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In Cammin

Date post: 26-Mar-2016
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Periodico delle parrocchie di Carmini e San Trovaso
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CAMMINIAMO INSIEME Camm.in IL PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI SAN TROVASO E DEI CARMINI 16 Marzo 2013 ANNO 7 4 1 Alla quinta votazio- ne dal Conclave è uscito il nuovo Papa. E’ argentino, ha 76 anni ed è il primo Papa Gesuita e il pri- mo sudamericano. Ha scelto di chiamar- si Francesco. Dopo giorni di previsio- ni che venivano da tutte le parti lo Spirito Santo ci ha stupiti ancora una volta. C’è che afferma che, vi- sta l’età, sarà un Papa di transizio- ne, come a dire che con lui cambierà ben poco nella Chiesa. Abbiamo la memoria tanto corta da non ricorda- re che lo stesso si era affermato di Papa Giovanni XXIII che poi indis- se il Concilio Vaticano II? Alcune osservazioni mi vengono spontanee: affacciandosi alla Loggia delle benedizioni, come prima cosa ha salutato con affetto il predeces- sore: “preghiamo per lui, che il Si- gnore lo benedica e la Madonna lo custodisca” e, rientrando a S.Marta, la residenza del Con- clave, ha telefonato a Benedetto XVI; ha scelto il nome Fran- cesco, in linea col suo stile di vita semplice di Cardinale che si preparava il pranzo e la cena; che usava l’autobus per gli spo- stamenti e che ora, nella sua prima apparizione ha messo la croce di fer- ro e non d’oro. E ancora: “Vi chie- do un favore, - ha detto ai fedeli di Piazza S.Pietro - vi chiedo che voi preghiate il Signore affinché mi be- nedica” e subito, chinato il capo, è rimasto in silenzio per una manciata di secondi. Lui dice di venire “quasi dalla fine del mondo” e ora se ne tro- va al centro. Il Signore lo benedica e la protezione della Madonna lo ac- compagni nel servire laChiesa sulle stra de del Regno di Dio. Don Silvano E’ PAPA FRANCESCO I° Carissimi, amati da Dio, buona Pa- squa! “Cristo risorto trasforma la nostra esistenza operando in noi una con- tinua risurrezione e rendendoci ca- paci di portare speranza dove c’è disperazione, gioia dove c’è tristez- za, vita dove c’è morte. E’ lui stesso che opera questo in noi” (Benedetto XVI). Questa è la Pasqua. La Risurrezio- ne di Gesù diventa la nostra risurre- zione, la sua forza la nostra forza, nella nostra limitata quotidiani- tà. Apriamo il nostro cuore al suo amore infinito, nella speranza più gioiosa. Cari fratelli e sorelle, voi siete sempre nel mio cuore e nella mia preghiera. Con affetto vi augu- ro Buona Pasqua! Don Silvano BUONA PASQUA Venerdì 22 in chiesa a S.Eufemia e a Casa Famiglia alle ore 18.30 Tutti ormai conosciamo Casa Famiglia che si trova alla Giudecca. E’ una casa voluta più di 100 anni fa dal Patriarca Giuseppe Sarto, che poi sarà Papa Pio X. E’ una casa che offre accoglienza a donne che han- no sofferto violenze e sfruttamento senza trovare chi si potesse prende- re cura di loro. Con i loro figli ven- gono accolte in questa casa e aiuta- te da coppie di sposi e da persone qualificate a ricostruire se stesse e, un po’ alla volta, a inserirsi nella società. Da diversi anni il patriarca Marco Cè ha affidato alla Pastorale familiare l’incarico di gestirla non come Istituto, ma come “casa fami- glia”. Coppie di sposi anche delle nostre parrocchie prestano questo servizio. La Stazione quaresimale è una celebrazione dell’Eucaristia in un luogo di dolore perché il sacrifi- cio del Cristo possa dare speranza. La Messa sarà celebrata in chiesa a S.Eufemia e poi, in casa famiglia ci sarà un momento di convivialità con le mamme e quanti prestano il loro servizio. C’è qualche coppia di sposi che pensa di poter dare un po’ di tempo a quest’opera? Don Silvano è referente per queste disponibilità. STAZIONE QUARESIMALE
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CAMMINIAMOINSIEMECamm.inIL

PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI SAN TROVASO E DEI CARMINI

16 Marzo 2013

ANNO 74

1

Alla quinta votazio-ne dal Conclave è uscito il nuovo Papa. E’ argentino, ha 76 anni ed è il primo Papa Gesuita e il pri-mo sudamericano. Ha scelto di chiamar-si Francesco. Dopogiorni di previsio-ni che venivano da tutte le parti lo Spirito Santo ci ha stupiti ancora una volta. C’è che afferma che, vi-sta l’età, sarà un Papa di transizio-ne, come a dire che con lui cambierà ben poco nella Chiesa. Abbiamo la memoria tanto corta da non ricorda-re che lo stesso si era affermato di Papa Giovanni XXIII che poi indis-se il Concilio Vaticano II?Alcune osservazioni mi vengono spontanee: affacciandosi alla Loggia delle benedizioni, come prima cosa ha salutato con affetto il predeces-sore: “preghiamo per lui, che il Si-gnore lo benedica e la Madonna lo custodisca” e, rientrando a S.Marta,

la residenza del Con-clave, ha telefonato a Benedetto XVI; ha scelto il nome Fran-cesco, in linea col suo stile di vita semplice di Cardinale che si preparava il pranzo e la cena; che usava l’autobus per gli spo-

stamenti e che ora, nella sua prima apparizione ha messo la croce di fer-ro e non d’oro. E ancora: “Vi chie-do un favore, - ha detto ai fedeli di Piazza S.Pietro - vi chiedo che voi preghiate il Signore affinché mi be-nedica” e subito, chinato il capo, è rimasto in silenzio per una manciata di secondi. Lui dice di venire “quasi dalla fine del mondo” e ora se ne tro-va al centro. Il Signore lo benedica e la protezione della Madonna lo ac-compagni nel servire laChiesa sulle stra de del Regno di Dio.

Don Silvano

E’ PAPA FRANCESCO I°

Carissimi, amati da Dio, buona Pa-squa!“Cristo risorto trasforma la nostra esistenza operando in noi una con-tinua risurrezione e rendendoci ca-paci di portare speranza dove c’è disperazione, gioia dove c’è tristez-za, vita dove c’è morte. E’ lui stesso che opera questo in noi” (Benedetto XVI).Questa è la Pasqua. La Risurrezio-ne di Gesù diventa la nostra risurre-zione, la sua forza la nostra forza, nella nostra limitata quotidiani-tà. Apriamo il nostro cuore al suo amore infinito, nella speranza più gioiosa. Cari fratelli e sorelle, voi siete sempre nel mio cuore e nella mia preghiera. Con affetto vi augu-ro Buona Pasqua!

Don Silvano

BUONA PASQUA

Venerdì 22 in chiesa a S.Eufemia e a Casa Famiglia alle ore 18.30 Tutti ormai conosciamo Casa Famiglia che si trova alla Giudecca. E’ una casa voluta più di 100 anni fa dal Patriarca Giuseppe Sarto, che poi sarà Papa Pio X. E’ una casa che offre accoglienza a donne che han-no sofferto violenze e sfruttamento senza trovare chi si potesse prende-re cura di loro. Con i loro figli ven-gono accolte in questa casa e aiuta-

te da coppie di sposi e da persone qualificate a ricostruire se stesse e, un po’ alla volta, a inserirsi nella società. Da diversi anni il patriarca Marco Cè ha affidato alla Pastorale familiare l’incarico di gestirla non come Istituto, ma come “casa fami-glia”. Coppie di sposi anche delle nostre parrocchie prestano questo servizio. La Stazione quaresimale è una celebrazione dell’Eucaristia in un luogo di dolore perché il sacrifi-

cio del Cristo possa dare speranza. La Messa sarà celebrata in chiesa a S.Eufemia e poi, in casa famiglia ci sarà un momento di convivialità con le mamme e quanti prestano il loro servizio. C’è qualche coppia di sposi che pensa di poter dare un po’ di tempo a quest’opera? Don Silvano è referente per queste disponibilità.

