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Impresainforma

Date post: 11-Mar-2016
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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno XI
11
Sono anni che l’Italia non attrae investimenti. Ecco perché Ispettori del lavoro, ecco il nuovo codice associazioni primo piano area fiscale In arrivo le agevolazioni per le Zone Franche Urbane impresa i i n n f f o o r r m m a a Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno XII - Numero 3 CATANIA economia Riduzione delle royalties petrolifere, norma per pochi supplemento a “Confcommercio Notizie” GOVERNO CROCETTA È TEMPO DI PAGELLE
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Sono anni che l’Italia non attraeinvestimenti.Ecco perché

Ispettoridel lavoro,ecco il nuovocodice

associazioniprimo piano area fiscale

In arrivo le agevolazioniper le ZoneFranche Urbane

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Anno XII - Numero 3

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Riduzionedelle royalties petrolifere, norma per pochi

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GOVERNO CROCETTAÈ TEMPO DI PAGELLE

GERENZA

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio CataniaReg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 7 febbraio 2014

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.351253

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALEBlu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

Noi non siamo d’accordo e lo diciamo con forza. La filosofia è sempre stata la stessa:pubblicizzare le perdite, privatizzare gli utili e puntare sul solito ricatto dei posti di lavoro“

Durante un recenteconvegno il presi-dente di Confin-dustria Sicilia,approfittando del-

la presenza del GovernatoreCrocetta e del ministro Lu-pi, ha chiesto attenzione eaiuti per la grande industriain crisi! La filosofia è semprela stessa, pubblicizzare leperdite e privatizzare gliutili. Con questa logica inItalia si sono tenute in vita,sia chiaro a spese nostre,aziende decotte, e si sono po-ste le pre-condizioni per lacrisi attuale. Per anni cihanno dato lezioni sul liberi-smo come ricetta di tutti imali, però quando si trattadelle grandi industrie, que-sto non vale ed è subitopronto il subdolo ricatto deiposti di lavoro che andrebbe-ro perduti. Mi domando e domando avoi lettori: c’è differenza fra200 artigiani o commercian-ti che chiudono lasciando acasa i loro dipendenti ed unafabbrica che chiude lascian-do duecento cassaintegrati?Ci sono lavoratori più belli epiù brutti? Nessuno ci hamai risposto, tutti sannoqual è la verità ma il ricat-tuccio psicologico continua afunzionare e questo credoche possa spiegare il perché

l’industria italiana non ab-bia mai saputo diventaregrandissima. Probabilmentecrescendo in Italia non si èabituata a competere! Oggi i tempi sono cambiati,eppure incredibilmente il vi-zietto dell’aiuto non si è per-so anche perché, diciamolo,dobbiamo moltissimo, so-prattutto in Sicilia, allegrandi industrie: dobbiamodire grazie alla Fiat per ildisastro che ci lascia a Ter-mini Imerese; dobbiamo diregrazie ai petrolieri per Mi-lazzo, Priolo, Gela: grazieper i territori distrutti, per ilmare inquinato, per i bambi-ni malati e per tutti quei ri-fiuti “speciali” che continue-remo a scoprire nei prossimianni! Sì, perché grazie al la-voro delle forze dell’ordine edella magistratura lo scan-dalo dei rifiuti speciali staassumendo dimensioni in-credibili e certamente nonriguarda la sola terra deifuochi in Campania.Unoscandalo che vede come pro-tagonista la criminalità main cui evidentemente sonocoinvolte aziende che hannofatto del guadagno a tutti icosti l’unico obiettivo, costiquel che costi, e non sono,siate certi, piccole imprese!

M.d.M.

3Pag. primo piano Le pagelle agli assessori del governo Crocetta

4Pag.affari cittadiniSono anni che l’Italia non attrae investimenti

5Pag.economiaRoyalties petrolifere una norma per pochi

2 7 FEBBRAIO 2014 impresainforma

editoriale

in questo numero7 febbraio 2014

9Pag.

7Pag.

6Pag.area fiscaleIn arrivo le agevolazioniper le zone franche urbane

area legale

I contributi del Miseper l’internazionalizzazione

marketing

Le Viaduc des Arts:un esempio da imitare

10Pag.associazioni

Ispettori del lavoroecco il nuovo codice

Vizi italiani

AIUTARE L’INDUSTRIA?IL SOLITO PIAGNISTEO!

ture, non esaltante ma almeno non hadetto stupidaggini, un po’ defilato main fondo non malissimo. Voto 6.Cartabellotta Dario, assessore all’A-gricoltura, probabilmente il migliore, sadi cosa parla e agisce di conseguenza,verrebbe da dire: chi lo ha messo inquesta squadra ? Voto: 7+.Vancheri Linda, assessore alle Attivitàproduttive, si impegna, parla come unautoma a cui è stato registrato il discor-so, pensava di cambiare la Sicilia in seimesi e forse si sta rendendo conto chenon ci riuscirà neppure in cinque anni, sumolti problemi sembra rimanere ferma, in

attesa di direttive, da chi? Voto: 5+.Lo Bello Mariella, assessore al Territorio eambiente, sembra un mastino per come af-fronta gli argomenti, non accetta critiche equesto è un grande limite. Vista l’antipatia chemostra per i lidi balneari ci fa pensare che odisole e mare! Ha fatto qualcosa? Se sì, ci è sfug-gita! Voto: 4.Marino Nicolò, assessore all’Energia, che ab-bia gli attributi non ci sono dubbi, ha osato sfi-dare la presunta antimafia, ha capito che di so-le discariche si muore, non crede alle favole,

