+ All Categories
Home > Documents > ISTITUTO COMPRENSIVO - icgiglirecanati.gov.it 2016-19.pdf · 3 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE...

ISTITUTO COMPRENSIVO - icgiglirecanati.gov.it 2016-19.pdf · 3 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE...

Date post: 17-Feb-2019
Category:
Upload: ngophuc
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
54
1 ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI” RECANATI 2016 - 2019 Delibera n° 4 del C.d.I. del 15/01/2016
Transcript

1

ISTITUTO COMPRENSIVO

“BENIAMINO GIGLI”

RECANATI

2016 - 2019

Delibera n° 4 del C.d.I. del 15/01/2016

2

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo “ B. Gigli” viene istituito il 1 settembre 2012 in seguito al riordino degli Istituti Scolastici (Delibera Regione Marche n° 40 del 24/02/2012) con la fusione del Circolo didattico “Viale Cesare Battisti” e della Scuola Secondaria di I Grado “M. L. Patrizi”. È composto da sette plessi scolastici comprendenti:

tre scuole dell’Infanzia, tre scuole Primarie e una Scuola Secondaria di I Grado.

Scuole dell’Infanzia (40 ore settimanali suddivise in 5 giorni da lunedì a venerdì)

• Villa Teresa - Viale Kennedy (3 sezioni) • Aldo Moro (4 sezioni) • Mariele Ventre (3 sezioni)

Scuole Primarie • B.Gigli 5 classi T.P. 5 classi Modulo

ORGANIZZAZIONE TEMPO PIENO (40 ore settimanali suddivise in 5 giorni) ORGANIZZAZIONE MODULARE (28 ore – con un rientro pomeridiano)

• Via dei Politi 6 classi T.P. 5 classi Modulo

ORGANIZZAZIONE TEMPO PIENO (40 ore settimanali suddivise in 5 giorni) ORGANIZZAZIONE MODULARE (28 ore –con un rientro pomeridiano)

• Pittura del Braccio 5 classi Modulo

ORGANIZZAZIONE MODULARE (27 ore – senza rientro pomeridiano)

Scuola Secondaria di Primo Grado • M.L.Patrizi ORGANIZZAZIONE MODULARE

(30 ore settimanali senza rientri pomeridiani)

Totale alunni infanzia N° 233 Totale alunni primaria N° 610 Totale alunni sec. I grado N° 281

Totale N° 1.124

ISTITUTO COMPRENSIVO “ B. GIGLI” – RECANATI cod. mecc. MCIC83200A -C. F. 91019530434

Via Aldo Moro n° 25 - 62019 Recanati - Tel 071-7571477 Fax 071-0975886 e-mail: [email protected], [email protected]

Internet http://www.icgiglirecanati.gov.it/

CHE COSA E’ IL P.T.O.F.?

Questo documento, denominato PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF), riporta le linee generali e le opzioni strategiche che caratterizzano l’offerta formativa per il triennio 2016-2019, in conformità con l’Art. 3 del DPR 275/1999 (regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche) come modificato dall’Art. 1, comma 14 della legge 107/2015. Il PTOF è stato: - proposto dalla Commissione R.A.V. e dallo STAFF di direzione; - sviluppato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; - deliberato dal consiglio d’Istituto.

3

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Principi e fini generali della scuola

La Costituzione italiana (Legge 27 dicembre 1947), sancisce all'art. 3 che "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24.6.1998, n.249) definisce la scuola come "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il ricupero delle posizioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione”.

Il DPR 275/1999 definisce con chiarezza scopi, natura e modelli organizzativi dell’offerta formativa. La legge 107/2015 è intervenuta sull’art.3 “piano dell’offerta formativa” modificandone alcuni passaggi sostanziali.

Al raggiungimento di queste finalità è diretta e ordinata la scuola nella sua impostazione educativa e didattica, nelle sue strutture, nei suoi contenuti programmatici.

Essa concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva".

Il P.O.F. va redatto tenendo conto che:

1) L’azione educativa della scuola si deve sviluppare in stretta cooperazione con le famiglie, in particolare con i genitori che fanno parte dell’organizzazione scolastica.

2) L’intesa tra adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione di un’interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuna con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il ruolo educativo.

3) Sono da garantire i diritti degli alunni e la libertà d’insegnamento dei docenti. 4) Alla scuola accedono alunni che hanno un retroterra sociale e culturale ampiamente differenziato,

la scuola deve programmare i propri interventi in modo da rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, da superare le situazioni di svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. Deve potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.

5) Si deve realizzare una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressione ed esperienze personali molto più ricche che in passato per la presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse.

6) È necessario programmare percorsi di formazione, sviluppare comportamenti ed azioni che rafforzino il senso di appartenenza nel rispetto dei ruoli e dei diritti – doveri di tutti.

7) Particolare attenzione dovrà essere prestata dal collegio dei docenti e dal consiglio d'istituto alla rilevazione delle esigenze manifestate dalla comunità sociale entro la quale la scuola sviluppa la sua azione, assumendo anche i problemi proposti da particolari situazioni di emarginazione culturale o sociale e promuovendo interventi capaci di rimuoverle.

8) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il

4

conseguente piano di miglioramento di cui all’art. 6, comma 1, del decreto del presidente della repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del piano.

9) La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola e poiché le relazioni con gli strumenti informatici sono tuttora assai diseguali fra gli studenti come fra gli insegnanti diventa di decisiva rilevanza l’attenzione alla diversità di accesso ai nuovi media.

Un P.O.F. che tenga conto dei progetti storici della scuola: � Ampliamento delle conoscenze linguistiche: progetto Lettura, italiano prima lingua, italiano L2,

seconda e terza lingua comunitaria (approfondimento, certificazioni, scambi culturali, progetti europei);

� Educazione Musicale nei tre ordini di scuola � Attività motoria con il coinvolgimento delle Società sportive del territorio e con il Comune di

Recanati; � Problematiche nutrizionali (orti biologici, olio, analisi, incontri con esperti etc.); � Attività laboratoriali; � Corsi di recupero e di approfondimento.

Fasi della progettazione e della realizzazione del P.O.F. a) individuazione delle esigenze del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza degli alunni;

b) definizione degli obiettivi finali, intermedi, immediati che riguardano l'area cognitiva, l'area non cognitiva e le loro interazioni;

c) organizzazione delle attività e dei contenuti in relazione agli obiettivi stabiliti; d) individuazione dei metodi, dei tempi, delle persone, dei materiali e sussidi adeguati; e) sistematica osservazione dei processi di apprendimento; f) processo valutativo essenzialmente finalizzato sia agli adeguati interventi culturali ed educativi sia

alla costante verifica dell'azione didattica programmata; g) continue verifiche del processo didattico, che informino sui risultati raggiunti e servano da guida per

gli interventi successivi. La programmazione può prevedere anche l'organizzazione flessibile e articolata delle attività didattiche (attività interdisciplinari interventi individualizzati, nonché raggruppamenti variabili di alunni, anche di classi diverse e utilizzazione di docenti specializzati). In tale prospettiva rientrano le attività scolastiche di integrazione anche a carattere interdisciplinare, organizzate per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, e le iniziative individualizzate di sostegno.

Organico dell’autonomia Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di sette unità.

Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe per la scuola secondaria di I grado. Dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, commissioni trasversali (ad esempio, per la continuità, il servizio agli studenti, la valutazione della scuola). Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento. Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: collaboratori scolastici non inferiori a tre unità rispetto all’organico 2015/16 – un assistente tecnico dell’area informatica.

Per la formazione in servizio dei docenti come indirizzo si individuano l’area delle tecnologie informatiche, l’area del disagio alunni, l’area dei primi soccorsi e l’area della cittadinanza e delle problematiche alimentari. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli.

5

Il Piano dovrà essere predisposto a cura di tutti i docenti in un percorso che coinvolga i singoli plessi, poi i diversi livelli di scuola, lo staff del dirigente e la commissione del RAV diretta dalla Funzione Strumentale designata alla predisposizione ultima del piano dell’offerta formativa, entro il 20 ottobre prossimo, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 22 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.

���� o P.T.O.F. (Legge 13 luglio 2015 n. 107) ���� o FINALITÀ La scuola si propone di fornire un’istruzione di base e di sviluppare le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, di contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali e di favorire una cittadinanza attiva. L’attività educativa si svolgerà attraverso una costante collaborazione e una progettazione condivisa, in una proficua interazione con le famiglie e il territorio. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) alfabetizzazione e potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nei linguaggi audio-visivi delle moderne tecnologie; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva,aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza odi lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali; s) definizione di un sistema di orientamento.

6

I PRINCIPI FONDAMENTALI

Il POF dellIl POF dellIl POF dellIl POF dell’Istituto comprensivo’Istituto comprensivo’Istituto comprensivo’Istituto comprensivo “B. Gigli” di Recanati è fondato sui seguenti principi: “B. Gigli” di Recanati è fondato sui seguenti principi: “B. Gigli” di Recanati è fondato sui seguenti principi: “B. Gigli” di Recanati è fondato sui seguenti principi:

1. Diritto di scelta 2. Regolarità ed equità 3. Accoglienza 4. Centralità della persona 5. Integrazione dell’alunno con difficoltà (diversamente abile, svantaggio culturale ecc.) 6. Ben-essere 7. Cittadinanza (partecipazione e responsabilità) 8. Uguaglianza e pluralità, solidarietà e pace 9. Intercultura 10. Ricerca, curiosità 11. Tutela dell’ambiente

così come vengono di seguito identificati: 1. DIRITTO DI SCELTA

COSA SIGNIFICA: COME SI REALIZZA Diritto di scegliere quale scuola frequentare

La scuola offre all’utenza varie opportunità di percorsi formativi

2. REGOLARITÀ ED EQUITÀ COSA SIGNIFICA: COME SI REALIZZA

7

Equità di trattamento

� I criteri di equità sono alla base della formazione delle classi e dei piccoli gruppi degli allievi e di assegnazione dei docenti alle classi

� La formazione delle classi avviene sulla base dei criteri di: omogeneità tra di esse, eterogeneità, equilibrio interno tra componenti M/F e alunni svantaggiati e stranieri

� L’assegnazione delle classi prime ai corsi avviene in base alla scelta del modulo organizzativo. Nel caso di due o più gruppi classe che abbiano effettuato le stesse scelte, l’assegnazione avviene su sorteggio, alla presenza dei genitori.

Regolarità del servizio

La scuola si impegna a garantire la piena regolarità di attuazione del servizio utilizzando tutte le risorse disponibili nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni contrattuali; in condizioni di conflitto sindacale che preveda la sospensione delle lezioni, garantisce: - ampia e tempestiva informazione alle famiglie - servizi minimi di custodia e vigilanza, specie in presenza di soggetti non

autonomi per età e condizione psicofisica - presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola in rapporto all’orario

di lavoro e alle mansioni dei singoli dipendenti Prestazione del servizio

� La scuola si impegna a prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica offrendo un modello scolastico organizzativo che preveda possibili opzioni di scelta diversificate

� Per favorire l’utenza, la scuola garantisce colloqui collaborativi con le famiglie, in particolare per eventuali assenze ripetute e situazioni scolastiche a rischio e si pone come tramite con i servizi presenti sul territorio

� Gli orari di svolgimento delle lezioni e delle altre attività scolastiche sono stabiliti di concerto con l’Ente locale e le aziende di trasporto che provvedono all’affluenza degli studenti, tenendo conto anche delle proposte formulate dal Comitato dei genitori

3. ACCOGLIENZA COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Tutti sono portatori di valori e ricchezza; tutti hanno diritto ad essere accolti

� La scuola offre momenti di confronto e dialogo per un mutuo arricchimento (incontri con le famiglie, dialogo con gli alunni..)

� La scuola s’impegna a predisporre momenti ed attività in cui i “nuovi arrivati” (siano essi alunni, genitori, insegnanti, non docenti) abbiano modo di entrare agevolmente nella nuova realtà

� La scuola predispone il materiale necessario perché i nuovi arrivati (alunni, genitori, docenti, non docenti) possano trovare le opportune informazioni sull’organizzazione e i regolamenti della scuola

� Tutti gli operatori della scuola s’impegnano a predisporre un percorso formativo che metta gli alunni in condizione di operare in modo sereno

� La scuola s’impegna a fornire ai genitori il massimo d’informazioni sulle attività svolte, sui criteri e metodi d’intervento, sull’andamento dei figli nel cammino scolastico

� La scuola intende favorire iniziative di carattere scolastico e culturale, sportivo, ricreativo proposte nel territorio che rispondano alle linee guida della scuola stessa, , anche con l’utilizzo di spazi e risorse dell’Istituto

4. CENTRALITÀ DELLA PERSONA COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Valorizzazione dell’individualità di ciascuno nell’interazione con il gruppo

� Nel proporre e svolgere le attività i docenti pongono l’attenzione sulle necessità e sulle potenzialità di ciascun alunno cercando situazioni in cui possono valorizzarsi. Nel caso di conflitti i docenti salvaguarderanno i più deboli, che non sono necessariamente i ragazzi con scarso rendimento.

