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Il))OrfESI :rER :LA REALIZZAZ DEI.f I RC(} DELLA CAFF … · 2014-03-25 · lascianclo che...

Date post: 13-Jul-2018
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COMITATO PERIL PALCO I E LLA I l))OrfESI :rER :LA REA LI ZZAZ ONE D EI.f I RC (} DE L LA CAFF A llE ijLA R01na , Magg io 1993.
Transcript

COMITATO PERIL PALCO I ELLA CAFFAh !.~LLA

Il))OrfESI :rER :LA REALIZZAZ ONE DEI.f I RC(} DELLA CAFF AllEijLA

R01na, Maggio 1993.

INDICE

Pre. nes.sa pag. 3

Ipotesi del Comilato peril Parco delln Caffarella per la rcalizzazione del Pa:.;o 3

1. Altivita produttive in Caffarella 4

2. Gli intervcnti peril Parco 5

2.1 J ntcvcnti suI suolo 5 2.2 lnterventi sulle acque e disinquinamento del

fiume Aimone 6 2.3 Jntervento botanico 6 2.4 Aspetti zoologici 7

3. Le aree archcologiche 8

a 4. Interventi sugti edifici e 11

5. Strutturc a! scrvizio del Parco 1 1

I3ibliografia 12

2

P'REMESSA

Le seg~Jei! l.i. idee guida sulla sistemazione ed utilizzazione della valle de:Ja Caffarella scaturiscono, oltre che dal numeroso materiale bibliografico progeitmdc, anche da:

J) il convegno "Valle della Caffarcll <t - Ipotesi per il Parco", (orp tnizzalo dal Comitato per i1 Parco della Caffarella con il patrocinio dell'/ ssessorato all'Ambiclltc de l Comune di Roma) del 23 aprile 1989. Relatori:

Geologia, prof. M . Parolto; Storia ed archeologia, prof. L. Quilici; Botanica, dott. A. Battista; Zoologia, prof. M. Cristaldi; Architcaura, arch. M. Olivieri.

2) Ia personate cspcrienza e conoscenza dei mcrnbri del Comitato per il Parco della Caffarella chc dal 1984 opera con continuita per Ia tutela, la conoscenza e l'csproprio della valle; cio ha dato luogo alle seguenti pubUlicazioni:

Passeggiata storico-archcologica nella v;•lle della Caffarella; Libro bianco sulla valle clella Caffarella; Valle della Caffarclla- Spiccioli eli natura ( 1); Itinerario storico-artistico lungo Ia via Latina e nella· valle della Caffarclla, in corso di stampa.

3) il confronto con decinc di migliaia di cittadini ehc in qucsti anni hanno partecipato aile nostre ir!iziativc (visite guidate, atlivita didattiche, mostrc, convegni, petizioni ecc.).

Nel tentativo di dare concretcz:z.a aile idee guiela seguenti ii Comitato per ii Parco della Caffarella da due anni ha intraprcso piccoli intcrventi nella valle (chiusure eli acccssi, intcrventi eli rimboschimento, installazionc eli panchine e attrezzi sportivi, tutela di alberi secolari, intcrventi di pulizia). Qucste iniziative vogliono cssere degli esempi concrcti di cosa fare in att.csa dell'esproprio della valle, proponendo interventi che siano compatibili con Ia idea del progctto per il parco e chc contrastino la colpevolc latitanza della pubblica arnministrazione ed il vandalismo di certi nostri conci ttadini.

IPOTESI DEL COMYTATO PE_R JL PARCO DEI~LA CAFFAHELI.A PiiB. LA._R~ALIZZi\ZIONE DEL i't\RCO

L'attivita del Comitato mira alia realizzazionc del parco pubblico per mezzo clcll'esproprio' deiJa valle: che dovra cssere preceduto dalla redazione di un progetto e ~' di un . piano di : !J ti liz?,.az.ione. (~ L'estensione del' parco (2.10 ha). ~~ic caratteristiche

'naturali e quclle 'storico--archcologiche sono tali d::t -richiedcre · 'una utilizzazione articolata clclie arec; tultavia, negl i ultimi cinque secoli Ia vatic ha SC111pi'c piu assunto la forma di un complcsso unitario, in cui fruizione pubblica (dai visit.atori illustri aile gite "fuori porta") c att ivila' produttive sono convissutc con il patrirnonio slorico-

3

~t.r ~!\P ~4'0f\>~- -4-A. \J\~W o;> (..0

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!Q:: c::n eJ) . e''i\.Y,~ t c.. ? ~\..0~~­PV.v~-

archeologico (2). Inoltre Ia lradizionc storica pii'l lonta'ln, risalente al Triopio di Emde Attica, famoso poclere agricola nel periodo imperiale, sembra anch'essa inclicare che la zon;:; ha una COl1Siderevole valenza di uraita. Per questa ~ necessaria lo sviluppo d' un unico progetto e di un t•!lico piano eli utilizzazior .: che prendano in conc;idcrazio;te il parco nella sua intcl\;zza. Nella rcdazionc di tali stw ~nc; ti si potranno utili7.7.are:

.• j, lTW1.1 f\ror..:nut _ ~2-i o!U::: Ro>IJA. - !>tAM.> !).c-t. , 1.. ? / •fi?..f.-.0 ~~t.A / Af.\XI.Cb

- il piano di Itn·; l Nostf,l del 1984 (3) in relazione alia connessione della valle della (<i.~B I~) Caffarella col parco dcll 'Appia Antica; . .

- lo studio della ~:attedra di Resh1ro dej Mo;,•.Jmer ·.: ({cH;- f;.~ol,ta 'di Arch; etlura di r } ')'m·< (4) in relaz\one alie vicende storiche e sociali della Caffarell:l dal Medioevo fino ad oggi.

L'area 'i11teressata clall'espfoprio e quella compresa entro il seguente pcrimelro: ;vi~ l~pila ~n_tic~, vir:: Appia Pignatellijfyia 9e~l'Almone) via f~PPi<t t'-fuova~ via Latina~' Je flllJnl Aurelianec.f · ·

Indipendcntemente dall'esproprio e ncl pHI breve tempo possibile si...Q~@_p.!_q_~cler_£

a! vincolo e quindi a! restauro di tutti i resti archeologic~.Jie~luilifk.i rncm.~'I.!L della valle. Que~f!.!:.CSenze storiche appartengono a privati, per cui eventualmente, una volta posto il vincolo su quelle che ne so no ancora sprovviste_, si potra a Jdebitare la spesa dei restauri ai proprietari, o per lo meno rivalcrsi su costoro nella proprieta degli edifici. In questo modo sara possibile risparm.iare, almena in parte, il denaro necessario per i restauri o eventualmer.te quello necessaria ail'acquisizione.

