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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo Statale di Poppi
(AR)
Piano dell’Offerta Formativa
a.s. 2012-2013
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“Quando un bambino va a scuola, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi, e li buttano per terra,
in modo da saper trovare la strada di casa anche di notte, alla luce della luna. Ma ci sono bambini che non riescono a fare provvista di sassolini
e lasciano delle briciole di pane secco come traccia per tornare a casa. E' una traccia molto fragile e bastano le formiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e non sanno più tornare a casa.“
(da “I bambini che si perdono nel bosco”, A.Canevaro) Questo celebre brano di Andrea Canevaro sintetizza la nostra VISION, ovvero il progetto del nostro
istituto. La metafora del bosco rende l’idea di come possa esser vissuto da un bambino il contatto con la scuola. Affinché questo non accada, la scuola deve provvedere a creare spazi inclusivi, costruendo un’accoglienza tale che lo studente possa orientarsi nel nuovo ambiente, ma soprattutto senta di essere importante. Affinché la scuola non sia il “bosco” in cui il bambino rischia di smarrirsi, occorre costruire un ambiente di apprendimento attento ai bisogni di tutti.
Il nostro istituto unisce la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Questo consente di seguire l’alunno nel suo percorso formativo dai tre ai quattordici anni attraverso un POF unitario che intende accompagnare lo studente nella sua crescita fornendogli mezzi per l’inserimento nella società e strumenti per un concreto progetto di vita, sempre tenendo conto dei diversi stili cognitivi, dei diversi tempi d’apprendimento, dei diversi interessi. A tal fine la nostra scuola è stata organizzata rendendo più flessibile il tempo, valorizzando le competenze professionali di tutti gli operatori e utilizzando al meglio le risorse, naturalmente partendo dalla lettura del territorio, dalle richieste dell’utenza e dalle esigenze di una società in rapida evoluzione dove il tessuto locale si fonde con il mondo globalizzato. La progettazione intende guidare lo studente a comunicare con il contesto sociale utilizzando supporti psicologici e didattici, a possedere mezzi linguistici adeguati per mezzodella conoscenza delle lingue comunitarie, alla padronanza dei nuovi linguaggi avvalendosi dell’uso delle tecnologie informatiche, multimediali e telematiche, alla competenza culturale per mezzo della fruizione e della produzione dei linguaggi artistici. L’attenzione all’inclusione è costante cura della nostra scuola che intende presentarsi come una comunità educante in cui la diversità è un valore, un’occasione di crescita e confronto. La rapida evoluzione dei nostri tempi evidenzia la necessità di raggiungere abilità e competenze fondamentali per agire nel mondo contemporaneo: l’ “educazione permanente” è un tema che il nostro istituto raccoglie dalle Raccomandazioni della CommissioneEuropea del 2006 e dalle nuove Indicazioni nazionali, attualmente in corso di approvazione. Il veloce progresso della tecnologia e dei linguaggi richiede alla scuola di educare i ragazzi ad “imparare ad imparare”, oltre che a “leggere” con spirito critico il mondo che li circonda. In questo vogliamo accompagnarli.
Il Dirigente Scolastico e tutto il personale della scuola
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Dirigente Scolastico: ALESSANDRA MUCCI
1° Collaboratore e responsabile di plesso Scuola Secondaria di Poppi: TIZIANA CORSINI 2° Collaboratore e responsabile del coordinamento del corso musicale: PAOLO CAVIGLI
Responsabili di plesso:
Scuola dell’Infanzia: MANUELA ANDREANI Scuola Primaria Poppi: FIAMMETTA AGOSTINI Scuola Primaria Badia:ELENA TACCONI Scuola Secondaria Badia: LARA ALTERINI
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: CATERINA MANNI
Assistenti Amministrativi:
• Luisa Bendoni e Patrizia Lazzeri servizio agli alunni • Gemma Bitonti servizio al personale • Mario Meola servizio biblioteca
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente: Maria Teresa Lanini Dirig. Scolastico Alessandra Mucci Comp. Docenti: Antonella Ceccarelli, Carla Parenti, Walter Donati, Tiziana Corsini, Manuela Andreani, Daniela Andreani Componente ATA: Claudio Maggi Comp. Genitori: Silvia Ferro, Piero Checcacci, Tiziano Acciai, Stefania Gambineri, Giovanna Tizzi
GIUNTA ESECUTIVA (articolazione del Consiglio di Istituto)
Presidente: Alessandra Mucci Segretario: Caterina Manni Componenti ATA: Claudio Maggi Comp. Docenti: Antonella Ceccarelli Comp. Genitori: Piero Checcacci
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Elaborazione, redazione e monitoraggio POF 2012-‐13 -‐ progettazione linee programmatiche POF 2013-‐14 -‐ autovalutazione d'Istituto: Maria Rita Marzenta Unità Operativa: fiduciari di plesso
Progettazione attività di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria, tra scuola primaria e secondaria di I grado -‐ elaborazione curricoli verticali: Antonella Ceccarelli Unità Organizzativa: Luciana Nassini, Cipriani Morena, Dolfi Manuela
Organizzazione attività di orientamento, in particolare riguardo alla scelta della scuola secondaria di II grado: Carla Parenti Unità Organizzativa: Luciana Nassini, Cipriani Morena, Dolfi Manuela
Inclusione alunni con cittadinanza straniera e alunni adottati -‐ progetto “area a forte processo immigratorio” – progetto cittadinanza attiva:Rosa Vetta Unità Organizzativa: Elisabetta Zetti, Daniela Andreani
Inclusione degli alunni diversamente abili: coordinamento attività di accoglienza ed inserimento -‐ progettazione e valutazione alunni con DSA-‐ coordinamento GLIS:Luigi Pierotti Unità Organizzativa: Sandra Ciarchi, Susanna Bertini, Luciana Catalani
Promozione, sostegno e coordinamento per l’utilizzo delle tecnologie -‐ responsabile laboratori informatici dell’Istituto – stampa schede di valutazione:Leandro Fabbri
Valutazione interna ed esterna degli apprendimenti – elaborazione della documentazione su risultati di apprendimento e competenze -‐ analisi risultati prove INVALSI:Marina Biagiotti Unità Organizzativa: Viviana Maestrini, Rita Rossi
Star bene: promozione delle educazioni alla salute, ambientale, alimentare, all’affettività:ElenaScalet
Referenti di Area Area sportiva Zuccari Elisa Area organizzazione viaggi di istruzioneParenti Carla Area Educazione Stradale Walter Donati Orario Luigi Pierotti COLLEGIO DOCENTI Presidente-‐ Alessandra Mucci Segretario-‐ Paolo Cavigli Membri-‐ tutti i docenti dei tre ordini di scuola
COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI (articolazione del Collegio Docenti) Nassini Luciana, Mattesini Tiziana, Diozzi Orlanda, DolfiManuela (supplenti Antonella Cassai, Carla Parenti)
ORGANO DI GARANZIA Presidente: Alessandra Mucci Segretario: Caterina Manni Comp. Docenti: Tiziana Corsini, Carla Parenti (supplente Daniela Andreani) Comp. Genitori: Silvia Ferro, Giovanna Tizzi (supplente Tiziano Acciai)
Consiglio di Intersezione Scuola dell’Infanzia Rappresentanti Genitori sez. I-‐ Berti Francesca sez. II-‐ Innocenti Manuela sez. III-‐ Ferri Michela
Consiglio di Interclasse Scuola Primaria Rappresentanti Genitori IA-‐ Pierozzi Simona IIA-‐ Sandroni Paola III A-‐ Gambineri Federica IV A-‐ Bartolini Katia V A-‐ Bardi Donatella I B-‐ Bruschini Michela II B-‐ Pecorini Luisa III B-‐ Ferri Michela IV B-‐ Baccini Tiziana V B-‐ Vettori Eletta PLURICLASSE I-‐II-‐IV C-‐ Monni Fiorella PLURICLASSE III-‐V C – Federica Tacconi
Consigli di Classe Scuola Secondaria di Primo Grado Classe I A Coordinatore: Viviana Maestrini Rappresentanti genitori: Agostini Silvano, Giannini Roberta, Norcini Fabio, Amorosi Eva Classe II A Coordinatore: ManueaDolfi Rappresentanti genitori: Dominici Chiara, Albertoni Barbara, Magni Ilaria, Cerreto Natascia Classe III A Coordinatore: Orlanda Diozzi Rappresentanti genitori: Realdi Mara, Tapinassi Barbara, Albertoni Cristina, Goretti Serena Classe I B Coordinatore: Rosa Vetta Rappresentanti genitori: Sandroni Catia, Ferri Mirella, Sandroni Paola, Martini Michela Classe II B Coordinatore: Carla Parenti Rappresentanti genitori: Genovese Daniela, Matini Marina, Rossi Rossana, Innocenti Mafalda Classe III B Coordinatore: Biagiotti Marina Rappresentanti genitori: Agostini Sonia, Maggi Luciano, Giabbani Stefania, Ciabatti Claudia Pluriclasse I-‐III C Coordinatore: Lara Alterini Rappresentanti genitori:Mondanelli Antonella, Locatelli Orietta, Baccalini Paola, TtujilloCatalan Eloisa Classe II C Coordinatore: Luciana Catalani Rappresentanti genitori: Grementieri Simonetta, Belli Isabella, Bussi Carola, Tacconi Aba
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Il presente documento sintetizza le scelte culturali, formative, didattiche e organizzative proprie di questa scuola e costituisce l’impegno che la stessa assume nei riguardi dell’utenza, delle istituzioni e del territorio.
Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2012/2013
Funzione Strumentale: Maria Rita Marzenta
Unità Operativa Manuela Andreani (Scuola Infanzia) Fiammetta Agostini (Scuola Primaria di Poppi) Elena Tacconi (Scuola Primaria di Badia Prataglia) Tiziana Corsini (Scuola Secondaria di I grado di Poppi) Lara Alterini (Scuola Secondaria di I grado di Badia Prataglia)
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Premessa
Il Piano dell'Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” (art. 3,comma 1, D.P.R. n.
275/99).
Il POF pertanto rappresenta:
• l'identità dell'istituto scolastico che lo elabora, sia sul piano didattico-‐educativo, siasul piano
organizzativo e gestionale;
• il risultato della pluriennale esperienza della scuola e dell'analisi dei bisogni educativi espressi dal
contesto sociale, culturale ed economico, delle diverse esigenze formative degli alunni e delle
attese espresse dalle famiglie;
• le scelte educative, didattiche, curricolari ed organizzative che permettono di promuovere lo
sviluppo formativo di ogni alunno, sia nel processo di apprendimento, sia nelle scelte che orientano
nella scuola e fuori di essa.
Il POF dell’ Istituto Comprensivo di Poppi si ispira:
• ai principi affermati dalla Costituzione (art. 3, 33 e 34) e dalle Carte dei Diritti (Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo e Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia) .
E’ redatto:
• in attuazione della legge sull'Autonomia e della normativa vigente,
• nel rispetto delle Indicazioni Nazionali.
Il documento, scritto da una Commissione ad esso preposta, in base alle indicazioni espresse dal Consiglio
di Istituto, viene approvato dal Collegio dei Docenti e poi ritorna al Consiglio d’Istituto per la definitiva
delibera. Ha durata annuale: ogni anno la scuola rivede e rinnova il suo percorso di progettazione.
Il documento del nostro istituto viene pubblicato sul sito http://www.poppiscuola.it, quindi è a disposizione
di tutti i genitori, anche attraverso la segreteria della scuola.
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POF 2012-‐2013
IDENTITÀ DELLA SCUOLA LE SCUOLE
RISORSE
FINANZIAMENTI E
COLLABORAZIO-‐NI
TEMPO SCUOLA
PRINCIPI FONDAMEN-‐
TALI
REGOLE E
STATUTO
SCELTE FORMATIVE
CURRICOLO VALUTAZIONE
SCUOLA E
FAMIGLIA
AUTOVALUTA-‐ZIONE
AGGIORNA-‐MENTO
INCLUSIONE E
ACCOGLIENZA
CONTINUITÀ E
ORIENTAMEN-‐TO
PROGETTI
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IDENTITA’ DELLA SCUOLA
Contesto territoriale, socio-economico e culturale L’Istituto Comprensivo di Poppi si trova in Toscana, nell’alta valle dell’Arno chiamata Casentino, in
prossimità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, a circa 35 Km da Arezzo e 50 Km da Firenze. L’economia territoriale è caratterizzata da un sistema industriale che favorisce la produzione cementiera, la prefabbricazione in cemento industriale e civile, il settore tessile, metalmeccanico, elettronico-‐industriale e informatico.
Negli ultimi anni il settore del turismo è in forte crescita grazie alla bellezza paesaggistica e naturalistica del territorio.
Il settore forestale, con il consistente numero di addetti alla filiera foresta-‐legno, e quello agricolo risultano ancora di importanza fondamentale per l’economia del Casentino. Tuttavia, a causa della attuale crisi economica mondiale anche questi settori vivono una diminuzione degli investimenti, un calo nella produzione e nelle opportunità lavorative.
L’area è caratterizzata da un forte processo immigratorio; nell’anno scolastico 2010/11 gli alunni stranieri presenti nell’Istituto corrispondevano al 16,5% dell’intera popolazione scolastica e nell’anno 2011/12 costituivano il 17%, percentuale confermata anche per l’anno scolastico attuale 2012/13.
L’Istituto Comprensivo di Poppi si è costituito il 1° settembre 2000 e ha unificato al suo interno le scuole del 1° ciclo distribuite nel territorio del Comune. Comprende tre ordini di scuola: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I°, dislocate in cinque plessi: la scuola dell’Infanzia del paese di Poppi, le scuole Primarie di Poppi e Badia Prataglia, le scuole Secondarie di Primo Grado di Poppi e Badia Prataglia. La popolazione studentesca è inferiore a 500 alunni, residenti in molte frazioni e case sparse nel territorio, anche in paesi di montagna.
Il territorio di riferimento ha dimostrato negli anni attenzione verso l’istituto: gli Enti Locali sono presenti e disponibili a migliorare la qualità del servizio scolastico attraverso finanziamenti e supporti; le Associazioni culturali del territorio e le imprese socio-‐economiche si attivano per sostenere il miglioramento dell’Offerta Formativa, offrendo contributi per progetti specifici, fornendo strumenti e materiali, procurando esperti esterni. Anche il rapporto con le famiglie è positivo. Ciò è dimostrato dalla partecipazione quasi totale all’elargizione del contributo volontario, dalla attiva frequentazione di visitatori nel sito della scuola in ogni periodo dell’anno, dalla presenza alle riunioni specifiche e alle manifestazioni scolaresche. L’istituzione scolastica si impegna nel realizzare le innovazioni connesse alle indicazioni ministeriali, aderendo a diversi progetti, anche tramite accordi di rete con altre scuole ubicate nella provincia e nel Casentino. In particolare l’istituto appartiene alla Rete delle Scuole del Casentino, con cui collabora nella progettazione, nell’organizzazione di corsi professionali, nello scambio di buone pratiche, nella condivisione di risorse.
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LE SCUOLE DEL NOSTRO ISTITUTO.
La SCUOLA DELL’INFANZIA è situata presso Torricella di Ponte a Poppi. L’edificio si sviluppa su un unico piano ed è costituito da:
• tre aule • spazio mensa con cucina adiacente • atrio spazioso utilizzato per attività d’insieme • un salone comune • biblioteca • laboratorio di informatica • un giardino con giochi per l’infanzia
La SCUOLA PRIMARIA DI POPPI è situata in un nuovo edificio inaugurato nel 2006, ubicato in viale dei Pini. L’edificio, su 3 piani, è costituito da:
• dieci aule • tre LIM (Lavagna interattiva Multimediale) con connessione alla rete • biblioteca • quattro aule speciali adibite a laboratori e attrezzate per i corsi pomeridiani di strumento musicale
della scuola secondaria • ampia sala mensa • palestra, raggiungibile attraverso un passaggio pedonale ed un tunnel • laboratorio di informatica, presso la scuola la secondaria • auditorium, realizzato con gli sponsor delle aziende della vallata: ha una capienza di 100 posti; è
attrezzato per la videoproiezione e le prove d’orchestra; viene utilizzato per convegni e conferenze, anche legate al territorio
• un ampio piazzale recintato Al secondo piano, da tre anni , si sono trasferiti gli uffici di segreteria e di presidenza.
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La SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI POPPI è situata in un edificio costruito negli anni Sessanta in via Colle Ascensione e messo in sicurezza nel 2011. L’edificio, su due piani,è costituito da:
• sei aule • LIM (Lavagna Interattiva Multimediale)in tutte le aule, con connessione alla rete; • laboratorio linguistico • biblioteca • sala docenti • a pochi passi si trova la palestra • percorrendo un tunnel si raggiunge la scuola primaria, dove sono situati l'Auditorium
dell'Istituto, la mensa e le auleutilizzate per la didattica pomeridiana di strumento musicale • aula multiuso • laboratorio musicale • infermeria • laboratorio di arte • laboratorio di Informatica, ristrutturato e modernizzato nel 2010 grazie al contributo della
Fondazione Monte dei Paschi di Siena: comprende 14 postazioni-‐studente ed una postazione-‐docente, tutte in rete LAN con accesso ADSL ad Internet
Le scuole di Badia Prataglia sono situate al centro del paese, in un edificio storico la cui ristrutturazione è stata ultimata nel 2009.L'edificio è costituito da due piani:al piano terra è situata la scuola primaria, mentre al secondo piano è collocata la scuola secondaria di 1° grado.
Gli alunni della SCUOLA PRIMARIA possono avvalersi di:
• tre aule predisposte per connessione alla rete LAN e ad Internet • un'aula adibita a laboratorio multiuso con strumentazione video • palestra, situata nell'adiacente Piazza dei Fuochi, a cui si accede attraverso scalette di servizio • laboratorio di informatica con otto postazione in rete LAN e connessione ADSL, situato al secondo
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piano dell'edificio
Gli alunni della SCUOLA SECONDARIA hanno a disposizione:
• tre aule • due LIM(Lavagna Interattiva Multimediale) • sala insegnanti • biblioteca • laboratorio informatica con otto postazione in rete LAN e connessione ADSL • palestra, situata nell'adiacente Piazza dei Fuochi, a cui si accede attraverso scalette di servizio
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RISORSE INTERNE
v PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE
Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria TOTALE insegnanti 8 19 28 55
insegnanti I.R.C 1 1 1 3 insegnanti lingua 1 4 5
insegnanti sostegno 1 1 3 5 alunni 83 243 151 477
Collaboratori scolastici
3 5 (di cui 1 LSU) 3 11
Dirigente 1 DSGA 1 Collaboratori amministrativi 2
v RISORSE MATERIALI E STRUMENTAZIONI
Scuola infanzia
Scuola primaria Poppi
Scuola primaria Badia
Scuola secondaria 1°
Poppi
Scuola secondaria 1°
Badia aule 3 10 3 6 3 LIM 3 6 2
laboratorio informatica
1 1 1 1
laboratorio linguistico
1
laboratorio artistico
1
laboratorio musicale
1
biblioteca 1 1 1 1 infermeria 1
aule multiuso 1 4 1 1 aula docenti 1 1
mensa 1 1 cucina 1 palestra ( esterna)
1 1 1 1
auditorium 1 area esterna 1 1
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FINANZIAMENTI E COLLABORAZIONI
L’Istituto Comprensivo riceve finanziamenti e contributi,oltre che dallo Stato, anche da enti locali, genitori, associazioni eprivati;grazie a questi contributi vengono finanziati progetti e attività descritti nel POF. La scuola è aperta al territorio e collabora con enti locali, associazioni culturali e imprese economiche.
• Miur ( Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) • Rete delle scuole del Casentino • Comune di Poppi • Unione dei Comuni del Casentino • Parco delle Foreste Casentinesi • Famiglie degli studenti • Privati • Rotary Club Casentino • Lions Club Casentino • Parco delle Foreste Casentinesi • Associazione Il Rifugio di Francesco • Oxfam Italia • Cred • Miniconf • Protezione Civile del Casentino e di Arezzo • Associazioni presenti nel Comune di Poppi
o Misericordia o Gruppo Fratres o La Tagliata o Proloco o Avis o Filarmonica o Gruppo Sportivo o Coro Orophonia
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TEMPO SCUOLA
POPPI DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II-‐III CLASSE IV-‐V italiano 8 8 7 inglese 1 2 3 musica 1 1 1 arte e immagine 1 1 1 corpo movimento e sport 1 1 1 storia 3 3 3 geografia 2 2 2 matematica 7 6 6 scienze 2 2 2 I.R.C 2 2 2 mensa 1 1 1 TOTALE 29 29 29
SCUOLA DELL’INFANZIA Entrata: dalle 07.55 alle 9.30 Prima uscita: ore 12.00 dalle ore 13.00 alle 13.30 Seconda uscita: dalle ore 15.40 alle ore 16.00
SCUOLA PRIMARIA POPPI Le lezioni si svolgono dal lunedì
al venerdì con un rientro pomeridiano: 29 ore settimanali
Entrata ore 07.55 Uscita alle 12,55.
Uscita pomeridiana alle 16.30
Scuola primaria Badia
Nell’ambito della flessibilità e dell’autonomia le ore da assegnare alle varie discipline vengono stabilite annualmente considerando il numero degli iscritti e la suddivisione delle classi. La priorità considerata è garantire la divisione delle pluriclassi nelle aree disciplinari linguistiche, matematiche e storico-‐geografiche.
SCUOLA PRIMARIA BADIA
Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato : 27 ore settimanali
Entrata ore 08.20 Uscita alle 13.00
Sabato lectio brevis: uscita alle 12.00
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Elemento caratterizzante la Scuola Secondaria di Poppi è la presenza di due indirizzi: corso ad indirizzo musicale (DM 201/99) e tempo prolungato (art. 3 DM 37/2009). Al mattino le attività sono uniformi, mentre nei pomeriggi le lezioni si diversificano in case alle specificità del corso. v Il corso ad indirizzo musicale prevede due rientri pomeridiani: un giorno gli alunni svolgono prove
d’orchestra con il gruppo, mentre un altro giorno effettuano la lezione individuale di strumento, secondo l’orario concordato con il singolo docente (in base all’orario, su richiesta formalizzata della famiglia, la scuola offre la possibilità di rimanere a mangiare un panino sotto la vigilanza di un operatore). In questo anno, la classe I il martedì svolge lezione d’insieme fino alle ore 16,20 con la possibilità di ritorno a casa utilizzando il servizio scuolabus, in accordo con l’Ente Locale. Gli insegnamenti di strumento sono tromba/trombone, clarinetto, chitarra, pianoforte.
v Il tempo prolungato è caratterizzato da due pomeriggi: nei giorni di martedì e venerdì è attuato il servizio mensa e l’uscita è alle ore 16,20. Il rientro a casa avviene in entrambi i giorni con la possibilità di utilizzare il servizio scuolabus. Il corso offre la possibilità di attuare nei due pomeriggi, per un tempo di lezione di due unità orarie, una vasta gamma di esperienze sotto la forma didattica del laboratorio. La scuola propone, in particolar modo, due esperienze che contraddistinguono il corso: l’attività teatrale e l’attività informatica in laboratorio.
POPPI DISCIPLINE I-‐II-‐III-‐sez.A-‐B
italiano 6 inglese 3
francese 2 musica 2 arte e immagine 2
corpo movimento e sport 2 storia 2 geografia 2
matematica 4 scienze 2
tecnologia 2 I.R.C 1 teatro (pomeriggio, corso prolungato) 2
progetti (pomeriggio, corso prolungato) 2 strumento (corso musicale) 3,30 mensa (corso prolungato) 2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO POPPI
Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato. Entrata ore 08.20 Uscita alle 13.30
Sabato lectio brevis uscita: alle 12.40 Corso a tempo prolungato 36 ore con due pomeriggi, uscita ore 16,30
Corso musicale 30 ore più due pomeriggi
Corso a indirizzo musicale 36 ore
con due lezioni pomeridiane
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TOTALE 36
Per quanto riguarda la Scuola Secondaria di Badia Prataglia, collocata in un contesto montano e forestale, al centro del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, la presenza di pluriclassi determina un’organizzazione improntata supercorsi di apprendimento specifici, caratterizzati da laboratori e attività di ricerca. La scelta dell’istituto è stata improntata dal tentativo di garantire alcune ore di compresenza dei docenti attraverso finanziamenti aggiuntivi.
Scuola secondaria di primo grado Badia
Nell’ambito della flessibilità e dell’autonomia le ore da assegnare alle varie discipline vengono stabilite annualmente considerando il numero degli iscritti e la suddivisione delle classi. La priorità considerata è garantire la divisione delle pluriclassi nelle aree disciplinari linguistiche, matematiche e storico-‐geografiche.
BADIA PRATAGLIA DISCIPLINE I C IIC IIIC
italiano 5 6 5 inglese 3 3 3 francese 2 2 2 Musica + “Sarà banda” 3 3 3 arte e immagine 2 2 2 corpo movimento e sport 2 2 3
storia 2 2 2 geografia 2 2 2 matematica 5 4 4 scienze 2 2 2 tecnologia 2 2 2 I.R.C 1 1 1 Progetto “giornalino” 3 3 3 mensa 2 2 2
TOTALE 36 36 36
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO BADIA PRATAGLIA
corso a tempo prolungato Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato
con due rientri pomeridiani, lunedì e mercoledì: totale 36 ore settimanali
Entrata ore 08.20 Uscita alle 13.20
Uscita pomeridiana alle 16.20
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PRINCIPI FONDAMENTALI
La nostra scuola, in ogni suo ordine, programma l’offerta formativa tenendo conto dei seguenti principi, che richiamano la Costituzione della Repubblica, le carte internazionali sui diritti e le indicazioni ministeriali. Sono questi i VALORI che ispirano ogni nostro processo.
La MISSION dell’istituto, ispirata agli articoli 2 e 3 della Costituzione, consiste di fatto nella concretizzazione dei suddetti valori al fine della realizzazione di diritto allo studio di ogni studente e piena cittadinanza di ciascun alunno in qualità di persona portatrice di diritti-‐doveri nella società.
Uguaglianza
La scuola si adopera per impedire che le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, condizioni psico-‐fisiche e socio-‐economiche possano in qualche modo limitare l’esercizio effettivo del diritto all’istruzione. Uguaglianza significa rispetto e attenzione di ogni forma di differenza che esiste tra le persone, al fine di mettere in luce come la diversità sia un valore e non una discriminazione.
Accoglienza-‐ Inclusione
La scuola si impegna a favorire un efficace inserimento nelle classi iniziali di ogni ciclo e ad accogliere ed integrare gli alunni, con particolare attenzione se adottati e/o di altre culture, realizzando interventi che siano in grado di creare un clima aperto al confronto.
Per questo si propone di: • sostenere gli alunni nella fase di adattamento • favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione • proporre adeguate modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana,
ricorrendo se necessario al mediatore e al facilitatore • mantenere contatti con le famiglie e con gli operatori che seguono lo studente.
Particolare attenzione deve essere prestata alla soluzione delle problematiche eventualmente presenti
relative agli alunni in situazione di handicap/vantaggio. Pertanto l’intervento educativo si propone di: • programmare obiettivi individualizzati a medio e lungo termine e adeguati al soggetto
UGUAGLIANZA
INCLUSIONE-‐ACCOGLIENZA BISOGNI EDUCATIVI
STAR BENE CON SE’ E GLI ALTRI
STAR BENE CON SE’ E GLIUALTRI
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• evitare qualunque atteggiamento di discriminazione, esclusione e/o distinzione • coinvolgere la famiglia nel processo formativo • prendere contatti con gli operatori che seguono lo studente
Cura e attenzione sono riservate alle problematiche relative agli alunni con DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento). L’intervento educativo si propone di: • programmare obiettivi individualizzati adeguati al soggetto • prestare attenzione agli stili di apprendimento specifici • predisporre con famiglie e studenti un PDP (Piano Didattico Personalizzato) con evidenziati
strumenti compensativi e modalità dispensative • coinvolgere la famiglia nel processo formativo • prendere contatti con gli operatori che seguono lo studente
Bisogni educativi
L’istituto pone attenzione ai bisogni di ciascuno studente attraverso varie modalità (verifiche disciplinari e cognitive, colloqui con lo studente, osservazioni sistematiche, incontri con le famiglie…). Lo studente è al centro dell’azione educativa e i docenti definiscono la loro programmazione educativa e didattica ponendo particolare attenzione alle specifiche modalità di apprendimento di ciascuno, ai diversi stili cognitivi, alle situazioni di partenza. Solo questa attenzione ai bisogni di ciascuno permetterà il raggiungimento dei traguardi formativi e il successo scolastico.
Star bene con sé e gli altri
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa e i docenti definiscono le loro proposte in relazione ai bisogni fondamentali dei bambini e degli adolescenti. Particolare cura dedicano alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi e alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola deve essere un luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. L 'istituto comprensivo per il terzo anno consecutivo partecipa al progetto finanziato dall’Associazione onlus Il Rifugio di Francesco che prevede dei colloqui su appuntamento con lo psicologo Ridolfi. Questo progetto è rivolto non solo agli alunni interessati, ma anche ai docenti e ai genitori. Nell’ambito dell’educazione alimentare, la scuola primaria ha previsto degli incontri con un nutrizionista, dott. Galastri, e una pediatra, dott.ssa Mezzetti, che coinvolgeranno anche i genitori degli alunni. Per quanto riguarda l’educazione ambientale l’istituto comprensivo aderisce anche quest’anno al progetto “Un parco per te”, in collaborazione con l’Ente Parco delle Foreste Casentinesi. Il progetto intende sviluppare negli studenti della scuola secondaria di Poppi e Badia, conoscenze antropologiche, storico-‐culturali e naturalistiche, di base e approfondite, affinché risulti fruibile in maniera eco-‐sostenibile e godibile il territorio e l’ambiente nel quale vivono, ovvero il contesto territoriale del Parco delle Foreste Casentinesi. Il percorso prevede per gli alunni di Poppi un laboratorio di teatro, e per Badia un laboratorio di fumetto, con la realizzazione di una rappresentazione teatrale per i primi, di produzione di tavole per i secondi. Il progetto è coadiuvato da un esperto esterno, Giacomo Andreini.
La scuola primaria, con lo scopo di sensibilizzare gli alunni sull’importanza della risorsa acqua, aderisce al progetto coop “H2O”.
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REGOLE E STATUTI
Per meglio determinare i diritti, i doveri e le forme di partecipazione di tutti gli operatori scolastici (alunni,
docenti, Dirigente Scolastico, personale amministrativo, collaboratori scolastici, genitori) la scuola ha
adottato regole e statuti indicati nel Regolamento interno dell’istituto, deliberato dal Consiglio di Istituto.
Il Regolamento interno dell’istituto definisce, attraverso una serie di norme, i diritti-‐doveri degli alunni,
di tutti gli operatori scolastici e delle famiglie.
Allegato 1: Regolamento d’Istituto
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SCELTE FORMATIVE
1. Educare alla cittadinanza attiva e responsabile
2. Sviluppare la capacità di apprendere ad apprendere
3. Educare a saper collaborare
4. Favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi – pedagogici -‐ didattici prescritti dalle Indicazioni
per il Curricolo, per la scuola dell’infanzia, e per il primo ciclo dell’istruzione.
5. Valorizzare i risultati positivi
6. Promuovere il successo formativo prevenendo fenomeni di dispersione scolastica, di bullismo,
garantendo pari opportunità educativo – formative.
7. Agevolare l’inserimento di alunni con cittadinanza straniera con iniziative di pronta accoglienza, di
recupero, di sviluppo, di interazione tra diverse culture.
8. Far star bene gli alunni a scuola
9. Promuovere un inserimento proficuo ed efficace degli alunni diversamente abili, con progetti di
integrazione rispettosi delle specifiche potenzialità e volti ad un graduale sviluppo di competenze
ed abilità in relazione ai vari ambiti educativo – didattici.
10. Favorire un processo formativo unitario attraverso percorsi collegati tra i tre ordini di scuola:
Infanzia, Primaria, e Secondaria Primo Grado
11. Promuovere un sapere unitario
12. Garantire la qualità del servizio scolastico con progetti organici e strutturati, nel rispetto delle
tappe evolutive degli alunni.
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IL CURRICOLO
Il curricolo dell’Istituto si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia (IL SÉ E
L’ALTRO,IL CORPO IN MOVIMENTO,LINGUAGGI CREATIVITÀ ESPRESSIONI, I DISCORSI E LE PAROLE, LA
CONOSCENZA DEL MONDO) e gli apprendimenti disciplinari (ITALIANO, MATEMATICA, LINGUA STRANIERA
INGLESE E/O FRANCESE, EDUCAZIONE MOTORIA, EDUCAZIONE MUSICALE, EDUCAZIONE TECNICA,
EDUCAZIONE ARTISTICA) nella scuola primaria e secondaria di primo grado.
Gli obiettivi di apprendimento sono differenti a seconda dei gradi di sviluppo, per consentire
l’acquisizione graduale dei saperi, proposti con livelli di approfondimento e di complessità crescenti
tenendo conto di una continuità sia verticale che orizzontale, per permettere lo sviluppo della personalità
di ognuno.
La continuità orizzontale si realizza attraverso un’attenta collaborazione fra la scuola e il territorio,
coinvolgendo in primo luogo le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle iniziative di
formazione.
La continuità verticale esprime l’esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario per gli
alunni dai tre ai quattordici anni, attraverso l’elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il
raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione.
Allegato 2: curricolo scuola primaria
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TRAGUARDI SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
ITALIANO
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole, discorsi, fa ipotesi sui significati. Esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, bisogni, argomentazioni e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale che utilizza anche in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie , chiede ed offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definire regole. Si avvicina alla lingua scritta , esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso l a scrittura, anche utilizzando le tecnologie digitali. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi , utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Sperimenta rime, filastrocche, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra suoni e significati. Ha sviluppato l’attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista, riflettere , negoziare significati.
• L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. • Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. • Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. • Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). • Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. • Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
• L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti. • Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo ha un grande valore civile e lo utilizza per apprendere elaborare opinioni. • Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. • Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. • Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. • Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. • È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. • Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
PRIMA E SECO
NDA LIN
GUE
STRANIERE
• L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l’attendibilità e l’utilità. • Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto. • Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato
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PRIMA LIN
GUA STRAN
IERA
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-‐comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. • Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. • Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). • Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. • Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati
• In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. • Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. • Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. • Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva
MUSICA
Il bambino segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo. Sviluppa interesse per l’ascolto della musica di vario genere . Comunica , esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente , attraverso diverse forme di drammatizzazione e rappresentazione. Esplora i primi alfabeti musicali utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli in semplici sequenze sonoro musicali. Scopre la sonorità attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo, oggetti ..
• L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. • Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. • Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. • Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti
•L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. • Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. • È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisate o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. • Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. • Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. • Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
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CORSO
AD INDIRIZZO
MUSICALE
• Saper riconoscere e descrivere gli elementi fondamentali della sintassi musicale, riconoscere generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; • Capacità di collocare in ambito storico-‐stilistico gli eventi musicali praticati; • Produrre e/o riprodurre melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata. • Capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) -‐ gesto -‐ suono; • Uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi -‐ determinati dal controllo della postura e dallo sviluppo senso-‐motorio -‐ sull’acquisizione delle tecniche specifiche; • Capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva. • Esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro, laddove anche l’interpretazione può essere intesa come livello di sviluppo delle capacità creative.
ARTE E IMMAGIN
E
Si esprime attraverso il disegno, la pittura e le altre attività manipolative, utilizza materiale e strumenti , tecnico-‐espressive e creative, esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie
• L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. • Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; • riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. • Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. • Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. • Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.
• L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. • Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; • riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. • Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. • Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. • Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.
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CORPO
MOVIM
ENTO
E SPO
RT
Possiede una buona autonomia personale. Conosce il proprio corpo, le sue diverse parti, lo rappresenta in stasi e in movimento. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori. Controlla il movimento , valuta il rischio en coordina diverse forme di attività motorie con gli altri e con lo spazio.
• L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. • Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-‐musicali. • Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. • Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. • Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-‐fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. • Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-‐sportiva.
• L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. • Utilizza gli aspetti comunicativo-‐relazionali del linguaggio corporeo-‐motoriosportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. • Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. • È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. • È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune.
STORIA
E’ attento alle consegne, si appassiona e porta a termine il lavoro. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata , della settimana. Riferisce eventi del passato recente, sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato. .
• L’alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. • Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. • Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. • Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
• L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. • Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. • Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. • Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. • Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità. • Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni.
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GEOGRAFIA
Individua le posizioni di oggetti , persone nello spazio, usando termini come avanti/ indietro, sopra/sotto , destra/ sinistra segue un percorso su indicazioni verbali.
• L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. • Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. • È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. • Utilizza il linguaggio della geo-‐graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
• L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. • Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda. • È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. • Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. • Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. • Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali le diverse scale geografiche
MATEM
ATICA
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità, utilizza simboli per registrarle, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Padroneggia le sue strategie del contare e dell’operare con i numeri necessarie per eseguire sia misurazioni che quantità.
• L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. • Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. • Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. • Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. • Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.
• L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. • Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. •Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione), grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. • Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. • Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. • Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile.
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SCIENZE N
ATURALE E SPERIM
ENTALI
• L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-‐conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. • Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. • Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. • Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, e produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. • Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore. • Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari
• L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. • Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. • Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; • E’ in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. • Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. • Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; • Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.
TECNOLO
GIA
Si interessa a strumenti tecnologici sa scoprirne le funzioni e i possibili usi
•L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. • Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. • Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali. • Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato. • È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. • Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.
• L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. • Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. • È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. • Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico. • Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. • È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro.
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VALUTAZIONE La valutazione è una componente fondamentale di qualsiasi esperienza educativa ed ha una duplice funzione: da un lato quella formativa che consente agli alunni di essere consapevoli dei progressi conseguiti, rispetto agli obiettivi prefissati, e dei percorsi da seguire per migliorare; dall’altro serve ai docenti per controllare l’efficacia del proprio insegnamento e predisporre eventuali modifiche o percorsi personalizzati.
La valutazione è effettuata individualmente dal docente e collegialmente dal team docenti, dal consiglio di classe e dalla commissione della FS.
Si articola in diagnostica, formativa e sommativa:
• la valutazione diagnostica, come analisi della situazione di partenza con la somministrazione delle prove d’ingresso, individua le capacità, le conoscenze e le abilità dei singoli alunni e consente di elaborare una programmazione che sviluppi percorsi formativi rispondenti alle diverse esigenze;
• la valutazione formativa verifica periodicamente l’efficacia del processo di insegnamento-‐apprendimento;
• la valutazione sommativa valuta, a conclusione del primo quadrimestre e dell’anno scolastico, i livelli raggiunti da ciascun alunno.
Per la valutazione dell’apprendimento, ogni docente somministra verifiche e compie osservazioni sistematiche al fine di misurare conoscenze e abilità in relazione all’attività didattica svolta e per valutare i progressi rispetto ai livelli di partenza. Sono oggetto di osservazione e valutazione anche l’impegno, la partecipazione e il metodo di lavoro.
I dati raccolti attraverso le verifiche delle varie discipline e le osservazioni consentono la formulazione della valutazione dell’alunno. Gli esiti ottenuti sono comunicati alle famiglie tramite colloqui bimestrali e attraverso la scheda di valutazione quadrimestrale.
Sulla base degli esiti della valutazione periodica, l’istituzione scolastica predispone gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero, al sostegno e al potenziamento degli apprendimenti.
Al termine dei tre ordini (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) viene redatta dai docenti, per ciascun alunno, la certificazione delle competenze raggiunte.
Come in tutti gli istituti del primo ciclo, anche nel nostro al secondo e al quinto anno della scuola primaria, in prima secondaria di primo grado e durante l’esame di stato vengono somministrate le prove Invalsi. I risultati ritornano all’istituto che li esamina per un’autovalutazione della propria offerta formativa. La prova Invalsi dell’esame, invece, come prevede la normativa, è parte della valutazione in decimi che concorre al voto finale.
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Anche gli obiettivi comportamentali e disciplinari sono oggetto di sistematica osservazione e si traducono nel voto di condotta attribuito dall’intero Consiglio di classe e/o dal team dei docenti riunito per gli scrutini. La valutazione del comportamento tiene conto in particolare di:
• rapporti con compagni e con insegnanti/adulti • rispetto delle regole • impegno e partecipazione • maturazione socio-‐affettiva.
Allegato 3 : tabelle di valutazione del profitto e del comportamento.
Allegato 4 : quadro valutativo delle competenze e dei comportamenti alla scuola dell’infanzia
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SCUOLA - FAMIGLIA
La trasparenza è un principio sul quale si basa il rapporto scuola – famiglia, secondo quanto prevede la
normativa.
Per facilitare l’accesso alle informazioni sono stati redatti documenti in cui sono riportati:
• l’organigramma degli uffici con relativo orario di apertura al pubblico;
• l’organigramma degli organi collegiali;
• l’organico del personale docente ed ATA;
• l’orario di inizio e termine delle lezioni;
Allegato 5: organigramma
La scuola promuove incontri con le famiglie attraverso:
-‐ assemblee di classe
-‐ colloqui individuali (anche su richiesta dei genitori)
-‐ consigli di classe
Fornisce informazioni attraverso:
-‐ apertura sportello di segreteria per comunicazione con i genitori
I docenti della scuola dell’infanzia incontrano i genitori:
• ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità da entrambe le parti;
• durante le assemblee di inizio anno per l'elezione dei rappresentanti di sezione;
• secondo colloqui individuali quadrimestrali;
• in occasione delle assemblee in prossimità dello scadere delle iscrizioni al nuovo anno scolastico
per le classi ponte.
I docenti della scuola primaria incontrano i genitori:
• ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità da entrambe le parti;
• durante le assemblee di inizio anno per l'elezione dei rappresentanti di classe;
• secondo colloqui individuali quadrimestrali;
• alla consegna del documento di valutazione quadrimestrale.
I docenti della scuola secondaria di primo grado incontrano i genitori:
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• secondo un orario settimanale di ricevimento con copia scritta consegnata alle famiglie;
• durante le assemblee di inizio anno per l'elezione dei rappresentanti di classe;
• secondo colloqui individuali quadrimestrali;
• alla consegna del documento di valutazione quadrimestrale.
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AUTOVALUTAZIONE
Dall’anno scolastico 2010-‐2011 l’istituto Comprensivo di Poppi partecipa al PROGETTO
MINISTERIALE VSQ (VALUTAZIONE E SVILUPPO DELLA QUALITÀ DELLE SCUOLE). Il progetto, condotto in
modo sperimentale, ha introdotto nuovi criteri per riconoscere e valorizzare l’operato della scuola in una
prospettiva di miglioramento. L’iniziativa riguarda la valutazione complessiva del contesto scolastico e
prende in esame una molteplicità di indicatori del funzionamento della scuola. Tale valutazione è
accompagnata da un team di esperti. Inoltre la valutazione è integrata con la verifica del miglioramento
degli apprendimenti degli alunni (valore aggiunto) verificato attraverso le prove Invalsi e il questionario
degli studenti allegato alle stesse.
Il progetto interessa tutte le persone che fanno parte della scuola: il Dirigente Scolastico, i docenti , il
personale Ata, ma anche i genitori e gli alunni. I genitori e gli alunni danno il loro contributo tramite
questionari di soddisfazione alla fine dell’anno scolastico.
Un team interno in questo anno 2012-‐13 ha elaborato il PDM (Piano di Miglioramento) che prevede
tre azioni di seguito elencate:
1. Ridefinizione dei ruoli.
2. Applicazione di un nuovo protocollo di accoglienza per alunni e famiglie con cittadinanza
straniera e per minori adottati.
3. Progettazione didattica e cronogrammi.
Le prime due iniziative intendono incrementare nell’istituto la capacità di sostenere il miglioramento,
come suggerito dalla prima pista del Report VSQ elaborato dagli ispettori che hanno valutato la scuola
nell’anno scolastico 2011-‐12, in quanto si prevede di costituire un nucleo interno di autovalutazione “che
dia sistematicità alle iniziative di autoriflessione, predisponga strumenti e tecniche di indagine, rielabori i
risultati e li porti a conoscenza di tutti i soggetti della scuola”. L’iniziativa permetterà anche di migliorare la
progettazione, come suggerito dalla seconda pista del Report, utilizzando “al meglio l’istituzione delle
funzioni strumentali al fine di costituire gruppi di lavoro” che avranno lo scopo di “progettare le azioni,
creare gli strumenti di intervento, proporre modalità di lavoro, verificare i risultati, rendere conto dei
progressi, far conoscere i risultati”. In particolare la seconda iniziativa mira ad approfondire l’azione
“inclusione”, su cui la scuola intende migliorasi, come ipotizzato nella seconda pista.
La terza iniziativa si richiama alla seconda pista del Report, in quanto intende migliorare la
progettazione attraverso il ricorso sistematico “al confronto e alla collaborazione nella progettazione degli
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interventi didattici, dei mezzi da usare e degli strumenti di valutazione”, oltre che attivare “una
partecipazione degli insegnanti più diffusa” attraverso una progettazione condivisa.
Nel corrente anno scolastico, inoltre, la scuola ha aderito alla FORMAZIONE CAF (COMMON
ASSESSMENT FRAMEWORK) promossa dall’USR della Toscana al fine di diffondere la pratica
dell’autovalutazione nelle scuole attraverso procedure e modalità specifiche di riferimento europeo.
Per mezzo di VSQ e CAF la scuola promuove il miglioramento e la qualità del servizio rivolto a
studenti, famiglie e territorio.
Va ricordato, infine, che la scuola attua annualmente monitoraggi miranti alla rilevazione dei bisogni
e del grado di soddisfazione dell’utenza, in merito alle attività realizzate.
Il riscontro avviene attraverso:
• rilevazioni oggettive
• diario di bordo del Gruppo di Autovalutazione
• diario di bordo delle FS
• questionario docenti relativamente alla ridefinizione delle aree delle FS
• interviste a studenti (Consiglio degli Studenti)
• questionari di soddisfazione dell’utenza (genitori e alunni)
I risultati sono oggetto di analisi e di riflessione da parte degli operatori scolastici, attraverso una apposita
commissione supportata da una FS specifica. Tutti gli operatori della scuola si attivano attraverso il
collegio docenti , gli altri organi collegiali o commissioni specifiche per consolidare i punti di forza e
rimuovere quelli di debolezza, al fine di migliorare la qualità del servizio offerto.
A fin anno i risultati dell’autovalutazione vengono condivisi attraverso organi collegiali, sito della scuola,
specifiche riunioni. Dall’analisi dei punti di forza e dai bisogni emersi viene definito nel mese di settembre-‐
ottobre un Piano di Miglioramento per perseguire la qualità dei servizi offerti.
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FUNZIONIGRAMMA NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
ATA GENITORI
FIDUCIARI PLESSO
STUDENTI
FAMIGLIE
STAKEHOLDER
DIRIGENTE SCOLASTICO coordinamento FS
M. R. MARZENTA FS 1: POF 2012-‐13, linee programmavche POF
2013-‐14, autovalutazione d'Isvtuto
ANTONELLA CECCARELLI
FS 2: convnuità, curricoli vervcali
CARLA PARENTI FS 3: orientamento
ROSA VETTA FS 4: Inclusione alunni ciwadinanza straniera e
alunni adowav,ciwadinanza axva
LUIGI PIEROTTI FS 5: Inclusione alunni diversamente abili con
DSA
LEANDRO FABBBRI FS 6: uvlizzo delle tecnologie -‐ responsabile laboratori
informavci
MARINA BIAGIOTTI FS 7: Valutazione interna ed
esterna degli apprendimenv
ELENA SCALET FS 8: Star bene (educazioni alla salute, ambientale, alimentare, all’affexvità)
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FUNZIONI STRUMENTALI
COMPITI FS COMMISSIONE FS 1 Elaborazione, redazione e
monitoraggio POF 2012-‐13 Progettazione linee programmatiche POF 2013-‐14 Autovalutazione d'Istituto
MARZENTA MARIA RITA
UO 5 fiduciari di plesso: MANUELA ANDREANI -‐Infanzia ELENA TACCONI-‐ Primaria Badia ANDREANI FIAMMETTA-‐ Primaria Poppi LARA ALTERINI-‐ Secondaria Badia TIZIANA CORSINI-‐ Secondaria Poppi
FS 2 Progettazione attività di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria, tra scuola primaria e secondaria di I grado Elaborazione curricoli verticali
CECCARELLI ANTONELLA
UO 3 docenti: NASSINI LUCIANA-‐ Infanzia CIPRIANI MORENA-‐ Primaria DOLFI MANUELA-‐ Secondaria
FS 3 Organizzazione attività di orientamento, in particolare riguardo alla scelta della scuola secondaria di II grado
PARENTI CARLA
UO 3 docenti: NASSINI LUCIANA-‐ Infanzia CIPRIANI MORENA-‐ Primaria DOLFI MANUELA-‐ Secondaria
FS 4 Inclusione alunni con cittadinanza straniera e alunni adottati Progetto “area a forte processo immigratorio” Progetto cittadinanza attiva
VETTA ROSA
UO 2 docenti: ZETTI ELISABETTA-‐ Infanzia ANDREANI DANIELA-‐ Primaria
FS 5 Inclusione degli alunni diversamente abili: coordinamento attività di accoglienza ed inserimento Progettazione e valutazione alunni con DSA Coordinamento GLIS
PIEROTTI LUIGI
UO 2 docenti: CIARCHI SANDRA-‐ Infanzia BERTINI SUSANNA-‐ Primaria CATALANI LUCIANA-‐ Secondaria
FS 6 Promozione, sostegno e coordinamento per l’utilizzo delle tecnologie Responsabile laboratori informatici dell’Istituto Predisposizione e stampa schede di valutazione
FABBRI
LEANDRO
(nessuna unità organizzativa)
FS 7 Valutazione interna ed esterna degli apprendimenti Elaborazione della documentazione su risultati di apprendimento e competenze Analisi risultati prove INVALSI
BIAGIOTTI MARINA
UO 2 docenti: MAESTRINI VIVIANA ROSSI RITA
FS 8 Star bene: promozione delle educazioni alla salute, ambientale, alimentare, all’affettività
SCALET ELENA
(nessuna unità organizzativa)
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AGGIORNAMENTO
Per l’ampliamento dell’offerta formativa, i docenti e il personale scolastico durante l’anno in corso,
partecipano ad attività di formazione usufruendo di esperti interni e/o esterni.
Il Collegio Docenti ha deliberato i seguenti corsi, alcuni dei quali vedono impegnato anche il DS:
• Grammatica Valenziale-‐ Prof. Sabatini (Rete delle Scuole del Casentino)
• Gli apprendimenti nel Quadro di Riferimento Invalsi di Matematica-‐ Prof. Bolondi (Rete delle
Scuole del Casentino)
• Gli apprendimenti nel Quadro di Riferimento Invalsi di Italiano-‐ Prof. Sobrero (Rete delle Scuole
del Casentino)
• Modalità di rilevazione alunni con DSA (Rete delle Scuole del Casentino)
• LIM-‐ corso ministeriale per i docenti della scuola primaria (MIUR e INDIRE)
• ADHD, la didattica speciale per l’iperattività-‐ Dott. Luccherino (Rete delle Scuole del Casentino)
• Mathema-‐ (MIUR, CSA di Arezzo)
• Inglese nella scuola dell’infanzia ((Rete delle Scuole del Casentino)
• Corsi INTE.N.DI-‐ Inte(g)razione nelle Diversità: percorsi formativi e consulenziali per una scuola
promotrice dei processi di inclusione (Oxfam-‐Italia):
1. A partire dai piccoli. educare alla diversità nelle scuole dell’infanzia
2. Adozione e scuola: percorsi didattici per favorire un’accoglienza plurale
3. Passaggi e soste. idee e pratiche per la continuità scolastiche tra le scuole secondarie
4. Indicazioni e strumenti per implementare il “piano di gestione della diversità”
• Corsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro
• MODELLO CAF-‐Common Assessment Framework (USR Toscana)
Il Collegio ha deliberato l’adesione in corso dell’anno ad altre iniziative promosse da associazioni
riconosciute dal MIUR.
Anche il personale non docente è impegnato in corsi professionali:
• Corsi INTE.N.DI-‐ Inte(g)razione nelle Diversità: percorsi formativi e consulenziali per una
scuola promotrice dei processi di inclusione (Oxfam-‐Italia)
• Corso provinciale per le procedure di ricostruzione di carriera (UST, INPS)
• Corsi rivolti al DSGA e promossi dalle scuole della provincia
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INCLUSIONE –ACCOGLIENZA
L’attenzione alla persona fin dal suo ingresso nella scuola dell’infanzia è curato da tutti gli operatori. I primi momenti di inizio delle classi prime è momento di particolare considerazione.
Alcune aree dell’inclusione-‐accoglienza vengono seguite inoltre con specifici percorsi per una piena inte(G)razione degli studenti e delle loro famiglie.
1. CITTADINANZA STRANIERA.
L’istituto ha aderito da alcuni anni al PROGETTO PER AREA A FORTE FLUSSO MIGRATORIO per ottenere fondi ministeriali specifici.
Allegato 6-‐ Progetto per zona a forte flusso migratorio 2012-‐13
Progetto Accoglienza alunni non italiani è rivolto agli insegnanti e al personale della scuola al fine di provvedere in modo adeguato all’inserimento degli alunni non italiani nei tre ordini di scuole. Negli ultimi anni anche l’Istituto Comprensivo di Poppi è stato interessato da un notevole incremento di alunni non italiani di recente immigrazione. Si registra la presenza di numerosi alunni, eterogenei sia per nazionalità, sia per conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti:
§ totale non conoscenza della lingua italiana § conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana § limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche § difficoltà nello studio delle varie discipline § difficoltà nell’inserimento e nell’integrazione
Considerata la situazione concreta di ogni singolo alunno, l’Istituto realizza iniziative atte a: v garantire un’accoglienza adeguata in termini di tempi ed interventi specifici v sviluppare l’acquisizione della lingua italiana come L2 per comunicare (ITALBASE) v sviluppare l’acquisizione della lingua italiana come L2 per lo studio (ITALSTUDIO) v promuovere attività volte a favorire l’integrazione e l’educazione interculturale
Struttura del progetto: Docenti responsabili: la funzione strumentale ed i docenti della commissione intercultura ed integrazione Docenti coinvolti: tutti i docenti dell’ Istituto Comprensivo Personale coinvolto: personale di segreteria e collaboratori scolastici destinatari: gli alunni non italiani e le loro famiglie, i docenti ed i compagni delle classi di inserimento Aree d’intervento 1-‐ Accoglienza -‐ raccogliere informazione e dati sugli alunni e sulla loro storia scolastica -‐ creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all’aiuto di mediatori culturali e di traduttori (altri genitori non italiani presenti nella scuola, connazionali...) -‐ individuare i bisogni specifici di apprendimento
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-‐ realizzare attività di accoglienza, per ridurre l’ansia, la diffidenza, la distanza -‐ acquisire materiali, risorse e testi pressi centri di documentazione e attraverso contatti con altre scuole 2-‐ Alfabetizzazione linguistica Organizzare esperienze linguistiche e coordinare progetti specifici per l’apprendimento della lingua italiana a vari livelli, con particolare attenzione: 1) al linguaggio orale, al fine di: – migliorare l’uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana – arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni 2) al linguaggio scritto, al fine di: -‐ favorire il consolidamento del nuovo lessico di volta in volta acquisito -‐ intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche 3) alla lingua nello studio: -‐ realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti -‐ utilizzare materiale semplificato e facilitato -‐ predisporre attività di recupero o di rinforzo dell’apprendimento, sia a livello individuale sia in piccoli gruppi Obiettivi: -‐ facilitare l’inserimento e l’integrazione -‐ acquisire una discreta autonomia linguistica -‐ agevolare l’apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline -‐ favorire la crescita globale degli alunni non italiani, dal punto di vista cognitivo, sociale ed affettivo Il nostro Istituto dispone di un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, qui di seguito riportato, da mettere in atto all’arrivo di nuovi alunni non italiani. Il protocollo di accoglienza:
• contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati;
• definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; • traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per
l’apprendimento della lingua italiana. Si propone di: -‐ definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza degli alunni figli di immigrati -‐ tracciare le fasi dell’accoglienza a scuola. Il protocollo è uno strumento aperto, che viene integrato e rivisto in base alle esperienze, alle riflessioni sulle esperienze, alla situazione del contesto. Per renderlo attuabile e per monitorare i risultati è stata costituita una Commissione intercultura con il compito di esprimere indicazioni che hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale relativamente al progetto di accoglienza praticato, all’educazione interculturale di tutti gli allievi, al raccordo tra scuola, famiglia e territorio. Nel protocollo d’accoglienza possiamo individuare fondamentalmente quattro fasi: • amministrativo-‐burocratica (iscrizione) • comunicativo-‐relazionale (conoscenza) • educativo-‐didattica (assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come lingua2) • sociale (rapporti con il territorio)
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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZAALUNNI/FAMIGLIESTRANIERE
COSA CHI QUANDO MATERIALI
E STRUMENTI
Accoglienza della famiglia all’atto di ingresso nella scuola ATA-‐Collaboratori scolastici Prima visita per informazioni
o/e iscrizione Cartelli bilingue
Accoglienza e offerta di informazioni sulla scuola, i documenti da presentare, i tempi dell’inserimento dello studente.
ATA-‐personale di segreteria DS
Prima visita per informazioni o/e iscrizione
Documentazione bilingue sulla scuola, POF, etc… Colloquio Documentazione per iscrizione
Approfondimento della conoscenza dell’alunno: • rilevazionedella situazione di
partenza dell’ alunno tramite test d’ingresso (cognitivo, linguistico in L1, matematico, grafico, etc..);
• presentazionedi organizzazione e regole della scuola e dell’ambiente scolastico.
Docente FS/membro Unità Organizzativa dell’ Integrazione e docente della classe di primo inserimento (eventualmente affiancato dal mediatore linguistico-‐culturale).
Una o più giornate nell’arco della prima settimana.
Prove d’ingresso Colloquio con alunno Colloquio con famiglia Mediatore linguistico-‐culturale
Assegnazione dell'alunno/a alla classe di inserimento
DS Docente FS UO docenti di classe
Immediatamente dopo la valutazione delle prove d’ingresso ( possibilmente entro la seconda settimana).
Comunicazione alla segreteria, ai docenti, alla famiglia,all’alunno/a.
Accoglienza dell'alunno/a nella classe Classe d'accoglienza. Il primo giorno di frequenza
dell'alunno/a
Giochi di conoscenza Conversazioni Materiali bilingue Tutoring dei compagni Scaffale Multiculturale
Istituzione di corsi interni di Italiano L2 individuali/piccolo gruppo (in caso di più studenti neoarrivati) per la fase Italiano L2 per comunicare
Docenti (con preferenza, nell’ordine, per quelli di classe, del plesso, dell’I.C.).
Nelle settimane successive all’ingresso del bambino, anche nel corso dell’anno scolastico
Programmazione Materiale specifico di alfabetizzazione in italiano L2 Scaffale Multiculturale
Istituzione di corsi di Italiano per studenti neo arrivati ad opera di personale esterno al fine di prestare soccorso linguistico durante la fase Italiano L2 per comunicare(periodo che riguarda circa i primi due anni di inserimento)
Facilitatori linguistici esterni
Nelle settimane successive all’ingresso del bambino, anche nel corso dell’anno scolastico. Durante il mese di settembre di ciascun anno, in rete con gli altri istituti del territorio
Materiale per l’alfabetizzazione in italiano L2
Raccolta dati presenza alunni/e stranieri e loro analisi
FS e Unità Operativa per Inte(G)razione
A distanza di tre mesi dall’arrivo dell’alunno Scheda predisposta
In progress, monitoraggio e modulazione interventi
La FS, la Commissione, gli insegnanti delle classi interessate.
L’intero anno/percorso scolastico.
Incontri di équipe
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Attenzione alla fase di Italiano L2 per lo studio Docenti disciplinari
Periodo che riguarda circa i cinque anni successivi al primo inserimento (ovvero la fase italiano L2 per comunicare)
Testi facilitati
Testi disciplinari semplificati
Siti web specifici (Centro Come…)
2. ADOZIONE.
Una problematica che sembra interessare ultimamente con maggiore incidenza il nostro istituto (soprattutto nella Scuola dell’infanzia e nella Primaria) è l’inserimento di minori adottati, spesso provenienti da paesi extracomunitari (principalmente Ucraina, Bielorussia, Etiopia, Colombia …) Considerando l’aumento delle adozioni è facile prevedere che prima o poi ogni docente possa incontrarsi con questa realtà che comporta specifici bisogni educativi, soprattutto in fase di accoglienza; nasce quindi l’esigenza di avere a disposizione nuovi strumenti operativi tali da assicurare al bambino, alla famiglia e alla scuola i supporti necessari per un progetto condiviso. Gli insegnanti, desiderosi di affrontare con sensibilità ed efficacia le situazioni più complesse, sono spesso sprovvisti di informazioni chiare e di strumenti adeguati per fronteggiare i problemi relazionali, comportamentali e le difficoltà di apprendimento. Da queste considerazioni è nata l’idea di individuare delle buone prassi utili per l’inserimento scolastico del bambino adottato. Il protocollo propone riflessioni, proposte educative e didattiche sulle caratteristiche dell’esperienza scolastica di questi bambini per costruire un clima favorevole all’accoglienza e all’incontro, promuovendo un atteggiamento positivo, di disponibilità all’ascolto dei bisogni e di collaborazione costante, per individuare buone pratiche comuni. I bambini adottati sono sicuramente portatori di bisogni educativi speciali. Nella loro vita hanno conosciuto una doppia esperienza di perdita: l’abbandono da parte dei genitori biologici e lo sradicamento dal proprio ambiente di vita originario. Il bambino adottato in ambito internazionale NON è un bambino straniero tout court, anche se a volte parla un’altra lingua, proviene da un altro paese e spesso è somaticamente diverso. È un bambino che “emigra da solo” e che non sempre trova il gruppo di accoglienza in grado di conoscere le sue specificità evolutive e individuali, mentre quello immigrato, generalmente arriva in Italia con tutta o parte della sua famiglia. Questo bambino deve adattarsi completamente alla nuova realtà sociale, ivi compresa la lingua, mentre quello immigrato mantiene i legami di tradizione, cultura,religione con la propria etnia anche in Italia. Tutte queste differenze implicano comportamenti, strategie educative e didattiche diversificate. Recependo le indicazioni del DDG n2/I – 8 giugno 2012, intendiamo assicurare l’accoglienza scolastica e la piena integrazione socio-‐culturale di questi studenti, attraverso l’attivazione di buone pratiche standardizzate per mezzo di “protocolli”. Per garantire una buona accoglienzal’istituto si propone di: -‐ Ascoltare la famiglia-‐ Accogliere un bambino adottivo a scuola vuol dire prima di tutto saper accogliere la sua famiglia attraverso un ascolto attento, in quanto i genitori sono osservatori privilegiati, fin da subito, delle fragilità, ma anche nelle potenziali risorse del bambino. -‐ Sostenere la famiglia-‐ Si tratta di sostenere i genitori in quelle che possono essere anche le loro preoccupazioni. Vuol dire, per esempio, studiare insieme quale sia la classe migliore in cui inserire il bambino, tenendo bene a mente che la prestazione cognitiva non è il solo risultato al quale tendere.
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-‐ Guardare i bambini-‐ Porre attenzione mediante l’osservazione constante e continua alla loro condizione fisica, emotiva, cognitiva senza darla mai per scontata né facendosi condizionare da stereotipi sociali. -‐ Valorizzare i bambini-‐ Porre massima attenzione alle loro abilità, anche quando sono poco scolarizzati a causa delle esperienze pregresse, vissute così da creare situazioni positive e di successo. Sarebbe opportuno che l’insegnante fosse accogliente e rispettoso del suo percorso, offrendo al bambino un’immagine positiva di se stesso. -‐ Essere flessibili-‐ Effettuare scelte formative utilizzando tutti gli strumenti che l’autonomia scolastica mette a disposizione (es. scelta della classe di inserimento non corrispondente all’età anagrafica, riduzione temporanea del tempo scuola, se necessario…). -‐ Saper scegliere la classe per l’inserimento: premesso che il bambino adottato che arriva nella nuova famiglia necessita di un tempo per conoscere ed esplorare il nuovo ambiente e soprattutto per strutturare un legame psico-‐affettivo con i nuovi genitori è bene che l’inserimento a scuola avvenga in un momento in cui il bambino è in grado di tollerare la separazione da loro, in modo graduale e progressivo, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione a scuola al momento dell’arrivo in Italia.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZAALUNNI ADOTTATI (generalmente stranieri, ma anche di nazionalità italiana, con specifiche problematiche)
COSA CHI QUANDO MATERIALI
E STRUMENTI
Accoglienza e offerta di informazioni sulla scuola, i documenti da presentare, la progettazione specifica
ATA-‐personale di segreteria DS FS
Prima visita per informazioni o/e iscrizione
Colloquio Documentazione per iscrizione
Conoscenza della storia dell’alunno, contatti con la famiglia, inserimento nella classe
DS Docente/i di classe
Prime settimane di accoglienza
Osservazione del bambino Colloqui con la famiglia
Progettazione specifica che coinvolga il gruppo classe nella fase di accoglienza
Docente/i della classe Alunni Anno scolastico Tutoring
Attività ludico/didattiche
Incontri multidisciplinari
DS Docenti Genitori FS Psicologo Assistente sociale
Quadrimestrali Valutazione dell’alunno
Le azioni descritte vanno ad integrarsi al Protocollo di accoglienza di alunni e famiglie con cittadinanza straniera nel caso di adozione internazionale.
3. DISABILITA’ La scuola ha adottato un PROTOCOLLO ACCOGLIENZA per l’accoglienza e la piena inclusione degli alunni diversamente abili. Finalità
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Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l’inclusione degli alunni disabili, definisce i ruoli ed i compiti di tutti coloro che si occupano della disabilità all’interno delle scuole dell’Istituto Comprensivo, traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e di tutte quelle attività volte a favorire un reale percorso d’apprendimento. Il protocollo viene integrato ed aggiornato periodicamente, in relazione alle esperienze realizzate. L’adozione del Protocollo di Accoglienza degli alunni disabili consente praticamente di attuare le indicazioni normative (L. 104/92 e successivi decreti applicativi, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009). Tale protocollo si propone di:
• definire pratiche condivise di inclusione tra tutto il personale all’interno dell’I.C.; • facilitare l’ingresso a scuola degli allievi disabili e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo
ambiente; • promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed Enti territoriali
(Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione). Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:
§ amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); § comunicativo e relazionale (prima conoscenza); § educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento delle famiglie degli
alunni); § sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la costruzione del
“progetto di vita”). Gli attori del percorso di inclusione scolastica sono:
Le fasi principali del percorso di inclusione scolastica:
§ percorsi in continuità tra ordini di scuole; § pre-‐conoscenza e coinvolgimento della famiglia; § criteri di inserimento alunni disabili nelle classi; § inserimento: osservazione e conoscenza; § rapporti con gli specialisti dell’ASL e predisposizioni di percorsi personalizzati; § stesura PEI e sua attuazione;
§ coinvolgimento del gruppo classe, di tutti i docenti della classe; § coinvolgimento del personale ATA; § verifica e valutazione.
PRIME TAPPE D’INSERIMENTO SCOLASTICO FASI TEMPI ATTIVITÀ PER L’ALUNNO
ALUNNI DISABILI
SCUOLA
FAMIGLIA ASL
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Iscrizione
Entro il termine stabilito da norme ministeriali
L’alunno con la famiglia può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. La famiglia procede con l’iscrizione dell’alunno presso la segreteria della scuola nei termini prestabiliti. La famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi funzionale, l’attestazione di handicap secondo la L. 104/92., l’eventuale attestazione di invalidità.
Condivisione Settembre GLH d’Istituto Accoglienza
Nel corso dell’anno
Durante la prima settimana di scuola vengono preposte una serie di attività rivolte alle classi coinvolte e non solo, finalizzate ad un positivo inserimento nella nuova scuola. Successivamente vengono contattati gli operatori ASL, costruito un primo percorso didattico, mentre proseguono le fasi del progetto di accoglienza predisposto.
FASI OPERATIVE PER L’INCLUSIONE Al momento dell’iscrizione la scuola effettua, con l’aiuto della famiglia e degli eventuali educatori (asilo nido) o insegnanti (ordini di scuola precedentemente frequentati) un’indagine conoscitiva dell’alunno per raccogliere informazioni, le più chiare ed omogenee possibili; Ai primi di settembre si riunisce il GLH d’Istituto per conoscere tutti i bisogni educativi derivanti da eventuali alunni disabili che arrivano nella scuola e per esprimere il proprio parere circa l’assegnazione dell’organico di diritto. Il GLH d’Istituto è composto da: il Dirigente Scolastico, un rappresentante dei genitori, un docente di sostegno ed un docente curricolare. Nel mese di settembre l’insegnante di sostegno insieme agli altri docenti della classe/o sezione esaminano i documenti trasmessi dalla famiglia e/o dall’asilo nido eventualmente frequentato e si scambiano le prime informazioni:
v Diagnosi Funzionale. v Criteri per facilitare il processo di inclusione (ruolo dell’insegnante di sostegno, presenza di un
eventuale operatore socio educativo, partecipazione alla vita scolastica attraverso l’uso di mediazioni o mediatori; ecc.).
v Incontro con la famiglia e l’ASL. v Analisi delle risorse e della situazione di partenza.
Nei mesi di settembre ed ottobre il Consiglio di Classe effettua le prime osservazioni e programma le attività di accoglienza dell’alunno disabile, prestando particolare attenzione al coinvolgimento di tutti gli allievi, predisponendo attività che prevedono la valorizzazione di tutte le diversità viste come fonte di crescita e ricchezza per tutti. Entro il mese di novembre, dopo l’analisi della situazione di partenza e in seguito alle varie osservazioni effettuate, l’insegnante di sostegno predispone una bozza del Piano Educativo Individualizzato, che verrà condiviso ed integrato dal Consiglio di Classe. Nel mese di novembre viene effettuato il primo GLH di classe con tutte le componenti previste dalla normativa vigente: famiglia, insegnanti di classe, dirigente scolastico, ASL ed eventuali operatori socio educativi. In questo incontro:
§ condivisione del PEI con la famiglia e gli operatori dell’ASL; § scambio di informazioni tra tutte le varie componenti; § predisposizione delle indicazioni di strategie d’intervento condivise; § presentazione della programmazione, indicando se si tratta di programmi differenziati o
personalizzati; § definizione dell’orario delle varie materie di studio e delle modalità d’intervento (momenti di
attività individuale in rapporto 1:1 con l’insegnante specializzato, presenza del docente di sostegno in classe ecc.);
§ indicazioni delle modalità di valutazione-‐ in questa sede sarà necessario chiarire che, per gli alunni che seguono un percorso differenziato, la valutazione deve essere rapportata agli
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obiettivi esplicitati nel PEI e non a quelli previsti dai curricoli ministeriali, mentre per i percorsi personalizzati la valutazione sarà positiva solo se saranno raggiunti gli obiettivi minimi fissati per ogni disciplina per la programmazione di classe.
Nei mesi di febbraio – marzo si terrà un altro incontro di GLH tra la famiglia, l’ASL e la scuola per verificare i risultati ottenuti, per condividere eventuali aggiustamenti del PEI, per esplicitare esperienze e strategie educative, per orientare i futuri processi di apprendimento ed educativi. Nei mesi di maggio e giugno si effettuerà l’ultimo incontro di GLH, per fare il punto della situazione e per esplicitare, attraverso la relazione finale, il processo di crescita dell’allievo disabile. Durante tutto l’anno scolastico gli insegnanti utilizzeranno il massimo grado di flessibilità rispetto alle caratteristiche dell’allievo disabile e alle dinamiche che si svilupperanno, modificando, quando necessario, il percorso formativo in itinere. Momenti di passaggio tra la scuola dell’infanzia e quella primaria e tra quest’ultima e la scuola secondaria di primo grado. Particolare attenzione verrà data per garantire un percorso di crescita il più possibile sereno e significativo. Si prevedono incontri con gli insegnanti degli altri gradi di scuola per avere una visione più esaustiva dell’alunno disabile e per approntare percorsi d’apprendimento reali e che possano essere inclusi nel progetto di vita dell’allievo.
PERSONE DI RIFERIMENTO PREPOSTE ALL’ORGANIZZAZIONE PER L’INCLUSIONE: RUOLI – COMPITI
PERSONALE
COMPITI
Dirigente scolastico
-‐consultivi e di raccordo; -‐formazione delle classi; -‐assegnazione docenti di sostegno; -‐rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia,ASL…).
ALUNNIO DISABILE
-‐ Diagnosi funzionale -‐ Profilo Dinamico Funzionale
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PROGRAMMAZIONE
PER OBIETTIVI MINIMI Sono obiexvi minimi delle singole discipline (non è la
programmazione differenziata).
DIFFERENZIATA Prevede intervenv educavvi e didaxci
adeguav alle potenzialità riscontrate.
La documentazione differenziata è rivolta ad alunni con disabilità psichica e, in rari casi, ad alunni con disabilità sensoriale.
Nei confronv degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, vene conto degli obiexvi prefissav nel Piano Educavvo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l’alunno disabile obiexvi formavvi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsv per i diversi vpi di scuola, gli insegnanv di classe valutano comunque i risultav dell’apprendimento con l’awribuzione di giudizi o di vov relavvi esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali giudizi o vov hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fawa menzione in calce alla scheda di valutazione o alla pagella (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90).
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Docente di sostegno
-‐partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione di tutta la classe; -‐svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici; -‐tiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali;
Docente curricolare
-‐accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione; -‐partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata; -‐collabora alla formulazione del PEI e successivamente predispone interventi personalizzati e consegne calibrate per l’alunno disabile soprattutto quando non è presente il collega specializzato;
Collaboratori scolastici
-‐su richiesta aiuta l’alunno negli spostamenti interni, in mensa, nei servizi. Tale compito è obbligatorio e oggetto d’incentivazione, tenendo conto che l’alunno non può essere lasciato alla custodia del personale A.T.A.
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO
DIAGNOSI FUNZIONALE
Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di una possibile evoluzione dell’alunno certificato.
Operatori ASL o specialisti privati con opportuna vidimazione dell’ASL
All’atto della prima segnalazione.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo didattico e socio-‐affettivo (in base alle linee guida degli accordi di programma).
Operatori socio-‐sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12, commi 5° e 6° della L. 104/92).
Viene aggiornato alla fine della Scuola d’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e durante la Scuola Secondaria di secondo grado.
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
E’ il documento nel quale sono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie.
Gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, operatori enti locali e i genitori dell’alunno.
Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico (fine novembre).
VERIFICA IN ITINERE
Riscontro delle attività programmate nel PEI con eventuali modifiche.
Insegnanti di sostegno e curricolari.
A metà anno scolastico (fine gennaio).
4. DSA
Progetto DSA è rivolto agli studenti con certificazione DSA e alle loro famiglie, nonché agli insegnanti al fine di provvedere ad una adeguata formazione professionale, alla creazione/condivisione di materiale specifico, alla predisposizione di documenti. Il nostro istituto ha una FS con apposita commissione e referenti specifici che si occupano dell’area.
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La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA". Le linee guida del 2011 definiscono i sistemi di riconoscimento e di certificazione, descrivono le misure compensative e le modalità dispensative da adottare in ogni ordine e grado dell’istruzione. L’istituto da anni partecipa ad un progetto specifico condotto in rete con gli altri istituti del Casentino al fine di garantire il diritto allo studio degli alunni con DSA mediante molteplici iniziative e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico. Allegato 7-‐ Progetto DSA di rete Dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia sono riconosciuti disturbi specifici di apprendimento, denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana:
dislessia-‐ disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
disgrafia-‐ disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. disortografia-‐ disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
discalculia-‐ disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. L’attenzione della scuola persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola comunica alle famiglie interessate, affinchè queste possano procedere a interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi di DSA degli studenti. La diagnosi e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente al fine di predisporre opportuni interventi. Attraverso il progetto specifico, ogni anno nella classe II della scuola primaria i docenti referenti somministrano agli alunni dei test specifici. Sotto la consulenza della Dott.ssa Michela Guffanti è possibile evidenziare precocemente casi di probabili DSA al fine di indirizzare le famiglie al controllo specifico. L’istituto ogni anno provvede alla formazione degli operatori della scuola predisponendo programmi di formazione del personale docente di ogni ordine e grado e dirigenziale delle scuole, pertanto è assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. Nella pratica didattica la scuola applica misure educative e didattiche di supporto per gli studenti con diagnosi di DSA: hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità
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didattica, definiti nello specifico Piano Didattico Personalizzato (PDP) dello studente. Gli interventi tendono a garantire:
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero; d) attenzione nel processo di valutazione, come disposto dalla normativa, con appositi accorgimenti in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione.
Il PDP, predisposto dall’istituto in un duplice modello per la scuola primaria e per la scuola secondaria, viene steso partendo dalla diagnosi dal Consiglio di Classe/team docente. Successivamente, entro il mese di novembre, attraverso un incontro formale con docenti, DS, famiglia e studente viene firmato e successivamente applicato. Nel mese di febbraio-‐marzo attraverso un secondo incontro il gruppo provvede al monitoraggio del documento, per opportune modifiche, se necessario. Se lo studente deve sostenere l’esame conclusivo del primo ciclo, nel mese di maggio il documento viene integrato con un allegato specifico per la commissione d’esame dove vengono definite le modalità di svolgimento delle prove scritte e orali (come prevede la normativa) e attraverso un terzo incontro condiviso con famiglia e studente.
Allegato 8: PDP Primaria, PDP Secondaria e linee guida di compilazione
Attraverso il Centro Territoriale Sostegno del Casentino (presso l’IC di Soci) sono offerti agli studenti materiali specifici, in particolare:
v software per la letto scrittura v software per la costruzione di mappe concettuali
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CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO.
L’attenzione alla CONTINUITÀ si propone il fine principale di agevolare per gli alunni il passaggio fra un ordine di scuola e l’altro. Intende inoltre favorire il confronto tra i docenti relativamente alle rispettive esperienze educative e didattiche al fine di costruire un curricolo verticale.
Durante l’anno scolastico saranno realizzati incontri fra docenti e percorsi per gli alunni per curare il passaggio tra la scuola dell’infanzia e la primaria e quello tra la primaria e la secondaria di 1° grado. Tali incontri coinvolgeranno inizialmente tutti gli insegnanti dell’istituto per istaurare un confronto dialettico e favorire la conoscenza reciproca delle peculiarità delle classi nelle quali si opera, nonché una comparazione su programmi, contenuti e metodologie proprie di ciascuna scuola, allo scopo di strutturare attività che si pongano nell’ottica della continuità.
In un secondo momento gli incontri saranno circoscritti alle classi-‐ponte e gli insegnanti direttamente coinvolti (con la collaborazione dei docente con funzione strumentale preposti alla “Continuità” e alla innovazione didattica) elaboreranno le prove per valutare le competenze in uscita, al fine anche della formazione delle classi successive.
Durante l’intero anno scolastico sarà svolto un progetto in verticale di educazione motoria, che coinvolgerà le insegnanti le rispettive insegnati delle classi quinte e delle classi prime della scuola secondaria di Poppi con i rispettivi alunni. Saranno inoltre realizzate visite delle classi quinte alla scuola secondaria con partecipazione a lezioni condivise.
Per consentire ai bambini di affrontare con serenità il passaggio dalla scuola dell’infanzia a quella primaria, le docenti concorderanno attività condivise, avvalendosi di storie, personaggi, esperienze vissute. Partendo dalla individuazione di un racconto/storia, saranno predisposte attività mirate alla valutazione delle competenze in uscita riguardo i seguenti prerequisiti: ascolto – comprensione -‐ concetti topologici -‐ colori – schema corporeo. I bambini porteranno il loro bagaglio di esperienze svolte alla scuola dell’infanzia e lo stesso racconto/storia sarà ripreso i primi giorni dell’anno scolastico alla scuola primaria, per rappresentare un ponte ideale che colleghi le due scuole. Sarà inoltre realizzata una visita degli alunni alla scuola primaria, durante la quale i “piccoli” saranno accolti dai “grandi” della classe quinta: questi assumeranno la funzione di tutor e li guideranno alla conoscenza della nuova scuola.
Il primo giorno del nuovo anno scolastico sarà posto in essere una attività di accoglienza programmata dalle insegnanti di classe, le quali, in collaborazione con le insegnanti della scuola dell’infanzia predisporranno attività specifiche, volte a prestare particolare cura sia al momento dell’ingresso nella scuola primaria, che al successivo inserimento.
• Attività di continuità 2012-‐2013 tra scuola dell’infanzia – scuola primaria: a) “I grandi raccontano…”. I bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia,
visiteranno per la prima volta la scuola primaria e ascolteranno il racconto dei ragazzi di classe V che parleranno delle caratteristiche della scuola primaria e risponderanno alle loro domande.
b) Le insegnanti delle attuali V e quelle dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia si incontreranno per definire attività di continuità successive tra le due scuole
• Attività di continuità 2012-‐2013 tra scuola primaria – secondaria di primo grado:
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a) Gli alunni della classe I secondaria presenteranno in occasione del Natale un piccolo spettacolo teatrale rivolto alle classi V
b) Gli alunni del Corso musicale presenteranno il Concerto di Natale nell’auditorium della scuola primaria per le classi V.
c) Gli alunni delle classi V parteciperanno al Concerto di Natale della scuola secondaria. d) Progetto di educazione motoria-‐ continuità classi V con l’insegnante Elisa Zuccari e) Realizzare un incontro fra una rappresentanza delle classi I della scuola secondaria e gli alunni
delle classi V, per rispondere alle loro domande e illustrare le caratteristiche che più li interessano.
• Incontri per discipline (ambito linguistico e matematico) fra insegnanti delle classi V della scuola
primaria e quelli delle prossime I della scuola secondaria, per confrontarsi sulle rispettive esperienze e per programmare interventi condivisi nell’ottica della continuità.
L’ORIENTAMENTO mira al graduale sviluppo delle capacità di operare scelte e di costruire il proprio percorso di vita. Si realizza in tutti e tre gli ordini di scuola attraverso attività volte a individuare attitudini e potenzialità di ciascun alunno; a queste si aggiungono, nella scuola secondaria di primo grado, attività orientative di informazione che nel corso del triennio guidano gli alunni nella scelta consapevole dei successivi percorsi di studio.
L’orientamento è sempre più un processo continuo che segue l’individuo lungo tutto l’arco della vita; riguarda gli studenti all’ingresso nel 2° ciclo di istruzione e nella prosecuzione degli studi universitari, riguarda i giovani in cerca di prima occupazione, ma anche gli adulti poiché le trasformazioni delle attività produttive e del mercato del lavoro richiedono ormai continui cambiamenti e riconversioni. In tale contesto sviluppare competenze orientative costituisce una priorità della scuola, una modalità educativa perma-‐nente, da guidare in una prospettiva di long life learning.
L’istituto ha messo in atto uno specifico progetto pluriennale “Per una scelta consapevole della scuola superiore”.
Finalità progettuali ed educative: • porre in essere attività affinché gli studenti possano pervenire ad una scelta, consapevole e
oculata, della scuola superiore, al fine di prevenire fenomeni di insuccesso scolastico • promuovere competenze orientative in chiave di progettazione esistenziale; in particolare: • analizzare introspettivamente il proprio essere per comprendere interessi autentici e potenzialità • pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, professionale, sociale • orientare le proprie scelte verso una progettualità esistenziale • elaborare, esprimere, argomentare un proprio progetto di vita A tal fine: • dotare l’istituzione scolastica di figure professionali con competenze specifiche in materia di
orientamento • fornire all’utenza opportunità formative e informative in materia di orientamento con l’obiettivo di
rinsaldare il patto formativo scuola/studente/genitori • raccordare l’istituzione scolastica con le scuole superiori del territorio con l’obiettivo di realizzare
attività di orientamento condivise e in sinergia • raccordare l’istituzione scolastica con il territorio nelle sue molteplici realtà nella prospettiva di un
piano formativo integrato L’azione dell’orientamento implica il coinvolgimento degli alunni, dei genitori e di tutto il Consiglio di Classe.
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PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:
LE SCELTE EDUCATIVE
La progettazione dell’Istituto Comprensivo di Poppi si svolge attraverso grandi direzioni che raccordano in senso verticale ed orizzontale le azioni educativo-‐didattiche dei tre ordini di scuola. Tali direzioni rappresentano interventi a “grandi maglie” che indirizzano la progettazione della scuola: le assi direttive, la prima delle quali suddivisa in competenze chiave per la cittadinanza: ASSE 1 -‐COMPETENZE CHIAVE PER L’EDUCAZIONE PERMANENTE
AZIONE 1-‐ Comunicazione nella madrelingua AZIONE 2-‐ Comunicazione nelle lingue straniere AZIONE 3-‐ Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia AZIONE 4-‐ Competenza digitale AZIONE 5-‐Imparare ad imparare AZIONE 6-‐ Competenze sociali e civiche AZIONE 7-‐ Consapevolezza ed espressione culturale. AZIONE 8-‐ Competenza motoria
ASSE 2 – ACCOGLIENZA E INCLUSIONE ASSE 3 – ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ ASSE 4-‐ COMPETENZA AMBIENTALE-‐ECOLOGICA All’interno delle singole assi direttive sono raccordati progetti, laboratori e uscite didattiche nei quali si sviluppano abilità, conoscenze e competenze.
ASSE 1 -‐COMPETENZE CHIAVE PER L’EDUCAZIONE PERMANENTE Tenendo conto principalmente degli otto ambiti delle competenze chiaveper l’educazione permanente individuati nelle Raccomandazioni dell’Unione Europea nel 2006, la progettazione dell’istituto intende perseguire le competenze necessarie alla cittadinanza nel mondo contemporaneo. Le azioni sono articolate all’interno degli ambiti di competenza1. AZIONE 1-‐ Comunicazione nella madrelingua
Progetto-‐Edizione straordinaria! (Primaria Poppi, classi IV)
Partendo dal libro di narrativa, la curiosità di un bambino diviene una notizia da prima pagina per milioni di lettori, la classe diverrà la redazione di un giornale con compiti da svolgere (reporter, illustratori, grafici , fotografi, correttori di bozze …) e tempi da rispettare. Un lavoro di squadra per produrre un giornalino di fine anno in cui raccogliere esperienze, ricordi, emozioni e notizie. In questo progetto le insegnanti saranno affiancate da un giornalista sia per la programmazione che per la realizzazione del giornalino. Il progetto si propone i seguenti obiettivi:
• Migliorare la consapevolezza della parola scritta come espressione • Sviluppare la collaborazione
1 Gli otto ambiti di competenza vedono sole due eccezioni rispetto al documento europeo: la competenza “spirito di imprenditorialità” non è stata considerata, in quanto implicita in ogni azione di orientamento rivolta agli studenti; è stata aggiunta la “competenza motoria” in quanto implica azioni specifiche miranti a costruire una ben definita competenza.
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• Favorire il senso di responsabilità • Utilizzare programmi di videoscrittura e videografici
Il prodotto finale è un articolo giornalistico da pubblicare nel giornalino della scuola.
Progetto-‐Lo Sparginotizie (Secondaria Badia) Il laboratorio è al suo terzo anno di attuazione, Il lavoro consiste in due fasi: una fase di ricerca delle informazioni, di indagine degli Argomenti; e una fase di scrittura e revisione degli articoli e di impaginazione. Verranno inoltre offerti dei momenti di lettura e approfondimento di un quotidiano, per offrire una panoramica generale sulla struttura del giornale e del linguaggio specifico utilizzato. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Conoscenza delle diverse tipologie di quotidiano e degli elementi che caratterizzano un articolo • Capacità di ideare, progettare e realizzare un articolo • Acquisizione di autonomia in situazioni di apprendimento collaborativo
Verranno realizzati due numeri del giornalino Lo Sparginotizie, uno a dicembre e uno a giugno: la prima uscita sarà on line, mentre per la seconda si prevede di stampare una copia cartacea da distribuire alle famiglie.
Progetto-‐ Campionato di giornalismo-‐ “La Nazione” (Secondaria IIA-‐IIB-‐III B, I-‐II e III C) Gli alunni scrivono articoli di giornale per il quotidiano “ La Nazione” partecipando al concorso “ Giornalisti in classe” Il progetto si propone i seguenti obiettivi:
• Avvicinare gli alunni alla lettura dei quotidiani • Attraverso la scrittura individuale e di gruppo, stimolare la classe a trasformarsi in un
gruppo vero per giungere alla produzione di un unico elaborato, espressione dei vari contributi degli alunni.
Progetto-‐ Il fumetto(Secondaria Badia)
Il laboratorio intende valorizzare le potenzialità didattiche e comunicative del fumetto, attraverso un’immersione creativa nel linguaggio, unendo attività pratiche e teoriche. Per la sua immediatezza comunicativa e per l’utilizzo di parola e immagine, il fumetto rappresenta lo strumento ideale per affrontare con i ragazzi temi importanti e complessi. Il laboratorio si svolge a classi aperte e verte sull’approfondimento della tecnica del fumetto, sia da un punto di vista grafico che linguistico. Dopo una prima fase di approccio di conoscenza delle tecniche fumettistiche, si procederà alla stesura di tavole disegnate dai ragazzi. Il progetto vuole conseguire i seguenti obiettivi:
• Far conoscere e utilizzare il linguaggio del fumetto • Accrescere la conoscenza di tecniche di comunicazione per immagine • Incrementare pratiche di lettura, scrittura e produzione iconica • Stimolare la produzione di materiale originale • Stimolare la lettura di testi a fumetti
Verrà proposta la sceneggiatura di un’intera storia legata a tematiche ambientali, da esporre durante la festa di fine anno. I ragazzi saranno in grado di costruire le vignette, i dialoghi, le intere tavole che acquisteranno il valore di insieme di un lavoro collettivo.
Progetto-‐ Video fumetto (Primaria Poppi, classi I e II)
Il progetto riguarda una collaborazione con gli esperti del CRED impegnati in una vera e propria opera di aggiornamento rivolta ai docenti interessati sulla tecnica del video fumetto. Le insegnanti guideranno i bambini nella lettura e nell’analisi di un testo di narrativa. Il disegno e la produzione di fumetti verranno successivamente montati in un video che sarà presentato dai bambini stessi e proiettato a fine anno scolastico. Gli obiettivi per gli studenti:
• Analizzare un testo (struttura, personaggi, ambienti…) • Disegnare una storia in sequenze • Scrivere fumetti • Presentare il proprio lavoro ad un pubblico di adulti
Gli obiettivi per gli insegnanti: • Acquisire la tecnica del video fumetto • Essere di agire in modalità autonoma per il prossimo anno scolastico
Progetto-‐Topi di… biblioteca!(istituto, in particolare Primaria e Secondaria Poppi)
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La presenza di un docente-‐bibliotecario nelle ore di lezione del mattino, distribuite tra il plesso della scuola primaria e della scuola secondaria di Poppi, permette un flusso continuo di studenti alle due biblioteche dell’istituto. Il docente elabora report su libri maggiormente letti, individua e premia i lettori più assidui motivando la lettura “libera”degli studenti. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Portare e guidare i ragazzi ad “amare” lettura • Fare della lettura un piacere da coltivare in modo libero (si veda Decalogo del buon lettore di D. Pennac) • Incrementare gli interessi personali in merito ai generi letterari • Conoscere le recenti pubblicazioni dell’editoria per ragazzi • Conoscere autori, generi tipologici di testo
Progetto-‐ Latino ( Secondaria Poppi III A-‐B)
È attivato il progetto facoltativo nelle ore pomeridiane, per due ore, a scadenza settimanale. Il corso è di primo livello nella prospettiva della prosecuzione degli studi nei licei da parte degli allievi interessati. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Storia della lingua italiana e sua evoluzione • Potenziamento della sintassi semplice in vista dei corrispondenti “casi” della lingua latina • Conoscenza della etimologia delle parole
Il prodotto finale consiste in biglietti di auguri in lingua, cartelloni, schede etimologiche. Al termine verrà consegnato un attestato. AZIONE 2-‐ Comunicazione nelle lingue straniere
Progetto-‐ Inglese giocando (Infanzia)
L’esperto d’inglese, in collaborazione con le insegnanti di sezione, cercherà di avvicinare in modo semplice e divertente i bambini alla lingua inglese e alle sue tradizioni, attraverso filastrocche, canzoni, giochi, lettura d’immagini, audiovisivi, animazioni ed interazioni. La metodologia privilegia scambi comunicativi con i compagni e con l’insegnante. Il progetto prevede due ore settimanali da suddividere nel seguente modo: 30 min. 1°sezione 3anni 30 min. 2° sezione 4anni 1 ora 3° sezione 5anni Il progetto si indirizza ai seguenti obiettivi: 1 -‐ Affrontare con curiosità crescente una lingua diversa dalla propria e sperimentare forme diverse di espressione linguistica 2 -‐ Ascoltare, comprendere e riprodurre parole e suoni diversi dalla madre lingua 3 -‐ Associare stimoli visivi ed uditivi 4 -‐ Apprezzare una lingua diversa dalla nostra Il prodotto finale è l’esibizione degli studenti durante la festa di fine anno scolastico.
Progetto-‐ L’inglese in parola ( scuola Primaria VA-‐VBsecondaria Poppi IIA-‐IIB-‐IIC-‐IIIA-‐IIIB-‐IIIC) Il progetto si propone di potenziare la lingua inglese parlata con lo scopo di preparare gli alunni a sostenete una semplice conversazione in lingua. L’intervento del lettore rappresenta una ulteriore opportunità di approfondimento, soprattutto a livello orale. L’intervento riguarda gli studenti delle classi V della scuola primaria, delle classi II e III della scuola secondaria di primo grado. L’azione del docenti di lingua viene affiancata nel II quadrimestre dal lettore secondo i seguenti obiettivi:
• Saper sostenere una breve conversazione in lingua inglese • Acquisire sicurezza e padronanza nell’esprimersi in lingua diversa dalla lingua madre
I prodotti finali attesi consistono in: • Possibilità di sostenere l’esame del Trinity College of London (scelta facoltativa degli studenti su segnalazione
del docente di classe) • Realizzazione di una breve guida in inglese su di una corretta alimentazione
Progetto-‐ Certificazione Trinity(scuola Primaria VA-‐VB secondaria Poppi IIA-‐IIB-‐IIC-‐IIIA-‐IIIB-‐IIIC)
L’esame di certificazione esterna del Trinity College of London è un’attività facoltativa. Prevede un colloquio individuale in lingua inglese con un esaminatore esterno di madrelingua inviato direttamente dal Trinity College of London. Il colloquio avrà la durata di 5 o 6 minuti, a seconda del “GRADE”, consisterà in argomenti legati al vissuto degli studenti.
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Nel corso dell’anno scolastico, verranno programmate attività di potenziamento e simulazioni dell’esame che coinvolgeranno gli insegnanti e gli alunni interessati. Il prodotto atteso consiste nel conseguimento del diploma rilasciato dal Trinity College of London e nella partecipazione alla cerimonia di consegna del medesimo, organizzata dall’istituto.
AZIONE 3-‐ Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Attività-‐ Giochi d’autunno(Scuola SecondariaI-‐A-‐B-‐C II-‐III A-‐B)
Anche in questo anno il nostro istituto aderisce all’iniziativa dell’Università Bocconi “Giochi d’autunno” per favorire nei ragazzi un approccio positivo verso la matematica. A questo proposito gli studenti delle classi I, II e III possono aderire in modo volontario partecipando alla “gara” che avverrà sotto la direzione del responsabile di istituto martedì 20/11/2012, data fissate per tutte le scuole italiane. Per l’organizzazione sono seguite le procedure descritte nel il sito http://matematica.unibocconi.it/giochi-‐matematici/giochi-‐dautunno. La prova si terrà presso l'istituto comprensivo di Poppi e durerà 90'. Una volta ultimata la prova, gli elaborati verranno inviati alla Bocconi che ci comunicherà i nominativi dei primi 3 classificati. L’obiettivo che si intende perseguire è il seguente:
• promuovere l'amore per la matematica e il gusto al gioco matematico L’attività rientra nel potenziamento della disciplina logico-‐matematica, puntando a sviluppare tra gli studenti le
eccellenze. A fine anno scolastico i vincitori saranno premiati con un riconoscimento simbolico all’interno di una cerimonia.
Uscite didattiche e visite di istruzione
L’istituto per consolidare le conoscenze scientifiche e tecnologiche organizza uscite sul territorio, in particolare a Ecomusei del Casentino :
• Museo della castagna a Ortignano Raggiolo per conoscere i passaggi dalla seccatura alla produzione della farina
• Filanda di Soci per conoscere la procedura del passaggio dalla materia prima al prodotto finito, in particolare in un’arte che caratterizza il nostro territorio
• Bottega del bigonaioa Moggiona per conoscere usi e tradizioni degli antichi mestieri • Visita guidata al Centro di Documentazione sulla guerra e sulla Resistenza di Moggiona e escursione lungo la
linea Gotica per approfondireil quadro storico della Resistenza attraverso fonti di documentazione e testimonianze locali
• Planetario di Stia per conoscere con l’ausilio degli operatori planetaristi le varie costellazioni,i principali moti delle stelle, la Luna, il Sole, i pianeti e imparare a orientarsi con le stelle.
Anche i viaggi di istruzione sono occasione di conoscenza specifica.
Progetto-‐EnergicaMente (Secondaria, classi III) Il progetto prevede l’intervento di un esperto esterno per tre incontri di 2 ore ciascuno per un totale di 6ore in ogni classe terza. L’obiettivo, sviluppato all’interno della conoscenza tecnologica, mira a:
• diffondere una cultura verso il risparmio energetico all’interno della comunità scolastica • coniugare gli aspetti educativi con quelli della sostenibilità ambientale • contribuire a migliorare gli stili di vita • informare i giovani e le loro famiglie sulle tecnologie che utilizzano le energie rinnovabili.
AZIONE 4-‐ Competenza digitale
Progetto-‐ Io gioco al computer (Infanzia)
“Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità”(INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA ). Le procedure automatizzate di autocorrezione, possibili tramite conferme visive e sonore consentono ai bambini di sviluppare autostima e fiducia nelle proprie possibilità. Per il progetto vengono utilizzati in particolare due programmi: 1)“SLANG” formato da quattro componenti ordinate secondo un criterio di difficoltà crescente (sulla base delle esigenze ed abilità individuali), attraverso le quali il bambino ASCOLTA stimoli uditivi, uguali -‐ diversi – simili per assonanza ( con , o senza immagine) e SELEZIONA le risposte. I dati relativi ai risultati ottenuti al termine del gioco vengono visualizzati graficamente. 2) “AMICI” attraverso le foto dei bambini è possibile riconoscere, abbinare all’immagine il NOME CORRISPONDENTE, oppure giocare al PUZZLES delle foto dei singoli bambini suddivise in pezzi secondo una difficoltà
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crescente. In entrambi i casi il gioco sarà proposto a piccoli gruppi, poi individualmente fino ad arrivare ad una gestione autonoma dei singoli bambini . Gli obiettivi previsti sono i seguenti:
• Avviare i bambini verso una prima alfabetizzazione nell’uso del computer come aiuto educativo e strategia di sostegno alle comuni attività scolastiche.
• Favorire la capacità di focalizzare l’attenzione • Migliorare la coordinazione OCCHIO –MANO • Migliorare la capacità percettiva -‐ uditiva • Facilitare i processi di apprendimento di abilità espressive – cognitive per prevenire difficoltà sui futuri
apprendimenti della letto-‐scrittura Il prodotto finale del progetto consiste nella possibilità di archiviare le varie sessioni di apprendimento e nella possibilità di effettuare verifiche. AZIONE 5-‐Imparare ad imparare
LARSA-‐ Laboratori di recupero, sostegno e ampliamento (Primaria e Secondaria)
v LINGUA ITALIANA v MATEMATICA
Le attività verranno svolte a classi aperte-‐parallele con ore aggiuntive dei docenti. Le ore aggiuntive permetteranno la compresenza di due docenti che potranno dividere la classe o le classi in gruppi numericamente inferiori e omogenei per bisogni formativi. I gruppi verranno difatti creati in base alla situazione di partenza degli studenti 8verifiche e osservazioni specifiche) al fine di rispondere in modo mirato ai bisogni educativi. I gruppi saranno organizzati in modalità flessibile. Gli studenti verranno suddivisi in gruppi di:
• RECUPERO • CONSOLIDAMENTO • POTENZIAMENTO
L’attività sarà mirata a obiettivi specifici. In particolar modo i laboratori saranno organizzati nei mesi di dicembre-‐gennaio per il I quadrimestre, marzo-‐maggio per il secondo quadrimestre (date definite dai docenti in base ad un’organizzazione e ad una programmazione interna).
AZIONE 6-‐ Competenze sociali e civiche
Progetto-‐ Strasicura
Il progetto si rivolge alle classi V della scuola primaria. L’educazione stradale rientra nelle finalità generali che la scuola primaria si prefigge, ossia la formazione dell’uomo e del cittadino. Il progetto prevede un incontro con i vigili urbani e un’uscita alla Cittadella della Sicurezza dove gli alunni potranno effettuare delle prove pratiche a bordo di apposite vetture. Lungo il percorso troveranno semafori e segnali stradali, che dovranno riconoscere e rispettare. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti: • Conoscere le regole e le norme della vita associata, riferite alla strada • Riconoscere situazioni di pericolo • Assumere comportamenti idonei in situazioni di pericolo
Alla fine di tale simulazione, i ragazzi conseguiranno un “patentino”. Progetto-‐ Educazione stradale e Superpatentino
Il progetto prevede l’elaborazione e messa in pratica di una serie di interventi e attività di educazione stradale che riguardano in modo specifico gli studenti delle classi III della scuola secondaria di I grado. Il percorso educativo consiste nell’organizzazione, nella partecipazione e nel coordinamento del Progetto Superpatentino come stabilito dalla convenzione provinciale. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti.
-‐ maturare nei ragazzi la consapevolezza dei rischi e delle responsabilità come utenti della strada con vari ruoli -‐ avviarli al corso per il conseguimento del Patentino curando gli aspetti burocratici ed educativi – formativi.
Il prodotto atteso consiste nel conseguimento della patente necessaria alla guida del ciclomotore, oltre che nella produzione di elaborati di verifica cognitiva
Progetto-‐ Consiglio degli studenti (scuola secondaria)
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Il progetto vede la partecipazione degli studenti delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado del nostro istituto, sia nel plesso di Poppi sia nel plesso di Badia Prataglia. Gli studenti partecipano ad un percorso di Cittadinanza Attiva attraverso la pratica democratica, vissuta attraverso le Assemblee di Classe e il Consiglio degli Studenti. La finalità generale del percorso è quella di costruire negli adolescenti una partecipazione sociale, responsabile e costruttiva, alla vita della comunità. Il progetto si svolge in orario curricolare al mattino. Tutti i docenti saranno coinvolti nelle attività attraverso l’organizzazione delle assemblee. Gli studenti di ciascuna classe avranno diritto ad 1 al mese per l’assemblea, su richiesta da presentare al DS con tanto di ordine del giorno e firma del docente che concederà l’ora di lezione. Dopo l’approvazione del DS, la classe potrà effettuare l’assemblea, sotto la vigilanza del docente; coordineranno gli interventi i due rappresentanti, che redigeranno un verbale riassuntivo di opinioni, idee, proposte emerse. Il verbale verrà consegnato al DS. A cadenza bimestrale, su richiesta dei rappresentanti o comunque in base a necessità di volta in volta emergenti, il DS convocherà il Consiglio degli Studenti. Il Consiglio, presieduto dal DS, tratterà argomenti generali inerenti la scuola e il territorio, riportando il tutto in un apposito registro dei verbali. Le finalità perseguite sono concernenti a:
§ Educare alla partecipazione sociale, responsabile e costruttiva, alla vita della comunità § Sviluppare la partecipazione attiva alla vita democratica nella consapevolezza dei diritti –doveri del cittadino.
Gli obiettivi specifici sono: § Sviluppare la capacità decisionale e il pensiero critico § Sviluppare conoscenze e stili di comportamento idonei a prendere decisioni § Approfondire la conoscenza delle problematiche legate al proprio territorio § Stimolare una maggiore collaborazione e un confronto costruttivo tra il mondo dei giovani e quello degli
adulti Lo studente sarà protagonista, non oggetto dell’intervento educativo, attraverso forme di partecipazione attiva, assemblee di classe , partecipazione a Consigli degli studenti che renderanno “concreta” l’educazione alla convivenza democratica. Il prodotto atteso concerne la produzione di materiale, ma soprattutto nella pratica concreta della cittadinanza. L’individuazione e la trattazione dei problemi emersi da tutti gli alunni dell’ istituto comprensivo e una giornata finale di rendicontazione di quanto svolto con la partecipazione di alunni, docenti e quanti hanno contribuito alla realizzazione del progetto saranno certamente i prodotti specifici.
Attività-‐ Celebrazioni relative ad eventi: Festa della Toscana, Giornata della Memoria
In occasione di eventi legati alla commemorazione specifiche, le classi organizzeranno: • momenti di riflessione • drammatizzazioni/video • visione di film/documentari • lettura di documenti
Progetto-‐ Un cuore per tanti cuori
Il progetto è finalizzato alla realizzazione di una concreta cooperazione tra scuola e comunità sociale. Nell'ambito della progettualità inserita nel POF 2012-‐13, è nata l’idea di consolidare la collaborazione tra studenti, personale della scuola, famiglie, Ente Locale e associazioni presenti nel territorio. Il fine verso il quale indirizzare l’impegno di tutti è l’acquisto di un defibrillatore semi-‐automatico. Il proposito è quello di dare un contributo alla comunità con una iniziativa volta alla salvaguardia della salute, dotando la palestra utilizzata dalla scuola secondaria di I grado e dalla scuola primaria di un apparecchio “salvavita” a disposizione non solo degli studenti, al mattino, ma anche delle associazioni sportive presenti nel territorio che utilizzano la struttura nel pomeriggio. L’idea è quella di cominciare la “sensibilizzazione” verso il progetto già a partire da Natale, per poi continuare fino al termine delle attività didattiche. La ricerca di sponsorizzazioni e sostegni nei confronti dell’iniziativa punterà a fornire ogni plesso di un apparecchio, sia nel paese di Poppi sia in quello di Badia Prataglia. L'esperienza programmata, quindi, prevede di sensibilizzare la comunità nei vari momenti importanti per l’istituto, già in occasione delle festività natalizie, ed anche nei saggi di fine anno. Tra questi eventi il Mercatino di Natale. Si svolgerà nella piazza di Ponte a Poppi domenica 16 Dicembre durante la fiera di Terzilandia. Con la collaborazione dei bambini della scuola primaria e dei genitori, saranno venduti giochi e dolci. L’associazione Confesercenti del Casentino, l’Associazione Commercianti di Ponte a Poppi e la Pro-‐loco di Poppi hanno dato il loro sostegno all’iniziativa. Altre saranno le occasioni di cooperazione. La scuola intende continuare l’iniziativa fino al termine dell’anno scolastico, con i saggi di fine anno, cercando di coprire con più defibrillatori i vari plessi scolastici, inseriti nelle varie parti del paese e del Comune. In tal modo la progettazione teatrale e musicale, qualificante e caratterizzante il nostro istituto, e che costituisce un valore aggiunto alle esperienze di apprendimento dei nostri studenti nei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e
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secondaria di I grado, punterà anche alla condivisione con la comunità di una importante iniziativa in quanto i saggi saranno l’occasione per sensibilizzare studenti e famiglie, ma anche l’intera comunità, ai problemi cardiaci. La proposta ha ottenuto il patrocinio del Comune di Poppi, il sostegno di associazioni, privati e commercianti.
Attività-‐Educare alla cultura della sicurezza…
In relazione alla sicurezza nelle scuole, il nostro istituto promuove l’educazione alla cultura della sicurezza in tutte le classi. A tal fine i docenti svolgono lezioni sull’argomento e impartiscono responsabilità agli alunni per i casi di emergenza (es. studente aprifila e chiudi fila nell’evacuazione). Durante l’anno vengono realizzate prove di evacuazione, almeno una a quadrimestre. In particolare per questo anno si realizzeranno:
• lezioni con la Protezione Civile per tutte le classi della Scuola Secondaria; • partecipazione all’ Operazione Chimera 3”, evacuazione zonale del Casentino per l’allarme sismico e
alluvionistico (Unione dei Comuni del Casentino); • progetto di salvaguardia del territorio nelle classi V della scuola primaria.
Attività-‐ Le memorie dei nonni… (Primaria Poppi)
In varie occasioni dell’anno (Natale, Carnevale, etc…), le classi della scuola primaria di Poppi si recano alla vicina Casa di Riposo per condividere con i “nonni” le memorie del passato e portare calore all’interno della struttura. L’esperienza va avanti da alcuni anni e riscontra il successo sia dei bambini sia degli anziani ospiti della struttura. Ogni anno le classi si alternano nelle visite: questo anno l’iniziativa è “adottata” dalle classi III. AZIONE 7-‐ Consapevolezza ed espressione culturale. Espressione teatrale e musicale… Progetto-‐ Cantiamo il Natale (Primaria Badia) I bambini nella Chiesa Parrocchiale, allieteranno, alla Vigilia delle feste natalizie, la comunità di Badia Prataglia eseguendo canti della tradizione cristiana e non, per diffondere un messaggio di pace e di amore. Il progetto prevede i seguenti obiettivi:
• Eseguire semplici canti • Sviluppare le abilità musicali di base • Cooperare per raggiungere un obiettivo comune
Il prodotto finale consiste nell’esibizione degli studenti durante lo spettacolo. Progetto -‐ Teatro in musica (Primaria Badia) Una fiaba scelta dai bambini verrà da loro rielaborata e drammatizzata, per poi essere rappresentata nello spettacolo di fine anno. L’analisi della fiaba, la caratterizzazione dei personaggi, la scrittura del copione saranno il punto di partenza del progetto. L’intervento dell’esperto esterno sarà fondamentale per la messa in scena. Lo spettacolo sarà anche allietato da canti che sottolineeranno alcuni momenti della storia. Il progetto persegue i seguenti obiettivi:
• Sviluppare abilità musicali • Sviluppare capacità di drammatizzazione • Valorizzare creatività e fantasia • Collaborare per raggiungere un obiettivo comune
Il prodotto finale consiste nello spettacolo musico-‐teatrale che verrà realizzato nel Centro Polifunzionale di Badia Prataglia a fine anno scolastico. Progetto -‐ Luoghi d’incanto (Primaria Poppi, classi III) Il progetto vuole essere un’occasione per confrontarsi sulla fiaba, genere letterario unico e particolare, attraverso una globalità di linguaggi, da quello artistico-‐visivo, a quello corporeo, teatrale, musicale. Il laboratorio artistico-‐espressivo partirà dalla verbalizzazione delle emozioni suscitate e dalla individuazione dei passaggi salienti della fiaba, per giungere alla reinterpretazione da parte dei bambini, divisi in gruppi, e alla realizzazione dei luoghi della storia con materiali caratterizzanti attraverso laboratori specifici. Il laboratorio musicale renderà l’esperienza progressivamente più profonda e coinvolgente. Il progetto persegue i seguenti obiettivi:
• Conoscenza della fiaba come genere narrativo. • Analisi del testo: ricerca di personaggi, ambienti,tempo, sequenze narrative. • Saper verbalizzare le emozioni suscitate. • Saper drammatizzare e interpretare i personaggi. • Cogliere nella musica l’aspetto emozionale e coinvolgente.
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• Educare all’ascolto. Il prodotto finale è duplice: -‐ Allestimento di una stanza molto grande dove poter creare un percorso visivo con un ordine narrativo e dove il pubblico potrà muoversi agevolmente in un “luogo di incanto”. -‐ CD con foto, disegni, filmati che riassumano le esperienze svolte dalle due classi.
Progetto–Teatriamo (Primaria Poppi, classi IV e V) L’esperto affiancherà le insegnanti nella stesura e nella realizzazione di un lavoro teatrale, differente per le classi interessate: -‐ le classi quarte, rifacendosi al libro di narrativa e al giornalino di classe, prepareranno delle scenette ironiche , sketch, sul “potere “ della stampa; -‐ le quinte concorderanno con l’esperto, in base alla programmazione e ai bisogni formativi delle classi, le modalità di progettazione, di attuazione e di realizzazione del progetto teatrale. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Acquisire maggiore sicurezza in se stessi • Migliore le proprie competenze orali • Sviluppare la capacità di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo, attraverso la recitazione
Il prodotto finale è l’esibizione nello spettacolo all’interno delle “Cinque giornate dell’istituto”, a fine anno scolastico.
Progetto-‐ Musical orchestra (Secondaria Poppi, corso musicale, classi I) MusicalOrchestra è un sistema moderno e innovativo per impartire lezioni musicali motivanti ed efficienti, dove i ragazzi apprendono il “loro” strumento in un lavoro di gruppo. Il progetto consiste nell’approntare una serie di esercizi in forma di brani orchestrali con un senso musicale compiuto, in cui ogni strumento affronta i problemi tecnici specifici in un contesto di musica d’insieme, con un maggiore coinvolgimento motivazionale rispetto alle lezioni individuali (che comunque rimangono essenziali, anche in funzione delle diverse capacità di ogni alunno). Con MusicalOrchestra ciascuna classe avrà un rientro pomeridiano il martedì dalle ore 14,00 alle ore 16,30, rimanendo nell’ambito scolastico e utilizzando gli scuolabus per il ritorno, mentre in un secondo pomeriggio (il giovedì) si svolgeranno le lezioni individuali. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
1) Imparare a suonare uno strumento, studiando i fondamenti della musica. 2) Imparare ed esercitare un buon comportamento sociale in gruppo, creando un clima di amicizia e tolleranza. 3) Stimolare la concentrazione e l’impegno nello studio di uno strumento musicale, favorendo con ciò anche
altri risultati scolastici Il prodotto atteso metodo per lo studio di vari strumenti musicali in modo collettivo, costituito da una serie di brani orchestrali graduati per ordine di difficoltà.
Uscita didattica-‐ Visita istruzione al “Maggio Musicale Fiorentino” (Secondaria, classi II) Come consuetudine l’uscita consiste nell’assistere ad uno degli spettacoli o dei concerti che il teatro del Maggio Musicale Fiorentino organizza per le scuole. In base al calendario 2013 sarà definito il giorno e l’evento. Nel pomeriggio verrà effettuata la visita ad uno dei tanti monumenti di interesse storico–artistico o qualche museo che la città offre, oltre che una visita al centro storico della città. Gli obiettivi sono i seguenti.
• Far vivere agli alunni l’esperienza della migliore espressione della musica “dal vivo” e della sensazione del grande teatro (tra l’altro è stato inaugurato il nuovo teatro). Questa uscita è l’elemento centrale di una unità didattica che comprende: Il Direttore d’orchestra ed il suo ruolo un po’ “misterioso”, gli strumenti musicali dell’orchestra sinfonica, loro visione ed ascolto dal vivo, i brani e gli autori in oggetto inseriti nell’aspetto storico – musicale.
• Anche la visita del pomeriggio è organizzata come una vere a propria unità didattica curata dagli insegnanti di ed. artistica.
I prodotti finali consisteranno in schede di valutazione laboratoriali da compilare durante l’uscita, per poi produrre successive relazioni e questionari relativi all’esperienza vissuta.
Progetto-‐ Sarà banda (Secondaria Badia) Il progetto continuazione per il 5° anno e consiste nell’insegnamento degli strumenti musicali dell’organico bandistico a tutti gli alunni nelle ore curricolari di musica. Negli anni passati, grazie alla generosa partecipazione delle associazioni locali, sono stati acquistati alcuni strumenti musicale e attrezzature necessarie al progetto. Alcuni alunni hanno strumenti di proprietà, altri strumenti sono stati dati in prestito o acquistati direttamente così da permettere lo studio a casa. Viene utilizzato un metodo specifico con una impostazione didattica moderna accattivante ed efficace. Il progetto prevede la presenza di un esperto esterno e l’utilizzo di ore aggiuntive del docente di musica.
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Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti: -‐ dare ai ragazzi la conoscenza e l’uso di strumenti musicali “veri” -‐ fare entrare gli studenti come protagonisti in una attività tradizionale -‐ inserire i ragazzi nella vita comunitaria e sociale della loro realtà -‐ rendere forte e concreta l’esperienza del “fare musica” -‐ creare un ponte concreto tra la scuola, le sue attività e la comunità locale -‐ portare “nuove leve” alla banda del paese e contribuire in tal modo alla cultura locale
Il prodotto finale prevede la costituzione di una “Minibanda scolastica” che partecipa ad eventi territoriali e l’eventuale partecipazione alla “rinascente” filarmonica paesana da parte degli studenti che effettueranno consapevolmente tale scelta.
Progetto-‐ Coro (Secondaria Poppi, classi I) Gli alunni delle classi prime, nel primo anno di corso musicale, non sono in grado di suonare brani troppo elaborati soprattutto a Natale, pertanto, gli spettacoli tradizionali di Natale e di fine anno coinvolgono gli alunni delle classi miste come coro ed alcuni ragazzi come eventuali solisti di strumento. Il lavoro didattico viene svolto nelle ore curricolari e in alcuni pomeriggi in preparazione agli eventi, nei mesi precedenti i concerti, prevedendo le prove con l’orchestra. Le due classi per intero vengono avviate alla pratica vocale attraverso l’insegnamento della tecnica specifica, poi alla pratica corale imparando i brani dei concerti. Per lo spettacolo di Natale saranno scelti anche brani in lingua francese e inglese, pertanto il progetto acquista una ulteriore valenza pluridisciplinare. Sono perseguiti i seguenti obiettivi:
-‐ Introdurre rapidamente i ragazzi nell’esperienza del “fare musica” in gruppo da protagonisti in un momento importante della vita scolastica.
-‐ Maturare la musicalità, la vocalità e le tecniche di ascolto per una esatta percezione e assimilazione e produzione dei suoni e del mondo musicale.
-‐ Aspetti educativi trasversali legati alle attività di gruppo come specificato nelle programmazioni annuali della disciplina.
-‐ Far vivere l’esperienza della musica come linguaggio rivolto ad un pubblico di ascoltatori e così vivere l’arte come elemento socializzante..
Il prodotto finale consiste nella partecipazione ai concerti di Natale e fine anno, in accordo con il corso musicale.
Attività-‐ Concerto Natale e fine anno (Secondaria Badia) L’attività, che vede la partecipazione degli studenti interessati dal Progetto Sarà Banda, prevede la preparazione e l’esecuzione di brani idonei a concerti legati a due specifici eventi: 1-‐ concerti di Natale, che normalmente si svolgono in chiesa di Badia Prataglia e di Serravalle 2-‐ concerto di fine anno scolastico, che si tiene nella Sala Eden a Badia Prataglia. Gli obiettivi specifici consistono in:
-‐ Stimolare i ragazzi e motivare il loro studio rivolto ad un impegno musicale -‐ Assaporare l’aspetto fondamentale del “fare musica” come linguaggio rivolto ad un pubblico di ascoltatori -‐ Potenziare aspetti educativi trasversali legati alle attività di gruppo come specificato nelle programmazioni
annuali della disciplina Il prodotto finale atteso riguarda proprio la partecipazione ai concerti sopra indicati con valutazione dei progressi individuali e traguardi raggiunti.
Progetto-‐ L’ eremita nella foresta casentinese: il beato Torello da Poppi-‐ Un parco per te (Scuola Secondaria di Poppi, classi IA e IB)
All’interno del progetto “UN PARCO PER TE”, gli alunni del tempo prolungato approfondiranno il quadro storico e culturale. Leggeranno testi ed articoli inerenti all’argomento affrontato (il monachesimo medievale in Casentino, leggende e costumi popolari); produrranno, quindi, un testo teatrale lavorando a piccoli gruppi e con l’insegnante. A fine anno sarà realizzata una drammatizzazione. Gli obiettivi saranno i seguenti:
• Approfondire del quadro storico generale medievale, attraverso fonti di documentazione e testimonianze locali
• Realizzare interviste mirate • Conoscere la storia locale • Acquisire la consapevolezza dell’identità culturale del nostro territorio.
Progetto – Teatromania (Secondaria Poppi, corso tempo prolungato, classi II e III)
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Il progetto verrà svolto a classi aperte e coinvolgerà gli studenti delle classi citate nel prolungamento dell’orario scolastico (le classi terze il martedì e le classi seconde il venerdì). Le attività laboratoriali avranno un percorso annuale e culmineranno con una drammatizzazione nei mesi di maggio o giugno. Le classi seconde lavoreranno sul sogno, l’evasione , e la fantasia e drammatizzeranno un testo (Simorg) tratto da una leggenda indiana. Le classi terze approfondiranno il tema dell’affettività e partendo da percorsi letterari inerenti alle linee ministeriali presenteranno una produzione relativa ai temi trattati. Nella prima parte dell’anno gli alunni lavoreranno sulle tematiche considerate e sulla psicomotricità, in una fase successiva si interesseranno della stesura dei copioni e infine si impegneranno nella drammatizzazione. Gli alunni delle classi considerate e delle classi prime presenteranno alle scuole primarie (orientamento verticalizzato) una drammatizzazione tratta da un testo di G.Rodari relativo alla pace , alla tolleranza e alla non violenza nel mese di dicembre. Sono perseguiti i seguenti obiettivi:
• Potenziamento della lettura e della scrittura • Potenziamento della memorizzazione e rielaborazione personale • Conoscenza degli argomenti considerati • Potenziamento della psicomotricità • Conoscenza delle teorie e delle tecniche di interpretazione del testo teatrale • Potenziamento della socializzazione e dell’autostima
Il prodotto finale consiste nella drammatizzazione che verrà allestita a fine anno scolastico durante le “Cinque giornate dell’istituto”.
Progetto-‐ Concerto Natale (Secondaria Poppi, corso musicale, scuola primaria classi V) Si tratta di uno spettacolo musico-‐teatrale che coinvolge le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado (componenti dell’orchestra), le classi prime della scuola secondaria di primo grado (coro), le classi quinte della scuola primaria (voci narranti, attori, comparse). Lo spettacolo prevede la storia della Sacra Famiglia dal giorno dell’annunciazione alla Nascita di Gesù vista sotto l’aspetto della contaminazione delle tradizioni celtiche e nordiche (Babbo Natale, l’Albero di Natale etc.). Verrà seguita la storia della Sacra famiglia fedelmente, creando dei dialoghi teatrali messi sul fatto scenico dagli allievi della scuola primaria, i quali saranno però vestiti da elfi, gnomi, fatine etc. (mondo della tradizione nordica). Il tutto sottolineato da musiche originali per orchestra (classi seconde e terze Scuola secondaria di primo grado), solisti e coro (classi prime Scuola secondaria), accompagnati da suggestivi video inerenti alla trama del progetto. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Favorire la socializzazione attraverso la pratica della musica d’insieme. • Sviluppare il senso ritmico, le capacità tecniche vocali e strumentali e l’autocontrollo nelle esecuzioni
collettive. • Sviluppare un rapporto di collaborazione tra Primaria e Secondaria, nell’ottica del progetto continuità.
Il prodotto finale atteso consiste nello spettacolo-‐concerto che si svolgerà nel giorno 20/12/2012 presso il Palazzetto dello Sport di Poppi, oltre che nelle partiture, nei testi e nei video prodotti.
Progetto-‐ Concerto di fine anno (Secondaria Poppi, corso musicale) Il progetto consiste nella realizzazione di uno spettacolo musicale con esecuzione di 7/8 brani eseguiti dall’orchestra dell’Istituto (classi II e III), dal coro (classi I) e da cantanti solisti scelti tra gli alunni, il tutto legato da un filo narrativo. Nella stessa serata si prevede l’esibizione dell’orchestra formata dalle classi I, che eseguirà una piccola Suite di 2/3 brani. Gli obiettivi programmati sono i seguenti:
• Favorire la socializzazione attraverso la pratica della musica d’insieme. • Sviluppare il senso ritmico e l’autocontrollo nelle esecuzioni collettive. • Valorizzare i talenti individuali nel campo della recitazione, della vocalità e della pratica strumentale.
Il prodotto finale atteso consiste nello spettacolo-‐concerto che si svolgerà all’interno delle “Cinque giornate dell’istituto”, oltre che nelle partiture, nei testi e nei video prodotti.
Attività-‐ Saggi di primavera (Secondaria Poppi, corso musicale) A metà del II quadrimestre, gli alunni del corso musicale si esibiranno come solisti sullo strumento studiato (clarinetto, pianoforte, tromba, trombone, saxofono o chitarra). Il concerto avrà luogo nell’Auditorium della scuola primaria e sarà l’occasione per ciascuno di cimentarsi individualmente su uno o più brani musicali.
Teatro fruizione piccoli sguardi ( scuola Primaria e Secondaria) All’ interno della rassegna di teatro per la scuola, le classi dell’Istituto assisteranno a rappresentazioni sia presso l ‘auditorium della scuola Primaria che al teatro Dovizi di Bibbiena
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Espressione artistica…
Progetto-‐ Murales… a scuola! (Secondaria Poppi, classi II)
Proseguendo il percorso artistico cominciato da alcuni anni con la collaborazione di Miniconf, Comune di Poppi e artisti del territorio, le classi II realizzeranno opere d’arte per abbellire il plesso scolastico. La scelta operata riguarda la produzione di due “murales” tematici, uno collocato all’ingresso della scuola, l’altro nella biblioteca. Gli studenti, supportati dai docenti e dagli artisti coinvolti, dovranno ideare un’ipotesi, progettare un bozzetto in scala, scegliere i colori, definire bene gli spazi, disegnare lo schizzo, dipingere il murale. Gli obiettivi saranno i seguenti:
• Cooperare per un progetto dividendo i compiti • Lavorare in gruppo • Applicare la tecnica artistica • Gestire l’emozione e contenere la confusione
Al termine del lavoro, sarà realizzata una cerimonia di inaugurazione dei due murales prodotti.
Laboratorio-‐ L’arte intorno a noi (Secondaria) Architettura medievale nella città di Arezzo (classi II A e C) L’affresco (classe II B) La visita ad Arezzo sarà l’occasione per “toccare con mano” l’arte della città, per fare percorsi specifici, ma anche per partecipare ad un laboratorio artistico. La visita è preceduta da una lezione in classe con un esperto esterno.
Uscita didattica-‐ Mostra a Palazzo Strozzi “Anni Trenta” (Secondaria, classi III) La visita guidata alla mostra “Anni 30” presso il Palazzo Strozzi a Firenze avrà luogo nel mese di dicembre, secondo il calendario della mostra stessa. Sarà l’occasione per una visita nella città d’arte, nel centro storico di Firenze, in quanto le classi dovranno alternarsi nella visita degli interni di Palazzo Strozzi e della mostra Liberty. Gli obiettivi principale sono i seguente:
• approfondire la storia dell’arte del 900’ attraverso l’esposizione presentata dal percorso della mostra • conoscenza ed esperienza individuale attraverso le opere d’arte presenti.
Uscite didattiche e viaggi d’istruzione
L’istituto organizza uscite didattiche e visite di istruzione sul territorio del Casentino, provinciale, regionale o nazionale per approfondimenti legati all’arte e alla cultura. Percorsi museali o di città d’arte sono lo stimolo per sviluppare negli studenti la capacità di fruire dell’opera d’arte e per apprezzare le bellezze artistiche del nostro Paese. AZIONE 8-‐ Competenza motoria
Progetto-‐ Sport giocando (Infanzia) “L’educazione motoria è una modalità educativa globale necessaria a qualsiasi bambino, al bambino normale come a tutti i bambini diversamente abili … Si sforza di vedere il bambino nella sua unità, situato nel suo ambiente e in questo approccio globale dell’essere, la costruzione dello schema corporeo e la sua educazione di fronte al mondo esterno sono un dato fondamentale perché la motricità è la sorgente di ogni conoscenza…” ( P.Vayer). Alla luce di queste affermazioni, appare evidente l’importanza di questo progetto che per quanto riguarda l’aspetto organizzativo si avvarrà di un esperto in scienze motorie per 1 ORA a settimana a sezione e un ora per la bambina diversamente abile. Il progetto si sviluppa verso i seguenti obiettivi:
• Migliorare gli schemi motori di base come capacità di conoscere ed utilizzare il proprio corpo. • Acquisire sicurezza ed equilibrio statico e dinamico • Acquisire la capacità di muoversi il relazione allo spazio, al tempo ed al ritmo superando piccole prove in
funzione dell’autostima • Acquisizione dello schema corporeo
Sarà prevista la “Giornata dello sport” con il supporto della Prof. Zuccari Elisa, docente della scuola secondaria di I grado dell’istituto, come sintesi dell’esperienza in cui siano coinvolti tutti i bambini in giochi , percorsi.
Progetto-‐ Sport Giocando (Primaria) Il progetto si avvale della collaborazione di un esperto in educazione motoria fornito dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Si propone la finalità di avvicinare i bambini all’attività fisica padroneggiando abilità motorie di base in situazioni diverse.
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A partire dal mese di febbraio, con cadenza settimanale, gli alunni parteciperanno alle attività di gioco e gioco-‐sport, rispettando le regole, conosceranno e praticheranno piccoli giochi tradizionali dell’infanzia. Saranno perseguiti i seguenti obiettivi:
• Utilizzare abilità motorie in forma singola, in coppia e in gruppo. • Muoversi con scioltezza, disinvoltura, ritmo (palleggiare, lanciare, ricevere da fermo e in movimento, eseguire
movimenti seguendo un ritmo). • Utilizzare il linguaggio gestuale e motorio per comunicare stati d’animo, idee, situazioni. • Variare gli schemi motori, in funzione di parametri spazio, tempo, equilibrio. • Utilizzare consapevolmente le proprie capacità motorie. • Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni spazi e attrezzature. • Conoscere, applicare e rispettare le regole di giochi organizzati. • Assumere atteggiamenti positivi e di fiducia verso se stessi e verso gli altri. • Cooperare e interagire positivamente con gli altri valorizzando la diversità.
Ogni settimana (dalla fine di febbraio ad aprile) gli alunni svolgeranno un’ora di educazione motoria in palestra o all’aperto.
Progetto-‐ Gruppi sportivi di istituto (Secondaria) Organizzazione della fase d’istituto di un percorso misto di abilità motoria per programmare la partecipazione, di una classe vincente, alla fase provinciale organizzatadal Coni di Arezzo. L’obiettivo è il seguente:
• Migliorare le capacità coordinative, sviluppare gli schemi motori di base. Promuovere l’attività di gruppo e la collaborazione con i compagni di classe.
Progetto-‐ Giochi della gioventù (Secondaria)
Il percorso consiste nella partecipazione alle fasi d’istituto, distrettuali, provinciali e nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi relativi alla corsa campestre e all’ Atletica Leggera su pista. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Conoscenza ed approfondimento delle principali tecniche e tattiche sportive. • Saper applicare correttamente il regolamento dei giochi sportivi. • Partecipazione consapevole alle attività di gruppo. • Conoscere ed accettare i propri limiti, confrontarsi con gli altri. • Sviluppare, attraverso le specialità dell’atletica leggera, le capacità condizionali: resistenza,velocità, forza e
mobilità.
Il prodotto atteso è la partecipazione alle varie attività programmate.
Progetto-‐ Nuoto (Secondaria, classi II) La partecipazione ad attività di nuoto presso la piscina comunale di Bibbiena prevede uscite con gli scuolabus con l’accompagnamento della docente di educazione motoria. Si prevedono otto lezioni di nuoto con il coordinamento della docente insieme agli istruttori di nuoto della struttura. Il progetto si propone i seguenti obiettivi:
• Migliorare le capacità coordinative, favorire e potenziare l’acquaticità, acquisire una corretta respirazione. Sviluppo delle capacità condizionali: resistenza, forza velocità e mobilità.
• Conoscere, apprendere ed affinare più stili natatori.
ASSE 2 – ACCOGLIENZA E INCLUSIONE
Progetto-‐ Musicoterapia (Infanzia e Secondaria) Il progetto è finalizzato a creare un contesto relazionale motivante che permetta ai bambini di trovare un collegamento tra elementi affettivi-‐ cognitivi-‐ sociali che faciliti lo sviluppo emotivo-‐ relazionale. E’ necessario affrontare le problematiche sempre più frequenti nei bambini che evidenziano difficoltà di attenzione, concentrazione, presentando talvolta reazioni emotive incontrollate, comportamenti aggressivi, iperattività, reazioni che rendono difficili i rapporti e le relazioni interpersonali. Il progetto è rivolto a tutti i bambini e soprattutto a quelli con particolari necessità come gli studenti che presentano un disturbo specifico legato alla disabilità. L’intervento dell’esperto sarà finalizzato a creare situazioni di “inclusione nel gruppo (piccolo,medio..) favorendo scambi comunicativi e relazioni piacevolmente positive. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Migliorare globalmente la qualità dell’INTEGRAZIONE, dell’INCLUSIONE, dell’ESPRESSIONE, della COMUNICAZIONE, verbale e non.
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• Capacità di potersi percepire e relazionare positivamente con gli altri • Capacità di percepire e produrre suoni, parole , ritmi . • Capacità di riconoscere “ l’altro” come appartenente al gruppo
Attività-‐ Fiabe di “culture altre” (Infanzia)
Il percorso prevede l’intervento nelle sezioni di genitori di nazionalità straniera. Gli adulti leggeranno in lingua d’origine (bengalese, senegalese, rumeno, etc…) una fiaba, riportandola poi nella lingua italiana. I bambini italiani entreranno in contatto con altri suoni, altri linguaggi, ma coglieranno poi la corrispondenza delle fiabe straniere con fiabe classiche presenti anche nella cultura italiana. Molte fiabe, difatti hanno una struttura simile, portate di cultura in cultura nel corso dei secoli ad opera del commercio e subendo trasformazioni tipicamente legate alla cultura accogliente. Per i bambini di cittadinanza straniera sarà l’occasione di rivivere insieme agli amici la propria cultura e la propria lingua, condividendo con gli altri ciò che normalmente rimane sommerso. Il prodotto finale consisterà nella realizzazione di un vocabolario illustrato plurilingue.
Progetto-‐ Teatro alla scuola dell’Infanzia” (Infanzia) I momenti salienti di questo progetto saranno realizzati attraverso la ”marcatura” della scuola, delle sezioni. I messaggi e l’evento finale, uno spettacolo, saranno momento di sintesi e di verifica. A condurre l’iter narrativo, inteso come PONTE tra REALTA ‘ E FANTASIA , sarà l’operatore fantastico co-‐protagonista e compagno di viaggio dei bambini. Saranno previsti momenti di gioco, conversazioni libere e guidate per la formulazione di ipotesi da verificare , lavori di gruppo anche a classi aperte, attività di laboratorio , di animazione ed infine uscite alla scoperta di … sulle tracce di… Le proposte e le motivazioni che si presenteranno di volta in volta verranno sollecitate e stimolate dai bambini, dalle insegnanti e dall’animatore teatrale stesso. La storia sarà il filo conduttore per riflettere sulla diversità, sull’altro come diverso. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
• Sviluppare la capacità di utilizzare il corpo come mezzo di espressione e comunicazione • Potenziare la consapevolezza emotiva di sé con il superamento di inibizioni • Acquisire capacità linguistiche – comunicative, logiche-‐ cognitive attraverso la capacità di ascoltare,
comprendere e rielaborare un vissuto, un racconto , un messaggio • Imparare a rispettare le regole della civile convivenza quale presupposto per un’educazione alla
cittadinanza • Acquisire la consapevolezza del valore della diversità
Il prodotto del progetto sarà un evento finale con documentazione, come processo che produce tracce, memoria, riflessione che rende visibile le modalità ed i percorsi di formazione e permette anche di valutare i progressi del comportamento, dell’apprendimento sia individuale che di gruppo.
Progetto-‐ Insegnamento della lingua italiana L2 Le risorse per le “area a forte processo immigratorio” assegnate alla scuola su progettazione specifica vengono destinate al pagamento delle attività svolte dal personale docente individuato nell’ambito dei progetti facenti capo alla Funzione Strumentale “INTERCULTURA” seguendo i criteri in ordine di priorità: anno di arrivo in Italia, priorità legate a specifiche esigenze socio-‐culturali, cognitive o scolastiche (anno ponte e di passaggio ad altro grado scolastico); Principalmente le attività del progetto si rivolgono a due tipi di insegnamento della lingua italiana:
1) alfabetizzazione linguistica nella lingua italiana come L2 per comunicare – alunno neo arrivato, al 1° e 2° anno di vita in Italia;
2) alfabetizzazione linguistica nella lingua italiana come L2 per lo studio – alunno al 3°-‐5° anno di arrivo in Italia; 3) progettazione di percorsi interculturali e di socializzazione.
ASSE 3 – ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ
Progetto-‐ Gioco per mangiare, mangio per giocare: sosteniamo la merenda! (Primaria e Secondaria Poppi)
La scuola costituisce un’ottima opportunità per parlare di alimentazione e di stili di vita salutari a bambini ed adolescenti, i quali hanno bisogno di acquisire conoscenze per sviluppare un comportamento alimentare corretto. Il progetto interdisciplinare coinvolgerà tutte le classi della scuola primaria: in prima e in seconda si farà il pane, in terza sarà realizzato il gioco dell’oca sull’alimentazione, in quarta costruiti i burattini che drammatizzeranno una storia sui giusti atteggiamenti da tenere con il cibo e in quinta si parlerà di alimenti in lingua inglese. Il progetto coinvolgerà anche le famiglie che saranno invitate a un incontro nel quale verrà illustrata l’importanza di una varia e valida alimentazione; i relatori saranno il Dott. Galastri, diabetologo, e la Dott.sa Mezzetti , pediatra.
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Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti: • Conoscere la piramidi alimentare • Conoscere il valore energetico di cibi assunti • Ampliare la gamma di cibi assunti • Mantenere a tavola comportamenti corretti
Il prodotti finali saranno utilizzati per allestire la sala mensa, nell’idea di un continuum tra progetto e cura dell’alimentazione. In prospettiva della continuità verticale, nella scuola secondaria (classe II) si programmano attività specifiche: durante le lezioni pomeridiane, a classi miste, verrà approfondita la conoscenza dei gruppi di alimenti attraverso ricerche e giochi. Al termine verrà realizzato un gioco dell’oca multimediale (utilizzando PowerPoint). Le competenze in gioco saranno inerenti l’ambito scientifico e l’ambito tecnologico. L’obiettivo perseguito è il seguente:
• aumentare la conoscenza dei principi alimentari, per imparare ad alimentarsi in modo corretto e consapevole.
Il prodotto finale sarà la realizzazione di un “Gioco dell’oca” multimediale.
Progetto-‐ Stop alla dipendenza dall’alcol e dalle droghe leggere (Secondaria Poppi, classi III) Gli alunni, divisi in gruppi, analizzeranno il fenomeno della dipendenze da droghe; fra le tante sostanze tratteranno nel dettaglio l'uso e l'abuso di alcol. Sono programmati interventi di esperti del SERT del territorio. Il risultato della ricerca verrà illustrato dai vari gruppi con presentazioni in Power Point. Gli studenti predisporranno inoltre un questionario da sottoporre ad un campione opportunamente scelto. I dati raccolti serviranno ad elaborare una indagine statistica che sarà rappresentata mediante grafici in excell. Obiettivo perseguito è il seguente:
• Rendere gli alunni consapevoli dei pericoli legati all'uso di droghe e contemporaneamente comprendere come si conducono e si si possono interpretano fenomeni collettivi.
Il prodotto finale riguarda la realizzazione di un CD multimediale.
Progetto-‐ Facciamo teatro (Secondaria Poppi, classi V Scuola Primaria) La drammatizzazione di alcuni atti teatrali inerenti al Natale sarà l’occasione per presentare gli alunni delle classi V la progettazione delle attività inerenti il corso a tempo prolungato della scuola secondaria. Questo anni la rappresentazione vede come argomento: “Usi e costumi di popoli europei”. Gli obiettivi sono:
• Dimostrazione agli alunni dell’ultima classe della scuola primaria delle attività pomeridiane della scuola secondaria ( nel tempo prolungato)
• Conoscenza di particolari usanze in Europa • Acquisizione di abilità di drammatizzazione
Attività-‐ Ed motoria… insieme! (Secondaria classi II e Primaria Poppi classi V)
Svolgimento, presso la palestra scolastica, di alcune lezioni di Educazione motoria, in compresenza degli alunni delle classi seconde della scuola media con gli alunni delle classi quinte della scuola elementare. Gli alunni della scuola media eseguono a coppie, con gli alunni delle elementari, vari esercizi ed attività motorie, hanno il compito d’insegnare, correggere e mostrare i movimenti agli alunni più piccoli. Rielaborazione,coordinamento e consolidamento degli schemi motori di base: camminare, correre, saltare, lanciare e palleggiare. Sviluppo delle capacità di organizzazione spazio temporale. Sviluppo della coordinazione semplice e complessa. Arricchimento del patrimonio di esperienze motorie. Socializzazione attraverso il gioco. Saper lavorare e collaborare anche con i compagni più piccoli
Progetto-‐ Sportello psicologico Da tre anni il progetto di sportello psicologico arricchisce il Piano dell’Offerta Formativa del nostro istituto nell’area “Star bene”. Il progetto è promosso dall’Associazione onlus Il Rifugio di Francesco, in parte cofinanziato dal Comune di Poppi. Il percorso è rivolto a studenti e studentesse, al personale e ai docenti dei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di primo grado, a tutte le famiglie degli alunni dell’istituto. Il servizio garantisce la presenza costante di uno psicologo, il Dott. Francesco Ridolfi, a disposizione per attività di accoglienza, sostegno e consulenza. L’obiettivo dell’intervento dello psicologo nella scuola è la promozione del benessere. Ciò significa sostenere le potenzialità individuali, le competenze socio-‐affettive e relazionali, percorsi ottimali di apprendimento, migliorare il clima scolastico, potenziare le relazioni sociali e le abilità comunicative, ma anche contrastare fenomeni di rischio e di vulnerabilità. Lo spazio di ascolto a scuola si baserà essenzialmente sull’ascolto attivo e sul colloquio individuale e/o di gruppo. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado accedono autonomamente allo “Spazio di ascolto”, ma prima di
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prenotare l’appuntamento è indispensabile presentare il modulo di consenso informato sottoscritto da entrambi i genitori. Lo spazio scelto per i colloqui è la biblioteca, sia nel plesso di Poppi sia in quello di Badia Prataglia. ASSE 4-‐ COMPETENZA AMBIENTALE-‐ECOLOGICA
Progetto -‐Un parco per te(Primaria IVA-‐IVB,Secondaria Poppi I A eI B, Secondaria Badia) Il Parco mette a disposizione del docente una Guida Ufficiale del Parco Nazionale Foreste Casentinesi con funzione di tutor. Insieme decideranno, in base ai bisogni formativi della classe e alla strutturazione del progetto, che verterà sull’orientamento e sulla cartografia, gli interventi in classe e l’uscita nel territorio. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
• Saper eseguire con sicurezza la lettura di una carta topografica e saperne interpretare i simboli grafici. • Comprendere il concetto di riduzione in scala. • Sapersi orientare nello spazio in base ai punti cardinali. • Saper riconoscere le parti di una bussola e saperla utilizzare per seguire una direzione di marcia, per orientare
una carta, per individuare un obiettivo sconosciuto per fare il punto di stazione.
Progetto-‐Acqua azzurra, acqua chiara (primaria IIIA-‐B) Il progetto intende far capire agli alunni l’importanza che l’acqua ha nella nostra vita quotidiana, quanto questa sia un bene prezioso e come sia necessario farne un uso consapevole ed equilibrato. Aderendo ad un’iniziativa della Coop, se la nostra scuola sarà scelta come partecipante, usufruiremo delle attività da essa previste e da incontri con esperti nel settore. Il progetto si avvarrà della visita all’ Ecomuseo dell’Acqua di Capolona. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
• Indagare a livello personale e collettivo il valore materiale della risorsa acqua • Sperimentare il potere evocativo che l’acqua racchiude in sé, per ciascuno di noi • Esprimere e confrontare sensazioni ed emozioni suscitate dall’acqua • Riconoscere le diversità dell’acqua in vari ambienti e situazioni • Acquisire il concetto di acqua come risorsa primaria, contrapposta all’idea di bene scontato, di consumo
ordinario • Evidenziare lo stretto legame tra acqua e salute, benessere fisico, pulizia, benessere sociale • Stimolare e approfondire le proprie capacità di espressione creativa.
L’acqua in poesia e musica.
Progetto-‐Armanduk ( primaria IVA-‐IVB-‐VA-‐VB) Il progetto “Armanduk in Casentino” vuol offrire ai ragazzi casentinesi in età scolare una molteplicità di spunti, curiosità, strumenti, percorsi che , nella varietà di linguaggi e temi proposti, contribuiscano a creare in loro un interesse non solo nozionistico, ma una consapevolezza e una curiosità verso la realtà culturale, storica, geografica, sociale in cui vivono. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Scoprire il territorio e i suoi monumenti • Scoprire le tracce antropologiche della cultura casentinese
Progetto-‐Oggi giardinaggio! (primaria IA-‐IB) Allestimento di un piccolo giardino nelle aiuole antistanti la scuola già precedentemente utilizzate da altre classi. Gli alunni pianteranno bulbi e fiori da curare e da seguire nel corso dell’anno scolastico. Verranno fatte osservazioni sistematiche sulla crescita e l’intervento degli alunni. Obiettivo perseguito è il seguente:
• Osservazione diretta delle piantine accudite stimolando interesse e rispetto per la natura.
Progetto-‐ L’orto con i nonni ( Infanzia) Coltivare è il gesto più antico, coltivare prima di tutto dei saperi che hanno a che fare con i gesti con un apprendimento esistenziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare. Ecco perché il “bambino”e il “nonno “ sono i due principali protagonisti dell’orto a scuola , uno con l’entusiasmo di chi ha tutto da apprendere e da scoprire, l’altro col piacere di trasmettere la propria esperienza e il proprio sapere. Coltivare l’orto nel giardino della nostra scuola , in uno scampolo di terra che i nonni preparano in primavera, è ormai un’occasione da non perdere. Un’attività interdisciplinare che sembra un gioco ma non lo è…c’è la magia della nascita
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dopo aver seminato, la sorpresa di vedere qualcosa che sboccia e cresce, la responsabilità di accudire le piante fino alla raccolta. S’imparano regole, ciclicità , rispetto ,equilibrio . Si scoprono i profumi delle piante aromatiche , apprezzandone gusto e proprietà.I bambini si divertono e diventano più curiosi di storie e sapori avvicinandosi a questi in modo diverso. Così l’orto diventa un luogo dove coltivare saperi e sapori. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Conoscere gli esseri viventi come beni collettivi • scoprire da dove viene il cibo • fare ipotesi • relazioni causa-‐effetto • sviluppare il pensiero logico • zappettare, seminare, ,innaffiare, raccogliere • osservare tempi e ritmi della natura • imparare ad aspettare • assaggiare il raccolto
Progetto-‐ Lungo i crinali della valle chiusa (Secondaria, classi II)
Il progetto prevede due escursioni sul territorio per la lettura del paesaggio e per l’interpretazione dei segni dell’uomo oggi e nel passato. La prima uscita avverrà nel Pratomagno, lungo una tipologia di crinale modificato dall’uomo. La seconda uscita avverrà nel Falterona, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi, quindi in un ambiente protetto e naturale. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
• Avvicinare gli studenti alla conoscenza della storia , dell’ambiente e delle tradizioni del territorio • Conoscere attraverso le escursioni sui crinali (Appennino Tosco-‐romagnolo; Pratomagno) le differenze tra un
ambiente naturale e uno antropizzato. I prodotti consisteranno in testi, cartelloni, fotografie per documentare gli ambienti.
Uscite didattiche sul territorio del Casentino, provinciale, regionale o nazionale per conoscere ambiente e salvaguardare il territorio.