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Impresainforma

Date post: 07-Mar-2016
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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno XI
12
Piano Giovani per la Sicilia sarebbe una bella occasione Inps, nuova verifica delle posizioni reddituali dei pensionati enasco primo piano credito Leasing immobiliare una valida alternativa al mutuo impresa i i n n f f o o r r m m a a Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno XI - Numero 12 CATANIA catania che cresce La scommessa di NoStress l’autolavaggio a domicilio supplemento a “Confcommercio Notizie” SI SVENDE
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Page 1: Impresainforma

Piano Giovaniper la Siciliasarebbeuna bella occasione

Inps, nuova verifica delleposizioni reddituali dei pensionati

enascoprimo piano credito

Leasing immobiliareuna valida alternativaal mutuo

impresaiinnffoorrmmaaPeriodico di informazione

e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie

Anno XI - Numero 12

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SI SVENDE

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GERENZA

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio CataniaReg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 20 giugno 2014

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.351253

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALEBlu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

Per batterla occorrono provvedimenti epocali. Confcommercio potrebbe sposare l’idea di Libera: sequestro dei beni a corrotti e corruttori “

Corruzione, la nuovamalattia tutta ita-liana. Si può com-battere o ci dobbia-mo rassegnare?

Milano come Reggio Emilia,Genova come Venezia, la cor-ruzione non ha confini nè diterritorio nè di settore. Peruna volta il Sud è meno espo-sto, la qual cosa non mi dis-piace anche se per la veritàcredo che più che alla purezzadei nostri conterranei il meri-to vada al minor flusso di in-vestimenti e di appalti che ca-ratterizzano il nostro territo-rio. Il fenomeno sembrerebbeirreversibile e difficile anchesolo da arginare. Ho dettosembrerebbe perchè restoconvinto che di invincibile visia nulla o quasi, il problemaè di volontà e di strategia. Per sperare di sconfiggere, oanche soltanto di contenere ilfenomeno, è necessario ricor-rere a provvedimenti di porta-ta epocale come avvenne, ri-cordiamolo, per la lotta al ter-rorismo prima e alle mafie piùrecentemente. L'esperienza ha insegnato chela concessione di sconti di pe-na per i collaboratori di giu-stizia da un lato e il sequestrodei beni dall'altro, hanno pro-dotto effetti dirompenti, in al-cuni casi di portata anche su-

periore a quelli che potevanoessere nelle aspettative. Negli Stati Uniti per reatieconomici e finanziari si ri-schiano decine di anni di car-cere, in Italia si fa al massimoqualche mese e spesso inter-viene la prescrizione del reatoa risolvere il tutto. Oggi penso sia giunto il mo-mento di rompere questo cer-chio perverso, superando ilsenso di impunità che sembraavvolgere corrotti e corruttori!Una scelta di indirizzo intelli-gente, che mi auguro quantoprima la Confcommercio na-zionale faccia propria, è quel-la di "Libera", che ipotizza ilsequestro dei beni di corrotti ecorruttori. Soltanto colpendo le ricchezzedi chi per denaro è pronto atutto, sarà forse possibile ri-portare il nostro paese a quelsenso dell'etica che pare averperso. Non sarà un percorso facilema soltanto colpendo duro sipotrà porre un freno alla cor-ruzione con cui troppi otten-gono ciò che non meritano eche sta, lentamente e siste-maticamente, uccidendo l'eco-nomia italiana, dove il peggiosembra prevalere spesso,troppo spesso, sul meglio! Infondo dipende da tutti noi.

M.d.M.

3Pag. nazionaleRenzi “attacca” le Camere di Commercio

4Pag.primo pianoProgetto giovani, per la Sicilia una bella occasione

5Pag.catania che cresceLa scommessa di NoStress,l’autolavaggio a domicilio

2 20 GIUGNO 2014 impresainforma

editoriale

in questo numero20 giugno 2014

7Pag.

6Pag.

11Pag.associazioniFai, Parma capitale dell’autotrasporto

credito

leasing immobiliarealternativa al mutuo

legale

18 mln di euro per fareimpresa turistica al Sud

8Pag.fiscale

Modello Unico 2014ecco come compilarlo

Emergenza Paese

CORRUZIONE, LA NUOVA MALATTIA ITALIANA.

UN RIMEDIO CI SAREBBE

Page 3: Impresainforma

di Woodstock

Era evidente la volontà, per altro mainascosta, del presidente del Consi-glio Renzi di smantellare il sistema

delle Camere di Commercio. In un pri-mo tempo aveva dichiarato di volerle sem-plicemente sciogliere, poi aveva ripiegatosull’ipotesi di ridurne il numero, infine hapensato bene di tagliare del 50% i contri-buti camerali, smantellando, di fatto, il si-stema - in modo particolare in Sicilia, ve-dremo poi perchè - fingendo, per altro divoler far risparmiare le imprese.Personalmente condividevo e condivido ilprogetto di ridurre il numero delle Ca-mere di Commercio, si potevano tranquil-lamente dimezzare; come pure ritengo sidovessero sciogliere le Unioni regionalidi cui non si è, per la verità, mai capita be-ne la funzione. Forse, aggiungo, si sarebbedovuto operare tagliando gran parte dellesocietà centrali e periferiche, sembrate tal-volta dei veri e propri stipendifici. Condivido meno il semplice taglio dellecontribuzioni che sa tanto di demagogicocompromesso di chi non ha saputo o vo-luto affrontare il problema secondo logica.Ora mi chiedo cosa succederà in Sicilia,dove per colpa della stessa politica, oggicosì decisionista, si è inquadrato il perso-nale delle Camere di Commercio secondola logica della Regione che non versa i con-

