V E N E R D Ì 2 4 F E B B R A I O 2 0 1 2 15il Cittadino Sezione
mensile di attualità, informazione e cultura della Casa Circondariale di Lodi
ANNO IX - Febbraio 2012
L’ARTICOLO 15 DELL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO SOSTIENE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ E INIZIATIVE CHE FAVORISCANO LA CRESCITA PERSONALE
Uomini Liberi, un’esperienza culturaleInformazione, insegnamento, educazione: tre strade da percorrereAbbiamo già citato l’artico
lo 15 dell’ordinamentopenitenziario e in particolare la parte in cui si
dona un’estrema importanzaalle attività culturali da svolgere in carcere. In questo numerodi “Uomini Liberi” vogliamoscrivere proprio di cultura!Cos’è la cultura in carcere?Innanzitutto certamente è informazione, insegnamento, maanche educazione. E confronto,certo. Tutto questo si sviluppaattraverso le numerose iniziative che la Casa Circondariale hain corso e che abbiamo elencato.Ovviamente, non ultima, lanostra Redazione. Può sembrare antipatico scrivere di se stessi, ma la Redazione di “UominiLiberi” è sicuramente uno deipiù importanti e seguiti, siapure di riflesso, eventi culturaliimpostati all’interno del carcere.I detenuti attendono con curiosità, ma anche con costruttivospirito critico, le uscite mensilidi “Uomini Liberi” e noi redattori abbiamo soddisfazione peril nostro lavoro e le ricerche cheportiamo avanti per i nostriarticoli. Vogliamo credere cheanche i nostri tre volontari nesiano soddisfatti e possano arricchire in qualche modo la loroesperienza insieme a noi. E voi?Voi “lettori esterni”, e sicuramente più imparziali, del “Cittadino”, che ne pensate dei nostri articoli?Ma, in definitiva, perché alcunidetenuti sentono la necessità,anzi la volontà, di seguire questa difficile e, per molti di noi,inusuale iniziativa di “UominiLiberi” entrando attivamente inredazione? Vediamo cosa nepensano gli interessati.
LE RISPOSTE
Joseph: «Per me è stato facileaderire a questa iniziativa.Posso affermare che è stato come il cacio sui maccheroni. Giàin passato mi sono occupato digiornalismo, sono stato ancheeditore ed ho scritto diversi libri, per cui, cosa poteva propormi di meglio il carcere? È statocome una boccata d’ossigenoche mi ha permesso di respirarenuovamente nonostante la durezza dell’esperienza carceraria. Sto per finire la mia pena,quindi non mi troverete più suqueste pagine. Non posso affermare che mi dispiaccia, nonsono ancora del tutto impazzito,però… un poco… sì! Grazie peravermi permesso questa esperienza, grazie a tutti i miei compagni della redazione e grazie avoi volontari. Ci incontreremoancora, ma… in un altro mondo!».
Roberto: «Non ho mai scrittoarticoli. Ho cominciato con questa redazione».
Beppe: «Sono in redazione daparecchio tempo. È stataun’esperienza nuova perchénon mi ero mai confrontatocon il giornalismo e con articoli da scrivere. Grazie però aquesta esperienza, dopo i primitempi in cui ho dovuto apprendere le tecniche del mestieremettendoci tutta la mia buonavolontà, adesso riesco a scrivere, in modo autonomo variarticoli per ogni numero delgiornale».
Felice: «È un’esperienza nuovache mi piace perché permette diconfrontarsi con altre persone,scambiando idee ed opinioni,ed affrontare temi di grandeinteresse. Inoltre mi tiene impegnato mentalmente sei ore lasettimana in redazione. Poi mipermette anche di esprimere ciòche ho dentro attraverso lastesura di articoli e di poesienelle quali metto un po’ del miomondo».
