INTRODUZIONE AL PRIMO SOCCORSO
A CURA
ISTRUTTORE TSSA
MONITORE
Massimiliano Iannilli
Argomenti:
• PRIMO SOCCORSO DEFINIZIONE E IMPORTANZA;
• RUOLO E RESPONSABILITA DEL PRIMO SOCCORITORE;
• CHIAMATA AL 1-1-8;
• AUTOPROTEZIONE;
• APPROCCIO ALL’INFORTUNATO.
PRONTO SOCCORSO
PRIMO SOCCORSO
DIFFERENZA TRA
Primo soccorso:
• è l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà (ferita, o che si è sentita
improvvisamente male), che OGNI CITTADINO può
compiere NELL'ATTESA dell'arrivo dei soccorsi qualificati (medico, infermiere e personale dell’ambulanza)
Pronto Soccorso:
• Sono tutte quelle azioni che sono effettuate dal personale specializzato (medici, infermieri, volontari soccorritori) con l’ausilio di attrezzature adeguate e terapie farmacologiche, direttamente sul luogo dell’evento, durante il trasporto dell’infortunato sul mezzo di soccorso ed in fine nell’ambito di un presidio ospedaliero.
URGENZA
Situazione grave in cui l’infortunato
presenta un IMMEDIATO pericolo di vita (es. emorragie imponenti una persona
con dolore toracico, chi ha perso conoscenza,
la vittima di un trauma importante, etc..)
GRAVITÀ
Condizione in cui l’infortunato NON PRESENTA UN IMMEDIATO pericolodi vita (es. frattura della colonna
Vertebrale, una persona con unamalattia cronica)
DIFFERENZA TRA URGENZA E GRAVITA'
- ESTREMA URGENZA
(lesioni che alterano gravemente respiro e circolo)
- URGENZA PRIMARIA
(emorragie contenibili, traumi e ustioni gravi)
- URGENZA SECONDARIA
(fratture o ferite gravi)
- SENZA URGENZA
(fratture non esposte, ferite leggere, piccole ustioni)
CLASSIFICAZIONE DELLE URGENZE
In presenza di più infortunati:
c.o.
118
Questo servizio (Pronto Soccorso) è ormai definito come Sistema di Urgenza
Emergenza Medica, corrispondente al numero unico 1-1-8.
S.U.E.M 1-1-8
Le modalità operative e di soccorso in vigore dal 18.10.1996 (data di attivazione
Del servizio SUEM) prevedono, sulla base della richiesta pervenuta alla C.O. ,
Componendo il 1-1-8, una risposta variabile dei servizi, con attivazione dei mezzi
di soccorso in base alla gravità del caso segnalato.
COS'E' IL 1-1-8 ?
- LOCALITÀ IN CUI TI TROVI
- IL NUMERO TELEFONICO *
- INDIRIZZO (VIA, NUMERO CIVICO, PIANO)
- NOME SUL CAMPANELLO O PUNTI DI RIFERIMENTO
- COSA È SUCCESSO, QUANTE PERSONE SONO COINVOLTE, ETÀ
QUAL’È IL DISTURBO PRINCIPALE
- DOMANDE SPECIFICHE DELLA SCHEDA DISPATCH
- SITUAZIONI CHE RICHIEDONO SOCCORSO TECNICO (FUOCO,
DIFFICOLTÀ ACCESSO)
- QUALE INTERVENTO SIETE IN GRADO DI FORNIRE (QUALI GESTI DI
PRIMO SOCCORSO POTETE FARE)
* UNA VOLTA TERMINATA LA TELEFONATA LASCIARE LIBERO IL
TELEFONO
COSA VIENE CHIESTO DALL’OPERATORE
In pratica, rispondere
con calma alle domande
Sulla base di quanto dichiarato dall’utente, la Centrale
Operativa classifica la gravità delle condizioni cliniche
dell’infortunato per il quale viene chiesto il soccorso e
dispone l’intervento più idoneo:
Collegamento con la guardia medica;
intervento di ambulanza senza sirena;
Intervento di ambulanza con sirena;
Intervento di ambulanza con auto medica;
Eliambulanza
-
Calma e ragionamento !
