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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno X
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Beni sequestrati alle mafie: un’occasione di sviluppo per lo Stato Tutto quello che c’è da sapere sul contratto di franchising area legale primo piano rinnovo cariche Si eleggono i nuovi direttivi provinciale e comunale impresa i i n n f f o o r r m m a a supplemento a “Confcommercio Notizie” Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno X - Numero 19 CATANIA 11 NOVEMBRE: CONTRO ABUSIVISMO E CONTRAFFAZIONE normative Riattivato l’inutile e costoso sistema Sistri
Transcript

Beni sequestrati alle mafie:un’occasionedi sviluppoper lo Stato

Tutto quello chec’è da sapere sul contrattodi franchising

area legaleprimo piano rinnovo cariche

Si eleggono i nuovi direttiviprovincialee comunale

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Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento

a Confcommercio NotizieAnno X - Numero 19

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11 NOVEMBRE:CONTRO ABUSIVISMOE CONTRAFFAZIONE

normative

Riattivato l’inutile e costososistema Sistri

GERENZA

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio CataniaReg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 8 novembre 2013

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.356211

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALEBlu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

L’associazione si è opposta al mantenimentodella contribuzione massima in Camera diCommercio. La decisione è stata presa per dare un forte segnale agli imprenditori e nonfarli sentire soli nella lotta alla crisi economica

Ogni anno le as-sociazioni di ca-tegoria sonochiamate perun parere in

merito all’importo del contri-buto annuale di competenzadelle Camere di Commercio,non per determinarne l’im-porto, che è fissato per legge,ma per deciderne o menol’aumento fino ad un tettomassimo del 20%. Quest’anno ConfcommercioCatania ha assunto una posi-zione fermissima con cui si èchiesto di non applicare au-menti o, in caso estremo, di li-mitarlo ad un massimo del10%. La scelta, inusuale perla verità, è derivata da dueprecise considerazioni: in pri-mo luogo crediamo che sia atutti evidente come la gestio-ne commissariale abbia ri-portato la Camera di Com-mercio indietro di anni, ren-dendola nuovamente subal-terna della politica e non solo,e tagliando ogni forma di in-novazione e di slancio cheaveva caratterizzato gli anniprecedenti (non siamo tornatialle sagre e sagrette ma nonsiamo molto lontani); in se-condo luogo abbiamo volutorilevare, a chi eventualmentenon lo avesse ancora compre-

so, come la crisi, che già nel2012 si era evidenziata, siadiventata quasi una condizio-ne permanente senza che al-l’orizzonte si segnali alcunchédi positivo o almeno di nuovo.Si dirà che non saranno pochieuro risparmiati a cambiarela situazione, certo, ne siamoassolutamente consci, masiamo altrettanto convintiche in una situazione comequella che le nostre aziendevivono ogni giorno sulla loropelle, il segnale di un entepubblico, guarda caso gestitoper anni da imprenditori, chesappia tagliare i contributi ri-chiesti e quindi le spese, inve-ce di procedere anno dopo an-no con aumenti su aumenti,possa suonare come un inco-raggiamento, come un volerdire non siete soli, noi capia-mo i vostri problemi e nel pic-colissimo cerchiamo di esser-vi vicini. Non sappiamo se la propostaformulata dal presidente Ga-limberti sarà accolta. Se losarà, saremo orgogliosi diavervi contribuito, se non losarà, faremo sentire la nostravoce, ma quanto meno sap-piamo, con certezza, di avercompiuto il nostro dovere finoin fondo, senza remore.

M.d.M.

3Pag. primo piano Se sei brutto (e piccolo)ti tirano le pietre

4Pag.affari cittadiniBeni sequestrati,un’occasione di sviluppo

6Pag.normativeRiattivato l’inutile e costoso Sistri

Il perché di un no

CONFCOMMERCIO CATANIA SI OPPONE AGLI AUMENTI

2 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

editoriale

in questo numero8 novembre 2013

9Pag.

8Pag.

7Pag.area fiscale

Cassetto, consultazione estesa a due delegati

area legale

Caratteri generali e obblighidel contratto di franchising

area lavoro

Apprendistato, difficoltàinterpretative e applicative

di Woodstock

Recenti fatti di cronaca giudi-ziaria che hanno, purtroppo,avuto come protagonista un

socio ed ex dirigente della Conf-commercio, mi hanno spinto ad al-cune considerazioni che vorrei con-dividere con i lettori più attenti e li-beri del nostro giornale, giornale dicategoria certamente ma con una li-bertà di espressione che francamen-te non so quanti altri al giorno d’og-gi possano vantare! Mi sono chiestoperché un giornalino locale ed unocertamente più altisonante a livelloregionale si siano lanciati sulla notiziaseppure in modi e con stili certamente diver-si, ma con la stessa logica di fondo. Mi sonochiesto: era importante, giornalisticamenteparlando, il fatto che l’imprenditore in que-stione fosse o meno socio di Confcommerciooppure, in una logica giornalistica classica-mente anglosassone, era più importante cer-care di capire cosa vi fosse ancora da scopri-re nella vicenda, scoprire se quella vera epropria valanga di reati di cui l’imprenditoreè accusato abbiano potuto essere, non solocompiuti, ma anche pensati ed organizzati dauna unica mente criminale con l’aiuto del ni-pote, o se invece lo stesso non fosse piutto-sto uno dei terminali di un sistema malato eperverso? Sia chiaro, se anche questa secon-da ipotesi fosse vera, e lo vedremo ne sono

certo, grazie alle indagini della Magistratura edelle Forze dell’Ordine in futuro, nulla cam-bierebbe per quanto riguarda le responsabi-lità personali che resterebbero gravissime,ma ci chiediamo perchè, giornalisticamenteparlando, ci si fermi alla crosta del bubbone?Si ha paura di scavare o si preferisce usare ilfatto al solo scopo di colpire chi non è ami-co (la Confcommercio, ndr)? La domanda,me lo consentirete, è legittima, come è legit-timo chiedersi come mai si scatenano vere eproprie partite di caccia grossa quando die-tro al presunto reato vi è un piccolo o medioimprenditore, mentre tutto tace o viene mes-so a tacere quando si parla di grandi, gran-dissime aziende, siano esse pubbliche o pri-vate, del settore bancario o assicurativo, del-

