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Info 3 13 i alle Veranstaltungen - are.admin.ch · collegamenti delle città neocastellane con gli...

Date post: 16-Feb-2019
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3.13 1 CH-3003 Berna tel. +41 (0)31 322 40 60 fax +41 (0)31 322 78 69 www.are.admin.ch Informazioni per le autorità e i servizi specializzati relative allo sviluppo territoriale Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Bundesamt für Raumentwicklung ARE Ofce fédéral du développement territorial ARE Ufcio federale dello sviluppo territoriale ARE Ufzi federal da svilup dal territori ARE Sommario Ordinamento e pianicazione del territorio 1 Pianicazione direttrice 1 Concezioni e piani settoriali 4 Pianicazione del territorio in generale 6 Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio 11 Trasporti 13 Sviluppo sostenibile 14 Politica degli agglomerati 16 Collaborazione internazionale 17 Diritto 19 Pubblicazioni 26 Manifestazioni 28 Lista delle concezioni e dei piani settoriali 30 Lista delle pianicazioni direttrici 33 Impressum 36 Ordinamento e pianicazione del territorio Pianicazione direttrice Comunicazione dell’ARE Il Consiglio federale approva il Piano direttore del Cantone di Neuchâtel Il Cantone di Neuchâtel (NE) ha rielaborato integralmente il suo Piano direttore del 1987. Il Piano direttore è il principale strumento impiegato dai Cantoni per pianicare il futuro sviluppo del loro territorio. Nella sua seduta del 26 guigno 2013, il Consiglio federale ha approvato il nuovo Piano direttore di NE. Il Consiglio federale accoglie favorevolmente in particolare il progetto territoriale del Cantone, elemento chiave del Piano direttore che descrive lo sviluppo a cui mirano le autorità. Il Cantone di Neuchâtel in-
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CH-3003 Berna

tel. +41 (0)31 322 40 60

fax +41 (0)31 322 78 69

www.are.admin.chInformazioni per le autorità e i servizi specializzati relative

allo sviluppo territoriale

Schweizerische EidgenossenschaftConfédération suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

Bundesamt für Raumentwicklung AREOffi ce fédéral du développement territorial AREUffi cio federale dello sviluppo territoriale AREUffi zi federal da svilup dal territori ARE

Sommario

Ordinamento e pianifi cazione del territorio 1

Pianifi cazione direttrice 1 Concezioni e piani settoriali 4 Pianifi cazione del territorio in generale 6 Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio 11

Trasporti 13

Sviluppo sostenibile 14

Politica degli agglomerati 16

Collaborazione internazionale 17

Diritto 19

Pubblicazioni 26

Manifestazioni 28

Lista delle concezioni e dei piani settoriali 30

Lista delle pianifi cazioni direttrici 33

Impressum 36

Ordinamento e pianifi cazione del territorio

Pianifi cazione direttrice

Comunicazione dell’ARE

Il Consiglio federale approva il Piano direttore del Cantone di Neuchâtel

Il Cantone di Neuchâtel (NE) ha rielaborato integralmente il suo Piano direttore del 1987. Il Piano direttore è il principale strumento impiegato dai Cantoni per pianifi care il futuro sviluppo del loro territorio. Nella sua seduta del 26 guigno 2013, il Consiglio federale ha approvato il nuovo Piano direttore di NE.

Il Consiglio federale accoglie favorevolmente in particolare il progetto territoriale del Cantone, elemento chiave del Piano direttore che descrive lo sviluppo a cui mirano le autorità. Il Cantone di Neuchâtel in-

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tende riunire in una rete urbana le città di Neuchâtel, La Chaux-de-Fonds e Le Locle per poter incentivare la collaborazione a livello politico, amministrativo, tecnico e fi nanziario. Inoltre, si tratta di migliorare i collegamenti delle città neocastellane con gli agglomerati svizzeri e le città limitrofe situate in territorio francese. Così facendo, il Cantone fa propri alcuni principi del Progetto territoriale Svizzera, sviluppandoli ulteriormente.

Il 23 settembre 2012 l'elettorato neocastellano aveva respinto il progetto di collegamento ferroviario rapi-do tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds (TransRUN). Tale bocciatura aveva reso necessarie alcune modifi che ora realizzate nel quadro dell'approvazione del Piano direttore. Il Cantone è incaricato di esaminare attra-verso quali misure è possibile realizzare collegamenti ottimali del suo sistema urbano alle infrastrutture di traffi co, tenendo conto delle mutate condizioni.

Il Consiglio federale riconosce l'intenzione del Cantone di favorire lo sviluppo centripeto degli insediamenti e di defi nire nel contempo chiare priorità territoriali. Con la revisione della legge sulla pianifi cazione del ter-ritorio, nei prossimi anni si tratterà di precisare ulteriormente e di rafforzare la funzione guida che il Piano direttore cantonale assumerà nel quadro della delimitazione degli insediamenti e dello sviluppo centripeto.

Con questo Piano direttore, il Cantone di Neuchâtel si dota inoltre di una pianifi cazione preminente, coor-dinata con i Cantoni limitrofi , in relazione alle regioni che si addicono allo sfruttamento dell'energia eolica. A tale riguardo il Piano direttore prevede cinque siti nella regione del Giura neocastellano. Con questa pianifi cazione, che si rifà a lavori di base dettagliati, il Cantone riprende l'orientamento della strategia energetica della Confederazione.

Nella sua seduta del 26 guigno 2013 il Consiglio federale ha approvato il Piano direttore riveduto, con le modifi che citate e con alcune riserve e mandati.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49434

Ulteriori informazioni:

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

e-mail: [email protected]

Comunicazione dell’ARE

Il Consiglio federale approva la revisione del piano direttore del Cantone di Uri

Il Cantone di Uri ha rivisto il suo piano direttore del 2001, aggiornando completamente gli obiettivi di sviluppo cantonali. Il nuovo piano direttore è stato approvato dal Consiglio federale nella seduta del 20 settembre 2013.

Il Cantone di Uri ha fatto confl uire nel nuovo piano direttore il suo progetto territoriale contenente l'aggiornamento degli obiettivi di sviluppo per gli ambiti insediamenti, mobilità, natura e paesaggio, energia e turismo. Il piano direttore contiene, ad esempio, misure che favoriscono la delimitazione degli insediamenti e il loro sviluppo centripeto. In parte vengono già adempiute alcune esigenze poste dalla revisione della legge sulla pianifi cazione del territorio. In sede di applicazione della legge, il Cantone veri-fi cherà i contenuti del piano direttore relativi al settore insediamenti e, dove necessario, dovrà provvedere al loro completamento.

A seguito dell'accettazione dell'iniziativa popolare «Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secon-darie!» dell'11 marzo 2012, l'approvazione del piano direttore comporta la modifi ca dei dati del piano

Ordinamento e pianificazione del territorio, Pianificazione direttrice I are intra info 3.13

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sulla costruzione di abitazioni secondarie e la loro armonizzazione con il nuovo articolo costituzionale e l'ordinanza del 22 agosto 2012 sulle abitazioni secondarie.

Grazie al nuovo piano direttore, il Cantone di Uri ha inoltre potuto armonizzare tra loro le necessità a livello di politica dei trasporti nazionale, cantonale e comunale, proprie di un Cantone situato su un asse di transito. Il Cantone di Uri intende approfondire questo aspetto con future strategie in materia di traffi co stradale, ferroviario e lento.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=50324

Ulteriori informazioni:

Jana Leuschner, responsabile del Gruppo di pianifi cazione direttrice Svizzera centrale, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale

ARE, tel. +41 31 323 13 78, e-mail: [email protected]

Canton de Berne

Actualisation du plan directeur cantonal

Le Conseil-exécutif bernois a donné son feu vert aux adaptations 2012 du plan directeur cantonal. Dix fi ches de mesures sont actualisées et deux nouvelles sont introduites. Pour l’essentiel, ces adaptations ont consisté à intégrer dans le plan directeur les principaux éléments du plan du réseau routier, à revoir la fi che de mesures sur l’énergie éolienne et à créer, en termes d’aménagement du territoire, les bases nécessaires au transfert dans le Seeland des Etablissements de Hindelbank et à la réalisation du Parc d’innovation suisse, à Bienne.

Les adaptations du plan directeur cantonal ont été soumises à une procédure de participation publique et de consultation à la fi n de l’automne 2012.

La version actuelle du plan directeur et le rapport récapitulatif de la procédure de participation sont disponibles sur Internet, à

l’adresse www.be.ch/plandirecteur

Informations complémentaires:

Katharina Dobler, cheffe du Service de l’aménagement cantonal, Offi ce des affaires communales et de l'organisation du territoire,

tél. +41 31 633 77 52, e-mail: [email protected]

Bernhard Künzler, chef de projet, Offi ce des affaires communales et de l'organisation du territoire, tél. +41 31 633 77 57,

e-mail: [email protected]

Ordinamento e pianificazione del territorio, Pianificazione direttrice I are intra info 3.13

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Ordinamento e pianificazione del territorio, Concezioni e piani settoriali I are intra info 3.13

Concezioni e piani settoriali

Uffi cio federale dell’aviazione civile UFAC

Il Consiglio federale approva la scheda di coordinamento del Piano settoriale per l'aeroporto di Basilea-Mulhouse

L'aeroporto di Basilea-Mulhouse serve in primo luogo il traffi co charter e di linea per destinazioni europee. Insieme agli aeroporti di Zurigo e Ginevra, questo scalo costituisce l'ossatura dell'infrastruttura aeronautica svizzera. La Confederazione intende valutare l'ipotesi di collegare Basilea-Mulhouse alla rete ferroviaria per il traffi co a lunga percorrenza. Inoltre viene imposto all'aeroporto l'obbligo di presentare periodicamente rapporti sull'esposizione al rumore. Sono queste le decisioni prese il 15 maggio 2013 dal Consiglio fede-rale con l'approvazione della scheda di coordinamento del Piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PSIA) per l'aeroporto di Basilea.

Con la scheda di coordinamento PSIA, la Confederazione descrive il ruolo e le modalità d'esercizio dell'aeroporto, e fi ssa le condizioni quadro per il suo sviluppo fi no al 2030. D'altro canto, la scheda di coordinamento PSIA stabilisce i limiti del carico fonico sul territorio svizzero sotto forma di curve di espo-sizione al rumore. Le basi per l'esercizio dell'aeroporto di Basilea-Mulhouse sono costituite dalla Conven-zione franco-svizzera del 1949, dai principi stabiliti dal Consiglio federale nel 2004 in merito alla politica aeronautica svizzera, dalle previsioni del 2005 sullo sviluppo della domanda di trasporto aereo in Svizzera e dall'accordo del 2006 fra le autorità aeronautiche francesi e svizzere in merito all'utilizzo dell'ILS sulla pista 33.

Nonostante si trovi in territorio francese, l'aeroporto di Basilea ha delle ripercussioni anche sul territorio svizzero; per questo la Confederazione deve allestire una scheda di coordinamento PSIA. La scheda crea certezza giuridica e sicurezza di pianifi cazione a lungo termine sia per l'aeroporto che per i Comuni inte-ressati ed è vincolante per le autorità svizzere.

Il 22 giugno 2011 l'UFAC, insieme ai Cantoni di Basilea Campagna e di Basilea Città, ha informato le autorità in merito al PSIA. Nell'estate del 2012 si è svolta la relativa procedura di consultazione e di parte-cipazione. La scheda di coordinamento PSIA è stata quindi adeguata tenendo conto dei pareri pervenuti.

La Confederazione, nella scheda di coordinamento PSIA ora approvata, sostiene in modo deciso l'aeroporto binazionale e ne riconosce l'importanza trinazionale per le regioni della Svizzera nord-occiden tale, dell'Alsazia e del Baden-Württemberg. Insieme agli aeroporti di Zurigo e Ginevra, lo scalo di Basilea-Mul-house costituisce l'ossatura dell'infrastruttura aeronautica svizzera. Qui vengono operati principalmente voli charter e di linea, ma anche i voli cargo rivestono una grande importanza economica. La scheda di coordinamento PSIA stabilisce inoltre che l'aeroporto debba essere collegato alla rete ferroviaria svizzera. A lungo termine, la Confederazione ritiene importante che tale allacciamento riguardi non solo la rete della ferrovia metropolitana (S-Bahn), ma anche quella per il traffi co a lunga percorrenza. Sarà così possibile istituire collegamenti diretti fra l'aeroporto e le principali città svizzere. Il collegamento ferroviario dovrà inoltre contribuire a migliorare la suddivisione dei compiti fra strada e rotaia e assicurare a lungo termine una buona raggiungibilità dello scalo.

Le basi per il calcolo delle curve di esposizione al rumore corrispondono a quelle del «Plan d'exposition au bruit (PEB)» francese del 2004. Il Cantone di Basilea Campagna, nel suo piano direttore, assicura l'armonizzazione fra l'evoluzione dell'attività aeroportuale e lo sviluppo degli insediamenti. Per sorvegliare l'evoluzione del carico fonico, l'esercente dell'aerodromo dovrà ora presentare periodicamente un rapporto sull'effettiva esposizione al rumore.

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www.bazl.admin.ch/aktuell/medieninformation/00024/index.html?lang=it&msg-id=48813

Ulteriori informazioni:

Martin Bär, Sezione Piano settoriale e impianti, Uffi cio federale dell’aviazione civile UFAC, tel. +41 31 325 80 65,

e-mail: [email protected]

Uffi cio federale dell’aviazione civile UFAC

Approvata la scheda di coordinamento PSIA per l’aeroporto di Zurigo

Il 26 guigno 2013, il Consiglio federale ha approvato la prima parte del Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA) per l’aeroporto di Zurigo, che stabilisce importanti requisiti in materia di pianifi cazione territoriale. In una seconda fase di pianifi cazione, il Consiglio federale deciderà in merito agli adeguamenti che si renderanno necessari con l’applicazione operativa dell’accordo internazionale e con l’esigenza di ottimizzare la sicurezza.

