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Inchiesta sui-marchi-ecologici

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Inchiesta 36 Altroconsumo 259 Maggio 2012 Spesso dietro le griffe verdi di sostanziale c’è ben poco. Impariamo a riconoscere le poche certificazioni sostenibili solide e veritiere. Marchi LA NOSTRA INCHIESTA A quali marchi ecologici dai importanza quando stai per fare un acquisto? Scopri se ci hai visto giusto. SCAFFALI VERDI Per scoprire quali marchi ambientali sono più diffusi siamo andati tra gli scaffali di supermercati e ipermercati. Abbiamo passato in rassegna i prodotti che li riportano più frequentemente, come gli articoli per la cura della persona, per la pulizia della casa, gli oggetti da cancelleria e le pile. In queste pagine trovate la valutazione di quelli che abbiamo trovato più spesso. Oltre ai prodotti fotografati in queste pagine, molti altri della stessa categoria li riportano. davvero ecologici? www.altroconsumo.it 36 Altroconsumo 259 Maggio 2012
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Inchiesta

36 Altroconsumo 259 • Maggio 2012

Spesso dietro le griffe verdi di sostanziale c’è ben poco. Impariamo a riconoscere le poche certificazioni sostenibili solide e veritiere.

Marchi

LA NOSTRA INCHIESTA

A quali marchi ecologici dai importanza quando stai per fare un acquisto? Scopri se ci hai visto giusto.

SCAFFALI VERDIPer scoprire quali marchi ambientali sono più diffusi siamo andati tra gli scaffali di supermercati e ipermercati. Abbiamo passato in rassegna i prodotti che li riportano più frequentemente, come gli articoli per la cura della persona, per la pulizia della casa, gli oggetti da cancelleria e le pile.In queste pagine trovate la valutazione di quelli che abbiamo trovato più spesso. Oltre ai prodotti fotografati in queste pagine, molti altri della stessa categoria li riportano.

davvero ecologici?

www.altroconsumo.it36 Altroconsumo 259 • Maggio 2012

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Maggio 2012 • 259 Altroconsumo 37www.altroconsumo.it

È MOLTO DIFFUSOÈ il marchio di qualità ambientale della Commissione europea. Per ottenerlo bisogna osservare precisi criteri, sostenere costi e presentare una documentazione corposa a supporto delle prestazioni ambientali. È rilasciato da un

organismo indipendente. È presente su articoli in carta (fazzoletti, tovaglioli, carta da ufficio, carta igienica) e su prodotti per la pulizia della casa (detersivi per i piatti, pavimenti e lavastoviglie).

pparenza o sostanza? Quando si parla di certificazioni ecologiche è spesso difficile trovare una risposta a questa domanda.

Non sono casi isolati, infatti, quelli di griffe sedicenti ecologiche di prodotti, coniate e utilizzate unicamente come strategia di marketing. E non è un caso: secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, il 72% degli europei è disposto a spendere di più per acquistare prodotti ecologici. Tra questi, il 60% degli italiani si dichiara fiducioso delle informazioni ambientali fornite sulle etichette. Fiducia ben riposta? Nelle schede in queste pagine presentiamo i principali marchi ambientali diffusi sul mercato; non tutti sono affidabili.

Le aziende si autocertificanoPerché dovremmo dubitare degli slogan verdi, esibiti da ormai buona parte delle aziende? Innanzitutto perché molto spesso il marchio è volontario. Di fatto si tratta di un’autocertificazione: il produttore

dichiara che il suo articolo è “rispettoso di” o “garantisce la tal cosa”. Purtroppo, in questi anni di grande moda dell’immagine ecologica, si tratta spesso di messaggi fumosi e inconsistenti. In definitiva, i marchi ecologici stentano a dare indicazioni utili ai consumatori per orientarsi nell’acquisto di un prodottodavvero rispettoso dell’ambiente. Spesso il loro significato non è chiaro ed è poco concreto.

