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ISTITUTO COMPRENSIVO NICHELINO 2° Via Sangone, 34 10042 Nichelino (To)
Tel. 011/60.51.397
mailto:[email protected]
PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015-2016
APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI IN DATA 08/10/2015
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO IN DATA…….
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CAPITOLO 1: IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
1.1STRUTTURA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Il nostro Istituto è costituito da tre ordini di scuola ubicati in cinque plessi:
SCUOLE DELL’INFANZIA “J. Mirò” Via Puccini, 43
Tel. 011-6819615
“Andersen” Via Nino Costa , 16
Tel. 011-6053627
SCUOLE PRIMARIE “W. Disney” Via Puccini, 39
Tel. 011-621938
“Sangone” Via Sangone, 36
Tel. 011-6061578
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
“ S. Pellico” Via Sangone, 34
Tel. 011-6051397 sede dell’Ufficio del
Dirigente Scolastico e dei Servizi
Amministrativi.
1.2 RISORSE STRUTTURALI
Scuola dell’infanzia “Mirò”
Sei sezioni con annessi spogliatoi e servizi igienici
Due saloni, di cui uno polivalente (mensa, attività didattiche, post scuola)
Cucina
Giardino
Scuola dell’infanzia “Andersen”
Cinque sezioni con servizi igienici
Una sezione adibita a palestrina
Due saloni
Due sale mensa e cucina
Giardino
Scuola primaria “Disney”
Ventiquattro aule
Aula di psicomotricità e di sostegno
Laboratorio di informatica
Biblioteca
Aula LIM
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Palestra
Refettorio
Scuola primaria “Sangone”
Venti aule
Aula video
Aula informatica
Biblioteca
Auletta adibita a palestrina
Palestra
Refettorio
Scuola secondaria di primo grado
9 aule ( 2 con lavagna interattiva multimediale);
6 locali adibiti a laboratorio •laboratorio musicale; •laboratorio arte e immagine; •laboratorio
scientifico; •laboratorio musicale; •laboratorio audiovisivo.
Locali adibiti a: presidenza, segreterie; sala insegnanti; saletta ricevimento genitori; sala
medica; sale mensa; palestre con spogliatoi annessi.
1.3 ANALISI DEI BISOGNI DELLA REALTÀ TERRITORIALE
I nostri plessi presentano le seguenti caratteristiche:
classi e sezioni sempre più numerose;
presenza di alunni con bisogni educativi speciali;
crescente frequenza di alunni extracomunitari;
famiglie in situazione di difficoltà;
utenza sempre più sensibile alle esigenze degli allievi.
Tale realtà induce i docenti a ricorrere alle seguenti strategie e risorse:
organizzazione del lavoro degli insegnanti in RETE: con altre scuole, con il Comune, con
l’ASL, con enti e soggetti interessati al territorio e con l’Università;
attenzione al metodo della ricerca, al metodo di studio e ai linguaggi non verbali;
sensibilità degli insegnanti per la formazione ed attenzione alle tematiche della
comunicazione/relazione nell’ambito scolastico ed educativo;
particolare attenzione all’individuazione precoce dei disturbi dell’apprendimento;
particolare attenzione ai molteplici aspetti dell’integrazione della disabilità e delle diversità
in genere (culturale, religiosa, etnica, …);
attenzione e sensibilità nei confronti delle problematiche e delle esigenze delle famiglie.
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1.4 FINALITA’
Una scuola per la formazione di cittadini competenti La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico ed integrale della persona, all’interno dei
principi definiti nella Costituzione italiana e nei documenti dell’Unione Europea, nella promozione
della conoscenza, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il
coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto
dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la
personalità di ciascuno.
Quadro di riferimento generale sono le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 18/12/ 2006):
;
;
;
;
;
;
mprenditorialità;
.
Le competenze rappresentano un insieme integrato di conoscenze (dichiarative/procedurali), di
abilità (cognitive/linguistiche/manuali/motorie) e atteggiamenti (personali/interpersonali/sociali)
che l’alunno-persona è in grado di attivare in determinati contesti reali, realizzando una prestazione
consapevole finalizzata al raggiungimento di uno scopo.
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno nella società della conoscenza per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il profilo dello studente e gli obiettivi
Compito della scuola è quello di contribuire attivamente alla formazione di competenze che
consentano all’alunno, al termine del percorso del primo ciclo di istruzione, di sviluppare la propria
personalità e di affrontare con responsabilità e maggiore autonomia le situazioni di vita della
propria età.
[Lo studente] ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti
di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta
i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta
le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da
solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi
di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
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possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di
elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e
di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la
necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non
formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 5 febbraio 2013
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1.5 BISOGNI EDUCATIVI E FORMATIVI DEGLI ALUNNI
E’ essenziale che gli alunni vivano in un ambiente sereno, si rechino a scuola volentieri e non
provino disagio nei confronti dell’esperienza scolastica, perchè ciò sia possibile è necessario
soddisfare due bisogni fondamentali:
RELAZIONE e APPRENDIMENTO
RELAZIONE
Accoglienza
SCUOLA dell’INFANZIA
•inserimento scaglionato,
•orario ridotto,
•compresenza delle insegnanti,
•supporto dei genitori nelle prime due settimane di scuola. SCUOLA PRIMARIA
•orario ridotto.
•compresenza degli insegnanti(compatibilmente con la
riduzione di organico verificatasi per l’a.s. 2010/11 e ancora in
parte in vigore),
•supporto dei genitori, qualora necessario, nella prima
settimana di scuola,
•continuità fra ordini di scuola. SCUOLA SECONDARIA
•colloqui iniziali individuali con le famiglie dei singoli allievi
per approfondirne la conoscenza,
•presentazione e conoscenza degli spazi e delle regole del
nuovo ambiente scolastico,
•illustrazione delle principali norme di sicurezza,
•continuità fra ordini di scuola.
Socializzazione
Creare un clima favorevole
•alla conoscenza
•all’incontro
•all’accettazione degli altri.
Integrazione
Promuovere:
•la cooperazione
•la conoscenza di altre culture
•riconoscere la diversità come risorsa
Acquisizione delle
regole
• Incentivare le occasioni di comunicazione, scambio e
confronto educando al rispetto delle norme della
civile convivenza.
•Guidare alla presa di coscienza ed al rispetto dei diversi
punti di vista e alle differenti culture presenti nel territorio.
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APPRENDIMENTO
Acquisizione delle
competenze
I team docenti dei tre ordini di scuola (infanzia, primaria,
secondaria di primo grado) predispongono piani di lavoro annuali
nonché incontri mensili di progettazione, confronto e verifica per
classi parallele o gruppi omogenei per età, su tematiche comuni,
incontri di programmazione per ambiti disciplinari e per
tematiche trasversali alle diverse discipline.
Rafforzamento
della motivazione
•Porre l’alunno al centro dell’attenzione.
•Instaurare una situazione non direttiva.
•Creare un clima relazionale sereno.
•Valorizzare il gioco come risorsa.
•Incentivare la comunicazione, lo scambio e il confronto.
•Perseguire con gradualità gli obiettivi previsti garantendo
flessibilità di tempi.
Prevenzione
•Interventi mirati all’individuazione precoce dei disturbi di
apprendimento.
•Rete di interventi che coinvolgano: alunni, famiglia, personale
docente e non docente, territorio (ASL, distretto scolastico,
Comune….).
•Percorsi didattici che utilizzino anche nuove tecnologie e
metodologie alternative.
•Continuità educativa tra i vari ordini scolastici.
•Utilizzo di strategie per una adeguata integrazione delle diverse
realtà multietniche.
•Formazione e aggiornamento del personale docente.
Valorizzazione •Incentivare l’autostima e stimolare l’autonomia.
•Sviluppare la capacità di giudizio e lo spirito critico.
•Potenziare la curiosità.
•Valorizzare le diversità individuali e la cooperazione.
Orientamento
e
autorientamento
•Aiutare l’alunno nella conoscenza di sé.
•Accompagnarlo nel suo processo di crescita.
•Favorire la maturazione della capacità decisionale e di scelta.
•Rendere ciascuno consapevole delle proprie risorse, attitudini
e potenzialità.
•Accompagnare l’alunno nella conquista della propria
autonomia.
•Aiutarlo a fare scelte consapevoli e sostenibili.
•Educare al lavoro come espressione, valorizzazione e
sperimentazione di sé anche come ambito di esercizio di
progettualità, operatività, rigore metodologico e responsabilità.
•Sviluppare competenze strategiche forti, soprattutto in relazione
all’acquisizione e alla gestione del sapere.
•Rifondare i curricoli privilegiando conoscenze e competenze
significative per l’esistenza di coloro che apprendono.
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Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi la Scuola secondaria
di 1°grado fornisce gli strumenti culturali e le risorse a
disposizione (interne ed esterne) per creare situazioni formative
con forte valenza orientativa.
Le diverse situazioni formative vanno ad inserirsi in un progetto
educativo-didattico organico e sistematico, rigorosamente
strutturato e articolato, che si sviluppa nell’arco del triennio e
pone l’allievo in condizioni di poter costruire i propri percorsi
di vita.
L’attività di orientamento si avvale di rapporti di collaborazione
con diversi interlocutori, quali il servizio Orientarsi della
Provincia di Torino, i centri di formazione professionale Engim
ed Enaip di Nichelino.
Le classi terze partecipano ogni anno ad iniziative consolidate
da tempo:
• “Salone dell’Orientamento”, organizzato dal Comune di
Nichelino;
•incontri con esperti esterni;
•visita alle scuole superiori del territorio per acquisire una
conoscenza diretta dell’offerta formativa;
•realizzazione di laboratori-ponte con le scuole superiori del
territorio più vicino.
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CAPITOLO 2: OFFERTA FORMATIVA
2.1 ORARI SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia l’orario complessivo di funzionamento fino ad un massimo di 1700 ore
annue, secondo l’art. 3 del D.L. 59/04 e la C.M. 29/04 si articola nelle seguenti modalità:
7.45-8.25 pre scuola
8.30- 9.00 entrata
13.00-13.05 uscita antimeridiana
15.30-15.45 uscita
15.45- 17.15 post scuola comunale
L’organizzazione che ne consegue si fonda sui seguenti aspetti:
l’utilizzo delle ore di compresenza per attività a sezioni parallele, attività
di piccolo gruppo per interventi individualizzati e potenziamento delle
abilità individuali;
la programmazione didattico/educativa strutturata rispettando le
potenzialità individuali, i livelli di apprendimento, le fasce di età e le
esigenze strutturali e organizzative;
la gestione da parte delle insegnanti del servizio di pre-scuola.
2.2 ORARI SCUOLA PRIMARIA
Le scuole primarie riconoscono l’orario del tempo pieno (40 ore) come unica opportunità in grado
di garantire pienamente la formazione della personalità del bambino e del cittadino, tramite un
modello scolastico che consenta tempi distesi ed adeguati ai ritmi di crescita e di apprendimento,
tramite un’organizzazione della classe che prevede anche momenti di contemporaneità delle
insegnanti e lavori strutturati per piccoli gruppi,
tramite un equilibrato alternarsi di momenti di studio, di esercitazione, di espressione personale, di
rapporti interpersonali e di ambienti significativi per l’affettività.
Con il piano programmatico 25/09/08, il MIUR prevede la progressiva introduzione del maestro
prevalente, anche nelle classi a tempo pieno,così come dispone l’art. 4 della legge 30/10/08 n’169.
Gradualmente la riduzione degli organici comporta, da un lato il mantenimento delle 40 ore
settimanali di frequenza per gli alunni e, d’altro canto, dovrà prevedere l’applicazione di un numero
di insegnanti superiore a due, per garantire la copertura delle 40 ore settimanali di funzionamento
della classe.
Tale modularizzazione si applica sulle sole classi prime.
Le modalità orarie adottate hanno lo scopo di salvaguardare le compresenze nella misura massima
delle possibilità, limitando orari di docenza spezzati in ogni giornata.
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2.3 ORARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
• Orario di funzionamento delle classi di Tempo Normale
(Il modulo orario prevede l’obbligo di frequenza di un’attività laboratoriale per un quadrimestre
scelta fra quelle proposte dal Plesso)
Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
8,00-8,55
8,55-9,50
9,50-10,40 L
Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo I
10,50-11,45 B
11,45-12,35 E
Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo R
12,40-13,35 O
13,35-14,30 Mensa
14.30-15.25 Laboratorio
15,25-16,20 Laboratorio
• Orario di funzionamento delle classi di Tempo Prolungato
(Il modulo orario prevede l’obbligo di frequenza di un’attività laboratoriale per almeno un
quadrimestre scelta fra quelle proposte dal Plesso)
Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
8,00-8,55
8,55-9,50
9,50-10,40 L
Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo I
10,50-11,45 B
11,45-12,35 E
Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo R
12,40-13,35 O
13,35-14,30 Mensa Mensa Mensa
14.30-15.25 Laboratorio
15,25-16,20 Laboratorio
•Orario curricolare:
- Classi di Tempo Normale (modulo 30 unità didattiche con un rientro pomeridiano
quadrimestrale di attività laboratoriale)
Lettere (Italiano,Storia, Geografia) 10 unità didattiche (u.d.)
Matematica e scienze 6
Inglese 3
Francese 2
Arte e immagine 2
Educazione musicale 2
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Scienze motorie 2
Tecnologia 2
Religione/ attività alternativa 1
- Classi di Tempo Prolungato (modulo 36 unità didattiche con due rientri pomeridiani più un
terzo pomeriggio quadrimestrale di attività laboratoriale)
Lettere (Italiano,Storia, Geografia) 12 unità didattiche (u.d.)
Matematica e scienze 8
Inglese 3
Francese 2
Arte e immagine 2
Educazione musicale 2
Scienze motorie 2
Tecnologia 2
Religione/ attività alternativa 1
2.4 OBIETTIVI E COMPETENZE DA PROMUOVERE
L’offerta formativa del nostro Istituto si fonda su due aspetti fondamentali per la crescita
dell’alunno e la formazione del cittadino:
PROMOZIONE DEL
BENESSERE
ACQUISIZIONE DI COMPETENZE
PROMOZIONE DEL BENESSERE
CONTENUTI
STRATEGIE
ACCOGLIENZA
INSERIMENTO
CONTINUITA’
• Contenere le ansie e lo stress dovute al cambiamento.
• Permettere la conoscenza del nuovo ambiente scolastico.
• Conoscere i futuri insegnanti.
• Promuovere il successo formativo degli studenti.
• Rilevare indicatori di disagio.
• Programmare laboratori ponte tra i differenti ordini di scuola per favorire il
passaggio alla scuola di grado superiore.
•Osservare l’ambiente della scuola dell’infanzia in cui si sono formati i bambini.
RELAZIONE
EDUCATIVA
Attenzione costante degli insegnanti a:
bisogni individuali dell’utenza,
qualità dell’insegnamento,
formazione di base a tutti gli alunni,
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sviluppo di una scuola multietnica,
inserimento degli alunni con bisogni educativi speciali,
pari opportunità per tutti.
RAPPORTO
SCUOLA – FAMIGLIA
ASSEMBLEE DI CLASSE E SEZIONE
Calendarizzazione di incontri periodici tra genitori ed insegnanti per:
coinvolgimento dei genitori nella gestione dei problemi educativi;
informazioni sull’attività didattica;
discussioni di eventuali tematiche di interesse comune all’interno delle
classi/sezioni.
Per urgenze è data la possibilità di richiedere colloqui individuali con gli
insegnanti di classe/sezione.
COLLOQUI INDIVIDUALI ( tutti gli ordini di scuola)
Fra genitori e insegnanti, per seguire insieme il percorso didattico del singolo
alunno.
INTERCLASSE E INTERSEZIONE (infanzia e primaria)
Incontri periodici fra il dirigente scolastico, le insegnanti, i genitori rappresentanti
per discutere delle tematiche riguardanti il funzionamento e l’organizzazione
scolastica.
