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Inquestonumero - sindacatoorsa.it · Il Pi ano d’Azione Internazionale per l’invecchia - mento...

Date post: 17-Feb-2019
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In questo numero: Il Forum dei pensionati insiste: subito un Ministero per gli anziani Pensioni 2012 amara certezza Esenzione tickets: la confusione regna sovrana! Abbiamo avuto un governo dalle mani bucate ORGANO DI INFORMAZIONE DEI PENSIONATI Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB - Roma - N. 1/2012
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In questo numero:

• Il Forum dei pensionati insiste:subito un Ministero per gli anziani

• Pensioni 2012 amara certezza

• Esenzione tickets:la confusione regna sovrana!

• Abbiamo avuto un governodalle mani bucate

O R G A N O D I I N F O R M A Z I O N E D E I P E N S I O N A T IPoste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB - Roma - N. 1/2012

Il S.A.PENS. cura la diffusione della rivista in base a una mailing list continuamente ag-giornata. Ai sensi dell’Art. 13, comma 1 della Legge n. 675/96 sulla “Tutela dei dati per-sonali”, ciascun destinatario della pubblicazione ha diritto, in qualsiasi momento e deltutto gratuitamente, di fare modificare o cancellare i propri dati personali, o semplice-mente di opporsi al loro utilizzo. Tale diritto può essere esercitato scrivendo a:Beniamini Group s.r.l. - Via Panfilo Castaldi, 37/51 - 00151 RomaLa Beniamini Group s.r.l. lascia agli autori la responsabilità delle opinioni espresse negliarticoli firmati e agli artisti quella dei contenuti espressi nelle loro opere.Rivista stampata su carta Fedrigoni “Ecologica”

Il S.A.PENS. ha una propria indissolubile autonomia decisionale. Aisoci è garantita la più ampia libertà di espressione, assicurando ilreciproco rispetto di tutte le opinioni politiche, ideologiche e di federeligiosa. Nel contempo il sindacato respinge e non ammette alcunainfluenza e ingerenza di organismi politici, ideologici e religiosi...(Dall’art. 2 dello Statuto S.A.PENS.)

Bimestrale S.A.PENS. - Sindacato Autonomo PensionatiReg. Trib. di Roma N. 536/2000 del 13/12/2000Via Magenta, 13 - 00185 Romawww.sapens.it • [email protected]

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Concessionaria per la pubblicitàBeniamini Group s.r.l.Via Panfilo Castaldi, 37/5100151 RomaTel. 06.5881157 - Fax [email protected]

Direttore responsabileSilvia La Torre

Comitato di redazioneAnna Maria BrunoGiuseppe PisanoGaetano Trigilio

FotografieLa RedazioneErmenegildo Colazza

S.A.PENS.Sindacato Autonomo PensionatiOR.S.A.Via Magenta, 13 - 00185 RomaTel. e Fax 06.4440.361www.sapens.it - [email protected]

È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della Legge suldiritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivistacompresi gli spazi pubblicitari senza consenso scritto dell’editore.

SommarioN.1 • 2012

CICERONE

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Anno Europeo 2012

Governo Monti: “lo stato dell’opera”

Vigenza contrattuale FS

La fine del ceto medio

Il Forum dei pensionati insiste:subito un Ministero per gli anziani

Pensioni 2012 amara certezza

Il caso del senatore Lusi (pd), fa scoprireulteriori magagne dei partiti politici

Esenzione tickets:la confusione regna sovrana!

Cambio al vertice Orsa Ferrovie

Abbiamo avuto un governodalle mani bucate

Novità Fiscali 2012

Ictus cerebrale: i sintomi

Importanza della perequazioneper le pensioni

Repubblica parlamentare o presidenziale?

Notizie in breve

I vostri quesiti

Chiuso in redazione in data 15 marzo 2012

Il Piano d’Azione Internazionale per l’invecchia-mento è stato adottato dalle Nazioni Unite nel mesedi aprile 2002 a Madrid.Per festeggiare il decimo anniversario di questo im-pegno politico, l’Unione Europea ha deciso che il2012 è proclamato Anno Europeo dell’invecchia-mento attivo e della solidarietà tra le generazioni.Per poter rispondere alla sfida demografica che l’Eu-ropa dovrà affrontare nei prossimi anni, l’Anno Eu-ropeo cercherà di contribuire a creare le miglioriopportunità e condizioni di lavoro per il crescentenumero di lavoratori ultracinquantenni; di aiutaregli anziani ad assumere un ruolo attivo nella società;di favorire un invecchiamento sano; di rafforzare lasolidarietà e la cooperazione fra le generazioni.L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha adottatoil termine “invecchiamento attivo” (Active Ageing)per esprimere un invecchiamento che ottimizza lepossibilità di salute, di partecipazione e di sicurezzaal fine di migliorare la qualità della vita di questa fa-scia della popolazione. Con questo termine viene ri-conosciuta la possibilità delle persone di sfruttare illoro potenziale fisico, sociale e mentale lungo tuttoil corso della vita, chiedendo alla società soluzioni ailoro bisogni, ai loro desideri, alle loro capacità.La nostra società sta attraversando una fase di no-tevole invecchiamento demografico. Essa è quindichiamata a rispondere alle nuove esigenze non solodelle persone anziane, ma anche di quelle apparte-nenti alle altre fasce di età allo scopo di trovare so-luzioni sostenibili ed eque per tutte le generazioniinteressate al cambiamento in atto.Questo significa ripensare il modo in cui l’attuale so-cietà funziona. Gli interventi a livello di politichepubbliche (urbanistica, sviluppo rurale, trasportipubblici, accesso alle cure sanitarie, protezione so-

ciale, occupazione, partecipazione civica, tempo li-bero) dovranno riconoscere nelle longevità una op-portunità in grado di proporre soluzioni innovative amolte delle attuali sfide economiche e sociali.Age Platform Europe è convinta che promuovere uninvecchiamento attivo e sano, che dia la possibilitàagli anziani di impegnarsi nella società e nel mondodel lavoro, aiuterà a far fronte alla sfida demograficain modo da garantire equità e sostenibilità a tutte legenerazioni.L’Anno Europeo mira pertanto a sottolineare e rico-noscere il contributo attivo delle persone anzianenella società, individuare ed affrontare lo scambiodi esperienze e di buone pratiche, incoraggiandotutte le parti interessate a promuovere l’invecchia-mento attivo nonché sostenere una maggiore coo-perazione e solidarietà tra le generazioni.L’Unione Europea, gli Stati Membri, le autorità re-gionali e locali, le imprese, i sindacati, i rappresen-tanti della società civile, i ricercatori e tutte le altreparti interessate debbono cogliere questa opportu-nità per promuovere l’invecchiamento attivo in set-tori quali l’occupazione, la tutela e l’inclusionesociale, la salute pubblica, l’informazione ed i tra-sporti.Tutti insieme potranno contribuire a costruire unasocietà accessibile ad individui di tutte le età ed atrovare soluzioni innovative e sostenibili per tutte legenerazioni.La buona riuscita dell’Anno Europeo passa ancheattraverso una serie di iniziative quali la diffusione ditutte le notizie utili utilizzando i sistemi informatici;la promozione di eventi tematici a livello nazionale,regionale e locale; l’organizzare incontri con autoritàpolitiche e parti direttamente interessate al fine diincoraggiarle ad un maggiore impegno nel sostenerel’invecchiamento attivo.La Giornata Europea del 29 aprile prossimo, saràl’occasione per sottolineare il legame stretto tra pro-mozione dell’invecchiamento attivo e solidarietà in-tergenerazionale.

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Anno Europeo 2012di Giuseppe Torrente

il S.a.pens augura a tuttele famiglie dei nostri

associati serenefestività pasquali

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Abbiamo raggiunto e stiamo sorpassando, i centogiorni del Governo Monti.Possiamo incominciare a fare una prima disaminasull’operato, con serietà, con equilibrio e con sere-nità (quest’ultima poca, molto poca, visto...!).Certo, a poco più di tre mesi dall’insediamento, è dif-ficile fare un bilancio che abbia le certezze dell’indi-viduazione delle cose fatte (poche e mirate), delleintenzioni (molte ed ancora indefinite e indefinibili),delle “omissioni”, pesanti e organiche, delle ricadutesulla collettività tutta della nostra Italia.Partiamo dalle “cose fatte”: aumento “discriminante”di tasse, tanto più dolorose perché colpiscono, quasiesclusivamente (ecco il discrimine!), la società ita-liana operosa (lavoratori tutti)e la società, elettoralmentemaggioritaria, dei pensionati.Provvedimenti senza alcun bi-lanciamento con interventistrutturali che, nel brevetempo, potrebbero consentireuna ripresa economica, civile esociale. Negli ultimi due mesil’affermazione ricorrente e co-stante (ossessiva litania!) diMonti è “cresci Italia!”. Risultato: ulteriore retroces-sione economico - finanziaria dell’Italia ed entrata inpiena fase di recessione.La recessione acuisce i drammi sociali e ricadesempre sulla parte più debole e maggioritaria dellapopolazione. I “poteri forti” sono stati, senza dub-bio alcuno, risparmiati dai sacrifici imposti a chi, lamaggioranza, non fa parte attiva di determinate si-tuazioni di “posizionamento” sociale e culturale(leggi “classi” volendo utilizzare un arcaico, supe-rato, lessico social-comunista!). Ad esempio le li-beralizzazioni: banche, società municipalizzate,ordini professionali, farmacie, notai, magistratura,non sono stati toccati o sono stati marginalmentesfiorati, mentre si è dichiarata una vera e propriaguerra ai tassisti ed agli edicolanti, dipinti comeveri e propri sfruttatori “monopolisti” per gli “incassistratosferici”.Ma va là! Diciamocelo con onestà: questi “poteriforti”, oggi al Governo, stanno continuando a farei “bicarbonati” loro e non hanno mai accantonatoi loro “sodali” (giusto per ricordare le grandi fi-nanze e le banche perché “i gioielli di famiglia nonsi toccano”!).

