ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
VESPUCCI-COLOMBO
Livorno
Piano dell’Offerta
Formativa
Anno scolastico 2014/2015
(approvato dal Consiglio di Istituto il 30/09/2014)
1. Il Piano dell’Offerta Formativa
2. La storia e le risorse materiali dell’ Istituto
3. I percorsi e gli indirizzi di studio
3.1 Il settore tecnico economico
3.1.1. Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
3.1.1.2 Relazioni internazionali per il marketing (articolazione AFM)
3.1.1.3 Sistemi informativi aziendali (articolazione AFM)
3.1.1.4 Sistemi Logistici Integrati (articolazione/curvatura AFM)
3.1.2 Indirizzo Turismo
3.2 Il settore professionale dei servizi
3.2.1 Indirizzo Servizi Commerciali
3.2.1..1 Opzione Promozione Commerciale e Pubblicitaria
3.2..2 Indirizzo Servizi Socio Sanitari
3.2.3 Indirizzi Operatore/Tecnico del Benessere
3.2.3.a Estetica
3.2.3.b Acconciatura
3.3 Il settore liceale
3.3.1 Liceo artistico (indirizzi grafica e design)
4 Gli obiettivi trasversali nel biennio e triennio .......................................
5 Gli strumenti per la verifica degli apprendimenti .......... ......................
6 Gli strumenti e i criteri per la valutazione .................................................
7 L’organizzazione della didattica ................................. ......................
8 Inclusione
9 L’ampliamento dell’offerta formativa................................................
10 Il potenziamento delle competenze di indirizzo e i percorsi di Alternanza
Scuola Lavoro…………………………
11 La formazione europea.................................................................
12 L’Istruzione degli adulti.............................................................
13 La progettualità …………………………………………………
Allegati:
1. Scheda di progetto
2. Regolamento d’Istituto
3. Patto di corresponsabilità educativa
4. Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico
5. Scheda valutazione comportamento
1 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’ identità culturale e
progettuale dell’Istituto. Esso viene elaborato dal Collegio dei docenti ed
approvato dal Consiglio di Istituto. Il “Patto di Corresponsabilità educativa”
(all.2), che al momento dell’iscrizione viene sottoscritto da scuola, alunni e
genitori, costituisce occasione di confronto responsabile, di accordo
partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi fondanti la vita
comunitaria in ambiente scolastico.
Il piano dell’Offerta formativa è costituito da una parte “fissa” (mission della
scuola, piani di studio, valutazione, didattica…) e da una parte “mobile”
(riguardante i progetti e le attività dell’anno scolastico in corso).
2 LA STORIA E LE RISORSE MATERIALI DELL’ISTITUTO
L’Istituto d’Istruzione Superiore “A.Vespucci – C.Colombo”, nei suoi 150 anni di storia,
ha necessariamente attraversato molte modifiche formali e sostanziali. Avviato come
sezione di “Commercio, Amministrazione e Ragioneria” dell’Istituto di Marina Mercantile
nel lontano 1863, ha acquisito successivamente fisionomia autonoma nel 1921, per
trasformarsi in Istituto Tecnico Commerciale nel 1933. Dal 1937 al 1971 ha ospitato la
sezione per Geometri e dal 1968 prevede un Corso Serale Statale Commerciale. Occupa
l’attuale sede in Via Chiarini dal 1928.
Questo breve excursus storico rende ragione del radicamento dell’Istituto nella città di
Livorno, dove per lungo tempo esso ha rappresentato un polo formativo da cui sono emersi
i quadri del terziario del territorio; ancora adesso, l’Istituto può vantare tra i suoi iscritti la
quarta generazione dei primi alunni: intere famiglie legate nella consuetudine della
frequenza della stessa scuola sono un riconoscimento significativo e gratificante.
Nel recente passato, la diversificazione dell’offerta formativa nel distretto scolastico
livornese aveva determinato una progressiva flessione nel numero degli iscritti, ma a
partire dal 2007 la situazione è radicalmente mutata e la scelta degli alunni in uscita dalla
scuola media è tornata a privilegiare il nostro Istituto. Questo risultato può essere ascritto
ad un’attività di orientamento efficace e stimolante che ha consentito una nuova visibilità
sul territorio) e ad una politica scolastica basata sulla innovazione didattica e
organizzativa ( sito web interattivo, registro elettronico, classi 2.0) e sullo stretto rapporto
con il contesto territoriale attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro, stage
internazionali e tirocini formativi.
Inoltre nel 2011, nell’ ambito della politica di dimensionamento della rete scolastica
provinciale e in accordo con il riordino della scuola secondaria di secondo grado, è
confluito nell'Istituto Vespucci, in aggiunta agli indirizzi esistenti, anche l’indirizzo
Turistico, prima attivo presso l'Istituto "B. Buontalenti".
Dall’anno scolastico 2010/11 l’offerta formativa dell’Istituto che prevedeva gli indirizzi
IGEA, Mercurio e ITER, è stata ampliata con il nuovo triennio Economia dei Sistemi
Logistici Integrati, che risponde in maniera specifica alle esigenze del contesto territoriale
di riferimento. In realtà si tratta di una curvatura attuata, a partire dall’indirizzo Mercurio,
sulle materie tipiche di indirizzo, ai sensi del DPR 275/99.
La recente riforma ha trasformato l’Istituto da Tecnico Commerciale in Tecnico Economico
( ITE). Attualmente l’offerta formativa dell’Istituto copre tutta l’ offerta formativa del
settore tecnico- economico: sono infatti presenti per gli indirizzi Amministrazione Finanza e
Marketing (AFM), Sistemi Informativi Aziendali (SIA), Relazioni Internazionali per il
Marketing (RIM), Economia dei Sistemi Logistici Integrati (Logistica) e Turismo.
Dall’anno scolastico 2011/2012 all'ITC "Amerigo Vespucci" è stato inoltre associato
l'IPSCT - Liceo Artistico ad Indirizzo Grafica "C. Colombo", per la costituzione di un IIS
(Istituto di Istruzione Superiore), che rappresenta il polo di istruzione tecnico-professionale
per il settore economico e dei servizi nella città di Livorno.
L’IPC-Liceo artistico “C:Colombo” opera sul territorio livornese da oltre 50 anni ed è
stato punto di riferimento per l’istruzione professionale negli indirizzi aziendali e turistici.
Nell’ultimo decennio l’Offerta Formativa si è ampliata e differenziata, anche in sintonia
con la legge di riordino dell’istruzione superiore di secondo grado.
Attualmente nell’ambito degli indirizzi relativi al professionale oltre al tradizionale
indirizzo per i Servizi Commerciali, sono attivi dall’anno scolastico 2012/2013 la
specializzazione in Operatore del Benessere con gli indirizzi Estetica e Acconciatura e
dall’anno scolastico 2014/2015 la specializzazione Servizi Socio Sanitari.
Per il settore liceale è presente il Liceo artistico con gli indirizzi di Grafica e Design.
Non bisogna inoltre dimenticare l’attività svolta dal Corso Serale-, presente con un triennio
completo per l’indirizzo informatico e con una proposta didattica di tipo modulare,
strutturata in base alle esigenze di flessibilità degli adulti studenti-lavoratori. Infine, ultimo
ma non per importanza, bisogna menzionare l’insegnamento presso la Casa Circondariale
di Livorno, con cui l’ITC “Vespucci” contribuisce al progetto di recupero sociale dei
detenuti, consentendo l’accesso all’istruzione superiore.
Attualmente l’Istituto ha quattro sedi di operatività, con laboratori ed aule speciali idonee
alle esercitazioni per le discipline di indirizzo.
3 I PERCORSI E GLI INDIRIZZI DI STUDIO
3.1 Settore Tecnico Economico “Vespucci”
Il piano di studi si articola in un biennio comune per tutti gli indirizzi, al termine
del quale è possibile scegliere tra cinque indirizzi/specializzazioni diversi. Alla
fine del percorso di studi si consegue, a seconda degli indirizzi, il diploma di:
1. Perito Economico in Amministrazione Finanza e Marketing: è il nuovo
"Ragioniere", un tecnico che svolge un ruolo importante nella gestione del
sistema azienda (privata o pubblica), contribuendo sia all'innovazione che
al miglioramento organizzativo e tecnologico del contesto in cui opera. Il
titolo viene conseguito seguendo nel triennio il percorso in
Amministrazione Finanza e Marketing o una delle sue specializzazioni:
Sistemi informativo aziendali - informatica,
Economia dei sistemi logistici integrati,
Relazioni internazionali per il marketing.
