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Miur – usr abruzzo
ISTITUTO COMPRENSIVO “DON L. MILANI” LANCIANO VIA NAPOLI 83 -66034 LANCIANO - TEL. 0872/713427 (Centralino) 717140 (Dirigente)
e-mail: [email protected] - sito internet: http://www.comprensivodonmilanilanciano.gov.it posta certificata:[email protected]. 81006770697
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IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO
VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE
Il giorno 22 marzo 2016 alle ore 12,30 presso la sede di via Napoli, 83 viene sottoscritta la presente
Ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell’Istituto Comprensivo “Don
Milani” di Lanciano.
La presente Ipotesi è inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnico-finanziaria e della
Relazione illustrativa, per il previsto parere.
L’Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra:
PARTE PUBBLICA
Il Dirigente Gaeta Mario
PARTE SINDACALE
RSU D’ANTONIO EGILIANA (CISL-SCUOLA) ___________________________________________
IANNIELLO FILOMENA (CGIL-SCUOLA) __________________________________________
D’ANGELO MARILENA ELENA (UIL-SCUOLA) ______________________________________
Per :
CISL-SCUOLA ______________________________________________________________________
FLC-CGIL ______________________________________________________________________
UIL-SCUOLA _______________________________________________________________________
SNALS-CONFSAL _____________________________________________________________________
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INDICE
PREMESSA
PARTE PRIMA - NORMATIVA
TITOLO PRIMO – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata
Art .2 – Interpretazione autentica
TITOLO SECONDO – RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
CAPO I – RELAZIONI SINDACALI
Art. 3 – Delibere degli Organi Collegiali
Art. 4 – Obiettivi e strumenti
Art. 5 – Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico
Art. 6 – Oggetto della contrattazione integrativa
Art. 7 – Informazione Preventiva
Art. 8 – Informazione Successiva
CAPO II – DIRITTI SINDACALI
Art. 9 – Attività sindacale
Art.10 – Assemblea in orario di lavoro
Art.11– Permessi retribuiti e non retribuiti
Art.12– Referendum
Art.13 – Sciopero (Accordo Integrativo Nazionale 08/10/1999)
TITOLO TERZO – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Art.14 – Ore eccedenti personale docente
Art.15 – Collaborazioni plurime del personale docente Art.16 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale
ATA
TITOLO QUARTO – TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO
CAPO I – NORME GENERALI
Art.17 – Costituzione risorse disponibili
Art 18 – Attività finalizzate
CAPO II – UTILIZZAZIONE DEL FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Art.19 – Finalizzazione delle risorse del Fondo dell’Istituzione Scolastica
Art.20 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’Istituzione Scolastica
Art.21– Conferimento degli incarichi
Art.22– Attività aggiuntive per il personale ATA
Art.23– Incarichi specifici TITOLO QUINTO – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO
Art.24 – Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Art.25 – Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Art.26 – Le figure sensibili
TITOLO SESTO – NORME TRANSITORIE FINALI
Art.27 – Liquidazione della retribuzione accessoria
PARTE SECONDA
TITOLO PRIMO – PERSONALE DOCENTE
CAPO I - ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Art.28 – Assegnazione dei docenti ai plessi
Art. 29 – Utilizzazione dei docenti in rapporto al POF
Art. 29 bis – Formazione in servizio
CAPO II – ORARIO DI LAVORO
Art.30 – Attività funzionali all’insegnamento e ricevimento individuale genitori
Art.31 – Orario giornaliero
Art.32 - Flessibilità ed intensificazione dei carichi di lavoro
Art. 32 bis – Sostituzione docenti assenti
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TITOLO SECONDO –PERSONALE ATA
CAPO I – NORME GENERALI
Art.33 – Atti preliminari
CAPO II – ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Art.34 – Assegnazione ai plessi, succursali e sezioni staccate
Art.35 – Settori di Lavoro
CAPO III – ORARIO DI LAVORO E MANSIONI DEL PERSONALE
Art.36 – Mansioni del personale
Art.37 – Orario di Lavoro - Definizione dei turni
TITOLO TERZO – UTILIZZAZIONE RISORSE
Art.38 – Risorse
Art.39 – Attività finalizzate (funzioni strumentali e incarichi specifici)
Art.40 – Quantificazione del fondo d’Istituto e criteri per la suddivisione
Art.41 - Ripartizione del FIS
Art.42- Formazione e aggiornamento
Art. 43 – Flessibilità oraria Collaboratori scolastici
Art. 44 – Avanzo FIS
Allegato Piano di lavoro e delle attività del personale ATA a.s. 2016-2017
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CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
PARTE PRIMA
TITOLO PRIMO – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata
1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA dell’istituzione scolastica, con
contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato.
2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti per l’anno scolastico 2016-2017.
3. Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che lo hanno
sottoscritto nell’arco di tempo che va dal 1 luglio al 15 settembre, si intende tacitamente rinnovato per il
successivo anno scolastico nella parte che precede l’art.38.