� I docenti creano le situazioni per valorizzare le qualità individuali degli alunni

8

L’alunno è il soggetto dell’attività didattica

� L’alunno è considerato protagonista attivo, quindi i docenti cercheranno di offrirgli il massimo d’occasioni per apprendere, scegliendo i metodi che più si adattano allo stile di apprendimento dell’alunno stesso

L’alunno con le sue caratteristiche

� L’insegnante farà leva sulle conoscenze/competenze dell’alunno per elevare il grado di autostima dell’alunno ed incrementare la motivazione ed il piacere dell’apprendimento come proprio arricchimento

� I docenti riconoscono le qualità dell’alunno come fonte che arricchisce la comunità. Quanto più l’alunno è in difficoltà, tanto più sottolinea le qualità individuali sulle quali far leva per superare le difficoltà stesse

� La scuola fornisce all’alunno le opportunità che agevolino l’acquisizione e lo sviluppo delle abilità e conoscenze

L’alunno con le sue scelte

� L’alunno ha diritto ad un margine di scelta sul tipo delle attività extra curricolari da svolgere . La scuola gli riconoscerà il personale percorso di apprendimento

Il genitore è partecipe delle scelte che l’alunno opera nel cammino scolastico

� La scuola concorda con il genitore e l’alunno le scelte di formazione

Il genitore ha diritto-dovere di collaborare

� La scuola ascolta il genitore che si fa portavoce dei disagi e delle necessità manifestati dal figlio

5. INTEGRAZIONE COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Capacità di comunicare con l’ambiente

� La scuola si fa carico dell’ alfabetizzazione degli alunni stranieri interagendo con Enti ed associazioni locali;

Integrazione dell’utenza esterna

� la scuola può attivare soluzioni organizzative e mezzi atti a garantire pari opportunità formative agli adulti, a studenti lavoratori e agli stranieri

Collaborazione con agenzie esterne

� La scuola collabora e stipula intese con ASUR ed Enti locali allo scopo di attuare assistenza psicologica a soggetti in difficoltà, garantire interventi e ausili pedagogici ad alunni con handicap

� La scuola intende favorire iniziative di aggiornamento degli operatori, compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie, sui temi del disagio giovanile, della devianza, dell’educazione alla salute, alle pari opportunità, all’intercultura e sui temi del disagio legato a disabilità psicofisiche e sensoriali

Collaborazione con l’Ammini-strazione comunale

� La scuola richiede provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche per alunni portatori di handicap fisico e richiede provvedimenti atti a garantire la sicurezza degli alunni e di tutti gli operatori

6. BEN-ESSERE COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA

Trovare un ambiente che risponda alle necessità

� La scuola intende attivare iniziative atte a conoscere gli alunni delle classi prime attraverso incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola, attraverso test e/o questionari(socio-affettivi, culturali ecc.) per impostare azioni di continuità educativa e didattica

� attivando colloqui mirati con le famiglie per meglio conoscere gli alunni, con particolare attenzione alla conoscenza e all’integrazione dei portatori di handicap e di svantaggio

� realizzando attività di accoglienza non solo per alunni, ma anche per genitori e operatori della scuola

7. CITTADINANZA COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA

9

responsabilità � La scuola favorisce attività attraverso le quali l’alunno apprende che far parte di una comunità comporta diritti e doveri. La scuola insegna doveri e riconosce diritti.

� I docenti insegnano che materiali e strutture a disposizione dell’alunno devono essere utilizzati nel modo più adeguato da ciascuno affinché tutti ne usufruiscano al meglio.

� I docenti affidano agli alunni ruoli e compiti perché si allenino ad assumersi responsabilità e sperimentino che le azioni individuali hanno sempre effetti su di sé come sugli altri.

partecipazione � La scuola propone/accoglie/concorda con gli enti territoriali, regionali, nazionali, europei, progetti che sviluppino negli alunni il senso di appartenenza alla comunità locale, regionale, nazionale, europea

partecipazione alla vita scolastica

� La scuola opera in modo collegiale nel rispetto della minoranza. La diversità di opinioni ed esperienze è intesa come stimolo al miglioramento dell’offerta formativa

� Gli operatori scolastici attuano condivisioni collegiali (consiglio di classe, interclasse, plesso, dipartimenti, commissioni, collegio docenti, consiglio d’Istituto..) nell’individuazione delle finalità formative, didattiche e dei criteri di misurazione e valutazione.

� La scuola esplicita le sue scelte motivandole e rimanendo aperta alle istanze degli utenti e del territorio nel rispetto dei ruoli, dei compiti e delle specifiche competenze

Patto formativo � La scuola considera la trasparenza nei rapporti con l’utenza ed il territorio condizione fondamentale per la partecipazione democratica alla gestione del proprio servizio. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del POF attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti e attraverso la sottoscrizione di un patto formativo implicito nell’iscrizione degli alunni alla scuola stessa.

A tal fine la scuola garantisce: - di rendere pubblici i criteri di formazione delle classi - di fornire alle famiglie degli alunni stranieri le comunicazioni principali

riguardanti la vita scolastica (regolamenti, orari, calendario didattico, elezioni degli organi collegiali) con appositi moduli

- la consegna, a richiesta e dietro il rimborso delle spese di duplicazione, di copia del POF, della pianificazione del Consiglio di classe e disciplinare

- l’utilizzo di questionari e interviste ai genitori per valutare il servizio offerto dalla scuola e per proporre miglioramenti

- di informare l’alunno e la famiglia sul percorso formativo didattico. L’affissione in via permanente all’albo dell’Istituto dell’organi-gramma della struttura organizzativa delle funzioni di coordi-namento e di gestione svolte dai docenti, l’elenco del personale docente con la materia insegnata, l’orario di servizio, quello delle lezioni, l’organico di diritto di tutto il personale, oltre che l’orario di lavoro con turnazioni e incarichi del personale ATA, l’orario di ricevimento del DGSA.

8. UGUAGLIANZA E PLURALITÀ , SOLIDARIETÀ E PACE COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Tutti hanno pari diritti e doveri

� La scuola s’impegna a impedire il crearsi di condizioni di discriminazioni di fatto;

� La scuola s’impegna a offrire una risposta congrua ai bisogni di ciascuno nel rispetto dei bisogni dell’altro;

� La scuola chiede ad ogni singolo (alunno, docente, non docente, genitore…) il massimo sforzo nell’assolvimento del proprio dovere nel rispetto del proprio ruolo

10

Essere sensibili agli ideali di giustizia, pluralità, solidarietà e pace

� La scuola intende operare al fine di coltivare nell’alunno la sensibilità e l’affettività per aiutarlo a progettare un percorso di vita attraverso la giustizia, la solidarietà, l’amore, la pace, la pluralità

9. INTERCULTURA COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Conoscere la propria cultura originaria

� La scuola intende attivare iniziative didattiche curricolari (integrazione dei programmi) funzionali alla conoscenza di storia e cultura dei Paesi di provenienza degli studenti non italiani

� attuando soluzioni organizzative dell’orario delle lezioni in grado di contemperare le esigenze di studenti di religioni diverse da quella cattolica o che effettuano attività alternative

Scambio tra culture � La scuola favorisce la mutua conoscenza e il dialogo tra le culture presenti, anche attraverso interventi opportunamente concordati(es. mediatore culturale)

10. RICERCA, CURIOSITÀ, CULTURA COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA Avere il gusto per l’apprendimento

� La scuola s’impegna a mettere in atto tutte le strategie (dialogo in classe, problem solving, multimedialità…) utili a favorire nell’alunno la formazione del gusto per l’apprendimento attraverso la scoperta personale per acquisire conoscenze e competenze

Avere il gusto della scoperta personale

� La scuola offre agli alunni modelli e metodi per imparare ad imparare

Apprendere come ricchezza per la vita

� La scuola stimola gli alunni a creare il nuovo, porsi sempre nuovi traguardi, saper guardare alla vita con occhi diversi e spirito critico, in funzione del proprio progetto di vita

11 . CONOSCENZA E RISPETTO DELL’AMBIENTE COSA SIGNIFICA COME SI REALIZZA scoperta…. …..degli spazi interni ed esterni alla scuola …del territorio …. dell’ambiente naturale e antropico e del suo ecosistema

� La scuola attiva momenti di conoscenza diretta: - dei suoi spazi e delle sue attrezzature e ne favorisce il corretto utilizzo del

territorio e dei servizi che offre per una loro piena e completa fruizione � La scuola progetto un percorso didattico, anche con il contributo delle

associazioni ecologiche, volto ad affrontare le problematiche legate all’equilibrio ecologico, alle conseguenze dell’urbanizzazione e dell’inquinamento

Essere rispettosi dell’ambiente

� La scuola predispone un cammino formativo che porti ad acquisire una mentalità che stimoli l’assunzione di comportamenti adeguati volti al rispetto dell’ambiente

RETI CUI L’ISTITUTO ADERISCE

L’Istituto Comprensivo “Beniamino Gigli” di Recanati partecipa: � alla rete AU.MI.RE – relativa all’autovalutazione d’Istituto; � alla rete di scuole, con capofila l’I.I.S. “E. Mattei” di Recanati, per la procedura finalizzata al

finanziamento e alla realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità; � alla rete di scuole, con capofila l’I.I.S. “E. Mattei” di Recanati, per la procedura finalizzata al

finanziamento e alla realizzazione di attività teatrale in collaborazione con l’AMAT, il Comune e l’Istituto comprensivo Badaloni.

Sono inoltre attive le convenzioni:

• con l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, • con le Università di Macerata e Urbino, • con i licei e i professionali per alternanza scuola-lavoro

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Le relazioni con gli enti locali, in special modo con l’Amministrazione Comunale di Recanati, nel corso degli anni si sono intensificate, a seguito del sorgere di nuove problematiche di tipo culturale,

11

sociale ed economico. Relativamente al sociale, si evidenzia l’assistenza educativa agli alunni disabili, l’assistenza linguistica per gli alunni stranieri e forme di aiuto per supportare il diritto allo studio nei casi di disagio sociale. La scuola e l’Ente Locale collaborano nelle manifestazioni, iniziative, concorsi e mostre che coinvolgono tematiche disciplinari, educative o comunque vicine al mondo esperienziale dell’alunno. Sono anche forti i legami collaborativi con associazioni sportive, di volontariato e del tempo libero che operano nel Comune o nei Comuni limitrofi. Con il basket, la ginnastica artistica e l’hockey di Potenza Picena, da alcuni anni, si realizzano progetti per i tre ordini di scuola. In questo anno scolastico, per la prima volta, la scherma di Recanati realizzerà un’attività con i bambini di 5 anni delle nostre scuole dell’infanzia. Il trasporto è gestito dall’ASTEA, mentre il servizio mensa è fornito dalla C.I.R.

Altre attività: • Attività di animazione e teatro in collaborazione con l’ente teatrale che gestisce la stagione teatrale

a Recanati. Un percorso didattico e di formazione pensato per le scuole per approfondire il tema dello spettacolo in maniera divertente e appassionante a cura dell’AMAT.

• “Laboratorio Arcobaleno”- Esperienze di manipolazione di elementi naturali finalizzate all’espressività creativa

• Collaborazione con la Banda Musicale “ B. Gigli” di Recanati attraverso la partecipazione di una rappresentativa degli alunni delle classi V al concerto di Natale tenuto dalla banda al teatro Persiani.

• Collaborazione con il Concorso nazionale “Raccontar scrivendo” (Casetta degli artisti di Recanati) con la partecipazione del coro della scuola alla premiazione dei vincitori.

• Collaborazione di solidarietà con il Centro Socio Educativo dove operano i ragazzi diversamente abili non più in età scolare che realizzano anche per i nostri alunni attività di animazione formativa.

• Collaborazione con ASUR per il progetto “ Mercoledì della frutta” • Progetti con il “Rotary Club” – sez. Recanati • Progetti con il Lyons Club sezione Recanati – Loreto • Collaborazioni con le Università delle Marche.

ORGANIGRAMMA

Dirigente Scolastico Prof. Ing. MARIO PREZIO

Direttore dei Servizi Amm.vi Emanuela Guzzini Collaboratori del Dirigente Scolastico Primo collaboratore Ins. Maria Alessandra Gianturco

Secondo Collaboratore Prof. Ermanno Beccacece Docenti con compiti specifici per la Scuola Second. di I Grado Cialli M.Teresa Tombesi Simonetta Coordinatori di Plesso Infanzia:

Mariele Ventre: Rosanna Cicchitti Aldo Moro: Katia Cruziani Villa Teresa: Maria Ricci

Primaria: B. Gigli: Paola Regini Lorenzo Lotto: Roberta Monaco Pittura del Braccio: Romina Mariani

Funzioni Strumentali

AREA 1 - ½ funzione – Sampaolesi Sabrina - coordinatrice scuola infanzia AREA 1 e 2 – Cavarape Leonardo AREA 2 – Funzione supporto al lavoro dei docenti. Nuove Tecnologie e Sito internet-scuola infanzia e primaria - Giglio Giuseppe AREA 3 – ½ funz. Interventi e servizio per gli studenti - Agostinelli Paola AREA 4 –Funzione per Curriculum verticale - referente per il RAV e il P.O.F.- Piccinini Catia AREA 4 – ½ Funzione per Progetto Lettura - Frapiccini Paola

Referenti di Progetti di Istituto Progetto lettura: Ref. Frapiccini Paola Cicchitti Rosanna

Cruziani Katia Gaudini Giuliana Marini Francesca

Menichelli Cristina Montironi Tiziana Piccinini Catia Sampaolesi Sabrina Progetti di Musica Vincenzoni M. Laura

Progetti Motoria Gianturco M. Alessandra

12

Animatore digitale: Cavarape Leonardo

Servizio agli studenti certificati e Gruppo H

Pallotta Ivana (Primaria e infanzia) Notturni Donatella ( Secondaria I grado)

Certificazioni lingue straniere Tittarelli Sara (Inglese sc. Primaria)

Elisei Mery (Francese sc. Media) Pigini Ave – Sorgentoni Marina (Inglese sc. Media) Progetti Europei Erasmus+ Referente: Modafferi Rosalba

Commissione RAV e P.T.O.F. Camilletti Lucia, Casali Giacomina, Cavarape Leonardo, Coltellacci Elena, Contigiani Lucia, Gianturco Maria Alessandra, Giglio Giuseppe, Pallotta Ivana, Piccinini Catia, Sampaolesi Sabrina, Vignoni Barbara

Presidente del Consiglio di Istituto Presidente: Natalini Lara (Genitore) e Vice Presidente: Gurini Stefano (Genitore)

Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto

Prezio Mario (Dirigente ) Guzzini Emanuela (DSGA) Genitori: Frapiccini Paola, Gurini Stefano Docente: Ghelfi Francesca

ATA: Donati Donatella Membri del Consiglio di Istituto: Dirigente Prezio Mario

Presidente: Natalini Lara - Vice Presidente: Gurini Stefano Genitori: Ambrosini Fabio, Angeletti Paola, Cecchini Gianluca, Frapiccini Paola, Gurini Stefano, Natalini Lara, Simoni Paolo, Tarducci Sandra Docenti: Bonomo Maria- Camilletti Lucia- Gaudini Giuliana- Gazzetti Angela- Ghelfi Francesca - Montironi Tiziana- Pompei Alessandra - Regini Paola. Personale A.T.A.: Donati Donatella-Stagnaro Sandro Organo di Garanzia Il Dirigente Scolastico, i docenti Beccacece Ermanno e Giglio Giuseppe, i

genitori Cecchini Gianluca e Simoni Paolo Responsabile della Sicurezza Prof. Vito Fuselli (RSPP) RSU Caradonna Damiana - Agostinelli Paola - Stagnaro Sandro

UFFICI AMMINISTRATIVI Si trovano nei locali della Scuola Secondaria di I grado “M. L. Patrizi” in Via Aldo Moro n.25

Direttore dei Servizi Amministrativi Emanuela Guzzini Assistenti Amministrativi Biagiola Sania, Caradonna Adelaide, Graziani Lucia, Malizia Silvia,

Menghini Marica, Sampaolo Anna

ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO LUNEDI’ 10,30 – 13,30

MARTEDI’ 8,30 – 11,30

MERCOLEDI’ 10,30 - 13,30

GIOVEDI’ 8,30 – 11,30

VENERDI’ 10,30 – 13,30

SABATO 8,30 – 11,30

PERSONALE A.T.A - COLLABORATORI SCOLASTICI e Lavoratori in mobilità socialmente utili (LSU)

MARIELE VENTRE Ciccarelli Antonella - Ricci Serenella ALDO MORO Gagliardi Maria Assunta (p.t) – Pedacchia Sandro – Ramazzotti Maria Vittoria VILLA TERESA Scarponi Maria Gabriella - Delsere Andrea - Daci Shkelqime (mob.) B. GIGLI Abeti Rita - Marchegiani Fabrizio LORENZO LOTTO Sabbatini Carla (p.t) - Stagnaro Sandro - Tomassoni Daniela PITTURA DEL BRACCIO Marchiani Sergio (p.t.) - Serangeli Flavio M. L. PATRIZI Camilletti Carlo (p.t.) - Donati Donatella - Silveri Maura (p.t.) - Tiberi Graziella

- Pintucci Mary (mob.) - Tartabini Paolo (mob.)