STAZIONE QUARESIMALE

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I nostri 10 bambini di terza ele-mentare sabato 9 marzo sono stati ammessi al sacramento della Ri-conciliazione. E’ stato un momen-to molto bello per loro che per la prima volta si sono sentiti dire: “Ti sono rimessi i tuoi peccati, va in pace”. Anche i genitori che li ac-compagnavano hanno avuto modo di riscoprire questo sacramento purtroppo poco frequentato , ma tanto utile per ricevere dal Signo-re la capacità di uscire dal nostro peccato.Ringraziamo insieme il Signore e anche Alvise, Giulia e Alessandra che con amore hanno accompagna-to questi ragazzi insieme al semi-narista Marco.La prima domenica dopo Pasqua saranno i bambini di quarta ele-mentare a festeggiare la loro am-missione alla prima Messa di Co-munione.

LA CONSEGNA DEI

SACRAMENTI

Marco Piva, il seminarista che col-labora alla nostra attività pastorale ha ricevuto il conferimento del mi-nistero del lettorato dalle mani del Patriarca Francesco Moraglia saba-to 02/03, nella Basilica di S. Maria della Salute. Le nostre comunità accompagnano con gioia, partecipazione e preghie-ra questo passo così importante.

Foto: copyright Ufficio stampa pa-triarcato.

MARCO PIVA LETTORE!!!

La benedizione delle palme e la pro-cessione vogliono evocare l’ingres-so di Gesù a Gerusalemme e la folla che gli va incontro festosa e osan-nante. Forse la nostra processione appare un po’ più povera rispetto a ciò che dovrebbe rievocare. L’im-portante, tuttavia, non è prendere in mano la palme e gli ulivi e compie-re qualche passo, quanto piuttosto esprimere la volontà di iniziare un cammino che assume significato dagli eventi successivi culminanti nella morte e risurrezione di Gesù. La processione, allora, contiene una domanda: voglio iomuovere i passi entrando con Gesù in Gerusalemme fino al Calvario? Voglio essere dove lui è? Solo così sarà mia la gioia del-la Pasqua. La liturgia stessa ci mo-stra cosa fa Gesù quando la folla gli va incontro gridando: “Osanna!”. Gesù non parla, non dice nulla, ma pone un gesto simbolico: trova un asino e vi monta sopra. L’asino era l’animale mite che anche i primi re d’Israele – Davide, Salomone – ca-valcavano in tempo di pace. Quello di Gesù è il primo di una serie di ge-

sti fuori dall’aspettativa della gente: gesti di pazienza, inerme di fronte ai suoi persecutori, di passività che neanche i suoi discepoli capiranno.Questo è il Gesù che non si blocca di fronte al tradimento di Giuda e al rinnegamento di Pietro, ma piut-tosto ricambia donandosi totalmen-te: “prendete e mangiate, questo è il mio corpo;… prendete e bevete, questo è il mio sangue per la nuo-va ed eterna alleanza”. Si fa pane perché l’uomo possa mangiarlo ed essere una cosa sola con lui e abbia la forza di assumere i suoi atteggia-menti. Quest’alleanza d’amore arri-va anche a giustificare il peccato:“Padre, perdona loro”. Perché? “perché non sanno quello che fan-no”. Un amore così grande non po-teva essere sconfitto dalla morte: il Crocifisso è risorto svelandoci il se-greto della sua passione e morte per amore. “Cristo è risorto, è veramen-te risorto!!!” La settimana Santa ci invita a fare il percorso che ha fatto Gesù e solo così la storia dell’uomo sarà migliore. Buona Pasqua! Don Silvano