Il Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA) costituisce la base per la pianifi cazione, gli edifi ci e l’esercizio degli aerodromi. Il 26 guigno 2013, il Consiglio federale ha preso una decisione in merito alla scheda di coordinamento PSIA per l’aeroporto di Zurigo. Poiché la Germania non ha ancora ratifi cato l’accordo concluso con la Svizzera, il Consiglio federale ha deciso una suddivisione in più fasi. La prima par-te, ora approvata, comprende i requisiti in materia di pianifi cazione territoriale indipendenti dall’accordo internazionale. Essi corrispondono in ampia misura all’esercizio attuale sul sistema di piste esistente. La scheda di coordinamento stabilisce, tra l’altro, il perimetro dell’aeroporto e le immissioni foniche consen-tite. Gli adeguamenti che si renderanno necessari con l’applicazione operativa dell’accordo internazionale e con l’esigenza di fi ssare misure di sicurezza supplementari saranno approvati in una seconda fase. A tal fi ne si terranno un’ulteriore indagine conoscitiva ordinaria presso le autorità e una consultazione della popolazione direttamente interessata.

Il Consiglio federale ha optato per una suddivisione in più fasi in quanto il processo PSIA per l’aeroporto di Zurigo ha subito ritardi a causa dei negoziati con la Germania e delle verifi che della sicurezza in corso. Tale ripartizione consente di creare le basi pianifi catorie per gli adeguamenti edili e di esercizio presso l’aeroporto che non sono connessi con l’accordo. Ciò è necessario in quanto, secondo il Tribunale fede-rale, gli edifi ci aeroportuali e i cambiamenti d’esercizio che hanno notevoli ripercussioni sul territorio, sull’ambiente e sulle capacità non possono essere realizzati senza una base giuridica nella scheda di coordi namento PSIA.

Secondo quanto previsto, all’attuazione dell’accordo internazionale sarà connesso il prolungamento della pista 28 (atterraggi da est) e della pista 32 (decolli verso nord). Detti prolungamenti sono per ora riportati nella scheda di coordinamento a titolo indicativo, e pertanto non sono ancora vincolanti dal punto di vista giuridico. In tal modo, l’aeroporto può comunque dare avvio alle fasi di pianifi cazione necessarie. La decisione defi nitiva in merito all’allungamento delle piste spetterà comunque al Cantone di Zurigo. Un’ulteriore indicazione concerne l’avvicinamento a gomito da nord, come alternativa agli avvicinamenti da sud. Anche in merito a questa opzione, realizzabile soltanto mediante avvicinamento di precisione con supporto satellitare, sarà presa una decisione defi nitiva soltanto nella seconda fase.

Indipendentemente dal processo PSIA, tra il 2011 e il 2012 l’esercizio dell’aeroporto è stato sottoposto a una verifi ca completa della sicurezza. Una parte delle misure raccomandate nel rapporto fi nale fi gura nella scheda di coordinamento ora approvata. Ulteriori misure sono ancora in fase di esame; saranno eventual-mente integrate nella seconda tappa del processo PSIA.

Ordinamento e pianificazione del territorio, Concezioni e piani settoriali I are intra info 3.13

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Lo PSIA è uno strumento di pianifi cazione e coordinamento della Confederazione. Stabilisce gli obiettivi e i requisiti per l’infrastruttura aeronautica. Nelle singole schede di coordinamento fi ssa le condizioni quadro per il potenziamento e l’esercizio futuro di ogni aerodromo. Dal 2002 il Consiglio federale ha approvato le schede di coordinamento relative a 42 aerodromi. Con quella per l’aeroporto di Zurigo vengono gettate le basi per l’esercizio e l’infrastruttura fi no al 2030.

www.bazl.admin.ch/aktuell/medieninformation/00024/index.html?lang=it&msg-id=49403

Ulteriori informazioni:

Martin Bär, Sezione Piano settoriale e impianti, Uffi cio federale dell’aviazione civile UFAC, tel. +41 31 325 80 65,

e-mail: [email protected]

Pianifi cazione del territorio in generale

Comunicazione dell’ARE

Daniel Dubas nominato Capo della Sezione Sviluppo sostenibile

Dal 1° settembre 2013, Daniel Dubas dirigerà la Sezione Sviluppo sostenibile dell’Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE). La direzione dell’ARE ha nominato il politologo bilingue come successore di Daniel Wachter, che assumerà la carica di responsabile dell’Uffi cio dei Comuni e dell’ordinamento terri-toriale del Cantone di Berna.

Daniel Dubas, 35 anni, in servizio all'ARE da quattro anni, è stato fi nora responsabile della Strategia per uno sviluppo sostenibile e del suo coordinamento a livello federale. Dopo aver svolto studi di scienze politiche all'Università di Losanna, ha conseguito il diploma post-laurea in sviluppo urbano degli atenei di Losanna e Ginevra. Durante la sua carriera professionale è stato, tra l'altro, collaboratore scientifi co presso l'Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica (IDHEAP), eseguendo analisi politiche, e su incarico del Cantone di Vaud, ha accompagnato i lavori di messa a punto dell'Agenda 21 cantonale.

La Sezione Sviluppo sostenibile è incaricata del coordinamento generale della politica dello sviluppo soste-nibile in Svizzera e defi nisce la Strategia per uno sviluppo sostenibile del Consiglio federale, garantendone il coordinamento a livello federale nel quadro del Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS). Attraverso il Forum Sviluppo sostenibile, la Sezione sostiene inoltre i processi e le attività impron-tate alla sostenibilità dei Cantoni e dei Comuni. Infi ne, in stretta collaborazione con altri servizi federali, provvede all'attuazione dei risultati della Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile (Rio+20) in Svizzera, cura, attraverso il dialogo sullo sviluppo sostenibile, lo scambio tra i differenti gruppi di interesse e pro-muove diversi strumenti per valutare e misurare lo sviluppo sostenibile.

Ulteriori informazioni:

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

e-mail: [email protected]

Comunicazione dell’ARE

Nicole Mathys nuova Responsabile della Sezione Dati di pianifi cazione

La direzione dell’ARE ha deciso di affi dare, a partire dal 1° novembre 2013, la responsabilità della Sezione Dati di pianifi cazione dell’Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) a Nicole Mathys, attuale vice responsabile della Sezione Regolazione del mercato dell’Uffi cio federale dell’energia (UFE).

Ordinamento e pianificazione del territorio, Concezioni e piani settoriali, in generale I are intra info 3.13

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La Sezione Dati di pianifi cazione studia ed elabora i dati inerenti allo sviluppo del territorio e dei trasporti, seguendo in particolare lo sviluppo dei territori urbani e rurali, dell’utilizzazione del suolo, del compor-tamento degli utenti del traffi co nonché le prospettive del traffi co viaggiatori e del traffi co merci. Nicole Mathys e il suo team composto da sette collaboratori/trici, oltre a rilevare e aggiornare periodicamente la Statistica delle zone edifi cabili della Svizzera, promuovere e sviluppare ulteriormente i sistemi di geoin-formazione dell’Uffi cio, rielaborare e svolgere a intervalli regolari il microcensimento mobilità e trasporti e gestire il centro di competenze per la modellizzazione del traffi co a livello nazionale, devono anche elaborare strategie, metodologie e procedure nuove per affrontare l’interazione sempre più intensa tra spazio e traffi co.

Negli ultimi cinque anni Nicole Mathys ha lavorato presso l’Uffi cio federale dell’energia (UFE). L’economista trentacinquenne è titolare di un dottorato conseguito presso l’università di Losanna in economia geogra-fi ca e economia dell’ambiente.

Ulteriori informazioni:

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

e-mail: [email protected]

Kanton Basel-Stadt

Entwicklungsplan für Basels Norden

Für Basels Norden besteht die Chance die städtebauliche Situation, ausgelöst durch die geplante Moderni-sierung der Hafeninfrastruktur nachhaltig zu verbessern. In einem Entwicklungsplan sollen die vielfältigen Entwicklungsabsichten nun miteinander koordiniert und mit den Ansprüchen der bestehenden Quartiere zu einer abgestimmten Zielperspektive zusammengeführt werden. Ein entsprechender Antrag wurde dem Grossen Rat, dem Parlament des Kantons Basel-Stadt, kürzlich vorgelegt. In einer ersten Phase werden Grundlagen erarbeitet und der bereits gestartete Mitwirkungsprozess vertieft.

Die Entwicklung des Hafens und der benachbarten Quartiere Klybeck und Kleinhüningen steht in einem his-torischen Zusammenhang mit der industriellen Prägung von Basels Norden. Erstmals seit den 1940er-Jahren ist eine Veränderung der Situation, die mit dem Bau des Hafens und anderer Infrastrukturanlagen geschaf-fen wurde, wieder denkbar. Mit der angesichts der stark zunehmenden Güterströme dringend gebotenen Weiterentwicklung des Hafens eröffnet sich für die Bevölkerung die Chance, die bisher nicht nutzbare, aber hervorragende Lage am Rhein zu nutzen. Auf den in Zukunft frei werdenden Hafenarealen erhal-ten die bestehenden Quartiere einen neuen Zugang zum Wasser und am Dreiländereck kann ein neuer Stadtteil entstehen.

Mit einem solchen neuen Stadtteil im Herzen der trinationalen Agglomeration und in direkter Nachbar-schaft zu den badischen bzw. elsässischen Städten Weil am Rhein und Huningue kann die Grenzsituation völlig neu gestaltet werden: Mit neuen Brücken und Stegen über die Grenzen nach Deutschland und Frankreich wird die Chance der besonderen Grenzlage genutzt, statt sich wie bisher nur den Rücken zu-zuwenden. Über die Zusammenarbeit des Projekts «3Land» wurde im Intra Info 4.11 berichtet.

www.hafen-stadt.ch

Weitere Informationen:

Ivan Rosenbusch, Bau- und Verkehrsdepartement des Kantons Basel-Stadt, Städtebau & Architektur, Planungsamt, Rittergasse 4,

4001 Basel, Tel. +41 61 267 60 45, E-Mail: [email protected], www.planungsamt.bs.ch

Ordinamento e pianificazione del territorio, in generale I are intra info 3.13

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Kanton Basel-Stadt

IBA Basel 2020 Projektschau 2013

Drei Jahre nach ihrer Lancierung öffnet die Internationale Bauausstellung IBA Basel 2020 ihre Pforten für Bevölkerung und Fachpublikum und präsentiert im Rahmen der Projektschau 2013 ihre Arbeit. Vom 19.10. bis zum 9.11.2013 werden im IBA Haus in Basel die Zwischenergebnisse der bisher 43 IBA Projekte präsentiert.

Die IBA Basel 2020 ist keine Ausstellung im klassischen Sinne. Vielmehr handelt es sich um einen zehnjäh-rigen Prozess, in dem sich die trinationale Agglomeration im Dreiländereck Frankreich, Deutschland und Schweiz mit Fragen der Stadtentwicklung auseinandersetzt. Dabei werden modellhafte und innovative Lösungen für diesen funktional eng verfl ochtenen, gleichzeitig aber administrativ fragmentierten Raum gesucht.

Die IBA Basel 2020 ist die erste grenzüberschreitend stattfi ndende Ausstellung dieser Art. Sie soll die langjährige grenzüberschreitende Zusammenarbeit der Kommunen und Institutionen in der Region sicht-bar und durch konkrete Projekte für die Bevölkerung erlebbar machen. In einem kontinuierlichen Qua-lifi zierungsprozess hat das IBA-Kuratorium aus bisher über 130 eingereichten Projekten 43 ausgewählt. Die einzelnen Projekte aus den drei Handlungsschwerpunkten «Landschaftsräume», «Stadträume» und «Zusammen leben» folgen dem IBA Motto «Au-delà des frontières, ensemble – Gemeinsam über Grenzen wachsen» und sollen gemeinsame Räume und Verbindungen schaffen.

Die IBA-Projektschau 2013 gibt Einblick in die grenzüberschreitende Zusammenarbeit und in ihr Vorge-hen. Die öffentlichen und privaten Projektträger präsentieren sich und ihre Projekte der Bevölkerung der Region. Des Weiteren erfolgt ein Ausblick auf den Zeitraum bis 2020, dem fi nalen Präsentationsjahr der IBA Basel 2020. Abgerundet wird die IBA-Projektschau 2013 durch ein umfassendes Begleitprogramm: Über den gesamten Zeitraum werden Bus- und Fahrradtouren durch die reale Projektlandschaft angebo-ten. Fachveranstaltungen wie der «IBA Wortwechsel», der «IBA Landschaftskongress» oder der «Cross Border Planning and Cooperation Congress» bieten die Möglichkeit, die IBA Themen mit Politikern, IBA Projektträgern und Experten zu diskutieren. Ab dem 17.8.2013 gibt die IBA Roadshow an wechselnden Orten in der trinationalen Agglomeration eine Vorschau auf die Projektschau 2013, ehe im Vorfeld der Eröffnung die IBA Basel 2020 die Bevölkerung zu einer Klangperformance und einer Lichtinstallation im Dreiländereck einlädt.

www.iba-basel.net/de/projektschau-2013.html

Weitere Informationen:

Julian Pfefferle, Bau- und Verkehrsdepartement des Kantons Basel-Stadt, Städtebau & Architektur, Planungsamt, Rittergasse 4,

4001 Basel, Tel. +41 61 267 69 19, E-Mail: [email protected], www.planungsamt.bs.ch

Kanton Schaffhausen

Abschlussbericht Raum+ Schaffhausen

Die Resultate der Erhebung der Siedlungsfl ächenreserven nach der Methode Raum+ der ETH Zürich liegen vor. Die Erhebung wurde durch ein Bearbeitungsteam der Professur für Raumplanung zusammen mit den Gemeinden durchgeführt und in einem Bericht ausgewertet. Gesamtkantonal sind genügend Reserven vorhanden und mehrheitlich baureif. Das Angebot entspricht jedoch nicht überall der Nachfrage. Die Bearbeiter haben für das weitere Vorgehen Empfehlungen ausgearbeitet.