13

ORARIO SCOLASTICO

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola funziona con orario 8.00/16.00.

• Entrata: dalle ore 8.00 alle ore 9.15 • Uscita antimeridiana: dalle ore 12.15 alle 12.30 per i nuovi iscritti • Uscita pomeridiana: dalle 15.00 alle 16.00

Accoglienza pre scuola dalle ore 7.40 alle 8.00 organizzata dall’Istituto, svolta dal collaboratore scolastico.

SCUOLA PRIMARIA Plesso B. Gigli:

• Entrata: dalle ore 8.20 • Inizio lezioni: 8.30 • Uscita antimeridiana: alle ore 12.30 • Uscita pomeridiana: alle 16.30 • Rientro pomeridiano per tutte le classi del modulo il martedì

Plesso L. Lotto:

• Entrata: dalle ore 8.10 • Inizio lezioni: 8.20 • Uscita antimeridiana: alle ore 12.20 • Uscita pomeridiana: alle 16.20 • Rientro pomeridiano per le classi del modulo 1 A - 2 A – 4 A il martedì • Rientro pomeridiano per le classi del modulo 3 A – 5 A il giovedì

Plesso Pittura del Braccio: • Entrata: dalle ore 7.55 • Inizio lezioni: 8.05 • Uscita antimeridiana: alle ore 12.35

Accoglienza pre scuola dalle ore 7.30 organizzata dal Comune di Recanati, svolta dagli assistenti comunali.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

• Entrata: normalmente alle 8.20, solo in caso di cattivo tempo alle ore 8.15 • Uscita antimeridiana: alle ore 13.25

Accoglienza pre scuola dalle ore 7.30 organizzata dal Comune di Recanati, svolta da un assistente comunale. Per usufruirne del pre scuola nei vari ordini è necessario presentare domanda motivata al Dirigente da consegnare personalmente in segreteria entro il 30 settembre.

14

SCUOLA DELL’INFANZIA ALDO MORO

UBICAZIONE DELLA SCUOLA

L’edificio scolastico di Via Aldo Moro è situato nel quartiere Fonti S. Lorenzo. I vani a disposizione della scuola sono: • quattro aule con i locali attigui e comprensivi di spogliatoio e servizi igienici per i bambini; • un salone ampio per le attività di libero movimento; • una piccola stanza resa flessibile per attività di laboratorio-biblioteca; • un refettorio e cucina utilizzata per la distribuzione dei pasti; • una stanza adibita ad uso delle insegnanti, con la presenza di computer (ad uso anche dei bambini), fotocopiatrice, stampante e scanner; • un locale per i servizi igienici del personale; • un ripostiglio comunicante con la cucina ad uso del personale ausiliario; • un locale dove viene custodito il materiale didattico di facile consumo; • un magazzino sottostante per conservare materiale di vario genere; • uno spazio esterno il giardino, attrezzato di qualche gioco.

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

� Numero delle sezioni e totale bambini

La nostra realtà scolastica è costituita da quattro sezioni: PESCI, UCCELLI, CONIGLI E PINGUINI, eterogenee per età e conta 95 bambini, di cui due diversamente abili. Come da diversi anni, i bambini provengono soprattutto dal quartiere Fonti S. Lorenzo e i minor misura dalle zone limitrofe. Per i bambini più lontani c’è la possibilità di usufruire del servizio dello scuolabus. � Scelte modulari e motivazioni

La tipologia della sezione è eterogenea, tenendo conto dei vantaggi che ne conseguono: • maggior facilità di inserimento ( attuato in minor tempo); • stimolo all’autonomia ( i bambini si osservano tra loro e sono stimolati a far da soli); • pluralità di modelli ( es: i bambini grandi aiutano i piccoli nella gestione dell’igiene personale e sono da stimolo per l’acquisizione di regole comportamentali di convivenza); • possibilità di stabilire relazioni d’aiuto evitando il rischio di “chiusura” nel gruppo; • possibilità di imparare per imitazione dai compagni più grandi.

Nei gruppi eterogenei (misti) c’è la difficoltà ad elaborare e gestire contemporaneamente progetti diversi per livelli di apprendimento, pertanto torna necessario e positivo raggruppare i bambini per gruppi omogenei, avendo la possibilità di strutturare spazi, tempi e materiali in relazione alle specifiche esigenze d’età. Presentazione team docenti: 8 insegnanti su 4 sezioni, due insegnanti di sostegno, due assistenti comunali e un’insegnante di religione cattolica, 2 collaboratrici scolastiche a tempo pieno e una part- time. Organizzazione delle attività didattiche-educative: All’interno della propria sezione con attività finalizzate a creare e consolidare la vita di sezione con gruppi omogenei o eterogenei per età; fuori dalla propria sezione, attraverso le attività di

15

intersezione con gruppi omogenei di livello; questo per dare l’opportunità ai bambini di 3/4/5 anni di raggiungere obiettivi adatti al loro livello di sviluppo. Organizzazione della giornata scolastica del bambino: • dalle ore 8.00 alle ore 9.15 (accoglienza) dalle ore 9.15 alle ore 10.00 preparazione e colazione in

sala mensa • dalle ore 10.00 alle ore 10.30 attività di routine in sezione • dalle ore 10.30 alle ore 12.00 attività di intersezione • dalle ore 12.00 alle ore 12.20 preparazione al pranzo • dalle ore 12.20 alle ore 13.15 pranzo • dalle ore 13.15 alle ore 14.00 vita di sezione • dalle ore 14.00 alle ore 16.00 attività didattiche: grafico-pittoriche, plastiche,

manipolative, motorie, audiovisive.

SCUOLA DELL’INFANZIA “MARIELE VENTRE”

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA La scuola dell’infanzia “Mariele Ventre” è situata in una zona periferica ad alta densità demografica:la

popolazione infantile è abbastanza eterogenea in quanto comprende non soltanto bambini provenienti dal

quartiere,ma anche da altre zone residenziali,sia urbane sia rurali.

Il numero totale degli iscritti è di 68 bambini suddivisi in tre sezioni eterogenee per età:

COCCINELLE-FARFALLE-FORMICHE. La scelta della formazione di sezioni eterogenee è giustificata dalle seguenti motivazioni: -facilitare la socializzazione -responsabilizzare i grandi verso i piccoli -rendere autonomi i piccoli nelle attività di routine Durante le attività didattiche vengono formati gruppi di livello (3-4-5 anni) per l’acquisizione di specifiche competenze. L’organizzazione dei laboratori trova la primaria finalità in un apprendimento di tipo esplorativo,produttivo e creativo,questo grazie a strumenti, metodi, attività differenziate in rapporto all’età, ai diversi ritmi e tempi di comprensione,agli interessi e alle motivazioni di ogni singolo alunno. Nella nostra scuola vi sono sei insegnanti, una insegnante di religione cattolica, una insegnante di sostegno, una assistente comunale e due collaboratori scolastici. L’orario scolastico delle insegnanti è di 25 ore settimanali ed è strutturato in maniera tale da favorire la maggior compresenza durante le attività per gruppi omogenei.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

I percorsi programmati saranno realizzati in: attività in sezione e attività di laboratori

L’attività in sezione permette la formazione del gruppo eterogeneo che per la sua dimensione relazionale ed organizzativa,stimola e favorisce: -a livello affettivo- educativo, una pluralità di modelli di identificazione -a livello socio-relazionale, il senso di collaborazione e di responsabilità -a livello cognitivo, l’apprendimento imitativo soprattutto nel rispetto delle regole di vita sociale.

16

L’attività nei laboratori viene effettuata a piccoli gruppi per fasce di età. Questa organizzazione è fondamentale in quanto permette: -a livello emotivo - affettivo, una maggiore attenzione ai bisogni specifici dell’età -a livello socio-relazionale,una facilitazione nei rapporti tra bambini e per l’insegnante una modalità unica di approccio educativo didattico per la fascia d’età in cui opera in quel momento a livello cognitivo, la possibilità di affrontare esperienze consone l’età strutturando spazi e tempi adeguati. Il laboratorio rappresenta la migliore strategia per favorire,accogliere, comprendere e valorizzare quei modi differenti di elaborare e intr ecciare visioni e spiegazioni della realtà che permettono il massimo esplicarsi delle potenzialità di ciascun bambino. La pratica dei laboratori sviluppa: • la cooperazione del gruppo docente come risorse per tutti i bambini delle diverse sezioni • le competenze di ogni insegnante che diventano ricchezza per la comunità • l’incontro e la comunicazione tra i bambini di tutte le classi • l’osservazione,la verifica e la valutazione del singolo bambino,su base collegiale e non individuale • A partire dal mese di ottobre,dalle ore 10,30 alle ore 12,00 le sezioni eterogenee si aprono e

vengono formati sei sottogruppi di bambini divisi per ciascun livello di età:

L’ORARIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA:

ORE SPAZI E TEMPI EDUCATIVI

8,00-9,30 Entrata

8,00-9,00 Gioco libero in salone-arrivo dello scuolabus

9,00-9,30 Giochi in sezione- ritiro buoni pasto

9,30-10,15 Merenda- appello-attività di routine in sezione

10,30-12,00 Attività didattiche per gruppi omogenei di età nei laboratori

12,00-13,00 Uscita dei bambini con turno antimeridiano

12,15-13,30 Pranzo

13,30-14,00 Gioco libero

14,00-15,00 Attività didattiche del pomeriggio

15,00-16,00 Partenza del pulmino-giochi organizzati e liberi in sezione, ultima uscita

SCUOLA DELL’INFANZIA “VILLA TERESA”

17

La scuola dell’Infanzia "Villa Teresa" è situato nel quartiere dal quale prende il nome. La scuola ha 3 sezioni, è frequentata da 79 bambini. L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA prevede la realizzazione di un progetto che consente: � LA DISTRIBUZIONE DEGLI ALUNNI IN GRUPPI OMOGENEI PER ETÀ � ORARI DI ESTESA COMPRESENZA PER SEZIONE � INTERDISCIPLINARIETÀ DEGLI APPRENDIMENTI � MODULARITÀ DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA dipende da un’ impostazione didattica-educativa che ha una ricaduta positiva sullo sviluppo formativo dei bambini e sulla professionalità dei docenti. QUESTA IMPOSTAZIONE si basa su 2 punti fondamentali:

TEMPI E SPAZI sono organizzati nel rispetto delle esigenze dei vari gruppi sezione e soggetti alla flessibilità in relazione alle emergenze di ogni singolo gruppo sezione

Il tempo scuola è dalle 8.00 alle 16.00. I bambini vengono accolti dai collaboratori scolastici dalle ore 7.40 su richiesta fatta al Dirigente. Spazi. La scuola dispone di due locali mensa, 3 aule –sezione comunicanti direttamente con il giardino, un salone comunicante anch’esso direttamente con il giardino, una stanza polivalente, 2 stanze più piccole per attività per piccoli gruppi e aula di informatica, un giardino che si estende per tutta la lunghezza della scuola.

18

SCUOLA PRIMARIA “BENIAMINO GIGLI”

Il plesso scolastico della scuola primaria “Beniamino Gigli” è situato nel centro storico di Recanati. La sua ubicazione topografica, favorisce naturalmente ogni attività didattica e consente il facile raggiungimento, senza l’utilizzo di mezzi di trasporto, di strutture pubbliche di interesse scolastico come il Comune, il Teatro Persiani, casa Leopardi, il Colle dell’Infinito… Nella cornice dell’antico complesso di Sant’ Agostino, poesia, storia e bellezze naturali, si fondono armoniosamente in un’unica visione: dalle finestre delle aule che danno nel chiostro, su cui troneggia la Torre del Passero Solitario, meta di tanti turisti, si può respirare il senso quasi mistico che il luogo ispira; dall’altro lato dell’edificio lo sguardo viene catturato dalla bellezza suggestiva e silenziosa dei “Monti Azzurri” e dal dolce declinare delle nostre colline.

LA STRUTTURA DEL PLESSO

La struttura è fruibile da più accessi. Dal chiostro si accede a scuola da un imponente scalone che costituisce l’ingresso principale. Da

viale Passero Solitario, invece, si entra nel plesso con l’ascensore. E’ in questo punto che si fermano

gli scuolabus per far salire e scendere gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico,

assistiti dal personale incaricato dall‘Amministrazione comunale.

GLI SPAZI Al termine dello scalone di accesso, si trova un vasto pianerottolo; a sinistra si trovano i locali della

mensa e a destra una stanza , usata anche come ripostiglio per il materiale di pulizia, dove sono

posti i contatori e i quadri elettrici.

