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inserto panel n11

Date post: 24-Mar-2016
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inserto staccabile e conservabile pubblicato dalla cca italia cigar club association inserito nella rivista n11
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U N P A N E L N A Z I O N AL E S E LE ZI O N A T O D I T E S T E R P R O V A I M I G LI O RI SI G A RI D E L M O M E N T O C O N D E G U S T A Z I O N E C I E C A TEST 3 apr-giu 2012 Anno V _apr-giu 2012 _ n° 11 INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE Responsabile e Coordinatore nazionale Luigi Ferri Tester nazionali Cosimo Attanasi CC PuroMotivo Aniello Buonincontro CC Civithabana Nicola Di Nunzio CC PuroMotivo Giuseppe Dussin CC Corporacion del Puro Giuseppe Elefante CC Alto Salento PETIT CORONA test C M Y CM MY CY CMY K insertoPANELxSFOGLIABILEn11av2.pdf 1 20/06/12 15.47
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UN PANEL NAZIONALE SELEZIONATO DI TESTER PROVA I MIGLIORI SIGARI DEL MOMENTO CON DEGUSTAZIONE CIECA

TEST 3apr-giu 2012

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Responsabile e Coordinatore nazionaleLuigi Ferri

Tester nazionaliCosimo Attanasi CC PuroMotivoAniello Buonincontro CC CivithabanaNicola Di Nunzio CC PuroMotivoGiuseppe Dussin CC Corporacion del PuroGiuseppe Elefante CC Alto Salento

12 - MONTECRISTO PETIT TUBOS13 - ZINO PLATINUM SCEPTER CANE14 - DAVIDOFF MILLENNIUM BLEND PETIT CORONA15 - COHIBA 1492 SIGLO II16 - EL CREDITO NO. 4 MADURO17 - MACANUDO RESERVA ANUAL 2004 DIVINO18 - ARTURO FUENTE GRAN RESERVA PETIT CORONA19 - SANCHO PANZA NON PLUS20 - ROMEO Y JULIETA PETIT CORONAS21 - DAVIDOFF GRAND CRU NO. 322 - SANTA CLARA 1830 NO. 4 MADURO

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VEGAFINA IL DOMINICANO DI DIADEMA Spa_______________________________10CIGAR CHALLENGE__________________________________________________12JOYA DE NICARAGUA Celebración TorpedoNICARAO Clásico Anno VI PirámideIL FASCINO NON HA ETÀ___________________________________________14DAVIDOFF n.1

CIGAR TEST____________________________________________________________2

1 - BUNDLE SELECTION HONDURAS CORONA2 - HOYO DE MONTERREY CORONATIONS3 - BOLÍVAR PETIT CORONAS4 - DAVIDOFF PURO D'ORO DELICIOSOS5 - CAIN DAYTONA 5436 - ROMEO Y JULIETA ROMEO NO. 27 - MONTECRISTO NO. 48 - ROMEO Y JULIETA CEDROS DE LUXE NO. 39 - VILLA ZAMORANO CORONA10 - PARTAGÁS MILLE FLEURS11 - POR LARRAÑAGA PETIT CORONAS12 - MONTECRISTO PETIT TUBOS13 - ZINO PLATINUM SCEPTER CANE14 - DAVIDOFF MILLENNIUM BLEND PETIT CORONA15 - COHIBA 1492 SIGLO II16 - EL CREDITO NO. 4 MADURO17 - MACANUDO RESERVA ANUAL 2004 DIVINO18 - ARTURO FUENTE GRAN RESERVA PETIT CORONA19 - SANCHO PANZA NON PLUS20 - ROMEO Y JULIETA PETIT CORONAS21 - DAVIDOFF GRAND CRU NO. 322 - SANTA CLARA 1830 NO. 4 MADURO

VEGAFINA IL DOMINICANO DI DIADEMA Spa_______________________________10CIGAR CHALLENGE__________________________________________________12JOYA DE NICARAGUA Celebración TorpedoNICARAO Clásico Anno VI PirámideIL FASCINO NON HA ETÀ___________________________________________14DAVIDOFF No.1

Prestazione sorprendente per questo Bundle di nuova concezione della Oettinger Davidoff. Ancor più sorprendente se si considera che i singoli panelist, in degustazione cieca, hanno avuto scostamenti minimi rispetto alla media finale. Il sigaro è presentato “nudo”, in cellophane, in confezione da 16 pezzi. La costruzione è accurata, con una fascia colorado-maduro luminosa, uniforme, in qualche esemplare più vellutata, in altri un poco ruvida. A crudo si avvertono sentori balsamici. L’ingresso è seducente, di buona finezza, intenso, con una paletta aromatica ampia: spezie e terra in risalto, anche legno, una sensazione di frutta matura, una virgola vegetale. La fumata procede regolare, equilibrata, rotonda. La forza (media) agevola il dipanarsi del bagaglio aromatico, che nel 2° terzo si arricchisce di cacao e noce, in un quadro fresco e tendente al dolce. Finisce ancora abbastanza lungo, evolutivo, su note speziate e tostate. È giusto ricordare che due esemplari sono risultati meno eleganti e con una leggera nota amarognola nel centro. Ma per tutti i degustatori questo sigaro ha manifestato un’evoluzione interessante e una complessità aromatica ampia. Per tutti, abbinato a un tequila añejo.

BUNDLE SELECTIONHonduras Corona

Paese: Repubblica DominicanaCapa: Sumatra Capote: Honduras

Tripa: Honduras

Misure: 127mm - 44RGPrezzo: 2,45€

coordinato da Luigi Ferri

PETIT CORONAS: LA CADUTA DEGLI DEI?In questo numero il Panel ha esaminato dei sigari appartenenti alla interna-tional shape “petit coronas”, che possiamo indicativamente comprendere in un range di 121-135 mm di lunghezza e 39-44 di ring guage. Un formato molto venduto, per il costo accessibile e per la comodità di fruizione, gradito a un pubblico numeroso, anche di principianti.Il formato di riferimento è la vitòla de galera cubana mareva (129mm-42rg), hand-made di storica tradizione (solo due sigari sono entrati in produzione dopo la Rivoluzione) e anche la vitòla de galera “petit corona” (fino al 2003 machine-made, poi hand-made), con le stesse misure e che conserva solo il nome storico. I sigari degli altri Paesi invece rispettano raramente queste misure, attestandosi generalmente su 127mm (5 inches) di lunghezza e 43-44 di ring gauge.Ora passiamo a esaminare i risultati del blind test. Non si può negare che riservano alcune sorprese, dissonanti rispetto alle opinioni consolidate. Alcuni sigari di prestigio (Cohiba, Davidoff M.B. Petit Corona e Grand Cru No. 3, Macanudo, Arturo Fuente, Sancho Panza, RyJ Petit Corona) ottengono delle performance sotto le aspettative, mentre altri considerati di seconda fascia (Hoyo Coronations e Partagás Mille Fleurs) vanno meglio, ancor più in considerazione del prezzo economico. Ottima la prestazione del nuovo Bundle Sel. Honduras Corona, che finisce addirittura al primo posto (ottima Q/P) e apprezzabile quella dell’altro bundle, il Villa Zamorano Corona. Buone sono le prestazioni del Bolívar Petit Coronas (ma non è una sorpresa), del Davidoff Puro d’Oro Deliciosos e del Cain Daytona 543. Mentre in linea sono quelle dei due Montecristo, delle altre marche cubane e dello Zino Platinum. Unica insufficienza quella del messicano Santa Clara, come a confermare che al di fuori del “tetrapolio” produttivo (Cuba, Rep. Dominicana, Nicaragua e Honduras) c’è poca qualità.L’impressione generale (o il sospetto) che si delinea è che, specie a Cuba, si sia disinvestito su questa vitòla e su altre affini (gli altri Paesi ne hanno sempre prodotte poche), riservando attenzioni maggiori e qualità migliori alle produzioni più in voga sul mercato (edizioni speciali e regionali, calibre grueso in genere).Vorrei infine ringraziare i distributori per l’ampia offerta di prodotti da esami-nare e i degustatori del Panel per aver contribuito con particolare impegno alla realizzazione di questo numero speciale.

