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ilGalloNumero01_2013

Date post: 28-Jan-2016
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Anno 18, numero 01 (501) - 12/25 gennaio 2012 - www.ilgallo.it - [email protected] il il Gallo Trova i galletti e telefona lunedì 14, alle ore 9, tanti i premi in palio Regolamento e premi a pag. 23 TANGENZIALE SUD OVEST “Galatina Libera dal Cemento” attacca Il mistero della palestra di nuova costruzione e non ancora ultimata che intralcia il passaggio della strada. Intanto i lavori continuano... TROVA I GALLETTI E VINCI L’EUROPA PUÒ RIDARE LINFA E CASH FLOW ALLE AZIENDE SALENTINE La Regione bussi a denari Il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone De Castris: La nostra Regione chieda alla Banca Europea per gli investimenti l’attivazione di linee di credito o di un fondo per soddisfare le esigenze di finanziamento legate al cash flow aziendale”. E sul Salento: “Turismo, Accoglienza e Benessere contribuiscono ad accrescere il Pil provinciale e l’Agroalimentare registra un trend incoraggianteL’INTERVISTA Le coalizioni, i partiti, gli aspiranti premier. I candidati salentini, sicuri e papabili, in vista della chiusura delle liste del 21 gennaio I giochi sono (quasi) fatti Elezioni politiche ... e chiede di far fronte unico a tutti i Comuni che si affacciano sul Mar Ionio Nardò non le vuole... Trivelle in mare 8 14 15
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Anno 18, numero 01 (501) - 12/25 gennaio 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

ililGallo

Trova i galletti e telefona lunedì 14,alle ore 9, tanti i premi in palio

Regolamento e premi a pag. 23

TANGENZIALE SUD OVEST“Galatina Libera dal Cemento” attacca

Il mistero della palestra dinuova costruzione e nonancora ultimata cheintralcia il passaggio dellastrada. Intanto i lavoricontinuano...

TROVA I GALLETTI E VINCI

L’EUROPA PUÒ RIDARE LINFA E CASH FLOW ALLE AZIENDE SALENTINE

La Regione bussia denari

Il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone De Castris:“La nostra Regione chieda alla Banca Europea per gliinvestimenti l’attivazione di linee di credito o di un fondo per

soddisfare le esigenze di finanziamento legate al cash flowaziendale”. E sul Salento: “Turismo, Accoglienza e Benesserecontribuiscono ad accrescere il Pil provinciale el’Agroalimentare registra un trend incoraggiante”

L’INTERVISTA

Le coalizioni, i partiti, gli aspiranti premier. I candidatisalentini, sicuri e papabili,in vista della chiusura delleliste del 21 gennaio

I giochi sono (quasi) fattiElezioni politiche

... e chiede di far fronte unicoa tutti i Comuni che siaffacciano sul Mar Ionio

Nardò non le vuole...Trivelle in mare

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ora parlo io12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 5

Ogni volta che negli incontri eseminari a cui sono invitatosciorino i dati dell’agricol-tura salentina, lo sguardo dei

partecipanti si riempie di stupore emeraviglia. E sapete perché? Perchénessuno, ma proprio nessuno, imma-gina anche lontanamente che in pro-vincia di Lecce le persone che vivonoesclusivamente facendo gli imprendi-tori agricoli sono poco più di 10.000(diecimila), attento! ho scritto il nu-mero a lettere così eviti di pensare chehai letto male. Invece no! hai lettoproprio bene sono solamente dieci-mila persone che potrebbero abitaretutti insieme riempiendo uno dei 100comuni della Provincia che media-mente hanno appunto una popola-zione di 10.000 abitanti.

I contadini sonomolti di più È mai possibile che dei circa 850.000(ottocentocinquantamila) abitantidella Provincia di Lecce poco più diuno su 100 faccia il contadino? Quando lo dico guardo le facce deipresenti che è come se mi dicessero“ma che stai dicendo? non è possi-bile!”. Lo pensano perché quasi tuttigli abitanti della Provincia di Leccehanno un pezzetto di terra o sono pa-renti di chi ha un pezzetto di terra eognuno di questi piccoli proprietari fail contadino. La loro sorpresa è legit-tima perché intuiscono la verità. I datiparlano charo: i possessori di un pez-

zetto di paesaggio rurale della Provin-cia di Lecce sono circa 200.000 (due-centomila).

Duecentomila contadiniche non contano nullaMa questi 200.000 contadini non ven-gono mai presi in considerazione. Esapete perché? Perché oggi comeoggi, le Istituzioni dialogano solo conquei 10mila professionisti dell’agri-coltura che rappresentano un unicomodello produttivo regolato da ununico impianto normativo generale. Ela stragrande maggioranza dei conta-dini? Sono completamente ignorati.C’è l’urgenza di far riconoscere alleIstituzioni Comuni, Provincia e Re-

gione l’esistenza di una pluralità diterritori e realtà sociali, che a lorovolta producono una pluralità di si-stemi agricoli e di modelli produttivi.Questa realtà impone il superamentodel modello unico produttivo che,come intuibile, è regolato da un unicoimpianto normativo generale, per fa-vorire lo sviluppo delle piccole realtàagricole, parte di un’agricoltura di ter-ritorio, multifunzionale e contadina.

La rete dei contadinidi Terra d’Otranto Si tratta di mettere in rete la pluralitàdi sistemi agricoli e di modelli pro-duttivi in maniera di riuscire a comu-nicare in modo originale ladeclinazione del tema dell’agricolturache è riuscita ad uscire dalla logica as-sistenziale e che ha gettato le basi, at-traverso percorsi di innovazione, perun più intenso collegamento tra lecampagne e le città. Ciò è tanto piùurgente in quanto è proprio questapluralità di sistemi agricoli e di mo-delli produttivi che sta determinando,nonostante la situazione difficile cheaffligge il mondo dell’agricoltura,percorsi che valorizzano le risorseagricole, l’ambiente e il territorio.

Per interpretare tutto quanto innanziesposto è stato costituito il Coordina-mento Contadino di Terra d’Otrantocon Sede in Piazza Palmieri presso ilCentro Internazionale di Coopera-zione Culturale di Martignano. Basta

consultare il vocabolario dove allavoce contadino si può leggere: è con-tadino chi lavora la terra per conto diun padrone o per conto proprio. Eccoperché l’Associazione dei Dottori inScienze Agrarie e Forestali della Pro-vincia di Lecce, il Centro Studi delDottore Agronomo e del Dottore Fo-restale di Lecce, il Centro Internazio-nale di Cooperazione Culturale conl’Associazione Custodi del Salentohanno dato vita a questo strumento.Lo scopo principale del coordina-mento è creare una rete territoriale discambio di informazioni e saperi permigliorare le condizioni dell’agricol-tura contadina di Terra d’Otranto, conocchio vigile anche su quella nazio-nale e internazionale.Il coordinamento raccoglierà le esi-genze dei 200.000 proprietari del Pae-saggio Agrario della Terra d’Otrantoattraverso convegni, seminari, dibat-titi e incontri per poi portare alle isti-tuzioni regionali competenti quelliche sono gli intenti del coordinamentocercando di partecipare alla stesura diinformazioni e programmi.Se vuoi aderire al Coordinamento siacome singolo che come gruppo o As-sociazione puoi mettere mi piace allapagina Facebook Coordinamento-ContadinoDiTerraDOtranto. Puoianche scrivere una e mail [email protected] chiedendo di as-sociarti o per essere invitato alle ini-ziative.

Antonio Bruno

Piccoli pezzi di paesaggio ruraleCoordinamento contadino di Terra d’Otranto. Rete territoriale di scambiodi informazioni e saperi per migliorare le condizioni dell’agricoltura

Lettera aperta. Spedita aisignori: Presidente dellaRepubblica, Presidente

del Senato, Presidente dellaCamera dei Deputati e Presi-dente del Consiglio dei Mini-stri.In tempo di “Agenda Monti “e/o di altri programmi e pro-clami del genere, se è per-messo, anch’io avrei qualcosada proporre, o quanto menoda auspicare, per il 2013 e persempre. L’immediata elimina-zione o cancellazione o sop-pressione, da qualsivogliauso, sia nel lessico che nellascrittura, dell’appellativo“onorevole”. Rivolgendosi o facendo riferi-mento ai membri del Parla-mento, si dica semplicementeDeputato A o Senatore B, o ilDeputato A o il Senatore B.Analogamente avvenga per iltitolo onorifico “eccellenza”,ancora utilizzato per i Prefettiin sede e il Capo della Poliziae riservato per tradizioneanche al Primo Presidente e alProcuratore Generale dellaCorte di Cassazione e al Presi-dente e al Procuratore Gene-rale delle Corti d’Appello. Una volta tanto, penso chenessuno abbia da eccepirein merito.

Rocco Boccadamo

Basta con titolie pennacchi

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economiailgallo.it6 12/25 GENNAIO 2012

Quella di produrre fuori dall’Italia eabbattere così i costi del lavoro èun’abitudine, purtroppo, già notaanche alle nostre latitudini. La no-vità, se si vuole, è la tendenzaanche per aziende che non sono i

soliti “colossi” di esternalizzare la produzione. Ei più bravi e fortunati riescono anche ad aprirsiun mercato in Paesi fino a poco tempo fa inim-maginabili come Albania e Romania. Chi scegliedi uscire dai confini nazionali, sia chiaro, lo faperché costretto da costi del lavoro impossibilida sostenere e da un mercato stagnante. Tuttoquesto però ha una conseguenza immediata cioèun’ulteriore contrazione della forza lavoro equindi dei liquidi disponibili e quindi della ca-pacità d’acquisto con un ulteriore ricaduta, ne-gativa, sul mercato interno. Il cane che si mordela coda… E questa nuova “esterofilia” è confer-mata dal presidente di Confindustria Lecce,Piernicola Leone De Castris: “Sempre piùaziende, non necessariamente legate ad un’esi-genza territoriale, fanno scelte di questo tipo. Èun fenomeno che si sta sviluppando e i motivisono davanti agli occhi di tutti. Fare impresa inItalia diventa ogni giorno più difficile soprat-tutto per l’eccessiva burocrazia e per una tas-sazione che ha superato i limiti sopportabili.Tant’è vero che, purtroppo, tante aziendehanno chiuso o stanno chiudendo”. Siamo a ri-dosso di nuove elezioni e quindi nuovo premier,nuovo Governo e, si spera, nuove politiche. Cosapotrà venire di buono da Roma? “Chi avrà la re-sponsabilità di governo dovrà prestare atten-zione alle imprese e al valore sociale che questehanno sul territorio come volàno di sviluppo.Se non si mettono in condizione le imprese diessere competitive a livello internazionale è dif-ficile che queste continuino a produrre in Ita-lia”. E Confindustria? Che cosa state facendo per leimprese salentine? “Noi abbiamo già lanciatodelle idee, poi è la parte politica a doverle rac-cogliere e portarle avanti prestando attenzionealle nostre imprese che non vuol assolutamentedire esclusivamente prelievi fiscali. Come evi-denziato dai dati diffusi dai più importanti Cen-tri di analisi economica, non ultimo il CentroStudi di Confindustria, la diminuzione del Pilprosegue e sono in ribasso tutti gli indicatori

congiunturali. Devono far riflettere altresì i datirelativi alla mortalità delle imprese nel Sud, con340 mila aziende fallite in due anni. Siamo difronte ad una situazione davvero difficile, chenecessita di una forte presa di coscienza sia a li-vello locale, sia nazionale ed europeo, per ri-mettere le imprese nelle condizioni dirisollevarsi, per non compromettere i traguardiraggiunti e per consentire di superare definiti-vamente la congiuntura economica”.

Ipunti sui quali voi di Confindustria insistetesono snellimento della burocrazia, riforma delmercato del lavoro e rapporto banca-impresa.

“È fondamentale il superamento di un rapportooggettivamente debole tra due soggetti distantifra loro, la banca e l’impresa, muovendosi condeterminazione verso l’abbattimento delle bar-riere informative e superando tutti quegli ele-menti deteriori di opacità, frammentazione efragilità nella relazione informativa ed opera-tiva con le banche. Sul fronte delle garanzie occorre spingere sul-l’utilizzo di strumenti come i Cofidi o il Fondonazionale di garanzia per le PMI, che forni-scono sostegno per le più svariate esigenze fi-nanziarie delle imprese. Sarebbe opportunoincrementare ulteriormente tale dotazione perrendere lo strumento maggiormente efficace evicino ai reali bisogni delle imprese. Riteniamoche si possa ipotizzare, seguendo l’esempiodella Lombardia, che la nostra Regione chiedaalla Banca Europea per gli investimenti l’atti-vazione di linee di credito o di un fondo per sod-disfare le esigenze di finanziamento legate alcash flow aziendale. Tale previsione non ri-chiederebbe alcuna garanzia e costituirebbe unvalido aiuto per il sistema produttivo. Non sitratterebbe, infatti, di prestiti legati ad investi-menti, ma, attraverso un meccanismo on-line,dimostrando di avere uno o più ordini da partedi fornitori, si otterrebbero finanziamenti atassi agevolati, che contribuirebbero a risolverei fabbisogni di liquidità delle imprese in un mo-mento di forte restrizione e di ritardi nei paga-menti da parte delle AmministrazioniPubbliche. Allo stesso tempo, occorre avviareiniziative a supporto delle esigenze di medio

lungo periodo, anche mediante ipotesi di colla-borazione banche/Fondi di Investimento per fa-vorire la partecipazione al capitale di rischiodelle imprese. Si potrebbe, inoltre, pensare al-l’utilizzo di strumenti che esistono da sempresul mercato come per esempio i prestiti obbli-gazionari ordinari e/o convertibili che unabanca, in presenza di un progetto industrialeserio, potrebbe acquistare finanziando, così,l’impresa. Oppure si potrebbe pensare alla con-cessione, all’imprenditore, di mutui decennalifinalizzati all’aumento di capitale sociale ga-rantito da pegno su azioni o quote, operazioneche, nella ratio, si avvicina molto al prestito ob-bligazionario convertibile. E sul fronte del credito? “Occorre soffermarsisul tema della corretta valutazione del meritocreditizio e sui limiti che i sistemi di valutazionebasati sul rating hanno dimostrato. La sostan-ziale irrilevanza degli elementi qualitativi nellavalutazione, infatti, ha determinato effetti di-storsivi nell’erogazione del credito. E’ lecito at-tendersi che la valutazione sia approfondita eche non penalizzi le imprese perché presentanotemporanei cali di fatturato dovuti alla crisi”.E la riforma Fornero? “Realizzare un mercatodel lavoro più dinamico, flessibile ed inclusivo,capace di contribuire alla crescita e alla crea-zione di occupazione di qualità. Questi eranogli obiettivi della riforma Fornero, che ha in-trodotto modifiche sostanziali nella disciplinache regola i rapporti di lavoro e in tema di am-mortizzatori sociali, licenziamenti e flessibilità.Non so se si possa parlare più di luci o più diombre di questa riforma, poiché ha reso ancorapiù farraginoso e rigido il meccanismo di en-trata ed uscita dal mondo del lavoro, di fatto co-stituendo, soprattutto in un momentoeconomico così difficile, un deterrente per leimprese che vogliono assumere. Numerosi sonogli incontri organizzati per far chiarezza su unalegge che ha bisogno di interpretazioni autenti-che e che, ancora una volta, appesantisce l’at-tività e le incombenze per le imprese. La stessacompetenza dei consulenti del lavoro è messa adura prova. Non è così che si può fare impresa!Particolarmente critici sono gli imprenditorisulla parte relativa alla flessibilità in entratache ha irrigidito ancora di più l’attuale sistema,rendendo difficile e sistematica l’assunzione.