CONSIGLIO DI INTERCLASSE PER CLASSI PARALLELE DI CIRCOLO(infanzia e
primaria)
Incontri fra insegnanti di classi parallele e i rappresentanti di classe per discutere
tematiche educative specifiche di interesse comune.
CONSIGLI DI CLASSE (scuola secondaria di 1° grado)
Sono costituiti dai docenti di ogni classe ed hanno competenze relative al
coordinamento didattico e multi/interdisciplinare ed alla valutazione periodica e
finale degli alunni. Fanno parte del consiglio di classe i rappresentanti dei genitori
eletti annualmente.
INCONTRI QUADRIMESTRALI (scuola secondaria di 1° grado)
Fra genitori ed insegnanti di tutte le discipline per informazioni sull’andamento
didattico del singolo allievo.
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ACQUISIZIONE DI COMPETENZE
CONTENUTI
STRATEGIE
PROGRAMMAZIONE
SCUOLA dell’INFANZIA
Programmazione educativo/didattica con competenze differenziate per
fasce di età. SCUOLA PRIMARIA
Programmazione educativo/didattica per classi parallele.
Programmazione di competenze irrinunciabili per classi parallele. SCUOLA SECONDARIA
Programmazione trasversale per competenze europee a cura di ogni
consiglio di classe.
Programmazione disciplinare elaborata in comune con docenti della stessa
disciplina.
Programmazione individualizzata per alunni con bisogni educativi speciali.
.
Le programmazioni vengono presentate alle famiglie nelle assemblee di
classe/sezione ad inizio dell’anno scolastico. Nel corso dell’anno è prevista una
ricerca-azione per avviare una prima fase di costruzione del curricolo verticale
dai tre ai quattordici anni, come previsto dalle Indicazioni Nazionali
ministeriali. Tale progetto verrà condotto in rete con le altre scuole del
territorio.
OBIETTIVI DIDATTICO
EDUCATIVI
Considerando le potenzialità e gli interessi individuali, si predispongono piani
annuali di lavoro individuando le competenze ritenute irrinunciabili, adeguate
alle varie fasce di età.
CRITERI
METODOLOGICI
Motivare ad apprendere : affinché l’imparare risulti essere un’esperienza
piacevole e gratificante, oltre che costruttiva.
Porre sempre l’alunno al centro dell’azione didattica, partendo dalle sue
esperienze, conoscenze e pre-conoscenze e dai suoi bisogni, per favorire
l’interesse e la curiosità.
Instaurare una situazione non direttiva: valorizzare, incoraggiare,
dimostrare attenzione, ascoltare, manifestare rispetto per le capacità e
possibilità di ogni alunno, dare fiducia.
Creare un clima relazionale sereno e proficuo.
Valorizzare il gioco come risorsa privilegiata di apprendimento e di
relazione nei bambini più piccoli.
Incentivare ogni occasione di comunicazione, scambio e confronto,
educando al rispetto delle norme della civile convivenza.
Guidare alla presa di coscienza ed al rispetto dei diversi punti di vista,
nonché delle differenti culture presenti sul territorio.
Perseguire con gradualità gli obiettivi previsti, garantendo flessibilità di
tempi nel rispetto dei ritmi di apprendimento individuali.
Valutare in itinere ed al termine di ogni unità didattica i risultati
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conseguiti, al fine di mettere a punto, ed eventualmente modificare, il
percorso intrapreso.
VERIFICA
E
VALUTAZIONE
La valutazione attraversa ogni momento dell’attività della scuola ed è elemento
costitutivo del POF sotto il profilo dell’identità pedagogica,didattica,
organizzativo-gestionale.
La valutazione
• è inevitabilmente relativa, dinamica, diacronica, tiene conto dei livelli di
partenza e delle situazioni contestuali;
• concentra l’attenzione e l’investimento educativo sull’evoluzione
dell’apprendimento e non solo sul risultato;
• si basa sull’osservazione continua e sulla raccolta di indicatori molteplici, che
forniscono informazioni sul progressivo sviluppo di competenze degli allievi;
•è formativa, ovvero interessa l’apprendimento nel suo verificarsi, favorisce il
dialogo educativo e la valutazione fra pari, stimola e guida le riflessioni e le
autovalutazioni da parte dell’allievo sui propri processi di apprendimento
favorendo il controllo delle procedure, l’intenzionalità responsabile;
• è coerente con una didattica laboratoriale, cooperativa, che impegna e stimola il
protagonismo attivo dei discenti, all’interno di un ambiente funzionale
all’apprendimento;
• si affida a criteri equi, trasparenti e condivisi, che favoriscono un orientamento
alla progressiva padronanza delle competenze personali;
•è potenzialmente inclusiva poiché coinvolge e accompagna il soggetto nei
processi di apprendimento, responsabilizzandolo, aumentandone le capacità di
riflessione critica su di sé, il senso di autostima e quindi l’autonomia individuale.
Nella scuola secondaria, per quanto riguarda le valutazioni disciplinari che
verificano i processi di apprendimento e il percorso formativo dell’alunno,
si realizzeranno prove sia orali, sia scritte (questionari; risposte aperte, semi-
aperte e chiuse; realizzazioni di testi e problemi) articolate in:
•Prove d’ingresso (inizio anno per verificare il livello di partenza)
•Prove in itinere (durante l’anno scolastico con verifiche periodiche)
•Prove in uscita (a fine anno per verificare i risultati raggiunti)
Le prove di ingresso e di uscita verranno somministrate ogni anno per la durata del
triennio. I risultati saranno condivisi dal Consiglio di Classe che, prendendo atto
delle diverse situazioni, attiverà strategie di recupero, consolidamento o
approfondimento a seconda delle necessità.
Gli strumenti attraverso i quali si declina il percorso di valutazione consistono in:
•giudizio globale per le classi prime e seconde,
•giudizio di idoneità per le classi terze,
•griglia di valutazione del comportamento,
•analisi delle competenze,
•certificazione delle competenze disciplinari.
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2.5 COLLABORAZIONE FRA ISTITUTI
RETE DI SCUOLE
Tutte le scuole di Nichelino, di ogni ordine e
grado, hanno costituito una rete di
collaborazione per la realizzazione di progetti
comuni al fine di rispondere sempre più
adeguatamente alle richieste ed esigenze
dell’utenza del territorio.
2.6 PROGETTI COMUNI A TUTTO L’ISTITUTO
(INFANZIA/ PRIMARIA/SECODARIA DI PRIMO GRADO)
• ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO FINALITA’
Contenere le ansie degli alunni e dei genitori per favorire un inserimento sereno
nella nuova realtà scolastica.
SI RIVOLGE A:
Alunni in ingresso nella nuova realtà scolastica e relativi genitori.
CHE COSA SI FA
Riunioni informative con i genitori prima dell’iscrizione (infanzia e primaria),
open day per conoscere le scuole e l’offerta formativa,
disponibilità a colloqui individuali per situazioni particolari,
possibilità di laboratori aperti ai genitori degli alunni in ingresso.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni e insegnanti con la collaborazione dei genitori delle sezioni/classi interessate.
METODOLOGIE
Inserimento scaglionato (scuola dell'infanzia).
Orario ridotto (scuola dell'infanzia/primaria).
Compresenze degli insegnanti.
Supporto dei genitori nelle prime due settimane di scuola dell'infanzia e nella prima di
scuola primaria.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazione sugli inserimenti.
Colloqui con le famiglie.
Colloqui fra gli insegnanti.
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• CONTINUITÀ
FINALITA’
Favorire nei bambini e nei ragazzi un approccio positivo al nuovo ordine scolastico.
Promuovere la conoscenza della nuova struttura scolastica e del diverso stile di lavoro.
SI RIVOLGE A:
Alunni, genitori e insegnanti delle classi di passaggio tra i diversi ordini di scuola.
CHE COSA SI FA
Possibilità di osservazione dei bambini della scuola dell’infanzia da parte degli
insegnanti di scuola primaria durante alcuni momenti della routine quotidiana
(gioco libero, pranzo, attività didattica).
Laboratori ponte fra scuola dell’infanzia e primaria con due incontri fra le classi
prime e i bambini di cinque anni.
Laboratori ponte fra scuola primaria e scuola secondaria.
Colloqui fra insegnanti per il passaggio dati utili alla formazione delle classi prime.
Compilazione griglie di verifica e valutazione proposte dalla commissione territoriale
di Continuità.
Incontri fra genitori e insegnanti.
Incontro fra insegnanti dei diversi ordini di scuola per la verifica degli inserimenti
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Tutti gli alunni di fine ciclo e quelli dell’inizio del grado scolastico successivo.
Tutti gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Tutti gli insegnanti delle classi prime e delle classi quinte della scuola primaria.
Professori delle scuole secondarie di primo grado.
Funzioni strumentali.
METODOLOGIE
Per i laboratori ponte: attività in comune tra alunni dei differenti ordini di scuola per
la realizzazione di elaborati, oggettistica, cartelloni, disegni,….
Visita della scuola e conoscenza degli spazi.
Adesione a progetti offerti dal territorio o a percorsi concordati fra insegnanti dei
diversi ordini di scuola.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Valutazione delle attività svolte.
Colloqui e schede per il passaggio dati.
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• INCLUSIONE
FINALITA’
Promuovere la cultura dell’inclusione per favorire la crescita e il percorso scolastico
di tutti gli alunni e in particolare degli alunni con bisogni educativi speciali (BES)
SI RIVOLGE A:
Alunni con disabilità
Alunni con disturbi specifici di apprendimento
Alunni in situazione di svantaggio socio- economico-linguistico-culturale
CHE COSA SI FA:
ALUNNI CON DISABILITA’: riunioni del gruppo H per analizzare le situazioni,
organizzare le risorse disponibili (insegnanti, educatori, assistenti alla comunicazione)
e strutturare gli orari.
I referenti per l’inclusione svolgono attività di consulenza e tutoring, illustrano e raccolgono
la documentazione prevista (Pei,Pdf). Gli insegnanti di sostegno e quelli di classe/sezione
progettano percorsi didattici personalizzati e ricercano proposte e strategie per la risoluzione di
situazioni specifiche. Gli insegnanti di sostegno si riuniscono periodicamente.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: adesione dell’Istituto
al “Progetto di prevenzione DSA” promosso nelle scuole del territorio dall’Ammi-
nistrazione Comunale. Gli insegnanti di classe compilano il Pdp (Piano Didattico Personalizzato)
e progettano attivita’ specifiche. I referenti dell’inclusione svolgono attività di counseling
e tutoring, illustrano e raccolgono la documentazione prevista(Pdp)
ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO, ECONOMICO, LINGUISTICO,
CULTURALE: gli insegnanti di classe/sezione facilitano la comunicazione con le famiglie
e progettano attività specifiche per favorire l’acquisizione della lingua italiana e
adottano il protocollo di accoglienza adottato dall’Istituto.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe/sezione
Insegnanti di sostegno
Insegnanti referenti per l’inclusione
METODOLOGIE
.Incontri periodici dettati dalle necesità
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Incontri periodici fra il Dirigente Scolastico, la Funzione Strumentale sull’Inclusione,
e i referenti per monitorare le situazioni e proporre criteri di miglioramento
18
• SCUOLA-FAMIGLIA
FINALITA’
Far vivere agli alunni un’esperienza scolastica positiva.
Coinvolgere i genitori nella gestione dei problemi educativi.
SI RIVOLGE A:
Genitori ed insegnanti.
CHE COSA SI FA
Assemblee periodiche di classe/sezione calendarizzate a inizio anno scolastico.
Colloqui individuali informativi.
Assemblee di interclasse/intersezione.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti e genitori
METODOLOGIE
Informazioni sull’attività didattica
Discussione su tematiche educative di interesse comune
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Questionario di fine anno rivolto alle famiglie per la valutazione dell’organizzazione delle
scuole e dell’offerta formativa
19
• OSSERVATORIO ALIMENTAZIONE E COMMISSIONE MENSA
FINALITA’
Monitorare il servizio di ristorazione scolastica
Organizzare momenti di incontro rivolti ai genitori, con la presenza di esperti, per riflettere
su tematiche educative di interesse generale
SI RIVOLGE A:
Genitori e insegnanti dei quattro istituti comprensivi del territorio.
CHE COSA SI FA Per la commissione mensa:periodicamente ci si incontra per verificare l’andamento
della mensa nelle scuole e per concordare eventuali miglioramenti da apportare al menù.
Per l’osservatorio: il gruppo progetta e realizza annualmente attività rivolte ai genitori di tutte le
scuole nell’ambito dell’ed. alla salute.
Possibilità di attuare il progetto “Frutta nelle scuole” , compatibilmente con le risorse
disponibili.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Genitori, insegnanti rappresentanti dei quattro Istituti Comprensivi di Nichelino,
responsabili della ristorazione scolastica, dietista.
METODOLOGIE
Confronto e discussione sulle problematiche emerse sul servizio di ristorazione
fra genitori, responsabili ed esperti (per la commissione mensa).
Confronto e discussione sulle tematiche educative riguardanti alimentazione e salute
(per l’osservatorio).
20
• BIBLIOTECA
FINALITA’:
Promuovere nell'alunno l'interesse e il "gusto"per la lettura
Favorire il passaggio dalla lettura intesa come dovere scolastico ad un'attività libera e
capace di porre
il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri.
SI RIVOLGE A:
Alunni della scuola dell'infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di
secondo grado.
CHE COSA SI FA
INFANZIA E PRIMARIA- Lettura dell'insegnante, giochi di ruolo e simulazione,
drammatizzazione, manipolazione e rielaborazione testi, riformulazione di quanto letto
in diverse forme espressive, documentazione dell'esperienza.
Collaborazione con la biblioteca Civica con la possibilità di:
•visite guidate •laboratori in sede • prestito a distanza “Biblioteca in trasferta”.
SCUOLA SECONDARIA
• Giornata del dono (donazione di libri da parte dei docenti e dell’utenza per ampliare
la biblioteca scolastica).
• Benvenuto in biblioteca (attività di accoglienza per gli allievi delle classi prime).
• Giralibro (concorso rivolto ai ragazzi in collaborazione con l’associazione culturale “Giralibro”)
• Bibliotecario per un giorno incarico di consegna e ritiro libri per responsabilizzare gli allievi
e sensibilizzarli sull’importanza della lettura.
• Reading: attività di lettura per piccoli gruppi con spunti per riflettere
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di sezione/classe, responsabile della biblioteca scolastica.
METODOLOGIE
•Scuola dell'infanzia:
Valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo di processi
cognitivi e di apprendimento.
•Scuola primaria:
Creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione.
•Scuola secondaria
Assunzione di ruoli di responsabilità nella gestione della biblioteca e ruoli
di impegno nelle attività di lettura.
copiare
copiare
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Compilazione di un questionario iniziale finalizzato ad indagare il rapporto del bambino
con il libro.
Compilazione di un questionario finale per i laboratori svolti in biblioteca.
Consegna di un post-it per ogni libro preso in prestito sul quale annotare un giudizio
relativo al libro scelto.
Compilazione di schede libro assegnate dai docenti delle classi.
21
• Gruppo H
FINALITA’
Concorrere alla piena integrazione scolastica degli allievi con bisogni educativi speciali.
SI RIVOLGE A:
alunni diversamente abili, stranieri, dsa, alunni con esigenze educative speciali,
insegnanti di sostegno e/o di classi/sezioni.
CHE COSA SI FA
Attività di organizzazione (analisi della situazione, delle risorse disponibili,
ricerca del loro ottimale utilizzo, orario degli insegnanti, ecc..).
Consulenza per tutte le esigenze relative all’handicap.
Collaborazione in merito a determinati progetti.
Ricerca di proposte e strategie per la risoluzione di situazioni specifiche.
Considerazioni e proposte destinate al miglioramento.
Possibilità di formazione congiunta di insegnanti di classe/ di sostegno/ educatori su tematiche
condivise.
Coordinamento mensile (programmazione di circolo) tra gli insegnanti di sostegno per scadenze,
consulenza su compilazione documenti, tutoring.