4. Il presente contratto può essere modificato in qualunque momento a seguito di adeguamento a norme
imperative o per accordo tra le parti.
Art. 2 – Interpretazione autentica
1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i
dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione
della clausola controversa.
2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta
all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la
procedura deve essere conclusa entro trenta giorni.
3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della
vigenza contrattuale.
TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
CAPO I - RELAZIONI SINDACALI
Art. 3 – Delibere degli OO.CC.
Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali di Istituto si tiene conto delle
delibere degli OO. CC., per quanto di competenza.
Art. 4 – Obiettivi e strumenti
1. Il sistema delle relazioni sindacali d’istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di
contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del
servizio.
2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti
negoziali.
3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti:
a. Contrattazione integrativa
b. Informazione preventiva
c. Informazione successiva
d. Interpretazione autentica, come da art. 2.
4. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro
fiducia, anche esterni all’istituzione scolastica, purché senza oneri per la scuola.
Art. 5 – Rapporti tra RSU e Dirigente
1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo
interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si
rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il
rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU.
2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di
esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare.
3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i
componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo. La parte
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sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro
cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine.
4. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l’oggetto della
stessa.
Art. 6 – Oggetto della contrattazione integrativa
1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2, lettere
j, k, l; dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo 34, comma 1; dall’articolo 51, comma
4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del CCNL 2006/09.
2. Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse da norme imperative, tra
cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei
rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali. Le clausole
eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi
degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile.
3. La contrattazione integrativa d’istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello
superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa
superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno
luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001 e
seguenti.
Art. 7 – Informazione preventiva
1. Sono oggetto di informazione preventiva:
a. le proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola;
b. il piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non
contrattuale;
c. i criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali;
d. i criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
e. l’utilizzazione dei servizi sociali;
f. i criteri di individuazione e le modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da
specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola
istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;
g. tutte le materie oggetto di contrattazione;
2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del 29.11.2007
e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009, e cioè:
a. le modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell’offerta formativa e al
piano delle attività e le modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività
formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo;
b. i criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e
ai plessi, le ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni
legate alla definizione dell’unità didattica ed i rientri pomeridiani;
c. le modalità ed i criteri relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del
personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale docente, educativo ed
ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto.
3. Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri,
mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione.
Art. 8 – Informazione successiva
Sono materie di informazione successiva:
a. i nominativi del personale utilizzato nelle attività e nei progetti retribuiti con il fondo di istituto;
b. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle
risorse.
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CAPO II - DIRITTI SINDACALI
Art. 9 – Attività sindacale
1. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. rappresentative dispongono di un proprio Albo sindacale, di
cui sono responsabili; ogni documento affisso all'Albo deve riguardare la materia contrattuale o del lavoro e va
siglato da chi lo affigge, che ne assume così la responsabilità legale.
2. La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la
propria attività sindacale di un locale scolastico; concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il
controllo e la pulizia del locale.
3. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di
natura sindacale provenienti dall'esterno.
Art. 10 – Assemblea in orario di lavoro
1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 8 del vigente CCNL di comparto.
2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS. rappresentative) deve
essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri
soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni lavorativi a loro volta richiedere
l'assemblea per la stessa data ed ora.
3. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine,
l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola.
4. L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l’adesione va espressa con
almeno due giorni lavorativi di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle
lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di coprire il normale orario di
servizio.
5. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o
nel settore di competenza.
6. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA,
va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 1
unità di personale ausiliario e n. 1 unità di personale amministrativo sono impegnate in detti servizi essenziali.
La scelta del relativo personale è effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto
del criterio della rotazione.
Art. 11 – Permessi retribuiti e non retribuiti
1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni
dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene
effettuato, all’inizio dell’anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima.
2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al
Dirigente con almeno due giorni di anticipo.
3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno,
per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la
fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente.
Art. 12 – Referendum
1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i
dipendenti della istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento
del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo.
Art. 13 – Sciopero (Accordo Integrativo Nazionale 08/10/1999)
1. In conformità all’art. 2, comma 1 dell’accordo Nazionale del settore scuola per l’attuazione della Legge
146/90, allegato al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del 26/05/1999, nonché degli artt. 1 e 2
dell’Accordo Integrativo Nazionale sottoscritto in data 08/10/1999, le parti concordano i criteri generali per la
determinazione del contingente di personale ATA necessario ad assicurare le prestazioni indispensabili in caso
di sciopero.
2. Per garantire le prestazioni indispensabili riguardanti l’effettuazione degli scrutini e delle valutazioni
finali, è indispensabile la presenza delle seguenti figure professionali:
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i. n. 1 assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa;
ii. n. 1 collaboratore scolastico per ciascun plesso, per le attività connesse all’uso dei locali
interessati, per l’apertura e le chiusura della scuola e la vigilanza sull’ingresso principale.