Peraltro, le soluzioni adottate per la flessibilitàin uscita, sono alquanto contraddittorie e moltospesso penalizzanti o insostenibili, specialmenteper le piccole e medie imprese.E’ fondamentale, invece, creare opportunità dilavoro e, credo, sia necessario lavorare su in-terventi che possano offrire al nostro Paese unmigliore punto di equilibrio tra le esigenze diflessibilità delle imprese e le aspettative di oc-cupazione che provengono dalla società”.

Lareale situazione nel Salento? “Il nostrosistema industriale, caratterizzato sto-ricamente da piccole e medie imprese

che operavano nei settori tradizionali, ad altotasso di manodopera e basso contenuto tecno-logico, ha subito più di altre realtà gli effetti edi contraccolpi della globalizzazione. Inevitabil-mente, le imprese salentine, a partire dal 2001,hanno dovuto affrontare un duro e, allo stessotempo, doloroso processo di selezione, finaliz-zato al riposizionamento qualitativo, che ha de-terminato anche una pesante emorragiaoccupazionale. I comparti maturi come la moda(il vecchio TAC - Tessile, Abbigliamento e Cal-zaturiero), il Legno-Arredo, l’Alimentare,hanno intrapreso e stanno tuttora completandoun processo di riposizionamento sulle fasce altee medio - alte del mercato. Questo processo,

“Se si vuole davvero salvare il Paese, Pier Nicola Leone De Castris. Il Presidente di Confindustria Lecce: “Se non si mettono in condizionele nostre imprese di competere a livello internazionale è difficile continuino a produrre in Italia.Chi avrà la responsabilità di governo dovrà prestare attenzione alle imprese e al loro valore sociale”

Burocrazia, riforma del lavoroe rapporto banche-imprese

La situazione nel Salento

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l’intervista12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 7

però, sta facendo i conti con costi piuttosto ele-vati in termini di occupazione ma anche di va-lore aggiunto complessivo”.Non si riesce proprio a scorgere una piccola lucein fondo al tunnel? “Al momento direi di no,anche se gli imprenditori ed io con loro devonoessere ottimisti. Però, se ci si guarda intorno, èdifficile vedere luce… vedo solo aziende chechiudono non aziende che si sviluppano. Pur-troppo, non dipende solo da noi, ma dal sistemaPaese che deve essere più moderno ed apertoalle sfide mondiali”.

Proprio nulla che ci possa far tornare sor-riso? “Fortunatamente si stanno conte-stualmente rafforzando settori ad alto

valore aggiunto come il Metalmeccanico, laMeccatronica, l’Information Technology edanche settori fino a ieri non particolarmentesviluppati come l’Aeronautica e l’Aerospaziale.Comparti come Turismo, Accoglienza e Benes-sere contribuiscono ad accrescere il Pil pro-vinciale e, in sinergia con un Agroalimentareche nonostante tutto registra trend incorag-gianti, stanno rendendo famoso il “made in Sa-lento” nel mondo. E poi, nonostante uncontesto di generale debolezza e ritardo, il Sa-lento vanta anche fattori positivi: elevata voca-zione produttiva nel settore manifatturiero e

d’impresa; persistenza di un elevato grado diconcentrazione di piccole e medie imprese; no-tevole dinamismo del settore Terziario; posi-zione geografica vantaggiosa rispetto ai Paesidel bacino Mediterraneo; buon livello di sicu-rezza; qualificazione professionale della forzalavoro; presenza di un polo d’eccellenza uni-versitario che opera nel campo della ricerca einnovazione con importanti funzioni di rac-cordo con il sistema produttivo locale. In que-sto contesto, l’imprenditoria salentina èriuscita ad avviare, anche grazie a partnershipcon l’Università del Salento ed altri centri diricerca, una riorganizzazione produttiva, ma-nageriale e finanziaria, volta allo sviluppo dimarchi e processi produttivi ma anche di nuovisettori ed attività, che privilegiano la nascita elo sviluppo di attività brain intensive, come ri-sposta all’ormai superato modello tradizionaledi specializzazione produttiva basato su attivitàa medio-basso contenuto di conoscenza. Ener-gia, Materiali Innovativi, Metalmeccanica, Ae-ronautica, Avionica, Aerospaziale,Farmaceutica, Nautica, Ict, Comunicazione,Turismo, Salute e Benessere, sono tutti com-parti nei quali l’economia salentina è attrez-zata per giocare, già nell’oggi, un ruolo daprotagonista”.

Cosa possiamo dire a chi tra non molto cigovernerà? “Non si può permettere chel’inestimabile patrimonio di produzioni

italiane e per quanto ci riguarda pugliesi e sa-lentine, dal manifatturiero alla moda, dal me-talmeccanico all’aeronautico, dall’alimentareall’arredo, per non parlare di comparti qualiturismo, edilizia, salute e benessere, venga per-duto. Non possiamo permettere che la qualitàdei nostri professionisti e collaboratori vengavanificata a causa dell’emorragia occupazio-nale a cui, purtroppo, stiamo assistendo ormaida diverso tempo!”.

“La nostra industria ha le carte in regola pergiocare la propria partita a livello globale. Apatto che tutti si mettano a lavorare nella stessadirezione. Siamo stanchi del diffuso clima antiimpresa in cui siamo costretti ad operare; siamoin una situazione nella quale non possiamo per-metterci di puntare l’indice l’un contro l’altro:deve prevalere il senso di responsabilità”.

“Le imprese stanno facendo e continueranno afare per intero il loro dovere.Il mondo è cambiato, le regole del gioco sono

mutate. Paesi fino a qualche tempo fa definitiemergenti sono le prossime “terre da esplo-rare”, l’obiettivo delle nostre imprese. È necessario però mettere queste ultime nellecondizioni di poter indagare quei mercati, so-stenendone gli sforzi ed agevolandone i pro-grammi, piuttosto che appesantendole concavilli burocratici”.

“Il nostro Paese ha bisogno di nuove regole edel rispetto delle stesse; di leggi chiare e dure-voli nel tempo, di tagli netti ai costi della poli-tica e delle Istituzioni, di innovazione in alcuniistituti del welfare, di una riforma del Lavoroche stimoli la produttività, non freni il dinami-smo imprenditoriale e premi i lavoratori. Il nostro Paese necessita di una minore pres-sione fiscale, di un sistema bancario che credae per questo investa nell’imprenditoria, di op-portunità per i giovani.La nostra classe dirigente è chiamata a trovaresoluzioni che rimettano il Paese nelle condi-zioni di competere e creare occasioni di svi-luppo, ma soprattutto è chiamata a formare chigovernerà nel futuro. Non si può e non si deve lasciare nulla al caso.Occorre agire. In gioco c’è il futuro nostro edelle prossime generazioni”.

di Giuseppe Cerfedala politica salvi le imprese”Non si vede la luce. “Vedo solo aziende che chiudono non aziende che si sviluppano. Purtroppo nondipende solo da noi ma dal sistema Paese che deve essere più moderno ed aperto alle sfide mondialiPer fortuna Turismo, Accoglienza e Benessere contribuiscono ad accrescere il Pil provinciale”

Per fortuna che...

A chi vincerà le elezioni dico...«Siamo stanchi del diffusoclima anti impresa in cuisiamo costretti ad operare;

siamo in una situazione nella quale non possiamo

permetterci di puntarel’indice l’un contro l’altro: deve prevalere il senso di responsabilità.

SI RESPIRAUN CLIMAANTI-IMPRESA

Ilnumero di gennaio 2013 del Notiziario Industriale di Con-findustria Lecce, in uscita in questi giorni, è dedicato al-l’Assemblea Pubblica di Confindustria Lecce, che ha visto

protagonista il presidente nazionale Giorgio Squinzi. Molto ampioil servizio di apertura con gli interventi degli imprenditori e delleistituzioni presenti all’Assemblea ed il pregevole contributodel numero uno di Viale dell’Astronomia, che ha invitato gliimprenditori a serrare i ranghi ed a resistere perché dalla se-conda metà del 2013 potrebbero intravedersi segnali di unainversione di rotta del sistema economico. Un giro di boa atteso ed auspi-cato per dare respiro ai cittadini ed alle imprese, ormai vessati dalla crisi estrozzati dall’imposizione fiscale. Seguono poi gli articoli di “primo piano”su la nuova classe dirigente chiamata a traghettare il Paese fuori dalla crisi;sul nuovo Regolamento Asi, molto vantaggioso per le imprese; sull’educa-tional tour che ha coinvolto gli operatori turistici di alcune territoriali con-findustriali italiane; sulla Piccola Industria regionale e di Lecce, con unospaccato sull’iniziativa del Pmi Day nella nostra Provincia. Ricca la compo-sizione della sezione della rivista che riguarda “le attività” di ConfindustriaLecce, inerenti le commissioni su credito, burocrazia e sviluppo, l’interna-

zionalizzazione, la formazione, il comparto edile, dell’energia, e deiservizi. La rubrica “dalle imprese” si arricchisce di un’intervista,in inglese ed italiano, ai vertici di Porsche a seguito del loro inve-stimento in NTC a Nardò, e di un articolo che illustra il progetto del

corridoio sud del gas. Chiudono il Notiziario le rubriche e due in-terventi rispettivamente sull’utilità della Mediazione e sul-l’inserimento delle donne nei Consigli di Amministrazionedelle Società per Azioni. Il periodico, diretto da Maria Rosa-

ria Polo, responsabile Ufficio Comunicazione ConfindustriaLecce, viene diffuso gratuitamente presso le imprese associate, gli OrdiniProfessionali, l’Università, le istituzioni e gli enti locali, i principali istitutidi credito territoriali e nazionali, le associazioni di categoria locali e na-zionali, i media locali, il sistema Confindustria, con una tiratura di circa5.000 copie a numero. Comitato di Redazione: Antonio Corvino, Ennio Mon-tinaro, Gabriella Morelli, Toti Carpentieri. Alla redazione della rivista hannocollaborato i colleghi di Confindustria Lecce: Stefania Branca, Angelo Co-stantini, Romina Donadeo, Gilberto Farfalla, Giuseppe Liaci, Andrea Luceri,Tiziana Mancarella, Cosimo Marra, Roberto Maruccio, Maria Grazia Sozzo,Flavia Trifance, Antonio Zuccaro.

Verso un nuovo sistema socioeconomicoIN DISTRIBUZIONE. Il nuovo numero del Notiziario Industriale di Confindustria Lecce

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elezioniilgallo.it8 12/25 GENNAIO 2012

Per le elezioni del Parlamento

sono in lizza diversi schieramentie proprio in questi ultimi ore sononate nuove alleanze politiche cherispolverano, per la verità, ac-cordi stipulati già negli anni pas-

sati. Gli schieramenti in campo sono iseguenti: sinistra, centrosinistra, centro ecentrodestra. A questi quattro si aggiungonoaltri due movimenti che corrono per leelezioni 2013, senza aver finora stipulato nes-suno accordo con altre forze politiche: ilMovimento 5 Stelle e il movimento Fer-

mare il declino.

la sinistraLo schieramento di sinistra è guidato dal ma-gistrato e giornalista pubblicista palermitanoAntonio Ingroia, che lo scorso 29 dicembre,ha ufficializzato la sua candidatura a premiercon la sua lista Rivoluzione Civile, che ha su-bito ottenuto il parere favorevole di partiti po-litici e del Movimento arancione di Luigi

De Magistris. Infatti, la candidatura del ma-gistrato antimafia è sostenuta dall’Italia dei

Valori di Antonio Di Pietro, dai Verdi diAngelo Bonelli, dal Partito della Rifon-

dazione Comunista di Paolo Ferrero e dalPartito dei Comunisti Italiani di Oliviero

Diliberto.

il centrosinistraIl candidato premier del centrosinistra èstato scelto poco tempo fa mediante le pri-

marie ed è l’attuale segretario nazionale delPartito Democratico Pierluigi Bersani. Ilsuo schieramento è composto oltre dal PD

anche da Sinistra ecologia libertà di Nichi

Vendola e da Centro Democratico. Que-st’ultimo partito è nato il 28 dicembre scorsoad opera di Massimo Donadi, che è fuoriu-scito dall’Italia dei Valori, e Bruno Tabacci.Il PD ha già ufficializzato i suoi candidati siaalla Camera che al Senato. Alla Camera praticamente certi di unoscranno a Montecitorio sono: Teresa Bella-

nova (al 5° posto della lista pugliese) e Sal-

vatore Capone (9); se la gioca, in caso divittoria della coalizione, il leccese Federico

Masia (16). Quasi impossibile raggiungerel’obiettivo per Cosimo Casilli (22). Più giùin lista il renziano Paolo Foresio (24), Pier-

luigi Bianco (27), Agnese Manco (33) e Ma-

rina Alemanno (36). Al Senato posto “sicuro” per la vicepresi-dente regionale Loredana Capone (in listaalla posizione numero 4); se la gioca Cosimo

