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Io Come Autore

Date post: 28-Mar-2016
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Rivista dedicata agli autori
27
autore www.iocome.it Copertina di Annalisa Fulvi 09 numero Maturità? Che confusione “Napule è mille culure” 16 14 pag. pag. eBook: ANCORA UN’ERESIA 22 pag. Kids sign: I DISEGNI DEI BAMBINI Anno 1 N. 09 /giugno 2011 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011. 10 pag.
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autorewww.iocome.it

Copertina di Annalisa Fulvi

09num

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Maturità?Che confusione

“Napule èmille culure”

16

14

pag.

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eBook: ancora un’eresia

22pag.

Kids sign: i disegni dei bambini

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“Milano in MetaMorph”annalisa fulvi.ArtistA ContemporAneA.

nel suo lavoro artistico vi è un for-te legame con la realtà urbana in cui vive e con la società con cui si con-fronta.

sempre più evidente è la crescita del fenomeno urbano e la sua centralità nell’impostazione dello schema so-ciale contemporaneo.

viviamo nell’era in cui la trasforma-zione tipica del mondo riguarda sem-pre più lo spazio, la sua percezione a livello fisico e virtuale, il mondo con-tinua a urbanizzarsi, le aree metro-politane occupano sempre più spazio e tutto ciò viene accompagnato dalla constatazione di una trasformazione che non da segni di voler cessare.

le sue opere fanno parte di un pro-cesso costantemente in atto nello studio del gesto, delle sovrapposizio-ni cromatiche, delle trasparenze e di un segno che non nega un certo rigo-re nella costruzione spaziale.

raffigurazioni che oscillano tra aper-tura e chiusura, tra un’interiorità se-greta e una verità rivelata.

GhiGGini 1822via albuzzi, 17 | [email protected] www.ghiggini.it

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Milano in metamorph II, 2011, tecnica mista su tela, 80x100. Annalisa Fulvi (Milano 1986)

in copertina Milano in metamorph

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iorubricheletture estive | 6l’intervista | 10a Natascia Pane

il vortex | 16Confusion 2011di Giorgio Ginelli

Estratto ‘Dizionario affettivo’ | 22di Masal Pas Bagdadi

appuntamenti | 24Sezione scrittura“ABICIZETA” 2011

francesco Borrasso | 8Una ventata d’aria fresca

Cristina Bove | 14“Napule è mille culure”

Giancarlo sali | 20L’elisir di una vita felice

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editoriale

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letture estive | 6l’intervista | 10a Natascia Pane

il vortex | 16Confusion 2011di Giorgio Ginelli

Estratto ‘Dizionario affettivo’ | 22di Masal Pas Bagdadi

appuntamenti | 24Sezione scrittura“ABICIZETA” 2011

francesco Borrasso | 8Una ventata d’aria fresca

Cristina Bove | 14“Napule è mille culure”

Giancarlo sali | 20L’elisir di una vita felice

Non è una novità, lo sappiamo tutti che il sole ci aiuta a sentirci meglio. Anche le parole possono farlo. Credo che proprio a que-sto valgano gli sforzi di Gian-carlo sali, che attraverso i suoi scritti aiuta le persone a esplo-rare il mare dentro se stessi per trovare il modo di valorizzarsi al meglio.

Condivido quest’idea e dal mio punto di vista la fonderei addi-rittura con la tesi di stefano Zamagni, che nel suo saggio Economia ed Etica affronta il tema dell’inclusione sociale e della valorizzazione della perso-na, partendo da questa per co-struire un nuovo modello di so-cialità, economia e condivisione.La persona debba essere allo stesso tempo sia il punto di par-tenza che il fine ultimo; anche se può sembrare banale e filan-tropico, credo che quest’anno la storia ci abbia dimostrato come

L’Energia delle parole l’indifferenza (anche dei gover-

nanti) nei confronti dell’altro non possa che essere una strada senza uscita.

A mio parere, il primo modo di stare insieme e condividere, una parola; un’emozione e creare un idem sentire che ci accomu-ni come uomini, in cui l’identità personale possa trovare il mi-gliore mezzo per realizzarsi a pieno.

Noi che viviamo delle emozio-ni delle parole, chiediamo a voi lettori emozionati, di condivide-re le vostre sensazioni più belle consigliando le “letture estive”. Da lettore e lettore vorremmo creare un spazio, una sorta di “bacheca” su questa rivista dove voi, vi prendete il vostro spazio per consigliare un emozione at-traverso un libro.l’iniziativa è aperta, vi ascol-tiamo.