3. Per assicurare la vigilanza durante il servizio di refezione, è indispensabile la presenza di un
collaboratore scolastico in ciascuno dei plessi ospitanti il servizio mensa.
4. La scelta del personale, che deve assicurare i servizi minimi essenziali, viene effettuata dal DSGA
sulla base del criterio della rotazione.
TITOLO TERZO – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Art. 14 – Ore eccedenti personale docente
1. Ogni docente può dare la disponibilità per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo per
permettere la sostituzione dei colleghi assenti.
2. La disponibilità potrà essere indicata nel quadro orario settimanale.
Art. 15 – Collaborazione plurime del personale docente
1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati
disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL.
2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico.
Art. 16 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e
collaborazioni plurime del personale ATA
1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente può disporre
l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, che si è reso disponibile, anche oltre l’orario
d’obbligo.
2. Nell’individuazione dell’unità di personale il Dirigente tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti
criteri:
a. specifica professionalità ove richiesta;
b. sede di effettuazione della prestazione aggiuntiva;
c. disponibilità espressa dal personale;
d. graduatoria interna.
3. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione
della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di
attività particolarmente impegnative e complesse.
4. Le prestazioni aggiuntive sono oggetto di formale incarico.
5. Per particolari attività, il Dirigente - sentito il DSGA - può assegnare incarichi a personale ATA di altra
istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL.
Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con
il fondo dell’istituzione scolastica.
TITOLO QUARTO - TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO
CAPO I - NORME GENERALI
Art. 17 – Risorse
Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da:
a. stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta formativa;
b. stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA;
c. stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR;
d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti;
e. altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire
il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro.
Art. 18 – Attività finalizzate
I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro
provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che
eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
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CAPO SECONDO – UTILIZZAZIONE DEL FIS
Art. 19 – Finalizzazione delle risorse del FIS
Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni
ed attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica, riconoscendo l’impegno
individuale e i risultati conseguiti.
Art. 20 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica
Le risorse del fondo dell’istituzione scolastica sono suddivise tra le componenti professionali presenti
nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività
curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente,
dal Piano annuale di attività del personale ATA.
Art. 21 - Conferimento degli incarichi
1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di
attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio.
2. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti ed agli obiettivi assegnati, anche
il compenso spettante e i termini del pagamento.
3. La liquidazione dei compensi è successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati
e alla valutazione dei risultati conseguiti.
Art. 22 - Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA
Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS,
possono essere remunerate anche con recuperi compensativi, compatibilmente con le esigenze di servizio e.
preferibilmente, durante la sospensione delle attività didattico-educative.
Art. 23 - Incarichi specifici
1. Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui
all’art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica.
2. Il Dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità:
- comprovata professionalità specifica;
- disponibilità degli interessati;
- anzianità di servizio.
TITOLO QUINTO
ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art. 24 - Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda
le necessarie competenze.
2. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al
Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto.
3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di
aggiornamento specifico.
4. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di
lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito.
5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto
stabilito nel CCNL all’art. 73 e norme successive.
Art. 25 - Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP)
1. Il RSPP è designato dal Dirigente tra il personale docente a condizione che possegga le necessarie
competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione ovvero all’esterno, in caso non vi sia tale
possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia professionale.
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2. Al RSPP, incaricato dal Dirigente Scolastico se esterno, compete un compenso per il quale si attinge ai
fondi appositamente assegnati dal MIUR o, in mancanza o carenza di questi, al Fondo dell’istituzione
scolastica.
Art. 26 - Le figure sensibili
1. Per ogni plesso scolastico sono individuate le seguenti figure:
- addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP);
- addetto al primo soccorso;
- addetto al primo intervento sulla fiamma.
2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e
appositamente formate attraverso specifico corso.
3. Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto
il coordinamento del RSPP.
TITOLO SESTO - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 27 – Liquidazione della retribuzione accessoria
1. I progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS rendono espliciti preventivamente gli
obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori utilizzati per la verifica.
2. La liquidazione dei relativi compensi avviene a consuntivo e previa verifica della corrispondenza
sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.
PARTE SECONDA
TITOLO PRIMO – PERSONALE DOCENTE
CAPO I – ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Art. 28 – Assegnazione dei docenti ai plessi
1. Il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri di efficienza ed efficacia formative, dispone le
assegnazioni dei docenti ai plessi. Queste, di norma, avvengono all’inizio dell’anno scolastico.