Impariamo a riconoscerliIl panorama, però, non è del tutto negativo. Esistono veri marchi ecologici, che garantiscono un reale beneficio per l’ambiente e che dimostrano che il prodotto rispetta criteri predefiniti, verificati da enti di certificazione esterni. Quello più diffuso è l’Ecolabel, il marchio europeo, attribuibile ormai a 26 categorie di prodotti e servizi, di cui molti italiani (vedi riquadro in basso).In queste pagine facciamo una panoramica dei marchi ambientali più diffusi, per insegnarvi a riconoscere le

Acertificazioni valide e affidabili. E anche per aiutarvi a smascherare quelle più ammiccanti e inconsistenti. In ogni scheda trovate diversi gruppi di prodotti che riportano i principali marchi ambientali: si tratta di solito di articoli per la cura della persona, per la pulizia della casa e di cancelleria. Come potete vedere, ci sono marchi del tutto superflui, che lanciano messaggi poco chiari, difficilmente verificabili.Altri non servono, se non a favorire gli interessi del produttore, perché sono solo diciture generiche (tipo “amico della natura”, “amico della terra”...), prive di sostegno scientifico e verifiche. I marchi generici e inutili si trovano in genere su prodotti che non fanno parte di una linea “verde”, specifica di un’azienda o di un supermercato.

Alcuni sono obbligatoriEsistono poi alcuni aspetti ambientali per cui sono obbligatorie specifiche etichette. Ad esempio, i materiali di cui sono fatti gli imballaggi (PET, PE...), i simboli di pericolo

ECOLABEL, IL MARCHIO EUROPEO

È un elemento distintivo, sinonimo di qualità ambientale. Al consumatore l’Ecolabel garantisce che il proprio acquisto ha un minore impatto sull’ambiente rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato.

GIUDIZIO: AFFIDABILE

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INTERNAZIONALI

I PRODUTTORI EUROPEI DI DETERSIVI

Ecco due marchi importanti, ma poco diffusi in Italia. Si trovano per lo più su carta, cancelleria e tessili.

Tra i marchi più comuni troviamo quello appartenente al progetto Sustainable cleaning, iniziativa volontaria dell’industria di detergenti per promuovere la sicurezza chimica e della salute.

per le sostanze chimiche o il bidone barrato dei rifiuti elettrici (Raee). Queste etichette avvertono dei potenziali rischi per la salute del consumatore o forniscono informazioni per il corretto smaltimento a tutela dell’ambiente. Alcune etichette sono molto conosciute, come la “X” nera su fondo arancione, che segnala la presenza di sostanze tossiche o irritanti nei detersivi o nei prodotti per il fai-da-te. Un caso a sé è l’etichetta energetica, che informa sui consumi della maggioranza degli elettrodomestici (vedi pag. 39).

Regole più severeNon è detto che un’autodichiarazione ambientale sia falsa: è vero però che in commercio ne abbiamo trovato parecchie che hanno solo la funzione di evocare in modo suggestivo il rispetto dell’ambiente: ma questo è green marketing, che col consumo sostenibile c’entra poco (vedi il riquadro alla pagina a lato “Diffidate delle autodichiarazioni”). In questa logica,

modaiola e poco più, di strilli ambientali falsi o indimostrabili, rientra il green washing, termine anglosassone conosciuto tra gli addetti ai lavori, che indica un insieme di strategie pubblicitarie mirate alla pulizia superficiale dell’immagine aziendale. In pratica, il produttore millanta virtù ecologiche, magari vere solo per alcuni aspetti della produzione, dimenticando però di considerare le fasi del ciclo produttivo con il maggior impatto ambientale. Un caso recente è quello dell’acqua Ferrarelle a “Impatto zero”, punita dall’Antitrust perché fa leva sulla sensibilità dei consumatori, ma non è riconducibile a un’attività particolarmente ambientalista dell’azienda. Fumo negli occhi, insomma. La mancanza di regole e di codici deontologici si sente nella realtà dei marchi ambientali, alcuni vero surrogato della pubblicità, che, come questa, dovrebbero osservare alcune regole basilari: chiarezza, utilità e verità. ¬

NORDIC ECOLABELÈ un marchio rilasciato da un ente indipendente scandinavo. Valuta l’impatto ambientale del prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita.