2. Perito Economico in Turismo: ha competenze specifiche nella gestione e
organizzazione delle aziende del settore turistico. Contribuisce al
miglioramento organizzativo dell'impresa turistica. Comunica in tre
lingue straniere sia nel rapporto diretto con la clientela sia con
interlocutori professionali. Progetta pacchetti turistici intervenendo per la
valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico,
paesaggistico e ambientale.
Biennio
I primi due anni offrono un percorso, comune a tutti gli studenti, finalizzato a
costruire una solida preparazione di carattere generale e ad apprendere le
conoscenze di base delle materie tecniche, tipiche del settore economico. Gli
studenti potranno così, alla fine della seconda, scegliere con maggiore
consapevolezza l'indirizzo per il triennio, sostenuti anche da un'adeguata azione
di orientamento interno.
Grande significato viene attribuito alla didattica laboratoriale e ad ogni altra
metodologia (multimedialità, lavoro in team, tutoraggio, peer education) idonea
ad agevolare il successo formativo dello studente.
Oltre al coordinatore di classe è prevista dal POF la figura del tutor, un
insegnante della classe pronto a cogliere l'eventuale disagio legato
all'andamento disciplinare, alla motivazione allo studio, alle relazioni con
compagni e insegnanti.
Triennio
Al termine del biennio comune, gli studenti possono scegliere, in base alle
proprie attitudini e interessi, il percorso di studi per il triennio successivo.
Durante il triennio, la formazione teorica viene affiancata da esperienze che
collegano strettamente il corso di studi scelto con il mondo produttivo, grazie ad
iniziative che agevolano nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro:
collaborazioni e convenzioni con ordini professionali e associazioni di
categoria, creazione di "imprese" di studenti, incontri con esperti, visite
aziendali, tirocini internazionali, stage linguistici e di alternanza scuola-lavoro.
Tutti gli indirizzi offrono, comunque, una buona preparazione per proseguire gli
studi universitari presso qualsiasi facoltà, in particolare quelle economico-
aziendali, giuridiche, informatiche, linguistiche e turistiche.
Le discipline che caratterizzano il settore tecnico economico sono presenti nel
percorso di studi fin dal primo biennio. Ciò permette agli studenti di orientarsi
nella scelta del triennio successivo e, al tempo stesso, fornisce loro le
conoscenze di base, indispensabili per affrontare nel triennio lo studio di tali
materie, integrato con approfondimenti specialistici e tecnologici.
Tale modalità, in linea con le indicazioni dell'Unione Europea, è mirata a:
1. rendere gli apprendimenti più efficaci e duraturi, perché basati su una
didattica che parte dalla osservazione del reale;
2. sviluppare l'educazione alla imprenditorialità;
3. sostenere i giovani nelle loro scelte di studio e professionali.
Le competenze imprenditoriali, infatti, sono considerate motore di innovazione,
competitività e crescita. La loro acquisizione favorisce una visione orientata al
cambiamento, all'iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e
professionale, nonché all'assunzione di comportamenti socialmente responsabili
che mettano gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto
dei processi in atto
3.1.1Amministrazione, finanza e marketing (AFM)
Biennio Comune
L'indirizzo fornisce approfondite competenze in ambito contabile,
amministrativo, finanziario e giuridico-economico, spendibili nelle aziende
private e nella Pubblica Amministrazione.
Gli studenti sviluppano competenze relative alla gestione aziendale nel suo
insieme e all'interpretazione dei risultati economici, con specifico riferimento
alle funzioni in cui si articola il sistema azienda.
Il diplomato sarà il "nuovo Ragioniere", da sempre figura professionale di
rilevanza strategica per lo sviluppo economico del territorio (e, a tutt'oggi, la
più richiesta del mercato del lavoro a livello locale che nazionale).
Quadro orario Biennio AFM e Turismo
Triennio AFM
L'indirizzo fornisce approfondite competenze in ambito contabile,
amministrativo, finanziario e giuridico-economico, spendibili nelle aziende
private e nella Pubblica Amministrazione.
Gli studenti sviluppano competenze relative alla gestione aziendale nel suo
insieme e all'interpretazione dei risultati economici, con specifico riferimento
alle funzioni in cui si articola il sistema azienda.
Il diplomato sarà il "nuovo Ragioniere", da sempre figura professionale di
rilevanza strategica per lo sviluppo economico del territorio (e, a tutt'oggi, la
più richiesta del mercato del lavoro sia a livello locale che nazionale).
Quadro orario settimanale Triennio AFM
Materie 3° anno 4° anno 5° anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Matematica 3 3 3
Economia aziendale 6 7 8
Informatica 2 2 -
Diritto 3 3 3
Economia politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1 1
Totale ore settimanali 32 32 32
Materie 1° anno 2° anno
Letteratura italiana 4 4
Storia 2 2
Lingua inglese 3 3
Seconda lingua straniera 3 3
Matematica 4 4
Geografia 3 3
Economia aziendale 2 2
Informatica 2 2
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze integrate (fisica e chimica) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1
Totale ore settimanali 32 32
3.1.1.1 Relazioni Internazionali per il marketing
Questo è il percorso più "linguistico" della proposta formativa per l'indirizzo
amministrativo/commerciale. A partire dal terzo anno viene introdotto lo studio
della terza lingua straniera, anche non comunitaria (sulla base delle istanze del
mercato del lavoro potrà, per esempio, essere introdotto lo studio del cinese o
dell'arabo): alle competenze in ambito economico giuridico e aziendale si
aggiunge, quindi, la conoscenza di tre lingue straniere. Il diplomato potrà
inserirsi nelle aziende operanti nel mercato economico-produttivo, per
mantenere i contatti con potenziali clienti, per lo sviluppo delle vendite in Italia
e all'estero e per condurre le trattative di vendita in ambito internazionale,
definendone le condizioni contrattuali.
Quadro orario settimanale RIM
Materie 3° anno 4° anno 5° anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Terza lingua straniera 3 3 3
Matematica 3 3 3
Economia aziendale e geo-politica
5 5 6
Diritto 2 2 2
Relazioni internazionali 2 2 3
Tecnologie della comunicazione 2 2 -
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1 1
Totale ore settimanali 32 32 32
3.1.1.2 Sistemi Informativi Aziendali
Il percorso, accanto alle materie professionali di indirizzo economico, aziendale
e giuridico, consente agli studenti di acquisire una profonda conoscenza
dell'informatica gestionale e dei sistemi informativi aziendali. Il profilo
professionale in uscita risulta particolarmente "appetibile" per le aziende
pubbliche e private, poiché è in grado di fornire le competenze necessarie per
favorire e stimolare l'innovazione tecnologica, gestire il sistema informativo
aziendale (con particolare riguardo ai sistemi di archiviazione, alla
comunicazione in rete e alla sicurezza informatica), valutare e ottimizzare i
software applicativi, in base alle specifiche esigenze delle realtà aziendali.
Quadro orario settimanale SIA
Materie 3° anno 4° anno 5° anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 - -
Matematica 3 3 3
Economia aziendale 4 7 7
Informatica 4 5 5
Diritto 3 3 2
Economia politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1 1
Totale ore settimanali 32 32 32
3.1.1.3 ECONOMIA DEI SITEMI LOGISTICI INTEGRATI
Questa proposta formativa dell'Istituto nasce per rispondere in modo efficace e
professionale alle richieste del territorio, del mercato del lavoro e delle imprese
della filiera logistico-portuale.
Il diplomato potrà inserirsi nelle aziende operanti nel settore del trasporto, della
spedizione e delle infrastutture, con una preparazione interdisciplinare
spendibilissima sul territorio.
Nell'ambito delle materie di indirizzo verranno studiate in modo approfondito la
gestione delle imprese di trasporto, delle infrastutture e dei sistemi logistici
integrati.
Quadro orario settimanale Logistica
Materie 3° anno 4° anno 5° anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 2 2 -
Matematica 3 3 3
Informatica e sistemi logistici 4 4 5
Economia aziendale e dei trasporti
5 6 7
Diritto 3 3 2
Economia politica e dei mercati 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1 1
Totale ore settimanali 32 32 32
3.1.2.. INDIRIZZO TURISMO (TRIENNIO)
Il corso offre una buona preparazione di base ed una solida formazione tecnica
specifica nel settore economico-turistico e linguistico-comunicativo.