Buona Lettura.Marika Barbanti

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Diari BreveVorrei saper comprimere le parole nei concetti come fa Flaiano. Diario not-turno è un orbitare attorno al mondo di uno scrittore, già contemporaneo negli anni ’70. Fulmineo e bruciante vi tor-menterà con aforismi e racconti brevi, con esperienze altrimenti così lontane, ma comunque intime e ordinarie.nel Diario degli errori sarà Flaiano a muoversi per il mondo, mostrandoci le contraddizioni del colto viaggiatore, che brama la fuga da unʼItalia mai veramen-te patria, se non nei riflessivi momenti di lontananza, per poi riscoprire di nuovo il senso di disagio dovuto a un rientro, alla fine, inconcludente. Flaiano è un autore esperienziale e ci offre un percorso ade-guato a scoprire la nostra saggia italia-nità. Mai così attesa come nellʼestate di cui si attende un nuovo vento.

Michelle consiglia ...

Consiglia i libri estivi!

Riccardo consiglia ...

libera scienza in libero stato di Mar-gherita Hack. Giustamente, dichiarata-mente schierato.

Chi me l’ha fatta in testa? di Cerner Holzwarth, Wolf Erlbruch Un geniale libricino da tenere a portata di mano quando arrivi a casa la sera e pensi “Che giornata di merda!”

il peccato di Pasquale Festa Campanile: la guerra, la religione, l’amore, la pas-sione e, soprattutto, la morte. Tutto que-sto raccontato in modo “giusto”, senza eccessi, concessioni o parole inutili, in un italiano perfetto e chiaro.

Mandami a dire di Pino Roveredo Bello. Un romanzo scritto come se fos-se dipinto, un quandro con colori vivi, pastosi, pennello piatto, con l’armonia simmetrica della tela di ragno.

www.riccardotommasini.com

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letture estive

Quale libro ti ha emozionato di più? Manda a

[email protected] una mini recensione di 5 righe

e il link a un tuo profilo.

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Autori 09

Francesco Borrasso è nato a Caser-ta nel 1983. Già all’età di dieci anni tenta di riadattare su carta alcuni

episodi di cartoni animati che guarda alla televisione. a quindici anni scrive il suo primo romanzo breve che rimane nel casset-to, lo da in pasto solo ad amici e parenti senza pensare che a quell’atto di crea-zione ci possa essere un seguito. si avvicina al mondo del cinema fre-quentando la scuola di cinema e spet-tacolo napoletana Pigrecoemme. Si di-ploma in regia cinematografica e gira numerosi cortometraggi. Intanto, nel 2007 esordisce con il suo primo roman-zo dalle tinte horror, De Arcanis a cura della casa editrice Magnetica Edizio-ni. Nel 2008 il suo racconto Tenebria, viene inserito nella raccolta di racconti Vaults 2008, edizioni Ferrara. Nel 2009, il racconto La notte nera, viene inserito nell’antologia Racconti sepolti, edizioni Il Foglio. Nell’Aprile 2009 esce il suo secondo romanzo che ha tinte fantastiche e go-tiche, Giorni senza luce, a cura della casa editrice 0111 Edizioni. Nel dicem-bre 2010 esce il suo primo romanzo a

isbn

978

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6438

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Pagine 246 • € 18,00

Tre coppie si stanno godendo un’estate magica. Giulia e Josh, Stefano e Cristina, Sally e Andrea. L’estate è al termine e Cristina propone agli amici un gioco da fare in riva al mare: “Bisogna prendere uno specchio e portalo all’alba sulla spiaggia. Giunti lì quando il sole sta per nascere ogni persona dovrà guardare negli occhi del suo adorato e accadrà qualcosa che farà realizzare i nostri desideri”. I sei accompagnano alla lettera gli ordini di Cristina. Dopo alcuni minuti appare qualcuno dal nulla e parla ai ragazzi. Tutti e sei cadono svenuti sulla sabbia. Al risveglio, ognuno è ormai lontano e nessuno di loro riesce a ricordare cosa sia successo nell’ultimo giorno e perché si siano divisi così bruscamente dai loro rispettivi fidanzati...

Le regoLe di KaLieL

Una ventata d’aria frescaIl passato e il futuro

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Francesco Borrasso

distribuzione nazionale nelle librerie. Le regole di Kaliel, a cura della casa editrice Zona. Un romanzo che tratta delle paure, dei ricordi, delle difficoltà e dell’amore. ancora una piccola in-fluenza di paesaggi gotici si riflet-tono all’interno del testo. Il romanzo diventa un piccolo grande successo, ot-tenendo recensioni ottime su Leggere: Oubliette Magazine, Il mattino, La gaz-zetta di Caserta. Il liceo scientifico Garofano di Capua decide di proporlo a quattro classi in lettura e il tutto sfocia con un incontro studenti scrittore davvero emozionante.

