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Informazioni Cappuccini Romani n° 7/2010 I.CA.RO. · 2010. 11. 13. · 1 “Oggi mi è stato...

Date post: 05-Feb-2021
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1 “Oggi mi è stato rinnovato il dolore nelle mani, nei piedi e nel cuore, e ho passato una notte preziosa, tutta di pene e tormenti. Sia ringraziato Dio!”. Qui s. Veronica Giuliani (v. Lit. Ore, III. 10 luglio) rimanda a s. Francesco d’Assisi e prece- de s. Pio da Pietrelcina, innamorati di Cristo crocifisso. Quest’amore identifica la nostra spiritualità cappuccina, che, sulla scia di s. Bonaventura, considera al centro la Croce di Cri- sto la cui vita non fu certo una ricerca del comodo … Come siamo lontani da questi con- cretissimi “amanti”. Mi chiedo come si fa a diventare così? Ma, ancor prima: c’è ancora in noi questo desiderio, Gesù è nel centro del nostro interesse vitale? Al quesito do una rispo- sta positiva: sì, permane in noi cappuccini questa vocazione, ma, mi sembra, nel mezzo di innumerevoli distrazioni della mente e del cuore che spesso ci rendono in pratica mondani Dal 5 all’8 luglio si sono incon- trati al convento di Frascati i sei Definitorii del centro Italia, per una maggiore collaborazio- ne. Nel desiderio del bene comune si è sviluppato uno scambio intenso, impegnativo, pluriforme di idee e progetti. Va maturando la convinzione che le singole Province non siano più autonome per cui è emersa in maniera multiforme l’esigenza di una fitta rete di rapporti non solo nella forma- zione iniziale ma anche in quella permanente, nell’evan- gelizzazione, nella missione. Non sono mancate le difficoltà a causa dell’oggettiva com- plessità e novità delle proble- matiche; della mentalità ancora provincialistica; delle differenze anche radicali di opinioni e scelte operative; della non piena educazione all’arte peral- tro ardua del dialogo … ma i risultati sono buoni: 1. compo- sizione più interprovinciale delle case di formazione inizia- le; 2. opportunità di una sotto- divisione della zona centro, per facilitare le intese; 3. qualche iniziativa formativa in comune; 4. collaborazione nelle missioni popolari e nelle missioni este- re. Nella generale decadenza numerica dei cappuccini in Italia emergono più facilmente i grandi valori della vita evange- lica, tra cui la comunione reci- proca, la ricerca dell’essen- ziale, l’esercizio del supera- mento di antichi spiriti di auto- sufficienza, una visione più aperta e sapienziale dell’isti- tuzione cappuccina, la risco- perta della minorità … I.CA.RO. Anno XVI Amanti Interprovincialità Informazioni Cappuccini Romani n° 7/2010 Via Vittorio Veneto, 27 - 00187 ROMA E-mail: [email protected] Tel. 06.4883138 - Fax 06.4874142 CF 80036390583 - PI 10393931000 Redattore: P. Arturo Nevastri ofm cap e secolaristici, ostacolando di fatto la sequela. Ha detto bene proprio stamattina il Santo Padre, parlando però a tutti: l’estate sia un tempo propizio per la ricerca di Dio, l’Unico che possa saziare. Ricordiamoci con Gal 5 seconda parte, del dualismo tra bene e male cui siamo purtroppo costretti e che possiamo realizzare la nostra libertà solo “camminando secondo lo Spirito”. Fuori di questa disciplina interiore ed esteriore, resa tradizionale dai santi e riproposta nelle nostre Regole di vita, è illusorio ed ingannevole maturare la propria gioia. Amanti, dunque! P. Carmine In questo particolare momento storico di Europa a molti cristiani, presumibil- mente per una concezione individuale e intimistica di religione sulla quale si dovrebbe riflettere e nella quale la si vorrebbe relegare, risulta difficile confessare a parole la loro fede. V'è un diffuso timore nel trattare temi religiosi e manca il coraggio di affermare sia in pubblico che in privato la propria fede, spesso per scarsa formazione. Il che ci ricorda come sia necessaria una nuova grammatica della fede che significa anzitutto chiarire a se stessi perché e come essere cristiani, e poi chiarirlo e mostrarlo a chi non lo è. Pen- so che anche alla nostra realtà italiana si possa applicare quanto scriveva tempo fa il vescovo di Erfurt in Germania: "Alla nostra chiesa cattolica (in Germania) manca qual- cosa. Non è il denaro. Non sono i credenti. Alla nostra Chiesa cattolica (in Germania) manca la convinzione di poter guadagnare nuovi cristiani... e quando si parIa di missio- ne v'è l'idea che essa sia qualcosa per l'Africa o l'Asia, ma non per Amburgo, Monaco, Lipsia o Berlino”. Particolarmente oggi, in epoca di pluralismo, va ravvivata la consape- volezza che la testimonianza fonda e precede l'annuncio, anzi è il primo annuncio. E' sempre vero che il primo passo nel diventare cristiani si fonda nell'incontro di uomini che vivono da cristiani convinti. Ci conforta in questa convinzione il metodo missionario che Francesco d'Assisi consigliava ai suoi frati "che non facciano liti e dispute...e con- fessino d'essere cristiani”. ( S.E. Luigi Padovese) La priorità della testimonianza Siamo su internet! www.cappuccinilazio.com www.cappucciniviaveneto.it www.padremarianodatorino.com www.parrocchiasanfelice.org www.basilicasanlorenzo.it www.santuariodelibera.it
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    “Oggi mi è stato rinnovato il dolore nelle mani, nei piedi e nel cuore, e ho passato una notte preziosa, tutta di pene e tormenti. Sia ringraziato Dio!”. Qui s. Veronica Giuliani (v. Lit. Ore, III. 10 luglio) rimanda a s. Francesco d’Assisi e prece-de s. Pio da Pietrelcina, innamorati di Cristo crocifisso. Quest’amore identifica la nostra spiritualità cappuccina, che, sulla scia di s. Bonaventura, considera al centro la Croce di Cri-sto la cui vita non fu certo una ricerca del comodo … Come siamo lontani da questi con-cretissimi “amanti”. Mi chiedo come si fa a diventare così? Ma, ancor prima: c’è ancora in noi questo desiderio, Gesù è nel centro del nostro interesse vitale? Al quesito do una rispo-sta positiva: sì, permane in noi cappuccini questa vocazione, ma, mi sembra, nel mezzo di innumerevoli distrazioni della mente e del cuore che spesso ci rendono in pratica mondani

