Dr. Gabriele GiannellaDIRETTORE AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
INFANZIA, STILI DI VITA EPROMOZIONE DELLA SALUTE
MANTOVA 14 DICEMBRE 2011
ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA
tutti quei fattori la cui presenza modifica in senso positivo o negativo lo stato di salute di una popolazione
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
Secondo i più recenti dati dell’OMS, l’86% delle morti ed il 75% delle spese
sanitarie in Europa e in Italia, sono determinate da patologie che hanno
come minimo comune denominatore 4 principali fattori di rischio:
“Globesity” (OMS)
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L’ IMPORTANZA NELLA PRIMA INFANZIA …..
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA
Popolazione studio: Bambini della classe 3a primaria (circa 8 anni di età)
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LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI
Il livello di consumo attuale risulta inferiore a quanto emerso nell’indagine del 2006, quando il consumo quotidiano di verdura si attestava, per i quindicenni, al 24% nei maschi e al 36% nelle femmine, e l’Italia si collocava al 19o posto nella graduatoria dei paesi partecipanti.
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LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI
i ragazzi di 15 anni (47,5% dei maschi e 26,6% delle femmine) svolgono meno attività fisica rispetto ai tredicenni (50,9% dei maschi e 33,7% delle femmine). La differenza è ancora piùevidente nelle femmine, che svolgono meno attività fisica dei compagni maschi in tutte e tre le fasce di età.
Questo dato, che già ci vedeva al 32o posto rispetto agli altri paesi nell’indagine internazionale 2006, evidenzia uno scarso livello globale di attività fisica nei nostri ragazzi.
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LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI
Fattori nutrizionali• Eccessivo intake di calorie rispetto al fabbisogno calorico• vita sedentaria• colazione assente o inadeguata• tendenza ad assumere alimenti preferibilmente nel pomeriggio
e alla sera, spesso in occasione diversa dai pasti principali• scarso apporto di fibre, verdura e frutta• elevato apporto di zuccheri semplici, proteine e lipidi di origine
animale
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FATTORI DI OBESITA’
Fattori ambientali• Abitudini di vita e di alimentazione dei familiari (genitori
sedentari con un’alimentazione con elevato apporto calorico)• scarsa disponibilità dei genitori a favorire una vita attiva e la
pratica sportiva• solitudine dei bambini che trascorrono molte ore in casa soli
Popolazione in studio: Bambini della classe 3a primaria (circa 8 anni di età).
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RUOLO DELLA FAMIGLIA
Tomkinson e collaboratori (2003) hanno messo a confronto i risultati di test di efficienza aerobica somministrati a bambini e adolescenti tra i sette e i diciannove anni d’età appartenenti ad undici paesi industrializzati in un arco temporale di venti anni, dal 1980 al 2000.
Questa analisi ha messo in evidenza un significativo declino della funzionalitàaerobica in età evolutiva negli ultimi venti anni, con una riduzione media di 0,43% dei valori per anno.
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IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ MOTORIA
Dordel (2000) con il Body Coordination Test (Schilling 1974) nell’attuale generazione la frequenza di casi di bambini e adolescenti che mostrano scadenti prestazioni coordinative aumenta dagli otto agli undici anni. La forbice del divario di prestazione motoria coordinativa fra le generazioni passate e quelle più recenti si divarica all’aumentare dell’età dei bambini.
trend secolari delle capacità coordinative
bambino di 10 anni, peso 40 kgsedentario
scuola (h/die)spostamenti (h/die)
igiene e pasti (h/die)
doposcuola o compiti (h/die)
TV videogiochi (h/die)
sport (h/die)
non sedentario 5 52 2
2 2
3 3
2.5 1
sonno (h/die) 9 9
0.5 2
spesa energetica (kJ/die) 7.000 9.000
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IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ MOTORIA
La % di giovani che bevono con frequenza almeno settimanale aumenta in tutte le regioni, fra gli 11 e i 15 anni, sia nei maschi che nelle femmine,il maggior incremento si verifica fra i 13 e i 15 anni.
La media nazionale passa dal 9,9% nei maschi e dal 3,5% nelle femmine di 11 anni, al 16,8% e 8,7% nei tredicenni, per arrivare al 39,6% e 23,5% nei quindicenni.