DALLA DOMENICA DELLE PALMEALLA DOMENICA DI PASQUA

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SITUAZIONE ECONOMICA

In famiglia si condivide sempre tutto e quindi vi comunico la mia gioia nel ve-dere ormai trasformato in un dignitoso gioiello il patronato di Calle Lunga dei Carmini. Quanti hanno avuto modo di entrarvi, ragazzi, giovani, adulti e anziani, hanno notato come sia acco-gliente.Abbiamo restaurato anche il tetto del patronato piccolo situato dietro la chiesa dei Carmini dove un tempo si faceva il catechismo. I due restauri ci sono costati 370.000 euro.Abbiamo acceso un mutuo decennale con Banca Prossima e ne abbiamo pa-gato ormai più della metà. Ci rimane la ristrutturazione interna del patro-nato piccolo, ma per ora non siamo in grado di farla. Anche la parrocchia di S.Trovaso ha dovuto rifare tutto il tet-to della chiesa affrontando una spesa poco inferiore ai 500.000 euro. Metà della spesa verrà coperta dal contributo della CEI (Conferenza Episcopale Ita-liana) tratto dalle offerte dell’8x1000 di quanti nella denuncia dei redditi l’han-no destinato alla Chiesa Cattolica. La Regione aveva promesso un contribu-to di 150 mila euro, ma di fatto, a causa delle ristrettezze economiche, ne darà solo 50 mila. Abbiamo prosciugato la Cassa parrocchiale e quindi dovremo accendere un mutuo che si aggira sui 50 mila euro, sempre con la Banca Prossima, che offre forti agevolazio-ni a Enti Non Profit. Come faremo ad affrontare questi pagamenti? Finora è stato importante il contributo dei par-rocchiani tramite la busta “la mia col-laborazione” che inviamo in famiglia. Si risente però della crisi generale. Le offerte raccolte in chiesa durante le Messe in quest’ultimo periodo sono diminuite circa del 20%. Devo dire un grande grazie a chi finora ha dato un contributo e, comunque, continuiamo a sperare nella Provvidenza. Don Silvano

PALME E TRIDUO PASQUALEDOMENICA DELLE PALME 24 marzo

Ore 8.30 S.Messa ai CarminiOre 10.00 Benedizione delle palme a S.Trovaso con processione fino

alla chiesa dei Carmini (per chi non può partecipare ci sarà una S.Messa alle ore 10.00 agli Ognissanti)

Ore 10.45 arrivo della processione ai Carmini e S.MessaOre 18.30 S.Messa ai Carmini

Lunedì 25 marzoOre 18.00 ai Carmini Confessioni. Saranno presenti i sacerdoti di

Dorsoduro

GIOVEDI SANTO 28 marzoOre 9.30 in S.Marco S.Messa del CrismaOre 18.30 a S.Trovaso S.Messa in Cena Domini con lavanda dei piedi

ai bambini di IV elementare e raccolta delle cassettine “un pane per amor di Dio” a favore della nostra missione a Ol Moran (Kenya)

ore 19.30 a S.Trovaso Adorazione personaleore 19.45 in patronato ai Carmini Cena ebraica per i bambini di IV

elementare e le loro famiglie

VENERDI SANTO 29 marzo (digiuno e astinenza)Ore 9.00 a Carmini e S.Trovaso preghiera delle Lodi e Comunione ai

malati in famigliaOre 18.30 a S.Trovaso Azione liturgica e Adorazione della Croce

SABATO SANTO 30 marzoOre 9.00 a Carmini e S.Trovaso preghiera delle LodiOre 9.30 – 10.30 a S.Trovaso ConfessioniOre 9.30 – 12.00 e 16,30 – 18.00 ai Carmini ConfessioniOre 21.00 ai Carmini S.Messa nella Veglia pasquale

DOMENICA PASQUA DI RESURREZIONE 31 marzoOre 8.30 S.Messa ai CarminiOre 9.30 S.Messa a S.TrovasoOre 10.45 S.Messa ai CarminiOre 18.30 S.Messa ai Carmini

LUNEDI DELL’ANGELO 1 aprileOre 9.00 S.Messa a S.TrovasoOre 18.30 S.Messa ai Carmini

MERCOLEDI 3 aprileOre 9.00 S.Messa a S.TrovasoOre 18.30 L’Arciconfratenita di S.Maria del Carmelo invita alla