Fa riflettere il clamore suscitato da alcune testate giornalistiche intorno a vicende che vedonocoinvolti piccoli imprenditori mentre i reati delle grandi aziende restano avvolti nel silenzio“ ”

Ai grandi è tutto permesso. Se seibrutto (o piccolo) ti tirano le pietre

38 NOVEMBRE 2013

primo pianoimpresainforma

l’edilizia o della farmaceutica, dei tra-sporti o dell’energia? Non ho risposte,le attendo da altri. Il problema, gior-nalisticamente parlando, è sapere se illido X è o non è socio di Confcom-mercio? Il problema è sapere se il si-gnor X è stato sospeso o il perché nonè stato espulso? Ma qualcuno si è chie-sto di chi sono o erano socie l’Ilva, l’U-nicredit, la Fonsai di Ligresti, la Montedei Paschi, la Telecom, la Parmalat, achi o a che cosa erano iscritti i moltiCavalieri del Lavoro di ieri e di oggicolpiti dai rigori della giustizia? Aveteletto, per caso, di presidenti o ex pre-sidenti o dirigenti di note associazioni

di categoria che proprio in questi ultimi me-si o giorni sono stati colpiti da avvisi di ga-ranzia o da rinvii a giudizio? Se avete avutola notizia è stato per puro caso, i grandi gior-nali hanno taciuto o hanno passato la notizianel modo meno visibile! Chiedetevi il perchédei silenzi da una parte, del clamore dall’al-tra! Chiedetevi e chiedete a chi parla dei po-litici come se fossero il solo problema dell’I-talia se tutte le associazioni siano disponibilia dichiarare incandidabili a incarichi pressoenti o società pubbliche persone rinviate agiudizio. Chiedetevelo, e purtroppo vi accor-gerete che, come tanti anni fa ripeteva unanota canzone di Antoine, “Se sei brutto, (opiccolo, aggiungiamo noi) ti tirano le pietre”.Se invece sei grande o hai gli amici giusti...beh è tutta un’altra storia.

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4 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

affari cittadiniTrasformare una grande vittoriain un’occasione di sviluppo

Le forze dell’ordine e la magistratura hanno sottratto alle mafie veri e propri imperi Si pone ora il problema di convertire i beni sequestrati in una risorsa per lo Stato“ ”di Pietro Agen

Il problema dell’utilizzodei beni sequestrati allamafia o ad aziende in

qualche modo collegate allamalavita non è di oggi, an-che se in questi ultimi tempi

è divenuto, certamente, più pressante per lacrescente efficacia dell’azione delle forze del-l’ordine e della magistratura che hanno porta-to all’acquisizione da parte dello Stato, primain via provvisoria ed in seguito, nella maggio-ranza dei casi, in via definitiva, di veri e pro-pri imperi immobiliari ed imprenditoriali. Pos-siamo oggi dire che l’intuizione di Pio La Tor-re di colpire le mafie non solo con l’azionepenale personale ma anche e, verrebbe da di-re, soprattutto attraverso l’attacco ai patrimoniaccumulati illegalmente è risultata vincente,ma con altrettanta chiarezza dobbiamo direche si pone oggi, con forza, il problema di co-sa fare dei beni sequestrati, evitando il de-pauperamento degli stessi che potrebbe esse-re strumentalmente usato per far passare l’im-magine di uno Stato che distrugge ricchezza,quasi a voler subdolamente far passare il de-vastante messaggio che la mafia invece...Il problema è delicato e di non semplice so-luzione e credo debba essere affrontato senzapregiudizi ideologici o idee preconcette; unconfronto sereno ed aperto è probabilmenteun primo passo nella giusta direzione. In que-sta logica mi permetterò di esprimere alcuni“pensieri in libertà” su cui mi piacerebbe sen-tire l’opinione di chi è certamente più espertodel sottoscritto. Comincerei metodologica-

te dei cittadini. Sarebbe un modo bello perrendere le persone comuni partecipi di unabattaglia che deve essere di tutti. Per quanto attiene ai terreni agricoli giudicomolto positivamente e da istituzionalizzarel’indirizzo attualmente seguito di affidare iterreni a cooperative giovanili, bisognerà pe-rò evitare, come spesso accade in Italia, dicreare una nuova categoria di privilegiati cheoperano al di fuori delle leggi di mercato.Aiuti sì,vantaggi permanenti no. Sugli immobili e terreni edificabili, pur aven-do apprezzato alcune assegnazioni ad entivari e no profit, credo ci si debba porre ilproblema di immettere almeno una parte deibeni immobili sul mercato, anche qui finaliz-zando i ricavi, visto anche il crescente nume-ro di sequestri. Certo, bisognerà essere atten-ti e rigidi nelle vendite, ma credo che in pro-spettiva non vi sia alternativa se vogliamoevitare di depauperare il patrimonio. Ci restail punto quattro, quello più difficile anche peri tempi che intercorrono fra il sequestro cau-telativo e quello definitivo, non credo esistauna via certa e giusta, ma penso che si po-trebbe tentare con formule cooperativistichefra i dipendenti sotto la regia di un tutor dispessore. Potrebbe essere una soluzione chestimolerebbe il personale dipendente ren-dendolo protagonista e impedirebbe la disso-luzione dell’azienda nella fase, per cosi dire,transitoria. Idee. Semplici idee in libertà, come ho giàdetto ma, comunque temi su cui tornare. Nonpossiamo permetterci di perdere, in silenzio,una tale opportunità.