Si sono ubriacati almeno due volte nella loro vita il 16,7% dei maschi e il 10,8% delle femmine.ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA: ALCOL
Sono più di un milione e duecentomila i giovani fumatori in Italia, pari al 19,9% nella fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni. Le percentuali aumentano al crescere dell’età:
il 7,4% di fumatori tra i 15 e i 17 anni, il 23,5% tra i 18 e i 20 anni il 25,9% tra i 21 e i 24 anni.
La prima sigaretta viene accesa prima dei 15 anni nel 26,6% dei casi, più dalle ragazze che dai ragazzi, la maggior parte dei giovani (58,2%) inizia a fumare tra 15 e 17 anni
giovani e il fumo
province n morti feriti abitanti tasso*10.000Varese 3.018 54 4.165 871.448 0,62Como 1.594 37 2.147 584.762 0,63Lecco 780 16 1.081 335.420 0,48Sondrio 482 22 709 182084 1,21Milano 23.894 202 32.084 3.930.345 0,51Bergamo 3.005 62 4.107 1.075.592 0,58Brescia 3.945 115 5.573 1.230.159 0,93Pavia 1.868 43 2.585 539.238 0,80Lodi 526 18 754 223630 0,80Cremona 1.241 53 1.690 360.223 1,47Mantova 1.474 58 2.058 409.775 1,42Lombardia 41.827 680 56.953 10.576.024 0,64
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INCIDENTI STRADALI
in ITALIA“Guadagnare
Salute - Rendere facili le scelte
salutari”(Dpcm 4 maggio 2007)
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GUADAGNARE SALUTE
QUALE INTERVENTO SE IL FATTORE DI RISCHIO
E’ UN COMPORTAMENTO ?
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Fattori che intervengono nel determinare i comportamenti relativi alla salute
• conoscenze sull’argomento• percezione del rischio • attitudine al rischio• autostima (valutazione sulle informazioni
riguardanti se stessi)• autoefficacia (percezione della propria abilità ad attuare un
comportamento)• volontarietà del rischio• distanza nel tempo futuro del vantaggio ottenibile• fattori ambientali (connotazione sociale, aspettative,
accessibilità, convenzioni culturali rispetto alla comunicazione-negoziazione, normativa ecc.)
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
PERCEZIONE DEL RISCHIO NON COME IGNORANZA MA
RISULTATO DI UN FATTO SOCIALE
(La persona con la sua cultura, il suo vissuto, l’ appartenenza al suo gruppo, il contesto sociale, ecc.)
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI: PERCEZIONE DEL RISCHIO
LA PERCEZIONE DEL RISCHIO
MEDIO6.000INCIDENTI STRADALI
BASSO60.000FUMONULLO20.000ALCOOL
ALTISSIMO1MUCCA PAZZAALTISSIMO15METANOLO
IMPATTO SUI MASS
MEDIA
MORTI STIMATICAUSA
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI : PERCEZIONE DEL RISCHIO
Una persona su quattro viene raggiunta dagli interventi di promozione della salute basati sulla modificazione dei comportamenti individuali
…le più motivate e istruite
(Gillies 1998)
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Spesso si assume come implicita l'ipotesi che ognuno analizzi leSpesso si assume come implicita l'ipotesi che ognuno analizzi leinformazioni che gli pervengono traducendole in comportamenti coinformazioni che gli pervengono traducendole in comportamenti coerenti erenti ogni volta che ciò appare ogni volta che ciò appare logicamentelogicamente vantaggioso:vantaggioso:
informazioneinformazioneelaborazione elaborazione conoscenzaconoscenza comportamento comportamento
coerentecoerenteIn realtIn realtàà, le conoscenze sono una condizione n, le conoscenze sono una condizione néé necessaria nnecessaria néé sufficiente a sufficiente a produrre modificazioni nella condotta delle persone. Fra stimolprodurre modificazioni nella condotta delle persone. Fra stimoli informativi e i informativi e assunzione di comportamenti vi assunzione di comportamenti vi èè un rapporto assai meno lineare di quanto il un rapporto assai meno lineare di quanto il senso comune sia indotto a pensare:senso comune sia indotto a pensare:
informazioneinformazione
ELABORAZIONEELABORAZIONE
comportamentocomportamento
APPROCCIO CENTRATO SULLA TRASMISSIONE DI CONOSCENZE ( modello dell'informazione oggettiva)
APPROCCIO CENTRATO SULLA TRASMISSIONE DI APPROCCIO CENTRATO SULLA TRASMISSIONE DI CONOSCENZE ( CONOSCENZE ( modello dell'informazione oggettiva)modello dell'informazione oggettiva)
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
riguarda in particolar modo gli interventi orientati alla cosiddriguarda in particolar modo gli interventi orientati alla cosiddetta etta dissuasione preventivadissuasione preventiva, cio, cioèè quei messaggi che intendono dissuadere quei messaggi che intendono dissuadere ll’’interlocutore dallinterlocutore dall’’adottare in futuro scelte o comportamenti che egli non adottare in futuro scelte o comportamenti che egli non aveva mai preso in considerazione fino a quel momento.aveva mai preso in considerazione fino a quel momento.