Il perito economico in Turismo possiede le competenze necessarie alla
valorizzazione dell'immagine del territorio in cui opera e alla gestione e alla
promozione dei servizi e dei prodotti.
Il triennio prevede visite formative sul territorio, stage linguistici (per tutte le
lingue studiate) e lavorativi all'estero anche in collaborazione con enti pubblici
e territoriali.
Quadro orario settimanale Turismo
Materie 3° anno 4° anno 5° anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Terza lingua comunitaria 3 3 3
Matematica 3 3 3
Arte e territorio 2 2 2
Geografia turistica 2 2 2
Discipline turistiche e aziendali 4 4 4
Diritto e legislazione turistica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Materia alternativa 1 1 1
Totale ore settimanali 32 32 32
4. GLI OBIETTIVI TRASVERSALI
NEL BIENNIO
Al termine del biennio l'alunno deve essere capace di:
comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre
i dati significativi;
esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando anche il lessico specifico
delle varie discipline;
cogliere la coerenza all'interno di procedimenti;
applicare principi e regole;
collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e
coglierne le relazioni e i nessi semplici;
stabilire connessioni tra causa ed effetto;
relativizzare fenomeni ed eventi;
interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali.
Il Consiglio di classe rileva:
il grado di partecipazione degli alunni;
la correttezza nei rapporti interpersonali;
la puntualità nell'esecuzione dei lavori assegnati,
e si attiva per favorire negli allievi l’acquisizione di un efficace metodo di
studio.
NEL TRIENNIO
Al termine del triennio l'alunno deve dimostrare di sapere:
leggere/redigere ed interpretare testi e documenti;
elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire processi
decisionali;
documentare adeguatamente il proprio lavoro;
comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici;
analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi
da risolvere;
interpretare in modo sistematico strutture e dinamiche nel contesto in cui
opera;
effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le
informazioni opportune.
Il Consiglio di classe rileva:
il grado di partecipazione al lavoro individuale e di gruppo e il saper
accertare ed esercitare il coordinamento;
la flessibilità al cambiamento;
la correttezza nei rapporti interpersonali;
la puntualità e la precisione nell'esecuzione dei lavori assegnati
e si attiva per stimolare gli allievi ad acquisire adeguate capacità progettuali
(elaborazione, gestione, verifica di progetti di complessità crescente).
5. GLI STRUMENTI PER LA VERIFICA DEGLI
APPRENDIMENTI
LA VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
a) Si articola nelle fasi:
1. diagnostica iniziale, tesa ad analizzare e descrivere il processo di
apprendimento, per la successiva impostazione di opportune strategie
didattiche;
2. formativa o intermedia, tesa a individuare potenzialità e carenze,
finalizzata all’autovalutazione e al miglioramento dell’azione didattica;
3. sommativa o finale, tesa a definire i livelli di abilità e competenze nella
valutazione periodica e finale.
b) Viene effettuata secondo verifiche coerenti con gli obiettivi di apprendimento
previsti nel POF e ridefiniti nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari.
STRUMENTI DI VERIFICA
PROVE SCRITTE
Strutturate e semistrutturate (vero/falso,
completamento, scelta multipla…), questionari a
risposta aperta, relazioni, temi/componimenti,
sintesi, soluzioni di problemi, esercizi di vario
tipo, anche con l’uso di strumenti multimediali
(classi 2.0)
PROVE ORALI
Colloqui, interrogazioni, interventi, discussioni su
argomenti di studio, esposizione di attività svolte,
test, prove scritte valide per l’orale PROVE PRATICHE
E DI
PERFORMANCE
Test motori, simulazioni, performance, attività
di stage e tirocinio
All’inizio dell’anno scolastico agli studenti delle classi iniziali del biennio e del
triennio vengono somministrate prove d’ingresso al fine di accertare i
prerequisiti ritenuti necessari per un efficace apprendimento delle conoscenze e
competenze previste nell’ambito delle diverse aree disciplinari e organizzare
tempestivamente eventuali interventi di recupero.
A partire dall’a.s. 2010/11 l’Istituto partecipa alla rilevazione nazionale degli
apprendimenti dell’Invalsi, attraverso prove di italiano e di matematica
somministrate agli studenti delle classi seconde. Per le verifiche formative e
sommative vengono utilizzate prove strutturate (test, questionari, ecc.),
semistrutturate (test e questionari con domande a risposta aperta) e prove
aperte (temi, problemi, ecc.). Alle prove scritte si affiancano verifiche orali e
prove pratiche di laboratorio. Le prove di verifica vengono riconsegnate
corrette, allo studente, di norma entro quindici giorni dall’effettuazione e
comunque in un periodo antecedente allo svolgimento della prova successiva.Il
numero di prove è deliberato dai singoli docenti in funzione delle opzioni
metodologico/didattiche adottate per le rispettive discipline di insegnamento. Le
prove di verifica sono almeno 2/3 per ogni periodo in cui è suddiviso l’anno
scolastico.
6. GLI STRUMENTI E I CRITERI PER LA VALUTAZIONE
Al fine di garantire qualità e continuità nel percorso formativo di tutti gli allievi,
l’Istituto elabora un Piano dell’Offerta Formativa tale da assicurare il pieno
raggiungimento degli obiettivi specifici delle discipline e degli obiettivi
trasversali in termini di conoscenze, abilità e competenze.
In quest’ottica assumono particolare rilevanza e diventeranno punti cardine del
Piano dell’Offerta Formativa:
un’organizzazione modulare della programmazione didattica;
l’individuazione, da parte dei gruppi disciplinari, degli standard minimi e
dei nodi concettuali indispensabili per una proficua prosecuzione degli
studi;
l’organizzazione pianificata di attività di tutoraggio come intervento di
sostegno agli studenti in difficoltà;
l’organizzazione di interventi di recupero (in orario pomeridiano e/o in
itinere) per gli allievi che presentano insufficienze gravi alla fine del primo
quadrimestre;
interventi di sostegno in itinere in orario curricolare programmati e
certificati (anche attraverso piattaforma didattica e strumenti
multimediali);
un sistema di verifiche programmate tali da accertare il superamento o
meno delle carenze emerse;
una metodologia di valutazione che tenga conto dell’iter scolastico dello
studente, dei risultati degli interventi di sostegno e/o recupero messi in
atto, di tutta un’altra serie di elementi attinenti all’impegno, alla
partecipazione, al grado di maturazione, alla frequenza.
BIENNIO
Nell’organizzazione degli interventi di sostegno e di recupero sono privilegiate
le aree disciplinari per sviluppare le abilità e le competenze di base
propedeutiche allo studio dei saperi specifici e strutturati.
TRIENNIO
Le attività di recupero si concentrano principalmente sulle discipline in cui
storicamente si sono evidenziate maggiori e più numerose carenze, mentre le
insufficienze meno gravi e tali da poter essere superate dallo studente senza
eccessive difficoltà vedranno l’attivazione di una attività di
monitoraggio/verifica dopo lo studio individuale da parte dell’alunno.
E’ opportuno comunque precisare che il recupero si può realizzare con efficacia
e più rapidamente attraverso una presa di coscienza dello studente delle sue
lacune e attraverso uno studio regolare e efficace a casa; le attività di sostegno
e recupero servono ad aiutare l’allievo nel suo percorso, ma non possono
sostituire la mancanza di interesse, di motivazione di impegno.
Tutti gli interventi saranno programmati e ufficializzati; mediante avviso scritto
alle famiglie e mediante trascrizione sul registro di classe agli studenti.
Il Collegio dei docenti assegna ai gruppi disciplinari:
a) la definizione degli standard minimi e dei nodi concettuali ritenuti
fondamentali per le classi di uno stesso anno e per un efficace prosieguo
degli studi nell’anno successivo;
b) l’elaborazione di indicazioni per lo studio relativamente al punto uno;
tali indicazioni saranno messe a disposizioni di studenti e famiglie in caso
di recupero individuale successivamente al primo quadrimestre o dopo gli
scrutini finali
Per il biennio si privilegiano gli obiettivi riferiti agli assi culturali, come
esplicitati nel regolamento sul nuovo obbligo scolastico.