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mente a dividere i beni sequestrati in quattrodistinte categorie che a mio avviso richiede-rebbero linee di intervento diverso: beni mo-bili e liquidità; terreni agricoli; immobili e ter-reni edificabili; aziende.Proverei poi ad individuare ipotesi di utilizzoche facciano sì che i beni diventino un ele-mento di ricchezza e di sviluppo; sarebbe larisposta migliore da parte dello Stato, l’esem-pio di come dal male assoluto può nascere ilbene. Credo che tutti concordino sul fatto chenon vi siano problemi per i beni di cui al pun-to uno, i beni mobili potranno essere facil-mente venduti ed aggiunti alla liquidità, si trat-terà, semmai, di finalizzare l’utilizzo delle ri-sorse. Sarebbe bello poter dire, per fare unesempio, che con questi fondi sottratti allemafie si è riqualificato il patrimonio immobi-liare scolastico o quello destinato alle forzedell’ordine o alla giustizia o, ancora, alla salu-

58 NOVEMBRE 2013impresainforma

Informa che sono aperte le iscrizioni per i corsi in materia di

Sicurezza nei Luoghi di Lavoro D.Lgs 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza)

Corso RSPP (Rischio Basso)

Responsabile servizio prevenzione e protezione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Durata del corso 16 ore in capo al datore di lavoro.

Corso RLS Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza nei luoghi di lavoro eletto tra i dipendenti dell azienda

Durata del corso 32 ore in capo al rappresentante designato dai lavoratori

Corso 1^ soccorso Addetti al primo soccorso in azienda

Durata del corso 12 ore in capo al datore di lavoro e/o al lavoratore

Corso Antincendio

Durata del corso 4 ore (rischio basso)

Durata del corso 8 ore (rischio medio)

in capo al datore di lavoro e/o al lavoratore

Corso ex art. 37 del D.Lgs. 81/2008

Formazione di base ai lavoratori

Durata del corso 8 ore in capo a tutti i lavoratori

Il mancato adempimento ad uno dei suddetti corsi comporta elevate sanzioni amministrative.

Si comunica inoltre che tutte le imprese anche con un solo dipendente hanno il DVR,quelle fino a 10 dipendenti possono redigere il DVR standardizzato.

La Confcommercio ha predisposto a costi agevolati il servizio di redazione del DVR Standardizzato.

Per informazioni : Segreteria Isfoter Nuccio Sapuppo Via Mandrà n. 8 Catania tel. 095.7310741 www.confcommercio.ct.it www.isfoter.it - [email protected]

6 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

normative

sposizione in fase digitale dell’attuale siste-ma cartaceo di carico e scarico dei rifiuti coninoltro dei dati in formato elettronico attra-verso un portale web istituzionale; la revi-sione delle sanzioni, commisurate e propor-zionate alla tipologia di rifiuto e alla naturadel reato e del danno ambientale prodotto opotenziale; il ravvedimento operoso per glierrori burocratici e di minore entità.Insomma un sistema snello, pratico edeconomico ma altrettanto, e forse più, effi-cace nel contrasto alle ecomafie. È evidente che il Governo continua a igno-rare le ragioni delle imprese e a ritenere va-lide le sole ragioni della Selex service ma-nagement S.p.A. Continua cioè ad esserecondizionato dalla commessa affidata a di-cembre 2009 alla società del gruppo di Fin-meccanica per la gestione del sistema infor-mativo, nonostante su questa vicenda ci sia-no indagati e indagini della Procura di Na-poli, con capi d’accusa molto gravi. Il paradosso di questa storia, l’ennesima tut-ta italiana, è che la Selex service manage-ment S.p.A. lamenta di non essere stata pa-gata dal Ministero, o meglio di aver ricevutosolo 5 milioni di euro stanziati con la primalegge finanziaria, forse del 2007, per l’ap-prontamento delle attività progettuali, unicofinanziamento che sembra essere stato dis-posto e versato alla società. Essa però, in vir-tù della previsione del sistema factoring con-tenuta nel contratto di affidamento, pare cheabbia emesso al Ministero, fino ad oggi, fat-ture per circa 60 – 70 milioni di euro (sic!).Fatture per le quali ha già incassato le anti-cipazioni, avendole scontate col sistema delfactoring a vari istituti di credito nazionali,tra cui principalmente l’UniCredit e Montedei Paschi di Siena.E intanto le imprese pagano. Sempre!

di Eduardo Brancato

Con l’entrata in vigore,il 1° settembrescorso, del

D.L. n.101 (Gu-ri 204 del 31agosto 2013) art. 11(Semplifica-zione e ra-zionalizza-zione del si-stema di con-trollo dellatracciabilità deirifiuti e in materiadi energia), è stata riat-tivata l’operatività del Sistri.Nonostante fino ad oggi ilsistema non abbia mai fun-zionato e il team di espertiguidato dal professore Edo Ron-chi si sia categoricamente espressoper il suo superamento, il ministro AndreaOrlando va avanti.Con la contrarietà del mondo imprenditoria-le, dal 1° di ottobre 2013 il sistema è ope-rativo per quei soggetti che il nuovo decre-to definisce “nuovi produttori”, cioè chiun-que effettui operazioni di pretrattamento,miscelazione o altre operazioni che hannomodificato la natura o la composizione deirifiuti. Per i produttori iniziali di rifiuti peri-colosi (intesi come i soggetti la cui attivitàproduce i rifiuti) e per i Comuni e i gestoridi rifiuti urbani nella regione Campania, il Si-stri partirà, invece, il 3 marzo 2014. Entroquella data il Ministero dovrà rendere piùsemplice l’applicazione e qualora non vi ri-esca è prevista una proroga di sei mesi.La storiaIl sistema ideato dal ministro Pecoraro Sca-nio e proseguito dalla ministra Prestigiaco-mo, doveva rappresentare, nelle nobili in-tenzioni, “una rivoluzione contro le eco-mafie”.Venne detto che mettere un congegno elet-tronico (beninteso a spese delle imprese) suogni mezzo che trasportava rifiuti era utile;che bisognava far pagare alle imprese un di-ritto di iscrizione e dar loro una modalitàelettronica per gestire la contabilità dei rifiu-ti prodotti. Venne detto anche che da questo