Gestione documentazione informatica con relativa consulenza ai colleghi in corrispondenza
delle scadenze ministeriali.
Consulenza sull’organizzazione del lavoro tra insegnanti di classe, insegnanti di sostegno
e educatori per l’autonomia e la comunicazione (programmazione di circolo).
Collegamento con la scuola polo di Moncalieri e gestione dei materiali
in comodato d’uso.
Gestione sussidi HC.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti referenti del circolo della scuola primaria e della scuola dell’infanzia.
Funzione Strumentale sui B.E.S.
METODOLOGIE
Incontri periodici con scadenze dettate dalle necessità.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Incontri periodici
valutare le situazioni di partenza e propone criteri di miglioramento
sull’uso delle risorse al fine di migliorare l’integrazione
22
• INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
FINALITA’
Facilitare la comunicazione con le famiglie degli alunni stranieri
Favorire l’integrazione degli alunni stranieri nelle classi/sezioni
Favorire l’apprendimento della lingua italiana
Promuovere la conoscenza di altre culture
Promuovere il benessere relazionale e la cooperazione
SI RIVOLGE A:
Tutte le classi/sezioni dell’istituto e le famiglie dei bambini stranieri.
CHE COSA SI FA
Pred Possibilità di incontri con le famiglie degli alunni stranieri per illustrare
il fu il funzionamento pratico della scuola (materiale, uscite, mensa….) nei primi
mes mesi dell’anno scolastico e nei momenti di scadenze “chiave” (valutazione)
qual qualora si ritenga necessario.
Possibilità di usufruire di mediatori culturali in lingua araba nei momenti di
“criticità”(inserimento, colloqui con le famiglie, valutazioni) compatibilmente con le
risorse economiche disponibili.
Attività didattica personalizzata finalizzata all’acquisizione della lingua italiana.
Attività volte alla sensibilizzazione degli alunni sulle tematiche interculturali.
Attivazione a livello territoriale di un gruppo di incontro fra le mamme
straniere per confrontarsi su temi di interesse comune (compatibilmente
con i fondi disponibili).
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe/sezione.
Mediatori culturali qualora si ritenga necessario il loro intervento.
Commissione per l’integrazione degli alunni stranieri.
METODOLOGIE:
Protocollo d’accoglienza che prevede:
- consulenza amministrativa- burocratica-informativa (a cura della segreteria),
- consulenza ai genitori (a cura del team di insegnanti),
- consulenza educativo-didattica (a cura della commissione e delle insegnanti
- di classe).
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Programmazioni periodiche.
Incontri per classi/sezioni per verificare le attività.
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• SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
FINALITA’
Fronteggiare situazioni di ricoveri ospedalieri
e/o domiciliari di alunni eventualmente colpiti da infermità.
SI RIVOLGE A:
Tutti gli alunni che, a causa di infermità, sono costretti ad un’astensione prolungata dalla
frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni e che necessitano,
a norma di legge, di fruire del servizio Scuola in Ospedale o di Istruzione
Domiciliare (attivato in caso di necessità).
CHE COSA SI FA
Per l’istruzione domiciliare: gli insegnanti di classe (o diversamente reperiti)
seguiranno didatticamente gli alunni al proprio domicilio.
Per la scuola in ospedale: collaborazione e interazione fra insegnanti di classe
e insegnanti della scuola ospedaliera.
L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Coordinamento fra insegnanti di classe e insegnanti della scuola ospedaliera per
garantire la continuità didattica.
L’istruzione domiciliare viene generalmente impartita dai docenti della scuola di
provenienza.
METODOLOGIE
Vanno considerati i limiti strumentali dovuti alle patologie, con le conseguenti ridotte
abilità. Tempi di applicazione, limiti fisici e psicologici vanno considerati prima di
qualunque intervento. E’ bene cercare di sfruttare sia le possibilità offerte dalle moderne
tecnologie telematiche per la comunicazione, sia le visite dei compagni, laddove le
condizioni fisiche e logistiche lo permettano.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Il percorso seguito con l’istruzione domiciliare, i progressi educativi realizzati e i prodotti
dell’alunno certificheranno le competenze individuali che accompagneranno l’allievo al suo
rientro a scuola e durante
tutto il percorso scolastico.
La documentazione delle competenze acquisite è compilata ed aggiornata a cura del docente o dei
docenti domiciliari della classe di provenienza, anche sulla base della relazione degli insegnanti
ospedalieri.
24
• CURVATURA DEL CURRICOLO SULLE ESIGENZE DEL TERRITORIO
FINALITA’
Realizzazione delle compensazioni fra discipline, attività di insegnamento, attività della
quota nazionale del curricolo.
Valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale al rispetto delle diverse finalità della
scuola dell’obbligo.
Ampliamento dell’offerta formativa.
SI RIVOLGE A:
Tutte classi/sezioni del circolo in relazione alle singole programmazioni.
CHE COSA SI FA
Conoscenza del territorio rispetto agli aspetti antropici, geografici-socio culturali tramite:
• uscite sul territorio,
• adesione ai bandi regionali che prevedono finanziamenti per la realizzazione di specifiche
progettualità,
• adesione alle iniziative promosse dal comune e dal quartiere,
• attività e visite presso musei, biblioteche, teatri, archivi ecc.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe e/o esperti esterni.
METODOLOGIE
Attività frontali e/o attività di gruppo condotte in aula.
Percorsi didattici individualizzati.
Aggregazione delle discipline in aree o ambiti disciplinari.
Uscite didattiche sul territorio.
Attività laboratoriali.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Per gli insegnanti : incontri periodici di programmazione,
incontri periodici con eventuali esperti.
Per i bambini : verifica periodica del raggiungimento degli obiettivi.
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•SISTEMA SCUOLE NICHELINO
FINALITA’
Creare occasioni di incontro, discussione, confronto, collaborazione
tra le istituzioni scolastiche del territorio e gli enti locali.
Favorire scambi operativi fra i plessi presenti sul territorio.
SI RIVOLGE A:
Insegnanti, famiglie, Enti locali territoriali (comune, asl, cisa).
CHE COSA SI FA
Le istituzioni, collegate in rete:
- promuovono iniziative comuni di orientamento, continuità, sicurezza,
auto-valutazione e qualità del servizio, formazione del personale, ampliamento
delle nuove tecnologie, sostegno al disagio, allo svantaggio, all’handicap e
all’inserimento degli stranieri;
- condividono modalità di consulenza su argomenti non concernenti la professionalità
docente o per il buon funzionamento amministrativo;
- realizzano ampliamenti dell’offerta formativa in relazione alle esigenze del
contesto culturale, sociale, economico della realtà locale;
- realizzano progetti comuni su tematiche didattiche;
- promuovono azioni comuni nei confronti degli EELL del territorio.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Dirigenti scolastici e docenti delle scuole del territorio.
METODOLOGIE
Incontri periodici su tematiche di interesse comuni.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Incontri periodici di discussione e monitoraggio sugli obiettivi prefissati ad inizio anno.
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• SITO WEB
FINALITA’:
Documentazione dell’attività didattica.
Comunicazione tra alunni, con le famiglie e i docenti.
Integrazione tra risorse della scuola e risorse del territorio.
SI RIVOLGE A:
Alunni, insegnanti e genitori.
CHE COSA SI FA
Presentazione delle attività vissute dalle classi sul sito scolastico.
Accesso attraverso il sito scolastico ai sussidi e alle risorse della scuola e del territorio.
L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni, insegnanti e genitori.
METODOLOGIE
Raccolta e pubblicazione sul sito scolastico di materiale prodotto dalle classi/sezioni.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Documenti pubblicati.
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• PROGETTO DIDEROT
FINALITA’:
Favorire la conoscenza e il contatto con la matematica, l’ambiente, l’arte e la musica.
SI RIVOLGE A:
Tutte le scuole primarie e secondarie della Provincia di Torino.
CHE COSA SI FA
• Per gli alunni: attività in classe condotte da esperti, partecipazione a spettacoli teatrali.
• Per gli insegnanti: formazione con esperti, partecipazione alle attività laboratoriali.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Esperti esterni, nell’ambito del progetto promosso dalla Fondazione CRT.
METODOLOGIE
Giochi matematici.
Visione di spettacoli teatrali.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Produzione di elaborati artistici.
28
•PROTEZIONE CIVILE
FINALITA’:
Coordinare le attività provinciali di educazione alla protezione civile
SI RIVOLGE A:
Tutte le scuole della provincia di Torino che lo richiedono; impegna il lavoro del
dirigente scolastico quale coordinatore e del D.S.G.A. per l’amministrazione.
CHE COSA SI FA
Coordinamento delle attività educative in tema di protezione civile per la provincia di
Torino; documentazione delle attività stesse.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Dirigente Scolastico. D. S.G.A. Esperti esterni.
Insegnanti di classe solo in quanto aderenti alle proposte della scuola polo.
Insegnanti di classe.
METODOLOGIE:
Interventi educativi in classe e attività pratiche.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Realizzazione di cartelloni, servizi fotografici, presentazioni in power point, pagine
web…..
29
2.7 PROGETTI SPECIFICI RELATIVI AI TRE ORDINI DI SCUOLA
2.7.1 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA
Tematiche comuni per età e per interclasse
• RACCONTANDO...
PICCOLI CITTADINI…. A 3,4, 5 ANNI
FINALITA’:
•Conoscere aspetti della propria realtà familiare, scolastica e sociale.
•Favorire relazioni interpersonali basate sulla cooperazione, l’accettazione dell’altro e le regole
di convivenza.
•Riconoscere i diritti e i doveri di ogni bambino.
SI RIVOLGE A:
Tutti i bambini delle due scuole dell’infanzia.
CHE COSA SI FA
Percorsi d’ascolto e filastrocche tematiche.
Partecipazione ad attività laboratori ali e mostre tematiche.
Semplici drammatizzazioni.
Giochi di finzione.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di sezione.
METODOLOGIE
Attività in piccolo gruppo.
Attività con il gruppo sezione.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazioni costanti per verificare la capacità di attenzione e partecipazione alle attività proposte.
Realizzazione di cartelloni, libri-gioco.
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• CREATIVITA’ E FANTASIA
FINALITA’:
Produrre messaggi con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi.
Leggere e comprendere immagini.
Favorire la riproduzione di forme e colori e la coordinazione occhio/mano.
SI RIVOLGE A:
Classi prime della scuola primaria.
CHE COSA SI FA Realizzazione di collage, composizioni e costruzioni utilizzando materiali di varia
provenienza.
Utilizzo di fumetti, manifesti, cartoline, filmati, teatro e foto.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe.
METODOLOGIE
Privilegiare i canali comunicativi che concorrono a formare l’esperienza e la conoscenza
estetica della realtà.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti si incontreranno mensilmente per classi parallele per verificare
le attività e preparare quelle successive.
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• ARTISSIMA ……….ARTE
FINALITA’: • Attraverso il percorso di arte e immagine, condurre gli alunni ad acquisire le prime capacità di
lettura delle immagini che li circondano, reintegrate dal punto di vista della forma e del colore.
• Osservare un’opera d’arte di genere pittorico, collegata ai contenuti della programmazione per
individuare le caratteristiche più evidenti.
• Riprodurre e interpretare in modo creativo un’opera d’arte con tecniche e strumenti diversi.
SI RIVOLGE A:
Classi seconde della scuola primaria.
CHE COSA SI FA Osservazione di quadri di autori famosi.
Produzione di disegni e cartelloni.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe.
METODOLOGIE
Attività rivolte al gruppo classe o a piccoli gruppi della stessa classe o
delle classi parallele.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti si incontreranno mensilmente per classi parallele per verificare
le attività e preparare quelle successive.
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• INTERCULTURA - EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA
FINALITA’
• Sviluppare la consapevolezza dell’esistenza di differenti personalità.
• Favorire le relazioni interpersonali.
• Promuovere una cultura della tolleranza.
• Educare al rispetto di sé, degli altri e delle cose in ogni situazione.
SI RIVOLGE A:
Classi terze della scuola primaria.
CHE COSA SI FA
Giochi di accoglienza, giochi cooperativi.
Attività relative all’accoglienza, alla conoscenza di sé, degli altri e dell’ambiente circostante.
Conoscenza del mondo attraverso un approccio interculturale e interdisciplinare
( uscite didattiche, visite guidate, lettura di storie, laboratori,..).
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti del team.
METODOLOGIE
Attività rivolte al gruppo classe o per piccoli gruppi della stessa classe
o delle classi parallele.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti si incontreranno mensilmente per classi parallele per verificare le
attività e preparare quelle successive.
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• INTERCULTURA - EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
FINALITA’
• Favorire l’integrazione con l’ambiente naturale e sociale circostante.
• Promuovere la conoscenza e il rispetto delle principali regole della vita sociale.
• Educare alla tolleranza e al rispetto delle diversità.
• Promuovere il rispetto, la tutela, la valorizzazione dell’ambiente, in quanto
patrimonio
a disposizione di tutti.
SI RIVOLGE A
Classi quarte della scuola primaria.
CHE COSA SI FA
Attività relative all’accoglienza, alla conoscenza di sé e degli altri.
Riflessioni su diritti/doveri dei bambini/cittadini.
Avvio alla conoscenza e alla comprensione dell’organizzazione costituzionale e
amministrativa del paese.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti del team.
METODOLOGIE
Attività rivolte al gruppo classe o per piccoli gruppi della stessa classe
o delle classi parallele.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti si incontreranno periodicamente per classi parallele per confronti e
verifiche sulle attività svolte.
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• INTERCULTURA - EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
FINALITA’:
• Favorire l’integrazione.
• Promuovere la conoscenza e il rispetto delle principali regole della vita sociale.
• Educare alla tolleranza e al rispetto delle diversità.
•Avviare alla conoscenza delle istituzioni.
SI RIVOLGE A
Classi quinte della scuola primaria.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti del team.
METODOLOGIE
Attività rivolte al gruppo classe o per piccoli gruppi della stessa classe
o delle classi parallele.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti si incontreranno periodicamente per classi parallele per confronti e
verifiche sulle attività svolte.
CHE COSA SI FA
Riflessioni sui diritti/doveri dei bambini/cittadini
Avvio alla conoscenza e alla comprensione dell’organizzazione costituzionale e
amministrativa del Paese
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• IMPARIAMO A STARE BENE A SCUOLA
FINALITA’
• Favorire l’instaurarsi di un clima relazionale positivo all’interno del gruppo classe.
• Monitorare le difficoltà di apprendimento per individuare strategie educative e didattiche efficaci.
• Acquisire nuove strategie da attuare nella quotidianità da parte degli insegnanti.
SI RIVOLGE A:
Sezioni di scuola dell’infanzia.
Classi di scuola primaria (compatibilmente con i fondi stanziati dalla Regione).
CHE COSA SI FA
Per i bambini: attività in piccoli gruppi condotti dagli esperti.
Per gli insegnanti: formazione con gli esperti, partecipazione alle attività laboratoriali.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnante del circolo specializzata in attività drammatico-teatrale.
Insegnanti di sezione.
METODOLOGIE
Incontri formativi fra esperti e insegnanti di sezione.
Osservazioni libere e guidate.
Simulazioni e drammatizzazioni.
Giochi di ruolo e attività psicomotorie.
VERIFICHE E VALUTAZIONI Osservazioni periodiche.
Valutazioni in itinere e finali con la collaborazione degli esperti.
Restituzione agli insegnanti dei risultati.
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• LUDOTECA
FINALITA’
• Promuovere la cultura ludica e costruire percorsi che prevedano l’utilizzo educativo del gioco
integrandosi con la programmazione curricolare.
• Far conoscere ai bambini i servizi offerti dalla ludoteca comunale.
CHE COSA SI FA
In linea con l’impegno di attuare quanto contenuto nella Convenzione dei Diritti
dell’Infanzia, vengono proposte attività che riqualificano il gioco libero in spazi strutturati,
momenti di costruzione, di pittura, di manipolazione e di racconto di storie.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti comunali della ludoteca.
