Date post: | 24-Jan-2018 |
Category: |
Economy & Finance |
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Analisi strategica dei drivers di profittabilità del mercato bancario italiano: vincenti e perdenti con la lente del
Total Shareholder Return
Annunziata DarioAntonelli RosaGelormini FrancescoTamburrini Gianfranco
MFA - MASTER IN FINANZA AVANZATA: METODI QUANTITATIVI E RISK MANAGEMENT
MIB – MASTER IN BILANCIO, REVISIONE CONTABILE E CONTROLLO DI GESTIONE
2/15
Obiettivi del documento
• Introdurre le logiche e la metrica del Total Shareholder Return (TSR)
• Analizzare la profittabilità del sistema bancario italiano attraverso l’andamento dei titoli azionari e dei Total Shareholder Return (TSR)
• Mostrare la “lettura industriale” del TSR secondo la metodologia Bain, che collega un albero di redditività dei titoli ad una lettura industriale (RoRWA Tree)
• Analizzare i driver principali che hanno determinato la “creazione e distruzione” di valore per il panel di banche considerato
• Mostrare le alcune riflessioni sulle opzioni strategiche per il sistema bancario italiano alla luce degli avvenimenti futuri
Il Total Shareholder Return come strumento di analisi per…
• Creazione/Distruzione di valore
• Giudizio sulla salute Finanziaria (Balance sheet, Cash Flow…)
• Determinazione delle strategie Buy/sell/hold
• ”Ultimate Accountant”
• Definizione della Remuneration Policy
• Performance benchmark sui diversidrivers rispetto al best-in class benchmark
INVESTITORI ANALISTI MANAGEMENT
L’effetto combinato della Market perception e della Business evaluation rende il TSR una rilevante metrica per valutare la performance di lungo termine di
un'azienda
3/15
•Market capitalization decresce se il numero di azioni si riduce• EPS è influenzato, ma lo stock price rimane costante•Variabile impattata in casi di share buy-back o aumenti di capitale:
variabile influenzata in particolare dalle condizioni e caratteristiche degli aumenti di capitale
TSR DRIVER
TSR per share
Market capitalization
Utile netto
Book equity
Cash flowdeployment
P/E multiple
Return on Equity
Industry
Company
Dividend yield
Delta # azioni
4
3
1
Strategia e Performance industriale
Capital market management
Azione suCapitale e dividendi
MANAGEMENT LEVER
5
2
•Variazioni del patrimonio netto influenzate da utili, politiche dei dividendi e aumenti di capitale
•Valore sintetico della performance industriale della società(RoRWA Tree Decomposition)
• Livello del multiplo P/E tipico del settore/ industry bancaria
• L'entità e la qualità del patrimonio e l'efficacia dell'equity story possono influenzare il P/E a premio o a sconto vs il multiplo P/E di settore
• Politica dei dividendi influenzata dal rapporto/ aspettative degli azionisti stessi e dalla performance industriale attuale e prospettica
Lettura del TSR utilizzando 5 drivers
*
*Utile netto normalizzato per rettifiche straordinarie su crediti risultanti dall’AQR, impairment test sull’avviamento ed eventuale esposizione ai titoli di stato greci
*
4/15
Return on Equity
RoRWA = Utile netto/ RWA medi
1/(CET1 Ratio)*
CET1 / Patrimonio Netto medio
(*) RWA(€)/CET1(€)
Lettura industriale risk adjusted
Adegua-tezza di capitale
"Qualità" dell' Equity
DRIVER – LIVELLO 1
Margine di interesse/
RWA
Margine Finanziario/
RWA
Commissioni nette/RWA
Costi operativi/
RWA
Rettifiche/RWA
