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ilGallo_Num06EdizioneNord

Date post: 08-Mar-2016
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il il G G a a l l l l o o Anno 17, numero 06 (478) - 17/30 marzo 2012 - www.ilgallo.it - [email protected] Riti & Tradizioni Le Tavole di San Giuseppe Tromba d’aria: la via dei ricorsi CINEMA E TEATRO COI GALLETTI 23 Gli appuntamenti a San Cassiano, Minervino, Salignano e Melissano ALL INTERNO 22 Elezioni: l’ora delle scelte “I giovani che incontro mi sembrano assetati di vita, incerti sul loro futuro ma desiderosi di qualcuno che insegni loro la speranza e la fiducia nella vita” Il Vescovo Angiuli MONSIGNORE E I GIOVANI 18/19 Amministrative. In via di definizione strategie e candidature a Lecce, Casarano, Galatina, Gallipoli, Ruffano, Tricase e negli altri Comuni salentini chiamati al voto DA PAGINA 7 Nasce il Punto di fusione tra centro estetico e Day Spa13 Dopo il fenomeno dello scorso 4 febbraio si ponderano le azioni di aiuto per i cittadini a cui l’evento ha pro- curato danni SPECCHIA Becosclub Estetica 2000
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ililGGaallllooAnno 17, numero 06 (478) - 17/30 marzo 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

Riti & TradizioniLe Tavole di San Giuseppe

Tromba d’aria: la via dei ricorsi

CINEMA E TEATRO COI GALLETTI 23

Gli appuntamenti aSan Cassiano,

Minervino, Salignanoe Melissano

ALL’INTERNO

22

Elezioni: l’ora delle scelte

“I giovani che incontromi sembrano assetati divita, incerti sul loro

futuro ma desiderosidi qualcuno che insegni loro lasperanza e la

fiducia nella vita”

Il Vescovo AngiuliMONSIGNORE E I GIOVANI

18/19

Amministrative. In via di definizione strategie e candidature a Lecce, Casarano,Galatina, Gallipoli, Ruffano, Tricase e negli altri Comuni salentini chiamati al voto

DA PAGINA 7

Nasce il Puntodi fusione tracentro esteticoe Day Spa”13

Dopo il fenomenodello scorso 4 febbraiosi ponderano le azionidi aiuto per i cittadinia cui l’evento ha pro-curato danni

SPECCHIABecosclubEstetica 2000

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dai Comuni 17/30 MARZO 2012ilgallo.it4

Hanno ragione i giovani quando li vado a tro-vare nelle loro scuole per portare sensibiliz-zazione nelle loro assemblee, a chiedermiperché la colpa in un incidente stradale è

quasi sempre nostra? La mia risposta infatti è, che lacolpa non è sempre dei giovani e questo incidente loprova in pieno , purtroppo il fenomeno dei pirati dellastrada è in continuo aumento, questo triste dato sca-turisce dalla crisi e dal continuo aumento delle po-lizze assicurative, la gente non riesce più a vivere enon potendo fare a meno di usare la macchina rischiadi fare dei danni irreparabili per se e per gli altri. inbrevissimo tempo veniamo a conoscenza di due inci-denti che hanno dell’inverosimile, infatti questoscappa e io i gioco la testa che se verrà individuato ilresponsabile si scoprirà che di sicuro non ha la co-pertura assicurativa, altrimenti perché scappare? Il se-condo coinvolto in un incidente stradale con serieferite ad un arto inferiore, ma circolava senza cascosenza copertura assicurativa senza rispetto per nes-suna norma, ma se vogliamo aggiungo che pure alsottoscritto alcuni anni fa fu coinvolto su due inci-denti diversi e tutti e due senza copertura assicura-tiva, allora qualcosa in questa città deve esserecorretta ed in fretta pure, come pure bisogna multarei tantissimi indisciplinati nel parcheggiare ovunquesenza rispetto nemmeno per i disabili. Nonostante lenorme siano sempre più severe, gli utenti della stradapiù indisciplinati pare che non interessa se gli tolgonola patente o se gli vengono decurti i punti, allora bi-sogna essere più repressivi e più continui nel con-trollare, la crisi e la disoccupazione non deve essereuna via di fuga per legittimare la circolazione irre-

sponsabile, come nel caso in questione, anzi deve es-sere un modo per riprenderci la bici e cosi facendoevitare di fare dei danni alla natura e ridurre la circo-lazione in città di moltissimi veicoli giunti al collasso, ma di contro qualcuno giustamente dirà dove sonole piste ciclabili? È vero pure questo! Allora il nostroappello è uno soltanto lavorare tutti insieme per ilbene comune, quale quello di tappare da subito tuttele buche in città, creare spazi per far circolare le bici( è la volontà da parte di molti cittadini c’è già) ri-spettare i pedoni che circolano sulle strisce pedonali,dare la precedenza a chi ne ha diritto, rispettare le se-gnaletiche non deve essere un optional ma un obbligomorale verso noi stessi, forse non ci si rende contoche da un momento all’altro circolando la precedenzapuò esserci ricambiata o ci dimentichiamo che nonsempre ne abbiamo diritto, a volte avendo vissuto sepur per breve tempo in Germania mi viene di dire chedovremmo stare tutti li per soli sei mesi e al ritorno si-curamente avremmo la visione di un altro sistema,che funziona però!Alcuni mesi fa in occasione di unaserie di incidenti addirittura uno mortale, lanciammouna proposta di avviare il senso unico sulle (4 portedi Nardò) ma a nessuno glie ne fregato più di tanto,eppure questa strada sta diventando una strada ad altorischio se non come si spiegano questi incidenti, que-

sta proposta la rilanciamo di nuovo oggi,facciamo il senso unico , realizziamo piùparcheggi, piste ciclabili, più passaggi pe-donali con maggiore segnaletica che fungada deterrente al limite di velocità, ma que-sto spetta ai tecnici trovare il sistema mi-gliore per ridurre il pericolo in città e si può

fare basta guardare ad altre città che in sicurezza stra-dale hanno investito molte risorse che oggi però con-sentono di avere un ritorno economico in tal senso.Tornando all’argomento mi sento di dire che in unacittà come la nostra certe incoscienze non dovrebberoaccadere ,una città civile come la nostra,dovrebbe es-sere di esempio ad altri, ma purtroppo se questo fe-nomeno molte volte denunciato dalla nostraassociazione resta inascoltato non lamentiamoci onon meravigliamoci perché questi siamo noi, non ar-rabbiamoci con le forze di Polizia quando ci sanzio-nano siamo stati noi stessi a chiedergli di farlo, lorosono li per questo per far rispettare la legge cosa chemolti di noi stanno dimenticando, non piangiamo sepoi qualche pirata della strada ci ammazza il figlio ola figlia, perché in un certo modo ne siamo complicial tempo stesso, dobbiamo avere il coraggio di de-nunciare e collaborare con le forze di polizia a far as-sicurare questo pazzo alla giustizia prima che facciadanni più seri in futuro. Per debellare il fenomenodelle vittime della strada, che purtroppo la nostra Na-zione mantiene come triste primato Nazionale e In-ternazionale, bisogna cambiare modo di essere e dipensare e quindi in una sola parola, una nuova cul-tura di vita sociale. Guidare con responsabilità.

Walter Gabellone (Presidente ACdV)

Nardò: “Guidare con responsabilità”Alla Conquista della Vita. “Si lavori tutti insieme per il bene comune, quale quello di tappareda subito tutte le buche in città, creare spazi per far circolare le bici, rispettare i pedoni…”

Lachiusura di qualche mese per consentirealcuni lavori di adeguamento e manuten-zione agli impianti, ha consentito ancheun ulteriore arricchimento con l’esposi-

zione al pubblico di tutta la serie storica dei ritratti deivescovi gallipolini, ad iniziare da mons. De Ruedache resse la sede episcopale dal 1622 al 1650. Perl’occasione hanno avuto degna collocazione anche idue cippi d’età imperiale romana con iscrizioni fune-rarie latine ed il preziosissimo testo bizantino attri-buito a Giorgio di Gallipoli che amplia la cronotassidei vescovi gallipolini, con Pantaleone vissuto nelXIII secolo. In attesa della conclusione dei lavori direstauro degli altri quattro, hanno avuto provvisoriacollocazione anche due dei “tableaux” in creta estucco, attribuiti a Mauro Manieri che li aveva ese-guiti nella prima metà del ‘700 a decorazione del-l’aula dell’oratorio dei Nobili. Il museo di Gallipoli siaccredita, quindi sempre più, quale luogo della me-moria storica dell’antica diocesi gallipolina, facendogustare ai visitatori la ricchezza artistica delle colle-zioni nella loro valenza storica e culturale, che li legaindissolubilmente alla storia stessa e alla cultura mil-lenaria di Gallipoli. Si ricorda a proposito che quisono custoditi gli argenti del ricco tesoro di San-t’Agata con i busti di Sant’Agata e San Sebastiano, icalici e gli ostensori prodotti dalle mani provette dinoti argentieri napoletani. Ricca la collezione di di-pinti dall’Assunta del De Mura all’Immacolata delCatalano (in restauro) e che tra non molto si arricchiràdelle quattro tavole lignee dipinte dal Riccio apparte-nenti alla Confraternita della Purità. Doviziosi gli ap-parati serici dei secoli XVII-XIX secolo tra cui il

pallio vescovile del XVII secolo e le croci pettoralidei vescovi che vollero in passato donare alla Diocesie ai suoi successori.

Ma il museo vuole diventare anche testimone dell’artedei gallipolini che nei secoli hanno lasciato traccia delloro genio creativo. Ad iniziare dai fonditori di cam-pane fino ai cartapestai, dal Flora a Pantile e Scor-rano, che si cimentarono con successo nella difficilearte della cartapesta. E delle confraternite, poi, chetanta ricchezza culturale e decorativa hanno lasciatonel corso della loro storia. È questo il motivo per cuiGallipoli Nostra ha accettato la gestione dell’impor-tante istituzione museale, che intende valorizzare almeglio, non solo promuovendone la fruizione pub-blica, ma soprattutto facendolo diventare polo cultu-rale di interesse e studio, grazie all’opera di Direzionesaggia e lungimirante del Vicario diocesano per i beniculturali, don Giuliano Santantonio, e del coordina-tore dei servizi culturali dell’Associazione Elio Pindi-nelli, noto ricercatore e storico della città. Inprogramma, perciò, iniziative di sensibilizzazione e dipromozione alla visita del Museo e programmi speci-fici di visite didattiche per alunni e studenti dellescuole del territorio. Il Museo diocesano è apertodalle 10 alle 12 il mattino e dalle 17 alle 19 il pome-riggio, con l’obiettivo di ampliare tali fasce orarie, so-prattutto in prossimità del periodo estivo durante ilquale si spera di poter svolgere un servizio appro-priato anche di informazione turistica, in collega-mento con tutte le realtà istituzionali, economiche edassociazionistiche della città.

Il presidente Francesco Fontò

La Diocesi di Gallipoli ritrova il suo MuseoRiapre. Grazie alla convenzione stipulata tra la Curia e l’Associazione Gallipoli Nostra, chedi fatto ne assume la gestione. Esposta la serie storica dei ritratti dei vescovi gallipoliniQUANDO SI PUÒ VISITAREIl Museo diocesano è apertodalle 10 alle 12 il mattino edalle 17 alle 19 il pomeriggio

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Ricordiamoci di Pasolini

ora parlo io17/30 MARZO 2012 ilgallo.it 5

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Laprotesta divampa in tutta Italia. No Tav, manon solo, indignati di tutti i generi edanche con molte ragioni. La stretta econo-

mica sta facendo ribollire un disagio sempre più dif-fuso. Tale disagio va compreso e chi di dovere devestudiare le contromosse. Ma chi vive il disagio nondeve commettere l’errore di prendersela con chi di-fende la legge e che, nonostante le storture di chimal rappresenta le istituzioni, resta una tutela pertutti, senza differenze. Perciò val la pena ricordarel’orazione di Pierpaolo Pasolini dopo gli scontri diValle Giulia, Università di Roma, 1° marzo 1968, esat-tamente quarantaquattro anni fa. Quel giorno l’in-tellettuale comunista prese tutti in contropiedeschierandosi coi poliziotti: “Quando ieri a Valle Giu-lia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavocoi poliziotti! Perché (…) sono figli di poveri. Ven-gono da periferie, contadine o urbane che siano.(…) E poi, guardateli come li vestono: come pa-gliacci, con quella stoffa ruvida che puzza di ranciofureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente, è lostato psicologico cui sono ridotti (per una quaran-tina di mille lire al mese). (…) Hanno vent’anni, lavostra età, cari e care. (...) I ragazzi poliziotti chevoi per sacro teppismo (…) di figli di papà, avetebastonato, appartengono all’altra classe sociale.(…) Voi, amici (benché dalla parte della ragione)eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dallaparte del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dun-que”. Pasolini, 44 anni fa, aveva già capito tutto.

Fino alla metà del secolo scorso,nei piccoli centri del Salento, ilbar o caffè non si conosceva perniente, era dato di scorgerne

qualche insegna solo nelle localitàpiù grandi. Tuttavia, nel solco e se-condo i canoni della sana civiltà con-tadina, all’epoca predominante, lagente, pressoché indistintamente, so-leva collocare in seno all’alimenta-zione, spartana e nello stesso tempoequilibrata e efficace, anche il con-sumo del vino: fa buon sangue, tonifica i mu-scoli di braccia, gambe e spalla, difende dalraffreddore e dalla tosse, si credeva e sosteneva. (…)Quel paio di bicchieri, fra i sorsi assunti a cannadalla bottiglia portata appresso per la giornata di la-voro nei campi e il calice a tavola, la sera, rappre-sentava un rito, una sacralità per anziani, adulti egiovani. Alle anzidette bevute quotidiane campa-gnole e domestiche, per i compaesani capo famiglia,si aggiungeva, la domenica pomeriggio e in occa-sione delle feste, l’accesso e la sosta fra amici al-l’interno dell’esercizio di mescita, o “puteca”; dalbancone dell’oste, o “puticaru”, scivolavano di tantoin tanto sui tavolini di legno quadrati, di norma perquattro avventori, contenitori in vetro da un litro odue, insieme con la guantiera di bicchieri: preferi-bilmente, rosso e, talvolta, bianco. Fra scambi di no-tizie inerenti al comparto agricolo, intorno al clima,circa il menage delle famiglie, si riempivano e svuo-tavano calici con la sana e genuina bevanda. L’unica“esagerazione” consisteva in saltuari giri di “pa-trunu”, con la designazione, di volta in volta, di undominus, giustappunto un padrone, il quale tenevadavanti a sé il servizio del “puticaru” e assegnava ilconsumo agli occupanti del tavolo, a sua assoluta eesclusiva discrezione. In tal modo, poteva succedereche, a rotazione, qualcuno finisse col bere in ec-cesso, avveniva qualche sbronza, intera o mezza,ubriacatura di compagnia, con la conseguenza, per ilpreferito, del rientro a casa a passi lenti, se non pro-prio traballanti: peraltro, con premurosa accoglienzasulla soglia, nonché con naturale e amorevole com-prensione, da parte della moglie. La ciucca matu-rava e passava con discrezione fra le muradomestiche, con l’ausilio di un pesante sonno, finoall’indomani, allorquando il protagonista doveva

