Collana DiDattiCaPianoFoRtE
iREnE SChiavEtta
Mai troppoPianoSuonaRE Con lE Dita E Con la mEntE(PRimi anni)
un pianista principiante deve necessariamente annoiarsi e soffrire? assolutamente no! Con l’esperienza
maturata in oltre trent’anni dedicati all’insegnamento, avviando agli studi pianistici centinaia di allievi, l’autrice
propone una “tecnica” alternativa, che completa e perfeziona, e a volte può sostituire, quella tradizionale.
al posto di lunghe serie di esercizi privi di bellezza, statici e ripetitivi, il testo presenta nuove modalità di
studio, basate su creatività, divertimento e ironia. Diventeremo amici delle “note fantasma”, scopriremo
i modi per “guadagnare tasti” e i movimenti al buio, apprenderemo i trucchi per rendere più simpatico lo
studio, organizzarlo e renderlo più efficace fin dall’inizio.
il testo si rivolte a docenti e studenti, invitando i primi a utilizzare la loro competenza per scegliere, integrare,
approfondire gli spunti che man mano si riveleranno più efficaci; e augurandosi di fornire ai secondi un valido
aiuto per trasformare il pianoforte in un piacevole compagno di strada.
«Le guerre possono essere vinte con le armi, naturalmente; ma possono anche essere sventate preventivamente
con iniziative diplomatiche, vanificate dall’insorgere di nuovi equilibri, rese inutili da nuove prospettive di sviluppo.
Esistono modi di procedere sottili e mediati, creativi o semplicemente intelligenti che si possono apprendere e
utilizzare con vantaggio».
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ESTRATTO PROMOZIONALE
Irene Schiavetta
Mai troppo
PIANOSuonare con le dita e con la mente
(primi anni)
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ESTRATTO PROMOZIONALE
INDICE
Introduzione ........................................................................................................................... 4
PRIMA PARTE - PER COMINCIARE ...............................................................9
Lezione 1 ............ Mano-Dito-Nota ....................................................................................10Lezione 2 ............ Orienteering ............................................................................................12Lezione 3 ............ Il pollice e le altre ...................................................................................19Lezione 4 ............ Spostamenti laterali ...............................................................................27Lezione 5 ............ Guadagnare tasti .....................................................................................36Lezione 6 ............ Spostamenti con mani alternate .........................................................49Lezione 7 ............ .....................................55Lezione 8 .......... Il metronomo ..........................................................................................62Lezione 9 .......... Costruire accordi ...................................................................................67
SECONDA PARTE - STUDIARE MEGLIO ..................................................72
Lezione 10 ........ La prima vista ......................................................................................... 73Lezione 11 ........ Raccogliere informazioni ...................................................................... 76Lezione 12 ......... Studiare, eseguire.................................................................................... 84Lezione 13 ......... Mani unite e dintorni ............................................................................. 89Lezione 14 ......... Una battuta più una nota ...................................................................... 96Lezione 15 ......... Questione di ritmo ................................................................................ 104Lezione 16 ......... Le note fantasma .................................................................................... 109Lezione 17 ......... L’altra mano ............................................................................................. 118Lezione 18 ........ Il titolo, il disegno, la fantasia ................................................................ 122Lezione 19 ......... Il tempo dello studio ............................................................................ 125Lezione 20 ......... Cantare, respirare, ascoltare ................................................................ 127
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ESTRATTO PROMOZIONALE
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Introduzione
intento: rendere le mani forti, agili, capaci delle prodezze necessarie per l’esecuzione dei capolavori.
Motivazione, determinazione, passione possono sollevare verso risultati ambiziosi individui con risorse
parte del suo tempo in ripetizioni di meccanismi astrusi, privi di senso apparente, spogli di comunicativa
professionali importanti.
sfruttare la conformazione di un passaggio ostico per venirne a capo senza impazzire; oppure, a seconda dei
costituisce l’alfa e l’omega della tecnica pianistica, vuole invece proporre una diversa prospettiva, un
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Agli studenti auguro di essere sempre felici di suonare e fare musica.
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Prima PartePER COMINCIARE
liaison
meraviglioso strumento, il fascino enigmatico dei segni neri sul foglio… Tutti questi elementi costituiscono
dopo.
impression”,
La prima parte di Mai troppo piano
Per ovviare a questo inconveniente, gran parte degli esercizi della prima parte del libro scorrazzano liberamente per la tastiera… e soprattutto si possono eseguire subito, per imitazione (basta avere
troppo stress.Gli esempi sono stati scelti tra i più semplici possibili, nell’ambito del repertorio pianistico dei primi anni.
