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IlClassicogiornalino gennaio 2013

Date post: 12-Mar-2016
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Giornalino de Il Classico
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IlClassicogiornalino Associazione IlClassico Musica e Arte Anno III via Meda 45 - 20141 -Milano - Tel 02/8438027 n°1 - gennaio 2013 www.ilclassico.it - e-mail: [email protected]
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IlClassicogiornalino

Associazione IlClassico Musica e ArteAnno III via Meda 45 - 20141 -Milano - Tel 02/8438027n°1 - gennaio 2013 www.ilclassico.it - e-mail: [email protected]

SOMMARIO

EVENTI E NOTIZIE DEL MESE

3 IlClassico Open Day4 Benjamin Britten6 Festspielhaus9 20 dicembre 2012

LE PROPOSTE8 Ascoltiamo: speciale Britten

VITA DI SCUOLA10 Lezione aperta di propedeutico10 Riunione con i genitori11 Incontro musicale di fine I quadrimestre11 Valutazioni di fine I quadrimestre12 Matite in mano

CURIOSITA’15 La civiltà è nata 7000 anni prima delle piramidi

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Ricordiamo che Ilclassicogiornalino è aperto alle proposte ed ai commenti di genitori ed allievi.

Siete invitati a farci avere i vostri materiali entro il 1 febbraio in vista della prossima uscita di febbraio.

EVENTI E NOTIZIE DEL MESE

IL CLASSICO OPEN DAYUna giornata alla scoperta della musica

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Open Daysabato 26 gennaio 2013

CHIAMA PER LA TUA LEZIONE GRATUITA!

10.00-11.00: Lezione aperta coro propedeutico e didattico11.00-12.30: Lezione/concerto del Coro Akses

15.00-16.00: Seminario di presentazione degli strumenti16.00-17.00: Laboratorio di propedeutica musicale

(max 10 partecipanti)16.00-19.00: Lezioni aperte per tutti gli strumenti

19.00-20.00: Concerto finale

PER TUTTE LE ATTIVITA’ E’ PREFERIBILE LA PRENOTAZIONE.

via G. Meda 45 - 20141 Milano02 8438027 - [email protected]

www.ilclassico.it

IlClassico Scuola di Musica

BENJAMIN BRITTEN1913-2013

L’anno da poco cominciato è ricco di commemorazioni. Nessuno può ignorare il duecentesimo anniversario della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner, soprattutto a Milano dove l’inaugurazione del Teatro alla Scala è stata occasione per un’insulsa polemica da parte di chi avrebbe preferito aprire con un’opera verdiana invece che con il wagneriano Lohengrin. Ma nel 2013 saranno trascorsi anche 450 anni dalla nascita di John Dowland, 150 da quella di Pietro Mascagni, 100 da quella di Witold Lutoslawski e di Benjamin Britten, oltre che 50 anni dalla morte di Francis Poulenc e di Paul Hindemith. Oggi vorrei ricordare in particolare Benjamin Britten pianista, compositore e direttore d’orchestra inglese, nato a Lowestoft – Suffolk il 22 novembre 1913 e morto ad Aldeburgh il 4 dicembre 1976. Nel panorama musicale del XX secolo spicca per la sua personalità originale che, pur tenendo sempre presente la realtà dei suoi contemporanei, lo fa assomigliare solo a se stesso. Talento precoce (i primi abbozzi della famosa Simple Symphony per archi risalgono a quando aveva dieci anni), studia prima con Frank Bridge e poi con John Ireland, ma manifesta fin dall’inizio una vena personale ed eterogenea, ispirata dall’ammirazione per Purcell, Bach, Mozart, Schubert nonché Mahler, Verdi, Berg e il folklore inglese. Questi compositori di riferimento, una particolare attenzione alle forme e al nitore espressivo uniti ad una spiccata sensibilità timbrica e ad una predilezione per la vocalità, lo portano spesso ad essere definito “classico”, in contrapposizione alle correnti avanguardistiche dell’epoca.Fondamentali per lo sviluppo umano ed artistico di Britten furono l’incontro con il poeta W. H. Auden, col quale condivideva valori politici ed estetici, e soprattutto il sodalizio artistico e personale con il tenore Peter Pears, conosciuto nel 1936 e rimasto al fianco del compositore fino alla morte di quest’ultimo.