Bocciata la finanziaria regionale, non resta che valutare il lavoro fatto finora. Il bilancio è deludente: molte le cose annunciate, poche quelle realizzate“ ”

Oltre un anno di governo CrocettaDiamo la pagella agli assessori

37 FEBBRAIO 2014

primo pianoimpresainforma

non è simpatico né gentile maha saputo dire no a Crocetta, ilche lo rende unico! Voto: 7+.Sgarlata Mariarita, assessoreai Beni culturali, qualche gaffeiniziale, poi ha imparato che senon si hanno idee intelligenti èmeglio tacere. Non basta! Voto:5.Bonafede Esterina, assessorealla Famiglia e lavoro, ma è as-sessore? Se si è occupata di la-voro, forse, le è sfuggito qual-cosa. Non pervenuta! Voto: 4.Valenti Patrizia assessore alleautonomie locali, sta tagliandole 9 Province, ne farà nascerealmeno 12. Geniale! Voto: 4.Borsellino Lucia, assessore al-la Salute, purtroppo il coraggionon è garantito dai geni, confu-sa. Delusione profonda: sul ca-so Humanitas inqualificabile.Per noi Borsellino resta Paolo,indimenticabile! Voto: nonespresso, per il ricordo ed il ri-

spetto del padre!Scilabra Nelli, assessore alla Formazione, ca-rina ma pensa di esserlo di più, e sbaglia. De-ve aver studiato un mese per decidere di farsifotografare con il visino piegato, molto trendyma se avesse studiato cose più intelligenti, for-se, si sarebbe già laureata! Ha finto di interve-nire sulla formazione ma lo ha fatto senza unastrategia, perderà molti ricorsi e finirà per rias-sumere tutti al Ciapi. Finte riforme! Voto: 4.Stancheris Michela, assessore allo Sport eTurismo, si veste da Superman ma non lo è, ilturismo lo avrà forse praticato ma non credoabbia capito cosa sia, arrogantella e inconclu-dente, pazzesco quello che ha fatto e non fat-to per lo sport, le vogliamo comunque beneperché ha dimostrato che non basta essere na-ti al Nord per essere bravi ed efficienti! Voto:4.Del puparo non parliamo, se i fili li muove inquesto modo, poveretto, non fa nemmeno piùpaura!Non è una bella pagella e temiamo che non sa-rà facile recuperare, la classe non è acqua edin alcuni casi credo non valga nemmeno la pe-na di mandare ai corsi di recupero. Meglio acasa!

di Woodstock

Non è un compito faciledare un giudizio al go-verno Crocetta, anche

perché vengono in mente, im-mediatamente, le tante cose an-nunciate ma per la verità pocherealizzate! Prima di procedere con unascherzosa ma sincera valutazio-ne dei singoli, ci pare giusto as-segnare il premio Oscar delle,diciamo, cavolate, per non usaretermini volgari. Scelta non facile,vista l’entità delle stesse, mascelta senza dubbi: quella del-l'Ast, che doveva diventareCompagnia Aerea, resta un mustdifficilmente superabile, tantopiù quando a pochi mesi di di-stanza dall'annuncio, la stessaAst dichiara di avere gravi diffi-coltà a garantire il sevizio pull-man! È troppo facile di-re: certo, poveretti, nongli hanno dato le ali! Passiamo al governo ecominciamo, per do-veroso rispetto, dall’i-neguagliabile Gover-natore Crocetta, inarte Rosario, grandeparlatore, grandeistrione, grande pre-stigiatore ma ancheinconcludente, ran-coroso e fonda-mentalmente inca-pace di program-mare. Gli consiglieremo di seguire conurgenza un corso di ripasso delle tabelline:non azzecca un numero! Voto: 3, di incorag-giamento.Bianchi Luca, assessore alle Finanze, giova-ne, intelligente, anche belloccio, diceva unamia amica, ma probabilmente incapace di re-sistere alle pressioni che certamente gli piovo-no da ogni parte. Mi aspettavo di più, e so-prattutto più coraggio, voto: 5 - anche questodi incoraggiamento - sempre che duri consi-derato che è un bersaniano di ferro.Bartolotta Antonio, assessore alle Infrastrut-

4 7 FEBBRAIO 2014 impresainforma

primo pianoL’Italia non attrae investimenti da anni! Sorprendente che qualcuno si stupisca

