è inac-cessibile la pista Gatta-Pianello, la strada chescorre nell’alveo tra le due frazioni montane.

L’1 a 0 di Torino è l’ottava sconfitta in campionato

Bologna indietro tutta, però avanti con Pioli: “Pensiamo al Palermo”

Terremoto, un milione per Bondeno

Bossi e Maronicontro Montiin 2mila al corteodella Lega NordBIGNAMI A PAGINA VII

EMILIO MARRESE

UN CONSIGLIO ai prossimi av-versari: con un cross lungo sulsecondo palo, al Bologna fate

gol pure schierando il nano Bagon-ghi. La reiterazione di certi errori èscoraggiante. Giocando così, s’erascritto dopo il ko con l’Inter, ci si puòsalvare. Da allora invece il Bologna hadel tutto smesso di giocare. Dunque,l’auspicio-assioma va ribaltato.

SEGUE A PAGINA II

Resta alta l’allerta meteo

SENZA SPINA DORSALENÉ VECCHIA NÉ NUOVA

Salsicce docall’ippodromodei ricconi

L’etichetta “de-nominazione diorigine control-

lata” è un attestato di qua-lità di un prodotto. Otte-nerla non è facile. Nonper nulla se ne fregiano ilParmigiano-Reggiano e ilprosciutto di Parma, perrestare dalle nostre parti,il gorgonzola per citareun altro prodotto italia-no, lo champagne per an-dare all’estero. Nei giorniscorsi un nuovo prodottostraniero ha ricevutol’ambita designazione: lasalsiccia di Newmarket.Quest’ultima è una citta-dina a nord-est di Londra,nei pressi di Cambridge,famosa perché vi aprì ilprimo ippodromo del Re-gno Unito e da allora di-ventata la capitale inglesedei cavalli da corsa: sceic-chi arabi, petrolieri texanie ricconi da tutto il mon-do partecipano alle astedi purosangue che vi sisvolgono ogni anno. Ca-valli da corsa, aste e sceic-chi farebbero presumereuna cucina più sofistica-ta, eppure il piatto più ri-nomato di Newmarket èappunto la sua “sausa-ge”: confezionata daquelle parti sin dal 1880,vantava tra i suoi estima-tori perfino la regina Vit-toria, attirata in città, pu-re lei, dall’ippica. Sonostato qualche volta aNewmarket, perché unamico bolognese, AndreaBranchini, ha fondatoproprio lì un’agenzia peril trasporto dei cavalli:mai una volta, tuttavia,che mi abbia portato amangiare la locale preli-batezza. In attesa di as-saggiarla in futuro, chie-do dunque un parere alui: com’è questa salsic-cia inglese a denomina-zione di origine control-lata? “E’ grigio-scura,grossa, moderatamentepiccante e piuttosto buo-na”, risponde. Per la cro-naca, è il 50esimo prodot-to britannico con il mar-chio “doc”: a dimostra-zione che una cucina nonce l’abbiamo solo noi bo-lognesi, ma — incredibileeh? — anche gli inglesi.

LETTEREDALLA RIVIERA

ENRICO

FRANCESCHINI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CATERINA GIUSBERTI

«ABOLOGNA, come in Italia, c’è biso-gno di buone proposte. Io credo cheItalia Futura rappresenti l’occasione

per fare qualcosa di buono per la nostra città e peril Paese. È un tentativo molto importante di con-tinuare l’esperienza del governo Monti». GianLuca Galletti, capogruppo Udc alla Camera eratra le cinquecento persone che sabato hannoaffollato l’oratorio di Santa Cristina per il debuttobolognese dell’associazione di Luca Cordero diMontezemolo, Italia Futura. «Un segnale confor-tante», per la critica d’arte Silvia Evangelisti. Sot-to le Due Torri gli iscritti sono 850, 2500 in regio-ne. In settimana Italia Futura sbarcherà anche aModena e Cesena, aspettando quando Monteze-molo ufficializzerà la propria offerta politica.