aver ripreso in pieno le forze e riprenderele fatiche nei campi. Queste le umane vi-cende, nel’almanacco 1950, diffuse in-torno al prodotto vino. Nessun’altra

bevanda alcolica, una bottiglia di“spirito” allo stato puro si acqui-stava nelle ricorrenze (matrimoni,

battesimi), allo scopo di preparare,in casa, artigianali liquori con l’ag-giunta di acqua, zucchero e piccole

dosi di essenze aromatiche in fla-concini reperiti nel negozio d’ali-

mentari. Oggi il bicchiere di vino, l’assunzionecadenzata, la moderazione, l’eccesso saltuario e co-munque ragionato, hanno ceduto il posto alla modadell’impulso, ad una sorta di bramosia e avidità con-cettuale e mentale, ad una sfrenata corsa verso la ge-neralità delle bevande alcoliche. E apparecompletamente invertita la platea degli attori, ilruolo di protagonisti più vivi e vivaci nel consumoè compiuto dai giovanissimi e anche dai ragazzi eragazzini. A qualunque ora del giorno. Secondo lestatistiche, le nuove leve iniziano a bere ad appena11 anni, tre adolescenti su quattro, d’età compresafra i 14 e i 16, arrivano tranquillamente ad ubria-carsi. Infatti, si leggono e si sentono, frequente-mente, casi d’incoscienti, di entrambi i sessi, i qualifiniscono conciati male, costretti a ricorrere a cured’emergenza per evitare drammi devastanti. Esseretestimoni o spettatori è, senza dubbio, un eserciziopiù semplice rispetto a un altro impegno che do-vrebbe mirare ad appurare le ragioni, i perché degliscivolamenti, delle tendenze modaiole, prevalenti epericolose. Sarà forse stato l’allentamento delle bri-glie in funzione di guida, la rarefazione della vici-nanza e delle prediche per bocca degli adulti?Ovvero, la smisurata crescita d’importanza, fra pian-ticelle in crescita e ancora fragili, della fraintesascuola di vita? Dalla fase dell’idolatria all’indirizzodei capi d’abbigliamento griffati (si ha memoria deicosiddetti paninari?), al culto irrinunciabile del-l’universo di cellulari e dintorni, al consumo all’im-pazzata di vino e di altri pericolosi miscugli alcolici:tutt’altro che un progressivo sentiero di sana forma-zione e maturazione, di crescita equilibrata, per lamaggior parte di figli e nipoti dell’oggi, per tanti chesaranno, domani, al nostro posto.

Rocco Boccadamo

Dai giri a patrunu nelle puteche al binge drinking

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amministrative17/30 MARZO 2012 ilgallo.it 7

Lecce cala la manita

Giochi fatti e scenario politico ben defi-nito per le Amministrative a Lecce. Aquanto pare tutti i partiti, i movimentipolitico-culturali e le liste civiche,

dopo lunghi e accesi dibattiti, hanno trovatol’intesa e la convergenza politica. A tentarel’ascesa alla poltrona più ambita di PalazzoCarafa sono ben cinque candidati sindaco cheil 6 e 7 maggio prossimi si contenderanno lepreferenze dei leccesi. A difendere i colori delcentrodestra nella coalizione formata da Pdl,Io Sud e Fli sarà l’attuale primo cittadino,Paolo Perrone, che si ricandida dopo averstravinto le consultazioni primarie con unamassiccia maggioranza, stracciando la con-correnza di Paolo Pagliaro (Alleanza perLecce) e Gigi Rizzo (area Giovanardi). Per ilcentrosinistra, sostenuta da Pd, Sel, Idv, Fede-razione della Sinistra e Puglia per Vendola, cisarà Loredana Capone, attuale vicepresidentedella Regione, anche lei vincitrice delle pri-marie a discapito di Carlo Salvemini (Sel) eSabrina Sansonetti (Idv). Il Terzo Polo, dopo lafrattura con Fli, ha da poco ufficializzato lacandidatura di Luigi Melica, professore ordi-nario di diritto pubblico comparato pressol’Università del Salento, che sarà sostenuto daUdc, MeP,Api eAlleanza di Centro. Nel ruolodi outsider solitari ci saranno Maurizio Buc-carella, 46enne avvocato, portavoce del Mo-vimento 5 Stelle, e Antonio Capone, exassessore all’ambiente della giunta Poli Bor-tone, per il movimento civico “Verso Lecce”.I cinque antagonisti lotteranno per assicurarsila vittoria sin dal primo turno. È indispensa-bile, infatti, assicurarsi il 50% + 1 delle prefe-

renze per vincere questa importante competi-zione elettorale. Se non verrà raggiunto il quo-rum, si andrà al ballottaggio e il 20 e 21maggio gli elettori dovranno tornare alle urnee scegliere chi, tra i primi due eletti, dovrà am-ministrare la città. Naturalmente non sonomancate le polemiche, in alcuni casi molto ro-venti, in questa prima fase di campagna elet-torale. Ha fatto discutere non poco l’intesapolitica che ha portato alla riconciliazione traRaffaele Fitto e Adriana Poli Bortone iquali, sotterrata l’ascia di guerra, hanno siglatoun accordo strategico tra Pdl e Io Sud anche inchiave risolutiva per le prossime elezioni re-gionali. Quello che dai diretti interessati è statodefinito come “un passo molto ponderato eresponsabile”, per gli esponenti cittadini delPd è “la vittoria dell’ipocrisia e la sconfittadella lealtà”. Dal canto suo, il sindaco Perroneha gettato acqua sul fuoco definendo quellocon Io Sud “un accordo trasparente, fatto allaluce del sole, proiettato in avanti, avendocome priorità assoluta quella di lavorare suiprogetti a favore della nostra città. L’accordonon coinvolge scelte strategiche e posizioniassunte in questi cinque anni dalla mia am-ministrazione e delle quali resto pienamenteconvinto, in quanto prese nell’interesse su-periore della mia città”. Da registrare anchela spaccatura nel Terzo Polo, con relativoscambio di accuse reciproche, tra Udc e Fli,con quest’ultimo che, contrariamente a quantosta avvenendo in ambito nazionale, ha decisodi sostenere la candidatura del centrodestra an-ziché quella proposta dall’asse dei moderati.

Massimo Alligri

CINQUE CANDIDATI. Pdl, Io Sud e Fli insiemecon Paolo Perrone; Pd, Sel, Idv, Federazione

della sinistra e Puglia per Vendola conLoredana Capone; Udc, MeP, Api e Alleanza

di Centro con Luigi Melica. Poi MaurizioBuccarella per il Movimento 5 stelle e

Antonio Capone per la civica “Verso Lecce”

Inoccasione delle celebrazioni dei vent’anni dalla stragedi Capaci e nell’ambito della sesta edizione del PremioAntonio Montinaro per la Legalità l’Associazione No-

meni per Antonio Montinaro, in collaborazione con Libera – As-sociazioni, nomi e numeri contro le mafie (Coordinamentoregionale Puglia) e l’Agenzia per la lotta non repressiva allacriminalità organizzata del Comune di Bari, indice il concorsodi script cinematografici “A vent’anni da Capaci”. Il concorsosi pone quale occasione di approfondimento e di ricerca sullevicende che hanno contribuito alla trasformazione del nostroPaese dal 1992 ad oggi. Il concorso è rivolto a tutti: singoli cit-tadini, singoli artisti, gruppi informali, movimenti, associa-zioni, scuole. Per ciascun gruppo di lavoro non è previsto unnumero limite di partecipanti. Il concorso prevede la stesuradi un soggetto cinematografico di massimo due cartelle (3.600battute) finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio didurata non superiore a 15 minuti.Lo script dovrà contenere la proposta di un’azione finalizzataalla lotta alle mafie a partire dall’analisi dell’affermazione delMahatma Gandhi: “Dobbiamo diventare il cambiamento che vo-gliamo vedere”. L’iscrizione al concorso è gratuita. I candidatidovranno compilare la scheda di iscrizione e trasmetterla entroe non oltre le ore 14 di lunedì 16 aprile 2012 all’indirizzo [email protected]. Gli elaborati, unita-mente alla liberatoria in allegato e a un documento di ricono-scimento, dovranno pervenire tramite raccomandata A/R entroe non oltre le ore 14 del 10 maggio 2012 all’indirizzo: ARCI Co-mitato regionale Puglia, Via Marchese di Montrone 57, 70122Bari. Tutte le informazioni e chiarimenti in merito al bandopossono essere richiesti fino al 30 aprile 2012 all’[email protected].

PREMIO MONTINARI

A vent’anni da Capaci

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amministrative 17/30 MARZO 2012ilgallo.it8

Colpi di scena a ripetizione nella partedel centrosinistra che non ha ancoradefinito le proprie strategie. Ci era-vamo lasciati con PD, Puglia

per Vendola, Socialisti e UdC che par-lavano fitti e spingevano per una can-didatura unitaria che rispondevaal nome del dirigente comunaleMimino D’Aversa che, però,avrebbe “gentilmente” declinatol’invito. Nel frattempo si sono fattedelle ipotesi dal candidato indicato dal PD,Carmine Zocco, alla clamorosa scelta dell’exsindaco (dal 1997 al 2006) Luigi Ecclesia.Ipotesi, quest’ultima che, però, non ha trovatoalcuna conferma. Ad un certo punto è circo-lata incontrollata la voce di un patto col PES,finora rimasto defilato, e di un candidato Sin-daco a sorpresa: Alfredo De Giuseppe. Maanche quest’ipotesi al momento di andare instampa (mercoledì 14 marzo) già perdeva con-sistenza. Il PD (sempre con Socialisti e Pugliaper Vendola) continua il suo dibattito internoalla ricerca di un candidato che possa andarebene anche all’Udc e anche se il nome restatop secret si è appreso che dovrebbe essereuna figura esterna mai fino ad oggi impegnatadirettamente nella vita politica. Intanto, pro-prio da fonti Udc si apprende che il senatoreRuggeri avrebbe preso tempo fino a venerdì16 marzo per una scelta definitiva.E se l’alleanza con PD, Socialisti e PpV do-vesse saltare, il partito di Casini potrebbe de-cidere di correre da solo, oppure potrebbeapprofondire la trattativa con FLI, Alleanzaper Tricase e, eventualmente, il G.A.T. Nellarestante parte del centrosinistra sono da tempoconfermati Giuseppe R. Panico, candidatodell’IdV, e Antonio Coppola, a capo del suogruppo. Il Sel intanto ha avviato “un percorso

di condivisione programmatica e dipartecipazione democratica” proprio

con il gruppo di Antonio Coppola.

Il Pdl, invece, sembrerebbe aversciolto le sue riserve: manca ancora

il crisma dell’ufficialità ma conogni probabilità sarà LuanaGreco, assessore all’Urbanistica

durante le gestione Musarò, il can-didato Sindaco. Per la precisione, la

Greco sarà a capo di una o più liste civiche egodrà del sostegno della lista del Popolo delleLibertà. Parrebbe a rischio l’appoggio al Pdldi Azzurro Popolare di Ippazio Cazzato.

Si è anche discusso in questi giorni della pre-sunta fuoriuscita dal Pdl di una sessantina diiscritti. In realtà questi, facenti parte delle areeche si possono ricondurre a Nunzio Del-l’Abate e a Pasquale Scarascia, non hanno mairiconsegnato la tessera ma solo espresso laloro posizione critica nei confronti del coor-dinamento provinciale del partito, reo a lorodire di non consultare la base nel momento diprendere le decisioni.

A proposito diNunzio Dell’Abate, il GruppoAperto Tricase ha pronte due liste civiche edha scelto proprio l’ex assessore come candi-dato Sindaco. Ora sono al vaglio possibili al-leanze che, vista l’attuale situazione,potrebbero concretizzarsi con Futuro e LibertàeAlleanza per Tricase. Resta da vedere se, nelcaso di un accordo elettorale, resisterà la can-didatura di Dell’Abate oppure si convergeràsu un nome nuovo, soprattutto nell’ipotesi chesalti il patto tra UdC e una parte del centrosi-nistra e che il Partito di Casini entri a far partedi questo cartello elettorale.

Tricase: che colpi di scena! di Giuseppe Cerfeda

COMUNE ABITANTI SINDACO USC. COALIZIONE

ARADEO 9.676 DANIELE A. PERULLI Lista Civica

CASARANO 20.579 COMMISSARIATO

CASTRIGNANO DE’ GRECI 4.107 DONATO AMATO Lista Civica

CASTRO 2.557 Luigi Carrozzo Lista Civica

GALATINA 28.081 COMMISSARIATO

GALATONE 15.895 Franco Miceli Centrodestra

GALLIPOLI 20.226 COMMISSARIATO

GUAGNANO 6.193 COMMISSARIATO

LECCE 83.303 Paolo Perrone Centrodestra

LEVERANO 13.914 Cosimo Durante Lista Civica

MATINO 11.615 Giorgio A. Primiceri Lista Civica

MELENDUGNO 9.307 COMMISSARIATO

ORTELLE 2.489 COMMISSARIATO

OTRANTO 5.282 Luciano Cariddi Lista Civica

RACALE 10.321 Masismo Basurto Lista Civica

RUFFANO 9.530 COMMISSARIATO

Salice Salentino 8.863 Donato De Mitri Lista Civica

San Cassiano 2.223 Gabriele Petracca Lista Civica

SAN CESARIO 7.357 Antonio C. Girau Lista Civica

SAN PIETRO IN L. 3.733 Salvatore Tondo Lista Civica

SCORRANO 6.755 Mario Pendinelli Lista Civica

TRICASE 17.386 COMMISSARIATO

6 E 7 MAGGIO: DOVE SI VOTA

Girandola. Ridda di ipotesi per PD, PpV, Socialisti e l’UdC che prende tempo. Il Sel converge suCoppola. Il Pdl sceglie la Greco. Il G.A.T. ufficializza dell’Abate e apre a FLI ed Alleanza per Tricase

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amministrative17/30 MARZO 2012 ilgallo.it 9