Durante (9) che avrebbe il seggio assicuratoin caso di vittoria della coalizione. Difficilis-simo che possa farcela Alessandra Antonica

(12), partita impossibile per Maria Teresa

Bardoscia (20). Tutto deciso anche nel Sel di Nichi Vendola:al Senato, blindatissimo il capolista Dario

Stefàno; alla Camera, la sociologa Sonia Pel-

lizzari di Giuggianello. È al settimo posto inlista e ha buone possibilità di farcela se il Selotterrà un risultato soddisfacente e, soprat-tutto, in caso di vittoria del centrosinistra.Missione impossibile, invece, per la coperti-nese Anna Cordella (9).

il centroCandidato premier dello schieramento di cen-tro è il presidente del Consiglio dimissionarioMario Monti. Dopo diversi tentennamenti ilProfessore ha sciolto la riserva alcuni giornifa, in seguito al forte pressing dei poteri forti,del Vaticano, delle cancellerie europee, dal-l’associazione Italia Futura di Luca

Cordero di Montezemolo e di alcuni partititradizionali. La candidatura è sostenuta oltreche dalla sua lista Scelta Civica, anche dal-l’Udc di Pierferdinando Casini e da Futuro

e Libertà di Gianfranco Fini. La lista alSenato sarà unica e non avrà la scritta SceltaCivica, ma solo quella Con Monti per l’I-

talia. Discorso diverso per la Camera dei

Deputati, dove le liste saranno tre e in coali-zione fra loro. Ma chi sarà in lista e con qualeposizione? Al momento di andare in stampatutto è ancora in fase di definizione. In Pu-glia, secondo i soliti ben informati, apparecerta la ricandidatura (blindata) del senatoreuscente dell’UdC, Salvatore Ruggeri. Restada capire se alla Camera o al Senato, ma Rug-geri sarà capolista e scenderebbe al secondoposto solo se, davanti al suo, ci sarà il nomedi Pier Ferdinando Casini. Sembrava do-vesse esserci una deroga al limite dei tre man-dati per Alfredo Mantovano poi è arrivatacome un fulmine a ciel sereno la rinunciadello stesso alla candidatura.Sembra, poi, che la coalizione di centro vo-

glia insistere con coloro che si sono spesinelle precedenti campagne elettorali a livellolocale ed ecco così che tra gli altri nomi chenegli ambienti di centro circolano con forza,rimbalzano quelli dell’attuale sindaco diOtranto, Luciano Cariddi, e quello del trica-sino Nunzio Dell’Abate. Difficile, però, chesiano molto avanti in lista.

il centrodestraDopo tanti tira e molla di Silvio Berlusconi

sulla sua ricandidatura a premier, che hannotenuto banco nel dibattito politico degli ultimimesi, il Cavaliere ha ufficializzato l’accordocon la Lega Nord raggiunto domenica nottead Arcore, precisando, però, che non sarà luiil candidato presidente del Consiglio. Il Car-roccio era stato piuttosto irremovibile sulla ri-candidatura di Berlusconi e alla fine haprevalso la sua linea. Ora però c’è il nodo re-lativo al candidato premier. Il Cavalierepreme per il segretario politico del Popolo

della Libertà Angelino Alfano, mentre,Roberto Maroni “tifa” per l’ex ministro del-l’Economia Giulio Tremonti. Lo schiera-mento di centrodestra è attualmente compostodal PdL, Lega Nord, Fratelli d’Italia e conmolta probabilità anche da La Destra. Perquanto riguarda le candidature al momento diandare in stampa non vi sono grandi certezze.Le riunioni si susseguono e, secondo le indi-screzioni, in lista, ed in buona posizione cidovremmo trovare Rocco Palese e, si dice,Antonio Gabellone al Senato e Roberto

Marti alla Camera. Mentre sembrerebberofuori gli uscenti Ugo Lisi, Cosimo Gallo,Rosario Giorgio Costa e Gino Lazzari.

moVimento 5 stelleIl Movimento Cinque Stelle di Beppe

Grillo, correrà da solo alle elezioni politiche.Il leader del M5S ha prima rifiutato l’assistofferto dall’Italia dei Valori di Antonio DiPietro per una possibile alleanza e poi quellodi Antonio Ingroia. I candidati al Parlamentoitaliano sono stati selezionati dai cittadini me-diante lo strumento della Rete. Dopo gli stre-pitosi successi elettorali raggiunti alleelezioni amministrative e, soprattutto, alle re-gionali in Sicilia, per il M5S si tratta del de-butto assoluto alle politiche dove i candidatisono per lo più giovani, donne e laureati. Perquel che riguarda le liste pugliesi dalla poleposition per uno scranno al Senato, parte illeccese Maurizio Buccarella. Più indietro, emissione assai più complicata, per Daniela

Donno e Barbara Lezzi. Solo al settimoposto il neretino Alfredo Ronzino, unanime-mente riconosciuto all’interno del Movi-mento come colui che maggiormente si èdistinto nella scorse comunali. Alla Cameraci spera il leccese Diego De Lorenzis (3° inlista). Più giù Sebastiano Moretto di Gala-tone e Gianni Casaluce di Nardò.

fare per fermare il declinoCorrerà da solo anche Fare per Fermare il

declino del giornalista torinese Oscar Gian-

nino. Il movimento Fermare il declino è natola scorsa estate ed è di ispirazione liberale. Ilprogramma elettorale del candidato premierOscar Giannino verte su dieci punti program-matici ispirati al rinnovamento della classe

politica e al risanamento economico attra-verso la riduzione simultanea di tasse e spesa

pubblica per uscire dal tunnel dell’attuale edrammatica crisi economico-finanziaria.

di Giuseppe CerfedaA noi la sceltaI candidati. Si delinea il quadro in vista delle elezioni politicheIl 21 gennaio giorno della dead line per la presentazione delle liste

SINISTRAcandidato premierAntonio Ingroia

CENTROcandidato premierMario Monti

MOVIMENTO 5 STELLE

CENTROSINISTRAcandidato premierPierluigi Bersani

CENTRODESTRA

Silvio Berlusconi

FARE PER FERMAREIL DECLINO

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politica12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 9

Grande incredulità a Taviano per lamancata ricandidatura dell’onorevoleLorenzo Ria al Parlamento italianoper le prossime elezioni politiche del

24 e 25 febbraio. Se prima erano solo voci dicorridoio ora c’è la certezza che il più voltesindaco di Taviano (ben 17 anni!), già Presi-dente della Provincia per due legislature (dal1995 al 2004) e Parlamentare dal 2005 non èin nessuna delle liste dei partiti presenti nelbarrage della legge elettorale cosiddetta “Por-cellum”. Lorenzo Ria forse ha pagato, fintroppo caro, in termini politici le sue ultimescelte, se si pensa che nel 2005, fu eletto nelcentrosinistra nel collegio Casarano - Galli-poli (c’era ancora la vecchia legge elettoralemodificata poi dal governo Prodi), sbara-gliando il senatore Vincenzo Barba, candi-dato di allora del centrodestra, con unplebiscito di tipo bulgaro in tutti e dieci co-muni chiamati al voto: 87% per Lorenzo Ria,13% per Vincenzo Barba… I passaggi, certa-

mente molto coraggiosi, delle campagne elet-torali successive, quando è entrato in rotta dicollisione con il PD, suo ex partito il PD,hanno fatto il resto: ha prima sostenuto An-

tonio Gabellone, candidato del centrodestraalla Provincia contro la sua amica di sempreLoredana Capone; poi il sostegno primaesterno e in seguito come iscritto al partitodell’UDC alle elezioni regionali vinte daNichi Vendola; e, per finire, dopo il clamo-roso litigio con il senatore Salvatore Rug-

geri, l’adesione, in Parlamento, al gruppomisto.

Lorenzo Ria non ha avuto una candidatura inalcuno dei partiti delle tante coalizioni, nes-suno ha creduto nelle sue grandi potenzialitàdi politico. Adesso si spendono i gossip sucosa farà uno dei più importanti e noti politicidella nostra provincia negli ultimi anni. C’èchi giura che non resterà con le mani in mano,si parla di una sua possibile candidatura nel

PD o nel centrosinistra, alle prossime elezioniregionali e c’è anche chi arriva ad ipotizzareuna sua candidatura alla poltrona di sindaco aCorigliano D’Otranto, dove oggi governasua moglie Ada Fiore, che a sua volta sa-rebbe in odore di candidaturaa alle regionalidi primavera. Sono voci che oggi, ovvia-mente non trovano alcuna conferma ufficialema che potrebbero trovare risposte a brevetermine. In questi giorni Lorenzo Ria, oggisolo Consigliere di opposizione nel Comunedi Racale, si è chiuso in un giustificato muti-smo, ha poca voglia di parlare se solo pensaai tanti giovani politici che già hanno ufficia-lizzato le loro candidature al Senato (comeDario Stefàno) e alla Camera come (quellaLoredana Capone che lui stesso ha voluto evalorizzato in politica) e dai quali avrebbecertamente voluto maggiore riconoscenza.

A Taviano, sua città natale, c’è grande sgo-mento tra la gente che lo ricorda come Sin-daco e, soprattutto, biasimo per chi ha traditoLorenzo Ria proprio nel momento in cuiavrebbe dovuto dimostrare maggiore ricono-scenza. Sono certi, però, che quello che si vo-cifera lo potrebbe rilanciare alla grandenell’agone politico, basta ricordare un po’della sua storia politica: dapprima segretarioprovinciale della Democrazia Cristiana e poi,uscitone, riuscì a distruggere lo scudo cro-ciato nella sua città alle elezioni comunali del1993, alleandosi con socialisti e comunisti eottenendo quasi l’80% delle preferenze. Inquesti giorni ci si attende una conferenzastampa dove racconti la sua versione e ma-gari, visti dal suo pulpito, i motivi della (mo-mentanea?) esclusione.

Giuseppe Aquila

E il futuro? Già si parla di una sua candidatura nel PD alle regionaliE c’e chi lo vede in corsa da candidato sindaco a Corigliano D’Otranto

Ria fuori dai giochi. Per ora

FOTO... RICORDOLorenzo Ria con

Palazzo Madama alle spalle...

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attualità12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 11

IlConsiglio della Camera di Com-mercio di Lecce ha approvato,con un solo voto contrario, il Pre-ventivo Economico per l’eserci-

zio 2013. In un momento di forte crisieconomica, l’Ente camerale investe 5,2milioni di euro a sostegno dell’economialocale.Sono quattro le linee di intervento gene-rali su cui insisterà lo sforzo della Cameradi Commercio: interventi istituzionali(336mila 504 euro); interventi per la pro-mozione delle imprese (2 milioni 412mila307 euro); interventi per lo sviluppo (1 mi-lione 969mila 965 euro), interventi perl’innovazione dei servizi (189mila euro),oltre al contributo per l’attività del-l’Azienda speciale servizi reali alle im-

prese ed il laboratorio merceologico Mul-tilab (345mila euro in tutto).Il bilancio preventivo, frutto della concer-tazione con gli attori principali dell’eco-nomia locale, nonostante i sacrificiimposti da tagli e spending review, rin-nova l’impegno della Camera di Commer-cio, la “casa delle imprese”, a sostegnodelle aziende. Nel 2013 verranno rinnovatii progetti che hanno riscosso maggior suc-cesso nell’anno che va a concludersi. Dasottolineare l’impegno su altre linee stra-tegiche, molte delle quali costituisconovere e proprie criticità del territorio: cre-dito (150mila euro); ricerca, innovazionetecnologica e formazione (300mila euro);internazionalizzazione (414mila euro); as-sistenza nel campo agroalimentare

(270mila); intervento a sostegno dei com-parti economici (500mila euro); interventiper la costituzione dei Distretti urbani delcommercio (200mila euro). Visto il suc-cesso riscosso nel 2012 dal bando “Fareimpresa nel Salento” (1 milione e 500milaeuro, andati completamente esauriti, perfavorire destinato lo sviluppo delle giovaniimprese ed alla creazione di nuova occu-pazione), la Camera predisporrà bandi adhoc per il sostegno alle imprese salentineper una cifra di pari importo.La Camera di Commercio di Lecce, inol-tre, si doterà di un Codice Etico, perquanto non obbligatorio. La Giunta Ca-merale sta predisponendo una bozza dasottoporre al prossimo Consiglio utile perla discussione e l’eventuale approvazione.

Racale salutate le vacanze di Natale nontoglie l’abito buono e si appresta a cele-brare Sant’Antonio Abate prima e San

Sebastiano poi.La festa di Sant’Antonio, dopo il Triduo pre-dicato dal Sacerdote don Antonio Perrone (14-16 gennaio) è in programma giovedì 17gennaio. Le Sante Messe saranno celebratealle 9,30 e alle 18. Alle 19.la Solenne Proces-sione, accompagnata dal Concerto BandisticoCittà di Racale. Alle 19,30, in Largo San Gio-vanni Bosco, spettacolo di fuochi pirotecnici.La serata sarà allietata dal cruppo folkloristicoTammurria. Domenica 20, si celebra il martirio di San Se-

bastiano (la festa vera è propria è in prima-vera, a maggio), santo patrono del paese eprotettore dei vigili urnbani, dei tappezzieri edegli atleti. Nel pomeriggio, alle 16,30 circa, sisvolgerà la solenne Processione accompagnatadalla Banda Città di Racale. Al rientro dellaProcessione Santa Messa e spettacolo di fuochipirotecnici.

Racale fa festa...doppia

La Camera di Commercioinveste sul territorio5,2 milioni. Quattro le direttive a sostegno dell’economia locale:interventi istituzionali, per la promozione delle imprese, per losviluppo e per l’innovazione dei servizi

IlComune di Nociglia in collaborazione con l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) e Bio&Senza

(Corso Roma, Tricase) organizza un incontro su “Malattia celiaca: ieri, oggi e domani…”, problemati-

che, soluzioni e agevolazioni previste dalla normativa vigente per i pazienti affetti da celiachia e altre

patologie similiari. L’incontro si terrà domenica 13 gennaio, presso il Castello Baronale di Nociglia. Dopo i saluti

del sindaco di Nociglia, Massimo Martella, interverranno: Luigia Morciano (dirigente medico Pediatria dell’ospedale

“Card. Panico” di Tricase) Salvatore Circhetta (dirigente medico Patologia clinica dell’ospedale “Card. Panico” di Tri-

case), Albino Musarò (Dirigente Biologico dell’ospedale “Card. Panico” di Tricase) e Fernando Mercuri (tesoriere

dell’Associazione Italiana Celiachia Puglia). Dopo l’incontro verrà offerta una degustazione di prodotti senza glutine.