OKBUY

LEGENDA (giudizio sul sigaro)

SCADENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO ECCEZIONALE (COPPA)

Note aggiuntive:

= sigaro emozionante = rapporto qualità/prezzo buono, da comprare

Le valutazioni sono il risultato della media delle valutazioni dei singoli degustatori

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HOYO DE MONTERREYCoronations (tubo)

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 6,80€

Venduto solo in tubo, questo prodotto di Habanos s.a. sta sulla breccia da prima della Rivoluzione. Forse anche per questo ha raggiunto una costanza produttiva ammirevole. Nel giudicarlo, il Panel è stato molto uniforme. A vederlo non entusiasma, con una capa sovente marezzata o macchiata, di medio spessore, spesso secca, anche se tuttavia vellutata. A crudo si avvertono sentori di mallo di noce e legno. Le note positive incominciano però dopo l’accensione. L’attacco è pronto, di buona profondità ma non aggressivo, dolce, con aromi (fini) di legno, frutta secca e spezie, una punta di cuoio. Si avverte subito anche una leggera sapidità che insieme alla nota dolce accompagnerà gradevolmente tutta la fumata. Il ritmo si mantiene costante, agevolato da una buona combustione e da un tiraggio regolare. L’aspetto confortante è il corretto bilanciamento tra l’espressione aromatica (briosa) e la forza (medioleggera) che la sostiene con regolarità, garantendo un’evoluzione continua che non lascia mai cadere l’interesse. Anche il finale (terra, legno e spezie) è gradevole. Per tutti, provatelo all’happy hour con un Asti spumante.

Un sigaro che non tradisce mai. Questo “mareva” cubano, venduto in cabinet da 50 pezzi, è un porto sicuro per una fumata piacevole, sostanziosa, ampia negli aromi e appagante. Ben costruito, con una fascia vellutata e luminosa, tra il colorado e il colorado-maduro, a crudo emana sentori di fieno e cacao. L’attacco è profondo, di forza sostenuta, di marcata piccantezza, un poco sapido. Si avvertono subito note di cacao e spezie dolci, anche terra umida e pepe nero. In qualche esemplare anche accenni di caffè e frutta secca. L’evoluzione, continua e coerente, porta il sigaro a un ispessimento degli aromi tostati (cacao e caffè) e a un rafforzamento di sensazioni speziate leggermente dolci (un esemplare è risultato un poco amaro). Combustione e tiraggio regolari, ritmo costante a tratti vivace. Benchè esprima una potenza significativa, il sigaro appare equilibrato (anche nel finale), grazie a una componente aromatica consistente e fine. Manufatto di personalità, appagante senza essere affaticante, complessivamente morbido e rotondo ma anche persistente. Sposalizio perfetto con un ron añejo. Per amatori.

Questa nuova produzione si conferma convincente, dopo le 4 medaglie anche del Notables (corona gorda) del numero scorso. Sostanziale uniformità nei giudizi dei degustatori. Dalla costruzione eccellente ma con una capa (colorado-maduro bruna) meno fine dei Davidoff “classici” (meno uniforme e più spessa), il sigaro è protagonista di una performance pregevole e appagante. A crudo: cacao e spezie. L’attacco è di forza sostenuta, di buona densità e finezza aromatica, piccante, con note di cacao, spezie, terra e pepe, lievi accenni balsamici. La fumata procede con ritmo costante, con un registro dolce-piccante brioso, una combustione regolare. Nel 2° terzo l’evoluzione porta all’aumento della forza, al rafforza-mento delle spezie e alla comparsa del legno e (in alcuni casi) di frutta secca. Conclude incisivo ma in buon assetto, fine ed equilibrato (cacao e caffè), con una persistenza medio-lunga. La fumata riserva piacevolezza, vivacità e un certo impegno (per amatori). Migliorabile con un breve affinamento (1-3 anni). Per un dopo-pasto, si può abbinare a un brandy de Jerez solera gran reserva.

DAVIDOFFPuro d’Oro Deliciosos

Paese: Repubblica DominicanaCapa, Capote e Tripa:

100% Repubblica Dominicana

Misure: 124mm - 43RGPrezzo: 11,50€

TUTTI I SIGARI RAFFIGURATI SONO IN DIMENSIONI REALI119

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BOLÍVAR Petit Corona

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 7,50€

Questa nuova produzione si conferma convincente, dopo le 4 medaglie anche del Notables DAVIDOFF

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Questo è uno dei sigari più venduti in assoluto. E si capisce il perché. La qualità comples-siva unita alla praticità del tubo e al prezzo “mite” ne fanno un prodotto interessante. Fino al 2002 era fatto a macchina; ora che è “totalmente a mano” si presenta con una costruzi-one buona e con una fascia colorado dorato, fine, uniforme e luminosa. A sigaro spento: cacao e cedro. L’avvio è pronto, di buona profondità. Gli aromi percepiti lasciano supporre però una qualche incostanza produttiva. Alcuni esemplari sono più orientati verso sentori di terra, legno e cuoio, in un quadro gustativo più sapido e asciutto, anche con note piccanti. Altri invece manifestano più dolcezza, lasciando emergere echi di frutta candita e pan brioche (anche miele). Uniforme comunque l’ultimo terzo, dove si impongono note di caffè, con accenti tostati. La fumata è equilibrata, di buona qualità, con un ventaglio aromatico ampio e fine, evolutivo e ben distribuito nei tre terzi. Non raggiunge la quarta medaglia per due esemplari dalla combustione irregolare, di cui uno anche disarmonico. Ma quelli buoni sono davvero OK! Per tutti, con un moscato spumante.

Una prestazione dignitosa per questo “mareva” che è uno dei sigari più prodotti e venduti nel mondo, un’icona della produzione cubana, viatico quasi obbligato per molti neofiti. Anche se la manifattura non è proprio uniforme, il vecchio No. 4 qualche colpo di coda lo riserva ancora. L’estetica non è il suo forte, con una fascia (colorado) di solito poco uniforme (venata e/o macchiata), spesso secca, non sempre fine. A crudo sentori di fieno e cacao (lieve). La meccanica di fumata però è regolare, caratterizzata da un ritmo costante, che lascia emergere aromi speziati e di pepe, legno fine, frutta secca (1° terzo), ma anche di noce (2° terzo) e di caffè (2° e 3° terzo), che infine aggrega fragranze tostate. Il tutto in un quadro di forza media, costante, con una base gustativa tendenzialmente dolce e piccante. Insomma, un sigaro equilibrato e fine, senza acuti vertiginosi ma di discreta evoluzione, sempre emozionante da fumare. Ovviamente per tutti, a tutte le ore, meglio con un aperitivo classico ghiacciato (daiquiri o caipirinha).