Troppi gli ostacoli che gli imprenditori stranieri devono superare: burocrazia farraginosa, sindacati e banche ostili, tempi incerti in caso di contenziosi. Così restano solo gli speculatori“ ”

di Pietro Agen

Sono anni o forse de-cenni che l’Italia hacessato di essere un

grande attrattore di investi-menti esteri che non siano

meramente finanziari o speculativi. Nel frat-tempo alcuni dei nostri gioielli imprenditoria-li sono stati acquisiti da holding straniereche più che a valorizzarli hanno pensato asfruttarne il marchio, l’immagine e l’appeal.Non dimentichiamo che il marchio “made inItaly” rimane al secondo posto per fama, pre-ceduto, ahimè, dalla sola Coca Cola! A fronte di uno scenario di questo tipocredo sia giusto interrogarsi sul perché.Vorrei farlo senza dietrologie e senza scarica-re le colpe sulla solita politica che comunque,sia chiaro, le sue colpe le ha! Come semprecercherò, per dare delle risposte non di par-te, di pormi nei panni di un imprenditore in-glese, tedesco o russo che sia, che, per caso,pensasse di investire e di fare impresa in Ita-lia: il primo impatto lo avrà con la italicaburocrazia che tenterà di farlo impazzirecercando di fargli capire, nei modi più sottilie perversi, che con i nemici le leggi si appli-cano mentre con gli amici... si interpretano. Ilnostro coraggioso imprenditore, superato loscoglio delle burocrazie, uso il plurale perchéa seconda dei settori dovrà vedersela non con

un ente ma con due o dieci enti diversi espesso in contrasto fra di loro, dovrà con-frontarsi con un sistema bancario che benprima di esaminare il progetto, sempre chemai decida di farlo, gli chiederà garanzie rea-li e fideiussioni varie. Superato anche questo secondo scoglio, do-vrà confrontarsi con i sindacati dei lavora-tori che lo accoglieranno non come colui cheporta lavoro e ricchezza nel territorio ma co-me un nemico della classe operaia che dovràdare, ancor prima di avviare l’impresa, preci-se garanzie sulla stabilità del lavoro ed altrequisquilie di questo tenore. Se poi, casualmente, in questo percorso chericorda da vicino i famosi percorsi di guerra

di giovanile memoria, dovesse capitargli diimbattersi in un qualsiasi tipo di contenzioso,pubblico o privato che sia, non gli resterà, vi-sti i tempi medi della giustizia italiana, che ri-tornare al paese di origine con tante scuseper aver voluto disturbare il nostro sonnoprofondo! Può sembrare uno scherzo ma non lo è.Così ci vedono all’estero e chi fa ancora im-presa in Italia sa bene che, purtroppo, han-no ragione! Cosa fare per ribaltate la situa-zione? Semplice e complesso allo stesso tempo. Pri-mo: togliere potere alla burocrazia sostituen-do le autorizzazioni con le certificazioni e icontrolli. Secondo: fare capire ai Sindacatiche chi investe per creare lavoro veronon è un nemico ma un coraggioso con cuicollaborare. Terzo: impedire alle banche difare attività finanziaria con fondi pubblici efavorire, o meglio sarebbe dire imporre, rea-li standard di concorrenza, evitando evidenticartelli. Quarto: permettere, almeno nellecause civili, l’applicazione, preconcordatadalle parti, di legislazioni diverse dalla no-stra che consentano di avere più certezza suitempi e non solo del diritto! È pensabile chetutto questo possa avvenire? Spero, ma non credo, e perciò gli straniericontinueranno a non investire in Italia e gliimprenditori italiani a scappare, alla primaopportunità. Con buona pace di tutti!

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57 FEBBRAIO 2014

economiaimpresainforma

di Marco Granata

Lo sviluppo della Sicilia passa dagliidrocarburi. Sarebbe quanto pensa ilGovernatore della nostra Isola e

quanto emerso dalla seduta dell’Assem-blea Regionale Siciliana dello scorso 9gennaio. Durante la seduta di approvazio-ne della Legge di stabilità, infatti, con 44voti a favore e 26 contrari, il parlamentoisolano determina che, in un momento diprofonda crisi come quello attuale, è fon-damentale riformulare l’art. 13, comma 1,della Legge regionale n. 9 del 15 maggio2013 con la riduzione delle royalties sulpetrolio dal 20% al 13%. Tale articolo sa-rebbe stato, secondo Assomineraria, unfreno allo sviluppo e un ostacolo che “puòportare ad una progressiva paralisi degliinvestimenti con pesanti conseguenze sul-le imprese locali che oggi occupano oltre2000 persone”. Infatti tale articolo, appro-vato su proposta del Movimento 5 stelledalla stessa compagine politica del 9 gen-naio 2014, raddoppiò le royalties alle com-pagnie petrolifere dal 10% al 20%. Questobalzello ha luogo in ragione dell’autoriz-zazione a sfruttare un dato bene ai finicommerciali, in questo caso il sottosuoloper l’estrazione. Il gettito, in Sicilia dovreb-be essere corrisposto per un terzo alla Re-gione Sicilia e per due terzi ai comuni neicui territori ricade il giacimento. Ad un primo raffronto con le nazioni cheadottano le royalties, si può ben vedere co-me il fine presunto di tale modifica nonregga. Francia, Germania, Olanda, Canadae Stati Uniti applicano royalties che vannodal 7% al 45%. Il problema dell’estrazionee della ricerca non starebbe, quindi, nelleroyalties ma nella tassazione complessivache, stando al rapporto “Nomisma Ener-gia”, arriverebbe fino ad un massimo del68%. Ma gli stessi aggravi investono tutte leimprese che operano sul territorio, quindicercare di legiferare ad hoc non sembrauna soluzione ma un escamotage per fa-vorire una specifica fascia produttiva. Se a questo si aggiunge che i nuovi giaci-menti di petrolio scoperti non vengono