Malattia celiaca: ieri, oggi, domani...

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l’interventoilgallo.it12 12/25 GENNAIO 2012

Spesso vorrei cambiare il mondo, poilo ritengo un affare troppo dispersivoe dispendioso, e limito dunque le mieattenzioni, per qualche minuto algiorno, al posto che conosco meglio,

la ridente città di Tricase. Quando un forestieromi chiede com’è Tricase, rispondo d’impulso:bellissima. Ne decanto prima le bellezze natu-rali e paesaggistiche, narro di muretti a secco etratturi, di antichi passaggi di popoli, lingue eculture, mi soffermo sulla sua posizione geo-grafica, sul suo essere centro di un’isola. Poi,per esperienza personale, affermo la possibi-lità di fare impresa senza dover soggiacere allevolontà di un qualche boss, grande o piccoloche sia, alla possibilità di fare cultura, cinema,letteratura, trovando comunque un humus inte-ressato. Una cittadina dalla giusta dimensionedemografica: né troppo piccola con gli incon-venienti di doversi spostare in continuazioneper qualsiasi servizio, né troppo grande da es-sere immersi nel traffico per intere ore per rag-giungere il centro o un supermercato o uncinema. Una città ricca di storia, con cinque ca-stelli, frazioni vivaci e una scogliera che lasciaspazio al verde più intenso e alla più bella fra-stagliatura. In due minuti siamo al mare, in cin-que siamo già dentro l’acqua, dopo il bagno sitorna a casa a cucinare due verdure spontaneee se vogliamo fermarci in campagna è tutta in-torno a noi, con diversità nella sua arida conti-nuità.Parrebbe una sintesi perfetta del buon vivere,della grande qualità della vita.Poi approfondisco lo sguardo, tolgo gli occhialipoetici o da depliant pubblicitario e cerco di ca-pire cos’è che crea la nostra inquietudine, la no-stra insofferenza sociale. Ci sono cose che unapersona mediamente intelligente non può ac-cettare, non riesce a digerirle. Per brevità, milimito a 13 ragioni provate:

1) l’uso del territorio che se n’è fatto è quasicriminale. Non si è mai approvato un piano re-golatore, con il risultato di poter costruireovunque, nella discrezionalità di regole pocochiare. Come molti altri Comuni del Sud, Tri-case ha occupato a macchia di leopardo tutto ilsuo agro, divenendo una città ingovernabile afuria di concedere lottizzazioni a go-go invecedi programmare uno sviluppo armonico;

2) le scelte ambientali di fondo sono state tuttedisattese a cominciare da quel depuratore postofra Tricase e il Porto con fuoruscita finale versoil Canale del Rio, uno dei posti più affascinantidi tutta la costa salentina;

3) la gestione del personale del Comune è al-quanto farraginosa e dispersiva per cui un Uf-ficio fondamentale come l’ufficio Tecnico diTricase risulta uno dei più complessi da capire(a livello nazionale);

4) la gestione degli immobili pubblici, da Pa-lazzo Gallone all’ACAIT fino alle scuole di-strutte delle frazioni pare dettata dalla totale

assenza di buon senso (ma di tantopopulismo);

5) le periferie, gli ingressiverso il centro cittadinosono a dir poco vergo-gnose con relitti stra-dali di ogni tipo eimmobili fatiscenti dadecenni, di cui nes-suno si occupa (ancheper abbatterli);

6) le due strade storichedel commercio, Via Roma eVia Cadorna, sono state di-strutte da un marciapiede a dir pocoallucinante, buono solo per rompere legomme delle auto;

7) il porto invece di diventare una cosa interes-

sante, una risorsa, un posto magnificodove abitare, soggiornare o farsi

un aperitivo, è un orribile ac-cozzaglia di dieci filosofie

diverse di vedere ilmondo, a cominciaredal più imponente eco-mostro posto proprio aridosso del porto finoalle preziose tendopoli

di bar e trattorie;

8) le strutture turistichenon essendo inserite in un

quadro più complessivo hannotrovato enormi difficoltà di realiz-

zazione, escluso quel tremendo edificioda adibire ad albergo, di proprietà della Curia,posto sulla via per la Serra, approvato e co-struito in tutta fretta dove proprio non si poteva;

9) sull’incredibile situazione degli asfalti dellestrade comunali stendiamo il solito velo pie-toso: non c’è mai un colpevole, sembrerebbecolpa del fato e non di una storica, dilettanti-stica e improvvisata programmazione (adesempio nelle gestioni degli appalti con Ac-quedotto e Gas);

10) tutte le scelte in termini di viabilità dellevarie Amministrazioni hanno favorito l’usoesclusivo delle auto, così da divenire una dellepoche cittadine del Salento a non avere un per-corso pedonale o ciclistico;

11) quei pochi monumenti che si ristrutturano,si tende a renderli inguardabili, ultimo esem-pio la Chiesa dei Diavoli (che forse adesso perla prima volta si arrabbieranno davvero);

12) molte scelte strategiche, tipo l’attraversa-mento inutile e vampiresco del nostro territo-rio da parte della Nuova 275, sono state vissutecon contraddizioni e continue giravolte;

13) l’abuso perpetrato ai nostri danni per unazona industriale che non ha industrie è la di-mostrazione palese dell’assenza di coordina-mento con altri Enti e Comuni limitrofi.

Tanto per non sparare a zero sulla classe poli-tica nella sua indeterminatezza vorrei ricordareche quest’assenza di buon senso nell’uso delterritorio (e quindi della qualità della vita) èprima di tutto un problema culturale, dove lecolpe vanno ripartite anche con Scuola, Asso-ciazioni, Chiesa e Intellighenzia varia. A que-sto punto mi pongo dei dubbi sulla qualità dellanostra dimensione, e forse lo sbandamentonasce per la consapevolezza di tutto ciò che po-teva essere e non è stato. Nell’analisi dei pro-blemi, della devastazione del territorio, purpremettendo che si tratta di una brava persona,colta e affabile, mi sovviene il dubbio sulle po-tenzialità di cambiamento affidate ad un ormaiultra decennale Sindaco, fra i più brillanti in-gegneri della città, che però è anche ufficial-mente il dirigente Capo dell’Ufficio Tecnico (inaspettativa). Il dubbio mi sovviene sulle reali competenze diuna Giunta senza più risorse (di ogni tipo) lacui delega all’Urbanistica è nelle mani di unavicesindaco che nella vita svolge molto bene ilruolo di infermiera professionale, mentre chi sioccupa delle risorse umane è un geometra al-quanto simpatico ma che non ha mai gestito taliproblematiche.

Essendo lontani da campagne elettorali comu-nali e vivendo con distacco la suadente ge-stione attuale, penso di poter esprimere unpacato pensiero senza essere tacciato di mireelettorali o di preconcetti personalistici: le pro-poste, le soluzioni buone ed economiche, rivo-luzionarie, che toccano la testa dei cittadini, leloro abitudini e gli interessi di alcuni, fannomale, costano tempo e fatica e non sempre tifanno vincere, ma forse diventano le basi percreare nuovo Lavoro. Possiamo riflettere?

Vorrei cambiare il mondo,mi accontenterei di TricaseDov’è finito il buon senso? “Ci sono cose che una personamediamente intelligente non può accettare, non riesce a digerirle”

di AlfredoDe Giuseppe«

Le proposte, le soluzioni,buone, economiche, rivoluzionarie,che toccano la testa dei cittadini, le

loro abitudini e gli interessi di alcuni,fanno male, costano tempo e fatica

e non sempre ti fanno vincere,ma forse diventano le basiper creare nuovo Lavoro.

Pensiamoci...

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attualità12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 13

Nell’attività amministrativa ci sono si-curamente delle priorità rispetto al ri-facimento del manto stradale delle vie(una volta) urbane. Ed è giusto che sia

così, tranne, però, alcune eccezioni. Ci sonocasi in cui il limite della decenza viene abbon-dantemente superato ed è necessario interve-nire ed anche con urgenza. Parlando di Tricasenon si può non restare sbalorditi nel constatarelo stato della strada intorno a Piazza AlfredoCodacci Pisanelli, meglio conosciuta comePiazza dei Caduti: una trappola per auto, moto,bici ed anche… pedoni!Sia chiaro, non può essere certo esclusivacolpa o demerito dell’attuale Sindaco ma, evi-dentemente, un concorso di colpe tra chi ha vo-luto quella piazza con quegli alberi e tutticoloro che in seguito non hanno saputo o vo-

luto intervenire. Ma non è neanche il caso disprecare energie nel più italico degli scarica-barile, è giunto il momento, una volta per tutte,di fare qualcosa. Nel frattempo registriamo lasegnalazione (pleonastica?) a Sindaco ed as-sessore da parte del capo gruppo consiliare diminoranza, Nunzio Dell’Abate: “Le strade in-torno alla Piazza Alfredo Codacci Pisanelliormai rappresentano un grave e quotidianopericolo per la pubblica incolumità. Ho assi-stito personalmente ad un episodio che soloper un miracolo non è sfociato in tragedia:uno scooter che, sebbene procedesse a mode-rata andatura, è sobbalzato vistosamente suuno dei dossi irregolari e di rilevante dimen-sione che si sono formati lungo la strada checosteggia da una parte l’A.C.A.I.T. e dall’al-tra la predetta piazza. Ho appurato”, prose-

gue Dell’Abate, “che il Commissario Straor-dinario, Guido Aprea, con delibere n.27 del8.2.12 e 63 del 22.03.12, aveva affrontato laproblematica e rinvenuto anche le somme perl’intervento di riqualificazione; ho anche vi-sionato le delibere di Giunta n.20 del 18.7.12e 55 del 20.09.12 e quindi accertato che l’Am-ministrazione sta proseguendo in quella dire-zione. Questa mia vuol essere solo da sproneper accelerare il procedimento amministra-tivo e pervenire quanto prima all’esecuzionedell’intervento di manutenzione del mantostradale”. Nessuna polemica, solo l’evidenzadello stato dei fatti. Perché, mi si passi la (fintroppo facile) battuta, la Piazza è dedicata allamemoria dei Caduti in guerra non certo aquella dei... caduti in terra.

Giuseppe Cerfeda

Tricase: Piazza dei caduti in… terraPiazza Alfredo Codacci Pisanelli. Una trappola per auto, moto, bici ed anche… pedoni!

L’Inps, per contrastare il fenomeno della riscossione indebita di rate dipensione a seguito dell’omissione delle comunicazioni di decesso delpensionato, ha da tempo avviato operazioni di accertamento dell’esi-

stenza in vita sull’intero territorio nazionale. In base ai risultati di tale opera-zione, ai soggetti individuati l’Istituto ha inviato una comunicazione conallegato un bollettino MAV precompilato con l’importo da restituire. A tut-t’oggi, la percentuale di coloro che hanno rimborsato il debito in un’unica so-luzione o che hanno richiesto una rateizzazione, è pari a circa il 27%. Nellospecifico, su circa 24mila lettere inviate sono stati pagati 4.344 MAV e sonostati inseriti in procedura 571 piani di rateizzazione con un recupero totalepari a circa 6,8 milioni di euro. Oggi, il meccanismo di trasmissione dei de-cessi si ritiene in sicurezza, grazie anche al rafforzamento della pressione eser-citata sui Comuni da parte dell’Istituto, anche se possono permanere casi in

cui il difetto di comunicazione da parte dei Comuni, avvenuto in passato primadel consolidarsi della trasmissione telematica, possa determinare ancora in-debite riscossioni di prestazioni pensionistiche. In effetti, dal 2009, anno in cuisi è consolidato il sistema di trasmissione telematica dei decessi, il tempomedio di trasmissione della certificazione da parte dei Comuni è diminuito dioltre 20 giorni, passando dai 37,5 del 2009 ai 10,1 giorni del 2012. L’attivitàinvestigativa diretta alla scoperta e alla repressione di queste frodi è general-mente attivata dalle strutture dell’Inps, che forniscono alle autorità compe-tenti gli elementi necessari all’apertura delle indagini: nel corso del 2012,l’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine ha determinato ben 615denunce, 14 arresti (che fanno parte delle 9mila persone denunciate e delleoltre 40 arrestate complessivamente nell’anno appena terminato) e l’accerta-mento di oltre 12,6 milioni di euro di prestazioni riscosse indebitamente.

Pensioni post mortem: l’INPS corre ai ripariGIRO DI VITE. Avviate operazioni di accertamento dell’esistenza in vita per contrastare il fenomeno dellariscossione indebita di rate di pensione a seguito dell’omissione delle comunicazioni di decesso del pensionato

pittore tricasino, Gior-

gio Fersini, parteci-perà all’Italian Art

Festival di Londra, manife-stazione che si terrà fino al 29gennaio. L’evento, curato daNadia Spita, per l’organizza-zione Art Caffè London,presso Vibe Gallery, si svol-gerà in una galleria d’artecollocata all’interno di unaEx Fabbrica di biscotti tra-

sformata in un business complex, nella zona di Bermondsey, nei pressi di Lon-don Bridge. Giorgio Fersini aderisce con le sue opere alla mostra Small &LARGE di Soqquadro – Roma, curata da Marina Zatta. Così descrive lìap-prezzata opera di Giorgio Fersini , il prof. Carlo A. Augieri dell’Universitàdel Salento: “La messa in opera di Fersini pretende di mostrarci quanto è più‘in là’, rispetto al limite abitudinario entro cui guardiamo un ‘di qua’ chefunge da contorno: oltre il quale non ci sono ingredienti da scoprire. Le pie-ghe si spiegano sotto il calore impressivo di Fersini: è ‘da laggiù’ che ognicosa è soggettività da ascoltare, unicità da far parlare oltre il suo allusivotacere. Le cose ‘visitate’ dall’arte ci parlano e si confessano; all’uomo il com-pito di tacere, perché il rumore delle sue parole non copra il brusìo naturaledelle cose trasferite, infine rappresentate. Ecco perché la pittura, quando sifa scena d’arte e sa inscenare con arte,è logica del saper fare “parlare” insilenzio”. L’attività espositiva di Fersini proseguirà nella Galleria Puccini ad

Ancona, dal 15 al 28 febbraio 2013. Fersini opera nel suo Studio d’Arte, inVia Stella d’Italia, 30 a Tricase; www.giorgiofersini.it; tel. 338/59 71 074.