Ordinamento e pianificazione del territorio, in generale I are intra info 3.13

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Mit der Methode Raum+ liegt erstmals eine aktuelle Übersicht über noch unüberbaute, verfügbare und nicht verfügbare Siedlungsfl ächen vor. Dies für alle Gemeinden gleichzeitig und mit einer einheitlichen Erfassungsmethodik. Dabei spielt nicht nur die Menge eine Rolle, sondern es wurden auch qualitative Informationen erhoben, wie beispielsweise die Einstellung der Grundeigentümer zur Veräusserung, die Nachfrage nach den Parzellen oder Entwicklungshemmnisse wie Altlasten oder eine unsichere Rechtslage. Generell lässt sich sagen, dass die vorhandenen Siedlungsfl ächenreserven genügen, um die Wachstums-ziele der Regierung bezüglich der Einwohnerentwicklung aufzunehmen. Jedoch stellten die Verteilung der Siedlungsfl ächenreserven und die Diskrepanz von Angebot und Nachfrage die Gemeinden und den Kanton vor grosse Herausforderungen. Zurzeit fehlen adäquate Instrumente, die jedoch mit einer Bauge-setzrevision zur Verfügung gestellt werden sollen.

Der Bericht kann als PDF-Datei unter www.sh.ch/index.php?id=220 heruntergeladen werden.

Weitere Informationen:

Susanne Gatti, Kantonsplanerin, Leiterin Planungs- und Naturschutzamt, Beckenstube 11, 8200 Schaffhausen

Tel. +41 52 632 73 23, E-Mail: [email protected]

Cantone Ticino

Opportunità di sviluppo economico e territoriale attorno alle stazioni del sistema ferroviario regionale del Ticino

Nel mese di giugno 2013 il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino ha pubblicato un quaderno informativo che presenta un’analisi del potenziale insediativo esistente attorno alle stazioni del sistema ferroviario regionale. L’analisi mostra che in questi comparti vi sono circa 700 ha di zona edifi cabile libera, sottosfruttata o vetusta e quindi di principio disponibile a breve o medio termine. Si tratta di un potenziale notevole, in cui è possibile intervenire con politiche di recupero, riqualifi ca e densifi cazione, indirizzate verso una maggiore concentrazione di abitanti e posti di lavoro in ubicazioni caratterizzate da un’elevata accessibilità. Rafforzare il ruolo dei comparti urbani attorno alle stazioni è una premessa per realizzare la visione di Città-Ticino prefi gurata dal Piano direttore cantonale, anche nell’ottica di frenare l’espansione disordinata degli insediamenti e l’aumento del traffi co motorizzato, e per contenere la pressione sui pae-saggi aperti del fondovalle. Il Dipartimento del territorio, con la collaborazione di FFS e di TILO, ha un ruolo trainante nello sviluppo del sistema ferroviario regionale. Ha pure svolto, con i Comuni interessati, un importante lavoro nella promozione della riqualifi ca urbanistica dei comparti delle stazioni. Il quaderno offre ulteriori utili spunti per la loro pianifi cazione, rivolti in primis ai Comuni e più in generale agli attori pubblici e privati, al fi ne di individuare occasioni di sviluppo e di riordino.

www4.ti.ch/fi leadmin/DT/temi/piano_direttore/pubblicazioni/Comparti_stazioni_sfi da_urbanistica.pdf

Ulteriori informazioni:

Andrea Felicioni, Sezione dello sviluppo territoriale, Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, tel. +41 91 814 38 77,

e-mail: [email protected]

Institut für Raumentwicklung IRAP

Werkzeugkasten Arbeitsstandorte GR: Hilfsmittel für Gemeinden und Kantone

Die Ämter für Raumentwicklung sowie für Wirtschaft und Tourismus des Kantons Graubünden möchten die räumlichen Voraussetzungen für grosses Wirtschaftswachstum schaffen durch ausreichend Entwick-lungsfl ächen und eine möglichst optimierte Nutzungsmischung.

Hierfür wird ein Werkzeugkasten entwickelt, der die Gemeinden des Kantons unterstützt, im richtigen Umfang die geeigneten Flächen für die Arbeitsplatzentwicklung bereitzustellen. Dabei werden nicht nur

Ordinamento e pianificazione del territorio, in generale I are intra info 3.13

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die im kantonalen Richtplan und im Agglomerationsprogramm bestimmten Arbeitsstandorte mit dem Werkzeugkasten adressiert, sondern er soll generell auf alle Industrie-, Gewerbe- und Mischzonen an-wendbar sein.

Gemeinsam mit den Projektpartnern KEEAS Raumkonzepte (Leitung) und ImmoCompass AG wird der Werkzeugkasten entwickelt.

www.irap.ch/Newsletter.7239.0.html?&L=1

Projektleitung: Prof. Dr. Dirk Engelke, Projektmitarbeit: Martin Schlatter, Auftraggeber: Kanton Graubünden, Amt für Raumpla-

nung sowie Amt für Wirtschaft und Tourismus, Projektpartner: KEEAS Raumkonzepte, Zürich ImmoCompass AG, Zürich

Weitere Informationen:

Hochschule für Technik Rapperswil, Institut für Raumentwicklung IRAP, Oberseestrasse 10, 8640 Rapperswil,

Tel. +41 55 222 48 95,

E-Mail: [email protected]

Institut für Raumentwicklung IRAP

Harmonisierung der kantonalen Raumbeobachtungen: Projektabschluss

Bei der Steuerung der Raumentwicklung in der Schweizer Raumplanung nehmen die Kantone im Rahmen ihrer Richtplanung eine wesentliche Rolle ein. Die kantonale Raumbeobachtung ist ein wichtiger Bestand-teil einer steuernden und koordinierenden Raumplanung. Das Projekt «Harmonisierung der kantona-len Raumbeobachtungen» zielte ab auf eine politisch-administrative Grenzen übergreifende (Gemeinde, Kantone), auf funktionale Räume ausgerichtete Raumbeobachtung. Dazu wurde zusammen mit den am Projekt beteiligten Kantonen ein einheitliches und konsensbasiertes Indikatorenset zur systematischen, periodischen Erhebung und Auswertung raumrelevanter und planungsunterstützender Daten entwickelt. Mit der Unterteilung in Kern- und Zusatzindikatoren wird Rücksicht auf die unterschiedlichen Charakte-ristika und Bedürfnisse der Kantone genommen.

www.irap.ch/Newsletter.7239.0.html?&L=1

Projektleitung: Raimund Kemper, Projektmitarbeit: Martin Schlatter, Patricia Nigg, Auftraggeber: KTI Kommission für Technologie

und Innovation, ARE Bundesamt für Raumentwicklung, Kantone AG, GR, GE, SG (mit AI, AR, GL), NE, NW, SO, TG, TI, VD, VS

Weitere Informationen:

Hochschule für Technik Rapperswil, Institut für Raumentwicklung IRAP, Oberseestrasse 10, 8640 Rapperswil,

Tel. +41 55 222 48 95,

E-Mail: [email protected]

Institut für Raumentwicklung IRAP

Raumplanerische Anforderungen an Modellfl ugplätze: Planungsleitfaden in Erarbeitung

Der Raum für Hobby-Modellfl ieger wird vor allem im dicht besiedelten Gebiet immer enger. Bestehende Modellfl ugplätze langfristig zu erhalten oder Modellfl ugplätze, die aufgehoben werden müssen, an einem anderen Standort gleichwertig zu ersetzen, wird deshalb immer anspruchsvoller. Der Regionalverband Modellfl ug Nordostschweiz hat deshalb das IRAP beauftragt, den Modellfl ugvereinen «Hilfe zur Selbst-hilfe» zu leisten. Soeben wurden in einem 1. Schritt die raumplanerischen Anforderungen an Modell-fl ugplätze analysiert und eine Vorgehensskizze erstellt. Im 2. Schritt soll diese nun bei der Planung von Modellfl ugplätzen in mehreren Gebieten getestet werden. Und in einem 3. Schritt soll daraus letztendlich ein Planungsleitfaden für Modellfl ugplätze entwickelt werden.

www.irap.ch/Newsletter.7239.0.html?&L=1

Ordinamento e pianificazione del territorio, in generale I are intra info 3.13

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Projektleitung: Prof. Andreas Schneider, Projektmitarbeit: Martin Schlatter, Auftraggeber: Regionalverband Modellfl ug Region

Nordostschweiz

Weitere Informationen:

Hochschule für Technik Rapperswil, Institut für Raumentwicklung IRAP, Oberseestrasse 10, 8640 Rapperswil,

Tel. +41 55 222 48 95,

E-Mail: [email protected]

Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio

Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, Uffi cio federale dell'ambiente UFAM, Uffi cio federale dell'agricoltura UFAG e Segreteria di Stato dell'economia SECO

Progetti modello: nuove vie e alleanze per lo sviluppo sostenibile del territorio

L’economica e la popolazione crescono così come il fabbisogno di superfi ci. Gli spazi a disposizione sono sfruttati intensamente e il consumo di risorse è in costante aumento. Tale situazione mette in pericolo la qualità degli insediamenti e del paesaggio. La politica svizzera di ordinamento del territorio necessita quindi di approcci innovativi, sull'esempio dei 44 progetti modello sostenuti dalla Confederazione. Si tratta di progetti che sperimentano nuove possibilità di gestione sostenibile del paesaggio e degli spazi insediativi. Le proposte risolutive formulate nei progetti sono state presentate in occasione della manifestazione del 27 agosto 2013 tenutasi a Berna. Dal 2014, la Confederazione promuoverà ulteriori progetti in tal senso.

Una migliore integrazione di edifi ci agricoli nel paesaggio della Svizzera orientale, reti urbane nell’Altopiano o nell’Arco giurassiano, pianifi cazioni sovracomunali di nuovi quartieri in Ticino o collaborazioni transfron-taliere a Ginevra e Basilea: si tratta soltanto di alcuni esempi fra i tanti progetti modello. Enti locali, regio-nali e cantonali in tutta la Svizzera hanno elaborato soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile di pae-saggi e insediamenti. Tra il 2007 e il 2011 gli Uffi ci federali dello sviluppo territoriale (ARE), dell’ambiente (UFAM), dell’agricoltura (UFAG) nonché il Segretariato di Stato dell’economia (SECO) hanno sostenuto 44 progetti modello, permettendo a Comuni e Cantoni di benefi ciare di aiuti tecnici e fi nanziari.

«Laboratori orientati alla pratica» nell’ambito dello sviluppo territorialeIn occasione del Forum sviluppo sostenibile, svoltosi il 27 agosto 2013 a Berna e patrocinato dall’Unione delle città svizzere (UCS), dall’Associazione dei Comuni svizzeri (ACS) e dalla Conferenza svizzera dei diret tori delle pubbliche costruzioni, della pianifi cazione del territorio e dell’ambiente (DCPA), i promotori dei progetti modello hanno presentato al pubblico le proprie esperienze. Al contempo la Confederazione ha pubblicato una sintesi dei progetti modello, sotto forma di opuscolo, nonché cinque studi tematici su progetti modello selezionati.

I progetti modello presentano le caratteristiche dei laboratori orientati alla pratica. Essi illustrano nuo-ve possibilità per quanto concerne le collaborazioni e il coordinamento intersettoriali e sovraregionali, l’allestimento di reti, lo sfruttamento di potenziali a livello regionale, lo sviluppo centripeto e di qualità degli insediamenti o la limitazione della superfi cie edifi cata. Oltre ai Cantoni, alle regioni e ai Comuni anche la Confederazione benefi cia dei risultati ottenuti dai progetti modello, attingendo alle preziose esperienze maturate per elaborare importanti strategie nell’ambito del Progetto territoriale Svizzera, quali ad esempio la pianifi cazione all’interno di spazi funzionali o i sistemi di compensazione vantaggi-oneri. Essendo orientati alla prassi, i progetti modello illustrano le esigenze concrete nonché gli obiettivi che con impegno, perseveranza e abilità strategiche nonché politiche possono essere raggiunti.

Nuova generazione a partire dal 2014La Confederazione continua ad impegnarsi in questo campo e lancia a partire dal 2014 una nuova serie di progetti modello. Il bando di concorso è rivolto a tutti i Cantoni, Comuni ed enti regionali svizzeri e

Ordinamento e pianificazione del territorio, Progetti modello Sviluppo sostenibili del territorio I are intra info 3.13

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verrà pubblicato all’inizio di novembre 2013 sul sito www.progettimodello.ch. Oltre agli Uffi ci federali da sempre coinvolti, in questa tornata i progetti modello saranno sostenuti anche dagli Uffi ci federali della sanità pubblica (UFSP), dello sport (UFSPO), delle strade (USTRA) e delle abitazioni (UFAB). Tra il 2014 e il 2018 dovranno essere attuati progetti nell’ambito di cinque priorità tematiche.

Anche in futuro verrà mantenuto l’approccio aperto dei progetti modello. La situazione iniziale non si presenta mai uguale e i risultati possono essere assai diversi. I progetti modello costituiscono una sorta di laboratorio per promuovere future evoluzioni e ispirare processi di apprendimento all’interno dell’Amministrazione, del mondo politico, del settore economico e in seno alla popolazione. In questo modo è possibile garantire un trasferimento delle conoscenze e delle esperienze, creando un esempio e un modello per altri progetti.

Progetti modello per uno sviluppo sostenibile del territorioGrazie a questo strumento, la Confederazione sostiene i progetti di enti cantonali, regionali o locali che mirano a sviluppare nuovi approcci e metodi. I progetti modello forniscono indicazioni per l'attuazione e l'ulteriore sviluppo delle politiche d'incidenza territoriale della Confederazione.