Prodotto dalla “Oliva Cigars”, è conosciuto anche con il nome di No. 4. Puro nicaraguense, è costruito con tabacchi tutti derivati da seme cubano. La qualità non gli manca e anche la forza. Già a crudo si avvertono sentori intensi di terra umida e pepe. L’attacco è di forza media, non profondo, ma piccante, con note pepate, di terra e noce, virgole di cacao. Nel 1° terzo l’equilibrio non è il suo forte ma risulta appagante, eccellente nella combustione e con un ritmo vivace che stimola la fumata. Il bagaglio aromatico si arricchisce con sentori di legno (2° e 3° terzo) e si completa nel finale (meno interessante) con punte di caffè e cacao, aumentando progressivamente la forza. Un sigaro interessante, discretamente fine, di personalità, non facile (per esperti e amatori), con un’evoluzione apprezzabile, che sacrifica un poco di equilibrio a vantaggio di una maggiore potenza, a volte scomposta. Un po’ di affinamento (1-3 anni) lo migliorerà. Consigliabile a stomaco pieno, abbinato a un passito o a un rum di medio invecchiamento.

ROMEO y JULIETARomeo No. 2 (tubo)

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 6,50€

MONTECRISTO No. 4

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 7,60€

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CAINDaytona 543

Paese: NicaraguaCapa, Capote e Tripa:

100% Nicaragua

Misure: 127mm - 43RGPrezzo: 5,50 €

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ROMEO y JULIETACedros de Luxe No. 3

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 7,80€

VILLA ZAMORANOCorona

Paese: HondurasCapa, Capote e Tripa:

100% Honduras

Misure: 127mm - 42RGPrezzo: 2,40€

Il più piccolo della miniserie omonima (gli altri due sono un cervante e un corona) si conferma sostanzialmente sul suo standard qualitativo abituale. Questo sigaro non ha mai raggiunto cime elevate ma comunque si fa apprezzare per la buona costanza produttiva. Presentato nella ormai tradizionale lamina di cedro, con l’anilla “personalizzata” oro-verde, ha una fascia colorado con toni dorati, in genere non uniforme ma luminosa e vellutata, di spessore abbastanza fine. A crudo sentori di legno e noce. Un francese definirebbe le note aromatiche “boisée”. Sin dall’avvio si avvertono infatti sentori vegetali, di legno fine (dominante per tutta la fumata), noce e frutta secca. C’è però anche una discreta compo-nente speziata (prima metà) e di caffè (nel finale). L’incedere è tranquillo (forza medioleg-gera che va in crescendo e ritmo costante) e la combustione regolare. Nel finale diventa un poco monotono, cresce una sensazione dry e la finezza è meno elegante (in un esemplare c’è anche dell’amaro). Per tutti; buono l’abbinamento con un trockenbeerenauslese.

Non fatevi ingannare dal nome, le misure sono quelle di un “petit corona”. Un altro bundle che si destreggia proprio bene, confermando (3 medaglie) la valutazione del Robusto (vedi panel scorso). Se una rondine non fa primavera, due però… Anche qui la fascia è di un colorado bruno-olivastro, tendente al colorado-maduro, un poco grezza e opaca ma abbastanza uniforme. Il profumo è di media intensità, con sentori a crudo di stalla e/o caffè. La fumata è franca, sobria ma appagante, di forza sostenuta, con un ritmo costante, un’ottima combustione, non proprio elegante ma con un ventaglio aromatico abbastanza ampio, anche se non intenso: terra, pepe, legno e spezie (1° e 2° terzo), un affiorare di caffè (2° e 3° terzo) che si incardina e accompagna poi la fumata fino alla fine. Il quadro gustativo è sapido (di più) e dolce, con due esemplari che hanno espresso note amare nella seconda metà. Un sigaro “da battaglia” (come lo ha definito un degustatore), per tutti, che si può abbinare il pomeriggio con un analcolico (caffè freddo, cola con ghiaccio) o con un cuba libre.

La capa è di un colorado dorato, con riflessi rossi, quasi sempre uniforme, luminosa e vellutata, abbastanza tipica di un Partagás. Sentori di cuoio e fieno precedono l’accensione. L’avvio è intenso, piccante (pepe nero), con un bagaglio aromatico ampio: spezie in primis ma anche legno e cuoio (in due esemplari più dolci anche miele e caramello). Dopo il 1° terzo il sigaro si riequilibra, acquista sapidità, e la fumata procede regolare, con un ritmo a tratti persino vivace e con una forza sostenuta. Le spezie rimangono il timbro dominante ma si affacciano anche sentori di frutta secca (2° terzo) e di caffè (2° e 3° terzo) che virano nel finale verso accenti tostati. Insomma, un sigaro appagante, con buona evoluzione, una persistenza lunga e una finezza apprezzabile. Allora perché, vi chiederete, solo tre medaglie? Semplice: uno dei campioni non tirava proprio e il panelist lo ha dovuto cestinare senza provarlo (zero medaglie che fa media…). In considerazione del prezzo vantaggioso merita comunque il BUY. Per amatori, da abbinare con prosecco o franciacorta.

PARTAGÁS Mille Fleurs

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 4,50€

TUTTI I SIGARI RAFFIGURATI SONO IN DIMENSIONI REALI119

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MONTECRISTOPetit Tubos

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 9,50€

Sigaro “etimologicamente” atipico nel panorama cubano. Tanto per cominciare è uno dei due “marevas”, attualmente in produzione, che non sia nato prima della Rivoluzione (l’altro è il Cohiba Siglo II) ma ancor più strano è l’unico sigaro (il No. 4) che cambia nome quando si veste col tubo! Tanto che negli anni, vari esperti e varie guide lo hanno consid-erato come un prodotto a sé stante rispetto al No. 4 (sempre in genere con punteggi inferiori). Anche a noi, in blind test, è sembrato diverso. Migliore nell’estetica, con una fascia colorado uniforme, luminosa, fine e vellutata. Leggermente inferiore nella degustazi-one, con una gamma aromatica ugualmente raffinata ma più ristretta, incentrata sulle spezie e il legno, con accenni di cacao e pepe. L’evoluzione è abbastanza statica, la persistenza media come pure la forza. Si è notata una disomogeneità produttiva, con un esemplare sottotono, con sentori aspri e amari e una qualità aromatica deludente. Fruibile da tutti (anche neofiti), piacevolmente abbinabile con un calvados o un passito. Prezzo alto, per via del tubo.

Viene confermato (3 medaglie) lo stesso giudizio espresso dal Panel (test 1) per lo Scepter Shorty. Una costanza produttiva e qualitativa che si attesta su livelli soddisfacenti, anche se non elevati, con una Q/P congrua. Solita costruzione di buona fattura, con una capa vellutata, colorado-claro dai toni più gialli che dorati, però opaca, non sempre uniforme, a volte con piccole venature. A crudo sentori erbacei e di frutta secca. La fumata si sviluppa con modalità regolari, senza impennate vertiginose ma anche senza cadute rovinose. La forza va in crescendo (da medioleggera a media) e sorregge adeguatamente un impianto aromatico piuttosto elegante, con note erbacee e di frutta secca (1° e 2° terzo), con l’affioramento del legno e delle spezie (2° e 3° terzo) e di una punta di caffè (2° terzo). Il sottofondo gustativo, dopo un leggero piccante iniziale (pepe), si attesta su un registro sapido e asciutto. Equilibrato, fine, con un bagaglio aromatico di discreta ampiezza, a tratti monotono per un’evoluzione in sordina ma avvertibile. Per tutti, si abbina bene con un prosecco o un cocktail alcolico (old fashioned).