GiGiàà negli anni negli anni ’’70 numerosi studi hanno evidenziato la possibilit70 numerosi studi hanno evidenziato la possibilitàà che essi che essi si traducano in un incremento significativo fra i destinatari prsi traducano in un incremento significativo fra i destinatari proprio di quel oprio di quel comportamento che la campagna informativa aspirava a ridurre.comportamento che la campagna informativa aspirava a ridurre.
L’effetto boomerang
LL’’effetto effetto boomerangboomerang
Le prime vittime dellLe prime vittime dell’’effetto effetto boomerang boomerang ……........
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Nessuno più del singolo individuo si considera interessato al proprio benessere.E di sentirsi costretti a fare ciò che gli altri ritengono il nostro bene è infinitamente peggio che commettere errori ignorando i loro consigli.John Stuart Mill – Sulla libertà
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Chi adotta un comportamento potenzialmente Chi adotta un comportamento potenzialmente dannoso per lo pidannoso per lo piùù lo fa perchlo fa perchéé quel comportamento quel comportamento èèvissuto come piacevole e come fonte di benessere: vissuto come piacevole e come fonte di benessere: esso cioesso cioèè risponde a precisi bisogni individuali.risponde a precisi bisogni individuali.
In larga parte dei casi, le reali In larga parte dei casi, le reali motivazioni che spingono le persone motivazioni che spingono le persone ad adottare e mantenere ad adottare e mantenere spontaneamente un comportamento spontaneamente un comportamento salutare sono del tutto slegate da salutare sono del tutto slegate da specifiche preoccupazioni per la salutespecifiche preoccupazioni per la salute..
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
AutoefficaciaLa Fiducia nella propria capacità di raggiungere un obiettivo, (Bandura, 1977)
Frattura interioreLa percezione delle
contraddizioni esistenti tra il comportamento e le
intenzioni (Festinger, 1977)
Disponibilità al cambiamento
Cambiare è un processo(Prochaska, Di Clemente)
Fattori della motivazione al cambiamento
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Non si ha intenzione di cambiare
Si sta considerando la possibilità di cambiare
Si desidera il cambiamento
Si è attivamente impegnati in un nuovo comportamento
Si mantiene il cambiamento nel tempo
Possibilericaduta
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
PRINCIPI e STRATEGIE
� Costruire una politica pubblica per la tutela della salute che coinvolga tutti i settori della società non solo quello sanitario
� Creare ambienti favorevoli alla salute� Rafforzare l’azione della comunità� Sviluppare le capacità personali per rendere i cittadini interlocutori
responsabili� Riorientare i servizi sanitari verso un percorso che va oltre l’
erogazione di assistenza sanitaria
processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla” (OMS), 1986 – CARTA di OTTAWA
PROMOZIONE DELLA SALUTE
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
DA PROBLEMA DELLE STRUTTURE SANITARIE
A RESPONSABILITA’SOCIALE CONDIVISA
LA SALUTE
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
Gli interventi formativi e socio-sanitari devono essere orientati verso un approccio integrato ed intersettoriale proprio della promozione della salute, in coerenza con l’evoluzione dei modelli teorici e culturali di riferimento e con quanto via via emerso dalla ricerca scientifica in tema di evidenza di efficacia.
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
I comportamenti di salute sono a loro volta determinati da fattori identificabili nelle seguenti tre tipologie:
Predisponenti: fattori «interni» alle persone e includono conoscenze (informazioni, percorso educativo e formativo), atteggiamenti, credenze, valori e percezioni di individui, gruppi e comunità, che facilitano od ostacolano la motivazione al cambiamento.
