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Ing. Marco Pigni Direttore Generale APER …...Fonte: GSE – anno 2008 * Dato 2009 MSE *Il dato...

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Milano – 9 marzo 2010 Giornate della Microgenerazione by E-GAZETTE C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro? C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro? Ing. Marco Pigni Direttore Generale APER Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili
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Page 1: Ing. Marco Pigni Direttore Generale APER …...Fonte: GSE – anno 2008 * Dato 2009 MSE *Il dato 2009 della % di produzione elettrica da FER sul CIL è determinato da un anno particolarmente

Milano – 9 marzo 2010

Giornate della Microgenerazione by E­GAZETTE

C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro?C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro?

Ing. Marco Pigni

Direttore GeneraleAPER 

Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili

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È  la  prima prima  Associazione  nazionale Associazione  nazionale  in  quanto  a  rappresentatività  delle fonti  rinnovabili  nel  loro  complesso  e  una  delle  maggiori  operanti  in Europa per numero di associati e potenza installata. 

Le attività

I numeri dell’Associazione

• Rappresentanza  istituzionale  e  difesa  degli  interessi   Rappresentanza  istituzionale  e  difesa  degli  interessi    dei produttori  di  energia  rinnovabile  presso  i  governi  locali, nazionali e sovranazionali

• Assistenza  agli  associati Assistenza  agli  associati  su  questioni  di  carattere  tecnico, normativo, regolamentare e sugli aspetti di mercato

• Analisi  e  realizzazione  di  studi  sugli  strumenti  regolativi, normativi  e di mercato relativi al mondo delle rinnovabili.

• Azioni  di  promozione Azioni  di  promozione  e  diffusione  di  una  cultura  della sostenibilità  ambientale  e  delle  fonti  rinnovabili,  mediante l’organizzazione  di  corsi,  convegni,  conferenze  e  la realizzazione di studi, articoli e interviste.

Lobby

Supporto tecnico

Studi e analisi

Centro di formazione

AssociatiImpiantiPotenza installata

   460> 640> 6.200 MW

L’AssociazioneL’AssociazioneL’AssociazioneL’Associazione

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OBIETTIVI NON VINCOLANTI NON VINCOLANTI AL 2010

Direttiva 2001/77/EC

CConsumo elettricità FERonsumo elettricità FER

CConsumo elettricità totaleonsumo elettricità totale

Europa: 21%

Italia: 22%

OBIETTIVI VINCOLANTI VINCOLANTI 

AL 2020

Direttiva 2009/28/CE 

CConsumo energia* FERonsumo energia* FER

CConsumo energia* totaleonsumo energia* totale

Europa: 20%

Italia: 17%

Obiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabili

*  Gli  obiettivi  riportati  sono  complessivi:  le  quote  di  energia  da  fonti rinnovabili nei settori dell’elettricità, del riscaldamento e raffreddamento e dei trasporti.

LE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTO

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Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010

Anno 2009: Anno 2009: 20%* 20%* 

Fonte: GSE – anno 2008* Dato 2009 MSE

*Il dato 2009 della % di produzione elettrica da FER sul CIL   è determinato   da un anno particolarmente favorevole per  le rinnovabili  (  +13% +13% vs. 2008) ma anche dalla dei crisi consumi ( ­6,7% ­6,7% vs. 2008).  Sulla base delle politiche in vigore e degli sforzi in corso  in UE nel 2010 dovrebbe essere raggiunta una quota di produzione verde del 19% 19% invece che del 22%  22%  fissato dalla prima direttiva rinnovabili del 2001.

A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?

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Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

Sulla base della potenza potenza installatainstallata gli impianti idroelettrici possono essere distinti nelle seguenti tipologie (classificazione UNIDO).

CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE NON UNIVOCA NON UNIVOCA CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE NON UNIVOCA NON UNIVOCA 

P > 10.000 kWGRANDI

P < 10.000 kWPICCOLE

P < 1.000 kWMINI

P < 100 kWMICRO

Potenza installataNomenclatura

P > 10.000 kWGRANDI

P < 10.000 kWPICCOLE

P < 1.000 kWMINI

P < 100 kWMICRO

Potenza installataNomenclatura

United Nations Industrial Development OrganisationUnited Nations Industrial Development Organisation

In ItaliaIn Italia: la legge 7/1977 ha innalzato da 220 a 3.000 kW220 a 3.000 kW  di potenza di concessione potenza di concessione il  limite  “piccole  derivazioni”,  mentre  sopra  questa  soglia  si  parla  di  “grandi derivazioni”.

Limite piccole e grandi derivazioni

In Italia:  < 3 MW (concessione)In Europa: < 1 MW in Lussemburgo

< 5 MW nel Regno Unito< 8 MW in Francia< 10 MW in Portogallo, Spagna, Irlanda, Grecia, Belgio

Nel mondo:  < 10 MW (Commissione europea e UNIPEDE)

La classificazione in base a Potenza Installata

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La tendenza degli ultimi anni è la crescitacrescita costante dei comparti micro,  mini  e  piccolo  idroelettrico micro,  mini  e  piccolo  idroelettrico  in  termini  di  numeronumero  di impianti installati

STATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTE

1.080 1.110 1.122 1.134 1.157 1.173 1.194 1.223

553 571 571 593 605 626 641 665

293 293 293 294 293 294 293 296

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

impianti

Evoluzione della numerosità degli impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2001 al 2008

0-1 1-10 >10

Fonte Terna Elaborazioni APER

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

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STATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTE

413 419 427 437 450

1.951 1.986 2.040 2.086 2.156

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

2004 2005 2006 2007 2008

MW

Evoluzione della potenza installata degli impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2004 al 2008

0-1 1-10Fonte GSEElaborazioni APER

CCrescitarescita  costante  dei comparti  micro,  mini  e micro,  mini  e piccolo  idroelettrico piccolo  idroelettrico  in termini  di  MWMW  di  potenza installata.

1.731 1.526 1.521 1.416 1.770

7.128

6.091 6.354 5.684

7.390

-

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

10.000

2004 2005 2006 2007 2008

GWh

Evoluzione della produzione da impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2004 al 2008

0-1 1-10 Fonte GSE, TernaElaborazioni APER

La  produzione  idroelettrica  è estremamente  variabile  variabile  in relazione a:

 situazioni climatiche situazioni climatiche e idrologiche particolari  e idrologiche particolari  

 fattori gestionalifattori gestionali(es. introduzione del (es. introduzione del DMV) DMV) 

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

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Il  Position  Paper  del  2007  tiene  conto  di  una  serie  di  dati storici  e  delle  politiche  ambientali  che  andranno  attuate  in futuro  (es.  rilascio  del  DMV).  Dati  questi  trend,  e considerando gli effetti dei nuovi  investimenti,  in particolare nei  piccoli  impianti piccoli  impianti  idroelettrici,  è  attesa  una  produzione entro  il  2020  di  12,43  TWh, 12,43  TWh,  ed  il  raggiungimento  di  una potenza installata pari a 4.200 MW.4.200 MW.

OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020

POSITION PAPER GOVERNO ITALIANO 2007

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

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 è una fonte  rinnovabilerinnovabile  e non produce  emissioniemissioni  climalteranti

 contribuisce alla sicurezzasicurezza  del sistema energetico

 è una tecnologia  flessibileflessibile

 favorisce il presidio del  territorioterritorio, ne è esempio classico l’impianto che sorge in area montana scarsamente abitata 

 crea  occupazione occupazione 

 è da qualche anno iniziata una nuova fase che ha visto lo sviluppo di nuove tecnologienuove tecnologie  sui bassi salti

 l’Italia ha l’occasione di riprendersi il posto di eccellenza che ha sempre occupato nello sviluppo delle turbine idraulichesviluppo delle turbine idrauliche investendo in ricerca e sviluppo di turbine di piccola tagliapiccola taglia

PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

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Mini idroelettrico non vuol dire solo mini turbine, accanto alle turbine classiche in scala ridotta come mini Pelton, mini Kaplan, mini Francis e Banki, Turgo, esistono anche una serie di soluzioni soluzioni tecnologiche studiate ad hoc tecnologiche studiate ad hoc per i bassi salti come Coclee, Straflo, Derriaz, bulbo, MATRIX, VHL, gruppi sommergibili e “sifonati” …

PROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIE

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

http://www.irem.it/; www.ritz-atro.de; http://www.eplusplus.net; http://www.zeco.it/; http://www.sorgent-e.com

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Ci sono  in particolare alcune tipologie di piccoli  impianti  che  presentano  basso basso impatto  ambientaleimpatto  ambientale   e  permettono  un utilizzo multiplo dell’acquautilizzo multiplo dell’acqua: 

  impianti su canali irriguiimpianti su canali irrigui

  impianti su acquedottoimpianti su acquedotto

  impianti sul DMVimpianti sul DMV

Hanno anche bassi costibassi costi  perché molte opere idrauliche e civili sono già esistenti!

PROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA

Le applicazioni eoliche di piccola taglia, per la 

peculiarità delle esigenze a cui devono rispondere, 

costituiscono un settore concettualmente diversoun settore concettualmente diverso, 

ed anche tecnologicamente distinto, da quello delle da quello delle 

macchine di media e grande tagliamacchine di media e grande taglia.

Perciò il mondo delle piccole macchine eoliche è 

per molti aspetti (tecnico, economico, applicativo) a 

sé stante e non necessariamente a correlato (per lo 

sviluppo, il mercato, le applicazioni, ecc.) a quello 

delle macchine di media e grande taglia, in quanto 

risponde ad esigenze di natura completamente 

diversa ed è rivolto a specifici mercati di nicchia.

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

FAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPO

Motivazioni  Lo sviluppo delle risorse marginalirisorse marginali  Un diretto contatto con la realtà territorialecontatto con la realtà territoriale  Lo sviluppo di una categoria di piccoli imprenditori nel settoreimprenditori nel settore  Il primo passo verso la nascita di una “smart gridsmart grid”

Opportunità  Una crescita della potenza installata senza problemi di inserimento senza problemi di inserimento 

ambientaleambientale

 Un contributo alla conoscenza delle FER da parte della collettivitàconoscenza delle FER da parte della collettività

 Un nuovo modo di concepire la partecipazione degli Enti Locali partecipazione degli Enti Locali agli sviluppi del settore

 Un nuovo settore accessibile allo sviluppo di una filiera industriale sviluppo di una filiera industriale nazionalenazionale

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

La soglia di accesso alla Tariffa Omnicomprensiva (fino a 200 kW) aiuta a definire una classificazione italiana degli impianti eolici 

UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”

0 kW 20 kW 200 kWMedio/GrandeMicro/Mini Mini/Medio

TARIFFA OMNICOMPRENSIVA/SCAMBIO SUL POSTO

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

GLI ATTORIGLI ATTORIGLI ATTORIGLI ATTORI

..e tanti altri

Residenze private

Agriturismi, Camping, Villaggi turistici

PMI manifatturiere (officine, imprese artigiane,…)

PMI agricole (tenute vitivinicole e olivicole, imprese di trasformazione di prodotti agricoli,…)

Pubbliche Amministrazioni (edifici comunali e scolastici, impianti sportivi,…)

DA:

A:

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

UNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTA

Non esistono ancora dati ufficiali Non esistono ancora dati ufficiali sulla diffusione della potenza dell’ eolico di piccole dimensioni

Gli operatori si augurano un report del Gestore dei Servizi Energetici sui primi risultati della Tariffa Omnicomprensiva

Attualmente si stima siano installati in Italia più di 3 MW si stima siano installati in Italia più di 3 MW di impianti composti da una singola turbina di mini/media dimensione…

… ma presto verranno connessi diversi impianti!

