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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CORIANOiccoriano.scuolerimini.it/multimedia/133/Arcobaleno.pdf ·...

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1 CORIANO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
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CORIANO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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Riconoscendo ad ogni fascia d’età

specifiche modalità d’apprendimento,

diversifichiamo le attività nei seguenti percorsi:

Gruppo tre anni:

“I colorI del cIelo…”

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Gruppo quattro anni:

“Il colore del cielo

secondo le stagioni e

le ore del gIorno…

Il gIorno e la notte”

Gruppo cinque anni:

“Il sole, la luna, I pIanetI”

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MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE E FINALITA’

La scelta dell’argomento “Le meraviglie del cielo” nasce dall’esigenza di noi

insegnanti di ripartire dall’identità propria del plesso “ARCOBALENO”; soprattutto perché quest’anno sono arrivate nuove insegnanti le quali, come i bambini, sentono la necessità di acquisire e rafforzare il senso di appartenenza all’attuale realtà

scolastica. Partiamo dal fatto che l’arcobaleno si manifesta in cielo ed essendo anche il nome

della nostra scuola è un elemento che apre la mente a molteplici orizzonti. E’ un fenomeno atmosferico che solo al vederlo suscita gioia ed oltre ad essere uno straordinario effetto naturale rappresenta un simbolo, un segno di pace che assume

numerosi significati. Perciò la nostra proposta educativa intende da una parte proporre ai bambini

l’osservazione e la conoscenza del cielo, delle sue caratteristiche, dei fenomeni naturali che ci mostra e dei vari elementi che contiene come il sole, la luna i pianeti; dall’altra vuole suscitare in essi sentimenti positivi e pacifici, invitandoli a riflettere

sull’importanza di una convivenza serena e piacevole, sul rispetto dell’altro, sulla necessità di risolvere sempre qualsiasi conflitto (come ad es. il semplice litigio

scolastico) con il dialogo e la non “violenza”, sul vedere nella diversità di ciascuno un punto di forza e non una “differenza”, sul saper accettare il punto di vista dell’altro e trovare sempre un accordo condiviso.

Non solo, il cielo è anche argomento di storie, alimenta la fantasia, accende la curiosità e la luna con la sua luce delicata distribuisce sogni!

Il primo passo che abbiamo voluto fare è stato quello di attribuire ad ogni sezione un nome specifico rafforzando ulteriormente la propria identità: abbiamo chiamato la sezione A della “LUNA” e la sezione B del “SOLE”.

Da qui partiamo per intraprendere il percorso educativo di quest’anno…

OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO

Il progetto è trasversale in quanto mira a sviluppare i traguardi delle competenze di

tutti i campi di esperienza:

• Educare alla pace e alla non violenza. • Educare al rispetto dell’altro, dell’ambiente e di tutto ciò che ci circonda. • Promuovere una convivenza piacevole e serena.

• Percepire la diversità come una risorsa e non come una “differenza”. • Accettare il punto di vista dell’altro e trovare sempre un accordo condiviso.

• Sviluppare nei bambini il senso dell’identità personale. • Stimolare la riflessione, il confronto, il dialogo con gli adulti e con i compagni. • Condividere con gli altri esperienze reali e fantastiche.

• Favorire la scoperta di alcuni fenomeni naturali. • Stimolare, attraverso l’esperienza e l’osservazione, la verbalizzazione.

• Individuare i colori caratteristici del cielo nelle diverse ore della giornata e della notte e nelle diverse stagioni. • Conoscere i nomi e le principali caratteristiche dei pianeti del sistema solare.

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PISTA DIDATTICA

Il percorso prevede l’ausilio di un personaggio mediatore.

“L’Extraterrestre” ci guiderà in un ipotetico viaggio di conoscenza del cosmo, finalizzato a suscitare nel bambino l’interesse verso il cielo e gli elementi planetari del nostro sistema solare (luna, sole, stelle..) e ci aiuterà nella scoperta delle

principali caratteristiche dei pianeti. Durante il percorso, si cercherà di mantenere viva la curiosità degli alunni,

attraverso l’osservazione, la narrazione, la sensorialità, il movimento corporeo, il disegno, la musica… nonché l’uscita didattica presso il planetario di Riccione, finalizzata ad integrare e arricchire quanto verrà sperimentato a scuola.