Le banche continuano a lucrare ed a vessare; le so-cietà municipalizzate non sono state liberalizzateperché bisogna mantenere lo “squallido postificio”locale e la “prepotenza politica” della lottizzazione;gli ordini professionali, in una con la conferma delvalore legale del titolo di studio, hanno imposto,senza sforzo alcuno, l’altolà a qualsiasi cambiamentoe questo Governo si è “fortissimamente” adeguato;la liberalizzazione delle farmacie è stata oggetto diun “contentino” quantitativo mantenendo, però,l’“obbrobrio” successorio-dinastico delle titolarità; inotai idem; sulla riforma della magistratura si è fatto“melina”, soltanto “melina”, in attesa di disposizionisuperiori, molto (C) S (M) uperiori (come sempre!).

I lavoratori, i pensionati, le fa-miglie tutte, continueranno afare sacrifici ed a subire priva-zioni, non solo economiche-la-vorative, per risollevare le sortidella nostra Italia. Però... la pa-zienza e la possibilità di contri-buire hanno sicuramente unlimite e non piace, assoluta-mente non piace, che Lei, Presi-dente e Senatore Monti, con

soddisfatta “nonchalance” (francesismo di suffi-cienza) abbia dichiarato che in Germania lo hannoindicato quale “genero ideale” per le famiglie tede-sche. Qualcuno ha interpretato questa Sua (opi-nione?), come dichiarazione di buona entratura nelmondo Merkeliano, noi pensionati, modesti!, conesperienza, saggezza e “vista lunga”, la vediamocome ricerca di stima e di considerazione: in termini“crudi” una dichiarazione di piaggeria o peggio di sot-tomissione non richiesta!Certo le dinamiche che informano il “povero” mondodei pensionati e dei lavoratori non hanno la stessavalenza dei percorsi che informano l’opulentomondo (dove i bisogni si chiamano “piaceri”) delleSue frequentazioni! Non siamo invidiosi, anzi, con-siderato il maggioritario contributo che stiamodando per la ripresa e la rinascita della nostra Italia,senza ricevere nulla in corrispettivo. Intanto il Parla-mento, ovvero la politica eletta, stretta in una morsasoffocante dagli “avvisi” provenienti dal Colle più alto(“magister” il Presidente della Repubblica) e dai “ri-catti”, politici si intende, governativi, ha perso fun-zioni e credibilità.Le funzioni sono frustrate dalla presa di coscienza

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Governo Monti:“lo stato dell’opera”di Giuseppe Pisano

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della assoluta “non incidenza” decisionale sui per-corsi legislativi; la credibilità politica e governativaera già bassissima prima dell’era Monti, figuriamociadesso! Un centrodestra che “ingoia” le liberalizza-zioni “burla”, la procrastinazione della riforma sullagiustizia, l’odioso aumento di tasse ed accise, non-ché l’altrettanto odiosa “appropriazione indebita” go-vernativa delle “misere”, ma necessarie, rivalutazionidegli assegni pensionistici, questo centrodestra harinnegato e snaturato la sua missione (semmai cifosse e fosse credibile).Un centrosinistra, paladino dei popoli e degli op-pressi, che ha avallato questa “macelleria sociale”(termine spesso evocato nella, per loro, fausta “eraberlusconiana”), con obbedienza “cieca, pronta edassoluta” ai richiami “compagneschi” dell’ alto In-quilino del Quirinale. Ed il Terzo Polo? Questo strano“ircocervo” politico da subito ha dichiarato fedeltà efiducia assoluta su qualsiasi provvedimento gover-

nativo, a prescindere dai contenuti e dal merito (te-stimonianza assoluta di opportunismo e cinismo po-litico).“‘A nuttata” per l’Italia sarà lunga, eppure deve pas-sare, perché l’Italia onesta ed operosa ha diritto diuscire fuori dalla crisi e vedere la “luce”, così non ver-ranno vanificati i continui, grandi sacrifici dei pen-sionati, dei lavoratori e delle famiglie italiane.Agli attuali governanti una richiesta: non aggravate lasituazione morale del Paese con la tristezza delle vo-stre facce, sanno di funerale. Siate meno algidi! Èvero, la “tristezza” è il carattere distintivo della “man-canza di ubriacatura” (leggi “sobrietà”) del tecnico,però essere meno cupi e grigi, ridere un po’ allieta ivostri animi e “solleva” le nostre “corde” e... ci fa e vifa dimenticare gli attici a prezzi di “mercatini rionali”,le dinamiche di “sistemazione” familiare e tutto ciòche vi ha finora (non vogliamo mettere limiti alle“provvidenze”!) il - LUSI e de – LUSI!

Vigenza contrattuale FSdi Giuseppe Torrente

L’irresponsabile atteggiamentoassunto negli ultimi anni dallaPresidenza del Consiglio dei Mi-nistri e dal Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze circa ilmancato impiego, a favore delpersonale in quiescenza delle Fer-rovie dello Stato, dello stanzia-mento di 24 milioni di europrevisti dalla legge 43/2005, ci hacostretto a ricorrere dinanzi al Tri-bunale Amministrativo Regionaleper il Lazio.La strategia processuale si è resaindispensabile per arginare il ten-tativo di definanziamento delFondo, messo in atto dal GovernoBerlusconi, con la complicità deipartiti che lo sostenevano.Il ricorso, depositato nel mese didicembre u.s., nell’impugnare lanota a noi trasmessa dalla Fun-zione Pubblica ed il fantomaticoDecreto presupposto, ancorché diestremi sconosciuto, denuncial’irrazionalità del definanzia-mento operato in ragione di due

considerazioni.La prima è che il Fondo, mal-grado i nostri ripetuti solleciti e lenostre iniziative parlamentari, èrimasto inutilizzato per una in-spiegabile inerzia delle autoritàamministrative, che hannoomesso di assumere le procedurenecessarie per definire modalitàe beneficiari.La seconda è che la soppressionedel Fondo per il personale Fs, percui era previsto lo stanziamentodi 24 milioni di euro nell’arco deitre anni, rappresenta addiritturala metà delle riduzioni di spesapreviste dalla legge 122/2010 che,come è noto, impone tagli percomplessivi 50 milioni di euro.Il S.a.pens. ha denunciato la vio-lazione e la falsa applicazionedell’articolo 1 del decreto legge78/2010 convertito, con modifica-zioni, nella legge 133/2010, non-ché l’eccesso di potere percarenza e falsità dei presupposti.Per quanto ci consta, la Presi-

denza del Consiglio dei Ministrinon ha mai adottato il provvedi-mento che disponeva la soppres-sione dello stanziamento ex legge43/2005, non essendo oltretuttoprevisto il definanziamento ditale politica di spesa per l’eserci-zio 2008.La mancata utilizzazione è di-pesa, in modo esclusivo, dal ri-tardo con cui il Ministerodell’Economia ha apportato le va-riazioni di bilancio e dall’avvio delconfronto con il S.a.pens. in ca-renza di una finalità prescritta dallegislatore.La contraddittorietà ed illogicitàdella determinazione della Presi-denza del Consiglio dei Ministridi revocare l’assegnazione dellerisorse sono innegabili e vannoconsiderate quale eccesso di po-tere che il Tar del Lazio non potràche censurare, riconoscendo aipensionati ex ferrovieri, collocatia riposo a cavallo degli anni1981/1995, la rivalutazione dellepensioni in rapporto agli aumenticontrattuali di riferimento alladata di collocazione a riposo.

Il S.a.pens. ricorre al TARa tutela dei propri associati

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Il “ceto medio” è costituito daquella parte di popolazione cheoccupa appunto una posizione in-termedia tra ricchi e poveri, unacategoria trainante dell’economiadi un paese in quanto la più rile-vante numericamente e quellache più contribuisce alla produ-zione e al consumo, con conse-guente aumento di ricchezza ebenessere generalizzato.In questa categoria si collocano ilavoratori dipendenti, i pensionatie quei lavoratori autonomi chenon necessariamente si possonoconsiderare industriali. Un’altapercentuale del ceto medio in unapopolazione costituisce una si-tuazione di benessere e di oppor-tunità di lavoro ed ha anche unagrande importanza come bacinodi voti in caso di appuntamentielettorali.Secondo una ricerca Ocse è “cetomedio” chi può disporre di unavita confortevole e cioè potersipermettere la casa, un lavoro sta-bile, scuole e università, cure me-diche e disponibilità finanziariaper il tempo libero.Negli Anni sessanta/ottanta la po-polazione ha vissuto un grandepassaggio evolutivo da una classeprevalentemente agricola a quellache sarà definita appunto “cetomedio”. Purtroppo il periodo digenerale aumento di benesserenon è durato a lungo: già gli Anninovanta, crisi dopo crisi, con con-seguente ristagno dell’economia,hanno provocato la diffusa sensa-zione di insicurezza e instabilità.Negli ultimi dieci anni, ed esatta-mente dall’ingresso dell’euro, iprezzi sono raddoppiati ed inqualche caso anche di più, men-tre stipendi e pensioni, i cosid-detti redditi fissi, sono rimastifermi perdendo circa il 40% delloro potere d’acquisto impove-rendo le famiglie.Dalle più recenti statistiche si ap-prende che generi di ormai primanecessità, come caffè e zucchero

sono aumentati del 16%, ben dipiù della misera perequazione(2,6%), comunque negata per il2011 e 2012 a milioni di pensio-nati. Solamente i redditi di “certe”famiglie sono aumentati in ma-niera esponenziale a riprova chenelle crisi economiche e finanzia-rie “qualcuno” ci guadagna sem-pre! Per chi è collocato in questaclasse media è quindi molto facilescivolare da una posizione adun’altra: bastano pochi avveni-menti negativi per ritrovarsi da

una condizione di relativo benes-sere a quella di povertà.È esattamente quello che è suc-cesso in Italia negli ultimi anni: lepersone in condizione di povertàsono passate dai due milioni del2009 agli otto milioni attuali; gliaddetti alla Caritas registranopresso i centri di assistenza uncontinuo aumento di presenze dipersone che fino a poco tempo fapotevano vivere in condizioni nor-mali ed ora, per la perdita del la-voro, della casa o per problemi disalute non ce la fanno più ad an-dare avanti. Nella popolazione sievidenzia sempre più una fasciain condizione di povertà assoluta,cittadini che hanno accumulatodebiti che, stante la situazione,non riusciranno mai a pagare e sitrovano costantemente minac-ciati dai sequestri degli ufficialigiudiziari.È preoccupante il fatto che nellamaggioranza dei casi non si tratta

