Emergenze mediche e
traumatiche in montagna informazioni per i direttori di escursione
Commissione Regionale Seniores
O.T.T.O . e Scuola Regionale Escursionismo
A.N.E. Dr. Vincenzo Palomba
I fattori “critici” in montagna
• Livello di impegno fisico e psichico richiesto
• Fattori climatici
• Esperienza, grado di allenamento
• Adeguatezza dell’attrezzatura
• Età del soggetto
• Eventuali patologie individuali (spesso non conosciute o sottovalutate…)
• Conoscenza dell’itinerario
• IPOSSIA (solo alle alte quote - > 2700-3000 m
2 S.R.E. Lombardia
La prevenzione individuale
prima di tutto…
• Sarebbe opportuno sottoporsi
periodicamente,ad alcuni esami, tra i quali
si consigliano:
Visita medica (medico esperto di
montagna )
Esami di laboratorio di base
ECG a riposo o da sforzo (soggetti di
età > 50 anni )
Spirometria 3 S.R.E. Lombardia
Prima di tutto: pianificare
- Acquisire informazioni più precise possibili
sulla composizione del gruppo, grado di
allenamento, esperienza, età, eventuali
soggetti con patologie
- Verificare la disponibilità di punti di appoggio
lungo il percorso e la copertura telefonica.
Portare qualche radio (PMR 446 khz ).
- Portare uno o più kit di primo soccorso
4 S.R.E. Lombardia
Pacchetto di primo soccorso
•2 buste di garze sterili formato 10 x 10
•2 buste di garze sterili formato 18 x 40
•Rotolino di cerotto (misura media )
•Cerotti per medicazioni (2 misure )
•1 flaconcino di disinfettante (acqua ossigenata o altro)
•Salviettine imbevute di soluzione disinfettante per mani
•Laccio-cinghia emostatico (va bene anche un cinturino da zaino )
•Telo isotermico (metallina)
•1-2 rotoli di benda , possibilmente elastica, per medicazioni e fasciature (altezza 10 cm e 7 cm )
•1 rotolo di rete elastica per medicazioni (misura media )
•Pinzette sterili monouso (in plastica )
•Forbicina a lama diritta
•Guanti protettivi monouso(in lattice o in vinile )
•Sacchetto per materiali di rifiuto
•Strisce-sutura per piccole ferite (STERI-STRIP)
•Confezione di cerotti speciali per vesciche
•Confezione di compresse per la potabilizzazione dell’acqua
•Analgesico in compresse (ibuprofene – naprossene****)
5 S.R.E. Lombardia
Le fasi della reazione all’incidente
• Assumere il controllo della situazione, identificando se possibile le precedenze
• Avvicinarsi al paziente senza ulteriori rischi
• Effettuare un primo soccorso verificando segni vitali (ABC ) + emorragie pericolose
• Proteggere il paziente da shock, dolore e intemperie
• Controllare a vista altre lesioni minori
• Elaborazione e attuazione del piano di evacuazione dell’infortunato
6 S.R.E. Lombardia
Posizionamento dell’infortunato •Posizione supina : è
fondamentale in caso di sospette
lesioni alla colonna e in caso di
emorragie
•Posizione semiseduta: nei casi
di dolore al petto, traumi toracici,
difficoltà respiratoria
•Posizione antishock (gambe
sollevate ): in caso di svenimento
o shock
•Posizione di sicurezza (sul
fianco ): in caso di vomito o
emissione di sangue dalla bocca
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Come e quando allertare il
SOCCORSO ALPINO
Il CNSAS è il referente
118 per l’ambiente
impervio e ostile….
Alcuni dati su cui riflettere: Tra il 40 e il 50 % degli interventi del Soccorso Alpino (dati
variabili secondo regione ) sono dovuti ad escursionisti.
Tra le cause più comuni di richiesta di soccorso:
cadute e scivolamenti (45-50%)
incapacità e perdita dell’orientamento-ritardo (20% )
sfinimento e malori (15 % )
In costante incremento gli incidenti e le richieste di
soccorso per escursionisti in ambiente innevato (ciaspole )
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Incidente Malore
Mancato
rientro
Difficoltà
L’allertamento del 118
• E' fondamentale comunicare all'operatore
quanto segue:
1. Da dove si sta chiamando (specificando all'operatore che ci si trova in montagna o in grotta).
2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando; il telefono non deve mai essere abbandonato (se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono venga lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare).