Con i bambini di quattro e cinque anni eseguiremo anche semplici esperimenti, ad esempio proveremo a spiegare loro che l’alternarsi del giorno e della notte è

provocato dal moto della Terra che gira su se stessa. Useremo una torcia e un mappamondo: la torcia accesa è il Sole, faremo girare lentamente su se stesso il mappamondo e osserveremo che la luce ne illumina solo una parte, mentre l’altra

che rimane al buio è la parte della Terra in cui è notte. Continuando a girare lentamente il mappamondo, vedremo che dove c’era la notte

diventa giorno e viceversa. Faremo alcune interessanti scoperte, per esempio che il Sole oltre ad illuminare e a permettere la vita, produce calore e questo può essere usato come fonte di energia.

Svolgeremo, poi, attività finalizzate a cogliere gli aspetti scientifici di alcuni fenomeni, come le ombre, l’arcobaleno, il temporale, ecc.

L’intenzionalità delle insegnanti è quella di far nascere nei bambini il desiderio, la voglia di scoprire attraverso l’osservazione, stimolando lo spirito critico e la creatività, intesa come libertà di espressione del singolo che diventa poi motivo di

arricchimento per tutto il gruppo; ciò favorirà anche un approccio positivo verso le conoscenze logico-scientifiche.

METODOLOGIA

• Conversazioni di gruppo mirate sulle tematiche proposte per stimolare la riflessione , il confronto, l’ascolto dei compagni.

• Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento: gioco libero, giochi di ruolo e giochi di gruppo.

• Uscite didattiche mirate. • Narrazioni specifiche e storie. • Filastrocche, poesie, canzoni sul cielo.

• Schede didattiche e video.

Utilizzeremo una metodologia scientifica inserendo nel gioco e nel fare del bambino alcuni atteggiamenti fondamentali:

• di indagine ( esplorare, ricercare, osservare, analizzare…), • applicativo - operativo (progettare e agire), • concettuale - cognitivo (ipotizzare, denominare, ragionare…).

Il percorso si svolgerà di volta in volta seguendo e sviluppando le riflessioni e le

proposte dei bambini. Non vi è quindi, rigidità da parte dei docenti, ma disponibilità ad adattare la “didattica” alle esigenze dei bambini.

Attraverso lo svolgimento delle varie attività didattiche si intende raggiungere trasversalmente tutti i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza.

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ALTRI PROGETTI COMPLEMENTARI A QUELLO ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA’

DI EDUCAZIONE RELIGIOSA Insegnante Loredana Bologna

Premessa alle Unità di Apprendimento

Do Re Mi…piace far Festa!

La Festa è al centro del percorso didattico delle attività di educazione religiosa. L’argomento potrebbe sembrare poco inerente ma, un “giorno di festa” per una

qualsiasi ricorrenza (al di fuori di feste prettamente religiose quali il Natale, la Pasqua, la domenica) è un momento che si può vivere in chiave cristiana.

La Festa è un dato dell’esistenza del quale non è possibile definirne i contorni. Riguardo alle “cose serie” della vita essa sembra marginale, ma in relazione ai valori

fondamentali, è centrale tanto da riassumere in sé tutte le cose.

Forse alcune feste tradizionali rischiano, nella nostra società, di essere svuotate del loro significato.

La festa è un tesoro che non bisogna perdere, una realtà vitale

indispensabile, preziosa più di tante altre. Senza feste noi rischiamo di perdere la parte migliore di noi.

“Nella festa- scrive Mircea Eliade- si ritrova pienamente la dimensione sacra

della vita, si sperimenta la santità dell’esistenza umana, come creazione di Dio.” Festa vuol dire: viva la vita! E’ come una tappa nella quale si interrompe il

tran tran della vita quotidiana, superficiale e ripetitiva, per scoprirne la profondità e

il significato nascosto.