Le sue prime influenze letterarie si ispi-rano agli scritti di Lovecraft e Bradbury, per poi virare su modelli quali Paul Au-ster e Cavina. la sua eccessiva emo-tività dirige il suo percorso letterario a scrivere poesie sui temi più disparati.

Autore dunque di prosa e poesia, ma è difficile dire dove riesca meglio. le poesie sono potenti e come dice lo stesso autore rappresentano “lui” senza filtro. La prosa è classica, dotata di uno stile alquanto visionario, che ricorda autori

di fine Ottocento. Borrasso è un arti-sta molto sensibile che dona alle sue opere, appunto, un velo di romantici-smo, che il lettore più sensibile non può non recepire. spesso dalle sue ope-re nascondono messaggi metaforici che racchiudono un dolore latente che è poi il fulcro della sua opera e la linfa per lo sviluppo dei suoi soggetti. Il suo scopo è quello di far giungere al lettore qualcosa che vada fuori dalla mera narrativa e questa è una cosa che può essere apprezzata solo da chi cerca di scavare affondo tra le sue pagine. il fulcro delle sue opere è l’uomo e il suo inconscio, il singolo essere umano con le sue speranze, le sue rimembran-ze e le sue fobie. il passato e il futuro.

Temi principali di questa sua ultima opera. Borrasso è per definizioni di cri-tici, uno scrittore Romantico, nel senso più ampio del termine. In definitiva Borrasso cerca continua-mente nelle sue opere di gettar fuori dall’anima tutto quello che lo attanaglia, gioie o dolori, plasmandoli a piacimento.Un autore”nuovo” come affermato dalla critica letteraria Marzia Carocci, un au-tore, secondo sempre la stessa Carocci che porta nel campo letterario una ventata d’aria fresca.

francesco Borrasso

Il fulcro delle sue opere è l’uomo e il suo inconscio...

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l’intervista

A vendo vissuto diverso tempo all’estero, a Bruxelles, dunque nel vero cuore dell’Europa, ho

potuto toccare con mano quotidiana-mente la distanza, anche concettuale, che esiste nel campo dei diritti digita-li fra l’Italia e i Paesi più ‘avanzati’ tecnologicamente del Nord Europa. La ‘Foire du livre’ di Bruxelles, per esempio, così come il ‘Salon du livre’ di Parigi, presentano da tempo spazi, quando non padiglioni, interamente dedicati alle pubblicazioni in eBook, con numerosi eReaders a disposizio-ne del pubblico di visitatori delle due fiere. è tutt’altro che raro incontrare il libro digitale anche nelle librerie, a fianco dei ‘tradizionali’ volumi carta-cei.

Non parliamo poi di ciò che ho potu-to constatare negli USA: tornata da poco dal BookExpo America di New York, sono stata piacevolmente ac-

Il mondo digitale è ancora ‘eresia’.

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colta da una quantità, inimmagina-bile da noi in Italia, di IPad e tablets diversi. In mano ai passeggeri della metropolitana, nei bar dell’aeropor-to JFK, e soprattutto nella borsa di ogni publisher e literary agent con il quale abbia lavorato in America.

A New York sono stata contattata da diversi editori che, oramai già da anni, sono nati assumendo come core business proprio il libro digi-tale, e stiamo iniziando a compiere diversi passi in questa direzione con loro per gli scrittori che gestiamo in Italia e all’estero. Un panorama mol-to diverso da quello che abbiamo co-nosciuto in patria, dove l’editore che metta al centro dei propri interessi il mondo digitale è ancora quasi, per-mettimi di dirlo, ‘eresia’.

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Literary Manager Contrappunto

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L’editoria digitale rappresenta uno dei volti del futuro...

Natascia Pane

è l’inizio ‘vero’ dell’evoluzione...

Quale normativa nazionale o euro-pea disciplina e tutela i diritti d’autore digitali?Di questo argomento, fino a non molto tempo fa, si parlava poco, e male. Ora, nella rincorsa italiana a chi ha compreso già da tempo che l’editoria digitale rappresenta uno dei volti del futuro, è cresciuto in maniera esponenziale il movimento di discussione su questo tema, con convegni e fiere dedicate come mai prima d’ora. C’è comunque ancora un gap molto forte tra gli addetti ai lavori, che si stanno specializzando in editoria digitale e gli utenti finali, che sono

ancora in Italia davvero in numero esiguo. A livello di normativa, i punti più dibattuti sono essenzialmente due: la tutela del diritto d’autore in rapporto a internet e alle nuove tecnologie e conseguentemente il fenomeno della pirateria e la sua difficoltà di controllo con questi mezzi. La legislazione è ancora sul nascere, e questo non aiuta; ma sotto questo profilo, lo stesso nostro diritto d’autore ‘tradizionale’ italiano è davvero troppo datato.