Per la terza generazione di Progetti modello 2014 – 2018, sono state scelte le seguenti priorità tematiche:

• Realizzare uno sviluppo centripeto degli insediamenti• Promuovere gli spazi non edifi cati negli agglomerati• Creare un'offerta di alloggi suffi ciente e adeguata• Promuovere l'economia negli spazi funzionali• Valorizzare e utilizzare le risorse naturali in modo durevole

I 44 Progetti modello 2007 – 2011 hanno affrontato le seguenti politiche settoriali:

• Collaborazione a livello sovraregionale• Collaborazione regionale • Coordinamento delle funzioni territoriali: gestione del territorio• Sistemi di compensazione vantaggi-oneri• Rivalutazione e valorizzazione della natura e del paesaggio• Energie rinnovabili• Turismo rurale sostenibile• Potenziali di utilizzazione per uno sviluppo centripeto degli insediamenti• Settori strategici degli agglomerati

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49985

www.progettimodello.ch

Ulteriori informazioni:

Jürg Blattner, Capo Sezione Politica degli agglomerati, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 53 91,

e-mail: [email protected]

Annette Christeller Kappeler, Settore Politica regionale e politica d’assetto del territorio, Segretaria di Stato dell’economia SECO,

tel. +41 31 322 27 75, e-mail: [email protected]

Andreas Stalder, Capo Sezione Specie, ecosistemi, paesaggi, Uffi cio federale dell’ambiente UFAM, tel. +41 79 875 63 55,

e-mail: [email protected]

Jörg Amsler, Capo Settore Sviluppo rurale, Uffi cio federale dell‘agricoltura UFAG, tel. +41 31 322 26 61,

e-mail: [email protected]

Ordinamento e pianificazione del territorio, Progetti modello Sviluppo sostenibili del territorio I are intra info 3.13

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Trasporti

Uffi cio federale di statstica UST

Mobilità svizzera – fatti e cifre in una nuova pubblicazione statistica

Quanti chilometri percorrono giornalmente gli abitanti della Svizzera? Il trasporto merci sulle strade svizzere è prodotto «in casa» o è soprattutto una conseguenza degli scambi di merci all'interno dell'UE? Quanto costano i trasporti? Chi paga che cosa? Quali utenti dei trasporti sono più coinvolti da incidenti? Le risposte a queste e a molte altre domande si trovano nella pubblicazione «Mobilità e trasporti 2013» recentemente pubblicata dall'Uffi cio federale di statistica (UST).

Un sistema di trasporti effi ciente è fondamentale per il funzionamento dell'economia e per il soddisfa-cimento dei bisogni di mobilità della popolazione. Tuttavia i trasporti comportano anche inquinamento ambientale, incidenti e costi. Questi temi sono oggetto di discussioni controverse sia negli ambienti della politica che nella società. Per poter fondare i dibattiti su basi oggettive, la Confederazione rileva un'ampia gamma di dati sui trasporti. In base a questi dati vengono regolarmente realizzate delle pubblicazioni spe-cifi che. L'UST pubblica inoltre ogni tre anni il rapporto di sintesi «Mobilità e trasporti», una panoramica sulla statistica dei trasporti in cui gli utenti possono trovare facilmente e collegare tra loro i dati centrali su tutti i temi rilevanti per i trasporti. L'edizione 2013 aggiornata e rielaborata può essere ordinata a partire da subito presso l'UST. Trasporto ferroviario di persone: aumento del 53% in 11 anni Il nuovo rapporto di sintesi mostra che negli ultimi anni il traffi co in Svizzera è notevolmente incrementato. Tra il 2000 e il 2011, nell'ambito del trasporto di persone, le prestazioni di trasporto su strada sono aumen-tate del 14% e quelle su rotaia del 53%. Nello stesso periodo, il numero di passeggeri di voli di linea o charter è cresciuto del 24%. Anche il trasporto di merci ha registrato una crescita marcata: nel periodo in esame le prestazioni di trasporto su ferrovia e strada sono aumentate complessivamente del 17%.

Il 38% delle emissioni di CO2 è prodotto dal traffico

Il nuovo rapporto di sintesi rivolge un'attenzione particolare al comportamento della popolazione in ma-teria di trasporti: nel 2010 ogni abitante in Svizzera ha percorso mediamente quasi 37 chilometri al giorno sul territorio nazionale. Il 40% della distanza è stata percorsa per il tempo libero e il 24% per lavoro. Circa due terzi della distanza giornaliera è percorsa in auto, un quarto con i mezzi pubblici (ferrovia, autopostale, bus, tram) e un po' meno di un decimo tramite traffi co lento (a piedi o in bicicletta).

La mobilità comporta tra i suoi aspetti negativi l'inquinamento ambientale e gli incidenti della circolazione. Nel 2011, per esempio, i trasporti hanno causato il 38% delle emissioni di CO2 in Svizzera. Nel 2012, 339 persone hanno perso la vita nel trasporto su strada e 28 nel traffi co ferroviario. Nel 2010, le spese per i trasporti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni sono ammontati complessivamente a 16,6 miliardi di franchi.

www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/news/medienmitteilungen.html?pressID=8966#

Ulteriori informazioni:

Ferenc Biedermann, Sezione Mobilità, Uffi cio federale di statstica UST, tel. +41 32 713 60 83, e-mail: [email protected]

Trasporti I are intra info 3.13

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Sviluppo sostenibile

Comunicazione dell’ARE

Edifi ci della Confederazione sottoposti a un test sulla sostenibilità

Per la prima volta, mediante lo strumento «Sméo» per gli edifi ci, è stata valutata la sostenibilità di un edi-fi cio dell’Amministrazione federale. La nuova costruzione, in cui l’Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) si è trasferito nel marzo 2013, ha ottenuto una valutazione positiva.

Per la prima volta una nuova costruzione della Confederazione è stata valutata mediante lo strumento «Sméo» per gli edifi ci. L’obiettivo era verifi care se la pianifi cazione e la costruzione erano avvenute secon-do i principi della sostenibilità. Per valutare la costruzione in legno a quattro piani a Ittigen, l’Uffi cio fede-rale delle costruzioni e della logistica (UFCL), in veste di committente, e l’Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE), in veste di utente, hanno scelto lo strumento «Sméo» per gli edifi ci, sviluppato nel 2009 dal Canton Vaud e dalla città di Losanna. L’uffi cio di consulenza «Bureau d’investigation sur le recyclage et la durabilité» (Bird) ha verifi cato il rispetto dei principi della sostenibilità durante le fasi di pianifi cazione e di costruzione.

Lo strumento «Sméo» per gli edifi ci è in grado di rilevare numerosi criteri che consentono di misurare la sostenibilità di un edifi cio nel corso dell’intero ciclo di vita. Si tratta ad esempio di accertare se gli eventuali siti contaminati sono stati risanati e se è stato sfruttato il potenziale per le energie rinnovabili. Sono inoltre state prese in considerazione la qualità dell’aria ambiente e la quantità di posteggi per le biciclette, come pure la distanza di questi ultimi dall’entrata. Dato che la nuova costruzione dell’ARE, come tutti i nuovi edifi ci dell’Amministrazione federale, rispetta lo standard Minergie-P-Eco, ha ottenuto buoni risultati sia dal punto di vista energetico ed ecologico che sanitario. Pur rilevando alcuni punti critici come il mancato recupero di acqua potabile per gli impianti sanitari, a cui si è rinunciato a causa degli ingenti costi e dell’elevato consumo energetico, nel complesso lo strumento «Sméo» per gli edifi ci ha valutato la nuova costruzione dell’ARE in modo molto positivo.

www.are.admin.ch/themen/nachhaltig/00270/02745/04964/index.html?lang=it

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49474

Ulteriori informazioni:

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

e-mail: [email protected]

Uffi cio federale dell'ambiente UFAM, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, Segreteria di Stato dell'economia SECO e Dipartimento federale degli affari esteri DFAE

Rio+20: rapida attuazione in Svizzera degli impulsi per l’economia verde e la sostenibilità

Nel giugno 2012 nell’ambito della Conferenza di Rio de Janeiro (Brasile), la più grande fi nora organizzata dalle Nazioni Unite, i Paesi hanno deciso di inserire l’economia verde nell’agenda internazionale e di defi -nire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Un anno dopo la Svizzera sta già mettendo in atto provvedimenti per concretizzare gli intenti.

Un anno fa a Rio de Janeiro la comunità internazionale ha stabilito che, nel contesto della lotta alla po-vertà, l'economia verde è uno degli strumenti principali affi nché l'umanità si possa sviluppare in modo sostenibile. Un documento allora approvato esortava i Paesi ad attuare l'economia verde nel quadro delle loro politiche di sostenibilità.

Sviluppo sostenibile I are intra info 3.13

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La Confederazione ha colto le sollecitazioni di Rio e sta preparando una modifi ca della legge sulla pro-tezione dell'ambiente a favore di un'economia verde. Il Consiglio federale prevede di inviare il relativo progetto in consultazione ancora prima delle vacanze estive. Sulla base del piano d'azione Economia verde approvato l'8 marzo 2013, il Consiglio federale propone di ridurre il consumo di risorse nazionale a un livello ecocompatibile. A Rio è stato inoltre adottato un programma decennale per un comportamento di consumo e di produzione sostenibile. La Svizzera è uno dei dieci membri dell'organo direttivo e si trova quindi ampiamente coinvolta nell'attuazione del programma.

Per infondere nuovo slancio allo sviluppo sostenibile a livello nazionale e locale, alla Conferenza Rio+20 si è posto l'accento sul ruolo centrale delle strategie di attuazione nazionali e degli attori locali. La Confede-razione disciplina l'attuazione dello sviluppo sostenibile con la Strategia per uno sviluppo sostenibile 2012–2015. Rio+20 ha anche confermato i Cantoni, le città e i Comuni nel loro impegno; questi ultimi intensifi cheranno i loro sforzi in particolare nell'ambito degli acquisti pubblici, dell'energia, dello sviluppo territoriale e dell'edilizia sostenibile.

A Rio è stato anche avviato un processo per elaborare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) globali. Questi obiettivi devono includere tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile. Sono importanti per indi-care a ogni Paese quali sono gli interventi necessari e rendere quantifi cabili e comparabili i progressi nello sviluppo sostenibile. La Svizzera si adopera al fi ne di armonizzare il processo OSS e gli Obiettivi di sviluppo del millennio fi ssati nel 2000 a New York e affi nché dopo il 2015 si disponga di un sistema mondiale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per l'elaborazione degli OSS il Consiglio federale ha nominato ambasciatore Michael Gerber della Dire-zione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Egli conduce i negoziati internazionali per conto della Svizzera, si occupa delle consultazioni a livello nazionale e coordina l'organo direttivo interno alla Confe-derazione composto da circa 15 servizi federali.

Infi ne, alla Conferenza Rio+20 è stato anche stabilito di sostituire la Commissione ONU per lo sviluppo sostenibile istituita alla prima Conferenza di Rio del 1992. Poiché la Commissione non ha conseguito molti successi, le subentrerà un forum politico universale di alto livello dedicato allo sviluppo sostenibile. Al contempo è stato deciso di rafforzare il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). A tale scopo è stata introdotta l'adesione universale all'UNEP. All'ultimo incontro dell'UNEP, nel febbraio 2013 a Nairobi, hanno quindi potuto partecipare per la prima volta tutti gli Stati.

La Confederazione ha messo a disposizione un sito internet in vista della Conferenza di Rio+20, che poteva essere utilizzato anche dagli attori della società civile. Il sito www.rio20.ch/it/ illustra i preparativi, lo stesso svolgimento della Conferenza e le attività successive a Rio+20. Ora, a anno dalla fi ne della Conferenza, il sito non verrà più aggiornato, tuttavia resterà in rete come archivio e fonte di informazione. I processi avviati a Rio potranno d'ora in poi essere seguiti principalmente sui siti internet dell'Uffi cio federale dell'ambiente e della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).

La nuova piattaforma della Confederazione concernente l'elaborazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) è

www.post2015.ch. Infi ne, sul sito dell'Uffi cio federale dello sviluppo territoriale si trovano informazioni sull'attuazione a livello

nazionale.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49336

Ulteriori informazioni:

Sezione Media, Uffi cio federale dell'ambiente UFAM, tel. +41 31 322 90 00, e-mail: [email protected]

Sviluppo sostenibile I are intra info 3.13

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Kanton Luzern

Beispielsammlung «Siedlungsentwicklung nach innen» sowie «Infopapier zum Thema Bauland-verfl üssigung»

In Ergänzung zur bereits vor einigen Monaten veröffentlichten Arbeitshilfe «Siedlungsentwicklung nach innen» wurde jetzt auch eine Beispielsammlung veröffentlicht mit vielfältigen und anschaulichen, im Kan-ton Luzern realisierten Beispielen. Das inzwischen ebenfalls veröffentlichte Infopapier zum Thema Bau-landverfl üssigung gibt eine Übersicht über die möglichen Massnahmen in den Bereichen Siedlungspolitik, Planungsrecht und Kommunikation, mit denen die Gemeindebehörden die bestehenden Reserven inner-halb der Bauzone besser verfügbar machen können.

www.rawi.lu.ch/index/downloads/downloads_rp.htm

Weitere Informationen:

Mike Siegrist, Kanton Luzern, Raumentwicklung, Wirtschaftsförderung und Geoinformation (rawi), Murbacherstrasse 21, 6002

Luzern, Tel. +41 41 228 51 89, E-Mail: [email protected]

Politica degli agglomerati

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC

Programma d’agglomerato: avviata la procedura di consultazione sulla chiave di ripartizione dei contributi federali

A partire dal 2015 35 città e agglomerati otterranno circa 1,6 miliardi di franchi di contributi federali per migliorare le proprie infrastrutture di trasporto. Il contributo corrisponde a una quota del 30 – 40% dei costi delle misure selezionate. Il Consiglio federale ha avviato il 26 guigno 2013 la relativa procedura di consultazione che terminerà alla fi ne di ottobre 2013.