La libertàdi apprendereedi esprimersiè un fondamentodello sviluppoumanon La negazione della libertà culturale può generare privazionisignificative, impoverendo le vite umane ed escludendo le personedalle relazioni culturali che esse, giustamente, ricercano. La prospettiva dello sviluppo umano può quindi essere estesa fino ad accogliere l’importanza della libertà culturale. Quindi la libertà culturale è un aspetto fondamentale della libertà umana! Fondamentaleper la capacità delle persone di vivere come vorrebbero e di avere lapossibilità di scegliere fra le varie opzioni che hanno, o che possonoavere. Il progresso della libertà culturale deve essere un aspettofondamentale dello sviluppo umano ed esso richiede a tutti noi diandare oltre le opportunità sociali, politiche ed economiche, vistoche queste da sole non garantiscono la libertà culturale.Sebbene nel corso degli ultimi anni ci siano stati molti dibattitisulla cultura e la civiltà, ci si è concentrati maggiormente sulriconoscimento, addirittura la celebrazione, del conservatorismoculturale che non sulla libertà culturale. Piuttosto che esaltareun’accettazione irragionevole delle tradizioni avute in eredità, omettere in guardia il mondo sulla presunta inevitabilità degliscontri tra civiltà, essa richiede che l’attenzione venga rivoltaall’importanza della libertà nelle sfere culturali (come in altre), eai modi per difendere ed ampliare le libertà culturali di cui lepersone possono godere. L’aspetto fondamentale non è solamenteil significato della cultura tradizionale, è l’importanza di granlunga maggiore delle scelte e delle libertà culturali.Non solo la libertà culturale è importante nella sfera culturale,ma anche nei successi e nei fallimenti all’interno delle sfere sociali, politiche ed economiche. I diversi aspetti della vita umana hanno forti interrelazioni. Persino la povertà, un concetto economicofondamentale, non può essere compresa in modo adeguato senzaintrodurre considerazioni di tipo culturale. Infatti, lo stretto legame esistente tra la privazione culturale e la povertà economica èstato rilevato niente di meno che dall’economista Adam Smith, icui lavori hanno chiarito in modo preciso la rilevanza dello sviluppo umano.Smith ha dimostrato che la povertà non si identifica solo con lafame e le privazioni fisiche, bensì essa può anche presentarsi sottoforma delle difficoltà sperimentate da alcuni gruppi nel prendereparte alla vita sociale e culturale della comunità. In particolarmodo, l’analisi della povertà e la diagnosi su quali generi di primanecessità vengono considerati “il necessario” non possono nontener conto (ha dimostrato Smith) delle esigenze della culturalocale. La privazione della libertà, inclusa la libertà culturale,assume varie forme…. L’importanza delle libertà umane può essere il presupposto per il loro collegamento con il concetto di dirittiumani…. La creazione di società umane ed eque necessita di unadeguato riconoscimento dell’importanza delle libertà in generale, che includono la libertà culturale…. La privazione della libertàumana può derivare da molte cause ed esprimere varie forme didiscriminazione, che coinvolgono le influenze culturali, così comele politiche e socioeconomiche sulle vite umane.…Il multiculturalismo e la diversità culturale sono fondamentali,dipende dai rapporti con le libertà delle persone interessate, cheinclude l’equità e l’imparzialità nella distribuzione delle loro libertà. Questo principio fondamentale rappresenta la caratteristicabasilare della prospettiva sullo sviluppo umano.
A cura di Joseph
Liberamente tratto da Lo sviluppo umano rapporto 2004 dell’Undp(United Nations Development Programme)
LA RIFLESSIONE
TUTTI ATTENDONO CON ANSIA LA FINE PENA, MA IL FUTURO SPESSO È UN’INCOGNITA
Uscire dal carcere fa pauraSono in carcere da oltre due anni; in questo periodo ho vissuto
tante esperienze, conosciuto molte persone, detenute comeme, italiani e stranieri, poveri e ricchi, ignoranti e professori, un po’ di tutto. Inoltre, come se non bastasse, sto vivendo
questa mia detenzione come se fossi un “turista”! Ho cambiatoben 22 volte la cella e quattro volte il carcere! Dapprima a San Vittore in Milano, poi a Como, quindi a Teramo e oggi qui a Lodi!Il mondo dei miei compagni detenuti mi è subito apparso moltovariegato: dal delinquente incallito, a coloro che ritengono normale passare l’intera vita entrando e uscendo dal carcere, fino aidetenuti “stagionali”, in genere, ma non sempre, stranieri checompiono reati poco gravi con l’obiettivo di “svernare” in carcere!Incredibile, ma è così!Però ciò che mi ha colpito di più è stata la paura che alcuni provano, non per la carcerazione, ma la paura di uscire!!!Intendiamoci, tutti aspettano con ansia il giorno in cui la loro pena finirà. Tutti vogliono uscire dal carcere il più in fretta possibile, tutti vogliono riavere la loro libertà!Ma quante volte mi hanno detto: “Cosa farò! Cosa mi aspetta! Hopaura! Non ho nessuno, niente soldi, non ho una casa, non so dove andare! Domani esco, e poi??!”Già! … E poi?
