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Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro Primaria di Vattaro Curricolo di scienze Progetto Energia...

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Anno scolastico 2010-2011 Classi I e II Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro Scuola Primaria di Vattaro Curricolo di scienze Progetto Energia “L'energia che viene dalla natura”
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Anno scolastico 2010-2011

Classi I e II

Istituto Comprensivo di Vigolo

Vattaro

Scuola Primaria di Vattaro

Curricolo di scienze

Progetto Energia

“L'energia che viene dalla natura”

Nella vita di tutti i giorni siamo a contatto con SOLE, ACQUA e

ARIA.

Tanto, tanto tempo fa questi avevano un'importanza divina e sono

sempre stati considerati come degli dei.

Immagine del dio sole per gli uomini antichi

Il dio sole per gli antichi egizi

Leviathan dea dell'acqua

Shu, dio dell'aria secca

Il Sole è stato considerato per moltissimo tempo un dio perché da

sempre gli uomini avevano capito la sua importanza e la sua

utilità .

Con il passare del tempo questi elementi della natura (sole,

acqua e aria) hanno via via perso questo ruolo divino, ma sono

sempre stati considerati e studiati dall'uomo, oltre al fatto che

sole, acqua ed aria da sempre hanno condizionato e

accompagnato la vita del genere umano.

Sole come fonte di calore

Sole come fonte di luce al mattino quando sorge...

...il Sole che splende a mezzogiorno

Dopo aver conosciuto come era considerato il sole nell'antichità,

veniamo ai nostri tempi e sottolineiamo l'interesse del sole per la

vita di tutti i giorni. La prima cosa che ci viene in mente è

l'importanza dell'alternarsi del giorno e della notte (sole e

luna); per la vita di tutti gli esseri umani il sole e l'acqua sono

importanti in quel fenomeno chiamato “ciclo dell'acqua”; altro

evento fondamentale per la vita è quello che viene denominato

fotosintesi clorofilliana che permette alle piante di assorbire

anidride carbonica durante il giorno e restituire ossigeno durante

la notte.

Sole e Luna, giorno e notte

Il ciclo dell'acqua

La respirazione delle piante

La respirazione delle piante si chiama fotosintesi clorofilliana. Esse di

giorno inspirano (prendono dentro) l'aria sporca, mentre di notte

espirano (buttano fuori) quella pulita.

Energia solare

Per energia solare, quella termica o elettrica, si intende quella

prodotta dal calore dei raggi del sole.

Impianti fotovoltaici

Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico che sfrutta

l'energia solare per produrre energia elettrica attraverso l'uso

di pannelli fotovoltaici.

Energia idroelettrica

L'energia idroelettrica è quella energia che si ottiene dalla

trasformazione della potenza dell'acqua che scorre in dislivello

dall'alto al basso.

Questa energia (cinetica) viene trasformata in energia elettrica

grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina.

L'energia eolica

L'energia eolica si produce sfruttando la forza del vento, cioè

l'energia cinetica e producendo altre forme di energia, quella

elettrica o meccanica. Al giorno d'oggi esistono vere e proprie

centrali eoliche, mentre una volta l'energia del vento veniva

utilizzata sul posto, come accadeva con i mulini a vento, che sono

state le prime forme per ricavare energia dalle fonti naturali

(sole, acqua e aria).

Parlando di energia eolica, come lavoro di Tecnologia, in classe

abbiamo montato e costruito un apparecchio grazie al

funzionamento del quale abbiamo capito che da un' elica che gira,

come erano una volta le pale dei mulini, viene attivato un

alternatore che produce energia elettrica, la quale può fare

accendere una lampadina; quindi, anche da quella eolica si

produce energia.

I bambini contenti di aver costruito il modellino

In un altro lavoro di Tecnologia, abbiamo costruito un modellino,

grazie al quale abbiamo capito che caricando un alternatore,

collegato con degli ingranaggi, si può creare energia ed accendere

una lampadina.

Fin dall'antichità l'uomo vive a stretto contatto con la natura e da

sempre utilizza e sfrutta ciò che essa gli offre.

La storia insegna che nella sua esistenza l'uomo ha sempre

utilizzato le risorse della natura per i suoi bisogni.

L'uomo primitivo utilizzava legno e sassi (rocce) per costruire i

primi utensili.