La zona riservata all’attività didattica vera e propria, è caratterizzata da un lungo e accogliente

corridoio, dove si trovano, dislocate sui due lati, le dieci aule equivalenti alle dieci classi. Vi sono

inoltre un’aula riservata al sostegno, una stanza “professori” che si affaccia su un piccolo cortile e tre

bagni, uno per i maschi, uno per le femmine e l’altro per i bambini con disagi. Al termine del corridoio

si trova uno scalone che costituisce l’uscita di sicurezza e la via di esodo e conduce al piano inferiore

che dà nel chiostro. Gli spazi che si trovano in questa area dell’edificio, sono ampi e luminosi e sono

costituiti da:

una grande palestra attrezzata; un’aula di musica; un ripostiglio per gli attrezzi ginnici; uno spogliatoio; due bagni.

La zona riservata alla mensa, prevede l’uso di quattro stanze che accolgono gli studenti all’ora di

pranzo, una stanza più grande per lo smistamento delle vivande e due bagni, di cui uno riservato al

personale della CIR che gestisce la mensa. Non essendo sufficiente lo spazio perché tutti gli alunni del

plesso possano pranzare contemporaneamente, le classi quarte e quinte, il martedì, mangiano al

secondo turno, alle ore 13,30.

Al piano inferiore, a cui si accede da un ulteriore scalone posto lungo il corridoio che conduce alla

mensa, vi sono i locali che ospitavano gli uffici della segreteria e della presidenza prima che fossero

trasferiti nella sede della Scuola Media Patrizi.

Questi spazi, dove sono state installate diverse postazioni informatiche, vengono usati in modo

polivalente e polifunzionale come:

19

� aula computer; � aula pittura; � laboratori, come la didattica e la programmazione curricolare richiedono.

Il chiostro, che è il nostro cortile esterno, permette di realizzare, nella sua riservata e raffinata

scenografia, gli eventi legati alla vita scolastica, come feste, attività ricreative e di aggregazione e

rappresentazioni di vario genere.

LA POPOLAZIONE SCOLASTICA E L’ORGANICO

Classi, alunni, personale, tempo scuola

Il plesso è frequentato da 228 alunni, distribuiti in dieci classi , cinque delle quali con un tempo scuola

modulare di 27 ore + 1 di mensa con rientro il martedì, e cinque con un tempo scuola di 40 ore (ex

tempo pieno, 30 ore + 10 di mensa).

PERSONALE AUSILIARIO

I collaboratori scolastici, Abeti Rita e Marchegiani Fabrizio sono a tempo pieno. Questi sono

coadiuvati nelle pulizie dal personale di una cooperativa.

Gli alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica (IRC), svolgono le attività alternative in

orario specifico.

PLESSO “LORENZO LOTTO”

Il plesso è ubicato nel quartiere “Piazzale Europa”, uno dei più popolati di Recanati. La scuola ha le seguenti classi: I-II-III-IV-V A (tempo normale), I-II-III-IV-VB (tempo pieno) e II C (tempo pieno).

Il tempo scuola è : - tempo pieno: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 16.20. - tempo normale: dal lunedì al sabato dalle 8.20 alle 12.20. Il martedì c’è il rientro pomeridiano fino alle ore 16.20 per alcune classi ed il giovedì per le rimanenti classi.

Il Comune fornisce un servizio di assistenza per gli alunni che ne fanno richiesta: - pre - scuola dalle 7.35 alle 8.15

20

- servizio di accompagnamento dei bambini al pullmino.

La scuola ha una palestra, un’aula di informatica con 14 postazioni, un’aula TV, 3 aule di sostegno-polivalenti, un’aula insegnanti. E’ dotata di aule Lim, di videoproiettori. Ha la linea WiFi. La scuola ha un cortile esterno e la mensa. Servizio mensa: ore 12,20

Gli alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica (IRC), svolgono le attività alternative in

orario specifico.

PLESSO “PITTURA DEL BRACCIO”

STRUTTURA DEL PLESSO

La scuola primaria Pittura del Braccio è situata nella periferia est del nostro comune. Il plesso è composto da: un cortile esterno, un piano terra e un primo piano. Il piano terra è costituito da: n. 1 aula per computer, n. 1 aula con lavagna LIM per insegnamento della lingua inglese, n. 1 aula polivalente con funzione di palestra. n. 1 bagni - n. 1 ascensore locale caldaie Il primo piano è costituito da: un atrio, un corridoio, n. 5 aule e n.2 bagni

RISORSE UMANE Insegnante responsabile del plesso: Mariani Romina Insegnante incaricato della posta elettronica: Mariani Romina Altri insegnanti: Brignoccolo Mariella - Brugia Roberta - Contigiani Lucia - Gazzetti Angela D’Alessandro Moira – Sodano Carolina - Marini Francesca - Moretti Monia – Pallotta Ivana – Romagnoli Silvia.

Insegnanti di lingua straniera: Brignoccolo Mariella, Mariani Romina, Moretti Monia Collaboratori scolastici: Serangeli Flavio, Marchiani Sergio (part time) Assistente comunale per il sostegno ai diversamente abili: Pace Gessica, Moroni Cinzia, Ripani Beatrice, Carletti Silvia, Polenta Silvia

ORGANIZZAZIONE DEL PLESSO Il plesso è frequentato da 123 alunni distribuiti in cinque classi: Orario del plesso Gli alunni di tutte le classi frequentano per 27 ore settimanali di attività didattica con il seguente orario: Dal Lunedì al Sabato dalle ore 8:05 alle ore 12:35. l’ingresso è consentito solo 10 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica svolgeranno attività alternative nelle ore di compresenza delle insegnanti titolari di classe.

21

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola è ubicata in Via Aldo Moro n. 25. al suo interno sono presenti gli Uffici di Direzione e di Segreteria. Tel. 071.7571477 e fax 071.0975886. e-mail: [email protected]; [email protected]

Sito: http://www.icgiglirecanati.gov.it/

SPAZI SUSSIDI ATTREZZATURE • laboratorio informatico • biblioteca alunni e docenti • aula magna ( video ) • aula Comenius con LIM • laboratorio scientifico con LIM • laboratorio di musica • laboratorio di arte e immagine • due aule di sostegno • LIM nella classe IB • Videoproiettori in tutte le classi • palestra

QUADRO ORARIO OBBLIGATORIO SETTIMANALE

Tempo scuola (mattina) art. 2 D.M. n.37 del 26.3.09 Italiano 6

Storia-Geografia 3 Attività di approfondimento in materie letterarie (Geografia) 1

Inglese 3 2^ lingua straniera (Francese o Spagnolo) 2

Matematica 4 Scienze naturali e sperimentali 2

Tecnologia 2 Arte e Immagine 2

Musica 2 Scienze Motorie e Sportive 2

Religione Cattolica 1

Orario: INGRESSO ORE 08:15- 08:20.

Accoglienza: Organizzata dal Comune dalle ore 07:30 – 08:20 Organizzazione delle ore di lezione: 1° ora 08:25-9:20 2° ora 09:20-10:20 Ricreazione 10:20-10:35 3° ora 10:35-11:30 4° ora 11:30-12:25 5° ora 12:25-13:25

Organizzazione delle uscite: Alla prima campanella h. 13:20 escono:

� Settore palestra � Aula musica � Aula arte e immagine � Aula scienze � 1° piano

Alla seconda campanella escono:

� 2° piano � 3° piano

22

SEZIONE CURRICULUM SCUOLA DELL’INFANZIA FINALITA’: Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini

- lo sviluppo dell’identità, - dell’autonomia, - della competenza - avvio alla cittadinanza.

Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

I CAMPI DI ESPERIENZA:

IL SE’ E L’ALTRO

Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

IL CORPO E IL

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della

23

MOVIMENTO giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

IMMAGINI, SUONI E COLORI

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

COMPETENZE ACQUISITE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati

24

d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica

per la scuola dell’infanzia

Integrazioni alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione

relative all’insegnamento della religione cattolica.

Scuola dell’Infanzia Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:

Il sé e l’altro - Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo in movimento - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggi, creatività, espressione - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

25

I discorsi e le parole - Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondo - Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

ACCOGLIENZA INFANZIA Per affrontare correttamente gli aspetti problematici dell’inserimento è necessario fare riferimento al concetto di attaccamento nella relazione madre-bambino. Secondo alcuni studiosi con il termine attaccamento ci si riferisce generalmente alla relazione tra il bambino e una figura privilegiata, (di solito la madre) relazione che può rinsaldarsi o allentarsi in funzione della situazione, ma che ha carattere durevole e sopravvive anche a circostanze socio emotive sfavorevoli. Quando il bambino affronta l’inserimento nella scuola dell’Infanzia vive una condizione psicologica particolare caratterizzata da paura e incapacità a recepire le stimolazioni che l’ambiente gli offre perché sta vivendo un’esperienza di separazione. Il bambino deve staccarsi dalla persona che fino ad allora si è presa cura di lui in modo continuativo e alla quale ha imparato a rivolgersi per il soddisfacimento di ogni bisogno, deve lasciare un ambiente familiare rassicurante per un ambiente sconosciuto, dei ritmi suoi per prenderne altri e tutto questo comporta una grossa fatica e una serie di difficoltà. Solitamente si è portati a considerare le difficoltà del bambino, in fase di inserimento, legate essenzialmente alla separazione dal proprio ambiente familiare, al cambiamento delle proprie abitudini, alla sperimentazione di un contatto con persone nuove e sconosciute, spazi e arredi che non gli sono familiari, rapporti con numerosi bambini che rendono, necessariamente, meno personalizzata l’interazione con gli adulti che si occupano di lui. Si tende cioè ad esaurire il problema dell’inserimento del bambino isolandolo, ancora una volta, dal contesto del problema che parallelamente ha l’adulto genitore che vive con ansia e sensi di colpa la separazione dal figlio, e dal problema dell’educatore che affronta un’esperienza che non è mai ripetitiva di situazione precedenti, in quanto diverso è il bambino, diversi sono i genitori, diversa è la comunicazione che ne deriva. Con l’inserimento del bambino alla scuola dell’Infanzia ha inizio un rapporto a tre: bambino - genitore - insegnante. E’ opportuno, quindi, distinguere le difficoltà a cui vanno incontro le tre componenti.

Nel bambino, con la separazione dai genitori, si può manifestare: � ansia da separazione � ansia da estraneo (persone o ambiente) � ansia da “ansia”, cioè tensione per la preoccupazione che il bambino può avvertire nei genitori

I genitori a loro volta sono sommersi dall’ansia legata a: � possibili sensi di colpa coscienti o no nei confronti del figlio � preoccupazioni legate alla difficoltà di iniziare un rapporto con una istituzione e persone nuove.

Le insegnanti tendono a vivere con ansia il momento dell’inserimento perché devono: � agire il ruolo di elemento separatore � accogliere il disagio espresso dal bambino e dai genitori � contenere l’ansia e le manifestazioni di rifiuto del bambino il più delle volte interpretate come

rifiuto alla propria persona � superare il proprio disagio provocato dall’iniziale diffidenza delle madri e/o dei padri nei loro

confronti.

26

OBIETTIVI DI UN BUON INSERIMENTO L’accoglienza nella Scuola dell’Infanzia, non è un “momento” limitato nel tempo, ma una “condizione” garantita costantemente. L’accoglienza è un momento importante e delicato per l’inserimento e il re-inserimento dei bambini e una fase in cui i tempi, gli spazi e le attività sono finalizzate a sostenere ed accompagnare il bambino e i genitori a sviluppare un sentimento di fiducia ed apertura verso un contesto sociale allargato. Un buon inserimento si fonda sull’idea di un bambino portatore di valori che chiede di essere rispettato e valorizzato. Essere accoglienti è un modo di porsi necessario durante tutto il percorso formativo e significa essere disponibili ad ascoltare ed assumere il punto di vista di ogni singolo bambino. Accogliere è: “star bene a scuola”….. rivolto a tutti i soggetti attivi della comunità educante. NEI CONFRONTI DEI BAMBINI:

� favorire un distacco graduale dall’oggetto di attaccamento � favorire la conoscenza del nuovo ambiente attraverso la presenza e la mediazione del genitore � favorire l’instaurarsi di rapporti con gli insegnanti e il gruppo dei pari � favorire l’esplorazione dell’ambiente scuola dell’Infanzia e la curiosità per i materiali di gioco.

NEI CONFRONTI DEI GENITORI:

� favorire un distacco graduale dal figlio � favorire la conoscenza del nuovo ambiente dell’organizzazione della giornata e delle metodologie

pedagogiche � favorire un atteggiamento di collaborazione ( e non di rivalità e/o diffidenza ) con le insegnanti.

NEI CONFRONTI DELLE INSEGNANTI

� favorire la conoscenza, attraverso l’osservazione, dei singoli bambini nei loro rapporti con i genitori

� favorire gradualmente lo spostamento dell’interesse dei bambini dai genitori a se stessi e ai coetanei

� favorire un atteggiamento di collaborazione e di fiducia con i genitori. INCONTRI CON I GENITORI Gli incontri sono il primo momento di contatto tra l’istituzione e la famiglia con l’obiettivo di trasmettere due ordini di messaggi: 1) niente nella scuola è lasciato all’improvvisazione 2) la conoscenza nella Scuola dell’Infanzia e la necessità di realizzare insieme un buon inserimento sono la premessa indispensabile per rendere compartecipi i genitori al processo educativo. Il genitore che ha l’opportunità di rendersi conto dell’ambiente in cui verrà accolto il figlio, della sua organizzazione, della professionalità delle persone che si occuperanno del bambino, sentendosi coinvolto in tale esperienza si sente rassicurato e non percepisce il rapporto con le insegnanti come una delega nei confronti del figlio. In caso di necessità, sia le insegnanti che i genitori, potranno richiedere un colloquio individuale. VISITA DEI BAMBINI A SCUOLA I bambini degli anni ponte (Nido-Scuola dell’Infanzia, Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria) verranno accompagnati dalle loro insegnanti nelle scuola accoglienti, per conoscere l’ambiente nel quale saranno ospitati nel corso del nuovo anno scolastico (vedi progetto Continuità “Insieme per conoscerci”). I bambini avranno modo di esplorare gli spazi della scuola attraverso il gioco libero, di sperimentare attività di manipolazione o pittura, di conoscere le loro future insegnanti. La visita favorirà un momento di aggregazione e di conoscenza per evitare le difficoltà che molti incontrano nel trovarsi il primo giorno di scuola con “tanti sconosciuti”. STRUMENTI DI CONOSCENZA Gli strumenti individuati per facilitare la conoscenza sia dell’ambiente sia tra le persone impegnate nell’esperienza di inserimento ( genitori, bambino, insegnanti ) sono:

� rilevazione dei dati dal modulo di iscrizione per la formazione delle sezioni � consegna scheda informativa da compilare a cura dei genitori per ogni singolo alunno

27

� incontro con i genitori dei nuovi iscritti per presentare l’organizzazione scolastica e colloqui individuali nel mese di settembre

� inizio frequenza alla Scuola dell’Infanzia per i primi giorni, con la presenza di un genitore, prima dell’inizio dell’inserimento.