S.Messa ai Carmini per onorare la Madre del Cristo Risorto

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Camm.inIL

LA Redazione

Giornalino parrocchiale“Il Camm.in” quindicinaleEsce la domenica

DON SILVANOTEL. 334 3385249

ALVISE FASOLOTEL. 340 0797191

ANDREA FRANCOTEL. 0415223793

GIULIANO ZANON

Nei mosaici più antichi di San Marco, come nelle icone orientali, la Risur-rezione del Signore non è raffigurata con il suo corpo glorioso che esce con potenza dalla tomba scoperchia-ta, brandendo il vessillo bianco at-traversato da una croce, come si può osservare in cima al ciborio dell’al-tare maggiore della nostra chiesa dei Carmini, ma dal sepolcro vuoto presieduto da un angelo. All’interno della tomba, dalla porta spalancata si intravedono le bende e il sudario che avvolgevano il cadavere di Gesù. E’ la visione che si presenta alle don-ne portatrici di Mirra e altri pro-fumi ( le tre Mir-rofore a sinistra dell’angelo) che si recano di buon mattino alla tom-ba del Messia, per imbalsamare il suo corpo, e la trovano vuota.La raffigurazione è corrispondente

voro, italiani o stranieri, quanti sono nella malattia, quanti hanno una pen-sione che non permette di vivere con dignità,… Nessuno si è mai allonta-nato senza essere stato ascoltato e, secondo le nostre possibilità, aiutato. Il Signore ci apre il cuore anche ver-so chi sta oltre i confini della nostra patria. Il gruppo missionario, la Cha-rity e la bottega Equo-solidale sono espressione della necessità di guar-dare ai poveri più poveri. Ringrazia-mo il Signore per quanto riusciamo a fare e lo preghiamo di aiutarci a essere sempre più generosi. Don Silvano

Il cammino di fede è sempre grazia del Signore e noi siamo chiamati ad ascoltare la sua Parola e a nutrirci di Lui nell’Eucaristia. I nostri bambini e ragazzi fanno il loro percorso con le catechiste ai Carmini e, dopo la Cresima all’Angelo Raffaele. Una convinzione che dobbiamo trasmet-tere è l’importanza della Messa domenicale. Sarà indispensabile a questo proposito l’aiuto dei genito-ri. Credo possiamo gioire perché, per gli adulti, il momento principale delle comunità è la Messa domeni-cale, sempre molto dignitosa nelle due parrocchie. Anche nei Gruppi

di Ascolto della Parola di Dio che si incontrano nelle famiglie è bello no-tare l’esigenza di mettersi in ascolto per vivere lo stile di Dio che è stile di donarsi a Lui e agli uomini. I gruppi sono quattro, ma sarebbe bello che anche altri facessero questa espe-rienza. La comunione col Signore che viviamo a Messa ci manda a fare comunione con gli uomini per-ché l’amore verso il prossimo è il metro di quanto amiamo il Signore. Nelle nostre parrocchie cerchiamo che i poveri non siano mai dimen-ticati. Oggi ci sono nuove forme di povertà: quanti hanno perduto il la-

SITUAZIONE PASTORALE DELLE NOSTRE PARROCCHIE

Le mirrofore e la tomba vuotaalla narrazione dei Vangeli. L’ange-lo invita le donne “non temete, voi. So che cercate Gesù, il nazareno, il crocefisso. Non è qui, infatti è risu-scitato dai morti, come aveva detto. Venite e vedete il luogo dove giace-va. Andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto.”Sono le donne, non i discepoli, a ricevere il primo annunzio della Ri-surrezione e sono invitate a portarlo agli apostoli. Nella liturgia orientale (e a San Marco) le Mirrofore sono considerate le prime evangeliste le

annunciatrici della Risurrezione. E’ una sottolineatura importante come le donne, anche ciascun credente in Cristo, deve diventare annunciatoredelle Sue grandi opere e prima di tutto testimone dei misteri pasquali: passione, morte e Risurrezione. Giuliano Zanon

Basilica di San Marco: la Risurrezione


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