METODOLOGIE
Attività ludiche, motorie, grafico pittoriche e plastiche proposte nelle classi/sezioni
o negli spazi della ludoteca.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Attività ed elaborati prodotti dai bambini.
Esposizione degli elaborati ad eventuali mostre e/o manifestazioni organizzate
dal Comune sul territorio.
SI RIVOLGE A:
Tutte la sezioni di scuola dell’infanzia.
Tutte le classi di scuola primaria (compatibilmente con i posti disponibili messi a
disposizione dal Comune).
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• ORTI DIDATTICI
FINALITA’
Favorire la conoscenza degli elementi naturali.
Favorire promuovere comportamenti tesi al rispetto della natura.
Promuovere una corretta alimentazione.
Sviluppare un senso di responsabilità verso sé, gli altri e l’ambiente.
Sperimentare successi e insuccessi legati al lavoro agricolo.
SI RIVOLGE A:
Classi delle scuole dell’infanzia e primaria.
CHE COSA SI FA
Pulizia della parte del giardino adibita ad orto.
Coltivazione dell’orto (semina, trapianti, raccolta, consumo).
Documentazione delle attività svolte.
Partecipazione ad eventuali mostre e/o manifestazioni organizzate dal Comune sul territorio.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe/ sezione.
METODOLOGIE
Orto a scuola.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Mostra didattica sul territorio.
Attività ed elaborati prodotti dai bambini.
Laboratori.
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• RETE DSA ( DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO )
FINALITA’
Individuare precocemente disturbi specifici di apprendimento
(dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) per avviare percorsi
che facilitino il successo scolastico degli alunni.
SI RIVOLGE A:
Bambini di 5 anni di scuola dell’infanzia.
Bambini del primo anno di scuola primaria.
CHE COSA SI FA
• Per i bambini: screening condotto con batterie di prove standardizzate,
laboratori compensativi per i bambini individuati.
• Per gli insegnanti: incontri di formazione e supervisione con il neuropsichiatra e la
logopedista dell’asl.
Dell’asl
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Servizio di N.P.I. e logopedia dell’asl per la formazione e la supervisione.
Insegnanti di sc. dell’infanzia e primaria (5 anni e classi I) per somministrazione delle prove
e laboratori compensativi.
METODOLOGIE
Somministrazione di test.
Osservazione e rilevazione dei fattori predittivi.
Tabulazione dati.
Percorsi di recupero.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Prove di screening.
Prove di fine anno.
Incontri con le famiglie dei bambini individuati.
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2.7.2 PROGETTI SCUOLA DELL’ INFANZIA
• GIOCOMOTRICITA’
FINALITA’
Dare un’opportunità ai bambini di sperimentare l’esplorazione degli spazi
e del movimento, per raggiungere una migliore conoscenza di sé e delle proprie potenzialità.
SI RIVOLGE A:
Bambini di tre, quattro e cinque anni ( attività con contributo economico delle
famiglie).
CHE COSA SI FA
•Per gli insegnanti: formazione con l’esperto, partecipazione alle attività psicomotorie.
•Per i bambini: attività psicomotorie in piccoli gruppi con la psicomotricista.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Psicomotricisti provenienti da enti esterni.
Insegnanti di sezione.
METODOLOGIE:
Giochi motori.
Brevi percorsi motori con materiali strutturati.
Osservazioni libere e guidate.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Confronti fra insegnanti ed esperti.
Lezione aperta conclusiva per i genitori.
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• MUSICA PER CRESCERE
FINALITA’
Costruire un percorso didattico educativo con il linguaggio sonoro musicale.
Sviluppare le capacità inventive e creative del bambino attraverso esperienze di
sonorizzazione e drammatizzazione.
SI RIVOLGE A:
Tutti i bambini delle due scuole dell’infanzia (attività con contributo economico delle
famiglie).
CHE COSA SI FA
Esperienze dirette di giochi cantati, di canti e movimento, di ascolto e movimento,
di invenzione e composizione canora con oggetti.
Costruzione di strumenti musicali.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Esperti esterni.
METODOLOGIE
Ogni lezione comprende: uso della voce e del canto, attività ritmico-motorie,
uso degli strumenti musicali, lettura ed esecuzione di ritmi.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazioni in itinere da parte dell'esperto con la collaborazione delle insegnanti di sezione.
Lezione aperta ai genitori.
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2.7.3 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
• INFORMATICA
FINALITA’:
• Fornire un primo livello di alfabetizzazione informatica.
• Aiutare i bambini ad utilizzare gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie.
• Utilizzare la tecnologia informatica per la comunicazione e l’espressione.
SI RIVOLGE A:
Tutti bambini della scuola primaria.
CHE COSA SI FA
Condivisione delle regole necessarie a un sano approccio all’uso del computer.
Utilizzo di programmi di videoscrittura, di grafica e programmi utili alla creazione
di grafici e diagrammi.
Creazione di pagine personali e di gruppo, ipertesti con contenuti legati alle attività delle singole classi
in percorsi curricolari interdisciplinari.
Condivisione di buone prassi per un utilizzo sicuro e consapevole della rete.
Ricerca di materiali e fotografie su internet.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti di classe.
METODOLOGIE
Si può accedere al laboratorio per piccoli gruppi in base alle esigenze delle classi e
compatibilmente con le compresenze degli insegnanti.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli insegnanti di classe verificano le competenze acquisite attraverso le attività svolte.
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• MUSICHIAMO
FINALITA’:
Potenziare il processo di alfabetizzazione nel campo dei suoni.
Usare la voce come strumento più naturale ed immediato, sia nel parlato che nel cantato,
per comunicare ed esprimersi nel linguaggio della musica.
Prendere coscienza del ritmo inferiore ed esprimersi attraverso il movimento; interiorizzare
i valori ritmici fondamentali e saper leggere, memorizzare, trascrivere semplici cellule
ritmiche e sequenziali.
Coordinare l’azione musicale con quella scenica, narrativa e recitativa.
SI RIVOLGE A:
Classi delle scuole primarie "Walt Disney" e "Sangone"
(il contributo economico è a carico delle famiglie ).
CHE COSA SI FA
Canti, filastrocche, conte, accompagnandosi con gesti-suono
o con gli strumenti a percussione, si danza, si ascoltano brani musicali, si sviluppa
l’espressione corporea, si fa conoscenza con la pulsazione ed il ritmo, si leggono e si suonano
ritmi.
Studio di uno strumento musicale: il flauto.
Possibilità di realizzare opere musicali a livello teatrale.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Professionisti riconosciuti, diplomati al conservatorio.
METODOLOGIE
Esercizi di concentrazione, uso della voce e del canto,
attività ritmico-motorie propedeutiche alla danza, uso degli strumenti a percussione,
lettura ed esecuzione di ritmi, esercizi con il flauto e recitazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Incontri tra docente professionista e insegnanti di classe per la preparazione, la verifica
e la valutazione di ogni unità didattica.
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• TENNIS
FINALITA’
Conoscenza della disciplina del tennis attraverso situazioni di gioco-sport, mirate a favorire
il controllo dei movimenti, dell’equilibrio, del coordinamento oculo-manuale e
all’acquisizione
di spazio-tempo, della lateralità e delle regole nel gioco di gruppo
SI RIVOLGE A:
Alunni di tutte le classi di scuola primaria.
CHE COSA SI FA 3 lezioni gratuite per tutte le classi di sc. primaria, festa finale nella palestra
della scuola (con la possibilità di continuare previa disponibilità delle famiglie a versare un
contributo economico).
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
TENSOTENNIS - Borgaretto – Torino
METODOLOGIE Approccio alla disciplina sportiva con situazioni di gioco- sport adattate alle varie
fasce di età:attività psico-motorie nel I° ciclo, esercizi di educazione motoria specifici e
propedeutici al tennis nel II° ciclo.
L’istruttore interviene con materiale tecnico proprio.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Per gli insegnanti: incontri periodici con l’esperto.
Per i bambini: verifica del raggiungimento degli obiettivi attraverso test
Lezione aperta ai genitori
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• ALFABETIZZAZIONE – EDUCAZIONE MOTORIA
FINALITA’
• Promuovere una coscienza motoria e sportiva nei giovani.
• Valorizzare gli aspetti educativi e sociali dello sport quale importante fattore di crescita e
di arricchimento della personalità e di tutela della salute.
SI RIVOLGE A:
10 classi di scuola primaria sul circolo.
CHE COSA SI FA
Lezioni gratuite a tutte le classi.
Attività in palestra condotte dall’esperto, affiancato dall’insegnante.
Consulenza teorica agli insegnanti da parte dell’esperto.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Esperto laureato in scienze motorie o all’ISEF.
Possibilità di continuare l’attività compatibilmente con i fondi regionali disponibili.
METODOLOGIE
Per gli alunni: - attività svolte in relazione alle programmazioni proposte dall’esperto,
- utilizzo di materiale sportivo come supporto all’attività.
Per gli insegnanti:- consulenza con l’esperto.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Questionari alle famiglie.
Monitoraggio dell’attività svolta con gli alunni.
45
• AVVIAMENTO ALLO SPORT
FINALITA’
Dare la possibilità agli alunni di provare nuove esperienze motorie, per una formazione
motoria completa.
Presentare e promuovere diverse discipline sportive da continuare eventualmente in orario
extrascolastico.
Proporre le discipline sportive paraolimpiche a tutti gli alunni in modo da far comprendere
ai bambini normodotati le difficoltà che incontrano i compagni
diversamente abili.
SI RIVOLGE A:
Alunni della scuola primaria, compatibilmente con l’offerta degli enti sportivi.
Possibilità di proseguire l’attività con il contributo economico delle famiglie.
CHE COSA SI FA
Attività di supporto tecnico e organizzativo nello svolgimento dell’attività.
Il corso prevede una serie di incontri.
Gli istruttori intervengono nelle classi con materiale tecnico proprio.
L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Personale tecnico qualificato.
METODOLOGIE:
Presentazione di più discipline sportive (minibasket, mini volley).
L’attività si svolge in palestra.
46
• PREVENZIONE E ANALISI DEL DISAGIO
FINALITA’:
• Imparare a instaurare relazioni positive.
• Imparare ad affrontare e gestire i conflitti.
• Riconoscere sentimenti ed emozioni.
• Promuovere il rispetto, la tolleranza, la cooperazione.
CHE COSA SI FA
• Narrazione di sé.
• Esperienze di ascolto attivo.
• Attività relative alla conoscenza di sé e degli altri.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Educatori del CISA in collaborazione con gli insegnanti di classe.
METODOLOGIE
Giochi e attività rivolte al gruppo classe o a piccoli gruppi della stessa classe.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Autovalutazione da parte degli alunni.
Confronto tra insegnanti ed educatori per rilevare e predisporre strategie d’intervento
appropriate alla situazione specifica.
SI RIVOLGE A:
Classi della scuola primaria che ne facciano richiesta, compatibilmente con la disponibilità
del CISA.
47
2.7.4 LABORATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
• LABORATORIO “AGENZIA DI VIAGGIO”
Finalità ed obiettivi
• Imparare a utilizzare gli strumenti geografici (libri di testo,
cartine, guide turistiche, immagini, risorse internet ecc.) per
organizzare un viaggio turistico.
• Imparare a lavorare in gruppo per incentivare lo stimolo
motivazionale, affrontare insieme le criticità, ipotizzare
possibili soluzioni alle stesse.
SI RIVOLGE A;
Alunni delle classi terze.
CHE COSA SI FA
Il Laboratorio, attraverso il contesto simulato dell’ “agenzia di viaggio”, stimola i ragazzi
ad organizzare un viaggio, attività generalmente delegata nella realtà ad una persona adulta.
Durante l’attività laboratoriale i ragazzi potranno così toccare con mano l’utilità degli strumenti
e dei materiali geografici per il raggiungimento del loro obiettivo. Lo studio della città, meta
del viaggio, permetterà raccordi anche con altre discipline ( Lingua Straniera, Italiano,
Ed. artistica ecc.).
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni delle classi terze.
METODOLOGIE
Coperative learning.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Consultazione delle proposte di viaggio elaborate dai diversi gruppi.
Discussione e comparazione dei risultati ottenuti.
Riflessione critica sulle modalità di lavoro nei diversi gruppi.
48
• LABORATORIO CREATIVO
Finalità ed obiettivi
• Imparare a progettare tenendo conto delle risorse, usando e
manipolando diversi materiali.• Imparare ad abbellire oggetti semplici e
di recupero dando loro nuova vita, a costruire uno schema di lavoro e ad
esprimere i propri gusti e le proprie capacità creative.
SI RIVOLGE A:
Allievi di prima media secondo le richieste delle famiglie, allievi di seconda e
terza secondo le indicazioni dei Consigli di classe.
CHE COSA SI FA
Nel corso di ogni lezione si porta a termine un lavoro di découpage o decorazione
su vetro/ceramica o stencil o cartonaggio…
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Un insegnante nel proprio recupero orario e per la durata di un quadrimestre.
METODOLOGIA
Metodologia operativa-sperimentale tipica del laboratorio dove
ogni lavoro è frutto di riflessione, progettazione e realizzazione eseguita da ciascun
ragazzo con il coordinamento degli insegnanti che propongono l’attività.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Ogni lavoro viene valutato in base al risultato ottenuto e all’impegno dimostrato nell’eseguirlo.
Le competenze raggiunte saranno indicate sulla scheda di valutazione finale.
49
• GIORNALINO SCOLASTICO
“La Voce del Pellicano”
Finalità ed obiettivi
•Conoscere la struttura e le fasi di realizzazione di un giornale. •Stimolare
l’interesse per il mondo circostante, partendo dal proprio vissuto e da fatti di
attualità. •Maturare un’identità condivisa, come gruppo e come scuola, anche
attraverso il lavoro cooperativo. •Migliorare le capacità critiche, di
riflessione e di espressione scritta. •Costruire un progetto trasversale alle
discipline. •Acquisire e/o potenziare le conoscenze informatiche.
•Conoscere i programmi di navigazione in internet e le modalità di
realizzazione di pagine web.
SI RIVOLGE A:
Alunni delle classi I°- II°- III° del plesso Pellico.
CHE COSA SI FA
Raccolta di notizie, dati, informazioni, realizzazione di interviste per la redazione di un articolo.
Organizzazione di una redazione con assunzione e rispetto di ruoli e svolgimento di compiti precisi
per la realizzazione di un prodotto finale condiviso.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni delle varie classi del plesso coadiuvati dagli insegnanti che nell’ambito dei
propri laboratori contribuiscono alla stesura di alcuni articoli.
METODOLOGIE
Lavoro di gruppo, discussioni partecipate.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazione delle strategie messe in atto nell’affrontare le attività con particolare attenzione
all’attitudine a operare in gruppo, alle capacità creative e di esposizione, alle abilità nell’uso
degli strumenti informatici, dati di cui si terrà conto in sede di valutazione per la formulazione
del giudizio globale finale di ogni allievo.
50
• LABORATORIO di LETTURA ANIMATA
Finalità ed obiettivi
• Sviluppare la capacità di ascoltare, leggere, comprendere,
verbalizzare, comunicare, dialogare, riflettere sulla lingua.
• Intraprendere un percorso-viaggio incentrato sulla comprensione
ed elaborazione del testo, sullo sviluppo delle idee.
SI RIVOLGE A:
Alunni delle classi seconde e terze.
CHE COSA SI FA
Lettura silenziosa ed ad alta voce.
Conversazione in circolo guidata dall’ insegnante.
Analisi del testo.
Drammatizzazione.
Manipolazione e rielaborazione testi.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni ed insegnanti.
METODOLOGIE
-Lezioni frontali
-Lezioni dialogate.
-Attività di gruppo.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
In itinere e finali, i voti saranno espressi in decimi.
51
• LABORATORIO di RECUPERO/RAFFORZAMENTO di MATEMATICA
Finalità ed obiettivi
• Migliorare la capacità di applicare algoritmi.
• Migliorare la capacità di calcolo in N e in Q.
• Migliorare la capacità di risolvere semplici problemi aritmetici e
di geometria piana.
• Potenziare le capacità logiche e migliorare la concentrazione.
• Potenziare l’autostima.
SI RIVOLGE A:
Allievi che necessitano di un rafforzamento/recupero di matematica,
provenienti dalle classi seconde.
CHE COSA SI FA
Si parte dalle difficoltà evidenziate da ogni allievo per proporre attività graduate e
legate anche alle applicazioni della matematica alla realtà, con lo scopo di migliorare
le competenze e l’autostima di ognuno.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Un piccolo gruppo di allievi (10/12) proveniente dalle tre classi seconde e dalla docente
di matematica Anna Maria Tedesco.
METODOLOGIE
• Esercizi guidati e graduati per difficoltà.
• Costruzione di tabelle e di grafici inerenti alle attività proposte.
• Discussioni finalizzate alla scelta di strategie risolutive.
• Soluzione di giochi logico-matematici per potenziare la capacità di concentrazione.
• Costruzione di modelli materiali di figure piane per scoprirne caratteristiche e proprietà.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazione in itinere delle attività proposte agli allievi.
Verifiche orali e scritte con particolare attenzione all’evoluzione delle abilità richieste.
52
• LABORATORIO MUSICALE
Finalità ed obiettivi
•Alfabetizzazione musicale. •Tecniche fondamentali del flauto e
degli strumenti a percussione. •Uso corretto della voce.
•Realizzazione di partiture cantate e/o suonate di musica d’insieme.
•Sviluppo del senso ritmico e della creatività personale.
SI RIVOLGE A:
Alunni delle classi prime, seconde e terze.
CHE COSA SI FA
Uso di strumenti a percussione, alcuni realizzati con materiali di recupero, esecuzione di
semplici ritmi con graduale aumento delle difficoltà sino ad arrivare all’improvvisazione.
Uso della voce e del flauto per l’esecuzione di brani musicali di vario genere.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Un gruppo di 17 allievi provenienti dalle tre classi.
METODOLOGIE
Uso della notazione musicale facilitata e della memoria in alternativa
alla tradizionale scrittura musicale.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche saranno pratiche, con esecuzione di ritmi, con le percussioni, con il flauto o
con la voce, sia corali, sia individuali. Nel valutare si terrà conto dell’impegno, della
partecipazione e dello sviluppo dell’orecchio musicale.
53
• LABORATORIO PITTORICO
Finalità ed obiettivi
•Potenziamento delle capacità logiche e organizzative negli iter
progettuali e operativi. •Conoscenza e uso delle tecniche.
•Sviluppo della capacità ideativa e creativa.
SI RIVOLGE A;
Alunni delle classi prime.
CHE COSA SI FA
Laboratorio strutturato in tre fasi :
1 - lezioni teoriche e progettazione
2 - prove e bozzetti in scala
3 - realizzazione pratica
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Allievi delle classi prime della scuola secondaria, su segnalazione dei vari consigli di
classe.
METODOLOGIE
Ogni tecnica verrà introdotta e presentata, spiegata nelle sue modalità d'uso, che verranno
poi applicate in esercizi di produzione e rielaborazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Al termine del laboratorio si confronteranno i vari lavori ed elaborati per arrivare
ad una sorta di autovalutazione.
I singoli elaborati saranno valutati facendo riferimento agli obiettivi della programmazione.
54
• LABORATORIO SCIENTIFICO
Sperimentando con…….la fisica, la chimica e la biologia e giocando con i numeri
Finalità ed obiettivi
• Operare secondo il metodo scientifico.
• Potenziare le capacità logiche e migliorare la concentrazione.
SI RIVOLGE A:
Allievi provenienti dalle classi prime, che hanno espresso la scelta al momento dell’iscrizione.
CHE COSA SI FA
• Osservazioni di elementi biologici e di fenomeni inerenti al mondo vegetale, animale,
fisico e chimico.
• Esperienze di laboratorio con l’uso di materiale di laboratorio o facilmente reperibile.
• Soluzione di giochi matematici.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Un piccolo gruppo di allievi (11/12) proveniente dalle tre classi prime ed è tenuta
dalla docente di matematica del corso A, Anna Maria Tedesco.
METODOLOGIE
Uso degli strumenti presenti nel laboratorio e di materiali facilmente reperibili per
effettuare osservazioni ed esperienze legate alla biologia, alla fisica e alla chimica applicando
le varie fasi del metodo scientifico. Tabulazione degli esperimenti su tabelle,costruzione di grafici,
calcoli, commento dei risultati ottenuti attraverso discussioni guidate.
I lavori proposti saranno eseguiti in modo individuale o in piccoli gruppi.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche e la valutazione dei risultati conseguiti saranno incentrate sull’ osservazione in itinere
dell’esecuzione delle attività proposte e si terrà conto dell’evoluzione delle abilità richieste
anche attraverso l’uso di questionari.
55
• LABORATORIO SPORTIVO “Giochiamo insieme”
Finalità ed obiettivi
• Consolidamento delle capacità coordinative e condizionali degli allievi.
• Comprensione ed attivazione dei principi di lealtà sportiva e di
collaborazione.
• Acquisizione del rispetto delle regole di gioco,conoscenza del
linguaggio sportivo.
SI RIVOLGE A:
Allievi/e delle classi seconde e terze.
CHE COSA SI FA
Giochi di squadra tradizionali, regolamentati dai codici delle diverse Federazioni,
semplici giochi da cortile che si prestano facilmente all'attività scolastica con le loro
molteplici varianti. Inoltre verrà proposta la partecipazione al Progetto “Hockey...Amo”
della società Asd Naflio che mira alla promozione dell'hockey su prato nelle scuole di Torino
e della prima cintura della città. Naturalmente quest'ultima iniziativa è subordinata
all'adesione degli allievi, in quanto l'attività ha un costo di 5 € ad allievo.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Allievi/e delle classi seconde e terze coordinati dall'insegnante di Educazione Fisica
Prof.ssa Patrizia Di Bello.
METODOLOGIE
Uso del metodo globale per favorire la comprensione di ogni gesto, sia semplice che complesso,
coadiuvato, quando necessario, da interventi analitici.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazione sistematica di ogni singolo allievo, per tutta la durata del laboratorio
e nel corso in ogni attività proposta.
56
• LABORATORIO TEATRALE
Finalità ed obiettivi
• Capacità di conoscere e controllare le proprie emozioni.
• Lavorare in gruppo al fine di realizzare un prodotto comune: lo spettacolo
teatrale.
• Affrontare problemi, ipotizzare soluzioni, verificarne la percorribilità,
realizzare le scelte operate.
• Essere consapevoli che una corretta comunicazione richiede l’uso del
proprio corpo, la postura fisica, la mimica facciale, lo sguardo, il
movimento.
SI RIVOLGE A:
Alunni delle classi prime, seconde e terze.
CHE COSA SI FA
Il Laboratorio, attraverso il “gioco del teatro”, cura gli aspetti della comunicazione,
intesa come elemento cardine delle dinamiche sociali, stimolando gli allievi a
ricercarne la chiarezza e l’efficacia nell’emissione di messaggi verbali e non verbali,
per giungere ad acquisire la capacità di costruire comunicazioni che utilizzino tutte le
potenzialità espressive degli allievi.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Alunni delle classi seconde e terze guidati dalle insegnanti.
METODOLOGIE
Coperative learning.
Tutoraggio tra pari.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Osservazione del lavoro in corso di realizzazione.
Capacità di interagire col gruppo.
Colloqui fra gli insegnanti.
57
• LABORATORIO di TECNOLOGIA
Videogiornalismo
Finalità ed obiettivi
Avvicinare gli allievi al mondo della comunicazione, in particolare a quello
del videogiornalismo.
Gli alunni impareranno a preparare un servizio completo e realizzeranno
una puntata di un telegiornale. Acquisiranno competenze nell’uso degli
apparecchi di ripresa video e delle tecniche di montaggio, raccoglieranno
notizie, dati e informazioni per realizzare un’intervista.
SI RIVOLGE A:
Alunni della scuola secondaria di primo grado.
CHE COSA SI FA
Lezioni teoriche sulle regole basilari per la realizzazione di un servizio video
completo. A piccoli gruppi gli allievi dovranno proporre delle idee per il loro servizio.
Una volta individuato l’evento o l’inchiesta, si occuperanno di:
• girare le immagini attraverso l’utilizzo di telecamere, telefonini o fotocamere;
• raccogliere le eventuali interviste;
• elaborare il testo scritto;
• acquisire l’audio;
• montare le immagini su computer attraverso l’utilizzo di software specifici;
• realizzare una puntata del telegiornale.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA
Piccoli gruppi di alunni della scuola secondaria coordinati dal docente.
METODOLOGIE
Lezione frontale, discussione partecipata, sessioni video e di montaggio.
Uso della Lim per le lezioni, per la visione delle immagini registrate e montate,
per il collegamento alla rete internet.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La valutazione consisterà in un giudizio globale sul lavoro svolto. Si terrà conto
delle capacità creative, dell'attitudine a operare in gruppo, dell'intraprendenza
verso il progetto oltre che della qualità del risultato finale.
58
• TRINITY
Finalità ed obiettivi
Potenziamento delle competenze dell’ascolto (listening) e del
parlato ( speaking).
SI RIVOLGE A:
Alunni delle classi prime, seconde e terze con livello di partenza più che buono.
CHE COSA SI FA
Ascolto, ripetizione e memorizzazione di frasi su modello, osservazione e descrizione
di immagini, dialoghi su attività di routine, revisione di strutture e funzioni grammaticali
generalmente già studiate in orario curricolare.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Docenti di lingua inglese della scuola.
METODOLOGIE
Verrà privilegiato l’aspetto comunicativo. Si guiderà l’allievo dalla comprensione orale
alla produzione orale attraverso l’ascolto, la ripetizione, il lavoro a coppie, il lavoro di gruppo e
l’interazione con l’insegnante.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli alunni verranno valutati con un esame finale, tenuto da insegnanti madrelingua.
In seguito al superamento dell’esame verrà rilasciata una Certificazione Trinity.
59
PROGETTO UNPLUGGED
Un programma scolastico di prevenzione dell'uso di sostanze
Finalità ed obiettivi
I programmi basati sul modello dell'influenza sociale nel prevenire e ridurre
l'uso di sostanze tra gli adolescenti hanno l'obiettivo di:
re gli atteggiamenti nei confronti dell'uso di sostanze;
bisogno per resistere alla pressione dei pari e alle influenze sociali;
sulla salute.
SI RIVOLGE A:
Adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni.
CHE COSA SI FA
Integra attività basate sulle life skills (abilità di una persona a fronteggiare gli eventi della vita
e a prendere decisioni ) con attività focalizzate sul credo formativo.
basandosi sul modello dell’influenza sociale.
L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Insegnanti specificamente formati.
METODOLOGIE
Cooperative learning, role-play, brain storming, animazioni e discussioni di gruppo.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nel corso delle attività si verificheranno le capacità di: collaborare, partecipare e agire in
modo autonomo e responsabile, affrontare situazioni problematiche.
60
Cap 3: ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
3.1 L’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa della scuola mira a:
promuovere il benessere e migliorare la qualità delle relazioni sociali,
garantire a tutti gli allievi uguaglianza di opportunità e percorsi adeguati alle potenzialità di
ciascuno,
rispettare i bisogni e i ritmi di apprendimento individuali,
coinvolgendo i seguenti soggetti:
•alunni •insegnanti •famiglie •dirigente scolastico
•personale non docente (personale ATA,personale amministrativo) •enti esterni
utilizzando le seguenti procedure :
SOGGETTI PROCEDURE
ALUNNI
percorsi formativi
attività di laboratorio
uscite didattiche e viaggi d’istruzione
attività psicomotorie e sportive
INSEGNANTI
programmazione collegiale
o di circolo
o per classi/sezioni parallele
o per campi di esperienza
programmazione di classe/sezione
verifica e valutazione iniziale, in itinere e
finale
o di obiettivi
o di metodologie
o di strumenti
organi collegiali
o collegio docenti
o interclassi/intersezioni
o consiglio di circolo
commissioni e progetti
formazione e aggiornamento
61
DIRIGENTE SCOLASTICO
Realizzazione del Piano dell’offerta formativa
tramite
o attività degli organi collegiali (collegio
docenti; interclassi ed intersezioni;
consiglio di circolo)
o incontri con le figure responsabili e con
gruppi di progetto e commissioni di
lavoro
o Gestione del personale e del bilancio della
scuola
Formazione e gestione del bilancio della
scuola
Gestione amministrativa e delle risorse della
scuola
Valorizzazione del personale
Gestione dei rapporti con gli enti esterni alla
scuola (famiglie degli alunni, enti locali,
ASL, servizi socio-assistenziali,
amministrazione scolastica periferica e
centrale.
Promozione e gestione del miglioramento del
servizio
Gestione dei reclami e delle emergenze
(sicurezza, igiene)
Gestione della formazione del personale
FAMIGLIE
assemblee di classe/sezione
colloqui individuali
interclassi/intersezioni con i genitori
consiglio di circolo
PERSONALE AMMINISTRATIVO
collaborazione con il capo d’istituto e con il
personale docente
gestione del bilancio, dell’inventario dei beni
in dotazione alla scuola, dell’anagrafe degli
alunni, delle attività esterne alla scuola (uscite
didattiche, attività sportive), del personale
garanzia dell’efficienza degli edifici scolastici
mediante richiesta agli uffici predisposti di
lavori di manutenzione straordinaria
gestione degli acquisti per le classi e per
l’amministrazione scolastica
tenuta dell’archivio e del protocollo
COLLABORATORI SCOLASTICI
vigilanza sugli edifici scolastici e custodia
accoglienza dei bambini e dell'utenza
controllo dei flussi di persone in
ingresso/uscita dagli edifici o all'interno
prima informazione all'utenza (atrio)
sostegno al lavoro dei docenti (fotocopie,
predisposizione sussidi, …)
assistenza su situazioni specifiche (assenza
dell'insegnante, accompagnamento
bambini…)
62
garanzia dell'igiene (pulizia locali, arredi,
strumenti, giochi, assistenza in toilette, …)
collaborazioni varie (mensa, ingresso/uscita
da scuola, …)
garantire adeguati livelli di comunicazione
(circolari, telefono, …)
cooperazione all'attività amministrativa
(posta, …)
attività di pronto soccorso e primo intervento
in caso di necessità
ENTI ESTERNI
ludoteca comunale decentrata
assistenza scolastica personalizzata per alunni
con disabilità
collaborazione e consulenza con il servizio di
NPI
servizio di pre e post scuola nella scuola
primaria e di post scuola nella scuola
dell’infanzia
servizio mensa
associazioni sportive
verifica l’organizzazione mediante procedure di valutazione condivise:
PER I PERCORSI EDUCATIVI
La valutazione degli alunni, intersecandosi con i
processi di autovalutazione degli insegnanti, di
autovalutazione degli alunni e con la
verifica/valutazione collegiale dell’insegnamento,
presenta caratteri di forte complessità, trovandosi al
bivio tra il rendicontare gli apprendimenti cognitivi e
sociali acquisiti e il prospettare gli scenari futuri di
maturazione ed apprendimento.
Nello stesso tempo, la scuola deve dare riscontro con
tempi, modalità, scopi e linguaggi diversi alle
famiglie e agli alunni.
La valutazione periodica, formalizzata sui
documenti ufficiali (documento di
valutazione,certificazione delle competenze)si
integra con altri strumenti (voti delle verifiche
periodiche riportati sull’agenda della classe,
osservazioni periodiche del comportamento) ed in
primo luogo con i colloqui periodici con le famiglie,
che sono obbligatori
La valutazione quadrimestrale e conclusiva degli
alunni è effettuata con votazione numerica, sulla base
dei criteri stabiliti annualmente dal Collegio dei
Docenti.
La valutazione delle prove di verifica, delle
interrogazioni , è realizzata con giudizi e/o
commenti.
63
La valutazione quadrimestrale e conclusiva degli
alunni concerne gli apprendimenti e sarà espressa con
voti da 5 a 10, mentre quella sul comportamento
dell’alunno sarà espressa con un giudizio.
I voti relativi alle discipline possono essere integrati
con annotazioni,; il giudizio sul comportamento è
obbligatoriamente integrato dalla scheda di
RILEVAZIONE DEI PROCESSI DI
MATURAZIONE DELL’ALUNNO.
Le modalità di valutazione degli alunni saranno
comunicate alle famiglie dalla direzione didattica.
La valutazione degli alunni disabili e degli alunni con
difficoltà specifiche di apprendimento tiene conto
delle aree di programmazione differenziata ed è
adeguata alle competenze che ne derivano.
PER PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO
DELL’ORGANIZZAZIONE
INTERNA DELLA SCUOLA:
La scuola promuove un sistema di autovalutazione
interno, sulla qualità del servizio offerto agli alunni e
alle famiglie per:
- migliorare l'organizzazione del sistema-scuola
- facilitare la comunicazione fra la scuola e la
famiglia
- favorire la trasparenza delle procedure
organizzative adottate
Il sistema di autovalutazione interno è dato dal
nucleo di valutazione d'istituto.
Esso è composto:
- dal dirigente scolastico
- dal collaboratore di direzione con funzioni vicarie
- dal docente funzione strumentale per l'attuazione
del POF e da alcuni insegnanti del circolo
- dal direttore dei servizi generali e amministrativi Il
nucleo potrà avvalersi del supporto dei docenti
collaboratori di direzione e fiduciari, oppure dei
docenti funzioni strumentali (su questioni di loro
specifica competenza).
Compito del nucleo è:
- rilevare le potenzialità, i punti di eccellenza ,le
criticità e gli spazi di miglioramento relative
all’organizzazione interna del servizio scolastico
-fornire alla dirigenza e agli organi collegiali
competenti idonee indicazioni per lo sviluppo della
qualità
Da tale ambito è esclusa la valutazione dei docenti
Il nucleo, sentite le indicazioni delle
interclassi/intersezioni, proporrà strumenti per
rilevare la soddisfazione degli utenti e del personale
della scuola.
L’utilizzo provvisorio e sperimentale di tali strumenti
sarà valutato dal Collegio dei Docenti dopo il primo
anno di attività.
64
3.2 LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
FINALITA’:
Arricchimento professionale e culturale degli insegnanti.
Approfondimento di tematiche educative, didattiche e metodologiche.
Trasferimento delle conoscenze acquisite nella programmazione educativo/didattica.
SI RIVOLGE A:
Tutti gli insegnanti interessati.
CHE COSA SI FA
Aggiornamento dei docenti sulle seguenti tematiche:
(si attiveranno i corsi in base alle adesioni e ai fondi disponibili)
- Formazione inerente alla compilazione del registro elettronico
- “La scuola delle storie”
- “Index”
- “Fare bene la scuola”
Adesione ai progetti di formazione in rete proposti da altri circoli e dal Comune e a
eventuali tematiche di interesse comune proposte in Collegio Docenti.
L’ ATTIVITA’ E’ SVOLTA DA:
Esperti esterni
METODOLOGIE
Incontri periodici.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Incontri di verifica.
Documentazione delle attività svolte a disposizione dell’Istituto.
65
FORMAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO E DEI
COLLABORATORI SCOLASTICI
FINALITA’
Aggiornare le proprie conoscenze e acquisire le competenze necessarie su tematiche attuali
utili nel proprio ambito lavorativo.
SI RIVOLGE A:
Tutto il personale amministrativo e il personale collaboratore scolastico del
circolo didattico.
CHE COSA SI FA
Corsi di aggiornamento su tematiche di interesse condiviso (compatibilmente con le
necessità e i fondi disponibili).
L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA:
Esperti esterni.
METODOLOGIE
Formazione teorica, formazione operativa, formazione tramite consulenza tecnica.
66
Cap. 4 INCLUSIONE
4.1: PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
L’identità del II Istituto Comprensivo di Nichelino è fondata, secondo le prassi più
consolidate, su un approccio relazionale e didattico che pone l’inclusione al centro dell’operato dei
docenti.
Come documentato dal nostro Pof, infatti, sulla base di questo fondamentale principio si persegue
la finalità di promuovere la crescita e il successo scolastico di tutti i bambini e le bambine,
garantendo a ciascuno pari opportunità educative e formative, con l’intento di rimuovere eventuali
ostacoli di natura economica- sociale- culturale- linguistica- psicofisica che non consentano a tutti
di raggiungere tale finalità.
Pertanto i bisogni educativi e formativi fondamentali individuati nel nostro Pof risultano
essere:
- la relazione inclusiva basata su:
accoglienza degli alunni nei tre ordini di scuola che l’Istituto comprende, con
particolare attenzione agli alunni stranieri
creazione di un clima favorevole alla socializzazione
promozione della cultura dell’integrazione di alunni provenienti da altre culture o
diversamente abili o in situazione di particolare difficoltà
costruzione e condivisione di regole comuni
- l’apprendimento basato su una didattica che
pone al centro l’alunno e le sue esperienze di vita
struttura percorsi scolastici predisposti nell’ambito delle classi o sezioni parallele,
con riferimento al gruppo classe specifico
riconosce e valorizza le diversità
promuove le potenzialità individuali
facilita il successo formativo di ognuno.
Per soddisfare tali bisogni e raggiungere le competenze ad essi correlati, in base ad ogni fascia
di età, l’Istituto presenta una specifica organizzazione delle scuole e delle sue risorse.
Inoltre nel verificare e valutare il raggiungimento di tali obiettivi la scuola adotta una
valutazione che valorizzi e gratifichi l’alunno attraverso la rilevazione dei progressi compiuti
4.2: IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Sulla base della Circolare n.8, 6 marzo 2013, che illustra le indicazioni operative per
l’attuazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, le scuole debbono elaborare un
Piano Annuale per l’Inclusione.
- CHE COS’E’ IL PAI Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) e’ un” atto interno della scuola autonoma”, consiste
in un documento annuale che riassume una serie di elementi finalizzati a migliorare l’azione
educativa della scuola, indirizzata a tutti gli alunni e in particolare agli alunni con Bisogni
Educativi Speciali (BES).
67
Esso rappresenta inoltre uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza
dell’intera comunita’ educante sulla centralità e la trasversalita’ dei processi inclusivi in
relazione alla qualità dei processi educativi.
Esso viene predisposto nella forma di un documento-proposta che, alla luce dei bisogni della
scuola, della verifica dei progetti attivati e dell’analisi dei punti di forza e delle criticità che
hanno accompagnato le azioni di inclusione scolastica realizzate durante l’anno scolastico,
preveda elementi di miglioramento degli interventi.
Esso pone l’attenzione sui bisogni educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogici-
didattici effettuati nelle classi durante l’anno scolastico corrente programmando alcuni obiettivi
di miglioramento per l’anno successivo.
- A CHI E’ DESTINATO Il Piano e l’azione educativa della scuola in esso riassunta sono rivolti a tutti gli alunni che
la frequentano ed in particolare a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
“In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e
personalizzata risposta” (Direttiva ministeriale 27/12/2012).
Come meglio esplicitato dalla Circolare Ministeriale n.8 del 6/3/2013, la Direttiva
ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità della
comunità educante agli alunni dell’intera area dei Bisogni Educativi Speciali che comprende
lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana
perché appartenenti a culture diverse.
Rientrano pertanto in tale casistica:
- gli alunni con disabilità
- gli alunni con disturbi specifici di apprendimento
- gli alunni stranieri
- gli alunni in situazione di svantaggio socio-economico.
IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)
Il compito del GLI è:
- Rilevare gli allievi con BES presenti nella scuola.
- Raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni
di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o rapporto con azioni strategiche
dell’Amministrazione.
- Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione
delle classi.
- Rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola.
- Elaborare al termine di ogni anno scolastico il Piano Annuale dell’Inclusività riferito a tutti gli alunni
con BES.
- Promuovere l’attivazione di una didattica laboratoriale inclusiva.
- Fungere da interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per
l’implementazione di azioni di sistema.
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Per l’anno scolastico in corso, esso è costituito, in forma ristretta, e su delibera del Collegio dei
Docenti, dal Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale per l’Inclusione, dalla Funzione
Strumentale per il Pof, dai membri della Commissione Pof.
Nel corso dell’anno scolastico si provvederà a dare forma definitiva e completa al GLI, redigendo
anche il calendario di incontri previsti.
- TEMPI DI STESURA La Circolare Ministeriale n.8/2013 indica due momenti fondamentali per la stesura del PAI:
la fine dell’anno scolastico in corso e l’inizio di quello successivo.
Entro la fine di giugno, con deroga per l’anno scolastico 2013-2014, il Piano Annuale deve
essere approvato dal Collegio dei docenti, in modo tale che le risorse possano essere attivate,
compatibilmente con le disponibilità finanziarie degli Uffici scolastici e degli Enti
territoriali, già a partire dal mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. Qualora ci sia
discrepanza tra risorse umane richieste e concesse, sarà compito del GLI adattare il Piano
per permettere al Dirigente scolastico di procedere all’assegnazione del personale ai singoli
plessi o classi.
- OBIETTIVI DEL PAI Obiettivi specifici d’istituto
consolidare le buone prassi in materia di inclusione degli alunni disabili (con il supporto
della dirigenza, della funzione strumentale, dell’articolazione del Gruppo H in funzioni) e
degli alunni DSA (con il supporto della dirigenza, della funzione strumentale, delle risorse
connesse al progetto dsa)
consolidare le buone prassi contenute nel Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
(con il supporto della dirigenza, del referente, della commissione stranieri e con le risorse
eventuali del progetto regionale stranieri)
pervenire ad una stesura (precisa, collegiale e condivisa con la famiglia) dei piani didattici
personalizzati per tutti gli alunni che ne hanno diritto (con il supporto della dirigenza e della
funzione strumentale)
pervenire entro il termine dell’anno scolastico alla stesura di un Protocollo territoriale per
l’individuazione ed il supporto agli alunni in situazione di disagio socio-economico e
culturale, anche allo scopo di prevenire e risolvere le problematiche connesse alla frequenza
irregolare. Tali lavori prevedono il lavoro di rete delle scuole del territorio, con la
partecipazione attiva del Comune, del Cisa12, del Ser.T., dell’Asl To5 e dovranno essere
recepiti nei Piani di zona negli ambiti “disagio” e “minori”
Il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) Il primo documento di progettazione dell’inclusione è il Profilo Dinamico Funzionale, redatto
all’inizio dell’anno scolastico, per gli alunni iscritti alle classi prime, in collaborazione fra genitori,
docenti del Consiglio di Classe in cui l’alunno è inserito, ASL e altre figure professionali che si
occupano dell’alunno.
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) E’ un documento annuale, stilato dallo stesso gruppo di lavoro che ha lavorato sul Pdf e deve
approfondirne, in stretta continuità, gli aspetti di programmazione didattica, educativa, riabilitativa
e di socializzazione per l’anno scolastico in corso.
La progettazione inizia in parallelo alla programmazione della classe e comprende tutto ciò che
l’alunno disabile può fare rispetto alle sue potenzialità.
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Il Pei può essere modificato in corso d’anno in caso di necessità e al termine verrà sottoposto a
verifica finale.
Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) Il PDP è un contratto tra famiglia, scuola e istituzioni socio-sanitarie, per organizzare un percorso
mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla
realizzazione del successo scolastico degli studenti BES.
Per ciascuna materia devono infatti essere individuati gli strumenti dispensativi e compensativi più
efficaci per portare lo studente al raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni.
È un diritto garantito dalla legislazione.
Sul piano pratico è inoltre uno strumento importante per monitorare il percorso scolastico dello
studente, tutto ciò nel garantire le pari opportunità e il pari diritto allo studio per ogni persona.
Compito della nostra scuola è dimostrare di aver messo in atto tutte le misure previste dalla legislazione
per consentire agli studenti con bisogni educativi speciali il raggiungimento degli obiettivi minimi per
ogni area disciplinare.
Il PDP viene redatto dal consiglio di classe annualmente e i contenuti riguardano: a. i dati generali con l’analisi della situazione dell’alunno
b. il livello delle competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari
c. gli obiettivi e i contenuti d’apprendimento previsti per l’anno scolastico e la metodologia con le misure compensativi e dispensative
d. le modalità di verifica con le misure compensative e dispensative
e. la valutazione in itinere e finale con le indicazioni sul come viene effettuata
f. i rapporti con la famiglia, con particolare riferimento alla parte dei compiti da svolgere a casa.
Il PDP deve essere redatto all’inizio di ogni anno scolastico
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Allegato 1: COMPETENZE IRRINUNCIABILI SCUOLA DELL’INFANZIA
Fascia di età: 3 anni
COMPETENZE PERSONALI
Stabilire relazioni con bambini e adulti
Collaborare alle attività proposte in sezione
Possedere una sufficiente autonomia personale
COMPETENZE COMUNICATIVE
Esprimere vissuti e/o richieste relative ai propri bisogni
Comprendere semplici richieste e consegne
Rafforzare la capacità di comunicazione
COMPETENZE CONOSCITIVE
Percepire globalmente lo schema corporeo
Esplorare le possibilità espressive del colore
Conquistare sempre maggiore autonomia nell’ambiente scolastico
COMPETENZE LINGUISTICHE
Ascoltare fiabe, filastrocche, semplici racconti
Comprendere semplici messaggi
COMPETENZE OPERATIVE
Esplorare le possibilità espressive dei materiali
Conoscere, sperimentare e giocare con i materiali grafico-pittorici
Rappresentare le parti del viso
COMPETENZE METODOLOGICHE
Accettare l’assenza dei genitori
Adattarsi ai ritmi della vita scolastica
Comprendere le regole di vita comune
Osservare e sperimentare utilizzando tecniche grafico-pittoriche-plastiche
FASCIA DI ETA’: 4 ANNI
COMPETENZE PERSONALI
Rispettare le regole di vita comune
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Relazionarsi con gli altri
Affrontare con serenità le diverse situazioni che si presentano nell’ambiente scolastico
COMPETENZE COMUNICATIVE
Saper esprimere le proprie emozioni e verbalizzare i propri vissuti
Partecipare alla conversazione con interventi e risposte appropriate
Drammatizzare racconti ascoltati
COMPETENZE CONOSCITIVE
Conoscere e comprendere gli indicatori spaziali (dentro/fuori, sopra/sotto,..)
Comprendere le nozioni temporali (prima/dopo)
Individuare quantità (molti/pochi, di più/di meno,…)
COMPETENZE LINGUISTICHE
Strutturare correttamente le frasi
Ascoltare e comprendere fiabe, racconti, poesie
Memorizzare e ripetere semplici canzoni, poesie e filastrocche
COMPETENZE OPERATIVE
Controllare gli schemi motori, dinamici e posturali di base
Possedere adeguata motricità fine e coordinazione oculo-manuale
Familiarizzare con spazi ed oggetti
Muoversi intenzionalmente nello spazio
COMPETENZE METODOLOGICHE
Manifestare curiosità verso l’ambiente circostante
Esplorare l’ambiente circostante utilizzando i vari organi di senso
Esprimere e rappresentare semplici esperienze e fenomeni osservati
FASCIA DI ETA’: 5 ANNI
COMPETENZE PERSONALI
Raggiungere una buona autonomia in ogni attività scolastica
Interagire con gli altri in modo costruttivo
Comprendere e rispettare le regole della vita scolastica
Partecipare attivamente alle esperienze scolastiche
Conoscere l’ambiente scolastico utilizzando creativamente spazi ed oggetti
COMPETENZE COMUNICATIVE
Ascoltare e comprendere discorsi
Rielaborare correttamente fiabe e racconti
Intervenire verbalmente nel gruppo
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COMPETENZE CONOSCITIVE
Conoscere i concetti topologici (dentro/fuori, vicino/lontano, alto/basso,…)
Osservare, descrivere, classificare oggetti in base a uno o due criteri
Operare con le quantità
COMPETENZE LINGUISTICHE
Ascoltare e comprendere fiabe, racconti, poesie di complessità crescente
Individuare, i personaggi di un racconto
Riconoscere il significato delle parole in un contesto
COMPETENZE OPERATIVE
Condividere modalità di gioco e schemi d’azione
Aumentare la disponibilità all’interno del gruppo
Rispettare le regole del gioco
Rappresentare graficamente lo schema corporeo
Aumentare la competenza motoria
COMPETENZE METODOLOGICHE
Individuare la presenza di un problema nel quotidiano
Chiedere aiuto di fronte a un problema
Utilizzare la capacità di classificazione e misurazione per ordinare gli oggetti
Per gli alunni di cinque anni e mezzo (anticipi scuola primaria) non ci sono indicazioni
didattiche specifiche, in quanto si presuppone che l’iscrizione sia effettuata ritenendo raggiunte le
competenze minime già indicate per i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia.
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Allegato 2:
COMPETENZE IRRINUNCIABILI SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA
Lingua italiana
ASCOLTARE
Ascoltare e comprendere semplici consegne
PARLARE
Formulare semplici richieste
Esprimersi in modo comprensibile
LEGGERE E COMPRENDERE
Decifrare semplici parole
SCRIVERE
Scrivere parole bisillabe e trisillabe
Matematica
PROBLEMI
Operare concretamente in semplici situazioni problematiche
NUMERI
Conoscere i simboli numerici entro il 10 e saperli collegare alla quantità
CALCOLI
Operare addizioni e sottrazioni entro il 10 utilizzando materiale strutturato e non
GEOMETRIA
Orientarsi e muoversi in uno spazio conosciuto
Storia
Orientarsi nel tempo: adesso, dopo e prima riferito al proprio vissuto
Educazione alla convivenza civile
Conoscere e rispettare le principali norme della vita associata
Geografia
Saper individuare e definire la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo, secondo gli
indicatori spaziali: vicino/lontano, sopra/sotto, dentro/fuori, alto/basso, davanti/dietro.
Scienze
Osservare e descrivere
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Educazione all'immagine
Produrre forme e immagini con materiali vari
Riconoscere e denominare i colori primari
Musica
Prendere consapevolezza della realtà sonora circostante
Utilizzare le possibilità espressive del proprio corpo per produrre rumori e suoni
Usare la voce eseguendo giochi cantati collegati alla gestualità
Motoria
Sperimentare gli schemi motori di base: camminare, correre, saltare, strisciare
Gestire il proprio corpo in movimento nello spazio e rispetto agli altri
Partecipare ad attività di gioco.
CLASSE SECONDA
Lingua italiana
ASCOLTARE
Ascoltare e comprendere i messaggi verbali
PARLARE
Utilizzare i messaggi verbali per:
o comunicare esperienze personali
o raccontare brevi storie
LEGGERE E COMPRENDERE
Leggere in modo sufficientemente scorrevole
Comprendere un breve testo letto autonomamente
Individuare in un testo narrativo personaggi, luoghi
SCRIVERE
Scrivere sotto dettatura
Scrivere in modo autonomo
Conoscere le principali convenzioni ortografiche
Matematica
PROBLEMI
Comprendere, rappresentare e risolvere semplici problemi di addizione e sottrazione
NUMERI
Leggere e scrivere in cifre e in lettere i numeri entro il 100
Confrontare e ordinare i numeri entro il 100 e disporli sulla linea dei numeri
Rappresentare e registrare i raggruppamenti in base 10
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CALCOLI
Eseguire:
o semplici addizioni in riga
o addizioni in colonna entro il 100 senza cambio
o semplici sottrazioni in riga
o sottrazioni in colonna entro il 100 senza cambio
o semplici moltiplicazioni in riga, con L'aiuto della rappresentazione grafica
GEOMETRIA
Conoscere e utilizzare i concetti topologici
Riconoscere e denominare le più semplici figure solide e piane
MISURA
Compiere confronti diretti di grandezze
Effettuare misure con oggetti e strumenti elementari
Scienze
Osservare e descrivere la realtà circostante
Porre domande
Storia
Sapersi orientare nei vari momenti della giornata
Cogliere il concetto di successione temporale, ordinando sequenze di immagini
Sapersi orientare nell'organizzazione ciclica del tempo (settimane, mesi, stagioni)
Cogliere relazioni di contemporaneità tra gli eventi
Educazione alla convivenza civile
Interagire positivamente con gli altri
Riconoscere e comprendere altri modi di vivere
Individuare le giuste abitudini alimentari
Geografia
Riconoscere gli elementi naturali e antropici del paesaggio
Formulare proposte di organizzazione degli spazi vissuti
Immagine
Sperimentare L'uso di strumenti grafici e tecniche con vari materiali
Usare adeguatamente forme e colori
Musica
Ascoltare, riconoscere, memorizzare e comprendere suoni e rumori
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Usare la voce, sia nel parlato che nel canto, eseguendo giochi cantati collegati alla
gestualità, al ritmo, al movimento
Motoria
Gestire il proprio corpo in movimento nello spazio e rispetto agli altri
Partecipare ad attività di gioco-sport rispettando le regole
CLASSE TERZA
Lingua Italiana
ASCOLTARE E PARLARE
Comprendere le informazioni fondamentali presenti in brevi letture fatte dall'insegnante
Articolare frasi sufficientemente chiare ( per coerenza e rispetto della sequenza cronologica)
per:
o dialogare con compagni ed adulti
o esporre esperienze vissute
o riferire su brevi testi letti
LEGGERE E COMPRENDERE TESTI
Leggere un breve testo in modo abbastanza scorrevole
Dimostrare di comprendere il significato di semplici e brevi testi narrativi, rispondendo a
domande a scelta multipla
Individuare personaggi, luoghi, tempi (in breve testo narrativo)
Individuare, in un testo narrativo, le parti descrittive
PRODURRE TESTI
Scrivere con l'aiuto di semplici schemi o domande guida, brevi testi di tipo narrativo (esperienze
vissute o storie inventate)
RIFLETTERE SULLE STRUTTURE LINGUISTICHE
Consolidare l'uso delle regole ortografiche più comuni
Usare correttamente le forme flessibili della lingua (singolare-plurale, maschile-femminile)
Riconoscere alcune parti del discorso (articolo, nome, verbo)
Usare le principali strutture sintattiche (soggetto, predicato)
Matematica
PROBLEMI
Individuare situazioni problematiche reali
Risolvere problemi con una domanda e una operazione, utilizzando semplici schemi
NUMERI
Conoscere la struttura del numero intero entro le unità di migliaia
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare numeri naturali
Intuire attraverso esercitazioni pratiche, il valore posizionale delle cifre
Rappresentare una frazione come parte di adatte figure geometriche
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CALCOLI
Eseguire per iscritto le 4 operazioni con numeri naturali seguendo procedimenti di calcolo:
o addizioni e sottrazioni con un cambio
o moltiplicazioni con il secondo fattore di una cifra
o applicare la tabella della moltiplicazione
o divisione con lo schieramento
GEOMETRIA E MISURA
Orientarsi e muoversi nello spazio secondo istruzioni
Conoscere gli elementi essenziali della geometria (le linee, le principali figure geometriche)
Individuare e costruire simmetrie
Conoscere ed utilizzare praticamente misure non convenzionali di lunghezza, peso, capacità
Conoscere le misure convenzionali di lunghezza
Storia
Conoscere la successione mnemonica dei giorni della settimana e dei mesi dell'anno
Riconoscere le trasformazioni dell'ambiente causate dalle stagioni
Cogliere il concetto di successione temporale ordinando tre, quattro sequenze narrative (relative
a semplici e brevi brani)
Cogliere relazioni di contemporaneità tra gli eventi
Cogliere i cambiamenti prodotti nel tempo
Essere in grado di trarre semplici informazioni da un documento ( oggetto, immagine,
testimonianza orale, racconto)
Distinguere fatti realmente accaduti da storie fantastiche
Educazione alla convivenza civile
Riconoscere ed indicare i gruppi di appartenenza (famiglia, gruppo classe…)
Comprendere la necessità di regolare la vita comune osservando norme e regole
Riconoscere e comprendere altre culture
Consolidare le giuste abitudini alimentari
Geografia
Sapersi orientare nello spazio, secondo punti di riferimento e saper compiere semplici percorsi
Riconoscere i principali ambienti geografici
Riconoscere le differenti carte geografiche
Scienze
Osservare e descrivere
Porre domande pertinenti all'argomento
Formulare semplici ipotesi plausibili
Educazione all’immagine
Imparare ad osservare oggetti e immagini reali
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Rievocare esperienze mediante semplici tecniche espressive
Educazione al suono e alla musica
Acquisire familiarità con gli strumenti a disposizione
Esprimersi attraverso il movimento per rispondere a stimoli sonori e riprodurre con il proprio
corpo ritmi ascoltati
Usare la voce sia nel parlato che nel canto per ripetere filastrocche e giochi cantati
Educazione motoria
Consolidare gli schemi motori di base
Consolidare la lateralità
Consolidare le capacità di socializzazione e partecipazione ai diversi giochi
CLASSE QUARTA
Lingua italiana
ASCOLTARE E PARLARE
Comprendere racconti, esperienze, fatti narrati da coetanei e adulti.
Individuare il tema centrale che guida una conversazione.
Fornire resoconti delle proprie esperienze.
LEGGERE E COMPRENDERE
Leggere un testo.
Comprendere l’idea centrale di un semplice testo narrativo.
SCRIVERE
Produrre semplici testi di carattere narrativo.
RIFLETTERE SULLE STRATEGIE LINGUISTICHE
Analizzare e classificare: i nomi in ordine a genere e numero, gli articoli e gli aggettivi
qualificativi.
Ricavare enunciati minimi.
Espandere l’enunciato minimo in modo guidato.
Analizzare e coniugare i verbi nei tempi semplici del modo indicativo.
Matematica
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche reali e ricercare soluzioni.
Analizzare il testo di un problema espresso con termini di uso quotidiano con una sola
domanda esplicita.
Risolvere semplici problemi.
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NUMERI
Conoscere le strutture del numero intero.
Leggere, scrivere, confrontare, ordinare i numeri entro il mille.
Comprendere il valore posizionale delle cifre entro il mille.
Conoscere la frazione come parte di un intero.
CALCOLI
Eseguire addizioni e sottrazioni con numeri interi.
Eseguire moltiplicazioni con il secondo fattore di una cifra.
Conoscere la tabella della moltiplicazione.
Eseguire semplici divisioni con l’aiuto delle tabelline.
GEOMETRIA E MISURA
Distinguere e nominare correttamente rette verticali, orizzontali e oblique.
Individuare angoli.
Riconoscere le principali figure piane.
Individuare simmetrie mediante piegatura o ritagli in figure date.
Conoscere le unità di misura convenzionali di lunghezza, peso-massa e capacità almeno
nelle unità di misura di uso più comune.
Storia
Distinguere fatti storici da storie fantastiche(miti, leggende)
Distinguere vari tipi di fonte
Consolidare i concetti di successione durata, contemporaneità, causa ed effetto
Educazione alla convivenza civile
Consolidare il rispetto di norme e regole della vita comune
Riconoscere che le persone di diversa nazionalità, razza e religione sono portatrici di risorse
umane e spirituali
Geografia
Conoscere a grandi linee le caratteristiche fisiche, climatiche ed antropiche dei principali
ambienti
Saper leggere semplici carte geografiche
Saper individuare l’Italia nel continente euroasiatico e sul mappamondo
Scienze
Osservare, descrivere e porre domande pertinenti
Fare semplici ipotesi ed elaborare possibili spiegazioni
Educazione all’immagine
Conoscere ed utilizzare semplici tecniche pittoriche e manipolative
Comprendere semplici messaggi iconici di tipo diverso
Educazione al suono e alla musica
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Saper ascoltare brani musicali di diverso genere
Leggere e produrre semplici ritmi
Eseguire in gruppo filastrocche e semplici canti
Educazione motoria
Consolidare lo schema corporeo
Padroneggiare gli schemi motori di base
Consolidare l’orientamento spazio-temporale
CLASSE QUINTA
Lingua Italiana
ASCOLTARE
Individuare l’intento comunicativo di un semplice messaggio
Articolare il proprio pensiero, esprimendolo con chiarezza e coerenza adeguate.
Arricchire progressivamente la competenza lessicale.
LEGGERE E COMPRENDERE
Leggere correttamente un testo rispettando la punteggiatura e senza errori caratteristici
Saper tradurre in parafrasi un testo
Individuare le idee principali e trovare l’idea centrale
Individuare i diversi tipi di testo
SCRIVERE
Produrre testi coerenti utilizzando: un lessico sufficientemente vario ed appropriato, periodi
semplici e i principali segni di interpunzione.
Produrre semplici testi con funzioni diverse
Produrre parafrasi riassuntive
RIFLESSIONE LINGUISTICA
Individuare ed analizzare le principali parti del discorso
Individuare e riconoscere il soggetto e il predicato
Matematica
PROBLEMI
Saper individuare nel testo i dati, le relazioni e le richieste.
Saper risolvere problemi inerenti al vissuto quotidiano con percorsi logici visualizzati da
rappresentazioni grafiche, quali schemi e disegni.
NUMERI
Conoscere la struttura del numero intero e decimale.
Leggere, scrivere e ordinare i numeri.
Riconoscere il valore posizionale delle cifre.
Usare la frazione come parte di grandezze e quantità numeriche.
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CALCOLI
Operare con numeri interi e decimali.
GEOMETRIA E MISURA
Conoscere le caratteristiche principali dei poligoni riguardo a lati, angoli, diagonali e altezze
Utilizzare strumenti tecnici per disegnare figure
Conoscere ed utilizzare le unità di misura convenzionali di superficie
Misurare e calcolare il perimetro e l’area di semplici figure piane
Essere consapevoli della diversità concettuale esistente tra la nozione di volume e quella di
superficie
Storia
Riconoscere un fatto storico, utilizzando vari tipi di fonte
Collocare un fatto nel tempo e nello spazio
Comprendere che un fatto storico può essere conseguenza di un fatto precedente e premessa
per fatti futuri
Attribuire ad un “oggetto” valore di fonte
Distinguere vari tipi di fonte
Di ogni periodo storico preso in esame, conoscere gli aspetti principali
Collocare sulla linea del tempo i quadri di civiltà ricostruiti.
Educazione alla convivenza civile
Riconoscere ed indicare i gruppi di appartenenza (la famiglia, il gruppo classe ... ).
Comprendere la necessità di regolare la vita comune, attraverso norme e regole.
Riconoscere che le persone di diversa nazionalità, razza e religione sono portatrici di risorse
umane e spirituali.
Geografia
Riconoscere ed utilizzare i punti cardinali sulle carte geografiche.
Saper riconoscere e nominare i diversi continenti sul planisfero
Conoscere la varietà delle carte geografiche e saperle utilizzare per trarne informazioni.
Scienze
Osservare e descrivere.
Porre domande.
Fare semplici ipotesi.
Partecipare alla realizzazione di esperienze concrete.
Educazione all'immagine
Conoscere ed utilizzare tecniche pittoriche e manipolative.
Realizzare prodotti finiti, usando una delle tecniche richieste.
Leggere e comprendere messaggi iconici di tipo diverso ( TV, cinema, teatro... ).
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Educazione al suono ed alla musica
Ascoltare ed analizzare suoni per definirli sulla base di alcuni criteri.
Saper ascoltare con attenzione brani musicali di diverso genere.
Eseguire con il gruppo filastrocche e semplici canti
Utilizzare gli strumenti del laboratorio o altri oggetti della vita quotidiana per :
o produrre semplici ritmi
o accompagnare i canti
Educazione Motoria
Acquisire lo schema corporeo.
Padroneggiare gli schemi motori di base.
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo.
Affinare la coordinazione oculo-manuale e quella dinamica generale.
Rafforzare la lateralità.
Rispettare le regole di gioco ed assumere comportamenti sociali positivi.
LINGUA STRANIERA
CLASSE PRIMA
Ascoltare e comprendere semplici parole
Leggere semplici parole
Saper riconoscere semplici parole in forma scritta
SECONDO BIENNIO
Ascoltare e comprendere semplici comandi
Leggere e comprendere parole inerenti agli argomenti trattati
Saper riprodurre per iscritto semplici parole
TERZO BIENNIO
Ascoltare e comprendere semplici messaggi
Ascoltare e comprendere semplici canzoni e filastrocche
Leggere e comprendere semplici messaggi inerenti ad argomenti noti
Saper riprodurre per iscritto semplici e brevi frasi
INFORMATICA
CLASSE PRIMA
Individuare somiglianze e differenze fra uomo e macchina
Creare ed ordinare semplici azioni sequenziali
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PRIMO BIENNIO
Riconoscere le parti principali del computer
Accendere e spegnere il computer
Aprire e chiudere un programma
Utilizzare semplici programmi di grafica
SECONDO BIENNIO
Utilizzare un programma di videoscrittura
Creare cartelle
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Allegato 3:
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
La presenza dell’I.R.C. è motivata dall’accordo di revisione del Concordato Lateranense (legge
25/03/83), in questo risponde a precise esigenze di carattere psicologico e culturale del bambino
offrendo risposte di significato ai suoi molteplici perché.
L’I.R.C. nella scuola primaria, come gli altri saperi, dà particolare risalto alla continuità pedagogica
e didattica per lo sviluppo unitario ed armonico dell’alunno.
L’I.R.C. si inserisce nel quadro delle finalità della scuola ed insieme a tutte le altre aree contribuisce
all’educazione integrale degli alunni.
L’I.R.C. offre il suo apporto fondamentale attraverso i suoi specifici contenuti, tenendo conto delle
esigenze dello sviluppo psicologico e spirituale dell’alunno e attraverso la conoscenza delle fonti e
un confronto con le altre religioni o sistemi di significato.
L’offerta formativa si basa su contenuti della religione cristiana che consentono la conoscenza della
persona di Gesù attraverso la testimonianza della Bibbia.
In questa prospettiva si inseriscono le nuove conoscenze su quelle già acquisite.
ASPETTI ORGANIZZATIVI.
Le attività sono organizzate settimanalmente per un ammontare di:
ore 1.30 in ogni sezione della scuola dell’infanzia
ore 2 in ogni classe della scuola primaria.
COMPETENZE IRRINUNCIABILI RELIGIONE CATTOLICA
SCUOLA DELL’INFANZIA 3 / 4 ANNI
Conoscere la propria identità e quella altrui.
Conoscere la figura di Gesù.
Conoscere i simboli del Natale.
Conoscere i simboli della Pasqua
Scoprire nella Chiesa il luogo di incontro della comunità Cristiana.
SCUOLA DELL’INFANZIA 5 ANNI
Conoscere la figura di Dio Creatore
Conoscere la storia del Natale.
Conoscere la storia della Pasqua
Scoprire nella Chiesa,casa e famiglia dei cristiani e luogo di preghiera
COMPETENZE IRRINUNCIABILI RELIGIONE CATTOLICA
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME
Prendere coscienza di sé, degli altri, della realtà che lo circonda e sapere di farne parte.
Conoscere il significato delle più importanti feste cristiane.
85
Comprendere il significato dei valori della Chiesa come comunità cristiana.
CLASSI SECONDE
Scoprire l’importanza del dono ricevuto con la vita.
Approfondire il significato del Natale cristiano.
Comprendere il valore della fratellanza.
Scoprire che per i cristiani la Pasqua è un momento di grande gioia, perché è la festa di Gesù
risorto.
CLASSI TERZE
Scoprire che tutto ha una storia e interrogarsi sull’origine di tutto il creato.
Scienza e fede a confronto.
Bibbia come fonte sacra per cristiani ed ebrei.
Pasqua ebraica e Pasqua cristiana: tradizioni a confronto.
CLASSI QUARTE
Il Vangelo per scoprire la storia di Gesù.
Riconoscere nell’insegnamento di Gesù i valori cristiani.
Il significato della Pasqua nel mondo.
CLASSI QUINTE
Scoprire la complessità della realtà che lo circonda.
La diversità è fonte di arricchimento per tutti.
Diritti umani e religiosi a confronto.
Approfondimento sulle tradizioni delle feste cristiane
STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE IRRINUNCIABILI
Per favorire l’apprendimento delle competenze irrinunciabili si ritiene indispensabile lavorare sulle
abilità: motorie, spazio-temporali, visivo - percettive.
Inoltre è importante creare un clima non competitivo, di serenità, di cooperazione e di fiducia
reciproca nella classe/sezione, utilizzando anche tecniche e strategie per far parlare l’alunno e
condurlo ad un ascolto attento e consapevole.
E’ opportuno che, qualunque sia il metodo di insegnamento adottato, si mettano in atto strategie
diversificate per stimolare tutti gli stili di apprendimento e rispettare le caratteristiche proprie di
ogni tappa del percorso didattico.
Motivazione intrinseca come punto di partenza per il superamento dei dubbi e delle
incertezze
Esplicitazione delle difficoltà vincendo la paura di essere giudicati
Lezione partecipata come strumento per affrontare le difficoltà di alcuni con l'apporto di
tutta la classe, sfruttando al meglio le capacità di ciascuno
Apprendimento cooperativo
86
Esercitazioni alla lavagna come strumento di verifica personale e collettiva dell'argomento
svolto
Interventi individualizzati o per livello (utilizzo delle ore di compresenza per attività di
recupero individualizzato o in piccolo gruppo)
Valutazione vista non come giudizio, ma come verifica di raggiungimento di un obiettivo e
punto di partenza per ulteriore approfondimento
87
ALLEGATO 4: P.A.I. Piano Annuale Dell’ Inclusione Con la Direttiva 27/12/2012, con la Circ. n. 8 del 6/03/2013 e con la nota 1551 del 27/6/2013, il
MIUR ha fornito indicazioni di contesto ed orientamenti operativi in merito all’insieme di
problematiche riassunte nel termine BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI.
Con le note prot. 3709 del 19/4/2013 e prot. 6161 del 28/6/2013, l’Ufficio scolastico regionale per il
Piemonte ha fornito agli istituti scolastici ulteriori precisazioni.
Sulla base di tali indicazioni, il circolo didattico ha elaborato il suo Piano annuale per
l’inclusione, che si riconosce nelle seguenti caratteristiche:
- di essere un progetto annuale
- di avere carattere sperimentale
- di connotarsi come piano di miglioramento
- di radicarsi nel concreto reale della scuola
- di realizzarsi con le sole risorse presenti nell’istituto
- di essere la sintesi di altri documenti e procedure in uso nel circolo
- di guardare all’interazione con le realtà scolastiche del territorio
- di necessitare del supporto e dell’interesse degli enti del territorio.
Qui di seguito è riportato il piano annuale per l’inclusione, elaborato sulla base delle direttive e
delle linee guida deliberate dal Collegio dei docenti in data 9/9/2013 ed inviato all’Ufficio
scolastico regionale.
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista 0
minorati udito 1
Psicofisici 33
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 22
ADHD/DOP 2
Borderline cognitivo 10
Altro 0
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 5
Linguistico-culturale 15
Disagio comportamentale/relazionale 33
Altro
Totali 121
% su popolazione scolastica 14,96
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 24
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 3
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate Si
88
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
==
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
==
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
No
Funzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì
Docenti tutor/mentor No
Altro: = =
Altro: = =
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì
Altro: = =
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie No
Tutoraggio alunni No
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva No
Altro: = =
Altri docenti
Partecipazione a GLI = =
Rapporti con famiglie = =
Tutoraggio alunni = =
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva = =
Altro: = =
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì
Progetti di inclusione / laboratori integrati No
Altro: = =
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì
Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante No
Altro: = =
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità Sì
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili No
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Sì
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili Sì
89
Progetti territoriali integrati = =
Progetti integrati a livello di singola scuola Sì
Rapporti con CTS / CTI Sì
Altro: = =
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati = =
Progetti integrati a livello di singola scuola = =
Progetti a livello di reti di scuole = =
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
No
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva No
Didattica interculturale / italiano L2 Sì
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Sì
Altro: = =
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
90
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Insegnanti di classe
progettano percorsi formativi attraverso ricerca/ azione con insegnanti di sostegno e
educatori
definiscono orario adeguato all’utilizzo di insegnanti di sostegno/ educatori e
compresenze
collaborano con
famiglia servizi territoriali (asl, cisa)
redigono PEI
PDP
Insegnanti di sostegno
progettano percorsi formativi attraverso ricerca/ azione con insegnanti di classe ed
educatori
definiscono orario adeguato all’utilizzo di insegnanti di sostegno/ educatori
collaborano con famiglia
servizi territoriali (asl, cisa)
redigono PEI
Gruppo H di
Circolo
esaminano casi
risorse disponibili
formulano ipotesi ore e docenti assegnati ai casi considerando la continuità didattica ed
educativa anche per gli educatori
Referente alunni
stranieri
applica protocollo di
accoglienza attraverso
rapporti con famiglie
rapporti con insegnanti di
classe/sezione
Referenti dsa coadiuvano funzione
strumentale
Funzione Strumentale
redige e monitora PAI attraverso
rapporti con il GLI rapporti con Gruppo H
rapporti con rete di scuole
realizza progetto dsa di territorio attraverso
rapporti con referenti rapporti con insegnanti di
classe/sezione coinvolti rapporti con enti esterni (Comune, asl,
aid)
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Nell’ambito del Progetto Territoriale DSA e del Protocollo Territoriale Disagio a cui il Circolo Didattico
aderisce, sono previsti momenti di formazione per gli insegnanti.
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
91
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Il Circolo adotta una valutazione formativa e orientativa che ha come finalità la promozione della crescita
dell’alunno attraverso la restituzione dei progressi da lui maturati per aumentarne la fiducia in sé e il proprio livello di consapevolezza.
Tale principio ispira sia la valutazione in itinere dei singoli docenti, sia la valutazione periodica e finale
dell’intero team dei docenti riuniti in consiglio di interclasse in sede di scrutinio, per la scuola primaria. In particolare la scuola primaria integra la scheda di valutazione degli apprendimenti, con una tabella
specifica con cui si procede a rilevare, per segnalarli alle famiglie, i Livelli di Maturazione raggiunti in vari ambiti.
Al tempo stesso nella scuola dell’infanzia la valutazione collegiale del team docente elabora un profilo in uscita degli alunni, basato su un aspetto formativo ed uno informativo che integri i dati scolastici con le
informazioni provenienti dalla famiglia.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Disabilità Gruppo H in base alla tipologia dei casi Suddivide monte ore insegnanti di
sostegno Individua personale particolarmente
formato Garantisce principio di continuità
didattica ed educativa
DSA Funzione Strumentale e Referenti Registrano i casi Suddividono monte ore laboratori
Realizzano screening per la
prevenzione di tali disturbi nell’ambito del progetto Rete DSA
Stranieri Referente Stranieri Applica protocollo di accoglienza
Registra necessità specifiche delle
classi
Disagio Funzione Strumentale e insegnanti di
classe
Rilevano situazioni specifiche
Attivano laboratori nell’ambito del
POF Segnalano i casi in sede di scrutinio
Inoltre la funzione strumentale per la realizzazione del PAI presiede incontri con insegnanti di sostegno al fine di facilitare l’operato degli insegnanti di nuovo arrivo, la raccolta di materiali e la condivisione di
metodologie.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti Nell’ambitodei servizi forniti da ASL territoriale e CISA si attivano i seguenti laboratori:
Cooperativa Accomazzi
Psicologa ASL (Sordano) Laboratorio territoriale Gulliver
Servizio di Educativa territoriale
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Per facilitare il rapporto e il coinvolgimento delle famiglie la scuola organizza: Assemblee periodiche di classe/sezione
Colloqui periodici e a richiesta con le singole famiglie Elabora e redige con la partecipazione delle famiglie:
Profili personali degli alunni della scuola dell’infanzia PEI
PDP
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; L’intero Piano dell’Offerta Formativa del II Circolo Didattico è predisposto con tale finalità come
documentato nei vari capitoli. ( Capitolo 2-Offerta Formativa e Capitolo 4- Progetti non comuni a tutte le classi/sezioni)
Valorizzazione delle risorse esistenti In modo costante l’organizzazione del Circolo Didattico prevede di ampliare le opportunità educative degli
alunni a partire:
dalle risorse umane presenti dalle risorse orarie disponibili
dai materiali elaborati e dagli strumenti disponibili dalle risorse economiche ricevute
valutandone di volta in volta il loro utilizzo ottimale.
Da anni, inoltre, si attivano laboratori di docenza aggiuntiva, dedicati ai bambini con DSA o disagio,
ricavando risorse specifiche dal fondo di Istituto seppur con limiti notevoli considerate le economie che su di esso sono state operate e le crescenti necessità che in ogni anno scolastico si rilevano in misura crescente
proprio a tale riguardo.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Oltre alle risorse del Fondo di Istituto utilizzate per laboratori di docenza aggiuntiva, ogni anno scolastico il Circolo partecipa ai bandi regionali o provinciali predisposti per gli ambiti specifici degli alunni con Bisogni
Educativi Speciali.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Nell’ambito del Circolo Didattico e fra i due ordini di scuola che esso comprende, infanzia e primaria, si
organizzano laboratori di continuità e momenti di osservazione dei docenti della scuola primaria presso le sezioni della scuola dell’infanzia.
Nei rapporti con la scuola secondaria di primo grado si realizzano laboratori e visite presso le scuole medie.
93
INDICE
Capitolo 1: IDENTITÀ DELL’ISTITUTO ……………………………………….. pag. 2 1.1 Struttura …………………………………………………………………… pag. 2 1.2 Risorse strutturali ………………………………………………………….. pag. 2 1.3 Analisi dei bisogni della realtà territoriale ………………………………… pag. 3 1.4 Finalità …………………………………………………………………….. pag. 4 1.5 Bisogni educativi e formativi degli alunni ………………………………… pag. 6 Capitolo 2: OFFERTA FORMATIVA ……………………………………………. pag. 9 2.1 Orari scuola dell’infanzia ………………………………………………… pag. 9 2.2 Orari scuola primaria ……………………………………………………… pag. 9 2.3 Orari scuola secondaria di Primo Grado ………………………………….. pag. 10 2.4 Obiettivi della scuola e competenze da promuovere ……………………… pag. 11 2.5 Collaborazione fra istituti del territorio …………………………………… pag. 15 2.6 Progetti comuni a tutto l’istituto …………………………………………… pag. 15 2.7 Progetti specifici relativi ai tre ordini di scuola …………………………… pag. 29 1 Progetti scuola dell’infanzia/primaria …………………………………… pag. 29 2 Progetti scuola dell’infanzia …………………………………………….. pag. 39 3 Progetti scuola primaria …………………………………….…………… pag. 41 4 Progetti scuola secondaria di primo grado ………………………………. pag. 47 Capitolo 3: L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO …………………………. pag. 60 3.1 Offerta formativa ………………………………………………………….. pag. 60 3.2 Formazione degli insegnanti ………………………………………………. pag. 64 3.3 Formazione del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici ….. pag. 65 Capitolo 4: INCLUSIONE …………………………………………………………. pag. 66 4.1 Per una scuola inclusiva pag. 66 4.2 Il P.A.I. (piano annuale dell’inclusione) pag. 66 Allegato 1: COMPETENZE IRRINUNCIABILI SCUOLA DELL’INFANZIA ... pag. 70 Allegato 2: COMPETENZE IRRINUNCIABILI SCUOLA PRIMARIA ……….. pag. 73 Allegato 3: COMPETENZE IRRINUNCIABILI RELIGIONE CATTOLICA … pag. 84 Allegato 4: P.A.I. Piano annuale dell’inclusione ………………………………….. pag. 87