Acirca due mesi dalle Amministrative, Leve-rano ha già da tempo un suo candidato sin-daco. Si tratta di Giovanni Zecca, 44enneavvocato con una lunga militanza politica es-

sendo consigliere comunale dal 2002 e già capo-gruppo di An. La candidatura di Zecca è stataavanzata dalla locale sezione del Pdl già dalloscorso mese di gennaio in quanto sulla figura del-l’apprezzato professionista convogliano larghi con-sensi da parte degli iscritti al partito. “L’invitorivoltomi da tanti amici che hanno condiviso conme un lungo percorso politico”, ha detto Zecca,“non poteva lasciarmi indifferente. Mi sono sen-tito particolarmente lusingato nel constatare il to-tale consenso dei presenti alla mia indicazioneperché mi ha fatto comprendere quanto sia forte ildesiderio della mia area di potermi vedere allaguida di una lista civica”. Zecca sembra avere leidee chiare sulla strategia politica da adottare per laconquista della poltrona di primo cittadino. “Tutti inostri sforzi saranno diretti alla formazione di unacivica aperta alle altre forze politiche, alla societàcivile ed al mondo dell’associazionismo levera-nese, che si porrà l’obiettivo primario di operareper il nostro territorio con impegno e dedizione.Nella formazione delle alleanze terremo conto diogni istanza e valuteremo attentamente le propostedelle rappresentanze politiche e non, sia riguardola stesura di un programma concordato, sia nellaindicazione di tutte le candidature. L’obiettivo pri-mario”, ha concluso Zecca, “resta in ogni caso la

formazione di una lista civica competitiva, impre-ziosita dalla presenza di una forte componente gio-vanile, che contribuirà fattivamente alla crescitadella comunità leveranese”. La candidatura diZecca è stata accolta con favore anche da altri per-sonaggi di collocazione politica diversa. Uno diquesti è il consigliere comunale del Pd, GiuseppeMartina, già vicesindaco della giunta Durante, ilquale ha offerto il proprio sostegno. “Condivido ilpercorso che Giovanni Zecca intende perseguirecon una lista civica”, ha dichiarato Martina, “dovei cittadini, le associazioni e le forze politiche si pos-sano riconoscere in un progetto comune e in unprogramma che parte dal basso. Il progetto mi en-tusiasma, nonostante la mia appartenenza politicaal Pd, perché il momento difficile e confuso chestiamo vivendo mi stimola a partecipare e a met-

termi nuovamente in gioco per contribuire al benecomune”. Per quanto riguarda il centrosinistra, per-cependo la oramai nota difficoltà dei cittadini a ri-conoscersi negli svariato universo di simboli esigle, il Pd strizza l’occhio ai diversi movimenti naticon l’intento di formulare proposte e progetti percostruire una nuovo percorso politico ed ammini-strativo. Ed è con questo intento che alcuni espo-nenti locali del partito di Bersani hanno incontratoi cittadini appartenenti all’associazione politico-cul-turale “La Chiazza”, dal cui confronto è emersa lanecessità di attuare un concreto programma di ge-stione del territorio che coinvolga concetti quali lasostenibilità, il risparmio delle risorse, la tutela delpatrimonio culturale e ambientale, il recupero e lavalorizzazione dei beni, della memoria e dell’iden-tità cittadina.Ma nomi di papabili aspiranti alla poltrona di primocittadino ancore non se ne fanno. Un’interessantealternativa potrebbe venire dal neo costituito movi-mento denominato “Primo Elemento” che nei giorniscorsi ha ufficializzato la candidatura a sindaco diCarmine Antonio Muci, 43enne avvocato, finoramai impegnato in politica. Il movimento è nato conl’obiettivo di amministrare la città mediante “unprogramma coscienzioso che contempli il da farsisenza voli pindarici, senza false promesse, basatoessenzialmente sulle risorse a disposizione e suquelle garantite dalla capacità progettuale degliAmministratori di domani”.

Massimo Alligri

Leverano: Zecca e Muci ci sonoAncora nulla nel centrosinistra. Alcuni esponenti locali del Pd hanno incontrato i cittadiniappartenenti all’Associazione “La Chiazza” ma ancora niente sul nome del candidato

Consapevoli di star disputando un’ottima stagione, le ragazze dell’AGSCaprarica Volley si apprestano a vivere la fase più intensa dei cam-pionati di Serie D e di Prima Divisione. Tre e sei i turni alla fine dei ri-spettivi gironi, in un’annata che ha visto la conferma del buon lavoro

svolto negli anni precedenti. L’AGS, con al timone il giovanissimo presidenteRiccardo Leo, è una società in cui il divertimento è alla base di tutto, ma incui gli sforzi mirati e l’impegno sembrano farne uno squadrone tagliato per ilsuccesso, almeno a livello locale, da sempre.

Alessandro De Carlo, al quinto anno da allenatore della compagine di SerieD, forte di due salvezze consecutive e di una partecipazione agli spareggi-pro-mozione, esprime la sua contentezza dopo il meritato successo interno per 3-1contro l’Erca Impianti Team Volley, che viene scavalcato al quinto posto ingraduatoria, a 31 punti, proprio dalle capraresi: “Questo è un gruppo solido,che ha voglia di fare bene, che è venuto fuori dalle difficoltà alla grande.Dopo un periodo nero in cui, per vari motivi, mi toccava diri-gere allenamenti con sole 7-8 ragazze, ci siamo rimessi in car-reggiata, e l’obiettivo play-off è vivo… poi chissà, l’appetitovien mangiando!”. La classifica fa ben sperare, anche se il mi-ster invita a non abbassare la guardia: “Nelle tre partite finaliconterà la concentrazione. Un errore sotto rete, o una pallagiocata male, così come un colpo di fortuna, può essere deter-minante. Il quinto posto non ci fa stare tranquilli: la settimapiazza, la prima dei play-out, è lontana solo un punto, ma ilgruppo risponderà bene, ne sono certo”.

Con elementi di sicura affidabilità quali il capitano VirginiaGrande e la veterana Beatrice Biscuso, e grazie alla freschezzadi diverse under 21, credere nel traguardo è più che auspicabile.Ancora più sorprendente risulta essere il cammino delle “baby”di Prima Divisione: una squadra con età media di 18 anni (la piùgiovane del torneo provinciale) che, dopo la vittoria nel gironedi Seconda dello scorso anno, ha tutti i requisiti per bissare la promozione. Aguidarla è il simbolo del volley di Caprarica, coach Giuseppe Castrignanò,socio fondatore del club e curatore di tutto il settore giovanile (dal minivolleyall’Under18, un impegno non da poco): “Ero consapevole di avere l’oro fra lemani già da quando questo gruppo di ragazzine (collaudatissime: insiemequasi tutte da sei stagioni, da quando avevano 12-13 anni, Ndc) iniziò a gio-

care a pallavolo. Quest’anno è stato sinora ricco di soddi-sfazioni, e la terza posizione, valida per i play-off, mi sem-bra molto soddisfacente. L’AGS ha dimostrato sul campodi non aver nulla da invidiare a team come Corigliano eGalatone, lanciatissimi nelle prime due posizioni, e ben piùesperti”. Il fatto che Castrignanò schieri titolare la bravaGiulia Greco, laterale non ancora quindicenne, non stupi-sce: “Da sempre preferisco giocare, per quanto sia possi-bile, con le più giovani, in proiezione futura. Il gruppoodierno è l’Under 18 dell’anno scorso, lo stesso che haconquistato la Prima Divisione. E c’è gente davvero prepa-rata, come la palleggiatrice Dalila Ingrosso (classe ‘93),una nostra bandiera, che è pronta a passare di livello”.

Dopo l’ultima vittoria, il sofferto 3-2 in casa dell’ostico Corsano, l’AGS ospi-terà domenica 18 marzo il Gruppo Volley 1984, che appare condannato alplay-out. Castrignanò chiude con uno sguardo al futuro imminente: “Sarannosei battaglie, da qui sino a fine aprile. Sognare la D è lecito, le ragazze nesono consapevoli!”.

Stefano Verri

A Caprarica il volley spopola

AlessandroDe Carlo

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6/7 maggioilgallo.it10 17/30 MARZO 2012

IlPDL sembra proprio non riu-

scire a trovare una linea co-

mune. Tutto è cominciato con la

richiesta del gruppo politico per

il “Popolo di Ruffano e Tor-

repaduli”, che indicava le Primarie come

“l’unico strumento per la scelta democra-tica del futuro candidato Sindaco“Ora cheil numero di candidati consiglieri è scesoa 10”, vaticina Fabio Rizzo, “ognifamiglia o gruppetto potrà scendere incampo con la propria lista, anzi sembraproprio che stia accadendo. Infatti è conla massima leggerezza che ogni giornovengono fuori nomi di candidati Sindacoper le prossime amministrative, come se ilproblema fosse il nome del Sindaco e nonil suo programma e il suo gruppo. Siamoarrivati alla conclusione che l’unico modoper uscire da questo buio potrebbe esserequello di accendere una candela, e questacandela si chiama Primarie, strumento dimassima espressione democratica, tantoforte da intervenire ancor prima del det-tato ordinamentale costringendo di fattole varie forze a confrontarsi sul terrenodei programmi e non sulle candidatureforzose. Abbiamo a cuore il nostro paese”,

conclude Rizzo, “e siamo certi che questometodo farà finalmente luce sulla situ-azione smascherando coloro i quali fin-gono di operare per il bene di tuttitravisando i reali interessi alle poltrone. Ilnostro gruppo è pronto al confronto conchiunque abbia Ruffano nel cuore, senzapreclusioni”. A questa sortita ha fatto se-

guito la replica dell’ex sindaco Carlo

Russo: “E’ impensabile dare vita a questotipo di selezione lì dove manca una co-mune veduta su temi strategici per la cre-

scita e lo sviluppo delle nostre comunità.Per questo motivo, per la lista “Ruf-fano&Torrepaduli-Carlo Russo sindaco,risulta inaccettabile la proposta delgruppo “Per il Popolo di Ruffano e Torre-paduli”. Loro, inoltre, affermano che i cri-teri che sono alla base della formazionedella loro lista, sono quelli della traspa-renza, legalità, moralità e coerenza. E’proprio riguardo a quest’ultimo valoreche la precedente Giunta Russo era stataaccusata di essere caduta per problemi diunione al proprio interno, da chi sembraora non considerare più quel difetto comela causa di tutti i mali. Secondo la lista“Ruffano&Torrepaduli” sarebbe più giu-sto e più onesto nei confronti dei ruffanesipresentarsi con proposte separate, per evi-tare che su temi importanti, come lo scem-pio delle nostre serre e la costruzione dideturpanti parchi eolici, ci si trovi dallastessa parte ma con idee diametralmenteopposte”.

Ruffano: leLe due anime del PdL. Nessun accordo tral’area fittiana e quella facente capo a Mantovano In

riva allo Jonio, tra malumori e polemiche, fervono i lavori invista delle prossime Amministrative. Nel centrosinistra siopera per cementare la candidatura di Francesco Errico, lan-ciata dall’asse dei moderati che fa capo all’ex primo cittadino

Giuseppe Venneri. Pare che il Pd stia per ratificare l’appoggio all’ex vi-cesindaco, su cui convergerebbero anche altre forze moderate e alcuneliste civiche. In attesa che si pronuncino i segretari provinciali di Pd eUdc, Salvatore Capone e Totò Ruggeri, i democratici tirano il freno sul-l’apertura trasversale al Pdl proposta da Giuseppe Coppola. Quindi nientelarghe intese per ora, in attesa di definire le strategie politiche e le azioniprogrammatiche per iniziare la scalata a Palazzo Balsamo. Controversiemolto animate, invece, nel centrodestra laddove si è registrato uno sfogodel referente cittadino della Ppdt, Giovanni De Marini, il quale nei giorniscorsi, nel tentativo di smuovere la prolungata situazione di stallo, avevadato la propria disponibilità alla candidatura a sindaco lanciando anchel’idea delle Primarie. In sostanza, De Marini rivendica più autonomia delsuo movimento rispetto al Pdl e chiama in causa anche il responsabile re-gionale, Raffaele Fitto, ponendo una serie di interrogativi tesi a verificarela posizione della Ppdt in seno alla coalizione. Con una perentoria en-trata a gamba tesa, De Marini chiede: “Cos’è la Ppdt? È un movimento par-titico, sia pure su scala regionale, quindi con pari dignità nei confrontidel Pdl oppure è una succursale di tale partito nazionale? E se la rispo-sta, come ovvio attendersi, è che la pari dignità non si discute, come maila ricerca del candidato Sindaco viene praticamente fatta nell’ambitoesclusivo del Pdl? Forse perché si vuole dare spazio a soluzioni giovani,ma non nuove, di scarsa esperienza, che però purtroppo sono fortementeconcorrenziali tra loro, non essendoci al loro interno chi viene percepitocome più autorevole. O forse perché si vuol dar credito a chi millanta diriuscire a creare un riavvicinamento di pecorelle smarrite”. Non ci sta DeMarini e non le manda certo a dire, dichiarando senza mezzi termini chein assenza di risposte convincenti “bisognerà valutare se restituire laPpdt al mittente con gli auguri di un futuro successo”. E in questo pe-sante clima che si fa strada la voce sempre più insistente che il Pdl, conla benedizione di Vincenzo Barba, sarebbe pronto a lanciare la candida-tura di Alberto Leopizzi, ingegnere e cofondatore del movimento “Galli-poli è tua”. Chi invece va per la sua strada è Tommaso Scigliuzzo,candidato sindaco dell’Idv, il quale, ritenendo oramai alquanto impro-babile la paventata intesa con Pd e Udc, prosegue la sua corsa solitariaverso la poltrona di primo cittadino. Nel frattempo, su altri fronti co-minciano a prendere forma alcune proposte alternative. I circoli citta-dini della Dc e di Fli, guidati rispettivamente da Roberto Gabellone eRoberto Cataldi, hanno confermato la volontà di presentarsi uniti alleprossime consultazioni elettorali, non escludendo la possibilità di allar-gare l’alleanza ad altre forze moderate quali Udc e Api. “La speranza”,dice Cataldi, “è che si formi un polo moderato che possa individuare lepersone migliori che garantiscano il massimo impegno per individuare lesoluzioni ai tanti problemi che assillano la nostra cittadina senza lasciarsicondizionare da antagonismi personali e da invidie e gelosie che nullahanno a che fare con la gestione della cosa pubblica”.

m.a.

Gallipoli: niente larghe intese

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17/30 MARZO 2012 ilgallo.itamministrative 11

à.f-o,ele-i-nea-E’retadirametau-sii-m-dilate

e Primarie della discordia

Mette il dito nella piaga PasqualeToma, dirigente comunale e provincialeproprio del PdL: “Il segretario delPDL Alfano ha dato il via all’utilizzodelle Primarie anche nell’ambito dellanostra area politica. Purtroppo, però,come spesso avviene in Italia, le regolesono fatte per essere trasgredite. Edinfatti da più parti vediamo che espo-nenti pidiellini sfuggono al confrontoed alle direttive ormai consolidate intutto il Paese. Ne abbiamo un esempioa Ruffano dove il PDL è da sempre di-viso in due fazioni, solo che il gruppocapeggiato da Franco De Vitis ha cer-cato in ogni modo di scendere incampo con una lista unitaria, propo-nendo anche le primarie avallate dalsegretario Gabellone che si è speso inprima persona. Dall’altra parte ilsordo duo Russo & Gaetani, tesseratiPDL, ha deciso di dire no dimostrandoinsubordinazione, insofferenza alle re-

gole, disinteresse al partito ed unamancanza di senso civico degna deiregimi totalitari. Dal canto loro hannopropalato apodittiche diversità di pro-grammi senza mai averli confrontati ecomunque, le primarie, non servonoprincipalmente a far scegliere al po-polo oltre che i candidati anche i loroprogrammi? Noi, di Giovane ItaliaRuffano, abbiamo a cuore il PDL e lasua unitarietà e dunque siamo preoc-cupati della deriva antidemocratica acui potrebbero portare queste defe-zioni. Facciamo appello alla segrete-ria del partito affinché ripristini ilrispetto delle regole e della democra-zia, perché sottostare oggi ai diktat dipochi vuol dire abdicare all’unitarietàdi domani e creare pericolosi e dan-nosi precedenti”.