Abilitanti: fattori «esterni» alle persone e si riferiscono a risorse e ostacoli (aspetti organizzativi, opportunità offerte, impegno istituzionale, leggi, norme, etc.) che aiutano o impediscono l'acquisizione di nuove abilità necessarie al cambiamento comportamentale e ambientale
Rinforzanti: fattori «esterni» alle persone e alle organizzazioni e consistono in apprezzamenti, ricompense e stimoli ricevuti da persone significative (famiglia, pari, insegnanti, operatori, etc.) in seguito all'adozione di un nuovo comportamento e che possono incoraggiarne o scoraggiarne il mantenimento.
COME CONDURRE L’ ANALISI E DECIDERE LE AZIONI
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA
gli interventi di promozione della salute finora effettuati nelle istituzioni scolastiche, anche se in alcuni casi in numero cospicuo,
sono stati molto spesso caratterizzati da discontinuità, frammentarietà e disomogeneità operative e non sempre è stato possibile la loro valutazione e riproducibilità.
INTERVENTI CLASSICI
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI: GLI INTERVENTI CLASSICI
In particolare, ha dimostrato la sua poca efficacia la metodologia di intervento preventivo di educazione alla salute centrata sulla figura dell’esperto,
cui spesso è stato delegato il compito di progettazione, implementazione, conduzione e valutazione dell’intervento preventivo, che così spesso é risultato poco integrato nella trama e nel tessuto educativo della scuola stessa.
EVIDENZE….
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI
La ricerca ha da molto tempo dimostrato che:
– la mancanza di competenza pedagogica dell’esperto che spesso, nel confronto con il gruppo classe, si è dimostrato incapace di utilizzare linguaggi e metodi educativi adatti e comprensibili– l’approccio clinico e medico in senso proprio,tipici dell’esperto con formazione clinica, spesso non assolve i bisogni preventivi dei soggetti in età evolutiva
–per un tredicenne/quattordicenne è senza significato agitare lo spettro di patologie che compariranno nei successivi trenta-quarant’anni, mentre lui, in questa fase della sua esistenza, è cosìimmerso nell’intensità del “qui e ora” di ciò che gli sta succedendo;
IN SINTESI- Scarso rigore progettuale della maggior parte delle iniziative
- Scarsa cultura della valutazione
- Non estesi a tutta la popolazione target
- Limitati nel tempo
lo sviluppo di un programma di educazione alla salute centrato sui singoli fattori viene reso difficile dal numero elevato di argomenti che richiedono attenzione e che dovrebbero essere trattati con continuità.
In termini generali, un approccio pianificato basato sulle capacitàpersonali è molto più indicato rispetto a uno centrato su un problema critico particolare.
Gli interventi formativi e socio-sanitari devono essere orientati verso un approccio integrato ed intersettorialeproprio della promozione della salute, in coerenza con l’evoluzione dei modelli teorici e culturali di riferimento e con quanto via via emerso dalla ricerca scientifica in tema di evidenza di efficacia.
LL’’efficacia efficacia èè la capacitla capacitàà di un di un programma di promozione della salute programma di promozione della salute di andare incontro ai bisogni di salute di andare incontro ai bisogni di salute di una determinata popolazione e di di una determinata popolazione e di produrre risultati in termini di produrre risultati in termini di miglioramento della salutemiglioramento della salute
OBIETTIVO EFFICACIA….
Kahan e Goodstadt (2001) le identificano come
“… quegli insiemi di processi ed attivitàche, in armonia con i principi/valori/credenze e le prove di efficacia e ben integrati con il contesto ambientale, sono tali da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione”.
BUONE PRATICHE
Buona pratica è tutto ciò che, all’interno di un determinato contesto, consente il raggiungimento di un risultato atteso, misurato nella sua efficienza e nella sua efficacia e può quindiessere assunto come modello, può essere generalizzato o applicato ad altri contesti.
unità di tempo
% obiettivi raggiunti
Nutbeam, 2003
1 2 3 4 5
Consapevolezza partecipazionesoddisfazione
Impatto suideterminanti PAR
Cambiamenti nei comportamenti a rischio e di protezione
Cambiamenti stato di salute e malattia
LA CONTINUITA’ NEL TEMPO……
Diabete obesitDiabete obesitààcardioaptiecardioaptie
ogni giornoogni giorno……5 porzioni frutta e 5 porzioni frutta e
verduraverdura3030’’ attivitattivitàà fisicafisica
No No alccolalccol, no fumo, no fumo
credenze credenze -- preferenzepreferenzescelte con senso scelte con senso
criticocritico
coinvolgimento coinvolgimento attivoattivo
"Il grado di padronanza, da parte del soggetto, dell'insieme di queste competenze non solo modula la qualità della sua prestazione attraverso le strategie che èin grado di mettere in atto, ma influisce sulla qualità e sullepossibilità di sviluppo delle sue risorse (conoscenze, cognizioni, rappresentazioni, elementi di identità) attraverso la qualità delle informazioni che è in grado di raccogliere, delle relazioni che sa instaurare, deifeed-back che riesce a ottenere e di come sa utilizzarli per riorganizzare la sua conoscenza."