CONDOTTA DEL SOCCORRITORE
Cosa NON DEVE fare:
NON muovere l’infortunato
- NON trasportarlo con manovre o mezzi inadeguati
- NON dargli da bere (NO alcolici !)- NON ………………………
Meglio non fare che fare male
-
-
-
-
-
Cosa DEVE fare:
- valutare la sicurezza dell’ambiente, autoprotezione
Allontanare i curiosi
valutare la natura e la dinamica dell’evento
controllo primario (funzioni vitali)
esame dell’infortunato controllo secondario (ispezione accurata)
soccorso psicologico evitare i commenti !
- chiamata di soccorso (1-1-8)
praticare i gesti previsti dal Primo Soccorso
completamento dell’assistenza
Fare in fretta ma NON con fretta
AUTOPROTEZIONE
AUTOPROTEZIONE significa pensare prima di agire.
AUTOPROTEZIONE significa non rischiare la propria e altrui vita inutilmente.
Durante la valutazione della scena il soccorritore deve individuare PERICOLI IMMEDIATI O RISCHI POTENZIALI
prima di entrare nella scena dell’intervento
VALUTAZIONE DELLA SCENAcome primi soccorritori :
Valutare rapidamente la situazione:TRAUMA? MALORE?
IDENTIFICARE il numero delle persone bisognose di aiuto
RICONOSCERE la presenza di eventuali pericoli ambientali
per vittime e soccorritori (es.: fuoco, fumi o gas tossici,
macchine in mezzo alla carreggiata o in arrivo)
Nel caso richiedere altri aiuti specializzati (Polizia di Stato
o CC, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco)
IL CODICE KEMLER
Il pannello di pericolo è suddiviso in due parti:
la parte superiore riporta il numero di identificazione del pericolo (noto come numero di KEMLER);
la parte inferiore indica il «nome e cognome» della sostanza
Domande?Domande?
Argomenti:
• ESAME DELL’INFORTUNATO
• CATENA DELLA SOPRAVIVENZA
• FUNZIONI VITALI
• B.L.S. LAICO
• R.C.P.
ESAME DELLE FUNZIONI VITALI
(controllo primario)
LA VITA DI UN ORGANISMO E’ ASSICURATA DA
TRE FUNZIONI ESSENZIALICOLLEGATE STRETTAMENTE L’UNA ALL’ALTRA:
La funzione
nervosa
La funzione
respiratoria
La funzione
circolatoria
QUINDI I TRE PARAMETRI DA RICERCARE IMMEDIATAMENTE SONO
lo stato di COSCIENZA
l’attività RESPIRATORIA
l’attività CARDIO-CIRCOLATORIA
ESAME DELL’INFORTUNATO
ESAME DELL’INFORTUNATO
Per valutare se una persona è cosciente o incosciente bisogna ricordare:
COSCIENTE
INCOSCIENTE
risponde alle domande e/o agli
stimoli (es. stretta di mano). Se è
cosciente, respira, il cuore batte e
può parlare.
non risponde né alle domande nè
agli stimoli – è completamente
inerte
COSCIENZAE’ fondamentale riconoscere subito un infortunato
incosciente.
Scuoti piano le spalle e chiedi: “TUTTO BENE?”
Se risponde
• Lascialo come l’hai trovato
• Cerca di capire cosa c’è che non va
• Ricontrollalo regolarmente
• Chiedi aiuto se serve
SIGNORE MI
SENTE?
…SIGNORE MI
SENTE?
E’ INCOSCIENTE
* chiedo aiuto, 118
* iperestensione
del capo
contemporaneo
controllo cavo orale
ESAME DELL’INFORTUNATO
QUINDI L’INCOSCIENZA RAPPRESENTA DI PER SE’ UN PERICOLO
UN INCOSCIENTE, LASCIATO ABBANDONATO
SUPINO, RISCHIA IL SOFFOCAMENTO P E R C H E’?
- LA LINGUA SI RILASCIA E SCIVOLA ALL’INDIETRO
OCCLUDENDO LE VIE RESPIRATORIE
- NON CONTROLLA PIU’ IL RIFLESSO DELLA
DEGLUTIZIONE
- NON CONTROLLA PIU’ IL RIFLESSO DELLA TOSSE
IN CASO DI TRAUMA
• il soccorritore dovrà sempre riflettere bene prima di agire e dovrà evitare nel modo più assoluto di muovere l‘infortunato
• la manovra per assicurare e mantenere la pervietà delle vie aeree si dovrà limitare al sollevamento del mento con due dita
NON E’ COMPITO DEL SOCCORRITORE FARE DIAGNOSI
IL SOCCORRITORE DEVE ESSERE IN GRADO DI
DISTINGUERE ALMENO SE L’EVENTO E’ DI NATURA
TRAUMATICA
PATOLOGICA,
DI ALTRO GENERE
ESAME DELL’INFORTUNATO
SE È INCOSCIENTE
• RESPIRA : IL TORACE SI SOLLEVA E SI ABBASSA RITMICAMENTE; C’È PRESENZA DI ALITO; SE RESPIRA IL CUORE BATTE.