Joseph
Per l’uscita del nuovo numeroc’è sempre attesa e curiosità.Con il naturale spirito critico
Graziealla sinergiacon il quotidiano“il Cittadino”i detenutidella CasaCircondarialedi Lodipossonofar usciredal carcereil lorogiornale,un’esperienzaavviata nel 2004e cresciutanel tempoin qualità
La sinergia con il “Cittadino”porta il pensiero dei detenutifuori dalle mura della Cagnolan Da quattro mesi “Uomini Liberi” ha ripreso le proprie pubblicazioni. È stato costituito un nuovo comitato di redazione, composto inizialmente da nove detenuti e da trevolontari. Dispongono di una vera e propriaredazione all’interno del carcere, un ampiolocale con tavoli, scrivanie, computer estampante. È questa la fucina nella qualeviene pensato, elaborato e prodotto il giornale. Poi il tutto viene trasmesso alla redazione de “Il Cittadino”, che provvede adimpaginarlo e a farlo stampare. L’iniziativaeditoriale di “Uomini Liberi” si inquadranelle attività volte al recupero dei detenutie a renderli membri attivi e presenti nellasocietà. Il giornale della casa circondarialedi Lodi è nato nel 2004, per merito dellapositiva collaborazione tra la Direzione delcarcere, alcuni volontari ed un gruppo didetenuti. “Uomini Liberi” viene stampato epubblicato una volta al mese come insertode “Il Cittadino”, il quotidiano del Lodigiano. Quello di “Uomini Liberi” è l’unico casoin Italia in cui un quotidiano si fa carico diospitare integralmente un giornale scrittodai detenuti, consentendogli in questo modo di uscire dalle mura del carcere. Tantigiornali e numerose pubblicazioni sono natidi recente nelle carceri italiane, ma in Italia solo gli scritti dei detenuti di Lodi trovano spazio sul principale quotidiano del territorio. Questa prerogativa ha posto spessola struttura di via Cagnola al centro dell’attenzione della stampa nazionale e internazionale. Parecchie volte “l’eco della stampa” ha fatto arrivare al nostro carcere articoli elogiativi pubblicati su rotocalchi eperiodici prestigiosi. Proprio il legame tra“Uomini Liberi” ed “Il Cittadino” ha saputodare frutti positivi ed è stato in grado ditrasformarsi in un rapporto propositivoanche tra il carcere, la città e l’intero territorio. “Uomini Liberi” vuole anche essereun mezzo per aiutarci a ritrovare la nostralibertà interiore. Questo potrà aiutarci adaffrontare una nuova vita quando usciremodal carcere e ci troveremo di fronte ad unastrada nuova da percorrere dove la tristezza e, forse anche la disperazione, che abbiamo vissuto saranno chiamate a lasciarespazio all’orgoglio di essere tornati uominiliberi.
Beppe
DA SETTE ANNI
Praticarel’arte produceconoscenzae saggezza
La cultura e la saggezza sonodoti e pregi di cui gli esseriumani, nel corso della lorovita, dovrebbero fare grande
tesoro.La lettura di un libro, a volte puòsembrare tempo sprecato, specialmente se a un certo punto ci si accorge che non suscita interesse oaddirittura genera un po’ di noia,ma anche se non ce ne rendiamoconto, però qualcosa di positivodentro di noi lo lascia sempre.Molte volte la pigrizia ci frena lavoglia di iniziare la lettura di unlibro, specialmente se è voluminoso, ma una volta superato lo scoglio delle prime pagine, la tramaci prende e la curiosità di conoscere il finale si fa sempre più intensa.L’accumulo di nozioni tratte dallalettura produce cultura e saggezza. Anche seguire dei corsi didattici su arti e mestieri, produce conoscenza e cultura. Per esempio,tra le varie attività che si svolgono all’interno della casa circondariale c’è un corso di découpage,che consiste nella realizzazionepratica di oggetti, servendosi dimateriali di recupero come cartoni, carta da regalo, poster, recipienti di vetro e altro. Anche questa è da considerarsi un’arte raffinata. Il corso si svolge il lunedìpomeriggio, per la durata di dueore. Il laboratorio si trova nellapalazzina adiacente alla biblioteca e alle aule degli altri corsi.Nel periodo prenatalizio, i detenuti che hanno partecipato a questa attività, si sono dati da fareper preparare oggetti da regaloutilizzando bicchieri di vetro e ceri che con particolari decorazioninatalizie, fatte a mano, sono diventati molto graziosi. Questi oggetti sono stati esposti al mercatino solidale di San Cristoforo ehanno riscontrato un notevolesuccesso, tanto da obbligarci aprodurre un ulteriore quantitativo per soddisfare la richiesta della clientela.Il risultato dell’iniziativa è statoquindi eccellente e dobbiamo rendere merito agli insegnanti volontari, Carmen, Patrizia e Gianmario, che hanno messo in campotutte le loro doti di pazienza, talento e volontà.
Roberto