+ All Categories
Home > Documents > ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO...

ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO...

Date post: 29-Sep-2020
Category:
Upload: others
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
76
ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI SEDE CENTRALE Via D. Morelli, 75 Napoli (Tel.7973111 - Fax 7973238)
Transcript
Page 1: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI

DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

SEDE CENTRALE

Via D. Morelli, 75 Napoli (Tel.7973111 - Fax 7973238)

Page 2: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

2

2

ISTITUTO AUTONOMO

PER LE CASE POPOLARI

DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Via D. Morelli, 75 – Napoli

Tel.081-7973111 – Fax 7973238

Page 3: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

3

3

CARTA DEI SERVIZI

La presente “Carta dei Servizi” è stata predisposta dall’IACP di Napoli Testi a cura di: dott.ssa ROSA PERCUOCO Dirigente Settore Servizi Generali Realizzazione e stampa: I.Q.S. di Aiello Annalisa – Melito - Napoli

Page 4: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

4

4

INDICEINDICEINDICEINDICE

PARTE IPARTE IPARTE IPARTE I

PRESENTAZIONE

Avv. Marco Di Lello (Assessore Edilizia Pubblica Abitativa – Regione Campania) Pag. 7 Consiglio di Amministrazione “ “ 8 Il ruolo istituzionale dell’IACP “ “ 9 Il contesto finanziario “ “ 10 Il ruolo dell’IACP nel recupero del centro storico di Napoli “ “ 12 Obiettivi della Carta dei Servizi “ “ 14 Principi ispiratori “ “ 15 Organi di indirizzo politico-programmatico e di controllo “ “ 16 Organi di gestione burocratica e struttura organizzativa “ “ 17 Sede centrale e uffici distaccati “ “ 18 Patrimonio Immobiliare in gestione “ “ 19 Commissione Paritetica di Conciliazione “ “ 20

PARTE II

GUIDA ALL’UTENTE

Canone di locazione degli alloggi Pag. 23 Tabella canoni “ “ 25 Modalità di pagamento del canone “ “ 26 Morosità “ “ 27 Contratto di locazione alloggio “ “ 28 Locazione d’immobili non abitativi “ “ 29 Accertamento periodico del reddito “ “ 30 Domanda di revisione del canone “ “ 31 Voltura Contratto “ “ 32 Ampliamento del nucleo familiare “ “ 34 Ospitalità temporanea “ “ 35 Annullamento dell’assegnazione “ “ 36 Decadenza dell’assegnazione “ “ 37 Decadenza per mancato invio del reddito “ “ 38 Occupazione senza titolo “ “ 39 Riconsegna dell’alloggio “ “ 40 Regolarizzazione del rapporto locativo “ “ 41 Mobilità negli alloggi di E.R.P “ “ 43 Opere abusive “ “ 44 Costituzione e funzionamento del condominio “ “ 46

Page 5: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

5

5

Autogestione dei fabbricati “ “ 47 Acquisto degli alloggi ai sensi della L. 560/93 “ “ 49 Procedure di vendita “ “ 51 Manutenzione “ “ 53 Interventi manutentivi di competenza dell’Istituto “ “ 54 Norme di comportamento ed interventi manutentivi di competenza dell’assegnatario

“ “ 56

PARTE III Autocertificazione e dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà “ “ 61 Accesso ai documenti amministrativi “ “ 61 Reclami “ “ 61 Orario di ricevimento dell’utenza “ “ 62 Tempi di conclusione dei singoli procedimenti “ “ 62

APPENDICE

Regolamento per la gestione della mobilita' degli alloggi di E.R.P “ “ 65 Regolamento tipo per l’autogestione degli alloggi E.R.P “ “ 69 Convenzione tipo autogestione “ “ 74

Page 6: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

6

6

PARTE IPARTE IPARTE IPARTE I

PRESENTAZIONEPRESENTAZIONEPRESENTAZIONEPRESENTAZIONE

Page 7: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

7

7

Regione Campania

La nuova filosofia dell’intervento pubblico nel settore dell’Edilizia Residenziale

Pubblica prevede programmi costruttivi non più legati alle esigenze di “quantità” degli interventi sia dal punto di vista urbanistico che architettonico, ambientale e sociale.

Da qui lo sviluppo di programmi complessi destinati alla riqualificazione urbanistica

ambientale, per una organica valorizzazione del territorio. Appare evidente come sia cambiato il modo di vivere la casa e la città da parte dei

cittadini. La struttura della città, caratterizzata finora da uno sviluppo spesso disarticolato, necessita di interventi mirati che ne modifichino le forme, ne cambino l’uso e ne favoriscano la vivibilità.

D’altra parte, la problematica abitativa assume connotati fortemente sociali, in ordine

ai quali si chiede una risposta, ai “bisogni” crescenti, in modo non tradizionale. La “Carta dei Servizi” per la gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale

Pubblica, rappresenta un primo e concreto passo per definire il rapporto tra gli utenti e gli Enti Gestori determinando, anche attraverso la definizione dello standard di qualità dei servizi offerti, una nuova forma di collaborazione e di partecipazione degli utenti.

La stessa legge regionale 18/97 riconosce, infatti, la necessità di individuare e

codificare tutti i diritti degli assegnatari, coinvolgendoli nelle varie gestioni del patrimonio pubblico a fronte della esigenza e del rispetto dei principi generali e specifici doveri, da individuare in una apposita “Carta”.

Si inaugura, in tal modo, un nuovo rapporto tra Istituzioni e Cittadini che, sempre

più, sono chiamati a partecipare attivamente alla gestione dei servizi, al fine di contribuire ad elevarne la qualità.

Avv. Marco Di Lello

Ass. all' Edilizia Pubblica Abitativa

Regione Campania

Page 8: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

8

8

Il Consiglio di Amministrazione è lieto di inviare alle Amministrazioni locali e ai Sindacati degli Inquilini la Carta dei Servizi.

Si tratta di un atto importante sulla strada della partecipazione e della trasparenza

amministrativa. L'Istituto Autonomo per le Case Popolari ha condiviso tale significativo risultato con

le OO.SS. degli inquilini, avendo discusso accuratamente e posto a confronto con le predette associazioni i contenuti della presente Carta.

La Carta dei Servizi costituisce un patto scritto con gli utenti sulla qualità dei servizi

forniti dall'Ente. Lo sforzo profuso in questa direzione da parte dell'Ente, che si è tradotto nel documento suindicato, si inserisce nel piu' ampio obiettivo dell'Ente per migliorare la comunicazione, l'informazione, il rapporto, implicitamente il servizio, fra l'Ente e l'utenza.

Consapevoli del significato qualificante della Carta dei Servizi, l'Istituto ne

verificherà contenuti ed efficacia dopo un periodo adeguato di applicazione. Ci auguriamo che essa venga conservata per divenire uno strumento d'informazione

da utilizzare qualora se ne senta l'esigenza. Proprio perché l'utilità della pubblicazione non è limitata al presente, pensiamo di

consegnare copia della Carta a chi diventerà in futuro nostro utente; la stessa è, inoltre, suscettibile - sin d’ora – di gratuita consultazione oltre che di acquisto, previo rimborso delle sole spese.

Il nostro impegno per facilitare il rapporto fra utenti e IACP non sarà limitato a

questa sola iniziativa. I prossimi mesi saranno dedicati, in particolare, al miglioramento di questo rapporto e

a questo fine saranno decise ulteriori iniziative intese a facilitare l'accesso e il dialogo del Pubblico con i nostri Settori.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Page 9: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

9

9

RUOLO ISTITUZIONALE DELL’IACP

Non è facile riassumere in poche battute il ruolo istituzionale dell’IACP per Napoli e la sua Provincia, ciò che esso ha rappresentato sino ad oggi nella realtà sociale ed economica della nostra comunità dagli inizi del secolo. L’Istituto fu costituito nel 1908 con il compito preciso di “costruire costantemente, risanando, nell’ambito della città e doverosamente e necessariamente decentrando verso la periferia”. Dal 1908, anno della sua costituzione, l’IACP di Napoli ha svolto una costante attività in un settore di rilevante profilo economico e sociale, con l’obiettivo primario di costruire case per i meno abbienti secondo il dettato della legge Luzzatti del 1903. E’ proprio il carattere di “socialità” che forse, più degli altri, va evidenziato nella storia che accompagna la nascita e la costituzione dell’IACP. La creazione di nuovi rioni edilizi (Luzzatti, Duca d’Aosta, Principe di Piemonte e Vittorio Emanuele) sorti in zone che sembravano condannare ad una condizione permanente di insalubrità e negatività sociale è valsa a configurare il ruolo dell’IACP quale “soggetto di evoluzione sociale”: esso ha infatti restituito a nuova vita la condizione di queste “sacche di malessere urbano” sottraendole ad un destino ineluttabile di abbandono, di incuria, di veri e propri ghetti dalle condizioni di vita inumane. E’ certamente merito dell’IACP aver “saldato” alla città le zone di periferia, aver cancellato in un aggregato urbano la sensazione di esclusione dal contesto sociale metropolitano, annullando così le distanze che intercorrono tra centro e periferia. E’ alla luce di queste risultanze che l’IACP si è reso strumento di risanamento urbanistico e di bonifica sociale: due funzioni consolidatesi e rafforzatesi nell’impegno espletato fino ad oggi. L’attività dell’Istituto si è sviluppata in più periodi:

- nel periodo 1908-1937 furono costruiti oltre 200 fabbricati per n. 16.000 vani complessivi;

- nel periodo 1937-1945 oltre alla riparazione dei danni di guerra, furono realizzati ben 62 fabbricati per n. 3158 vani;

- nel periodo 1945-1960 si ebbe un grande fervore di realizzazioni: furono realizzati n. 890 fabbricati per n. 81.969 vani

- nel periodo 1960-1971 furono costruiti n. 182 fabbricati per n. 50.200 vani.

- Agli inizi degli anni 80 si ebbe con l’ emanazione di alcune leggi quali la legge 25/80, la 94/82 e soprattutto con la legge 457/78, un intensificarsi dell’attività costruttiva, alla quale si unì anche quella del recupero del patrimonio edilizio esistente consistente nel rinnovamento di alcuni rioni degradati, nonché nel recupero - riuso di edifici d’interesse storico-artistico ricadenti nel centro storico della città.

- Dal 1997 ad oggi utilizzando la legge n. 135/97 sono stati programmati ed appaltati vari piani di recupero urbano.

Da segnalare, infine, la legge 560/93 che, consentendo la vendita di una cospicua parte del patrimonio immobiliare, costituisce la base per il rilancio dell’edilizia Residenziale, prevedendo espressamente il reinvestimento e la riqualificazione della stessa. Un’azione sociale, dunque, che si è accompagnata ad un intervento più propriamente economico, che ha messo in circuito proventi notevoli, procurando anche infinite occasioni di lavoro ed esaltando le capacità imprenditoriali e professionali che hanno lavorato al servizio della comunità sociale dell’area metropolitana di Napoli.

D.ssa Annamaria Negro Coordinatore Generale

Page 10: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

10

10

IL CONTESTO FINANZIARIO

Le problematiche dell’IACP di Napoli sono le stesse di quegli IACP, particolarmente del Centro Sud, che hanno incontrato difficoltà dovute all’insorgere,nel tempo, di nuove esigenze da quando, già dagli anni ottanta, la politica relativa all’edilizia residenziale pubblica ha subito gradualmente un radicale cambiamento.

In attuazione del decentramento della materia alle regioni col DPR n° 616/’77, lo

Stato si è via via tirato indietro lasciando gli Istituti Autonomi Case Popolari, che nel corso di quasi un secolo sono stati suoi enti strumentali per gli interventi nell’edilizia residenziale pubblica, alla disciplina regionale.

Indubbiamente è giusto che la politica della casa sia programmata e curata

localmente e che gli IACP, realizzatori e gestori dell’edilizia residenziale pubblica, dipendano dalle regioni. E’ ingiusto però che tali enti siano divenuti, nella visione dei Ministeri dei LL.PP., del Tesoro e delle Finanze, organismi non più meritevoli di protezione.

In passato non v’era legge introduttiva di imposte che non recasse agevolazioni per

gli IACP. Si ricordino le esenzioni venticinquennali da imposte dirette come l’ILOR sui fabbricati, le esenzioni da imposte patrimoniali come l’INVIM decennale e l’I.S.I., le esenzioni da imposte di bollo e registro, ecc.

Con le nuove norme degli anni novanta, non solo sono finite le agevolazioni, ma si

pretende dagli IACP anche l’impossibile. Al riguardo si pensi all’ICI, che per le unità abitative in alcuni comuni addirittura supera l’ammontare annuo dei canoni di locazione.

Ci si è messa anche la Corte Costituzionale che, con sentenza del 1999 ha ritenuto

ininfluente, con riferimento all’ICI, l’inesistenza di capacità contributiva in capo agli IACP, equiparati peraltro ad imprese commerciali.

Si pensi anche all’IRPEG: ogni impresa è esentata da tale imposta sui fabbricati

strumentali; gli IACP sarebbero imprese, ma i fabbricati non sono considerati strumentali e per essi si paga l’IRPEG separatamente dal risultato di bilancio.

Si potrebbe continuare su altre illogicità ed iniquità del sistema. Quel che si voleva

porre in evidenza, come accennato all’inizio, è che solo quegli IACP che hanno potuto riformarsi per tempo ampliando il proprio campo di attività a quello di vera e propria impresa commerciale, sì da supplire con gli utili di questa alle perdite sulla gestione dell’edilizia residenziale pubblica, si sono resi indenni da tali nefasti nuovi aspetti normativi.

E’ da sottolineare che in tali casi la riconversione è stata senz’altro favorita dalle

Regioni che, avendo rivolto attenzione agli IACP di appartenenza con norme di riorganizzazione, hanno anche curato l’adeguamento dei canoni di locazione. In altri casi, com’è per gli enti della Campania e per l’IACP di Napoli in particolare, il campo di attività è rimasto quasi per intero quello altamente deficitario della sola gestione dell’edilizia residenziale pubblica.

Circa la gestione deficitaria il conto è presto fatto: nel 2001 si prevedono entrate da

canoni di locazione per circa Lire 36 miliardi, cui si aggiungono Lire 3,7 miliardi da locali ad uso diverso. Le sole spese di gestione del patrimonio superano i 39 miliardi. Le imposte e tasse, per circa 12 miliardi, e la quota allo Stato di 8 miliardi, potranno trovare parziale

Page 11: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

11

11

copertura soltanto nei proventi delle vendite; ma è chiaro che se si pagano le spese correnti, eliminando pezzi del patrimonio da reddito, si può parlare non già di corretta gestione, bensì di messa in liquidazione.