Per migliorare le infrastrutture di traffi co nelle città e negli agglomerati saranno messi a disposizione sei miliardi di franchi provenienti dal Fondo infrastrutturale. Oltre ai trasporti pubblici, benefi cieranno delle misure anche il traffi co motorizzato privato e il traffi co lento. Nel 2006 il Parlamento ha già sbloccato circa 2,6 miliardi di franchi per il fi nanziamento di progetti urgenti pronti per la realizzazione, e nel 2010 ha liberato altri 1,5 miliardi di franchi per fi nanziare la prima generazione di programmi d’agglomerato «trasporti e insediamento». Il Consiglio federale intende ora sostenere i programmi d’agglomerato di seconda generazione, previsti a partire dal 2015, con circa 1,6 miliardi di franchi. Il Collegio ha avviato il 26 guigno 2013 la procedura di consultazione sullo stanziamento dei fondi. La consultazione terminerà alla fi ne di ottobre 2013.

Strumento centralizzato di pianificazione e attuazione coordinateI programmi d’agglomerato sono un importante pilastro della politica degli agglomerati della Confede-razione. Essi mirano a una pianifi cazione coordinata di insediamenti, paesaggio e rete di trasporti negli spazi urbani. Uno degli obiettivi è il coordinamento fra i trasporti pubblici, il traffi co motorizzato privato, il traffi co ciclistico e quello pedonale. I programmi d’agglomerato richiedono una stretta collaborazione tra Cantoni, città, Comuni e, in parte, regioni dei Paesi limitrofi come anche un’adeguata partecipazione della popolazione.

Determinante il rapporto costi-beneficiNel complesso sono stati inoltrati all’Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) 41 programmi d’agglomerato, per un volume di investimenti di 20 miliardi di franchi. 35 programmi otterranno un con-tributo federale. I criteri di selezione applicati corrispondono ai requisiti legali: miglioramento della qualità dei sistemi di trasporto, promozione dello sviluppo centripeto degli insediamenti, riduzione dell’impatto

Sviluppo sostenibile I Politica degli agglomerati I are intra info 3.13

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ambientale e del consumo di risorse nonché aumento della sicurezza del traffi co. Le esigenze degli agglo-merati superano tuttavia ampiamente i mezzi fi nanziari disponibili. Il Consiglio federale è pertanto costretto a dare la priorità ai programmi e alle misure con il migliore rapporto costi-benefi ci, pronti per la realizza-zione prima del 2019 e il cui fi nanziamento è assicurato.

Gli 1,6 miliardi di franchi non sono destinati esclusivamente ai cinque grandi agglomerati di Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna e Losanna-Morges, dove si concentrano i maggiori problemi ambientali e di traffi co, ma anche agli agglomerati medi quali Neuchâtel, La Chaux-de-Fonds, Lucerna o San Gallo-Arbon-Rorschach e ai piccoli agglomerati di Buchs-Vaduz, Sion o Locarno. A dipendenza del rapporto costi-benefi ci, la Con-federazione partecipa ai costi delle misure infrastrutturali centrali del programma con una quota tra il 30 e il 40%. I mezzi fi nanziari restanti nel Fondo infrastrutturale si riducono così a circa 370 milioni di franchi.

Alla fi ne della procedura di consultazione, il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento entro la primavera del 2014 un messaggio con una proposta di chiave di ripartizione per i contributi destinati agli agglomerati provenienti dal Fondo infrastrutturale. Il messaggio terrà conto dei risultati della procedura di consulta-zione e dei colloqui con gli agglomerati. Lo sblocco dei contributi da parte delle Camere federali dovrebbe avvenire entro l’inizio del 2015.

Futuro finanziamentoA seguito dell’evoluzione futura della popolazione, dell’economia e del corrispondente incremento della mobilità, il fabbisogno di migliorare le infrastrutture di trasporto rimarrà elevato, soprattutto negli agglo-merati. Con il nuovo Fondo per le strade nazionali e il traffi co d’agglomerato il Consiglio federale vuole garantire e consolidare il futuro fi nanziamento del traffi co d’agglomerato. I programmi d’agglomerato costituiscono un importante strumento per assicurare a lungo termine una politica coerente in materia di sviluppo territoriale e di trasporti.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49433

www.are.admin.ch/themen/agglomeration/00626/01680/index.html?lang=it

Ulteriori informazioni:

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

e-mail: [email protected]

Collaborazione internazionale

Comunicazione dell’ARE

Premiata l'architettura esemplare nelle Alpi

La Svizzera e il Liechtenstein hanno consegnato il 29 agosto 2013 i premi «Constructive Alps» per il secondo concorso internazionale di architettura per le ristrutturazioni e costruzioni sostenibili nelle Alpi. Oltre ai tre premi, la giuria ha assegnato anche sette riconoscimenti, di cui uno anche a un progetto svizzero.

Per il concorso internazionale di architettura «Constructive Alps», dotato di 50 000 euro, gli architetti hanno presentato dei progetti che dovevano soddisfare sia criteri estetici che di sostenibilità. La giuria tecnica ha consegnato il 29 agosto 2013 i premi ai vincitori al Museo alpino di Berna. Al concorso hanno partecipato 400 progetti provenienti dall'intero arco alpino, pari al doppio della prima edizione del 2010. Il crescente interesse si rispecchia anche nel verdetto della giuria, che tra i 30 progetti selezionati per la fi nale ha deciso di premiare tre progetti e di consegnare sette riconoscimenti. Secondo le motivazioni della giuria, i progetti premiati mettono in atto, ognuno a suo modo e senza compromessi, le condizioni del concorso relative alle responsabilità ambientali, sociali ed economiche nel quadro di risanamenti o di nuove costruzioni. I progetti provenienti dal Voralberg, così come era avvenuto per la prima edizione, hanno suscitato particolare interesse. Sono comunque risultati interessanti e degni di nota anche progetti di Slo-

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venia, Italia, Francia, Svizzera e altri Bundesländer austriaci, con costruzioni di notevole valenza energetica, che hanno saputo sfruttare con lungimiranza i materiali del posto quali il legno, la paglia, l'argilla o il sasso.

Primo premio: dalla facciata alle sedie tutto è in abeteIl primo premio è stato assegnato al centro di formazione agraria di Salzkammergut in Austria. Partendo dalla base dell'edifi cio a forma di «L», gli architetti hanno poi ampliato la struttura, trasformandola in una costruzione quadrata con cortile interno. Il complesso si distingue nettamente dai prati circostanti e utilizza poco suolo. La facciata è in abete della regione, così come tutto il resto dell'edifi cio, dal tetto alle fondamenta, con grandi fi nestre che portano molta luce negli spazi interni. Il legno utilizzato è grezzo, così da risultare naturale con tutte le sue venature. Anche le sedie, gli armadi e gli scaffali sono in abete. La facciata è stata isolata con lana di montone e cellulosa, così da trasformare il centro di formazione in una casa passiva.

Secondo premio: dialogo tra passato e presenteLa casa della famiglia Brugger sul Bartholomäberg (Voralberg) è la testimonianza di un risanamento pru-dente di un edifi cio ricco di storia e tradizioni: un dialogo tra elementi costruttivi ristrutturati con cura ed altre parti moderne integrate con sapienza. La casa in legno a telaio risale a circa 250 anni fa e fa parte delle case tipiche e tradizionali del Montafon. La costruzione è estremamente parsimoniosa e utilizza solo materiale locale: le fondamenta sono in sasso e il resto è in abete massiccio.

Terzo premio: un fiore all'occhiello nel centro del paeseIn Slovenia, il centro multifunzionale ristrutturato di Rinka permette alla località di svilupparsi, promuove l'economia e rafforza il capitale sociale. L'edifi cio si integra nel villaggio, pur mantenendo il suo carattere particolare e unico. Il Comune ha affi ttato i locali al primo piano alle imprese che vogliono implementare le loro attività sul posto, al fi ne di mantenere i giovani nella valle. La sala riunione consente ai contadini di incontrarsi. Al piano superiore si è insediata l'amministrazione comunale.

Oltre ai tre premi, la giuria ha deciso di assegnare i seguenti riconoscimenti:

• Casa d'abitazione La Salière, Grenoble, Grenoble, F• Mulino e cooperativa Agri’90, Storo, I• Cinema Sil Plaz, Ilanz, CH• Risanamento e ampliamento della scuola Mähdle, Wolfurt, A• LifeCycleTower One, Dornbirn, A• Ristrutturazione della casa Simma, Egg, A• Vigili del fuoco e asilo nido, Thüringerberg, A

I progetti selezionati sono presentati nell'ambito dell'esposizione «Constructive Alps», al Museo alpino di Berna, fi no al 29 settembre 2013. La rivista di architettura «Hochparterre» dedicherà un'edizione speciale in lingua tedesca e inglese ai progetti vincitori.

Piano d'azione per il clima«Constructive Alps» è il contributo della Svizzera, del Principato del Liechtenstein e della CIPRA all'attuazione del Piano d'azione per il clima della Convenzione delle Alpi. Nel 2009, adottando questo Piano, i Paesi alpini si sono impegnati a rendere le Alpi una regione modello in materia di protezione del clima. Lo scopo è mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi agli stessi. I risanamenti e le costruzioni sostenibili possono garantire il loro contributo, infl uenzando il consumo energetico.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=50045

www.constructivealps.net/it/

www.alpinesmuseum.ch/fr/

Ulteriori informazioni:

Silvia Jost, responsabile del servizio Affari internazionali, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 79 277 37 20,

e-mail: [email protected]

Collaborazione internazionale I are intra info 3.13

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Diritto

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC

Legge e ordinanza sulle abitazioni secondarie: avviata la procedura di consultazione

Il Consiglio federale ha avviato ieri la consultazione relativa agli avamprogetti della legge d'esecuzione e dell'ordinanza sulle abitazioni secondarie. La procedura si concluderà il 20 ottobre 2013.

Il 22 agosto 2012, il Consiglio federale ha emanato l'ordinanza sulle abitazioni secondarie, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2013. L'ordinanza sarà valida fi no all'entrata in vigore della legislazione d'esecuzione relativa all'articolo costituzionale sulle abitazioni secondarie (art. 75b Cost.). La Costituzione federale chiede espressamente che il Consiglio federale emani le disposizioni esecutive necessarie. Un ampio gruppo di lavoro diretto dall'Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) ha elaborato gli avamprogetti di legge federale e di ordinanza sulle abitazioni secondarie, riprendendo, completando e precisando i temi già oggetto dell'ordinanza del 22 agosto 2012. Il Consiglio federale ha avviato ieri la consultazione.

Il progetto posto in consultazione prevede due varianti per quanto concerne le abitazioni che sottostanno al diritto anteriore, ovvero quelle che, in data 11 marzo 2012, esistevano già o benefi ciavano di una decisione passata in giudicato. Secondo la prima variante, esse possono essere oggetto di cambiamenti di destinazione e, addirittura, di ampliamenti di lieve entità. I Cantoni devono però evitare che vengano commessi degli abusi. La seconda variante prevede che tali abitazioni possano essere modifi cate solo entro i limiti della superfi cie utile principale esistente e che i cambiamenti di destinazione siano ammessi solo se si rendono necessari per ragioni particolari, quali decesso, modifi ca dello stato civile e simili.

La costruzione di nuove abitazioni secondarie è in linea di principio vietata nei Comuni la cui la quota di tali tipi di abitazioni supera il 20 per cento. Tuttavia, l'avamprogetto di legge consente che vengano costruite abitazioni sfruttate a scopi turistici, i cosiddetti «letti caldi». Esse possono essere realizzate nell'ambito di strutture ricettive organizzate, tra cui rientrano alberghi veri e propri e residenze paralberghiere. Inoltre, i residenti possono realizzare un'abitazione supplementare da sfruttare a fi ni turistici nello stesso edifi cio in cui costruiscono la loro abitazione primaria. L'avamprogetto ammette anche una terza categoria di abitazioni sfruttate a scopi turistici che devono essere offerte su una piattaforma di distribuzione commer-ciale destinata al mercato internazionale. La realizzazione di tale tipo di abitazioni sarà consentita solo nei comprensori per i quali è stato dimostrato il fabbisogno e che sono espressamente destinati a questo uso dal piano direttore cantonale.

Secondo l'ordinanza attualmente in vigore, il cambiamento di destinazione delle strutture alberghiere è autorizzato se queste ultime sono utilizzate da almeno 25 anni e non possono più essere sfruttate in modo redditizio. A completamento di questa disposizione, l'avamprogetto di legge prevede un'altra possibilità per la costruzione di nuove abitazioni secondarie: esse sono ammesse fi no a una quota massima del 20 per cento della superfi cie utile principale esistente di una struttura ricettiva, sempre che siano necessarie per il fi nanziamento della costruzione o per la continuazione dell'esercizio.

La procedura di consultazione relativa agli avamprogetti della legge federale e dell'ordinanza sulle abita-zioni secondarie si concluderà il 20 ottobre 2013; entro la fi ne del 2013 o l'inizio del 2014, il Consiglio federale trasmetterà al Parlamento il messaggio concernente la legge.

www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=49464

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Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC

Revisione parziale dell'ordinanza sulla pianifi cazione del territorio: il Consiglio federale apre la consultazione

Nella sua seduta del 28 agosto 2013, il Consiglio federale ha aperto la consultazione sull'avamprogetto di revisione parziale dell'ordinanza sulla pianifi cazione del territorio. Grazie a questo nuovo testo normativo, alle Direttive tecniche sulle zone edifi cabili e all'Integrazione alla Guida sulla pianifi cazione direttrice, viene attuata la volontà popolare espressa con il voto del 3 marzo 2013 con l’approvazione della revisione della legge sulla pianifi cazione del territorio. Questi tre strumenti servono in particolare a pilotare lo sviluppo degli insediamenti verso l'interno. La consultazione si concluderà il 30 novembre 2013.

Il 3 marzo 2013, il 62,9 per cento dei votanti ha accolto la revisione parziale della legge sulla pianifi ca-zione del territorio (LPT). Dopo il voto popolare, sono stati elaborati i necessari strumenti di attuazione, adattando soprattutto l'ordinanza del 28 giugno 2000 sulla pianifi cazione del territorio. Per il calcolo del fabbisogno di zone edifi cabili sono determinanti le «Direttive tecniche sulle zone edifi cabili», ela-borate congiuntamente da Confederazione e Cantoni. L'ordinanza e le direttive sono completate da un'«Integrazione alla Guida alla pianifi cazione direttrice» in ambito insediamenti. In merito a questi tre strumenti di attuazione strettamente interconnessi, il Consiglio federale ha deciso il 28 agosto 2013 di aprire la procedura di consultazione.