    Dal 5 all’8 luglio si sono incon-trati al convento di Frascati i sei Definitorii del centro Italia, per una maggiore collaborazio-ne. Nel desiderio del bene comune si è sviluppato uno scambio intenso, impegnativo, pluriforme di idee e progetti. Va maturando la convinzione che le singole Province non siano più autonome per cui è emersa i n man iera mul t i f orme l’esigenza di una fitta rete di rapporti non solo nella forma-zione iniziale ma anche in

    quella permanente, nell’evan-gelizzazione, nella missione. Non sono mancate le difficoltà a causa dell’oggettiva com-plessità e novità delle proble-matiche; della mentalità ancora provincialistica; delle differenze anche radicali di opinioni e scelte operative; della non piena educazione all’arte peral-tro ardua del dialogo … ma i risultati sono buoni: 1. compo-sizione più interprovinciale delle case di formazione inizia-le; 2. opportunità di una sotto-

    divisione della zona centro, per facilitare le intese; 3. qualche iniziativa formativa in comune; 4. collaborazione nelle missioni popolari e nelle missioni este-re. Nella generale decadenza numerica dei cappuccini in Italia emergono più facilmente i grandi valori della vita evange-lica, tra cui la comunione reci-proca, la ricerca dell’essen-ziale, l’esercizio del supera-mento di antichi spiriti di auto-sufficienza, una visione più aperta e sapienziale dell’isti-tuzione cappuccina, la risco-perta della minorità …

    I.CA.RO. Anno XVI

    Amanti

    Interprovincialità

    Informazioni Cappuccini Romani n° 7/2010

    Via Vittorio Veneto, 27 - 00187 ROMA

    E-mail: [email protected]