2. Nel caso in cui il criterio di cui al punto precedente sia soddisfatto da più docenti, l’assegnazione ai
plessi è svolta sulla base dei seguenti criteri:
a. continuità didattica, fatte salve le specifiche esigenze didattiche ed organizzative dell’istituzione
scolastica;
b. domanda del docente;
c. posizione nella graduatoria interna d’istituto;
d. conferma dei docenti a TI nel plesso di servizio dell’anno precedente (in caso di disponibilità di
posto);
e. personale neo trasferito secondo il punteggio del trasferimento stesso;
f. personale neo-immesso in ruolo;
g. personale utilizzato e assegnato provvisoriamente nel Circolo (secondo il punteggio
dell’utilizzazione e assegnazione);
h. personale incaricato secondo il punteggio della graduatoria provinciale.
3. Sono salvaguardati i diritti di precedenza indicati dalla legge 104.
4. Per determinare l’ordine di precedenza dei docenti rientranti nelle medesime fattispecie previste dalla
legge 104, si seguono i seguenti criteri di precedenza: 1) personale con contratto a t. i. ; 2) personale trasferito;
3) personale neoimmesso in ruolo; 4) personale assegnato; 5) personale utilizzato.
Art. 29 – Utilizzazione dei docenti in rapporto al POF
1. L’organico dell’autonomia dell’Istituzione scolastica è costituito dall’insieme dei posti d’insegnamento
comune, di sostegno, e quelli per le attività di potenziamento dell’offerta formativa.
2. Il Dirigente scolastico, sulla base delle esigenze organizzative e didattiche emerse nell’ambito del
Collegio dei docenti, ed in coerenza con le competenze professionali possedute da ciascun insegnante, assegna
gli insegnamenti e le attività sia della quota nazionale del curricolo che di quella decisa a livello d’Istituto.
3. Il Dirigente Scolastico, tenendo conto dei criteri proposti dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei
docenti, delle disponibilità espresse dai singoli docenti, nonché dei titoli specifici e delle professionalità
dichiarate, assegna i posti e le attività ed utilizza le risorse umane ai fini del buon funzionamento della scuola in
termini di efficacia, efficienza ed economicità.
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Art. 29 bis – Formazione in servizio
1. La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. A tal fine, il
Collegio dei docenti inserisce nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa il Piano di Formazione d’Istituto.
2. L’obbligatorietà di cui al primo comma è assolta, da ciascun docente, seguendo le indicazioni fissate
da detto Piano di Formazione.
CAPO II – ORARIO DI LAVORO
Art. 30 – Attività funzionali all’insegnamento e ricevimento individuale genitori
1. Il ricevimento dei genitori avviene secondo la scansione prevista nel piano delle attività deliberato dal
Collegio dei docenti.
Art. 31 – Orario giornaliero
1. Non possono essere previste più di cinque ore consecutive di effettiva docenza, salvo disponibilità
dell’interessato.
2. La durata massima degli impegni orari giornalieri tra attività funzionali e di insegnamento non dovrà
eccedere le nove ore complessive.
Art. 32 - Flessibilità ed intensificazione dei carichi di lavoro
Il docente impegnato in attuazioni flessibili del proprio orario di lavoro ha diritto ad un compenso
forfetario.
Art. 32 bis – Sostituzione docenti assenti
1. Alla sostituzione dei docenti assenti si provvede con il personale dell’organico dell’autonomia nel
caso di supplenze fino a dieci giorni.
2. Si procede alla nomina del supplente nei seguenti casi:
i. Assenze superiori a dieci giorni;
ii. Nel caso di esaurimento delle risorse interne nella fattispecie di cui al comma 1.
TITOLO SECONDO – PERSONALE ATA
CAPO I – NORME GENERALI
Art. 33 – Atti preliminari
1. All’inizio di ogni anno scolastico e comunque prima dell’inizio delle lezioni, sulla base del POF e delle
attività ivi previste:
a) Il DSGA formula una proposta di piano annuale di lavoro e delle attività del personale ATA;
b) Il Dirigente Scolastico stabilisce quante unità di personale assegnare alle diverse sedi, tenendo
conto della suddivisione dei settori di lavoro per le diverse professionalità.
CAPO II – ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Art. 34 – Assegnazione ai plessi, succursali e sezioni staccate
1. L’assegnazione ai plessi avviene, di norma, all’inizio di ogni anno scolastico, prima dell’inizio delle
lezioni.
2. Il personale può essere confermato nel plesso dove ha prestato servizio nell’anno scolastico precedente,
salvo quanto disposto nei commi seguenti.
3. Nel caso sussistano in uno o più plessi dei posti non occupati da personale già in organico nella scuola
nell’anno scolastico precedente, si procede come di seguito, in ordine di priorità, sulla base delle richieste degli
interessati:
- Disponibilità a svolgere gli incarichi specifici;
- In caso di disponibilità superiore alle esigenze si procede secondo le graduatorie interne per il
personale a T.I. e, secondo la graduatoria provinciale per il personale a T.D.