Prima dell'csproprio il Comune dovra provveclcre alia complcta bonifica della valle, o·dinando ai proprietari l'asportazione cl-:i rifiuti c impedcndo, tramite adeguati controlli e recinzioni, Ia ricostituzionc delle discariche.

Subito dopo l'csproprio avra luogo un processo di recupero pitl accurato, che terra conto delle caratteristiche sia storiche (5) che ambientali (6)(7)(8) delia Caffarella, e che dovra prevedere:

/ ~cdu. eol-!1.H>-6, !>t~~eiaA , F-'-' Nt:.4te'

A) la regolamentazionc delle attivila produuive compatibili con , l'arnbiepte e l'eliminazione di qucllc nocive;

B) la ricostituzionc dcll'arnbicnte naturale clegratlatosi in questi ultimi anni; C) l'acccssibilita dei monurnenti; (f D) l'abbattimento delle costruzioni abusive;·f E) Ia cre~zione di attr~zzaturc didattiche (itinerari naturalistici e storico-artistici,

pannelli, mostre perrnanenti ecc.), sportive (percorsi attrezzati) e di sosta (tavoli e panchine);

F) jl ·conirollo e ln sorvcglianza d~ll'area. ~

1. ATTIVITA' PRODUTTIVE IN CAFFARELLA

Dando per scontate l'esigcnza eli crcarc quel parco pubblico da decenni atteso clagli abitanti dei quartieri limitrofi, e Ia necessWt di evitare ogni brusca svolta nell'utilizzazione dcll'ambiente storico per non canccllarne qualche importante carattcristica (4), Ia nostra idea eli Cnrfarclla consiste in un "parco-carn pagna" chc

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ri\:sca a conciliare d 1c nccessita fra loro contrastanti: Ja fruibilita della valk da par'e dci citt<di.ni c la conlinuita storica dell'area anche quale luogo con vak ~za agricola e pastorale.

At uahncnle sia la pa' . rizla (at.Livitl\ oggi prevalente) cl•: l't i icr ' tur~ iflsis!ono su un'ar._;a di circa 180 ba (pati a eire il 90<fo C'~W· s'• .. ~rficie totaie), il chc di f.<Lto ostacola la fr,.tizionc della vall~ da parte dei cittatHni; tutto ii fo!!dovalle ed una considCiL-Volc porzione t 1 ~lie aree ril~l !:Q!!Q_o.ggL.adiQ_iJJ;_a pascolo o, irlrlliS~ !argiiitiei1fCi11ill~>IC, ad altivha agricole. Cl .ca 10 ha SOflO OCCllp <:;!-! da Orti abusivi; ci sono inoltre trc grcggi di pecore, per alcunc ce•1tinaia di capi, ctl una piccola mandria (circa 20 mucche) che pascola lungo l'arv prm.picicntc Ia v·' Latina.

Per quanto riguarda l'agricollura, dovranno csscrc climinati gli orti · busivi, che hanno gia ampiamcnte danneggiato l'ambiente e sconvolto il pacsaggio. Le fungaic/ Jc serre e i microappezzamenti rimasti potra;;,1o eE.:ere mantenuti nella misura in cui / non dctm panb I'iF1 '·ti.o dell~, va11e5 Le collure pi i't idonce al carattere storico della valle saran no CQmunquc Ia fru · icolluni (in r-;·rticolare le vignc) e l'orticoltupl. Per quan to riguarda invecc l'allcvamento, ii pascolo porta alia progressiva elin ;nazione delle specie arboree (i~gori bruciano ogni estate alcune arce della Caffarella) ed a~ ~ione dellu~!rbacce; queste ultime infatti vengono sclezionate dai pastori che conservano le piante appetite clagli animali ed estirpano qucllc non commestibili. Attualmcnte pertanto !'area a pascolo, oltre ad· esscre estremamcntc estesa, e soggetta ad una atlivita di selezione biologica artificiale.

Tale sit·tazione, pur non creando prcgiudizio per i visi tatori attuali, per altro rc ativat ente pochi (citca 50(' Dersone/giorr o s1.1 una supcrficie ·li circa 200 ha), impedisce d fatto Ia ricosti tn·7· nc dell c. 1biente naturale; tutta ia ci si a' ~eta che, a seguito dcll'esproprio, i visitatori della valle possano cliventare almeno 10 volte pili

t•v)_ fL • numerosi. E quind! indispcn,sabUe limitare progressivamente il pascolo e l'agricoltura f n cJUt<ufVV,OIIO ·in terreni spC'cificl: Riteniamo che !'area a pascolo ed agricollura debba essere

6 0 ~a x circoscritta entro il peri metro del fondovalle , !a cui estensione, pari a circa 60 ha, A2P_ I~QA potrebbe ugualmcnte soddisfare le csigenze di un'agricoltura e una pastorizia non (A-~e-t a 4- intensive. Eventual mente si polra richiedere che agricoltura e pastorizia siano di tipo

,., 1 L ":t-O 'N tlovl\-tJ~ biologico.

\....6' ~ ,.. Lc arce coll inari, attualmcntc occupate dalla pastor1Zia, vcrranno destinate ai ~~~~, visitatori, dopo csserc ~tale recuperate segucnclo it programma di riforestazione che

sara illustrate in seguito.

2. GLI INTERVENTI PER JL PA RCO

2.1. INTERVEi.JTI SUL SU0 1JO

. ~ Nell'ambit.o della salvaguarclia del suo~l (e delle acque1 vanno eliminate tultelc cliscarichc di rnatcriale organico (Iettiere clle fungaic, pozzi neri ecc.) ed cdile.

Andra verificata Ia stabilita e Ia sicurc:;.7.3. delle &"Ot~e; quelle che risulteranno pericolose dovranno essere chiusc. U. buche proclottc dal crollo delle volte delle cave andranno recintate con parapetti in legno.