Come vengono gestiti i contratti digitali? Clausole aggiuntive o con-tratto ad hoc con sezione specifi-ca?Finora, per i titoli che gestiamo per i nostri scrittori, ci siamo mossi con contratti ad hoc dedicati ai diritti digitali. Proprio per la fase embrionale di normativa dedicata alla materia, ho preferito mantenere distinti i due campi, sia per quei titoli i cui diritti digitali vengano ceduti dopo una pubblicazione cartacea, sia per quei titoli che stiamo facendo nascere direttamente in digitale.

Ci sono differenze  economiche e contrattuali tra diritto d’autore tradizionale e quello digitale? Si può fare un esempio?Le differenze, perlomeno quelle che abbiamo incontrato fin qui, sono a

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l’intervista 09Ci sono stati casi in cui l’autore nonostante le clausole non è stato ben tutelato?Finora no, per fortuna; piuttosto, è sulla promozione che cerchiamo di entrare in sinergia diretta con gli editori digitali, e sugli anelli delicatissimi che compongono il processo di distribuzione.

Cosa consigliereste a uno scrittore che vuole esordire con un eBook?Di diventare anzitutto un fruitore di eBook e di non affidarsi mai in nessun caso a editori che si sono solo improvvisati in questa direzione.

Qual è a tuo parere la situazione legislativa in Italia, come e in che direzione vorresti che evolvesse?Potrei intrattenerti per ore! Più semplicemente, non è tanto la direzione ciò a cui pensare ora, ma il concetto stesso di evoluzione, ancora stagnante. è l’inizio ‘vero’ dell’evoluzione, che auspico anzitutto. Speriamo, nel nostro piccolo, di

contribuire.

Marika Barbanti

Natascia Pane

tutti i livelli: posso dirti che il nostro approccio è quello di considerare il diritto digitale più come un’entità autonoma, che come un aspetto del diritto d’autore comunemente inteso. Con i nostri editori di riferimento nel campo, cerchiamo di strutturare e ‘riscrivere’ ad hoc gli accordi per i nostri scrittori anche in questo senso: produzione, distribuzione e promozione di un libro digitale sono un mondo davvero a parte e penso vada trattato come tale.

Qual è la posizione delle case editrici su questo argomento secondo la tua esperienza?Dipende da nazione a nazione, come ti dicevo in apertura, o meglio: da continente a continente! Vorrei presto poter dire, da italiana che si muove nel mondo, che il nostro Paese raggiungerà presto una sua forte dignità anche in questo campo. Per ora, siamo ancora lontani.

Aldilà delle normative, come di fatto si garantisce la tutela del diritto, solo attraverso il DRM?è stato affascinante negli States vedere quante menti informatiche si stanno unendo su questo punto per nuove prospettive di tutela, non solo giuridica ma anche tecnica, del diritto d’autore: per ora, il DRM rimane il più conosciuto.Voi quale utilizzate di solito per le vostre opere? Perché? Pregi e difetti.Finora ci è stato proposto sempre il DRM, ma è all’America che guardo per aggiornamenti anche su questo fronte.

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Natascia Pane

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“napUle è mille cUlUre”

Il rispetto per la libertà

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Sono nata a Napoli nella strada più caratteristica, quella del-le botteghe dei pastori per il

presepe. È lì che ho imparato a plasmare l’argilla e poi a scol-pire. Malgrado un’infanzia triste, ho sempre cercato l’aspetto gioioso della vita.Ho imparato prestissimo a leggere ed ero affascinata dalla scrittura. Non ho potuto seguire studi umani-stici, verso cui ero portata, per un insieme di circostanze che non lo permisero.Intanto, però leggevo molto, di tut-to, onnivoramente. Non potendo acquistare libri mi iscrivevo alle biblioteche. Dipingevo e scrivevo poesie. Alcune furono pubblicate sul quotidiano Il Mattino.

A diciotto anni mi suicidai (non “ten-tai” il suicidio, come comunemente si dice, perché non avevo sperato né previsto di sopravvivere). “Viva per miracolo dopo un volo dal quarto piano” titolarono i giornali.A vent’anni incontrai un ragazzo gentile, dal nostro matrimonio sono nati i nostri quattro meravigliosi fi-gli.