Modelli didattici e organizzativi degli interventi di recupero/sostegno
BIENNIO E TRIENNIO: Il Collegio dei docenti attribuisce al Consiglio di
classe il compito di individuare le discipline o le aree disciplinari alle quali
assegnare gli interventi e il numero delle ore per ciascuno di essi.
CORSI DI RECUPERO/SPORTELLI DIDATTICI O RECUPERO IN ITINERE
(primo periodo didattico): febbraio/marzo
CORSI DI RECUPERO O SPORTELLI DIDATTICI (secondo periodo
didattico): luglio
Gli interventi nel biennio potranno assumere una tipologia d’area
interdisciplinare nel caso di lacune di carattere metodologico o di base da
colmare ai fini di recupero in più discipline.
Per gli studenti con una o più insufficienze i docenti assegneranno attività di
recupero in itinere; attività che dovranno essere ufficializzate (registro di classe
e avviso alle famiglie) e valutate con verifiche scritte o orali calendarizzate
autonomamente dai docenti.
Per i recuperi estivi, il Collegio dei docenti individuerà le discipline oggetto dei
corsi di recupero; sarà poi la dirigenza a formare i gruppi classe e ad
individuare i docenti a cui affidare la gestione, attraverso un’equa distribuzione
tra classi parallele. Per tale compito il dirigente potrà avvalersi della
collaborazione dei referenti dei gruppi disciplinari e dei coordinatori di classe,
oltre che della FSOF preposta al POF.
Le metodologie di insegnamento-apprendimento utilizzate nel biennio
dovrebbero puntare alla formazione di competenze di base, essere
propedeutiche alle discipline e ai piani di lavoro professionalizzanti del triennio
e quindi mirare alla non determinazione dei debiti.
Nelle attività di recupero potranno, quindi, essere coinvolti docenti non della
classe; costoro effettueranno il loro intervento didattico raccordandosi con i
docenti degli studenti interessati.
Il dirigente scolastico chiederà a tutti i docenti dell’Istituto di segnalare la loro
disponibilità ad effettuare interventi di sostegno e recupero, sia durante il
periodo scolastico, che estivo.
In quest’ultimo caso saranno utilizzati docenti esterni solo qualora non siano
disponibili i docenti interni e naturalmente in presenza di risorse finanziarie
erogate a tale scopo e atte a garantire il pagamento delle ore effettuate.
Il Consiglio di Istituto indicherà criteri e modalità di assunzione del personale
docente esterno e la quota oraria da erogare per l’effettuazione del servizio.
Valutazione
La valutazione del profitto scolastico viene espressa con un voto unico sia nel
primo periodo didattico che nello scrutinio finale (resta inteso che per le
discipline per cui in ordinamento vengono previsti sia il voto scritto/pratico che
quello orale, il raggiungimento degli obiettivi deve essere verificato per
entrambe le aree). Il Consiglio di classe compila inoltre una scheda
interperiodale informativa sull’andamento didattico e disciplinare di ciascuno
studente a metà quadrimestre.
Per quanto riguarda la corrispondenza tra livelli di apprendimento e voti
assegnati, si segue la seguente scheda di raccordo (che ogni anno viene
approvata dal Collegio dei docenti).
Livelli di competenze
Voti Indicatori comportamenti
Assolutamente insufficiente
1 2
• Partecipazione: non partecipa al lavoro in classe, rifiuta il dialogo educativo • Conoscenze: ha gravi lacune di base • Competenze: non sa eseguire compiti semplici • Capacità: non rispetta gli impegni e la capacità di applicazione è nulla • Abilità espressive: non riesce a produrre elaborati comprensibili • Abilità motorie: rifiuta il dialogo educativo in tutte le forme di movimento
Gravemente insufficiente 3
• Partecipazione: partecipa al dialogo educativo sporadicamente • Conoscenze: ha conoscenze limitate e disorganiche, fatica ad eseguire compiti anche semplici • Competenze: nell'applicazione commette gravi e frequenti errori di impostazione • Capacità: non rispetta gli impegni • Abilità espressive:gli elaborati evidenziano scarsa padronanza del lessico specifico • Abilità motorie: il dialogo educativo si limita solo ad alcune forme di movimento
Decisamente insufficiente
4
• Partecipazione: partecipa al dialogo educativo occasionalmente e si distrae spesso • Conoscenze: ha conoscenze frammentarie e superficiali • Competenze: nell'applicazione commette errori gravi e non riesce a condurre né’
analisi né sintesi • Capacità: rispetta saltuariamente gli impegni • Abilità espressive: commette errori che rendono difficile la comprensione del
discorso. • Abilità motorie: ha difficoltà motorie e nell'uso degli attrezzi
Insufficiente 5
• Partecipazione: partecipa poco al dialogo educativo • Conoscenze: ha conoscenze non approfondite e superficiali • Competenze: commette errori di comprensione dei testi, limita l'analisi e la sintesi • Capacità: non è autonomo nella rielaborazione, compie collegamenti solo se guidato • Abilità espressive: usa un linguaggio improprio e poco argomentato • Abilità motorie: non ha una sufficiente coordinazione
Sufficiente 6
• Partecipazione: partecipa alla lezione attivamente ma senza continuità • Conoscenze: essenziali e fondamentali • Competenze: assolve i compiti assegnati, effettua analisi e sintesi parziali • Capacità: evidenzia spunti di autonomia nell'elaborazione personale • Abilità espressive: possiede il lessico di base non dettagliato
• Abilità motorie: evidenzia un'accettabile coordinazione
Discreto 7
• Partecipazione: partecipa attivamente alla lezione e con apprezzabile impegno • Conoscenze: gli consentono di eseguire i compiti anche complessi • Competenze: effettua analisi e sintesi pertinenti • Capacità: elabora in modo autonomo le conoscenze • Abilità espressive: utilizza un lessico appropriato • Abilità motorie: possiede schemi motori coordinati e corretti
Buono 8
• Partecipazione: partecipa costantemente e in modo attivo con personali rielaborazioni • Conoscenze: esegue i compiti anche complessi in modo corretto • Competenze: effettua analisi e sintesi complete • Capacità: elabora in modo autonomo con collegamenti tra conoscenze diverse, rispetta impegni e scadenze • Abilità espressive: utilizza un lessico appropriato ben organizzato • Abilità motorie: possiede una coordinazione appropriata con qualche rielaborazione personale
Ottimo 9
• Partecipazione: partecipa costantemente in modo attivo con proposte personali • Conoscenze: esegue compiti complessi in modo corretto • Competenze: effettua analisi e sintesi complete e approfondite, è organizzato e preciso nel rispetto di impegni e
scadenze • Capacità: elabora in modo autonomo con apporti personali puntuali • Abilità espressive: possiede un lessico elaborato, appropriato e ben organizzato • Abilità motorie: possiede una coordinazione sicura e originale
Eccellente 10
• Partecipazione: partecipa costantemente in modo attivo con proposte personali approfondite • Conoscenze: esegue compiti complessi con sicurezza e razionalità • Competenze: effettua analisi e sintesi complete, ben argomentate e critiche, è organizzato, preciso e puntuale nel
rispetto di impegni e scadenze • Capacità: elabora in modo autonomo con apporti personali originali e ben organizzati • Abilità espressive: possiede un lessico preciso, appropriato e multidisciplinare • Abilità motorie: possiede una coordinazione sicura con apporti autonomi e creativi
Valutazione di fine primo quadrimestre e attività di recupero
I Consigli di classe, alla luce delle insufficienze riscontrate all’atto degli
scrutini indicheranno:
1. la eventuale necessità di interventi a livello di area disciplinare;
2. le discipline che necessitano di interventi di recupero (pomeridiano e/o in
itinere);
3. le situazioni per le quali gli studenti possono raggiungere autonomamente
gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti e il cui recupero è pertanto
affidato allo studio autonomo o a attività di tutoraggio.
I coordinatori e i segretari di classe notificheranno alle famiglie, con il supporto
della segreteria, gli interventi proposti; le famiglie, nel caso si tratti di interventi
di recupero, dovranno esplicitare per iscritto se si avvarranno di tali attività o
se provvederanno al recupero autonomamente.
Al termine degli interventi programmati, i docenti della classe effettueranno
verifiche programmate in orario curricolare e comunicheranno l’esito alle
famiglie.