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COU-K--n-b W-"" c..e-~ •t-LE: 0{-f,.C

f.>..:W' 4 ~~ c A. 2.2. INT!: ~Vt~:NTI SULLE ACQUE E DISINQUlNAMENTIO D.EL FlUME LA viYJ.£

ALM(r·:E

In Cuff<' ·cJla abbiamo ccnsito . ·t.re . ~orsi d'acq\(a e ben '12. :- trg~nti eli <·.·;-Ja ~ mediomi~c :raL (1); quc~te . ae<·.tc ~tuttavia t3.'u!tano aw "ln ... ·1c ... inquil e .. ~ da streptncocchi c colibatteri fecalL

A monte della Caffarclla il d~llill!l!l.<l!Il_cn to del fi umc do.vra avve.:. ire J!tl.f.(}..Y_c.rs.o...il_ ~~nsit~~~ · ~~~gli scgr.is:hi (il_ "que Juri de l'resenti lungo il pe.~2!.§...q_ _c Ia JQJO ~!:_o~~~.~.!l:L~no clel circt1Ho fogna!·~ All'interno della .va~e. dovra11n<~ ( ... :>ere. . costrmti dei condotti foz,nari che colleghino gli scarichi al collcttore centra .e c~1e ~

.~l.traversa la v~lie;~in qucsto modo verranno eliminati anche 'tutti i pozzi neri che inquinano Ia falda acquifcra .. Inoltre va effettuata Ia pulizia delle spondee dell'alveo, entrambi coperti da rifiuti.

Lc sorgent.i eel i corsi d'acqua verranno tutelali in quant.o clementi fondamenta li dell'ambientc naturale e del pacsaggio. Alcuni piccoli stagni di alto intc,resse naturalistico (9) saranno mantenuti.

2.3. lNTERVENTO llOTANlCO

Il Parco della Caffarella richicde un nuovo modo eli operare sui terri torio anche sotto il del icato profilo deila fore tazioPe. 1:1 00 ad--oggi infatti gli intcrventi a ·erde ~

,cffc~ u,ati dalC()tn.Une di • o.m.aha,mo visto prevalc;~e l'albc.rat a a Pin9: ol.re chc per il basso costQ...J.] Pino e slato preferito ~'lnche perche divenuto u,r1o dci simboli di Roma; rna il Pino (Pinus pinea) c stato tmportato dai Romani dall'Asia occidentaie:" percui, i10i1eS'scndo una pianta indigena, richiede molli Javori eli manutenzione, soffre di rltii11erose m<,J;.< ttic e parass1tost, e vtene danneggtato clalle nevicate (come e accaduto nel 1986). . ----

La forestaz.ion~~'e della Caffarella clovra cssere conclotta sull~ basr. di criteri scientifici., ¥ net rispetto dei diversi biotopi presenti nonche del !oro processo cvolutivo (I 0). Nelle zone urnide Ia vegc_tazione potra ricos.!J_tuirsi Sl2.0ilt!1D~~nte e rapidamenle lascianclo che l'ambiente sclezioni le specie igrofile piu adalte. Eventualmentc si potra pi '!!lt.at:.e.Jll:1QrlR2_~, il~~ il .fr.~i'lu , I.:_Ontano,. Dovra invece essere effettuato il rimboschimento delle zone collinari prossirne alia via Latina, dove le discariche di materiale eli riporto (proveniente dai lavori di costruzione della linea A della metropolitana, dalla demolizione del Borghctto Latino, clai lavori edilizi nelle abitazioni ecc.) hanno profondamente alterato il suolo originario. J'{clle zone rilcvate proponiargo eli ricosti luire nel tempo un queiceto misto caducifog!!P (Cerro c Rovere1Ja), passando attraverso una fase di impianti prcvalcntemente aroustivi, quali la Rosa selvatica (Rosa canina), i1 Pruno (Prunus spinoso), Ia Ginestra (Cytisus scoparius) ecc.; sui pendijJdovra invece esscre reimpiantato il :Lecd o, • . ~

Le zone sommitali a gariga che fianchcggiano !'Aimone non dovranno subire alcun intervento di rimboschin1cnlo sia perchc il cappellaccio renderebbe naturalmente cliffi coltoso l'irnpian;o stabile di essenze arborcc, sia perchc cosf vcrrebbc mantenuta

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qucll'autcntica, suggcstiva balconata panorarnica sulla valle; cvcntua!mcntc vi sara conscntito il pascolo.

Le zone collinari alia sinistra d~l fh1me Aimone dovrc;•mo essere rimboschite tcncndo con to dell'esposizione a Nord del versn.nte; l'analisi c' ; biot Jpo prescnte nei prcssi del ninfeo di Egcria indica le cssenze da sceglicrc: q :rceto mis!n caducifoglio (con Cerro . 1emento prevalenle), coil elementi piu mesofiH ne}w aree piar,0ggianti.

Ncssun iniuvcnlo dovrii cs.scrc compiuto ncllc zone a gariga del versante sinistro, dove gli sprofondamenti delle cave hanno originato sr ontaneamente piccrJli boschctti. L'area del Bosco Sacro dovra essere ricostituita mediante Ia messa a dimora di piantine ottenule da!le ghiandc dei Lecci sopravvissuti, conservando in qm:sto mvdo inaltcrato il pa1rimonio genetico dell'unico "Lasco sacro" sopravvissuto dal tempo dci Romani. La valle della Caffarella vede p;.;ro Ia presenza· di specie vcgetali non originarie dei nost.ri climi e con caratteristiche infestanti come Ia Robinia (Robinia pseudoacacia) e l'Ailanto (Ailanthus altissima); net caso del bosclictto di Robinie presentc nella vallecola paraUela al versante dcstro della valle;principale si consiglia il suo mr.ntenimento in quanto, insediatosi stabilmente cla vari decenni, ha raggiunto una sua maturita, al punto di costitui re una in teressante biocenosi.

Si dovra invece procedere alia sostituzione delle Robinie presenli llei pressi della Torre-ponlc con fitocenosi rniste affi ni a quclle prescnti nelle forre del paesaggio laziale. Si ctovra altresf intervcnire con l'impianto di speck igrofilc nella vallecola sotto Largo Tacchi Venturi in sostituzione clell'Ailanto s he, in questi ullimi anni, ha cominciato a diffondcrsi. ·

Per quanto rignarcl,.,_ irtfinc le speck arborce impiantate artificialmentc, si prevcde H mantenimento e Ia ricostituzione dei filari eli Gelsi, Bagolari ·e Noci presenti nel fondovallc; clovranno viccversa esserc eliminate le alberature di alcune ville private, in particolare quclle di S. Urbano e del Tempio del clio Redicolo, che mascherano i morwmenti ai visitatori.

2.4. ASPETTI ZOOLOGICI

La grande clivcrsita eli specie animali presenli in Caffarell<" sconsiglia interventi eli f' . t :popolamento; peraltro _qualche boschetto cd alcune zone umiclc saranno inihiti a! .rassaggio dci visi tatori al _!l!:l~m compr_9metLcre Ia. riproduzione degli animali sclvatici ubiquitari e clci mi_gratori presenti pcriodicamente.

L'unico problema e costituito clalle infcstazioni nw rine a Surmoloito (Rattus norvegicus) prcscnti lungo il corso deii'Aimone, qnelle a Topolino delle case (Mus musculus) ed a topo selvatico (Apodemus sylvaticus) delle zone piu degraclate; tuttavia qucsti animali infestanti spariranno quando verranno a mancare le conclizioni amhicntali che hanno originate Ia loro presenza, e quindi J'infestazione: inquinamento delle acque e cliscarichc.

La prcscnza di colonic invcrnali di storni (Stunms vulgaris) va inserita nel degrado pii:t ampio che inves~c Ia citta, rn a per Ia Cnffarella non costituisce un problema. Una

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s:tuazione particolarc c rapprescntata dar· m.. ·nero· elev.~lo di c ~ ~f (sia randagi che d,, p. 8tore); essi spesso ar ·· rediscono i pn santi , per cui il i< ;o nUinero va controllato.

3. LE AR.EE A PCHEOLOGl -:HE

Ut. delie princip. :i caraueristiche del ia CRffarclla (: la complessitit delia sov1 < pposizione st.:, rica: dai primi s·.)!chi della via Latina e dell'Ar lia Antica f ino all a ristrui.turazione della tcn11ta Fpportata dai Torlonia, sonq pr, senti qua.:;i senza

r . • .~

inlermzione testimonianze st01 ico-artistic;1:: che van no da1 IV S• ••• a~ C. fino ;.., . secolo :!7 ;.·,:;orsQ-(12). ';J L., Q\1(\..ic,{ · '' ! (.. f'i-t1~ .. ;\wM'o A~C.(J~.:>t.O C..ic..c ?.e"l"'~ v.&--u. ~f.V...~

' "•= , ~~t~Af.&U .. A" o (t~(V:~ctt V\ - C.,G-ti1- ~ l-1/l..~C·do /.L9Gf)

Nell'opera di recupero del1a zona va quindi considerata in primo luogo la presenza :def Triopio di f;·odc Af.tico.~che <-.veva un aspetto particolarmente monumentale Iungo l'Appia Antica, meritrc cligradava verso l'Almonr; cott coltivazioni e boschctti. A quc.sto propo.sito va notato chc In chicsa di S. Urhano ha torrcggiato scenograficamcntc isolata sulla bassa valle della Caffarella fino a pochi anni fa (12), quando e stata mas;:;herata dalle alberature della villa adiaccnte.

II secondo problema cia affrontare. e JtH;;llo della _i:icostitui.ione' delle d~c antid1issime · ~ stra_de (via Appb Antica ·e ·vin Latina) e della valle tr~ esse)i.~ rt:.r m_ez~~ .. del ,restauw de.i i'tlOnu~e·nti ,, :i aC?en? , sia ~6,: Ia .rk_os,tHuziom· d :.11~ · v_iabi! ita .an tic~'; per questo motivo, va assolutamente evitato que! criterio deH'architettura paesistica che consiste nell'occulta'iH~nto clci p?lazzi mediante il rialzamento del terreno a! confine del parco e/o mediante uRa serie eli costr-uzioni sem ~ prospetto verso l'intcmo. AI contrario, si propene: ,..

lvi~l . r·

- }a~ ,VC!lQ.ri~~azi.one degli sea vi di via di Vigna Fabbri· per . r;nezzo ,.di pannellF' ~splicativiJ

? -il collegamcnto t!ellii Caffarellac?l parco delle Tqmbe ·della via Latina per mezzo di ~ un pa.ssaggio peclonale, o eventualmente eli un ponte pedonale sull'Appia Nuova;

- Ja'riapertura dello scavo~<>otto I. go Nicomede Bianchi. f

- la sistemazione architettonica del trauo confinante con Ia Caffarella seguendo lo stile applicato clal Canina nella prima meta dell' '800 a! trauo pii'1 esterno;

- Ia ricostituzione del terrazzamcnto su cui sorge S. Urbano; - il risanamento del tfatio tra Porta S. Sebastiano e il Do111inc Quo Vadisr.! 13); - Ia progressiva chiusura al traffico della strada (9); · . .. - il collegamcntO dclh Caffarella col Circo di Massenziojfper mezzo eli un pa.s.saggio

pe(lonale o cvctttualmentc di ·un ponte peclonale sull;A1212ia b,gnatclll; - Ia ric~stituzione del CasteUo dei Caetani intorno al.la t'Jmba di Cecilia ~etellatJ.v13).

~~ dcll~Caff~ - Ia rico.stru7.ionc del .sistema di viabilita .sccondaria clescritto nella Carta dell'Agro ( I I);

8

- la creazioPe di percorsi storico-archeologici lungo la valle. ·-

Per quanto riguarda invece i singcH mon• .nefili, si richk de:

1) cappella del r ·d Rc(l •. ld i>ote (CDA n. 387): puli7.ia aco rata, c.onsolidament.J dci tetto e restau ,, dell 'intGnaco; si. chh de inoltre la :· fjl .,~izione del vi! ·;oior mo. ,1m~ntalc di ct i all a legge 1 089/39;

2) ni fe,_. d: fronte alla s(·uola media T. 'Mommsen (CDA n. 389): restauro generate, eHminr.zion:~ clei u at.eriali moderni c consolidamento dei muri est-.1 ni; e inoltre necessaria la ripulitura dell'interno e del perime;.ro esterno e l'inslallaz· 'lilC di una copertura; si richiedc infi r,e I a,; Pi ;Si'liOn• dvl Xill ;,))!? )'n-;~.; x k}g,; .o· d~ui aiJa lt:gge 1089/39;

3) Colombario Costantiniano (CDA n. 491): consolidamento delle fondamenta e sostegno delle parcti laterali per prevenire il monumento dal crollo; si richiede altresf Ia costruzione di una tettoia;

4) <..Jnserva d'acqi1a di fronte . s.: Urbnno 'JCDA n. 498): pulizia de1rin terno e consolidamel' to della parte superiore; inoltre si richiede I'apposizione del vincolo archeologico eli ct1l alia Iegge 1089/39; ·

- . .,. -5) villa rom.:Hia di via Dc.Bilcit (CDA n. 379): prima eli qualsiasi rest!Hlro e necessaria

Ia pulizia dell'area e lo sterro degli edifici;

6) ni . eo di Egeria ( :f)/\ n. 467): sgombero dell'rutemo c dell'esterno da terra e rovi , ripristino del condotto sui for.do del ninfeo, pulitura e consolidamento dell'acquedotto che capta I'acqua a monte, protezione della zona superiore al ninfeo, Ia cui volta rischia di crotlare da un momento all'altro;

7) cisterna-fienile (CDA n. 388): sgombero de!i'abusivo f pulizia; si richiede l'apposizione del vincolo archeologico eli cui alia Iegge 1089/39;

8) cisterna circolare detta "Girolo" (CDA n. 374): scavo dcll'interno della vasca e puli7.ia dell'esterno; e inoltre necessaria un restauro di consolidamen to per il rnuro periHletrale, nonche una rccinzione che irnpedisca lo scarico dei rifiuti e l'uso come secli le; si richiecle infine l'apposizione del vincolo archeologico di cui alia Jegge 1089/39;

9) colombario ipogeo eli fronle S. Urbano (CDA n. 490): scavo e rcstauro, colloc&mento di una tettoia e apposizione del vincolo archeologico di cui alla le£'>,e 1089/39;

10) cisterna in fonclo a via Macedonia (CDA n. 355): pulizia cla rovi e immondizia, consolidamento dei muri e recinzione esterna; si richiede inollre la apposizione del vincolo archeologico di cui alia Jegge 1089/39;

II) mausolco dci Ccssnti Spiriti (CDA n. 403): pulizia del terreno e consolidamento della murarura; inollrc si richicdc l'apposizionc del vincolo archcologico di cui al ia Iegge l OR9/3<J;

9

A~. \1\ ('(( .

AW. \1\I'<C .

1-2) ninfeo di fronte alia Vaccareccia (CDA n. 43 1): restauro di volta e p0 eti , pulizia c!n.ll'interno COttW dell 'estcrno da terra, rifi.uti cd c be infestanli; ~ inoltrc necessaria t .a n~cinzioP·~ che impedisca il calpestio del tetto della volta, e la apposh..ione del 1. ;ncoL1 <· ·d· :.:.ologico di cui all a Iegge J OR9/39;

13) stanza a vol tr. che sostencva Ia villa di Erode Attico (CDA n. 505): pu1.'7..ia dai rovi, sterro e apposizionc cl ;i vincolo (\ \~heologico di cui a"·:1 Iegge 10~!9/39;

14) tempio eel dio Redicolo (CDA n. 397): consolidamento del tctto e restauro delle parti danneggiale della cornice;

15) gcpolcr6 a piia,Stro,Tn for1ct(5'a via' ilLVig,1a:.'FV.i:>bi·i ~CDA l!· 197): installazione di · una reciw'.iot.!?. e a'pposi,zionr.. del '¢incolo· a: ch.-~Qlogico dl cufaita~ Iegge 1089£39;

16) S~ l.Jrbano (CDA n. 478): re.s~auro degli affresclii; inoltre sarebbe opportune un controllo pcriodico per verificare che l'utilizzazione del tempio per feste e matrimoni non danneggi il precario stato di conservazione di stucchi e pitture;

I

17) tcmpi.etto lateri:do if.; fondo a via Bartoloni (CDA n. 398): rialzo delle pareti crollate, consolidamento di queUe ancora in piedi, restauro dell'edificio e recinzione del perimetro; si chiede inoltre Ia apposizione del vincolo archeologico di cui alla legge 1089/39; ·

18) , tou:~-p(mt~: (GDA n. 474): consolicl amento ~lei muri Ovest, Nord e Est p r prevenitc la ton e dal crollo, c sgombero dell'aLusivo; si chiede infine l'apposh.ione d J vitlcolo monumentale di cui alia Jegge 1 OSJ/39;

19) _t6r,e inglobata nella Vacc-arecci~~ (CDA n. 414): apposiz.ione del vincolo lllOnumentale di cui alla Iegge 1059/39;

20) Vacc~recci <}t (CDA n. 414): riparazione del tctto, spurgo del fontanile c pulizia e manutenzione del casale; si ricbiede allresf J'apposizione del vincolo monumentale di cui alia Iegge J 089/39;

21) stanza sulla collina tra via dcii'Almonc e via Appia Nuova (CDA n. 465): pulizia e sgombero da stcrpaglie e macerie; si chiede inoltre l'apposizione del vincolo

· archeologico di cui all a Iegge 1 089139;

22) colombario dei Li berti di Augusto (CDA n. _): sgombero del ristorante e pulizia del sepolcro;

n restm.fro delle pfincipaJi opc,re rnormmentali de.lla CaffarelJa• (Sepok ro , di Ami.iae> ·•· ..... ·.fi. .·~ ·-r~ .· . ~

Regilla,' Vac~a' cccia, Torre-Ponte ·ecc.), chc riveste, soprattutto nci casi della Vaccareccia e della Torre-Ponte, del carattere di cstrema urgenza, potrebbe essere almeno in parte sponsorizzata da industrie private o pubbliche, banche, assicurazioni o altro. In tal modo sarebbc possibile ridurre in maniera consistente le spese da parte dell'en te pubblico.

10

\

4. I.N :P:J~VENTI SUGLI ED~FICI

I criteri di intcn'cnto sugli edifici di!-:•;ndono dd le loro cara -istiche storiche, nr: ; ·;tic he e ambicnvali, da\la I oro collm .. zionc all'interno dc~lla valle e dalla I oro ,, Ic ut= 1 izv.,z.io ~o ; per tulti conwnque si prcvcdc l'esproprio, anchc se qucs!o potra c ._.ere dihr.:: .·,ato nel tern! ) .

Di conseguerna, si fan no lc seguenti pre. posle: tutti i cas ali centrali attu:llmente utiliz7.ar per az . ' .ura e pastorizia (Vaccareccia - CD/. n. ~14, CDA n. 43~, r:oA n. 396, CDA n. 408, CDA n. 3.)8, CDA n. 360) rna ch~ sp:,:.~, i · sono carenti di manutem:ion·~. dovrebbero essf~re sottoposti ai necessari restauri. e reiJtituiti se possibile alL ~oro funzionc; i·crsali che nuualme~te non.sono pru .'·1u.ivi e quem d'~ stanno ai confini del parco (CDA 11. 343, CDA n. 375, casr.le Tarani - CDA n. 378, CDA n. 46 1, CDA n. 450, CDA 11. 448, CDA n. 44 1, CDA n. 433, CDA n. 423, CDA n. 394, CDA n. 384, CDA n. 377, CDA n. 380, CDA n. 371 , CDA n. 357, casale a torretta- CDA II. 361) potranno esscre utilizzati peT servizi; i casali ani!cssi al tcmpio del dio R.edicolo, a! colombario dei Iiberti di Augusto e alia tomba di Geta saranno utilizzabili come supporto per i visitatori; le ville (villa accanto S. Urbano, villa su via Appia Pignatell i angolo via dcii'Aimone, ville sull 'l,.ppia Antica, ville su via della Caffarclla angolo via Appia Antica) e gli edifici moderni che non sono attuabente produttivi, qualora non strettamentc 11ecessarie alle sl. utture del parco, saranno rasi al suolo.

5. STRUTTUU&AL Sf) VITJO DEL P/ J1CO • Ultimate l'esproprio deJI'intera area, nessurn immissione di ceme 1to dovra esserc fatta in Caffarella. Mcno l'uomo interviene nella valle e meglio e. Gli edifici prescnti possono gia svolgere aclcguatamente Ia funzione di servizio per il parco (si esclude Ja Vaccarcccia che, oltre a necessitare di un'urgcnte opera di restauro, potrebbc conservarc Ja destinazione ad uso agricola); qucsti servizi sono: gabinetti, luoghi di studio, fontanelle con acqua potabite, ostelli c camere da letto, punli di risl.oro, Juoghi di accoglicnza per studcnti italiani o stranieri.

All'interno dell a valle verranno inoltre predisposti dci percorsi guidati eli tipo storico, archeologico, naiuralistico e geologico. La valle della Caffarella e infatti anche un laboratorio naturale dove e possibilc osservare l'originario suolo della cittl\, oggi difficilmente visibile in nitre zone a causa dell'ininterroua opera di costLUzione e scavo protrattasi in Roma per 3000 anni (7)(8). Le differcnti stratificazioni piroclastiche r "esenti nella valle sono state studiate presso i1 Dipartimcnto di Scienze della Terra dell'Universita di Roma "La Sapienza", consentendo cosf Ia realizzazionc

_ eli. un itinerario geologico con stazioni di osservazione; queste stazioni di sosta avrarn1o dei cartelli esplicativi che illustrcranno Ia storia. geologica di Roma attraverso Ia successione delle colate piroclastiche che ne hanno prodolto il suolo ed il sot.tosuolo.

Le zone piu prossime all'abitato saranno invece sislemate secondo il modello dei giardini lH bani, cioe con panchine, altalcne, scivoli ecc. Saran·1o inoltre predisposti clei percorsi attrezzati per fare sport all'aria aperta. Tutti i campi srortivi (da calcio, tennis, ecc.) verranno espropriati per csscre util izzati e gcstiti pubblicamente.

11

II numero di visitatori ammissiu; li in CaLareHR non puo esr~re est.emamt~nte elcvalO, in ragione delle caratteristichc di parco-campagna sopra delineate, e va calcol'·to rbpetto a!b porzione ad essi a:>segnata. .Cio ha consq0ucnze direlte sulle caratterLtichc e sulle di.nensioni delle stn ,iture a: scrvizio I, · i vis;iiatori, cd in particolar modo sulla quanti ta di rosti-auto previst.i.

A laic prop·:_.~sito i parcheggi atttP.:. :cnl!~ presenti ir pros::,i rdta d· 'la valle (Villa Lazzaroni, Largo dei Cast .i li Ronw. i, Arco di Travertino, via de!. A lmo:. v··Acqua Sz:;~ta) con:~ :'OtlO gHt un'ampi r capienza eli posti auto e pullman, tale da esclm1ere qualsia; i inh,rvcnt•) in Caffare:!la con lo SC(tpo di creare nuovi pc::rchegt,i c quindi un danncggiamcnto dcll'arca. . A laic riJ;;t!~rdo si auspica l'apcrh!ra del parchcggio di Vilia t.azzaro11i (lal.o via Fortifiocca) duran te i giorni festivi, e l'nHungamento dell'o1<1rio durante i prefestivi. I 'assenza di parcheggi lun(,a la via Appi:.::. Antica e 1a via Appia Pignatelli intcncle scoraggiare il flusso di mezzi privati all'interno del parco regionale dell'Appia Antica, nel qualr: dovra esscre programmata la pedonalizzaz.;one complcta eli tulle lc stracJc (9). Una ultcriore area chc comunquc P<?lrcbbG essere messa a clis;1osizione delle automobili e quella del forte dell'Acqua Santa, per il quale si chicde Ia cessione da parte del Ministero ddiH Difesa al demanio comuna1e.

Nei giorni fcstivi, durante i quali c previsto i~ maggio-re afflusso eli visitalori, il numero di posti auto disponihi li arnrnontcrcbbc a circa 1000 unita (in gucstn stima si e tenuto conto del fallo che alcuni parchcggi risul tano, allo stato attuale delle cose, to t.almentc o parzialmentc chiusi).

II numero di 1000 unita aulo t isuita pertanlo arnpiamente sufficiente a socldisfare J'afflu .so turistico, stim::tto in circa 5000 { crsonc al giorno. E inoltre in portante sottolineare che l'r:~t·ea delta valle della Caffarclla e servita egregiamcntc dai mez.zi pubblici: linea A del la metropolitana (3 stazioni: Furio Camillo, Colli Albani, Arco di Travertino); linee ATAC (capol inea. Arco di Traverlino: 85, 657, 671, 409; capolinea Colli Alban i: 663, 664, 87; capolinca S. Giovanni in Lat.crano, con percorso Jungo l'Appia Antica: 118, 218; capolinea S. Giovanni in Laterano, con percorso lungo l'Appia Nuova: 650; capol inea via B. Platina: 90 barrato).

Qucsto ampio ventaglio di mezzi pubblici consente eli ridurre ampiamente il numero di visitatori con !'automobile, permettendo di raggiungere Ia Caffarella nel rispetto dello stesso amblcnte urbano.

(1) Cfr. Comitato per il Parco della Caffarella - AA. VV., Valle della Caffareli t -Spiccioli eli natura, Roma 1988.

(2) Cfr. S. Ranellucci, II lavoro e lo svago nella valle della Caffarella, L'Urbc, anno XLV, n. 6 ,nov-die 1982.

~ . ' •• ; ~·' .• ~ - ., A•

(3) Halia Nos_tn1 - Sezione di'Roma, Piano peril parco deli'Appia Antica,. Rom a 1984.

12

(4) Ass.to all?. Cultura Comu11c di Roma, La valle dellaC affarella (catalogo), a cura di S. Rane!Iucci, Roma 1981. " · ·

(5) Cfr. G. Pu~ oni, Morfologia, idrogcologia c trasfonnn?:ioni delia ValL (I,:Ha Cnffarella: matcriaU per t•o pre--prog · ·<.o, tesi di Ja .ea i,J Arc!·,it;·'tll a, Utdv. Cl.

Roma "La Snpicnza", anno accadcmico 1987/88.

(6) Cfr. P. Pantaleoni, Studio d .de div<;rsim ambienta1i clcUa IX e X.I Ci~·coscrizione co1 patticolare riferlmei .\.o al paesaggio vr.get·lt._: della CaffareHa, tesi di h:u1 -:;a in Biologia, Univ. di Roma "La Sapie 1.a", anno accademico 1979/80.

(7) Cfr. G. :Mauro, Evoluzirme geologica dell 'area del Parco della, Caf-"arella, tcsina in Scicnze Natuntl i, UI1iv. di Roma "La Sapienza", anno acca.dcmico 1YB8/89.

(8) Cfr. A. Lctardi, Aspctli gcornorlologici della valle della Caffarel!a, tesina di Scienze Naturali, Univ. di Roma "La Sapienza", anno Pccademico 1987/88.

(9) Cfr. M. O:ivicri, in (3)

(10) Cfr. A Battista, V. Giacomini, in (3)

(ll) Comunc eli Roma X Riparti ·t.ionc, Carta dcli'Agro Ror;:an~> . foglio 24 Nord, Roma 1991.

(12) Cfr. L. Quilici, II patrhnonio archeologico della val le della Caffarella, Urbanistica, n. 46-47, maggio 1966.

(13) ltalia Nostra, Propostc di "Jtalia Nostra" per il Parco clell'Appia Anlica, Italia Nostra, an no X n. 47, gcnlfeb 1966.

Roma, Maggio 1993.

Comitato per il Parco dell a Caffarclla

13

... ko\..~ ~\A"~ r~t , l ~;. Rc.o

.-1) 2 b- '\'\ l LJ. ~· '< \._ ( 0 c;.. p R_.o ~\?.J-o 1

P~\..A\K\. fe ft f«>\-f A c ~ {>•ll...t..t?

2) -1o t1 i u .M<.t> ; P~t.c- u· ~ t>.-.6. CE ~c.; E' R.E:c,c o tJ A·U?

COf~lT/ h) f· R IL f'AR(.() l''-f.LA CAFFAt.ELLA c/o Bibliotc .;a Circost:riziona!e

via Lati! ·, 303- 0017~ noma, tU: 780.10.17

r~~, "'011®.@~ )_ ~~ _JO_ ~· J~@!@l~© _@10 _@~_PH@ L\..rv~ t.a.-ro A N.AR. c..o /

1 ~!'1/19 f; 4 ML4. ('~ ~-e-!V'P.\..ZV'ol'v€ \ ~L LA P,R-o ·

Et ·e"';o sig. Sind co,

come Lf~ e noto, J ;;proprio dt~lla valle cf0.lla Caffardla e la c azione del paJ:co r' bblico di tipo hr----- ---- ----·-cf .oluzico natura.listico e l'otJ;cttivo ~;ori_tario del Con·itato peril Perr....o della Caffarella, che da dieci

rumi opera per mez70 di visite f uida.:~. gare sportive, pubblicazioni, rileva"1Cll1i, segnal :doni, appclll

o.m migliaih di flfmc.

Mai co1 1e oggi la valle della Caffarella e stata sul pun to di diventa.l'C il famoso parco a.-cheologico att~­

so da q1-.tsi 200 anni. Le cl1icdi;tmo ql'indi un incont.ro p;:,r esporl .e i punti sottodencati, p(.r avviae

una collaborazlon.~ ncll'inte1esse di tutti.

1) l!a s ituazione t ualc

Premettiamo una breve carrellata ('ei problcmi della Caffarella, che e qnotid.ian:uner.l • aggredita in tutti

i suoi aspetti piu impottanti: eire?. ~r,l_K!no riwperti_d~ 1ifit ~li1 qieci et.~ sono occue.~!i_dagl!_Q!p ~

]..!;msivi, n~~ ~si edifici so!l.~.!"·!u~, i monumenti sono privi di controllo, up parc:h!-ggtQJ?.er di~~ (

teca capac..e di 200 posti r.1acchina e gia progrdmmato nella parte di Caffa.rella che si trova sul prolun- • ~~~~~to-eli ~-Cemurlp~~ ·---- -· ---.,-------· --·-··

2) Quali sono le intcm ioni del Comune?

Quanto piu e indispt'nsabile una azione energica per la dif~sa dell' area, tanto r=u la Pubblica Ammini­

straziom. e latitante: l~onif~9he ~ffet~~~t~ ~~1' A_:M.N.U. sono taJrnente sporadiche chc non appena

una zot viene pulitH, altre due sono riempi10 di im '1ondizia; i cot.trolli effenuati dai VV.UU. sono

}nsuff~j·~~~~tre ~ci-~f\O~?.!ts>~~-da a~~·um:nto_amm~nistra~i~? p~ abusivism-o ed~-~~­zi_~· rna l'iter per l'abbattimcnto e bloccato; i monumc uti della Caffarella so,.o privi di controllo.

E' qui1.,ll indisr ~nsabile che il Comune di Roma assuma le p=-oprie responsabilit ~ per la tutela della

Caffarr.lla, anche e soprattutto pcrche prop• iohw.l.inistraz:~,ne couwnale si e rcsa colp.:-vole nrgli

anni passati del d ·grado della zona; bastino,Lre esempi: il casale ~nteSL.O sotto via M::(··::doni~

doveva essere acqnisito gr tl• itamentc dal Comune sin chgli ar •. 1i '60, e inv.:-:e ogp.i dra tica1 .ent!' ri­--·· --- ~ <.u...-ha~ .o~~~e~ ?----. -- --- -- - ---- --- ·-·

/il Stl'ltlturato da un cosu uttorc;_f~gli uffici tecnici dl':l Comu_!l~~ll!:c~·a allo s! .1dio la bw t~lla tra via Cili~

cia e via Centuripe; infine, allargandoci fino al~ ~ona degl. Ac•,,led<!.!!i (di fro-tte a Cinecitta), daU'a­

gosto '89 fir J all'ap1ile '90 il Comune hll costrui') un inn o 1' ·cheggio, contravve11endo aile normc

di ~'livagumtia ; '"'ar ·ite dalla Iegge isti11 va del pan .. n rlell'Appia.

Quali : • ,, o quindi le l vali ;.,ter .ioni cUla nuova Al., nl.1· ·razione Co. nale?