Come volevasi dimostrare: Renzi“attacca” le Camere di Commercio

320 GIUGNO 2014

nazionaleimpresainforma

America, come in qualsiasi altra parte delmondo, potete, con Internet stamparvi ilcertificato storico della vostra azienda o ilbilancio degli ultimi anni; provate poi, perfare un confronto, a stampare da casa ilvostro semplice certificato di nascita, te-nendo conto, per altro che si nasce una so-la volta mentre una azienda ha decine divariazioni: nel 90% dei casi vi sarà impossi-bile!Purtroppo la demagogia sembra prevale-re, parlare di tagli è popolare, a prescinde-re da cosa si taglia, poi qualcuno, forse, ca-pirà che se i tagli sono fatti male alla fine ilprezzo lo paga il consumatore e quindi tut-ti noi. Provate, sempre per fare un esem-pio, a pensare dopo la creazione di un uni-co Tar regionale quanto costerà di spese le-gali un ricorso per chi non ha la fortuna divivere a Palermo. Si dirà che tutto si potrà fare per via tele-matica, ma su questo, permettetemi di ave-re qualche dubbio. Soprattutto dopo che almio primogenito, maschio, è stato mandatol’invito per un controllo ginecologico.Un discorso a parte merita la coerente po-sizione di Confindustria: a Catania e inqualche provincia limitrofa alla disperata ri-cerca della presidenza della Camera diCommercio, a livello centrale favorevole aduna Camera per regione. Come dire: unain Valle d’Aosta, come in Lombardia o Sici-lia. Con buona pace per l’intelligenza!

Il presidente del Consiglio taglia del 50% i contributi camerali, mettendo a dura prova l’esistenzadegli enti. Un progetto demagogico che alla fine ricadrà, come al solito, sui consumatori “ ”

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tributi previdenziali caricandosi conse-guentemente del carico pensionistico? Non ho una risposta certa ma ritengo chela maggior parte delle Camere di Commer-cio siciliane non potrà fronteggiare i costi,a cominciare dalle retribuzioni per finire al-le pensioni. Qualcuno dirà: bene, tanto le Camere nonservivano a niente. Ma forse sarebbe benespiegare invece che se le Camere domanisi fermassero salterebbe l’intera economiaitaliana: chi gestirebbe il registro delleimprese? Chi certificherebbe la nascita ela chiusura di una azienda? Chi farebbe daraccordo con gli altri enti (Inps e Inail inprimis)? Chi raccoglierebbe i bilanci delleimprese? Chi i brevetti ed i marchi? Pur con tutti i suoi difetti bisogna ricono-scere che il sistema di gestione delle im-prese organizzato dalle Camere di Com-mercio è quanto di più efficiente esista inItalia. Provate a pensare che trovandovi in

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4 20 GIUGNO 2014 impresainforma

primo pianoProgetto giovani, per la Siciliasarebbe una bella occasione

Mentre in tutta Italia si entra nella fase operativa, da noi si parla ancora di competenze. Bisogna affrettarsi, rimodulare le risorse e coinvolgere le organizzazioni di categoria“ ”

di Pietro Agen

Purtroppo in Siciliaprevale la vecchiaconfusione. In tutta

Italia il Progetto Giovani èentrato nella fase operati-

va, si lavora per fare incontrare le disponi-bilità dei giovani in cerca di lavoro con leesigenze delle imprese, giocando anche suuna serie di agevolazioni e semplifica-zioni introdotte per convincere le aziendea rischiare qualcosa, rafforzando così i se-gnali di una ripresa che per la verità, perora, sembra più virtuale che reale. In Sicilia no, la Sicilia è diversa. In Siciliaverrebbe da pensare che non ci siano nèpreoccupazioni di natura economica nèproblemi di occupazione, se non fosse cheil Pil regionale sta tracollando, mentre ladisoccupazione sta crescendo in modo de-vastante!In Sicilia, semplicemente, non si è anco-ra deciso se la competenza del progettosia dell’indomita assessore alla formazioneScilabra, sempre pronta a gettarsi dove puòfare qualche nuovo danno, o dell’assessoreal lavoro Bruno. In attesa di avere una ri-sposta, sperando che ancora una volta nonprevalga la logica della gestione dei lavora-tori da piazzare al Ciapi di Priolo, non pos-siamo che preoccuparci e segnalare, conforza, che proseguendo così la Sicilia ri-

schia di perdere, oltre all’ennesima occa-sione, anche una bella massa di fondi.Certamente si è perso troppo tempo ma in-vece di piangere sul latte versato è più op-portuno e utile operare per recuperare iltempo perduto, finchè sarà possibile.Intanto bisognerà definire la competenzecon chiarezza e qui credo sia fin troppo evi-dente che le stesse sono dell’assessorato la-voro e non certo della formazione, poi bi-sognerà, ove possibile, rimodulare le ri-sorse per finanziare le funzioni strategichee non quelle clientelari, coinvolgendo, infi-ne, le organizzazioni di categoria che attra-verso i contatti con i propri associati po-tranno determinare o meno il successo diuna iniziativa che, se non sarà in grado difare miracoli, potrà comunque alimentare la

speranza e lenire le sofferenze di tante per-sone! Le nostre parole e i nostri dubbi potrannoforse far crescere le perplessità di chi noncrede nel progetto, ma noi, pur apprezzan-do la filosofia dell'iniziativa, continueremoa ripetere che solo la ripartenza della do-manda interna potrà rimettere in motol'economia e quindi l'occupazione vera.L’esportazione è importante ma da solanon può essere risolutiva. I tempi sonostretti, il Presidente Crocetta deve fare chia-rezza, le dichiarazioni di volontà, lo devecomprendere, hanno un significato soltan-to se alle parole seguono i fatti, altrimentirestano slogan risibili ed a lungo andare fa-stidiosi!

