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INDICE - agire.it · progetto completi di budget e valutazioni finanziarie indipendenti, foto e ....

Date post: 18-Feb-2019
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Transcript

Foto di copertina: © Jason Tanner - Save the Children

INDICE

Introduzione ............................................... 4

Missione ...................................................... 5- Finalità istituzionali

Valori .......................................................... 6 - Indipendenza- Qualità- Trasparenza

Identità ....................................................... 8- Caratteristiche distintive- Governance e controllo- Compagine sociale

Attività istituzionali ................................. 10- Emergenza Haiti- Emergenza Pakistan

Attività strumentali ................................. 18- Monitoraggio e valutazione dei programmi- Revisione procedure

Partner ....................................................... 24

Bilancio ...................................................... 26- Bilancio al 31/12/2010- Utilizzo dei fondi raccolti- Relazione di revisione

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MISSIONE

Finalità istituzionaliAGIRE- Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, è un network di 12 grandi organizzazioni non governative che hanno scelto di unire le forze per rispondere in modo efficace e tempestivo alle più gravi emergenze umanitarie. AGIRE riproduce in Italia l’esperienza di comitati emergenza che da anni operano con successo in numerosi paesi europei.Nel 2010, per rispondere alle emergenze ad Haiti e in Pakistan, questi comitati hanno raccolto complessivamente la cifra record di 560 milioni di euro.

ALLO SCOPPIO DI UNA CRISI UMANITARIA, AGIRE LANCIA UN APPELLO DI RACCOLTA FONDI A NOME DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI ASSOCIATE.

UNA RETE DI PARTNER STRATEGICI DI ALTO PROFILO, NETWORK RADIO-TELEVISIVI, QUOTIDIANI NAZIONALI, GRUPPI BANCARI, COMPAGNIE TELEFONICHE CONTRIBUISCE A INFORMARE E SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA E A MOLTIPLICARE I CANALI PER LA RACCOLTA DEI FONDI.

UNA MAGGIORE VISIBILITÀ ED EFFICACIA DEGLI APPELLI SI CONIUGA A UNA MINORE COMPETIZIONE TRA LE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE: AGIRE RAPPRESENTA COSÌ PER I CITTADINI ITALIANI IL MODO PIÙ PRATICO, SEMPLICE E SICURO DI DONARE A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DA EMERGENZE UMANITARIE.

INTRODUZIONE

Il 2010 è stato un anno fondamentale per la crescita di AGIRE, per la sua riconoscibilità presso il vasto pubblico ma soprattutto per l’affermazione dell’idea di “siste-ma” che sta alla sua base.

ATTRAVERSO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTA RELAZIONE DI MIS-SIONE, AGIRE INTENDE DARE CONTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL CORSO DEL 2010 PER PERSEGUIRE I PROPRI OBIETTIVI E REALIZZARE LA MISSIONE DELL’ORGANIZZAZIONE.

Alla base di questo rapporto non c’è solo la volontà di far conoscere i risultati concreti che vanno nella dire-zione di un progressivo rafforzamento del modello di AGIRE in Italia, ma anche e soprattutto di fornire quelle informazioni necessarie a garantire livelli di massima trasparenza ed apertura nei confronti dei diversi inter-locutori di AGIRE.

© CESVI

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AGIRE mantiene i suoi donatori e l’opinione pubblica costantemente ag-giornati:

Trasparenza

sulla quantità complessiva dei fondi raccolti attraverso l’appello congiunto

sulla loro destinazione finale

sui risultati dei programmi realizzati

Ciò attraverso la pubblicazione sul proprio sito web di tutti i documenti di progetto completi di budget e valutazioni finanziarie indipendenti, foto e video, testimonianze dal campo e rapporti di valutazione qualitativa de-gli interventi; materiali che permettono a tutti i cittadini che ne abbiano interesse – donatori e non - di accedere a informazioni complete sulla con-creta realizzazione dei progetti. I social network e le periodiche attività informative su stampa e televisione completano il quadro degli strumenti che AGIRE mette a disposizione di quanti volessero approfondire il tema del corretto utilizzo dei fondi raccolti.

© Silva Ferretti - AGIRE

Le organizzazioni aderenti ad AGIRE sono impegnate a realizzare pro-grammi umanitari volti unicamente a prestare assistenza e garantire protezione alle popolazioni colpi-te dalle emergenze internazionali, senza alcun condizionamento di na-tura politica o economica da parte di governi, gruppi di opposizione, imprese private o altri soggetti.