    Tel. 06.4883138 - Fax 06.4874142

    CF 80036390583 - PI 10393931000

    Redattore: P. Arturo Nevastri ofm cap

    e secolaristici, ostacolando di fatto la sequela. Ha detto bene proprio stamattina il Santo Padre, parlando però a tutti: l’estate sia un tempo propizio per la ricerca di Dio, l’Unico che possa saziare. Ricordiamoci con Gal 5 seconda parte, del dualismo tra bene e male cui siamo purtroppo costretti e che possiamo realizzare la nostra libertà solo “camminando secondo lo Spirito”. Fuori di questa disciplina interiore ed esteriore, resa tradizionale dai santi e riproposta nelle nostre Regole di vita, è illusorio ed ingannevole maturare la propria gioia. Amanti, dunque! P. Carmine

    In questo particolare momento storico di Europa a molti cristiani, presumibil-mente per una concezione individuale e intimistica di religione sulla quale si dovrebbe riflettere e nella quale la si vorrebbe relegare, risulta difficile confessare a parole la loro fede. V'è un diffuso timore nel trattare temi religiosi e manca il coraggio di affermare sia in pubblico che in privato la propria fede, spesso per scarsa formazione. Il che ci ricorda come sia necessaria una nuova grammatica della fede che significa anzitutto chiarire a se stessi perché e come essere cristiani, e poi chiarirlo e mostrarlo a chi non lo è. Pen-so che anche alla nostra realtà italiana si possa applicare quanto scriveva tempo fa il vescovo di Erfurt in Germania: "Alla nostra chiesa cattolica (in Germania) manca qual-cosa. Non è il denaro. Non sono i credenti. Alla nostra Chiesa cattolica (in Germania) manca la convinzione di poter guadagnare nuovi cristiani... e quando si parIa di missio-ne v'è l'idea che essa sia qualcosa per l'Africa o l'Asia, ma non per Amburgo, Monaco, Lipsia o Berlino”. Particolarmente oggi, in epoca di pluralismo, va ravvivata la consape-volezza che la testimonianza fonda e precede l'annuncio, anzi è il primo annuncio. E' sempre vero che il primo passo nel diventare cristiani si fonda nell'incontro di uomini che vivono da cristiani convinti. Ci conforta in questa convinzione il metodo missionario che Francesco d'Assisi consigliava ai suoi frati "che non facciano liti e dispute...e con-fessino d'essere cristiani”. ( S.E. Luigi Padovese)

    La priorità della testimonianza

    Siamo su internet!

    www.cappuccinilazio.com

    www.cappucciniviaveneto.it

    www.padremarianodatorino.com

    www.parrocchiasanfelice.org

    www.basilicasanlorenzo.it

    www.santuariodelibera.it

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    Il bel ch ios t ro di S. Lo-renzo ha accolto, la sera del 14 luglio, numerosi i n v i t a t i

    per degustare una cena “medioevale”, occasione di incontro e socializzazione. Organizzata da p. Marco Palmerani, coadiuvato dall’OFS e dai Confratelli ha riscosso molto successo tra i commensa-li (un centinaio di persone circa). Hanno partecipato anche alcuni esponenti del mondo dello spettacolo. Tutti si sono sentiti a casa nell’antico e splendido chiostro assieme a San Francesco e ai suoi figli.

    Il 5 luglio, terminato lo studio teologi-co, hanno lasciato il convento di Vi-terbo fr. Carmelo che ritorna a Malta e fr. Luigi della Provincia della Cala-bria. Anche il nostro fr. Luca si è tra-sferito nella nuova sede di S. Lorenzo Fuori le Mura, ove eserciterà anche le sue arti liturgiche e varie, ma a mezzo servizio con quelle dell’ Archivio pro-vinciale e con l’attività di animazione missionaria. A Viterbo rimangono due studenti, fr. Giuseppe e fr. Massimilia-no, oltre a fr. Stefan coraggiosamente alle prese con la sua malattia. Sono in Provincia con sede a Viterbo fino al 10 settembre i tre di Spoleto ff. Fabio, Francesco, Mauro, che hanno conclu-so il primo anno di postnoviziato, che come sappiamo è l’unico in Italia a strutturarsi come triennio tutto e solo proteso alla formazione religiosa, pre-scindendo di per sé da quella sacerdo-tale. A Camerino fr. Luigi sta per ter-minare l’anno di noviziato, per cui a ottobre passerà a Spoleto. Postulanti e novizi della Provincia Romana per l’anno 10/11 zero! Si prevedono dun-que due anni di buco: tempi difficili! Allarme vocazionale! Preghiamo poco!