Riduzione delle royalties petrolifereUna norma a favore di pochi

sfruttati non già per la tassazione, ma perle eccessive lungaggini burocratiche richie-ste per i permessi che arrivano a toccare i41,4 mesi per la fase esplorativa e i 110,4mesi per la fase di coltivazione, si può bencapire come tali dichiarazioni siano solopretestuose.Per di più le aziende di estrazione sono dimolto in ritardo con i pagamenti delleroyalties: il 2013 non è stato ancora ri-scosso e le aziende petrolifere sono indie-tro anche con i pagamenti del 2011 e 2012. Mentre nel resto del mondo si studia lo svi-luppo delle energie alternative, il governa-tore siciliano, ex dipendente Eni, dichiarache le royalties “[…]disincentivano l’attivitàeconomica, produttiva ed imprenditoriale”.In piena tendenza siciliana per la quale aldanno aggiungiamo la beffa, il governatoreda un lato taglia i servizi ai cittadini e nonpropone serie iniziative di sviluppo per leimprese e dall’altro non solo fa un premu-roso regalo alle compagnie petrolifere dan-do un colpo di spugna ai pagamenti, manon immagina neppure di chiedere la ri-duzione del prezzo dei carburanti allapompa per gli abitanti (cosa che avviene,

L’abbassamento dell’aliquota per l’estrazione degli idrocarburi in Sicilia non è giustificata nè da una riduzione del prezzo dei carburanti nè da interventi di bonifica del territorio ”“

ad esempio, in Basilicata con un risparmiodi 100 euro 100 a maggiorenne), nè tantomeno prevede forme compensative sul ter-ritorio in termini di bonifica delle aree in-teressate dagli insediamenti petroliferio di sviluppo di infrastrutture sul territorio(sempre in Basilicata l’Eni, tra le altre cose,si è impegnata a riqualificare i borghi inte-ressati dall’estrazione con positive ricadutesull’occupazione).A tali aspetti, i governi siciliani succedutisinon hanno mai pensato, non innescando,di fatto, positive ricadute sul territorio. Ba-sti pensare che i comuni e la Regione uti-lizzano i fondi provenienti da questa “ini-qua” tassazione per l’erogazione di servizisocio-assistenziali, copertura che dovrebbeavvenire con altre entrate. Vorremmo, pertanto, chiedere al Governa-tore di non presentare come vittorie epo-cali certe modifiche che agevolano i solitinoti ma di lavorare per il bene comune.Nella fattispecie saremmo d’accordo all’a-bolizione delle royalties come avviene inInghilterra ma con una tassazione sul fattu-rato e con l’obbligo di interventi di bonifi-ca e di sviluppo sul territorio contrattual-mente vincolanti.

6 7 FEBBRAIO 2014 impresainforma

area fiscaleIn arrivo agevolazioni fiscali per le Zone Franche Urbane

Le micro e piccole imprese operanti in aree e quartieri degradati dei comuni del Sud Italia potranno presentare istanza per accedere a sgravi ed esenzioni“ ”

di Caterina Cannata

Èstato pubblicato sul-la Gazzetta Ufficialen. 24 del 30 gennaio

il decreto del Ministero del-lo Sviluppo economico del23 gennaio 2014 con cui èstato adottato il bando perl’attuazione dell’intervento