L’artista tricasino GiorgioFersini espone a Londra

La nuova fontana di Borgagne: il “MigliorScultore Italiano Vivente” colpisce ancora

Loscultore Giuseppe Corrado dopo il Pre-mio ricevuto a Parigi come Miglior Scul-

tore Italiano Vivente, ricevendo laLaurea Honoris Causa in Arte e la medaglia d’ar-gento, continua a realizzare monumenti di notevolepregio artistico. L’artista tra gli ultimi lavori ha rea-lizzato una fontana monumentale per Borgagne, ubi-cata in Piazza Sant’Antonio, di fronte alla chiesa. Lafontana realizzata in pietra leccese, raffigura tre raneche rappresentano gli “ngracalati”, l’appellativo,spesso ingiurioso, con cui i borgagnesi erano cono-sciuti in tempi lontani e che se si accarezza il didie-tro di una delle tre rane, questa porterà fortuna. Ilfamoso artista salentino, straordinario scultore, cheda oltre trent’anni lotta con la materia: marmo, pie-tra leccese, acciaio, gesso, legno, bronzo e pietraviva. Non meno rilevante è la sua altrettanto straor-dinaria attività pittorica. L‘artista ha donato al-l’Ospedale V. Fazzi di Lecce, presso il PoloOncologico Giovanni Paolo II, un quadro olio sutela, raffigurante Sua Santità Giovanni Paolo II,come segno di forza e di speranza. Il quadro è statoinaugurato con la benedizione di Padre Antonio, Par-roco dell’Ospedale. Prossimi appuntamenti dell’ar-tista per il 2013 sono: esposizione scultorea ad aprilepresso la Galleria d’Arte Contemporanea “BiffiArte” a Piacenza e la Biennale di Arte Contempora-nea a Montreaux (Svizzera) a novembre.

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riceviamo & pubblichiamoilgallo.it14 12/25 GENNAIO 2012

Continuano i lavori della tangenziale sud-ovest a Gala-tina ma continua anche il mistero della palestra dinuova costruzione e non ancora ultimata che intralciail passaggio della strada. La cosa sconvolgente è ve-dere le ruspe che lavorano freneticamente senza che

ancora nessuno, né da parte dell’Amministrazione, né da partedegli uffici preposti, abbia fatto pervenire notizie certe sulle pos-sibili soluzioni. Allo stesso tempo pare che nel tratto incrimi-nato non si abbia il “coraggio” di andare avanti.Il fatto che ad oggi le ruspe non agiscano in quel tratto la dicelunga sulla grave situazione di impasse in cui ci si trova e sulgrande imbarazzo che staranno provando i responsabili di untale strafalcione. Da un lato l’immobile di un privato a cui nonsi può mettere mano, dall’altro un’opera pubblica costata fiordi quattrini pubblici che rischia di essere ripensata ancor primadi esser terminata. Continuiamo a sottolineare le clamorose con-traddizioni che emergono dalla vicenda e guardando quel trattodi cantiere ci rendiamo conto che un errore così grossolano puòlasciare adito a molti dubbi. Alla larghezza della strada, infatti,bisogna aggiungere quella delle distanze di sicurezza ai lati dellastessa e dunque viene da pensare che gli eventuali limiti nonpotranno essere mai garantiti. Ci chiediamo inoltre se effettuareprocedure di scavo così importanti in prossimità delle fonda-menta della palestra non possa mettere a rischio l’intera strut-

tura. La cosa certa è che in una situazione normale prima si sa-rebbero fatti tutti i necessari rilievi, poi si sarebbero risolte lecriticità (perlomeno quelle più evidenti) e solo infine ci si sa-rebbe messi all’opera. Per questo motivo denunciamo ancorauna volta l’iter di realizzazione di quest’opera pubblica, i cuicantieri sono partiti stabilendo l’occupazione di ur-genza. La nostra impressione è che non sipossa più continuare e che l’avvio dei can-tieri sia stato l’unico modo per spenderein fretta i soldi di un finanziamento,prima che qualcuno si accorgesse dicome stavano le cose. Se così fosse sa-rebbe gravissimo! La nostra preoccupazione, a questo

punto, si estende anche al secondotratto non ancora appaltato, dove la pub-blica inutilità di quest’opera emerge in ma-niera ancora più lampante. Osservando leprocedure di scavo che precedono la realizzazionedel manto stradale, infatti, ci si rende conto che la movi-mentazione delle terre interessa un’area ben più ampia e chequalunque sia la distanza di sicurezza posta per tutelare la Quer-cia Vallonea di San Sebastiano, difficilmente si potrà garantirnela salvaguardia.

La rete delle associazioni e il Comitato “Galatina Libera dal Ce-mento” tornano a chiedere, al Comune di Galatina e alla Pro-vincia di Lecce, di non appaltare il secondo tratto e di avviaretutte le valutazioni del caso, quelle che nel primo tratto non sono

state assolutamente fatte e che stanno procurando undanno economico non irrilevante. Ci chiediamo:

chi pagherà quel danno, chi è il responsabile diquell’abnorme errore e quale soluzione si

sta cercando? Chiediamo inoltre chevenga posta una variante al PUG conun vincolo sui terreni attorno allaQuercia Vallonea, dove far nascerel’agognato Parco della Quercia di SanSebastiano, l’unico modo concreto per

tutelare quell’albero monumentale eper dare un segnale di responsabilità e di

rispetto del nostro territorio. Salviamo laQuercia Vallonea, salviamo i soldi pubblici!

Tutelando il nostro prezioso territorio risparmie-remo i pubblici denari e potremo così investirli in opere

realmente necessarie. Solo in questo modo saremo in grado difar conoscere alle generazioni future, almeno in piccola parte,quale aspetto avesse un tempo questo Salento, prima di esserecosì martoriato dalla furia speculativa della cementificazione.

Tangenziale sud-ovest vicolo cieco?Galatina Libera dal Cemento. “Emerso il paradossale ostacolo della nuova palestra, proprioin quel tratto i lavori non procedono. Quali soluzioni si stanno cercando? Chi è il responsabile?”

I PROMOTORI DELLA PETIZIONEComitato “Galatina Libera dal Cemento”; Custodi delSalento; Nuova Messapia; Forum Ambiente Salute;Coordinamento Civico; Associazione Nadir; Custodidella Quercia Vallonea di San Sebastiano; CircoloARCI Eutopia; Meetup Galatina; Collettivo ArteAmbiente Nuovi Selvaggi; Arci Club Gallery;Centro Studi del Dottore Agronomo e del DottoreForestale” di Lecce ADAF di Lecce (Ass. dei dottoriin Scienze Agrarie e forestali della provincia);Arci Kilometro Zero - Galatina

«Chi pagherà i danni?Se nel secondo tratto ancora

non appaltato, si dovesseprocedere con la stessa

superficialità, che ne saràdella Quercia Vallonea

di San Sebastiano

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attualità12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 15

Buone notizie. Dalla task force regionale: saranno pagati gli stipendi arretratoai lavoratori in protesta che non saranno delocalizzati e l’attività non cesserà

Sbloccata la vertenza Tandoi

Iltavolo regionale convocato dalla vi-cepresidente e assessore allo Svi-luppo Economico della RegionePuglia, Loredana Capone, per di-scutere della vertenza dei 40 lavo-

ratori del pastificio Tandoi di Corigliano

d’Otranto e dei dieci dell’Eurocoop, ha datoesito positivo: la task force per l’occupazione,alla presenza dell’avv. Rocco Santochirico, diConfindustria, dell’azienda e delle sigle sinda-cali, ha sbloccato la vertenza.La Tandoi F. EA. F.lli Spa pagherà, infatti, glistipendi arretrati ai lavoratori in protesta e non

delocalizzerà, né cesserà, l’attività. “Sono sod-disfatta per l’esito della riunione”, ha detto lavicepresidente Capone, “perché l’azienda si èimpegnata a non chiudere, né a delocalizzare,l’attività e i dipendenti, che sono stati alfreddo durante il periodo natalizio, fuori dallostabilimento, per difendere i propri diritti, seli vedono riconosciuti e rispettati”. La proprietà, infatti, è in attesa di decidere unsubentro in società di un partner. Operazione,questa, che permetterà all’azienda stessa di su-perare lo stato di crisi in cui attualmente versaimpegnandosi nella discussione collettiva di un

nuovo piano industriale.“Sarebbe davvero un peccato se, in un mo-

mento in cui il settore agroalimentare dimo-strata grandi potenzialità di sviluppo,scendesse una mannaia nel Salento sul pasti-ficio Tandoi”, ha concluso Loredana Capone,“proprio in questi mesi abbiamo finanziatoinnovazione, ricerca e ampliamento di tutti iprincipali stabilimenti agroalimentari di Pu-glia, da Divella a Oropan a Riscossa, che in-vestono per potenziare le proprie esportazionied essere più competitivi sui mercati nazionalied Esteri”.

Iltalento dei ragazzini di “Io Canto” ha stupito tutti.Anche un “non addetto”, o un semplice appassionato,rimarrebbe a bocca aperta di fronte alle esibizioni checi propone la trasmissione di Mediaset, in onda su Ca-

nale 5, condotta dal mitico Gerry Scotti. Quella del 2013 sarà laquarta edizione del programma televisivo, che ha riscosso moltafortuna e popolarità, nonché qualità e simpatia. Tanti bambini,di età giovanissima, provenienti da tutta Italia saranno nuova-mente in lizza per il primo posto, il prestigioso premio finale aconclusione di molti mesi di dura preparazione. Dietro alloshow, alla spettacolarità e alla tenerezza che può suscitare nelpubblico un piccolo cantante, c’è un lavoro non certo semplicedi selezione e di scelta, eseguito da specialisti ed esperti del set-tore. Purtroppo qualche muso lungo in seguito a una grossa de-lusione è inevitabile, in particolar modo quando l’ambizione ècosì importante: le audizioni, si sa, sono necessarie e un’elimi-nazione non deve essere certo motivo di abbattimento.

La Vocal Academy, accademia di mu-sica moderna sita in Soleto alla via P.Amedeo n°8, ospiterà i casting uffi-ciali di “Io Canto” domenica 10febbraio.Per partecipare, le ragazzine e i ragazzinidovranno prenotarsi entro e non oltre il 26

gennaio, contattando il numero338/8453702 o scrivendo all’indirizzo diposta elettronica [email protected] candidati dovranno presentare un brano in linguainglese e uno in italiano con le basi affinchè l’audi-zione sia valida; insomma, un impegno non da poco:l’impresa sarà ardua ... ma i talentuosi giovani cantanti nonavranno paura! Il Maestro Anita Tarantino, curatrice del pro-getto e della scuola di musica Vocal Academy spiega entusiasta:“La mia scuola ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza, lo

sviluppo e la diffusione dellamusica. Abbraccia tutti co-

loro che intendono avvicinarsiallo studio di uno strumento e

del canto moderno. I corsi dipianoforte classico, pianofortejazz, canto corale, chitarra, batte-

ria e basso, tenuti da insegnanti al-tamente qualificati, danno la

possibilità a grandi e piccini di appro-fondire lo studio della musica a tutti i livelli.

Le audizioni di “Io Canto” mirano a valorizzareil talento e l’impegno dei ragazzini dai 5 ai 15

anni, che saranno i cantanti di domani. Sarà bel-lissimo ospitare il casting, che, precisiamolo, è completamentegratuito”.

Stefano Verri

“Io Canto”: Soleto sulla strada di Canale 5Vocal Academy. Ospiterà i casting ufficiali domenica 10 febbraio. Prenotazioni entro il 26 gennaio

Per la pubblicità elettorale su “il Gallo”La BluMedia Srl, società editrice de

“il Gallo”, vista la Legge n. 28 del22/02/2000 e delibere n. 58/’04 e60/’04 della Commissione dell’Autoritàper le Garanzie della Comunicazione, CO-MUNICA di aver redatto un documentoanalitico messo a disposizione, presso laRedazione di Via Aldo Moro, a Tricase, diquanti volessero diffondere “messaggi po-litici elettorali” a pagamento per l’electiondays del 24 e 25 febbraio 2013. Termineper la prenotazione e la consegna dei ma-

teriali almeno 8 giorni prima della pubbli-cazione. Saranno pubblicati tutti gli an-nunci pervenuti nei termini indicati, nelrispetto delle condizioni stabilite nel docu-mento analitico. Le tariffe verranno appli-cate a tutti i partiti e movimenti politici e airispettivi candidati. Il pagamento dovrà es-sere sempre anticipato. Il criterio di accet-tazione delle prenotazioni si basa sulprincipio della progressione temporale.Agli aventi diritto sarà assicurata la paritàdi accesso agli spazi.