Il percorso didattico fa riferimento ai Campi di Esperienza Educativa (CEE), vale a dire ai diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino, ambiti nei quali egli conferisce significato alle proprie molteplici attività, sviluppando il suo

apprendimento e giungendo ai traguardi formativi. Ogni campo di esperienza sarà concretizzato, nello specifico dell’IRC, con frasi tratte dai traguardi per lo sviluppo

delle competenze e degli obiettivi di apprendimento dell’Insegnamento della Religione Cattolica per la Scuola dell’Infanzia del DPR 11 febbraio 2010.

La programmazione è organizzata in unità di lavoro con alcune parole chiave

che ne riassumono i contenuti .

Le attività di religione cattolica offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze

e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori, per favorire la loro maturazione personale nella sua globalità

(DPR 11 febbraio 2010).

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TEMI E TEMPI DI ATTUAZIONE

I PERCORSI E LA METODOLOGIA

1-Settembre/Ottobre

C’è festa quando ci si incontra, si scoprono cose nuove! Il bambino prende

coscienza che la scuola è un luogo in cui può vivere relazioni interpersonali arricchenti ed in cui può trovare risposta ad alcuni bisogni fondamentali per il suo

sviluppo: -trova nell’accoglienza delle maestre e dei compagni affetto e sicurezza;

-socializza e stringe rapporti di amicizia; -sperimentando l’accoglienza come un valore si riconosce come persona unica e irripetibile e questo riconoscimento è favorito dal sentirsi chiamare per nome;

-prende coscienza che chiamare una persona per nome vuol dire conoscerla. Comprende che Dio è speciale, ama tutti gli uomini e si prende cura di loro;

-San Martino è un campione di generosità; 2-Novembre/Dicembre

C’è festa quando c’è gioia! Natale è la festa per eccellenza e i bambini sono i veri protagonisti di questo evento

che conserva ancora tanta capacità di suscitare gioia, attesa, meraviglia e di creare uno speciale clima di pace, di bontà e di nostalgia. Il bambino vive una situazione ricca di grandi opportunità educative che si esprime in mille domande: Perché si fa

festa? Perché si fa il presepio? Perché si scambiano i regali? Queste e altre domande offrono l’opportunità di “andare oltre” la facciata del natale consumistico e

presentano occasioni per aiutare i bambini a coglierne il significato profondo.

1-Settembre C’è festa quando ci si incontra,

Ottobre Si scoprono cose nuove!

2-Novembre C’è festa quando c’è gioia!

Dicembre Il Natale e la nascita di Gesù.

3-Gennaio C’è festa quando si sta insieme!

Febbraio Il messaggio di Gesù.

4-Marzo C’è festa quando si ricorda!

Aprile Progetto “Campo lavoro2016”

Maggio Cuori in festa a scuola!

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3- Gennaio/Febbraio

C’è festa quando si sta insieme! Per fare festa bisogna essere in tanti, trovarsi insieme, fare gruppo…

C’è festa quando si stabilisce un clima di comunione e di scambio, quando c’è la gioia di rivedersi. La domenica è un giorno diverso dagli altri proprio perché si sta tutti

insieme: il papà, la mamma, i fratelli, i nonni…Perché la domenica è festa? Come vivono i cristiani la domenica? Per i cristiani la domenica è il giorno nel quale si fa memoria della resurrezione di

Gesù e molte persone vanno in chiesa e partecipano alla Messa. Insieme fanno festa a Gesù risorto: si salutano, ascoltano la sua parola, cantano, si stringono la mano in

segno di pace, raccolgono doni per aiutare i bisognosi della comunità. 4-Marzo/Aprile

C’è festa quando si ricorda! Si fa festa per il compleanno, il carnevale, quando nasce un bambino. Ricordiamo

come si festeggiano abitualmente: si soffia sulle candeline, ci si maschera, si và in chiesa per il Battesimo. Ogni festa è gioia e anche la Pasqua perché si festeggia Gesù che era morto ma è tornato in vita per dire a tutti quanto ci vuole bene.

Scopriamo le tradizioni pasquali ed acquisiamo vocaboli di carattere religioso: pastore, domenica delle Palme, croce, cero, Pasqua, chiesa, campane.

Progetto Campo Lavoro 2016 (v. allegato ).

Progetto Campo Lavoro 2016

Periodo previsto: marzo e aprile.

Sezioni: A e B Scuola dell’Infanzia “ARCOBALENO”

Insegnanti: Bologna Loredana e Insegnanti di Plesso.

Ambiti interdisciplinari coinvolti: tutti.

Obiettivi generali/finalità: sensibilizzare l’aiuto umanitario verso i paesi poveri, con la promozione di stili di vita sobri da parte dei paesi più ricchi.

Obiettivi specifici valutabili: modificare il proprio stile di vita orientando la

propria esistenza all’insegna della sobrietà ’,del risparmio, dell’attenzione verso gli altri e del risparmio delle risorse.

Attività previste: incontri in classe, produzione di elaborati, allestimenti di punti di raccolta con libri, giocattoli, indumenti usati in buono stato, consegnati dai bambini.

Risorse organizzative: insegnanti di classe.

Risorse finanziarie: nessuna.

Risorse materiali specifiche: cd e dvd forniti dal Centro Missionario.

Collaborazioni con specialisti o enti esterni: collaboratori del centro di raccolta per il giorno del ritiro.

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Progetto ”AMICO LIBRO”: Biblioteca scolastica

Al libro in quanto “oggetto speciale” è stato attribuito uno spazio, una stanza speciale: la biblioteca.

I libri sono esposti in più scaffali contrassegnati dai colori giallo, blu, rosso, che indicano, come ormai da tradizione nella scuola Arcobaleno la suddivisione per età: scaffale giallo per i tre anni, scaffale blu per i quattro anni, scaffale rosso per i

cinque anni. Nel giorno prestabilito (il venerdì di ogni settimana) si effettua il prestito librario e i

bambini delle due sezioni, accompagnati dalle insegnanti, si recano in biblioteca dove scelgono un libro per portarlo a casa, con la regola, per bambini e genitori, di restituirlo alla data concordata (il giovedì successivo).

Il prestito è effettuato con l’ausilio dei bibliotecari, ruolo importante assunto a turno dai bambini di anni cinque e quattro. I bibliotecari hanno il compito di registrare il

prestito librario e consegnare il libro in una sacchetta di stoffa. Nell’attività del prestito librario i genitori sono direttamente coinvolti sia nella cura del libro sia nell’aspetto emotivo relazionale implicito al piacere di leggere.

FINALITA’ del progetto: Favorire, sin dalla prima infanzia, un buon approccio con i libri, la narrazione e

l’ascolto. Il libro è uno strumento che serve a stimolare la curiosità, viaggiare con la fantasia, conoscere, apprendere, crescere ed emozionarsi.

Inoltre, se letto insieme ad un adulto che ti dedica tempo ed attenzione, aiuta il bambino a rafforzare e a consolidare tutta la sfera affettivo-relazionale traendone notevoli benefici.

Progetto SGR Energia-ia-o: L’energia che ti fa crescere.

E’ un’iniziativa didattica promossa da SGR Servizi che ha un duplice obiettivo: da una parte quello di avvicinare i piccoli al tema dell’energia come forza in grado di

muovere, illuminare e riscaldare, dall’altra quello di poter contribuire come azienda del territorio al sostegno dell’attività scolastica, tramite una fornitura di materiale

scolastico. ATTIVITA’ IN AULA La fata del fuoco (personaggio reale in costume) animerà una favola e inviterà i

bambini ad interagire e a fare un’esperienza di conoscenza dell’energia attraverso il racconto, il disegno e il gioco. L’attività si svolgerà il 2 febbraio 2016 a scuola.

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"Hello world!" Progetto di lingua Inglese

"Hello world!" è un progetto di insegnamento di lingua inglese nella scuola dell'Infanzia rivolto ai bambini di cinque anni. Esso si fonda sulla consapevolezza che oggi tutti i bambini europei, ormai inseriti in un contesto socio-culturale

multietnico, debbano essere messi nelle condizioni di stabilire tra loro rapporti di positiva convivenza, attraverso un'educazione alla multiculturalità, ovvero alla conoscenza, comprensione e rispetto di usi, costumi, culture e lingue diverse dalla

propria. Il progetto prevede otto incontri di un’ora ciascuno tenuti dall’insegnante della scuola

Primaria Giuseppina Guarino specialista di lingua inglese, più due ore per la progettazione e la verifica finale; le attività saranno svolte in compresenza con l’insegnante della scuola dell’Infanzia Innocenti Stefania.

Le lezioni sono previste nei mesi di marzo e aprile 2016, ogni martedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 nella scuola dell’Infanzia “ARCOBALENO” di Coriano.

Finalità generali del progetto: Avvicinare il bambino, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua

italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli. Permettere al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando

soprattutto la funzione comunicativa.

Aiutare il bambino a comunicare con gli altri mediante una lingua diversa dalla propria.

Sviluppare le attività di ascolto. Promuovere la cooperazione e il rispetto per se stessi e gli altri. Stimolare la curiosità dei bambini ed abituarli a considerare e usare altri codici

espressivi e di comunicazione anche in previsione all’ingresso nella scuola primaria.

Metodologie Le attività proposte saranno sempre in forma ludica, attraverso giochi di gruppo, a coppie , privilegiando soprattutto la fase orale; se necessario, ci si potrà avvalere

dell’ausilio di puppet (marionette animate) che faranno da tramite tra l’insegnante ed il gruppo dei bambini per stimolare e tenere vivo il loro interesse e la

partecipazione attiva, favorendo quindi l’apprendimento.

Tematiche specifiche Saluti Presentazione di se stessi Colori Numeri Parti del corpo

Abbigliamento Animali Oggetti Famiglia Casa.

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Progetto Scuola-Famiglia:

“ACCOGLIERE E… ACCOGLIERSI”

Progetto Accoglienza per gli alunni in ingresso. La scuola e la famiglia devono concorrere ad accompagnare e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita: relazionale, affettiva e cognitiva.

“Scuola aperta” ai bambini e alle loro famiglie, un sabato di gennaio 2016 dalle ore

9.00 alle ore 11.00, prima della chiusura delle iscrizioni al prossimo anno scolastico.

E’ previsto un incontro con i genitori per illustrare il Piano dell’Offerta Formativa di Istituto e condividere un primo momento di confronto su contenuti di tipo educativo

e didattico, a seguire visita guidata degli ambienti scolastici.

Progetto di Continuità/Raccordo didattico in verticale:

“IMPARO DA TE… IMPARI DA ME!”

Per garantire la continuità del processo educativo-didattico tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, caratterizzandolo come percorso formativo

integrale e unitario di Istituto.

Si propone agli alunni in uscita dalla scuola dell’Infanzia un approccio di tipo ludico-espressivo realizzato con un percorso di attività didattiche su un argomento

concordato collegialmente insieme alle docenti di Scuola Primaria. Sono previsti alcuni incontri in orario curricolare, da svolgersi presso la

Scuola Primaria “Favini” di Coriano, nei mesi di aprile/maggio.

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PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO (Attività alternative alla Religione Cattolica)

Premessa

La lingua è uno strumento indispensabile per esprimersi, giocare, raccontare,

dialogare, pensare logicamente, approfondire le conoscenze, chiedere e dare spiegazioni, sviluppare e condividere un senso d’appartenenza e cittadinanza unitaria

e plurale. Perciò è compito della scuola promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana pur nel rispetto della lingua di origine di ognuno. Per COMUNICARE è necessario avere capacità di:

• IDEAZIONE: avere desiderio d’esprimere un pensiero. • FORMULAZIONE: trovare le parole per esprimere il proprio pensiero.

• ARTICOLAZIONE: avere la capacità di articolare i singoli fonemi.

MOTIVAZIONE PEDAGOGICA Il nostro plesso scolastico è composto da due sezioni di 29 bambini ciascuna;

otto alunni per sezione, cioè sedici in totale, non svolgono le attività di Religione Cattolica perché in gran parte figli di genitori stranieri. Questi bambini presentano evidenti difficoltà ad esprimersi correttamente in lingua italiana, oltre ad avere una

ristretta conoscenza di vocaboli specifici. Pertanto noi insegnanti, in contemporanea con le attività di religione, avremo cura di

creare contesti in cui i bambini possano esprimersi e comunicare, utilizzando la lingua in tutte le sue forme e funzioni. In particolare vorremmo proporre una serie di giochi mirati a stimolare il linguaggio,

la conversazione e la socializzazione. Sarà necessario, quindi: • Predisporre in modo intenzionale e mirato il contesto, perché favorisca scambi

comunicativi sia rispetto ai vissuti personali che alle conoscenze. • Utilizzare una didattica attiva e partecipativa predisponendo situazioni in cui i

bambini possono interagire. • Modulare le proposte tenendo conto dei percorsi di crescita e delle fasi di sviluppo di ognuno.

FINALITA’ • Sviluppare e consolidare competenze linguistiche e comunicative. • Potenziare la conoscenza della lingua nelle sue varie forme al fine di agevolare gli

apprendimenti nei diversi campi d’esperienza. • Promuovere, attraverso un linguaggio adeguato, la socializzazione e la convivenza civile.

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Obiettivi • Arricchire il lessico e la struttura della frasi. • Potenziare il linguaggio verbale e utilizzare con maggior proprietà la lingua italiana.

• Leggere e interpretare immagini e situazioni. • Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive.

• Conseguire l’abitudine al dialogo come momento di confronto.

• Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione del linguaggio altrui.

• Usare il linguaggio in forma creativa in diversi contesti.

METODOLOGIA • Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento: gioco libero, giochi di

ruolo e giochi di gruppo. • Giochi didattici: memory, tombole, domino.

• Utilizzo di immagini specifiche per stimolare la costruzione delle frasi. • Conversazioni di gruppo per facilitare la riflessione , il confronto, l’ascolto dei compagni.

PERCORSO DIDATTICO Giochi da svolgere e da ripetere anche a seconda del gradimento: -Facciamo finta che…: “siamo al ristorante”, “al supermercato”, “dal fruttivendolo”… Dopo aver allestito l’ambientazione richiesta, i bambini, facendo finta di trovarsi in

quel luogo, parlano e interagiscono fra loro nel modo appropriato.

- Utilizziamo burattini, marionette, pupazzi per stimolare la conversazione, poi li facciamo animare dai bambini stessi con voci e dialoghi appropriati.

Inventiamo brevi storie con questi personaggi.

- Il dado delle parole: sulle facce di un grande dado viene scritta una parola, i

bambini a turno lanciano il dado e con la parola che viene fuori sulla faccia del dado devono costruire una frase. Le parole verranno periodicamente cambiate.

- Parole in rima: saper identificare attraverso delle immagini un gruppo di parole (oggetti/ambienti/animali/persone) che cominciano e finiscono con lo stesso suono

per formare delle coppie in rima.

- La casa e i suoi oggetti: saper descrivere oggetti, formulare ipotesi sulla natura

degli stessi, associarli allo scenario di appartenenza (cameretta, cucina, bagno, camera dei genitori, salotto), ampliando così il bagaglio lessicale e la capacità di fare ipotesi.

- Costruisci la frase attraverso le immagini: riprodurre nel parlato alcune strutture grammaticali della lingua italiana organizzando correttamente

l'enunciato in relazione alle frasi visualizzate, distinguendo ad es. il singolare dal plurale, il femminile dal maschile, ecc...

- Sto per dire…: Il gioco è composto da una serie di cartine colorate.

Ogni cartina presenta due immagini relative a parole che cominciano con diversa sillaba iniziale, il bambino deve trovare l’immagine appropriata.

- Il gioco della manina e della manona: In questo gioco le parole vengono trasformate: se il bambino tocca l’oggetto con la “becchetta manona” pronuncerà l’accrescitivo del nome, se tocca l’oggetto con la “bacchetta” manina pronuncerà il

diminutivo del nome.


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