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di Carla Previtera

Insieme, dai banchi dell’istitutotecnico aeronautico ai sedili di unfurgoncino che non vola ma gira

per la città e svolge un servizio a do-micilio a cui ancora nessuno avevapensato: lavare auto e moto diret-tamente sotto casa del cliente.Un’idea semplice ma innovativa,quella di Emanuele e Giorgio, pocopiù che ventenni, che messo da par-te il sogno di pilotare aerei o traccia-re rotte nei cieli hanno tracciato in-vece le linee guida di un progettoche, grazie al supporto di Confcom-mercio, che con la dott.ssa ChiaraCorsaro sostiene e promuove l’im-prenditoria giovanile, è diventatorealtà. Emanuele Barbagallo e GiorgioTrimarchi, due percorsi diversi finita la scuola.Il primo prova un’esperienza lavorativa per unbreve periodo a Londra, poi è addetto alle at-trazioni in un noto parco divertimenti in pro-vincia di Catania con un buon contratto stagio-nale. Il secondo trascorre un anno sulle navi dacrociera come animatore nel mini club maquando sta per ripartire per gli Emirati, con ilcontratto rinnovato per un altro anno, la vogliadi casa lo assale. Si ritrovano, Emanuele e Gior-gio, con la voglia di fare qualcosa che sia vera-mente loro. E che gli consenta di restare nellaloro città. «Abbiamo cominciato una ricerca su Internet –raccontano – volevamo mettere su un autola-vaggio in stile americano con la formula delfranchising ma l’investimento era troppo impe-gnativo per le nostre tasche. Continuando a na-vigare in Internet abbiamo scoperto un macchi-nario, poco più ingombrante di un’aspirapolve-re, che lava interno ed esterno di automobili uti-lizzando il vapore. Era quello che faceva pernoi: se non possiamo mettere su l’autolavaggioandremo noi a lavare le auto a domicilio».Mancano i soldi per cominciare l’impresa,non basta comprare solo il macchinario con tut-ti gli accessori a corredo (spazzole e spazzolo-ni, detergenti e lucidanti), serve anche un fur-goncino per trasportarlo. Non è facile convince-re gli adulti della bontà del loro progetto, maEmanuele e Giorgio sono determinati e vanno

La scommessa di NoStress, l’autolavaggio a domicilio

avanti per la loro strada. «All’inizio la strada è stata tutta in salita – am-mettono -. Abbiamo portato la nostra idea inConfcommercio e grazie all’incoraggiamentodella dott.ssa Corsaro, che ha creduto subitonell’originalità del nostro progetto, abbiamoavviato la pratica per la richiesta di finanzia-mento ad Invitalia. Dall’apertura della par-tita IVA all’avvio dell’attività è passato ol-tre un anno. Un periodo che ci è sembratoinfinito, mentre Confcommercio ci aiutava conle pratiche e la documentazione necessaria,noi siamo andati a Milano per acquistare il pri-mo macchinario per il lavaggio a vapore. Nes-suno però voleva venderci il furgone, ci siamorivolti a tante concessionarie ma vedevano innoi due ragazzini che non potevano assicura-re garanzie non avendo tutta la disponibilitàeconomica per l’acquisto del mezzo».Anche questa volta Emanuele e Giorgio nonsi danno per vinti e la loro costanza, infatti, èstata ricompensata.«Il titolare di una concessionaria ci ha dato fi-ducia - continuano i due neo imprenditori -,permettendoci di comprare il furgoncino conil solo anticipo e finire di pagarlo non appenaInvitalia ci avrebbe saldato il finanziamento.Eravamo finalmente pronti per avviare l’attivi-tà. Nessuna pubblicità istituzionale, nonavevamo abbastanza soldi, solo passaparola etam tam sui social network. Abbiamo comin-

Dopo molte difficoltà, l’innovativa idea imprenditoriale di Emanuele Barbagallo e Giorgio Trimarchi è diventata realtà. Grazie anche al supporto di Confcommercio “

ciato a proporre conven-zioni alle concessionarieauto, naturalmente la pri-ma l’abbiamo stipulata conchi ci ha venduto il mezzo.Il primo lavaggio l’abbiamoeffettuato su un trattorestradale nuovo prima di es-sere consegnato al cliente.Adesso lavoriamo tantonella zona industriale, tra inostri clienti annoveriamole più prestigiose conces-sionarie automobilistiche(Iveco, Audi, Nissan, Por-che) e ci muoviamo benesu Misterbianco. Intervenia-mo su appuntamento, cichiamano e noi arriviamo».

La coscienza verde di Ema-nuele e Giorgio si manifesta

nella scelta ecologica di prodotti che ri-spettano l’ ambiente e non inquinano. Illavaggio a vapore è decisamente più como-do sotto tanti punti di vista.«Non sprechiamo grosse quantità di acquache poi, sporca, abbiamo la necessità di sca-ricare. Con 3 litri d’acqua la macchina pro-duce il vapore che permette di sciogliere losporco all’esterno del mezzo, contro i50/100 che ne servono per un lavaggio adacqua. La tappezzeria interna si smacchiacon un trattamento diverso ma sempre conlo stesso macchinario che utilizza detergen-ti ecologici e poco aggressivi».NoStress è il nome dell’azienda, scelto nonsolo perché il servizio che offrono vuole to-gliere ogni pensiero al cliente ma anche unpo’ per dimenticare quei momenti di tensio-ne e nervosismo che Emanuele e Giorgiohanno vissuto in un anno e mezzo di attesa:l’attesa della fatidica risposta di Sviluppo Ita-lia. «È vero che oramai è tutto più difficile –spiega Chiara Corsaro di Confcommer-cio -, che gli adempimenti burocratici appe-santiscono un percorso non facile, ma allafine crediamo che le buone idee trovinosempre la giusta strada per essere realizzate.Noi siamo sempre pronti ad ascoltarle, sfor-zandoci di trovare il modo per trasformarlein realtà».