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Autori

In Attraversamenti verticali sono contenute poesie che sintetizzano l’inerpicarsi tra le pareti della percezione sensoriale e quelle dello spirito.Ho voluto oltrepassare la soglia del mio pensiero circolare per avventurarmi in quello verticale, sperando che possa condurre oltre il dedalo della quotidianità, verso una dimensione agognata se pure ignota.Perciò ho preferito affidare le mie considerazioni ai versi, servendomi del linguaggio poetico che amo definire “esperanto dell’anima” in quanto comprensibile a tutti, condivisibile da tutti.

attraversamenti verticaLi is

bn 9

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8-76

06-2

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15www.iocome.it

Cristina Bove

... ho imparato a plasmare l’argilla e poi a scolpire...

Ancora giovanissimi trascorremmo cir-ca tre anni a Tunisi, dove fu allestita con successo la mia prima personale di pittura.Tornati a Roma, la cura dei figli e della casa occupava le mie giornate, per cui mi ritagliavo di notte il tempo per leg-gere, dipingere, scolpire, scrivere.Ho partecipato ad alcune collettive. è mia la scultura in bronzo che occu-pa un’intera parete nell’atrio dell’hotel Sabbiadoro a S. Benedetto del Tronto. il mio interesse principale è stato occuparmi d’arte in genere e di let-teratura.Vicissitudini e traversie non hanno avu-to mai la meglio sulla mia spinta crea-tiva. Ho cercato sempre la connessione a una dimensione altra, e la mia ricerca in tal senso non è ancora finita. Ho af-frontato malattie e interventi chirurgici dolorosi che hanno messo a dura prova la mia resistenza fisica e psichica.Ciononostante, con mia grande sorpre-sa, malgrado una salute precaria, vivo ancora e posso dedicarmi continuativa-mente alla mia grande passione, la po-esia.Mi cito: “Mi sento testimone del mio tempo e della mia esistenza. amo la libertà e la giustizia, penso che il ri-

spetto della diversità sia un valore fon-dante tra gli esseri umani”.

Grazie a Internet ho conosciuto persone meravigliose che hanno creduto in me e ho potuto così pubblicare tre raccolte d poesia con la casa editrice Il Foglio letterario.L’apertura di un blog mi ha dato modo di avvicinare scrittori e poeti di valore la cui stima è per me il più grande rico-noscimento.Devo a Renzo Montagnoli l’essere sta-ta proposta a Gordiano Lupi, un editore che pubblica senza esigere contributo e che ha deciso di editare le mie sillogi.

Sulla mia poesia, preferisco dare la pa-rola a Francesco Marotta: “…La poetica di Cristina Bove è un attraversamento lucidissimo della grande tradizione ita-liana novecentesca, ma a (testa sem-pre molto alta), guardando ‘avanti’ e non ‘intorno’. L’intorno suggestiona e, inconsciamente, finisce per legare il ‘passo’ alla fascinazione dei modelli, dei monumenti, o dei ruderi, splendenti che popolano il paesaggio circostante; l’avanti è la fedeltà più intima e conse-guente alla ‘propria’ cadenza, al timbro della ‘propria’ voce…”.

Cristina Bove

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ero09 il vortex

L a prova dell’esame di stato della scuola secondaria superiore coin-cide (si fa per dire) con l’inizio del

cammino che conduce a quella condi-zione che, in antropologia sociale, viene definita maturità: la prova d’esame è fondamentalmente vissuta come un rito collettivo di passaggio, in cui i protagonisti hanno un ruolo precostitui-to e, a quanto pare, immutabile nel tem-po.

Da una parte i docenti i quali, negli anni a loro disposizione, hanno cercato di costruire un modello culturale che do-vrebbe servire a lanciare gli studenti nel mondo del lavoro o degli studi superiori, e dall’altra, per l’appunto, gli studenti tutti schierati in attesa.

Il fatto che le prove d’esame, a volte e spesso, sembrino essere in controten-denza con quello che un insegnante si è prefigurato di plasmare per i suoi stu-denti, credo ormai sia divenuto una regola. Mi spiego meglio.Non so quale sia l’oscuro male interiore che ha portato i do-centi che elaborano le trac-ce ministeriali a proporre per quest’anno argomen-

CoNfusioN 2011ti decisamente retorici e decadenti a ragazzi di più o meno vent’anni, che si presume abbiano tutta una vita di speranza davanti a loro. O comunque, se non proprio di speranza, tutta una vita da costruirsi ex-novo, magari sulle macerie dei loro tredici anni passati nei banchi. Ragazzi che si sono visti proporre quest’anno, tra le quattro tracce del saggio breve un’argomento decisa-mente forte: “amore, odio, passio-ne”. Tre parole che rischiano di evoca-re l’amalgama della stessa pulsione. Adrenaliniche, ormonali, viscerali.