Indipendenza

I programmi di risposta all’emergenza proposti dalle organizzazioni asso-ciate a AGIRE sono sottoposti a una rigorosa valutazione per garantire i più elevati standard di qualità tecnica e sostenibilità. In particolare, il processo di analisi intende verificare che i programmi re-alizzati con i fondi dell’appello:

Qualità

I VALORI DI AGIRE

rispettino il “Codice di Condotta del Movimento Inter-nazionale della Croce Rossa, della Mezza Luna Rossa e delle ONG di aiuto umanitario” e gli altri standard di accountability e qualità internazionalmente riconosciu-ti.

non costituiscano duplicazione di sforzi o uso inefficien-te dei fondi, appoggiandosi invece alle risorse presenti nell’area della crisi e sostenendo il rafforzamento delle comunità locali.

© Silva Ferretti - AGIRE

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Un solo soggetto – molteplici esperienze: in Italia AGIRE è l’unica realtà in grado di far convergere e capitalizzare il pluriennale know–how di 12 organizzazioni non governative in una risposta all’emer-genza unica e coordinata.

Le organizzazioni non governative associate ad AGIRE sono legalmente co-stituite in Italia. Aderiscono al “Codice di Condotta del Movimento Internazionale della Cro-ce Rossa, della Mezza Luna Rossa e delle ONG di aiuto umanitario”, che vincola al rispetto dei principi etici irrinunciabili dell’azione umanitaria. Da almeno tre anni dispongono di un bilancio certificato da un professio-nista indipendente o da una società di certificazione iscritti nei rispettivi albi. Nel mese di novembre, AVSI è formalmente entrata a far parte di AGIRE, portando a 12 il numero delle organizzazioni non governative associate.

Compagine sociale

E’ nominato dall’Assemblea e composto da personalità estranee e indipendenti rispetto al Consiglio Direttivo e agli Associati, scelti in base a criteri di esperienza e competenza nei settori dell’aiuto umanitario, dello sviluppo umano e so-stenibile, dei diritti umani e del diritto internazionale, della ricerca sociale e scientifica, delle relazioni internazionali, della comunicazione e dei media. Il Comitato Etico ha il compito di garantire la massima trasparenza nel processo di raccolta e utilizzo finale dei fondi offerti e di verificare il rispetto dei principi etici e deontologici nella realizzazione dei programmi di risposta all’emergenza.

Gianni Rufini (presidente)---------------------Maurizio Carrara---------------------Antonio Cassese---------------------Nicoletta Dentico ---------------------Andrea Monorchio---------------------Marco Vitale---------------------

IL COMITATO ETICO

IDENTITA’ DI AGIRE

Allo scoppio di un’emergenza internazionale, AGIRE lancia un appello nazionale a nome delle organizzazioni aderenti. Cittadini, organizzazioni della società civile, media, enti locali e imprese hanno così l’opportunità di mobilitarsi in aiuto delle popolazioni colpite. Nell’arco di poche ore, le organizzazioni aderenti ad AGIRE già presenti nell’area della crisi o con maggiori capacità di intervento sono in grado di prestare i primi soccorsi alle popolazioni civili colpite dall’emergenza. Nei mesi successivi, e fino alla completa realizzazione dei programmi di intervento, i cittadini italiani conti-nuano a essere informati sulla destinazione delle loro donazioni e sui risultati ottenuti dalle organizzazioni coinvolte nella risposta.

Caratteristiche distintive

Governance e controllo

E’ l’organo sovrano dell’associazione in cui sono rappresentate tutte le organiz-zazioni non governative del network di AGIRE. Per Statuto, essa assume tutte le decisioni più rilevanti, incluse quelle relative all’approvazione del bilancio e all’ammissione di nuovi associati. L’Assemblea, inoltre, nomina i compo-nenti del Consiglio Direttivo ed elegge tra questi presidente e vice presidente dell’associazione.

Conduce la ge-stione ordinaria e straordinaria dell’associazio-ne ed esercita in particolare la responsabilità di decidere il lancio degli appelli di emergenza.

A dicembre 2010 il Consiglio Direttivo di AGIRE risultava composto da:Marco De Ponte (presidente)---------------------Giangi Milesi (vicepresidente) ---------------------Franco Di Mare---------------------Marco Morganti---------------------Mario Raffaelli---------------------Caterina Torcia---------------------

L’ASSEMBLEA IL CONSIGLIO DIRETTIVO

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* Le organizzazioni di AGIRE operative ad Haiti sono: AVSI, ActionAid, CESVI, CISP, COOPI, GVC, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes e VIS. Poiché AVSI è entrata nel network solo a dicembre 2010, gli interventi che sta realizzando ad Haiti non rientrano tra quelli finanziati da AGIRE.