di povertà derivante da redditi mi-nimi o nulli o situazioni familiaritipiche delle classi più povere, magente appartenente al cosiddettoceto medio che ha dovuto soste-nere spese eccezionali dovute agravi malattie, divorzi, tracolli fi-nanziari, mutui o investimentisbagliati o perdita del lavoro.Sono cifre che fanno rifletteresulle cause e sulla mancanza diprogrammazione di adeguate po-litiche per la tutela di questa largafascia di cittadinanza, mediante

eque riforme fiscali afavore della famigliae del lavoro: infattigli studi nel settore cidicono che ai nucleifamiliari sono desti-nate circa la metàdelle risorse impe-gnate negli altri paesieuropei.Alle crisi finanziarie,che sono in partecausa di queste si-tuazioni, va aggiunta

la cecità e l’incapacità dei partitipolitici di programmi ed un lungoristagno dell’economia che, senzaadeguate politiche, ha visto il de-clino di salari, stipendi e pen-sioni, con relativa diminuzione diconsumi; questa crisi a sua voltasi è riversata anche sulle attivitàdi commercianti, professionisti eartigiani. Fino a qualche tempo fala famiglia tenendo insieme geni-tori, figli e nonni è stata l’unica di-fesa contro la crisi, un grandeammortizzatore sociale che ha so-stituito i primari compiti delloStato, ma lentamente anche que-sta solida realtà sta cambiando.La crisi ha intaccato i redditi ed irisparmi ed è entrata all’internodelle famiglie, schiacciando ilceto medio, erodendo la capacitàdi spesa e quindi i consumi.Le statistiche ci dicono che unamedia dal 50% al 70% ha dimi-nuito il consumo di beni alimen-tari dal pane al pesce, ma una

La fine del ceto mediodi Anna Maria Bruno

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buona parte ha ridotto la spesa ri-sparmiando anche sulla qualitàacquistando presso gli hard di-scount. Così è stato per le fami-glie a reddito medio alto chehanno abbassato i consumi men-tre quelle più sotto avevano giàeconomizzato al massimo. I ri-sparmi accumulati nel tempo sistanno erodendo e soprattuttonon ce ne sono di nuovi ed è pe-ricolosamente aumentato il cre-dito al consumo, in particolare frapensionati e famiglie con redditibassi, non per investimenti maper arrivare a fine mese. La fami-glia finora ha protetto anche i gio-vani sui quali si sono scaricate lacrisi e i problemi del mercato dellavoro, svolgendo il ruolo di am-mortizzare sociale supportando inmolti casi la mancanza di occupa-zione di figli e nipoti e mitigandoin parte gli effetti della crisi.Ma questo sistema di assistenzasta sgretolandosi: la progressivadiminuzione di servizi e welfarenei confronti degli anziani e laperdita di potere d’acquisto degliassegni pensionistici fanno sì chela capacità di solidarietà all’in-terno della famiglia si riduca pro-gressivamente.Durante i mesi estivi si è assistitoad un continuo annuncio di mi-sure per superare la crisi finanzia-ria, misure che non hanno visto laluce per l’opposizione delle lob-bies di potere, come il contributodi solidarietà, una misera percen-tuale per redditi altissimi che allafine ha colpito solo 34000 contri-buenti e nessuna reale e consi-stente riduzione ai privilegi dellacasta è stata fatta, così come il ta-glio di enti locali: certo è moltopiù facile agire sui soliti noti di-pendenti e pensionati.Una cosa è certa, il nuovo Go-verno, o qualsiasi altro Esecutivo,deve sapere che misure tamponecome l’aumento dell’IVA, delletasse o riduzione degli assegnipensionistici non servono per mi-gliorare l’economia o la produtti-vità così come per l’equilibrio delsistema previdenziale è molto piùutile aumentare l’occupazionepiuttosto che ridurre le pensioni.

Il Forumdei pensionati insiste:subito un Ministero per gli anziani

ADPP – ANLAFER – ANMIFC/FS – ANPAN – ANPd’INPS – ANPS – ANUPSA – AS.SI.PEN

PENS. CINQUE CORPI DI POLIZIA - DIR.STAT/PENS. – F.A.P. Credito – FAST/PENS. – PENS. BANCA D’ITALIA

OVER50 CONFEURO – PENS. SINDACATO ITALIANO - PENSIONATI E SOCIETA’- MONDO ANZIANI

S.A.PENS./ OR.S.A – UNMS – UNPSCMEL

- Prof.ssa Elsa Fornero

Ministro del Lavoro e

delle Politiche Sociali

Oggetto: Ministero per gli Anziani

I recenti dati sugli indicatori demografici hanno evidenziato l’ulteriore

crescita della speranza di vita alla nascita della popolazione Italiana tale da

prevedere nel 2030 un rapporto di due anziani per ogni bambino.

L’Istituto Centrale di Statistica ha certificato che il 20,6% della

popolazione ha oggi 65 anni e più. Percentuale che arriverà al 34,4% nel 2050,

rendendo indispensabile una più attenta impostazione per gestire le condizioni

necessarie in materia di servizi sociali, assistenziali e sanitari.

A nostro giudizio è quindi indispensabile predisporre per tempo le strutture

adeguate per poter affrontare positivamente l’impatto della nuova situazione.

Così come Francia e Germania hanno oggi rispettivamente una Segretaria di

Stato per gli Anziani ed un Ministro Federale degli Anziani, come Forum dei

Pensionati riteniamo indispensabile la creazione, anche in Italia, di un Dicastero o

altra Istituzione specifica, dedicata alle problematiche delle persone Anziane.

Con la presente si richiede altresì formalmente un cortese, urgente

incontro di approfondimento nel quale illustrare le ragioni della nostra richiesta.

In tale attesa porgiamo i migliori saluti.

Roma, 06.02.2012

Coordinatore

Forum dei Pensionati

Giuseppe Torrente

FORUM DEI PENSIONATI C/O S.A.PENS. – OR.S.A.

Via di Porta S. Lorenzo 8/15 00185 Roma [email protected]

Tel./fax 064440361

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Il Presidente del Consiglio Mario Monti nel suo di-scorso d’insediamento a capo del Governo del paeseci aveva assicurato rigore, equità e crescita. Impegniche, trascorsi i fatidici cento giorni, come cittadiniitaliani abbiamo riscontrato essere di pesante rigore,mancata equità e probabile crescita.Certi di interpretare il pensiero della stragrandemaggioranza dei nostri associati, delle belle parolepronunciate dal Capo del Governo del Presidente,pochi sono i fatti che si sono concretizzati nel sensodichiarato.Ad oggi ad aver subito il peso delle decisioni gover-native, complici la quasi totalità delle forze politi-che, sono stati i cittadini a basso reddito, e tra questisoprattutto i pensionati alle prese con un aumentodei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore fre-quenza, il cosiddetto carrello della spesa, nell’ordinedel 4,2%.Il Professore aveva tranquillizzato tutti noi assicu-rando che il sacrificio richiesto non sarebbe statovano ed isolato, ma soprattutto che il blocco dellaperequazione, per gli anni 2012 e 2013, non avrebbeminimamente inciso sull’entità della pensione finoad oggi liquidata.NIENTE DI PIU’ FALSO!!!Così come avevamo preventivato, delle bugie del-l’insegnante della Bocconi, i pensionati hanno avutol’amaro riscontro con la rata di pensione del mesedi marzo.E dato che oggi va di moda pubblicare i propri red-diti, non abbiamo avuto nessun timore a documen-

tare la falsità delle dichiarazioni della stragrandemaggioranza dei nostri politici. Come è qui docu-mentato, la rata di pensione per l’anno 2012 sarà piùbassa di quella percepita nel 2011, ma soprattutto...leggermente inferiore (!!!) ai compensi dei MinistriSeverino (dimenticanze immobiliari escluse) Passerae dello stesso Presidente Monti.Dopo aver doppiamente pagato in conseguenzadelle decisioni assunte dal Governo, prima cometutti i cittadini con la manovra salva Italia, e dopo,per i riflessi dei provvedimenti in materia previden-ziale, la speranza, che l’equità promessa poteva inqualche modo alleviare il peso della mazzata rice-vuta tra capo e collo, si è trasformata in autenticadelusione.L’azione delle lobby, da sempre presenti nelle auleparlamentari, ha drasticamente ridimensionato i be-nefici, non solo economici, che potevano derivaredal decreto sulle liberalizzazioni.Tassisti, farmacisti, professionisti vari e autotra-sportatori hanno dimostrato che l’attuale esecutivo,spalleggiato dai santi in paradiso di destra e di sini-stra, governa mostrando i muscoli con i deboli e lasua debolezza con i forti. E non poteva essere diver-samente viste le dichiarazioni del Sottosegretario al-l’Economia Polillo.Ai pensionati ed agli anziani non ci stancheremo maidi ricordare che questo stato di cose non finirà finoa quando, anche noi, non saremo capaci di creare lanostra lobby nelle stanze del potere.Pensiamoci: siamo ancora in tempo!