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17www.iocome.it

Giorgio Ginelli

“Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di gior-nale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i docu-menti e i dati forniti”, recita la conse-gna per la Tipologia B.

Andiamoli a vedere, questi dati forniti.tre quadri: Gustav Klimt, Il bacio (1907-08); Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca (1917); Pablo Picasso, Gli amanti (1923).Quattro brani lette-rari tratti da: I pro-messi sposi (1840-42) di Alessandro Manzo-ni; La Lupa (in Vita dei campi, 1880) di Gio-vanni Verga; Il trionfo della morte (1894) di Gabriele D’Annunzio; Senilità (1927 con prima ed. 1898) di Italo Svevo.

Contributi notevoli, senz’altro. Anche difficili. Va be’, è un esame di stato, la difficoltà potrebbe essere ammessa. Ma qui sono difficili perché ormai

retorici. Che costringono lo studente a destreggiarsi e a perdersi, invece di tirargli fuori l’intelligenza (che è il vero scopo del rito collettivo di passaggio).

Ma veramente la scuola per condurre una rifles- sione su queste importanti

pulsioni a un giovane di vent’anni riesce a por-gere solo questi mo-delli? Spero vivamente che gli studenti abbia-no utilizzato veramente solo “in parte” i docu-menti proposti; docu-menti che con grande fatica uno studente di vent’anni del XXI se-colo (il terzo millen-nio) può ricondurre ai suoi concetti di amo-re, odio e passione. una serie di senti-

menti troppo confusi nella moderna realtà quotidiana

per essere decrittati da brani di opere scritte alla fine del’800. Ad aumentare la confusione l’accosta-mento di tre pittori che proiettano il tema quasi alle soglie della modernità e nei quali, a onor del vero, solo una

Una serie di sentimenti troppo confusi nella moderna realtà...

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il vortex 09Giorgio Ginelli

devianza patolo-gica di chi analiz-

za può riconoscere l’odio. C’è di tut-to dalla sensuali-tà alla prosaicità con un excursus in cubismo e fu-

turismo, ma svi-scerare l’odio dai tre quadri è qua-si impossibile.A differenza dei brani letterari propo-sti, nei quali forse tutti tranne Svevo, ne contengono una stilla.

Che può fare uno studente davanti a tanta confusione? Lo si costringe a re-digere un panegirico, per dimostrare così la sua padronanza della critica, oppure lo si obbliga ad arrischiati iti-nerari arzigogolati nei quali rischia però anche di perdere la strada.Insomma, a questo punta la traccia ministeriale avrebbe potuto essere: abbiamo pescato in archivio i nomi più consolidati e ve li abbiamo proposti. Tiratene fuori voi un senso. L’importante è parlare d’amore (per-ché ne abbiamo tanto bisogno) con un po’ di passione. l’odio riservatelo per noi, che sia-mo così contorti.

ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.

ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

montAle un po’ di amore discreto e forse più prossimo al nostro millennio: da satura (1971)di eugenio Montale.

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Page 19: Io Come Autore

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poco meno di 300 aforismi motivazionali, di crescita personale, ma anche dolci, romantici, riflessivi sulla vita e le persone. non manca nel testo una critica tagliente al «sistema» e a quelle istituzioni che non aiutano di certo le persone a realizzarsi durante la propria esistenza. non perdete l’occasione di leggere massime e consigli, che ci aiuteranno ad aprire la mente e il cuore a una vita già da domani diversa e potenzialmente più appagante.

isbn

978

-88-

9655

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Pagine 64 • € 8,00

aforismi per La mente e per iL cuore

l’elisir di Una vita feliceIl risultato è sempre positivo

G iancarlo Sali, è un giovane scrit-tore di 30 anni. Ha sempre avu-to la passione per la scrittura,

all’interno di una cultura poliedrica che lo ha portato a optare per il li-ceo scientifico sperimentale prima, e a laurearsi brillantemente in Scien-ze Politiche dopo, in una facoltà che comprendeva al suo interno materie così diverse tra loro, ma allo stesso tempo tutte molto importanti per la sua formazione personale: filosofia, sociologia, storia, economia, informa-tica. Lavora presso una multinaziona-le d’informatica e nel tempo libero a disposizione scrive di calcio e di poli-tica.