• NON RESPIRA : IL TORACE È FERMO E NON SI AVVERTE L’ALITO. SI INTERVIENE CON LA RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE
LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
• DA TUTTO QUELLO ESPRESSO FIN ORA SI RILEVA L’IMPORTANZA DELLA RAPIDITÀ E CORRETTEZZA DI INTERVENTO DEL SOCCORRITORE OCCASIONALE, IL QUALE DEVE ESSERE IN GRADO DI SOSTENERE LE FUNZIONI VITALI FINO ALL’ARRIVO DEI SOCCORRITORI QUALIFICATI.
• LA SOPRAVVIVENZA DOPO UN ARRESTO CARDIACO DIPENDE DAI 4 ANELLI CHE COSTITUISCONO LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
Accesso inizio defibril. rianimazione
Precoce precoce precoce avanzata
1-1-8 RCP
1 2 3 4
Allarme precoce
BLS precoce
Defibrillazione precoce
ALS precoce
Catena della sopravvivenza
LE FUNZIONI VITALI
COSCIENZA
RESPIRO
CIRCOLO
QUANDO UNO DEI TRE PARAMETRI,
coscienza - respiro – circolazione
VIENE A MANCARE O E’ GRAVEMENTE
COMPROMESSO, METTIAMO IN PRATICA
IL B.L.S. E LE MANOVRE DI RIANIMAZIONE CARDIO-
POLMONARE
LE FUNZIONI VITALI
E’ UN INSIEME DI MANOVRE RATIFICATE A LIVELLO MONDIALEATTE A MANTENERE /RIPRISTINARE LE FUNZIONI VITALI DI UN
INFORTUNATO CHE :
Che cosa è il B.L.S. ?
-
-
(Basic Life Support – Sostegno di Base delle funzioni Vitali)
NON è COSCIENTE
NON RESPIRA o NON RESPIRA NORMALMENTE
In questa sequenza è prevista la Rianimazione Cardio Polmonare (R.C.P.)
B.L.S. – BASIC LIFE SUPPORT
IL SUO SCOPO E’ QUELLO DI :
PREVENIRE I DANNI ANOSSICI CEREBRALI NEL SOGGETTO IN CUI RISULTANO COMPROMESSE UNA O
PIÙ FUNZIONI VITALI:
B.L.S. – BASIC LIFE SUPPORT
Non è cosciente
Non respira
Non ha circolo
Danno Anossico Cerebrale
• Inizia dopo 4’-6’ di assenza di circolo
• Dopo circa 10’ si hanno lesioni cerebraliirreversibili.
4’ Morte clinica
(arresto della respirazionee del battito cardiaco
10’ Morte biologica
(danni cerebrali
irreversibili)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
- Caduta della lingua nel soggetto incosciente;
- corpi estranei.
* Intossicazione da farmaci,*overdose da oppiacei.
* Annegamento.
* Elettrocuzione - folgorazione.
* Trauma.
* Arresto cardiaco.
* Ostruzione delle vie aeree da:
Metodo dell’A-B-C
A (Airways = Vie Aeree)
- controllare la facoltà di risposta (è cosciente? è incosciente?)
- assicurare la pervietà delle vie aeree
B (Breathing = Respiro)
- controllare la respirazione
C (Circulation = Circolazione)
in assenza di respiro o di respiro normale praticare la R.C.P.
B.L.S. – BASIC LIFE SUPPORT
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
VALUTA LA SICUREZZA..
..della scena..
..per ilsoccorritore..
..per l'infortunato..
..per le altrepersonepresenti..
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
VEDI SE TI RISPONDE
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta il respiro
Chiama il 188
30 compressioni
2 insufflazioni
Scuoti piano per le spalle e chiedi: “Tutto bene?”