Altri utili (perdite)/
RWA
Tax/RWA
RORWA industriale pre-tasse
"Bridge" con l'utile netto
DRIVER – LIVELLO 2
2x
x
-
+
-
-
+
REDDITIVITÀ E BALANCE SHEET MANAGEMENT
• Gestione attiva del bilancio:attività core
• Strategic Business Allocation• Gestione attiva del bilancio:
margine finanziario (dividendi, carry trade, …)
CROSS SELLING• Penetrazione commerciale della
base clienti
STRUTTURA DEI COSTI• Ottimizzare la filiera operativa• Efficienza costo per unità di rischio
COSTO DEL RISCHIO• Gestione del credito dai primi
segnali di insolvenza• Minimizzazione accantonamenti
ALTRE COMPONENTI CE• Svalutazione, avviamenti, vendita
di asset, eventi straordinari
CARICO FISCALE
+
Metodologia TSR: È possibile collegare l’indicatore al livello di redditività industriale (RoRWA Tree decomposition)
5/15
Lo scenario macroeconomico è mutato negli ultimi 5 anni…
-Crisi Finanziaria
-Basilea II
-Crollo PIL paesi occidentali
-Crisi Debiti Sovrani
-Caduta tassi di mercato
-Basilea III
-Comprehensive
assessment
-Risultati AQR e Stress Test
3,772 3,721 3,699 3,573 3,313 3,086
2009 2010 2011 2012 2013 2014
-18%35.3
34.233.8 33.6
33.2
31.931.2
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
0
2000
4000
6000
8000
10000
Ucg Mps Isp Bp Carige Bpm Ubi Bper Creval Bps Credem
2015 2014 2013 2012 2011 2010
7500
5000
3487
15001300 1000 700
400 3500
31 Miliardi aumento di capitale
Media Costi Operativi -12 %# Sportelli
…con conseguente reazione del sistema bancario italiano…
6/15
10151
Note: Dati media costi operativi espressi in milioni di euro; Dati Numero di sportelli espressi in migliaia; Dati aumento di Capitale espressi in milioni di euroFonte: Investor relations; Bain & Co.
CREDEM
ISP
UBI
BPER
BPSO
BPM
UCG
MPS
CREVAL
CARIGE
BP
2.94%
-8.94%-10.47%
-17.87%
-40.82% -40.96%
-27.17%
Δ prezzo azione (finale-iniziale)+ Dividendi
Prezzo inziale azione TSR = CAGR
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Negli ultimi 5 anni il crollo del prezzo delle azioni ha distrutto valore
-29.39%
-28.71%
-23.86%
-18.04%
-16.64%
-12.82%
-10.14%
-6.99%
-5.35%
-4.94%
-1.61%
4.60%
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
MEDIA
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
CAGR(Dec ‘09-Dec ’14)
Total Shareholder Return
=Share change + Dividend yield
Index
-1
-13.23%
-19.06% -17.98%
-3.83%
Note: Prezzi di chiusura giornalieri indicizzati ad 1 dal 31 Dic 2009 al 31 Dic 2014 Fonte: Yahoo Finance, Investor relations
Share Price evolution – 5 Y
7/15
5.30%8.24%
-10.53%
-0.06%
1.66%4.60%
Δ PATRIMONIO NETTO
Δ ROE Δ P/E MULTIPLO
Δ # AZIONI
1 2 3 4 5
DIVIDEND YIELD
TSR
Confronto TSR a 5 anni (1/2)
-3.20%
-9.41%
4.50% 4.24%2.27%
-1.61%
2.62%-9.12%
-36.51%
25.20%12.88% -4.94%
5.92%
-12.06%-15.21%
11.96%
4.04% -5.35%
-1.34%6.78%
-19.84%
5.69%1.72%
-6.99%
CREDEM
ISP
ISP
BPM
BPER
ISPUBI
Note: Utile netto normalizzato per rettifiche straordinarie su crediti risultanti dall’AQR, impairment test sull’avviamento ed eventuale esposizione ai titoli di stato greciFonte: Investor relations, Yahoo Finance
8/15
Δ PATRIMONIO NETTO
Δ ROE Δ P/E MULTIPLO
Δ # AZIONI
1 2 3 4 5
DIVIDEND YIELD
TSR
Confronto TSR a 5 anni (2/2)
BPSO 5.64%
-10.86% -11.95%
3.98% 3.05%-10.14%
-3.96%-9.37%
-21.97%
16.94%
1.72% -16.64%
-1.75%
-61.78%
-3.42% 39.73%
3.36%-23.86%
-9.10%
-51.90% 0.74%18.29% 13.26% -28.71%
UCG
CREVAL
CARIGE
MPS
BP
-8.7%
-49.3%17.5% 11.8% -29.39%
-49.3%
-4.6%
-39.9%
25.5%
1.1%-18.04%
-39.9% *
*
*Calcolato utilizzando la scomposizione con il metodo del Price to Book Value = ΔROE + ΔP/E MultiploNote: Utile netto normalizzato per rettifiche straordinarie su crediti risultanti dall’AQR, impairment test sull’avviamento ed eventuale esposizione ai titoli di stato greciFonte: Investor relations, Yahoo Finance
9/15
Adjusted Net income
Avg. Equity
ROE%
IndustrialRORWA
(%)
CET1Ratio (%)
RORWA (Adjusted Net Income/RWA)
=CET1/
Avg. Equity (%)Bridge to adjusted
net income (%)
Profitability drivers 1 (ROE)
2009 2014
-3.10
1.07
0.61
-5.19
3.69
8.79
4.04
2.57
6.17
3.96
7.50
1.31
5.53
3.58
2.4
2.77
11.32
2.20
2.82
2.79
5.40
4.96
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
-0.91
-1.14
0.08
-1.72
1.10
1.67
1.16
0.60
0.95
1.27
1.70
0.26
1.52
0.74
0.43
0.74
1.69
0.51
2.09
0.63
1.05
0.93
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
0.56
1.29
0.00
0.75
-1.24
-0.70
-0.42
-0.28
-0.20
-0.57
-0.66
-0.08
-0.48
-0.35
-0.14
-0.36
-0.47
-0.20
-1.30
-0.33
-0.27
-0.42
8.70
8.40
10.97
11.87
10.26
9.75
13.17
11.26
11.58
13.30
10.26
7.52
7.87
6.62
7.69
8.47
9.60
7.40
15.74
7.90
11.20
8.07
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
76.73
60.26
92.13
63.35
81.86
88.64
71.46
89.84
94.92
75.20
76.33
54.32
41.98
59.99
63.88
62.39
89.52
51.51
56.41
73.15
78.02
78.44
Analisi della performance industriale(1/2)
Note: Average Equity calcolato come media dei valori di inizio e fine periodo; ROE calcolato con utili normalizzati; i numeri potrebbero contenere delle approssimazioniFonte: Investor relations, Yahoo Finance
10/15
Op. profit net of risk
pre-tax
Avg. RWA
Industrial RoRWA
Interest margin /
Avg. RWA
Financial margin /
Avg. RWA
Balance sheet management
Commissions /
Avg. RWA
Cross-selling
Operating costs /
Avg. RWA
Cost structure
Rettifiche /
Avg. RWA
Cost of risk
+ -+ -=
2014Best performer
Profitability driver: Industrial RORWA
-0.91
-1.14
0.08
-1.72
1.10
1.67
1.16
0.60
0.95
1.27
1.70
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
*
*
*Commissions per Credem e Isp incluso il Risultato netto assicurativo (rispettivamente del -0.366% e +0.341%)Note: Average Equity calcolato come media dei valori di inizio e fine periodo; ROE calcolato con utili normalizzati; i numeri potrebbero contenere delle approssimazioniFonte: Investor relations, Yahoo Finance
Worstperformer
2.84
1.73
2.88
3.24
3.04
2.75
2.99
3.15
2.37
3.10
3.40
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
0.48
0.57
0.84
0.93
0.61
0.94
0.59
0.57
0.79
0.31
0.74
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
2.84
1.88
2.00
4.33
1.02
1.50
1.02
1.74
0.97
1.83
0.55
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
2.23
1.20
1.61
2.89
1.85
1.40
1.99
1.69
1.65
2.85
2.84
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
3.61
2.75
3.27
4.44
3.38
1.93
3.38
3.08
2.89
3.17
3.99
MPS
CARIGE
CREVAL
BP
UCG
BPSO
UBI
BPER
BPM
ISP
CREDEM
Analisi della performance industriale(2/2)
11/15
• Tasso medio degli impieghi più basso rispetto al sistema (-69bps)
3.5% 3.3% 3.2% 3.0%4.0% 3.8% 3.8% 3.7%
2012 2013 2014 4Q2014
Evoluzione Tasso Medio Impieghi da Clientela
Credem Sistema
∆ ROE positivo soprattutto grazie al margine d’interesse
• Ottima qualità del credito
• Realtà anticiclica che potrebbe giustificare un ∆ P/E Multiple negativo
Solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per gli azionisti
• Forte e crescente distribuzione di dividendi cash ordinari
1.02.0
3.04.0
2014 2015 2016 2017
Dividendi cash
• Il capitale in eccesso (8 mld) che non sarà utilizzato per ulteriori iniziative di crescita sarà distribuito agli azionisti
3.6 3 1.5
CER al 12,2% ∆ con CER all'11%
∆ con CER all'10%
∆ con CER al 9,5%
CER al 9,5%
Capitale in eccesso utilizzabile per ulterioridistribuzioni
• Per creare valore per gli azionisti ISP si pone l’obiettivo di generare 4,5 mld di utile netto nel 2017
3.6% 3.8% 3.8% 3.9% 3.7%
7.9% 8.3% 8.6% 8.9% 9.5%
2013 1Q14 1H14 9M14 2014
Sofferenze lorde sul totale degli impeghi
Sofferenze lorde Credem Sofferenze lorde sistema
Fonte: Investor relations
CREDEM unica banca che crea valore grazie all’alta qualità dell’attivo; INTESA SANPAOLO tra i migliori per la percezione positiva del mercato
12/15
• Contemporaneo aumento dei costi operativi e diminuzione delle attività ponderate per il rischio
∆ ROE negativo dovuto all’incidenza del costo del rischio e degli oneri operativi
• Peggioramento della qualità del credito
809
2739
1102
3192
Net non-performing Total net doubtfulloans
1.32%
3.41%
Cost of Credit Risk
2013
2014
1928616635
523 543
0
200
400
600
0
5000
10000
15000
20000
25000
2009 2010 2011 2012 2013 2014RWA Oneri Operativi
Minore efficienza dei costi per unità di rischio +20.4%
Fonte: Investor relations, BCE report
727.655 705.636 763.9 755.964636.074
353.597
2009 2010 2011 2012 2013 2014
∆ ROE negativo dovuto alla riduzione della redditività operativa e all’aumento del costo del rischio
• Riduzione del margine d’interesse
• Realtà sotto-patrimonializzata
5.10%8.40%8.00%
11.50%
2013 2014
CET1 al 31/12 Richiesto dalla BCE
• Aumento costo del rischio
0.69% 0.55% 0.77%
2.51%
5.27%
1.88%
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Rettifiche/RWA
Forte riduzione del ROE per CREVAL; la sotto-patrimonializzazione di CARIGE ha impattato negativamente sul margine d’interesse
13/15
STRUMENTO DESCRIZIONE POSSIBILI SCENARI
Riforma BanchePopolari
• Takeover da parte di player esterni
• Probabile ondata di M&A tra le stesse popolari
Miglioramento della redditività
• Decreto strutturato per rimuovere limiti di possesso e superare il sistema «una testa un voto»
• Entro luglio 2016 le Banche Popolari che rientrano nel parametro del patrimonio superiore agli 8 miliardi realizzeranno la conversione in SpA
Riforma delleFondazioni
Bancarie
• Le Fondazioni non possono detenere piudel 33% del patrimonio di una banca
• Divieto di contrarre debiti per non diluirsi negli aumenti di capitale
• Limiti alla durata dei mandati
• Afflusso di capitale da nuovi investitori
• Impatto positivo sul prezzo delle azioni
Riduzione costi di struttura
Riduzione costo del rischio
• Best practices
• Gestione del credito deteriorato
Bad Bank
• Liberazione di capitale
• Attrazione di nuovi investitori
• Minor costi di gestione
• Sviluppo del mercato dei crediti deteriorati
• Creazione di una società specializzata per l’acquisto di crediti deteriorati (Asset Management Company)
• Conseguente riduzione del peso dellepartite anomale nei bilanci delle banche
Opzioni strategiche per creare valore…prospettive di crescita per il TSR nel futuro del sistema bancario italiano
14/15
Fonte: Banca d’Italia, Bain & Co