“il Gallo” - [email protected] - VIA ALDO MORO - TEL. 0833/545 777, FAX 0833/545 800 - TEL. 342.12 56 910

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dai Comuniilgallo.it16 12/25 GENNAIO 2012

Appuntamento invernale con la festa di Sant’Ippa-zio a Tiggiano, cittadina che si onora di esserel’unica in Italia ad avere come Patrono “SantuPati”, il protettore della virilità maschile e dell’er-

nia inguinale. Di quest’ultima perché pare ne soffrì nellasua vita dopo un calcio alle “parti basse” ricevuto

durante una discussione. Dopo la Novena di pre-parazione (10-16 gennaio, chiesa di Sant’Ippa-

zio), giovedì 17 gennaio, si terrà la Veglia dipreghiera per l’unità dei cristiani. Venerdì

18, alle 17,30 Santa Messa della Vigilia; epoi, ad aprire il programma dei fe-steggiamenti civili sarà il gustosoprologo in piazza Olivieri, a par-

tire dalle 20, con l’undicesima edi-zione, a cura della Pro Loco e in

collaborazione con la Parrocchia, dellaSagra della “Pestanaca”, particolare carota

tipica proprio del posto, che sarà servita ai vi-sitatori in tutte le salse ed anche cruda. La “pe-stanaca” tiggianese lo ricordiamo, dal giugno2009 fa parte, con Decreto del Ministero delle

Politiche Agricole, dell’elenco na-zionale dei prodotti agroalimentari

tradizionali. Alle 20,30, appuntamento con il cabaret deiMalfAttori. Il giorno dopo, sabato 19, in mattinata le Messe(7, 8,30 e 10,30), poi protagonista sarà la “Fera de SantuPati”, altro evento caratterizzante la Festa. Nel pomeriggio,dalle 15,30, si snoderà la Processione per le vie del paese“scortata” dalla Banda Città di Specchia. Prima della par-tenza, però, il classico rito dell’innalzamento dello “sta-rnaddhu”, bastone lungo sette metri, avvolto in un pannogranata, che termina con una sfera in ghisa del peso di cin-que chili. L’uomo incaricato dell’innalzamento è colui cheha vinto una sorta di asta, cioè che ha offerto la somma didenaro più alta in favore del Santo. Poi deve partire in corsadal portone della Chiesa, percorrere il sagrato, scendere i trescalini prospicienti e tenendo lo “starnaddhu” parallelo allastrada, sempre di corsa tra il rullo dei tamburi, arrivare al-l’altezza della Cappella della Madonna Assunta e innalzarlocon uno strappo deciso. Un tempo, se questo rito riusciva, sipoteva auspicare un buon raccolto agricolo per l’anno.Sempre sabato 19, dalle 16 alle 17,30 e dalle 18,30 alle19,15, si esibiranno Sbandieratori e Musici del RioneLama di Oria. Alle 21, spettacolo pirotecnico curato dallaFire Works Salento di Corsano. Domenica 20, presso laChiesa di sant’Ippazio, convegno su “Sant’Ippazio dallatradizione bizantina al XXI secolo”.

Tiggiano: festa di Sant’Ippazioe Sagra della PestanacaDopo l’uscita del suo ultimo Cd musi-

cale “Atmosfere” un anno fa, EugenioMusarò, sbarca anche nel panorama

letterario, con due romanzi, già pubblicatiin tempi differenti, ma pubblicizzati soloora, “Il Commissario Fontanelli” e “Una sto-ria importante”, (Youcanprint).Se siete appassionati di romanzi gialli comeli definisce lo stesso autore, “di stampo ma-fioso”, non vi resta che acquistare “Il Com-missario Fontanelli”, che racconta leprodezze di un commissario di polizia, in-filtratosi sotto mentite spoglie negli am-bienti siciliani di Cosa Nostra. Per una sualeggerezza, poi, viene scoperta la sua veraidentità e da allora, la vita del commissa-rio diventerà difficile. Se invece, vi piac-ciono i drammi d’amore, non poteteperdere “Una Storia Importante”, che narrala storia d’amore tra Anna e Fabio, tormen-tata dal padre di lui, un uomo con unabuona posizione economico-sociale, che ri-fiuta Fabio, perché a suo dire, fa parte diun ceto più basso. Insomma, un uomo distrette vedute a cui interessa solo la pro-pria immagine. Il critico letterario Alessan-dro Randone lo ha definito “Un drammaborghese dei giorni nostri dal sapore te-renziano”. Il libro può essere acquistato tra-mite le maggiori librerie online al costo diEuro 10,00 (www.libreriauniversitaria.it ;www.ibs.it, www.bol.it, www.ebay.it) o te-lefonando alla casa editrice 0833/772652,o ancora dal sito www.youcanprint.it. Bastaavere una carta di credito e con pochi clic,in pochi giorni il libro vi sarà recapitato di-rettamente a domicilio. Se volete rispar-miare, è possibile scaricare i romanzi anchein formato digitale al costo ridotto di Euro3,99, dal sito www.ebookyou.it. Basta inse-rire nel “cerca”, il nome dell’autore o dellibro. Le librerie cartacee interessate, po-tranno richiedere le copie direttamente allacasa editrice.

Gialli da leggereI romanzi di Eugenio Musarò:“Il Commissario Fontanelli”e “Una storia importante”

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dai Comuni12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 17

L’evento sportivo organizzatoper sabato 12 e domenica 13gennaio patrocinato dalla Fe-derazione Italiana Dama, dalConi provinciale, dalla Pro-

vincia di Lecce, dalla Città di Corsano edall’Unione dei Comuni Terra di Leuca.

La manifestazione è organizzata dall’as-sociazione “Fuori dagli Schemi” di Cor-sano composta da: Claudio Protopapa,

Marco Piscopello, Gabriele Piscopello,

Emanuele Piscopello con la collabora-zione del Circolo Dama di Spongano,del Centro Sportivo Italiano di Lecce,dell’Associazione culturale Zarathu-

stra, del fotografo ufficiale Renato Ca-

pece e dello studio Creativo di

informatica ed internet wewantweb.

Al torneo ci sarà la partecipazione di fortigiocatori d’Italia provenienti da diverseregioni. Sarà presente anche l’unico GranMaestro che la Puglia esprime, il leccesePaolo Faleo, salentino doc, campione ita-liano assoluto del 2007 come anche il gio-vanissimo Francesco Gitto, 21 anni diCosenza, il maestro messinese Michele

Maijnelli ed altri grandi esponenti del da-mismo italiano. È prevista anche la pre-senza del Campione Italiano Assoluto

2012 Mario Fero di Reggio Calabria.

L’inizio della manifestazione è previstoper le ore 8,30 di sabato 12 gennaio conil “Progetto Dama a Scuola” dove par-teciperanno tutti i ragazzi che durante

l’anno scolastico hanno seguito un corsodi Dama Italiana tenuto dall’istruttore fe-

derale Claudio Siciliano, che è anche ildelegato provinciale della FederazioneItaliana Dama.

Alle ore 17,30, sempre sabato 12, ilGrande Maestro Michele Borghetti di Li-vorno (Campione 2012 delle Olimpiadi

dei giochi della mente disputati a Lille inFrancia) si cimenterà in una simultanea(giocherà contemporaneamente) contro25 avversari. I 3 migliori giocatori sfide-ranno il Campione in una esibizione allacieca. Borghetti giocherà bendato senzavedere la damiera. Domenica 13 gennaioalle ore 8,45 si svolgerà il torneo vero eproprio all’interno dell’Auditorium Co-

munale. Sono previsti 4 gruppi di giocoper i tesserati, un gruppo per i ragazzi edun gruppo per gli Esordienti. Nella cate-goria “Esordienti” (non tesserati) po-tranno partecipare tutti gli appassionati diquesto gioco; il torneo sarà valido per laclassifica nazionale Elo-Rubele e per lacoppa Italia FID.

Alla cerimonia di premiazione previstaper le ore 18 di domenica 13 saranno pre-senti il sindaco ed il vice sindaco di Cor-sano, Biagio Cazzato e Biagio

Palumbo, il vice presidente della Provin-cia di Lecce, Simona Manca, il consi-gliere provinciale Biagio Ciardo, ilpresidente del CSI di Lecce Marco Calo-

giuri, ecc.

Corsano capitale della DamaMontepremi di 2.455,00 euro. Presso l’Auditorium comunalela II edizione del Trofeo Interregionale F.d.S. di dama italiana LeOrganizzazioni sindacali FP CGIL – CISL FP –

UIL FPL – FSI – UGL, presenti presso l’IstitutoPadri Trinitari di Gagliano del Capo, esprimono

forte preoccupazione per la situazione in cui si trovano tuttele strutture sanitarie e socio-sanitarie in regime di accredi-tamento transitorio operanti nella Regione Puglia. Dettestrutture perdono l’accreditamento il 31/12/2012 e, pertanto,non potranno continuare a svolgere le attività affidate condanni gravi e irreparabili per i malati ed i lavoratori dipen-denti. Le Organizzazioni sindacali sollecitano un interventoimmediato della Regione Puglia e della ASL di Lecce perconsentire la continuità dell’attività assistenziale e lavora-tiva, adottando tutti i provvedimenti necessari.

Gagliano, sanità

S.O.S. dall’Istitutodei Padri Trinitari

Seminario a TiggianoNOI: una scuolaal passo coi tempi

IlMovimento NOI - Nessun Ostacolo Insieme, in col-laborazione con l’Unione dei Comuni Terra di Leuca,organizza un Seminario Intensivo, rivolto ad inse-

gnanti ed operatori in ambito sociale, che si terrà a Tiggiano,presso la Sala Conferenze del Castello, sede del Munici-pio, da venerdì 11 a domenica 13 gennaio. il titolo del-l’evento è: “Dall’interdipendenza alla cooperazione: unascuola al passo con i tempi“. Il seminario, che sarà tenutoda esperti nazionali ed internazionali e che vedrà la parte-cipazione dei sette sindaci dell’Unione e di insegnanti datutta la Puglia, fa parte del progetto pilota ideato dal Movi-mento NOI “Unione dei Comuni Terra di Leuca: terra di re-sponsabilità reciproca”, che prevede diverse attività tratavole rotonde, relazioni aperte su temi educativi e non le-gati al concetto di “empatia globale”, campi estivi, semi-nari, ecc. L’obiettivo è quello di creare un sistemainterconnesso e di comprendere l’importanza di un am-biente sereno ed equilibrato, dove il rispetto e l’aiuto reci-proci siano le idee dominanti.

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12/25 GENNAIO 2012dai Comuni18 ilgallo.it

Sono anni ormai che, intorno a palazzo dei Domenicani,sede del Comune di Casarano, aleggia un mistero. Nonsi tratta purtroppo di fantasmi (di sicuro ne saremmogià venuti a capo) ma di tanti numeri che, messi in-sieme, costituiscono quell’arcano mistero che si

chiama bilancio. Buco, debiti, disavanzo, quante volte abbiamo sentito urlarequesti termini ma nessuno era in grado di sedersi e tirare unalinea alla fine della sottrazione e conoscere la cifra esatta.Adesso c’è un documento ufficiale che si chiama delibera diequilibrio che altro non è se non proprio quella linea alla finedella sottrazione. 37 milioni di euro! Questa l’astronomica cifrache il Comune deve pagare; è come se ogni casaranese avesse(oltre ai propri) quasi 1.700 euro da dare a qualcuno! Questa cifra va però letta nel suo vero significato; non è facilema cerchiamo di semplificarla e nel farlo ci facciamo aiutare daGabriele Caputo, uno che di numeri ne capisce, vuoi perché lofa di mestiere, vuoi perché ha fatto l’Assessore al bilancio pro-prio con l’Amministrazione Venuti che, l’attuale maggioranzaindica come principale responsabile di questo stato di cose.La prima cosa che bisogna fare è quella di conside-rare di diverso significato le parole “debito” e“buco”. Probabilmente ognuno di noi ha deidebiti: dal mutuo di casa al prestito per lamacchina o un elettrodomestico. I debitiquindi non necessariamente sono unqualcosa di negativo; a patto però chesi abbiano i soldi per pagare le rate! Ilbuco invece è un’altra cosa; vuol direche si sono spesi dei soldi che non siaveva e che bisogna trovare il modo direstituire al più presto.Ben 17 milioni di euro del debito di Ca-sarano sono rappresentati quindi da mutuicontratti negli anni precedenti. Forse si po-trebbe sindacare o meno sull’opportunità o menodi accenderli ma non lo faremo adesso. Altri 5 milioniin realtà non sono debiti nel senso che nessuno li sta aspettando

ma sono un disavanzo da bilanci precedenti (è come dire chehanno sbagliato a fare le “più” e le “meno” e siamo andati giùdi qualche milione). Gli altri 15 milioni sono sia da dare ai fornitori e sono anche i

famigerati “debiti fuori bilancio” cioè spese non pre-ventivate ed urgenti. Certo (e questa è una no-

stra considerazione) in passato si è ricorsiin maniera anche piuttosto “allegra” a

questa prassi perché 15 milioni perCasarano sono proprio tanti! I cre-diti (vivaddio ci sono) sono circa 8milioni ed in più, raschiando ilfondo del barile, esce un altro mi-lione e spiccioli di crediti nonprevisti. Se adesso quindi anchenoi tiriamo quella linea, i conti ov-

viamente non tornano perché pro-prio non troviamo una

giustificazione per quasi 6milioni(5,7). E questo è il buco! A questo punto

però, proprio all’ex Assessore al bilancio,non possiamo esimerci dal chiedere giustifica-

zioni. Un milione e duecentomila mancano nelle casse per via

della nota vicenda di “Tributi Italia” che era la Società di ri-scossione che prelevava i tributi dai cittadini e non li versavanelle casse del Comune. 2 milioni sono dovuti a bollette della

TARSU relativi agli anni 2008/2009, regolarmente notificatima non ancora riscossi. Un altro “sfasamento temporale” è do-vuto al fatto che le stesse bollette TARSU relative questa voltaagli anni 2010/2011, sono state notificate al 25% della popola-zione solo nell’anno appena passato e quindi non sono state an-cora riscosse. Ma anche qui, dando per buono tutto… mancanoancora 2milioni. “Alziamo le mani… è vero!”, ammette, “la ge-stione è stata poco attenta ma attenzione, tra questi soldi nonci stanno chissà quali nefandezze ma ad esempio maggioriconsumi di corrente così come maggiori ricoveri di minori edanziani in strutture dedicate, ovviamente con spese ingenti enon preventivabili”.In tutto questo contesto già di per sé trava-gliato, ci si è messa anche la Corte dei Conti che ha detto inpoche parole: miei cari amministratori, indipendentemente dachi ha provocato il buco, 3 milioni e 800mila euro li dovete ver-sare immediatamente perché dovete ricostituire la vostra stessatesoreria che sino ad ora avete allegramente utilizzato per lespese di tutti i giorni. Tempi difficili quindi ed un futuro non in-certo ma certamente in salita. Come affrontare l’immediato al-meno riguardo a quanto impongono i giudici amministrativi?Caputo non ha dubbi: “Prima di tutto smettiamola con questacaccia alle streghe cercando a tutti i costi i responsabili e guar-diamoci intorno. Soprattutto verifichiamo l’effettiva possibilitàdi vendere lo Stadio: probabilmente i soldi non basterebberoma almeno potremo essere meno pesanti nel chiedere sacrificiai casaranesi o chiedere meno soldi allo Stato (“che ce li da-rebbe ma imporrebbe misure restrittive notevoli”)”.La tentazione di voltarsi indietro e trovare i responsabili di tuttociò è effettivamente forte in ogni casaranese ma, obiettivamente,adesso non porterebbe ad alcun risultato. C’è un guado da at-traversare ed il momento è estremamente delicato. Sicuramentece la faremo ma, per l’ennesima volta, l’appello non solo no-stro ma di tutti i cittadini è quello che vi sia maggiore coesionefra le forze politiche. È l’unico modo per uscirne!