3. L'esatta località dove è ubicata l'area da cui si sta chiamando (un riferimento importante di ricerca rilevabile sulla cartina).
4. La propria posizione se in possesso di altimetro (opportunamente tarato) o GPS;
12 S.R.E. Lombardia
5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall'alto (pendio, bosco, cima, rifugio, ecc.).
6. Cosa è successo
7. Quando è successo
8. Quante persone sono state coinvolte nell'incidente.
9. Le proprie generalità (fondamentali).
10. Le condizioni evidenti della persona coinvolta : difficoltà respiratorie, coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, ecc; .
11. L'esatta posizione del ferito (seduto, disteso supino, disteso prono, appeso, non visibile).
E' indispensabile rispondere in maniera completa alle domande dell'operatore che avvia l'intervento di soccorso e raccoglie dati fondamentali per l'ottimizzazione dell'intervento stesso.
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Tipologie di intervento
Stabilizzazione
Trasporto con barella portantina
Ricerca travolti e sepolti da valanga
SEGNALI INTERNAZIONALI
di soccorso
Quasi tutte le chiamate di soccorso ormai giungono attraverso i cellulari, ma spesso ci si può trovare in zone d'ombra, in questo caso è bene conoscere quali siano i segnali internazionali di soccorso:
CHIAMATA: lanciare sei volte in un minuto (ogni dieci secondi) un segnale ottico o acustico (urlo, luce con pila, ecc.) Ripetere i segnali dopo un minuto. RISPOSTA: lanciare tre volte in un minuto (ogni venti secondi) un segnale ottico o acustico. E' fatto obbligo a chiunque intercetti una chiamata di soccorso avvisare tempestivamente la Centrale operativa del Soccorso alpino e speleologico.
18 S.R.E. Lombardia
Se arriva l’elicottero …come
comportarsi
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21 S.R.E. Lombardia
22 S.R.E. Lombardia
Elenco dei problemi più comuni…
• Le vesciche…
• La stanchezza eccessiva o sfinimento
• L’ansia e la paura delle difficoltà; il panico
• Le insolazioni e scottature
• Le distorsioni e sovraccarico delle articolazioni in genere
• Le piccole ferite/abrasioni
• I crampi
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Primo soccorso in caso di….
MALORE
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Infarto miocardico Allertare immediatamente il 118 in caso di dolore violento – costrittivo - angosciante in particolare al torace /collo /stomaco/ braccio accompagnato da ansia, sudore freddo, sensazione di svenimento o perdita di coscienza.
La rapidità è essenziale. Mettere semiseduto e tranquillo il soggetto. Informarsi se ha già avuto altri episodi e se assume farmaci.
Se in arresto cardio-respiratorio praticare manovra di rianimazione fino all’arrivo dei soccorsi.
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27 S.R.E. Lombardia
28 S.R.E. Lombardia
L’ arresto cardiorespiratorio
Può essere causato da:
Infarto miocardico
Aritmie cardiache
Traumi al capo o al torace
Folgorazione
Shock
Immediatamente :
Chiamata del 118 !
Inizio del massaggio cardiaco (BLS )
29 S.R.E. Lombardia
• Occorre innanzitutto, dopo aver rilevato
rapidamente l’assenza dei segni vitali
(coscienza, respiro ) verificare la
pervietà delle vie aeree ; quindi avviare il
massaggio cardiaco (con la tecnica 30
compressioni rapide) e procedere (se
possibile) a 2 insufflazioni di aria nella
bocca tenendo il capo del paziente in
leggera estensione
30 S.R.E. Lombardia
Lo scopo della manovra BLS è appunto quella di fornire un minimo di ossigenazione al cervello attraverso la compressione toracica, in sosttuzione della normale attività cardio-respiratoria
La compressione deve essere energica, tale da provocare la discesa dello sterno di almeno 4-5 cm. La manovra va continuata fino all’arrivo dei soccorsi organizzati e comunque per almeno 10-15 minuti.
32 S.R.E. Lombardia
Ictus (ischemia) cerebrale • I sintomi cerebrale in atto sono in genere
dovuti alla perdita di una o più funzioni per un deficit dell’apporto di sangue al cervello ,dovuto nella gran parte dei casi ad una alla formazione di un coagulo in una piccola arteria (trombosi)
• paralisi – disturbi dell’equilibrio- difficoltà della parola - deviazione della lingua e della bocca – amnesia - coma….