    Sabato 3 a Viterbo e domenica 4 a Terracina: feli-ci giornate di festa per i 60 anni di sacerdozio di p. Francesco Lucantoni e p. Lorenzo Sirizzotti (ricordo che festeggia anche il “solitario” p. Silvano Tronca-relli), con grande gioia da parte di tutti. A Viterbo, in onore del sacerdozio, è stata composta una “infiorata”; al santuario di Terracina invece c’è stata una … “infuocata”, cioè una giornata di vigorosa ca-lura. Lode a Dio. Auguri ancora ai “protagonisti”. Venerdì 9, Roma SS. Concezione: benedizioni e-sorcistiche. Sabato 10, Monterotondo: quinta Definizione pro-vinciale. Venerdì 16, Roma SS. Concezione, nella cripta: concelebrazione di ringraziamento nella memoria della Madonna del Carmine. Lunedì 19, Roma SS. Concezione: incontro con la

    Informazioni Cappuccini Roma

    ni n° 7/2010

    Il nostro Confratello fr. Raniero Cantalamessa, attingendo ai Padri, così scrive: «Chi mangia il corpo e beve il sangue di Cristo viene a tro-varsi “unito e mescolato con lui, co-me cera unita a cera”. Come il lievito fa fermentare tutta la massa, così una piccola porzione di pane eucaristico riempie tutto il nostro corpo dell’energia divina. Egli è in noi e noi in lui, come appunto il lievito è nell’impasto e l’impasto nel lievito. Grazie all’Eucaristia diventiamo “concorporei” di Cristo». S. Cirillo di Gerusalemme parla anche di consan-guineità. Questo ampio preambolo può aiutarci a riflettere sul valore tutto “eucaristico” della donazione del sangue. È un gesto semplice, un aiuto che possiamo dare (se l’età e la salute ce lo consentono) o consigliare ad altri e, soprattutto, farne cogliere il valore che esso può avere per un cristiano, redento dal sangue prezio-sissimo del suo Signore. Fr. Luca C.

    “Dona, dona, dona anche tu …”

    Formandi

    4 Luglio 2010. Ornaro (RI) in festa! Solenne e commovente celebrazione per i 60 anni di sacerdozio di P. Francesco Lucantoni. La Santa Messa è stata animata dal rino-mato coro Parrocchiale; sono intervenuti tutti i par-rocchiani, parenti ed amici,ed è stata anche l'occasione per rivedere insieme al festeggiato P. Franco Palumbo della prov. Aprutina, già maestro dei novizi insieme al P. Francesco vice maestro (per tutti il" Vicino..."). Al termine pranzo offerto dai parenti del festeggiato.

    p. Claudio Lopez

    P. Luca Genovese ha partecipato a Frigento il 5 luglio scorso al Simposio Mariologico Internazio-nale dei Frati dell’Immacolata con la relazione: Fondamenti pa-tristici della Consacrazione alla Vergine Maria. Alto il livello cul-turale dell’incontro.

    Trionfale

    ritorno

    Mariologia e Padri

    Dall’agenda del Provinciale

    Cena “medioevale” a S.Lorenzo

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    Simpatica e cordiale visita, a Roma e a Viterbo, del P. Provinciale di Francia p. Pio con tre suoi postulanti di Clermont-

    Ferrand, noto centro universitario ove da non molto è riaperta una fraternità cappuccina dalla vita semplice, regolare, accogliente, con tempi fissi di liturgia e preghiera, di lavoro manuale e di ascolto delle confessioni. I giovani vi ac-corrono numerosissimi e la gente è molto contenta di questa presenza. Un segno di speranza per la Francia, da sempre terra di radicalità e profezia.

    Informazioni Cappuccini Romani n° 7/2010

    W la France!

    In maniera del tutto informale, semplice e fraterna, è prevista

    probabilmente il 4 agosto, una giornata insieme tra i due Consigli definitoriali della Provincia dell’Abruzzo e Romana, per tradizione antica sem-pre in stretti rapporti di amicizia e dunque di colla-borazione. Soprattutto le nuove generazioni, abi-tuate al mundialismo e ad una visione globale della vita, mal tollerano i perduranti steccati provinciali-stici e, senza rinunciare affatto alle ricchezze locali, desiderano una reale ed ampia comunione fraterna anche a livello istituzionale, con immediati vantaggi pratici di snellimento di strutture e burocrazie.