Nonostante tali e tante difficoltà, cui si è aggiunta una progressiva grave carenza di

personale, l’IACP di Napoli è riuscito sempre ad offrire finora un minimo di servizi all’utenza.

E’ da auspicare che vi sia, con l’intervento della Regione, un radicale cambiamento

che consenta di invertire la tendenza in atto, di rendere economica la gestione e di offrire un miglior livello di servizi. dott. Vincenzo Giliberti Dirigente Settore Economico Finanziario

Page 12: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

12

12

IL RUOLO DELL’IACP NEL RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI NAPOLI

L’attività’ costruttiva dell’IACP ha avuto, negli anni ottanta, una svolta di estremo interesse, nell’ambito di una collaborazione straordinaria ma fattiva con il Comune di Napoli. In un’ottica architettonica moderna di convivenza civile e restituzione del patrimonio artistico della città, l’IACP ha realizzato interventi edilizi volti al recupero e riuso di alcuni edifici di proprietà comunale, siti nel centro storico di Napoli come l’intervento di recupero dell’ ex asilo Girardi (asilo nido e una scuola media di diciotto aule con tutte le

attrezzature complementari e spazi verdi) dell’ex ritiro S. Rita (destinato a sede del

T.A.R. Campania), dell’ex Ospedale della Pace (sede della circoscrizione, uffici

comunali, salone per conferenze e concerti) e della chiesa S. Maria della Pace (restituita alle sue funzioni religiose).

SALONE DELLE FEMMINE EX OSPEDALE S. MARIA DELLA PACE

Page 13: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

13

13

EX ASILO GIRARDI

RECUPERO EX OSPEDALE S. MARIA DELLA PACE

Page 14: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

14

14

OBBIETTIVI DELLA CARTA DEI SERVIZI

L’obbiettivo della carta è principalmente quello di garantire agli utenti prestazioni le cui caratteristiche qualitative siano in grado di soddisfare i bisogni ed inoltre di recuperare il rapporto con gli utenti stessi. Inserendosi nel solco del filone giuridico della trasparenza dell’attività amministrativa e dell’informazione all’utenza, rappresenta un rilevante salto di qualità del servizio pubblico. La Carta dei Servizi si rivolge a tutti gli utenti, contiene gli standard di qualità dei servizi offerti, descrive i progetti di miglioramento della qualità dei servizi ed individua gli strumenti di tutela dell’utente . Gli utenti, laddove riscontrino il mancato rispetto degli impegni contenuti nella Carta, possono tutelare i loro diritti con un reclamo che deve essere presentato presso l’Istituto. Al fine di garantire la completezza e l’agevole accedibilità delle informazione fornite dall’Ente, è da tempo costituito il sito INTERNET www.iacp.napoli.it (cfr. anche infra pagg. 15 e 19). La carta è redatta in conformità alla direttiva del Presidente Del Consiglio dei Ministri del 27/1/94.

Page 15: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

15

15

PRINCIPI ISPIRATORI

I principi ispiratori della carta dei servizi sono:

1) Imparzialità:

Uguaglianza di trattamento per tutti gli utenti senza distinzione; 2) Regolarità:

continuità nell’erogazione dei servizi; 3) Partecipazione:

degli utenti e delle OO.SS. per ottimizzare le funzioni ed i servizi stessi; 4) Trasparenza, Efficienza ed Efficacia:

per coniugare l’esigenza di redditività dell’Ente, con le legittime aspettative degli utenti.

Validità della Carta dei Servizi La carta potrà essere aggiornata sulla base delle indicazioni derivanti dalla sua applicazione, nonché a seguito di variazioni del quadro normativo, sia nazionale che regionale. Eventuali modifiche potranno essere suggerite anche dalle OO.SS. che coadiuveranno i Settori dell’Ente nella individuazione di proposte, iniziative e progetti atti a migliorare il servizio. Pubblicazione della Carta Tale documento sarà trasmesso agli Enti locali ed alle rappresentanze sociali, nonché agli assegnatari che ne faranno richiesta previo rimborso delle sole spese. La carta potrà essere consultata all’indirizzo internet: www. iacp.napoli.it.

Page 16: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

16

16

ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO - PROGRAMMATICO E DI CONTROLLO

Sono Organi dello I.A.C.P. della Provincia di Napoli: 1. Il Presidente 2. Il Consiglio di Amministrazione 3. Il Collegio Sindacale

Presidente Arch. ONORATO VISONE

Vice Presidente Dr. VINCENZO ACAMPORA

Consiglio di Amministrazione Sig. ANTONIO BORRIELLO, Dr. GIOVANNI CRISPINO, Sig. ANTONIO FALANGA, Dr. ANTONIO GIORDANO, Ing. ROCCO MARRAUDINO, Sig. NICOLA PERFETTO, Sig. TIBERIO SAURO, Dr. PASQUALE SOMMESE, Dr. GIUSEPPE VACCARO, Dr. GUSTAVO VALLE.

Collegio Sindacale:

Presidente: Dr. Oreste Pipolo Componenti: Dr. Marcello Cosconati, Dr. Angelo di Lorenzo

Page 17: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

17

17

ORGANI DI GESTIONE BUROCRATICA E STRUTTURA ORGANIZZATIVA Sono organi di gestione burocratica : I Dirigenti

Coordinatore Generale D.ssa Anna Maria Negro Settore Patrimonio D.ssa Claudia Labella Settore Servizi Locativi D.ssa Rosa Poeta Settore Alienazioni Dr. Mario Festa Settore Tecnico Costruzioni Ing. Sergio Tomasetta Settore Tecnico Manutenzioni e

Recupero Edilizio Ing. Francesco Bellinetti

Settore Economico Finanziario Dr. Vincenzo Giliberti Settore Servizi Generali D.ssa Rosa Percuoco Settore Legale Avv. Enrico Marotta Settore Recupero Crediti Avv. Vincenzo Caputo Settore Gestione Stralcio del

Contenzioso Pregresso Avv. Elio R. Fusco

Settore Sistema Informativo Ing. Mario Palumbo Settore Gestione Risorse Umane D.ssa Anna Maria Negro

Tale organizzazione scaturisce dalla delibera del Consiglio di Amministrazione n. 56/1186 del 18/1/2000, ed è suscettibile di variazioni.

Page 18: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

18

18

Sede Centrale e Uffici distaccati

Ufficio / Indirizzo Telefono / Fax Ricevimento del pubblico

Sede Via Domenico Morelli, 75 Napoli

Tel. 081-7973111

Fax 081- 7973238

martedì e venerdì dalle 8,30 alle 14,00

Sportello Accertamento Redditi Via Chiatamone, 3 Napoli

Tel. 081- 7973145

Fax 081- 7973238

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,00

Servizio Manutenzioni (rione La Loggetta)

Via O. Petruccelli, 21

Tel. 081 - 7973300

Fax 081 - 5937549

Zona W/3

Secondigliano (rione 167) Scampia – Napoli

Tel. 081 - 5430765

Fax 081-5432479

Zona W/1

Secondigliano (rione 167) Scampia - Napoli

Tel. 081 5430765

Fax 081-5432479

Zona W/2

Monterusciello Via L. Bovio lotto 14 isol. A Pozzuoli Napoli

Tel. 081 5245208

Fax 081-5246475

Zona W/4

Rione Luzzatti Via T. da Sessa,44 Napoli

Tel. 081 265720

Fax 081-265720

Zona E/1

S. Giovanni a Teduccio Via Figurelle, is.32 Napoli

Tel. 081 7524502

Fax 081-7524502

Zona E/2

Torre Annunziata Via S. Francesco Napoli

Tel. 081 8615256

Fax 081-8615256

Zona E/3

Casamarciano Gescal Piazzale Centrale Nola - Napoli

Tel. 081 8236395

Fax 081-8236395

Zona E/4

Page 19: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

19

19

IL PATRIMONIO IMMOBILIARE IN GESTIONE

Alloggi:

di proprietà dell’IACP n° 29.227

di proprietà aliena n° 7.398

alloggi ceduti a riscatto e amministrati dall’IACP n° 3.427

TOTALE ALLOGGI n° 40.052

Locali ad uso diverso:

Suoli e terreni n° 443

Botteghe e terranei n° 911

Scantinati n° 2.883

TOTALE UNITA’ IMMOBILIARI (situazione al 31.12.2000)

n° 44.289

I dati aggiornati relativi al patrimonio immobiliare potranno essere consultati, in ogni momento, all’indirizzo internet www. iacp.napoli.it.

Page 20: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

20

20

COMMISSIONE PARITETICA DI CONCILIAZIONE

Al fine di garantire il rispetto della "Carta dei Diritti e dei Doveri" degli assegnatari del patrimonio di edilizia residenziale pubblica - adottata con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 5/25 del 14/7/98 - nonché al fine di prevenire possibili contenziosi, è stata istituita la Commissione Paritetica di Conciliazione. Tale organismo svolge una importante funzione consultiva in ordine a problematiche insorte nel corso della gestione del patrimonio, con finalità conciliative di carattere generale, senza rinunzia delle parti alla tutela in sede giurisdizionale. La Commissione è composta: - dal legale rappresentante dell’Ente, - da un rappresentante sindacale per ogni Organizzazione dell’utenza riconosciuta a livello

nazionale, - dai responsabili dei servizi dell’Ente interessati alla gestione del patrimonio o loro delegati.

RIONE C. COLOMBO

Page 21: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

21

21

RIONE S. CATERINA DA SIENA

Page 22: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

22

22

PARTE II

GUIDA ALL’UTENTE

Page 23: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

23

23

SCHEDA N°1

CANONE DI LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI

I criteri di determinazione del canone di locazione sono fissati dalla legge regionale attualmente in vigore, ovvero dalla legge n°19 del 14 agosto 1997. Detta legge individua tre fasce di canone così denominate: Canone A - fascia sociale Canone B - fascia di riferimento Canone C - fascia di decadenza

Canone A - fascia sociale La fascia sociale riguarda i nuclei familiari il cui reddito complessivo, derivante da lavoro dipendente o assimilato, non supera il valore di due pensioni INPS. In questa fascia sono possibili quattro diversi canoni, contraddistinti nella tabella canoni dai codici I.A.C.P. A,B,C,D, in funzione della composizione dei nuclei familiari. I canoni di questa fascia sono determinati in base a percentuali del reddito imponibile, indipendentemente quindi dal valore oggettivo dell’alloggio. Si noti che nessun canone mensile può essere inferiore a £. 5.000 per vano convenzionale (Codice “E”)

Canone B – fascia di riferimento La fascia di riferimento riguarda i nuclei familiari che, non rientrando nella fascia sociale, dispongono di un reddito convenzionale annuo complessivo non superiore al limite fissato per la decadenza dell’assegnazione. Per reddito convenzionale si intende la somma dei redditi convenzionali di tutti i percettori di reddito componenti il nucleo familiare, determinati a partire dal reddito imponibile, detratto un milione per ogni figlio a carico, ridotto del 40% per i redditi da lavoro dipendente o assimilato, abbattuto di un ulteriore milione per ciascun componente oltre i due, non percettore di reddito, diverso dai figli a carico, fino ad un massimo di lire 6.000.000. In questa fascia sono possibili quattordici diversi canoni riferiti a 7 scaglioni di reddito rispettivamente relativi alla coppie di codice in tabella canoni: F-O; G-P; H-Q; I-R; J-S; K-T; L-U.

Page 24: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

24

24

Canone C- fascia di decadenza Il primo codice di ciascuna coppia conduce ad un canone che è funzione di parametri oggettivi dell’alloggio, il secondo codice riporta ad un canone corrispondente ad una percentuale del reddito convenzionale. Il conduttore, nell’ambito dello scaglione, è tenuto al pagamento dell’importo a lui più favorevole. La fascia di decadenza riguarda i nuclei familiari che dispongono di un reddito convenzionale annuo complessivo superiore al limite fissato per la decadenza dell’assegnazione. In questa fascia sono possibili quattro diversi canoni, relativi a quattro scaglioni di reddito convenzionale, contraddistinti nella tabella canoni dai codici M, Z, X, W. A ciascuno scaglione corrisponde un canone pari al valore dell’equo canone, secondo la legge 392/78, rispettivamente incrementato del 10%, 20%, 30%, 50%. I “canoni provvisori” e quelli “predeterminati”, distinti in tabella dai codici “Y”, “N”, possono essere definiti canoni tecnici e sono utilizzati per situazioni transitorie o casi particolari.

Page 25: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

25

25

Tabella canoni

determinazione dei canoni di locazione in base alla legge regionale n°19 del 14/8/1997

Condizioni di accesso Canone

codice I II III IV Applicato

A Redd. esclus. da lavoro dip/pens Redd. Impon. <=2 pensioni min. Compon. <=2 Tutti ultra60

3% redd. Imp.

B Redd. esclus. da lavoro dip/pens Redd. Impon. <=2 pensioni min. Compon. <=7 *****

3% redd. Imp.

C Redd. esclus. da lavoro dip/pens Redd. Impon. <=2 pensioni min. Compon. <=5 *****

4% redd. Imp.

D Redd. esclus. da lavoro dip/pens Redd. Impon. <=2 pensioni min. Compon. <=5 *****

5% redd. Imp.

E Canone minimo consentito ***** Canone risult.<5000 *****

£.5000 v.c. /mese

F Redd. Conv. <=12.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.09

***** *****

0.50base39/93

O Redd. Conv. <=12.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.09

***** *****

9%redd. Conv.

G Redd. Conv. <=16.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.10

***** *****

0.60base39/93.

P Redd. Conv. <=16.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.10

***** *****

10%redd. Conv.

H Redd. Conv. <=21.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.11

***** *****

0.65base39/93.

Q Redd. Conv. <=21.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.11

***** *****

11%redd. Conv.

I Redd. Conv. <=25.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.12

***** *****

0.70base39/93.

R Redd. Conv. <=25.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.12

***** *****

12%redd. Conv.

J Redd. Conv. <=29.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.13

***** *****

0.75base39/93.

S Redd. Conv. <=29.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.13

***** *****

13%redd. Conv.

K Redd. Conv. <=33.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.14

***** *****

0.80base39/93.