• Si tratta di una grave emergenza. Chiamare subito il 118
33 S.R.E. Lombardia
Emorragia cerebrale
• Può essere spontanea (solitamente a seguito della rottura di un aneurisma cerebrale ) o conseguenza di traumi.
• Di solito, nelle emorragie spontanee il primo segno è il mal di testa improvviso e violento, spesso con vomito, paralisi, coma… se non ci sono traumi, è difficile distinguere i sintomi dal mal di montagna, ma è indicativa la quota.
• Attenzione ai traumi della testa; possono provocare emorragie che si manifestano anche a distanza di molte ore
• Chiamare subito il 118 !
34 S.R.E. Lombardia
35 S.R.E. Lombardia
Lipotimia (svenimento)
Cause:
• Stress emotivo
• Caldo eccessivo,insolazione
• Cambiamenti di postura troppo
bruschi
• Abbassamento della pressione
arteriosa
• Malattie (disturbi del ritmo cardiaco e
del circolo cerebrale, anemia ecc.)
36 36 S.R.E. Lombardia
LIPOTIMIA - Primo soccorso
– Collocare la vittima in posizione che favorisca l’afflusso di sangue al cervello
• Disteso con le gambe in alto (posizione antishock);
• libero da cinte e indumenti stretti
37
In caso di
persistenza
del malessere,
chiamare il 118
posizione antishock
37 S.R.E. Lombardia
Svenimento
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Preceduto di solito da:
fiacchezza, stordimento
ronzii, disturbi della vista
malessere, nausea,
pallore, sudore
sensazione di
mancamento imminente
Sincope perdita di coscienza
IMPROVVISA , senza
preavviso
solitamente con
caduta brusca, che
regredisce sotto
stimoli verbali e
tattili o
spontaneamente
Una differenza …
38 S.R.E. Lombardia
Crisi epilettica E’ caratterizzata da improvvisa perdita di coscienza con irrigidimento del corpo, seguito da scosse violente, perdita di bava e urine.
Il pericolo è di lesioni della lingua e di traumi alla testa e al corpo. Il recupero è di solito spontaneo in breve tempo.
Non sforzarsi di estrarre la lingua o inserire oggetti in bocca (pericoloso ! ). Prevenire i traumi alla testa.
Chiamare comunque il 118 per concordare le modalità di evacuazione del soggetto.
39 S.R.E. Lombardia
Diarrea Più frequente nei trekking lunghi e/o all’estero, può essere causata soprattutto dalla assunzione di acqua non potabilizzata e da altri fattori, non sempre chiari (predisposizione del soggetto, depressione delle difese immunitarie, alimentazione impropria, assunzione di bevande troppo concentrate… ).
E’ fondamentale la reidratazione, l’uso di antidiarroici ed eventualmente di antibiotici (sotto controllo ).
Se i sintomi persistono, meglio “evacuare” il soggetto per evitare uno stato pericoloso di disidratazione.
40 S.R.E. Lombardia
Asma… ?
Solitamente l’asma bronchiale, soprattutto se di tipo
allergico, migliora in alta montagna (assenza di
inquinamento, aria priva di allergeni, stimolo alla
ventilazione ). Ovviamente alle basse quote occorre tenere
in conto la presenza di pollini.
L’uso dei broncodilatatori spray (che l’allergico tiene
solitamente con sé ) risolve la quasi totalità delle
situazioni di disagio.
L’asma non va confuso con le crisi d’ansia !
Nell’asmatico è tipica la tosse secca e il sibili respiratori
che accompagnano lo sforzo di ventilare. Per crisi
persistenti gravi (forte dispnea, cianosi, ) non perdere
tempo e chiamare il 118.
41 S.R.E. Lombardia
Dolori addominali vari… Coliti - enterocoliti ( di tipo infettivo o dovute a squilibri alimentari ), spesso accompagnate da diarrea.
Colon irritabile (in soggetti spesso ansiosi ). Utili , con moderazione, gli antispastici
Colica renale: dolore intenso, dal fianco all’inguine e alla regione genitale, con minzione dolorosa o assente (antinfiammatori – ospedalizzare ), a volte febbre
Colica epatica-biliare: dolore intenso sotto il diaframma a dx, a volte irradiato alla scapola accompagnato spesso da febbre
Gastrite-esofagite: dolore alla bocca dello stomaco o dietro lo sterno , precedente o seguente all’assunzione di cibo, nausea, a volte vomito (antiacidi – gastroprotettori ). Da escludere un problema cardiaco, quindi in caso di malessere e dolore sospetto chiamare il 118 !