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Lezione 2
Orienteering
riguarda la letturadistinguere un sol da un re, diverso il discorso quando si tratta di collegare il segno scritto con il tasto giusto, scegliendo tra ben 88 alternative. Alcuni confondono ripetutamente le altezze dei suoni e fanno
Fissiamo allora alcune coordinate generali L’esercizio seguente va fatto quando si sa leggere le note nel doppio pentagramma di violino e di basso,
Sistemiamo alcune matite o altri segnali sui seguenti tasti:
• do centrale• • • •
visualizzi tutte le note
Eseguiamo l’esercizio seguente su ogni nota e rispondendo, prima di suonare, a una serie di domande. Mi raccomando, con calma.
Se la nota si trova a sinistra si procede:
Se la nota si trova a destra si procede:
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Il tasto giusto
Ecco lo stesso esercizio proposto con l’aiuto di brevi passaggi tratti da brani di Autori noti.
note sulla tastiera, con calma, una ad una
rimarranno impresse nella memoria e saranno istintivamente riutilizzate dall’esecutore in ogni circostanza.
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Selezione di passaggi da brani d’autore
101 - Esercizio n. 55
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Lezione 4
Spostamenti Laterali
all’altra. Esistono tuttavia alcuni principi comuni:
• La pagina musicale dev’essere essere grosso modo alla stessa altezza dello sguardo• una buona mobilità laterale del busto
consenta di inclinarsi in avanti quando si suona lateralmente.
Gli esercizi seguenti servono per fare “ginnastica” del busto e per aiutarci ad assumere una posizione
e l’altra saltella sopra e sotto, allontanandosi e poi riavvicinandosi. Questo esercizio si presta alle più
Saltelli intorno al do, mano destra
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suonare con mano destra alternando le dita a piacere e aumentando man mano la velocità
m.s.tenere sempre
Variazione
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44m.s.tenere sempre
ecc.
Variazione:
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Irene Schiavetta - Mai troppo Piano
Saltelli intorno al do, mano sinistra
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m.d.tenere sempre
ecc.
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m.d.tenere sempre
suonare con mano sinistra alternando le dita a piaceree aumentando man mano la velocità
Variazione
Incroci di ottave
tempo, suonando in piedi e camminando; in seguito, però, bisogna sedersi e utilizzare, come detto, i soli movimenti laterali del busto.
usare questi esercizi come spunto per crearne altri o divertirci a introdurre variazioni e migliorie. E’ importante, da seduti, sistemare i piedi un po’ distanti tra loro, ben appoggiati a terra, per bilanciare il peso durante gli spostamenti della parte alta del corpo.
alternare le cinque dita (non sarebbe male preferire le dita più deboli, così fanno un po’ di esercizio).
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Lezione 6
Spostamenti con mani alternate
cambiando il ritmo, le note, aggiungendo salti o abbellimenti (provate ad esempio a inserire acciaccature semplici e doppie), secondo il gusto personale.
Vivace
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Una nota per mano
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Due note per mano
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Irene Schiavetta - Mai troppo Piano
Variazioni a due note per mano
Tre note per mano
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Tre note per mano
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Lezione 7
La corretta postura del pianista va curata in modo particolare nel momento in cui si suona leggendo le note
Inevitabilmente, così facendo, ci troviamo in un mare di guai. Tutte le funzioni sono rallentate, si perde il segno
Per capire meglio quanto succede, immaginiamo una squadra di calcio un po’ particolare, formata da dieci
scelta generosa, ma destinata al fallimento.
lavoro di squadra,
effettuata dalla propriocezione.
propriocettivi, costituiti dalle terminazioni nervose.
spostato un segmento osseo rispetto a un altro; il cervello, con lievi errori, riesce quindi a calcolare, senza il
Sul pianoforte, occorre potenziare e valorizzare la propriocezione,
Riassumendo: per suonare leggendo la musica, vanno utilizzati tre dei cinque sensi. La vista legge le note e le invia
il tatto,propriocezione. La mano si anima e il dito trova il tasto giusto; lo percuote. Il nostro pianoforte si muove al nostro
l’udito registra
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Irene Schiavetta - Mai troppo Piano
E’ bene suonare a memoria appena possibile i brani imparati, ma evitiamo di suonare a memoria in fase di studio prima di aver ben chiari i particolarieventuali errori.
Suonare senza guardare le mani, concentrandosi sulla pagina di musica, può essere importante specialmente nella fase iniziale in cui ancora non si conosce il nuovo brano.
come ad esempio mettere una luce diretta sulla pagina e lasciare la tastiera al buio, tendere una sciarpa
impedire di guardare in basso.