T Redd. Conv. <=33.000.000 Canone Risultante <Rconv*0.14

***** *****

14%redd. Conv.

L Redd. Conv. <=limite decadenza Canone Risultante <Rconv*0.15

***** *****

0.90base39/93

U Redd. Conv. <=limite decadenza Canone Risultante <Rconv*0.15

***** *****

15%redd. Conv.

M Redd. Conv. <=limite dec +10% ***** ***** *****

1.10 base392/78.

Z Redd. Conv. <=limite dec +20% ***** ***** *****

1.20 base392/78.

X Redd. Conv. <=limite dec +30% ***** ***** *****

1.30 base392/78.

W Redd. Conv. <=limite dec +30% ***** ***** *****

1.50 base392/78.

N Canoni provvisori predeterminati ***** ***** *****

Base 392 determina ufficio

Page 26: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

26

26

SCHEDA N°2

MODALITA’ DI PAGAMENTO DEL CANONE

Procedura La bolletta per il versamento dei canoni di locazione, o della rate di riscatto o di qualsiasi altra spesa a carico dell’utente, vengono recapitate direttamente all’indirizzo di ciascun utente. La spedizione è trimestrale e relativa a tre mensilità del canone, ciascuna delle quali dovrà essere corrisposta entro i primi dieci giorni del mese di riferimento come puntualmente riportato nella stessa bolletta. A titolo esemplificativo, nel primo trimestre vengono trasmessi i bollettini relativi alle mensilità di gennaio, febbraio, e marzo, nel secondo trimestre le altre mensilità e così via, ricordando che dovrà essere versata una sola bolletta per ciascun mese di riferimento. La spedizione avviene entro il mese precedente di ciascun trimestre, proprio per dare modo di effettuare puntualmente i versamenti entro le scadenze prefissate e riportate in ogni singolo bollettino. Se per motivi eccezionali la spedizione dovesse subire ritardi, si posticiperà anche la data di pagamento delle relative mensilità, indicando, nei bollettini stessi, le nuove scadenze. Il pagamento potrà avvenire presso qualsiasi ufficio postale. Note e osservazioni In caso di inottemperanza, decorsi 20 giorni dal mancato pagamento, l’Istituto applica gli interessi legali e l'indennità di mora ,ai sensi dell’art. 1282 c.c. Il mancato pagamento di tre mensilità di canone, a qualsiasi titolo dovuto, è causa di risoluzione contrattuale. L'Istituto, sulla scorta della circolare Regione Campania n. 2 del 12/3/98, previa diffida all'assegnatario, portata a conoscenza del Comune interessato, decorsi inutilmente 60 giorni, richiederà l'emissione del provvedimento di decadenza, con conseguente risoluzione contrattuale. È opportuno che l’utente presti attenzione ai messaggi stampati periodicamente sulla bolletta negli appositi spazi ed agli avvisi relativi ad eventuali bollette precedenti non pagate. Il bollettino premarcato costituisce l’unico mezzo di pagamento riconosciuto; pertanto l’utente è tenuto, nel caso di contestazione del canone e degli oneri accessori, a non prendere alcuna iniziativa di autoriduzione dei corrispettivi, utilizzando altri mezzi di pagamento, che lo metterebbero in uno stato di morosità, perseguibile legalmente. Responsabile del procedimento di rendicontazione è il Settore Economico-Finanziario. Responsabile del procedimento di bollettazione è il Settore Sistema Informativo.

Page 27: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

27

27

SCHEDA N°3

MOROSITA’

Procedura Il puntuale pagamento dei canoni è uno dei principali doveri dell’assegnatario. In caso di morosità superiore a tre mesi, si provvede a diffidare l’interessato, concedendo 60gg., a termine di legge, per il saldo del debito. In caso di inadempienza, ai sensi dell’art. 20 lett. g) della richiamata L.R. 18/97, dovrà essere richiesta ai Comuni competenti la decadenza dall’assegnazione. Tale provvedimento comporta la risoluzione del rapporto contrattuale ed il rilascio dell’alloggio. Contemporaneamente alla decadenza dall’assegnazione viene anche avviata la procedura legale per il recupero del credito. Ulteriori informazioni Si ricorda che non sempre si attiva automaticamente la procedura di decadenza e la procedura legale poiché, se l’inadempienza è dovuta a stato di disoccupazione, grave malattia o altra grave difficoltà a corrispondere regolarmente il canone, l’Ente può concedere, ove ne ricorrano le condizioni, i benefici previsti dalla legge regionale (sospensione della risoluzione contrattuale per sei mesi, prorogabile per altri sei mesi). L’ assegnatario, per ottenere questi benefici, dovrà tuttavia segnalare il proprio grave disagio all' Istituto, esibendo la documentazione di sostegno. Responsabile dell’avvio del procedimento (invio atti al Comune) per l’emanazione del provvedimento di decadenza è il Settore Servizi Locativi. Responsabile del recupero giudiziario del credito, è il Settore Recupero Crediti. Responsabile del procedimento di contestazione della morosità, della rateazione e del controllo sulla regolarità contabile è il Settore Economico Finanziario.

Page 28: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

28

28

SCHEDA N°4

CONTRATTO DI LOCAZIONE ALLOGGIO

Procedura: L’Istituto procede alla stipula del contratto dopo il ricevimento, da parte dei comuni, dei decreti di assegnazione dell’alloggio. Documentazione necessaria:

• stato di famiglia; • documentazione relativa al reddito di ciascun componente il nucleo familiare; • documento di riconoscimento; • codice fiscale; • decreto di assegnazione; • copia della lettera di invito; • somma minima di £.400.000 per n°3 mensilità di deposito, quota imposta di registro e

altri rimborsi; • n° 4 marche da bollo da £. 20.000 .

La documentazione anagrafica e la certificazione relativa al reddito possono essere sostituite da autocertificazione, ai sensi del DPR 28/12/2000 n. 445. Descrizione della procedura L’assegnatario viene convocato con lettera raccomandata per la stipula del contratto e la successiva consegna delle chiavi. Ulteriori informazioni Se la consegna dell’alloggio avviene entro i primi 15 gg. del mese, è dovuto anche il canone del mese in corso, altrimenti il primo canone dovuto è quello del mese successivo. Dell’avvenuta stipula l’Istituto avvisa l’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’alloggio deve essere occupato entro 30 giorni dalla consegna delle chiavi. Responsabile del procedimento per la stipula del contratto è il Settore Servizi Locativi. Responsabile del procedimento per la consegna dell’alloggio è il Settore Tecnico Manutenzione e Recupero Edilizio.

Page 29: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

29

29

SCHEDA N°5

LOCAZIONE D’IMMOBILI NON ABITATIVI

Procedura I locali ad uso diverso dall’abitazione (negozi, depositi assoggettati alla legge 392/78 e successive modifiche) e i suoli sono locati alle condizioni di mercato, utilizzando le seguenti procedure:

1) predisposizione di una stima-base indicante la descrizione, la consistenza, la destinazione d’uso, l’ubicazione ed il canone di riferimento;

2) comunicazione al pubblico delle disponibilità dei locali liberi mediante affissioni e/o pubblicazioni di avviso a mezzo stampa;

3) acquisizione, entro la data fissata dal bando, delle offerte (in busta chiusa) degli interessati;

4) assegnazione al migliore offerente sulla base dei parametri indicati. Le offerte vanno indirizzate a: IACP Servizi Locativi – Via Domenico Morelli, 75 - a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Responsabile delle pratiche di locazione immobili ad uso diverso è il Settore Servizi Locativi.

Page 30: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

30

30

SCHEDA N°6

ACCERTAMENTO PERIODICO DEL REDDITO

Procedura L'art. 3 della L.R. n. 18/97 prevede l’aggiornamento – con cadenza biennale – della situazione reddituale degli assegnatari al fine del calcolo del canone da corrispondere. L'Istituto rappresenta che, per quanto riguarda il patrimonio da esso gestito, dal 2 gennaio al 30 giugno di ogni anno dispari, chiede alla propria utenza di dichiarare il reddito complessivo familiare annuo. La modulistica necessaria potrà essere acquisita direttamente presso lo “Sportello del Cittadino” dello stesso Istituto – via Chiatamone n°3 - ovvero attraverso le Organizzazioni Sindacali accreditate presso l’IACP. L’autocertificazione, debitamente compilata e sottoscritta, potrà essere consegnata:

- presso lo “Sportello del Cittadino” come sopra ubicato; - tramite le OO.SS.; - a mezzo Servizio Postale.

Qualora l’autocertificazione fosse consegnata da persona diversa dal conduttore o a mezzo servizio Postale, dovrà essere accompagnata da fotocopia di valido documento di riconoscimento del dichiarante.

E’ prevista la verifica di quanto autocertificato, da parte di questo IACP, attraverso altre P.A. . L’accertamento di falsità della dichiarazione darà luogo all’attivazione, in danno del dichiarante, dei procedimenti previsti dal codice penale. La consegna dell’autocertificazione è obbligatoria allo scopo di :

- determinare il canone di locazione ovvero l’indennità di occupazione; - verificare la sussistenza del possesso dei requisiti necessari per la fruizione di un alloggio

ERP; - verificare la consistenza del nucleo familiare occupante l’immobile.

La mancata presentazione dell’autocertificazione, nel termine perentorio di 180 giorni dal 30 giugno di ogni anno, è causa di decadenza dall’assegnazione e della imposizione di una indennità di occupazione pari al 150% dell’equo canone. Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi

Page 31: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

31

31

SCHEDA N°7

DOMANDA DI REVISIONE DEL CANONE Procedura Qualora il reddito del nucleo familiare abbia subito una diminuzione, l’assegnatario può presentare domanda per ottenere la revisione del canone. La documentazione necessaria è la stessa di quella prevista per l’accertamento periodico del reddito. Ulteriori informazioni La riduzione del canone, ai sensi dell’art. 3 comma 6 della L. R. 19/97 (decesso, licenziamento) decorre dal mese successivo alla richiesta. Si ricorda che i presupposti per la revisione sussistono qualora la diminuzione reddituale comporti una variazione della fascia di appartenenza. Per altre cause di diminuzione del reddito (trasferimento di un componente) la riduzione del canone decorre, invece, dall’anno successivo a quello in cui si è verificata la diminuzione del reddito stesso. Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi, che provvederà ad effettuare la variazione, con tutti i necessari conguagli.

Page 32: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

32

32

SCHEDA N°8 VOLTURA CONTRATTO

Procedura La voltura del contratto di locazione va richiesta nei seguenti casi:

1) per decesso dell’assegnatario; 2) nell’ipotesi di separazione e di scioglimento di matrimonio tra coniugi; 3) nel caso di cessazione della convivenza more uxorio; 4) in caso di abbandono dell’alloggio da parte del titolare.

Nella prima eventualità subentrano nel contratto i componenti del nucleo familiare, purché conviventi da almeno due anni, nell’ordine stabilito dalla legge e cioè il coniuge, i figli legittimi, naturali, riconosciuti ed adottivi e gli affiliati. Hanno altresì diritto il convivente more uxorio, gli ascendenti, i discendenti, i collaterali fino al 3° grado, purché la stabile convivenza abbia avuto inizio da almeno due anni e sia dimostrata nelle forme di legge. Possono essere considerati conviventi anche persone non legate da vincoli di parentela o affinità purché la convivenza sia stata istituita con carattere di stabilità e sia stata finalizzata all’assistenza di persone presenti nel nucleo familiare . Tale ulteriore forma di convivenza deve essersi instaurata da almeno due anni e risultare da certificazione anagrafica. Nel caso di separazione coniugale l’Ente predisporrà il nuovo contratto uniformandosi alle decisioni del giudice, contenute nel dispositivo della sentenza definitiva di separazione o di divorzio non gravata da opposizione. Infine, nel caso di abbandono dell’alloggio da parte del titolare, la voltura verrà concessa secondo l’ordine sopraindicato purché il richiedente sia in possesso dei requisiti previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, previa rinuncia dell’assegnatario, ovvero risoluzione del contratto in danno dello stesso. Documentazione necessaria:

- domanda in carta semplice da parte dell’avente titolo al subentro con l’opportuna motivazione;

- autocertificazione attestante il possesso dei requisiti di legge come da apposita modulistica ai sensi del DPR 28/12/2000 n. 445;

- fotocopia dei codici fiscali degli occupanti l’alloggio.

Page 33: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

33

33

Eventualmente anche: - certificato di morte; - copia della sentenza definitiva di separazione di coniugi; - reddito familiare annuo . Anche questi documenti possono essere resi con autocertificazione.

Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi.

SCAMPIA SECONDIGLIANO

Page 34: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

34

34

SCHEDA N°9

AMPLIAMENTO DEL NUCLEO FAMILIARE

Procedura Ai fini degli accrescimenti naturali, il nucleo familiare titolare dell’assegnazione può essere ampliato esclusivamente nei seguenti casi:

1) matrimonio; 2) adozione di minore; 3) convivenza more uxorio anche con figli naturali riconosciuti; 4) rientro nel nucleo familiare del coniuge dell’assegnatario che, già componente del

nucleo medesimo, abbia abbandonato l’alloggio; 5) rientro nel nucleo familiare del figlio che abbia abbandonato l’alloggio, secondo quanto

attestato dal certificato storico – anagrafico; Descrizione della procedura Per ottenere l’autorizzazione all’ampliamento si dovrà presentare apposita domanda all’Istituto il quale accoglierà la richiesta, variando la composizione del nucleo familiare, dopo aver verificato il possesso dei requisiti per la permanenza nell’alloggio. L’eventuale autorizzazione conferirà ai nuovi componenti il diritto al subentro nell’assegnazione. Il canone di locazione dovrà tenere conto anche della capacità economica dei nuovi membri del nucleo ed avrà decorrenza dal mese successivo alla richiesta di ampliamento. Documentazione necessaria:

- domanda dell’assegnatario indirizzata all’Istituto ; - ultima dichiarazione dei redditi per i nuovi componenti; - Autocertificazione ai sensi della legge Bassanini relativamente al possesso dei requisiti di

legge per l’accesso all’ERP da parte degli stessi.

Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi.