La gestione dello sviluppo centripeto degli insediamenti è l'elemento centrale dell'attuazione della revi-sione della LPT: in futuro gli insediamenti devono situarsi maggiormente in comprensori già edifi cati e ben raggiungibili. Inoltre, occorre sfruttare maggiormente i potenziali di sviluppo interno, ad esempio tramite una densifi cazione o una riqualifi ca di aree dismesse. Le zone edifi cabili sovradimensionate vanno ridotte e spostate laddove sono necessarie. A tale scopo, sono fondamentali i piani direttori cantonali, con le loro strategie cantonali di sviluppo territoriale e le indicazioni relative allo sviluppo degli insediamenti. I Cantoni adatteranno i propri piani direttori dopo l'entrata in vigore degli strumenti di attuazione sulla base dei testi defi nitivi.

Le zone edificabili vanno adeguate al fabbisognoIn futuro, in linea di principio, le dimensioni delle zone edifi cabili non dovranno più essere calcolate per il singolo Comune, ma per Cantone secondo le prescrizioni del Consiglio federale. Per quanto riguarda le zone per l'abitazione, le zone miste e quelle centrali, che costituiscono il 70 per cento circa delle superfi ci edifi cabili, viene quindi defi nito un criterio il «tasso di sfruttamento cantonale») che stabilisce quando le superfi ci edifi cabili di un Cantone risultano essere nel loro complesso troppo grandi. Questo criterio è appli-cabile su tutto il territorio nazionale e tiene conto anche delle specifi cità regionali. Nell'ambito di questo nuovo quadro d'orientamento, i Cantoni sono liberi di emanare prescrizioni per i Comuni e le regioni.

Le zone edifi cabili di un Cantone non risultano sovradimensionate, se servono a coprire il numero di abitanti e persone occupate pronosticati in un orizzonte di 15 anni (quoziente di sfruttamento del 100 per cento). Se questo quoziente di sfruttamento risulta leggermente inferiore, è possibile azzonare se si compensano questi nuovi azzonamenti con una superfi cie equivalente di dezonamenti, oppure se queste riconversioni vengono cautelate in sede di pianifi cazione del territorio. Se un Cantone presenta un quoziente inferiore al 95 per cento, le dimensioni delle zone edifi cabili devono essere diminuite nel loro complesso. Infi ne, se le zone edifi cabili superano il 100 per cento, il quoziente sta a indicare un potenziale di nuovi azzona-menti cantonali. Attualmente, per i tassi di sfruttamento cantonali, sono disponibili solo delle stime. Per il calcolo defi nitivo dello sfruttamento saranno determinanti gli scenari rilevanti sull'evoluzione del numero di abitanti e occupati in un arco temporale di 15 anni, al momento dell'adattamento del piano direttore.

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Per il momento sono possibili azzonamenti solo in casi eccezionaliLa revisione della LPT sancisce che la dimensione complessiva delle zone edifi cabili non può essere aumen-tata fi no all'approvazione degli adattamenti del piano direttore cantonale da parte del Consiglio federale. La revisione dell'OPT prevede sostanzialmente, in questo lasso di tempo, una compensazione per tutte le zone edifi cabili mediante una superfi cie equivalente. Per quel che riguarda le zone destinate a utilizzazioni pubbliche (ospedali, scuole superiori ecc.) o i progetti d'importanza cantonali (poli di sviluppo residenziali o occupazionali, grandi progetti urbanistici in relazione ai programmi d'agglomerato di prima generazione) sono tuttavia previste disposizioni meno restrittive.

In vista dell'auspicata entrata in vigore della revisione parziale del 15 giugno 2012 della LPT, prevista per la primavera del 2014, il Consiglio federale ha avviato il 28 agosto 2013 la procedura di consultazione relativa alla revisione parziale dell'ordinanza sulla pianifi cazione del territorio e agli strumenti di attuazione complementari. La consultazione terminerà il prossimo 30 novembre 2013.

Nel quadro della consultazione, vengono sottoposte a parere anche le disposizioni OPT necessarie ad at tuare la revisione parziale della LPT relativa alla tenuta di cavalli nella zona agricola, adottata dal Parla-mento il 22 marzo 2013.

www.are.admin.ch/LPT

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Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

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Legislazione/attuazione

Interventi parlamentari

Qui di seguito informiamo sullo stato attuale dei dossier di responsabilità dell’ARE. Sono tuttavia men-zionati soltanto gli interventi che dall’ultima pubblicazione in IntraInfo. Le risposte alle interpellanze Ineichen (11.3406) e Germanier (13.3273), nonché alle domande Vogler (13.5149) e Schelbert (13.5178), possono essere ordinate telefonicamente al numero +41 31 322 40 74. La lista completa degli interventi parlamentari è pubblicata sul sito Internet dei servizi del Parlamento: www.parlament.ch/i/dokumentation/curia-vista/pagine/default.aspx

08.437

Iniziativa parlamentare Malama Peter del 13 giugno 2008 Imposta sul valore aggiunto. Abrogazione dell’articolo 5 capoverso 1 LPT

Il testo dell’iniziativa parlamentare è pubblicato in IntraInfo 1.09.

Il 20 ottobre 2009, la competente Commissione dell'ambiente, della pianifi cazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha trattato l’iniziativa parlamentare, proponendo al Consi-glio nazionale, con 15 voti contro 8 e 1 astensione, di darvi seguito. Il 17 agosto 2010, la CAPTE-S, con 5 voti contro 2 e 3 astensioni, ha respinto questa richiesta e non ha dato seguito all’iniziativa. Il 18 ottobre 2011 la CAPTE-N ha sospeso la trattazione dell’affare. La revisione parziale della legge sulla pianifi cazione del territorio del 15 giugno 2012 prevedeva l’introduzione di una regolamentazione federale dell’imposta sul valore aggiunto un po’ più ampia rispetto all’articolo 5 capoverso 1 LPT; poiché è stato annunciato il referendum, il 20 agosto 2012 la CAPTE-N ha confermato la sospensione dell’affare. Il 7 maggio 2013, con 15 voti contro 0 e 7 astensioni, la CAPTE-N ha proposto al Consiglio nazionale di non dare seguito

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all’iniziativa parlamentare. Il 3 giugno 2013 il Consiglio nazionale si è allineato a questa proposta. L'affare è pertanto evaso.

11.3406

Interpellanza Ineichen del 14 aprile 2011Invasione di hard discount. Conseguenze per la pianifi cazione del territorio, la protezione dell’ambiente e il consumo energetico

Il testo dell’interpellanza è pubblicato in IntraInfo 2.11.

Il 10 giugno 2011, il Consiglio federale ha risposto all’interpellanza, cofi rmata da 7 Consiglieri nazionali. Il 17 giugno 2011, l’interpellante si è dichiarato insoddisfatto della risposta del Consiglio federale. Il dibatti-to è stato rinviato. Il 13 giugno 2012, l‘interpellanza è stata ripresa dalla Consigliera nazionale Franziska Teuscher (PES/BE). L’interpellanza è stata tolta di ruolo il 30 aprile 2013 poiché il suo autore nel frattempo è deceduto. L'affare è pertanto evaso.

11.3728

Mozione Grunder del 17 giugno 2011Procedura di autorizzazione per le nuove energie rinnovabili

Il testo della mozione è pubblicato in IntraInfo 3.11.

Il 17 agosto 2011, il Consiglio federale ha risposto alla mozione, cofi rmata da 6 Consiglieri nazionali, chiedendo di respingerla. Il 19 giugno 2013, il Consiglio nazionale ha respinto la mozione con 125 voti contro 45. L'affare è pertanto evaso.

13.3010

Mozione Commissione dell'ambiente, della pianifi cazione del territorio e dell'energia (CAPTE-N) del 12 febbraio 2013Aumentare il grado di occupazione delle abitazioni secondarie

Il testo della mozione è pubblicato in IntraInfo 2.13.

Il 1° maggio 2013, il Consiglio federale ha risposto alla mozione, proponendo di accoglierla. Il 12 giug-no 2013, il Consiglio nazionale si è allineato a questa proposta. Il 24 giugno 2013, la Commissione dell'ambiente, della pianifi cazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha pro-posto al Consiglio degli Stati di accogliere la mozione con 6 voti contro 5 e 1 astensione. L’affare non è ancora stato dibattuto nel plenum della seconda Camera.

13.3273

Interpellanza Germanier del 22 marzo 2013Legge sulla pianifi cazione del territorio. Qual è il termine transitorio per la riconversione delle zone edifi cabili?

Il testo dell'interpellanza è pubblicato in IntraInfo 2.13.

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Il 29 maggio 2013, il Consiglio federale ha risposto all’interpellanza cofi rmata da 27 Consiglieri nazionali. Il 21 giugno 2013 l’interpellante si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta del Consiglio fede-rale. Il dibattito è stato rinviato, l’affare non è ancora stato trattato in plenum.

13.5149

Ora delle domande. Domanda Vogler del 3 giugno 2013Misure volte a mitigare l’effetto dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie

«Le perizie della Confederazione riguardo alle ripercussioni dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie nelle regioni interessate stimano una perdita di 8 600 posti di lavoro. Stando alle prime decisioni del Tribunale federale relative all’iniziativa, il suo impatto economico sulle regioni di montagna si inasprirà ulteriormente. Il Consiglio federale, nel mettere in atto i provvedimenti promessi, è disposto a tenere conto di quest’evoluzione e ad adottare strumenti efficaci?»

Il 10 giugno 2013 il Consiglio federale ha risposto alla domanda. L'affare è pertanto evaso.

13.5178

Ora delle domande. Domanda Schelbert del 5 giugno 2013In che misura una protezione degli abitati intesa in senso ampio può ostacolare la realizzazione di impianti solari?

«Il 3 marzo 2013, con la revisione della LPT è stato adottato il nuovo articolo 18a, in virtù del quale gli impianti solari sono esentati per principio dall’obbligo di chiedere un’autorizzazione edilizia. In vista dell’attuazione di questa norma si pongono le seguenti domande:

1. Quando entrerà in vigore la nuova LPT?

2. L‘articolo 18a sarà applicabile direttamente?

3. Prima di porre in vigore le nuove norme, il Consiglio federale intende spiegarne i contenuti alle autorità e al pubblico?

4. In che modo verrà applicato l‘articolo 18a LPT laddove interi Comuni e città, oppure ampie aree di una località, verranno considerati abitati degni di protezione?

5. Quale soluzione si delinea?»

Il 10 giugno 2013 il Consiglio federale ha risposto alla domanda. L'affare è pertanto evaso.

13.3461

Postulato Vitali del 18 giugno 2013Valutazione della pianifi cazione settoriale della Confederazione

«Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto che valuti la pianificazione settoriale della Confederazione e gli sforzi effettuati in materia di coordinamento.»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto al postulato, cofi rmato da 44 Consiglieri nazionali.

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13.3497

Interpellanza Flach del 19 giugno 2013Misure contro eccessivi azzonamenti prima dell'entrata in vigore della revisione della LPT accetta ta dal popolo

«Il 3 marzo 2013, una netta maggioranza del Popolo svizzero si è espressa a favore della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT). L'articolo 38a della nuova LPT chiede che i Cantoni, entro cinque anni, adattino i propri piani direttori ai nuovi requisiti inerenti alle dimensioni delle zone edificabili. Fino all'approvazione dell'adattamento del piano direttore da parte del Consiglio federale, ai Cantoni non è consentito aumentare la superficie complessiva delle zone edificabili delimitate con decisione passata in giudicato. La legge non è entrata ancora in vigore e già si moltiplicano i segnali che lasciano presagire che, durante questa fase transitoria, in molte località verranno effettuati ulteriori azzonamenti che non rispettano i criteri stabiliti.

A questo proposito, invito il Consiglio federale a rispondere alle seguenti domande:

1. È a conoscenza di quanti di questi azzonamenti vengono effettuati in questo momento solo per antici-pare l'entrata in vigore della modifica della LPT?

2. A quanto stima la perdita di superfici per l'avvicendamento delle colture?

3. Che attitudine pensa di adottare nei confronti delle modifiche dei piani direttori che infrangono le direttive della legge?

4. Per il calcolo delle superfici di zone edificabili secondo le disposizioni transitorie (art. 38a LPT) si tiene conto degli azzonamenti effettuati dal giorno della votazione all'entrata in vigore della revisione della legge?

5. Come giudica le sue possibilità di monitoraggio degli azzonamenti?

6. È disposto a sollecitare i Cantoni affinché sospendano la delimitazione di nuovi azzonamenti prima dell'entrata in vigore della legge?

7. Che cosa pensa di fare in caso di incremento delle domande di azzonamento?

8. Prima dell'entrata in vigore della revisione della LPT possono essere impiegati e imposti metodi armo-nizzati per il calcolo dell'effettiva esigenza di azzonamento dei singoli Comuni?»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto all’interpellanza, cofi rmata da 19 Consiglieri nazionali.

13.3535

Mozione Fluri del 20 giugno 2013Tassa sul plusvalore immobiliare per la promozione della costruzione di abitazioni di utilità pubblica

«Il Consiglio federale è incaricato di sottoporre al Parlamento una modifica della legge sulla pianificazione del territorio (LPT) che consenta di utilizzare i proventi della tassa sul plusvalore immobiliare anche per la promozione della costruzione di abitazioni di utilità pubblica. L'introduzione di tale tassa, che si preleva sui vantaggi derivanti da pianificazioni, è stata accettata dal Popolo svizzero il 3 marzo 2013.»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto alla mozione, cofi rmata da 7 Consiglieri nazionali.