3) eSt roprio

La l~i IX' Rom a ~aphal·· ~~~tte ~_t!i'l£~.:~!,.· ~~dE~ g~~~ " 26 •:nlli . J~?' ·· !~~P.rc" :o d~lla~.s;.~~.a.::_ r .... llaf e il siMiaco Carrr. ... o, a suo tempo, dichiaro di vole' p l ,egui.· con l'esprop. ;o 0ell'ir .era arc.a,

pc. yassare poi al rarco degli Acquedotti e al rcsto, m'l, aggiunse, solo se usciranno fuori (u. · privati

o dallo Stato) i soldi.

C01/;~.G. del 'f7 dicembre I?~ iJ ~~!?. Cotl'!~~~e ha inve~~ i..t_!lpcgn~~9 il.$inda.;Q "affine~~ \1 lc::_opcrc c~1 Roma Capit.'11e pertinenti il parco 9ell'i\ppia s;~no subo~ina~ ~ ~iano c!!. as ;;·::~o_previ~

dali' let. ,e [regio.· ale]". Cosl k creazione del parco della Caffa.rcta, prcvi ~ ;;;-. e fimnz' ad lla !egg~

per Rom cz1 ira'.·:: viene rinviata al futwo rcmoto.

Clw liamu quin~ sc ~1 Cv nmc intc 1de ~~".>n iw nde impegn .i ~.'iter esprop.~ ~ivo,"" come p:re-

vedt;;l ili COj)ri. Ia spesft toq.le; < \1iedhmo inoltl'c e ::c· \ vero cbe per accedc,·e ai 26 n iHareli il Comt 1e lk'R.I.flC4!« - --- -- -~ -----1-- - -

~eve provvedere entro giungo a _completare la prim~ fasc della pr~ed_ura_{st9sura del piano <E utiliz~ zione, censimento dei proprit:.tari, stima del costo dei ter"Cr.i, approvazione della delibera di esproprio, - ~ --------~mpegno della spesa), e in tal caso qua1i sono i tempi che il Comune ha progrrunmato.

L'esproprio della Caffllt-e11a apre poi altri due problemi:

Noi chiediam:.i'che la Caffarella diventi un parco pubblico di tipo arche•>logico e n<Hnrali., ~eft, in cui RlU·he>~ . al d . 1' . 1 1' h I • 1 1 . . . , . A .f. ~ll-Fr!o Stano s vaguar ate s1a agn~.!_,ch~ e<.::~:r_a, e r , quae non s1ano C{) ,senbl1 n•. stnue nc

.A) nuovi edifici; la nostra proposta dettagliata, ch~ alkghiamo, t- attualmente all'csame dell'Ufficio Tutela

Ambiente; chiediamo pero l'in,pegno del Sindaco in prima persona perche queste c.sigcnze, condivise

sia n .lla chtadinanza che ncl mondo scientifico, siano fatte proprie dallo stv~so Comune di Roma.

z La S '.COnda preoccupazione t S•tlJe pr:O!; a ChC il Comune intend ~ seguire per la f ... alizzazil).tVi del par­

CO; poi abbiamo piu vJlte ric ri..,l.'to che il I· ; mo str. 'do del pa.w fJ~bblic· coindda conl'area espro- I' , priata n~l 1972 t. poi reb \Cessa <l: 1 Consiglio eli Stlto

6{per intenderci, si tratta dell'arca prossi .< a all' a-

:~- \;f!JZ~ bitato); tuttavia Si.<ppiamo anche che e allo Stud~.~~ pro¥etto eli riassetto de~ zo~a.~ttofllO al ~asale ~ ~ · Prisd lla e alia ex Cartiera La1. ina, per fame Ia sede del r·arco regionale dcll'Appia Antica; chiediamo

~ c;i..tteli~ Sindaco si oppo-;;Wi a q~ pre~· in gh ) eli spcnde~.~ soidi per costruire la sede di ur:_

p·'l'CO i lesil'tente, e sostenga invece le csigenzc dei cit.ddini d~lla IX Circoscrizione che sono qur:si del ·- --tutto privi di verde pubb!ico.

4) II t.sarco eg ion ale df II' App ia Ant ic a

L'inerz1a del va~·ic ammiu' t .lZioni c )involte nel'par( rer;or,.,'~ h?. fatto si che ogt:,: piu (.' cinque,. ~

c Jli 1 ll'isti t.. . ' del pa ~J, ancora l~Oll e en ,,to in f 1 nzione il C.m .. ·~o di / .1 .1~ •isttazi01 pr<-?

I ')f.to ~.::a · ·m r ':)tie. Ncl frattempo s,jao f 1dati perdvti. gUt sci dei dieci miliardi messi a disr ~sizio­

P ~ (uno . i ann,) dalla leg..;e regionale.

Nel C· 1 di questa !>·oria senza fine, chic,:tiamo chf i! Comune rafforzi la vigilanza delle aree v;ncola­

te, c dispct, l'it .m:;diato sgorrbero delle d1sca iche in danno dei proprietari; chiediamo inolte che il

Co· .mne ass urn a l 1:ri.zh tiva della tabeHazione d_;lparm per lo r eno nell' ambito d,.,..l territorio con· u-

nale. \.-p. C \'t£ co&Jt e ?

5) Collabora7ione e invito

Tenendo co11to che il Comi ''lto p ;r il Parco della Caffarella ha come scopo sw"utario pm1 i o la reali .:­

zazjone del pru -:-o pubblico, e-che in dieci anni di at~ivita lo St{;; ·so Comitato ha accumulato • 1 p?tri, cr

nio unico di sp. 'ienza e con petenza, chied ~no ch lanrn tra associazione possa p~ "t.ecipare a tutti i

procedm : rela · ·alia creaziorte de pruco della Caff:rrell , a p · tire dalla parte pro0 ettuale.

Tra l'altro, il Comitato -~r il Parco della Caffarella sta per pubblicare il primo libro mai stan1pato sugli

aspetti storico-artistici della via Latina e della valle della Caffarella, senza l'aiuto di nessuno sponsor

ne politico ne istituzionale; vicevcrsa, gli stessi cittadini della IX Circoscrizione si sono tassati per co-

. prire il costo della tipografia, mettendo insieme una cifra superiore a dieci milioni di lire.

Riteniamo di fare cosa gradita a tutti i cittadini sottoscrittori invitandoLa ufficialmente alia ce1imonia di

presentazione dellibro, che si terra nel mese di marw; potril essere un'ulteriore occasione per verifica­

re l'iter espropriativo, nel comune interesse dell'Amministrazioae Comunale, della nostra associazio­

ne e della cittadinanza.

RingraziandoLa quindi per la Sua cortese attenzione, Le inviamo i nostri piu cordiaJi sal uti.

CA II TA . .) PER I L PA!iCO DELLA CAfFt. ;'7rJ. LA


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