Antonio Memmi

Casarano, debiti: Caputo fuori... dal bucoE quei 6 milioni? L’ex Assessore al Bilancio, Gabriele Caputo: “Smettiamola con la cacciaalle streghe e cerchiamo soluzioni per non pesare ancora sulle tasche dei casaranesi”««

La gestione èstata poco

attenta. Maattenzione, tra

questi soldi nonci stanno chissà

quali nefandezze««Verifichiamo questa possibilità:

probabilmente i soldi nonbasterebbero ma almeno

potremo essere meno pesantinel chiedere sacrifici aicasaranesi o chiedere

meno soldi alloStato

VENDIAMO LO STADIO

InCommissione Ambiente con-vocata e presieduta da Salva-

tore Antonazzo, importantepresa di posizione di tuttal’Amministrazione, in testa il

sindaco Marcello Risi, l’assessore Flavio Ma-

glio, le Associazioni neritine, rappresentate daGraziano De Tuglie presidente della Consultaper l’Ambiente, tutti i consiglieri di minoranzacon Giuseppe Mellone promotore di una ri-chiesta di Consiglio monotematico. Presenteanche, su richiesta dello stesso presidente An-tonazzo, il consigliere provinciale Giovanni

Siciliano. Verdetto unanime: un secco “No!”

alla Shell Italia. L’invito da parte del Presi-dente e dei consiglieri intervenuti al dibattito èstato quello di fare fronte unico con i territoriinteressati contro nuove trivelle in mare: i co-muni di Porto Cesareo, Galatone, Sannicola,Gallipoli, Taviano, Racale, Alliste, Ugento,Salve, Morciano, Patù, Castrignano dei

Greci. “Vogliamo un futuro diverso per il no-stro territorio”, ha dichiarato soddisfatto An-tonazzo, “ i nostri mari e le nostre coste sonocontinuamente minacciati dalle prospezioni edalle trivelle per la ricerca e l’estrazione diidrocarburi. Una condizione che si andrà ag-gravando se non si cancellerà al più prestol’art. 35 del decreto “Cresci Italia” (D.L.

83/2012), che potrebbe dare il via libera ad al-meno 70 piattaforme di estrazione di petroliole quali, sommate alle 9 già attive nel mareitaliano darà un totale di 29.700 kmq di su-perficie marina sfruttata. Tutte le regioni in-teressate si sono fatte promotrici dellarichiesta di abrogazione, tramite referendumpopolare, dell’art. 35. Anche lo Jonio”, conti-nua il Presidente della Commissione Ambienteneretina, “protetto fino allo scorso anno daogni attività petrolifera, è interessato oggi da

7 richieste per la ricerca di petrolio per un to-tale di 3.942 kmq, dopo che il recepimentodelle direttive europee sulla tutela penale del-l’ambiente e sull’inquinamento delle navi aluglio 2011 ha riaperto alle trivelle l’area delGolfo di Taranto. Ancora una volta”, insiste,“occorre fare fronte comune con tutte le ini-ziative possibili per evitare che il futuro di unterritorio sia bloccato e deturpato da azioni,che rischiano di alterare e stravolgere quantoè stato fatto nei decenni nel mondo agricolo,con le colture pregiate, e per il turismo conuna prospettiva di crescita con la nascita distrutture portuali, ricettive e di animazione, ènecessario considerare le effettive vocazionidel territorio, anche a tutela della salute dellecomunità locali, sarebbe un duro colpo alleopportunità di sviluppo che sono legate al-l’integrità di un territorio sano, unico, incon-taminato e che proprio per questo vapreservato”.

Nardò: “No” alle trivelle nel mar JonioFronte unico. Con i Comuni interessati, contro nuove trivelle in mare: Porto Cesareo, Galatone,Sannicola, Gallipoli, Taviano, Racale, Alliste, Ugento, Salve, Morciano, Patù, Castrignano dei Greci

SalvatoreAntonazzo

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attualità12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 19

DemocraziaCristiana.Nome di

un partito im-portante che, aprescinderedalle ideologiee dai punti divista, ha obiettiva-mente contribuito a farela storia d’Italia degli ultimi decenni.Dopo le note vicissitudini che nehanno fatto un po’ perdere le tracce,ri-nasce (si potrebbe dire) anche a Ca-sarano la Sezione della “DemocraziaCristiana”. Lo spirito che ne guida la costituzioneè uno spirito costruttivo, si legge inuna nota, rigenerativo e propositivo.La base di partenza è quella dei valoriumani che ha una colonna portantenelle rivendicazioni dei diritti sociali.In poche parole, il tutto si innesta nelsolco dei valori e dei principi che fu-rono propri e furono poi tramandatidai padri fondatori del Partito comeDe Gasperi e Don Sturzo.

La Sezione di Casarano sarà intitolataal Senatore Francesco Ferrari, grandeuomo politico e figura indimentica-bile che, insieme a pochi altri, ha fattola storia di Casarano. Il Commissario provinciale Raffaele

Lisi ha individuato anche il Commis-sario Cittadino del Partito che saràquindi Francesco Casciaro, un gio-vane e promettente medico che, purlavorando al Policlinico di Bari, nonha mai perso i contatti con la politicae la realtà di Casarano.

a.m.

A Casarano riapparela Balena Bianca

LaProvincia di Lecce scommette an-cora sul Marchio d’area “Salentod’amare”, sulla scia degli impor-

tanti risultati che ha ottenuto in questi anni.La giunta di Palazzo dei Celestini, guidata dalpresidente Antonio Gabellone, infatti, hadato il via libera al “Programma di azioni peril rilancio del Marchio d’area collettivo Sa-lento d’amare”, stanziando oltre 22mila euro.Registrato a livello comunitario e varato nel-l’ambito del progetto “Marchi d’area” nel 2008,“Salento d’amare” rappresenta oggi oltre che unmarchio identificativo del territorio salentino, uncartello di oltre 200 aziende delle diverse filierelegate al settore del turismo. Parte da questo successo il programma di rilan-cio di “Salento d’amare” approvato dall’Ammi-nistrazione provinciale, che prevede diverseazioni. Tra queste: il rilancio sul web, attraversola ristrutturazione del Portale dedicato, non soloallo scopo di informare sull’esistenza del mar-chio d’area e offrire una vetrina commerciale deisuoi prodotti e servizi, ma soprattutto per creareinterazione e conversazione con e tra gli utentianche attraverso un “angolo social” (su piatta-forme Facebook, Twitter, Flickr e Youtube). Il

programma prevede anche lacreazione e l’allestimento di un “Infopoint” de-dicato al territorio ed, in particolare, al sistemadi prodotti e servizi a marchio d’area, un “Sa-

lentodamarePoint”, quindi, non soltanto puntodi informazione, ma vero e proprio strumento dimarketing territoriale e l’ampliamento dell’Uf-

ficio del Marchio d’area “Salento d’amare”,che vedrà il coinvolgimento di altri Servizi al-l’interno dell’Ente, dall’Innovazione tecnologicaalla Statistica, dalla Comunicazione allo Svi-luppo economico e alle Attività produttive. Sa-ranno, inoltre, effettuate verifiche e controlli suiprodotti e i servizi a marchio d’area, attraversoun piano di monitoraggi sulle aziende, per ve-rificare il mantenimento dei requisiti sulla basedei quali è stato autorizzato l’impiego del mar-chio. Il presidente della Provincia di Lecce An-

tonio Gabellone e l’assessore provinciale al

Turismo e Marketing territoriale France-

sco Pacella evidenziano i punti di forzadell’iniziativa: “Con il Marchio d’area Sa-lento d’amare abbiamo creato una vera epropria “linea di prodotto” territoriale ingrado di costituire un piccolo “sistema tu-

ristico” al passo coi tempi perché rispondentealle necessità di turisti – consumatori sempre

più esigenti e preparati, in cerca di nuovi inte-ressi e stimoli”. “Grazie al Marchio d’area ideato dalla Pro-vincia di Lecce, decine di imprese agricole,agroalimentari, artigiane, ristoranti e trattorietipiche, alberghi, Bed & Breakfast, agrituri-smo, masserie, agenzie addette ai servizi turi-stici, attività commerciali del nostro territoriosono riuscite a rendere riconoscibili e visibili ipropri prodotti e servizi a livello nazionale e in-ternazionale”, proseguono Gabellone e Pacella.“Con il programma di rilancio del Marchio

d’area puntiamo ora ad incrementare ulterior-mente il numero aziende e ad utilizzare questostrumento come supporto per la promozione ela crescita economica del Salento”, concludonoil presidente Antonio Gabellone e l’assessore alTurismo Francesco Pacella.

Salento d’Amare: la Provincia rilanciaOltre 22 mila euro. Finanziamento per il marchio d’area che rappresentaun cartello di oltre 200 aziende delle diverse filiere legate al settore turismo

Giochiamo a Burraco per l’AILDomenica 27 gennaio, alle 17, si terrà presso

l’Hotel Tiziano di Lecce un torneo di Bur-

raco il cui ricavato sarà devoluto all’AIL di

Lecce-Tricase. Infatti con un offerta minima

di euro 15,00 si potrà partecipare e sostenere

insieme l’Associazione e i suoi importanti progetti. Nell’ambito del-

l’iniziativa sarà allestito un buffet e per i vincitori, grazie al contributo

delle aziende locali più sensibili alle problematiche dell’Associazione,

saranno messi in palio interessanti premi.

Tricase: i 50 anni di felicitàdi Domenica e Grazio

Nozze d’oro per Domenica Pe-

luso e Grazio Accogli che con-volarono a nozze il 10 gennaio1963. Gli “sposini” (nella fotoaccanto, al matrimonio del figlio)hanno celebrato la ricorrenza loscorso 6 gennaio con i familiaried una sobria cerimonia.

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eppure è vero!12/25 GENNAIO 2012 ilgallo.it 21

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Dura a credersi, ma pare proprio che il 2012 sia statol’anno migliore della storia dell’umanità! Arduo spie-garglielo a chi si è appena dissanguato per l’IMU, achi ha trascorso il Natale in cassintegrazione senzasapere cosa gli prospetta il futuro o a chi ha ancora

l’amaro in bocca per le medicine… dimagranti, somministratedal dott. Mario Monti e dal suo governo. Vaglielo a spiegare agreci e spagnoli poi… Eppure il 2012 sembra sia stato l’anno

più felice nella storia dell’umanità. L’anno con meno fame,meno guerre, meno malattie e maggiore prosperità.

Lo sostiene, citando dati attendibili e statistiche della WorldBank, “The Spectator”, settimanale britannico tra i più raffinatied esclusivi che, nel suo ultimo numero, anella una serie di sta-tistiche per dimostrare che in realtà, quello appena finito, non èstato un anno catastrofistico, anzi. Per arrivare a questa con-clusione, però, bisogna rammentare che il mondo non finisceappena oltre il nostro naso e che, oltre all’Europa e agli StatiUniti, sul nostro Pianeta, ci sono altre centinaia di Paesi. E, seun osservatore neutrale esaminasse il pianeta con la freddezzadi uno scienziato, arriverebbe alla conclusione che l’umanitànon è mai stata meglio. Se il punto di osservazione resta il no-stro, quello del mondo occidentale, il 2012 resta l’anno tragicoche ha ci visto privare di gran parte della ricchezza, ha vistotanti posti di lavoro andare in fumo e costretto molte famiglie apesanti rinunce. A sostegno della sua tesi, “The Spectator” cita i dati sulla po-vertà globale: “Nel 1990 le Nazioni Unite avevano annunciatogli obiettivi di sviluppo del millennio, al primo posto dei qualic’era, entro il 2015 , il dimezzamento del numero di personeche vivono in povertà. Questo risultato, ha rivelato quest’annola Banca Mondiale, è stato raggiunto già nel 2008 e la situa-zione continua a migliorare. Acquistare scadenti giocattoli diplastica fatti in Cina”, sottolineano dal settimanale britannico,“sta cambiando la storia della povertà”. E, secondo il NationalBureau of Economic Research dell’università americana di

Cambridge, anche la diseguaglianza tra

Paesi ricchi e poveri si sta riducendo:non è mai stata così bassa nei tempimoderni. Altro aspetto positivo: in tutto ilmondo, grazie ai progressi della medi-cina e della tecnologia, la gente vive più

a lungo. Quest’anno, l’aspettativa di vita inAfrica ha raggiunto i 55 anni, invertendo la tri-ste tendenza dettata dal diffondersi dell’Aids. Negliultimi cinque anni le vittime della malaria sono diminuite di unquinto e molte malattie endemiche non colpiscono più con lavirulenza di un tempo. Anche la guerra nel 2012 si è concessauna tregua. Nonostante Iraq e Afghanistan, le statistiche delPeace Research Institute di Oslo rivelano che ci sono stati menomorti nell’ultimo decennio. Dato che, se asportato ad in qua-lunque altro analogo periodo del secolo precedente, deve farciconsiderare, seppur in termini relativi, che l’umanità sia in pace.Ma le sorprese non finiscono qui: secondo lo “Spectator” ancheil mondo occidentale avrebbe ottime ragioni per non lamentarsi

troppo. In Gran Bretagna, ad esempio, i costi salgono, i guada-gni diminuiscono e l’economia è in recessione, ma il capitalesociale e culturale non è mai stato così alto grazie anche alleOlimpiadi e al Giubileo della Regina. Forse per un po’ non po-tremo comprare un’auto nuova o trasferirci in una villa ma, sefossimo onesti con noi stessi, ammetteremmo che ci sono anchecose più importanti: le vittime per i tumori al seno o ai polmonisono diminuite del 30% negli ultimi 40 anni e l’aspettativa di

vita, che era di 78 anni un decennio fa, nel 2013 raggiungeràgli 81. C’è dell’altro: il settimanale londinese, che ha avuto trai suoi direttori anche Boris Johnson, attuale sindaco della City,

è solito alle provocazioni e invita i lettori a “non dare rettaai politici che dipingono un mondo crudele nel

quale tutto va male e andrà peggio”. Illustrareuna situazione nel peggiore dei modi per of-

frire le proprie soluzioni agli elettori è il loromestiere e questo avviene regolarmenteanche in Italia dove si è perennemente incampagna elettorale e quindi perenne-mente… nei guai! La storia insegna, però,

che i grandi passi avanti dell’umanità non di-pendono dagli uomini di Stato (per fortuna ag-

giungeremo), ma dalla gente comune, checontinua a lavorare per la pace, il progresso e la pro-

sperità senza mai dimenticare la solidarietà nei confronti dichi è meno fortunato. I timori odierni, forse, non sono molto di-versi da quelli di cinquanta e passa anni fa, quando dopo la crisidei missili a Cuba ci si domandava se avesse un senso avere deifigli, con una guerra nucleare che poteva scoppiare da un mo-mento all’altro ed un futuro così incerto. Ma da allora, tra alti e bassi, il progresso dell’umanità non si èmai arrestato. Neanche il 21 dicembre 2012 quando una scioccainterpretazione ha terrorizzato il pianeta per la famosa “profe-zia Maya”...