Page 35: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

35

35

SCHEDA N°10

OSPITALITA’ TEMPORANEA

Procedura

A differenza dell’ampliamento riportato nel precedente paragrafo, l’ospitalità di terze persone non conferisce alcun diritto nell’assegnazione e nel subentro. E’ ammessa, previa autorizzazione dell’Ente, l’ospitalità temporanea di terze persone (legate o meno da parentela con l’assegnatario) per un periodo non superiore a due anni e prorogabile solamente per un ulteriore biennio, qualora l’istanza di ospitalità dell’assegnatario scaturisca da obiettive esigenze di assistenza a tempo indeterminato o da altro giustificato motivo. In questo caso dovrà essere presentata apposita e motivata domanda all’Istituto, con l’indicazione dei dati anagrafici dell’ospite. L’eventuale autorizzazione non conferisce alcun diritto nell’assegnazione e nel subentro. Documentazione necessaria:

- domanda dell’assegnatario all’Istituto.

Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi.

Page 36: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

36

36

SCHEDA N°11

ANNULLAMENTO DELL’ASSEGNAZIONE

Procedura E’ possibile incorrere nella perdita dell’alloggio per annullamento dell’assegnazione nei seguenti casi:

- per assegnazione avvenuta in contrasto con le norme vigenti al momento dell’assegnazione medesima;

- per assegnazione ottenuta sulla base di dichiarazioni mendaci o di documentazioni risultate false. In presenza di tali condizioni, accertate prima della consegna dell’alloggio o nel corso del rapporto locativo, il Comune competente per territorio trasmette all’apposita Commissione, di cui all’art. 6 della Legge Regionale, le risultanze degli accertamenti, unitamente alle controdeduzioni dell’interessato in ordine alla preventiva diffida notificata a cura dello stesso Comune. La Commissione, riscontrate le condizioni sopraindicate, esprime il parere obbligatorio e vincolante sulla scorta del quale viene pronunziato - nei successivi 30 gg. - a cura del Sindaco, l’annullamento dell’assegnazione, che comporta la risoluzione di diritto del contratto. L’ordinanza del Sindaco, che deve contenere il termine per il rilascio, non superiore a 6 mesi, costituisce titolo esecutivo nei confronti dell’assegnatario e di chiunque occupi l’alloggio; la predetta ordinanza non è soggetta a graduazioni o proroghe ed ha carattere definitivo. La Commissione, qualora formuli parere favorevole all’annullamento dell’assegnazione per dichiarazioni o attestazioni false, provvede a trasmettere gli atti relativi alla competente autorità giudiziaria. Responsabile del procedimento di richiesta di annullamento dell’assegnazione in presenza di condizioni accertate nel corso del rapporto locativo, è il Settore Servizi Locativi.

Page 37: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

37

37

SCHEDA N°12

DECADENZA DALL’ASSEGNAZIONE

Procedura Anche questo capitolo tratta della possibilità di perdere l’alloggio e richiede, pertanto, la massima attenzione. La decadenza dall’assegnazione viene dichiarata dal Sindaco quando l’assegnatario:

• abbia ceduto o sublocato, in tutto o in parte, l’alloggio assegnatogli o ne abbia mutato la destinazione d’uso;

• non abiti stabilmente nell’alloggio assegnato, salva autorizzazione dell’ente gestore, giustificata da gravi motivi;

• abbia adibito l’alloggio ad attività illecita; • abbia perduto i requisiti prescritti per l’assegnazione, salvo quanto stabilito per il

reddito dall’art. 21 legge regionale n° 18/97; • non abbia occupato l’alloggio entro 30 gg. dalla stipula del contratto (o 45 gg. per i

lavoratori emigrati all’estero); • sia responsabile di grave e reiterata inosservanza alle norme del regolamento

condominiale o dell’autogestione; • abbia una morosità nel pagamento dei canoni, spese di autogestione e oneri accessori,

superiori a tre mesi; • non abbia prodotto l’autocertificazione relativa al reddito nei termini di legge. Per il procedimento di dichiarazione della decadenza si applicano le stesse disposizioni previste per l’annullamento dell’assegnazione, fatta eccezione per il parere della Commissione, di cui all’art. 6 della precitata legge regionale. La decadenza dall’assegnazione comporta la risoluzione di diritto del contratto e il rilascio immediato dell’alloggio. Ulteriori informazioni In caso di mancato rilascio dell’alloggio entro i termini prefissati dall’ordinanza Sindacale, l’Istituto si attiverà, tramite il proprio Settore Legale, per riottenere coattivamente il possesso dell’immobile.

Page 38: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

38

38

SCHEDA N°13

DECADENZA PER MANCATO INVIO DEL REDDITO Procedura La qualifica di assegnatario si perde anche nel caso in cui non venga prodotta la dichiarazione reddituale, nonostante il sollecito–diffida alla presentazione, nel termine ultimo di 180 giorni. Per il periodo di permanenza è dovuto un canone pari all’equo canone aumentato del 50%. Responsabile del procedimento di decadenza dall’assegnazione è il Settore Servizi Locativi. Nell’eventualità di ricorsi giurisdizionali, responsabile del procedimento è il Settore Legale.

RIONE TRAIANO

Page 39: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

39

39

SCHEDA N°14

OCCUPAZIONE SENZA TITOLO

Procedura Chiunque occupi abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica è perseguito con querela ai sensi dell’art. 633 del codice penale. L’Istituto inoltre invierà diffida, a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, intimando il rilascio dell’alloggio entro 15 gg., assegnando stesso termine per la presentazione di controdeduzioni scritte e di documenti. Decorso tale termine, l’occupazione abusiva verrà comunicata al Comune competente per l’attivazione del procedimento di rilascio. Inoltre, l’occupante sarà assoggettato al pagamento dell’indennità di occupazione (pari al canone) oltre al pagamento della sanzione amministrativa, oggi determinata in £. 500.000. Ulteriori informazioni Detta intimazione di rilascio, nel termine di 30 gg., costituisce titolo esecutivo e non è soggetta a graduazioni o proroghe. Le strutture competenti a perseguire le occupazioni abusive sono :

- il Settore Servizi Locativi - il Settore Legale.

Page 40: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

40

40

SCHEDA N°15

RICONSEGNA DELL’ALLOGGIO

Procedura L’utente, in caso di rilascio dell’alloggio, invierà all’Istituto apposita lettera scritta con preavviso di 90 giorni. Successivamente i nostri uffici risponderanno, illustrando le modalità per il rilascio dell’alloggio e concordando la data per la riconsegna delle chiavi, mediante sottoscrizione di un verbale di riconsegna in contraddittorio tra l’incaricato dell’Ente e l’inquilino. Nella nostra comunicazione viene principalmente richiesto di:

- sgomberare completamente l’alloggio e le relative pertinenze (cantina, garage, ecc.); - demolire eventuali opere abusive eseguite senza la preventiva autorizzazione dell’Istituto,

ripristinando tutti i locali e pertinenze nella situazione originaria; - eseguire la pulizia di tutti i vani; - disdire tutti i contratti relativi agli allacciamenti di acqua, luce e gas, nonché quelli

telefonici; Per quanto riguarda il pagamento del canone, si ricorda che dovrà essere versata anche la mensilità in cui avviene la riconsegna delle chiavi, così come sono dovute all’amministratore le spese condominiali sino alla fine dello stesso mese. In caso di scioglimento del rapporto di locazione va restituito il deposito cauzionale, maggiorato degli interessi legali maturati, fermo restando il diritto dell’Ente a rivalersi dello stesso nelle ipotesi di danno. Ulteriori informazioni Va infine ricordato che, se l’assegnatario non adempie a quanto prescritto ai punti a) b) c), vi provvederà direttamente l’Istituto, addebitando successivamente tutti i costi diretti ed indiretti dell’intervento. Qualora l’alloggio non venisse rilasciato con le modalità di cui sopra, ma abbandonato o ceduto a terzi, l’assegnatario verrà sanzionato con l’addebito di una somma da £. 5.000.000 a £. 10.000.000, in relazione al valore catastale dell’immobile, ai sensi della legge n° 13/00. Se verranno correttamente rispettate tutte le procedure sopraelencate, l’Istituto provvederà alla restituzione del deposito cauzionale, a suo tempo versato dall’assegnatario. Responsabile del procedimento per la restituzione del deposito cauzionale è il Settore Servizi Locativi

Page 41: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

41

41

SCHEDA N°16

REGOLARIZZAZIONE DEL RAPPORTO LOCATIVO

Procedura Chiunque occupi un alloggio di edilizia residenziale pubblica alla data del 31/12/1998, può accedere alla regolarizzazione del rapporto locativo ai sensi dell’art. 1 della L. R. del 14/4/2000 n° 13, previo accertamento del possesso dei requisiti prescritti dall’art. 2 della L. R. del 2/7/97 n° 18. Requisiti I requisiti per poter ottenere la regolarizzazione del rapporto locativo sono i seguenti:

- cittadinanza Italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea; - non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle

esigenze del nucleo familiare, nell’ambito della provincia di Napoli; - non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più alloggi, ubicati

in qualsiasi località, il cui valore locativo complessivo sia almeno pari al valore locativo di un alloggio adeguato, di categoria A/3 classe III, calcolato sulla base dei valori medi delle zone censuarie del comune ove è ubicato l’alloggio da sanare;

- assenza di precedenti assegnazioni in proprietà con patto di futura vendita di alloggio realizzato con contributi pubblici e assenza di precedenti finanziamenti agevolati, in qualunque forma concessi dallo Stato o da enti pubblici, sempre che l’alloggio non sia più utilizzabile ovvero perito senza che l’abusivo abbia diritto al risarcimento danni;

- non aver ceduto in tutto o in parte l’alloggio eventualmente assegnato in precedenza in locazione semplice;

- reddito convenzionale annuo complessivo del nucleo familiare non superiore a £. 36.750.000. Detrazioni dal reddito reale: £. 1.000.000 per ogni figlio a carico e, solo per lavoratori dipendenti, 40% dalla somma dei redditi fiscalmente imponibili di tutti i componenti del nucleo stesso. Condizioni La regolarizzazione del rapporto locativo potrà avvenire a condizione che:

- l’abusivo paghi la morosità esistente sull’alloggio anche in forma rateizzata ai sensi del 3° comma dell’art. 33 LR 18/97;

- l’occupante non abbia sottratto il godimento dell’alloggio ad assegnatario già individuato in una graduatoria pubblicata a norma di legge;

- l’abusivo o il coniuge non abbiano subito condanne penali per reati associativi. Documentazione La documentazione da allegare alla richiesta di regolarizzazione è indicata nel modulo disponibile presso il Settore Servizi Locativi. Alla richiesta, se inviata per posta, deve essere allegata fotocopia del documento d’identità valido del richiedente.

Page 42: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

42

42

Ulteriori informazioni Dopo l’istruttoria della domanda di sanatoria per l’inesistenza di diritti di terzi sull’alloggio, l’istanza sarà inviata alla Commissione Assegnazione Alloggi, istituita ai sensi dell’art. 3 della L.R. n° 18/97, che esprimerà il parere, obbligatorio e vincolante, circa il possesso da parte dell’occupante dei requisiti per accedere all’assegnazione di un alloggio di edilizia Residenziale Pubblica. All’esito del parere della Commissione Assegnazione Alloggi, il Settore Locazioni predisporrà il provvedimento di regolarizzazione con conseguente stipula del contratto di locazione. Il contratto potrà essere sottoscritto dall’abusivo solo dopo il ripianamento dell’eventuale debito esistente sull’alloggio, anche in forma rateizzata. Responsabile del procedimento di regolarizzazione del rapporto locativo è il Settore Servizi Locativi.

Page 43: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

43

43

SCHEDA N°17

MOBILITA’ NEGLI ALLOGGI DI E.R.P.

Nel corso del rapporto contrattuale possono cambiare i bisogni e le esigenze del nucleo assegnatario, per sopravvenute condizioni di sovraffollamento, di sottoutilizzo, per problemi di salute o per qualsiasi altro grave disagio abitativo. Allo scopo di far fronte adeguatamente alle suddette circostanze e conseguire, pertanto, un ottimale utilizzo del patrimonio abitativo, l’Istituto predisporrà - secondo le modalità e la periodicità previste dall' apposito regolamento adottato dalla Regione Campania (v. appendice 1), programmi di mobilità dell’utenza, per favorire le domande di cambio di alloggio da parte degli interessati.

SCAMBI CONSENSUALI

Procedura Due assegnatari che intendono scambiare i rispettivi alloggi dovranno presentare una semplice domanda all’Istituto, corredata dalle opportune motivazioni e/o documentazione comprovante la volontà allo scambio reciproco. Se vi sono i requisiti prescritti per il mantenimento dell’assegnazione, se non vi è morosità od altri particolari motivi ostativi, il Settore Servizi Locativi provvederà alla stipula dei nuovi contratti e ai conseguenti aggiornamenti dei canoni e dell’anagrafe dell’utenza. Lo scambio materiale degli immobili dovrà avvenire solo dopo la stipula dei nuovi contratti. Documenti necessari:

• domanda in carta semplice degli interessati allo scambio, indirizzata all’Istituto; • eventuale autocertificazione comprovante le motivazioni dello scambio. Responsabile del procedimento è il Settore Servizi Locativi. Ulteriori informazioni Informazioni più dettagliate, in merito ai criteri e alle modalità per dare corso alla mobilità negli alloggi ERP, potranno attingersi dal regolamento adottato dalla Giunta della Regione Campania in data 2 febbraio 2001 - in attuazione dell'art. 18 L.R. n. 18/97 - riportato in appendice alla presente Carta. In ogni caso, sarà cura dell'Ente comunicare tempestivamente agli Utenti eventuali ulteriori informazioni

Page 44: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

44

44

SCHEDA N°18

OPERE ABUSIVE

Procedure Nel corso dei sopralluoghi che vengono eseguiti da parte dei nostri tecnici si riscontra tal volta che l’assegnatario ha apportato talune modifiche all’alloggio od alle parti comuni del fabbricato, come , ad esempio, l’installazione di verande, di pensiline, la realizzazione di box prefabbricati, la recinzione di parte di area verde ecc., senza alcuna autorizzazione da parte dell’Istituto e degli Enti competenti a rilasciare le apposite concessioni di legge. Va allora ricordato che qualsiasi opera tesa a modificare sostanzialmente l’alloggio e le sue pertinenze comporta la risoluzione del contratto di locazione.

Ulteriori informazioni Va ricordato inoltre che, spesso, la presenza di manufatti abusivi ha impedito, o sensibilmente ritardato, le procedure di vendita dell’alloggio, provocando un danno economico all’ Istituto ed agli stessi assegnatari richiedenti la proprietà dell’immobile. Ancora oggi sono in corso molte istruttorie per la rimozione di diverse opere realizzate senza le preventive autorizzazioni di legge per cui, sino alla conclusione del procedimento, non sarà possibile dar luogo alla cessione degli alloggi; senza dimenticare che dette regolarizzazioni comportano oneri e costi non indifferenti per gli assegnatari responsabili degli abusi.