    Soprintendente ai beni architettonici e culturali di

    Roma e del Lazio l’Arch. Sig. Maria Costanza Pierdo-

    minici, per i lavori nel convento.

    Mercoledì 21, Roma SS. Concezione: incontro con

    la ditta Semenzato per la vendita della famosa cuba-

    tura concessa alla Provincia dal Comune di Latina,

    secondo il nuovo piano regolatore della città.

    Domenica 25, Monte San Giovanni Campano:

    festa patronale in località La Lucca.

    Venerdì 30 e 6 agosto, Roma SS. Concezione:

    benedizioni esorcistiche.

    Anche in questi giorni, preceden

    ti il periodo di pausa

    lavorativa estiva, numerosi i contatti con i vari tecnici

    e professionisti che collaborano con noi, come mol-

    teplici gli incontri con confratelli e le visite alle frater-

    nità.

    Purtroppo il corso biblico bisettimanale della Provincia nella seconda metà di luglio con la partecipazione della Prof.ssa Bruna Costacurta non ha potuto svol-gersi, causa un malore (risolto) di p. Mario Cucca, organizzatore, ora bisognoso

    di riposo. A Dio piacendo sarà per l’anno prossimo, quando l’iniziativa sarà inserita nel piano accademico dell’Istituto Teologico di Viterbo.

    Evento Dall’agenda del Provincia

    le

    Imprevisto

    16 luglio, cinquantesimo esatto di sacerdozio di p. Mario Querini, che

    abbiamo festeg-giato il 20 giugno in anteprima a S. Felice da Cantalice, partecipe una marea di gente affezionata (presente anche Claudio Baglioni, no-stro parrocchiano) al giubileo in Romania (Onesti) ha par-tecipato a nome di tutta la Provincia p. Ambrogio Artuso. Era presente anche il Provinciale di Napoli.

    Da Roma in Romania

    Buon

    Compleanno

    a

    P. Giovanni

    Papini!

    Il 20 giugno p. Giovanni ha raggiunto il felice tra-guardo dei novant’anni! Con grinta, passione e luci-dità ogni giorno prosegue il santo viaggio. I confratelli con tanta gratitudine, am-mirazione e preghiera gli rinnovano gli auguri.

    CALENDARIO UTILE è bene fin d’ora segnalare:

    1 C.U.C.U.A.S. - Bracciano: dal 21 al 29 agosto consueto raduno annuale; 2 Prossima Definizione a Rieti – Colle S. Mauro il 6 settembre; 3 Campo Ministranti dal 6 al 9 settembre ad Orvieto, organizza-to da fr. Luca Casalicchio; 4 Campo itinerante dal 6 al 22 settembre: percorso a piedi da La Verna a Poggio Bustone, organiz-zato da fr. Massimiliano Fasano; 5 Esercizi spirituali OFS (e Assi-stenti) dal 9 al 12 settembre al Piglio; 6 Giornata di festa dell’OFS-GiFra per S. Rosa domenica 12 settembre al parco dell’Appia An-tica; 7 Camerino - Duomo, sabato 18 settembre ore 16.00, Professione temporanea di fr. Luigi Valentini; 8 Assisi - Sacro Convento, 13-17 settembre: corso di francescanesi-mo “Come il Novecento rac-conta Francesco: arte, lettera-tura, cinema, musica”.

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    Ancora un Caravaggio nel convento di Via Veneto?

    Nel convento dei cappuccini di Via V. Veneto è conservata la tela del Caravaggio “San Francesco in me-ditazione”. La tela dovrebbe essere di proprietà dei cappuccini, ai quali fu donata con proibizione di alie-narla. E’ in continua trasferta per mostre in quest’anno dedicato all’anniversario della morte dell’Artista, sempre in coppia con il suo “doppio” rintracciato a Carpi-neto Romano. L’indagine critica è divisa tra autenticità dell’uno o dell’altro. Propongo un’altra tela presente nello stesso convento romano. Vi è stato ipotizzato un (auto)ritratto del Caravaggio. Nel 1987 fu foto-grafata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma in Piazza San Marco, che inviò al Mi-nistro Provinciale di allora Padre (si dice “don Ubaldo Terrinoni”) Ubaldo Terrinoni, una lettera prot. 6801, in data 12 agosto, nella quale si legge: “Si invia una copia della riproduzio-