Emanuele Barbagallo e Giorgio Trimarchi, ideatori dell’autolavaggio a domicilio “NoStress”

catania che cresce

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6 20 GIUGNO 2014 impresainforma

creditoIl leasing immobiliare, una valida alternativa al mutuo

Tra i vantaggi di questo tipo di finanziamento spese contenute, tempi di erogazione ridotti e la possibilità di personalizzare il contratto in base alle proprie esigenze“ ”

di Marco Granata

Con la Legge di stabilità 2014, graziealla riorganizzazione delle sue detra-zioni, è tornata alla ribalta la formu-

la del leasing come valido sostituto al mu-tuo ipotecario. Ma in cosa consiste questaformula?Per leasing, ovvero locazione finanziaria,si intende “l’operazione di finanziamentoposta in essere da una banca o da un in-termediario finanziario (concedente) consi-stente nella concessione in utilizzo per undeterminato periodo di tempo e dietro ilpagamento di un corrispettivo periodico(canone), di beni mobili, immobili o imma-teriali, acquistati o fatti costruire dal conce-dente da un terzo fornitore, su scelta e in-dicazione del cliente (utilizzatore), che neassume così tutti i rischi e conserva una fa-coltà al termine della predetta durata con-trattuale di acquistare i beni ad un prezzoprestabilito (prezzo di acquisto) e/o di pro-rogarne il loro utilizzo a condizioni econo-miche predeterminate o predeterminabili”.Quindi, la banca a fronte di un paga-mento mette a disposizione del clienteun bene (per i leasing immobiliari il beneè un immobile) per un determinato pe-riodo salvo quest’ultimo poter decidere ascadenza del contratto di diventarne pro-prietario.Al momento della stipula del contratto, labanca concedente richiede all’utilizzatoredi versare subito una parte del corrispettivo(primo canone o anticipo iniziale), mentreil pagamento dei successivi canoni periodi-ci (generalmente decorrenti dalla consegnadel bene finanziato) avviene a scadenzepredeterminate. Il leasing permette l'am-mortamento dei canoni in un periodocompreso tra i 96 e i 240 mesi e la ratainiziale oscilla tra il 10% e il 30%. Tantomaggiore sarà l’importo di quest’ultima,tanto più convenienti saranno sia i tassi neicanoni mensili sia il valore dell'importo fi-nale poiché la quota percentuale del riscat-to viene calcolata in base al valore dell’im-mobile al momento della sottoscrizione delcontratto, ovvero si acquista al prezzo chel’immobile aveva almeno otto anni prima

razione di liquidità mediante transazioneSale-and-Lease-back, ossia “vendita di unimmobile alla società di leasing e conclu-sione concomitante di un contratto di lea-sing con il venditore”.I vantaggi di questa formula riguardano an-che l’aspetto fiscale poiché le spese con-trattuali sono deducibili così come siala quota capitale che la quota interessi.Infatti il leasing per i contratti stipulati dal1 gennaio 2014 permette di ammortizzarel'immobile per un periodo fino a 12 anni,mentre con i mutui l'ammortamento si hain 30 anni. Inoltre, non è prevista l’impostadel 2% del valore dell’immobile obbligato-ria per l’acquisto della seconda casa e, co-sa ben più importante, la rendita dell’im-mobile non concorre a formare il red-dito imponibile poiché questo per tutta ladurata del contratto è di proprietà della so-cietà concedente.Unico “problema” allo stato attuale, che èvalevole sia per il leasing che per i mutuiipotecari, è quello di vederli concretamen-te erogati dagli istituti bancari a causa del-la stretta creditizia.

(durata minima delle formule leasing).I vantaggi di questa formula finanziariasono i più svariati. Innanzitutto, le so-cietà di leasing detraggono l’Iva sul-l’acquisto delle abitazioni e, di conse-guenza, il prezzo dell’immobile non èaumentato di tale importo come di solitoavviene con i mutui ipotecari. Sempre adifferenza di questi il cui importo eroga-to varia da banca a banca da un 60% adun 80% del valore del bene, si riceve unfinanziamento per l’intero valore delbene che può eventualmente includereanche l’arredamento. Le spese inizialisono contenute, basti considerare chenon dovendo iscrivere ipoteca si ha unrisparmio sulle spese notarili. I tempiper l’erogazione sono rapidi e le so-cietà di leasing permettono di persona-lizzare e di strutturare il contratto inrelazione alle proprie necessità, intermini di anticipo maxi rata, durata e va-lore finale del riscatto. Il leasing, inoltre,non intacca la capacità di credito del-l’azienda utilizzatrice e permette, dal-l’altro lato, al venditore, di ottenere libe-