Pensioni 2012amara certezzadi Giuseppe Torrente

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Si è scoperto che in barba allavolontà degli italiani che, conun referendum hanno messo albando i finanziamenti pubblicidei partiti, con leggine appro-vate in tutto silenzio, una mon-tagna di soldi è piovuta nellecasse dei partiti e talvolta nelletasche di qualcuno. Da tempoormai il mondo della politica èsconvolto dagli scandali, ma icittadini vengono spesso zittiticon menzogne o tacciati diqualunquismo.Come è possibile accettare chei partiti, finanziati con danaropubblico, non sono soggetti adalcun controllo nella gestionedi ingenti risorse? Gli stessileader, di fronte a casi del ge-nere mostrano di cadere dallenuvole. “Guarda un po’, non sape-vamo nulla, ci fidavamo”.Intanto i partiti hanno gestito egestiscono somme ingenticome fosse un patrimonio pri-vato, ma si tratta di danaropubblico, dei nostri soldi. I par-titi si sono fatti beffa dei citta-dini, della volontà popolare,disconoscendo il dettato Costi-tuzionale che sancisce all’art.1un principio fondamentaledella nostra Repubblica: “la so-vranità appartiene al popolo”. Eb-bene il popolo sovrano con unreferendum ha detto NO ai fi-nanziamenti dei partiti con da-naro pubblico.Questi poveri sovrani, che

siamo noi tutti, vengono presiin giro, depredati, saccheg-giati, da chi, approfittando delconsenso elettorale, fa il pro-prio comodo, arricchendosialle spalle dei cittadini onesti.Quel che preoccupa è che iltrasferimento di ingentisomme di danaro pubbliconelle casse dei partiti avvienein maniera del tutto legale,con precise leggi varate dalparlamento. Certe leggi, in dis-senso con la volontà popolare,sono state approvate senzaalcun dibattito parlamentare,senza alcun clamore, quasiuna congiura del silenzio in-torno ai saccheggidelle pubbliche ri-sorse. Insomma èstato aggirato il ri-sultato referenda-rio e tradita lavolontà del popoloitaliano. Si parla dimiliardi di euro tra-sferiti nelle cassedei partiti.Anche la stampa didestra di sinistra oindipendente, cosìattenta al “bungabunga” e ad altre frivole avven-ture di qualche personaggiopolitico, non si è accorta dinulla. Non si è accorta che mi-liardi finivano nelle casse deipartiti e gestiti senza alcuncontrollo, utilizzati ad libitum di

qualche intraprendente “cas-siere“. Oggi tutti i giornali ed imedia strombazzano il caso,ma solo dopo che lo scandaloè stato sollevato dalla Procuradella Repubblica di Roma.Non dobbiamo dimenticareche anche la stampa è benefi-ciaria di sovvenzioni notevoli,seminascoste… milioni di eurol’anno. Basti pensare che me-diamente un direttore di gior-nale, naturalmente parliamo diquelli sovvenzionati, percepi-sce uno stipendio di circa 9-10.000 euro al mese. Ricordoche ad un direttore di… “gior-nale”, durante una trasmissionetelevisiva, è stato contestatoun guadagno di circa 3.000euro al giorno, lo stesso non hareplicato... dunque è vero!È questo il prezzo del silenzio?

È questo il prezzodella pilotata disin-formazione a dannodi milioni di italiani?È bene ricordare chemoltissime testategiornalistiche e tele-visive, non collegatea partiti politici, nonprendono il becco di unquattrino, anzi paganosostanziose tasse.I partiti dunque, no-nostante il chiaropronunciamento re-

ferendario del popolo italiano,in tutto silenzio, hanno conti-nuato a finanziarsi con soldipubblici spacciandoli per rim-borso spese, una vera impo-stura in quanto i rimborsihanno superato di ben 5-6

Il caso del senatore Lusi (pd),fa scoprire ulteriori magagnedei partiti politicidi Gaetano Trigilio

Copiosi finanziamenti di danaro pubblicosenza alcun controllo

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volte le spese elettorali. Que-ste enormi eccedenze dovevanno a finire?Quali sono i partiti che hannoottenuto in tal modo finanzia-menti pubblici?TUTTI… anche quelli “morti”come La Margherita!Da Forza Italia alla Sinistra Ar-cobaleno, tutti i partiti “morti”o estinti perché confluiti inaltre sigle (cambiano i nomi,ma i vizietti restano) hanno ri-cevuto soldi pubblici. Il truccosta nel fatto che i rimborsisono anche commisurati ai votiottenuti e per gli anni di legi-slatura previsti. Pertanto queipartiti che hanno partecipatoalle elezioni politiche e regio-

nali del 2005, 2006 e 2008,hanno percepito soldi anche sescomparsi dalla scena politica.Si tratta di cifre da capogiro,ampiamente riportate dagli or-gani di informazione, senza checi sia stata la pur minima con-testazione. In totale i partitihanno tolto dalle tasche degliitaliani, in pochi anni, la bel-lezza di due miliardi e sette-cento milioni di euro!!! Divisitra partiti “vivi” e partiti “morti”.Ma non è tutto: a questesomme vanno aggiunti i rim-borsi per le elezioni europee,per i giornali di partito e, per fi-nire, i contributi dei privati(anonimi fino a 50.000 euro!) edei parlamentari ai rispettivi

partiti. Sono tutti soldi cheescono dalle nostre tasche.Oggi il governo Monti sembraintenzionato a ridurre le speseper la politica, eliminare glisprechi, ridurre i privilegi della“casta”, ma i partiti non sonod’accordo. Per ora il governo hasolo colpito, e con mano pe-sante, i redditi dei lavoratoridipendenti, dei pensionati,degli artigiani, della piccolaimpresa, insomma delle grandimasse popolari, imponendosacrifici pesantissimi, mentrele lobby restano intatte, privi-legi e prebende della casta re-stano immutati… poi se neriparlerà… se c’è tempo!Campa cavallo…

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La quota comprende il trattamento di pensione completaper tutto il periodo, comprese le bevande ai pasti(vino locale e acqua minerale) ombrelloni e sdraio.

Giovedì/Venerdì: arrivi e sistemazione in AlbergoSABATO:mattinata libera, al pomeriggio visita della cittàdi Reggio Calabria con il suo bel Museo Nazionale, ove sipossono ammirare anche i famosi Bronzi di Riace, unabella passeggiata sul lungomare per osservarel’incomparabile scenario della costa siciliana sullo strettodi Messina, una bella visita al meraviglioso Duomo e aivari negozi sul Corso Garibaldi.DOMENICA: mattinata libera, pranzo Pasquale, alpomeriggio escursione nel Melitese ed al Borgo Medievaledi Pentidattilo, quindi rientro per la cena con festadell’arrivederci con omaggi a tutti i partecipanti.LUNEDÌ: giornata libera, pranzo e cena di pasquetta conattività ricreative in spiaggia.MARTEDÌ: giornata libera, colazione e pranzo in albergo epartenza per il rientro.

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Per i soggiorni dei ponti di primavera e del 1° maggiogli orari e le giornate di arrivo e partenza sonoa scelta dei partecipanti e valgono le stesse

escursioni del periodo pasquale.Bambini fino a 3 anni gratis, da 4 a 12 anni sconto del 50%,

piano famiglia riduzione del 30% per il quarto ospite.Transfert gratuito all’arrivo e alla partenza

dalla stazione e/o aeroporto di Reggio CalabriaL’ultima settimana di aprile si svolgeranno i festeggiamenti

in onore della Madonna di Porto Salvo.L’ultima decade di aprile sul mare antistante

il Lido Comunale di Reggio Calabriasi svolgerà il campionato mondiale di wind-surf

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Dal mese di gennaio 2012 u.s.sono cambiate le regole per otte-nere l’esenzione dalla quota dipartecipazione alla spesa sanita-ria (ticket) per condizione econo-mica.

EO1: CITTADINI di età inferiore a6 anni o superiore a 65 anni, ap-partenenti ad un nucleo familiarefiscale con un reddito comples-sivo non superiorea 36.151,98 euro.

EO2: disoccupati eloro familiari a ca-rico appartenentiad un nucleo fami-liare fiscale con unreddito comples-sivo inferiore a8.263,31 euro in-crementato fino a11.362,05 euro inpresenza del co-niuge ad in ragionedi ulteriori 516,46euro per ogni figlioa carico (si considerano disoccu-pati i soggetti iscritti negli elenchidei Centri per l’impiego e chehanno perso una precedente atti-vità lavorativa).

EO3: titolare di assegno sociale eloro familiari a carico.

EO4: titolari di pensioni al mi-nimo di età superiore a 60 anni e

loro familiari a carico con redditocomplessivo inferiore a 8.263,31euro incrementato fino a11.362,05 euro in presenza del co-niuge ed ulteriori 516,46 euro perogni figlio a carico.Nella fase transitoria e fino al 30aprile 2012 i cittadini aventi dirittoche non risulteranno nell’elencodegli assistiti potranno ricorrereall’autocertificazione apponendo

la propria firmanello spazio dellaparte anterioredella ricetta. Sa-ranno effettuati icontrolli sulle ri-cette autocertifi-cate al fine diverificare il pos-sesso dei requisiti.I nuovi codici deitickets indicati inpremessa stannocreando il caos fratutti i cittadini

d’Italia con disagi notevoli per lamancanza di linee guida da partedi tutti gli Assessorati di ogni Re-gione, anche perché le strutturesanitarie non attuano provvedi-menti omogenei. Gli utenti rac-contano che quello che vale inuna regione non vale nell’altra:ognuno interpreta a modo proprioil nuovo sistema di esenzioni. Per-tanto nel caos non sono soltanto i

cittadini e le strutture sanitarie,ma anche i medici di base moltoconfusi.Pare, infatti, che il sistema infor-matico non sia stato aggiornatoin tempo utile, con le nuove di-sposizioni, complicando così il la-voro dei medici che devonorilasciare l’attestazione dei requi-siti di esenzione nelle ricette:Tutta questa confusione potevaessere evitata se il Ministero dellaSalute avesse attivato in tempoutile tutte le procedure previsteper verificare quanto sta acca-dendo, magari con un controlloispettivo presso tutte le ASP.Anche i centri di assistenza fi-scale di appartenenza hanno ap-preso dai giornali, e non dalleistituzioni, dell’entrata in vigoredella nuova normativa ticket ecomprensibilmente si sono tro-vati impreparati a gestire il servi-zio al pari dei cittadini, costretti abarcamenarsi tra gli stessi CAF eASP: spesso si tratta di personeanziane, malate di cancro, dicuore ecc., talvolta invalide chenecessitano di visite e medicinali.In conclusione, ancora una volta,a pagare sono i pensionati con leconseguenze della lentezza delleistituzioni che si rivelano ina-dempienti anche nella semplicestipula delle convenzioni con iCAF stessi.

Esenzione tickets:la confusione regna sovrana!di Francesco Rossellini

Portiamo a conoscenza dei nostri associati che il nuovo SegretarioGenerale OrSA Ferrovie eletto al Congresso Nazionale è il Sig.TREVISAN Alessandro già Segretario Regionale del Veneto chesuccede ad Armando Romeo nominato nuovo responsabile regionaledei Trasporti Sicilia dell’UDC.Al nuovo Segretario Generale gli auguri per un buon lavoro e unaproficua collaborazione con il Sapens.