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Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico

PROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPO

Dimensione stimata del mercato di circa 18 MW/anno

Fonte: elaborazioni interne APER

Taglia impianto:

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BARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHE

MINI­IDROELETTRICOLa  sfida  è  abbassare  i  costiabbassare  i  costi,  soprattutto  del  macchinario  per  i  bassi  saltibassi  salti,  che sono i più diffusi in Italia e nel mondo.L’attuale frontiera della ricerca e sviluppo è:•ottimizzazione  dell’idraulica  per  micro  turbine  nei  bassi  saltimicro  turbine  nei  bassi  salti,  con  adozione  di generatori a velocità variabile•uso di gruppi sommergibili gruppi sommergibili e “sifonati”•ottimizzazione della gestione per mezzo di software espertisoftware esperti•sviluppo  di  nuovi  tipi  di  turbine nuovi  tipi  di  turbine  o  miglioramento  delle  esistenti  (es:  Straflo, Derriaz, bulbo, MATRIX, VHL)•ricorso a  simulazioni matematiche dei flussi simulazioni matematiche dei flussi d’acqua sempre più realistiche per migliorare l’efficienza delle piccole macchine

Le barriere allo Le barriere allo svilupposviluppoLe barriere allo Le barriere allo svilupposviluppo

MINIEOLICO• Indagini anemometriche costose > Soluzione: sviluppo modelli meteorologici

• Sfruttamento  venti  a  bassa  velocità  >  Soluzione:  rotori  con  maggiore  area   spazzata dal vento  

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Le  principali  barriere  non  tecnologiche  allo sviluppo  dell’idroelettrico  e  dell’eolico  sono legate a:  lungaggini  e  lentezza  burocratica  nei processi autorizzativi processi autorizzativi   problemi  inerenti  il  collegamenti  alla  rete collegamenti  alla  rete degli impianti incertezza delle tariffetariffe

BARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHE

Le barriere allo Le barriere allo svilupposviluppoLe barriere allo Le barriere allo svilupposviluppo

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AUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONI

MINI IDROELETTRICO

I principali problemi legati alle autorizzazioni per un impianto idroelettrico:

•ogni Regione (o Provincia) può aver adottato dei regolamenti propri per il rilascio dell’autorizzazione  a  derivare,  ciò  crea  una  frammentazione  legislativa frammentazione  legislativa  di  non facile gestione per chi richiede la concessione,

•iter concessione/autorizzazione molto lungo molto lungo (almeno 2­3 anni se con VIA), 

•diversi enti coinvolti molto spesso scarsamente coordinati scarsamente coordinati tra loro, 

•inutili  aggravi proceduraliaggravi procedurali,  (es. enti convocati a pronunciarsi 2 volte sullo stesso progetto, una volta in sede di VIA e una volta in conferenza servizi),

•rrichieste  illegittimeichieste  illegittime,  (es.  dimostrare  la  disponibilità  dell’area  quando  è esplicitamente  prevista  la  possibilità  di  espropriazione  delle  aree  nel  D.Lgs. 387/03),

•non  sono  previste  semplificazionisemplificazioni  dell’iter  autorizzativo  per  impianti  di  piccola taglia, ne per quelli su acquedotti, reti  irrigue e  su DMV (eccezione LR n.5/2010 Lombardia che esclude questi tipi di impianti da VIA )

Inoltre in Italia molto spesso le norme molto spesso le norme che regolano il rilascio delle concessioni, la VIA, etc… cambianocambiano per cui bisogna ricominciare da capo la procedura!

Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche

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MINI IDROELETTRICO E MINI EOLICO

Nel caso di connessioni alle reti BT e MTreti BT e MT:• definizione  di  procedure  certe  e  standardprocedure  certe  e  standard,  prevedendo  la 

prioritàpriorità  per  le  connessioni  di  impianti  alimentati  da  fonti rinnovabili e/o cogenerativi ad alto rendimento;

• revisione  dei  tempi  massimi tempi  massimi  per  la  connessione  e  degli indennizzi automatici indennizzi automatici al fine di rimuovere le criticità emerse;

• definizione di corrispettivi convenzionalicorrispettivi convenzionali;• prioritàpriorità di trattamento per le fonti rinnovabili e la cogenerazione 

ad alto rendimento;• definizione  delle  procedure  sostitutive procedure  sostitutive  previste  dalla  legge  n. 