Per varie ragioni è quindi sempre indispensabile attenersi alle norme generali ed a quelle riportate sul contratto di locazione e rispettivo regolamento. Si informa l'Utenza che l'Istituto, venuto a conoscenza dell’abuso edilizio realizzato, attraverso i propri servizi tecnici o anche attraverso segnalazioni, provvede a denunciare l'abuso all'Autorità Giudiziaria penale ed a informare il Comune competente perché provveda - ai sensi dell'art. 7 legge 28/2/1985 n. 47, alla rimozione del manufatto anche in danno dell' autore. Il Servizio competente a tutelare il patrimonio dell’Ente dagli abusi edilizi è il Settore Patrimonio.

Page 45: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

45

45

RIONE TRAIANO

Page 46: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

46

46

SCHEDA N°19

COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONDOMINIO

Procedura A differenza dei regimi in autogestione, il condominio viene costituito quando nello stesso edificio vi sono sia alloggi in locazione che alloggi già venduti e di proprietà di terzi. In questa eventualità il condominio si costituisce a norma del codice civile.

Qualora l'Istituto fosse titolare della maggioranza degli alloggi, il condominio viene costituito solo su richiesta dei proprietari. In queste realtà l’assegnatario dovrà:

• rivolgersi all’amministratore per tutti i problemi inerenti la gestione e la manutenzione delle parti comuni dell’edificio;

• rispettare il regolamento condominiale oltre al regolamento per gli inquilini, come da direttive dell’Ente.

Per interventi di competenza del proprietario degli immobili interverrà l’Istituto tramite i propri Settori competenti. L’assegnatario è comunque tenuto all’osservanza della Carta dei Servizi ove sono specificati gli interventi e le spese a carico, rispettivamente, dell’inquilino e del proprietario IACP.

Come per le autogestioni, anche nel condominio l’assegnatario è tenuto a versare le spese di relativa competenza per non incorrere nelle procedure coattive descritte nel successivo paragrafo.

Responsabile delle problematiche relative alle gestioni condominiali è il Settore Patrimonio.

Page 47: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

47

47

SCHEDA N°20

AUTOGESTIONI

Procedura Si premette che, ai sensi dell'art. 16 della L.R. n. 18/97, a decorrere dalla data di entrata in vigore della stessa, per gli alloggi di nuova costruzione il contratto deve prevedere - comunque - l'assunzione obbligatoria diretta della gestione dei servizi comuni da parte degli assegnatari. Per la generalità degli assegnatari, su richiesta del 60% degli stessi, relativamente alle unità immobiliari, l’Istituto autorizza l’autogestione dei servizi a carico dell’utenza, che potrà riguardare la generalità degli stessi o anche parte di essi. La concessione dell’autorizzazione all’autogestione verrà data entro 60 giorni dalla richiesta avanzata dagli interessati. All’uopo dovrà essere stipulata apposita convenzione tra l’Ente e il rappresentante degli assegnatari. L’autogestione sarà disciplinata dall’apposito regolamento, allegato alla presente Carta, e dalla convenzione di cui all’art. 16 L. R. 2/7/97 n°18.

Questo sta a significare che gli assegnatari possono assumere la gestione diretta di taluni servizi, quali il riscaldamento centralizzato, l’impianto dell’ascensore, la luce scale, il taglio dell’erba e così via, versando la propria quota al rappresentante dell’autogestione, che si assumerà la responsabilità del corretto funzionamento e del pagamento delle utenze e delle prestazioni.

Detto rappresentante dovrà essere eletto dall’assemblea degli assegnatari che potranno contare sulla consulenza dei nostri uffici.

Generalmente il responsabile dell’autogestione avrà i seguenti principali compiti:

• provvedere all’apertura delle utenze presso gli enti competenti per ottenere l’erogazione dei servizi comuni autorizzati con la convenzione;

• gestire successivamente questi servizi; • convocare annualmente l’assemblea ordinaria di tutti gli assegnatari per la redazione

del bilancio consuntivo e cioè per l’approvazione del rendiconto dell’anno trascorso, nonché per l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio successivo.

L’assegnatario residente in un fabbricato già in autogestione dovrà:

• rivolgersi al proprio rappresentante per tutti i problemi inerenti la gestione dei servizi

comuni; • partecipare alle assemblee ordinarie e straordinarie convocate dal proprio

rappresentante per discutere ed approvare le delibere relative alla gestione dei richiamati servizi comuni;

• versare al rappresentante la propria quota parte di spesa di gestione.

Page 48: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

48

48

Ulteriori informazioni Si ricorda che, nell’ipotesi di morosità nei confronti dell’autogestione, l’assegnatario sarà considerato a tutti gli effetti inadempiente agli obblighi contrattuali e come tale perseguibile secondo le modalità già illustrate nel paragrafo relativo alla morosità per canoni di locazione.

Responsabile del procedimento di costituzione e di controllo sul funzionamento delle autogestioni è il Settore Patrimonio.

RIONE TRAIANO

Page 49: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

49

49

SCHEDA N°21

L’ACQUISTO DEGLI ALLOGGI AI SENSI DELLA LEGGE 560/93

Non tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono in vendita, ma soltanto quelli facenti parte del piano generale di vendita approvato dalla Regione, con provvedimento su proposta dell’ente Gestore. Il piano predisposto dal nostro Ente ed approvato dalla Regione Campania contava alloggi per una percentuale pari al 65% del patrimonio vendibile all’entrata in vigore della legge 560/93. Detta percentuale è stata calcolata tenendo conto che il legislatore aveva previsto la cessione di un numero di alloggi compreso tra un minimo del 50% ad un massimo del 75%. Ai sensi della L. 560/93, non potevano esser compresi nei piani di vendita:

• gli alloggi di servizio oggetto di concessione amministrativa con particolari funzioni attribuite a pubblici dipendenti;

• gli alloggi realizzati con mutuo agevolato di cui all’art. 18 della L. 457/78 e successive modificazioni;

• gli alloggi inseriti in immobili sottoposti a vincolo ai sensi della L. 1089/39 e successive modificazioni.

Per la formulazione del piano di cessione e per l’individuazione degli immobili si è fatto riferimento ai seguenti principali criteri di priorità:

• immobili con unità abitative già di proprietà di terzi (preesistenza di condomini); • immobili in cui si è manifestata una elevata propensione all’acquisto; • immobili con elevata percentuale dei nuclei familiari collocati in area di decadenza.

Assegnatari aventi titolo all’acquisto Hanno titolo all’acquisto gli assegnatari o i loro familiari conviventi che conducono l’alloggio stesso a titolo di locazione da oltre un quinquennio e non siano in mora con il pagamento dei canoni e delle spese, al momento di presentazione della domanda. In caso di acquisto da parte dei familiari conviventi è fatto salvo il diritto di abitazione in favore dell’assegnatario. Hanno obbligo dell’acquisto gli assegnatari che sono in fase di decadenza per superamento dei limiti massimi del reddito (in caso di rifiuto dell’acquisto l’alloggio potrà essere venduto a terzi). Per calcolare l’anzianità di assegnatari da più di 5 anni si tiene conto di eventuali cambi di alloggio, sommando l’intero periodo della locazione. Per accedere alla proprietà è comunque fondamentale che l’alloggio occupato faccia parte del piano generale di vendita e che sia stato approvato dalla Regione Campania. Coloro che intendono acquistare l’alloggio posto in vendita possono permanere a titolo di locazione alle seguenti condizioni:

• che abbiano un reddito complessivo del nucleo familiare inferiore al limite fissato per la decadenza dall’assegnazione;

• che l’assegnatario sia ultrasessantenne o portatore di handicap. In queste due eventualità l’alloggio non può essere ceduto a terzi.

Page 50: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

50

50

Il prezzo di cessione e le forme di pagamento Il prezzo degli alloggi è costituito dal valore che risulta moltiplicando per 100 le rendite catastali, determinate a seguito della revisione generale disposta con decreto del Ministero delle Finanze del 20.1.90, ed aggiungendovi la quota parte degli oneri, sostenuti dal 1994 in poi, per manutenzione straordinaria all’edificio e all’alloggio, come disposto dall’art. 4 della legge n° 136/99. Al prezzo così determinato si applica la riduzione dell’ 1% per ogni anno di anzianità dell’immobile, fino ad un massimo del 20 %. In alternativa, la determinazione del prezzo può essere richiesta, dall’assegnatario, direttamente all’Ufficio Tecnico Erariale. Il tal caso il prezzo risultante sarà quello definitivo, anche se superiore a quello determinato secondo il primo criterio. Il pagamento del prezzo dell’alloggio può essere effettuato secondo le seguenti due modalità:

• pagamento in unica soluzione (contanti) usufruendo, dopo la riduzione per la vetustà dell’immobile, di una ulteriore riduzione del 10%;

• pagamento immediato di una quota non inferiore al 30% del prezzo, con versamenti rateali successivi per un periodo non superiore a 15 anni, ad un interesse pari al tasso legale.

Il vincolo della prelazione Gli alloggi acquistati ai sensi della predetta L. 560/93 non possono essere venduti, anche parzialmente, né può esserne modificata la destinazione d’uso, per un periodo di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di acquisto e comunque fino a quando non sia stato pagato l’intero prezzo. In caso di vendita, l’Istituto ha diritto di prelazione sull’acquisto.

Page 51: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

51

51

SCHEDA N°22

PROCEDURE DI VENDITA

Tra i principali criteri di priorità che sono stati adottati per l’individuazione dello stock biennale da alienare ricordiamo:

• che non siano sorti abusi edilizi o manufatti per i quali sia necessario provvedere alla

rimozione od alla dovuta regolarizzazione comunale e catastale; • che si tratti di edifici in cui già siano stati venduti degli alloggi;

• che si sia manifestata una elevata propensione all’acquisto. Questo significa che l’Istituto, a parità di tutte le altre condizioni, concederà la priorità nell’acquisto in quei fabbricati nei quali, dapprima abbiano richiesto la proprietà il 100% degli assegnatari, poi il 90%, 80% e così via, in modo da soddisfare la maggiore domanda possibile.

Una volta delineato il piano di massima per il biennio, si avviano, rione per rione, le attività di istruttoria preliminare, anche per pervenire alla corretta determinazione del prezzo di vendita. In linea generale si procede a:

• verifica delle consistenze catastali degli immobili; • riscontro, sul luogo, delle risultanze catastali; • eventuali rettifiche catastali (qualora, come avviene di frequente, la consistenza e la

morfologia reale degli alloggi non sia conforme agli elementi allibrati in catasto); • rilievo degli abusi edilizi e valutazione delle condizioni di fatto e legali per la

eventuale regolarizzazione; • aggiornamento definitivo dei dati catastali; • rilievo delle condizioni gestionali e dello stato di fatto degli immobili costituenti

accessioni e pertinenze degli edifici da inglobare negli atti di vendita (aree esterne, strutture di servizio-locali condominiali, locali caldaie, cabine ENEL, piani cantinati, guardiole, giardini, impianti di smaltimento liquami, locali lavanderia, viabilità interna), eventuali servitù a favore di terzi;

• strutturazione delle clausole contrattuali concernenti i beni comuni e quelli

eventualmente oggetto di riserva di proprietà; • acquisizione degli elementi tecnici e contabili dei lavori realizzati per manutenzioni o

altre finalità come indicati ai punti b-c-d dell’art. 33 della legge n° 457/78; • acquisizione del riparto economico riferito alla consistenza di ciascun alloggio degli

oneri per lavori sostenuti dall’Istituto dal 1994; • accertamento delle posizioni locative per ciascun alloggio per individuare gli aventi

diritto a ricevere l’offerta di vendita (contratto decorrente da almeno 5 anni);

Page 52: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

52

52

• determinazione finale del prezzo di vendita di ciascun alloggio; • notifica del prezzo di vendita con fissazione del termine per l’accettazione;

• acquisizione delle dichiarazioni d’acquisto;

• acquisizione delle dichiarazioni confermative della posizione patrimoniale degli acquirenti (in particolare: eventuali proprietà immobiliari), degli estremi anagrafici e residenziali, ecc.

• redazione dello schema del contratto e delle almeno sette copie delle planimetrie

descriventi gli immobili (alloggio e altri cespiti) oggetto del contratto; • accertamento della posizione contabile degli inquilini acquirenti (mancanza di debiti

verso l’Istituto); • indicazione del notaio di fiducia dell’acquirente che dovrà rogare il contratto (oppure,

in alternativa, affidamento dell’incarico attraverso il Collegio Notarile);

• consegna degli atti al notaio per la successiva stipula del contratto. Responsabile del procedimento di alienazione degli alloggi è il Settore Alienazioni.

Page 53: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

53

53

SCHEDA N°23

MANUTENZIONE

L’attività di manutenzione comprende tutti gli interventi necessari alla conservazione in buono stato degli alloggi e degli edifici, ivi compresi quelli necessari a garantire l’efficacia funzionale degli impianti.

Il Regolamento per l’uso degli alloggi e dei servizi - riportato nella Carta dei Diritti e dei Doveri degli assegnatari, approvata con delibera n. 5/25 del 14/7/1998 - in dotazione a tutta l’utenza, distingue gli interventi a carico del proprietario e quelli a carico dell’assegnatario.

Per le opere a carico dell’Istituto dovrà essere presentata apposita richiesta scritta, come meglio specificato più avanti, mentre per gli altri lavori dovrà provvedere l’assegnatario.

L’assegnatario stesso può essere ritenuto responsabile per eventuali danni allo stabile e agli alloggi, per la mancata richiesta di intervento o per non aver effettuato i lavori di propria competenza.

Responsabile per gli interventi a carico, di spettanza dell’Istituto, è il Settore Tecnico Manutenzione e Recupero Edilizio.