L’ecletticità di Britten lo porta a cimentarsi in quasi tutti i generi musicali dal sinfonico al cameristico, con particolare attenzione all’opera cui darà nuovo impulso. La sua scrittura è spesso tecnicamente impegnativa, ma non eccede mai

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nel virtuosismo fine a se stesso, perché il suo interesse è volto al contenuto musicale, espresso attraverso ampie melodie, in controtendenza rispetto alla maggior parte delle correnti musicali a lui contemporanee. Questa caratteristica compositiva è strettamente legata alla visione sociale attribuita da Britten alla musica: egli vuole che la sua opera sia sempre comprensibile, utile alla comunità e non destinata ad un circolo di pochi eletti. Proprio questo desiderio lo porta ad esprimere valori personali come il pacifismo del War Requiem, ma anche a dedicarsi con fervore a composizioni destinate ad un pubblico di giovanissimi come The Young Person’s Guide to the Orchestra, l’opera per bambini Noye’s Fludde, e The Little Sweep (il Piccolo

Spazzacamino), seconda parte del più articolato spettacolo Let’s make an Opera! che prevede anche il coinvolgimento attivo del pubblico.La volontà di divulgare la musica rese Britten attivo anche come organizzatore: nel 1947 fondò l’English Opera Group con l’intento di valorizzare la produzione operistica inglese e l’anno successivo diede vita al Festival di Aldeburgh, che continua tuttora a sopravvivergli, caratterizzato da un particolare interesse per l’attività didattica.

Per chi volesse avvicinarsi al compositore esiste però un bel cofanetto di 7 CD della Decca:

BRITTEN conducts BRITTEN

Come si evince dal titolo, si tratta registrazioni che coinvolgono il musicista nelle vesti d’interprete, sia come direttore d’orchestra che come pianista. La scelta delle opere è molto varia e comprende tanto il repertorio sinfonico quanto quello cameristico, in formazioni strumentali e/o vocali.

Elisabetta Cannata

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FESTSPIELHAUSLa nuova dimora del Festival del Tirolo Erl

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove la mancanza di risorse finanziarie sembra avere la meglio sulla riuscita di nuove iniziative e progetti, ecco un esempio di come a volte i “sogni” si possano avverare: un nuovo teatro è arrivato per Natale per il Festival del Tirolo Erl, paesino tirolese di 1500 anime, una manciata di alberghi e moltissime mucche. La nascita di questo Festival è molto particolare. Il piccolo paese di Erl trovandosi in una zona di confine, è stato teatro di molte guerre, assedi e sofferenze. Nell’arco del XVII secolo i suoi abitanti, stanchi ormai dei sanguinosi conflitti, fecero un giuramento: ad Erl si sarebbero tenuti, ogni 6 anni, i cosiddetti Passionsspiele - una drammatica rappresentazione teatrale della Passione di Cristo - solo se il paese fosse stato risparmiato dagli orrori di un’ennesima

guerra. Fu così che le loro preghiere non rimase inascoltate e che Erl diventò da allora un simbolo di queste particolari rappresentazioni.Nel 1959, si costruì un nuovo teatro adatto ad ospitare le manifestazioni religiose dei misteri della Passione: il Passionspielhaus, un auditorium con più di 1500 posti, un enorme palcoscenico e un’acustica sensazionale che ancora oggi non ha perso niente del fascino originario, diventando il

simbolo del paese. Risale però al 1997 l’anno di fondazione del Festival del Tirolo Erl, momento in cui il M° Gustav Kuhn realizza il sogno di dirigere ed organizzare un festival tutto suo.Ma quando nel 2005 il Festival assume rilevanza internazionale, ecco che inizia ad aprirsi la strada per la costruzione di un nuovo edificio che inizierà nell’ottobre 2010. Inaugurato il 26 dicembre 2012, il Festspielhaus, 862 posti a sedere ed il golfo mistico più grande del mondo, è stato letteralmente costruito sulla roccia in cui vi sono state ancorate le fondamenta per far fronte alle intemperie ed alle

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piene proteggendo il suo bene più prezioso: la musica.Dal punto di vista architettonico, il teatro rispetta in tutto e per tutto il vecchio Passionsspielhaus e l’estetica paesistica e naturale dei dintorni: d’estate, quando il bianco edificio del  Passionsspielhaus è teatro delle rappresentazioni sacre della Passione o sede del Festival del Tirolo Erl, la scura facciata del nuovo edificio si armonizza perfettamente con lo sfondo delle scure foreste tirolesi. In questo modo il Passionsspielhaus è ancor più in evidenza.