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Lezione 10
La prima vista
generi musicali.
autori. Più nozioni avremo in testa, più potremo aiutare i nostri occhi integrando con elementi tratti dal nostro background
brani lenti e veloci, con indicazioni di tempo diverse e diverso carattere. Se accetteremo di perseverare
dove ad ogni passo troveremo nuovi tesori.
aprirlo noi, individuando i punti più sicuri su cui appoggiare il piede. A ogni movimento in avanti ci aspettano
lunga più interessante.
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Lezione 12
Studiare, eseguire
Studio a mani separate
(vale a dire assegnare a ogni nota il dito con cui il tasto andrà premuto). Meglio fare questa operazione con
Ricordiamo di diteggiare ogni passaggio tutte le diteggiature, una per ogni nota, senza dare nulla per scontato, avendo cura in seguito di utilizzare sempre la stessa. Il movimento, per essere automatizzato, deve essere sempre uguale permettendo alla nostra mente di darlo per scontato e di occuparsi di altro.E’ importante scegliere e imparare la diteggiatura eseguendo, in un primo momento, tutto legato
movimento necessario per suonare quelle note.
Dopo aver diteggiato si studia il brano a mani separate, cercando di imparare al meglio note-alterazioni-
Suggerisco di studiare per prima la mano sinistra
destra, dopo aver svolto il lavoro più scomodo.
Studio a mani unite
Quando si passa dalle mani separate alle unite, occorre suonare molto, molto lentamente, occupandosi ogni
Come per la preparazione degli accordi, credo sia bene, quando si studia a mani unite, fare in modo di preparare sempre prima le note della sinistra, poi quelle della destra, secondo l’esempio qui riportato. La
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bicordi ed accordi, come ad esempio le battute seguenti.
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M. Clementi, dalla Sonatina op. 36 n. 3, primo tempo
Esercizio preparatorio Clementi
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tutte le battute in modo analogo, arrivando così, man mano,
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Lezione 13
Mani unite e dintorni
maggior stress per i pianisti ancora inesperti.
Dal basso verso l’alto
abituarsi a leggere e impostare sulla tastiera prima la sinistra e poi la destra, seguendo una direzione verticale basso/alto sempre identica a se stessa.
con il solo movimento del dito sul tasto, senza suonare.
Studiare le note di una mano usando due mani
Prima di suonare un brano a mani unite, può essere molto utile suonare le note di una mano sola utilizzando entrambe le mani. Lo consiglio in special modo quando nel brano una delle due mani deve gestire due voci distinte, come nel caso seguente.
C. Gurlitt, Sonatina op. 214 n.1
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agevole gestire le tre voci (due a destra, una a sinistra).
Esempio 1
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terze.
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Esempio 1
spontaneamente a far emergere la melodia.
ripetuto (ancora un pedale di tonica), al di sopra una melodia.
P. I. Ciaikovskij, dall’op. 39, n. 16, Antica canzone francese
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meglio gli incastri ritmici.
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Lezione 16
Le note fantasma
passaggio e l’altro, imparando grazie ad esse dei movimenti utili.Le applicazioni delle note fantasma sono più di una.
Spostamento della mano durante le pause
fermare per cercare la nota giusta.Introducendo una nota fantasma al posto della pausa, o meglio, al posto della parte iniziale della pausa, la
serve.
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Irene Schiavetta - Mai troppo Piano
Ecco segnati con le note fantasma i movimenti da introdurre nel brano. Volendo, le note fantasma si possono
da subito. un movimento alla volta, per non creare
confusione.
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un pianista principiante deve necessariamente annoiarsi e soffrire? assolutamente no! Con l’esperienza
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propone una “tecnica” alternativa, che completa e perfeziona, e a volte può sostituire, quella tradizionale.
al posto di lunghe serie di esercizi privi di bellezza, statici e ripetitivi, il testo presenta nuove modalità di
studio, basate su creatività, divertimento e ironia. Diventeremo amici delle “note fantasma”, scopriremo
i modi per “guadagnare tasti” e i movimenti al buio, apprenderemo i trucchi per rendere più simpatico lo
studio, organizzarlo e renderlo più efficace fin dall’inizio.
il testo si rivolte a docenti e studenti, invitando i primi a utilizzare la loro competenza per scegliere, integrare,
approfondire gli spunti che man mano si riveleranno più efficaci; e augurandosi di fornire ai secondi un valido
aiuto per trasformare il pianoforte in un piacevole compagno di strada.
«Le guerre possono essere vinte con le armi, naturalmente; ma possono anche essere sventate preventivamente
con iniziative diplomatiche, vanificate dall’insorgere di nuovi equilibri, rese inutili da nuove prospettive di sviluppo.
Esistono modi di procedere sottili e mediati, creativi o semplicemente intelligenti che si possono apprendere e
utilizzare con vantaggio».
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