Tali interventi si terranno, di norma, prima della seconda comunicazione
interperiodale.
Le verifiche si baseranno principalmente sui livelli minimi e sui nodi concettuali
individuati dai gruppi disciplinari (la loro individuazione ed esplicitazione
avverrà a seguito di un incontro dei gruppi nel mese di gennaio)
Criteri per lo svolgimento degli scrutini finali e per la valutazione
complessiva degli studenti
Premesso che la valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria
della funzione docente nella sua dimensione sia individuale che collegiale (art.1
c.2 del DPR 122/09), la valutazione degli alunni in sede di scrutinio finale
è effettuata da Consiglio di classe . In caso di parità prevale il voto del
Presidente (ai sensi dell'art.79 del RG 653/25 e dell'art.37 comma 3 del dl
297/94).
Per la valutazione degli studenti nelle singole discipline si terrà conto:
• di quanto stabilito dall’O.M. n° 92/07 all’art. comma 2, che testualmente
recita:"Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio
motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate
durante l’ultimo trimestre quadrimestre e sulla base di una valutazione
complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero
percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle
valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle
verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di
recupero precedentemente effettuati."
• del raggiungimento degli obiettivi definiti dai gruppi disciplinari e dai
singoli docenti; tali obiettivi si desumono dalla programmazione modulare
e dal piano di lavoro dei singoli docenti. Il raggiungimento si desume
dalla proposta di voto finale del docente che sarà la risultante:
1. del voto espresso alla fine dello scrutinio del primo quadrimestre;
2. delle verifiche orali e scritte del secondo quadrimestre;
3. del miglioramento complessivo ottenuto dallo studente rispetto ai livelli
di partenza ad inizio anno scolastico;
4. dell’acquisizione degli standard minimi richiesti per la singola
disciplina e dall’assimilazione dei nodi disciplinari;
5. della possibilità e della capacità dello studente di seguire il Piano
dell’Offerta Formativa dell’anno successivo, alla luce delle abilità e
competenze acquisite;
6. dei livelli di partecipazione alle dinamiche educative;
7. della regolarità della frequenza;
Il Consiglio di classe, sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti,
esprimerà un giudizio finale complessivo.
La proposta di voto gravemente insufficiente è il prodotto del mancato
raggiungimento degli standard minimi e dei nodi concettuali individuati dai
gruppi disciplinari come indispensabili per il proseguimento degli studi nella
classe successiva.
• Qualora il Consiglio di classe ritenga sostanzialmente positive le
valutazioni dell'alunno in tutte le discipline, ne dispone subito
l'ammissione alla classe successiva (e, per le classi 3a e 4a, procede
all'attribuzione del credito).
• Qualora invece emerga un quadro di insufficienze talmente gravi o diffuse
da far ritenere assente la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e
di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno
scolastico, ne dispone subito la non promozione.
• Qualora le insufficienze si ritengano invece recuperabili prima dell'inizio
delle lezioni dell'anno successivo (di norma una o due, eccezionalmente
tre), il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e
fornisce le indicazioni necessarie per il recupero.
Il Consiglio di classe, nella sua piena autonomia, potrà deliberare l’ammissione
alla classe successiva in presenza di una o due discipline non pienamente
sufficienti (proposta di voto non minore di 5) in presenza dei punti 3, 4, 5, 6, 7
precedentemente esposti.
In tal caso la promozione in presenza di lievi lacune comporterà l'attribuzione
del punteggio più basso della fascia di credito, e sarà comunicata alle famiglie
sollecitando un ripasso estivo.
Criteri per l'organizzazione degli interventi di recupero successivi agli
scrutini di giugno
Nel caso in cui allo studente è stata rinviata la formulazione del giudizio finale,
il Consiglio di classe, entro una settimana dalla conclusione degli scrutini finali,
comunicherà alla famiglia:
• voti delle discipline in cui non è stata raggiunta la sufficienza;
• carenze specifiche rilevate (con particolare riferimento agli obiettivi
minimi fissati a livello di area);
• indicazioni degli standard minimi e dei nodi concettuali su cui dovrà
essere effettuata la preparazione e su cui si baseranno le prove di verifica;
• interventi di recupero proposti;
• modalità e calendario delle relative verifiche.
Le famiglie dovranno esplicitamente indicare, per iscritto, se i figli si
avvarranno delle attività proposte o se provvederanno al recupero in modo
autonomo, effettuando solamente la verifica finale.
L'organizzazione degli interventi sarà effettuata in base alle insufficienze
emerse, cercando di garantire il massimo numero di interventi compatibili con
le risorse (economiche e professionali) disponibili;
Per l’organizzazione di detti interventi di recupero, il dirigente scolastico si
avvarrà della collaborazione dello staff della presidenza, dei referenti dei
gruppi disciplinari, della FSOF preposta al POF.
Le verifiche e le valutazioni finali si potranno anche effettuare nei primi giorni
di settembre, e comunque prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, in
presenza degli impegni di numerosi docenti per lo svolgimento degli esami di
Stato e tenuto conto del diritto degli stessi a fruire delle ferie nel periodo estivo.
Gli interventi di recupero, se è operativamente possibile, potranno avere inizio
nell’ultima decade di giugno e proseguire nella prima quindicina di luglio.
Tali interventi della durata minima di 15 ore, potranno, in alcuni casi limitati,
essere spezzettati, a giudizio del Consiglio di classe, per consentire agli studenti
un periodo intermedio di approfondimento autonomo e un riesame finale dello
studio effettuato precedentemente alla prova di verifica.
Le verifiche, di competenza del C.di C., si baseranno sugli standard minimi
stabiliti e sui nodi disciplinari individuati, a suo tempo, dai gruppi disciplinari o
a livello di area disciplinare e si svolgeranno tramite prova scritta oggettiva
strutturata, semistrutturata o su soluzione di problemi.
Il testo della prova di verifica preparato dal docente della disciplina, corredato
di soluzione, sarà depositato, in anticipo, in vicepresidenza.
La verifica si effettuerà alla presenza di una commissione formata dal docente
della disciplina e da due altri docenti.
Criteri per il superamento o meno delle carenze negli scrutini finali di
fine agosto-inizio settembre
Lo scrutinio si effettuerà secondo le modalità stabilite dall’O.M. n° 92.
Nel caso in cui le verifiche abbiano avuto riscontri non del tutto sufficienti, si
terrà conto dei seguenti criteri:
• risultati delle prove di verifica
• impegno e attenzione dimostrati durante il corso di recupero successivo
allo scrutinio finale;
• studio eventualmente effettuato dallo studente durante il periodo estivo:
• acquisizione e assimilazione dei nodi concettuali della disciplina;
• capacità dello studente di seguire il POF dell’anno successivo, alla luce
delle abilità e competenze acquisite.
La valutazione del comportamento
Il Consiglio di classe attribuisce il voto di comportamento tenendo conto dei
livelli e dei parametri contenuti nella scheda allegata. Il voto di comportamento
contribuisce insieme alle valutazioni degli apprendimenti disciplinari alla
determinazione della fascia per l’attribuzione del credito scolastico.
7. L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA La scuola da anni ha intrapreso il percorso dell'innovazione tecnologica ed
organizzativa:
• offre alle famiglie, anche attraverso Internet, una informazione costante
mediante il proprio sito web www.vespucci.gov.it e l'accesso in tempo
reale al registro elettronico, per il controllo delle presenze, dei voti e delle
comunicazioni scuola-famiglia;
• è dotato di un numero consistente di laboratori informatici, linguistici,
multimediali e di aule attrezzate, dove le competenze teoriche delle diverse
discipline vengono integrate con attività laboratoriali;
CLASSI 2.0
In ciascuna classe è presente un computer collegato ad Internet ed una LIM. Il
progetto, attivato in via sperimentale nel 2011/2012 su tre classi prime ed una
classe terza, introduce una didattica innovativa che prevede, per ogni studente,
la possibilità di lavorare in classe con il proprio computer. Per questo scopo, le
aule "2.0" sono attrezzate con lavagne multimediali e videoproiettori, che
consentono il potenziamento dell'interattività docenti-alunni.