4. Qualora non sia possibile confermare tutti i collaboratori scolastici in servizio in uno dei plessi, si
procede all’assegnazione ad altro plesso a domanda, come da comma precedente;
5. Saranno salvaguardati i diritti di precedenza ai sensi della legge 104 (intendendo per sede il Comune)
con precedenza art. 21 e art. 33 comma 3. In riferimento alla legge 104, nella stessa situazione e a parità di
condizioni, si seguono e ci si riporta alle seguenti precedenze:
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(1) personale interno con contratto a T.I.;
(2) personale trasferito con contratto a T.I;
(3) personale assegnato.
6. Successivamente alle operazioni di cui ai commi precedenti e per motivate esigenze organizzative e di
servizio, il DS convoca la RSU d’Istituto e i rappresentanti sindacali d’Istituto per la soluzione del problema.
Art. 35 – Settori di Lavoro
1. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI:
a) I settori di lavoro saranno definiti in modo tale da assicurare un’equa ripartizione del lavoro tra le
diverse unità di personale della stessa qualifica;
b) l’assegnazione ai settori vale di norma per l’intero anno scolastico;
c) nell’assegnare i settori si tiene conto della consolidata esperienza nel settore e della diversa
professionalità;
d) l’assegnazione ai settori è di competenza del DSGA nel rispetto delle direttive impartite dal
Dirigente Scolastico.
2. COLLABORATORI SCOLASTICI:
a) L’assegnazione del personale ai posti di lavoro e/o settori operativi, tiene conto dapprima della
funzionalità rispetto all’incarico specifico di cui si è eventualmente destinatari, poi delle capacità e della
professionalità individuale nonché delle richieste specifiche espresse dagli interessati ove compatibili con le
esigenze di funzionamento dell’istituzione scolastica e con i principi enunciati.
b) i carichi di lavoro sono, per quanto possibile, equamente configurati, tenendo conto sia della
superficie, che della “complessità” dell’ambiente, che delle ore di utilizzo dello stesso e sono oggetto di
specifico provvedimento individuale.
c) l'assegnazione ai settori è di competenza del DSGA nel rispetto delle direttive impartite dal
Dirigente Scolastico
CAPO III – ORARIO DI LAVORO E MANSIONI DEL PERSONALE
Art. 36 – Mansioni del personale
1. Direttore Servizi Generali Amministrativi
a) assicura il rispetto di tutte le scadenze amministrative e la presenza negli organi collegiali dei quali
è componente di diritto;
b) collabora con il Dirigente Scolastico per il buon funzionamento della scuola;
c) in accordo con il Dirigente Scolastico, è direttamente responsabile del personale di segreteria e dei
collaboratori scolastici, ed assegna loro le mansioni che ritiene opportune;
d) è titolare delle funzioni previste dal CCNL per lo specifico profilo professionale;
e) opera mediante la collaborazione degli assistenti amministrativi.
2. Assistenti amministrativi
a) seguono un orario di lavoro funzionale alle numerose mansioni in capo alla segreteria;
b) collaborano in modo fattivo all’esecuzione dei vari adempimenti, concludendo in modo positivo
tutte le pratiche e sostituendo i colleghi assenti;
3. Collaboratori Scolastici
a) assicurano la loro presenza durante tutte le attività didattiche previste dal curricolo d’istituto.
Art. 37 – Orario di Lavoro - Definizione dei turni
1. L’orario di lavoro è, di norma, stabilito per l’intero anno scolastico;
2. Nella definizione dell’orario si tiene conto delle necessità di servizio, nel rispetto dei diritti dei
lavoratori.
a) direttore dei servizi generali e amministrativi
Segue l’orario settimanale di 36 ore da distribuire, secondo criteri di flessibilità, in 5 giorni settimanali.
b) assistenti amministrativi
Gli assistenti amministrativi svolgeranno il proprio orario di servizio in 5 giorni settimanali.
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c) collaboratori scolastici
I turni dei collaboratori scolastici sono determinati in funzione dell’orario delle lezioni nei singoli plessi.
Qualora nel plesso siano in servizio più unità di personale collaboratore scolastico, le stesse alternano
settimanalmente i turni antimeridiani con i pomeridiani.
L’orario del personale ATA risulta differenziato in funzione della sede e delle esigenze di servizio
ed in base al piano di lavoro e delle attività annualmente approvato.
I giorni di chiusura della scuola deliberati dal Consiglio d’Istituto sono soggetti a recupero da parte del
personale ATA.
TITOLO TERZO – NORME GENERALI
Art. 38 – Risorse
- la somma destinata alle funzioni strumentali è di € 5.270,34, da dividere equamente tra le 5 FF.SS.
stabilite dal collegio dei docenti;
- la somma per gli incarichi specifici è di € 2.397,99 da assegnare ad 1 assistente amministrativo e n.