in favore delle micro e piccole imprese lo-calizzate nelle Zone Franche Urbane (Zfu)della Regione Sicilia di cui al Decreto inter-ministeriale del 10 aprile 2013.Le zone franche urbane sono state istituiteal fine di favorire lo sviluppo economi-co e sociale, tramite interventi di recuperourbano, di aree e quartieri degradati dei co-muni del Sud Italia.Sono previste agevolazioni fiscali in favo-re delle piccole e micro imprese operantinei territori individuati in Sicilia ed elencatinell’allegato 1 del decreto, che sono: AciCatena, Acireale, Bagheria, Barcellona Poz-zo di Gotto, Castelvetrano, Catania, Enna,Erice, Gela, Giarre, Lampedusa e Linosa,Messina, Palermo (Brancaccio), Palermo(porto), Sciacca, Termini Imerese (inclusal’area industriale), Trapani, VittoriaLe istanze potranno essere “spedite” a de-correre dalle 12 del 5 marzo fino alle 12del 23 maggio e dovranno essere compi-late telematicamente sulla base del model-lo di istanza riportato in facsimile nell’alle-gato 2 dello stesso decreto. Le domande,con firma digitale e completate da eventua-li allegati, dovranno essere inviate, esclusi-vamente via web, tramite la procedura in-formatica accessibile dalla sezione “ZfuConvergenza e Carbonia Iglesias” del sitodel Ministero dello Sviluppo economico.Il riparto delle risorse finanziarie disponibi-li per gli interventi nelle zone franche ur-bane della Sicilia è riportato nella tabella al-legata al decreto.Per ogni Zfu, sono indicate anche, in per-centuale rispetto alla somma complessiva-mente attribuita, le riserve finanziarie “discopo”.

ne dell’istanza. Le stesse devono altresì trovarsi nel pienoe libero esercizio dei propri diritti e non es-sere in liquidazione volontaria o sottopostea procedure concorsuali.Le imprese ammissibili alle agevolazionidevono svolgere la propria attività all’inter-no del territorio della Zfu, disponendo, al-la data di presentazione dell’istanza, di unufficio o locale destinato all’attività, ancheamministrativa, ubicato all’interno del pre-detto territorio, regolarmente segnalato allacompetente Camera di commercio e risul-tante dal relativo certificato camerale. Perufficio o locale si intende la sede legale,amministrativa, produttiva o qualsiasi altrasede secondaria o unità locale dell’impresa,così come risultante dal certificato camera-le.Le imprese possono beneficiare delle tipo-logie di agevolazioni previste alle lettere a),b) e d) del comma 341 dell’articolo 1 dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296 e successi-ve modificazioni e integrazioni, consistentiin: esenzione dalle imposte sui redditi,esenzione dall’imposta regionale sulle atti-vità produttive, esenzione dall’imposta mu-nicipale propria, esonero dal versamentodei contributi sulle retribuzioni da lavorodipendente.

Relativamente a ciascuna zona franca urba-na, nel caso in cui l’importo delle agevola-zioni complessivamente richieste dalle im-prese ammesse sia superiore all’ammonta-re delle risorse disponibili, l’importo dell’a-gevolazione spettante a ciascuna impresabeneficiaria è determinato dal Ministerodello Sviluppo economico, moltiplicandol’importo dell’agevolazione richiesta daogni singola azienda per il rapporto tral’ammontare delle risorse finanziarie dispo-nibili per la Zfu e l’ammontare del rispar-mio fiscale e contributivo complessivamen-te richiesto da tutte le imprese ammesse aibenefici, tenendo conto anche delle riservefinanziarie di scopo.Ciascun soggetto può beneficiare delleagevolazioni previste dal decreto fino al li-mite massimo di 200.000 euro, ovverodi 100.000 euro nel caso di imprese attivenel settore del trasporto su strada, tenutoconto di eventuali ulteriori agevolazioni giàottenute dall’impresa a titolo di de minimisnell’esercizio finanziario in corso alla datadi presentazione dell’istanza e nei dueesercizi finanziari precedenti.Possono beneficiare delle agevolazioni leimprese di micro e piccola dimensione, giàcostituite e regolarmente iscritte nel Regi-stro delle imprese alla data di presentazio-

77 FEBBRAIO 2014

area legaleimpresainforma

di Chiara Corsaro

Con Decreto diret-toriale del 10 gen-naio 2014 del Mi-

se, sono state stabilite lemodalità per la presenta-

zione delle domande finalizzate alla ri-chiesta dei contributi per lo svolgimentodelle attività promozionali 2014 svolte daiConsorzi per l’internazionalizzazione.Tali contributi sono destinati a supporta-re lo svolgimento di specifiche attivi-tà promozionali finalizzate a promuo-vere lo sviluppo all’estero delle Pmi ri-unite in Consorzi per l’internazionalizza-zione.I Consorzi per l’internazionalizzazione,nascono come soggetti giuridici autono-mi rispetto alle imprese che ne sono so-cie, con la finalità di diffondere a livel-lo internazionale i prodotti e i servizidelle Pmi e per supportare l’entrata e lapermanenza di queste ultime nei mercatiesteri.Ai fini della partecipazione al presenteavviso, i Consorzi devono avere deter-minate caratteristiche, ovvero: esserecostituiti in forma di società consortile ocooperativa tra Pmi aventi sede legalein Italia, avere come oggetto sociale lafinalità di supportare e promuovere losviluppo delle Pmi all’estero, prevedere alivello statutario l’assoluto divieto di dis-tribuzione degli utili di esercizio diqualunque genere tra le imprese consor-ziate, avere un fondo consortile versatoper almeno il 25% e formato da singolequote associative non inferiori ad €1.250,00 ciascuna, non essere sottoposti aprocedure di liquidazione.Sempre ai fini dell’ammissione al contri-buto, i progetti di internazionalizzazionedevono prevedere: lo svolgimento dispecifiche attività di promozione aventi