La sua seconda passione è la forma-zione e lo sviluppo delle Risorse Uma-ne.“Oggi viviamo in una società che pub-blicizza 24 ore al giorno la propria cri-si e i propri fallimenti, e per riuscire a superare questo stress psicologico e materiale conseguente, dobbiamo comprendere come le risorse pre-senti dentro di noi vadano valoriz-zate per riuscire a vivere in maniera felice. Tale lavoro non viene incenti-vato dalle istituzioni come esse do-

Copertina di ©Gianluca Giuliani

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Giancarlo Sali

vrebbero fare e allora sta a noi renderci disponibili a un impegno maggiore”.In concomitanza con l’uscita di questo libro, lavora altresì alla pubblicazione di due saggi: uno di sport e l’altro ap-punto sullo sviluppo delle risorse inter-ne a ogni individuo. Nella vita di tutti i giorni, fa proprio il motto di Gandhi: “sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel Mondo”.

Giancarlo scrive da sempre, ma la vita oltre modo frenetica nella quale si im-batte fin da subito dopo l’adolescenza, dove ha coniugato lavoro e università, hanno fatto in modo che restasse solo una passione fino a quando una persona, lo ha spinto indirettamente a rendere organica una delle tante idee editoriali che aveva, fino alla sua pubblicazione.

I pensieri, i tratti emotivi e psicologici che lo hanno accompagnato nella scrit-tura di questo testo è stata la gioia, soltanto questa, per una soddisfazione personale che sta condividendo e che

continuerà a trasmettere a tutte le per-sone intorno a lui, comprese quelle con cui non ha avuto rapporti idilliaci (la dedica che trovate all’interno del libro è significativa a tale proposito) in pas-sato.è stato difficile coniugare tutti gli impe-gni con la scrittura di quest’opera per-ché il tempo a disposizione era esiguo, ma quando si fa qualcosa con piacere e le giuste motivazioni, la fatica non si sente e il risultato è sempre positivo.

Un ringraziamento particolare lo devo ai miei genitori perché se lo meritano!

La distribuzione adottata per il libro è quella delle librerie on-line che hanno in catalogo l’opera. A Roma è presente in due librerie su strada.

http://www.libritalia.net/shop/libri/afo-rismi-per-la-mente-e-per-il-cuore

“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel Mondo”.

Giancarlo sali

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estratto 09

Questo dizionario affronta le princi-pali voci affettive che riguardano i bambini dalla nascita ai tre anni di

età e degli adulti che si prendono cura di loro. Il materiale che espongo parte dai primi mesi di vita per dare una lettura più profonda della relazione adulto-bam-bino, la fascia di età presa in considera-zione, da 0 a 3 anni, è quella dove si crea la base psicologica e fisica della forma-zione del carattere. In altre parole la pos-siamo definire il fondamento della “casa futura” di un individuo. Avere familiarità con il linguaggio affettivo significa capi-re più facilmente i bisogni del bambino che cresce, anche nelle fasi successive, ed entrare in empatia con lui.

Il mio punto di vista psicologico si basa sulla consapevolezza che nei legami d’a-more viscerali, in special modo quello tra genitori e figli, si trasmettono messaggi consci e inconsci involontari che condi-zionano il rapporto stesso. Spero di toccare nelle voci del diziona-rio i punti più importanti della relazione adulto-bambino per chiarire dubbi e le ansie che tormentano normalmente gli

adulti che si prendono cura dei piccoli. Il dizionario “gioca” su due fronti, le voci dal punto di vista dell’adulto e quello del bambino in quanto vi è un rapporto di condipendeza permanente tra di loro.Non ho dubbi che i genitori siano ca-paci in modo del tutto naturale di prov-vedere ai maggiori bisogni del bambi-no, ma so anche che spesso si trovano in difficoltà a capire o a interpretare

Pagine 240 • € 12,00 ISBN 978-88-0975-983-1

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certi comportamenti infantili che ai loro occhi risultano semplicemente capricci. Per esempio non capiscono perché il bambino pur avendo fame non mangi, o come sia possibile che il piccolo che muore di sonno non voglia dormire, e cosi via...

Per affrontare bene la crescita dei pic-coli bisogna essere consapevoli che il bambino dalla nascita è già un individuo a sé, capace di pensare, di sentire, e di recepire il mondo che lo circonda con le proprie “antenne” e con la propria in-telligenza. Mi piacerebbe sradicare l’i-dea comune che basta diventare genito-re per capire le esigenze complesse del bambino e farlo crescere bene. Il geni-tore, oltre a garantire l’amore costante, deve intuire e interpretare i messaggi che il piccolo gli trasmette per garanti-re il suo benessere psicofisico globale. 

Il bambino, per sua natura, è in conti-nuo movimento sia psichico sia fisico ed è necessario “corrergli dietro” e adat-tarsi ai suoi continui cambiamenti, un comportamento che andava bene una settimana fa non funziona più la setti-mana dopo e bisogna inventare un’altra strategia e soprattutto capire che cosa è cambiato dentro di lui.  È un compito faticoso e contemporaneamente molto affascinante. Ci vuole una dose di curio-sità e passione per entrare nel mondo intimo del bambino e scoprire che cosa desidera comunicare dietro le sue storie e i suoi atteggiamenti che spesso sono indiretti, confusi e incomprensibili per la mente adulta. In realtà diventare ge-nitori, non garantisce automaticamente il patentino di “bravi genitori”.

Masal Pas Bagdadi

Non mi stancherò di ripetere che biso-gna ascoltare e accogliere i messaggi che il bambino ci comunica senza ba-nalizzarli: il bambino nel suo disordine mentale, ci trasmette eventi esterni e interni a sé senza distinzione, ma che hanno comunque un senso per lui e che vanno interpretati. Il mio approccio ai bisogni essenziale di grandi e piccoli si è formato e raffina-to con il passare degli anni diventando come un “codice” da applicare nei punti cruciali della giornata.

Ho acquisito molta dimestichezza con le problematiche che incontrano i genitori con i loro bambini, e gli interventi che suggerisco sono semplici ed essenzia-li, tali che ogni genitore può applicarli con successo a modo suo, tenendo cer-tamente conto delle diverse esigenze di ogni bambino.  Il dizionario dà voce alle questioni che riguardano la norma-lità dei comportamenti  nell’adulto e nel bambino, escludendo patologie di ordi-ne fisico o psicologico.

Masal pas Bagdadi

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appuntamenti

lo stage di scrittura narrativa si pro-pone di offrire un’opportunità di alto perfezionamento orientata a forma-re autori in grado di competere e di sfruttare appieno le proprie risorse creative.

svolto in stretta interazione con gli stage di teatro, l’obiettivo è quello di offrire un quadro il più possibile completo e articolato sui ‘’casi’’ dello scrivere. per questo, gli incontri spa-zieranno dalla narrazione pura alla scrittura per la scena (teatrale come cinematografica).

i lavori degli allievi verranno pubbli-cati su rivista. inoltre, al termine dei corsi l’allievo ritenuto più meritevo-le sarà premiato con un contratto di edizione che avrà ad oggetto la pub-blicazione di una sua opera per i tipi di neuma edizioni

argomenti del corso: alla base dell’ar-chitettura narrativa; l’idea narrativa; punto di fuga; testi e sottotesti; inci-pit e finale; fra incipit e finale; per-sonaggi, dialoghi, descrizioni, scene;estetica della narrazione; scrivere (per) pubblicare.

Sezione scrittura

per informazioniAssociazione Culturale ArteVita Via Taggia 30 - 10134 Torino.Dal 10 luglio al 31 luglio - dal 18 luglio al 31 luglio. Mobile: 333 8472925 - 338 5861729

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A… ammaliami con i tuoi sogniB… batti sulla tastiera delle tue emozioniC… coinvolgimi nella musicalità dei tuoi raccontiZ… zampilla ai miei occhi come solo tu sai fare

Si può partecipare con opere inedite di narrativa in lingua a tutte e due le sezioni:

seZione narrativa Bonsai: si partecipa inviando uno massimo tre racconti bon-sai.

seZione narrativa: si partecipa inviando un’opera di narrativa. Non ci sono limiti di genere narrativo: prosa, diario, noir, fantasy, lettera, e qualunque altra forma narrativa.

orGaniZZaZione: inviare 1 copia cartacea, e una copia per e-mail o floppy disc o cdrom; per garantire l’anonimato le opere non dovranno avere né sigle né motti, né segni di riconoscimento.

la CoMMissione: sceglierà per ogni sezione fino ad un massimo di dieci finalisti.In una seconda fase verranno scelti i vincitori delle due sezioni.

preMi: al primo classificato sezione bonsai /narrativa verrà donata una targa coppa o medaglia del premio; pubblicazione di un quaderno autoco-pertinato di 24 pagine, recensione del testo. L’autore riceverà 50 copie del testo. Al secondo e al terzo classificato sezione bonsai/narrativa ver-rà donata medaglia, attestato, proposta editoriale.Dal 4 al 10 classificato sezione bonsai/narrativa : medaglia ,attestato. La premiazione sarà prevista in data ottobre 2011.

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per informazioniABICIZETA 2011 - domenica 31 luglio alle ore 23.30 01 agosto alle ore 2.30 - Via stazione snc04026 Tremensuoli (LT)[email protected]: 393.6593511- Sparagna Irene

PREMIO INTERNAZIONALE DI NARRATIVA “ABICIZETA” 2011

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