    stilistica. Ambito culturale caravagge-sco. Materia e tecnica olio su tela. Misure altezza 75 – larghezza 61. Formato rettangolare. Stato di conser-vazione buono. Condizione giuridica proprietà del convento”. Il dipinto richiama, oltre che il “David e Golia”, anche la tela “ G i u d i t t a e O l o f e r n e ” , (naturalmente per la testa di Olofer-ne). L’Autore si è ritratto-seminascosto- nel “Martirio di San Matteo”. Quanto al personaggio che vi è rap-presentato, sono propenso a vedervi l’apostolo San Giacomo Maggiore, tanto più che la tela fa parte di una serie di dipinti delle stesse dimensio-ni raffiguranti altri apostoli, citata in un inventario del 1866 tra le ope-re d’arte presenti nel refettorio. Pre-sumibilmente la serie è appartenuta a qualche personaggio illustre (Card. Ludovico Micara?), che l’ha donata ai cappuccini. Ma di questo non ho trovato traccia nell’archivio. Rinaldo Cordovani

    Assaggio del futuro museo

    Informazioni Cappuccini Romani n° 7/2010

    ne fotografica del dipinto “Ritratto di Michelangelo Merisi, detto il Cara-vaggio come S. Giovanni”, ringra-ziando per la cortese collaborazione. Cordiali saluti. Per il Soprintendente (D. Bernini )”. La firma è illeggi-bile. Padre Carlo Belli, Segretario pro-vinciale, annotò a penna sullo stes-so foglio, quanto segue: “A mio av-viso il dipinto conservato dai cappuc-cini in Via Veneto, si avvicina di più al “David con la testa di Golia, di cui si acclude fotocopia (due fogli) tratte dal volume: Maurizio Marini, Caravaggio. Michelangelo Merisi da Caravaggio “pictor praestantissi-mus”. Newton Compton Editori, giu-gno 1087, p. 3221”. Nella scheda dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali compilata nel 1993 da Sofia Bar-chiesi, con visto del Soprintendente dottoressa Anna Maria Pedrocchi nel luglio 1995, si legge: “Soggetto: S. Giacomo Maggiore. Cronologia XVII secolo. Motivazione analisi

    ���� Si legge in mezz’ora tutto d’un fiato. È il simpatico e significativo ultimo opuscolo “Nonna Caterina” di p. Giuseppe Mercuri, dalla penna noto-riamente agile ed efficace, sulla cara nonna Caterina, pensando alla quale egli ripercorre la sua vocazione cappuccina. Grazie p. Giuseppe!

    ���� P. Flavio Ubodi ci fornisce numerosi e ulteriori dati su un fenomeno ancora controverso con l’ultimo suo interessante libro “La Madonna di Civitavecchia”, ed. Ares. La via della verità esige di passare per quella dell’informazione. ���� Di imminente pubblicazione un libretto su “P. Giuseppe Lalle”, scritto da p. Giancarlo Fiorini e voluto da p. Osvaldo Capogna. Per il IV volume dell’Opera Omnia del Ven. P. Maria-no da Torino, ormai ultimato, dal titolo “In dialogo”, si riman-da al prossimo numero di I.CA.RO. È tempo estivo, dunque di possibili letture. Mi permetto di se-gnalarne tre, ottime, da me “incontrate” ultimamente: ���� Don Tonino Bello, “Ti voglio bene”, ed La Meridiana, Molfetta 2009, con prefazione del Card. Martini: raccoglie gli ultimi scritti del vescovo terziario francescano. ���� Francesco Neri, “Miei signori e miei fratelli”, EDB, Bo-logna 2010, con prefazione di S. E. Benigno Papa: un utile stu-dio dell’attuale Provinciale di Puglia sulla concezione del sacer-dote in s. Francesco. ���� Giovanni Salonia, “Odòs, la Via della vita”, EDB, Bolo-gna 2007, sulla risoluzione del dramma inconscio della vita fra-terna. p. Carmine

    Pubblicazioni


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