PULIZIE SOSTENIBILILo riportano i detersivi di aziende iscritte al programma di miglioramento ambientale. Le aziende (non il singolo prodotto) vengono valutate sulla base di 11 indicatori di pratiche migliorative, come la sicurezza chimica, i consumi idrici, gli imballaggi utilizzati. Il progetto da un lato mira a migliorare le pratiche industriali per renderle più sostenibili; dall’altro lato ad

arricchire le informazioni per i consumatori in modo da limitare l’impatto ambientale nella fase d’uso del detersivo.Ne esistono diverse versioni, qui a fianco ne pubblichiamo due. Il punto debole è che il marchio attesta solo l’iscrizione volontaria dell’azienda al programma, i controlli vengono dopo.

L’ANGELO AZZURROIn tedesco Blaue Engel, è un marchio indipendente, rilasciato a prodotti e servizi. Indica con evidenza qual è lo specifico beneficio ambientale.

GIUDIZIO: AFFIDABILE

GIUDIZIO: NON MOLTO UTILE

GIUDIZIO: AFFIDABILE

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I CONSUMI ENERGETICI

DIFFIDATE DELLE AUTODICHIARAZIONI

L’etichetta energetica non è un vero marchio ambientale, ma è di fatto l’informazione che più aiuta a preservare l’ambiente.

Molto diverse dai veri marchi di certificazione, le promesse effimere riportate sulle confezioni di tanti prodotti in commercio sono banali slogan pubblicitari. Spesso poco pertinenti e difficilmente verificabili.

Pronto sarebbe per il “99% naturale” perché è fatto principalmente di acqua, come prevede sempre la formulazione di questi prodotti.

Lo abbiamo trovato su una confezione di batterie. Solo perché queste pile sono ricaricabili significa che sono green? Verde è ridurre al minimo l’uso di pile.

Nelsen dichiara di ricorrere per il 100% solo a energia verde (sole, vento...) per produrre il detersivo. A cosa ci si riferisce? Uno slogan vago e non verificabile.

“Recycology” è un esempio di neologismo per richiamare il rispetto ambientale di questa linea di penne, di cui una parte in plastica è riciclabile.

Il bollino mischia l’efficacia di lavaggio (100% Cif power) e l’attenzione ambientale (98% origine naturale). Ma l’ingrediente verde è ancora solo l’acqua.

In questo caso non è il prodotto, ma la confezione a essere “ecocompatibile”. Cioè? Di che materiale si tratta? Si ricicla più facilmente di altre?

SUGLI ELETTRODOMESTICIIndica i consumi dei principali elettrodomestici, dividendoli in classi più o meno efficienti (dalla A alla G). L’etichetta energetica è obbligatoria su buona parte degli apparecchi ed è ormai così familiare da orientare le scelte di acquisto dei consumatori. Le aziende del settore sono state stimolate così a migliorare le prestazioni degli apparecchi.

GIUDIZIO: UTILE

PROTEGGERE LE FORESTE

Identificano i prodotti che contengono legno che proviene per buona parte da foreste gestite secondo standard ambientali.

DAL CANADAFsc è l’acronimo di Forest Stewardship Council, creato dall’omonima organizzazione non governativa canadese, diffusa a livello internazionale.

MARCHIO EUROPEOIl Pefc riconosce le certificazioni nazionali esistenti verificandone la conformità con gli standard europei.

GIUDIZIO: AFFIDABILE GIUDIZIO: AFFIDABILE

RICERCA DI CREDIBILITÀ RICORRENDO AI NUMERI LIBERE ASSOCIAZIONI DI PAROLE


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