Totale impegnato sui progetti: 13.680.000 euroTotale trasferito alle ONG presenti ad Haiti al 31 dicembre 2010: 11.500.000 euro

Con i soli fondi donati dai cittadini italiani, le organizzazioni di AGIRE hanno portato aiuto a circa 250 mila persone. Oltre alla immediata distribuzione di cibo, acqua e beni di prima necessità, nelle fasi immediatamente successive al terremo-to sono stati allestiti rifugi temporanei per oltre 5 mila per-sone. In 41 campi sfollati, grazie alle donazioni raccolte è stato possibile realizzare più di 1.300 latrine e punti d’acqua. Grazie a 23 strutture educative temporanee, è stato possibile riportare a scuola e offrire supporto psico-sociale a circa 25 mila bambini. Tra gli ulteriori interventi della prima fase: l’estrazione di vittime dalle macerie, il ricongiungimento familiare dei minori non accompagnati, il sostegno alla pro-duzione agricola di sussistenza, la rimozione delle macerie. A partire dall’estate, gli interventi sono entrati in una fase più avanzata. Le ONG di AGIRE si sono concentrate nei settori educati-vo e igienico sanitario e nel fornire supporto abitativo agli sfollati. I fondi hanno consentito tra l’altro di ricostruire 12 scuole, 2 orfanotrofi e 3 centri sanitari. Questo impegno a tutto campo non ha impedito alle organizzazioni di rispon-dere tempestivamente all’epidemia di colera scoppiata negli ultimi mesi del 2010. Gli interventi hanno previsto campagne di sensibilizzazione, distribuzione di acqua potabile e e kit igienico-sanitari, allestimento e gestione di centri di primo trattamento, realizzazione di strutture igieniche nelle zone più povere di Port au Prince.

ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

Emergenza Haiti

14.700.000 EUROFONDI RACCOLTI

DA AGIRE

13.680.000 EURO93% DEL TOTALE

INVESTITO IN PROGETTI

Il 12 gennaio 2010 uno dei peggiori disastri naturali degli ultimi decenni ha colpito Haiti. Il terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter, con epi-centro a 17 km dalla capitale Port-au-Prince, ha bruscamente interrotto la vita di oltre 220 mila persone. Alle vittime della catastrofe se ne sono aggiunte più di 4800 causate da un’epidemia di colera e quasi un milione e mezzo di sfollati.Anche le istituzioni locali e l’intera struttura produttiva del paese sono state seriamente colpite, circostanza che ha reso ancora più difficoltosa la ripresa. Il 13 gennaio AGIRE ha lanciato un appello cui hanno aderito 9* delle sue organizzazioni. Grazie alla generosità dei cittadini italiani, AGIRE ha raccolto 14,7 milioni di euro, a cui si devono aggiungere gli oltre 6,5 milioni di euro che le ONG impegnate ad Haiti hanno ricevuto direttamente dai loro sostenitori. Con questi fondi le organizzazioni stanno realizzando attività di assistenza umanitaria e ricostruzione in varie zone del paese, con l’obiettivo di accompagnare Haiti fuori dal tunnel della continua emer-genza e gettare le basi per una ricostruzione sostenibile, che aiuti il paese a sollevarsi da una situazione di povertà estrema che non ha pari nell’inte-ro emisfero occidentale.

© Paolo Marchetti - AGIRE

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Le condizioni del paese già prima del terremoto erano così difficili da ri-chiedere che la risposta all’emergenza avesse un approccio mirato non semplicemente al rispristino della situazione precedente ma al suo miglio-ramento, considerando in tal modo la ricostruzione come opportunità per correggere condizioni di vita inaccettabili.In quest’ottica, coordinarsi con le centinaia di organizzazioni umanitarie presenti nel paese e assicurare che le risorse disponibili vengano usate nel migliore dei modi è obiettivo assai complesso che i membri del nostro net-work hanno continuato a perseguire. Ogni intervento è stato discusso e concordato con le Nazioni Unite, il go-verno, le comunità locali e le altre ONG. Se questo può aver in alcuni casi ritardato le azioni di risposta all’emergenza, ha sicuramente garantito un investimento più mirato delle risorse, evitando il rischio della sovrapposi-zione e dello spreco.Altro elemento complesso di questa emergenza è il livello di distruzione che il terremoto ha causato, colpendo al cuore le strutture e le istituzioni di un paese considerato tra i più poveri dell’emisfero occidentale. La sta-gione degli uragani e l’epidemia di colera hanno aggravato il quadro, insie-me alla mancanza di terre disponibili per le ricostruzioni che ha ritardato la possibilità di passare in tempi brevi dalle tende ai rifugi semipermanenti e ha quindi causato anche un peggioramento progressivo delle condizioni igienico sanitarie, malgrado il continuo intervento delle organizzazioni per la costruzione di punti d’acqua, latrine e sistemi di smaltimento dei rifiuti.In quest’ottica, la scelta di AGIRE di finanziare programmi di emergenza che non si limitassero alla risposta immediata ma favorissero interventi più ampi di durata fino a 2 anni si è rivelata vincente. Questa logica ha evitato di concentrare le risorse esclusivamente nella prima fase, favorendo lo sviluppo di strategie più sostenibili e coerenti che hanno consentito un aiuto più efficace e continuativo.

Le sfide di HaitiATTIVITA’ ISTITUZIONALI

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Cinque sono i progetti finanziati da AGIRE, implementati da altrettante organizzazioni non governative associate. ActionAid, CESVI, Intersos, Save the Children e VIS hanno raggiunto con i loro programmi uma-nitari circa 42.000 persone in 8 province, 5 distretti e 30 villaggi del Pakistan.Oltre ad attività di prima emergenza quali distribuzione di cibo, ac-qua, medicinali, ripari temporanei e kit igienico-sanitari, che hanno coperto circa il 50% del budget a disposizione, le organizzazioni si sono impegnate in attività di cash for work (lavoro in cambio di denaro)

Totale impegnato sui progetti: 580.000 euroTotale trasferito alle ONG presenti in Pakistan al 31 dicembre 2010: 366.000 euro

finalizzate alla riattivazione dell’economia locale attraverso il coinvolgimento attivo della popolazio-ne nella gestione dei rifiuti, la pulizia dei canali di scolo, il drenaggio delle acque, la bonifica delle pozze stagnanti, la costruzione di pompe d’acqua, nonché nella ristrutturazione o ricostruzione del-le strade e degli edifici danneggiati. Sono inoltre stati distribuiti materiali per facilitare la ripresa delle attività agricole e dell’allevamento e kit per la ricostruzione e facilitazione dei pro-cessi di ritorno alle proprie abitazioni.Più di 2000 bambini dai 3 ai 17 anni continuano a seguire attività ludico ricreative come forma di supporto psicosociale, cosa che ha permesso di av-viare anche programmi di identificazione dei mino-ri non accompagnati e ricongiungimenti familiari.

Emergenza Pakistan

615.000 EURO FONDI RACCOLTI

DA AGIRE

580.000 EURO94% DEL TOTALE

INVESTITO IN PROGETTI

Tra agosto e settembre 2010 forti piogge monsoniche e inondazioni hanno ridotto il Pakistan in ginocchio. 21 milioni di persone sono state colpite da quella che le Nazioni Unite hanno definito ‘una catastrofe paragonabile al terremoto di Haiti e allo Tsunami del 2004’.Sott’acqua è finito 1/5 del paese, una superficie equivalente all’intera In-ghilterra. Sei milioni di persone si sono allontanate dalle proprie case. L’agricoltura e l’allevamento, principali fonti di sostentamento della po-polazione pakistana, sono state seriamente compromesse dalla perdita di migliaia di capi di bestiame, derrate agricole e sementi che garantivano i raccolti dei prossimi anni. Il 20 agosto AGIRE ha lanciato un appello in favore della popolazione pakistana. L’Agenzia ha raccolto 615.000 euro ai quali vanno aggiunti 703.000 euro che le ONG hanno ricevuto direttamente dai loro sostenitori.

ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

© Paula Bronstein - Getty Images

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INTERSOSLocalizzazione: distretti di Charsadda e Nowshera, provincia del Khyber PakhtunkhwaAttività: Facilitazione dei processi di ritorno alle proprie abitazioni | Rea-lizzazione di 5 Spazi sicuri per l’infanzia | Distribuzione materiali per lavori di riabilitazione delle abitazioni | Quick Impact project per la riabilitazio-ne di strade | Beneficiari: 6.000 persone

SAVE THE CHILDRENLocalizzazione: distretti di Dadu e Jamshoro, provincia del SindhAttività: Protezione all’Infanzia e Sostegno psicosociale | Realizzazione di 26 Child Friendly Spaces (Spazi sicuri per l’infanzia) | Registrazione minori non accompagnati | Beneficiari: 20.000 bambini

VISLocalizzazione: distretto di Quetta, provincia del BalochistanAttività: Distribuzione di beni alimentari e acqua | Distribuzioni di beni non alimentari (kit igienico – sanitari, kit da cucina, rifugi temporanei) | Gestione di campi sfollati | Realizzazione di latrine comunitarie | Cash for Work (Denaro in cambio di lavoro) per la riabilitazione delle strutture abitative, per la ripresa delle attività agricole | Beneficiari: 7.000 persone