Cambio al vertice Orsa Ferrovie

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Avevo ipotizzato questo articoloprima che il governo Berlusconi ca-desse; caduto, al di là di sterili,quanto inutili, polemiche, comecadono tutti i governi prima dellanaturale scadenza, perché nonaveva più la maggioranza in parla-mento o almeno alla Camera deiDeputati. Oggi abbiamo un nuovogoverno, il quale purtroppo ha in-trodotto uno straordinario regimedi rigore, proprio i pensionati sonostati i più colpiti. “Decreto Salva Ita-lia” così il titolo della manovraMonti, come al solito i più poveridebbono salvare la patria che altrihanno gravemente danneggiato.Non possiamo ignorare i guastiprodotti dal precedente governo,tra cui l’enorme sperpero di danaropubblico.Per chi ha difficoltà ad arrivare allafine del mese, per chi ha difficoltà,addirittura, a confezionare unpasto decente, per chi, al terminedei mercati rionali, cerca di recu-perare dai cassonetti della spazza-tura qualche pomodoro od un po’d’insalata - non parliamo di bar-boni ma di nuovi poveri - questosperpero di danaro pubblico rap-presenta un momento di rabbia ed’indignazione nei confronti di unaclasse politica - parliamo di tuttala classe politica - che vive nellusso, nell’opulenza e che mentre

impone sacrifici, nel nome dellacrisi, a milioni di famiglie italiane,tagliando pensioni, assistenza sa-nitaria, provvidenze a favore dei di-sabili, non ha voluto togliereneppure un centesimo alle pre-bende, agli stipendi e compensivari, ai vantaggi e privilegi dellacasta.

Acquisto 19 MaseratiLa polemica è forte non solo daparte delle ex opposizioni ma si le-vano voci anche dalla società civile.Tutti si chiedono a che servono e achi servono 19 auto di lusso? Pertutti la domanda la pone il depu-tato Pd Emanuele Fiano, respon-sabile Sicurezza del partito conun’interrogazione al ministro LaRussa. «Faccio una domanda semplice:di fronte alla durissima crisi economica chesubiscono sulla loro pelle milioni di italiani,di fronte agli oltre 2,5 miliardi di euro ditagli subiti in tre anni dal comparto Di-fesa, di fronte alle accorate proteste che aquesto riguardo proprio nelle ultime ore ilCOCER dell'Esercito ha rivolto al go-verno, esistono ragioni comprensibili espiegabili per le quali il ministero della Di-fesa ha sentito il bisogno di arricchire ilproprio parco auto con 19 Maserati blin-date?». «Spero che sarà il ministro inprima persona a spiegare come si conciliquesto acquisto di auto della tipologia dilusso con le continue difficoltà nella ma-nutenzione, e addirittura nel pieno di car-

burante, che lamentano tutte le strutturedel comparto Sicurezza e Difesa delloStato», conclude Fiano.Quasi risibile la risposta da partedi funzionari del Ministero. Le autoMaserati blindate sono state ac-quistate con contratti del 2009 -2010, a prezzi molto convenienti(caspita!), non servono al ministroo ai sottosegretari, ma ai verticidella Difesa, possono ben sosti-tuire le auto Thesis ed Audi 6. LeMaserati sono le più convenienti!Insomma uno scampolo, un veroaffare… o meglio… un affare pertutti! Tranne che per il contri-buente.

Acquisto 131 aerei caccia-bom-bardieriSempre lo stesso ministero, in at-tuazione del programma diriarmo aeronautico, ha acqui-stato, o sta acquistando (acquistoconfermato dal Governo Monti),131 caccia-bombardieri da attaccoF-35 Lightning II. Spesa comples-siva: 18 miliardi!Siamo molto preoccupati, nontanto per la spesa, quando si vuolei soldi si trovano, magari nelle bor-sette delle vedove, nelle magre ta-sche dei sottoccupati, nelle taschedei pensionati, tagliando fondi aidisabili, alla scuola pubblica, alleuniversità, alla ricerca, al Welfare,ma temiamo che “sotto sotto” l’ex mi-nistro si proponeva di fare la guerraa qualcuno... ma a chi? Visto che leoperazioni belliche in Libia sonoterminate ed il povero Gheddafi hafatto proprio una brutta fine, se-vero monito per qualche aspirante“dittatorello” di casa nostra.Da alcune voci della ex maggio-ranza l’acquisto è stato contrab-bandato come un modo percombattere la crisi, per rimettere inmoto l’economia, per far girare isoldi. Insomma un riarmo contro lacrisi! Ottima idea, combatteremola crisi con i caccia-bombardieri…

Abbiamo avuto un governodalle mani bucateOggi gli italiani pagano per gli sperperidi Gaetano Trigilio

- Acquistate 19 Maserati per il ministero della Difesa!

- Acquistati 131 aerei da caccia per una spesa di circa 18 miliardi(QUASI UNA MANOVRA)!

- Regalati 5 miliardi a Gheddafi… con relativo baciamano!!!

- Un G8 che tra la Maddalena e L’Aquila ci è costato un occhio!

- Il ponte di Messina: un’opera inutile e costosissima… un regaloalle mafie degli appalti!

…TUTTOQUESTO È SOLO LA PUNTA DELL’ ICEBERG!

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evviva, siamo sicuri di vincere!Uscendo dall’ironia, un’amara con-siderazione: per queste spese isoldi ci sono sempre, mentre per idisoccupati, i precari, le famigliedisagiate, gli handicappati, i soldinon ci sono mai.

5 miliardi regalati a GheddafiFrancamente non sappiamo se i 5miliardi sono stati dati in tutto odin parte; ai cittadini contribuentispesso non si dice la verità. Perché5 miliardi a Gheddafi? L’ex premierdisse che servivano come risarci-mento dei danni di guerra prodottidalla colonizzazione della Libia du-rante il regime fascista. Eppure lecronache ricordano che il regime,nonostante tutto, portò civiltà ericchezza in un paese arretrato. Fu-rono costruite strade, ospedali,scuole, infrastrutture di ogni ge-nere. La collaborazione tra italianie libici fu notevole e leale. Poi ilgolpe del colonnello e gli italianifurono cacciati, i loro beni confi-scati, in migliaia ritornarono in Ita-lia con la sola camicia addosso. Enoi abbiamo ricevuto un sanguina-rio dittatore, unico vero nemico delpopolo italiano, con tutti glionori… gli abbiamo baciato lamano, gli abbiamo promesso 5 mi-liardi e… “fornito” 200 ragazze ita-liane. Che vergogna!

G8 della Maddalena e L’Aquila“Intanto un G8 così non si era mai visto”esponenti della ex maggioranzahanno ripetuto con sussiego, manessuno ha mai voluto direquanto ci è costato. Sappiamosoltanto che alla Maddalena traopere incompiute, appalti so-spetti e case regalate non si saquali e quante risorse siano statesperperate. Alcuni organi di infor-mazione parlano di 470-500 mi-lioni di euro, più 50 per L’Aquila.Per fortuna la Magistratura sta in-dagando, e noi siamo fiduciosinel corretto operato dei giudici.Per quanto attiene lo sposta-mento del G.8 all’Aquila, vo-gliamo ricordare che gliimportanti ospiti furono forniti diogni comfort, persino le cyclettes,appaltati cuochi di prim’ordine,pranzi luculliani e molto altro,mentre, fuori, i poveri aquilaniterremotati, erano sotto le tende.

Ponte di MessinaPer quanto riguarda il ponte diMessina bastano poche parole... emolti milioni già buttati al vento.Dopo gli appalti ed i lavori, già af-fidati, il progetto era stato accan-tonato, provocando il giustorisentimento delle imprese appal-tate con sostanziose richieste di ri-sarcimento danni. Poisi è rispolverato ilprogetto, l’ex premierBerlusconi assicurò:“Andremo avanti” macon quali soldi? Vistoche già si raschiava ilfondo del barile?

Per concludereE così mentre sonostati sperperati soldi apiene mani, mentre lacasta difende con leunghie e coi denti ipropri vantaggi e pri-vilegi, il passato go-verno, negli ultimi mesi, si èingegnato a reperire risorse per ri-pianare il debito pubblico; nonuna, non due manovre, ma un ma-xiemendamento, inserito nellalegge di stabilità, che è regolar-mente passata con tutto il suo ca-rico di ingiustizie, iniquità edulteriori sacrifici... purtroppo sem-pre per gli stessi! Il governo Montiha adottato misure durissime chepesano, veri macigni, come sem-pre, sulle classi meno abbienti: ta-glio delle pensioni, tagli deglistipendi e salari, abolizione delleagevolazioni fiscali, ICI sulla primacasa, ulteriori aumenti dell’IVA,tagli alla sanità ed infine “licenzia-menti facili” C’è un’aggressione con-tinua al c.d. art. 18… “non è un totem,non è un tabù” si va dicendo. Sembrache i problemi del paese si pos-sano risolvere solo con i licenzia-menti facili. Della patrimoniale,invece, non se ne parla, l’ex mag-gioranza difende a spada tratta laposizione “Niente patrimoniale altri-menti stacchiamo la spina”. Le misureadottate dovrebbero battere lacrisi? Sembra proprio di no! Sonomisure decisamente recessive (opi-nione di economisti europei). Nonsi può contrabbandare misure perfare cassa con la lotta alla crisi. Michiedo e chiedo a voi tutti cari let-

tori pensionati e non, che sensoha ripianare i conti dello Stato fa-cendo saltare i conti di milioni difamiglie italiane? Disseminandopovertà e miseria nel paese? Mi-lioni di famiglie, con queste mi-sure, vengono portate al di sottodella soglia di povertà.Molti economisti (non quelli poli-

ticizzati che oggi di-cono una cosa edomani un’altra a se-conda dell’opportu-nità politica epropagandistica) rac-comandano, in casodi crisi di consumi, dimettere qualche sol-dino in più nelle ta-sche della gente ades. con sgravi fiscali;trattandosi, quella dicui soffriamo, di unacrisi di consumi, piùsoldi nelle taschedella gente signifi-

cano più consumi, più produ-zione, più posti di lavoro, piùricchezza per tutti. Il governo Ber-lusconi e purtroppo anche il go-verno Monti hanno fatto l’esattocontrario. Appare chiaro che per ri-pianare in maniera stabile e dura-tura i conti dello Stato occorreparimenti promuovere iniziative distimolo allo sviluppo, senza cre-scita, senza sviluppo, ogni sacri-ficio diventa inutile.Oggi abbiamo un nuovo governo,ci auguriamo soltanto che per risa-nare i conti dello Stato e riavviareun concreto processo di svilupponon si chiedano ulteriori sacrificisoltanto alle classi meno abbienti,ai soliti noti.RIGORE SÌ MA NELL’EQUITÀ!L’attuale governo, purtroppo, è par-tito male almeno per noi pensio-nati, ci ha colpito in tutte lemaniere. Vogliamo ricordare al Pre-mier che nel paese ci sono oltre 18milioni fra pensionati ed anzianiche costituiscono una componentenotevole nel panorama socialedella nostra comunità nazionale.Se i pensionati riuscissero a trovareunità d’intenti, se riuscissimo a tro-vare uno strumento globale dilotta, il governo Monti andrebbesubito a casa. La spina la stacche-remmo noi.