Pasquale Gaetani, assessore provin-ciale del PdL e attivamente impegnatoanche nella sua Ruffano, non s’è certolasciato passare la mosca sotto il naso:“Un senso di stupore ci ha colti leg-gendo le dichiarazioni di PasqualeToma. Avverto il dovere di fare chia-rezza su quanto si sta verificando. Levicende interne al Pdl, ripeto, sarannoaffrontate in occasione del prossimocongresso cittadino e, in quella sede,democraticamente e alla luce del sole,si confronteranno le diverse anime perstabilire la linea politica da adottare,una linea politica che, come sempreaccade in queste occasioni, sarà det-tata dalla maggioranza e vedrà la mi-noranza, anche se con spirito critico,adeguarsi. Le vicende amministrative

sono tutt’altra cosa e vedono in que-sta fase il tentativo surrettizio di al-cune persone appartenenti al gruppo“Per il Popolo di Ruffano e Torrepa-duli” di imporre pseudo-primarie allacivica che si coagula intorno al nomedi Carlo Russo. La domanda che ciponiamo è la seguente: perché la no-stra lista deve sostenere consultazionicon un’altra lista dalla quale ci divi-dono idee e valori che sono alla basedi un programma elettorale serio voltoa rilanciare Ruffano? Non è più cor-retto che per il bene della nostra co-munità, per troppo tempo martoriatada inutili protagonismi, ci si confronticon idee chiare lasciando ai ruffanesil’onere e l’onore della scelta? Rite-niamo una caduta di stile quella divoler tirare per la giacchetta il coordi-natore Antonio Gabellone, uomo daigrandi valori morali, al quale ci legaun’amicizia che non si esaurisce nellacollaborazione in Giunta, e che, ov-viamente, è al corrente, minuto perminuto, di tutte le nostre scelte. Stem-periamo i toni e confrontiamoci sere-namente in campagna elettorale. Chiavrà le idee migliori sarà premiato daicittadini”.

Stando così le cose è chiaro che unaccordo anche in extremis tra leparti ci appare piuttosto improba-

bile. Così, all’ufficializzazione delleliste dovremmo avere le due anime delPdL ruffanese contro. Da una partel’area che fa riferimento ad AlfredoMantovano con la lista “Ruffano&Tor-repaduli - Carlo Russo candidato sin-daco”. Dall’altra l’area fittiana con ilmovimento “Popolo di Ruffano e Tor-repaduli” e il candidato che, con ilplacet della segreteria provinciale delPdl, dovrebbe essere Franco De Vitis.La novità degli ultimi giorni è un con-tatto con l’apertura di un dialogo tra il“Popolo di Ruffano e Torrepaduli” el’UdC che ha abbandonato il tavolodelle trattative col PD e “Città Futura”.Quest’ultima avrà come proprio can-didato sindaco Antonio Cavallo.Anche il SEL, secondo quelle che sonole ultime evoluzioni della politica ruf-fanese, molto probabilmente correràcon una lista propria lista. E sarebbe giàpronto il candidato Sindaco chedovrebbe essere Pietro Zaccagnino.

I fantastici quattro. “Ruffano & Torrepaduli” insiste con Carlo Russo, “Popolo di Ruffano e Torrepaduli”va con Franco De Vitis, “Città Futura” con Antonio Cavallo. E per il SEL c’è Pietro Zaccagnino

Tutti oggi parlano di “stress”. Sembra che viviamo in un mondo sem-pre più “stressato”. Ma cos’è lo stress dal punto di vista scientifico?Quali sono le cause?È possibile gestirlo? E come? A queste domande

si cercherà di rispondere durante il convegno “Stress: conoscerlo e gestirlo”,organizzato dall’Associazione “Koinè” di Ruffano per domenica 25 marzo.L’incontro sarà tenuto dalla dottoressa Liliana Jaramillo, psicologa, e daldottor Giuseppe Falco, formatore esperto in tematiche psicologiche.

“Stress: conoscerlo e gestirlo”, il convegno

POKER DICANDIDATI?

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Cisiamo. Finiti i bagordi ed i frastuonidel carnevale, son ricominciati i fra-stuoni della politica in attesa cheprima o poi ricomincino anche i ba-

gordi. Le elezioni si avvicinano inesorabilmentecome la scadenza di una cambiale e con l’av-vicinarsi di quella data, vanno delineandosigli equilibri che portano poi all’espressionedel candidato Sindaco che è poi il sunto ditutto un lavoro cominciato ormai da mesi. Èovvio ed è risaputo che ogni campagna elet-torale che si rispetti, porti con se tensioni esoprattutto incertezze su quelli che saranno irisultati finali; il problema a Casarano inveceè che le incertezze, così come accadeva qualche mesefa (quando in fondo era normale che ciò accadesse),ci sono ancora oggi che di questo agone elettorale èormai la vigilia. Questa volta, a differenza di quantoaccadde qualche anno fa, chi sembra non soffrire ditale ansia da decisione è il centrodestra che, così co-m’era possibile preventivare da mesi ormai, ha affi-dato le proprie sorti nelle mani di Gianni Stefàno,Assessore provinciale e uomo forte del partito che,nel precedente turno, diede prova di consensi proprionell’elezione a tale carica. Da qui in poi invece è tuttoun punto interrogativo che lascia spazio al rincorrersidi voci ed al più classico dei “toto candidati”. Il PD,che sarebbe dovuto essere l’elemento coagulante diun centrosinistra che si prefigge di continuare a go-vernare Casarano, ha dapprima aperto ad un dialogocon tutte le altre forze che con il centrodestra nonhanno voluto (o non hanno potuto) stare; ma poi,dopo aver ricevuto le richieste di Sel, le ha giudicate“irricevibili” e quindi sono venute meno anche letanto attese, temute e vagheggiate primarie. Ma cosaavranno mai chiesto di tanto scandaloso gli amici diSel, tanto da far dichiarare “irricevibili” tali propo-ste? Semplicemente di non vedere le stesse facce.Questa la proposta (in verità diffusa così tanto tra lapopolazione da esser definita “populista”) che hafatto allontanare definitivamente le posizioni fra ledue anime della sinistra. Ed allora Sel correrà da solacon il suo candidato Franco De Matteis. Altrettanto

decisa lungo la sua strada la determinata Fran-cesca Fersino che, accompagnata dall’Asso-ciazione Liberacittà, FLI e Regione Salento,è un’altra delle candidature ufficiali che èpronta a dar battaglia. Così come lungo il pro-prio sentiero corre da solo Fernando Rizzellodi “Io amo l’Italia” di Magdi Allamm. Per unpo’ si è parlato anche di un ritorno di De Masi;

invitato ufficialmente (e come sarebbe potuto esserealtrimenti…) dall’Associazione che porta il suostesso nome. Ma il buon Ivan non ha trovato il giu-sto clima politico (e probabilmente i numeri) per farenuovamente la sua discesa in campo ed ha declinatol’invito lasciando (forse) il posto di candidato al sem-preverde Paolo Zompì. Ed il PD? Il protagonistadella politica casaranese degli ultimi 14 anni, dopoaver evitato le incognite delle primarie, ha aperto adun’intesa anche con altri potenziali alleati che poi sa-rebbero l’UDC diAlberto Chiriacò e l’IDV di Pier-giorgio Caggiula. La vera notizia sta però nel fattoche, a differenza delle previsioni di alcuni mesi fa, ilcandidato Sindaco potrebbe anche essere un uomonon necessariamente con la tessera di Bersani e si fail nome di Attilio De Marco che, se ricordate, ful’Assessore che per primo ebbe il coraggio di sbatterla porta ed andar via dalla Giunta De Masi. Chi in-vece non crede ad una sola parola di quelle dette daPD & C. è Marcello Torsello (altro ex assessore“dissidente”) che senza mezzi termini parla di un tea-trino che servirebbe a far accomodare nell’aula con-siliare i soliti volti. Se li contate sono in 6! Seicandidati sindaco per un paese di provincia come Ca-sarano; generalmente è un segno di massima demo-crazia... ma il fatto che si faccia fatica a compilare leliste che possano supportare i candidati, non è un belsegno: la gente è stanca dei soliti teatrini e la propriafaccia non vuol mettercela più.

17/30 MARZO 2012ilgallo.it attualità12

Seormai tutto è deciso per il centrosinistra ga-latinese, lo stesso non si può dire per il cen-trodestra laddove le diverse correnti

sembrano lontane da un accordo. Deve faticare nonpoco il commissario cittadino del Pdl, Raffaele Baldas-sarre, impegnato in un certosino lavoro di diplomazianel cercare di chiudere per tempo le svariate trattative.In virtù di quello che è successo a Lecce laddove è statoraggiunto un accordo programmatico tra Pdl, Io Sud eFli per definire il piano d’azione nel territorio provin-ciale, l’idea di Baldassarre è appunto quella di esten-dere il perimetro della coalizione per cercare dicoinvolgere anche quegli elettori che non si ricono-scono sotto il simbolo del Pdl. Proprio per questo, Bal-dassarre ha chiesto a Maurizio Fedele e FrancescoSabato di fare un passo indietro in attesa di definireuna proposta alternativa, che ovviamente provoca nonpochi “mal di pancia” all’interno del partito. In attesadi coinvolgere anche l’Udc in questo progetto dalle lar-ghe intese, l’unico nome che circola come candidatoalla poltrona di primo cittadino è quello dell’ex sindacoGiancarlo Coluccia, la cui figura però non sembra en-tusiasmare gli animi più di tanto. Nel frattempo, dallaparte opposta, il candidato sindaco del centrosinistra,Cosimo Montagna, deve fare i conti con la forte presadi posizione da parte della Federazione della Sinistrache, in segno di discontinuità con il passato, è contra-ria all’allargamento della coalizione alle forze mode-rate e alle liste civiche. A fare da terzo incomodopotrebbe essere un candidato sostenuto dalle civiche.Nei giorni scorsi infatti il movimento “Patto per lacittà” (che comprende MeP, Socialisti, “La Civetta” e“Città Libera”) ha formalizzato l’intesa con Alleanza perl’Italia. All’orizzonte si profila un ulteriore alleanza tra-sversale con le altre civiche “Polis”, “Galatina Altra” e“Galatina in Movimento”, che potrebbero ufficializzarea breve la candidatura dell’ex presidente del consigliocomunale, Carlo Gervasi. L’intento di questo concor-dato tra le liste civiche è quello di «incalzare il dialogocon le altre forze della città per trovare una sintesiampia, senza preclusioni, perché gli steccati del vec-chio bipolarismo sono falliti». C’è da dire anche chel’eventuale candidatura di Gervasi, uno dei primi so-stenitori del movimento della senatrice Poli Bortone,potrebbe provocare non poche frizioni all’interno di IoSud, che è anche il partito di Coluccia. Difficile quindipensare che i due scenderanno in campo l’uno control’altro, anche se ormai a Galatina i cittadini sono abi-tuati a tutto.

Massimo Alligri

Galatina: i dubbidel centrodestra Casarano: Stefàno e poi?

CENTRODESTRA OK.Per gli altri invece tutto un

rincorrersi di voci e il piùclassico dei “toto candidati”

di Antonio Memmi

L’idrocolonterapia è una metodica efficaceper la rimozione delle scorie e delli fecistagnanti nel colon. Il colon è il casso-netto dell’organismo, dove tutti i ri-fiuti vengono scaricati per essere

espulsi. Le scorie che rimangono nel colon piùdel dovuto vanno in putrefazione, produ-cendo un vero e proprio avvelenamento del-l’organismo. Le tossine, attraverso il circolosanguigno, raggiungono ogni cellula delcorpo e indeboliscono l’intero sistema, ab-bassando le difese immunitarie provocanouno stato di stanchezza cronica. Questa au-tointossicazione molto spesso è rilevata daun cattivo odore del coorpo soprattutto deipiedi, dell’alito, del sudore e dal forte odore di putrefazionedelle feci.

PERCHÈ?Giornalmente, rifiuti e tossine, legate all’alimentazione, allostress, all’inquinamento, intasano il nostro colon che perdeparte della sua funzionalità. Tutte queste tossine, che si deposi-tano nel nostro colon possono essere la causa di numerose pa-tologie che interessano varie regioni del nostro corpo, come levie respiratorie, la pelle, il sistema nervoso e le vie digestive.L’idrocolonterapia, permette oltre alla eliminazione del gas pre-sente all’interno del colon anche di tutti i rifiuti che si sono de-positati sulle pareti come: cellule epiteliali morte, materialefecale, residui irritanti, tossine, parassiti ed altre sostanze dan-nose al nostro organismo. Il colon ripulito ritrova il suo ottimalefunzionamento che si concretizza con: a) regolare assimilazionedelle sostanze nutritive (Sali minerali, vitamine, acqua, ecc.). b)regoalre svuotamento ed allontanamento delle scorie dell’or-ganismo. c) riattivazione del sistema immunitario. Il lavaggiodel colon restaura l’armonia interna e migliora la salute glo-bale dell’individuo.

QUALE INTERESSE?Già centinaia di anni fa, in tutte le civiltà più evolute si affer-mava che la base della salute poggia su di un intestino funzio-nante e pulito. Per mantenersi in salute, l’organismo deve

essere in grado di eliminare le sue tossine. Ireni, i polmoni, e la pelle curano la pulizia delsangue e del sistema linfatico, mentre il colon,svolge la funzione di eliminare le scorie e le tos-sine dall’intestino. La moderna tecnologia a

messo a punto un trattamento in grado di pu-lire a fondo l’intero tratto del colon e riedu-carlo ad una giusta funzionalità e modalità.L’idrocolonterapia è una pratica di tipo: Pre-ventivo, per eviatre l’accumulo di elementitossici; Curativo, per eliminare le anomalieintestinali; Mantenimento per conservare emigliorare la funzionalità intestinale. L’idro-colonterapia è salute per tutti in quanto è unvalido supporto per qualsiasi terapia medica,

mantiene giovane l’organismo e può rappresentare un impor-tante punto di partenza per iniziare a seguire un’alimentazionepiù sana e naturale. Oltre ad essere un beneficio presidio tera-peutico per la salute, diventa anche uno spunto concreto per mi-gliorare la qualità della vita. E’ una pratica particolarmenteconsigliata a: persone anziane, infermi, para o tetraplegici,donne gravide, ecc. E’ un mezzo essenziale per preparare il colonad interventi diagnostici quali: Colonoscopia o esame Baritato;In previsione di un intervento chirurgico; Dopo un’anestesia ge-nerale per ridurre i problemi di ipofunzionamento dell’intestino.E’ una buona misura complementare nei casi di cure disintossi-canti, diete, ecc.

CON QUALI SCOPI?Gli effetti benefici, diretti ed indiretti, dell’idrocolonterapia sononumerosi, per esempio: miglioramento dello stato generale, ef-fetti rilassanti e tonificanti, sensazione di grande benessere;Gradevole sensazione di leggerezza, dovuta alla decompres-sione e al decongestionamento del colon; Diminuzione della ta-glia e perdita di peso; Aumento della tonicità addominale edella stimolazione della peristalsi intestinale, grazie all’azionetermica e meccanica dell’acqua; Favorisce l’eliminazione di pa-rassiti e della flora intestinale anomala; Migliora l’assorbi-mento delle sostanze nutritive; Migliora lo stato della pelle, lacircolazione sanguigna degli arti inferiori, la funzionalità re-

nale; Decongestiona le vie aree superiori.I BENEFICI

Coloro che si sottopongono all’idrocolonterapia rilevano i primibenefici già dopo le prime sedute: senso di benessere generalee di leggerezza, pensiero più lucido, mente più agile, migliorecapacità di fare scelte; La pelle diventa più luminosa si atte-nuano le impurità e le manifestazioni acneiche o aczematose,mentre l’aspetto del volto appare più sereno e gioviale; L’orga-nismo, rivitalizzato, presenta un sistema immunitario più effi-ciente con riduzione delle malattie stagionali, delle artropatie,degli episodi allergici, asmatici e bronchitici; La digestione èpiù regolare, scompare l’alitosi come pure la sonnolenza dopoi pasti, si attenuano gonfiori, crampi addominali, meteorismo eflatulenze; Infine, migliorano anche alcune alterazioni multi-fattoriali come le cefalee, le emicranie e la cellulite.