ZINO PLATINUM Scepter Cane

Paese: Repubblica DominicanaCapa: Ecuador Capote: Connec.

Tripa: Rep. Dom.+Perù

Misure: 133mm - 43RGPrezzo: 9,90€

POR LARRAÑAGAPetit Coronas

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 6,40€

Prestazione dignitosa per questo “mareva” di una marca storica (1834), ora brand “locale”, che sta riprendendo però notorietà e apprezzamenti (solo tre sigari in produzione corrente ma ben undici edizioni regionali). La presentazione è elegante, con la classica anilla oro-bianca e con una fascia solitamente uniforme, vellutata, tra il colorado e il colorado-claro, con toni dorati. A crudo sentori di spezie e cacao, in alcuni casi di vegetale. Il bagaglio aromatico è discretamente ampio ma non particolarmente intenso. Le sensazioni più consuete sono quelle di spezie, legno e terra, che rimangono abbastanza costanti nei tre terzi, ma non mancano percezioni di cuoio (2° terzo) e di frutta matura (2° e 3° terzo) e punte di cacao o caffè (specie nel 3° terzo). Quello che non convince pienamente è il ritmo (incostante) e l’evoluzione (discontinua), che fanno pensare a una fase di immaturità del sigaro, che può migliorare. Questo non significa però che non sia già abbastanza equilibrato e di buona finezza. Persistenza media. Per fumatori non alle prime armi, si abbina bene con un italianissimo caffè espresso.

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Viene confermato (3 medaglie) lo stesso giudizio espresso dal Panel (test 1) per lo Scepter ZINO PLATINUM

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DAVIDOFFMillenium Blend P.Corona

Paese: Rep. DominicanaCapa: Ecuador

Capote e Tripa: Rep. Dominicana

Misure: 114mm - 41RGPrezzo: 11€

COHIBA1492 Siglo II (tubo)

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 13€

Una prestazione dignitosa ma in chiaro-scuro per questo manufatto dall’estetica accatti-vante, con una costruzione compatta e una fascia colorado-maduro bruno-scura, luminosa e uniforme, vellutata, senza venature. Sorvoliamo sulla combustione e sul tiraggio che per tutti i panelist sono assolutamente soddisfacenti. La performance gusto-olfattiva invece non trova tutti d’accordo, con degli scostamenti anche rimarchevoli. Due esemplari hanno manifestato delle note amare, non di grande intensità ma persistenti per tutta la fumata, con una gamma aromatica ristretta e poco intensa e un’evoluzione statica. Gli altri esemplari hanno convinto di più, presentando invece un assetto equilibrato e una discreta profondità aromatica, tra il dolce e il piccante, caratterizzata da una paletta aromatica più ampia e più fine: terra umida, spezie, legno e cacao (1° e 2° terzo), inserzioni di erbe aromatiche (2° terzo) e finale segnato dal caffè. La forza è significativa, ben controllata, e l’evoluzione in questi casi appare continua e soddisfacente. Abbinamento con un porto tawny. Non è che anche Davidoff ha qualche sigaro con problemi di costanza produttiva?

A vederlo, nella sua dorata e serica livrea, si capisce perchè appartiene alla nobile casata dei Cohiba. La fascia è luminosa, priva di difetti, di un bel colorado-claro. La costruzione, a prima vista, sembrerebbe perfetta. In realtà, dopo l’accensione, si capisce che il riempi-mento è eccessivo. Il sigaro fatica a mettersi in marcia e il tiraggio è faticoso (in ben tre esemplari). Questo difetto meccanico provoca un ritmo pigro, con un’evoluzione aromatica che, benchè improntata ad aromi fini, stenta a farsi largo. Peccato, perché il bagaglio aromatico (ampio nel 1° e 2° terzo), che si evidenzia flebile, potrebbe essere molto interessante: cuoio, legno, accenni di spezie, erbe aromatiche, miele e frutta secca. Domina una discreta sapidità, in un quadro comunque sostanzialmente dolce, con qualche sensazi-one dry. Termina in leggero progresso, su note di caffè e cuoio in evidenza. Fine ed equilibrato, di forza media, con una persistenza medio-corta. Abbinamento ottimale con un franciacorta. Per come si è espresso lascia un’insoddisfazione (sic) pari alle aspettative pre-fumata e al suo blasone. Suggeriamo al produttore un più efficiente controllo di qualità.

In Rep. Dominicana, dove viene prodotto (con collegamenti con Miami), la marca si chiama La Gloria Cubana, ma in Europa, per ovvi motivi legali, cambia il nome in El Credito. La costruzione (box-pressed) è buona e la fascia, di un bel maduro quasi nero, appare uniforme, vellutata, a volte però secca. L’olfatto percepisce sentori di terra e funghi. L’ingresso è morbido, dolciastro, lievemente pungente (pepe nero), ma gli aromi dominanti sono il legno, la terra e le spezie, con l’aggiunta di un velo affumicato. La combustione procede regolare, con un ritmo soddisfacente. Nel passaggio al 2° terzo emerge una nota amara, che si consolida e va crescendo nel finale. L’evoluzione peraltro rimane statica, a parte l’affacciarsi nell’ultimo terzo di accenti tostati. Nel complesso un sigaro abbastanza fine, di una certa profondità, di forza media ed equilibrato, con un ventaglio aromatico però ristretto e che finisce su toni aspri. Poteva meritare anche 3 medaglie, ma occorre segnalare che un esemplare tirava male ed è stato abbandonato a metà. Sigaro per tutti; si può abbinare a un irish coffee.

EL CREDITO Maduro No.4

Paese: Repubblica DominicanaCapa: Connecticut Broadleaf

Capote: Nicaragua Tripa: Rep. Dom.+Nicaragua

Misure: 127mm - 42RGPrezzo: 3€

TUTTI I SIGARI RAFFIGURATI SONO IN DIMENSIONI REALI119

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ARTURO FUENTEGran Reserva P. Corona

Paese: Repubblica DominicanaCapa: Camerun

Capote e Tripa: Rep. Dominicana

Misure: 127mm - 38RGPrezzo: 6,20€

Anche questo, come il Macanudo, ha le misure più di un “panetela” che di un “petit corona”. Anche la prestazione, al di là del blasone, è simile. Estetica non esemplare: la fascia è un poco ruvida, non uniforme (marezzata), opaca. I sentori a crudo sono più interessanti: stallatico e funghi. L’attacco è abbastanza profondo, di discreta forza, asciutto, con aromi di frutta secca, terra e una punta speziata. L’impressione è però di un sigaro non gentile, poco equilibrato, che si “perde” quasi subito. Il ritmo si fa blando e difetta di carattere. L’evoluzione rimane statica, a parte l’emergere di qualche nota di legno, che però prelude all’incursione di sensazioni amare che si uniscono alla sapidità di fondo. Migliore nella prima metà. Dopo la fumata diventa monotona, senza guizzi, un poco soffocata. Sigaro pomeridiano con una cola ghiacciata.

La degustazione di questo “mareva” non è stata proprio brillante. Viene il sospetto che Habanos s.a. trascuri questa marca storica (1848), ridotta ormai a due prodotti correnti (l’altro è il Belicosos) e con due sole Edizioni Regionali (Spagna 2010 e Germania 2011). Già la presentazione non è impeccabile, con una fascia colorado bruno non sempre uniforme, in genere secca e opaca, a volte anche venata. A crudo si percepiscono lievi sentori erbacei (altre volte cacao). La gamma aromatica non sarebbe neanche male: cacao, spezie e terra (1° e 2° terzo), anche legno (2° terzo), una punta pepata (1° terzo) e caffè (3° terzo). Ma l’impressione è quella di una fumata non fine, spessa, a tratti polverosa, con un incedere un poco disordinato e con un equilibrio precario e spigoloso. Da rilevare anche una nota amara che accompagna in sottofondo la fumata (in tutti gli esemplari). Parte in sordina, per poi acquistare una forza media. Per tutti, da abbinare a un calvados.

SANCHO PANZANon Plus

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 6,50€

MACANUDOReserva Anual 204 Divino

Paese: Repubblica DominicanaCapa: Camerun Capote: Messico

Tripa: Rep. Dom.+Messico

Misure: 127mm - 38RGPrezzo: 4€

Le misure sono più quelle di un “panetela” ma, come per l’Arturo Fuente che segue, è la shape della marca che più si avvicina a un “petit corona”. Come per altre linee di produzi-one, anche qui Macanudo utilizza nella mezcla abbondanza di tabacco messicano. Il risultato di questa serie “limitata”, con tabacco invecchiato cinque anni (e fascia con doppia fermentazione), non ci è sembrato sconvolgente (da osservare che negli anni successivi 2005 e 2007 si è fatto invece ricorso a varie sementi cubane). Il sigaro si fuma con facilità (adatto a tutti), brucia bene, la forza è ben percepibile. Non presenta elementi negativi clamorosi (non c’è l’amaro), ma nell’insieme denuncia una mancanza di personalità che lascia inappagati. La qualità aromatica è un po’ grezza (troppo messico?), la complessità ristretta e anche l’intensità aromatica (flebile) risulta inadeguata per la forza del sigaro. Il debutto è di caffè e spezie, con apostrofi balsamici (in un caso più erbaceo) e nel prosieguo (abbastanza equilibrato) entra una sfumatura di noce (2° terzo), mentre nel finale c’è un ritorno più evidente del caffè. Da segnalare che un esemplare tirava poco. Da fumare con un caffè espresso.

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ROMEO y JULIETAPetit Coronas

Paese: CubaCapa, Capote e Tripa:

100% Cuba

Misure: 129mm - 42RGPrezzo: 7€

DAVIDOFFGrand Cru No.3

Paese: Rep. DominicanaCapa: Ecuador

Capote e Tripa: Rep. DominicanaMisure: 127mm - 43RG

Prezzo: 11,70€

Dei tre “petit corona” di RyJ degustati è quello di minor qualità. In passato era su un gradino più alto. Ora sta galleggiando pigramente (come il suo ritmo di fumata) in un’aurea mediocrità (come la qualità dei suoi aromi). Visto che la marca ha, oltre ai tre degustati, anche un quarto (!) “petit corona” (il Mille Fleurs) non si capisce il senso di mantenerlo in produzione, oltretutto a questo prezzo: quindi “Up or Out”! La presentazione è apprezza-bile: una fascia colorado bruno-dorato, abbastanza fine e uniforme anche se spenta e opaca. La fumata invece procede incoerente, con un’evoluzione discontinua, un equilibrio disarmonico e una gamma aromatica ristretta: terra (polverosa), legno (poco fine), in qualche esemplare accenni di cacao e spezie, in altri di vegetale. In quasi tutti i campioni si sono avvertite anche note amare (persistenti). Raggiunge una stentata sufficienza che, ripetiamo, non giustifica il costo, specie se raffrontato al RyJ No. 2. Addolcitelo magari con un vin santo.

La prestazione deludente di questo sigaro è dovuta principalmente a tre fattori: 1) un esemplare che tirava male (1 medaglia per il panelist); 2) due esemplari che hanno evidenziato una componente amara fastidiosa; 3) una sostanziale assenza di carattere, con un’evoluzione appena accennata e un’intensità aromatica a tratti fioca. Detto questo, i punti concordanti riguardano l’estetica e la costruzione perfetta (fascia colorado-claro uniforme, serica, luminosa, riempimento regolare) e una meccanica buona (combustione e tiraggio più che regolari). La gamma aromatica, abbastanza complessa, va dall’erbaceo alle spezie (1° e 2° terzo), alla terra (2° terzo), al legno (2° e 3° terzo), con punte di caffè (3° terzo) e sensazioni piccanti (pepe) nella prima metà. Però l’equilibrio generale appare incerto e la finezza aromatica non pienamente convincente. Un sigaro per tutti, di forza media, abbinabile con un analcolico dolce a base di frutta o con bollicine. Q/P bassa.

Purtroppo la versione “maduro” del Santa Clara No. 4 non sembra all’altezza della più conosciuta versione “natural”. Già la fascia (maduro molto scuro) delude per una oscillazi-one produttiva (alcune più uniformi, altre marezzate e opache) e non fa presagire una scelta accurata delle foglie da parte del produttore. I sentori a sigaro spento sono vegetali (fieno, erba). L’avvio è agevole, di forza leggera, di profondità accettabile, però emerge subito una nota aspra, che copre in parte gli aromi (erbaceo, terra) e sovrasta anche una contempora-nea sensazione di dolcezza, lasciando la bocca sporca. Nel 2° terzo la forza aumenta ma il registro complessivo non varia sensibilmente, a parte un’inserzione di noce, un apparire breve di piccante e purtroppo anche una sensazione amara. Finale sempre in sordina. Che dire? La fumata è deludente con molti parametri al ribasso (evoluzione statica, qualità scadente, equilibrio disarmonico, complessità carente). Da riportare doverosamente che un paio di esemplari hanno raggiunto la sufficienza, ma la media finale è insufficiente.

SANTA CLARA 1830 No.4 Maduro

Paese: MessicoCapa, Capote e Tripa:

100% Messico

Misure: 127mm - 44RGPrezzo: 3,50€

TUTTI I SIGARI RAFFIGURATI SONO IN DIMENSIONI REALI119

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IL DOMINICANO DI DIADEMA S.P.A.di Luigi Ferri

C’è una novità nel panorama dei sigari dominicani importati in Italia: VegaFina.Fin qui nulla di strano, visto il frequente turnover di prodotti dominicani sul mercato italiano. La novità però incuriosisce e assume un altro aspetto se il distributore è Diadema spa, la società di Genova importatrice unica dei sigari cubani.Qualcuno potrà meravigliarsi, ma rimane il fatto che VegaFina è un marchio di Altadis Usa, consorella di Altadis s.a. (Europa), collegata a sua volta a Diadema spa, e facenti tutti capo in ultima istanza all’inglese Imperial Tobacco Group.Comunque, al di là degli intrecci societari, che in questa sede ci interessano relativa-mente, salutiamo con particolare favore l’ingresso di questo brand sul nostro mercato. VegaFina è quello che gli americani chiamano “top selling brand”, ovvero uno dei marchi più venduti. E non da oggi. In Spagna, in particolare, è da molti anni il premium più venduto dopo i grandi marchi cubani.VegaFina è una “creazione” di José Seijas, uno dei più prestigiosi cigar-maker dominicani, che ha lavorato più di trent’anni alla Tabacalera de Garcia, in un lungo percorso professionale che lo ha portato prima al controllo di qualità e poi alla direzione generale, prima di uscirne alla fine dello scorso anno. Oltre a Vegafina, José Seijas è famoso per la realizzazione dei marchi dominicani Romeo y Julieta, H. Upmann e Montecristo, registrati e distribuiti negli Stati Uniti con buon successo dopo l’embargo di Cuba. La Tabacalera de Garcia è ubicata a La Romana, nella parte sud-orientale dell’isola,

sul mar dei Caraibi; terza città della Rep. Dominicana dopo Santo Domingo (da cui dista 130 km verso est) e Santiago. In questo momento la Tabacalera de Garcia è la più grande fabbrica di sigari del mondo (3.500 dipendenti). Oltre alle marche di “premium” (60 milioni di pezzi l’anno), produce numerosi “machine-made”, tra cui i Backwoods, il prodotto più venduto in Usa, che è disponibile anche sul mercato italiano, nell’originale busta di cartone da 5 pezzi (naturale o con diverse aromatizza-zioni).Per curiosità sono andato a rispolverare vecchi “cimeli” e mi sono imbattuto in un catalogo della (allora) Tabacalera s.a. spagnola (confluita nel 1999 in Altadis s.a.) che mi procurai negli anni ’90 in Spagna. Bene, VegaFina era già una delle marche più reclamizzate (si citano la scelta accurata delle foglie, le rigorose procedure di controllo in ogni stadio del processo, l’ottima combustibilità, ecc.).Quando li fumai, per la prima volta, l’anilla era diversa: giallo-oro bordata di rosso mentre ora è bianco-argento con le diciture e il logo (VF) in rosso. La mezcla era composta da una capa connecticut-shade

con capote e tripa dominicana (olor e piloto), per una fumata speziata e terrosa, abbastanza profonda e un po’ tannica.Quelli attuali sono totalmente diversi. Mantenendo sempre un discreto (forse migliore) standard qualitativo, il restyling è stato totale: nel gusto, negli aromi e nella forza. I nuovi VegaFina hanno ora una capa ecuador di seme connecticut-shade, un capote indonesia e una tripa mista: dominicana, colombia e honduras. Si caratterizzano per una fumata già pronta (l’invecchiamento è sconsigliato), “fresca”, giovanile, sicuramente adatta anche ai neofiti che vogliono avvicinarsi al sigaro senza essere intimoriti da prodotti impegna-tivi. Sono gradevoli per la combustione facile, il ritmo vivace e gli aromi quasi sempre nitidi e puliti, impostati sulle spezie (fresche e leggermente pungenti), sulla frutta secca (vari sentori), sulle inserzioni saltuarie di caffè, a seconda del modulo. Da segnalare solo una sensazione dry che caratterizza tutti i formati. Dal catalogo generale di VegaFina, Diadema spa importa al momento solo quattro prodotti: Perla (102x40’), Corona (146x42’), Short Robusto (102x50’) e Robusto (127x50’). Prezzi più che accessibili.

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La costruzione è buona: il sigaro è compatto, con una fascia quasi serica, luminosa e fine, senza venature. A crudo note di frutta secca. L’avvio è svelto, piccante, di forza media, ma poco profondo. Si avvertono sentori di frutta secca, caffè, spezie (pepe bianco). Nel prosieguo cala la sensazione piccante ed emerge una nota dry, mentre si rafforza la sfumatura di caffè, che nel finale viene raggiunta da un’eco di noce amara. Oltre alla debole persistenza, il sigaro si presenta abbastanza “scomposto” nella proposta aromatica, che se da un lato dona una certa vivacità (l’evoluzione è accettabile), dall’altro lascia un po’ disorientati, anche per un tiraggio a volte eccessivo. Sufficiente ma da rivedere.

Presentato nella confezione in tubo, la costruzione è buona, con una capa colorado-claro, fine, vellutata e luminosa. A crudo sentori di frutta secca. Appena acceso l’attacco è soave, poco intenso ma fresco, pulito, con aromi di frutta secca, mandorla, una punta speziata. La fumata procede equilibrata (solo un po’ di amaricante nel finale), con aromi definiti, facilmente identifica-bili, di discreta finezza (prevalenza di cumino nel 2° terzo e frutta secca nel 3° terzo). Combustione e tiraggio sempre regolari. Di forza medioleggera, si fuma con facilità, quasi “elementare”. Per tutti, anche principianti, per un’ora di relax anche mattutina.

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Venduto in tubo, con relativa lamina di cedro. Oltre al nome, anche le misure sono quelle del “Perla” cubano. La fascia è colorado-claro, uniforme, lumino-sa, meno fine però di quella del Corona. A crudo: sentore di fichi secchi. La fumata (40 minuti) nell’insieme è gradevole, vivace. Il sigaro si avvia lesto, su aromi di frutta secca e spezie, un po’ pungente, fine e con buona combustione. Nella parte centrale gli aromi si ispessiscono e il ritmo si fa più blando, ma senza appesantire la fumata, che rimane poco persistente e di forza medioleg-gera. Finale abbastanza lungo, in discreto assetto, benchè le percezioni aromatiche siano più confuse (si inserisce anche una nota di caffè). Per tutti; adatto per un aperitivo meridiano.

Forse la proposta migliore della marca. Intendiamoci, non lascia esterrefatti né inconsolabilmente avviliti quando alla fine si spegne, però a differenza dei suoi confratelli mostra una discreta personalità. In un’ora circa di fumata si alternano note di frutta secca, di spezie (più in evidenza nel 2° terzo), di cumino e pepe bianco, di noce dolce. L’evoluzione, anche se solo accennata, è tuttavia coerente e continua. Gli aromi sono fini, nitidi e si alternano con vivacità, anche se la persistenza è medio-corta. Finisce però in buon assetto, senza ispessimenti, abbastanza lungo. Gradevole e rilassante, non impegnativo ma discretamente appagante, morbido ma con un “nerbo” speziato fresco che caratterizza tutta la fumata. Abbinamento possibile con un prosecco o un tè verde.

Misure: 127mm - 50RGPrezzo: 5,50€

Misure: 102mm - 40RGPrezzo: 3,80€

Misure: 146mm - 42RGPrezzo: 4,80€

Misure: 102mm - 50RGPrezzo: 4,50€

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di Aniello Buonincontro

Analisi a crudo: Il sigaro viene proposto in confezione di cellophane, che lo rende, tra l’altro, acquistabile singolarmente. Liberato dall’involucro trasparente rivela una capa colorado maduro dai toni bruni, leggermente ruvida. Buona la costruzione, il riempimento risulta regolare all’esame tattile.A crudo si percepiscono aromi intensi di pepe, cacao e cannella.

Degustazione: Appena acceso si avverte una forza elevata, ma non eccessiva. Al palato è sapido e gli aromi profusi delineano da subito un carattere deciso. Si avvertono legno e note speziate. La paletta aromati-ca si arricchisce nel secondo terzo di sentori di cuoio. La fumata avanza con una cadenza marcata, compaiono una sensazione tattile di piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è friabile, di un grigio chiaro. Il sigaro è equilibrato, il ritmo della fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da aromi di un buon livello qualitativo.

PRO: Buon rapporto qualità/prezzoCONTRO: La presenza dell’amaro nel finale

Il “Challenge” di questo numero vede a confronto due sigari provenienti dal Nicaragua, dove la qualità dei manufatti ha raggiunto in poco tempo livelli altissimi. Al centro del ring abbiamo posto uno Joya de Nicaragua serie Celebración ed un Nicarao serie Clasico Anno VI. Il formato scelto è per entrambi il piramide (International Shape) che risulta essere leggermente più corto (152mm) della vitola de galera “pirámide” di foggia cubana (156mm). Sebbene i sigari appartengano alla fascia “entry level” riescono a regalare una fumata piacevole, l’ideale per chi voglia accostarsi al mondo dei nicaraguensi.

JOYA DE NICARAGUACelebración Torpedo

Paese: Nicaragua

Capa: Nicaragua CriolloCapote: Nicaragua

Tripa: NicaraguaShape: Piramide

Misure: 152mm - 52RG

Prezzo: 6,25€

Analisi a crudo: Il sigaro viene proposto in confezione di cellophane, che lo rende, tra l’altro, acquistabile singolarmente. Liberato Analisi a crudo: Il sigaro viene proposto in confezione di cellophane, che lo rende, tra l’altro, acquistabile singolarmente. Liberato Analisi a crudo: Il sigaro viene proposto in confezione di cellophane,

dall’involucro trasparente rivela una capa colorado maduro dai toni che lo rende, tra l’altro, acquistabile singolarmente. Liberato dall’involucro trasparente rivela una capa colorado maduro dai toni che lo rende, tra l’altro, acquistabile singolarmente. Liberato

bruni, leggermente ruvida. Buona la costruzione, il riempimento dall’involucro trasparente rivela una capa colorado maduro dai toni bruni, leggermente ruvida. Buona la costruzione, il riempimento dall’involucro trasparente rivela una capa colorado maduro dai toni

risulta regolare all’esame tattile.bruni, leggermente ruvida. Buona la costruzione, il riempimento risulta regolare all’esame tattile.bruni, leggermente ruvida. Buona la costruzione, il riempimento

A crudo si percepiscono aromi intensi di pepe, cacao e cannella.risulta regolare all’esame tattile.A crudo si percepiscono aromi intensi di pepe, cacao e cannella.risulta regolare all’esame tattile.

Degustazione: Appena acceso si avverte una forza elevata, ma non eccessiva. Al palato è sapido e gli aromi profusi delineano da subito un Degustazione: Appena acceso si avverte una forza elevata, ma non eccessiva. Al palato è sapido e gli aromi profusi delineano da subito un Degustazione: Appena acceso si avverte una forza elevata, ma non

carattere deciso. Si avvertono legno e note speziate. La paletta aromatieccessiva. Al palato è sapido e gli aromi profusi delineano da subito un carattere deciso. Si avvertono legno e note speziate. La paletta aromatieccessiva. Al palato è sapido e gli aromi profusi delineano da subito un

ca si arricchisce nel secondo terzo di sentori di cuoio. La fumata carattere deciso. Si avvertono legno e note speziate. La paletta aromatica si arricchisce nel secondo terzo di sentori di cuoio. La fumata carattere deciso. Si avvertono legno e note speziate. La paletta aromati

avanza con una cadenza marcata, compaiono una sensazione tattile di piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va avanza con una cadenza marcata, compaiono una sensazione tattile di piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va avanza con una cadenza marcata, compaiono una sensazione tattile di

gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va

intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro

l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare

friabile, di un grigio chiaro. Il sigaro è equilibrato, il ritmo della l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è friabile, di un grigio chiaro. Il sigaro è equilibrato, il ritmo della l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è

fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da friabile, di un grigio chiaro. Il sigaro è equilibrato, il ritmo della fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da friabile, di un grigio chiaro. Il sigaro è equilibrato, il ritmo della

aromi di un buon livello qualitativo. fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da aromi di un buon livello qualitativo. fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da

PRO: Buon rapporto qualità/prezzoCONTRO: La presenza dell’amaro nel finale

Clasico Anno VI. Il formato scelto è per entrambi il piramide (International Shape) che risulta essere leggermente più corto (152mm) della vitola de galera “pirámide” di foggia cubana (156mm). Sebbene i sigari appartengano alla fascia “entry level” riescono a regalare una fumata piacevole, l’ideale per chi voglia accostarsi al mondo dei nicaraguensi.

Capote: NicaraguaTripa: NicaraguaShape: Piramide

Misure: 152mm - 52RG

Prezzo: 6,25€

piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro piccante ed una nota metallica appena percepibile. La fumata va

intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare gestita attentamente nella frequenza delle aspirazioni e nella loro

l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare l’insorgere dell’amaro. La combustione è regolare, la cenere prodotta è intensità, soprattutto nel passaggio all’ultimo terzo, per evitare

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aromi di un buon livello qualitativo. fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da aromi di un buon livello qualitativo. fumata è costante con una paletta aromatica interessante composta da

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I DUE SIGARI HANNO IN COMUNE L’ANIMA NICARAGUENSE MA IL LORO CARATTERE È DECISAMENTE DIVERSO. LO JOYA DE NICARAGUA SIN DALLE PRIME PUFFATE RIVELA UNO SPIRITO DECISO. IL NICARAO PARTE CON UN REGISTRO DELICATO E CRESCE SENZA MAI DIVENIRE AGGRESSIVO, FACENDO COMUNQUE PERCEPIRE LE CARATTERISTICHE DEL TABACCO NICARAGUENSE. QUEST’ULTIMO È SICURA-MENTE IL PIÙ ADATTO TRA I DUE PER CHI VUOLE AVVICI-NARSI AL MONDO DEI NICARAGUENSI SENZA SCONTRARSI CON QUELLE SENSAZIONI FORTI TIPICHE DEL TABACCO DI QUESTA TERRA. CREDO MERITI UN RICONOSCIMENTO PER L’EMOZIONE CHE LA FUMATA SUSCITA.

Analisi a crudo: Il sigaro si presenta con una doppia anilla dal design semplice ed elegante. La costruzione è ottima, la fascia colorado è luminosa ed all’esame tattile risulta serica. Buono il riempimento.A crudo si percepiscono profumi intensi di fieno e cacao.

Degustazione: Appena acceso il sigaro è dolce ed il palato, dopo la puffata, resta piacevolmente grasso. Al naso si avvertono piacevoli ed intense note di agrumi accompagnate da lievi sentori di spezie e pepe. La forza è media. Nel mezzo della fumata si registra un breve appiatti-mento sia nell’intensità degli aromi che nella forza per poi iniziare a crescere con un ritmo vivace. Il registro cambia, la fumata si armoniz-za. Le gentili note di agrumi scompaiono, crescono spezie e pepe alle quali si aggiunge il legno. Il sigaro resta dolce ma è scomparsa quella piacevole sensazione grassa al palato. La forza cresce decisamente nel finale, ma non diventa eccessiva sì da rompere l’equilibrio della fumata. La combustione è regolare, la cenere di un grigio chiaro risulta compatta.Sigaro vivace, equilibrato, di qualità fine che evolve in maniera conti-nua, salvo il calo a metà fumata.

PRO: Equilibrio e qualità degli aromi. Buon rapporto qualità/prezzoCONTRO: Il secondo terzo ha un leggero calo di forza ed intensità degli aromi

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NICARAOClásico Anno VI Pirámide

Paese: Nicaragua

Capa: Nicaragua JalapaCapote: Nicaragua

Tripa: NicaraguaShape: Piramide

Misure: 152mm - 52 RG

Prezzo: 6,75€

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NICARAOClásico Anno VI Pirámide

Paese: Nicaragua

Capa: Nicaragua JalapaCapote: Nicaragua

Tripa: NicaraguaShape: Piramide

Misure: 152mm - 52 RG

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di Cosimo Attanasi e Nicola Di Nunzio

Finalmente, dopo alcuni mesi di ricerca, eccolo: un sigaro in grado di stupirci, un sigaro leggendario, affascinante sia per la marca che per il formato. Avevamo tra le mani un box di Davidoff No. 1.Questo prodotto splendido è stato rollato a Cuba tra la fine degli anni ‘70 ed il 1980, poiché il box è sprovvisto del cuño e riporta soltanto la scritta “Hecho en Cuba”. È da una lunga ricerca tra le varie stampe che siamo riusciti a risalire a questo periodo di produzione. I sigari nell’habilitada da 25 in legno grezzo hanno cape chiare ed omogenee, ma prima di raccontarvi della fumata è

fine degli anni ’60 ed è stato il primo Laguito No. 1 distribuito ufficialmente attraverso la grande distribuzione in tutto il mondo. La vitola del Laguito No. 1 (192mm di lunghezza per 38 di cepo) è conosciuta come la più lunga Panetela prodotta. Queste meraviglie venivano rollate all’interno della favolosa fabbrica di El Laguito, ed annillati originariamente con il marchio Cohiba. Questo accadeva nel 1966, ma curiosamente lo stesso non è stato mai messo in vendita fino alla metà degli anni ‘80, in quanto erano preceden-temente riservati ed omaggiati alle

doveroso parlare del passato di questa marca.Il marchio Davidoff ha una storia leggendaria, tramandata da più di un secolo. Come ormai tutti sanno nel 1911 è stato aperto, dal padre di Zino, il primo negozio a Ginevra e dopo diversi anni di studi ed approfondimenti nel mondo del tabacco, durante il periodo della seconda guerra mondiale, è stato l’unico commer-ciante a disporre di sigari cubani. Nel 1946 fu proprio lui a lanciare sul mercato la linea “Premiers Grands Crus Classes”.

Il Davidoff No. 1 è stato introdotto alla

Era da tanto tempo che ci eravamo prefissati di organizzare una fumata degna di nota, naturalmente con qualche annetto sulle spalle. Il tempo passava, senza trovare nulla di soddisfacente.

Davidoff No.1, il laguito senza età

degna di nota, naturalmente con qualche

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delegazioni diplomatiche delle varie nazioni in visita nell’Isla. Venivano inscatolati principalmente in favolosi humidor dal nome di “Estuche Tallado”, meravigliosi a vedersi, e questo fin dal 1967.

Il brand Davidoff conosciuto in tutto il mondo è immediatamente distinguibile per la sua candida anilla bianca con il brand scritto in caratteri dorati, immedia-tamente percepibile in qualsiasi vetrina. Davidoff aveva nel suo vitolario sigari del calibro del Dom Pérignon, lanciato sul mercato nel 1977, ma anche i famosi sigari ispirati ai vini della serie Chateaux, o ancora l’indimenticabile serie Mille. Nel 1986, per celebrare l’ottantesimo compleanno di Zino, è stato lanciato in un’unica release il Davidoff 80° Aniversario. La produzione sul suolo cubano si è interrotta nel 1991, dopo i noti contrasti con il governo: da allora è trasferita in Repubblica Dominicana.Oggi questi sigari prodotti sul territorio

cubano hanno raggiunto cifre esorbitanti nelle aste proposte a livello mondiale, dati anche dall’oggettiva difficoltà nel reperire prodotti in buono stato di conservazione. Ma il fascino non ha prezzo.

Il sigaro, come detto prima, ha delle fasce ancora setose e talmente uniformi da obbligare i nostri occhi ad un attento esame visivo per poter intravedere solo alcune lievissime venature. Finalmente ci rendiamo conto di cosa voglia significare esattamente il colore Avana!Appagati da questa pigmentata rivelazio-ne concentriamo per circa dieci minuti i nostri sensi in modo tale da riuscire ad imprigionare più profumi possibili nelle nostre narici: distinguiamo cacao dolce, burro di montagna ed un leggerissimo sentore di cannella abbastanza coprente, quasi ai limiti della canfora.È arrivato il momento propizio per il fatidico taglio del pigtail, ovviamente con la ghigliottina. Otteniamo a crudo aromi piuttosto netti di fieno ed erbe aromatiche e quindi stimolati da queste caratteristiche accendiamo questo sigaro venerabile.

L’emozione é tanta e si fa sentire, ma cercheremo di dare una valutazione incondizionata, anche se non è proprio semplice confrontarsi con un mito. La prima impressione é quella del sigaro di razza, molto immediato, con un tiraggio ed una forza superiore alle aspettative, ma il garbo con cui si concede é quasi disorientante, con aromi assimilabili alla frutta secca come mandorle caramellate ed anche nocciole ancora verdi. Ritornano gli aromi di cacao zuccherato, ed in bocca è più sapido che dolce.

L’esordio è davvero promettente.La parte centrale è caratterizzata da una forza media, molto presente e le erbe aromatiche che prima percepivamo a crudo ora diventano aromi che lasciano spazio a miele speziato ed al pepe. In bocca è sempre molto sapido.L’ultimo terzo è un trionfo di aromi e sapori, il miele scompare e la paletta aromatica è un ventaglio di spezie pungenti, la forza diventa esuberante con la migliore delle evoluzioni.Un fulgido esempio di come sigari prodotti trenta anni fa con ottimi tabacchi e maturati in condizioni ottimali, possano regalare fumate straordinarie come queste. È proprio vero, il fascino non invecchia mai.

Indimenticabile.

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L’esordio è davvero promettente.

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1 - BUNDLE SELECTION HONDURAS CORONA2 - HOYO DE MONTERREY CORONATIONS3 - BOLÍVAR PETIT CORONAS4 - DAVIDOFF PURO D'ORO DELICIOSOS5 - CAIN DAYTONA 5436 - ROMEO Y JULIETA ROMEO NO. 27 - MONTECRISTO NO. 48 - ROMEO Y JULIETA CEDROS DE LUXE NO. 39 - VILLA ZAMORANO CORONA10 - PARTAGÁS MILLE FLEURS11 - POR LARRAÑAGA PETIT CORONAS12 - MONTECRISTO PETIT TUBOS13 - ZINO PLATINUM SCEPTER CANE14 - DAVIDOFF MILLENNIUM BLEND PETIT CORONA15 - COHIBA 1492 SIGLO II16 - EL CREDITO NO. 4 MADURO17 - MACANUDO RESERVA ANUAL 2004 DIVINO18 - ARTURO FUENTE GRAN RESERVA PETIT CORONA19 - SANCHO PANZA NON PLUS20 - ROMEO Y JULIETA PETIT CORONAS21 - DAVIDOFF GRAND CRU NO. 322 - SANTA CLARA 1830 NO. 4 MADURO

VEGAFINA IL DOMINICANO DI DIADEMA Spa_______________________________10CIGAR CHALLENGE__________________________________________________12JOYA DE NICARAGUA Celebración TorpedoNICARAO Clásico Anno VI PirámideIL FASCINO NON HA ETÀ___________________________________________14DAVIDOFF No.1

www.cigarassociation.it

Ideato e gestito dall’Associazione Culturale

Luigi Ferri, appassionato di sigari dal 1980, è presidente onorario e past president di Cigar Club Association.Cofondatore del Virtual Club di CCA e del CC Dolce Vita di Roma. Autore dei libri L’Emporio del Sigaro (Italprint’90, 2002) e Conversazioni sul Sigaro (Edest, 2007)Coautore dell’Habanoteca (CCA, 2004), curatore e coautore di Sigari Cubani (Mondadori, 2006). Ha scritto per le riviste Passione Habanos, Stil, L’Amateur de Cigare e Sigari! Nel 2006 ha ricevuto il premio “Uomo Habanos Italia”.

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