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Complici le varie manovre economiche varate,come il “decreto sviluppo”, la manovra di ferrago-sto, la legge di stabilità, il “decreto salva Italia” e il“decreto delle semplificazioni”, sono diverse le no-vità fiscali di quest’anno:

UTILIZZO DEL CONTANTEIl limite per l'utilizzo di denaro contante e assegnitrasferibili è stato ridotto a € 1.000 dal 6 dicembre2011. Ciò significa che i contanti possono essereusati solo fino all'importo di euro 999,99 perché ildivieto scatta già da 1.000 euro. Tale limite nonpuò essere superato né per prestazioni a titolooneroso né per prestiti o donazioni. Nel caso di pa-gamenti rateizzati, non è ammesso che ogni sin-gola rata eguagli o superi 1.000euro. Tale limite non riguarda, in-vece, versamenti e prelevamentidai conti correnti bancari e postali,che possono ancora essere ese-guiti in contanti anche per importisuperiori. Il frequente versamentoo prelevamento di grosse sommein contanti può però comportareuna segnalazione da parte dellabanca o posta, se non giustificatadall’attività svolta dal soggetto.

PAGAMENTI DELLE PENSIONIOLTRE 1.000 EUROI pensionati hanno tempo fino al 30aprile per rivolgersi ad una banca oalle Poste per chiedere l’accreditosu conto corrente o su carta ricari-cabile la pensione. Dal mese dimaggio, l’Inps non effettuerà più pagamenti in con-tanti superiori a € 1.000.

ADDIZIONALE REGIONALEAumenta l’addizionale regionale Irpef dallo 0,9%all’1,23%. L’aumento è retroattivo già dal 2011, mal’effetto concreto è da quest’anno.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀL’introduzione a carico dei contribuenti titolari diun reddito complessivo superiore a € 300.000 lordiannui, a decorrere dall’anno 2011 di un contributopari al 3% da applicarsi sulla parte eccedente ilpredetto importo.

IVIE (Imposta sul valore degli immobili al-l’estero)Colpirà soltanto chi risiede in Italia e risulta pro-

prietario di abitazioni e fabbricati al di fuori deiconfini nazionali. Il valore su cui calcolare l’ali-quota dello 0,76% è costituito dal costo risultantedall’atto di acquisto o secondo il valore di mer-cato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immo-bile.

DETRAZIONI FISCALILe detrazioni fiscali del 55% previste per la riqua-lificazione energetica del patrimonio edilizio esi-stente, sono state prorogate al 31 dicembre 2012.Dopo tale data, tali interventi saranno assimilati aquelli di ristrutturazione edilizia e potranno usu-fruire solo delle detrazioni del 36% delle spese so-stenute, tale agevolazione diventerà fissa e non

sarà più soggetta a scadenza.Una delle più importanti novità in-trodotte nel 2011 è l’eliminazionedell’obbligo di inviare la comuni-cazione di inizio lavori al CentroOperativo di Pescara; nel caso incui il contribuente intenda benefi-ciare della detrazione del 36% perle spese di ristrutturazione edili-zia, dovrà indicare nella dichiara-zione i dati catastalidell'immobile.

IMU (Imposta Municipale Unica)Torna la tassa sull’abitazione prin-cipale, sotto forma di Imu, a par-tire dal primo gennaio 2012. Lealiquote e le eventuali agevola-zioni saranno stabilite dai Comuni.L’Imu per le prime case è pari al 4

per mille (0,4%) e si applica su un valore catastalemaggiorato del 60%, anche se ogni Comune puòaumentarla e diminuirla di due decimi di punto(cioè fissarla liberamente tra lo 0,2% e lo 0,6%).Inoltre se l’immobile è adibito a prima casa, ilcontribuente ha diritto a una detrazione di 200euro, più altri 50 euro (fino a un massimo di 400euro) per ogni figlio a carico con meno di 26 anni;tale detrazione è valida anche qualora il figlio la-vori e abbia redditi propri.L’Imu sulle seconde case: si applica lo stesso pro-cedimento di calcolo dell’imposta sulle abitazioniprincipali, con due differenze: il contribuente nonha diritto ad alcuna detrazione e viene applicataun’aliquota più alta, pari al 7,6 per mille (0,76%),anche se ogni Comune può alzarla o diminuirladello 0,3% (cioè in un intervallo tra lo 0,46 el’1,06%).

Novità Fiscali 2012di Cettina Patti

Negli scorsi mesi di gennaio e febbraio sono venuti a mancare inostri pensionati MURATORE Matteo e CARRERA Antonino dellaRegione Sicilia.Il SAPens è vicino alle rispettive famiglie e ricorda la loro fattivacollaborazione all’interno del sindacato.

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Da tempo circola su Internet ilseguente racconto.Durante una cena Federicacade. Qualcuno insiste perchiamare un’ambulanza e re-carsi al pronto soccorso, ma lasignora rialzandosi, pur pallidae tremante, dice di essere in-ciampata e trascorre il restodella serata con gli amici.Il giorno seguente Federica è inospedale ed il marito il giornosuccessivo comunica che lamoglie è morta.Federica aveva avuto un ictuscerebrale, ma durante la cenanessuno aveva saputo ricono-scere i sintomi dello stesso, al-trimenti l’amica sarebbe stataancora viva.Con questa storia non si ha la

minima intenzione di diffon-dere il panico o di ergersi a dot-tori, ben sapendo che la tuteladel malato parte per prima cosadal medico curante, ma a voltesemplici avvertimenti possonoservire a salvare una vita.Per “ictus cerebrale” si intendeuna improvvisa perdita di co-noscenza da emorragia o trom-bosi cerebrale, dovuta almancato afflusso di sangue inuna zona del cervello.Secondo dati medici interna-zionali ictus ed ischemia cere-

brale sono emergenze per cu-rare le quali con efficacia sonoindispensabili la tempestività ela verifica delle seguenti altera-zioni:PARESI FACCIALE:chiedere al paziente di sorri-dere e mostrare i denti verifi-cando se- entrambi i lati della faccia simuovono egualmente (nor-male)- un lato non si muove benecome l’altro (non normale)DEFICIT MOTORIO DEGLI ARTISUPERIORI:chiedere al paziente di esten-dere gli arti superiori per 10 se-condi tenendo gli occhi chiusi everificare:- se gli arti si muovono nellastessa maniera (normale)- se uno non si muove o scendeal confronto dell’altro (non nor-male)ANOMALIE DEL LINGUAGGIOChiedere al paziente di formu-lare una frase e verificare se- il paziente usa le parole cor-rettamente con linguaggiofluente (normale)- strascica le parole o usa pa-role inappropriate o è incapacedi parlare (non normale)Verificare anche la lingua: se ègonfia ed il paziente riesce a

muoverla solo lateralmente èun segno di allarme.I sintomi possono essere ecla-tanti con perdita della cono-scenza e arrestocardiocircolatorio oppure ma-nifestarsi solamente con uncomportamento diverso e ano-malo. In queste circostanze èutile agire velocemente e rivol-gersi al 118.Infatti solitamente le personenon muoiono subito: un neuro-logo sostiene che se si riescead intervenire nelle prime treore dall’attacco si può porvi ri-medio; per questo è importantericonoscere per tempo l’ictusriuscendo a diagnosticarlo.I dati sopra indicati derivano dastudi medici e sono riportatidalla “Cincinnati PrehospitalSTROKE Scale”

Ictus cerebrale: i sintomidi Anna Maria Bruno

Da “Cincinnati PrehospitalSTROKE SCALE”

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Tutti sanno che ogni anno, fino al2011, le pensioni hanno goduto diun aumento mensile dovuto allacosiddetta perequazione annuale.Ripercorrendo la storia del sistemapensionistico pubblico si scopreche la prima forma di tutela pen-sionistica risale al 1898: con leleggi 80 e 350 veniva istituita laCassa Nazionale di Previdenza percui gli operai potevano usufruire diuna assistenza obbligatoria controgli infortuni e facoltativa perquanto riguardava la pensione divecchiaia. Tuttavia la forma facol-tativa ebbe poco successo e si resenecessaria l’introduzione, dopo laprima guerra mondiale, dell’obbli-gatorietà dell’assicurazione di in-validità e vecchiaia.Questo sistema, partito nel 1919,fu perfezionato nel tempo convarie leggi, ma le caratteristicheprincipali erano il finanziamento acarico dei lavoratori e datori di la-voro, regime di capitalizzazionecon formula di calcolo contribu-tiva, età di pensionamento 65anni, sia per uomini che donne(età molto alta viste le aspettativedi vita di quell’epoca).La crisi conseguente alla secondaguerra mondiale travolse il si-stema e le risorse destinate alleprestazioni pensionistiche diven-nero del tutto insufficienti.Dopo un periodo di emergenza,nel 1952 con la legge 218 il sistemafu riordinato abbandonando il cal-colo contributivo ed istituendol’innovazione del regime di tratta-mento minimo che prevedeva l’in-tegrazione dell’importo nei casi incui il calcolo della pensione nonraggiungesse determinati importi.In base ai principi sanciti dalla Co-stituzione (art. 38) negli ultimi cin-quant’anni si è sviluppata unaampia legislazione in materia pen-sionistica, anche a seconda deimomenti politici ed economici delPaese.Una legge fondamentale per