SCAMPIA SECONDIGLIANO

Page 54: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

54

54

SCHEDA N°24

INTERVENTI MANUTENTIVI DI COMPETENZA DELL’ISTITUTO

Sono poste a carico dell’Istituto le seguenti opere, ricordando comunque che trattasi di esemplificazioni e che per il quadro completo fa sempre testo il richiamato “Regolamento per gli assegnatari in locazione”:

• mantenimento dell’immobile in stato da servire all’uso convenuto; • manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto dell’ascensore; • manutenzione straordinaria di tetti, grondaie e tubi pluviali; • manutenzione straordinaria delle colonne di scarico; • manutenzione straordinaria della rete fognaria; • sostituzione degli apparecchi sanitari per vetustà; • manutenzione straordinaria impianto elettrico; • sostituzione pavimenti e rivestimenti per vetustà; • sostituzione caldaia per vetustà.

La richiesta di intervento Nel caso in cui si dovesse verificare un danno all’interno dell’alloggio o alle parti comuni dello stabile, la cui riparazione sia di competenza dell’Istituto, dovrà essere tempestivamente inoltrata richiesta scritta, utilizzando la modulistica messa a disposizione dall’Istituto.

Il responsabile di zona del Servizio Manutenzione eseguirà quanto prima il relativo sopralluogo, affidando successivamente alla impresa di manutenzione l’intervento per l’eliminazione dell’inconveniente. Se trattasi di lavori di particolare gravità, la richiesta può essere effettuata anche telefonicamente e dovrà comunque essere seguita da istanza scritta. Riconosciuta l’urgenza e l’indifferibilità, l’Istituto provvederà ad eseguire l’intervento entro un tempo massimo di 24 ore dalla telefonata. Qualora non sia possibile ultimare il lavoro entro le 24 ore - per festività, ferie od altro - si provvede ad eliminare la causa di pericolo rinviando, a breve termine, la conclusione dell’opera.

Per altre richieste manutentive, il sopralluogo per accertare l’entità e la responsabilità del danno verrà eseguito normalmente entro 30 gg. dal ricevimento della richiesta scritta. Accertata la necessità dell’intervento, verrà successivamente incaricata l’impresa per l’opportuna riparazione.

Page 55: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

55

55

Si ricorda che l’Istituto è tenuto ad eseguire tutte le opere manutentive che rivestono carattere di urgenza ed indifferibilità, nonché quelle che possono essere causa di grave disagio per l’utenza, per obsolescenza di taluni immobili, mentre per gli altri dovrà tenersi conto dell’equilibrio costi-ricavi della gestione e delle disponibilità di risorse economico-finanziarie. E’ importante, infine, saper distinguere i lavori che sono a carico del proprietario degli immobili e quelli che sono, viceversa, di competenza degli assegnatari. Nel dubbio si possono chiedere spiegazioni ai nostri uffici, ma in caso di reiterate richieste di intervento, di continui solleciti, di sopralluoghi per accertare inconvenienti che dovessero risultare inesistenti o di competenza dell’inquilino, sarà valutata dall’Istituto l’opportunità di addebitare la spesa conseguente alle verifiche tecniche e all’eventuale intervento manutentivo.

RIONE DUCA DI GENOVA

Page 56: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

56

56

SCHEDA N°25

NORME DI COMPORTAMENTO E INTERVENTI MANUTENTIVI DI COMPETENZA

DELL’ASSEGNATARIO

Per facilitare la comprensione di lavori di conservazione e di manutenzione che sono necessari agli impianti tecnologici in dotazione all’alloggio ed all’edificio, si riportano di seguito alcuni accorgimenti da adottare a cura dell’assegnatario, ed alcune elementari operazioni manutentive da effettuare al fine di assicurare la funzionalità degli impianti stessi e prevenire situazioni di pericolo.

A titolo esemplificativo si riportano alcune norme di comportamento che l’assegnatario deve osservare per mantenere in buono stato l’immobile.

SCHEDA N°25/a : NORME DI COMPORTAMENTO

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE DI ACQUA CALDA

a) Per la corretta conduzione dell'impianto e conservazione dell'alloggio si rende necessario:

1) mantenere la temperatura in caldaia dell’acqua di riscaldamento non al di sotto di 60° gradi;

2)

provvedere al ricambio d’aria in ogni locale, anche più volte al giorno, con l’impianto acceso per evitare la formazione di condense e quindi di muffa sulle pareti esterne. Non può esserci un buon ricambio d’aria se i locali sono freddi;

3) evitare di asciugare panni sui radiatori ed evitare di far circolare i vapori della cucina per tutto l’alloggio. E’ necessario anche che i radiatori siano liberi (senza copritermosifoni, panni, tende) per la resa termica;

4) aerare adeguatamente il locale contenente la caldaia, evitando di chiudere le prese d’aria predisposte;

5) evitare la chiusura delle caldaie entro mobili componibili, in quanto durante il funzionamento le caldaie richiedono notevoli quantità d’aria;

6) evitare la collocazione di fornelli sotto le caldaie murali: i vapori grassi danneggiano la caldaia e ne riducono sensibilmente la resa calorica;

7) evitare di sostituire o eseguire nuovi attacchi a canne fumarie diversi da quelli eseguiti fin dalla costruzione, per non creare disagi ad altri o per non far entrare nel proprio alloggio esalazioni provenienti da altre abitazioni;

8) evitare di installare elettro-aspiratori con espulsione esterna dei fumi nel locale dove è installata la caldaia;

9) chiudere la saracinesca generale quando gli apparecchi a gas (caldaia, scaldabagno ecc.) non vengono utilizzati per lunghi periodi (es. ferie);

b) prima di mettere in funzione impianti termofori, stufe, scaldabagni, ogni mezzo di

calore con esalazioni di fumi, è assolutamente indispensabile far eseguire da personale qualificato la verifica del buon funzionamento e del tiraggio della canna fumaria.

Page 57: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

57

57

c) Prima della stagione invernale è necessario far eseguire da ditta qualificata:

1) un’accurata pulizia del corpo caldaia e del bruciatore che comportano un notevole vantaggio sulla resa della caldaia e/o scaldabagno con conseguente risparmio energetico ed economico ;

2) la registrazione del pilota per ottenere un ottima accensione; 3) il controllo del funzionamento della pompa dell’impianto termico e del

collegamento all’impianto elettrico; 4) verificare che l’impianto termico sia adeguatamente carico di acqua (manometro,

cassetta di scarico, vaso di carico, sfiato dei radiatori) per ottenere poi un buon funzionamento e la distribuzione del calore in tutti i locali.

d) Almeno ogni 2 anni si rende necessario far eseguire da Ditta qualificata: 1) il lavaggio chimico della serpentina nelle caldaie con produzione di acqua calda per

eliminare incrostazioni di calcare che riducono notevolmente la resa calorica; 2) la pulizia della canna fumaria; 3) le verifiche periodiche riportate sul “libretto di impianto” quali rendimento di

combustione, stato canna fumaria, aerazione locali, ecc.; Per ogni impianto autonomo sarà cura dell’assegnatario provvedere ad affidare la

conduzione dell’impianto a ditta specializzata che effettuerà tutte le operazioni prescritte dalla normativa vigente, annotando il risultato sul libretto di impianto.

IMPIANTO ELETTRICO

a) non apportare modifiche all’impianto elettrico; b) richiedere l’intervento di Ditte specializzate per l’applicazione di apparecchiature

elettriche; c) non installare utilizzatori elettrici in prossimità delle vasche da bagno o docce.

SCHEDA N°25/b

INTERVENTI MANUTENTIVI DI COMPETENZA DELL’ASSEGNATARIO

Sono inoltre poste a carico dell’assegnatario le seguenti principali opere di ordinaria manutenzione quali:

1) la sostituzione e riparazione degli apparecchi sanitari per negligenza o colpa;

2) la riparazione di infissi, porte, finestre e persiane;

3) la sostituzione di serrature, maniglie e cardini;

4) la riparazione delle serrande avvolgibili e delle cinghie;

5) la sostituzione e riparazione delle apparecchiature elettriche, se danneggiate per

negligenza o colpa;

Page 58: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

58

58

6) la manutenzione dell’impianto citofonico;

7) la riparazione, anche mediante la sostituzione di parti, della caldaia, del bruciatore della pompa, delle parti elettriche dell’impianto di riscaldamento in conseguenza dell’uso;

8) riparazione di pavimenti e rivestimenti per negligenza o colpa.

Per ogni ulteriore chiarimento e per altri interventi di competenza dell’assegnatario, si consiglia la lettura dell’apposito “Regolamento” richiamato nel contratto di locazione.

Raccomandazioni finali Ogni qualvolta si ricorrerà a Ditte esterne è indispensabile farsi rilasciare la distinta dei lavori eseguiti a prova dell’avvenuto intervento. Tale documentazione dovrà, a richiesta, essere esibita agli addetti del Settore Tecnico Manutenzione dell’Istituto in occasione dei loro sopralluoghi agli impianti. Per quanto riguarda infine gli interventi apportati all’impianto termico è altrettanto indispensabile che ogni lavoro venga registrato nell’apposito libretto di impianto, allegato, reso obbligatorio dal D.P.R. 26.8.93 n. 412.

RIONE MIRAGLIA FUORIGROTTA - NAPOLI

Page 59: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

59

59

PARTE III

Page 60: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

60

60

SCAMPIA SECONDIGLIANO

Page 61: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

61

61

AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL’ATTO DI

NOTORIETA’ Gli utenti possono avvalersi delle agevolazioni offerte dalle recenti norme sulla semplificazione amministrativa, per l’istruttoria di pratiche che riguardano lo I.A.C.P. Gli Uffici sono a disposizione per fornire eventuali chiarimenti e raccogliere la sottoscrizione di autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà su apposita modulistica.

ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

Presso gli uffici dello I.A.C.P. gli utenti possono esercitare il diritto di accesso ai documenti amministrativi e conoscere l’iter delle pratiche che li riguardano, come previsto dalla legge n° 241/90. E’ possibile ottenere anche copie e prendere visione diretta degli atti, nei modi indicati dalla stessa normativa. Questi diritti possono essere esercitati anche da portatori di interessi diffusi quali i sindacati dell’Utenza, unicamente per i propri assistiti.

I RECLAMI

Quando sia stato disatteso un aspetto contrattuale o leso un diritto tutelato dalle leggi in materia di edilizia residenziale pubblica, l’assegnatario può inoltrare all’Ente un apposito reclamo.

Tempi e modalità delle principali procedure amministrative sono stati riportati nella presente Carta dei Servizi per tutelare maggiormente l’assegnatario ed il cittadino che si rivolge all’ Istituto per ottenere servizi più efficienti ed efficaci. Pertanto, anche il mancato rispetto di quanto indicato può essere giusto motivo di reclamo.

Detti reclami potranno essere inoltrati per iscritto al Settore Servizi Generali. L’ Istituto provvederà a rispondere entro 60 gg. dall’arrivo dell’istanza, con esclusione di quelle palesemente infondate (per carenza di presupposti di legge, assoluto travisamento dei fatti, ecc.).

Il reclamo, dunque, si configura quale strumento agile ed immediato che consente di segnalare eventuali disservizi o comportamenti degli uffici non in linea con i principi, gli standard di qualità e le finalità enunciate dalla presente Carta dei Servizi.

Il reclamo ha connotazioni e funzioni diverse dal ricorso giurisdizionale per cui la relativa presentazione non sostituisce eventuali altri ricorsi amministrativi o giurisdizionali. È, comunque, un valido supporto per il miglioramento dei rapporti tra le parti, consentendo al nostro Ente di esercitare sistematici controlli sull’efficacia dei servizi, con l’obiettivo strategico di fornire prestazioni quanti - qualitative sempre più elevate, a standard ottimali.

ORARIO DI RICEVIMENTO DELL’UTENZA

Page 62: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

62

62

IACP SEDE DI NAPOLI - VIA MORELLI, n° 75

Tutti gli Uffici IACP sono aperti al pubblico nei giorni di Martedì e Venerdì con il seguente orario: 8.30 – 14.00.

Sono aperti ulteriormente per le OO.SS. dell’ utenza nei giorni concordati a seguito di

protocolli di intesa. Come già detto nell’apposito capitolo, per il Settore Tecnico Manutenzione è

opportuno l’appuntamento telefonico per incontrare il responsabile tecnico di zona.

TEMPI DI CONCLUSIONE DEI SINGOLI PROCEDIMENTI

Nel termine di 30 giorni, prescritto dalla legge n° 241/90, in assenza della

determinazione dei tempi di durata dei procedimenti, saranno date risposte interlocutorie, che daranno conto anche dei tempi di definizione istruttoria.

ELENCO DEI PROCEDIMENTI

1 . Stipula contratti di locazione immobili di E.R.P. 2 . Assegnazione locali ad uso diverso dall’abitazione 3 . Modalità di pagamento del canone 4 . Domanda di revisione del canone 5 . Attivazione delle procedure sanzionatorie per occupazioni abusive 6 . Richiesta di ampliamento del nucleo familiare 7 . Richiesta di ospitalità temporanea 8 . Richiesta di cambio consensuale 9 . Domanda di revisione del canone

10 . Richiesta di voltura contratto 11 . Riconsegna dell’alloggio 12 . Regolarizzazione del rapporto locativo 13 . Attivazione delle procedure di decadenza per mancata trasmissione della

documentazione relativa al reddito 14 . Attivazione delle procedure di decadenza per motivi diversi dai precedenti 15 . Morosità 16 . Vendita di immobili 17 . Interventi di manutenzione

I moduli per la presentazione delle domande possono essere richiesti all’Istituto,

rivolgendosi ai settori competenti.

Page 63: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

63

63

RIONE DUCA D’AOSTA FUORIGROTTA - NAPOLI

Page 64: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

64

64

A P P E N D I C E

Page 65: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

65

65

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MOBILITA' DEGLI ALLOGGI DI E.R.P.

Art. 1

(Ambito di applicazione del Regolamento) Il programma e le norme per la mobilità di cui al presente regolamento sono applicati

dall’Ente Gestore per tutti gli alloggi in locazione semplice facenti parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica così come definiti dall’art. 1 della L.R. 2.7.97 n. 18.

Il programma di mobilità di cui al successivo art. 2, può, previa intesa e/o convenzione

tra gli Enti gestori del patrimonio pubblico, riguardare l’intero patrimonio di Edilizia Pubblica indipendentemente dalla titolarità delle proprietà.

Art. 2

(Norme generali per la mobilità) Gli Enti gestori definiscono il programma di mobilità sulla base dei seguenti elementi:

a) formazione di un elenco degli alloggi cui si applica la presente normativa, previa verifica dello stato d’uso e di affollamento degli stessi, con conseguente individuazione delle situazioni di sovra e sotto affollamento in relazione allo standard abitativo previsto dall’art. 2, lettera c) della L.R. 18/97. Tale verifica viene effettuata dall’Ente gestore biennalmente in concomitanza con l’aggiornamento della situazione reddituale degli assegnatari;

b) formazione di una graduatoria degli assegnatari aspiranti alla mobilità attraverso la pubblicazione periodica di appositi bandi così come previsto dal successivo art. 4.

Per ciascun assegnatario è ammesso, di norma, un solo cambio nell’arco di 4 anni, salvo

l’insorgere di situazioni gravi ed imprevedibili.

Non possono essere autorizzati in nessun caso cambi-alloggio in favore degli assegnatari che abbiano perduto i requisiti previsti per la permanenza, o nei confronti dei quali siano in corso azioni di annullamento o di decadenza dell’assegnazione o siano accertate violazioni delle clausole contrattuali ovvero non rilascino l’alloggio in normali condizioni d’uso.

Pur in presenza di tutte le altre condizioni e requisiti previsti nel presente Regolamento,

gli interessati potranno ottenere il cambio solo se in regola con il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di gestione dell’alloggio, sia nei confronti dell’Ente gestore che degli organi dell’autogestione.

Per i cambi alloggio deve essere, di norma, rispettato lo standard abitativo di cui all’art. 2

lettera c) della L.R. 18/97.

L’Ente gestore può utilizzare per la mobilità, ove ve ne sia la disponibilità, una aliquota non superiore al 10% degli alloggi di nuova costruzione. Lo stesso Ente gestore provvede a sostituire l’aliquota di alloggi di nuova costruzione con un corrispondente numero di alloggi di risulta per evitare di sottrarre disponibilità di alloggi ai partecipanti ai bandi generali.

Page 66: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

66

66

Art. 3

(Tipi di cambi-alloggi previsti) A norma dell'art. 18 della L.R. n. 18/97, l'Ente gestore può autorizzare i seguenti cambi:

1) cambi con alloggi di risulta o nuova costruzione; 2) cambi consensuali.

Art. 4

(Cambi con alloggi di risulta o di nuova costruzione) l’Ente gestore provvederà con frequenza, almeno biennale, alla formazione di

graduatorie degli assegnatari aspiranti alla mobilità previa emanazione di appositi bandi, assicurando la massima pubblicizzazione degli stessi attraverso i mezzi e le forme più opportune.

Le domande dei richiedenti il cambio, redatte su apposito modulo fornito dall’Ente

gestore e corredate da apposita documentazione, vengono debitamente istruite al fine di consentire la formazione di una specifica graduatoria.

L’assegnatario dovrà tassativamente indicare nella domanda una o più zone nelle quali

avrebbe necessità o interesse a trasferirsi. I punteggi da attribuire ai richiedenti sono stabiliti come segue:

1 ) situazione di sottoutilizzo rispetto allo standard abitativo, di cui all’art. 2 comma 5;

Punti 7

2) inidoneità oggettiva dell’alloggio occupato rispetto alle normali condizioni

di vita e di salute per la presenza nel nucleo familiare di componenti portatori di handicap di rilevante entità o di persone comunque affette da gravi disturbi di natura motoria che possono impedire o gravemente limitare la mobilità degli stessi:

2.1 presenza nel nucleo familiare di persone che presentano percentuali di invalidità del 100%

Punti 7

2.2. invalidità compresa tra il 66% e il 99% Punti 5 3) situazioni di sovraffollamento rispetto allo standard abitativo, di cui all’art.

2, comma 5:

3.1 due per vano utile-convenzionale Punti 1 3.2 oltre 2 persone per vano utile-convenzionale Punti 2 3.3 oltre 3 persone per vano utile-convenzionale Punti 3 3.4 oltre 4 persone per vano utile-convenzionale Punti 4 3.5 oltre 5 persone per vano utile-convenzionale Punti 5 3.6 oltre 6 persone per vano utile-convenzionale Punti 6 3.7 oltre 7 persone per vano utile-convenzionale Punti 7 Per vano utile-convenzionale si intende il vano non inferiore a 14 mq. da calcolarsi ai

sensi dell’art.7 del D.M. LL.PP. 3.10.75, n. 9816. Al nucleo familiare identificato ai sensi dell’art. 2 comma 3, della L.R. 18/97 del richiedente, in situazioni di sovraffollamento, e formato, oltre che dall’assegnatario e dal coniuge (o convivente more uxorio), anche da due o più minori di età superiore agli 11 anni, di sesso diverso, e/o da una o più persone adulte che coabitano anche senza vincoli di parentela o affinità, saranno attribuiti ulteriori Punti 1

Page 67: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

67

67

4) necessità del richiedente di avvicinamento al luogo del lavoro, di cura o assistenza: 4.1 avvicinamento luogo di lavoro, se situato nello stesso Comune di

residenza Punti 1

4.2 avvicinamento luogo di lavoro, se situato fuori Comune Punti 3 4.3 avvicinamento per cura o assistenza Punti 2

La necessità di avvicinamento al luogo di lavoro si intende riferita all’assegnatario ed al coniuge e non ad altri componenti il nucleo familiare.

I punteggi di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 non sono attribuiti nel caso di richiesta di trasferimento riferito allo stesso quartiere di residenza dell’assegnatario.

Sarà comunque attribuita, di massima, priorità nel cambio alloggio ai nuclei familiari

disposti a liberare alloggi sottoutilizzati. L’Ente gestore, nell’ambito della mobilità e al fine di consentire l’ottimale utilizzo degli

alloggi in sede di abbinamento degli stessi, terrà conto delle particolari tipologie di handicap degli interessati.

I punteggi sono cumulabili tra di loro.

Nel caso di punteggio uguale verrà effettuato un sorteggio, al quale saranno invitati gli interessati.

Gli alloggi che si rendono disponibili devono essere offerti ai richiedenti secondo l’ordine di precedenza stabilito dalla graduatoria e tenendo conto del numero dei vani, della consistenza e condizione del nucleo familiare e della zona prescelta.

I richiedenti collocati in graduatoria, qualora non abbiano ottenuto il cambio, sono tenuti a ripresentare la domanda, ad ogni rinnovo del bando.

La domanda con la relativa documentazione dovrà essere presentata entro 40 giorni dalla data del bando.

I richiedenti che non abbiano ottenuto alcun punteggio sono inseriti in graduatoria, ma esclusi dai cambi.

Art. 5

(Alloggi sottoutilizzati)

In deroga a quanto previsto dal precedente art. 4, onde favorire l’offerta di alloggi sottoutilizzati, l’Ente gestore potrà accogliere in qualsiasi momento domande di cambio in riduzione che saranno inserite in un elenco a sé stante, comprensivo di tutti i richiedenti in graduatoria in condizioni di sottoutilizzo, di cui al precedente art. 4, punto 1.

In tal caso, sarà data priorità nel cambio ai nuclei che presentano un maggior indice di sottoutilizzo, nel seguente ordine:

- 1° = 1 persona in 7 e più vani - 2° = 1 persona in 6 vani - 3° = 1 persona in 5 vani - 4° = 1 persona in 4 vani - 5° = 1 persona in 3 vani - 6° = 1 persona in 2 vani A parità di condizione di sottoutilizzo, verrà attribuita priorità nella concessione del

Page 68: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

68

68

cambio alle domande meno recenti. Nel caso di ulteriore parità, verrà effettuato un sorteggio fra i nuclei richiedenti, al quale saranno invitati gli interessati.

Art. 6

(Cambi consensuali) L’Ente gestore può autorizzare il cambio consensuale di alloggi tra assegnatari su

richiesta degli interessati e sempre che le istanze siano riconducibili alle motivazioni di cui all’art. 4 ovvero siano motivate da situazioni di disagio abitativo di carattere sociale di cui all’art. 18 della L.R. 18/97. Le domande dovranno essere presentate su apposito modulo e corredate da una apposita documentazione. Le istanze, non saranno accolte nel caso in cui l’autorizzazione del cambio alloggio possa determinare condizioni di sovraffollamento a danno anche di una sola delle famiglie richiedenti o di utilizzo. I cambi consensuali non sono soggetti a bando e le relative domande possono essere accolte in qualsiasi momento. Ai fini della verifica di idoneità, si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 2.

Art. 7

(Cambi obbligatori) Ai fini delle eliminazioni delle condizioni di sottoutilizzo o sovraffollamento

dell’alloggio, di risanamento o ristrutturazione edilizia, di disagi abitativi di carattere sociale o per altro grave giustificato motivo, l’Ente gestore predispone un programma di mobilità dell’utenza, del quale darà comunicazione agli assegnatari.

Il programma di mobilità è comunicato agli interessati i quali, nei successivi 30 giorni, possono presentare opposizione all’Ente gestore, che decide entro 60 giorni; se l’assegnatario, inserito nell’elenco di mobilità, rifiuta di effettuare il cambio o il trasferimento entro il termine stabilito dal Comune, viene collocato d’ufficio nella fascia di canone più elevata.

L’Ente gestore, comunque, indipendentemente dai programmi di mobilità per comprovati ed urgenti motivi di ordine pubblico e di sicurezza sociale, può disporre d’ufficio provvedimenti di cambi alloggi adeguatamente motivati.

Page 69: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

69

69

REGOLAMENTO TIPO PER L’AUTOGESTIONE DEGLI ALLOGGI E.R.P.

ART. 1

1) l’Ente gestore promuove l’autogestione dei servizi, entro e non oltre 60 gg. dalla richiesta avanzata da almeno il 60% degli assegnatari (facenti parte dello stesso immobile).

2) L’autogestione può essere interrotta, in qualsiasi momento, su richiesta dell’Ente gestore o di almeno il 50% più uno degli Assegnatari. L’interruzione deve costituire oggetto di provvedimento motivata dall’Ente gestore. In caso di interruzione, nelle more della ricostituzione dell’autogestione, l’Ente gestore deve garantire la continuità dei servizi, i cui costi saranno a carico degli assegnatari ai sensi dell’art. 1, comma 2 legge regionale n. 19/97.

3) L’autogestione costituisce, per le competenze ad essa attribuite, un condominio di gestione, che opera secondo schemi corrispondenti a quelli del condominio in senso tecnico, con la conseguenza che il rappresentante designato, è legittimato ad agire in giudizio nei confronti degli assegnatari morosi, per il pagamento delle spese dovute in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea, senza necessità di una specifica autorizzazione, trattandosi di controversia che rientra nelle sue normali attribuzioni. Ciò, fermo restando il disposto di cui all’art. 16 comma 5 della legge regionale 2.7.97 n. 18.

4) L’autogestione è formalmente costituita mediante apposita assemblea, convocata e svolta

ai sensi di legge, promossa dall’Ente gestore, su richiesta dell’OO.SS. degli inquilini o dagli inquilini, previa, in ogni caso, informativa alle organizzazioni sindacali degli assegnatari. L’assemblea prende atto del regolamento dell’autogestione e dello schema di convenzione allegato al presente regolamento ed elegge le strutture dell’autogestione. Per essere valida l’elezione delle strutture deve essere effettuata con la presenza di almeno il 50% degli inquilini interessati.

ART. 2 POTERI PARTICOLARI DELL’ ENTE GESTORE

1) Al solo scopo della tutela dei beni oggetto dell’autogestione è riconosciuta all’Ente

gestore, d’intesa con le strutture dell’autogestione, il diritto di ispezione e di controllo. Qualora si dovessero riscontrare difetti nella conduzione dell’autogestione e danneggiamento all’immobile o agli impianti, l’Ente gestore procederà a notificare i rilievi effettuati all’autogestione, e ad eseguire i lavori necessari con addebito delle spese a carico degli assegnatari.

2) Eventuali innovazioni che le strutture dell’autogestione intendono apportare agli immobili, alle pertinenze e agli impianti devono ricevere il preventivo nulla osta da parte dell’Ente gestore.

3) La consegna all’autogestione degli immobili, delle pertinenze e degli impianti dovrà risultare da apposito verbale sottoscritto da incaricati dell’Ente gestore e dai rappresentanti dell’autogestione. Gli impianti dovranno risultare nel normale stato d’uso, nel caso contrario l’Ente gestore provvederà alle riparazioni necessarie prima della

Page 70: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

70

70

consegna all’autogestione. 4) Gli oneri e le spese relative alla gestione dei servizi, alla manutenzione degli impianti

delle parti comuni e ogni altra spesa inerente all’autogestione, vengono ripartite tra gli assegnatari in virtù delle disposizioni del codice civile e dell’art. 1, 2° comma della L.R. 14.8.97 n. 19.

Fermo restando l’obbligo per l’Ente Gestore di fornire le tabelle millesimali all’Autogestione, qualora le stesse non siano ancora disponibili comunque potrà procedersi alla costituzione dell’Autogestione previa consegna da parte dell’Ente Gestore dell’attestato riguardante la consistenza dei vani per ogni singolo assegnatario o inquilino o anche proprietario del fabbricato interessato all’autogestione.

ART. 3

STRUTTURA DELLE AUTOGESTIONI

Sono organi dell’autogestione: - l’Assemblea Generale; - il Comitato di gestione; - il Rappresentante degli assegnatari.

ART. 4

ASSEMBLEA GENERALE 1) L’Assemblea generale, organo deliberante, si riunisce in via ordinaria almeno una volta

l’anno entro e non oltre 30 gg. dalla chiusura dell’esercizio finanziario per l’esame e l’approvazione del rendiconto e del bilancio preventivo.

L’Assemblea si riunisce in via straordinaria tutte le volte che il Comitato di Gestione lo ritenga necessario o quando vi sia richiesta dell’Ente gestore o da almeno un sesto degli assegnatari.

L’Assemblea è convocata a cura del rappresentante degli assegnatari mediante avviso individuale da inviarsi con lettera raccomandata a tutti gli assegnatari nel rispetto di un intervallo di 5 gg. tra la data di ricezione e quella dell’adunanza

Può essere consentita la comunicazione mediante lettera a mano, con ritiro di dichiarazione di ricevuta comunicazione.

L’avviso deve contenere l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora dell’adunanza, delle materie da sottoporre alla deliberazione dell’Assemblea e della data dell’adunanza in seconda convocazione, di norma fissata non oltre 10 gg. successivi.

Il rappresentante degli assegnatari funge anche da presidente dell’Assemblea. Ogni assegnatario ha diritto a farsi rappresentare nell’Assemblea da altro assegnatario o

da suo familiare convivente con delega scritta. Non è comunque ammesso più di una delega alla stessa persona. L’Assemblea si considera regolarmente costituita in prima convocazione quando siano

presenti almeno due terzi degli assegnatari, e da almeno un terzo degli assegnatari in seconda convocazione.