Immagini Museo ladino di Pozza di Fassa

Lavoro di Tecnologia

I bambini e i ragazzi di oggi sono molto legati alla Tecnologia,

specialmente di giocattoli e di oggetti di vita quotidiana, anche se

spesso in modo inconsapevole.

La Tecnologia è una disciplina che porta gli alunni a

riflettere/pensare su come gli uomini, grazie alle loro capacità e

intelligenza, considerando anche le caratteristiche dell'ambiente

in cui vivono, hanno prodotto e producono oggetti e sistemi per

rispondere a bisogni concreti e utilizzando per questo le risorse a

loro disposizione. I bambini sono inizialmente condotti ad

elaborare un progetto, che determina poi dei processi di

lavorazione per poi giungere ad un prodotto finito.

In questa disciplina un elemento fondamentale risulta essere il

laboratorio, inteso sia come luogo fisico, ma anche come

momento in cui l'alunno è attivo, analizza oggetti e sistemi, si

pone domande, progetta, manipola, gioca, produce e costruisce.

Oggi in aula avevamo davanti agli

occhi alcuni oggetti, li abbiamo

osservati, ci hanno fatto pensare e

ragionare: erano un cucchiaio, una

paletta da giardiniere e/o da orto,

un badile e una vanga.

Partendo dal cucchiaio tutti lo hanno riconosciuto ed hanno

descritto la sua funzione di oggetto utile per mangiare dei cibi

liquidi, come il latte, il brodo e il passato di verdure.

Considerando il badile, la sua descrizione e conoscenza, i

bambini sembravano sapere quasi tutti cosa fosse e a cosa

servisse: per scavare, per fare delle buche, anche se la maggior

parte di essi lo ha descritto per come lo vede usare da un adulto,

come il papà o il nonno: “per scavare delle buche” (Gabriele),

“per scavare” (Mirco), “per spostare il mais” (Fabio), “per tirare

via la sabbia dal mais” (Francesco), “nei cantieri dove gli operai

lo usano per mescolare sabbia e cemento” (Lorenzo), “il nonno

lo usa per spostare la grassa nell'orto” (Alessio), “per tirare via

la terra” (Pietro), “per fare la malta” (Mirco), “per impastare la

terra” (Gaia), “per spostare la terra” (Yuri), “per fare il cemento

e spalare la neve” (Camilla), “per scavare la neve e per spostare

il mangime” (Emma M.)

Il legno è stato utilizzato anche a costruire le prime abitazioni,

come capanne e palafitte.

Immagine Museo ladino di Pozza di Fassa

Siccome parliamo del legno che gli uomini primitivi usavano per

costruire edifici e per produrre oggetti e utensili che poi

utilizzavano, vediamo ora una classificazione delle piante e

degli alberi.

L'energia

L'uomo sfruttava anche gli animali mangiando la loro carne,

utilizzando la loro pelle e le loro ossa.

Con l'andare del tempo anche gli uomini antichi hanno imparato

a coltivare e a sfruttare le risorse della terra scoprendo e

sviluppando l'agricoltura.

Nel corso della storia tutto ha avuto una evoluzione, anche

l'uomo è cambiato con l'andare del tempo

L'uomo, col passare del tempo, ha imparato come sfruttare le

risorse naturali producendo energia.

Dal sole con i pannelli solari riesce a ricavare calore, mentre

con i pannelli fotovoltaici si crea energia elettrica per far

funzionare gli elettrodomestici.

Da sempre l'uomo sfrutta anche i corsi d'acqua; con i mulini ad

acqua ad esempio si facevano funzionare le macine per produrre

il grano.

Ricostruzione di un antico mulino ad acqua presso il Museo ladino

di Pozza di Fassa

L'uomo recupera energia anche dalla forza del vento (energia

eolica).

L'uomo però, in tutte le sue azioni e ancor di più ai giorni nostri,

oltre a produrre dei beni finiti, oggetti e utensili per la vita

quotidiana, produce anche molti rifiuti.

In principio questi venivano ammucchiati nelle discariche.

Immagini di una discarica

Con l'andare del tempo le discariche si sono riempite e l'uomo ha

dovuto e deve correre ai ripari: in questi ultimi anni si è sempre

più diffusa, non era possibile fare altrimenti!, la raccolta

differenziata.