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720 GIUGNO 2014

area legaleimpresainforma

di Chiara Corsaro

IIl MISE, attraverso ifondi appartenenti alProgramma Operati-

vo Interregionale “FERS2007-2013”, ha messo

in campo 18 milioni di euro destinatiad incentivare la creazione di nuove im-prese appartenenti alla filiera turistico-culturale.Le attività beneficiarie di tali agevola-zioni dovranno avere la sede nelle Re-gioni di Calabria, Campania, Puglia e Si-cilia, l’elenco dei comuni interessati èpubblicato sul sito www.invitalia.it.In relazione alla Regione Sicilia sonostati individuati tre Poli di attrazione,ovvero: Polo della Sicilia greca, checomprende diversi comuni ricadenti neiterritori di Ragusa e Siracusa, il Polo deiSicani e degli Elmi, che comprende di-versi comuni ricadenti nel territorio diPalermo, il Polo dalla Valle dei Templia Villa Romana, che comprende diver-si comuni ricadenti nei territori di Agri-gento, Caltanissetta e Enna e, infine,l’intero territorio della Provincia di Cata-nia.L’obiettivo che il Ministero si proponedi raggiungere attraverso tali incentivi èduplice, da un lato riqualificare l’offertaturistica dei territori interessati dall’inte-revento, dall’altro promuovere l’avvio dinuove attività imprenditoriali autonome,come mezzo di ingresso nel mercato dellavoro.Le iniziative proposte devono apparte-nere alle categorie delle attività turisti-che o connesse alla fruizione dei beniculturali e naturali, l’elenco dei codiciateco ammessi è disponibile sul sito diInvitalia, a titolo esemplificativo si ri-portano alcune delle tipologie di attivi-tà ammesse: bed and breakfast, no-leggio biciclette, attività di guide al-pine, gelaterie, pasticcerie, agenzie

Un fondo da 18 milioni di euro per fare impresa turistica al Sud

di viaggio, ristoranti ecc.Come anticipato la gestione di tale ri-sorse è affidata ad Invitalia, pertanto peraccedere alla procedura e presentare ladomanda occorrerà utilizzare i formatdell’Autoimpiego e della Microimpresa.Condizione per la presentazione delleistanze è che le iniziative imprenditoria-li siano promosse da soggetti disoccu-pati, ovvero da soggetti che alla data dipresentazione della domanda non ab-biano un contratto di lavoro, non sianopossessori di partita iva e non sianoiscritti al Registro delle imprese pressola Camera di Commercio. Le agevola-zione concedibili sono quelle previstedal D.lgs. 185/2000, più in particolare èprevista la concessione di un contributoa fondo perduto e mutuo agevolato pergli investimenti, un contributo intera-mente a fondo perduto per le spese digestione, e la prestazione gratuita diservizi di assistenza tecnica e gestiona-le. Con la formula dell’Autoimpiego è

I nuovi incentivi messi in campo dal MISE, gestiti da Invitalia, sono destinati a nuoveaziende come B&B, noleggio biciclette, guide, ma anche gelaterie e pasticcerie“

possibile presentare un progetto in cuil’importo degli investimenti non superila somma di 25.823,00, tale formula sirivolge a coloro che vogliono intrapren-dere un’attività imprenditoriale sottoforma di ditta individuale.La misura della Microimpresa si rivolgeai soggetti che intendono avviare unanuova attività con un investimento com-plessivo il cui importo non superi lasomma di 129.114,00, l’entità di ciascu-na singola agevolazione non è predefi-nita, ma è il risultato di un calcolo chetiene conto dell’ammontare degli inve-stimenti e delle spese di gestione non-ché delle caratteristiche del finanzia-mento a tasso agevolato (durata, entitàe tasso) che si intende richiedere. Inquesto caso, prima di presentare l’istan-za, è necessario costituire un società dipersone e l’idea imprenditoriale propo-sta deve rientrare nei settori dell’artigia-nato o dei servizi (il commercio è esclu-so).

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area fiscaleUnico 2014, come compilarlo

Continua la nostra analisi delle novità di quest’anno. Tra le detrazioni, le spese per interventi finalizzati al risparmio energetico e gli investimenti in start up innovative“ ”

di Caterina Cannata

Mentre sembra or-mai imminente an-che per quest’an-

no la proroga dei versa-menti relativi al modellounico per persone fisiche,

le società di persone e le società di capitaliche esercitano attività per le quali sono statielaborati gli studi di settore e per le perso-ne fisiche che applicano il regime dei su-perminimi con il forfait del 5 per cento, con-tinuiamo la nostra analisi delle novità diquest’anno.

QUADRO RPSezione I - spese per le quali spetta la de-trazione del 19% - 24%.Sono stati eliminati i righi specificatamentedestinati ad alcuni oneri detraibili del Mo-dello Unico 2013, e cioè:• RP8 Interessi per mutui ipotecari per ac-quisto di altri immobili• RP9 Interessi per mutui contratti nel 1997per recupero edilizio• RP10 Interessi per mutui ipotecari per lacostruzione dell’abitazione principale• RP11 Interessi per prestiti e mutui agrari•RP12 Assicurazioni sulla vita e contro gliinfortuni• RP13 Spese di istruzione• RP14 Spese funebri• RP15 Spese per addetti all’assistenza per-sonale• RP16 Spese sport ragazzi.Per le spese per le quali non corrispondepiù uno specifico rigo, sono stati introdottii nuovi codici da “8” a “16” e il codice “35”da riportare nei nuovi righi generici da RP8a RP14 denominati “Altre spese” del Model-lo Unico 2014. Le detrazioni relative alle erogazioni liberalia favore delle Onlus e alle erogazioni libe-rali a favore dei partiti e movimenti politicisono state elevate dal 19% al 24% e sonocontraddistinte rispettivamente dal codice“41” e “42”.Le spese sanitarie devono essere indicateper intero e, pertanto, non devono essere ri-dotte della franchigia di €129,11.È stato ridotto, per il 2013, da € 1.291,14 a630,00 il limite massimo detraibile ai fini IR-

PEF dei premi assicurativi riguardanti lepolizze vita ed infortuni (stipulate fino al31.12.2000) e delle polizze morte, invali-dità permanente e non autosufficienza(stipulate dal 1.1.2001).