Durante l’inverno accede il contrario: mentre i contorni del Passionsspielhaus sfumano sullo sfondo bianco circostante, i colori scuri del nuovo Festspielhaus spiccano sul paesaggio innevato del Tirolo.Il Festspielhaus diventa così molto più di nuovo edificio: è una nuova “patria” del Festival del Tirolo Erl e di tutti coloro che lo hanno reso così importante. Ma è anche culla di un’idea avveniristica: l’idea del rapporto con la musica quale storia d’amore, un amore alimentato più dalla passione verso di essa che dal profitto.

"La musica è vita. La vita è autodeterminazione, e nessuno deve imporci come vivere e che cosa è la musica."

Gustav Kuhn

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20 DICEMBRE 2012L’ultimo concerto natalizio del Coro Akses

Il 2012 del Coro Akses si è concluso con il Concerto di Natale che si è tenuto giovedì 20 dicembre nell’ambito progetto “Bianco Inverno” promosso dal Comune di Milano che ha sostenuto oltre 200 eventi gratuiti per le festività natalizie e di fine anno.Il Coro, diretto dal suo M° Dario Grandini ed accompagnato all’organo da Stefano Borsatto, ha eseguito la “Missa Sancti Nicolai Tolentini” di M. Haydn e canti natalizi della tradizione.Vi ricordiamo che il prossimioappuntamento con il Coro Akses sarà il 24 febbraio 2013 ore 11.00 presso il Teatro dal Verme con la fiaba musicale “L’avvocato del lupo” di Giovanni Dario Manzini.

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Concerto di

Natale

Giovedì, 20 dicembre 2012 , ore 21:00Chiesa Rossa Santa Maria Annunciata, via Neera 24

Missa Sancti Nicolai Tolentini di M.HaydnCanti tradizionali natalizi

Coro di Voci Bianche Akses Maestro del Coro: Dario GrandiniOrgano: Stefano Borsatto

Associazione Il Classico Musica e ArteVia Meda 45, 20141 Milano - [email protected]

LE PROPOSTE

ASCOLTIAMOSpeciale Britten

Questo mese dedichiamo la nostra lista d’ascolto a Benjamin Britten.

Opere corali:Friday Afternoons (1935)A New Year Carol for voices and organ/piano (1936)A Ceremony of Carols (1942)Missa Brevis for boys' voices and organ (1959)

Opere orchestrali:Simple Symphony, for string orchestra (1934)The Yong Person’s Guide to the Orchestra (1946)

Opere:Let's Make an Opera (The Little Sweep) (1949)Noye’s Fludde (1958)

Per pianoforte:Twelve variations on a theme, for piano (1930)Introduction and Rondo alla burlesca, for 2 pianos (1940)Night-Piece (Notturno) for piano (1963)

Per arpa:Suite for Solo Harp (1969)

Per violoncello:Cello Suite No. 1 (1964)

Per timpani:Timpani Piece for Jimmy, timpani solo (1955)

Musica da camera:String Quartet No. 1 in D major (1941)

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VITA DI SCUOLA

LEZIONE APERTA DI PROPEDEUTICO I più piccoli ci vanno vedere cosa sanno fare

Si è tenuta venerdì 21 dicembre, subito prima della festività natalizie, la prima lezione aperta dell’A.s. 2012-2013 dei corsi di propedeutico.I più piccoli della nostra scuola, 3 o 4 anni, hanno fatto vedere ai propri genitori, con un po’ di emozione, quello che stanno imparando.