Giuseppe Cerfeda

2012 anno più felice nella storia dell’umanitàAltro che crisi e profezia Maya! È stato l’anno con meno fame, meno guerre, meno malattie emaggiore prosperità. Già, ma vaglielo a dire a greci, spagnoli e italiani reduci dalla dieta-Monti...

««Le vittime per i tumori al seno

o ai polmoni sono diminuite del30% negli ultimi 40 anni e

l’aspettativa di vita, di 78 anniun decennio fa, nel 2013

raggiungerà gli 81

SORRIDEPURE L’OCCIDENTE

Tutela, valorizzazione e promozionedel patrimonio culturale: sonoquesti i principali obiettivi del

progetto “Bridges of History and Tradi-tion”, (acronimo “Bridge.Trad”), finan-ziato nell’ambito dei programmi dicooperazione transfrontaliera dal-l’Unione Europea (Cooperazione Terri-toriale Grecia-Italia 2007-2013),attuato sul territorio regionale dall’UPIPuglia. Nello specifico tutti i ponti inpietra esistenti su tutto il territorio pu-gliese, da Santa Maria di Leuca fin sulGargano, saranno catalogati e inseriti in nuovi itinerari turistici.La presentazione degli obiettivi e delle finalità progettuali si èsvolta, presso la sala del Consiglio Provinciale della Provincia diBari, alla presenza di numerosi ospiti i cui interventi sono statimoderati dal giornalista Rai, Attilio Romita. Ad aprire i lavori sonostati i saluti del presidente dell’UPI Puglia, Francesco Schittulli e

di altri esperti del settore. “L’obiettivogenerale del progetto, ha spiegato ilproject manager Roberto Serra, è fina-lizzato all’ esplorazione e alla mappaturadi nuovi attrattori culturali, rappresen-tati dagli antichi Ponti di Pietra e da altribeni culturali, che possono integrare ilpatrimonio culturale fruibile nell’ambitodi itinerari turistici regionali e transna-zionali, allo scopo di accrescere un turi-smo tematico e di incrementare ilnumero dei visitatori nell’ambito dellearee territoriali cooperanti (per l’Italia

la Puglia, per la Grecia la Regione dell’Epiro). Le azioni di esplo-razione, mappatura e catalogazione dei ponti sono state illustratedall’arch. Vito Fortini, coordinatore di un team di architetti, con-servatori e storici dell’arte, incaricati per la realizzazione delleazioni progettuali; le azioni di implementazione informatica sonostate invece illustrate dall’ing. Roberta Rascazzo, web developer

del progetto. Alla manifestazione sono intervenuti inoltre il Prof.Ettore Vadini, della facoltà di Architettura dell’ Università dellaBasilicata, il prof. Ignazio Carabellese, docente di Restauro-Poli-tecnico di Bari, l’arch. Maria Raffaella Lucarelli, Consigliere del-l’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari. Durante ladiscussione che si è svolta nel pomeriggio, si è stabilito l’avvio diun vasto studio per registrare e classificare tutti i ponti in pietranelle aree territoriali cooperanti, in base alla loro importanza sto-rica e culturale, registrando anche l’eventuale degrado subito neltempo. Lo studio sarà esteso a tutti gli edifici o castelli in qual-che modo coinvolti nei percorsi, lungo i quali sono collocati iponti. Il materiale prodotto sarà utilizzato per marcare le mappe,i percorsi e altri luoghi di interesse turistico che saranno fruibilianche “on line” attraverso la creazione di tragitti virtuali. Nel-l’ambito delle azioni progettuali saranno migliorati la coopera-zione transfrontaliera e gli scambi, per aumentare il numero divisitatori potenziando l’attrattiva delle regioni partecipanti, perinformare il territorio e per sviluppare meccanismi di sostegnostrutturato allo sviluppo turistico delle aree.

Ponti di pietra: da Santa Maria di Leuca al Gargano

La presentazione del progettocon il giornalista Rai Attilio Romita

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Sportil Gallo (498) - 12/25 gennaio 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

IlLecce non sa più vincere, anche seguadagna un punto e il primatosolitario. Al Nardò il cuore nonbasta. Galatina e Gallipoli tiranofuori la grinta. Notte fonda a Tri-case, Racale e Maglie. Frena il

Casarano, ma in graduatoria non cambianulla grazie al Martano che ferma ilFrancavilla. Importanti vittorie diSan Cesario e Leverano. Disfatta intrasferta per l’Otranto.

LEGA PRO

Inizia con un pareggio esterno il2013 del Lecce e complice laclamorosa sconfitta casalinga

del Carpi ad opera del Trapani, rie-sce persino a guadagnare un punto sulla seconda della classe,con cui era appaiato a pari punti. Bisogna però tenere in consi-derazione il fatto che oltre al Carpi, ai giallorossi si avvicinaanche il SudTirol che non è andato oltre il pareggio, nella garacasalinga contro l’Albinoleffe. Un primo tempo che ha visto unLecce leggermente propositivo, soprattutto nei primi minuti digioco. Al 5’ si è visto annullare un goal realizzato da Foti perposizione giudicata irregolare. Il vantaggio però, arriva dopoappena sei minuti e porta la firma di Zappacosta. Nel corso dellagara, gli uomini di Lerda, hanno dovuto vedersela, con una tostaCremonese, che più volte ha impensierito la retroguardia gial-lorossa, in particolare nei secondi quarantacinque minuti. Il goaldei girigiorossi è stato siglato al 10’ del secondo tempo con unrigore trasformato da Carlini. Dopo l’1-1 si è a tratti, rivisto ilLecce delle ultime partite: poco reattivo, poco creativo e percerti versi molto confusionario persino in fase difensiva. A finegara il tecnico Lerda, dichiara che è un periodo dove non si rac-colgono i frutti di quanto si semina, specie in alcune fasi dellepartite. I giallorossi, domenica prossima, al “Via del Mare”,ospiteranno il Cuneo che occupa una posizione di metà classi-fica con 23 punti. Inutile dire, che si attende ancora una volta,il tanto sospirato ritorno alla vittoria, anche perché il Carpi e ilSudTirol sono attesi da due trasferte insidiose, rispettivamentesui campi di Reggiana e Pavia.

SERIE D

Inserie D, i granatadel Nardò, ven-gono sconfitti

per 2-1 sul campo del Ma-tera. I lucani, nel corso della gara,

hanno mostrato la loro netta superiorità sulpiano della qualità. Sin dall’inizio della gara,

infatti, sono i biancoazzurri a fare la partita,sfiorando più volte il vantaggio e con un

Nardò che prova a sfruttarele ripartenze e qual-che calcio piazzato. IMaterani, vanno in

vantaggio al 40’ del primo tempo con Car-dore. Nel secondo tempo, i ragazzi di

Renna, provano a reagire allo svantaggio,ma la fortuna non è dalla loro parte. Dopo pochi minuti, dal-l’inizio della ripresa, infatti, i padroni di casa raddoppiano. IlNardò, prosegue con una prestazione tutto cuore e grinta e rie-sce ad accorciare il risultato con Corvino, che però nulla influi-sce sul risultato finale. Ora i granata, attendono l’Internapoli al“Giovanni Paolo II” in una sfida in chiave salvezza.

TRICASE SEMPRE BORDER LINE

InEccellenza, è sempre buio pesto in casa Tricase. Dopola pesante sconfitta, subita nel recupero contro il Co-pertino (0-6) lo scorso 20 dicembre, con i rossoblù

scesi in campo con la squadra Juniores, la compagine di GigiBruno ne prende altre 6 sul campo dei Quartieri Uniti Bari. Uni-che differenze rispetto all’ultima sfida di campionato, i due goalall’attivo del Tricase (firmati Striano e Pizza) e qualche gioca-tore della prima squadra che è sceso in campo con metà forma-zione composta da giovani. Una gara che così come le ultime 4ha rischiato seriamente di non giocarsi, per via della quasi infi-nita crisi societaria in casa rossoblù. Intanto il commissarioRocco Maglie, sembrerebbe aver convinto diversi calciatori arimanere ancora a Tricase, perché tra domani e martedì potrebbeforse intravedersi la tanto sospirata luce in fondo al tunnel. Almomento, quello che si sa è che l’imprenditore tricasino An-

drea Bentivoglio, avrebbe sborsato 50mila euro per consentireil proseguo momentaneo del campionato, ma di ipotizzare cor-date o strutture societarie neanche l’ombra. Come si dice in que-sti casi: “La speranza è ultima a morire”. Appunto: speriamo…

LE ALTRE DI ECCELLENZA

Non se la passa meglio il Racale, sconfitto in casa per 2-1dal Vieste. I biancazzuri restano ultimi in classifica fermia 7 punti e a ben 11 punti di distacco dalla zona salvezza.

La strada per cercare di raggiungerla, ora è più in salita che mai.

Belle vittorie per il Galatina e il Gallipoli. I biancostellati su-perano in casa in rimonta il Manfredonia per 3-2 (Cresta e dop-pio Giorgetti) e fanno un bel balzo in avanti sul fronte salvezza,mentre i giallorossi ripetono lo stesso sgambetto fatto dal Gala-tina qualche domenica addietro ai danni del forte Cerignola: 2-1 (Presicce e Negro) e centrano in pieno la zona Play off. Buonpunto esterno per il Copertino sul campo del Manduria (1–1Alessandrì per i rossoverdi) e continuano a soffiare sul collo alGallipoli in graduatoria.

PROMOZIONE

In Promozione, frena il Casarano. I rossoblù, pareggiano in ex-tremis sul campo del Fragagnano (1-1 Richella), ma dimostranoancora una volta la loro forza, avendo pareggiato una gara chesembrava ormai persa. Fortunatamente viene fermato anche ilFrancavilla, grazie a una grande prova del Martano (0-0) e iragazzi di mister Longo restano primi a +4 sui brindisini. Im-portanti vittorie per il Leverano (3-2 a Massafra) che si porta a-1 da Ostuni e Francavilla e il San Cesario (2-0 sul Leporano)che si mantiene stabile nella zona “tranquilla” della classifica. Continua il momento difficile del Maglie, che viene sconfitto incasa dall’Ostuni (0-2) e scende di qualche posizione. Sui gial-lorossi pesa anche la difficile situazione societaria. Sconfittaanche per l’Otranto (3-1 a San Vito), ma la classifica continuaa sorridergli.Domenica 13 gennaio, interessante giornata con due derby sa-lentini: Casarano-San Cesario e Otranto Maglie.

Valerio Martella

Il calcio salentino dopo le festeIl Lecce non sa più vincere. Al Nardò il cuore non basta. Galatina e Gallipoli tirano fuorila grinta. Notte fonda a Tricase, Racale e Maglie. In Promozione la domenica dei derby

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mattin

apom

eriggio

sera

lunedì 14

L’inizio dell’anno si pro-spetta un po’ pesantesotto vari aspetti, aparte i nati nei primi 5giorni. Il sestile diMarte vi aiuta ad esserepiù energici e determi-nati.

La prima decade è sem-pre alle prese con Sa-turno negativo: non è ilmomento di osare, ri-mandate se potete tuttii progetti. Gli altri se lapassano meglio.

Continua il sestile diUrano per i gemellidella prima decade ab-binato alla congiun-zione di Giove: è ilmomento di agire. Glialtri potranno goderedell’energia di Marte.

Plutone in opposizionee Urano in quadraturasono transiti pesanti dasopportare. Vi sentitestanchi, demotivati esfortunati, ma la ruotagira.

Per il vostro segno difuoco, l’inizio del 2013,si prospetta un po’ am-biguo. Il bel trigono diUrano è sempre attivo,ma c’è anche Saturno inquadratura a ostaco-larvi.

Giove in quadraturacontinua ad attaccare levostre finanze e il vo-stro umore. Plutone è intrigono ai nati tra laprima e la seconda de-cade: portate pureavanti i vostri progetti.

Momento di stallo sem-pre per la prima decadecon plutone in quadra-tura e urano in opposi-zione: rimandate iprogetti. Gli altri sonopiù liberi di muoversi.

Plutone Nettuno e Sa-turno favoriscono an-cora la prima decade:approfittate di questibei transiti. Gli altri do-vranno subire la nega-tività di Marte:riposatevi di più.

Continua il potente tri-gono di Urano: ancheper voi è il momentogiusto per prendere ini-ziative di lavoro e senti-mentali. Giove,però, vipenalizza economica-mente.

Urano è sempre in qua-dratura negativa, men-tre Saturno è favorevolein sestile. Ci sono tran-siti positivi e negativi, ilresto dovrete farlo voi.

Saturno in quadraturacontinua a ostacolare lavostra vita sul pianopratico. Urano vi sti-mola a repentini cam-biamenti favorevoli, mapotrebbe non bastare.

Plutone continua a rivo-luzionare la prima de-cade: agite, non lasciatepassare inutilmentequesti transiti. Giove vipenalizza sul piano eco-nomico.

lloo ddiiccoonnoo llee sstteell lleedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

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