INDICAZIONIStitichezza ostinata; Meteorismo e distensione intestinale; Colonirritabile; Malattie da autointossicazioni (cellulite, cefalea, “es-senziale”, acne, invecchiamento della pelle, alitosi persistente,perdita di memoria, stanchezza cronica; Deficit immunitari;Asma bronchiale e broncopneumopatie; Aritmie cardiache; Af-fezioni di orecchio, naso e gola; Alterazioni della funzionalitàtiroidea; Infestazioni di saprofiti o parassiti intestinali (micosida candida, vermi, amebiasi, giardiasi, ecc.); Malattia diverti-colare del colon; Colite ulcerosa e morbo di Crohn in fase quie-scente; Colite mucosa.

CONTROINDICAZIONIAssolute: Gravi malattie cardiache; Emorragie o perforazionigastrointestinali; Neoplasie del colon e del retto; Colite ulce-rosa in fase attiva. Insufficienza renale.Temporanee: Ernie voluminose; Recenti interventi chirurgici alcolon o al retto.

Per informazioni: dott.ssa Bruna Scarcia e dott. Luigi Errico,Essere nel Benessere, Corso Italia 82/C, Gallipoli. Tel.

0833/276221 e 340/4896533

Essere nel Benessere con l’Idrocolonterapia a Gallipoli

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ilgallo.it 13attualità17/30 MARZO 2012

Anche quest’anno, grazie alla puntuale laborio-sità dei sancassianesi devoti al Santo ed alla fat-tiva collaborazione delle Associazioni coinvolte,l’Amministrazione Comunale farà rivivere le ta-

vole e la loro festa, proponendo un percorso che si ri-pete ormai da 36 anni.

I festeggiamenti in onore di San Giuseppe a San Cas-siano avranno luogo domenica 18 e lunedì 19 marzoe saranno il risultato di una lunga preparazione. Neimesi precedenti, infatti, si è proceduto alla raccoltavolontaria di fascine di ulivo ricavate dalla potaturadegli alberi, donate dalla cittadinanza e destinate adessere bruciate nel tradizionale rito del falò o fòcaradi San Giuseppe; il 3 marzo ha avuto inizio la raccoltadel grano, dell’olio, dei peperoni e di tutti i prodottinecessari per l’allestimento della sagra di San Giu-seppe; il 10 marzo c’è stata la cottura del grano“stumpàtu” per tutta la cittadinanza; dal 12 marzohanno avuto luogo i preparativi per l’allestimentodella sagra e della fòcara. Domenica 18 avverrà la pre-parazione dei piatti tipici (dalle pìttule al pesce fritto,dalla massa alla zuppa di peperoni e zucchine, dalgrano “stumpàtu” cotto con metodo tradizionale al

grano con i frutti di mare, alle tradizionali zeppole).Alle 20 l’accensione spettacolare della fòcara. La tra-dizione della fòcara affonda le sue radici in un pas-sato non molto lontano, in cui i ragazzi di SanCassiano raccoglievano legna da ardere realizzandouna serie di piccoli falò o focarèddhe in varie zone delpaese; col tempo i falò divennero soltanto quattro, di-stribuendosi ciascuno per ogni rione del paese deno-minati Poggiardo, Zona, Vitrùgna e Padùli. Tale usanzaera una sorta di gioco collettivo che sollecitava riva-lità ed emulazione e, allo stesso tempo, stimolava ilsenso di appartenenza e condivisione di un’intera co-munità.

“Da diversi anni”, spiega Luca Galati, assessore allaCultura, “l’Amministrazione ha preso in carico l’orga-nizzazione dell’evento riducendo il numero dei falò aduno solo, di grandi dimensioni, che viene acceso lasera della vigilia della festa ed arde per l’intera nottedel 19 marzo e parte del giorno successivo. Analoga-mente, la tradizione della sagra rappresenta l’evolu-zione dell’uso invalso fra le famiglie di San Cassiano diorganizzare nelle loro abitazioni le tavole o tàule diSan Giuseppe, un pranzo per 3, 5 o 7, 9 o 13 persone,

ispirato alla cultura dell’accoglienza cristiana. Gli in-vitati erano scelti tra le persone più povere del paeseed in quell’occasione venivano denominati simbolica-mente Santi e rappresentavano i familiari e i parenti diSan Giuseppe. Con la collaborazione del locale Circolodelle donne, l’Amministrazione sta cercando di recu-perare e ravvivare questa tradizione, impegnandosi adallestire in occasione della sagra una bellissima tavolapubblica completa di tutti i piatti tipici, tradizional-mente in numero di 13”.

La benedizione della Tavola di San Giuseppe avverràalle 19,30; seguirà l’apertura degli stands. E poi tantodivertimento in compagnia dell’orchestra live “La Cop-pula” (musica leggera e balli di gruppo) e dalle 21 congli “Alla Bua” e “Mascarimirì” in concerto (la tradi-zione si lega all’innovazione). Lunedì 19, giorno dellaricorrenza religiosa, a partire dalle 18 avranno luogoi riti della Santa Messa nella Chiesa di San LeonardoAbate in Piazza Cito e della processione, che percor-rerà le vie del paese. L’intero evento gode del patro-cinio di Provincia di Lecce, Unione dei Comuni “Terredi mezzo” e Gal Terra d’Otranto.

San Cassiano e i riti di San GiuseppeLa tavola, la focara, la sagra… Trentaseiesima edizione della manifestazione

ÈÈancora festa a Lucugnano per nonna Maria. Domenica18 marzo toccherà infatti quota 102 la signora Maria DeRinaldis, residente in via P. S. Mancini nella frazione tri-

casina. E come sempre sarà circondata dall’affetto dei suoifigli Santa, Lucia, Antonio, Giuseppe, Pietro e Salvatore e deitanti nipoti e pronipoti, che insieme agli altri familiari ed al-l’intera comunità lucugnanese festeggeranno nonna Maria,vedova da 22 anni (era sposata con il sig. Lazzaro Marzo). Lafesta di compleanno si terrà in casa della figlia Santa, ubicatain via Borromini, 10.

Lucugnano: 102 candeline per nonna Maria

Lafrase di Rene’ Monory: “Il mondo non è in crisi, è intrasformazione”, è eccezionale, spazza via in un attimoi pessimismi di chi afferma: “Non funziona più niente,non c’è nulla da fare”.

“E’ tutto meravigliosamente fantastico, se dopo oltre 25 anni di presenzanel settore si può evolvere, creare nuovi modelli di stile di vita, esplorareun nuovo modo di essere in benessere”. Si riassume in questa massima lapiacevole conversazione con Anna Tecla De Rinaldis, responsabile di Este-tica 2000 a Specchia. A due passi dalla storica villa comunale di Specchia,dove è posto il suo centro, si sperimenta un nuovo concetto di benessereche, poggiando su basi teoriche ben consolidate, sperimenta mix di offertae di prodotti innovativi. “Non ci può essere un trattamento snellente senzauna corretta cura alimentare e l’esercizio fisico”, prosegue Tecla, “cono-scendo già la prossima offerta Becos, – Hula-Fit dove oltre all’approcciodei trattamenti Becos con l’utilizzo di diverse tecnologie si consiglia ali-mentazione sana e …. un giocoso esercizio fisico ritornato in voga con l’usodell’Hula-hop. Con l’ultima ristrutturazione”, prosegue Tecla, “abbiamodiviso il settore Becos con le sue metodiche abbracciate ormai da moltianni con stanze dedicate ai trattamenti tecnologici con apparecchiature diultima generazione, il 3 System luce selettiva, luce Multipla, Dermopla-stico – Drain, Tonic, Lipocell. Mentre la stanza prestigio del centro este-tico è occupata da Nausicaa la vasca multifunzionale per idrotrattamentiche utilizza l’acqua nelle sue forme diverse: in vapore, in micro gocce danebulizzare, liquida insieme all’erogazione di nuvole d’aria calda, alle pro-prietà dei colori e alle virtù delle essenze per offrire al cliente trattamentiavvolgenti e multisensoriali”. Qui il metodo Fisiosphere è la nuova filosofia del benessere, un progettoche pone al centro dell’individuo e i suoi desideri, il punto di fusione traCentro Estetico e Day Spa, la risposta adeguata, innovativa e coerente aibisogni odierni. Un bisogno che mette al centro dell’attenzione il corpo ri-scoprendo l’importanza dei riti legati alla sua cura per poter vivere una

vera e propria esperienza rituale e sensoriale. “Il benessere è il desideriodi tutti, noi ti aiutiamo a realizzarlo!”. Questa è la filosofia di Estetica2000 un luogo dove prendersi cura di se in modo globale, in cui la lentascansione del tempo si fonde con luci soffuse, aromi delicati, musiche ri-lassanti. Qui si possono scoprire i rituali Fisiosphere per il viso e per ilcopro, fra percorsi olistici, trattamenti di ispirazione talassoterapeutica etermale, tecniche di massaggio esclusive, soluzioni all’insegna della natu-ralità con pietre laviche, spugne di Loofah, conchiglie naturali, fagottinicaldi che accarezzano la pelle insieme a olii vegetali pregiati, fragranzeraffinate, essenze e cosmetici preziosi. Coccole e gesti sapienti, massaggiarmoniosi per rituali di bellezza e benessere profondo che appagano i sensie le emozioni. Oggi Estetica 2000 vuole essere un oasi di pace, lontana dallafretta e dallo stress, con zone dedicate alla Bellezza e al Benessere!

Ogni lunedì, solitamente giorno di chiusura per Estetica 2000, dalle 9 alle12, il Centro si trasforma in un’area di consulenza per la bellezza ed il be-nessere, dove si possono provare personalmente e in forma gratuita i trat-tamenti, sviluppare programmi personalizzati, e studiare la soluzionemigliore per ogni singola esigenza.Becosclub Estetica 2000, è in via Ugo Bassi a Specchia. Tel. 0833/535405

Specchia: l’estetica incontra il benessereBecosclub Estetica 2000. “Nasce il Punto di fusione tra centro estetico e Day Spa”

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San Giuseppeilgallo.it 17/30 MARZO 2012

PUBBLICITÀ ELETTORALE SU “IL GALLO”La BluMedia Srl, società editrice de “il Gallo”, facendo riferimentoalla Legge n. 28 del 22/02/2000 e delibere 58/04 e 60/04 dellaCommissione dell’Autorità per le Garanzie della Comunicazione,INFORMA di aver redatto un documento analitico a disposizione(presso la Redazione di Tricase in via Aldo Moro) di quanti voles-sero diffondere messaggi politici elettorali a pagamento per leelezioni amministrative previste per il 6 e 7 maggio prossimi(turno di ballottaggio 20 e 21 maggio). Termine per prenotazionee consegna dei materiali è di almeno 8 giorni prima della pubbli-cazione. Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei ter-mini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilite dal documentoanalitico. Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimentipolitici e ai rispettivi candidati. Il pagamento dovrà essere antici-pato. Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul prin-cipio della progressione temporale. Agli aventi diritto saràassicurata la parità di accesso agli spazi.

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Festa di San Giuseppe a Salignano piccola frazione di Castrignano delCapo domenica 18 e lunedì 19 marzo. Domenica 18 giorno della vigi-lia alle 15,30 prenderà il via la Processione, accompagnata dal Com-plesso Bandistico “Città di Salve”. La processione uscirà dalla

Chiesa Madre, percorrerà le strade del Paese e giungerà poi presso l’an-tica Chiesa di San Giuseppe dove sarà celebrata la Santa Messa. La serata,dalle 20, sarà allietata dal Gruppo Musicale Trio Salentino. Domenica 19,giorno della festa, fin dalle prime ore del mattino avrà inizio la Tradizio-nale Fiera Mercato comunemente chiamata “Fera de San Ciseppe”.Alle 9 e alle 11 le Sante Messe saranno celebrate nella Chiesa di SanGiuseppe. A mezzogiorno avrà inizio la processione lungo la Fieraper poi giungere in Chiesa Madre dove alle 18 si terrà la solenne ce-lebrazione eucaristica che sarà presieduta dal vescovo della Diocesi diUgento - Santa Maria di Leuca, Monsignor Vito Angiuli. In serata,in Piazza Umberto I, a partire dalle 20, Amadeus Band, Sardella eGenga del cast di Mudù, e direttamente da Zelig, Ciciri e Tria. Al ter-mine della festa, occhi rivolti al cielo per l’incantevole spettacolo difuochi d’artificio che sarà eseguito dalla ditta Fireworks Salento diVincenzo Martella di Corsano. L’Artistica illuminazione di piazze estrade sarà curata dalla premiata Ditta dei Fratelli Parisi di Taurisano.

Intanto rispuntano le Caremme. Anticamente, la “Quaremma o Ca-remma”, dopo la fine del carnevale appariva sempre, su balconi e ter-razzi del Paese. Questo fantoccio, tipico del costume popolaresalentino, raffigurava una vecchia brutta, quasi sempre vestitadi scuro, con un fazzoletto nero, che ne copriva tutta la testae lasciava solo il viso scoperto. Da questo momento, aveva inizio un periodo di “astinenzae sacrificio” fino al giorno precedente la Santa Pasqua. Ogni“Caremma” era munita di una “conocchia” e di un “fuso”,antichi strumenti in uso per filare la lana ed in questo casoutilizzati quali simboli di “laboriosità e del tempo chescorre”. Ai piedi “un’arancia amara con infilzate settepiume di gallina” come il numero delle domeniche man-canti dall’inizio della Quaresima alla Santa Pasqua di Ri-surrezione, non solo, ma per ricordare anche i sette vizicapitali: Superbia, Accidia, Lussuria, Ira, Gola, Invidia,Avarizia. La tradizione vuole che, si togliesse una piuma ad ogniscorrere di settimana, mentre il sapore acre dell’arancia,voleva evidenziare la sofferenza Quaresimale.

IlCentro Turistico Giovanile di Melissano organizza la IIedizione della “Tavola di San Giuseppe” e della “Fanova”(focara propiziatoria al Santo) che si terranno nelle gior-

nate di domenica 18 e lunedì 19 marzo (ore 18.30). Il calenda-rio delle celebrazioni in onore del Santo prevede per domenica18 marzo l’allestimento e la benedizione della “Tavola di SanGiuseppe”, che avverrà in un locale attiguo alla Chiesa Madre,in via Casarano. A seguire, in piazza Garibaldi, accensione della“Fanova”. La “Tavola” potrà essere visitata sino a tutta la gior-nata del 19. La novità di quest’anno è costituita da un momentoulteriore alla liturgia dell’allestimento e della benedizione della“Tavola”. Si tratta del “rito della consumazione” dei pasti, in

programma lunedì 19, giorno della ricorrenza di San Giuseppe,sul sagrato della Chiesa Madre, al termine della messa vesper-tina (ore 18.30). La “Tavola” sarà imbandita per sette commen-sali, che, nella tradizione, rappresentano sette santi celebratidalla Chiesa cattolica. A dettare il ritmo del rito sarà San Giu-seppe. Durante il banchetto si consumeranno 13 pietanze diffe-renti, legate, per lo più, alla tradizione culinaria salentina. Lealtre figure ricordano Gesù Bambino, la Madonna, Sant’Anna,San Gioacchino, Santa Elisabetta e San Giovanni. I Santi sa-ranno impersonificati da personalità di spicco della comunitàmelissanese, per meriti acquisiti nei vari settori (sociale, volon-tariato, religioso, sportivo, imprenditoriale, ecc…).