INDAGINE SOCIO-CULTURALE Dalle schede di iscrizione saranno raccolti i dati inerenti:

� composizione del nucleo famigliare � età � recapiti telefonici � eventuale provenienza da paesi esteri � informazioni che i genitori riterranno utili fornire

STRATEGIE FACILITANTI L’INSERIMENTO Per garantire la buona riuscita dell’inserimento, le due insegnanti titolari effettueranno entrambe lo stesso orario di servizio (antimeridiano e senza il servizio mensa) durante le prime due settimane di inserimento dei bambini. In caso di assenza di una titolare si ritiene necessario nominare un’insegnante supplente per garantire la compresenza e dunque un buon inserimento dei bambini. CURRICOLO IMPLICITO Predisporre gli spazi è necessario per favorire nei bambini la curiosità verso gli ambienti e i materiali di gioco. Un ambiente accogliente e ricco di oggetti interessanti produce sensazioni piacevoli e invita alla esplorazione attiva e alla scoperta di ciò che contiene. E’ bene incentivare tale atteggiamento esplorativo fin dai primi giorni di inserimento, sia attraverso materiali di gioco che assolvono una funzione rassicurante sia che riescano a catturare la loro attenzione e curiosità per caratteristiche particolari. Per quanto riguarda gli spazi si è provveduto ad individuarli sia all’interno della sezione che in salone:

� spazio per giochi di movimento � spazio della manipolazione � spazio per il gioco simbolico e di imitazione � angolo della lettura.

Durante l’anno la sezione potrà essere modificata secondo le esigenze del gruppo sezione. “FARE” ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA: LA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO Il gioco costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso infatti favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e a gli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni. L’insegnante evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e stimolazioni. L’ESPORAZIONE E LA RICERCA Le esperienze promosse nella scuola dell’Infanzia dovranno inserire l’originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca. L’insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, guiderà il bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realtà ed a conoscerla, controllarla e modificarla. ESPLORARE PER FARE, SCOPRIRE PER CONOSCERE Ogni tipo di esperienza, soprattutto in questa prima fase, viene acquisita e assimilata, traducendosi in effettiva conoscenza, solo se viene fatta in modo autonomo e nelle condizioni più favorevoli per aumentare l’interesse e la concentrazione. L’attività di esplorazione e di indagine svolta in maniera diretta a contatto con elementi e materiali naturali, suscita nel bambino la curiosità, favorisce lo sviluppo dell’intelligenza in un intreccio armonico tra il fare, l’agire, il conoscere e il capire.

28

ACCOGLIERE “L’HANDICAP” In una società dove le frontiere fisiche e culturali si riducono, dove lo spazio e il tempo cambiano significato, attraverso nuove tecnologie sempre più sofisticate e potenti, e dove in fondo anche i “normali” hanno a volte problemi di adattamento, è più che mai necessario comprendere che il mondo dell’handicap non deve essere un mondo sconosciuto e terribile. La scuola attraverso i programmi interculturali e di sostegno all’handicap, tenta di andare in questa direzione. Secondo quanto stabilisce la legge quadro n.104/92 art. 12: “E’ garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nelle sezioni di Scuola dell’Infanzia... L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione.”. Per questo è prevista la presenza di una insegnante di sostegno che assume la piena contitolarità nella sezione in cui opera (art. 13). Se si tiene presente che la scuola è uno dei luoghi fondamentali per l’integrazione nel sociale e la scoperta della vita, si capisce come il bambino con handicap può incontrare una formidabile occasione per scoprire e sviluppare le sue potenzialità. Lo sforzo delle insegnanti è quindi quello di migliorare la funzione di socializzazione della scuola anche attraverso il Progetto Accoglienza, in particolare creando un ambiente non emarginante e in grado di favorire un contesto che rispetti e tenga conto della personalità di ogni soggetto. L’insegnante trascorre con il bambino un tempo molto lungo nell’arco della giornata venendo a rappresentare nel corso dell’anno una figura stabile e importante in alcuni momenti significativi nella vita del bambino (gioco, attività didattica, pasto). Il soggetto con difficoltà, in maniera proporzionale alla gravità della sua situazione, ha bisogno:

� di tempi più lunghi per l’adattamento � di ritmi diversi � di utilizzo di codici diversi � di una accurata Programmazione Educativa Personalizzata.

Nel nostro Istituto è attiva una Commissione per l’alunno diversamente abile formata da docenti di sostegno e docenti curricolari dei tre ordini di Scuole presieduta dal Dirigente Scolastico e/o dal Docente Referente. Il compito è promuovere, studiare, realizzare, monitorare varie attività facilitando un buon processo di integrazione per gli alunni. Tutto questo può anche essere ottenuto attraverso la fattiva collaborazione tra insegnanti, genitori, operatori socio-sanitari i quali, grazie allo scambio di notizie e di informazioni, possono garantire una reale possibilità di dare un giusto stimolo a un progetto che è anche un’idea di contatto con “l’altro”. ACCOGLIERE IL BAMBINO STRANIERO Negli ultimi anni in tutto il territorio nazionale si è verificato un notevole incremento di immigrazioni di famiglie provenienti da paesi stranieri. Anche le scuole del nostro Istituto sono state interessate da questo fenomeno e si sono attivate per affrontare in modo adeguato le problematiche inerenti all’accoglienza di questi bambini. Strategie attivate:

� utilizzo di un assistente linguistica e culturale (comunale) che faciliti l’inserimento e la relazione con i coetanei e gli adulti;

� equa distribuzione dei bambini stranieri nelle sezioni � attivazione del “Progetto disagio-intercultura” presso il nostro Istituto.

29

SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ:

La scuola primaria ha le seguenti finalità: - porre le basi e far acquisire gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. - far acquisire le conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. - collaborare per rimuovere di ogni ostacolo alla frequenza - curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; - prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastare la dispersione; - valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno - perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. - accompagnare l’alunno ad elaborare il senso della propria esperienza - promuovere la pratica consapevole della cittadinanza. Il senso dell’esperienza educativa (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del

primo ciclo d’istruzione 4 settembre 2012)

Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacità. La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura, trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale, si confrontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realtà, riflettendo sul senso e le conseguenze delle proprie scelte. Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per porsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali. Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare situazioni di studio e di vita dove sviluppare atteggiamenti positivi ed imparare a collaborare con altri. Segue con attenzione le diverse condizioni nelle quali si sviluppa l’identità di genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale. Crea favorevoli condizioni di ascolto e di espressione tra coetanei e guida i ragazzi nella comprensione critica dei messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme. Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli. L’alfabetizzazione culturale di base Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un

30

orizzonte al largato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media. Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline. All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. Cittadinanza e Costituzione È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise. Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti. La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità.

31

È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico. L’ambiente di apprendimento Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa senza pretesa di esaustività. L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a quello che va imparando. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, ai fini di una piena integrazione, devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare e avviare i processi di apprendimento, sia una sempre più sicura padronanza linguistica e culturale per proseguire nel proprio itinerario di istruzione. Tra loro vi sono alunni giunti da poco in Italia (immigrati “di prima generazione”) e alunni nati in Italia (immigrati “di seconda generazione”). Questi alunni richiedono interventi differenziati che non devono investire il solo insegnamento della lingua italiana ma la progettazione didattica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le discipline. L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un fatto culturalmente e normativamente acquisito e consolidato, richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalle tecnologie. Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. A questo scopo risulta molto efficace l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l’alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere e di un suo metodo di studio, sia sollecitato a riflettere su come e quanto impara, sia

32

incoraggiato a esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Ogni alunno va posto nelle condizioni di capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere, riconoscere le difficoltà e stimare le proprie abilità, imparando così a riflettere sui propri risultati, valutare i progressi compiuti, riconoscere i limiti e le sfide da affrontare, rendersi conto degli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

COMPETENZE DISCIPLINARI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagnie insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico- sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

STORIA L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

GEOGRAFIA L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

33

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le

lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.

34

Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

MUSICA L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

EDUCAZIONE FISICA

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport

anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

TECNOLOGIA L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

RELIGIONE L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. · Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra

35

cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. · Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri Per gli alunni stranieri di nuova iscrizione vengono predisposti interventi di insegnamento della lingua italiana come L2, con appositi finanziamenti dell’USR, quando è possibile. L’Amministrazione Comunali predispone un servizio di “ assistenti alla comunicazione”

INTERVENTI SPECIFICI PER PROMUOVERE IL DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO E IL SUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI: ATTIVITÀ DI RECUPERO NELLE SCUOLE PRIMARIE Il coordinamento delle attività di recupero è affidato al Dirigente Scolastico. Prima del termine delle lezioni viene effettuata una valutazione sotto il profilo quantitativo/qualitativo delle attività svolte formulando proposte per l’a.s. successivo. I docenti nelle cui classi sono presenti bambini stranieri arrivati nel corrente anno scolastico in Italia, ovvero frequentanti la classe prima, vengono affiancati, compatibilmente alle risorse economiche disponibili con la CM 41, da un docente dell’Istituto per attività di insegnamento dell’Italiano come seconda lingua . Vengono analizzati i bisogni di tutti i bambini stranieri e predisposte le richieste al Comune per chiedere l’intervento di assistenti al fine di offrire: - un primo approccio alla Lingua Italiana (per coloro che sono appena arrivati in Italia e non conoscono la lingua) - il potenziamento della Lingua per lo studio per chi non è ancora padrone dell’italiano. Operano in questo settore, nel contesto scolastico anche le assistenti linguistiche messe a disposizione dall’ente Comune.

Integrazione degli alunni diversamente abili GLHI (Gruppo studio e di lavoro di Istituto) In applicazione della legge 104/1992,art.15, comma 2, che prevede l'istituzione in ogni scuola di un gruppo di studio e di lavoro d'Istituto (GLHI) composto da insegnanti operatori dei servizi e familiari, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal Piano Educativo, è costituito il Gruppo di studio e di lavoro d'Istituto (GLHI) composto come di seguito specificato con decreto prot. n. 3901 A.36 del 06.11.2015:

� Dirigente Scolastico � Rappresentante del Comune (assistente sociale D.ssa Francesca Falleroni) � Insegnanti referenti gruppo H (GLHI) – Ivana Pallotta– Donatella Notturni � Un insegnante Agostinelli Paola (funzione strumentale per gli alunni BES) � Genitori (Anna Sampaolo – Maria Teresa Madonna)

Opera su ciascun alunno H il GRUPPO H composto dal Dirigente Scolastico, le insegnanti di classe, i genitori ed i membri dell’equipe psico-socio-pedagogica.

QUADRO ORARIO OBBLIGATORIO SETTIMANALE CLASSE I CLASSE II CLASSE III-IV- V DISCIPLINE 27+1 40 27+1 40 27+1 40

ITALIANO 9 10 9 10 8 9 STORIA 2 2 2 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1 1 IRC 2 2 2 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 1 MATEMATICA 7 7 6 6 6 6 SCIENZE 1 2 1 2 1 2 INGLESE 1 1 2 2 3 3 MUSICA 1 1 1 1 1 1 GEOGRAFIA 1 2 1 2 1 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 1 MENSA 1 10 1 10 1 10

Nel plesso Pittura del Braccio l’orario è antimeridiano senza mensa quindi di 27 ore.

36

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Scuola “secondaria” come un attributo pedagogico e didattico; riguardante processi e livelli di

preparazione maturati in continuità / discontinuità con altri ordini di scuola

FINALITA’: a) Formare la persona nella sua globalità b) favorire l’accoglienza e l’integrazione delle diversità c) sostenere e sviluppare la motivazione all’apprendimento d) costruire i saperi con la partecipazione attiva e responsabile di ciascuno e) guidare alla riflessione sul processo di apprendimento e sul proprio essere f) curare la continuità fra gli ordini di scuola per favorire l’orientamento personale e scolastico g) promuovere la crescita dello spirito critico per capire, valutare e decidere in maniera personale e

responsabile h ) acquisire un metodo di studio adeguato. AAssppeettttii pprriioorriittaarrii ddeell pprroocceessssoo ffoorrmmaattiivvoo..

�� LL’’aalluunnnnoo ee iill ssuuoo iittiinneerraarriioo ddii ffoorrmmaazziioonnee ppeerrssoonnaallee ee ddii aapppprreennddiimmeennttoo èè aall cceennttrroo ddii qquuaallssiiaassii

aattttiivviittàà ssccoollaassttiiccaa:: iinn ppaarrttiiccoollaarree ssii ccoossttiittuuiirràà uunn ccuurrrriiccoolloo ddeeffiinniittoo ee ppuunnttuuaallee rriissppeettttoo aaii rreeaallii bbiissooggnnii ffoorrmmaattiivvii ddeeggllii aaddoolleesscceennttii ddii ooggggii,, ssuullllaa lloorroo mmooddaalliittàà ddii aapppprreennddiimmeennttoo,, ssuullllaa lloorroo ffoorrmmaa ddii aaggggrreeggaazziioonnee ssoocciiaallee,, ssuull lloorroo rraappppoorrttoo ccoonn ggllii aadduullttii..

�� LLaa ssccuuoollaa sseecc.. ddii 11°° ddeevvee eesssseerree vviissttaa ddaa ttuuttttii,, ggeenniittoorrii ee aalllliieevvii,, ccoommee uunn mmoommeennttoo ffoonnddaammeennttaallee,,

ppeerr ttrraassffoorrmmaarree ggllii aaddoolleesscceennttii cchhee llaa ffrreeqquueennttaannoo iinn ssttuuddeennttii ccoonnssaappeevvoollii ddeell vvaalloorree ddeellllaa ccoonnoosscceennzzaa ee ddeellll’’iimmppeeggnnoo nneelllloo ssttuuddiioo ppeerr llaa ffoorrmmaazziioonnee ddeeii cciittttaaddiinnii ddii ooggggii ee ddii ddoommaannii..

�� LLee ttaappppee ee ii ttrraagguuaarrddii ddii ssvviilluuppppoo--vvaalluuttaazziioonnee ddeellllaa sseecc.. 11°° ssoonnoo iinn lliinneeaa ccoonn ggllii ssttaannddaarrdd ddiiffffuussii

nneellll’’aarreeaa UU..EE ee OO..CC..SS..EE..

�� LLaa ssccuuoollaa pprroommuuoovvee ssttrraatteeggiiee ddii rriinnffoorrzzoo,, ddii aapppprrooffoonnddiimmeennttoo ee ddii rreeccuuppeerroo,, iinn ssttrreettttaa rreellaazziioonnee ccoonn llee ccaarreennzzee ee ccoonn llee ppootteennzziiaalliittàà vveerriiffiiccaattee..

� LL’’aaccqquuiissiizziioonnee ddeellllee ccoonnoosscceennzzee ee ddeellllee ccoommppeetteennzzee eesssseennzziiaallii,, ttrroovvaa ppuunnttuuaallee rriissccoonnttrroo nneeggllii eessiittii

ddeellll’’EEssaammee ddii SSttaattoo,, ccoommpprreessee llee pprroovvee nnaazziioonnaallii IInnvvaallssii..

� LLaa ssccuuoollaa sseecc.. ddii 11°° èè oorriieennttaattiivvaa iinn qquuaannttoo eesseerrcciizziioo ddeellllaa rraaggiioonnee,, ddeellll’’aaffffeettttiivviittàà,, ddeellllaa lliibbeerrttàà mmeeddiiaannttee ll’’aapppplliiccaazziioonnee ee ll’’aapppprreennddiimmeennttoo ddeellllee ddiisscciipplliinnee iinntteessee ccoommee ppuunnttii ddii vviissttaa ddeellllaa rreeaallttàà,, mmooddaalliittàà ddii iinntteerrpprreettaazziioonnee,, rriieellaabboorraazziioonnee ee rraapppprreesseennttaazziioonnee ddeell mmoonnddoo..

COMPETENZE DISCIPLINARI

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

RELIGIONE L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le

37

vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

ITALIANO L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

STORIA L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

38

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

SCIENZE MATEMATIC

HE CHIMICHE, FISICHE E NATURALI

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e

ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

� SCIENZE: L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita

39

ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

LINGUA STRANIERA

(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

ARTE IMMAGINE

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

TECNOLOGIA L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

40

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

EDUCAZIONE FISICA

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

CONTENUTI DISCIPLINARI DELL’OFFERTA FORMATIVA

Convinti che sia una impresa vana il voler "insegnare tutto a tutti", con rigore si intende sottolineare la necessità di selezionare i contenuti ritenuti essenziali per la formazione degli alunni. Tante informazioni, troppe non insegnano a imparare da sé, non favoriscono l’apprendimento autonomo di studio e non diventano tratti costitutivi della memoria, del patrimonio culturale personale. In altre parole, si cercherà di scegliere i contenuti ritenuti indispensabili a strutturare mentalmente i ragazzi, quelli che realmente producono nell' alunno lo sviluppo delle competenze basilari, quali :

� osservare,

� percepire,

� capire,

� ragionare,

� giudicare,

� analizzare,

� sintetizzare,

� valutare,

� rappresentare,

� comunicare.

41

Tali competenze sono indispensabili anche nell’economia dei campi d’esperienza relativi agli ambiti disciplinari e delle discipline di studio, funzionali alle finalità e agli obiettivi programmati, scaturiti dalla realtà delle vita della classe e dalle proposte dei docenti Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti in dettaglio dai singoli docenti e concordati nei Consigli di Classe, saranno tenuti presenti i seguenti criteri: . validità rispetto agli obiettivi . chiarezza in funzione della comprensibilità di quanto si dovrà apprendere . significatività in funzione dei reali bisogni degli alunni e del loro vissuto . interesse in funzione della situazione psicologica dell'alunno, delle sue esigenze, dei suoi interrogativi, sapendo che disinteresse equivale a demotivazione.

I contenuti, intesi come tematiche, argomenti, tratti dalle indicazioni relative alle discipline o alle aree disciplinari, sono descritti e formalizzati nei piani di lavoro disciplinari che sono comunicati e discussi con le famiglie, nel primo mese di scuola , e che sono ripresi , quindi, in senso lato, monitorati, nei consigli di classe, specie in quelli in cui è prevista la partecipazione dei quattro rappresentanti delle famiglie. Le discipline spesso vengono ampliate e approfondite grazie a specifici progetti, che ideati e proposti dai docenti, presentati nel consiglio di classe, sono deliberati dal Collegio. Dato che spesso il loro svolgimento comporta costi aggiuntivi in ordine alle risorse umane e materiali impiegate, essi sono descritti nel Piano Annuale.

COMPETENZE TRASVERSALI

Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento anche in funzione dei tempi, delle strategie e del metodo di studio personale. Progettare e risolvere problemi: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie d’azione e verificando i risultati raggiunti; affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Comunicare: comprendere messaggi di vario genere (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico..) utilizzando linguaggi diversi e le diverse conoscenze disciplinari. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Individuare collegamenti e relazioni:individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, esprimendo una valutazione.

42

Regolamento per gli alunni

Il regolamento interno è stato aggiornato e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto nell'anno scolastico 2011-2012, è tuttora ritenuto valido: il testo è riportato nell’allegato n.1.

Tutti gli utenti sono a conoscenza delle norme da rispettare e far rispettare; agli alunni viene presentato nelle prime giornate di scuola .

Si è evidenziata la necessità di provvedere alla stesura di altre tipologie di Regolamenti nell’intento di dare ordine e visibilità ad aspetti specifici della vita scolastica, della cui complessità, tutto il personale oramai è a conoscenza, quali Patto Educativo di Corresponsabilità (allegato n.2) e SANZIONI (allegato n. 3). Altri regolamenti sono contenuti nella carta dei servizi che è una sezione del presente documento.

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO:

I progetti svolti nel corso dell’anno scolastico verranno valutati dal Referente mediante gli strumenti dichiarati nel progetto stesso:

- Valutazione in itinere e finale - Strumenti utilizzati centrati prevalentemente su: - competenze e abilità create, - motivazione, soddisfazione, benessere espressi dagli allievi - motivazione, soddisfazione, benessere espressi dagli insegnanti e collaboratori - ricaduta sulla pratica didattica corrente

Il referente redige una relazione scritta da presentare al Collegio Docenti di giugno. VALUTAZIONE DELL’ALUNNO:

L’alunno viene valutato alla fine del primo e del secondo quadrimestre. Il primo quadrimestre termina il 31 gennaio e le schede di valutazione potranno essere scaricate online oppure date al genitore entro i primi quindici giorni di febbraio, il secondo quadrimestre termina nei primi giorni di giugno secondo il calendario regionale e le schede di valutazione potranno essere scaricate online oppure richieste dai genitori entro la fine di giugno.

� sulla scheda la valutazione delle discipline è espressa con voto numerico scritto in lettere; � la valutazione del comportamento è espressa con un giudizio (ottimo, distinto, buono, sufficiente,

non sufficiente); � la valutazione degli alunni con disabilità è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del

profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato; � per gli alunni di lingua nativa non italiana che si trovino nel primo anno di scolarizzazione

all’interno del sistema d’istruzione nazionale, la valutazione periodica e annuale mira a verificare la preparazione, soprattutto nella conoscenza della lingua italiana;

� la valutazione della Religione Cattolica viene espressa con un giudizio; � la valutazione delle Attività Alternative alla Religione Cattolica è espressa con un giudizio. � se la Religione Cattolica viene fatta nelle prime due ore della mattinata o nelle due ultime della

giornata, i genitori degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica possono chiedere il permesso in segreteria, tramite compilazione di un modulo apposito, di posticipare l’ora di entrata o anticipare quella di uscita.

Dall’anno scolastico 2013-2014 l’Istituto Comprensivo utilizza i registri elettronici e le schede sono inviate alle caselle di posta elettronica dei genitori degli alunni. PROVE INVALSI Le prove Invalsi sono prove di valutazione nazionali e le sostengono le classi II e V primarie e III delle secondarie di primo grado.

43

SICUREZZA

Con prot.n. 3718/A.3 del 13/12/2007 è stato adottato dal dirigente Scolastico il Documento Programmatico sulla Sicurezza al fine di mettere in atto le misure di sicurezza per tutelare i dati personali oggetto di trattamento. Tale documento è aggiornato periodicamente e i termini utilizzati seguono le definizioni riportate all’art. 4 del D.Lgs n.196/2003. “…le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, prima ancora che un obbligo di legge

con la serie di adempimenti che ne conseguono, un'opportunità per promuovere all'interno delle

istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro, per valorizzarne i contenuti e per sollecitare

il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un processo organico

di crescita collettiva, con 1'obiettivo della sicurezza sostanziale della scuola, nel presente, e della

sensibilizzazione, per il futuro, ad un problema sociale di fondamentale rilevanza.” ( dal Testo Unico per la salute e sicurezza dei luoghi di lavoro: Decreto legislativo 81/2008). Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, organizza il servizio di prevenzione e protezione nominando il R.S.P.P. e aggiorna ogni anno, e ogni volta che se ne verifichi la necessità, il Piano di emergenza dei singoli plessi scolastici e impartisce al personale le disposizioni per la tutela della salute e la sicurezza nei locali scolastici. Il Documento di valutazione dei rischi presenti nelle scuole primarie e dell’infanzia del Istituto viene inviato al Sindaco per la parte di competenza, in quanto la fornitura e la manutenzione degli edifici sono a carico del Comune. Il Documento, contenente anche la richiesta di esecuzione degli interventi necessari, viene aggiornato ogni anno o ogni volta che se ne verifichi la necessità.

PROGETTI DELL’I.C. “B. GIGLI” PER IL TRIENNIO 2016-2019

Attraverso momenti di incontro e di confronto, i docenti dei vari ordini di scuola hanno elaborato delle aree su cui concentrare un intervento particolare, tenendo conto dei progetti tradizionali, coerentemente al piano di Miglioramento che si sta predisponendo e rispondendo agli obiettivi posti dalla Buona Scuola. Le aree individuate sono:

COMPETENZA DIGITALE COMPETENZA NELLA LINGUA ITALIANA COMPETENZA MATEMATICO-SCIENTIFICA COMPETENZA NELLE LINGUE EUROPEE MUSICA

RECUPERO ED INCLUSIONE MOTORIA CITTADINANZA COMPETENZA CULTURALE ALIMENTAZIONE

Le competenze sociali e civiche, su cui punta il Piano di Miglioramento, sono trasversali ai vari progetti che prevedono metodologie didattiche incentrate sul lavoro di gruppo, sul confronto e sulla collaborazione per la realizzazione di un prodotto.

All’interno di ogni area, sono stati inseriti progetti specifici, riferiti a tutto l’Istituto, ad un ordine di scuola o ad un singolo plesso, come di seguito illustrato.

AREA: COMPETENZA DIGITALE

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (classi seconde e terze, docenti)

ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA Lezioni pomeridiane (facoltative e gratuite) nell'aula di informatica del plesso "Patrizi". Il corso è suddiviso in tre moduli: 1) Computer essentials, 2) Word Processing, 3) Spreadsheet. Ogni modulo ha una durata di 4-10 ore.

SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (classi prime)

FARE CODING CON SCRATCH Lezioni nel laboratorio di informatica durante l'orario curricolare di matematica (2 alunni a pc). Verranno affrontati concetti base di programmazione come la funzione, la sequenza,

44

l'istruzione condizionale ecc. 14 lezioni da 1 ora ciascuna da svolgere durante l'orario curricolare di matematica a discrezione del singolo insegnante.

SC. PRIMARIA E INFANZIA

CONOSCIAMO IL CODING Scuola Primaria: i bambini saranno avviati all'uso dei laboratori di coding messi a disposizione nel sito www.programmailfuturo.it. Il tempo da dedicare a questa attività è a discrezione dell'insegnante di classe di Tecnologia (si consiglia un'ora a settimana per almeno due mesi). Infanzia: i bambini dovranno eseguire fisicamente dei percorsi negli spazi della scuola mediante istruzioni date in codice (sotto forma di pittogrammi). I bambini dei 5 anni potranno provare a costruire in piccolo gruppo una sequenza di istruzioni da far eseguire ad un altro gruppo. I comandi con cui si pensa di far familiarizzare i bambini sono: "fai...passi", "gira a destra", "gira a sinistra"… È prevista la formazione degli insegnanti di Scuola Primaria e della Scuola dell'Infanzia (5 lezioni da 2 ore ciascuna)

DOCENTI INTERESSATI CHE ABBIANO UN MINIMO DI DIMESTICHEZZA CON IL PC

FORMAZIONE DEI DOCENTI SUI SOFTWARE DI CONDIVISIONE DI GOOGLE Lezioni sui seguenti software: Google Mail, Google Drive e scrittura collaborativa on-line con Google Documents. Le lezioni (10 ore) si svolgeranno in orario pomeridiano nel laboratorio di informatica della scuola "M.L.Patrizi".

PER I DOCENTI DI TUTTI E TRE GLI ORDINI DI SCUOLA

FORMAZIONE DEI DOCENTI SULLA MANUTENZIONE ORDINARIA (per tutti i docenti) E STRAORDINARIA (per un gruppo ridotto di docenti, circa 2-3 per plesso) DEL COMPUTER E DEL SOFTWARE. (5 ore)

AREA: COMPETENZA CHIAVE NELLA LINGUA ITALIANA

DESTINATARI PROGETTO TUTTI GLI ORDINI E I PLESSI

LEGGER…MENTE Durante tutto l’anno: letture e drammatizzazioni in classe di testi; scambi di letture tra classi, plessi e ordini di scuola; partecipazione ad iniziative sensibilizzate a livello nazionale; attività e laboratori con case editrici ed autori locali; fruizione di letture in lingua inglese; formazione per insegnanti. Collaborazione con l'Accademia d'Arte di Macerata, con il Comune di Recanati, Biblioteca Comunale, Università, Istituti Scolastici, Associazioni culturali presenti sul territorio.

SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (alunni delle classi terze)

ORIENTIAMOCI IN LATINO Un docente, in orario extracurricolare, terrà lezioni di un’ora e mezzo, a gruppi di circa 15 alunni. L’adesione al corso da parte degli alunni è facoltativa e gratuita.

AREA: COMPETENZA CHIAVE MATEMATICO-SCIENTIFICA

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

GIOCHI MATEMATICI Lezioni di preparazione ai Giochi d’Autunno e ai Giochi di Rosy e partecipazione agli stessi.

SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

UN POMERIGGIO TRA NUMERI E FORME GEOMETRICHE Proposta di una matematica dilettevole e curiosa attraverso un mix di storia, aneddoti, curiosità, problemi bizzarri, giochi. Si privilegerà una didattica laboratoriale, con lavori individuali e di gruppo. È previsto un incontro pomeridiano settimanale, nel periodo ottobre – aprile, rivolto ad uno o più gruppi di 12/15 alunni della durata di 1,5 ore per incontro

45

SCUOLA PRIMARIA “B.GIGLI” (gli alunni di tutte le classi)

SCACCO MATTO Gioco di scacchi tra gli alunni che si svolge per un’ora a settimana, in orario curricolare, durante tutto l’anno scolastico. Il percorso si conclude a fine anno, con un torneo alla presenza di un giudice federale.

AREA: COMPETENZA CHIAVE NELLE LINGUE EUROPEE

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

POTENZIAMENTO INGLESE A)Per gli alunni delle classi terze: corso di preparazione al KET in orario pomeridiano, circa 20 ore di lezione durante il secondo quadrimestre, a cura dei docenti di classe e/o dei docenti del potenziamento B)Per tutti gli alunni: intervento del docente di potenziamento in orario curricolare per lavorare a classi aperte su obiettivi specifici

INFANZIA (sezioni di bambini di cinque anni) PRIMARIA (classi quarte e quinte) SECONDARIA DI PRIMO GRADO (classi prime e seconde)

CLIL PROJECT CROSS – CURRICULAR ACTIVITIES FOR SCHOOL Le attività, differenziate a seconda degli ordini di scuola coinvolti, prevedono le seguenti fasi: Warm up, Presentation, Practice, Evaluation. L’approccio sarà di tipo ludico-comunicativo per stimolare e motivare gli alunni sia all’apprendimento della lingua che delle nozioni disciplinari specifiche. Metodo di lavoro laboratoriale e collaborativo. Il docente di Lingua si confronterà con i docenti di classe per la scelta dei contenuti. Per la scuola dell’Infanzia: In orario curriculare, 1 ora settimanale per ogni sezione di bambini di 5 anni (totale 3 ore settimanali). Per la scuola Primaria: In orario extracurriculare, al sabato mattino, per le classi del tempo pieno (2 ore per le quarte, 2 ore per le quinte) In orario extracurriculare, al pomeriggio, per le classi del tempo modulare (2 ore per le quarte, 2 per le quinte). Per la scuola Secondaria: In orario extracurriculare, al pomeriggio (2 ore per le prime e 2 ore per le seconde)

SCUOLA DELL’INFANZIA (bambini di 5 anni)

INGLESE E MUSICA Un’attività settimanale, per ogni classe, in orario scolastico, per promuovere l’uso della lingua inglese attraverso l’utilizzo di filastrocche e canti che favoriscano la memorizzazione di testi in lingua, la loro corretta pronuncia e comprensione. Queste attività vengono proposte anche attraverso l’uso di giochi motori che coinvolgano l’uso del corpo.

SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (classi seconde e terze)

POTENZIAMENTO FRANCESE A)Per gli alunni delle classi terze: corso di preparazione al DELF in orario pomeridiano, 10 ore di lezione durante il secondo quadrimestre, a cura dei docenti di classe e/o dei docenti del potenziamento B)Per gli alunni di seconda media: scambio culturale con una scuola francese della durata di una settimana in Francia e di una settimana in Italia, durante il secondo quadrimestre.

SCUOLA PRIMARIA (classi quinte); SCUOLA SECONDARIA (classi terze).

CERTIFICAZIONI EUROPEE • Il Cambridge English Young Learners (YLE) Starters è il primo dei tre test

Cambridge YLE, rivolto agli studenti delle classi quinte di scuola primaria, e rappresenta il primo step nel percorso di apprendimento della lingua inglese. Il lavoro di preparazione viene svolto sia in orario curriculare, nel corso dell’intero anno scolastico, che extracurricolare, durante lezioni specifiche e mirate nei mesi di marzo-maggio per una durata totale di 20 ore (10 ore per le classi a tempo pieno, 10 ore per le classi a modulo). L’esame finale, a pagamento, viene impartito da centri linguistici del territorio rappresentanti l’University of

46

Cambridge. • Il Key English Test (KET) è una certificazione di livello base che dimostra

l’abilità di usare l’inglese per comunicare in situazioni semplici, mostrando i progressi fatti nelle prime fasi di apprendimento della lingua. È rivolto agli studenti delle classi terze che intendono iscriversi. Il lavoro di preparazione- potenziamento della lingua viene svolto sia in orario curriculare che extracurriculare con lezioni mirate per una durata totale di 20 ore (vedi “Potenziamento della lingua inglese”). L’esame finale, a pagamento, viene impartito da centri linguistici del territorio rappresentanti l’University of Cambridge.

• Il DELF (Diplôme d'études en Langue Française) è il diploma ufficiale di lingua francese, che attesta il livello di conoscenza della lingua negli studenti delle classi terze di scuola secondaria. Il lavoro di preparazione- potenziamento della lingua in vista dell’esame, a pagamento, viene svolto sia in orario curriculare che extracurriculare con lezioni mirate.

Classi e sezioni interessate – partner europei

eTWINNING • Il progetto eTwinning si configura come gemellaggio elettronico con scuole di

altri paesi europei per uno scambio interculturale attraverso la rete. Le classi/sezioni sono invitate a produrre elaborati grafico-pittorici (rappresentazioni grafiche, biglietti d'auguri, poesie, filastrocche, brevi testi…) da scambiare con partner europei attraverso la rete o attraverso la corrispondenza cartacea. La durata di un progetto eTwinning varia da progetto a progetto: da una settimana, ad alcuni mesi, all’intero anno scolastico. Può anche arrivare a costituire la base di un sodalizio permanente tra scuole.

AREA: MUSICA

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (alunni delle classi seconde e terze ed eccezionalmente delle prime)

ORCHESTRA D’ISTITUTO Prevede 1 lezione (gratuita e facoltativa) di due ore settimanali per circa 20 settimane, di tipo laboratoriale, nelle ore non curriculari. Le attività sono volte a realizzare un’orchestra d’Istituto. Le lezioni si possono fare in piccoli gruppi, per sezioni di strumenti o tutti insieme, in base alle esigenze stabilite di volta in volta dal docente. L’attività termina con il concerto di fine anno. Pianoforte o tastiera, una lezione pomeridiana di 1 ora rivolta a gruppi di 3 o 4 allievi che hanno scelto come strumento il pianoforte.

SCUOLA PRIMARIA (tutti i plessi e tutti gli alunni)

MUSICA PER TUTTI articolato in due progetti: 1) “Musica di base “: prevede 1 lezione settimanale nelle ore curriculari. Le attività prevedono sia momenti del fare musica (con strumenti melodici e ritmici idonei all’età degli alunni e con la voce e il canto – anche in lingua inglese), sia attività di conoscenza dell’universo musicale volte a una prima alfabetizzazione. 2) “Coro d’Istituto” di voci bianche (facoltativo e nelle ore pomeridiane). Prevede una lezione settimanale, saggi ed esibizioni in occasione di iniziative particolari. Le due attività proseguiranno per tutto l’anno.

SCUOLA DELL’INFANZIA (alunni di 5 anni)

INGLESE E MUSICA L’obiettivo è di far familiarizzare i bambini , sin dall’infanzia, attraverso la musica con fonemi e parole della lingua inglese. La musica, come è dimostrato da studi scientifici, favorisce la memorizzazione dei testi e la coordinazione psico-motoria che sono alla base della capacità di parlare fluidamente una lingua straniera e più in generale, se associata all’attività motoria, dello sviluppo armonico della persona.

AREA: RECUPERO ED INCLUSIONE

DESTINATARI PROGETTO

47

TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA

SUPPORTO E RECUPERO Per alunni BES, adottati a livello internazionale con necessità di supporto linguistico, extracomunitari con difficoltà nell’uso dell’Italiano come L2 per lo studio: - interventi di supporto calibrati sulla singola esigenza, conducendo un lavoro individuale e/o di piccolo gruppo all’interno della classe o fuori (da 1 a 3 interventi settimanale di un’ ora ciascuno); - programma interventi di recupero disciplinare in orario extrascolastico (2 ore ad ogni gruppo di livello) Per gli extracomunitari neo arrivati: Percorso di prima alfabetizzazione, in orario scolastico, per gli alunni stranieri nel loro primo anno di permanenza in Italia (intervento prioritario nel primo mese di permanenza, in orario scolastico antimeridiano)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

MANUALMENTE Per gli alunni delle classi seconde e terze, in particolare per alunni con difficoltà di apprendimento e scarsa motivazione, si prevede la realizzazione di laboratori pomeridiani (es. ceramica, legno, murales…) con il supporto di esterni o di docenti del potenziamento.

AREA: MOTORIA

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (tutti gli alunni)

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Gare d’Istituto, fasi provinciali e successive fasi di qualificazione per le seguenti attività sportive: CORSA CAMPESTRE, ATLETICA LEGGERA, HOCKEY SU PRATO, BADMINTON. Corsi pomeridiani sulle varie attività sportive, tenuti dal docente curricolare, dalle società sportive ed eventualmente dal docente del potenziamento. Da novembre a maggio.

SCUOLA PRIMARIA (tutti i plessi e tutti gli alunni)

SPORT A SCUOLA Lezioni in classe con un esperto inviato dal Comune di Recanati o da società sportive locali (affiancato dall’insegnante di classe), o con docente del potenziamento. Durante l’anno, in orario curricolare.

SCUOLA DELL’INFANZIA (gli alunni di tutte le classi)

SPORT IN FORMA Giochi e percorsi psicomotori con insegnanti di plesso. Giochi con regole e di coordinazione motoria. Eventuali attività svolte da associazioni sportive del territorio (se ritenute coerenti con i principi della scuola) o con docente del potenziamento. Durante l’anno, in orario curricolare.

SCUOLA PRIMARIA “B. GIGLI” (classi IV)

VELASCUOLA* Lezioni con l’intervento degli istruttori federali a supporto delle normali attività scolastiche attinenti le attività nautiche; attività teoriche e pratiche di vela da svolgere presso il Circolo Nautico “Massaccesi” di Numana. Secondo quadrimestre.

*Il presente progetto è subordinato alla disponibilità del Circolo Nautico a mettere a disposizione le proprie risorse umane e i natanti per la sua realizzazione nei prossimi tre anni.

AREA: CITTADINANZA

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

CRESCERE CITTADINI Promozione nella vita quotidiana della classe di comportamenti corretti, rispettosi di tutti, collaborativi e di confronto costruttivo. Alle azioni ordinarie si aggiungono momenti particolari, come quelli elencati di seguito: celebrazione della giornata della Memoria; visita al Comune per conoscerne l’organizzazione; visita al Villaggio delle Ginestre; incontro con esperti su temi vari (emigrazione, legalità, uso consapevole dei social network…); visita a

48

Mostre, Musei, luoghi significativi per educare ai valori universali; attività in collaborazione con il Centro Socio Educativo “L’Infinito”, attività relative all’Erasmus + , … Per tutto l’anno.

SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA

FESTE A SCUOLA In occasione delle varie festività dell’anno i bambini saranno guidati a riconoscere e a realizzare i simboli specifici di ogni festa. Verranno organizzati anche dei momenti di condivisione, coinvolgendo o solo gli alunni o anche le famiglie. Durante l’anno.

AREA: COMPETENZA CULTURALE

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SEC. DI I GRADO E SCUOLA PRIMARIA

USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Uscite didattiche e viaggi d’istruzione alla scoperta del patrimonio naturalistico, storico, artistico e culturale italiano. Durante l’anno

SCUOLA DELL’INFANZIA

TUTTI FUORI: L'AMBIENTE BANCO DI APPRENDIMENTO Si propongono visite guidate nel territorio circostante e cittadino finalizzate all’approfondimento delle tematiche trattate. Saranno effettuate durante l’anno a piedi e con l'autobus.

TUTTI GLI ORDINI

ATTIVITÀ TEATRALI In collaborazione con l’Amat, saranno organizzate attività laboratoriali destinate agli alunni e spettacoli teatrali.

SCUOLA DELL’INFANZIA

ALFABETO TEATRO!! L’attività prevede giochi di finzione, drammatizzazione e recitazione, ascolto attivo di narrazioni e la realizzazione di uno o più spettacoli da proporre alla fine dei singoli quadrimestri. Il progetto si effettuerà nel corso dell’anno in orario scolastico.

AREA: ALIMENTAZIONE

DESTINATARI PROGETTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LA SALUTE VIEN MANGIANDO Classi prime: ampliamento e cura dell’orto biologico e dei Giardini d’Europa. Classi seconde: percorso dell’olio che prevede la raccolta delle olive, la visita al frantoio Fuselli, l’analisi del prodotto, l’etichettatura, la trasformazione in saponi e unguenti Classi seconde e terze: laboratori di chimica- biologia all’ITIS relativi al tema dell’alimentazione. Tutte le classi: adesione al progetto dell’Asur, incontro con soci GAS e Commercio equo. Durante l’anno, in orario curricolare

SCUOLA PRIMARIA

FRUTTA E VERDURA Partecipazione ai progetti “Frutta nella scuola” (Ministeriale) e “Il mercoledì della frutta” dell’ASUR Marche. Distribuzione di frutta e verdura a tutti i bambini e monitoraggio del consumo. Durante l’anno. Realizzazione e cura, in alcuni plessi, di orti biologici.

SCUOLA DELL’INFANZIA

UNA MELA AL GIORNO Preparazione alla merenda e al pranzo e rispetto delle norme igieniche (mangiare in modo educato e corretto, assaggiare cibi nuovi; non sprecare il cibo…). Durante l’anno. In alcuni plessi realizzazione e cura di orti biologici.

49

ACCOGLIENZA- CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO Di seguito sono presentate le attività proposte dai vari ordini di scuola in questo ambito:

SCUOLA DELL’INFANZIA

Accoglienza Il progetto ha la finalità di favorire il benessere del bambino nella fase di ambientamento ed è strutturato in maniera diversificata in relazione all’età. 3 ANNI Esplorazione della sezione con giochi e attività strutturate. Giochi per la discriminazione e identificazione dei compagni e adulti di riferimento. Esplorazione della scuola con giochi e attività strutturate. Discriminazione degli oggetti e dei materiali della scuola con giochi e attività strutturate. Identificazione degli spazi comuni e di quelli personali (il proprio posto..) 4 e 5 ANNI Riappropriazione autonoma dei centri d’interesse. Attivazione di un centro interattivo per la promozione del contenuto della programmazione. Attività strutturate per riattivare la comunicazione di gruppo

Continuità Incontri e attività tra le insegnanti dell’Infanzia e della Primaria; attività dei bambini di 5 anni con gli alunni della Primaria.

SCUOLA PRIMARIA

Accoglienza Visita della nuova scuola. Realizzazione di attività manipolative con il tutoraggio dei bambini più grandi.

Continuità Visita alle prime classi della Scuola Primaria da parte dei bambini di 5 anni e della Secondaria di primo grado da parte degli alunni delle classi quinte SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Accoglienza I primi giorni di scuola gli alunni saranno guidati dai vari docenti a conoscere gli spazi della scuola, verrà presentato il Regolamento e saranno predisposte delle attività di conoscenza degli alunni all’interno della classe. Nei primi mesi di scuola è prevista anche un’uscita sul territorio per favorire la socializzazione.

Continuità Attività laboratoriali per le classi quinte della Scuola Primaria con l'aiuto degli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di primo grado. Alcuni alunni delle classi terze svolgeranno la funzione di tutor. Per le famiglie degli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria sarà organizzata una giornata di open-day, al fine di presentare l'organizzazione delle attività disciplinari e degli ambienti scolastici della Scuola Secondaria di I grado ed un incontro informativo con il Dirigente scolastico.

Orientamento Le attività di orientamento per le classi terze si svolgeranno in orario sia scolastico che extra. In orario scolastico attraverso le discipline ed incontri con esperti, in orario extrascolastico con l’incontro alunni e genitori con i rappresentanti dei vari Istituti presenti nel territorio.

PIANO DI MIGLIORAMENTO In seguito all’autovalutazione effettuata, per migliorare la propria offerta formativa l’I.C. “B. Gigli” ha deciso di intervenire su due aspetti, le COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA e i RISULTATI A DISTANZA, ponendosi in particolare due priorità e, riferiti ad esse, i traguardi e gli obiettivi di seguito esposti:

50

PRIORITÀ TRAGUARDI AREA DI PROCESSO OBIETTIVI

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

- Promuovere percorsi educativi e relazionali di vario genere (es. teatro, musica . .)

- Promuovere percorsi di educazione socio - affettiva

- Costruire una griglia di osservazione per valutare la competenza in oggetto

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

- Incentivare l’attività laboratoriale; - Attuare maggiormente metodologie

inclusive (lavori di gruppo, cooperative learning, tutoring…)

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

- Elaborare strumenti e protocolli (PAI) di intervento per le varie forme di svantaggio

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SOCIALI E CIVICHE

1. MIGLIORARE L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ

2. CREARE UN AMBIENTE DI SERENA CONVIVENZA E COLLABORAZIONE

3. DIMINUIRE I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

- Progettazione e realizzazione di interventi efficaci in collaborazione con il territorio e con le famiglie

RILEVARE I RISULTATI SCOLASTICI DEGLI ALUNNI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO, TRA UN ORDINE DI SCUOLA E L’ALTRO E NEL PASSAGGIO DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A QUELLA DI SECONDO GRADO

CALIBRARE LA PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA E LA FORMAZIONE DEGLI ALUNNI SULLA BASE DEI RISULTATI OTTENUTI

CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO

- Promuovere momenti di incontro e

di confronto sulla quotidiana pratica didattica tra i docenti dell’Istituto appartenenti ad ordini di scuola diversi

- Promuovere attività e laboratori con le Scuole secondarie di secondo grado del territorio per favorire l’orientamento degli alunni e un confronto tra docenti.

La scuola ha scelto come priorità di lavorare sulle competenze sociali e civiche in quanto, pur operando già in questo senso, non ha ancora strutturato un percorso specifico e organico, capace di intervenire in modo efficace soprattutto in presenza di casi difficili. Le competenze sociali e civiche permettono di lavorare sulla formazione complessiva dell’alunno, da una parte fornendo quelle conoscenze e abilità fondamentali per la vita sociale e civile, dall’altra sviluppando relazioni interpersonali e interculturali positive e costruttive. Coerentemente al Piano di Miglioramento sono stati inseriti nel POF triennale delle attività finalizzate in particolare alla realizzazione degli obiettivi ritenuti più rilevanti, come illustrato dalla seguente tabella:

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AZIONI PREVISTE Promuovere percorsi educativi e relazionali di vario genere (es. teatro, musica . .)

- laboratori teatrali in collaborazione con l’AMAT e con il Centro Educativo per disabili “L’infinito”

- corsi di strumento - coro d’Istituto - corsi di attività sportive - corsi di informatica - scambi di letture tra classi parallele - attività di accoglienza e di lettura tra ordini di scuola diversi - momenti di festa e condivisione - percorsi di cittadinanza nei singoli plessi

Elaborare strumenti e protocolli (PAI) di - corsi di recupero per tutto l’anno

51

intervento per le varie forme di svantaggio

- interventi in classe dei docenti dell’autonomia - attività pratico-manuali - adozione di protocolli condivisi

Incentivare l’attività laboratoriale e attuare maggiormente metodologie inclusive(lavori di gruppo, cooperative learning, tutoring…)

Le varie attività sopra illustrate hanno un carattere prevalentemente pratico e operativo, da svolgersi in piccoli gruppi (di livello e/o eterogenei) o a classi aperte. I docenti, inoltre, avranno cura, nella quotidiana pratica didattica di affiancare un compagno tutor agli alunni più deboli e di prevedere dei lavori di apprendimento cooperativo in aula.

Progettazione e realizzazione di interventi efficaci in collaborazione con il territorio e con le famiglie

Molte delle azioni previste si svolgeranno con la collaborazione dei vari enti presenti nel territorio: Comune, Amat, Società sportive, Cooperative sociali, Scuole secondarie di secondo grado, Università, mondo del lavoro….

RICHIESTA ORGANICO DEL POTENZIAMENTO

Sulla base della progettualità triennale presentata, l’Istituto richiede i seguenti docenti del Potenziamento

DOCENTI DEL POTENZIAMENTO

PROGETTI IN CUI È RICHIESTO L’INTERVENTO

1 docente di Lettere (A043) SUPPORTO E RECUPERO ORIENTIAMOCI IN LATINO

1 docente di Matematica (A059) GIOCHI MATEMATICI UN POMERIGGIO TRA NUMERI E FORME GEOMETRICHE SUPPORTO E RECUPERO

2 docenti di Lingua Inglese (A345) POTENZIAMENTO INGLESE CLIL PROJECT INGLESE E MUSICA SUPPORTO E RECUPERO

1 docente di Lingua francese (A245) POTENZIAMENTO FRANCESE SUPPORTO E RECUPERO

2 docenti di Musica (A032) INGLESE E MUSICA ORCHESTRA D’ISTITUTO MUSICA PER TUTTI

3 maestre dell’area comune SUPPORTO E RECUPERO

1 docente di sostegno SUPPORTO, RECUPERO ED INCLUSIONE

2 docenti di Scienze Motorie e Sportive (A030)

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SPORT A SCUOLA SPORT IN FORMA

1 docente dell’area Tecnico-informatica

ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA FARE CODING CON SCRATCH CONOSCIAMO IL CODING FORMAZIONE DEI DOCENTI SUI SOFTWARE DI CONDIVISIONE DI GOOGLE FORMAZIONE DEI DOCENTI SULLA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA

FABBISOGNO DI PERSONALE A.T.A. PER IL POTENZIAMENTO

Per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi di segreteria è sufficiente l’attuale organico. Per la presenza di laboratori ed ausili informatici ormai diffusi non solo nei plessi ma anche nelle singole aule (registro elettronico), è necessario un assistente tecnico dell’area informatica.

Tenuto conto:

52

della complessità della scuola 7 plessi di cui 4 su più piani che 4 unità di personale C.S. svolgono un lavoro part-time, perché tutti invalidi civili, di cui uno

con compiti ridotti, due con certificazione ex art.3 della L.104/1992 che negli ultimi anni i notevoli disagi sono stati solo in parte ridotti dall’utilizzo di personale LSU che per il piano dell’offerta formativa è necessario garantire l’apertura pomeridiana per non meno

di due pomeriggi settimanali della Scuola Secondaria di primo grado e della Scuola Primaria di Pittura del Braccio

che la realizzazione dei vari progetti prevede l’utilizzo di ulteriori spazi e tempi scuola

al fine di mantenere idonei standard di qualità in materia di vigilanza, pulizia e assistenza si rende necessario potenziare il normale organico dell’Istituto con 4 unità in più di collaboratori scolastici.

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

TRIENNIO � 2016/17 2017/18 2018/19 a) Potenziamento delle dotazioni informatiche dei laboratori,

delle aule e della segreteria 14.000,00 8.000,00 6.000,00

b) Realizzazione laboratori multifunzionali per le attività manuali 10.000,00 8.000,00 6.000,00 c) Manutenzione e potenziamento del laboratorio scientifico 2.000,00 1.000,00 1.000,00 d) Potenziamento dei laboratori di Artistica e Musica 2.400,00 1.200,00 900,00 e) Potenziamento dotazione palestre 1.500,00 1.000,00 1.200,00 TOTALE 29.900,00 19.200,00 15.100,00

FORMAZIONE DEL PERSONALE (commi 11 e 124 della legge)

Il PTOF 2016-2019 prevede le seguenti iniziative di formazione a favore del personale dell’istituto.

FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

L’Istituto comprensivo “B. Gigli”, riconoscendo l’importanza della formazione dei docenti, lascia spazio alla libera iniziativa personale, resta in attesa dei piani di formazione nazionali ed organizza, in base al proprio PTOF, momenti di formazione con esperti ed enti del territorio sui seguenti aspetti: • COMPETENZE DIGITALI PER L’INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA

• INCLUSIONE ED INTEGRAZIONE

• POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ DI BASE

• VALUTAZIONE

• INFORMAZIONE E FORMAZIONE DI BASE IN MATERIA DI SICUREZZA, PRIMO SOCCORSO ED IGIENE NEI LUOGHI DI LAVORO. D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37

FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

• Formazione del personale ATA in coerenza con il piano di digitalizzazione e de materializzazione della scuola e con i compiti specifici assegnati, compresi quelli di supporto alla didattica.

• Formazione su competenze informatiche avanzate. • Inglese per l’informatica. • Formazione diffusa, generale, specifica in materia di sicurezza, Dlgs 81/2008.

************ Naturalmente la consistenza reale ed effettiva della proposta educativa va ben al di là di quanto è stato qui presentato; occorre, infatti, ricordare che l’intera filiera programmatoria comprende le fasi precedenti dall’attuazione delle norme nazionali e dell’interrogazione del territorio e quella successiva della

53

progettazione esecutiva, nella quale le indicazioni del POF vengono declinate al livello di ciascuna singola classe/sezione e persino di ciascun singolo alunno. QUINDI SI INDIVIDUANO I SEGUENTI LIVELLI: 1) PIANIFICAZIONE: P.T.O.F. elaborato dal collegio dei docenti e deliberato dal Consiglio d'istituto 2) PROGETTAZIONE A): progettazione di classe elaborata e deliberata dal team o consiglio di classe B): progettazione disciplinare elaborata dal dipartimento disciplinare o dal singolo docente Il presente piano potrà subire variazioni e/o integrazioni nei mesi di settembre e ottobre dei singoli anni scolastici e per effetto di eventi sopravvenuti.

54

SOMMARIO

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Pag. 2

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Pag. 3

P.T.O.F. (Legge 13 luglio 2015 n. 107) Pag. 5

MISSION DELLA SCUOLA Pag. 6

I PRINCIPI FONDAMENTALI Pag. 6

RETI CUI L’ISTITUTO ADERISCE Pag. 10

RAPPORTI CON IL TERRITORIO Pag. 10

ORGANIGRAMMA Pag. 11

UFFICI AMMINISTRATIVI Pag. 12

ORARIO SCOLASTICO Pag. 13

SCUOLA DELL’INFANZIA ALDO MORO Pag. 14

SCUOLA DELL’INFANZIA MARIELE VENTRE Pag. 15

SCUOLA DELL’INFANZIA VILLA TERESA Pag. 16

SCUOLA PRIMARIA BENIAMINO GIGLI Pag. 18

SCUOLA PRIMARIA LORENZO LOTTO Pag. 19

SCUOLA PRIMARIA PITTURA DEL BRACCIO Pag. 20

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Pag. 21

SEZIONE CURRICULUM Pag. 22

SCUOLA DELL’INFANZIA Pag. 22

SCUOLA PRIMARIA Pag. 29

SCUOLA SECONDARIA I GRADO Pag. 36

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE Pag. 42

SICUREZZA Pag. 43

PROGETTI DELL’I.C. B. GIGLI PER IL TRIENNIO Pag. 43

ACCOGLIENZA – CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO Pag. 49

PIANO DI MIGLIORAMENTO Pag. 49

RICHIESTA ORGANICO DEL POTENZIAMENTO Pag. 51

FABBISOGNO DI PERSONALE ATA PER IL POTENZIAMENTO Pag. 51

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI Pag. 52

FORMAZIONE DEL PERSONALE Pag. 52


Recommended