E' inoltre possibile accedere, attraverso la connessione Wi-Fi dell'Istituto, sia ai
contenuti digitali pubblicati sul web che a quelli resi disponibili dal docente
attraverso l' “Aula Digitale”. Questa è accessibile anche da casa, in modo da
permettere agli studenti di interagire con i compagni di classe e con i propri
docenti.
La nostra scuola cerca di promuovere ogni possibile strategia didattica-
educativa, personalizzata ed individualizzata, orientata a garantire, ad ogni
"diversità" che ciascuno di noi rappresenta, opportunità di formazione, sviluppo
e competenza spendibile per un progetto di vita e di lavoro.
LE ALLEANZE FORMATIVE CON IL TERRITORIO
Da anni l’Istituto ricerca un raccordo stretto e organico con i soggetti
istituzionali e sociali del territorio, in particolare con il mondo del lavoro e
delle professione, al fine di:
facilitare uno scambio di informazioni continuamente aggiornato sui
fabbisogni professionali e formativi delle imprese, sulla reale
"spendibilità" dei titoli di studio nel mercato del lavoro, sulle prospettive
di sviluppo delle professioni, sulle competenze specifiche richieste dal
sistema produttivo, sulle condizioni migliori per organizzare efficacemente
gli spazi di autonomia e di flessibilità che tali scuole hanno a disposizione.
sviluppare l’orientamento
prevenire e contrastare la dispersione scolastica, oltre che per favorire
l’occupabilità. Annualmente, oltre alle attività di stage, vengono
organizzati dalla scuola percorsi e progetti che instaurano questo stretto
rapporto con: enti locali, associazioni, imprese, ordini professionali,
università. Molte sono le Convenzioni stipulate, finalizzate a obiettivi
anche di lunga durata e i partenariati formalizzati (Autorità Portuale,
Spedimar, Agenzia delle Entrate, Ordini professionali dei commercialisti,
dei consulenti del lavoro, dei notai, aziende di riferimento dei vari settori
MINISTAY, SCAMBI e VIAGGI DI ISTRUZIONE
Viaggi di istruzione, visite guidate e uscite didattiche costituiscono per gli
studenti un’occasione importante di apprendimento, che integra e
arricchisce il percorso scolastico. Anche scambi e gemellaggi
rappresentano un’opportunità di conoscenza e di confronto, concorrendo
alla formazione culturale e relazionale degli studenti, così come i
soggiorni studio all’estero, che, pur indirizzati al miglioramento delle
conoscenze linguistiche, offrono esperienze che hanno una ricaduta
positiva sulla formazione generale. L’Istituto organizza annualmente
viaggi sia per il biennio che per il triennio, miranti ad approfondire aspetti
del percorso scolastico.
8. INCLUSIONE
Nel piano dell’offerta formativa rientra il piano annuale dell’inclusività (P.A.I.)
come strumento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza sulla
centralità e la trasversalità dei processi inclusivi, in relazione alla qualità dei
processi educativi, per tutelare tutti gli alunni dando a ciascuno pari
opportunità formativa. L’inclusività è il settore che si occupa dello studio e del
monitoraggio dei processi inclusivi attraverso un consapevole uso delle
competenze pedagogiche e didattiche, cercando di migliorare i contesti
d’integrazione. E’ una scelta di valore pedagogico e democratico: pedagogico a
cui sono chiamati ad aderire tutti i docenti delle istituzioni scolastiche perché
apre un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di
personalizzazione dei percorsi di studio enunciati dalla legge n.53/2003; è una
scelta di valore democratico perché i principi che sono alla base del nostro
modello di integrazione scolastica hanno contribuito a sottolineare gli aspetti
dell’inclusione che derivano dai diritti della persona sanciti nei Principi
Costituzionali. Queste scelte sono state assunte come punto di riferimento per
le politiche di inclusione in Europa. In questa ottica di sviluppo e monitoraggio
delle capacità inclusive della scuola, si può realizzare una didattica attenta ai
bisogni di ciascuno, realizzando obiettivi comuni.
Questo anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare
procedure, metodologie e pratiche anche organizzative attraverso il gruppo di
lavoro per l’inclusione. Il gruppo di lavoro per l’inclusione GLI (ex GLHI) di
Istituto, svolge la funzione di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali presenti
nella scuola; raccoglie e documenta gli interventi didattici ed educativi; si
collega attraverso il CTS (centri territoriali di supporto) alla rete di scuole
provinciali e all’Amministrazione per la consulenza, confronto e supporto dei
colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; si occupa della
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola.
Ogni anno viene redatto ed approvato il PAI (Piano Annuale di Inclusione) in
cui vengono esplicitate le strategie e le attività che l’Istituto mette in atto al fine
di garantire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, dei casi DSA
e in generale per garantire il soddisfacimento dei Bisogni Educativi Speciali. Il
PAI viene allegato al presente piano di offerta e ne costituisce parte integrante.
9.AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto effettua numerose iniziative, in collaborazione con gli ordini
professionali, le imprese, le associazioni di categoria e le Università, tendenti
ad allargare la partecipazione attiva degli studenti alla vita della scuola e
l'integrazione dei percorsi di studio con il mondo del lavoro:
organizza incontri con esperti e visite guidate a imprese ed enti le cui
attività sono collegate al corso di studi specifico;
promuove e partecipa a progetti europei di formazione, stage linguistici e
scambi culturali;
svolge attività di alternanza scuola-lavoro, anche con tirocini formativi
all'estero;
favorisce incontri con personalità della cultura e con esperti di problemi
sociali.
Consente di arricchire il proprio curriculum conseguendo certificazioni europee
informatiche (ECDL core e advanced, Nuova ECDL Full Standard, e EUCIP) e
linguistiche (inglese: PET, FCE, BEC - spagnolo: DELE B1 - tedesco: SD 2 -
francese: DELF) riconosciute in ambito universitario e lavorativo.
10. IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI INDIRIZZO
E I PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
l’Istituto partecipa a due Poli Tecnico Professionali (settore logistica e
turismo).
I poli rappresentano l’opportunità di realizzare alleanze formative stabili per
realizzare con Scuole, Università, agenzie formative e aziende delle alleanze
formative stabili per le attività di Alternanza Scuola Lavoro, orientamento,
percorsi post diploma.
I percorsi di ASL si concretizzano in 198 ore di attività (visite aziendali, stage e
tirocini, lezioni di esperti..) svolte dalla classe seconda alla classe quinta. Il
Consiglio di classe della classe terza programma il percorso, stabilendo l’area
di operatività e le modalità (alternanza tradizionale o impresa in azione)
11. INTERNAZIONALIZZAZIONE
Per rispondere alle sfide poste dall'Unione Europea e dalle esigenze di un
mercato globale, nazionale e locale che richiede figure professionali sempre più
competitive e qualificate, l'IIS Vespucci-Colombo ha da sempre posto
particolare attenzione a tutte quelle attività caratterizzate da una forte
connotazione internazionale ed europea, considerandole parte integrante della
proposta educativa e formativa dell'Istituto; per questo dal 2010 è stata
ufficialmente costituita tra le funzioni strumentali del POF una "Commissione
per l'internazionalizzazione" che si occupa di programmazione e
coordinamento delle attività di respiro internazionale.
La Commissione Internazionalizzazione,, è composta da:
- un docente che svolge la funzione di coordinamento: gestione delle
partnership locali e internazionali, procedure di selezione, definizione dei
percorsi di apprendimento, procedure ECVET, valutazione al rientro.
- un gruppo di docenti di lingua che collaborano con il coordinatore nella
gestione delle mobilità internazionali: selezione dei partecipanti, monitoraggio
e tutoraggio a distanza, preparazione/formazione linguistica e culturale pre-
partenza.
Collaborano con la Commissione internazionalizzazione:
- i docenti di lingua che hanno acquisito esperienza di accompagnamento a
studenti in precedenti progetti di mobilità; monitoraggio e tutoraggio in loco in
collaborazione con i tutor internazionali;
- il DSGA e lo staff della segreteria amministrativa per la gestione
amministrativa-finanziaria e rendicontazione; -
- l'ufficio stampa e comunicazione per la diffusione e pubblicizzazione dei
progetti internazionali dell'Istituto;
-il dirigente scolastico per la direzione e supervisione dei progetti/attività.