Tavole e Fanova di scena a MelissanoLa due giorni. Allestimento e benedizione della “Tavola di San Giuseppe” in unlocale attiguo alla Chiesa Madre e, in piazza Garibaldi, accensione della “Fanova”

Salignano: San Giuseppe e CaremmeFera te San Ciseppe. Domenica 19 si potrà visitare la tradizionale Fiera Mercato

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LaPro Loco Minerva di concerto conl’Amministrazione comunale anchequest’anno, e nonostante le ristret-tezze economiche, organizzano la

VII edizione della tradizionale Tavola di San Giu-seppe. L’evento è Patrocinato da Camera di Com-mercio di Lecce, Regione Puglia e Provincia diLecce e punta a valorizzare e promuovere il terri-torio e o scambio interculturale. Un meravigliosoviaggio tra antiche tradizioni che affondano la loroorigine in tempi assai lontani tra emozioni e sug-gestioni, tra festa e devozione. I festeggiamenti inonore di San Giuseppe avranno luogo il 18 e 19marzo. Domenica 18, dalle 19 alle 24 inizierannole visite alle Tavole di San Giuseppe allestite e im-bandite dai devoti per ricevere la protezione delSanto, per chiedere una grazia o per adempiere adun voto a lui chiesto. Il loro allestimento è curatonei minimi particolari e le case dei devoti si tra-sformano in “piccole chiese” che ospitano il ban-chetto in onore del Santo, dove primeggiano glisproporzionati “pani a ciambella” arricchiti da ar-tistici decori che ricordano quale Santo gli siederàaccanto, dove i profumi e gli odori si mescolanodando vita ad inebrianti sensazioni di benessere

psico-fisico mentre gli usci resteranno aperti finoa mezzanotte in segno di ospitalità verso il pros-simo che reciterà il Padre Nostro in favore dellafamiglia. Lunedì 19 marzo, sul far del sole, le per-sone che rappresenteranno i 13 Santi, ospiti dellaTavola, si recheranno in Chiesa per confessarsi perpoi andare a pregare nella casa che gli vedrà pro-tagonisti dell’antico rito. A mezzogiorno, siede-ranno intorno alla Tavola imbandita eapparecchiata a festa, dando inizio al banchetto perassaggiare tutte e 13 le pietanze secondo un’alter-narsi ritmico scandito dal suono della forchetta sulpiatto ad opera di “San Giuseppe”. Terminano cosìi festeggiamenti nelle case dei devoti in onore delSanto. Nel pomeriggio alle 18,30, dopo la Proces-sione e dopo la Santa Messa, si svolgerà in PiazzaUmberto I, la manifestazione della Tavola di SanGiuseppe dove, essendo stata allestita una Tavoladi 13 Santi, si procederà ad una vera e propria Ce-rimonia con i Santi rappresentati da personaggi notidel mondo istituzionale, culturale e sociale, che sidisporranno intorno alla tavola con San Giuseppe,che darà inizio e fine al pranzo come tradizionevuole. Negli stand gastronomici verranno distri-buite alcune pietanze che compongono i 13 piattidella Tavola quali, Massa, Pittule Pampasciuni ecc.

17/30 MARZO 2012 ilgallo.it19 marzo 15

Minervino: il banchetto del Santo

LE ULTIME DAL CIELO

Fra pochi giorni ilcielo ci regaleràuno spettacolo

molto carino, che vedrài tre astri più brillantidella notte vicinissimitra loro. Accadrà nellesere del 25 e del 26marzo 2012, quando lasottile falce della Lunacrescente si posizio-

nerà accanto ai due pianeti Venere e Giove, che ap-paiono brillanti ad ovest, subito dopo il tramonto.Non sarà affatto difficile scorgerli ad occhio nudoin quanto sono così luminosi da essere tra i pri-missimi astri ad “accendersi” nel crepuscolo ve-spertino. Dei due Venere è il più brillante, poichévicinissimo alla Terra. Giove invece, sebbene sia ilpianeta più grande del Sistema Solare, apparirà unpochino meno luminoso di Venere a causa della suaenorme distanza da noi. In particolare la sera del25 la Luna sarà accanto a Giove, mentre Veneresarà leggermente più in alto. La sera del 26 invecela Luna si trasferirà in prossimità di Venere, la-sciando Giove leggermente più in basso. Ma pro-vate anche ad osservare questi astri nelle sereimmediatamente successive, noterete delle simpa-tiche e curiose configurazioni. Vi invito a cimen-tarvi in qualche foto, che potete realizzare con unacomunissima fotocamera, vedrete che non sarà af-fatto difficile comporre un’inquadratura “ad ef-fetto”. Buon divertimento e buona visione!

Vito Lecci (www.sidereus.info)

Congiunzione traLuna, Venere e Giove

La tradizione. Le case dei devoti si trasformano in “piccole chiese” che ospitano letavole in onore di San Giuseppe, dove primeggiano gli sproporzionati “pani a ciambella”

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pubblicità 17/30 MARZO 2012ilgallo.it16

Page 17: ilGallo_Num06EdizioneNord

“LaCresima, dopo la consacra-zione a Cristo nel Battesimo, éil sacramento in cui rice-viamo il Sigillo dello

Spirito Santo che ci unisce in modo piùperfetto alla Chiesa e ci rende testimoni diGesù nel mondo”. Dovrebbe essere que-sto il vero significato del Sacramento della Con-fermazione, ma è sempre cosi?Soprattutto per quei giovani, che da pocohanno concluso il ciclo della catechesi, sarebbeopportuno porsi alcune domande sul significatoche ha assunto nel tempo questo Sacramento. E’solo una questione di regali? Qual è l’età giustaper ricevere lo Spirito Santo?C. A., 23enne di Montesano Salentino ritieneche la Cresima sia “la conferma della fede incui credo, per tutti dovrebbe essere così, maultimamente è una questione di soli regali, èmettere in mostra i bei vestiti o le belle ac-conciature. Non ho avvertito cambiamentidopo averla ricevuta ma, dopo la pausa di unanno da quel mondo, ho sentito l’esigenza di ri-tornarci. Non credo esista un’età giusta, dipendedalla maturità con cui una persona la affronta”.

F. F., 17 anni, di Lucugnano, dice che “per me èstata solo in parte una questione di regali, ioavevo soprattutto voglia di confermare la miafede. In terza media è il periodo giusto perché iragazzi sono abbastanza grandi per capire quelloche stanno per ricevere”.Secondo R. S.. 22enne, di Andrano, “perché nonsia ricordata solo come una semplice questionedi regali è necessario fare un giusto cammino ri-flettendo sul significato dell’essere testimoni, esolo dopo questo ci si può considerare pronti. In-dipendentemente dall’età”

La testimonianza di G. V., 17anni, di Soleto: “Non ho fatto la Cres-

ima solo per i regali. Lo Spirito Santo è sceso,ma forse non ha bussato. L’età giusta per farla èquando te lo senti veramente, non quando lafanno tutti. Per come è strutturato il sistema nes-suno di noi l’ha fatta perché ne ha sentito ilbisogno”.

Altra 17enne, E. F., di Tricase: “Non l’ho vissutasolo come una questione di regali, ma non l’honeanche avvertita in maniera particolarmente“mistica”, l’ho vissuta come una tappa che èscontato fare, senza soffermarmi troppo sul suosignificato, perché in terza media si è troppo im-maturi. Dovrebbe arrivare nel momento in cuiuna persona, libera da forzature, ne capisce il

senso e decide di impegnarsi ad essere un buoncristiano per tutta la vita”.

Anche R. A., 17enne di Castiglione, sostiene:“Nonostante dovrebbe essere una scelta di uncristiano maturo, è ormai diventata una prassi,proprio perché la si fa troppo presto e quindi nonsi ha la coscienza per una vera e propria scelta”.

C. A. di 29 anni, originario di Montesano e stu-dente a Parma è lapidario: “La Cresima si ri-ceve a quell’età proprio perché un ragazzo

non è ancora in grado di capire e di sceglierecosa è più giusto per il suo futuro, altrimenti nes-suno sceglierebbe di farla”.

Per il 18enne F. A. sempre di Montesano, “È pia-cevole solo perché si ricevono tanti regali (!). Sa-rebbe bello farla addirittura in prima media”

D. A. 21enne di Tricase: “Per me è stato ungiorno come tutti gli altri. Credo che col passaredel tempo si stia perdendo il vero significato diquesto Sacramento”.

Per ben illustrare la poca chiarezza che vige tra igiovani, di seguito due affermazioni diametral-mente opposte.L. S, 19 anni, di Andrano: “Sarebbe meglio nonfarla proprio!”.G. L.,17 anni, di Lucugnano, è invece fortementeconvinto che “l’unico vero regalo, il più essen-ziale e il più bello, di cui dovremmo veramenteessere felici di ricevere, è il dono dello SpiritoSanto, che ci viene donato gratuitamente daDio”.

(con la collaborazione di Diletta Pispero,Giusy Musarò e Alessandra Rizzo)

ilgallo.it 17la parola ai giovani17/30 MARZO 2012

La Cresima? Che confusione!Riflettiamoci sopra. Abbiamo chiesto un parere sull’argomento a chi da pocoha concluso il ciclo della catechesi e le risposte in alcuni casi sono sconcertanti...

“IN TERZA MEDIA PERIODO GIUSTO”

“TAPPA SCONTATA”

I DUE OPPOSTI

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il Vescovoilgallo.it18 17/30 MARZO 2012

Laprimavera solitamente è il periodo

prescelto per cresimare i nostri ra-

gazzi. Ci siamo quasi e le domande

sono quelle di sempre, legate all’im-

portanza del Sacramento e ai giovani

che cominciano a diventare protagonisti e non solo per

quel che concerne la religione. Di questi temi, delicati,

ne abbiamo voluto parlare con il Vescovo della Di-

coesi di Ugento - Santa Maria di Leuca, Mons. Vito

Angiuli. Che subito fa una premessa: “La risposta alledomande che seguono richiederebbe, in via prelimi-nare, una riflessione sulla “questione educativa” chenon è possibile affrontare in questa sede. La tra-smissione della fede e la recezione dei sacramenti,infatti, può essere adeguatamente affrontata se sitiene conto di quella “emergenza educativa” che Be-nedetto XVI ha più volte sottolineato e che i Vescoviitaliani hanno tenuto presente negli Orientamentipastorali di questo decennio che portano il signifi-cativo titolo “Educare alla vita buona del Vangelo”.Sempre in via preliminare, sottolineo che la Diocesidi Ugento- S. Maria di Leuca intende assumere iltema dell’educazione come linea progettuale del suocammino pastorale”.

Eccellenza, secondo Lei, oggi come arrivano i giovani(ragazzi) a ricevere i Sacramenti della Comunione edella Cresima?“Innanzitutto, vorrei sottolineare il grande impegno

messo in atto dalle comunità parrocchiali (sacerdoti,

catechisti ed educatori) per preparare tutti a una degna

ricezione dei sacramenti. Ovviamente, il grado di pre-

parazione e di consapevolezza dei ragazzi e dei gio-

vani circa il significato che il sacramento riveste per la

loro vita varia perché entrano in gioco diversi fattori.

Non è possibile dare un giudizio univoco. Certo, assi-

stiamo alla fatto che, dopo la recezione della Cresima,

non tutti i ragazzi continuano il loro cammino forma-

tivo nella parrocchia. E ciò pone seri interrogativi sul

percorso effettuato. Per una seria valutazione di que-

sto fenomeno bisognerebbe tener conto almeno di due

fattori. Innanzitutto, bisognerebbe rispondere a una

domanda molto complessa che può essere formulata

in questo modo: quando una persona è veramente pre-

parata per ricevere i sacramenti? Lascio la domanda

irrisolta, facendo però notare che essa non si riferisce

solo all’aspetto sacramentale e spirituale, ma anche

umano e antropologico. In secondo luogo, occorre do-

mandarsi: Quanta attenzione viene data all’azione

educativa post-sacramentale? La questione dei sacra-

menti, infatti, non riguarda solo la loro preparazione,

ma anche l’accompagnamento dopo la loro recezione.

E qui si apre un altro grande capitolo per coloro che in-

tendo impegnarsi nella delicata missione della tra-

smissione della fede alle nuove generazioni”.

Molti genitori ritengono insufficiente la Catechesi perla preparazione ai Sacramenti. Lei cosa ne pensa inmerito?“Condivido questa analisi se con essa si vuol dire che

la catechesi, da sola, non è sufficiente a far percepire

ai giovani che il cristianesimo non è una dottrina o un

insieme di precetti morali, ma un’esperienza di vita,

un incontro con Gesù, una relazione che intende af-

ferrare tutta l’esistenza e dare ad essa il giusto orien-

tamento. Occorre, però, rilevare che l’impegno

educativo coinvolge, in primo luogo, proprio i geni-

tori. Sono loro i primi educatori alla fede e, più inge-

nerale, i mastri che devono educare i figli al giusto

significato della vita. La loro responsabilità educativa

è inalienabile e intrasmissibile e non può essere total-

mente delegata alla comunità cristiana. Per questo oc-

corre una grande alleanza educativa tra famiglia e

comunità parrocchiale”.

Secondo gli orientamenti dati dalla Conferenza Epi-scopale Italiana, la Cresima va conferita intorno aidodici anni. Secondo lei è l’età giusta?“La questione della data è un argomento molto dibat-

tuto, ma che personalmente non mi appassiona più di

tanto. A me sembra una questione secondaria, rispetto

al modo di educare alla fede, alla qualità degli educa-

tori (genitori e catechisti), ai percorsi educativi che si

mettono in campo, agli strumenti con i quali si pro-

gramma l’iter educativo. Non bisogna, poi, dimenti-

care che prima del tema della data vi è quello della

scansione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. In

tutti i casi, l’orientamento della CEI ha una sua ragio-

nevolezza che è opportuno tenere presente”.

Resta anche la convinta posizione di molti che il tuttosia diventato solo un business per gli interessi econo-mici che ruotano intorno. Visto anche il momento dicrisi generale non sarebbe il caso di riflettere megliosul reale significato del Sacramento?

Monsignore e i giovani: di Giuseppe Cerfeda

Vito Angiuli. “Talvolta mi pare che le analisi sociologiche si compiacciano di descrivere una situazioneche privilegia solo alcuni fenomeni emergenziali trascurando il più vasto campo della “normalità”

Page 19: ilGallo_Num06EdizioneNord

ilgallo.it17/30 MARZO 2012 l’intervista 19

“Che si tratti solo di business,

mi sembra un giudizio un po’

affrettato e non aderente alla re-

altà. Condivido, tuttavia, che si

deve riflettere molto di più sul

significato del sacramento e so-

prattutto che occorre cambiare

stili di vita. Sobrietà, traspa-

renza, solidarietà, attenzione ai

poveri, testimonianza di carità,

rispetto dell’ambiente, centra-

lità del bene comune sono va-

lori imprescindibili per un

cristiano. Naturalmente, per

tutti i cristiani, non solo per i ra-

gazzi e per i giovani”.