Costoso e inutile ritorna l’incubo Sistri

sistema le forze dell’ordine con un “superGps.” avrebbero tracciato i movimenti deimezzi in Italia e “sconfitto le ecomafie”. Si fe-

cero appalti per le forniture diquesti sofisticati stru-

menti tecnologicima soprattutto, adavvalorare la tesi

del progresso controle ecomafie, si disseche chiunque fossestato contrario era, peratto di fede, amico de-gli eco mafiosi.Il sistema però è pre-

sto naufragato inun mare di

p r o -blemi

di fun-z i o n a -

m e n t o ,come è testimoniato dalle

migliaia di imprese e dalle loroorganizzazioni di categoria, tanto da essereritenuto il sistema più costoso e più com-plesso per raggiungere degli obiettivi che,invece, potevano e possono essere perse-guiti attraverso altre vie.Il sistema, che in un primo momento dove-va essere indirizzato a sole 5.000 imprese, haoggi fortemente esteso la sua applicazione.A fine 2011 i soggetti interessati erano325.470, con 504.000 chiavette Usb conse-gnate e quasi 90.000 black box. Il proget-to per l’appalto Sistri è stimato in circa 400milioni di euro. A quanto pare il Governo,che sin qui ha incassato dalle imprese oltre90 milioni di euro, pare ne abbia riversato al-la Selex service management S.p.A. soltanto5. Le imprese invece ne hanno spesi oltre150 in costi di formazione, “sim” per inviodati, manutenzione mezzi, senza ricevere ilbenché minimo servizio. Confcommercio già a gennaio di quest’annoaveva inviato ai ministri del precedente Go-verno, Clini, Passera e Patroni Griffi, un do-cumento per un nuovo sistema che introdu-ceva il principio di tracciabilità limitatamen-te ai soli rifiuti pericolosi, dal luogo di origi-ne al luogo di destinazione; esoneri per ipiccoli produttori sulla base di criteri quali-tativi e quantitativi; un sistema che non com-portasse oneri economici per le imprese, néin fase di iscrizione né di gestione; la tra-

Il Ministero dell’Ambiente ha deciso di riattivare il criticato sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti ”“

IL 18 NOVEMBRE

Un convegno per discutere le problematiche irrisolte

Per discutere della spinosa questione Sistri,Confcommercio Catania ha organizzato unconvegno dal titolo “Sistri...quattro anni do-po! Problematiche irrisolte e suggerimentidegli operatori”, in programma il 18 novem-bre alle 9,30 presso il Salone della Cameradi Commercio di Catania.Interverranno Gaetano Monastra (Presi-dente Confambiente –Confcommercio);Pier Paolo Masciocchi (Responsabile dipar-timento politiche ambientali Confcommer-cio); Elio Arena (Consigliere Assintel-Conf-commercio); Maurizio Quintaiè (Dirigentesettore trasporto merci Conftrasporto) eVincenzo Liuzzo (Responsabile Unità ope-rativa area ad elevato rischio di crisi Am-bientale – Arpa Sicilia - struttura territorialedi Siracusa). I relatori risponderanno a tuttele questioni poste dagli imprenditori pre-senti.

78 NOVEMBRE 2013

area fiscaleimpresainforma

di Caterina Cannata

Con il comuni-cato stampadel 24 ottobre

2013 l’Agenzia delleEntrate ha precisato

che il contribuente può consegnare le“chiavi” del proprio Cassetto fiscale adue intermediari abilitati e non più aduno solo.Il Cassetto fiscale è il servizio che con-sente la consultazione delle proprie in-formazioni fiscali, quali:• dati anagrafici • dati delle dichiarazioni fiscali • dati di condono e concordati • dati dei rimborsi • dati dei versamenti effettuati tramite mo-dello F24 e F23 • dati patrimoniali (atti del registro). • comunicazioni anomalie studi di settore • le informazioni sul proprio stato di iscri-zione al Vies. Nell’ottica di migliorare i servizi ed allegge-rire gli adempimenti, ora questo servizio èon line ed entrano nel cassetto fiscale an-che le informazioni relative all’archivio in-formatico degli operatori autorizzati a effet-tuare operazioni intracomunitarie (Vies).Il contribuente è così ora libero di affidarela consultazione telematica dei propri datifiscali a più professionisti, ad esempio ilconsulente fiscale ed il consulente del la-voro; prima solo uno dei due avrebbe po-tuto accedere alla consultazione dei datidel proprio cliente e per un periodo massi-mo di due anni. Oggi, invece, è possibile non solo conti-nuare a consultare il proprio cassetto fisca-le per proprio conto ma, come già detto,delegare contemporaneamente due profes-sionisti e per un periodo di quattro anni. È possibile conferire le deleghe attraversole seguenti modalità:• utilizzando l’apposita funzionalità, dispo-nibile su Entratel o Fisconline, per gli

Cassetto fiscale: la consultazione viene estesa a due intermediari

Il servizio, disponibile anche online, è stato migliorato per permettere al contribuente di far visionare i propri dati a due professionisti abilitati contemporaneamente“ ”