© Marco Bottelli - CESVI © VIS

ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

ACTIONAIDLocalizzazione: distretto di Shangla, provincia del Khyber PakhtunkhwaAttività: Distribuzioni di beni di prima necessità (Kit per l’igiene personale, kit da cucina, rifugi temporanei) | Cash for Work (Denaro in cambio di lavo-ro) per la rimozione di detriti e fango, per lavori di riabilitazione strutture | Distribuzioni mangimi per gli animali d’allevamento | Beneficiari: 12.000 persone

CESVILocalizzazione: distretto di Muzaffargarh, provincia del PunjabAttività: Costruzione di latrine | Cash for Work (Denaro in cambio di lavo-ro) per costruzioni e riabilitazioni | Distribuzione kit per l’igiene personale e Formazione igienico - sanitaria | Beneficiari: 7.000 persone

Interventi in Pakistan

© Jason Tanner - Save the Children

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Per verificare l’effettivo impatto dei progetti sul campo e promuovere un apprendimento continuo sugli standard di intervento, il Comitato Etico no-mina un team internazionale di esperti indipendenti, incaricato delle atti-vità di monitoraggio, valutazione e apprendimento.Il percorso di valutazione ha messo in luce una serie di sfide comuni a tut-te le organizzazioni, in particolare la difficile attribuzione della proprietà delle terre, la gestione di emergenze nell’emergenza (epidemia di colera), il coordinamento con un elevato numero di ONG nel paese. Il team di valutazione ha sistematizzato una serie di raccomandazioni fina-lizzate a migliorare l’efficacia e l’efficienza dei programmi. Tali raccoman-dazioni hanno costituito la base, assieme ai rapporti sullo stato di avanza-mento dei lavori, di una rilevante operazione di trasparenza pubblica che ha avuto luogo il 12 gennaio del 2011 (vedi pag. 18). Avviate a fine 2010 anche le procedure di monitoraggio dei progetti rela-tivi all’emergenza in Pakistan finanziati dall’appello lanciato da AGIRE lo scorso agosto.

© Silva Ferretti - AGIRE

Monitoraggio e valutazione dei programmi

Per garantire la massima trasparenza e qualità nella selezione dei progetti, nel monitoraggio dei risultati e dell’utilizzo complessivo dei fondi, AGIRE mette in campo un articolato sistema di verifiche e controlli.

I passaggi principali

ATTIVITA’ STRUMENTALI

© Silva Ferretti - AGIRE © Silva Ferretti - AGIRE

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Tra le organizzazioni umanitarie è sempre più diffuso l’utilizzo della strumentazione GIS e delle connesse applicazioni sul web.L’obiettivo di questa tecnologia è anche quello di offrire basi in-formative adatte a migliorare la qualità tecnica degli interventi e l’efficacia degli aiuti sulla popolazione beneficiaria.

Il WebGis è un sistema di visualizzazione dei progetti che, at-traverso la georeferenziazione delle diverse attività, consente agli utenti di compiere una sorta di tour virtuale del paese e delle diverse attività umanitarie realizzate dalle organizzazioni di AGIRE.

Il progetto è stato ideato in collaborazione con il NatRisk - Cen-tro interdipartimentale di Ricerca sui Rischi Naturali dell’Uni-versità degli Studi di Torino, al fine di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori che le 9 organizzazioni associate di AGI-RE stanno realizzando ad Haiti e di mettere i donatori nelle condizioni di poter verificare quanto è stato effettivamente re-alizzato con i fondi raccolti.

Ogni singolo intervento è identificato da un punto sulla mappa al quale sono associate le informazioni relative (ONG operante, descrizione dell’intervento in atto o concluso, immagini, video). I dati raccolti possono essere incrociati attraverso la classifica-zione in cinque settori d’intervento e la suddivisione per ONG responsabile.

Il 12 Gennaio 2011 AGIRE ha organizzato un evento di rendiconta-zione pubblica presso la Casa del Cinema a Roma dove si è fatto il punto dello stato dei programmi di risposta all’emergenza. Al centro del dibattito le criticità affrontate, di cui si è parlato con esperti di aiuti umanitari, rappresentanti delle autorità haitiane e con gli operatori umanitari impegnati nelle zone più colpite del paese, che hanno condiviso con il pubblico il proprio punto di vista e la propria esperienza sul campo.

WebGIS

AGIRE ha scelto di fare ricorso alle nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare la capacità di comunicare in modo trasparente a donatori e pub-blico l’utilizzo dei fondi raccolti per la risposta alle emergenze.

ATTIVITA’ STRUMENTALI

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Il sistema di ripartizione dei fondi in quote uguali tra le organizzazioni par-tecipanti a un appello di raccolta fondi è stato superato con l’elaborazione di un complesso meccanismo di valutazione che consentirà di allocare le risorse tenendo conto della capacità d’intervento delle ONG associate nel-la specifica emergenza umanitaria. I criteri comprendono la competenza tecnica, il periodo di presenza nel paese, la dimensione dei programmi esistenti, il partenariato con organiz-zazioni e comunità locali e il risultato delle precedenti valutazioni condot-te sulla qualità degli interventi realizzati. Il nuovo sistema consentirà di garantire una distribuzione delle risorse più efficiente: le organizzazioni con maggiore capacità di risposta immediata all’emergenza potranno es-sere messe nelle condizioni di realizzare interventi su vasta scala, senza per questo pregiudicare l’apporto delle ONG più attrezzate a realizzare interventi settoriali e di nicchia.

La suddivisione dei fondi

Le più importanti procedure di gestione dei fondi utilizzate da AGIRE sono mutuate dall’Ufficio Umanitario della Commissione Europea. Nel corso del 2010, l’agenzia ha completato un aggiornamento complessivo di questo sistema di regole, con l’obiettivo di allinearlo alle ultime novità introdotte a livello comunitario. In particolare si è passato da moduli basati sulla semplice valutazione degli impegni economici a un’analisi d’impatto che consideri non solo la corret-tezza della spesa effettuata, ma anche il grado di raggiungimento degli obiettivi dell’intervento e la loro efficacia finale.

Le regole di gestione

© Jason Tanner - Save the Children

Revisione procedurePer migliorare la propria efficacia e l’orientamento alla qualità dei pro-grammi finanziati, nel corso del 2010 AGIRE ha introdotto alcune modifiche ai propri meccanismi di funzionamento.

ATTIVITA’ STRUMENTALI

Si tratta di una riserva dedicata che sarà utilizzata per permettere alle ONG associate di rispondere in maniera ancora più rapida e tem pestiva alle gravi emergenze umanitarie, potendo contare su risorse eco nomiche di-sponibili sin dai primi momenti della tragedia, indipendentemente dall’an-damento dell’appello di raccolta fondi lanciato sui mezzi d’informazione.

Le attività finanziate dal FRRE si completano entro 30 giorni dal lancio di un appello e ricadono all’interno di una delle seguenti categorie: a) distribuzione di generi di prima necessità; b) interventi di emergenza per garantire condizioni igienico sanitarie di base; c) invio di cargo umanitari e posizionamento stock di emergenza.

Le organizzazioni devono inoltre dimostrare che gli interventi così finan-ziati siano essenziali per la risposta umanitaria, concorrano a salvare vite umane e non possano essere attivati con altre risorse.

Il Fondo di Risposta Rapida alle Emergenze (FRRE)

© Jason Tanner - Save the Children

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Molte realtà aziendali ed organizzative hanno deciso di supportare le raccolte fon-di di AGIRE durante gli appelli lanciati nel 2010. Tra di esse un ristretto novero si è impegnata in azioni particolarmente rilevanti in termini di coinvolgimento delle proprie strutture e di risultati ottenuti:

I nostri sostenitori

4G Retail---------------------Acli---------------------Aereoporto Gu-glielmo Marconi – Bologna ---------------------April Italia---------------------AVIS---------------------BCC CreditoCoope-rativo---------------------BuyVip---------------------COISP---------------------COOP Italia---------------------

CoopVoce---------------------ELT elettronica ---------------------Epipoli---------------------Federfarma---------------------Fidenza Village---------------------Global Humanitaria---------------------Italia onlus---------------------Index---------------------Europea---------------------Interdis---------------------Intervita---------------------

Nòverca---------------------Oggi ---------------------Opus Proclama---------------------Ottica Avanzi---------------------Oviesse---------------------Popera6---------------------Save Aereoporto Mar co Polo – Venezia---------------------SEA Aereoporti di Milano-Linate e Malpensa---------------------Selex---------------------

SNAI ---------------------Takeda Italia---------------------Tonno Nostromo---------------------Vip by Miky---------------------VITA---------------------Un Aiuto Subito(Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport)---------------------

I partner che hanno sostenuto gli appelli lanciati da AGIRE nel 2010:

I partner condividono i valori, la missione e le metodologie d’intervento di AGIRE. Il loro impegno contribuisce a costruire in Italia un efficace sistema di coordinamento per la risposta alle gravi emergenze umanitarie. I “Prin-cipi guida per il coinvolgimento filantropico del settore privato nell’azio-ne umanitaria” redatti dal Forum Economico Mondiale e dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari costituiscono la cornice etica di riferimento di tale collaborazione.

I principi

I partner di AGIRE e il sostegno delle aziende italianeNel 2010 AGIRE ha potuto contare sul sostegno di partner istituzionali che con il loro impegno hanno garantito risultati e dato concretezza agli inter-venti. La forza dei partner è quella di lavorare tra un appello e l’altro per preparare le azioni che poi, in caso di intervento di AGIRE in una emergen-za umanitaria, dovranno essere messe in atto rapidamente e in maniera coordinata. Le aziende che decidono di affiancare AGIRE sostengono un sistema che va-lorizza l’unione delle forze, l’efficienza nell’uso delle risorse, l’importanza della società civile a supporto di paesi e popolazioni colpite da disastri umanitari.

Nel 2010 una nuova partnership strategica di AGIRE: Banca Prossima - Gruppo Intesa Sanpaolo.

La fine del 2010 segna l’ingresso tra i partner strategici di AGIRE del Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso la sua banca di riferimento per il terzo settore, Banca Prossima. La partnership nasce all’insegna della forte innovazione sia del si-stema di collaborazione tra AGIRE e i suoi partner che rispetto agli strumenti messi in atto per sostenere gli appelli. Pianificazione, sviluppo e coinvolgimento di Banca Prossima – Grup-po Intesa Sanpaolo al fianco di AGIRE sono i punti di forza della colla-borazione pluriennale che vedrà i due partner affiancati tutto l’anno e in particolare in occasione del lancio degli appelli di emergenza.www.bancaprossima.com

I PARTNER

Banca Prossima - Gruppo Intesa Sanpaolo

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BILANCIO 2010 PASSIVO 31/12/2010 31/12/2009 A) PATRIMONIO NETTO II Patrimonio vincolato 01 Fondi vincolati da terzi 0 0 02 Fondi vincolati per delibera 14.730 0 Totale II 14.730 0

Riserve di conversione e/o arrotondamenti - 1 - 1 VIII Risultati gestione esercizi precedenti - 51.720 23.351 IX Risultato gestione esercizio in corso 541.114 - 75.071 TOTALE PATRIMONIO NETTO 504.123 - 51.721 C) T.F.R. LAVORO SUBORDINATO 1.543 0 D) DEBITI entro 12 mesi 02 Debiti verso banche 8 8 0 06 Debiti verso fornitori 18.729 18.729 57.199 11 Debiti tributari 7.491 7.491 4.465 12 Debiti verso Ist. Previdenziali 3.434 3.434 1.427 13 Altri debiti 2.394.044 2.394.044 269.622TOTALE DEBITI 2.423.706 332.713 E) RATEI E RISCONTI I Risconti passivi 0 0TOTALE RATEI E RISCONTI 0 0

TOTALE PASSIVITA’ 2.929.372 280.992

STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31/12/2010 31/12/2009 B) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali 03 Diritti di brev. ind. e util. opere ingegno 693 1.728 07 Altre 6.120 8.160Totale I 6.813 9.888

II Immobilizzazioni materiali 04 Altri beni 6.320 6.303 Totale II 6.320 6.303

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 13.133 16.191 C) ATTIVO CIRCOLANTE

II Crediti entro 12 mesi 05 Verso altri 195.835 195.835 120.395Totale II 195.835 120.395

III Attività finanz. non immobilizz. 05 Altri titoli 2.301.828 0 Totale III 2.301.828 0

IV Disponibilità liquide 01 Depositi bancari e postali 418.483 144.047 03 Denaro e valori in cassa 93 35Totale IV 418.576 144.082

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 2.916.239 264.477 D) RATEI E RISCONTI ATTIVIII Risconti attivi 0 324 Totale II 0 324 TOTALE RATEI E RISC. ATTIVI 0 324 TOTALE ATTIVITA’ 2.929.372 280.992

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Utilizzo dei fondi raccolti

AGIRE ogni anno pubblica il proprio bilancio in modo da garantire assoluta trasparenza ai donatori. Come il grafico sopra riportato evidenzia, degli oltre 15 milioni di euro raccolti durante il 2010 nell’ambito dei due appelli lanciati in risposta al terremoto ad Haiti e alle alluvioni in Pakistan, circa il 94% è stato utilizzato per la realizzazione dei progetti presentati dalle ONG associate.Una minima quota dei fondi raccolti, pari a 0,5 milioni di euro, ha coperto i costi gestionali di AGIRE nell’arco del 2010 e le spese relative al lancio dei due appelli Haiti e Pakistan.Infine il restante 3% del totale verrà utilizzato per la gestione del Segre-tariato nell’arco del 2011, per dare seguito alle attività di monitoraggio, valutazione e trasparenza già avviate, in particolare per Haiti. Questa quota permette al Segretariato una sostenibilità autonoma e garan-tisce la capacità di attivazione immediata nel caso in cui si verifichi una nuova emergenza umanitaria.

CONTO ECONOMICO

PROVENTI 31/12/2010 31/12/2009 1 Donazioni in denaro libere 0 2.000 2 Donazioni in denaro vincolate 15.333.403 156.7334 Contributi da Associati 57.000 206.807 5 Proventi diversi 1.301 137

Totale Proventi 15.391.704 365.677 ------------------------------------------------------ONERI 31/12/2010 31/12/2009 1) Oneri da attività istituzionali 6 Spese per programmi di assistenza 14.375.050 149.740 7 Oneri e spese appelli 201.256 105.855 9 Oneri supporto generale a) Stipendi 100.940 66.588 b) Oneri sociali 21.192 11.654 c) Trattamento di fine rapporto 1.543 0 e) Servizi di supporto generale 96.949 92.871 f) Per godimento di beni di terzi 21.128 0 g) Altri costi 4.693 6.858 Totale 9 246.445 177.971

10 Ammortamenti e svalutazioni a) Amm. immobilizzazioni immateriali 4.461 5.928 b) Amm. immobilizzazioni materiali 2.654 1.789 Totale 10 7.115 7.717

13 Altri accantonamenti 14.730 0 Totale oneri da attività istituzionali 14.844.596 441.283 PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16 Altri proventi finanziari: c) da titoli iscritti in attivo circolante 14.161 0 d) da proventi diversi dai precedenti 569 946 Totale 16 14.730 946

17 Interessi ed altri oneri finanziari 16.493 1.036 Totale proventi ed oneri finanziari - 1.763 - 90 PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20 Proventi a) Abbuoni atti 0 3.528 Totale 20 0 3.528 22 Imposte sul reddito d’esercizio 4.231 2.903

RISULTATO GESTIONALE 541.114 -75.071

BILANCIO 2010

30 31

Dati aggregati

Nel corso del 2010, considerando i due appelli lanciati in risposta al ter-remoto ad Haiti e alle alluvioni in Pakistan, circa il 25% dei fondi raccolti sono stati utilizzati dalle ONG per attività di prima emergenza (distribu-zione di beni di prima necessità, rifugi temporanei, acqua potabile, primo soccorso sanitario). In linea con i progetti presentati, oltre il 36% dei fondi sono serviti per attività di riabilitazione e costruzione di infrastrutture. Infatti, dopo una fase di prima emergenza, è stato prioritario per tutte le ONG sviluppare attività che facilitassero la ripresa della vita quotidiana. Costruire o riabilitare scuole, orfanatrofi e centri sanitari ha sicuramente contribuito alla realizzazione di questo obiettivo. Quasi il 15% di tutti i fondi impegnati da AGIRE sono stati infine utilizzati per la costruzione di latrine e punti d’acqua. Negli ultimi mesi del 2010 l’epidemia di colera scoppiata ad Haiti ha reso necessaria una nuova allocazione di fondi per attività di supporto, prevenzione e sensibilizzazione nei confronti della po-polazione haitiana. Nonostante i fondi raccolti da AGIRE durante l’appello Haiti fossero stati impegnati ben prima di questa emergenza, circa 180.000 euro sono stati riallocati per integrare i progetti già in corso e focalizzarli anche sulla problematica colera. Accanto a tutte queste attività, che insie-me rappresentano il 76% dei fondi impegnati, sono stati realizzati nel corso dell’anno programmi di protezione dell’infanzia attraverso la creazione di “spazi sicuri”, campagne di sensibilizzazione sui diritti dei minori e percor-si di ricongiungimento familiare; attività di prevenzione di eventuali nuovi disastri naturali (in particolare ad Haiti – paese purtroppo spesso colpito da questo tipo di calamità). Molte di queste attività continueranno anche nell’arco del 2011 al fine di supportare le popolazioni locali dopo la fase di prima emergenza facilitando il loro ritorno a una vita dignitosa e iniziando a sviluppare percorsi di sostenibilità nel lungo periodo.La documentazione completa, comprensiva di nota integrativa, è pubblica-ta in versione integrale su www.agire.it

Relazione di revisione 2010BILANCIO 2010

Pubblicato nel mese di maggio 2011

A cura di: Maddalena Grechi Contributi di: Giulio di Blasi, Marco Bertotto, Guglielmo Micucci, Massimo PesciGrafica: Giorgia De Filippis


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