Sezione II - spese per le quali spetta ladeduzione dal reddito complessivoAl rigo RP24 “Erogazioni liberali a favoredi istituzioni religiose” è possibile dedurreanche le erogazioni liberali in denaro a fa-vore dell’Unione Buddhista Italiana e del-l’Unione Induista Italiana.È stato istituito il nuovo rigo RP32 con ilquale i soci di società trasparenti possonodedurre dal proprio reddito l’eventualequota di conferimento in start up innova-tive eccedente il reddito complessivo del-la società .

Sezione III A - spese per interventi re-cupero edilizioLa sezione accoglie, oltre alle spese soste-nute per interventi di ristrutturazione edi-lizia e di recupero del patrimonio edilizio,anche le spese sostenute per gli interven-ti antisismici.

Sezione III C - spese per arredo immo-bili ristrutturatiÈ stata introdotta la nuova sezione III C“Spese arredo immobili ristrutturati” per

permettere l’indicazione delle spese soste-nute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 perl’acquisto di mobili e grandi elettrodomesti-ci di classe non inferiore alla A+, nonché Aper i forni, destinati all’arredo degli immo-bili oggetto di interventi di recupero del pa-trimonio edilizio.

Sezione IV - spese per interventi finaliz-zati al risparmio energeticoLa sezione IV del Quadro RP tiene contodell’aumento dal 55% al 65% della misuradella detrazione Irpef per le spese sostenu-te dal 6 giugno 2013 per interventi di riqua-lificazione energetica e finalizzati al rispar-mio energetico dell’edificio.

Sezione VI – altre detrazioniNel 2013 ai contribuenti che investono som-me nel capitale sociale di start up innovati-ve direttamente o tramite organismi di inve-stimento è riconosciuta una detrazione Irpefpari al 19% o del 25% a seconda che si trat-ti rispettivamente di investimenti in start upinnovative o di investimenti in start up a vo-cazione sociale o in ambito energetico. L’in-vestimento massimo detraibile non può ec-cedere, in ciascun periodo d’imposta, l’im-porto di € 500.000 e deve essere mantenutoper almeno due anni.Per recepire le predette novità nella sezioneVI è stato inserito il nuovo rigo RP80 “inve-stimenti in start up”.

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920 GIUGNO 2014

area lavoroimpresainforma

di Silvia Carrara

Entro il 30giugno i da-tori di lavoro

devono verificarel’avvenuto godi-

mento delle ferie maturate nell’an-no 2012, in caso contrario, sonoobbligati ad effettuare il versamen-to dei contributi relativi alla loromaturazione.La normativa che disciplina le feriespettanti al lavoratore subordinatoprevede il principio dell’irrinuncia-bilità del diritto al loro godimento eciò al fine di tutelare la salute psi-cofisica e il giusto equilibrio tra vi-ta personale e impegno professio-nale del lavoratore. Il legislatore pertanto pone duevincoli tra di loro collegati:• L’obbligo di concedere e fare godere al-meno due settimane di ferie entro l’anno so-lare di maturazione e, in caso di richiesta dellavoratore, in maniera continuativa. I Con-tratti Nazionali di Lavoro possono ridurre illimite delle due settimane per cui è obbliga-torio il godimento infrannuale, purché taleriduzione non vanifica la funzione della pre-visione normativa. La richiesta di consecuti-vità da parte del lavoratore deve essere pre-sentata al datore di lavoro che sarà obbliga-to a soddisfarla, compatibilmente con le esi-genze dell’attività d’impresa.• L’obbligo di concedere e far godere nei 18mesi successivi al termine dell’anno di ma-turazione le restanti due settimane di feriesalvo condizioni di migliore favore stabilitedai contratti collettivi nazionali di lavoro.l’obbligo di concedere e far godere nei 18mesi successivi al termine dell’anno di ma-turazione le restanti due settimane di ferie,salvo condizioni di miglior favore stabilitedai CCNL. Questi ultimi infatti possono pro-lungare il termine di fruizione e rinviare ilgodimento delle ferie, purché entro un limi-te tale da non snaturare la tutela stabilita exlegis. La mancata fruizione nei 18 mesi suc-cessivi del maggior periodo feriale eventual-mente stabilito dalla contrattazione collettivanon è sanzionabile.Quando si verifica una sospensione del rap-

Ferie 2012 non godute entro il 30 giugno2014, scatta l’obbligo contributivo

Ecco cosa prevede la normativa: se le ferie non sono state godute il datore dovrà versare i contributi relativi alla loro maturazione entro il 16 agosto“ ”

rispettivo perle ferie nongodute anchemensilmente.Il datore di la-voro e i lavo-ratori devonoentro il 30giugno 2014comp le t a r el’effettiva frui-zione di tuttele ferie matu-rate nell’anno2012.In caso con-trario, scattal’obbligo diversamentodella contri-buzione al-l’Inps: l'im-porto deicontributi re-lativi al com-penso spet-

tante per le ferie non godute va aggiunto aquello corrispondente alla retribuzione delmese successivo a quello di scadenza dellestesse, dunque del mese di luglio, e il relati-vo versamento va eseguito entro il 16agosto.Questo sempre in attesa di concedere ai la-voratori le ferie residue scadute, che restanooggetto di eventuale indennità sostitutiva altermine del rapporto di lavoro. Ciò non vuoldire che al 30 giugno di ogni anno si azze-rano le ferie maturate oltre 18 mesi prima,ma soltanto che sorge un obbligo contribu-tivo del versamento all'Inps, in attesa dellafruizione delle ferie da parte del lavoratore.All'atto della effettiva fruizione delle ferie, ildatore di lavoro assoggetta a contribuzionel'intera retribuzione del mese nel quale ven-gono fruite le ferie arretrate e porta a con-guaglio l'importo dei contributi versati relati-vi al compenso sostitutivo divenuti indebitiA prescindere dall'adempimento contributi-vo, la mancata fruizione delle ferie nei ter-mini stabiliti dalla norma, espone il datore dilavoro ad una sanzione non diffidabile cheva da € 200 a € 1.200 per ciascun lavoratorecui è riferita la violazione.