L’Agenziadelle En-trate, sem-pre telema-t icamente,comuniche-

rà l’accetta-zione della richie-

sta di adesione e fornirà leistruzioni per l’accesso al cassetto fi-

scale del contribuente. Se la delega all’intermediario non è stataconferita tramite il sito internet o con con-segna ad un ufficio dell’Agenzia, ma diret-tamente all’intermediario, a fronte di ognirichiesta trasmessa da quest’ultimo all’A-genzia delle Entrate (trasmissione che oggiè possibile effettuare telematicamente tra-mite il servizio Entratel) sarà inviato alcliente a mezzo posta un codice “usa e get-ta” di attivazione che l’intermediario dovràutilizzare nell’apposita funzione “Attivazio-ne delega”.È stata attivata, infine, anche un’altra dellemisure contenute nel pacchetto delle sem-plificazioni fiscali presentate dall’Agenziadelle Entrate lo scorso 3 luglio. Infatti, entrano nel cassetto fiscale le in-formazioni relative al Vies (Vat Informa-tion Exchange System) in modo da rende-re più facile ed immediato controllare lostato di iscrizione all’archivio informaticodegli operatori autorizzati ad effettuareoperazioni intracomunitarie, istituito a li-vello europeo per prevenire le frodi Iva.

utenti registrati ai servizi telematici; • consegnando all’intermediario la delegasottoscritta, unitamente alla copia di undocumento di identità (in questo caso sidovrà attendere la comunicazione, pressoil proprio domicilio fiscale, di un codice diattivazione della delega da consegnare al-l’intermediario delegato); • presentando la delega sottoscritta a unqualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Il mandato potrà essere revocato in qual-siasi momento, sia da parte del contri-buente sia da parte dell’intermediario.Per aderire al “Cassetto fiscale delegato” gliintermediari abilitati al servizio Entratel de-vono sottoscrivere uno specifico regola-mento che disciplina le condizioni di uti-lizzo del servizio ed inviarlo tramite Entra-tel (in modalità telematica quindi) seguen-do le istruzioni pubblicate sul sitowww.agenziaentrate.it.

8 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

area legale

di Chiara Corsaro

Il franchising o“affi l iazionecommerciale”,

è una formulacontrattuale or-mai molto diffu-

sa, la sua disciplina è contenutanella legge n.129/2004, che lodefinisce come “quel contratto, fradue soggetti giuridici, economica-mente e giuridicamente indipen-denti, in base al quale una parteconcede la disponibilità all’altra,verso corrispettivo, di un insiemedi diritti di proprietà industriale ointellettuale relativi a marchi, de-nominazioni commerciali, inse-gne, modelli di utilità, disegni, diritti d’auto-re, know-how, brevetti, assistenza o consu-lenza tecnica e commerciale, inserendo l’af-filiato in un sistema costituito da una plura-lità di affiliati distribuiti sul territorio, alloscopo di commercializzare determinati pro-dotti o servizi”.Le tipologie di franchising che trovano ap-plicazione all’interno del nostro mercato so-no principalmente due, il franchising didistribuzione e il franchising di fornitu-ra di servizi.La prima tipologia, senz’altro la più diffusa,prevede un rapporto tra chi produce deter-minati beni (abbigliamento, oggettisticaecc.), il cosiddetto franchisor, e chi li ri-vende al dettaglio, il cosiddetto franchisee.Dunque, attraverso tale formula, il produtto-re riesce a creare una rete commerciale chegli offre l’opportunità di rivolgersi a nuovimercati, a cui diversamente, non avendouna conoscenza del territorio di riferimento,non avrebbe potuto rivolgersi.La formula del franchising di fornitura diservizi, viene utilizzata quando il franchisor,essendo un noto fornitore di servizi, utilizzala rete di affiliati al fine di incrementare ilnumero degli utilizzatori finali dei propriservizi, tale schema trova applicazione prin-cipalmente nei settori dei prodotti finanzia-

Contratto di franchising: caratterigenerali, funzione e obblighi

ri, della ristorazione, della cura della perso-na ecc.I vantaggi derivanti dall’adozione di unadelle suddette tipologie contrattuali sonomolteplici e riguardano sia l’affiliante chel’affiliato. Più in particolare, l’affilante acqui-sisce una rete di vendita capillare, accre-sce la conoscenza del proprio marchio e, intermini strettamente economici, ottiene unapercentuale di ricavo derivante dalla vendi-ta di beni o servizi realizzati dall’affiliato, ol-tre a quanto eventualmente corrisposto pe-riodicamente a titolo di royalties (percentua-li sugli utili).Dal canto suo l’affiliato ha il vantaggio di in-traprendere un’attività sotto l’insegna di unmarchio noto, godendo dell’assistenza tec-nica e del know-how (complesso di cono-scenze) fornito dall’affiliante, e dunque ingenerale ha la possibilità di effettuare un in-vestimento redditizio.Il contratto di franchising interviene dunquetra due soggetti giuridicamente ed economi-camente indipendenti, ciascuno dei quali ri-veste la qualifica di imprenditore, e la suastipula avviene per porre in essere una col-laborazione finalizzata alla realizzazione diun reciproco vantaggio economico.Purtroppo, nella realtà accade che i soggetti

facenti parte del rapporto contrat-tuale si trovino in posizioni moltodifferenti, in quanto l’affiliante èsempre un soggetto economicopotente, mentre l’affiliato è quasisempre un piccolo imprenditoreche spesso subisce la regolamen-tazione del rapporto economico,senza potere intervenire sul con-tenuto della disciplina contrattua-le imposta dall’affiliante.Pertanto la legge n. 129/2004,proprio allo scopo di tutelare laposizione del contraente debo-le, contiene una serie di previsio-ni che vanno in questa direzione,prima fra tutte la previsione del-l’obbligatorietà della forma scritta