Internazionalizzazione delle Pmiarrivano i contributi del Mise

rilievo nazionale, una spesa ammissibi-le non inferiore a € 50.000,00 e non su-periore ad € 400.000,00, il coinvolgimen-to in tutte le fasi del progetto di almenocinque tra le Pmi consorziate che, per iConsorzi che hanno sede legale in Siciliae Valle d’Aosta possono avere anchecarattere monoregionale (ovvero pre-vedere il coinvolgimento di Pmi aventisede nella stessa regione), avere durataanche pluriennale sino ad un massimo ditre anni, in quest’ultimo caso la domandadi contributo va presentata ogni annofinchè il progetto non si conclude.Le tipologie di attività contenute nei pro-getti potranno riguardare la partecipazio-ne a fiere e saloni internazionali, showroom temporanei, accoglienza di opera-tori esteri, incontri be to be con operatoriesteri, workshop e seminari da svolgersiin Italia con la partecipazione di operato-ri esteri, realizzazione e registrazione delmarchio del consorzio e, in misura noneccedente il 25% del costo dell’intera ini-ziativa, attività di formazione specialisticain materie di internazionalizzazione riser-

I finanziamenti del ministero dello Sviluppo economico per supportare lo svolgimento di specifiche attività promozionali all’estero. Domande dei Consorzi entro il 15 marzo“ ”

vata esclusivamente alle imprese consor-ziate che partecipano al progetto.L’agevolazione concessa consiste in uncontributo a fondo perduto che non po-trà superare il 50% delle spese ritenuteammissibili.La domanda di ammissione ai contributi,da redigersi secondo i modelli allegati aldecreto in esame, dovrà essere presen-tata entro il 15 marzo 2014, e speditaal Ministero dello Sviluppo economico amezzo raccomandata A/R o corriere.La successiva domanda di liquidazionedel contributo dovrà essere presentataentro e non oltre il 30 aprile 2015, ed ilcontributo sarà liquidato solo se il pro-getto è stato realizzato per una percen-tuale non inferiore al 70% dell’importoapprovato.Inoltre, il Ministero ha tenuto a comuni-care che, in relazione ai Consorzi mono-reginali di Sicilia e Valle d’Aosta, in ra-gione delle possibili manovre finanziarie,non è purtroppo garantita l’erogazio-ne dell’agevolazione per la realizzazio-ne dei progetti.

8 7 FEBBRAIO 2014 impresainforma

marketing

l’artigianato curata dall’Istituto. I settori ar-tigianali presenti sono le arti decorative, lamoda, gli strumenti musicali, il restauro, learti grafiche. Sono presenti due cafè.Non si può non osservare la grande si-militudine fra “le viaduc” e gli “archidella marina”, e nello stesso tempo l’e-strema diversità visiva scaturita dall’utilizzodello spazio, e viene da pensare che conun investimento intelligente si potrebberiqualificare l’area di via Cardinale Dusmet

di Michele Scaletta

Le Viaduc des Arts diParigi rappresenta unpositivo esempio di

riqualificazione urbanarealizzato dalla società adeconomia mista Semaestcostituita dal Comune di

Parigi e dalle associazioni imprenditoriali.L’intervento ha riguardato il recupero di unviadotto ferroviario non più utilizzato e lasua riconversione in galleria di attivitàcommerciali ed artigianali. L’idea del recu-pero di questa struttura in muratura lungaun chilometro e mezzo, molto simile ai co-siddetti “Archi della Marina” di Catania, haprevalso sulla iniziale ipotesi di smantella-mento. L’intervento ha coniugato la trasforma-zione delle arcate con strutture di vetroed acciaio in locali commerciali, e la rea-lizzazione di un parco alberato nella partesuperiore ove prima sorgevano le rotaie,creando nel contempo una “passeggiatacommerciale” (sotto) e una “passeggiataverde” (sopra).Realizzata con un finanziamento del Co-mune di Parigi, la struttura è stata affidataalla gestione della società Semaest checoncede in affitto ad artigiani e com-mercianti le botteghe, realizzate sotto levolte, che hanno una superficie di circa150 mq.Le 52 imprese operanti nella struttura, sonoorganizzate nell’Association du Viaduc desArts, una sorta di Centro commercialenaturale che svolge attività di marketing ecomunicazione per la promozione dell’areae l’inserimento del Viaduc nei circuiti turi-stici ed offre servizi comuni agli associati.La tipologia di eventi e l’animazione è co-erente con il posizionamento e il target tu-ristico culturale che caratterizza la struttura,a tal fine una delle volte è stata destinataper mostre ed eventi e si può affittare alprezzo di 650 euro a settimana, mentreun’altra ospita anche, in una delle arcate,una mostra permanente dei mestieri e del-

Le Viaduc des Arts: sotto le arcateuna grande vetrina dell’artigianato

Un viadotto ferroviario dismesso che ricorda gli Archi della Marina. A Parigi lo hannotrasformato in una passeggiata commerciale. Un progetto di riqualificazione da imitare ”“

con una passeggiata pedonale che dall’u-scita del porto accompagnerebbe i turi-sti sino al cuore di Catania attraverso unpercorso di botteghe che presenterebberoil meglio dell’artigianato della nostra pro-vincia, dalla ceramica, alla pietra lavica, dalbronzo ai prodotti enogastronomici. Se si vuole far tornare il turismo crocieristi-co a Catania bisognerà pur cambiare l’im-magine della città che poi i turisti porte-ranno nei propri ricordi.

Sopra, le Viaduc des Arts, a Parigi; sotto, gli “Archi della Marina”“ di Catania

97 FEBBRAIO 2014

associazioniimpresainforma

Il documento stabilisce le regole di condotta, deontologichee procedimentali relative all’attività di vigilanza “

Ispettori del lavoro, ecco il nuovo codice

”Con il decreto ministeriale del Mini-

stero del lavoro e delle politiche so-ciali del 15 gennaio 2014 è stato

emanato il nuovo Codice di comporta-mento ad uso degli Ispettori del lavo-ro, che sostituisce il precedente adottatocon Decreto Direttoriale del 20 aprile2006. Allo scopo di intervenire immediatamentein un settore dell’attività del Ministero(quello della vigilanza), nel quale il rischiodi comportamenti di corruzione è stato va-lutato particolarmente elevato, l’Ammini-strazione ha ritenuto prioritario emanareun codice settoriale, spe-cificamente rivolto al per-sonale ispettivo, rispon-dendo con immediatezzaall’esigenza di revisionedel quadro regolatorio giàesistente ed, in parte,consolidato. Il documento, per la sua connotazionesquisitamente tecnica, traccia, definisce epuntualizza regole di condotta, deonto-logiche e procedimentali riferite all’atti-vità di vigilanza e al personale in essa im-piegato, opportunamente aggiornate conle modifiche legislative intervenute negliultimi anni. In particolare, il codice integra i doveri mi-nimi di diligenza, lealtà, imparzialità ebuona condotta già presenti nel codicedi comportamento dei dipendenti pubblicidi cui al recente D.P.R. n.62/2013, e ri-sponde all’esigenza di definire e diffonde-re principi guida per un corretto e unifor-me comportamento del corpo ispettivonell’esercizio delle funzioni istituzionali. Il codice di comportamento ad uso degliispettori del lavoro è stato definito a se-guito di una procedura partecipata a cuihanno preso parte anche Confcommercioe Fipe che, nelle scorse settimane, sono in-tervenuti nell’ambito della consultazioneonline predisposta dalla Direzione Gene-rale dell’Attività Ispettiva del Ministero dellavoro.Di seguito, i punti essenziali del Codice inoggetto:• il personale ispettivo deve qualificarsi al

personale presente suluogo di lavoro ed esi-bire la tessera di rico-noscimento (Articolo6, comma 1); • in mancanza della

tessera di riconoscimento l’accesso nonpuò avere luogo (Articolo 6, comma 2); • i rapporti tra personale ispettivo e sog-getti ispezionati sono improntati ai princi-pi di collaborazione e rispetto (Articolo7, comma 1); • fermo restando le finalità e le esigenzedell’accertamento, lo stesso è condotto inmodo da arrecare la minore turbativapossibile allo svolgimento delle attivitàdei soggetti ispezionati (Articolo 7, comma2); • il personale ispettivo deve avere l’accor-tezza laddove possibile, anche in relazionealle finalità dell’accertamento ispettivo, diconferire con il datore o chi ne fa le veci(Articolo 8, comma 1); • gli accertamenti devono concludersi neitempi strettamente necessari, tenendo con-to della complessità dell’indagine e delledimensioni aziendali del soggetto sottopo-sto a controllo (Articolo 9, comma 2); • le dichiarazioni rese dai lavoratori devo-no essere acquisite di norma durante il pri-mo accesso (Articolo 12, comma 1); • una volta compiute le attività di verificae, comunque, a conclusione della visitaispettiva, il personale rilascia il verbale diprimo accesso (Articolo 13, comma 1).

CONVENZIONI

Ritirando presso la segreteria Fipe la cer-tificazione Siae, saranno riconosciute leagevolazioni previste dalla convenzioneSiae agli operatori del settore PubbliciEsercizi associati che detengono apparec-chi televisivi, radiofonici, filodiffusori e si-milari. Tali diritti sono dovuti anche per ladiffusione di musica d’ambiente attraversoradio, televisori o altri apparecchi.Naturalmente, le agevolazioni Siae sonosubordinate al rispetto dei termini di paga-mento, fissati per l’abbonamento annuale,al 28 febbraio 2014. Oltre questa data gliesercenti saranno tenuti al pagamentodella tariffa senza sconto e con gli interes-si di mora. La Siae sta provvedendo ad in-viare a tutti gli esercenti le richieste di pa-gamento tramite Mav, indicando gli impor-ti dovuti e gli sconti accordati in base allaconvenzione ma l’applicazione dello scon-to avverrà su presentazione della certifica-zione di Fipe. Certificazione che gli eser-centi, a loro volta, dovranno tenere a dis-posizione della Siae, che ne può chiederein qualsiasi momento l’invio o l’esibizione,la reversale di pagamento oltre che i certi-ficati di adesione alla Fipe che giustificanola concessione dello sconto.

Accordo Fipe - Siae Agevolazioni per il pagamento

NORMATIVE

Con il decreto legge 23 dicembre 2013, n.145 (il cosiddetto “decreto destinazioneItalia”) sono state introdotte alcune dispo-sizioni che riguardano la “materia lavoro” ein particolare la lotta al lavoro irregolare.Dal 24 dicembre 2013 è entrata infatti in vi-gore l’applicazione delle nuove sanzioni inmateria di lavoro nero, di sospensione del-l’attività aziendale e di violazione in mate-ria di orario di lavoro (durata massima set-timanale, riposi giornalieri e settimanali)previste dall’art. 14. In particolare, aumen-tano del 30% gli importi della maxisanzio-ne per lavoro nero e delle somme aggiun-tive dovute per la sospensione dell’attivitàimprenditoriale La Fipe, pur ritenendo che la norma in og-getto abbia introdotto un regime sanziona-torio particolarmente gravoso per le im-prese in un momento di così rilevante dif-ficoltà, è fermamente convinta che occor-ra sostenere ed incentivare la lotta agliabusi e alle irregolarità trovando delle so-luzioni che potrebbero far convivere le esi-genze delle imprese con quelle di una ne-cessaria e corretta informazione per laPubblica Amministrazione per contrastareil lavoro irregolare.

Aumenta la maxisanzione per lavoro irregolare

L’importanza di un buon bilan-

cio aziendale sta alla base di

ogni attività commerciale. Tut-

ti gli imprenditori devono conoscere i

conti della propria azienda, alcune

nozioni inerenti il mercato dove essa

opera e la legislazione che permette di

attingere al fondo di solidarietà dello

Stato nel caso che l’azienda si trovasse

in condizioni di difficoltà economiche.

A tal proposito Confcommercio Catania

ha organizzato il primo corso gratuito

sul bilancio per neofiti in collaborazio-

ne con l’Isfoter, istituto di formazione e

l’Associazione antiracket-antiusura

“Ugo Alfino” del Sistema.

Il corso, destinato alle imprese, aspi-

ranti imprenditori e liberi professioni-

sti, si è svolto in due fasi che hanno vi-

sto il coinvolgimento di esperti del set-

tore: Antonino Barberi, responsabile

area fiscale Confcommercio, ha trattato

le tematiche legate al bilancio; Pietro

Agen, vice presidente nazionale Conf-

commercio, ha illustrato le strategie di

marketing; l’avvocato Giusi Mascali e

il giudice Flavia Panzano hanno ana-

lizzato le problematiche inerenti l’anti-

racket e l’antiusura; al vice direttore di

Confcommercio Catania Giuseppe Cu-

sumano il compito di illustrare i servi-

zi offerti dall’associazione.

«L’obiettivo primario del corso - affer-

ma Maurizio Squillaci, presidente del-

l’associazione antiracket Ugo Alfino - è

stato quello di fornire gli strumenti in-

dispensabili alle imprese per conoscere

l’andamento economico aziendale in

maniera semplicistica, al fine di evita-

re di cadere nelle mani degli usurai.

Abbiamo riscontrato ampio interesse

non solo dalla nostra base ma anche

dai nostri dirigenti Confcommercio, di-

mostrato dalla grande partecipazione al

corso, al termine del quale i parteci-

panti hanno ricevuto un attestato di

partecipazione. Stiamo già avviando –

conclude Squillaci – il secondo corso

che coinvolgerà prevalentemente im-

prese di nuovissima costituzione».

10 7 FEBBRAIO 2014 impresainforma

confnotizieNovelli imprenditoria lezione di bilancio

FESTA DI CARNEVALE 50&PIÙ

Da Enasco 50&Più un’occasioneper socializzare e trascorrere unaserata in allegria. Si terrà giovedì

27 febbraio all’Hotel Nettuno di Cataniala festa di Carnevale 2014: cena, musicae una diver-tente garatra masche-re. Il temadella seratasarà “vam-piri, spiriti,streghe efantasmi”.Ad allieta-re la festal ’ a t t o r eC a r m e l oCaccamo. Le preno-tazionivannofatte entro il 15 feb-braio. Per informazioni rivolgersi a Pao-la La Rosa e Vincenzo Comito.

Concluso il primo corso per neofiti realizzato con Isfoter e associazione Ugo Alfino “ ”

117 FEBBRAIO 2014impresainforma

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

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