11 collaboratori scolastici, poiché 4 A.A. e 8 CC.SS. hanno la posizione economica relativa all’art.7;
- ore eccedenti sostituzione colleghi-docenti assenti: € 2.228,19;
- il FIS è di € 52.281,82 (€ 52.218,35 assegnate a cui va aggiunto un residuo di € 63,47);
- l’indennità di direzione al DSGA – parte variabile a carico del FIS è di € 4.350,00;
- sostituzione DSGA prevista per giorni 90 pari a € 1.314,00;
- l’indennità di direzione al DSGA ed al sostituto ammonta ad € 5.664,00 (4.350,00 + 1.314,00);
- pertanto, l’ammontare disponibile per la contrattazione è per l’a.s. 2016-2017 di € 46.617,82 (lordo
dipendente).
Art. 39 – Attività finalizzate (funzioni strumentali e incarichi specifici)
1. I fondi finanziati per specifiche attività possono essere impegnati solo per tali attività.
2. I risparmi derivanti da tali fondi possono essere utilizzati per altri fini, solo se ciò è espressamente
previsto.
3. Nell’a.s. 2016/17 la situazione è la seguente:
FUNZIONI STRUMENTALI: € 5.270,34 lordo dipendente.
FUNZIONE STRUMENTALE ATTIVITÀ COMPENSO
F.S. 1: Innovazione e ricerca Innovazione didattica, innovazione
tecnologica, cura dell’attività progettuale
dell’Istituto, ricerca valutativa
€ 1054,34
F.S. 2: integrazione e
inclusione
Organizzazione docenti e organico,
rapporti con gli enti esterni,
organizzazione gruppi H, rapporti con le
famiglie, rapporti con le cooperative per
assistenza degli alunni, DSA e BES, GLI
e PDP
€ 1054,00
F.S. 3: rapporti con il
territorio, gestione e
coordinamento POF scuola
dell’infanzia– primaria
Continuità scuola dell’Infanzia- Primaria,
coordinamento di attività tra scuole,
individuazione di risorse culturali presenti
nel territorio e nel mondo del lavoro
congruenti con i bisogni formativi, viaggi
di istruzione e visite guidate
€ 1054,00
F.S. 4: Comunicazione
istituzionale, Gestione POF
Redazione POF, comunicazione
istituzionale, cura della continuità
Primaria-Secondaria, documentazione
pedagogica
€ 1054,00
F.S. 5: Formazione d’Istituto,
Raccolta Fondi
Cura del Piano formativo d’Istituto,
Individuazione nel territorio di risorse
finanziarie e collaborazioni,
organizzazione attività formativa
€1054,00
TOTALE € 5.270,34
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1. INCARICHI SPECIFICI:
SOMMA TOTALE DISPONIBILE: € 2.397,99. Incarichi e relativi compensi:
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Incarico: Area1^ Coordinamento delle altre aree/settori dell’ufficio
amministrativo caratterizzato da autonomia e
responsabilità operativa nella gestione dei processi
amministrativi, compresi gli Adempimenti telematici
amm.vi e contabili e sostituzione del DSGA
titolare di art. 7
Incarico: Area2^ collaborazione amministrativa compresa quella
progettuale a supporto del POF titolare di art. 7
Incarico: Area3^ responsabilità operativa nella gestione dei processi
amministrativi, compresi gli Adempimenti telematici
amm.vi e contabili
titolare di art. 7
Incarico: Area4^ attività riguardante il front office € 270,00
Incarico: Area5^ Gestione della comunicazione titolare di art. 7
Incarico: Area6^ titolare di art. 7
N.B. L’individuazione dell’assistente amministrativo sostituto del DSGA avviene, in aggiunta ai criteri di
cui ai precedenti punti, sulla base del possesso di competenze come: i. coordinare ed organizzare i piani di
lavoro; ii. gestire l’ordinaria contabilità con strumentazioni tecnologiche; iii. gestire il flusso informativo
riguardante la normativa (generale e specifica) nei confronti dell’utenza scolastica.
I compensi proposti scaturiscono, inoltre, dall’analisi della complessità e della responsabilità dei
contenuti dell’incarico.
All’assistente amministrativo che assume l’incarico di sostituire il Direttore Amministrativo possono
essere delegate alcune funzioni particolari, ferma restando la supervisione da parte dello stesso DSGA.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Come da tabella allegata:
SERVIZI AUSILIARI ASSISTENZA H + CURA ED IGIENE DELLA PERSONA
PLESSO N.
Alunni
N. alunni H N. collaboratori
individuati Compenso
Primaria Olmo 261 17 4 titolari di 1° pos. ec.
Primaria
Marcianese
208
4
2 titolari di 1° pos. ec. +1
€ 50,00
Primaria Frisa 81 5 1 € 300,00
SMS Frisa 41 3 1 titolare di 1° pos. ec.
SMS “Don Milani” 96 14 2 € 400,00 (250,00+150)
Infanzia T.
Sansone
27 2 1 € 180,00
Infanzia Madonna
del Carmine
18 1 1 titolare di 1° pos. ec.