Evitare l’assunzione indiscriminata di antispastici: fanno passare il dolore, ma non la causa di esso, e mascherano i sintomi rendendo molto più ardua la diagnosi !
42 S.R.E. Lombardia
• Rischi da caldo e freddo
in montagna
43 S.R.E. Lombardia
Effetti del vento sulla temperatura percepita
(wind chill)
Potere di raffreddamento delle temperature
all'aumentare delle condizioni di vento (in km/h )
T °C
Vento
10
6 2 0 -2 -4 -8 -10 -14
10 8 3 -1 -4 -6 -8 -12 -15 -19
20 3 -2 -7 -10 -12 -15 -20 -23 -28
30 1 -5 -11 -14 -16 -19 -25 -28 -33
40 -1 -7 -13 -16 -19 -22 -28 -31 -37
44 S.R.E. Lombardia
Segni e sintomi di ipotermia
Ipotermia lieve: brividi, tachicardia, respiro
frequente, cianosi, difficoltà ad articolare la
parola, necessità di urinare, amnesia
Ipotermia moderata: confusione, scomparsa
del brivido, rigidità dei muscoli, polso
debole o assente, delirio, tentativi di
svestirsi.
Ipotermia grave: perdita dei riflessi, coma,
pupilla dilatata, arresto cardiaco
45 S.R.E. Lombardia
Primo intervento
Nelle ipotermie lievi, vale la protezione del
paziente, con indumenti asciutti, al riparo
dalle intemperie, eventuali bevande calde,
manovre di riscaldamento e movimento.
Il trattamento delle ipotermie moderate e
gravi è riservato agli specialisti del
soccorso e agli ospedali appositamente
attrezzati.
46 S.R.E. Lombardia
Prevenzione
Adeguatezza
dell’abbigliamento
Verifica preventiva
delle previsioni meteo
Evitare gli alcoolici
Evitare lo sfinimento
fisico
47 S.R.E. Lombardia
Patologia da calore Crampi muscolari (da disidratazione e fatica )
Esaurimento da calore (estrema stanchezza, sudorazione scarsa, confusione, sintomi simil-influenzali, cefalea )
Colpo di calore (tachicardia, respiro affannoso, cefalea imponente,sudorazione assente, pelle asciutta e arrossata, ipertermia, delirio, coma )
48 S.R.E. Lombardia
Indicazioni di primo soccorso
Somministrazione di bevande idro-saline (non troppo fredde ), cercare riparo all’ombra, raffreddamento con spugnature non fredde alle ascelle, collo, inguine
Evitare la prosecuzione a piedi per lunghi tratti in caso di evidente sfinimento. Chiamata del 118 (obbligatoria se la sintomatologia è importante … )
Coprire le scottature con garze sterili se il soggetto si è ustionato…
49 S.R.E. Lombardia
Punture di insetti … Solitamente accompagnate da reazione infiammatoria locale (applicare impacchi freddi ).
Se insorgono sintomi gravi (prurito diffuso, collasso, difficoltà respiratoria, gonfiore esteso) la persona va immediatamente ospedalizzata per il rischio di SHOCK ANAFILATTICO
Le punture nel cavo orale possono causare edema della glottide (rischio di soffocamento ).
Utile in questi casi avere a portata di mano, nell’attesa dei soccorsi, qualche compressa di cortisone o antistaminici
50 S.R.E. Lombardia
• Attenzione anche alle zecche: possono
trasmettere pericolose malattie infettive(
borreliosi o Malattia di Lyme, encefalite ).
• Si incontrano in ambienti dove è presente
erba incolta (argini, sentieri fluviali, ma
anche prati di montagna , parchi, ecc. )
51 S.R.E. Lombardia
REAZIONI ALLERGICHE
Sintomi e segni lievi: rossore e prurito
cutanei
Sintomi e segni gravi: gonfiore della
bocca e della gola, difficoltà respiratorie,
vertigini, perdita di conoscenza e shock
anafilattico
52 52 S.R.E. Lombardia
Valutare in
sequenza
coscienza
e respiro e poi:
- richiedere l’intervento immediato del 118 ogni
volta che compaiono difficoltà respiratorie,gonfiore
esteso, edemi al collo,o diffusi al volto
REAZIONI ALLERGICHE
Primo soccorso
53 53 S.R.E. Lombardia
E I MORSI DA VIPERA ?
Le vipere presenti in Europa non hanno una elevata
pericolosità, e i casi di morso mortale sono rari. Il siero
antivipera non viene ormai più utilizzato come primo
soccorso in quanto molto pericoloso.
Nelle statistiche del CNSAS è l’evento meno frequente
Le manifestazioni possono limitarsi al malessere
(ovviamente accompagnato da ansia …) e ad una reazione
locale, anche intensa, ma solitamente non grave.
E’ importante: impedire alla vittima di correre o agitarsi.
Non improvvisare manovre tipo incisione della ferita o
aspirazione del veleno.
E’ utile applicare un bendaggio compressivo all’arto,e
vigilare. Chiamare il 118
54 S.R.E. Lombardia
55 S.R.E. Lombardia
56 S.R.E. Lombardia
EMERGENZE TRAUMATICHE
57 S.R.E. Lombardia
L’approccio all’infortunato
•Non muovere il soggetto se non si è sicuri che non abbia riportato traumi alla colonna vertebrale. Aspettare i soccorsi del CNSAS
•Se occorre necessariamente spostare il ferito , farsi aiutare e procedere con le dovute cautele
•Verificare il livello di coscienza (vigilanza,reazione a stimoli vocali e al dolore, assenza di reazioni, pupilla )
•Controllare la pervietà delle vie aeree e la respirazione spontanea. Se necessario iniziare la manovra di rianimazione.
58 S.R.E. Lombardia
L’insidia dello SHOCK ! Condizione in cui l’apporto ematico ai tessuti è
inadeguato per il mantenimento delle funzioni
vitali (COLLASSO )
La causa può essere un infarto , un grave trauma
la perdita di sangue , le infezioni, le cause
ambientali (shock anafilattico )…
Può verificarsi anche a distanza dall’incidente.
E’ caratterizzato da polso frequente e debole per
grave calo della pressione, perdita o riduzione
della coscienza, estremo pallore o cianosi, respiro
frequente e superficiale.
59 S.R.E. Lombardia
La ricerca delle lesioni
1. Emorragie importanti, specie se di tipo
arterioso (priorità)
2. Deformazione di una o più parti del
corpo
3. Gonfiore
4. Parti doloranti
5. Limitazione dei movimenti
6. Tendenza del paziente a proteggere una
parte del corpo
60 S.R.E. Lombardia
Ferite Il trattamento fondamentale di una ferita consiste nella corretta pulizia e medicazione. Particolare attenzione va posta al lavaggio, allo scopo di allontanare corpi estranei.
1. Arresto di emorragie pericolose.
2. Lavaggio con acqua pulita e/o acqua ossigenata. Pulizia con garze sterili in senso centrifugo
3. Copertura con garze sterili . Fissaggio con cerotto o benda
61 S.R.E. Lombardia
Emorragie importanti Sono di solito (ma non solo) di tipo arterioso (sangue rosso vivo, a getto ) . Vanno arrestate innanzitutto con compressione e un bendaggio ed eventualmente con applicazione di laccio emostatico a monte della ferita per arrestare del tutto l’afflusso di sangue all’arto.
Rammentarsi l’ora di applicazione del laccio (l’emostasi non dovrebbe protrarsi per più di 120 minuti). Utile dare da bere (acqua ) al soggetto, che deve essere comunque avviato in ospedale in tempi rapidi.
62 S.R.E. Lombardia
Traumi muscolo-scheletrici
• Contusioni
• Distorsioni articolari
• Lussazioni
• Fratture
• Politrauma
(frequente in
montagna)
63 S.R.E. Lombardia
Contusioni
Solitamente non è necessario altro intervento tranne l’applicazione di ghiaccio o acqua fredda (prevedere di portare del ghiaccio secco in ambiente privo di acqua…)
Distorsioni
Le distorsioni non sono da sottovalutare, in quanto possono pregiudicare il prosieguo dell’escursione, o renderla estremamente penosa.