Dal 2010 la scuola realizza, come soggetto promotore, progetti di mobilità
internazionale per studenti realizzati nell'ambito del programma europeo LLP
(mobilità IVT) ed Erasmus Plus (KA1-VET learners). Tutti i progetti hanno
previsto percorsi di mobilità di 3/4 settimane all'estero presso aziende in cui gli
studenti hanno svolto un’esperienza di tirocinio professionale inerente il
percorso di studi effettuato. Le proposte progettuali sono rivolte a studenti dei
seguenti indirizzi di studio: Sistemi logistici integrati; Amministrazione, Finanza
e Marketing; Servizi Turistici; Operatori del Benessere; Acconciatori e
Parrucchieri. Sono stati scelti questi indirizzi di studio in quanto si inseriscono
a pieno nel comparto industriale ed economico Livornese, che ha come punti di
forza il settore della logistica, commercio e turistico.
L'Istituto presta particolare attenzione allo studio delle lingue straniere,
fornendo agli alunni di tutti gli indirizzi la possibilità di potenziare
l'apprendimento della lingua inglese, spagnola, tedesca, permettendo di
conseguire i livelli TRINITY/CAMBRIDGE, DELE, GOETHE, riconosciuti
internazionalmente perché conformi agli standard fissati dall'Unine europea.
Il Vespucci-Colombo propone annualmente Ministay Linguistici della durata di
una settimana che si svolgono presso una città di un paese Europeo, tra le
lingue studiate nell'istituto, per permettere ai partecipanti (in maniera
trasversale, indipendentemente, quindi, dalle classi o dagli indirizzi), di poter
ampliare il loro portafoglio linguistico e le loro conoscenze culturali
E’ attualmente in atto nei corsi del Istituto tecnico Vespucci l’insegnamento di
parte dei contenuti di alcune discipline in lingua straniera con metodologia
CLIL. Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), apprendimento
integrato di lingua e contenuto, si riferisce all’insegnamento di materie non
linguistiche per mezzo di una lingua straniera (L2). I programmi CLIL creano
condizioni per il conseguimento di:
- livelli adeguati di apprendimento in tutte le materie insegnate tramite la
lingua CLIL;
- competenza operativa adeguata all’età nell’ascoltare, parlare, scrivere e
leggere la lingua CLIL;
- livelli adeguati di competenza nell’ascoltare, parlare, scrivere e leggere la
L1;
- comprensione e apprezzamento delle culture associate alla lingua CLIL e alla
L1;
- abilità sociali e cognitive richieste per avere successo in un mondo in
continuo cambiamento.
L'istituto Vespucci-Colombo fa parte della rete "L'Europa dell'Istruzione"
della Toscana e rappresenta la scuola-pilota per la provincia di Livorno; la
dirigente scolastica è uno dei componenti del nucleo di intervento.
Obiettivo della rete è quello di garantire la continuità del processo per la
promozione e la valorizzazione della dimensione europea dell'educazione,
avvalorandone gli impliciti significati (assumere la dimensione europea quale
ambito "naturale" di confronto strategico, di programmazione territoriale e di
impegno operativo") e funzioni (contribuire al miglioramento quantitativo e
qualitativo della partecipazione delle scuole italiane ai processi di cooperazione
europea) Attuali piani di azione e linee guida della retesono: formazione sui
programmi europei rivolta a docenti e personale ATA; individuazione di
percorsi operativi a sostegno delle competenze linguistiche; eventi di
sensibilizzazione su temi europei; utilizzo dei media per comunicare l'Europa.
Il Vespucci-Colombo ha attivato nel corso degli anni una consolidata rete di
partnership a livello internazionale
Di seguito si elencano alcuni partner internazionali suddivisi per paese in cui
operano
Malta: Paragon Europe, Foundation for Lasting Knowledge Economy
Strategies, Folkes, Ecosol ltd
Cipro: Private institute plato educational services ltd, atlantica leisure group
(atlantica miramare beach), cs hair cosmetics ltd
Germania: Goethe institut
Gran Bretagna: Canterbury study centre, Intern europe ltd, Depaul northern
ireland, Wavteq limited, National museums and galleries of northern ireland,
Patrick durkan & co certified accountants, Derry visitor and convention bureau,
Tower hotel (Derry), Gecko programmes limited, International Projects centre
Exter
Spagna: Istituto San fernando, Oneco, atlanta agencia de viajes s.a.,
confederación empresarial de comercio de andalucía, comercio exterior
comercialización s.l.u, starwood alfonso xiii hotel company s.l.u, escuela oficial
de idiomas dos hermanas, nexes interculturals de joves per europa, ideal youth
hostel sl,praktica training consulting s.l. 4.2
A livello locale, oltre ai partner istituzionali, il Vespucci-Colombo ha all'attivo
collaborazioni con tutte le associazioni di categoria ed una fitta rete di aziende
e imprese locali che ogni anno accoglono gli studenti in percorsi di alternanza
scuola-lavoro. Le aziende del territorio hanno sempre manifestato piena
disponibilità a continuare ed implementare i percosi di alternanza scuola-
lavoro, elemento questo che garantisce la qualità della rete che il Vespucci-
Colombo ha creato con il tessuto socio-economico del territorio ed in
particolare con le aziende e che si rivela particolarmente importante in termini
di ricaduta dei progetti di mobilità VET rivolti a studenti. Infatti gli studenti, al
rientro, potranno sperimentare in aziende locali, quanto appreso durante il
tirocinio internazionale e aziende e imprese del territorio avranno l'opportunità
di "reclutare" giovani formati in aziende similari all'estero con competenze di
respiro europeo che potranno sperimentare approcci e metodologie nuove e
innovative.
L'IIS Vespucci-Colombo ha da sempre posto particolare attenzione ad una
gestione di qualità della mobilità internazionale, che viene garantita da una
puntuale verifica e la valutazione effettuata da un comitato di valutazione (CdV)
composto dallo staff di presidenza, dalla Commissione Internazionalizzazione e
da un referente del Collegio Docenti che consentono di migliorare e rendere
sempre più efficace l'attività svolta.
Ii programmi di mobilità vengono valutati rispetto alle seguenti dimensioni:
1. aspetti legati al tempo: la tempestività (velocità del servizio, brevità dei tempi
di risposta, ecc), la puntualità, la regolarità (rispetto di programmi prefissati e
comunicati);
2. aspetti legati alla semplicità delle procedure: la comodità di poter effettuare
alcune fasi del percorso a distanza o telefonicamente, la facilità degli
adempimenti amministrativi;
3. aspetti legati all’informazione riguardante il percorso: la comprensibilità, la
chiarezza, la completezza;
4. aspetti legati all’orientamento e all’accoglienza: rapporto con le strutture
degli organismo intermediari (di accoglienza) e dei partner di accoglienza
(aziende), nomi dei tutor e dei responsabili, modalità di contatto e richiesta,
ecc;
5. aspetti legati alle strutture fisiche: ad esempio il comfort e la pulizie degli
alloggi;
6. aspetti legati alle relazioni sociali ed umane: la personalizzazione del
percorso, la capacità di accompagnamento, la cortesia ed il rispetto della
dignità di ogni singolo partecipante;
7. aspetti legati alla valutazione e certificazione delle competenze: ad esempio
appropriatezza degli strumenti di valutazione e certificazione , adeguatezza e
competenza nell'erogazione degli strumenti;
8. aspetti legati all’economicità e sostenibilità delle proposte formative così
come della logistica: ad esempio alloggi economici, proposte formative
soprattutto per il corso di lingua e le attività a costi sostenibili per i
partecipanti, pur mantenendo degli alti standard di qualità.
Sulla base degli esiti della valutazione, è possibile procedere con la
riprogrammazione e rimodulazione dei percorsi di mobilità e scambio
transnazionale. Ulteriore garanzia di qualità nella gestione della mobilità è
data dall'utilizzo del Manuale Tactic@School per la gestione di percorsi di
mobilità internazionale di qualità nel contesto scolastico (progetto di cui la
scuola è partner).