244/07 per le fonti rinnovabili.

LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!

Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche

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TARIFFETARIFFETARIFFETARIFFE

MINI IDROELETTRICO E MINI EOLICO

Il sistema di incentivi è soggetto a cambiamenti troppo cambiamenti troppo frequentifrequenti e a oscillazionioscillazioni del grado di remunerazione troppo elevate. Questo è un aspetto delicato per interventi che sono caratterizzati da investimenti iniziali notevoli, da ripagare nel corso d’una lunga vita tecnica l’impianto.Sono necessarie la certezza e la stabilità del sistema certezza e la stabilità del sistema di incentivazione, qualunque esso sia (CV, feed­in, …)La stabilità  del quadro degli  incentivi è un punto cruciale per dare all’industria una prospettiva chiara e a lungo termineprospettiva chiara e a lungo termine, che stimola gli investimentiinvestimenti e promuove innovazioni tecnologicheinnovazioni tecnologiche! I  cambi  frequenti  del  regime  tariffario  generano  molta confusione, con conseguenze negative per  i piccoli produttori che così non hanno fiducia nella regole del mercato.

Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche

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Il  13/11/2008  l’Associazione  “La  Casa  del  Consumatore”  ha  fatto ricorso  (n.  2551/08)  al  TAR  Lombardia  per  l’annullamento,  previa sospensione  dell’efficacia,  della  Delibera  AEEG  ARG/elt  109/08, poiché ritiene lesivo per i consumatori il maggior onere a carico degli utenti finali attraverso l’aumento della componente tariffaria A3. 

Il Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorso

Il  17/06/09  il  TAR  Lombardia  ha  emanato  la  sentenza  4209/20094209/2009 con cui ANNULLA la delibera AEEG 109/08ANNULLA la delibera AEEG 109/08.

  da  luglio  2009  il  GSE  ha  provvisoriamente  iniziato  a  fatturare l’energia idroelettrica applicando i prezzi minimi garantiti relativi alle altre FER i produttori idroelettrici dovranno effettuare conguagli a favore del GSE per il periodo gennaio 2008­luglio 2009

AEEG  ha  fatto  ricorso contro  la sentenza ricorso contro  la sentenza del TAR Lombardia al CdS, APER è ricorsa ad adiuvandum dell’AEEG

Il  19/02/2010  con  sentenza  85/2010 85/2010  il  CdS  ha  rigettato  l’appello rigettato  l’appello presentato confermando la sentenza del TAR Lombardia

FLASH

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ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni

Il potenziale per il mini idroelettrico e minieolico c’è!Il potenziale per il mini idroelettrico e minieolico c’è!

Occorre agire sulle barriere tecnologiche barriere tecnologiche e non tecnologiche non tecnologiche e in particolare è necessario :1.Supportare la ricerca la ricerca e la dimostrazione su impianti pilota impianti pilota di macchinari innovativi2.Tenere d’occhio il mercato dei CV mercato dei CV sostenendolo in maniera tale che non si verifichi eccesso di offerta rispetto alla domanda, che manderebbe il mercato in crisi3.Impostare un sistema tariffario stabile sistema tariffario stabile nel tempo per ridurre l’incertezza d’investimento4.Semplificare l’iter autorizzativo l’iter autorizzativo diminuendo i tempi necessari per ottenere la concessione a derivare5.Abbreviare e semplificare le procedure semplificare le procedure per effettuare il collegamento alla rete collegamento alla rete degli impianti  24

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Grazie per l’attenzione!

APER  ASSOCIAZIONE PRODUTTORI 

ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 

Via Pergolesi 27  20124 MILANO 

Fax 02 [email protected] ­ www.aper.it 


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