Infanzia Frisa 40 1 1 € 180,00
Infanzia S. Giusta 42 1 1 € 180,00
Infanzia
Marcianese
90+ 12 3 2 € 500,00 (250+250)
Infanzia Olmo 95+18 1 2 € 337,99 (287,99+50)
TOTALE € 2.127,99
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Art. 40. - Suddivisione del Fondo d’Istituto
Le quote di ripartizione del FIS sono: 72% (circa) al personale docente e 27% (circa) al personale ATA,
pertanto spetteranno (1% fondo di riserva):
- € 466,18 fondo di riserva
- € 33.564,83 al personale docente
- € 12.586,81 al personale ATA.
Art. 41 - Ripartizione fondo d’istituto
1. Fondo d’istituto destinato al personale docente:
ATTIVITÀ
NUMERO
DOCENTI
IMPEGNATI
ORE NON DOCENZA
COMPENSO
TOTALE E/O
FORFETARIO GRUPPO
POF
10 2 (cad)
Max 20 ore
350,00
GRUPPO RICERCA
PROMOZIONE E
VALUTAZIONE COMPETENZE
5 4 (cad)
Max 20 ore
350,00
FLESSIBILITÀ INFANZIA
28 Compenso forfetario
(28 x 80 €) 2.240,00
1°COLLABORATORE
DIRIGENTE 1 Compenso forfetario 2.000,00
2°COLLABORATORE 1 Compenso forfetario 1.000,00 RESPONSABILI
PLESSO * 11 Compenso forfetario 4.120,00
COORDINATORI SCUOLA
SECONDARIA
7 Compenso forfetario
(140 € x 7)
980,00
ORIENTAMENTO E
CONTINUITÀ 6 8 (cad)
Max 48 ore
840,00
GRUPPO
PEER REVIEW
8 3 (cad)
Max 24 ore
420,00
GRUPPO AUTOVALUTAZIONE
D’ISTITUTO
5
4 (cad)
Max 20 ore
350,00
GRUPPO RAV INFANZIA 4 5 (cad)
Max 20 ore
350,00
TUTOR DOCENTI
NEO-ASSUNTI 3 Compenso forfetario
(6 h x 17,5 € x 3)
315,00
PROCESSI
DIDATTICI 1 Compenso forfetario 400,00
SICUREZZA 1 Compenso forfetario 400,00 TOTALE 14.115,00
* In riferimento alla complessità, al numero dei docenti/alunni ed al carico di lavoro,
ogni responsabile di plesso riceverà il seguente compenso forfetario:
Infanzia Madonna del Carmine € 200,00+ 20,00 = € 220,00
Infanzia Torre Sansone € 200,00+ 20,00 = € 220,00
Infanzia Frisa € 250,00+ 40,00 = € 290,00
Infanzia Santa Giusta € 250,00+ 40,00 = € 290,00
Infanzia Olmo di Riccio € 250,00+100,00 = € 350,00
Infanzia di Marcianese € 250,00+100,00 = € 350,00
Scuola secondaria Frisa € 400,00+ 60,00 = € 460,00
Scuola sec. Lanciano € 400,00+80,00 = € 480,00
Primaria di Frisa € 300,00+100,00 = € 400,00
Primaria Marcianese € 300,00+200,00 = € 500,00
Primaria Olmo di Riccio € 300,00+260,00 = € 560,00
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PROGETTO
NUMERO
DOCENTI
IMPEGNATI
ORE DOCENZA COMPENSO
TOTALE
BABY ENGLISH
LE FRANCAIS POUR LE BEBE’
5 Compenso forfetario
(10 h x 25 € x 6)
(8 h x 25 € x 4)
2.300,00
ABILITÀ DI BASE
LINGUA SPAGNOLA
1 Compenso forfetario
(10 h x 25 €)
250,00
RECUPERO
IN ITINERE
4
(8 h x 35 € x 2) +
(10 h x 35 €)
Compenso forfetario
(6 h x 25 € x 2)
1.210,00
CLIL MUSICA E INGLESE 2 Compenso forfetario
(30 h x 25 €)
750,00
CLIL ARTE E SPAGNOLO 2 Compenso forfetario
(30 h x 25 €)
750,00
CAMBRIDGE 3 28 ore x 35 € 980,00
PROGETTO
SITO TRASPARENTE
2
Compenso forfetario
(450 € x 2)
900,00
EIPASS 2 12 ore x 35 € +
12 x 17,5 €
630,00
PROGETTO EMOZIONABILE
10 Compenso forfetario
250 € x 9 +650 x 1
2.900,00
PROGETTO “SCUOLA-BOTTEGA”
40 Compenso forfetario
(16 h x 28 cl. x 18,5 €) 8.288,00
ARTE INFANZIA 1 Compenso forfetario
(8 h x 2 sez. x 25 €) 400,00
AMPLIAMENTO OFFERTA
FORMATIVA 91,83
TOTALE 19.449,83
2. Fondo d’istituto – Assistenti Amministrativi:
Descrizione Attività Area I
Area II
Area III
Area IV
Area V
Area VI
Gestione nuove procedure contabili e
fiscali 450,00
Ricostruzioni di carriera e
dichiarazione dei servizi 410,00 350,00
Gestione amm.va viaggi d’istruzione 350,00
Maggior carico lavorativo in rapporto
alle mansioni assegnate al settore
personale
300,00
300,00
300,00
ITC Management 250,00 250,00 250,00 250,00
Disponibilità/reperibilità legate a
progetti 250,00 250,00 250,00 150,00 250,00 150,00
Supporto al Dirigente nella
GESTIONE TECNOLOGIE 240,00
TOTALI 1.360,00 1.150,00 1.150,00 150,00 1.040,00 150,00