SE RISPONDE:
• Lascialo come l'hai trovato
• Cerca di capire cosa c'è
che non va
• Ricontrollalo regolarmente
•SE NON RISPONDE……
VALUTA LA COSCIENZA
GRIDA PER CHIAMARE AIUTO
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
• SUPINO• SU UN PIANO RIGIDO (NO LETTI, DIVANI……)• ALLINEO GLI ARTI
Scopri il torace, allenta cravatte e impedimenti alla
respirazione
POSIZIONA L'INFORTUNATO
PERVIETA' DELLE VIE AEREE
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apre le vie aeree
Valuta il respiro
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
Significato dell’iperestensione
IN CASO DI TRAUMA
• il soccorritore dovrà sempre riflettere bene prima di agire e dovrà evitare nel modo più assoluto di muovere l‘infortunato
• la manovra per assicurare e mantenere la pervietà delle vie aeree sarà effettuata con l’estensione del capo senza forzare troppo per permettere un minimo passaggio d’aria con il semplice sollevamento del mento
IL SOCCORRITORE DEVE ESSERE IN GRADO DI
DISTINGUERE SE L’EVENTO E’ DI NATURA
TRAUMATICA,
PATOLOGICA,
O DI ALTRO GENERE
VALUTA LA RESPIRAZIONE
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
MANOVRA G.A.S.
• Guardo
• Ascolto
• Sento
La presenza di un'attivitàrespiratoria NORMALE
E la eseguo per 10 sec
VALUTAZIONE DELLA RESPIRAZIONE
MANOVRA G.A.S
SEQUENZA DELLE MANOVRE DELLA RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (R.C.P.)
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
• Posiziona il calcagno di una mano al centro del torace
• Metti sopra l'altra mano
• Intreccia le dita
• Comprimi il torace
– Frequenza di 100 al minuto
– Profondità 4-5 cm
– Compressione uguale al
rilascio
• Se possibile cambiare chi
pratica le manovre di
rianimazione ogni 2 minuti
COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE
56
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE
RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA
Autoprotezione
Valuta la coscienza
Chiama aiuto
Apri le vie aeree
Valuta la respirazione
Chiama il 118
30 compressioni
2 insufflazioni
TECNICA DELLA RESPIRAZIONE BOCCA-BOCCA
• Pinza il naso con 2 dita
• Prendi un respiro normale
• Posiziona le labbra sulla bocca
• Soffia fino a far alzare il torace..
• ..per circa 1 secondo
• Lascia che il torace si abbassi
• Ripeti 2 volte
LA VENTILAZIONE ARTIFICIALEPUÒ ESSERE EFFETTUATA
• Senza mezzi aggiuntivi:• -Bocca/bocca
-Bocca/naso• Con mezzi aggiuntivi:
-Bocca/maschera
COMPOSIZIONE DELL’ARIAInspirata Espirata
N 79% 79% (azoto)
O2 21% 16% (ossigeno)
CO2 0.03% 4,3% (anidride carbonica)
CONTINUA LA RIANIMAZIONE
30 2
FINO A CHE ARRIVANO I SOCCORSI
SEI ESAUSTO
RIPRENDE A RESPIRARE.
Compressione Toracica
Cause più frequenti di lesioni e/o inefficacia
Compressioni troppo superficiali
Fratture sternali o costali
Lesioni organi interni (polmoni, fegato, milza)
Circolo insufficiente
Punto di compressione
Scorretto.
Compressioni troppo
intense o brusche.
ASPETTI MEDICO LEGALI
• Età apparente
• Aspetto cadaverico
• Temperatura corporea
INIZIARE LA RCP SENZA TENER CONTO
N.B. NON ESISTE UN TEMPO PREDEFINITO OLTRE IL QUALE È LECITO INTERROMPERE LA RCP.
SE L'INFORTUNATO RICOMINCIA A RESPIRARE REGOLARMENTE METTILO IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
P.L.S. - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
SOCCORRITORE LAICO B L S A D U L T O
SICUREZZA DELLA SCENA A U T O P R O T E Z I O N E
VALUTAZIONE DELLA COSCIENZA
INCOSCIENTEchiedo aiuto
chiamo o faccio chiamare il 118
COSCIENTEChiedo aiuto
Se serve
IPERESTENSIONE DEL CAPOContemporaneamente rapido controllo del cavo orale
previo posizionamento supino su un piano rigido e con il torace scoperto
VALUTAZIONE RESPIROGAS max 10”
NON RESPIRA RESPIRA
Mantengo la pervietà delle vie aere eventualmente
P L SR C P
SE NON ALLERTATO
CHIAMATA 118
30 compressioni toraciche (100/m’)2 insufflazioni (1 ogni secondo)
La sequenza viene interrotta solo dall’utilizzo di un DAE, dalla ripresa della respirazione efficace,
dall’arrivo del soccorso avanzato
Domande?Domande?
ARGOMENTI :
• EMORRAGIE
• FERITE
• SHOCK
• USTIONI)
• FRATTURE – TRAUMI MUSCOLARI – DISTORSIONI –LUSSAZIONI
EMORRAGIE
È LA FUORIUSCITA DI SANGUE
DA
UNO O PI Ù VASI
CLASSIFICAZIONE DELLE EMORRAGIE
• INTERNE
• ESTERNE
• ESTERIORIZZATE
IN BASE AL VASO:
– ARTERIOSE
– VENOSE
– CAPILLARI
74
EMORRAGIE
Classificazione
ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE
Il sangue esce attraverso la ferita
Il sangue rimane infiltrato fra i tessuti o all’interno di cavità
Il sangue esce attraverso orifizi naturali del corpo
75
EMORRAGIE
A: arteriosa B: venosa C: capillare
EMORRAGIE ARTERIOSE
Il SANGUE SCHIZZA A ZAMPILLI
VIOLENTI INTERMITTENTI
(rosso vivo)
EMORRAGIE VENOSE
IL SANGUE COLA CON FLUSSO LENTO E
CONTINUO
(rosso scuro)
78
Cosciente o IncoscienteAgitato Pallido e sudato Dolente TachicardicoRidotta pressione arteriosa
SEGNI E SINTOMI
PRIMO SOCCORSO DELLE EMORRAGIE ESTERNE
80
EMORRAGIE esterne semplici
1.SICUREZZA! (Guanti?)
2.Compressione sulla ferita
3.Sollevare la parte se non vi è frattura
4.Applicare freddo
FASCIATURA COMPRESSIVA
• Da sola risolve gran parte delle emorragie.
• Consiste nell’effettuare la compressione sul posto in maniera continuativa mediante una medicazione appropriata
• Tende a comprimere solo i vasi interessati dall’emorragia, consentendo l’afflusso di sangue mediante i vasi sani
MEDICAZIONE COMPRESSIVA:REALIZZAZIONE
MEDICAZIONE COMPRESSIVA:PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
EMORRAGIE ARTERIOSE GRAVI
ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!
Non basta comprimere
sulla ferita
BISOGNA COMPRIMERE
L’ARTERIA PRINCIPALE
FRA IL CUORE E LA
FERITA:
carotide, succlavia,
ascellare, omerale,
femorale, poplitea
LACCIO EMOSTATICO
• Rappresenta una misura estrema di soccorso, da impiegare solo in situazioni di pericolo di vita (amputazione, inefficacia altre manovre, fratture esposte con emorragia, catastrofe).
• Con la sua pressione forte e diretta può danneggiare irrimediabilmente nervi, tendini e tessuti sottostanti
• Per questo motivo è fondamentale realizzarlo ed utilizzarlo in maniera appropriata
• Utilizzarlo solo sulla parte superiore degli arti (dal ginocchio in su. Dal gomito in su)
RIEPILOGO
• AUTOPROTEZIONE
• PRESSIONE DIRETTA
• MEDICAZIONE COMPRESSIVA
• SOLLEVAMENTO
• COMPRESSIONE A DISTANZA
• LACCIO EMOSTATICO ?
N.B.: caldo, alcool dilatano; freddo restringe !agitazione aumenta polso > emorragia !
IMPORTANTE DA RICORDARE
•emorragie delle parti alte del corpo:
POSIZIONE SEMISEDUTA
•Emorragie delle parti basse del corpo
POSIZIONE ORIZZONTALE
GAMBE SOLLEVATE
88
SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomiRisultato di contusioni Ghiaccio nelle prime 12-24 ore
GRAVI: SANGUE IN CAVITA’– irrequietezza, ansietà o torpore, debolezza– pallore, pelle fredda e umida, senso di freddo– respiro superficiale e affannoso– polso piccolo e frequente
118 URGENTE
dinamica dell’incidente, patologie in atto, storia clinica
LE EMORRAGIE INTERNE
EMORRAGIE INTERNE:
PRIMO SOCCORSO
• Supporto psicologico
• Trattamento dello shock
• Immobilizzazione arti fratturati
• Allentare ciò che stringe
• Controllo segni vitali
• Ospedalizzare urgentemente
EMORRAGIE ESTERIORIZZATE:
• SONO EMORRAGIE INTERNE CHE TROVANO UN’USCITA ATTRAVERSO CAVITA’ NATURALI
DEL CORPO:
– NASO (Epistassi, Rinorraggia)
– ORECCHIO (Otorragia)
92
DAL NASO:– TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A LIQUIDO
TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 – EPISTASSI
DALL’ORECCHIO:– TRAUMA LOCALE– TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118
DALLA BOCCA:– CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A SALIVA– APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI) ROSEO, SCHIUMOSO– APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI) VOMITO SANGUIGNO
…ma anche da intestino, apparato uro-genitale, ….
LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
EMORRAGIE ESTERIORIZZATE:
NASO
EPISTASSIROTTURA DI UN PICCOLO VASO DELLA MUCOSA NASALE. Il sangue esce continuo con flusso abbondante e rosso vivo.
Primo soccorso:– Capo in avanti– Compressione narici– Compresse fredde su fronte e nuca– Fare respirare con la bocca– Al termine sconsigliare sforzi e non soffiare il
naso
RINORRAGIA:
CONSEGUENZA DI UN TRAUMA CRANICO O FACCIALE.
– Il sangue esce con flusso medio e non è rosso vivo.
PRIMO SOCCORSO
•NON TAMPONARE LE CAVITA’ NASALI!
•GHIACCIO
•ATTENDERE L’ARRIVO DEL 1-1-8
EMORRAGIE ESTERIORIZZATE:
NASO
PUO’ FAR SOSPETTARE FRATTURA DELLA BASE CRANICA
– LIQUIDO ROSATO
PRIMO SOCCORSO
– NON MUOVERE L’INFORTUNATO
– LASCIARE FUORIUSCIRE SANGUE NON TAMPONARE
– CHIAMARE IL 1-1-8
EMORRAGIE ESTERIORIZZATE:ORECCHIO
96
…..come anche nei casi di:
•USTIONI GRAVI ED ESTESE
•DISIDRATAZIONE
CONSEGUENZE EMORRAGIE
SHOCK
Domande?Domande?
SHOCKSINDROME* CLINICA CARATTERIZZATA
PRINCIPALMENTE DA:
•BASSA PRESSIONE SANGUIGNA;
•RIDOTTO AFFLUSSO DI SANGUE
(E QUINDI DI OSSIGENO) ALLE
CELLULE DEI DIVERSI TESSUTI;
•OLIGURIA**;
•CONFUSIONE MENTALE.
__________________
*) Sindrome insieme di segni clinici tipici di un’unica entità morbosa.
**) Oliguria scarsa escrezione di urina.
SHOCK
A SECONDA DELLA CAUSA DISTINGUIAMO:
•SHOCK CARDIOGENO (danno della pompa cardiaca.
cause: infarto, aritmie, crisi ipertensive.
•SHOCK IPOVOLEMICO (vasocostrizione)
(perdita di liquidi; diminuzione del volume della massa
circolante
cause: emorragie, ustioni, vomito, diarree ecc.).
•SHOCK DISTRIBUTIVO (vasodilatazione)
(eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni.
cause: shock anafilattico, neurogeno (traumi del midollo spinale)
100
PALLORE spesso con CIANOSI* LABBRA SUDORAZIONE FREDDA FREDDO, anche con tremorepuò esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINIpuò presentare SETE INTENSAPOLSO PICCOLO E FREQUENTERESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSOPUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA
MORTE
SINTOMI DELLO SHOCK
_______________*) Cianosi : colorazione bluastra della cute e delle mucose visibili dovuta al trasparire del colore
del sangue poco ossigenato circolante nei vasi sottostanti
SHOCKPRIMO SOCCORSO
• FACILITARE L’AFFLUSSO DI SANGUE AL
CERVELLO, SOLLEVANDO LE GAMBE DEL
PAZIENTE (POSIZIONE ANTISHOCK);
• IMPEDIRE UN ULTERIORE RAFFREDDAMENTO
DEL CORPO COPRENDO L’INFORTUNATO CON
UNA COPERTA;
• CONTROLLARE POLSO E RESPIRO;
• ATTENZIONE AL VOMITO:
• NO ALCOL NO CAFFE’;
• SOCCORSO PSICOLOGICO
• MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI
Controindicazioni:
il sollevamento è controindicato nei traumi degli arti inferiori,
nei traumi del bacino e negli stati di incoscienza.
Domande?
LA PELLE
LE FERITE
FUNZIONI DELLA PELLE
PROTEZIONE
TERMOREGOLAZIONE
DEPURAZIONE
SENSORIALE
STRUTTURA DELLA CUTE
ANATOMIA DELLA PELLE
• Epidermide, è costituita da una parte più superficiale
superficie (strato corneo) è formata da cellule morte secche,
piatte destinate a sfaldarsi.
Negli strati sottostanti le cellule vive si moltiplicano con
grande rapidità e vanno a sostituire quelle superficiali che
invecchiando perdono il nucleo, si riempiono di una sostanza
dura (cheratina), muoiono sfaldandosi (forfora).
• Derma, ricco di vasi sanguigni, di ghiandole (sebacee e
sudoripare) e di terminazioni nervose.
• Sottocutaneo, ( tessuto adiposo) è lo strato più profondo che
pone in rapporto il derma con le fasce muscolari sottostanti.
FERITE
La FERITA
è l’interruzione della continuità della pelle
•SEMPLICI: quando interessano solo la cute
•PROFONDE: quando interessano muscoli,
tendini, vasi o nervi.
•PENETRANTI: quando la lesione si estende in
una cavità del corpo
POSSONO ESSERE
- ABRASIONI (lesioni superficiali da corpo tagliente)
- ESCORIAZIONI (lesioni superficiali da corpo contundente irregolare ruvido)
- DA PUNTA (anche punture di spine)
- DA TAGLIO (margini netti)
- LACERE (margini irregolari)
- LACERO-CONTUSE (margini irregolari e contusi)
- DA ARMA DA FUOCO
COMPLICANZE DELLE FERITE
• lesioni di organi interni
• Emorragie
• Shock
• infezioni (da germi e da bacillo del tetano)
GRAVITÀ DELLE FERITE
• estensione
• Profondità
• presenza di corpi estranei
• localizzazione della lesione
111
Classificazione delle FERITE
LE FERITE: primo soccorso
AUTOPOTEZIONE
Utilizzare garze sterili, o tessuti puliti, non cotone idrofilo
Lavare abbondantemente
Pulire radialmente dalla ferita verso l’esterno
Utilizzare acqua ossigenata
Non usare pomate, polveri, ecc…
Coprire la ferita
NO ALCOOL!
Tecniche di medicazione
’’’
’
PRIMO SOCCORSO DELLE FERITE GRAVI
- AUTOPROTEZIONE !
- arrestare l’emorragia (compressione diretta o a
distanza)
- coprire con garza sterile o telo pulito
- NON rimuovere eventuali oggetti conficcati, ma favorirne la stabilità
- trasportare o far trasportare in P.S. (118)
Ferita penetrante
• Soccorso psicologico
• Immobilizzare il corpo estraneo.
• Bloccare l’emorragia
• Controllare lo shock
• Al più presto in ospedale
• NON rimuovere il corpo estraneo
MAI RIMUOVERE UN CORPO ESTRANEO !!!
CORPO ESTRANEO
NELL’OCCHIO
• NON STROFINARE
• NON TENTARE DI ESTRARLO
• CHIUDERE ENTRAMBI GLI OCCHI
• OSPEDALE AL PIÙ PRESTO.
• La ferita si infetta quando entrano germi e si riproducono
Sintomi
rossore – calore – dolore
INFEZIONI
IL TETANO
INFEZIONE DOVUTA ALLA PENETRAZIONE DI UN BACILLO
NELL’AMBIENTE ESTERNO SI PRESENTA SOTTO FORMA DI SPORA (La
SPORA è la forma di vita latente del bacillo). SI PUO’ TROVARE NELLA TERRA,
NELLA POLVERE NELLA RUGGINE
INCUBAZIONE: Da 3 giorni a 5 settimane
Febbre alta
Irrigidimento dei muscoli facciali
SEGNI E SINTOMI: La mandibola si blocca
Contrazioni dolorose dei muscoli del tronco
Rischio di morte per asfissia
Il TETANO insorge quando le spore penetrano in una ferita e nel nostro
corpo trova le condizioni ideali per svilupparsi
COME PROTEGGERSI? - IMMUNITÀ
VACCINAZIONE SIEROPROFILASSI
IMMUNIZZAZIONE ATTIVA
VALORE PREVENTIVO
IMMUNIZZAZIONE PASSIVA
PER PERSONE NON VACCINATE
INTRODUZIONE DI GERMI
ATTENUATI IN ORGANISMO
UMANO.
FORMAZIONE DI ANTICORPI
INTRODUZIONE IN ORGANISMO UMANO
DI SIERO TRATTATO DA ORGANISMI
UMANI PREVENTIVAMENTE VACCINATI.
LA PERSONA RICEVE ANTICORPI GIÀ
PRONTI
EFFETTO NON IMMEDIATO
DURATA LUNGA
NESSUN RISCHIOEffetto immediato di breve duratapotenziali rischi
Domande?
122
LE USTIONI
Possono riguardare diversi organi:
pelle,
muscoli,
vasi sanguigni,
nervi,
ossa
….
SONO LESIONI DELLA PELLE CAUSATE DA :
AGENTI FISICI (CALORE, ELETTRICITA’….)
AGENTI CHIMICI A (ACIDI)
123
CLASSIFICAZIONE DELLE USTIONI
Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravità, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO GRADO
1° 2° 3°
124
1°
PRIMO SOCCORSO:
acqua fredda e/o ghiaccio
125
2°PRIMO SOCCORSO
1. Raffreddare sotto
acqua corrente
2. Non togliere i vestiti
se sono incollati alla pelle
3. Coprire con garze sterili
CARATTERIZZATA DALLA FORMAZIONE
DI VESCICOLE DETTE FLITTENE
4. Dare da bere acqua
5. Posizione anti shock
126
3°
PRIMO SOCCORSO
• Avvolgere in un
panno se la persona
è in fiamme
• Trasporto urgente
con ambulanza in
ospedale
CARATTERIZZATA DALLA NECROSI (MORTE )
DEI TESSUTI
• Non togliere i vestiti
• Coprire le lesioni con
garza sterile
• Dare da bere acqua
• Praticare la posizione
antishock (se possibile)
127
USTIONI DA AGENTI CHIMICI
1.Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente, per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua
2.Togliere eventuali indumenti contaminati
128
RISCHIO PER LA VITA
Si valuta dall’estensione dell’ustione più che dalla profondità:
In un adulto se >30%In un bambino basta il 20%
IN BASE ALL’ESTENZIONE
domande?
131
FRATTUREE’ l’interruzione di continuità di un osso.
Generalmente sono di natura traumatica ma possono avere anche un’origine patologica.
1) DIRETTA - AVVIENE NEL PUNTO UN CUI SI A ILTRAUMA
2) INDIRETTA - AVVIENE LONTANO DAL PUNTO DEL TRAUMA
3) COMPLETA - INTERESSA L’OSSO A TUTTO SPESSORE
4) INCOMPLETA - E’ UN’INCRINATURA, UN’INFRAZIONE
5) COMPOSTA - I MONCONI SONO RIMASTI NELLA LORO SEDE PRIMITIVA
6) SCOMPOSTA - I MONCONI O I FRAMMENTI SI SONO SPOSTATI DALLA
LORO SEDE NATURALE
7) CHIUSA - QUANDO LA CUTE SOVRASTANTE E’ RIMASTA INTATTA
8) APERTA - I MONCONI O I FRAMMENTI COMUNICANO CON L’ESTERNO
132
FRATTURE
133
FRATTURE: PRIMO SOCCORSO
1. Evitare movimenti inutili
2. Immobilizzare la parte nella posizione in cui si trova, bloccando le articolazioni a monte e a valle, utilizzando anche mezzi di fortuna
3. Non fare diagnosi!
4. Non tentare di ridurre la frattura
5. Su quelle esposte, coprire con un telo pulitissimo, senza disinfettare e senza manipolare – CHIAMARE IL 118
6. Con sospetta frattura della colonna vertebrale può esserci la lesione del midollo spinale! NON MUOVERE L’INFORTUNATO! NO PLS! - CHIAMARE IL 118
134
DISTORSIONE
fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con successivo rientro immediato IMPACCHI
FREDDI ED IMMOBILIZZAZIONE
135
LUSSAZIONE
fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla sua sede naturale NON TENTARE DI RIDURRE
LA LUSSAZIONE, IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE
136
STRAPPOrottura di uno o più fasci di fibre muscolari
IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE IMPACCHI CALDI, RIPOSO
137
CRAMPO
contrattura improvvisa del muscolo, con dolore RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO
DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE
Domande?