64 S.R.E. Lombardia
Caviglia: spesso si accompagna a lesioni dei legamenti e, nei casi più gravi, a microfratture. Sconsigliabile il carico; utile un bendaggio semirigido e il ghiaccio. Nei casi più rilevanti, prevedere il trasporto a valle
Ginocchio: è certamente quella più temibile, in quanto può comportare lesione dei legamenti (crociato e collaterali, di solito ) e/o dei menischi. Prevedere il trasporto a valle dell’infortunato, che si troverebbe altrimenti in condizione di estrema difficoltà.
CHIAMARE IL 118 , SOPRATTUTTO NEI CASI RILEVANTI. Caricare sulla lesione può comportare ulteriori danni e rischi !
65 S.R.E. Lombardia
Lussazioni Consistono nella perdita dei normali rapporti articolari a seguito di sollecitazione dovuta a caduta o a movimenti abnormi. L’arto si presenta in posizione ANOMALA, il dolore è solitamente forte, vi è la perdita della funzione articolare.
La più seria è la lussazione femorale, che richiede immediato trasporto a valle dell’infortunato (arto inferiore in posizione anomala di rotazione verso l’interno o l’esterno )
Più comuni la lussazione di spalla (scapolo-omerale ) e quella di gomito o delle dita delle mani; ma sono possibili anche le lussazioni di caviglia (da distorsione ) e del ginocchio. CHIAMARE IL 118 PER LE LESIONI DI BACINO , SPALLA, GINOCCHIO,
66 S.R.E. Lombardia
Fratture degli arti
Il dolore non sempre è prevalente . Segni principali invece la deformità della parte ,il movimento abnorme o impossibile , i rumori di scrocchio o sfregamento sulla parte
Attenzione: una frattura, anche non esposta, può dare origine ad una perdita di sangue imponente all’interno dei tessuti (anche 3 litri in una frattura di femore !). Verificare anche le eventuali emorragie esterne in caso di fratture esposte !
67 S.R.E. Lombardia
Non tentare di riportare l’arto in posizione “normale” tentando improvvisate manovre di riduzione.
Per le fratture di arto superiore, è possibile PER DARE SOLLIEVO il bendaggio con braccio al collo; le sospette o evidenti fratture dell’arto inferiore vanno STECCATE se possibile, SENZA MODIFICARE LA POSIZIONE DELL’ARTO che si presenti anomalo o piegato
CHIAMARE IL 118 !
Importante l’applicazione di ghiaccio, e coprire il paziente con coperta isotermica.
68 S.R.E. Lombardia
Modalità di immobilizzazione “universali”
Arto superiore-spalla
“Braccio al collo” Arto inferiore (ginocchio-
piede )
69 S.R.E. Lombardia
70 S.R.E. Lombardia
Forster –Zafren (CISA-IKAR 1996) There is often no way in distinguishing fractures in the field. In doubtful cases, injuries should be treated as fractures to prevent further harm to the patient.
71 S.R.E. Lombardia
72 S.R.E. Lombardia
Traumi al capo
• Sono conseguenza in genere di cadute o di urto da corpi contundenti (scariche di sassi ).
• Non vanno mai sottovalutati , anche se il soggetto si rialza e afferma di stare bene. Potrebbe aver subito lesioni interne, e avere problemi gravissimi dopo un intervallo di tempo (di solito indicati dalla comparsa di vertigini, vomito, confusione, stato di sopore, ).
L’ asimmetria delle pupille
può indicare una emorragia,
Evitare sempre che il
soggetto si addormenti,
nonostante possa presentare
una forte sonnolenza, in
queste circostanze, infatti, il
sonno può degenerare in
coma.
73 S.R.E. Lombardia
Nei gravi traumi del capo, può esservi subito perdita di conoscenza, dilatazione della pupilla, perdita di sangue o liquido dal naso / orecchie, arresto cardio-respiratorio, convulsioni
Chiamare immediatamente il 118 ! Controllare nel frattempo i segni vitali praticando, se necessario, la manovra di rianimazione.
74 S.R.E. Lombardia
Traumi della colonna vertebrale La gravità di un trauma vertebrale è legata alla possibilità di
lesioni del midollo spinale, e di conseguenti gravissimi (e
permanenti ) danni alla persona.
In ogni situazione di caduta dall’alto, di volo su corda o su vie
ferrate, di investimento da slavine o scariche di sassi, bisogna
sempre tenere presente questa grave evenienza e comportarsi
con la massima cautela. CHIAMARE SUBITO IL 118 !