porto di lavoro, è corret-to sostenere che il ter-mine di fruizione si so-spende per un periodopari a quello dell’impedimento occorso, adesempio in caso di astensione obbligatoria ofacoltativa per maternità o di malattia di lun-ga durata, che comporta l’impossibilità di farfruire al dipendente nei termini di legge leferie minime, le stesse potranno essere go-dute in un momento successivo, individuatocontemperando le esigenze dell’impresa egli interessi del lavoratore.Un altro aspetto importante nella gestionedelle ferie è se può essere effettuata la li-quidazione retributiva delle ferie nongodute.La “monetizzazione” delle ferie rimane pos-sibile esclusivamente per i periodi maturatiprima del 29 aprile 2003 oltre che per leeventuali ore di ferie stabilite dai CCNL inaggiunta a quelle legali, mentre non è piùammessa per le quattro settimane, che illavoratore deve necessariamente godere. È possibile procedere al pagamento delle fe-rie non godute per risoluzione del rapportodi lavoro, a prescindere dalla causale dellacessazione.Unica eccezione sono i contratti a tempo de-terminato di durata inferiore ad un anno, peri quali è ammessa la corresponsione del cor-

RIEPILOGO SCADENZE

• 30 giugno 2014 Termine ultimo fruizioneferie anno 2012

• 16 agosto 2014 Versamento contributisu ferie non godute anno 2012

• 31 dicembre 2014 Fruizione almeno 2settimane ferie maturate anno 2014

• Dal 1.1.2015 al 30.06.2016 Fruizioneferie residue anno 2014

• 30.06.2016 Termine ultimo fruizione fe-rie residue anno 2014

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L’obiettivo del controllo è assicurarsi che le prestazioni legate al reddito siano corrisposte a chi ne ha diritto. Per la compilazione dei moduli ci si può avvalere dell’assistenza dei Caaf“ ”

Inps, nuova verifica delle situazionireddituali dei pensionati

Èin corso da parte dell’Inps lanuova verifica delle situa-zioni reddituali per tutti quei

pensionati che percepiscono tratta-menti economici legati, per legge, alrispetto di precisi limiti di reddito.Un controllo a tappeto che l’Inps ètenuto a fare ogni anno tramite ap-positi modelli (RED, RED/EST,ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS), a circa 7milioni e mezzo di pensionati peravere conferma che le prestazionilegate al reddito siano corrisposte atutti coloro che ne hanno diritto.Quest’anno l’Inps ha avviato unanuova modalità di raccolta delleinformazioni reddituali svolta conla collaborazione dei Caaf (CentriAutorizzati di Assistenza Fiscale) eattraverso l’utilizzo dei servizi on-li-ne accessibili dal portalewww.inps.it. La verifica riguarda non solo i reddi-ti posseduti nel 2013 ma anche quel-li eventuali del 2012 per coloro chel’anno scorso non hanno risposto al-l’invito. Detti modelli, poi, devonoessere restituiti all’Inps entro il 30

giugno tramite i consueti canali telemati-ci. Alla fine del mese di giugno sarà effettua-ta una rilevazione di tutti coloro che nonhanno trasmesso all’istituto alcuna infor-mazione i quali riceveranno una comuni-cazione cartacea con la richiesta delle di-chiarazioni necessarie. Detti destinataripotranno restituire la richiesta entro la fi-ne del 2014.Districarsi nella compilazione non è age-vole né piacevole. È per questo, come giàstato previsto negli anni precedenti, chegli interessati possono avvalersi dell’as-sistenza dei Caaf che sono da sempreautorizzati a tali operazioni attraversol’apposita convenzione con l’Istituto pre-videnziale.È importante ricordare che per non incor-rere in errori nell’autodenuncia del reddi-to, che potrebbe portare a spiacevoli con-seguenze e per tutti i chiarimenti del ca-so, negli uffici di 50&Più Caaf e del pa-tronato 50&Più Enasco, presenti in ciascu-na provincia, è stato previsto un appositoservizio gratuito con esperti operatori cheprovvedono alla predisposizione dei mo-delli e a svolgere tutte le eventuali ed ul-

10 20 GIUGNO 2014 impresainforma

enasco

teriori pratiche necessarie.Naturalmente andando agli uffici è impor-tante portare con sé tutti i documenti cheattestino il possesso dei redditi richiesti.Va evidenziato, infine, che per agevolare ipensionati residenti all’estero, quest’annola campagna “RED EST” è stata avviatacontestualmente a quella di accertamentodell’esistenza in vita per l’anno 2014, chela banca incaricata dei pagamenti all’este-ro effettua ogni anno.Anche ai pensionati residenti all’estero,che non trasmetteranno le informazioni ri-chieste, nel corso dei mesi di luglio e ago-sto verrà inviata la comunicazione carta-cea (Modello RED EST), da compilare erestituire all’Inps entro la fine dell’anno2014.