Vi ricordiamo che in occasione del prossimo Open Day di sabato 26 gennaio, alle ore 16.00 si terrà un laboratorio gratuito al quale potranno partecipare i bambini tra i 3 ed 5 anni che ancora non conoscono la propedeutica musicale. Gli insegnanti saranno poi a disposizione per fornire ai genitori interessati tutte le informazioni e le delucidazioni di cui avranno bisogno.

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RIUNIONE CON I GENITORI

Si terrà venerdì 25 gennaio alle ore 20.30 la riunione aperta a tutti i genitori alla quale parteciperanno gli insegnanti della scuola i quali forniranno tutte le informazioni sulle novità della riforma dei conservatori e sulle nuove direttive che la scuola ha deciso di attuare per quanto concerne modalità di verifica interne ed esterne di cui abbiamo parlato nel precedente numero di dicembre de IlClassicogiornalino.

INCONTRO MUSICALE DI FINE I QUADRIMESTREsabato 19 gennaio 2013

Tornati dalle vacanze natalizie, ecco che si è quasi giunti alla fine del I quadrimestre che si concluderà con l’Incontro Musicale di sabato 19 gennaio.Tutti gli allievi della scuola, anche quelli che anno iniziato appena lo studio dello strumento, si esibiranno con uno o più brani studiati nel corso del quadrimestre che sta per concludersi, avendo così l’opportunità di verificare il lavoro svolto. Importante momento formativo, l’incontro non è semplice esibizione ma anche e soprattuto un’occasione per imparare a gestire ed affrontare un piccolo pubblico, che anche se costituito da genitori ed insegnanti ha un suo grande valore.

Gli allievi si esibiranno suddivisi in tre gruppi. Alla bacheca potrete trovare la suddivisione e gli orari di convocazione e di inizio dei diversi gruppi.

VALUTAZIONI DI FINE I QUADRIMESTRE

Quest’anno, al termine del I quadrimestre e degli scrutini, verranno inviate ai genitori (via mail) le valutazioni di tutti gli allievi.

All’interno della scheda l’insegnate darà indicazioni su impegno, crescita e maturazione, resa musicale, suggerimenti ed una breve osservazione sull’Incontro Musicale. Per chi volesse avere maggiori chiarimenti, gli insegnanti saranno poi a disposizione per eventuali colloqui.

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IL PROSSIMO SEMINARIO DI AUDIOPERCETTIVA

giovedì 24 gennaio

I corso II corso III corso

17.00-18.00 18.00-19.00 19.00-20.00

INIZIO SECONDO QUADRIMESTRE

lunedì 28 gennaio

MATITE IN MANO

Di Marta Pugliese ed il suo papà

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ATTIVITA’ ARTISTICA DEI DOCENTI

CARLO DE MARTINI

Ecco i prossimi concerti che vedranno impegnato il M° De Martini:• venerdì 11 Gennaio Bruges -Giardino Armonico -Concerti Grossi• venerdì 8 Febbraio ore 21 Milano, via Curio Dentato, Classico Terzetto Italiano• Domenica 10 Febbraio pomeriggio Biella -Classico Terzetto Italiano• Sabato 16 Febbraio Varese (provincia) Classico Terzetto Italiano

ELISABETTA CANNATA

Ha preso parte all’ormai tradizionale Concerto di Fine Anno dell'Orchestra Haydn di lunedì 31 dicembre presso l'Auditorium di Trento. L’orchestra, diretta da Asher Fisch, anche al piano per l’occasione, ha presentato uno stimolante programma musicale a cavallo fra Ottocento e Novecento, adatto alla festa di fine anno all’insegna del classico più allegro e coinvolgente: Strauss, Lehár, Kálmán, Bernstein passando poi alla musica di grande impatto e familiarità di Gershwin. Sono stati eseguiti pezzi senza epoca come il celeberrimo «The man I love» e l’inconfondibile «Rhapsody in Blue».

CHIARA GRANATA

Si esibirà giovedì 10 gennaio nell’ambito di “... e il suono francese conquistò l’Europa”, giornata dedicata alla casa fondata da Sebastien Erard: concerti, letture e riflessioni intorno alle sonorità del Grancoda da concerto Erard del 1886 e dell’arpa storica a movimento semplice Erard del 1824.Chiara Granata eseguirà “Adagio. God preserve the Emperor” di S. Dussek e “Fantasie puor la harpe sur plusieurs themes fovoris d’Haydn” di N.C. Bochsa.

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CURIOSITA’

LA CIVILTA’ E’ NATA 7000 ANNI PRIMA DELLE PIRAMIDI

Sapreste dire qual è il complesso monumentale più antico del mondo?Forse le piramidi di Giza o i megaliti di Stonehenge?

La risposta, che ha sconvolto la linea temporale dello sviluppo della civiltà, non si trova né in Egitto né nel Regno Unito, bensì in Tuchia.

Era infatti il 1963 quando il sito archeologico di Göbekli Tepe, situato nella cosiddetta “mezzaluna fertile”, area compresa tra Palestina, Turchia sud-orientale ed Iraq, venne riconosciuto ed erroneamente liquidato come “cimiero medievale”.

Ma nel 1994 l’archeologo tedesco Klaus Schmidt, studiando i siti neolitici nel Nord della mezzaluna fertile, andò a dare un’occhiata a Göbekli Tepe ed intuì subito che era stato commesso un grave errore: quelle che erano state prese per lapidi tombali altro non erano che pilastri a T neolitici. Gli scavi che seguirono portarono alla luce quattro grandi cerchi megalitici, dai 10 ai 30 metri di diametro, composti da 43 pilastri a T e muri a secco decorati da centinai di bassorilievi e sculture di animali

e piante, volti e simboli astratti. Ma la scoperta più clamorosa arrivò attraverso la datazione delle ossa degli animali trovati nei vari strati archeologici, da cui si è scoperto che la realizzazione di Göbekli Tepe è iniziata 11.000 anni fa, migliaia di anni prima della Grande Piramide e 6.000 anni prima che Stonehenge prendesse

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forma. Göbekli Tepe diventa così il primo complesso templare e l’opera d’arte monumentale più antica del mondo. Si pensa si possa trattare di un tempio per i defunti, forse anche un luogo iniziatico, una sorta di cattedrale neolitica, capostipite di tutti i luoghi di culto dell’umanità.Tante sorprese derivano da tale scoperta. La tesi di Schmidt è quella che la cooperazione tra cacciatori e la formazione di questo centro di culto siano nate per esigenze religiose. Il tempio costituiva il fulcro della città, attorno ad esso era stato costruito tutto il resto: non un piccolo insediamento urbano, ma una vera e propria città con tempi, laboratori e case.E se le vecchie teorie sulla “rivoluzione del Neolitico” sostenevano la nascita prima della città e poi dei luoghi di culto, il sito di Göbekli Tepe sembra dimostrare invece che la religione sia apparsa prima della vita civilizzata ed organizzata in centri urbani. Ma non è finita qui. Una struttura monumentale dimostra che, anche prima dello sviluppo dell’agricoltura, gli uomini possedessero i mezzi necessari per erigere siti di tali enormi dimensioni. Secondo il direttore dello scavo, infatti, fu proprio

l’organizzazione sociale necessaria alla creazione di questa struttura a favorire uno sfruttamento pianificato delle risorse alimentari e lo sviluppo delle prime pratiche agricole. “Per mantenere le migliaia di persone che costruivano il monumento, a un certo punto la caccia non deve essere più bastata... Dai campi naturali di cereali selvatici gli uomini devono aver cominciato a

raccogliere i semi, per avere un cibo abbondante e facile da conservare. Poi, dalla raccolta, si è passati alla coltivazione”. Secondo Schmidt, quindi, è stato il primo dei monumenti umani ad aver spinto verso l’agricoltura, non quest’ultima verso i monumenti come sostenuto dalle teorie precedenti alla scoperta di Göbekli Tepe. E la scrittura?Bisogna sapere che sui pilastri, sotto le immagini principali, si trovano combinazioni di figure animali e simboli come la mezzaluna il cui aspetto richiama fortemente quello dei geroglifici egizi. Si tratta probabilmente di pittogrammi. Insomma, la nascita dell’idea di base della scrittura risulterebbe così anticipata di migliaia di anni.E chissà quante cose ancora Göbekli Tepe ci farà scoprire sulla storia dell’uomo.

Letizia Schifano

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