Sempre più spesso tra i giovanii Sacramenti sono vissuti comeun fastidioso obbligo... È laChiesa incapace di essere “alpasso con i tempi” o la Fede hasubito un calo di “attrazione”?“Della sua domanda mi piace

soprattutto la parola “attra-

zione”. E per questo le rispondo

che anche nel nostro tempo la

fede non ha perso il suo fascino.

Occorre però che ci siano testi-

moni credibili, capaci di ravvi-

vare la sua bellezza e proporla

con un linguaggio comprensi-

bile e con gesti di vita cristiana

autentica. Secondo Lei, l’esem-

pio di don Tonino Bello non è

“al passo con i tempi” e “attra-

ente” per tutti, giovani e

adulti”?

Dal sacro al profano: cosa nepensa del mondo virtuale e deisocial network sempre più fre-quentati dai nostri giovani?“Non sono un grande esperto

del tema. Riconosco che si

tratta di un argomento molto

importante e, per certi versi, de-

cisivo, nel rapporto educativo

con i giovani. In questo senso,

mi sembra che gli educatori de-

vono aiutare i giovani a passare

dal mondo virtuale a quello

reale.

E per questo è assolutamente

necessario aiutarli a non consu-

mare il loro tempo quasi esclu-

sivamente nell’uso dei mezzi

informatici, ma a istaurare rela-

zioni interpersonali profonde e

durature. La gioia della vita non

viene dal virtuale, ma dal co-

raggio di affrontare la realtà con

le sue contraddizioni, ma anche

con le sue promesse di vera fe-

licità”.

Qual è la sua esperienza con lenuove generazioni? C’è qual-cosa che l’ha colpita in modoparticolare sia in positivo chein negativo?“Se devo essere sincero, tal-

volta mi sembra che le analisi

sociologiche, anche quelle più

alla moda, si compiacciono di

descrivere una situazione che

privilegia solo alcuni fenomeni

emergenziali trascurando il più

vasto campo della “normalità”.

I giovani che incontro mi sem-

brano assetati di vita, molto in-

certi sul loro futuro, ma

profondamente desiderosi di

qualcuno che insegni loro la

speranza e la fiducia nella vita.

Purtroppo, i modelli che ven-

gono proposti molto spesso

sono inconsistenti, se non del

tutto fuorvianti. Per parte mia,

considero la “pastorale giova-

nile” come un punto qualifi-

cante il mio ministero e

l’impegno pastorale di tutta

Chiesa di Ugento- S. Maria di

Leuca”.

“Assettati di vita”Per comprendere meglio quanto Mons. Angiuli

guardi con attenzione alle nuove generazionibisognerebbe leggere due suoi scritti: la let-

tera che sua Eccellenza ha inviato ai giovani diocesani nelperiodo natalizio (“... Il tempo della giovinezza è il periodonel quale la brama di felicità e di godimento si fa più in-tensa ed ogni cosa è filtrata attraverso questa apertura delcuore. La gioia è la “chiave segreta” che apre la porta del-l’anima e attraverso la “porta della gioia”, unica fessurache fa breccia nel cuore, è possibile percepire le aspira-zioni più profonde, nascoste negli angoli più intimi e re-conditi...”) e, soprattutto “Ma il cielo è sempre più blu”,lettera ai giovani per il tempo di Quaresima e Pasqua. Quiil Vescovo instaura un rapporto diretto con i giovani dellaDiocesi e risponde personalmente ad alcune loro domande.E quanto ci tenga a loro lo si capisce da quello che luistesso ha scritto a margine: “Cari giovani, spero di avere of-ferto qualche risposta utile per la vostra vita. Soprattuttonutro la speranza di aver iniziato con voi un dialogo pa-terno e fraterno, fatto di amicizia e di reciproco ascolto,che sarebbe bello continuare nel prossimo futuro”.

Tra tutti quei “botta e risposta” interessantissimi tra SuaEccellenza e i ragazzi della Diocesi, riportiamo una delle ri-sposte a Matteo Cosi della parrocchia San Vincenzo di Mig-giano perchè ben si inquadra con il momento che tuttistiamo vivendo. Matteo chiede: “Questo il tempo in cuitutto sembra incerto e precario. Perchè è così difficile tro-vare stabilita e dare un senso alle nostre vite?” . La rispo-sta del Vescovo: “Caro Matteo, vero, nel mondo tuttosembra fluido, inconsistente, debole e fragile. Oggi, questasensazione di instabilità e di precarietà si è fatta ancorapiù evidente. Allora, giustamente, ti poni la domanda:come uscire da questa situazione di mancanza di solidità,di nebulosità e di estrema incertezza? Credo che un anti-doto molto fruttuoso per operare una inversione di ten-denza consista nell’esercitarsi a pensare evitando diabbandonarsi al solo sentire. Oggi, vi è chi ha teorizzato lanecessità di un pensiero debole, cioè di un pensiero chenon cerca il fondamento della vita, ma si accontenta delleemozioni e delle suggestioni. A tal proposito, Mark Twainscrive: “Non facciamo altro che sentire, e l’abbiamo con-fuso col pensare. E da questo nasce un risultato che con-sideriamo una benedizione: il suo nome Opinione Pubblica.Risolve tutto. Alcuni credono che sia la voce di Dio¨.

La Pastorale Giovanile

Sulla Cresima. “La questione dei sacramenti non riguardasolo la preparazione, ma anche l’accompagnamento dopo”

Filo diretto. Tra il Vescovoe i ragazzi della diocesi

Page 20: ilGallo_Num06EdizioneNord

si cambiailgallo.it20 17/30 MARZO 2012

Idecreti firmati dal Ministro Cor-rado Passera lo scorso 14 di-cembre confermano per laPuglia il passaggio definitivo al

digitale terrestre a cavallo tra maggioe giugno.

La televisione digitale terrestre o DTTdal termine inglese Digital TerrestrialTelevision è la televisione terrestre rap-presentata in forma digitale. Essa costituisceun’importante innovazione tecnologica e coin-volge e coinvolgerà in questo cambiamento oltre 20milioni di abitazioni entro il 2012. Molti sono i fat-tori che hanno contribuito al passaggio dall’analo-gico al digitale e i principali benefici sono dati dallapossibilità di avere un maggior numero di pro-grammi, una maggiore qualità sia di immagini chedi suono, la possibilità di interazione e un minoreinquinamento elettromagnetico. È possibile ricevereil digitale terrestre tramite un decoder che può es-sere già integrato o esterno al televisore in base altipo di apparecchio posseduto. Entro il 2012 in tuttaItalia le trasmissioni televisive avverranno esclusi-vamente in tecnologia digitale: migliore qualità diimmagine e suono, molti più canali e programmi vi-sibili gratuitamente e, anche grazie alla collabora-zione delle istituzioni locali, la disponibilità dialcuni innovativi servizi di pubblica utilità riguar-danti ad esempio il lavoro, i trasporti e il tempo li-bero. In base al decreto ministeriali del 14 dicembre2011, nel periodo 7 maggio/23 maggio toccherà adAbruzzo e Molise (inclusa la provincia di Foggia);nel periodo 24 maggio/8 giugno Basilicata e Puglia(incluse le province di Cosenza e Crotone); e nel pe-riodo 11 giugno/30 giugno la Sicilia e la Calabria.

COME COLLEGARE IL DECODER

Il collegamento del decoder al televisore richiedesemplici passaggi:1. Spegnere il televisore, staccare il cavo dell’an-tenna dal televisore e collegarlo alla presa del deco-der (presa tonda con scritto Antenna In);2. Collegare con l’apposito cavo scart il decoder al

televisore. Su entrambi gliapparecchi la presa è aforma di trapezio con tantefessure interne;3.Accendere il televisore;4. Inserire le batterie nel te-lecomando del decoder ecollegare il decoder allapresa elettrica;5. Avviare la sintonizza-zione dei programmi con iltelecomando del decoder.

DURANTE IL PASSAGGIO AL DIGITALE

Nel giorno del passaggio al digitale c’è lo spegni-mento di tutti i segnali analogici e la riaccensionedei segnali in digitale, con la assegnazione di nuovefrequenze alle emittenti nazionali e locali. Per que-sta ragione bisogna sintonizzare nuovamente (risin-tonizzare) i canali sul decoder o sul televisoreintegrato, anche se erano già stati memorizzati inprecedenza. Si consiglia di effettuare la risintoniz-zazione anche nei giorni seguenti perché le riaccen-sioni in digitale possono avvenire gradualmente neltempo e quindi per vedere i programmi che si ren-dono via via disponibili è necessario ripetere l’ope-razione.

COSA FARE SE…..

Non si vede nessun programma. Verificare di avercollegato correttamente il decoder come sopra indi-cato e di aver effettuato la procedura di sintonizza-zione.

Si vedono solo alcuni programmi. Verificare chel’emittente abbia iniziato le trasmissioni in digitalenel Comune interessato chiamando il numero verde800.022.000 o le singole emittenti. In alcuni deco-der e televisori integrati, specie se acquistati negliscorsi anni, per alcuni programmi è possibile supe-rare il problema selezionando in fase di installazioneun Paese europeo diverso dall’Italia, come Svezia oGermania. Se il problema persiste le cause possono

diverse. Se anche i vicini non ricevono gli stessi pro-grammi potrebbe essere un problema di coperturadel segnale oppure negli impianti della zona po-trebbero esserci dei filtri di antenna installati perevitare interferenze in analogico. Nel primo caso oc-corre verificare con le emittenti interessate, nel se-condo caso invece è consigliabile intervenire suifiltri ed eventualmente verificare l’orientamentodelle antenne e/o la presenza dell’antenna adatta perla ricezione dei canali mancanti. Se i vicini invecericevono i programmi “mancanti” la causa è da ri-cercare nel proprio impianto di antenna che quindidovrà essere verificato.Zona non coperta dal segnale tv. Se la zona non ècoperta dal segnale digitale, ripetendo la situazionedella trasmissione in analogico, per la presenza diostacoli naturali (montagne, ecc.) è possibile, uti-lizzando un decoder satellitare con il logo “Tivù-sat” collegato ad un’antenna satellitare (parabola)orientata a 13° Est, ricevere tutti i programmi inchiaro di Rai, Mediaset, La 7 e alcune emittenti lo-cali. Anche per questa tipologia di decoder è possi-bile usufruire del contributo statale, se in possessodei requisiti richiesti.

IL CONTRIBUTO STATALE

Per agevolare il passaggio alla nuova tecnologia alMinistero dello Sviluppo Economico, Dipartimentoper le Comunicazioni ha messo a disposizione unbuono del valore di 50 euro per l’acquisto o noleg-gio di un decoder digitale interattivo presso tutti irivenditori che aderiscono all’iniziativa.Adecorreredal 10 aprile 2012, potranno richiedere il contributoi pugliesi di età pari o superiore a 65 anni (da com-piersi entro il 31/12/2012) e che abbiano dichiaratonel 2011 (redditi 2010) un reddito pari o inferiore aeuro 10.000. Il contributo consiste in una riduzionedel prezzo complessivo del decoder, Iva inclusa, alnetto di ogni eventuale sconto commerciale. L’im-porto verrà rimborsato al rivenditore. Il contributoinoltre non può essere corrisposto più di una voltaper ciascun cliente e non può superare in alcun casoil prezzo di vendita.

Entro giugno la Tv sarà solo digitale

Page 21: ilGallo_Num06EdizioneNord

Un’attrice che decide di festeggiare il suo qua-rantesimo anno di carriera teatrale nel teatrovuoto, oramai in demolizione, lo stesso che l’avevavista debuttare e trionfare. Ed è proprio dal vuotodi quel palcoscenico che i suoi ricordi prendonoforma. Ballerini, sarti, macchinisti, suggeritori,luci, fondali, costumi prendono magicamente vitae insieme con lei realizzano uno spettacolo fatto ditentativi, spunti, ipotesi, aspirazioni, sogni chespaziano in tutti i generi teatrali: dalla rivista vec-chia maniera, al teatro classico, dall’avanspetta-colo al musical in un rapido susseguirsi di gags,trovate e occasioni coreografiche. Questa in sin-tesi la trama di BRAVA! commedia musicale cheAnna Mazzamauro sta portando in scena nei mi-gliori teatri italiani, uno spettacolo da non per-dere per tutti gli amanti del teatro brillante. Prezzibiglietti: primo settore €. 15,00 anziché €. 20,00,secondo settore €. 10,00 anziché €. 15,00 e se poisei davvero Brava/o invita almeno tre amici e iltuo biglietto lo offre la direzione del teatro.

Anna Mazzamaurosempre più BRAVA!Al teatro Italia di Gallipoli

attualità17/30 MARZO 2012 ilgallo.it 21

LuCuturusciu nell’elenco nazionale dei prodotti tradizio-nali: lunedì 19 marzo, presso la sede della Pro Loco diCalimera, in via San Giovanni Bosco alle ore 18 si

terrà la presentazione del progetto. Interverranno il presidentedella Pro Loco Brizio Candelieri, l’assessore alle Attività pro-duttive Gaetano Coppone, la biologa nutrizionista Vincenza Ca-iulo e l’Assessore regionale alle risorse alimentario DarioStefàno. Lu Cuturusciu è il prodotto tipico calimerese realizzatocon la pasta del pane, di forma circolare simile ad un tarallo viene con-dito con pepe, olio, a volte olive. Fino a un ventennio fa “lu Cuturusciu” ve-niva realizzato con l’impasto rimanente a quello utilizzato per fare il pane; tale impasto, attaccato e seccosulle tavole della “madia” di lavorazione, veniva raccolto e rimpastato con l’aggiunta di olio d’oliva, pepenero e sale grosso. A Calimera, ancora oggi, il nome Cuturusciu è rimasto nella toponomastica cittadina:una corte abitativa, infatti, viene ancora chiamata cosi ad indicare una sorta di ciambella della strada.

Anap (Associazione nazionaleanziani pensionati) Confar-tigianato Imprese Lecce fe-

steggia San Giuseppe. Inoccasione della ricorrenza delsanto patrono degli artigiani, èstato organizzato, per domenica18 marzo, un momento di festa.Alle ore 10, nella chiesa di San-t’Irene presso i Teatini, a Lecce,sarà celebrata una santa messa dadon Nicola Macculi, direttoredell’Ufficio Pastorale sociale e

del lavoro. Al termine della cele-brazione, nella sala attigua, sa-ranno offerte le tradizionalizeppole. Parteciperanno il presi-dente di Confartigianato ImpreseLecce, Corrado Brigante, il pre-sidente dell’Anap, Carmelo Isola,il segretario generale, Mario Va-drucci e il direttore AmedeoGiuri. Interverranno, tra gli altri,il sindaco Paolo Perrone, asses-sori e consiglieri del Comune diLecce.

IlCT Maglie con un colpo a sorpresa si è assi-curato per il campionato A2 2012 il giovanecampione argentino GastonArturo Grimolizzi,

360 nella classifica ATP e con una carriera in ascesanel tennis mondiale, peraltro molto forte sulla terrabattuta e nel doppio.Il nuovo acquisto andrà ad affiancare i confermatiFrancesco Piccari, Gianluca Luddi, Giorgio Portaluried Erik Crepaldi che l’anno scorso hanno sfiorato lapromozione in A1 dopo un campionato entusia-smante.

Il campionato inizierà il 22 aprile ed il direttore spor-tivo Antonio Baglivo è convinto che quest’anno lasquadra, notevolmente più forte rispetto lo scorsoanno, potrà ben figurare in un campionato difficilecome quello dell’A2. Sicuramente tutti gli appassio-nati della racchetta avranno modo di gustare delgrande tennis che le squadre esprimeranno sui campidel Circolo Tennis di Maglie.Il circolo magliese ha chiesto alla Federtennis di os-servare il turno di riposo alla prima giornata pertantocon molta probabilità, inizierà a giocare dal 29 aprile.

SSeconda vittoria e testa della classificaper la Fimco Sport che, con un ro-tondo 18-8, liquida il Matera nella

2a giornata del campionato di pallanuotodi serie ‘C’. Mister Matrì, al termine:“Mi ritengo soddisfatto di quanto siamoriusciti ad esprimere oggi in vasca. Siamostati pressoché perfetti in difesa, riuscendoa gestire nel migliore dei modi una partitache nascondeva molte insidie alla vigilia.Un plauso ai miei ragazzi, perché oggihanno messo in acqua la grinta e la deter-minazione che vorrei vedere ad ogni in-contro. Ringrazio inoltre i nostri tifosisempre numerosi e festosi“.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Presi-dente della Fimco Sport, Gigi Mileti:“Un’altra buona prova dei nostri ragazzi,che, con una gara bella e spettacolare,riescono a cogliere un importante vittoria.Ora pensiamo già alla partita di sabato intrasferta a Potenza, un campo davveroostico dove é sempre difficile raccoglierepunti, dobbiamo rimanere sempre coi piediper terra, anzi in acqua per restare intema, il difficile deve ancora venire. Maintanto godiamoci queste due vittorie checi siamo meritate in pieno e soprattuttonon guardiamo la classifica“. Prossimo turno, sabato 17 marzo, al Co-munale di Potenza alle 19,30:Tritone Potenza - Fimco Sport

Pallanuoto: FimcoMaglie semprepiù settebello

Tennis: Maglie prontoper la Serie A2Il nuovo arirvato. Il CT si rinforza con l’acquisto delgiovane campione argentino Gaston Arturo Grimolizzi

San Giuseppe: gli artigianileccesi festeggiano il Patrono

Calimera: lu Cuturusciutra i prodotti tipici

Page 22: ilGallo_Num06EdizioneNord

Capire e valutare i fenomeni calamitosi, inparticolare la tromba d’aria dello scorso 4febbraio e ponderare le azioni di aiuto per icittadini a cui l’evento ha procurato danni:

questo l’oggetto dell’incontro che si è tenuto il 29febbraio, presso il castello Spinola-Caracciolo diAndrano, sede del Parco Costa Otranto SantaMaria di Leuca e bosco di Tricase.

Nel corso dell’incontro, l’autorevole esperto in ma-teria, prof. Paolo Sansò dell’Università di Lecce,dopo un rapido excursus sulla frequenza storica del-l’evento, ha scientificamente dimostrato la naturaleesposizione della nostra terra a fenomeni di questotipo. Il Presidente del Parco, ing. Nicola Panico,sottolineando come tali eventi siano stati sino ad oraabbastanza trascurati, ha posto l’accento sul ritardoche il nostro territorio registra in termini di abitu-dini, prassi comportamentali e buone regole costrut-tive spesso disattese soprattutto nelle nostrecampagne, laddove, ad esempio, le coperture volantirappresentano un vero pericolo per la pubblica in-columità. Nel corso del dibattito, a cui hanno parte-cipato i rappresentanti dei Comuni colpiti dallo statodi calamità, è emersa come prioritaria la questioneinerente la stima, a mezzo perizia, degli effettividanni subiti per inoltrare domanda di rimborso.Come ha sottolineato il vicesindaco diAndrano, avv.

Fabio Accogli, ciò implicherebbe un ulteriore di-spendio economico, in aggiunta al pregiudizio su-bìto, senza peraltro la certezza di un indennizzo.Posizione, questa, ampiamente condivisa dal Sin-daco di Diso, avv. Antonella Carrozzo, che, dopoaver fornito all’assemblea una lucida esposizione deidanni subiti dalla sua comunità, ha sottolineato lasensibilità dimostrata nel corso dei suddetti eventidalla cittadinanza tutta e dall’intera compagine am-ministrativa.

Il Presidente Panico, ha elogiato lo spirito di servi-zio nei confronti del cittadino emerso in sede di di-battito da parte delle Pubbliche Amministrazioni,confermando la competenza gratuita del Dr. Agr.Andrea Panico, Responsabile dello SportelloAgri-colo del Parco, per la stima e la certificazione deidanni causati dalla tromba d’aria.In accordo con leAmministrazioni, si è concluso chegli interessati potranno trovare assistenza sia pressol’Ufficio ambiente del Comune diAndrano e l’Uffi-cio Tecnico del comune di Diso (dove saranno di-sponibili delle schede da compilare), che presso losportello agricolo del Parco Otranto Santa Maria diLeuca-bosco di Tricase, aperto ogni mercoledì po-meriggio, dalle ore 17 alle ore 19,30.

M. Maddalena Bitonti(Ufficio stampa Ente Parco)

Tromba d’aria: rimborsi?Comuni ed Ente Parco per l’estimo dei danni. Primo stepper l’inoltro delle domande di rimborso da parte dei cittadiniL’artista di Specchia

Laura Petracca ha par-tecipato al concorso

“1° Premio Effetto Arte” Fe-stival di Pittura, Scultura eGrafica di Palermo conun’opera dal titolo “Forme

Astratte con foglie”,la quale, dopo esserestata valutata dal pre-sidente di giuriaPaolo Levi ed altri cri-

tici ed esperti d’arte, è stata candidata al premio:“Premio Speciale della Giuria Critica”. L’opera èesposta presso Villa Malfitano Whitaker di Pa-lermo, insieme alle altre selezionate.

SALENTINI IN EVIDENZA

Specchia: Laura Petracca1° Premio effetto Arte

Muro: Spano vince con lasua “Città frammentata”

Ilfotografo e designer di Muro Leccese Ema-nuele Spano vince il premio internazionaleFragmented City con uno scatto del repor-

tage “Working Class Hero”. Spano, già vincitoredel premio Us Award 2011 del Sole 24 Ore, ritraenel suo reportage luoghi, operai ed ex operai ita-liani e stranieri nella fabbrica e nel Villaggio Piag-gio di Pontedera (Pisa) in cui vivono, carat-terizzato da infrastrutture che lo rendono auto-nomo dal resto della città, tanto che i residenti siautodefiniscono “villaggini” piuttosto che “pon-tederesi”. Il racconto per immagini dell’industriache entra nella città ha convinto la giuria inter-nazionale a premiare il 32enne fotografo salen-tino: lo scatto vincitore ritrae il circolo sportivodel Villaggio: un campo da basket vuoto, senzagiocatori. Immagine che richiama l’attualità delperiodo che vede i lavoratori della zona in grandefermento preoccupati per un futuro incerto.

attualitàilgallo.it 17/30 MARZO 201222

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ii llGGaalllloo CORRISPONDENTI

Massimo AlligriGiuseppe AquilaGiorgio ColucciaAntonella Corvino

Vito LecciIlaria MarinaciFiorella MastriaAntonio MemmiCarlo QuarantaStefano TanisiStefano Verri

Pierangelo Tempesta

Giovedi 22 marzo il volumeverrà invece presentato a Ma-glie, città natale dell’autore,alle ore 18,30. La presentazione sarà curatadal Professor Roberto Muci,Dirigente Scolastico del Liceo“Francesca Capece” di Ma-glie, con letture di Titti De Si-meis. L’evento sarà ospitatoall’interno della sala confe-renze della Cartoffice, in via

Ferramosca 127. Spazio alpalato, infine, verrà lasciatoper la degustazione di alcuniprodotti tipici, offerti dal-l’azienda magliese PaianoTrade, e dei vini dell’azienda“Mjere” di Michele Calò eFigli, di Tuglie. Le due seratevedranno inoltre la partecipa-zione del gruppo musicale Na-polinaria, che si esibirà inalcuni intermezzi musicali.

Il Poeta Bongustaio sbarca a Calimera e Maglie

Prosegue il ciclo di presentazioni dellibro “Il Poeta Buongustaio”, diGianni Seviroli, recentemente pub-

blicato nella sua seconda edizione per leEdizioni Panico di Galatina. Martedì 20marzo, il testo, che è una raccolta di trentaricette della tradizione culinaria regionalee nazionale italiana riproposte dall’autorein chiave fantastica, in una via di mezzotra poesia e gastronomia, verrà presentatopresso la libreria Voltalacarta di Calimera,in via Atene 39, alle ore 18,30.

Il Gallo su Facebook:“Redazione il Gallo”

Il Gallo su Twitter:il Gallo @RedazilGallo

Page 23: ilGallo_Num06EdizioneNord

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”. Telefonalunedì 19 marzo dalle ore 9. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sa-ranno estratti due biglietti per lo spettacolo “Brava” con Anna Mazza-mauro al TEATRO ITALIA di GALLIPOLI di martedì 20 marzo (ore 21). Inpalio anche: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA e TRICASE;un TAGLIO COMPLETO UNISEX da MARCO CUT in Viale Stazione aTRICASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRI-CASE; PIZZA E BIRRA presso il MAGNAMAGNA di ALESSANO; due aperitivi alBAR MAL GLEF a MIGGIANO; Pizza e bevanda da BORGO VECCHIO a MIG-GIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; un paio diocchiali per presbite offerti da OTTICA MODERNA di TRICASE e PRESICCE;DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI

EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OT-TICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIADI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; UNA PIZZA presso LABELLA VITA di CARMIANO; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRI-CASE; 2 PIZZETTE presso LA PIZZETTERIA di Piazza Pisanelli a TRICASE.

Al cinemaAl cinema

16,30 (domenica)18,30 - 20,30 - 22,30

magnifica presenza

Sala 1 16,15 (domenica)18,15 - 20,15 - 22,20

non me lo direSala 2 16,15 (domenica)

18,20 - 20,20 - 22,20Cesare deve morireSala 3 16,15 (domenica)

18,15 - 20,20 - 22,20hysteria

Sala 4 16,15 (domenica)18,20 - 20,20 - 22,20

50 e 50

Sala 1 16,30 (domenica)18,30 - 20,30 - 22,30

non me lo direSala 2 16 (domenica)

18- 20,15 - 22,30posti in piedi in ParadisoSala3 18,30 (domenica)

20,30 - 22,30quasi amici

in programmazione

dal 16 marzo

GALATINA - CINEMA TARTAROTEL. 0836/568653

GALLIPOLI - CINEMA ITALIATEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPATEL. 0833/568653

17,15 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,45posti in piedi in Paradiso

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/545855

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30quasi amici

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30non me lo dire

TRICASE - CINEMA PARADISOTEL. 0833/545386

TROVA I GALLETTI - IL REGOLAMENTO

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/812111

Sala 1 17,05 - 19,40 - 22,10quasi amici

Sala 2 16,05 - 18,45 -21,30posti in piedi in Paradiso

Sala 3 17,30 - 20,05viaggio nell’isolamisteriosa (3D)

Sala 4 17,15 - 19,55 - 22,35magnifica presenza

Sala 5 16 - 18,50 - 21,40John Carter (3D)

Sala 6 19,20 - 22safe house

Sala 7 16,10 - 18,20 - 20,35 - 22,45l’altra faccia del diavolo

Sala 8 17,35 - 20,05 - 22,3510 regole perfarla innamorare

Sala 9 16 - 18,10 - 20,25 - 22,40ti stimo fratello

TRICASE - CINEMA AURORATEL. 0833/544113

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30non me lo dire

- settegiornisabato 17 domenica 18 martedì 20 mercoledì 21 giovedì 22 venerdì 23

mattin

apom

eriggio

sera

lunedì 19

14°

13°

13°

14°

13°

13°

14°

13°

13°

14°

13°

13°

14°

12°

13°

15°

Mercurio in congiun-zione aiuta i nati nelsegno ad essere più ra-zionali, ironici e socie-voli, ma i transitinegativi di Saturno ePlutone persistono.

Venere e Giove sonocongiunti, Plutone è intrigono e Nettuno in se-stile. Date il via ai vostriprogetti, soprattutto seappartenete alla primadecade.

Venere, Mercurio eUrano in sestile, Sa-turno in trigono sonotransiti che lasciano ilsegno. E’ il momento diagire, ma il merito nonsarà tutto vostro.

Transiti contrastanti chenon promettono nulladi strepitoso. Plutone,Saturno e Urano persi-stono nella loro azionenegativa. Rimandate ivostri progetti.

Mercurio in trigono viaiuta nelle decisioni im-portanti, donandovi ra-zionalità e luciditàmentale. Urano e Sa-turno vi sostengono sulpiano pratico.

Prima decade sempre agonfie vele grazie a Plu-tone, Giove e Marte. Glialtri non ricevono perora transiti rivoluzionarie devono... pedalare dasoli.

L’opposizione negativadi Mercurio potrebberendervi un po’ nervosi,poco socievoli e irrazio-nali. Per questo è il casodi rimandare le deci-sioni importanti.

Occhio alle spese conGiove in opposizione.Evitate investimenti inborsa e attendete chela ruota giri. Venere ne-gativa vi rende pocotolleranti con il partner.

Oltre ai bei transiti diSaturno e Urano utilisul piano pratico, ci simette anche il trigonodi Mercurio a stimolarele vostre intelligenza eironia.

Mercurio in quadraturapotrebbe spingervi achiudervi in voi stessi,caratteristica questa giàtipica del segno. Pazien-tate e rimandate i pro-getti.

La quadratura di Ve-nere potrebbe crearequalche fastidio nelrapporto col partner,ma i grandi transiti po-sitivi di Urano e Sa-turno persistono.

La prima decade è sem-pre la più favorita daimeravigliosi transiti diPlutone, Giove e Net-tuno. Gli altri, pur-troppo, devonopedalare da soli.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

dal 17 al 30

marzo 2012

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

tempo libero17/30 MARZO 2012 ilgallo.it 23

TTEELLEEFFOONNAA LLUUNNEEDDÌÌ 1199 MMAARRZZOO DDAALLLLEE OORREE 99:: 00883333//554455 777777

12°

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIATEL. 0832/343479

Sala 1 16,10 (domenica) 18,20 - 20,30 - 22,35

magnifica presenzaSala 2 17,15 (dom.) - 19 - 20,45

22,35 (sabato spett. unico 21,30)non me lo direSala 3 16,20 (domenica)

18,30 - 20,40 - 22,35quasi amici

Sala 4 20,30 - 22,30safe house

Sala 5 16 (domenica)18,10 - 20,20 - 22,30

posti in piedi in Paradiso

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

14°

14°

14° 14°

Page 24: ilGallo_Num06EdizioneNord

ultimailgallo.it24 17/30 MARZO 2012