SEGUE A PAGINA VII

“C’è bisogno di Montezemolo”Galletti (Udc) dopo l’incontro di Italia Futura: il riscatto civico può partire da Bologna. La Evangelisti: segnale confortante

Il caso

Luca Cordero di Montezemolo

D’Ambrosio esulta per l’1-0 fra gli impietriti difensori rossoblù SERVIZI ALLE PAGINE II E III

Page 26: ilcds-stadio_12.11.2012

SPORTBOLOGNA ■ II

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa

Torino-Bologna 1-0

“Guardiamo avanti, ci salviamo in casa”Col Toro l’ottavo ko, ma Pioli resiste dopo il summit con Guaraldi e Zanzi

SIMONE MONARI

TORINO — L’effetto è quello del piom-bo quando cade in acqua. Giù dritto. IlBologna oggi è questo. La classifica èimpietosa. E meno male che il Napoli havinto a Genova e l’Udinese ha acciuffa-to il Chievo. Dopo altri 90’ così, il mini-mo è avere la faccia spaesata del presi-dente Guaraldi a fine gara. O quella vi-sibilmente preoccupata di Pioli, sco-raggiato negli ultimi minuti dell’ottavasconfitta in 12 gare, la quinta nelle ulti-me sei. La preoccupazione monta. E ladomanda delle cento pistole è in realtàquella che anche un bambino si por-rebbe. Pioli è a rischio? La società medi-ta l’esonero? «Non ci pensiamo nem-meno», diceva nel primo pomeriggiouno dei dirigenti rossoblù. E il quadro èrimasto quello anche dopo. «Ho parla-to col presidente e col dg Zanzi, comesempre a fine gara», ha spiegato lo stes-so Pioli. «Ovvio che non c’era felicità,ma c’è la volontà di guardare avanti e dipensare al Palermo. Credo proprio chela salvezza ce la giocheremo in casa equindi la sfida di domenica diventa pernoi estremamente importante».

La prima di sette finali, com’era statadisegnata dal tecnico alla vigilia, sapetetutti com’è finita. Il successo del Torino,che in casa aveva vinto solo col Pescara,è legittimo, non strameritato ma legitti-mo. E la sconfitta del Bologna non è

molto diversa da altri rovesci sin qui pa-titi. Errori difensivi chiave nei momen-ti topici. Agliardi che non dà sicurezzain primis e sull’episodio chiave nonconvince affatto. Ma attenzione, c’èmolto altro. C’è una squadra che nonproduce nulla, c’è un centrocampo chenon assiste minimamente le punte e losfogo di Diamanti, che leggete a fianco,è indicativo. Giudicare Gillet e Gilardi-

no è molto difficile. Il primo non è maistato chiamato in causa, il secondo sisbracciava chiedendo ai compagni diavvicinarsi, di non lasciarlo là, nellamorsa granata, come un soldato in-trappolato in territorio nemico che alzagli occhi e del suo esercito non vede nes-suno.

Pioli ha dipinto un quadro meno fo-sco, ma la sensazione è che dall’estatead oggi abbia sopravvalutato la squadrae se stesso. Il suo contratto e la man-canza di liquidità del club lo tengono invita, forse più della riconoscenza che glisi deve. Sulla sua serietà e sulla sua pre-parazione non è il caso nemmeno perun attimo di dubitare, ma la sua guida,sin qui, è stata di una modestia ragge-lante. A chi gli chiedeva se ha ancora la

squadra in mano, ha risposto di aver vi-sto «un gruppo vivo, che voleva fare ri-sultato». Probabilmente non ha torto.L’impegno e la dedizione, almeno quel-li, ci sono stati. «La differenza l’ha fattail gol, il Torino non ha avuto più rabbiae più intensità di noi, ha fatto un pochi-no di più, questo sì, com’era lecitoaspettarsi, ma noi ci siamo secondo mecontrapposti bene. Purtroppo – e ci hainsistito a lungo – abbiamo sbagliatotroppi passaggi, tante palle sono stategestite male. Volevamo essere proposi-tivi, ma tutti quegli errori tecnici cel’hanno impedito». L’unica speranza, aquesto punto, è che abbia ragione lui.Più che al mercato, bisogna pensare amigliorarsi.

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(segue dalla prima di cronaca)

DAVANTI a esibizioni come quella diieri non possono più esserci argini alpessimismo: il campo conferma la

classifica e questa, la peggiore squadra del-la A, è avviata di questo passo a retrocessio-ne sicura. L’involuzione in atto è rapidaquanto sconcertante. I risultati non puntel-lano certo Pioli, e beato chi è convinto che,cambiandolo, il misero tasso tecnico ver-rebbe sfruttato meglio. Un terzo di torneo èsufficiente per dire che Guarente e Pazien-za in due non fanno Mudi così come Agliar-di e Curci non fanno Gillet né Gabbiadini va-le Ramirez. Solo una società di incompeten-ti poteva pensare di poter sostituire così al-la leggera la spina dorsale di un anno fa: il re-sto è contorno, mediocre era e mediocre è ri-masto, con tutti quei Kone, Pulzetti ecceterache sono intercambiabili nell’incapacità diincidere. Non fanno loro la differenza. Equesto è il risultato, complimenti ai grandistrateghi di Casteldebole: poi mettessero ilgiardiniere che vogliono, tanto cambia po-co finché il Bologna è nelle loro mani.

SENZA SPINA DORSALENÉ VECCHIA NÉ NUOVA

EMILIO MARRESE

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“Non siamo felici mavogliamo proseguire.La differenza stavoltal’ha fatta solo il gol. ColPalermo gara decisiva”

Page 27: ilcds-stadio_12.11.2012

BOLOGNA ■ III

@LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2012

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E Alino striglia i compagni“Io mi gioco la vita,ci vuole più attaccamento”

Il personaggio

LUCA BACCOLINI

TORINO — E alla fine, più pene-trante d’una radiografia, più spie-tato d’ogni possibile detrattore,Alessandro Diamanti ha fattoquello che finora nessuno aveva

osato, fuori dal segreto degli spo-gliatoi: ammettere la fibra esilis-sima d’una squadra che alle pe-nurie tecniche ha aggiunto il piùpreoccupante sintomo da retro-cessione, l’impotenza agonistica.«Io quando indosso la maglia mi

gioco la vita, qui ci vuole attacca-mento a questi colori». È statouno sfogo, e come tale ne vannocapiti i toni impetuosi, debor-danti, con una miriade di destina-tari che sarebbe esercizio prosai-co definire bersagli. Non li chia-meremo così, ma stavolta i voltinon detti erano tutt’altro che sfo-cati: «I nuovi arrivati devono se-guire Pioli – ha incalzato subitoDiamanti, chiamato da Prandelliper Italia-Francia di mercoledì -bisogna andare dietro al misteraltrimenti si fa difficile per tutti.Lui prepara le partite per-fet-ta-men-te (sic, ndr) e bisogna stareattenti ai minimi particolari». Poiun’altra sferzata a tutto il troncodella squadra, reparto per repar-to: «Durante le partite si attacca esi difende in undici. Ci siamo dife-si bene, tranne sulla disattenzio-ne del gol. Ma quando attacchia-mo, lo facciamo male. Io e Gilar-dino eravamo molto distanti da-gli altri e ci siamo ritrovati semprecontro 7-8 giocatori che ci marca-vano a uomo. Così è impossibilefare bene. La fase offensiva va fat-ta con più coraggio e decisione.Ma soprattutto con più uomini».

Difficile credere che negli spo-gliatoi ci sia stato il silenzio de-scritto da Sorensen, che ha nega-to persino le parole di Guaraldi

(non certo rimasto muto). Di si-curo, il messaggio feroce e addo-lorato del capitano non ha rispar-miato nessuno. «Ci manca l’espe-rienza – ha rimarcato Diamanti,con un inevitabile e qui solo taci-to riferimento all’emorragia in-ferta alla rosa passata –, e quandomanca l’esperienza si deve anda-re avanti con l’entusiasmo. Semanca pure l’entusiasmo vienemeno l’unica cosa che non ci puòmancare in una situazione comela nostra». Uscirne? Sì, ma come?Non resta che la disperata tauto-logia: «Bisogna uscirne con unavittoria. Per ottenerla c’è da daretutto col coltello tra i denti, biso-gna dare il sangue, se occorre bi-sogna anche smettere di esserebravi ragazzi e fare più i figli diputtana».

Pioli, almeno, non ha perso lafiducia dello spogliatoio: «Nonc’è ombra di dubbio che siamocon lui - ancora Diamanti -, oggidoveva finire 0-0; il problema èche non siamo stati capaci nem-meno di fare quello». Un cronistaha accennato la parola proibita,«io di serie B non voglio nemme-no parlare», l’ha troncato Dia-manti. Ma la classifica, anche sePioli ha invitato a non leggerla, è lìa ricordarne i sinistri presagi.

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Le pagelle

Pulzetti pena a sinistra su Cerci e rischia l’espulsione

Agliardi indeciso gravePerez e Guarente sparitiAGLIARDI 5.5: la parabola diSantana lo induce in errore. Ac-cenna l’uscita, poi rientra, smar-risce l’orientamento. Il colpo ditesta di D’Ambrosio transita sulsuo palo. L’indecisione è pesan-te. Prima, non sempre impecca-bile, ma decisivo sul contattoSansone-Cherubin. Istinto,gran riflesso.

Antonsson 6: balla terribil-mente solo sulla combinazioneBianchi-Sansone-Bianchi dopo36’ (28’ st Gabbiadini sv:20’ sen-za lampi).

Sorensen 6: complessiva-mente sicuro, tiene stretto il re-parto.

Cherubin 6:qualche tituban-za più del danese, qualche rim-brotto di Pioli, anche lui più si-curo su Bianchi che sui tagli diSansone. Rischia l’autorete do-po 14’, lì è decisivo Agliardi.

Garics 6:resterà impresso l’er-roraccio nel finale, quando apreil contropiede granata, ma nelcomplesso, difensivamente, nonbarcolla. Vives lo impensierisceil giusto, contro Santana è comeal saloon, le prende e le dà. Spin-ge poco, quello è palese.

Taider 5.5: dopo il gol è fra i

più vispi. Fino all’ultimo ci pro-va. Ma prima è deludente, non siinserisce, non appoggia le punte.

Perez 5: un’infinità di appog-gi sbagliati (14’ st Krhin 5.5: ilsuo ingresso è disastroso, duepalloni ciccati, il rischio dell’im-barcata. Poi prova a far circola-re il pallone e non c’è dubbio chein regia sia il meglio a disposi-zione).

Guarente 5: poca corsa, pocaincisività, non aiuta le punte.

Pulzetti 5: complimenti aCerci, di sicuro la scelta di piaz-zarlo lì non ha pagato. Prendeun giallo, rischia il secondo (1’ stMotta 5.5: molto meglio, forseanche contro un Cerci meno vi-spo. Sarebbe sufficiente se sul golnon mostrasse una colpevole ti-tubanza, oltre ad un’incertezzaa inizio ripresa).

Diamanti 6: assai imprecisoanche lui, eppure vivo, a tuttocampo, generosissimo. E solo.

Gilardino 5.5: non gli riescela girata del pari. Qualchespunto individuale, qualchefragilità, ma ancora una voltapoco servito.

(s.mon.)© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPPIA GGarics inazionedifensiva eGilardino chesalta di testa:ancora pochii palloni utiliper ilcentravantirossoblù

ROSSOBLÙ ABBONATI ALLO 0-1: E’ IL QUARTOD’Ambrosio segna il gol-partita per il Toro: quarto0-1 rossoblù, dopo Siena, Fiorentina e Cagliari