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13.3544

Postulato Guhl del 20 giugno 2013Semplifi care il rilascio di autorizzazioni per le antenne di telefonia mobile nelle zone rurali

«Il Consiglio federale è incaricato di esaminare attraverso quali misure si potrebbe facilitare e accelerare le procedure di autorizzazione per la costruzione di antenne di telefonia mobile al di fuori delle zone edifi-cabili, in particolare nelle aree rurali, lungo le reti di trasporto ferroviaria e stradale.»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto al postulato, cofi rmato da 13 Consiglieri nazionali.

13.3570

Interpellanza von Siebenthal del 21 giugno 2013 Attuazione della legge sulla pianifi cazione del territorio

«1. Che cosa intende fare il Consiglio federale per promuovere l’attuazione della pianificazione del terri-torio nei Comuni?

2. Quali benefici si attende dal programma nazionale di ricerca PNR 68 («Utilisation durable de la ressource sol»)? Quali progetti concreti saranno selezionati?

3. Che cosa intende intraprendere il Consiglio federale perché il programma di ricerca PNR 68 contribuisca a salvaguardare le zone agricole?

4. Non è anch’esso del parere che i 20 milioni franchi spesi dalla Confederazione (ca. 7 milioni di perdite per la banca dati sul suolo e 13 milioni per il PNR 68) siano destinati a progetti di gran lunga troppo astratti? Non sarebbe più efficiente investire questa somma per favorire l’attuazione della pianificazione del territorio nei Comuni?»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto all’interpellanza.

13.3637

Mozione Candinas del 21 giugno 2013Promuovere la costruzione di abitazioni di utilità pubblica completando l'articolo della legge sulla pianifi cazione del territorio concernente gli scopi

«Si incarica il Consiglio federale di modificare l’articolo della legge federale sulla pianificazione del terri-torio concernente gli scopi e gli obiettivi in maniera tale che la promozione della costruzione di abitazioni di utilità pubblica sia recepito da Confederazione, Cantoni e Comuni come un principio di pianificazione avente valore di direttiva.»

Il Consiglio federale non ha ancora risposto alla mozione, cofi rmata da 12 Consiglieri nazionali.

Ulteriori informazioni:

Stephan Scheidegger, Direttore supplente, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 65,

e-mail: [email protected]

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Pubblicazioni

Comunicazione dell’ARE

Forum sviluppo territoriale 1.2013:Progetti modello: uno strumento fondamentale per uno sviluppo territoriale sostenibile

Per portare avanti lo sviluppo sostenibile del territorio, la Confederazione dal 2002 promuove approcci innovativi mediante progetti modello, che vengono attuati principalmente su scala comunale e regionale. La nuova edizione della pubblicazione «Forum sviluppo territoriale» mostra che la seconda serie di progetti modello ha avuto risultati positivi. Ora si tratta di sfruttare le conoscenze e utilizzarle per nuovi progetti.

Nel nostro Paese il territorio è un bene raro. Per questo motivo è fondamentale utilizzarlo in modo par-simonioso e coordinato. Tuttavia, soprattutto negli agglomerati a livello comunale e regionale, si arriva spesso a situazioni critiche per cui non esistono soluzioni preconfezionate. Nel 2002 l'Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) ha quindi lanciato la prima serie dei cosiddetti progetti modello, garantendo a Comuni e Cantoni, per un periodo di al massimo quattro anni, un sostegno tecnico e fi nanziario fi nalizzato allo sviluppo di soluzioni innovative per problematiche concrete. Dal 2002 al 2006 la Confederazione ha sostenuto 31 di questi progetti. Visti i risultati positivi, tra il 2007 e il 2011 l'ARE, in collaborazione con l'Uffi cio federale dell'ambiente (UFAM), l'Uffi cio federale dell'agricoltura (UFAG) e la Segreteria di Stato dell'economia (SECO), ne ha avviato una seconda serie costituita da 44 progetti («Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio»). La pubblicazione specializzata «Forum sviluppo territoriale» dell'ARE illustra questa seconda tornata di progetti e ne mostra i possibili sviluppi.

Dall'analisi è emerso che i progetti attuati fi nora hanno attivato in numerosi Comuni e regioni importanti processi, che possono fungere da modello per tante altre località. Inoltre, i risultati di questi progetti mo-dello vengono integrati a livello federale e sfociano nel rafforzamento e e nell'adeguamento della politica d'incidenza territoriale. È ad esempio il caso del progetto modello sul tema dell'«accorpamento gestionale su base volontaria», i cui risultati hanno trovato applicazione nella revisione del diritto sull'affi tto agricolo. Il progetto «Regione energetica Goms», invece, ha permesso di estendere il label «Città dell'energia» alle regioni rurali.

Un importante atout dei progetti modello è che non si fermano alle frontiere politiche, ma si basano su una prospettiva regionale e addirittura internazionale. Secondo Hans-Georg Bächtold, ex responsabile dell'Uffi cio per lo sviluppo territoriale del Cantone di Basilea Campagna e oggi direttore della SIA (Società svizzera degli ingegneri e degli architetti), questo tipo di progetti di ricerca diventerà ancora più importante in futuro. «La Svizzera è talmente diversifi cata a livello territoriale, politico e storico da rendere necessari anche progetti innovativi per affrontare i problemi in nuove costellazioni», sostiene Bächtold. Il vantaggio dei progetti modello è che conferiscono concretezza al tema teorico dello sviluppo territoriale: «Invece di esporre teorie, spesso è più utile al conseguimento dell’obiettivo mostrare tramite progetti modello ciò che questi termini astratti signifi cano».

Una testimonianza concernente la Germania mostra che i progetti modello non hanno successo solo nel nostro Paese. Nell'ambito dello sviluppo del territorio, la riunifi cazione tedesca ha fatto emergere nuove sfi de, per affrontare le quali è stato necessario sviluppare ulteriormente gli strumenti tradizionali della politica d'assetto del territorio. Per quanto concerne la pianifi cazione, è stato necessario rafforzare la col-laborazione regionale ed introdurre approcci di pianifi cazione basati su progetti. Quasi in contemporanea con la Svizzera, la Germania ha quindi sviluppato e testato strumenti per promuovere una pianifi cazione territoriale fl essibile.

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I risultati positivi raggiunti in Svizzera hanno spinto l'ARE a preparare un nuovo ciclo di progetti modello, in collaborazione con altri Uffi ci federali. Il Progetto territoriale Svizzera e le altre strategie servono a mettere in rilievo le sfi de e a stabilire gli obiettivi, tra cui rientrano, ad esempio, la competitività internazionale o lo sviluppo centripeto di qualità degli insediamenti. Questi aspetti potranno essere ripresi nei futuri progetti modello.

La pubblicazione Forum sviluppo territoriale n. 1.13 «La nuova politica energetica. La sfi da per uno sviluppo territoriale» in forma

cartacea può essere ordinata scrivendo a UFCL, 3003 Berna, al prezzo di fr. 10.25 IVA incl. (abbonamento annuale: fr. 30.70 IVA

incl.). Il bollettino è disponibile anche in formato PDF all’indirizzo www.are.admin.ch. I singoli articoli possono essere stampati

unicamente indicando la fonte.

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Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

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Comunicazione dell’ARE

Un buon coordinamento per uno sviluppo sostenibile del territorio e dei trasporti

Il voto del Popolo svizzero a favore della revisione della legge sulla pianifi cazione del territorio e dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie testimonia il fatto che i cittadini sono sempre più consapevoli della scarsa dispo-nibilità di suolo. Per garantire uno sviluppo sostenibile è necessaria una politica dei trasporti e del territorio ben coordinata e corente. Il nuovo rapporto dell'Uffi cio federale dello sviluppo territoriale (ARE) mostra le sfi de principali per il futuro sviluppo territoriale della Svizzera.

Negli ultimi anni sono stati decisi investimenti a favore di strade, ferrovia e trasporti pubblici negli agglo-merati dell'ordine di miliardi di franchi e ulteriori progetti stanno per essere approvati. Ora occorre fare in modo che questi investimenti possano favorire concretamente lo sviluppo sostenibile dei trasporti e del territorio. Il recente rapporto dell'ARE, presentando i dati e le tendenze fi no al 2030 su cui sono poi state formulate le sfi de più importanti in questi settori, costituisce una solida base di discussione sul futuro sviluppo degli insediamenti e dei trasporti in Svizzera.

Stando ai calcoli riportati nello studio, la crescita demografi ca risulterà particolarmente marcata nell'area metropolitana di Zurigo e nell'Arco lemanico. Da qui al 2030, il divario territoriale tra le funzioni residen-ziali e quelle lavorative risulterà ulteriormente accentuato. Questa evoluzione contribuirà, tra l'altro, a un costante aumento della domanda di prestazioni di trasporto. L'automobile continuerà sì ad essere il mezzo di trasporto dominante, tuttavia anche i fl ussi sulla rete ferroviaria aumenteranno in maniera sensibile. Nel traffi co motorizzato privato così come nei trasporti pubblici sono quindi da attendersi problemi di capacità della rete.

Il rapporto mostra inoltre che, per poter gestire le sfi de, è di fondamentale importanza fare in modo che i fi nanziamenti destinati ai trasporti non siano contrari agli obiettivi in materia di sviluppo degli insedia-menti. Gli investimenti nelle infrastrutture di traffi co devono invece permettere una densità urbana di elevata qualità e possibilità di abitare in prossimità dei centri. Nello spazio suburbano, laddove la crescita demografi ca è più marcata, il territorio deve essere globalmente rivalorizzato e densifi cato. Un'offerta attrattiva nel settore dei trasporti pubblici è imprescindibile. Nelle città nucleo la sfi da consiste ancora nell'aumentare la quota del traffi co lento per le distanze brevi. Negli agglomerati si dovranno cercare soprattutto soluzioni in relazione ai probabili e prossimi congestionamenti delle reti di trasporto.

www.are.admin.ch/dokumentation/publikationen/00015/00529/index.html?lang=it

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Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. +41 31 322 40 55,

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PRO VELO Suisse

Une panoplie pour la construction de bonnes vélostations

PRO VELO Suisse et l’Offi ce fédéral des routes ont réédité le guide « Vélostations – Recommandations pour leur planifi cation et mise en service », qui contient de nombreux exemples, des illustrations et des check-lists pouvant être directement utilisés durant la planifi cation et la mise en œuvre. Ce guide s’adresse aux décideurs, aux ingénieurs, aux planifi cateurs et aux exploitants de vélostations, aux entreprises générales et aux maîtres d’ouvrages.

Le guide peut être téléchargé à l’adresse: www.velostation.ch/fr/dokumente/

Weitere Informationen:

Manon Giger, PRO VELO Suisse, Birkenweg 61, 3001 Berne, tél. +41 31 318 54 17, e-mail: [email protected]

Manifestazioni

01.10.2013

OPAM et aménagement du territoire – comment coordonner?Lieu: Yverdon-les-BainsRenseignements et inscription: HEIG-VD Haute école d'ingénierie et de gestion du canton de Vaud, Unité Management durable, St-Roch, Av. des Sports 20, 1401 Yverdon-les-Bains, tél. +41 24 557 76 13, fax +41 24 557 76 01, e-mail: [email protected], www.management-durable.ch

17. – 18.10.2013

Stadt- und Regionalplanung über Grenzen hinweg Ort: IBA Haus, Voltastrasse 30, Basel Auskunft und Anmeldung: IBA Basel 2020 / ISOCARP, Voltastrasse 30, 4000 Basel, Tel. +41 61 385 80 80,E-Mail: [email protected], www.iba-basel.net/de

22.10.2013

CAS Nachhaltige Entwicklung: Regionale Wertschöpfung durch Nachhaltige EntwicklungOrt: Universität Bern, Interfakultäre Koordinationsstelle für Allgemeine Ökologie (IKAÖ)Auskunft und Anmeldung: Interfakultäre Koordinationsstelle für Allgemeine Ökologie (IKAÖ) der Universität Bern, Dr. Marion Leng, Schanzeneckstrasse 1, Postfach 8573, 3012 Bern, Tel. +41 31 631 39 71, Fax +41 31 631 87 33, E-Mail: [email protected], www.ikaoe.unibe.ch/weiterbildung/

28. – 29.10.2013, 26.11.2013, 21.03.2014

4-tägiger Zertifi katskurs «Wertvolle Freiräume in Stadt und Quartier»Ort: BielAuskunft und Anmeldung: sanu future learning ag, Postfach 3126, 2500 Biel 3, Tel. +41 32 322 14 33, Fax +41 32 322 13 20, E-Mail: [email protected], www.sanu.ch/gemeinwesen

Pubblicazioni I Manifestazioni I are intra info 3.13

29

31.10. – 11.11.2013

Grenchner Wohntage / Les Journées du logement de Granges 2013Ort / Lieu: GrenchenAuskunft und Anmeldung / Renseignements et inscription: Bundesamt für Wohnungswesen BWO, Lukas Walter, Storchengasse 6, 2540 Grenchen, Tel. +41 32 654 91 93, E-Mail: [email protected], www.bwo.admin.ch/wohntage/00504/index.html?lang=de

04. / 11. / 18.11.2013

Einführung in die Raumplanung (3 Tage)Ort: BernAuskunft und Anmeldung: Schweizerische Vereinigung für Landesplanung VLP-ASPAN, Sulgenrain 20, 3007 Bern, Tel. +41 31 380 76 76, Fax +41 31 380 76 77, E-Mail: [email protected], www.vlp-aspan.ch

06.11.2013

Revidiertes RPG: Jetzt beginnt die Arbeit! / LAT révisée: le travail peut commencer Ort / Lieu: Bern, Fabrikhalle 12Auskunft und Anmeldung / Renseignements et inscription: Schweizerische Vereinigung für Landes-planung VLP-ASPAN, Sulgenrain 20, 3007 Bern, Tel. +41 31 380 76 76, Fax +41 31 380 76 77, E-Mail: [email protected], www.vlp-aspan.ch

07. / 14. / 21.11.2013

Cours d’introduction à l’aménagement du territoire pour le canton du Jura (3 journées)Lieu: DelémontRenseignements et inscription: Association suisse pour l’aménagement national VLP-ASPAN, Sulgenrain 20, 3007 Berne, tél. +41 31 380 76 76, fax +41 31 380 76 77, e-mail: [email protected], www.vlp-aspan.ch

28 – 29.11.2013

regiosuisse-Konferenz 2013 «Stresstest Regionalentwicklung: Was bringen NRP und INTERREG?» / Conférence formation-regiosuisse 2013: «Stress test du développement régional: qu'apportent la NPR et INTERREG?»Ort / Lieu: Thun, Konzepthalle 6Auskunft und Anmeldung / Renseignements et inscription: regiosuisse – Netzwerkstelle Regional-entwicklung, Stefan Suter, Tel. +41 31 356 61 61E-Mail: [email protected], www.regiosuisse.ch/konferenz-2013

09.01. – 05.07.2014

CAS «Nachhaltige Regionalentwicklung im ländlichen Raum»Ort: BernAuskunft und Anmeldung: Hochschule für Agrar-, Forst- und Lebensmittelwissenschaften (HAFL), Swantje Rahn, Länggasse 85, 3052 Zollikofen, Tel. +41 31 910 21 64, E-Mail: [email protected], www.hafl .bfh.ch

2014 / 2015

Séminaire de 3e cycle CUSO: Transition énergétique – de l’architecture au territoireLieu: LausanneRenseignements et inscription: Communauté d'études pour l'aménagement du territoire, EPFL ENAC INTER CEAT, M. André Ourednik, BP 3124 (Bâtiment BP), 1015 Lausanne, tél. +41 21 693 62 03e-mail: andre.ourednik@epfl .ch, http://ceat.epfl .ch/startseite

Ulteriori manifestazioni: www.are.admin.ch/dienstleistungen/veranstaltungen/index.html?lang=it

Manifestazioni I are intra info 3.13

Concezioni e piani settoriali secondo l'art. 13 LPT Stato: settembre 2013

DenominazioneUfficio fed. competente

Stato PeriodoDecisione del Consiglio federale

Osservazioni

Piano settoriale delle superfici per l'avvicendamento delle colture

ARE, UFAG in attuazione 1987-1992 08.04.1992 Elaborazione del modello di geodati

Concezione « Paesaggio svizzero» UFAM in attuazione 1992-1997 08.04.1992rapporto sullo stato d’attuazione presentato al Consiglio federale il 7 dicembre 2012.

Piano settoriale dei trasporti

Programma parziale ARE in attuazione 2003-2006 26.04.2006• Adeguamento approvvigionamento roccia dura ARE in attuazione 2007-2008 12.12.2008 È disponibile il rapporto sui siti che esulano

dall'IFP

Parte Infrastruttura ferroviaria (SIS)• Modulo 1 / 2010 UFT in attuazione 2009-2010 08.09.2010 incl. integrazione AlpTransit

• Adattamenti e complementi 2011 (SIS 2) UFT in attuazione 2010-2011 16.12.2011• Adattamenti e complementi 2012 (SIS 3) UFT in elaborazione a partire dal 2012 probabilmente

nel 03.2014

Parte Infrastruttura strade USTRA in esame pendente

Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA) UFAC

• Parte I-IIIB in attuazione 1994-2000 18.10.2000• Parte III C, 1a serie in attuazione 2000-2001 30.01.2002

• Parte III C, 2a serie in attuazione 2002-2003 14.05.2003

• Parte III C, 3a serie in attuazione 2003-2004 18.08.2004

• Parte III C, 4a serie in attuazione 2004-2005 02.11.2005

• Parte III C, 5a serie in attuazione 2006-2007 07.12.2007

• Parte III C, 6a serie in attuazione 2007-2009 01.07.2009

• Parte III C, 7a serie in attuazione 2009-2011 06.07.2011

• Parte III C, 8a serie in attuazione 2010-2012 04.07.2012

• Parte III C, 9a serie in elaborazione a partire dal 2011 09.2013

• Parte III C, scheda di coordinamentot Basilea-Mulhouse in attuazione 2012-2013 15.05.2013• Parte III C, scheda di coordinamento Zurigo, tappa 1

in attuazione a partire dal 2001 26.06.2013

Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA); continuazione

• Parte III B6, aree d'atterraggio in montagna:

• Parte concettuale in attuazione 2001-2007 28.06.2007

• Parte III C, scheda di coordinamento per regioni: • 1a serie, Vallese sud-est (VS-SE) in attuazione 2007-2010 17.09.2010 nuovo riesame a seguito della decisione del

Tribunale amministrativo federale del 1° dicembre 2011

• 2a serie Aletsch-Susten in elaborazione a p.dall’autunno 2009 data da definire • 3a serie Vallese sud-ovest (VS-SW) in elaborazione a partire dal 2011 data da definire

Piano settoriale elettrodotti UFE

• Parte concettuale in attuazione 1987-2001 27.06.2001

• revisione totale della parte concettuale in attuazione 2007-2013 data da definire

• adeguamento reti strategiche in attuazione 2006-2008 06.03.2009

• Parte 1, progetti singoli in attuazione: 2001-2013

• Mörel-Ulrichen in attuazione 21.08.2002

• Mendrisio-Cagno (I) in attuazione 23.06.2004

• Rapperswil-Ricken in attuazione 16.02.2005

• Sils-Verderio in attuazione 03.05.2006

• Châtelard-Rosel in attuazione 07.02.2011 Decisione DATEC

• Chippis-Mörel in attuazione 31.10.2012

• Parte 2, progetti singoli in elaborazione: a partire dal 2007

• Salvenach-Schiffenen/Litzistorf in elaborazione

• Neyruz-Kleinbösingen in elaborazione

• Airolo-Lavorgo in elaborazione

• Steinen-Etzelwerk in elaborazione

• Mathod-Cornaux / Kerzers-Neuchâtel in elaborazione

• Lavorgo-Iragna in elaborazione

• Iragna-Giubiasco in elaborazione

• Waldegg-Wollishofen in elaborazione • Niederwil-Obfelden in elaborazione

Piano settoriale «Depositi in strati geologici profondi» UFE

• Parte concettuale in attuazione 2004-2008 02.04.2008• Selezione delle potenziali ubicazioni, tappa 1 in attuazione 2008-2011 30.11.2011

• Selezione dei potenziali siti, tappa 2 in elaborazione 2011-2016

Piano settoriale condotte UFE

• Parte concettuale in elaborazione 2007-2014 data da definire

Piano settoriale militare SG DDPS

• 1a tappa in attuazione 1989-2001 28.02.2001• Adeguamento/revisione totale in elaborazione 2005-2014 pres. 2014

Concezione degli impianti sportivi d'importanza nazionale (CISIN)

UFSPO in attuazione 1994-1996 23.10.1996Messaggio relativo alla CISIN 4 adottato dal Consiglio federale

Übersicht über den Stand der kantonalen Richtplanung Stand: September 2013

Vue d’ensemble de l’état de la planification directrice Etat: septembre 2013

Panoramica sullo stato della pianificazione direttrice nei Cantoni Stato: settembre 2013

Kt. Rechtskräftiger Richtplan

Aktueller Stand der Richtplanung im Kanton Zeitplan Bund Bemerkungen

Ct. Plan directeur approuvé

Etat actuel de la planification directrice dans le canton Calendrier des travaux pour la Confédération Remarques

Ct. Piano direttore approvato

Stato attuale dei piani direttori cantonali Scadenzario dei lavori (Confederazione) Osservazioni

ZH 1996 Gesamtüberprüfung

Ergänzung Kap. 6.4 Gesundheit (Kantonsapotheke)

Vorprüfung Bund abgeschlossen: 13.08.2013

Beschluss RR vom 28.03.2012 an den Kantonsrat

BE 2003 Anpassungen 2012

2 Abbaugebiete (Schnidershus/Schächli)

Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 4. Quartal 2013

Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

LU 2011 – – –

UR 2001 Gesamtüberarbeitung Richtplan Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 2. Quartal 2013 –

SZ 2004 – – –

OW 2008 – – –

NW 2003 Teilrevision 2012 Vorprüfung Bund im Gang: 2. Quartal 2013 –

GL 2008 Anpassungen 2011/2012 (Siedlung und FFF)

Anpassung Kapitel E2 Energieversorgung

Vorprüfung Bund abgeschlossen: 22.04.2013

Prüfung und Genehmigung Bund: 3. Quartal 2013

– –

ZG 2005 Anpassung Mittelschulstandorte

Vorprüfung Weiler, Gewässer, Kantonsstrassen

Genehmigung Doppelspur Walchwil

Genehmigung Jahresheft 2012 – Festsetzung Erholungsschwerpunkt auf dem Walchwilerberg und Agglomerationsprogramm

Vorprüfung Bund abgeschlossen: 27.4.2013

Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Prüfung und Genehmigung Bund: 3. Quartal 2013

Prüfung und Genehmigung Bund abgeschlossen: 05.08.2013

FR

2004

Diverses modifications (zones d’activités, centres commerciaux, projet d’agglomération Bulle, parcs, énergie, matériaux, déchets) / Diverse Anpassungen (Arbeitszonen, Einkaufszentren, Agglo-programm Bulle, Pärke, Energie, Materialabbau, Abfallbewirt-schaftung)

Examen et approbation par la Confédération en cours: 4e trimestre 2013 / Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 4. Quartal 2013

– –

Kt. Rechtskräftiger Richtplan

Aktueller Stand der Richtplanung im Kanton Zeitplan Bund Bemerkungen

Ct. Plan directeur approuvé

Etat actuel de la planification directrice dans le canton Calendrier des travaux pour la Confédération Remarques

Ct. Piano direttore approvato

Stato attuale dei piani direttori cantonali Scadenzario dei lavori (Confederazione) Osservazioni

SO 2000 Gesamtrevision des Richtplans

Wasserkraftwerke: Kraftwerk Aarau (Kap. VE-2.2)

Anpassungen und Fortschreibungen 2012

Bürgerspital Solothurn

Vorprüfung Bund im Gang: 4. Quartal 2013

Vorprüfung Bund abgeschlossen: 8.8.2013

Genehmigung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Genehmigung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

BS 2010 Anpassungen 12 Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013 –

BL 2010 Anpassung 2012

Anpassungen 2011

Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

SH 2001 Gesamtrevision des Richtplans Vorprüfung Bund abgeschlossen: 1.02.2013 –

AR 2001 – – –

AI 2003 – – –

SG 2003 Gesamtrevision des Richtplans

Richtplananpassungen 2013

Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Vorarbeiten Kanton

GR 2003 Anpassung Ruinaulta/Rheinschlucht

Anpassung AP Chur 2. Generation

Genehmigungspaket 2012

Anpassung Intensiverholungsgebiete Oberengadin

Vorprüfung Bund abgeschlossen: 15.02.2013

Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

Vorprüfung Bund im Gang: 3. Quartal 2013

AG 1996 Gesamtrevision des Richtplans

Anpassungen 2011-2013

S4.1 Halteplätze für Fahrende; Festsetzung Durchgangsplätze in Merenschwand und Würenlos

Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 4. Quartal 2013

Genehmigung Bund pendent

Vorprüfung Bund pendent

TG 2010 Änderungen 2011: Strassenbauvorhaben Bodensee-Thurtal-Strasse / Oberlandstrasse

Prüfung und Genehmigung Bund abgeschlossen: 14.03. 2013 –

TI 1995 Revisione totale del Piano direttore

Approvazione da parte della Confederazione: settembre/ottobre 2013

Kt. Rechtskräftiger Richtplan

Aktueller Stand der Richtplanung im Kanton Zeitplan Bund Bemerkungen

Ct. Plan directeur approuvé

Etat actuel de la planification directrice dans le canton Calendrier des travaux pour la Confédération Remarques

Ct. Piano direttore approvato

Stato attuale dei piani direttori cantonali Scadenzario dei lavori (Confederazione) Osservazioni

VD 2008 Modification liée à la 3e correction du Rhône Examen préalable par la Confédération en cours –

VS

1988 Modification liée aux «Décharges pour matériaux d'excavation propres et matériaux inertes» / Anpassung bezüglich «Deponien für sauberes Aushubmaterial und Inertstoffe»

Modification liée au «Nouveau domaine skiable Trient – Tête de Balme» / Anpassung bezüglich «Neues Skigebiet Trient – Tête de Balme»

Modification liée à la 3e correction du Rhône

Révision du plan directeur / Revision des Richtplans

Examen et approbation par la Confédération en cours: 4e trimestre 2013 / Prüfung und Genehmigung Bund im Gang: 4. Quartal 2013

Examen et approbation par la Confédération terminés: décision DETEC 15.05.2013 / Prüfung und Genehmigung Bund abgeschlossen: Entscheid UVEK 15.05.2013

Examen préalable par la Confédération en cours

En préparation / in Vorbereitung

NE 2013 Révision du plan directeur Examen et approbation par la Confédération terminés: décision du Conseil fédéral 26.06.2013

GE 2003 Révision du plan directeur – –

JU 2007 Diverses modifications pour approbation

Modification «Zones d'activités d'intérêt cantonal»

Modification «Parc naturel régional du Doubs»

Modifications 2013 pour approbation

Examen et approbation par la Confédération en cours: 4e trimestre 2013

Examen et approbation par la Confédération en cours: 4e trimestre 2013

Examen et approbation par la Confédération terminés: décision DETEC 3.07.2013

Examen et approbation par la Confédération: 4e trimestre 2013

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Impressum

IntraInfo

Bollettino informativo con brevi comunicazioni per le Amministrazioni cantonali e l’Amministrazione federale nonché terzi interessati

(servizi addetti alla pianifi cazione del territorio e ai trasporti) e strumento di scambio su temi d’attualità inerenti alla pianifi cazione del

territorio, ai trasporti, allo sviluppo sostenibile, alla politica degli agglomerati nel quadro dello sviluppo territoriale.

Esce quattro volte l’anno / prossima chiusura di redazione 2013: 01.11.2013

I contributi vanno inviati al seguente indirizzo

Rudolf Menzi, Responsabile della comunicazione, Uffi cio federale dello sviluppo territoriale ARE,

tel. +41 31 322 40 55

fax +41 31 322 47 16

e-mail: [email protected]

Internet

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