In questo modo, ogni cittadino, oltre a gettare nella discarica i

comuni rifiuti, cioè le immondizie definite secco e non

riciclabili, può e deve selezionare e gettare i rifiuti nei vari

cassonetti (per la plastica, per il vetro, per il ferro, per la

carta e per il materiale organico), che possono essere appunto

riciclati, cioè lavorati e trasformati in altri oggetti che si possono

utilizzare come nuovi.

Al giorno d'oggi ci sono rifiuti di ogni tipo: plastica, carta,

vetro e rifiuti generici, che devono essere divisi e gettati in

contenitori di diverso colore. I vari bidoni vengono svuotati in

giorni precisi della settimana.

Un grosso camion viene regolarmente a svuotarli.

Quando i camion della spazzatura sono pieni vengono portati in

discarica. Qui la parte posteriore del camion si apre e tutte le

immondizie vengono spinte fuori.

Una grossa gru raccoglie tutti i rifiuti e li getta in un contenitore,

dal quale poi vengono convogliati alla zona di smistamento.

In questo tipo di centrale di raccolta i rifiuti non organici vengono

separati a mano. Alcuni addetti scelgono sul nastro

trasportatore gli oggetti in materiali riciclabili, come vetro,

plastica e metallo.

I rifiuti rimasti vengono bruciati nell'inceneritore.

Ogni giorno abbiamo qualcosa da buttare via: imballaggi,

bottiglie, avanzi di cibo, carta... e mille altre cose. In questo modo

ci vuole poco a creare una gigantesca montagna di immondizie! Si

calcola che ogni famiglia, in un anno, butti via due interi carichi di

un camion di rifiuti!

Perciò è importante imparare a separare i rifiuti e cercare di

riutilizzare più volte le cose prima di eliminarle, per produrre

meno spazzatura possibile!

Tante cose possono essere usate più volte, oppure riciclate. In

questo modo possiamo dare una mano anche noi a produrre meno

rifiuti!

In natura non ci sono rifiuti. Per questo motivo è importante

non buttare mai niente per terra, ma si deve sempre cercare un

contenitore apposito dove gettare i rifiuti.

Nei centri di raccolta (C.R.M.: centro raccolta multi

materiali) ci sono contenitori per tutti i tipi di rifiuti. Qui si

possono portare apparecchi elettrici vecchi o non più funzionanti e

tutti i rifiuti che non possono essere buttati con la normale

spazzatura. Alcuni rifiuti speciali, come ad esempio le batterie,

i medicinali scaduti, certe vernici o la benzina, sono pericolosi

e devono essere maneggiati solo dagli addetti del centro di

raccolta.

La carta, il vetro, la plastica, i rifiuti metallici e in alcuni paesi

anche il legno, si raccolgono in grandi contenitori detti campane.

Un camion le svuota in giorni fissi della settimana.

Alcuni di questi rifiuti sono usati per produrre nuovi oggetti e

materiali. Ci sono anche cassonetti destinati alla raccolta di

vecchi vestiti e scarpe.

In certi paesi si dividono bottiglie e oggetti di vetro anche secondo

il colore.

Come si può evitare di produrre rifiuti?

Tra le cose che di solito buttiamo via, ce ne sono tante che

potrebbero essere riutilizzate. E' uno dei modi per produrre un po'

meno immondizie.

Sai cosa si crea dai rifiuti?

A volte, le cose che qualcuno butta via possono essere utili ad

altri. Ad esempio, una vecchia lampada che non ci piace più può

piacere o servire a qualcun altro. Anche questo è un modo per

evitare di produrre rifiuti.

Recuperando oggetti da buttare si possono fare bellissime

creazioni artistiche o inventare strumenti musicali diversi dal

solito. Hai qualche idea anche tu?

Giocattoli e libri usati si possono vendere a metà prezzo o

regalare ad un asilo nido. In questo modo si fa un piacere a

qualcuno e non si producono rifiuti!

Oggi è venuta a trovarci Sara, esperta di A.P.P.A. (Azienda

Provinciale Protezione Ambientale) e ci ha mostrato cose molto

interessanti; ha portato una grande valigia dalla quale noi

abbiamo tirato fuori molti oggetti, alcuni dei quali riciclabili

(carta, cartone, plastica, vetro...), ma molti dei quali non

riciclabili.

Sara chiede ai bambini di prendere degli oggetti dalla valigia

I bambini si divertono...

...andiamo avanti con gli oggetti della valigia...

Adesso classifichiamo gli oggetti presi nella valigia...

Dopo aver visto i tanti oggetti nella valigia, realizzati in diversi

materiali, abbiamo imparato che possiamo distinguerli in

categorie ben precise

alluminio plastica

Come gettare i rifiuti

Dopo quello che ci ha fatto vedere e che ci ha detto Sara abbiamo

capito come gestire il nostro cestino dei rifiuti, anzi, abbiamo

fatto di più, lo abbiamo preso, lo abbiamo svuotato e ci siamo resi

conto che senza pensarci noi gettiamo lì tutto quello che buttiamo

via, per questo abbiamo selezionato i vari rifiuti contenuti li

dentro, li abbiamo separati e buttati in altre scatole, che poi

coloreremo, la plastica (delle brioches e le cannucce), il

tetrapack (dei succhi di frutta), la carta nel bidoncino giallo

(che già c'è in classe!), l'organico (avanzi o cibi che non ci

piacciono!) nei bidoncini marroni che abbiamo uno per piano.

Insomma, ci siamo resi conto che a differenziare così i nostri

rifiuti, nel cestino nero del secco/non riciclabile rimane ben

poco, così da non riempire ulteriormente le discariche.

In un altri incontro, Sara ci ha mostrato che anche l'organico è un

rifiuto riciclabile; in questo caso entrano in gioco i

decompositori e i lombrichi che trasformano la materia

organica come gli avanzi delle merendine e della frutta, in terra

molto ricca di sostanze nutritive per orti, per piante o fiori.

Un'altra cosa che ci ha spiegato l'esperta è come possiamo prima

dividere e poi gettare i vari rifiuti nei contenitori adatti (plastica,

vetro, alluminio, acciaio, carta, poliaccoppiati).

Tutti i rifiuti che non possiamo gettare nei vari bidoni della

raccolta differenziata, devono o essere riutilizzati (RIUSO) più

volte possibili o portati presso i Centri Raccolta Multi

materiale (C.R.M.).

Sara è venuta a trovarci un'altra volta e ci ha fatto vedere come

si fa/come è possibile riciclare la carta.

Ci ha portato un frullatore, dei pezzettini di carta di giornale e

ognuno di noi doveva avere uno strofinaccio.

Il primo passaggio è stato quello di mettere i pezzettini di carta

a bagno nell'acqua, poi, in un secondo momento, ognuno

degli alunni ha preso un pugnetto di carta e lo ha messo nel

frullatore.

In questo modo, frullando la carta, siamo riusciti a separare le

fibre e abbiamo ottenuto una pappetta che abbiamo versato in

un telaio, abbiamo aspettato che l'acqua, almeno in parte,

colasse giù dal telaio.

Poi la abbiamo rovesciata a testa in giù e l'abbiamo tamponata ed

asciugata. Dopo l'abbiamo pressata e stesa su di uno strofinaccio

che qualche giorno dopo abbiamo staccato il foglio dallo

strofinaccio.

...così abbiamo creato dei fogli di carta...

Il lavoro che abbiamo fatto quest'anno ci ha permesso di

conoscere e capire meglio che l'uomo, da sempre e ancor di più al

giorno d'oggi, sfrutta e utilizza le risorse della natura per

realizzare e ottenere ciò di cui ha bisogno nella vita quotidiana.

In questi ultimi anni si è creata però una situazione preoccupante:

dopo aver sfruttato senza limiti le ricchezze del mondo e dopo

aver riempito le discariche con rifiuti di ogni genere, l'uomo da ora

in poi dovrà avere un atteggiamento diverso e più consapevole

nel loro smaltimento, per non avvelenare ulteriormente il terreno

e non compromettere la vita nei prossimi anni; per fortuna si sono

diffusi la raccolta differenziata, il riuso e la consapevolezza

che ci si deve comportare meglio; bisogna essere più attenti nel

rispetto per la vita, del nostro pianeta, che finora abbiamo solo

sfruttato e molto spesso rovinato.


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