Le deliberazioni si considerano adottate se approvate con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti.

Le deliberazioni relative alla rinuncia dell'autogestione sono valide se approvate con il voto favorevole di almeno il 60% dei partecipanti all'autogestione.

Le deliberazioni possono essere impugnate con le modalità dell’art. 1137 del Codice Civile e cioè entro 30 gg. dal mancato componimento della controversia esperito dall’Ente gestore.

Il rappresentante degli assegnatari deve astenersi dal voto ove si deliberi sulla sua

Page 71: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

71

71

sostituzione, sul rendiconto della sua gestione e sui provvedimenti da lui adottati. Delle deliberazioni dell’Assemblea verranno redatti regolari verbali raccolti in apposito

registro. Le decisioni assunte dall’Assemblea vengono pubblicizzate, a cura del rappresentante

degli assegnatari, a mezzo affissione in appositi spazi condominiali e consegnate in copia agli assegnatari assenti nonché all’Ente gestore.

2) Sono compiti dell’Assemblea: - deliberare su qualsiasi problema dell’autogestione proposto dal Comitato di gestione; - approvare i bilanci consuntivi e preventivi predisposti dal Comitato di gestione; - approvare i contratti per la fornitura dei servizi e le relative modalità di erogazione; - approvare il piano ed i progetti di manutenzione annuali, le modalità di esecuzione delle

opere ed i relativi contratti; - deliberare su tutte le spese straordinarie di amministrazione e sulla costituzione dei

relativi fondi; - stabilire quali spese il Comitato di gestione può affrontare di iniziativa propria con delle

somme dai fondi appositamente costituiti; - individuare i criteri per la ripartizione delle spese; - deliberare in ordine ad ogni attività riguardante il funzionamento dell’autogestione; - nominare, revocare per giusta causa e sostituire i membri del Comitato di gestione

dell’Amministrazione; - conferire incarichi nell’interesse dell’Autogestione, stabilire gli eventuali relativi

compensi così come quelli del rappresentante degli assegnatari e dei membri del Comitato di gestione.

ART. 5

COMITATO DI GESTIONE

1) Il Comitato di gestione ha compiti di collaborazione e di supporto tecnico all’Assemblea e all’Amministratore; tali compiti saranno definiti dall’Assemblea generale all’atto della costituzione della stessa.

2) Il Comitato di gestione è eletto dall’Assemblea con voto favorevole di almeno il 50% più uno dei partecipanti all’autogestione. I suoi componenti sono scelti tra gli assegnatari. Il Comitato di gestione è composto da un minimo di tre ad un massimo di sette membri, dura in carica un anno e può essere riconfermato. Le candidature relative al Comitato di gestione sono presentate da almeno un sesto degli assegnatari.

3) Su decisione dell’assemblea, in particolare per motivate esigenze dell’Autogestione, il Comitato di gestione può anche non essere costituito.

ART. 6

RAPPRESENTANTE DEGLI ASSEGNATARI

Il rappresentante degli assegnatari viene eletto dall’Assemblea con il voto favorevole di almeno il 50% più uno dei partecipanti all’autogestione e deve essere scelto dagli assegnatari stessi. Lo stesso assolve compiti demandatigli dal presente Regolamento, ed ha la rappresentanza legale dei partecipanti all’autogestione e, nel caso di costituzione del Comitato di Gestione lo presiede. Egli dura in carica un anno. La sua revoca e conseguente sostituzione può essere

Page 72: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

72

72

effettuata dall’Assemblea in qualunque momento con deliberazione adottata con la maggioranza del 50% più uno degli assegnatari partecipanti alla gestione. In caso di dimissioni volontarie egli deve assolvere il suo mandato per l’ordinaria amministrazione fino alla nomina del nuovo rappresentante, che dovrà essere effettuata entro 60 gg. dalla data delle dimissioni. Il rappresentante è tenuto a stipulare a suo nome, impegnando in solido tutti gli assegnatari, ove occorra, i contratti di utenza per la fornitura dei servizi, nonché tutti gli atti e contratti che si rendessero necessari per l’attività di gestione; è tenuto altresì a curare i rinnovi delle licenze di esercizio. Il rappresentante, d’intesa con il Comitato di gestione, laddove costituito, provvede a:

1 . convocare l’assemblea degli assegnatari; 2 . adire le vie legali, sentito il parere dell’Assemblea, per il recupero dei crediti vantati

dalla gestione autonoma per le quote di rimborso dei servizi e di quanto altro dovuto nei confronti degli assegnatari morosi.

ART. 7

RUOLO DI SUPPORTO DELL’ENTE GESTORE L’Ente gestore fornirà all’Autogestione l’assistenza tecnica, legale e amministrativa necessaria per il suo funzionamento. Restano a carico esclusivo dell’Ente gestore gli adempimenti, gli obblighi di legge e di regolamento di competenza della proprietà degli immobili in relazione alla prevenzione infortuni, ai controlli e sopralluoghi periodici, nonché la manutenzione straordinaria degli impianti, per i quali è necessaria un’assistenza tecnica qualificata. È invece a carico dell’Autogestione la piena responsabilità dei servizi e oneri di manutenzione affidate con il presente Regolamento anche nei confronti dei terzi, in particolare per quanto concerne l’adozione di ogni cautela o accorgimento preordinato ad evitare nocumento a persona e/o cose. L’Ente gestore è, quindi, sollevato da ogni responsabilità al riguardo. Le attività svolte per la conduzione e manutenzione degli impianti (stipula dei contratti con imprese specializzate, interventi effettuati), ancorché rientranti nella competenza dell’Autogestione, dovranno formare oggetto di relazione annuale al committente, per consentire a quest’ultimo di verificare la regolarità dei contratti o degli interventi in riferimento alla normativa vigente. L’Autogestione sarà tenuta a dare tempestivo avviso all’Ente gestore dei casi in cui si renda necessaria, o anche solo opportuna, un’attività di competenza dell’Ente medesimo, in particolare per quanto concerne la manutenzione straordinaria degli impianti, a pena del risarcimento dei danni. Il rappresentante degli assegnatari provvede alla riscossione delle quote relative all’autogestione così come definite dalle sue strutture. L’Ente gestore mette a disposizione dell’Autogestione, se richiesta, per consulenza, il proprio personale e le proprie strutture per i problemi di carattere contabile ed amministrativo. L’Ente gestore assume il patrocinio legale del condominio nei confronti di terzi a tutela del diritto di proprietà e dei diritti reali inerenti gli immobili e nei confronti degli stessi inquilini inadempienti. L’Ente gestore assiste l’Autogestione se richiesto, in tutte le fasi del confronto e del contratto con le ditte fornitrici. Al fine di far conseguire alla stessa il maggior risparmio possibile. L’Ente gestore fornisce alle strutture dell’Autogestione gli spazi necessari, ove possibile, per lo svolgimento delle sue attività utilizzando strutture esistenti nello stabile

Page 73: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

73

73

o nel quartiere. ART. 8

AMBITO DELL’ AUTOGESTIONE

L’Autogestione può avere per oggetto i seguenti servizi comuni: 1. Portierato; 2. pulizia degli spazi e delle parti comuni; 3. ascensori, riscaldamento, spurgo dei pozzi neri, nonché la fornitura di altri servizi

comuni e la gestione degli spazi delle aree di uso comune e ogni altra voce di cui all’art. 1 comma 2 della L.R. 14.8.97 n. 19.

L’Autogestione può effettuare interventi preordinati ad un potenziamento e/o miglioramento del sistema di erogazione dei servizi affidati in gestione (anche mediante opere riguardanti la struttura e/o funzionalità degli impianti), specie nell’ottica del conseguimento del massimo risparmio, solo previo nulla osta dell’Ente gestore, e comunque con oneri economici interamente a carico dell’inquilinato. È in facoltà dell’Ente gestore di vietare l’esecuzione delle opere, o di intimarne l’interruzione, ove ne ravvisi la loro inidoneità. Eventuali interventi di competenza dell’Ente gestore possono essere effettuati dall’Autogestione solo previa esplicita autorizzazione dello stesso. I servizi comuni oggetto dell’Autogestione sono estesi alla manutenzione ordinaria degli impianti nell’ambito delle ripartizioni di cui al regolamento del contratto di locazione. L’insolvenza degli assegnatari rispetto agli obblighi verso l’Autogestione comporta – a tutti gli effetti – inadempimento alle obbligazioni nascenti dal contratto di locazione, dando luogo alla decadenza e alla conseguente risoluzione automatica del contratto stesso ai sensi dell’art. 20, lettera f), della L.R. 18/97. Resta in ogni caso salvo il diritto dell’autogestione a riscuotere, anche in via coattiva, le quote rimaste insolute. L’Autogestione non potrà in alcun modo agire in rivalsa nei riguardi dell’Ente gestore in caso di insolvenza degli assegnatari.

Page 74: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

74

74

C O N V E N Z I O N E

TRA

1) ENTE GESTORE (COMUNE O I.A.C.P.)

In persona del legale rappresentante................................................................... Per la carica domiciliato presso..............................................................................

E

2)__________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

nella loro qualità di assegnatari del fabbricato ___________________________ scala________ sito in __________________alla via______________________ composto di n._______appartamenti.

PREMESSO:

- Che l'edificio sopra specificato è composto di n. ____ scale ;

- Che gli assegnatari in locazione semplice della ____________, hanno chiesto, con istanza in data _______________, di costituire l'autogestione dei servizi comuni qui di seguito elencati:

1. _________________________________________________________________ 2. _________________________________________________________________ 3. _________________________________________________________________ 4. _________________________________________________________________ 5. _________________________________________________________________

- Che tale richiesta è stata favorevolmente accolta dall'Ente gestore _____________ con deliberazione n.__________ del ____________, in quanto avanzata da un numero di assegnatari uguale/maggiore al 60%, ai sensi dell'art. 24 del D.P.R. 1035/72;

Page 75: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

75

75

TANTO PREMESSO

Si conviene quanto segue: 1) L'Ente gestore _____________________ e i suddetti assegnatari dell'edificio in

premessa costituiscono la gestione diretta, o autogestione, dei servizi che di seguito si descrivono:

La consegna degli impianti di cui sopra è effettuata dall'Ente gestore agli altri intervenuti che assumono l'obbligo di affidarli al Comitato di gestione di cui all'allegato regolamento, nelle condizioni di fatto e di diritto in cui si trovano.

2) Tutti gli assegnatari si costituiscono, pertanto, in autogestione a far tempo dal________

3) Si impegnano ad indicare il nominativo del rappresentante degli assegnatari, a cui - indipendentemente dalla responsabilità solidale di tutti - saranno volturati i contratti inerenti alle forniture e alla gestione dei servizi.

4) Gli assegnatari, inoltre, si impegnano a versare al rappresentante, nei modi che verranno scelti dall'Assemblea , la quota parte delle somme stabilite dall'assemblea degli Assegnatari in relazione alla consistenza dell'alloggio sulla base del preventivo annuale inerente le spese relative al funzionamento dei servizi, ivi compreso il pagamento delle imposte, tasse, contributi e qualsiasi altro onere relativo ai servizi stessi, costituendo apposito fondo cassa. Al fine di costituire tale fondo le somme versate devono essere depositate presso un Istituto Bancario o Ufficio Postale sul libretto o di c/c intestato impersonalmente all'Autogestione. Per i servizi condominiali esterni, manutenzione ordinaria di spazi comuni verde condominiale, illuminazioni riguardanti più fabbricati in autogestioni singole, si provvederà o tramite deliberazione della singola autogestione con conseguente ripartizione delle spese in relazione alla consistenza dei fabbricati, oppure su iniziativa dell'Ente gestore che provvederà al recupero delle spese sostenute a carico dei fabbricati interessati.

5) Resta convenuto che l'Ente gestore si riserva ogni azione di tutela della proprietà verso terzi o verso gli assegnatari qualora le loro deliberazioni violassero eventuali diritti. A tal fine dovrà essere trasmessa all'Ente ogni informazione, anche attraverso estratti delle decisioni dell'Assemblea, che gli consenta di esercitare la vigilanza per quanto attiene la tutela della proprietà.

Page 76: ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA … dei... · 2016. 5. 20. · 2 2 ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via D. Morelli, 75 – Napoli Tel.081-7973111

76

76

6) L'Ente gestore si riserva comunque ogni facoltà di controllo sullo stato di

manutenzione degli impianti, specie sotto il profilo della incolumità e sicurezza pubblica. L'Ente gestore si riserva pure il diritto di far cessare in qualsiasi momento l'autogestione, qualora constatasse la incapacità degli assegnatari di farla funzionare, con motivato provvedimento dell'Ente. In tal caso l'amministrazione dell'edificio sarà assunta dall'Ente gestore al quale, pertanto, dovranno essere versate - dalla cessata Autogestione - le somme in disponibilità del fondo di cui al punto 4), non utilizzate, che procederà a operare i relativi conguagli.

7) Con il presente atto tutti gli Assegnatari si impegnano ad osservare le norme del regolamento allegato, che fa parte integrante della presente convenzione, e che gli stessi dichiarano di ben conoscere, avendone ciascuno ricevuto copia.

8) Gli Assegnatari non possono apportare agli impianti e alle relative pertinenze innovazioni senza il preventivo assenso dell'Ente gestore, responsabile per legge.

9) L'Autogestione risponderà dei fatti ed atti alla medesima attribuibili in relazione all'attività svolta ivi compresi gli impegni assunti e le azioni in corso.

10) Le parti convengono di eleggere il foro competente per territorio per tutte le controversie comunque dipendenti o generate dalla presente convenzione.

11) L' Ente gestore elegge il proprio domicilio legale presso la propria sede, mentre per l'autogestione il domicilio sarà quello del rappresentante degli assegnatari.

12) Tutte le spese, imposte e tasse inerenti alla presente scrittura sono a carico degli assegnatari, che si impegnano a sostenere pro-quota. Ai sensi dell'art. 16 della L. R. 2/7/97 n. 18, la presente convenzione si intende estesa e vincolante - a tutti gli effetti - nei confronti di tutti gli assegnatari, anche se non l' hanno espressamente sottoscritta.

GLI ASSEGNATARI IL LEGALE RAPPRESENTANTE

DELL'ENTE GESTORE


Recommended