LE “LIFE SKILLS”"competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità"
Autocoscienza
Gestione delle emozioni
Gestione dello stress
Senso critico
Capacità di prendere decisioni
Capacità di risolvere problemi
Creatività
Comunicazione efficace
Empatia
Capacità di interagire con gli altri
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA
AUTOEFFICACIA
SelfSelf--efficacyefficacyfiducia nelle proprie capacitfiducia nelle proprie capacitàà di organizzare e di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontrano in adeguatamente le situazioni che si incontrano in modo da raggiungere i risultati prefissati (modo da raggiungere i risultati prefissati (BanduraBandura))
COME RICONOSCERE LE SCUOLE CHE PROMUOVONO
LA SALUTE ?
COME RICONOSCERE LE SCUOLE CHE PROMUOVONO
LA SALUTE ?
Una "scuola che promuove la salute" è una scuola che mette in atto un piano educativo strutturato e sistematico a favore della salute, del benessere e dello sviluppo del capitale sociale di tutti gli alunni e del personale docente e non docente.
EVIDENZE E DATI DISPONIBILILa promozione della salute nelle scuole in Europa èsupportata da ricerche, già pubblicate e in corso di pubblicazione, che dimostrano l'efficacia di approcci e di pratiche di promozione della salute nella scuola, sia per quanto riguarda gli aspetti di salute (ad esempio salute mentale, alimentazione, uso di sostanze) sia nei confronti dell’approccio olistico da parte della scuola.
Le scuole che promuovono la salute hanno dimostrato di essere in grado di migliorare la salute e il benessere di tutta la comunità scolastica.
Le scuole, all'interno della comunità d'appartenenza, rappresentano uno dei contesti privilegiati per ridurre le disuguaglianze in ambito di salute.
La collaborazione con altre aree strategicamente rilevanti, come quelle giovanili, sociali, ambientali e per lo sviluppo sostenibile, è indispensabile.
Questo approccio include:· l’utilizzo di un metodo partecipativo e orientato all'azione per sviluppare l’educazione alla salute nel curriculum scolastico;· il rispetto del concetto di salute e benessere proprio degli studenti;· lo sviluppo di politiche scolastiche orientate alla salute; ·· lo sviluppo dell'ambiente scolastico fisico e sociale;· lo sviluppo delle capacità essenziali per la vita quotidiana;· la realizzazione di legami utili tra casa e società· l’uso efficiente dei servizi sanitari.
I PILASTRI DELLA RETE SHE
APPROCCIO OLISTICO
DELLA SCUOLA ALLA SALUTE
PARTECIPAZIONEE' promosso il senso d'appartenenza negli studenti, nel personale e nei genitori attraverso la partecipazione e l'impegno, che sono requisiti per l'efficacia delle attività di promozione della salute nelle scuole.
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA
SCUOLE E SOCIETA’Le scuole promotrici di salute s'impegnano con tutta la comunità in senso allargato. Esse invitano alla collaborazione tra scuola e società e agiscono attivamente per aumentare il capitale sociale e l'alfabetizzazionesanitaria.
SOSTENIBILITA’Le Scuole promotrici di salute riconoscono che la salute, l’apprendimento e lo sviluppo sono strettamente collegati.Le scuole agiscono come centri d'apprendimento. Esse incoraggiano e sviluppano una visione positiva e responsabile del ruolo futuro degli alunni nella società.
Le Scuole promotrici di salute si sviluppano meglio quando gli sforzi e i risultati raggiunti sono mantenuti in modo sistematico per un periodo prolungato, di almeno 5 -7 anni, poiché - tanto in materia di salute quanto nel campo dell'educazione - la maggior parte dei risultati si ottengono nel medio e lungo termine.
ISTITUTI PILOTA CHE PARTECIPANO ALLA FASE SPERIMENTALE PER L’ ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012
-Comp1 Castiglione-Comp Asola- Comp Bozzolo- Comp1 Mantova- Comp Curtatone-Comp1 Suzzara-Comp Sermide
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MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA