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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAVALIERI”
Via Anco Marzio, 9 – 20123 Milano
Anno scolastico 2017/2018
PROGRAMMAZIONE STRUMENTO MUSICALE
FLAUTO TRAVERSO
Docente Prof.ssa Giulia Sottilotta
CLASSE 1^
Situazione di partenza: la classe è formata da n. 7 alunne/i, di cui n. 5 femmine e n. 2 maschi.
N. 1 alunno con certificazione DSA.
STRUMENTO
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso e controllo
dello strumento
nella pratica
individuale
1. Conoscenza basilare dello
strumento nelle sue principali
componenti. Montaggio ed
avvertenze per l’uso e la corretta
manutenzione dello strumento.
2. Ricerca e controllo della
posizione del corpo in relazione
alla funzionalità della
respirazione e degli arti superiori.
3. Primo livello di consapevolezza
senso-motoria, approccio fisico
allo strumento, ricerca di un
corretto assetto psico-fisico:
postura, percezione corporea,
respirazione, coordinazione dei
movimenti.
4. Tecnica basilare di produzione e
controllo del suono, capacità di
emissione.
5. Conoscenza delle principali
posizioni/diteggiature e primo
sviluppo di una funzionale tecnica
digitale.
- Impostazione ed elementi
fondamentali di tecnica
strumentale: postura,
impugnatura e posizione
delle mani sullo strumento,
primo approccio all’uso
della respirazione
diaframmatica.
- Esercizi di emissione,
imboccatura e ricerca di
flessibilità/elasticità della
colonna d’aria (gestione
della pressione, velocità,
direzione e quantità d’aria).
- Sviluppo della sonorità nei
tre registri dello strumento,
all’inizio con la sola testata
e in seguito con l’intero
flauto.
- Esecuzione di facili
melodie nel registro medio
acuto e medio grave dello
strumento.
- Scale maggiori fino ad
un’alterazione in chiave.
- Articolazione dei suoni,
uso del colpo di lingua per
separare i suoni. Uso del
2
6. Uso del legato e dello staccato
semplice. Primo livello di
coordinazione lingua –
movimento delle dita.
legato e dello staccato in
semplici combinazioni.
II
Capacità di
lettura con lo
strumento
1. Lettura funzionale della notazione
musicale. Capacità di
correlazione segno – gesto –
suono.
2. Assimilazione e uso di cellule
ritmiche regolari e delle basilari
figure di durata (note e relative
pause).
3. Prima conoscenza della funzione
dei segni dinamici, agogici ed
espressivi.
4. Primo approccio alla lettura a
prima vista sempre
opportunamente guidata.
- Mantenimento della
pulsazione durante
l’esecuzione di un brano.
- Primo livello di
conoscenza del linguaggio
musicale.
- Lettura del pentagramma
con lo strumento, relazione
circolare tra suono - segno
- movimento strumentale.
- Produzione di semplici
rielaborazioni del materiale
sonoro, pur all’interno di
percorsi guidati e griglie
predisposte.
- Indicazioni su come
affrontare la prima lettura
di un brano e su quali
aspetti in particolare
concentrare l’attenzione.
III
Capacità di
esecuzione e di
ascolto nella
pratica
strumentale
individuale
1. Capacità di concentrazione e
sviluppo dell’ascolto analitico
guidato dall’insegnante.
2. Definizione del concetto di
altezza relativa e controllo
dell’intonazione.
3. Individuazione dell’errore e
primo livello di capacità di
autocorrezione durante
l’esecuzione.
4. Primo livello di capacità
performative con tutto ciò che ne
consegue in ordine alle possibilità
del controllo del proprio stato
emotivo in funzione dell’efficacia
della comunicazione.
- Sviluppo dei processi di
attribuzione di senso e
delle capacità organizzative
dei materiali sonori.
- Sviluppo di capacità
discriminative e
comparative a livello di
ascolto, utili nella pratica
strumentale.
- Primo livello di
organizzazione
dell’esecuzione di un
brano.
- Acquisizione di un metodo
di studio.
3
MUSICA DI INSIEME
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso dello strumento nella
pratica strumentale
collettiva
1. Controllo dell’agogica.
2. Controllo dell’intonazione.
3. Controllo tecnico/espressivo.
- Mantenimento della
pulsazione comune
durante l’esecuzione
collettiva.
- Sviluppo
dell’intonazione e
creazione di un suono
che permette di
interagire con gli altri
strumenti.
II
Capacità di ascolto nella
pratica strumentale
collettiva
1. Adeguamento alle esigenze
musicali del gruppo.
2. Adeguamento alla gestualità
del direttore.
Attacco/Chiusura
sincronismo, attacco e
intensità, attacco e velocità.
Gesto e metrica.
3. Capacità di autocorrezione
durante l’esecuzione.
- Rispetto di regole
comuni e condivise:
rispetto dei compagni
e degli altri, ascolto
reciproco, cura della
postura seduta,
condivisione del
leggìo per coppie,
visibilità ottimale del
proprio leggìo e della
postazione
direttoriale, gestione
della disposizione
strumentale.
- Attacco e chiusura
consapevole dei suoni
all’interno del gruppo,
determinati dal gesto
del direttore.
Assimilazione della
relazione causa/effetto
legata alla gestualità
elementare del
direttore.
- Primo livello di
controllo della lettura
con lo strumento di un
brano di gruppo.
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TEORIA E LETTURA DELLA MUSICA
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Capacità di lettura dello
spartito musicale
1. Lettura della notazione
musicale, concetti di
pulsazione, metro e
ritmo.
2. Assimilazione ed uso
di cellule ritmiche
regolari e facili nei
metri semplici 2/4, 3/4
e 4/4.
3. Primo livello di lettura
intonata dello spartito
sempre guidata
dall’insegnante.
- Esercizi di lettura solo
ritmica delle principali
figure di durata
(semibreve, minima,
semiminima, croma e
semicroma).
- Esercizi di lettura solo
melodica dello spartito,
riconoscimento delle
altezze.
- Pentagramma e chiavi.
- Tempo-misura-accenti
forti e deboli.
- Segni di
prolungamento (punto
di v. – legatura di v. –
corona).
Strumenti compensativi DSA:
Lettura e interpretazione della pagina di musica: insegnamento graduale e multisensoriale, utilizzo
di mediatori didattici attivi, uso di informazioni anticipate, flashcards con figure ritmiche.
Personalizzazione dello spartito musicale: pentagramma colorato, partiture ingrandite, più spazio tra
un sistema e l’altro di righi, utilizzo se necessario di “note senza gambi”, particolare attenzione a
tutti i simboli aggiuntivi della partitura che potrebbero confondere, per es. le linee di fraseggio e i
segni di ritornello. Una volta compreso il significato del segno si può provare a personalizzarlo, per
es. la linea di fraseggio può essere sostituita da un simbolo di respiro e il ritornello può essere
riscritto. Utilizzo di fogli colorati per evitare/migliorare il contrasto nero su bianco delle note. Verrà
riservato più tempo per la lettura del brano soprattutto quando si tratta di una prima lettura.
MATERIALE DIDATTICO
Brani tratti da diversi metodi tra cui Trevor Wye Il flauto per i principianti vol. 1 edizione Riverberi
sonori, Jeney Fuvolaiskola vol. 1 Editio Musica Budapest, Liz Goodwin The fife book Just flute
edition, Marcel Moyse Le débutant flûtiste Alphonse Leduc éditions musicales.
Antologie di semplici brani per due o più flauti: Two on Tour Arr. Fons van Gorp, De Haske
Publications, Mini magic flute Spielbuch Fereshteh Rahbari & Maria Augustin, Universal Edition.
Dispense contenenti brani inerenti alle diverse unità di apprendimento affrontate, a seconda delle
esigenze specifiche dei singoli allievi.
Facili trascrizioni di brani di repertorio mirati a sviluppare il senso ritmico e melodico sia
nell’ambito della tonalità sia della modalità.
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CLASSE 2^
Situazione di partenza: la classe è formata da n. 7 alunne/i, di cui n. 4 femmine e n. 3 maschi.
STRUMENTO
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso e controllo
dello strumento
nella pratica
individuale
1. Ricerca e controllo della
posizione del corpo in relazione
alla funzionalità della
respirazione e degli arti superiori.
2. Sviluppo di una maggiore
consapevolezza senso-motoria,
approccio fisico allo strumento,
ricerca di un corretto assetto
psico-fisico: postura, percezione
corporea, rilassamento,
respirazione consapevole,
coordinazione e fluidità dei
movimenti.
3. Tecnica di produzione e controllo
del suono, capacità di emissione
in diverse situazioni timbriche e
dinamiche.
4. Conoscenza delle
posizioni/diteggiature includendo
note anche della terza ottava dello
strumento, acquisizione di una
tecnica digitale funzionale con
maggiore precisione nella
coordinazione dei movimenti.
5. Uso del legato e dello staccato
semplice. Coordinazione lingua –
movimento delle dita, qualità e
velocità dello staccato.
- Controllo e uso più
consapevole della
respirazione
diaframmatica.
- Esercizi di emissione,
ricerca di
flessibilità/elasticità della
colonna d’aria (gestione
della pressione, velocità,
direzione e quantità d’aria).
- Progressivo sviluppo di
una buona sonorità nei tre
registri dello strumento,
ricerca di omogeneità.
- Scale maggiori e minori
fino a due alterazioni in
chiave.
- Articolazione dei suoni,
incremento della qualità e
della velocità dello
staccato.
II
Capacità di
lettura con lo
strumento
1. Lettura funzionale della notazione
musicale. Capacità di
correlazione segno – gesto –
suono.
2. Assimilazione e uso di cellule
ritmiche regolari e irregolari.
- Conoscenza del linguaggio
musicale, lettura ed
esecuzione del testo
musicale che dia conto, a
livello interpretativo, della
comprensione e del
riconoscimento dei suoi
parametri costitutivi.
- Padronanza dello
strumento sia attraverso la
6
3. Acquisizione consapevole della
funzione dei segni dinamici,
agogici ed espressivi.
4. Lettura a prima vista sempre
opportunamente guidata.
lettura, sia attraverso
l’imitazione.
- Produzione di semplici
rielaborazioni del materiale
sonoro, pur all’interno di
percorsi guidati e griglie
predisposte.
- Indicazioni su come
affrontare la prima lettura
di un brano, metodo di
studio, importanza di
imparare ad individuare i
passaggi complessi del
brano che richiedono una
maggiore attenzione e
concentrazione durante
l’esecuzione.
III
Capacità di
esecuzione e di
ascolto nella
pratica
strumentale
individuale
1. Capacità di concentrazione e
sviluppo dell’ascolto analitico.
2. Definizione del concetto di
altezza relativa e controllo
dell’intonazione.
3. Individuazione dell’errore e
capacità di autocorrezione durante
l’esecuzione.
4. Livello più approfondito di
capacità performative con tutto
ciò che ne consegue in ordine alle
possibilità del controllo del
proprio stato emotivo in funzione
dell’efficacia della
comunicazione.
- Sviluppo dei processi di
attribuzione di senso e
delle capacità organizzative
dei materiali sonori.
- Sviluppo di capacità
discriminative e
comparative a livello di
ascolto, utili nella pratica
strumentale per la
riproduzione di modelli
esecutivo-interpretativi.
- Organizzazione
dell’esecuzione di un brano
in modo più consapevole,
attenzione al fraseggio,
scelta e gestione dei fiati,
rispetto delle dinamiche.
- Acquisizione di un metodo
di studio efficace, sviluppo
di abilità metacognitive.
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MUSICA DI INSIEME
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso dello strumento nella
pratica strumentale
collettiva
1. Controllo dell’agogica.
2. Controllo dell’intonazione.
3. Controllo tecnico/espressivo.
- Rispetto più preciso
ed accurato
dell’andamento del
brano seguendo la
gestualità del direttore
e ascoltando la propria
parte all’interno
dell’insieme.
- Sviluppo
dell’intonazione e
creazione di un suono
che permette di
interagire meglio con
gli altri strumenti per
la costruzione
dell’esecuzione.
- Modulare la propria
tecnica strumentale in
base alle esigenze
comuni.
- Stimolazione della
sensibilità uditiva e
della concentrazione
II
Capacità di ascolto nella
pratica strumentale
collettiva
1. Adeguamento alle esigenze
musicali del gruppo (tempi,
scelte interpretative).
2. Adeguamento alla gestualità
del direttore.
Attacco/Chiusura
sincronismo, attacco e
intensità, attacco e velocità.
Gesto e metrica, gesto ed
espressività.
3. Capacità di autocorrezione
durante l’esecuzione. Cercare
di non interrompere
l’esecuzione in caso di errore
e riprendere a suonare
ascoltando il punto in cui
sono gli altri compagni.
- Rispetto di regole
comuni e condivise:
rispetto dei compagni
e degli altri.
- Responsabilità nei
riguardi del gruppo,
sorretto dalla ricerca
di obiettivi comuni.
- Attacco e chiusura
consapevole dei suoni
all’interno del gruppo,
determinati dal gesto
del direttore.
Assimilazione della
relazione causa/effetto
legata alla gestualità
del direttore.
- Controllo della lettura
con lo strumento di un
brano di gruppo.
- Sviluppo
dell’orecchio
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polifonico e armonico,
più consapevolezza
delle parti che i
diversi strumenti
svolgono all’interno
del brano (melodia
principale,
accompagnamento
ecc.).
TEORIA E LETTURA DELLA MUSICA
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Capacità di lettura dello
spartito musicale
1. Lettura della notazione
musicale.
2. Assimilazione ed uso
di cellule ritmiche
regolari e irregolari nei
metri semplici 2/4, 3/4,
4/4, e nel metro
composto 6/8.
3. Primo livello di lettura
intonata dello spartito
sempre guidata
dall’insegnante.
- Esercizi di lettura del
ritmo e delle altezze
delle note fino a tre
tagli addizionali sopra
il rigo in chiave di
violino.
- Pentagramma e chiavi.
- Alterazioni e concetto
base di tonalità.
- Modello di scala
maggiore.
- Segni di espressione
(legature, dinamiche)
MATERIALE DIDATTICO
Durante l’anno si prevede lo studio di brani di vari generi e stili, spaziando dal repertorio classico a
quello jazz, popolare, di musica leggera e da film.
Brani tratti da diversi metodi tra cui Trevor Wye Il flauto per i principianti vol. 2 edizione Riverberi
sonori, Jeney Fuvolaiskola vol. 2 Editio Musica Budapest, Liz Goodwin The fife book Just flute
edition, Marcel Moyse Le débutant flûtiste Alphonse Leduc éditions musicales, Rien de Reede “100
piccoli studi per diventare grandi flautisti” edizioni Riverberi sonori, Giuseppe Gariboldi 58
esercizi per flauto Bérben edizioni musicali.
Antologie di semplici brani per due o più flauti, materiale didattico del periodo classico dal metodo
per flauto di Francois Devienne, melodie e movimenti di sonata del repertorio barocco dal Pastor
Fido op. 13 di Nicolas Chédeville (attribuito a A.Vivaldi).
Dispense contenenti brani inerenti alle diverse unità di apprendimento affrontate, a seconda delle
esigenze specifiche dei singoli allievi.
Facili trascrizioni di brani di repertorio per la musica da camera.
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Classe 3^
Situazione di partenza: la classe è formata da n. 7 alunne, di cui n. 7 femmine.
STRUMENTO
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso e controllo
dello strumento
nella pratica
individuale
1. Acquisizione e sviluppo di una
tecnica di respirazione funzionale
e consapevole.
2. Sviluppo di una maggiore
consapevolezza senso-motoria,
approccio fisico allo strumento,
ricerca di un corretto assetto
psico-fisico: postura, percezione
corporea, rilassamento,
respirazione consapevole,
coordinazione e fluidità dei
movimenti, equilibrio in
situazioni dinamiche.
3. Tecnica di produzione e controllo
del suono, capacità di emissione
nei tre registri, capacità di
controllo del suono e
dell’intonazione nelle diverse
situazioni timbriche e dinamiche
e nei cambi di registro.
4. Conoscenza delle posizioni
cromatiche dello strumento nei tre
registri e acquisizione di una
tecnica digitale funzionale con
precisione nella coordinazione dei
movimenti e con lo sviluppo e il
controllo delle diverse velocità.
5. Uso del legato e dello staccato
semplice. Coordinazione lingua –
movimento delle dita, qualità e
velocità dello staccato.
- Controllo e uso più
consapevole della
respirazione
diaframmatica.
- Esercizi di emissione,
ricerca di maggiore
flessibilità/elasticità della
colonna d’aria (gestione
più consapevole della
pressione, velocità,
direzione e quantità d’aria).
- Progressivo sviluppo di
una buona sonorità nei tre
registri dello strumento,
ricerca di omogeneità.
- Scale maggiori e minori
fino a tre alterazioni in
chiave.
- Controllo consapevole
delle articolazioni dei
suoni: uso del legato e
dello staccato, utilizzo dei
diversi tipi di staccato e
delle combinazioni di
staccato e legato.
- Esplorazione e capacità di
utilizzo delle diverse
possibilità timbriche dello
strumento anche in
relazione ad alcune
moderne tecniche
compositive.
II
Capacità di
lettura con lo
strumento
1. Lettura funzionale della notazione
musicale.
2. Assimilazione e uso di cellule
ritmiche regolari e irregolari.
- Conoscenza del linguaggio
musicale, lettura ed
esecuzione del testo
musicale che dia conto, a
livello interpretativo, della
comprensione e del
10
3. Acquisizione consapevole della
funzione dei segni dinamici,
agogici ed espressivi.
4. Lettura a prima vista più
autonoma.
5. Dominio tecnico del proprio
strumento al fine di produrre
eventi musicali tratti da diversi
repertori della tradizione con una
buona consapevolezza
interpretativa.
6. Acquisizione di basilari capacità
analitiche del brano a fondamento
delle proprie scelte interpretative.
riconoscimento dei suoi
parametri costitutivi.
- Autonoma decodificazione
allo strumento di vari
aspetti della notazione
musicale: ritmico, metrico,
frastico, agogico, dinamico
e timbrico.
- Padronanza dello
strumento in diversi ambiti:
lettura, imitazione,
improvvisazione sempre
opportunamente guidata.
- Produzione di semplici
rielaborazioni del materiale
sonoro, pur all’interno di
percorsi guidati e griglie
predisposte.
- Primo approccio
all’esecuzione di
abbellimenti (acciaccature
e appoggiature, mordenti,
gruppetti e trilli).
III
Capacità di
esecuzione e di
ascolto nella
pratica
strumentale
individuale
1. Capacità di concentrazione e
sviluppo dell’ascolto analitico.
2. Definizione del concetto di
altezza relativa e controllo
dell’intonazione.
3. Individuazione dell’errore e
capacità di autocorrezione durante
l’esecuzione.
4. Livello più approfondito di
capacità performative con tutto
ciò che ne consegue in ordine alle
possibilità del controllo del
proprio stato emotivo in funzione
dell’efficacia della
comunicazione.
- Sviluppo dei processi di
attribuzione di senso e
delle capacità organizzative
dei materiali sonori.
- Sviluppo di capacità
analitiche del brano a
partire dall’ascolto.
- Sviluppo di capacità
discriminative e
comparative a livello di
ascolto, utili nella pratica
strumentale per la
riproduzione di modelli
esecutivo-interpretativi.
- Organizzazione
dell’esecuzione di un brano
in modo più consapevole,
attenzione al fraseggio,
scelta e gestione dei fiati,
rispetto delle dinamiche,
compiere scelte
interpretative in base allo
stile, al genere e all’epoca
in cui è stato scritto il
brano.
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- Acquisizione di un metodo
di studio efficace e più
autonomo. Ricerca di
strategie per migliorare
l’esecuzione.
MUSICA DI INSIEME
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Uso dello strumento nella
pratica strumentale
collettiva
1. Controllo dell’agogica.
2. Controllo dell’intonazione.
3. Controllo della dinamica
4. Controllo tecnico/espressivo.
- Rispetto preciso ed
accurato della
gestualità del
direttore, capacità di
seguire la propria
parte e ascoltare
quello che suonano i
compagni.
- Copertura
consapevole del ruolo
di conduttore.
- Sviluppo
dell’intonazione e
creazione di un suono
che permette di
interagire meglio con
gli altri strumenti per
la costruzione
dell’esecuzione.
- Modulare la propria
tecnica strumentale in
base alle esigenze
comuni anche a livello
espressivo ed
interpretativo.
- Stimolazione della
sensibilità uditiva e
della concentrazione
II
Capacità di ascolto nella
pratica strumentale
collettiva
4. Adeguamento alle esigenze
musicali del gruppo (tempi,
scelte interpretative).
5. Adeguamento alla gestualità
del direttore.
Attacco/Chiusura
sincronismo, attacco e
intensità, attacco e velocità.
- Rispetto di regole
comuni e condivise:
rispetto dei compagni
e degli altri.
- Responsabilità nei
riguardi del gruppo,
sorretto dalla ricerca
di obiettivi comuni.
- Attacco e chiusura
consapevole dei suoni
all’interno del gruppo,
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Gesto e metrica, gesto ed
espressività.
6. Capacità di autocorrezione
durante l’esecuzione.
determinati dal gesto
del direttore.
Assimilazione della
relazione causa/effetto
legata alla gestualità
del direttore.
- Controllo della lettura
con lo strumento di un
brano di gruppo.
Maggiore
consapevolezza
armonica del ruolo
della funzione della
propria parte.
- Sviluppo
dell’orecchio
polifonico e armonico.
TEORIA E LETTURA DELLA MUSICA
OBIETTIVI ABILITÀ CONTENUTI
I
Capacità di lettura dello
spartito musicale
4. Lettura della notazione
musicale.
5. Assimilazione ed uso
di cellule ritmiche
regolari e irregolari nei
metri semplici 2/4, 3/4,
4/4, e nei metri
composti 6/8 e 9/8.
6. Lettura intonata dello
spartito più autonoma.
- Esercizi di lettura del
ritmo e delle altezze
delle note fino a tre
tagli addizionali sopra
il rigo in chiave di
violino.
- Pentagramma e chiavi.
- Alterazioni e concetto
base di tonalità.
- Modello di scala
maggiore.
- Segni di espressione
(legature, dinamiche)
- Gradi caratteristici
della scala
- Accordi e arpeggi
(Triade)
- Esecuzione di semplici
ritmi sovrapposti
(indipendenza degli
arti).
- Pratica vocale:
monodie con intervalli
semplici
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MATERIALE DIDATTICO
Durante l’anno si prevede lo studio di brani di vario genere e stile.
Studi tratti da alcuni libri di tecnica flautistica: Giuseppe Gariboldi 58 esercizi Bérben edizioni
musicali, Luigi Hugues La scuola del flauto op. 51 per due flauti vol. 1, Joseph Henri Altès
Méthode Complète de Flûte, E. Köhler 15 studi op. 33 vol 1, E. Köhler op. 77.
Brani tratti dal repertorio barocco, 12 Fantasie per flauto solo di Georg Philipp Telemann, Pastor
fido op. 13 di Nicolas Chédeville, 12 sonate per flauto e basso continuo op. 2 di Benedetto
Marcello, Sonate per flauto e b.c. di Georg Friedrich Händel, Preludi di Jacques-Martin Hotteterre.
Dispense contenenti brani e trascrizioni inerenti alle diverse unità di apprendimento affrontate, a
seconda delle esigenze specifiche dei singoli allievi.
Musica di insieme, trascrizioni di celebri melodie di repertorio classico, popolare o di musica
leggera, sonate barocche per più flauti.
Studio del repertorio di orchestra e musica di insieme.
METODOLOGIE DIDATTICHE
La pratica della musica di insieme può essere considerata uno strumento metodologico importante
da valorizzare in quanto molto inclusivo nel caso di alunni con BES e consente di attivare la risorsa
“altri” coinvolgendo nella dinamica cooperativa tutti gli allievi, anche a prescindere dal livello di
competenza strumentale raggiunto. Nella didattica cooperativa si cerca di sviluppare
l’interdipendenza positiva, la responsabilità individuale e di gruppo, l’interazione costruttiva e
l’insegnamento di abilità sociali. La pratica vocale viene considerata sia come mezzo più immediato
per la partecipazione all’evento musicale, sia come occasione per approfondire aspetti inerenti alla
notazione e al linguaggio musicale. La competenza ritmica viene approfondita a livello strumentale
e fonogestuale. L’ascolto è un’altra risorsa metodologica privilegiata, tanto all’interno
dell’insegnamento strumentale quanto nella musica d’insieme. Si prevede l’uso di supporti
informatici, mezzi multimediali e/o audio con particolare attenzione allo sviluppo della creatività.
Utilizzo della LIM anche come strumento di didattica inclusiva con la possibilità di “toccare” e
scrivere le note all’interno di pentagrammi molto ingranditi, la lavagna multimediale può diventare
occasione di approfondimento della lettura, scrittura e decodifica del pentagramma.
VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno ci saranno dei momenti di valutazione formativa del percorso svolto, facendo il
punto della situazione sulle abilità acquisite e su quelle invece non ancora raggiunte in modo
completo. Nei criteri di valutazione rientreranno l’impegno dell’alunno, la partecipazione attiva e
interessata alle lezioni, lo svolgimento dei compiti assegnati. Saranno valutati diversi aspetti
inerenti alla tecnica strumentale, tra i cui la qualità del suono, le capacità di lettura con lo strumento
e nella classe 3^ anche le scelte interpretative. Oltre agli aspetti tecnici del flauto, si valorizza
sempre l’importanza formativa ed educativa dello studio dello strumento quale occasione di crescita
e sviluppo della persona.
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Sono previste attività di potenziamento, consolidamento e recupero, secondo l’intervento mirato
nell’ambito della consueta attività di classe.
In alcuni momenti specifici del percorso di ogni ragazzo potrebbe essere utile provare anche ad
affrontare l’autovalutazione per stimolare processi metacognitivi e di riflessione sul proprio
apprendimento.
Quesiti Risposte Risposte
Ti sentivi pronto per
l’esecuzione?
Sei riuscito ad ascoltarti?
Pensi di aver suonato secondo
le tue aspettative?
Sei soddisfatto?
La presenza del pubblico ti
stimolava, disturbava o ti era
indifferente?
Se hai commesso alcuni errori
nell’esecuzione, sei stato
disturbato al punto da perdere
il controllo?
Sei soddisfatto di come hai
presentato la musica?
Cosa ti è piaciuto di più?
Cosa vorresti migliorare?
Esprimi la tua valutazione
Valutazione dell’insegnante
Valutazione del pubblico
secondo te qual è stata?
Commenta liberamente le tue
esecuzioni e il confronto delle
valutazioni.
COMPETENZE TRASVERSALI
Attraverso lo studio dello strumento musicale possono essere perseguite alcune finalità generali e
trasversali a tutte le materie. In particolare alcune competenze chiave per l’apprendimento indicate
dall’UE nel 2006 e alcune competenze chiave di cittadinanza del DM 139/2007, possono essere
spunto di raccordo tra le diverse discipline del Consiglio di Classe.
Imparare ad imparare Metodo di studio, attivare la metacognizione,
riflessione sulla modalità di apprendimento,
circolo virtuoso della conoscenza che crea e
consolida l’esigenza di migliorare le proprie
strategie. Capacità di selezionare e organizzare
le informazioni provenienti da diverse fonti.
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Risolvere i problemi Affrontare situazioni problematiche, strategie
per individuare le fonti e le risorse adeguate,
costruire e verificare ipotesi risolutive.
Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendere i diversi
punti di vista, gestire le conflittualità,
contribuire all’apprendimento comune e alla
realizzazione delle attività collettive nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri.
Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze sociali e civiche
Sapersi inserire in modo attivo nella vita
sociale, partecipazione e responsabilità
personale. Valorizzazione e rispetto della
diversità.
Comunicare
Consapevolezza ed espressione culturale
Comprendere messaggi di genere diverso,
comunicare usando diversi canali, utilizzare
linguaggi e modalità di comunicazione
differenti.