ai fini della redazione del contratto di fran-chising, ciò allo scopo di assicurare una re-golamentazione certa dei reciproci rapportinascenti dal contratto. Inoltre, viene prescritto che l’affiliante deb-ba avere già sperimentato sul mercato la for-mula contrattuale proposta, che in caso dicontratto avente durata determinata, questanon possa essere inferiore a tre anni. La ra-tio di quest’ultima previsione, trova fonda-mento nell’intento di garantire quantomenol’ammortamento dell’investimento effettuatodall’affiliato, salve ovviamente le ipotesi dirisoluzione anticipata per inadempimento diuna delle parti. La stessa legge, prevede inoltre che, all’in-terno del contratto, vengano inseriti un in-sieme di elementi obbligatori, quali la deter-minazione a priori dei costi che l’affiliatodovrà sostenere a titolo investimento ed a ti-tolo di eventuali spese di ingresso, le moda-lità di calcolo e pagamento delle royalties dadoversi eventualmente corrispondere, le ca-ratteristiche del know-how offerto all’affilia-to, la tipologia e la misura del supporto tec-nico formativo riconosciuto dall’affiliante, lapresenza di un’eventuale clausola di esclusi-va territoriale ed infine la predeterminazio-ne delle modalità di rinnovo, risoluzione ecessione del contratto stesso.

La legge 129/2004 ,che disciplina gli accordi tra franchisor e franchisee, stabilisce una serie di norme a tutela dell’affiliato, ovvero il soggetto economico più debole“ ”

98 NOVEMBRE 2013

area lavoroimpresainforma

di Silvia Carrara

I numerosi interventinormativi in materia diapprendistato, avutisi

per rendere il contratto ap-petibile per le aziende e

farlo diventare “il canale privilegiato perl’accesso dei giovani nel mondo del lavo-ro”, in realtà hanno prodotto una serie didifficoltà applicative oltre che interpretativetali da non fare riscontrare fra gli operatoriquell’interesse cheil contratto meriterebbedi avere. Le incertezze interpretative, nonostante ivari interventi legislativi, rimangono sem-pre le stesse legate alla “formazione degliapprendisti”, la cui potestà legislativa ri-mane in capo alle Regioni, uniche per det-tato costituzionale a potere legiferare sullaformazione professionale nel tempo risul-tata inadeguata o addirittura assente.Per meglio comprendere cos’è il contrattodi apprendistato occorre fare un breve ex-cursus degli interventi normativi che lohanno disciplinato e modificato.Dopo la lunga permanenza della legge 25del 1955, nel 1991 si ha la legge 196, co-nosciuta come pacchetto Treu, che ha in-trodotto l’apprendistato professionalizzan-te; nel 2003 il D.Lgs 276 ha identificato tretipologie di apprendistato: apprendistatoper la qualifica e per il diploma profes-sionale, destinato ai giovani tra i 15 e i 25anni per l’assolvimento dell’obbligo scola-stico; apprendistato professionalizzan-te o contratto di mestiere, per i giovanitra i 18 e i 29 anni, per il conseguimento diuna qualifica professionale a fini contrat-tuali; apprendistato di alta formazione edi ricerca, per i soggetti di età compresatra i 18 e i 29 anni, per il conseguimento diun diploma di istruzione secondaria supe-riore, di titolo di studio universitario e del-l’alta formazione, compresi i dottorati di ri-cerca. Nel 2011 il D.Lgs 167, recante il Te-sto Unico dell’apprendistato, abroga tuttele disposizioni pregresse, lascia in piedi letre tipologie di apprendistato ed introducela possibilità di assumere lavoratori inmobilità, senza vincolo di età, con unacontribuzione agevolata per 18 mesi; nel

Contratto di apprendistato: canaleprivilegiato o garbuglio burocratico?

2012 la legge 92, introdotta dalla Fornero,ha aumentato i costi della contribuzione edil peso degli obblighi della stabilizzazione;infine il Decreto Lavoro convertito nellaLegge 99 del 2013, ha tentato di semplifi-care il quadro normativo, non del tutto ri-uscito, in merito al piano formativo indi-viduale da ritenersi obbligatorio esclusi-vamente per la formazione delle compe-tenze tecnico-professionali e speciali-stiche e non per quelle di base e trasver-sali, senza però rivedere il meccanismosanzionatorio per la mancata attuazionedella formazione pubblica regionale con ri-ferimento al singolo apprendista. Nonostante l’ultimo intervento legislativo,che avrebbe dovuto dare la giusta spintaper invogliare le imprese all’utilizzo del-l’apprendistato, la Circolare n. 35/2013, ri-volta agli Ispettori del lavoro, chiede di fo-calizzare “in via assolutamente prioritaria lapropria attenzione sul rispetto del Pianoformativo” ma, in assenza della modificanormativa che limiti le sanzioni alla forma-zione indicata nel piano individuale, il per-sonale ispettivo potrà adottare provvedi-menti dispositivi e sanzionatori anchecon riferimento al più generale obbligo for-mativo imposto dalla legge regionale.

In conclusione, nonostante gli sforzi nor-mativi, rimane ancora il sistema sanziona-torio per la mancata erogazione della for-mazione di base e trasversale, di compe-tenza esclusiva delle Regioni che, come giàdetto è carente o addirittura assente, limiteche si spera di superare con l’attuazionedelle linee guida adottate dalla Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leRegioni e le Province autonome del 17 ot-tobre 2013. Ribadendo, comunque in ultima analisi, lavalidità del contratto di apprendistato, lascelta di avviarlo consente al datore di la-voro di fruire dei benefici contributivi(sgravio totale o nella misura del 10% nel-le aziende con più di nove dipendenti, inentrambi i casi è dovuto il contributo Aspipari all’1,61%), la possibilità di inquadrareil lavoratore fino a due livelli inferioririspetto alla categoria spettante, in applica-zione del contratto collettivo nazionale dilavoro, di escludere gli apprendisti dalcomputo della base occupazionale ai fi-ni dell’assolvimento di particolari obblighidi legge o contrattuali, e l’esclusione del-la determinazione dell’Irap del costo de-gli apprendisti occupati.

Nonostante i benefici e gli sgravi fiscali a favore dei datori di lavoro, il contratto non riscuotel’interesse che meriterebbe a causa di una serie di difficoltà applicative e interpretative“ ”

10 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

eventi

glio della propria offerta a ristoranti edenoteche in cerca di prodotti nuovi edesclusivi. RHS sarà anche occasione per appro-fondire le tematiche legate al mondodegli stabilimenti balneari e alle attivi-tà complementari con Solarium, mee-ting promosso da Sib Sindacato Italia-no Balneari Confcommercio di Cata-nia. Numerose iniziative e forum co-priranno i diversi aspetti legati a que-sto mondo: da quello ambientale aquello normativo da quello istituziona-le italiano a quello di riferimento eu-

ropeo, da quello tecnico a quello pura-mente turistico.Spazio infine al cake design, un’attività digrande tendenza negli ultimi anni, con laprima edizione del concorso Cake Style,organizzato da Ristoworld Italy, MasterCash e Ristora Hotel Sicilia, al cui vincitorespetterà un premio di 1.000 euro.Sul sito www.ristorahotelsicilia.com sonogià disponibili il programma degli eventi ele diverse tipologie di stand a disposizione.

Ritorna RHS – Ristora Hotel Si-cilia, il più prestigioso salonespecializzato nel settore alber-

ghiero e nella ristorazione del SudItalia, la cui decima edizione si svol-gerà dal 9 al 12 novembre presso ilCentro Fieristico Etnafiere del centrocommerciale Etnapolis di Belpasso(Ct). L’evento, organizzato dall’Asso-ciazione Expo Mediterranneo e pro-mosso dal Sistema ConfcommercioCatania, si pone l’obietti-vo di presentare i miglio-ri prodotti e servizi offertidai marchi più prestigio-si, per promuovere il co-stante aggiornamentodelle imprese parteci-panti e massimizzare iloro profitti. Per que-sto motivo le presen-ze al salone sono incostante crescita e interessano unpubblico sempre più eterogeneo: all’even-to saranno invitate infatti più di 30.000

Ritorna Rhs, il salone dei servizialberghieri e della ristorazione

aziende siciliane e non e circa500 marchi leader del settore.

Quest’anno viene inoltre offerta un’oc-casione unica d’incontro “B to B” perpromuovere le aziende che produconoprodotti d’eccellenza, rigorosamenteMade In Sicily. Verrà infatti allestito unospazio espositivo denominato “Piazza Si-cilia” che accoglierà solo aziende agroali-

mentari specializzate in prodotti tipicamen-te siciliani che potranno presentare il me-

Dal 9 al 12 novembre 30.000 aziende e 500 marchi leader del settore si incontrerannoal centro fieristico Etnafiere per la prestigiosa manifestazione Ristora Hotel Sicilia ”“

118 NOVEMBRE 2013

delegazioniimpresainforma

A Misterbianco apre le porte la nuova sede di Confcommercio

potranno ottenere risultati».Indubbia la vocazione commerciale di Mi-sterbianco, lo dimostrano le aperture negliultimi cinque anni di nuove imprese com-merciali (335), nonostante la crisi, anche sedi poco superiori alle cessate attività (243).Si ripopola il centro storico, ma tiene ancheil polo commerciale. Il dato che stupisce dipiù è quello relativo alla presenza di nuoveattività nei quartieri periferici (98).«La Confcommercio di Misterbianco – ha di-chiarato Francesco Fazio – vuole aprire leporte a tutti gli imprenditori, associati enon, e ha l’ambizione di diventare un cen-tro aggregativo, di promozione di eventiculturali e di coinvolgimento della societàcivile, con particolare riferimento ai cinqueplessi scolastici presenti nel territorio». Impegno quindi a 360 gradi e da parte ditutti per sostenere il commercio e dare os-sigeno alle tante imprese del territorio. An-che dalla Confcommercio nazionale, co-me ha assicurato il vice presidente PietroAgen: «Confcommercio nazionale ha mes-so in atto un’inversione di tendenza edalla protesta passa alla proposta. Sare-mo vigili su ogni azione del Governo eoltre a mostrare il nostro disappunto cer-cheremo di essere concreti dandosuggerimenti e soluzioni dove possi-bile».

Il centro ospiterà gli uffici dell’associazione e offrirà servizi, consulenza e corsi formativi ai commercianti. Un’opportunità concreta per il rilancio economico e sociale della città ”“

PALAGONIA

Far conoscere i piaceri del palato attraver-so la promozione dei prodotti del territorio.Questa la mission della Confcommercio diPalagonia che, su iniziativa dell’ex presi-dente Agrippino Brancato, ha organizzatoper tutti i fine settimana dal 9 novembre al15 dicembre “Olio e sapori, dall’albero allatavola”, degustazione di olio extraverginedi oliva. Grazie alla collaborazione dei fra-telli Faro, olivicoltori della Piana di Cata-nia, sarà possibile visitare il frantoio dell’a-zienda e, attraverso un percorso fotografi-co, conoscere i vari passaggi che trasfor-mano la nocellara etnea, la tonda iblea, lacarolea e la moresca in ottimo olio extra-

vergine d’oliva attraverso il metodo afreddo con le tipiche mulazze di pie-

tra di granito. Quindi, tutti i sabati e do-meniche, in contrada Vanghella a Pa-

lagonia, presso il frantoio Faro saràprotagonista l’olio extravergine di

oliva, prodotto prezioso, frut-to della terra ma anche dellavoro costante ed esperto

dell’uomo, apprezzatoper le sue pregiate pro-

prietà organolettiche.

“Olio e sapori”, un percorso alla scoperta dei prodotti della terra

Èstata inaugurata a Misterbianco la nuo-va sede della Confcommercio. Due am-pi locali, in via Garibaldi 512, proprio

nel centro storico della città, che ospiterannogli uffici dell’associazione dei commerciantioffrendo servizi per gli associati, consulenza epercorsi formativi.Al taglio del nastro, per mano della presiden-te Giovanna Giuffrida, erano presenti il vicepresidente di Confcommercio nazionale Pie-tro Agen, il presidente e il direttore generaledi Confcommercio Catania Riccardo Galim-berti e Antonio Strano, il Sindaco di Mister-bianco Nino Di Guardo e l’assessore alla cul-tura Barbara Bruno, il comandante della Te-nenza dei Carabinieri di Misterbianco Giusep-pe Fiore, il responsabile della sede dell’asso-ciazione dei commercianti misterbianchesiFrancesco Fazio, e tanti amici e imprenditorilocali, tra cui il presidente di Conf.S.E.R, l’as-sociazione aderente a Confcommercio degliimprenditori che operano nel settore delle rin-novabili, Marcello Nigro, che ha voluto dona-re gli arredi della nuova sede.«Abbiamo scelto di comprare questa sede per-ché crediamo nel territorio – ha detto il presi-dente provinciale di Confcommercio Galim-berti –. Misterbianco deve ritornare ad essereun polo trainante per l’economia locale, conil suo centro storico e con la zona commer-ciale limitrofa, sulla quale in passato è statoinvestito tanto in termini economici ed umanida chi, in tempi non sospetti, ci ha credutoveramente. Grande attenzione deve essere ri-volta alle periferie dove, tra Montepalma, Li-neri, Belsito, Serra e Poggiolupo, il commer-cio e l’artigianato si stanno espandendo amacchia d’olio».Forte il richiamo alle istituzioni locali da par-te del presidente Galimberti, che rivolgendosial Sindaco Di Guardo ha detto: «Massima col-laborazione chiediamo ai rappresentanti isti-tuzionali misterbianchesi, perché con la Conf-commercio ci sia sempre intesa e collabora-zione su tematiche di fondamentale importan-za per lo sviluppo del commercio e del turi-smo nel territorio: dobbiamo sopperire allamancanza di servizi quali illuminazione, via-bilità, segnaletica e strade, verde pubblico ecollegamenti tra polo commerciale e centrostorico. Solo favorendo il gioco di squadra si

12 8 NOVEMBRE 2013 impresainforma

confnotizie

L’11 novembre Confcommercio promuove l’iniziativa “Legalità, mi piace”Lo stesso giorno verranno rinnovate le cariche del direttivo provinciale e comunale“

Una giornata di mobilitazione contro abusivismo e contraffazione

”Dalla ricerca svolta in collaborazio-

ne con Format sul sentimento dei

consumatori nei confronti dell’il-

legalità, dell’abusivismo e della

contraffazione

e m e r g e

che nel

2013 un

consumatore

su quattro ha

acquistato al-

meno una vol-

ta un prodotto

o un servizio il-

legale. E il Mez-

zogiorno è l’area

più colpita dal fe-

nomeno.

L’abusivismo com-

merciale è un universo variegato e com-

plesso, all’interno del quale sono ricom-

prese una serie di attività che hanno tutte

in comune la vendita di beni e servizi da

parte di individui che non sono in posses-

so di regolare licenza e che di fatto eserci-

tano una concorrenza sleale nei confronti

degli esercenti regolari.

La Confcommercio ha voluto dedicare

un’intera giornata di mobilitazione, l’11 no-

vembre prossimo, all’insegna del messag-

gio “Legalità, mi

piace”, nella qua-

le saranno pre-

sentati un docu-

mento politico

sui fenomeni

illegali, un

glossario con

la classifica-

zione di tutti

i fenomeni

illegali e

un’appro-

fondita ri-

cerca Confcommercio

- Censis sull’illegalità e l’abusivismo.

Per Confcommercio Catania sarà un dop-

pio evento, poichè nella stessa giornata, in

Camera di Commercio, dopo il collega-

mento in streaming con il presidente na-

zionale Carlo Sangalli, si procederà all’as-

semblea per il rinnovo cariche del direttivo

provinciale e comunale dell’associazione

dei commercianti. I seggi apriranno alle

ore 12 e chiuderanno alle 14. Dopo avrà

inizio lo spoglio.

ISFOTER: AL VIA A DICEMBRE IL CORSO PER AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

È già partita in Confcommercio la prima edi-zione del corso per amministratore di con-dominio, che registra la partecipazione di unfolto gruppo di aspiranti imprenditori nel set-tore dell’amministrazione condominiale.Un settore di rilevante interesse, tanto che aseguito delle continue richieste da parte diun’utenza interessata, la segreteria Isfoter,ente organizzatore del corso, ha deciso diaprire le iscrizioni per la prossima edizioneche partirà a dicembre.Il corso, obbligatorio per coloro i quali inten-dono esercitare l’attività nel settore dell’am-

ministrazione dei condomini in virtù dellanuova legge 220/2012, rappresenta un’im-portante formazione per un’eccellente ge-stione del condomino in funzione delle leg-gi, delle procedure e delle diposizioni che laregolamentano.Infatti il corso sarà articolato in modo da in-segnare ai partecipanti la nuova normativache regolamenta l’attività, gli adempimenti egli obblighi fiscali, la contabilità, il rendicon-to, la gestione del c/c bancario del condomi-nio, la fattura, le ricevute per prestazioni oc-casionali, ecc.

L’allievo a fine corso sarà mes-so nelle condizioni di potergestire autonomamenteun condominio su-perando tutte ledifficoltà normati-ve e gestionali chelo stesso impone.Per informazioni ed iscri-zioni: rivolgersi a NuccioSapuppo presso la segreteriaIsfoter, tel. 095 7310741

138 NOVEMBRE 2013impresainforma

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

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