-Mai muovere l’infortunato,e se occorre necessariamente farlo,
utilizzare i mezzi del soccorso o sistemi di mobilizzazione
razionali, che tengano il corpo e la testa in asse.
-Verificare le funzioni vitali
-Chiedere all’infortunato se ha sensibilità alle mani e ai piedi
(una risposta positiva non autorizza comunque lo spostamento) 75 S.R.E. Lombardia
Traumi del tronco Trauma toracico: verificare la presenza di lesioni evidenti (ferite, rientranze della parete, emorragie ). Vigilare sulla eventuale difficoltà respiratoria (possibili lesioni polmonari ), tamponare con garze pulite le ferite. Allertare subito il 118.
Possono essere la
conseguenza di cadute con
urto su roccia o su
attrezzature da ferrata, o da
strappo su imbragatura
dopo un volo. Traumi
toracici frequenti anche nei
sepolti da valanga o da
slavina
76 S.R.E. Lombardia
Trauma addominale: dolore, nausea, vomito , shock (rischio di emorragie interne ).
Tamponare le ferite e vigilare su eventuali emorragie o comparsa di segni di peggioramento; non tentare di rimuovere corpi estranei conficcati in cavità addominale. Allertare immediatamente il 118.
77 S.R.E. Lombardia
Folgorazione La conseguenza di una folgorazione (da fulmine ) è quasi sempre la morte del soggetto colpito , a motivo dell’elevatissima intensità della scarica elettrica, che causa arresto cardiaco e ustioni gravi (fino alla carbonizzazione ). I casi fortunati di sopravvissuti si sono spesso giovati della tempestiva manovra di rianimazione cardio-respiratoria
(naturalmente dopo aver escluso
rischi per i soccorritori… ).
Il 118 va chiamato subito, e quindi occorre iniziare immediatamente il massaggio cardiaco. 78 S.R.E. Lombardia
Problemi per i diabetici: - difficile mantenimento dei valori glicemici per gli squilibri nell’alimentazione e nel dispendio energetico;
- errori di lettura dei glucometri (soprattutto in alta quota)
-Il diabetico ben controllato può comunque praticare attività in montagna, tenendo conto comunque di possibili rischi in caso di escursioni richiedenti forte impegno fisico o in ambienti
-di alta quota:
Alternanza di iper-ipoglicemia
Rischio maggiore di infezioni cutanee
Controindicazioni per i farmaci contro
il mal di montagna
Rischi di congelamento per le estremità
79 S.R.E. Lombardia
Cardiopatici ? Non è stato documentato un aumento di rischio fino a quote di 2600-2700 m in pazienti con precedente infarto ben stabilizzato. L’esercizio appare indicato, in quanto migliora i parametri cardiovascolari e aumenta l’autostima.
Si consiglia evitare, per i pazienti cardiopatici , le arrampicate, vie ferrate impegnative e le uscite in clima molto rigido o molto caldo (ruolo scatenante degli sforzi isometrici, dello stress emotivo ,del freddo, della disidratazione ). In generale da sconsigliare una quota superiore ai 3000 m. 80 S.R.E. Lombardia
Ipertesi ?
Gli ipertesi possono e devono praticare
escursionismo e sport aerobici (sci di
fondo ), che giovano al controllo del
peso e riducono il rischio
cardiovascolare ; anche in questo caso
è necessario buon controllo con la
terapia, evitare sforzi eccessivi e freddo
intenso.
81 S.R.E. Lombardia
…MA GLI ANZIANI ESISTONO ?
Attualmente circa il 60 % degli individui che svolgono attività fisica nelle Alpi ha più di 40 anni di età, ed il 15 % più di 60 anni.
In un recente studio, effettuato su ospiti dei rifugi situati ad una quota di circa 3000 metri, si è dimostrato che i sintomi del mal di montagna sono meno frequenti negli anziani rispetto ai soggetti più giovani
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Effettuare escursioni di 2,5 - 3 ore al giorno per un soggetto anziano sano costituisce un’attività ben tollerata e molto utile per mantenere in buona efficienza l’organismo.
Il “senior” risulta in un certo qual modo avvantaggiato in montagna, se bene allenato, dal momento che può dedicare molto del suo tempo all’attività fisica, godendo di una particolare condizione che il soggetto giovane non sempre riesce a raggiungere.
(G. Agazzi )
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• Si ringrazia il C.N.S.A.S. Lombardia per il
supporto tecnico e il materiale fotografico
forniti …
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