TOTALE AMM.VI 5.000,00
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3. Fondo d’istituto – Collaboratori Scolastici:
Attività intensificate Scuola Ore N. di personale coinvolto
Compenso
Servizio esterno Sede Centrale Comp.forf. 1 381,81 Intensificazione colleghi assenti Comp. forf. 11 x 100 1.050,00
Complessità della prestazione
lavorativa relativamente al tempo
prolungato
Prim. Olmo Prim. Marcianese
Prim. Frisa
3 (400+200+100) 2 (200+200)
1 (100)
1.200,00
Intensificazione scuola
dell’Infanzia Plessi sc. Infan. Comp. forf.
7x100
700,00
Prolungamento orario infanzia Sc. Infan. Torre
Sansone, Madonna
del Carmine, Frisa
Comp. forf. 3x150
450,00
Piccola manutenzione
Istituto
Comp. forf.
2x325
650,00
Supporto attività progettuale
Scuola secondaria
Comp. forf.
3x100
300,00
TOTALE COLLABORATORI 4.731,81
Attività eccedenti l’orario d’obbligo
Attività Scuola ore Personale Compenso
Prestazioni aggiuntive esigenze
straordinarie Tutti i
plessi tot. max 182 h tot. max 40
17 4x
2.275,00 580,00
Totale 2.855,00
Totale complessivo € 12.586,81
Art. 42. formazione e aggiornamento
A tutti è data la possibilità di partecipare a corsi di aggiornamento finalizzati all’apprendimento di
specifiche procedure e nuove competenze.
È favorita la frequenza dei corsi svolti in orario di servizio.
Per gli assistenti amm.vi è prioritaria la formazione e l’aggiornamento per le nuove pratiche
amministrative derivanti dal trasferimento di nuove competenze amministrative alle istituzioni scolastiche.
Per i c.s. è prioritario l’aggiornamento attinente le seguenti tematiche: assistenza ai disabili; L. 81/2008
(sicurezza); primo soccorso; relazioni con il pubblico; relazione con alunni in situazione di disagio; compiti e
responsabilità del rispettivo profilo.
La partecipazione è autorizzata di volta in volta valutando le esigenze di servizio, la tematica trattata dal
corso, la durata e qualità dell’offerta.
Art. 43. Flessibilità oraria Collaboratori Scolastici
I collaboratori scolastici assegnati alle scuola dell’infanzia e alla primaria di Olmo di Riccio, Marcianese
sono individuati quale personale destinatario della riduzione d’orario a 35 ore settimanali, in quanto adibiti a
regimi di orario articolati su due turni.
Durante i periodi di sospensione delle attività educativo-didattiche i c.s. effettuano 36 ore settimanali di
servizio.
Art. 44. Avanzo FIS
Nel mese di Luglio è prevista un’apposita sessione di contrattazione sulla gestione dell’eventuale avanzo
dal FIS da destinare, in via prioritaria, al personale ATA.
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PARTE PUBBLICA
Il Dirigente Scolastico Gaeta Mario __________________________________________
PARTE SINDACALE
RSU D’ANGELO MARILENA ELENA (UIL-SCUOLA) _____________________________________
D’ANTONIO EGILIANA (CISL-SCUOLA) __________________________________________
IANNIELLO FILOMENA (CGIL-SCUOLA) __________________________________________
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CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
VERBALE DI STIPULA
Il giorno ________________ presso la sede di via Napoli,83 in Lanciano;
VISTA l’Ipotesi di accordo sottoscritta in data 22/03/2016;
VISTA la comunicazione del revisore dei conti del 25/07/2016 dalla quale si evidenzia che è stato osservato il
criterio della compatibilità finanziaria;
VIENE STIPULATO
il presente Contratto collettivo integrativo dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Lanciano
PARTE PUBBLICA
Il Dirigente Scolastico:
PARTE SINDACALE
RSU ________________________________________________________
_______________________________________________________
_______________________________________________________
UIL/SCUOLA:
SNALS/CONFSAL: