Date post: | 29-Jun-2015 |
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L’incertezza e la...
variabilità biologicaed epidemiologicain medicina
Simonetta PaglianiZadig
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Variabilità di incrocio del contesto
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Medicina generale: pratica proteiforme
Contesto umano: esigenze individuali Influenza di natura e cultura sui fenomeni
patologici Soggettività del medico Relazione medico paziente Inserimento nella relazione di elementi terzi
(specialisti, media, SSN)
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Variabilità nella diagnosi
La natura della medicina è fondamentalmente probabilistica.Non sempre si riesce ad arrivare a una diagnosi Corretta, precoce (quando è utile) o tempestiva
(quando possibile) Affidarsi a un test diagnostico significa considerarne: - la sensibilità - la specificità - il valore predittivo (positivo e negativo)
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Test positivo = malattia?
Valore predittivo positivo: probabilità di un risultato positivo di segnalare una malattia davvero esistente
Valore predittivo negativo: probabilità di un risultato negativo di escludere una malattia che davvero non c’è
Prevalenza Valore predittivo positivo
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Variabilità biologica del paziente
Variano di giorno in giorno e di ora in ora: frequenza cardiaca, peso, altezza, pressione
arteriosa parametri ecocardiografici come la frazione
di eiezione e la pressione ventricolare
A causa di: posizione, clima, dieta, fatica, assunzione di liquidi, terapie, malattie e del fenomeno della regressione verso la media
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Variabilità di presentazione dei sintomi
Esempio: diverse manifestazioni di un’infezione renale a seconda dell’età:
- Lattante: perdita di peso, anemia, eventuale febbre
- Adulto: disuria, dolore lombare, febbre alta
- Vecchio: nessun sintomo dichiarato, perdita di appetito, confusione mentale
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Variabilità delle posizioni scientifiche
Soglie di normalità : se i valori di una misurazione si esprimono in un continuum, fissare dove comincia la patologia può dipendere da:
- dati scientifici (risultati di trial clinici)
- spinte del mercato (interessi industriali)
- sostenibilità economica (concedibilità di indagini diagnostiche o di farmaci da parte del SSN)
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Test a tutti per tutto
Un’eccessiva medicalizzazione è sempre in agguato come prodotto dell’estensione a tappeto dei test diagnostici
I test periodici a soggetti asintomatici si chiamano screening
Gli screening vanno valutati con una certa vigilanza critica
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Variabilità del giudizio clinico e riproducibilità dell’osservazione
Possono dipendere da:
• esame• esaminatore (inferenze diagnostiche,distorsioni
da aspettativa, bassa riproducibilità, basso indice kappa)
• esaminato
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Variabilità dell’esaminato
Nell’ambulatorio di medicina generale arrivano “deambulando” persone con una biografia che pesa sul giudizio clinico:
Peso dell’individualità:
- percezione di rilevanza di sintomi vaghi
- aspettative precedenti la consultazione
- emozioni che influenzano la consultazione
- anamnesi con fallace riorganizzazione dei ricordi
o con omissione di segni e sintomi importanti
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Variabilità negoziale Domanda di salute e convinzioni
personali del paziente: racconto dell’infermità
Convinzioni del medico, selezione degli elementi credibili e importanti per una certa ipotesi diagnostica: modifica del racconto
Negoziato = nuovo racconto condiviso =
alleanza di cura
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Variabilità del setting di cura: il giudizio clinico complesso
In condizioni teoriche sperimentali: pazienti selezionati; sfondo pulito
Nella realtà: molteplici confonditori (genere, età, presenza di più patologie, priorità, irrazionalità, paura)
Dissonanza cognitiva: conflitto tra azione professionale suggerita dalla teoria e azione professionale effettiva
Tentativo di risolvere il disagio:
- istanze del paziente sacrificate alle ragioni dell’EBM
- loro accoglimento, autoconvincendosi della scientificità
dell’operato
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Variabilità delle terapie
Eterogeneità dei comportamenti clinici
Linee guida (non sufficiente garanzia delle migliori cure possibili)
EBM: insidie negli studi clinici controllati
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…si torna all’incertezza
“La conoscenza è una navigazione in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze”
Edgar Morin