quanto riguarda questa materia èla 153 del 30 aprile 1969 che nestabiliva i principi riassunti inbreve come segue:- calcolo generalizzato delle pen-sioni con forma retributiva- concessione della pensione so-ciale a cittadini ultrasessantacin-quenni privi direddito- istituzionedella pensionedi anzianità con35 anni di con-tributi- perequazionea u t o m a t i c adelle pensionicioè rivaluta-zione dellestesse in baseall’indice dei prezzi al consumo.Dopo l’esplosione della spesapensionistica degli anni 70 e 80che hanno visto il miglioramentodella tutela pensionistica con mol-teplici provvedimenti legislativi siresero necessarie varie modifiche.Dai primi anni 90 una serie di ri-forme hanno via via modificato ilsistema previdenziale in manierasempre più restrittiva.Delle varie riforme (Amato 1992,Dini 1995, Maroni 2004, Prodi2006) abbiamo già parlato nei nu-meri precedenti, l’ultima quella delgoverno Monti nel 2011.In pratica le pensioni future sa-ranno calcolate su quote distinte ea volte anche pochi giorni di diffe-renza potranno dar luogo, a volte,a notevoli differenze nelle presta-zioni previdenziali.Per chi è già in pensione, questoultimo provvedimento sommato,agli altri dell’estate 2011, ha por-tato pesanti tagli, nonostante glistessi siano negati negli interventipubblici di qualche parte politica,soprattutto per quanto riguarda laPEREQUAZIONE.La perequazione automatica, dettaanche scala mobile, ma ora triste-

mente immobile, è il sistema diadeguamento delle pensioni, siapubbliche che private, al costodella vita.L’adeguamento viene stabilito condecorrenza dal 1° gennaio di ognianno ed è rapportato alla varia-zione degli indici dei prezzi al con-

sumo rilevatidall’Istat.Questo meccani-smo introdottodalla legge 730del 1983 inizial-mente era opera-tivo ognitrimestre, fu tra-sformato in se-mestrale con lalegge 41 dell’86ed infine in an-

nuale nel 1992 con la legge 503(Amato) con decorrenza dal 1° no-vembre di ogni anno. Dini con lalegge finanziaria 724 del 1994 spo-stava definitivamente la perequa-zione automatica ai 1° gennaio diogni anno.Infine con il decreto n. 201 del2011 convertito in legge n. 214 del22 dicembre 2011 è stato attuato ilblocco della perequazione pertutte le pensioni che superano i1.401.59 euro lordi mensili.Dagli anni 2000 in poi, la percen-tuale spettante della perequazioneè stata via via ridotta in base al-l’importo della pensione in godi-mento, riducendone così il poteredi acquisto, senza tener conto diquanto stabilito con la legge 177del 1976 concernente il collega-mento delle pensioni alla dina-mica salariale e con riferimentoagli artt. 36 e 38 della Costituzione.

Questi provvedimenti, che fannotornare indietro il sistema pen-sionistico di cento anni, rappre-sentano, a nostro avviso, unapalese e grave violazione diquanto sentenziato dalla Costitu-zione artt. 36 e 38.

Importanza dellaperequazione per le pensionidi Anna Maria Bruno

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Ai sensi di tali articoli viene san-cita la proporzionalità e l’adegua-tezza del trattamento diquiescenza alla qualità e quantitàdel lavoro svolto fino al colloca-mento a riposo con riguardo al-tresì al mutevole potere d’acquistodella moneta.Pertanto, secondo il dettato costi-tuzionale, la pensione va ade-guata, con criteri proporzionali,alla dinamica salariale per poternegarantire il mantenimento del po-tere d’acquisto.A questo proposito il SAPens hadato mandato ad uno Studio pro-fessionale legale di valutare se visiano le condizioni per un’azione atutti i livelli, nazionale e interna-zionale, contro il blocco della pe-requazione attuato con il decreto“Salva Italia”.Il blocco della perequazione at-

tuato dal Governo Monti unita-mente all’aumento di benzina,tasse, tariffe, Iva, Ici, l’obbligo diaprire conti correnti per l’accreditodella pensione, ecc. determineràper i pensionati, nel 2012, una per-dita valutata in non meno di 2.500euro nel silenzio generale di par-titi, sindacati, massmedia, che in-vece tanto si adoperano permodificare e ridurre quanto ri-guarda la tassa sui posti barca, leincursioni della Guardia di Finanzache possono disturbare ricchi eva-sori, la tracciabilità dei 1.000 euro,così come corrono in difesa dellevarie categorie-lobby più rumo-rose: notai, tassisti, farmacisti, av-vocati ecc.Una coltre di silenzio, invece, èscesa sui poveri pensionati, cate-goria indifesa, che finora sono statii soli a pagare realmente un prezzo

altissimo in attesa di vedere, poipoi mai mai, la riduzione dei costidella politica in tutti i suoi aspetti:Parlamento, enti locali, ammini-strazioni pubbliche e, perché no,anche delle istituzioni europee.La nostra categoria ha accettatoresponsabilmente e silenziosa-mente questi grandi sacrifici, ter-mine che nemmeno il MinistroFornero, che l’ha varata, non è riu-scita nemmeno a pronunciare conun pianto dirotto (per noi pococredibile), con la speranza chequesti duri provvedimenti possanoportare un miglioramento nel-l’economia del Paese almeno peril futuro delle nuove generazioni.Per ora è stato solamente messoperfettamente in pratica un vec-chio proverbio cinese:PRENDETE AI POVERI, HANNOPOCO MA SONO TANTI.

Repubblica parlamentareo presidenziale?di Anna Maria Bruno

Questo articolo forse non incontrerà l’approvazionedi tutti, ma le opinioni non sempre sono uguali e inquesto caso le mie sono un po’ fuori dal coro.Non condivido totalmente, pur nel massimo rispetto,il consenso che da qualche tempo sta suscitando, intutti gli strati dell’opinione pubblica e massmedia,sia in Italia che all’estero, il nostro Presidente Napo-litano. Certamente la crisi economica e finanziariache sconvolge l’Italia e non solo, è molto grave equindi qualche appello e qualche intervento dalColle da parte della Presidenza resta doveroso, tut-tavia ultimamente si ha l’impressione che da partedel Presidente Napolitano ci siano un po’ troppe in-terferenze: in una sorta di delirio di onnipotenza,osannato dai più, i suoi interventi sono diretti intutte le direzioni a volte sconfinando in quelle che glidovrebbero essere precluse, anche se ovviamente intotale buona fede e nell’interesse del Paese.Forse Nonno Giorgio, come affettuosamente vienechiamato, che si aggira affannosamente tra un ap-puntamento istituzionale e l’altro, come il Bianconi-glio di “Alice nel Paese delle Meraviglie” ripetendo“presto che è tardi, presto che è tardi”, ha dimenti-cato di essere stato parte integrante della prima e se-conda Repubblica, di aver fatto parte attiva di quella

classe politica che ha por-tato allo sfascio il nostroPaese e alla crescita espo-nenziale del debito pub-blico.Forse le sue esternazionisulla moralità, sui valori,sulle economie, sui peccatie le manchevolezze dellapolitica sono un po’ troppotardive e, come se non ba-stasse, ultimamente ci tiene a far sapere quantoabbia risparmiato il Quirinale negli ultimi anni.L’esigenza di austerity è improcrastinabile ed il Pre-sidente annuncia a ripetizione tagli alle spese delQuirinale, ma nonostante i tagli sbandierati la Presi-denza della Repubblica continua a costare ben più diquanto costi ai sudditi la casa reale inglese o l’Eli-seo francese (vedi Cicerone n. 3-2011).Le piccole riduzioni nei costi del personale possonoservire da esempio per le altre allegre amministra-zioni, ma viene da chiedersi come mai non gli sia maivenuto in mente negli anni passati, già in piena crisieconomica, quando ha preferito salvare stipendio escatti automatici previsti dalla legge: dalla elezione il

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In questo periodo i pensionatiavranno ricevuto da parte diFerservizi la solita letteracontenente il bollettino perpagare i 15 euro annuali relativialle concessioni di viaggio.Quest’anno inoltre vienecomunicato che dal 1° marzo2012 sarà provveduto allasostituzione delle vecchietessere con una nuova tessera in

materiale plastico sia per ipensionati che per i familiari.Le nuove tessere potrannoessere ritirate presso i CRC diappartenenza previoappuntamento secondo unordine alfabetico allegato allalettera stessa. Per non intasare iCRC i pensionati sono invitatiad attenersi alle disposizionianche perché le vecchie tessere

saranno valide fino allasostituzione.Le nostre Segreterie Regionale eProvinciali sono comunque adisposizione degli associati peril ritiro presso i CRC delletessere, tramite la compilazionedella delega allegata e lapresentazione delladocumentazione eventualmenterichiesta.

Rinnovo Tessere CLC: Nuova procedura

Nel decreto cosiddetto “salvaItalia” del Governo Monti èprevisto, fra l’altro, il ripristinodal 1° gennaio 2012 di unaimposta giudicata da sempreingiusta: l’ICI ora denominataIMU Imposta Municipale sugliimmobili che ripristina latassazione dell’abitazioneprincipale.Per questa imposta direttadiscendente dell’ICI e come èstata definita “un’anomalia tuttaitaliana” - ma anche i generosivitalizi sono un’anomaliarispetto all’Europa - vienefissata un’aliquota che i Comunipossono comunque modificarein più o in meno a seconda delleloro esigenze economiche.Al momento comunque appare

chiaro che questa costituisceuna pesante imposizionepatrimoniale sull’abitazioneprincipale e sulle sue pertinenze(box, magazzini ecc) piùconsistente rispetto a quella cheera l’ICI sulla prima casaabrogata nel 2008.A questo si deve aggiungerel’incremento del 60% del valorecatastale della base imponibiledelle abitazioni e pertinenze.Le aliquote che sarannodisposte dai Comuni variano daun minimo dello 0,46% ad unmassimo dello 1,06%.Per la casa di residenza èprevista una detrazione di 200euro più 50 euro per ciascunfiglio ivi residente di etàinferiore a 26 anni fino ad un

massimo di 400 euro.Identico trattamento vieneapplicato per le pertinenze dellaprima casa con un nuovo limite:un solo box, un solo magazzino,una sola tettoia. Ciò significache chi ha più box dovrà pagareper il secondo l’IMU calcolatacon aliquota base.Un ulteriore peggioramentoderiva dal fatto che mentreprima l’esenzione era previstaper più abitazioni cedutegratuitamente a parenti, a pattoche vi fosse stabilita laresidenza, ora questo non saràpiù possibile in quanto ladetrazione spetterà per un soloimmobile anche se i singolifamiliari hanno la residenza inun altro immobile.

Il ritorno dell’ICI / IMU

Notizie in brevedi Anna Maria Bruno

suo stipendio è lievitato a circa 240.000 euro annuicon un aumento di duemila euro mensili.A questo vanno aggiunti i costi di funzionamento delPalazzo ai quali non c’è paragone con altre Presi-denze europee, come quella francese che ha compitie poteri ben più importanti: attualmente 228 milionidi euro per il Quirinale e 112 milioni per l’Eliseo.Inoltre mentre della Presidenza francese si conosceogni più piccolo particolare, su tutto quanto riguardail Quirinale vige il più rigoroso segreto: non esiste un

bilancio certificato, non esiste alcuna trasparente in-formazione dettagliata messa a disposizione degliitaliani che ne mantengono i costi, solo ultimamenteè stata sbandierata una minima riduzione di perso-nale che rimane comunque sempre il doppio diquello addetto alla Presidenza francese.Fermiamoci qui, senza indagare sulle auto blu edaltro, chiedendo una cosa: Caro Presidente, NonnoGiorgio ti preghiamo di non prendere in giro gli Ita-liani, non lo meritano!!!!

Sono un dipendente della Provin-cia, mia moglie lavora inun'azienda privata, ha un pro-blema oncologico e dovrà fareuna serie di chemioterapia. Hagià fatto domanda per poter usu-fruire della legge 104/92, ma nonè stata ancora chiamata a visita.Chiedo se sia possibile per meusufruire dei permessi della legge104 per accompagnarla a fare laterapia e se sia possibile usu-fruire di 3 giorni di permessi re-tribuiti al mese cadaunocontemporaneamente nellastessa giornata.Ai sensi della legge 104/92 un lavora-tore disabile grave ha il diritto di fruire di2 ore al giorno o 3 giorni al mese di per-messo retribuito e “un familiare del ma-lato al quale è assicurata la possibilitàdi assisterlo nelle cure ha il diritto diusufruire degli stessi permessi di cui godeil lavoratore disabile grave; i permessidevono essere fruiti contestualmente dachi assiste e da chi è assistito“ (CircolareMinistero del Lavoro n. 40/05, Prot. 15/V/0021222, del 22 dicembre 2005).Aggiungo che, trattandosi di una pato-logia oncologica, se l'esito della visitamedica da parte della Commissione pre-posta non viene comunicato entro 15giorni il lavoratore (entrambi i lavora-tori in questo caso) potrà fruire dei per-messi previsti dalla legge 104/92presentando un certificato medico di unastruttura pubblica (Circolare Inps n.32/2006) in cui, oltre ad essere specifi-cata la patologia, sia dichiarato che laminorazione, singola o plurima, ha ri-dotto l'autonomia personale, correlataall'età, in modo da rendere necessario unintervento assistenziale permanente,continuativo e globale nella sfera indivi-duale o in quella di relazione (oppure cheesistono le condizioni previste dalla legge104/92, art. 3 comma 3). La succitatacertificazione provvisoria vale fino al pro-nunciamento definitivo da parte dellaCommissione. In caso di reiezione delladomanda i permessi fruiti saranno tra-

sformati in ferie o congedo non retribuito(Circolare Inps n. 53-2008 comma 5).

Mio marito, da cui ero separata, èdeceduto. Il notaio mi ha dettoche sono erede di una porzione diuna casa, che però ha un mutuobancario ancora in corso. Anchese ho intenzione di rinunciare allacasa, non dovrò mica accollarmiil pagamento del restante mutuo?No. In effetti l’unica via per non rispon-dere dei debiti ereditari è la rinuncia al-l’eredità. Tenga presente che la rinunciapuò essere fatta con atto notarile o conuna dichiarazione ricevuta dal cancel-liere del Tribunale del circondario in cuisi è aperta la successione. Questa se-conda via è sicuramente la più econo-mica.

Mio padre già vedovo è decedutoda poco. Gli eredi siamo io e miofratello. Sono venuto a sapere chemio padre alcuni anni fa ha rega-lato a mio fratello una cifra note-vole per l’acquisto di una casache è ovviamente intestata a miofratello. Oggi mio padre lascia anoi due fratelli, al 50%, la casadove ha abitato prima di morire.Cosa posso fare?Prima di tutto bisogna dimostrare ilpassaggio di denaro da suo padre a suofratello, per l’acquisto della casa (leipotrà chiedere la movimentazione deiconti correnti). Nel caso, poi, non fossepossibile ridistribuire la massa eredita-ria inserendo in essa il valore della do-nazione dell’immobile, non le resta chericostruire l’effettiva consistenza patri-moniale facente capo a suo padre attra-verso la riunione dei beni che restanoalla sua morte con quelli che egli avevadonato, quando era in vita, a suo fra-tello. Se a questo punto, fatti i conti, ri-sulterà una violazione di legittima, leipotrà esperire nei confronti di suo fra-tello la cosiddetta “azione di riduzione“(che farà tornare la casa di suo fratellonell’asse ereditario).

È deceduta mia moglie, dallaquale ero separato consensual-

mente da sei anni. Non abbiamoavuto figli, e mi sembra che leiconvivesse da quattro o cinqueanni con un altro uomo. La suasituazione economica era moltobuona. Non aveva altri parenti.Mi hanno detto che io, anche seseparato, dovrei ereditare tutti isuoi beni!Se non esiste un testamento, non possoche confermare ciò che le è stato detto.Infatti lei, coniuge separato e non divor-ziato, a cui non è stata addebitata la se-parazione, ha diritto all’eredità dell’altroconiuge. Secondo la legge, dunque, a leiva l’eredità per intero. Sappia inoltre cheal coniuge separato, anche quando con-corre con altri chiamati all’eredità, spettasempre il diritto di abitazione sulla casafamiliare e sui mobili che l’arredano, sedi proprietà del defunto o comuni.

A mio fratello hanno riconosciutola Legge 104 articolo 3 comma 1.Non ho diritto ai 3 giorni di per-messo, ma ho comunque diritto anon essere trasferita senza con-senso ad altra sede? Tempo fa miera stato detto che era così, nelfrattempo è cambiato qualcosa?In tal caso, come faccio a eviden-ziare all’azienda questo diritto?Basta presentare all’ufficio perso-nale copia del verbale della 104?Purtroppo nel periodo novembre 2010 -luglio 2011 è cambiato moltissimo (inpeggio si intende). La prima picconata èarrivata con la legge 183-2010 che, frale altre cose, ha reso praticamente nullala tutela sociale relativa ai portatori dihandicap ai sensi della legge 104, arti-colo 3 comma 1. Tale riconoscimentonon consente più il diritto a non esseretrasferito in altra sede ma soltanto aviaggiare sull’autobus a prezzo ridotto. Ilcolpo di grazia è arrivato lo scorso annocol Decreto Legislativo 18 luglio 2011n. 119: “Il congedo straordinario (finoa un massimo di due anni) non maturapiù ferie, tredicesima e TFR”.

1919

Domande e risposte

Per avere risposte immediatecontattate: [email protected]

I vostri quesitia cura di Fausto Mangini

In collaborazione con l’Università di Perugia promuove un master in:

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pensionati al conseguimento della licenza mediainferiore e superiore.In questo ambito, negli oltre dieci anni di atti-vità, ha erogato alle famiglie dei ferrovieri e pen-sionati oltre 12.000 contributi e sussidi.Nell’anno 2010 l’Associazione BNC Assi-stenza e Solidarietà ONLUS, ha indetto unmaster universitario, con successivo stage di for-mazione assicurativa-bancaria, con il dupliceobiettivo di offrire ai partecipanti l’opportunitàdi un primo inserimento nel mondo del lavoro,oltre ad una valida qualificazione del curricu-lum individuale, ed alle Aziende Socie la possi-

bilità di vagliare attentamente le figure profes-sionali partecipanti per un eventuale successivaassunzione.Il Master è stato riservato ai figli dei dipendentie dei pensionati delle ferrovie e vi hanno presoparte dieci laureati provenienti da tutta Italia.Il Master si è svolto sulla “SICUREZZA DEIBENI E DELLE INFORMAZIONI ATUTELA DEL CLIENTE” ed il suo obiet-tivo è stato quello di creare un’alta specializza-zione per la realizzazione e la gestione di sistemicomplessi di sicurezza, rivolta prevalentementea strutture bancarie e assicurative.

Nei 5 mesi di formazione in aula gli ar-gomenti trattati dai relatori universitari edai rappresentanti dell’Aziende Sociesono stati di specifico orientamento assi-curativo - bancario.La quota di iscrizione al Master, pari adEuro 2.500,00 cadauno, è stata inte-ramente a carico dell’Associazione ed aipartecipanti è stato riconosciuto, per ladurata dei 10 mesi, un rimborso spese,al lordo di imposte, di Euro 600,00mensili.Terminato il periodo in aula i parteci-

panti sono stati indirizzati, in base allecaratteristiche ed alle aspirazioni perso-nali, presso le aziende IBL Banca, HDIAssicurazioni, InChiaro ed InLinea,queste ultime società appartenenti alGruppo HDI.Gli stage si sono ultimati in questi giornied il Master si è concluso con l’esamefinale che si è svolto l’ 8 febbraio u.s..Le aziende socie ci hanno informato cheal termine del Master circa il settantaper cento dei partecipanti ha potuto in-traprendere un’attività lavorativa presso

le stesse con contratti di collaborazionedi diversa specie.Questo risultato, oltre a quello forma-tivo conseguito con l’organizzazione delMaster, rappresenta motivo di soddisfa-zione per l’Associazione BNC Assi-stenza e Solidarietà particolarmente perla concreta evoluzione professionaleconseguita da una soddisfacente quotadei partecipanti al Master.Considerato il buon esito del Master infuturo è prevista l’avviamento di analo-ghe iniziative.

Il Master è stato strutturato come segue:

5 mesi di formazione (da febbraio a giugno 2011) in aula, presso l’Università diPerugia - Facoltà di Scienze della Formazione, sede di Narni;6 mesi di Stage nelle rispettive aziende: HDI Assicurazioni, IBL Banca,InChiaro ed InLinea S.p.A.;Prova finale e rilascio attestato universitario.


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