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1120 GIUGNO 2014impresainforma

Si è svolto dal 13 al 15 giugno il XXI Congresso della Fai Tre giorni per parlare delle problematiche del settore “

Parma per un weekendcapitale dell’autotrasporto

di Giovanni Rinzivillo

Parma è stata scenariodel XXI Congresso del-la Federazione Autotra-

sportatori Italiani e l’Assem-blea pubblica Conftrasporto:dal 13 al 15 giugno, gli ad-

detti ai lavori si sono riuniti per affrontare inmaniera unitaria le problematiche dell’autotra-sporto in Italia, per tracciare il futuro del set-tore e per analizzare il rapporto tra imprese,dipendenti e associazioni di categoria.Il 13 giugno si è partiti al Grand Hotel de laVille di Parma, con la riunione dei segretari na-zionali e territoriali delle Federazionifacenti capo a Conftrasporto. Più in-tensa la giornata di sabato 14, con ledue sessioni del seminario di stu-dio Conftrasporto, alle quali hannopartecipato circa 250 imprese, e conl’assemblea congressuale Fai che haproceduto alle elezioni e all’approva-

zione di alcune modifiche statutarie.Infine, domenica 15, l’assembleapubblica Conftrasporto, con gli in-terventi dei presidenti nazionali del-le associazioni aderenti alla Confe-

associazioni

L’INTERVENTO DI PAOLO UGGÈ

«L’autotrasporto nel nostro Paese oggi è di fattoun settore che sta in piedi solo grazie alle po-litiche pubbliche, con risorse finalizzate per lo

più a comprimere ulteriormente i costi del servizio peril committente. È un modello ipertrofico, basato sullaframmentazione dell’offerta, dove la competizione èfatta essenzialmente sui prezzi, e quindi sui costi, ascapito delle regolarità e della sicurezza. Un modello lacui cronica inefficienza dimensionale lo espone a un li-vello di concorrenza internazionale che può esserefronteggiato solo con sostanziose sovvenzioni a fondoperduto». Ad affermarlo è stato il presidente di FaiConftrasporto, Paolo Uggè, intervenendo a Parma allaXXI assemblea congressuale della Fai, la federazioneitaliana autotrasportatori. Una situazione gravissima, quella de-nunciata dal presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente diConfcommercio, ma ancora curabile. «A patto - ha tuonato Uggè -che il governo intervenga immediatamente con una serie di mi-sure per assicurare un futuro a questo settore indispensabile per laripartenza dell’economia del nostro Paese ma ancora eccessiva-mente polverizzato, ad altissimo rischio di infiltrazioni malavitose,gravato dalla concorrenza sleale. Un settore in costante conflitto,stretto da un accesso di burocrazia e incapace di fare sistema».

Quali sono queste misure? «Interventi per lariduzione della pressione fiscale e contri-butiva sul costo del lavoro, accompagnatida misure di sostegno all’occupazione; misureper aumentare l’efficienza dell’industria logisti-ca e la crescita strutturale delle imprese; svi-luppo dell’intermodalità; ammodernamento epotenziamento delle infrastrutture; parità dicondizioni con i concorrenti esteri, special-mente con quelli dei Paesi dell’Est; riduzionedella burocrazie e semplificazione della nor-mativa che regola il settore, primo fra tutti ilCodice della Strada; risorse strutturali e legatia criteri selettivi, che possano incentivare la

realizzazione di progetti innovativi di sviluppo. E, ancora, riesamedell’attuale disciplina sui costi minimi; lotta all’illegalità in tuttele sue forme; controlli e sanzioni realmente efficaci, per la regolari-tà del mercato; riforma dell’Albo riportando a livello centrale le com-petenze: accesso selettivo alla professione e al mercato, agendosull’idoneità finanziaria soprattutto sull’onorabilità come condizionepreliminare e continuativa dell’esercizio dell’attività d’impresa. Ma-novre senza le quali - ha affermato Paolo Uggè - l’autotrasportonon potrà ripartire». (G.R.)

derazione del Trasporto, della Logisticae della Spedizione. «Tra le tematiche che abbiamo affronta-to - ha detto il segretario generale FaiPasquale Russo - spiccano la lotta al-l’abusivismo e all’illegalità». Sul tavoloanche il piano generale della logistica,strumento importante per rilanciare unsettore che, secondo i dati della federa-zione, «contribuisce al 14 per cento delPil del Paese».A Parma il mondo dell’autotrasportoche si riconosce in Conftrasporto ha vo-luto anche guardarsi allo specchio epensare a «quali iniziative sostenere siaper la politica dei trasporti, sia dal pun-to di vista organizzativo interno; qualirapporti sviluppare con tutte le federa-zioni per creare sinergie nel mondodella rappresentanza sindacale; quali lemodalità per rafforzare il peso del set-tore che sarà chiamato ad affrontare icambiamenti del futuro», ha sottolineatoil presidente Fai Paolo Uggè. Un fine settimana da “capitale dell’au-totrasporto” per Parma che celebra cosìanche il rafforzamento della collabora-zione con Confcommercio, confermataanche dalla decisione di condividere lasede provinciale. «È con grande onore - ha detto il presi-dente di Fai Parma, Leonardo Lanzi -ospitare un evento così importante peril settore, che potrà essere vissuto a pie-no, non solo dai nostri associati ma an-che dalla cittadinanza interessata».

«Il nostro è un settore indispensabile per la ripartenza dell’economia. Ma il governo deve intervenire subito»

Paolo Uggè

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impresa

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

CataniaCATANIA

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