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Da decenni è attivo sul settore tecnico il corso serale (triennio) che prevede
l’indirizzo SIA. Sempre ad indirizzo SIA la sede della Casa Circondariale “Le
Sughere
SCHEDA DI PROGETTO (ALLEGATO N°1)
SCHEDA PROGETTI Codice Progetto ________
Progetto:
curricolare
extracurricolare
altro
1. Denominazione Progetto
-
2. Responsabile Progetto
-
3. Macro area
-
4. Progetto pluriennale (se Si, indicare l’a.s. di inizio)
5. Docenti coinvolti
-
6. Altri soggetti coinvolti (Scuole, Enti, Istituzioni)
-
7. Analisi dei bisogni/Motivazione dell’intervento
8. Obiettivi specifici (misurabili)
9. Destinatari (specificare le classi o i gruppi coinvolti e il n. alunni)
-
10. Ore complessive del progetto (per gli studenti)
-
11. Cronogramma delle attività (tempi di realizzazione)
Attività Tempi Spazi Strumenti
12. Metodologie utilizzate
Lezione frontale, altro …
13. Modalità di verifica dei risultati (questionari, test, ecc.)/ Indicatori di risultato
14. Modalità di documentazione (CD, relazione, ecc)
Relazione finale, altro …
15. Bilancio preventivo
Risorse umane interne ed esterne
Interne Ore non
ins.
Ore ins. Esterne Ore
Risorse umane interne ed esterne e relativi compensi richiesti
Personale utilizzato Categoria (*) Compenso
TOTALE (a) (*) Legenda categoria:
DI (Docente Interno)
DE (Docente Esterno)
CS(Collaboratore Scolastico)
AA(Assistente Amministrativo e tecnici)
DSGA
Spese di gestione (cancelleria, telefono, fotocopie, ecc) (b) ………………
Spese di strumentazione (c) ………………
Altro (specificare) (d) …………………………………….. ………………
Totale spesa (a+b+c+d)
Finanziamenti esterni ………………
Ente …………………………
Totale spesa da finanziare con il F.I
Il responsabile del progetto
lL Regolamento d'Istituto (allegato N°2 )
Il presente regolamento è stato stilato sulla base degli articoli dello Statuto delle studentesse e degli
studenti (DPR 249/24.06.98 e DPR 235/21.11.2007) e del DM 5/16.01,2009, a cui si fa riferimento
per quanto qui non espressamente stabilito e di cui si richiamano i fondamentali concetti di
democrazia nella scuola, quali:
“La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica”;
“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”;
“La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di opinione e di espressione, sulla
libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, nel ripudio di
ogni barriera ideologica sociale e culturale".
Il presente Regolamento, aggiornato nella versione attuale nella seduta del Consiglio di Istituto del
06/03/2014, viene integralmente pubblicato all'Albo dell'Istituto e nel sito web dell’Istituto.
Il presente Regolamento costituisce allegato al Piano dell’Offerta Formativa dell'Istituto.
Art.1 - Scuola: Comunità educativa e servizio pubblico
La scuola è intesa come comunità educativa, assicura agli studenti l’esercizio dei diritti individuali e
collettivi e favorisce l’interazione fra docenti, personale ATA, studenti e famiglie.
La comunità scolastica contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di
responsabilità e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati
all’inserimento nella vita attiva.
La scuola è un servizio pubblico alla persona, opera per garantire la realizzazione del diritto allo
studio e si impegna per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle potenzialità di
ciascuno
Art.2 - Diritti degli studenti
Lo studente ha diritto:
al riconoscimento, alla tutela e alla valorizzazione della propria identità personale, culturale,
etnica e religiosa;
ad un servizio scolastico qualificato sul piano ambientale, culturale, psico-sociale e
didattico;
ad una informazione chiara e tempestiva sugli obiettivi didattici e formativi, sui programmi
di studio e sui procedimenti di valutazione che lo riguardano;
alla piena utilizzazione degli spazi e delle strutture scolastiche per svolgervi attività che
rispondano a legittime istanze di lavoro;
a servizi di sostegno e recupero in ordine alle metodologie di studio, alle scelte
scolastiche professionali e alle eventuali difficoltà relazionali;
alla libera aggregazione e partecipazione alla vita della comunità scolastica.
Art.3 - Doveri degli studenti
Lo studente deve tenere comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo
stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle
libertà degli altri. In particolare, lo studente deve:
1. concorrere al raggiungimento dei fini formativi del proprio corso di studi mediante la
frequenza regolare alle lezioni, l’impegno nello studio e la collaborazione con i docenti in
osservanza al Piano di Offerta Formativa (P.O.F.);
2. comportarsi secondo le regole della civile convivenza, avere un abbigliamento decoroso e
consono all’attività scolastica, rispettare le opinioni altrui e le decisioni democraticamente
assunte dagli Organi collegiali;
3. attenersi alle norme dettate dal Regolamento di Istituto e del Patto di Corresponsabilità,
osservando le disposizioni organizzative e di sicurezza;
4. rispettare e valorizzare il patrimonio della scuola come bene comune e come bene proprio.
In particolare:
1. Durante le attività didattiche e integrative, dentro e fuori dall’istituto, gli studenti sono tenuti al
massimo rispetto verso se stessi, i docenti, i compagni, il personale della scuola e verso tutti
coloro con i quali vengono a contatto.
2. Gli studenti sono tenuti ad ottemperare alle norme, sia generali che interne, nonché alle singole
disposizioni del D. S. concernenti la vita scolastica. In dettaglio:
a. è vietato fumare nei locali della scuola;
b. è vietato, durante le ore di lezione, consumare cibo e bevande in classe;
c. non è consentita l’uscita dall’aula durante la prima e la quarta ora di lezione; inoltre
è vietato uscire dall’aula, disturbare e circolare nei corridoi nel cambio dell’ora;
d. è vietato abbandonare rifiuti nei locali della scuola e negli spazi interni ed esterni
dell’edificio scolastico;
e. è vietato danneggiare il patrimonio dell’Istituto (locali, arredi, attrezzature, ecc…);
f. è vietato accedere ai laboratori con gli zaini e alle palestre con abbigliamento non
idoneo;
g. è vietato lasciare oggetti personali, libri o altro, nell'aula, alla fine dell'orario scolastico;
h. le aule alla fine delle lezioni devono essere lasciate in ordine e pulite;
i. è vietato permanere nelle aule dopo il termine delle lezioni anche se si dovessero
svolgere lezioni o incontri pomeridiani.
j. le richieste di uso dei locali per riunioni di studio devono essere rivolte al ds, con
indicazione dell'orario e a firma del responsabile, con almeno un giorno di anticipo,
salvo casi eccezionali. Costituisce grave mancanza disciplinare la permanenza nei
locali della scuola fuori dagli orari stabiliti senza autorizzazione del dirigente
scolastico.
k. durante l’intervallo gli alunni possono uscire dalla classe, ma mai dall’Istituto; possono
recarsi ai bagni o consumare la propria merenda mantenendo un comportamento
corretto, senza abbandonarsi ad intemperanze che possano comportare danno a cose o a
persone. La sorveglianza è effettuata dai docenti secondo una turnazione stabilita dal
Dirigente.
l. gli studenti che per qualsiasi motivo ed in qualunque modalità interrompano,
ostacolino o impediscano lo svolgimento dell'attività didattica (ledendo, quindi, il
diritto di studio dei loro compagni e recando danno all'Istituzione scolastica)
incorreranno nelle sanzioni previste nel presente regolamento e potranno essere
perseguiti ai sensi dell'art.340 c.p..
m. i motorini e le biciclette vanno parcheggiati negli appositi spazi consentiti ed ognuno è
responsabile delle conseguenze derivanti dalla inosservanza di tale norma. E’
assolutamente vietato parcheggiarli nello spazio antistante i portoni di ingresso che
vanno tenuti liberi per eventuali interventi di urgenza e/o emergenze e per garantire la
sicurezza in caso di uscite di emergenza.
n. quando gli alunni si spostano per recarsi in un’altra aula o in un laboratorio dell’Istituto
o in palestra, si devono curare di chiudere a chiave la propria aula o di portare con se’ i
propri effetti personali, in quanto non è possibile assicurarne la custodia da parte del
personale scolastico.
o. gli studenti vanno alla palestra e ne ritornano accompagnati dal docente di Educazione
Fisica. Quando la lezione di Educazione Fisica svolta in palestra esterna all’Istituto
termina all’ultima ora gli studenti non sono soggetti al controllo del docente; alla prima
ora, gli studenti si recheranno direttamente in palestra.
3. Uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici:
durante le ore di lezione è vietato l’uso del telefono cellulare, sia a scopo comunicativo, sia a
scopo ludico; pertanto i telefoni devono essere tenuti spenti. Questo per una generale forma
di correttezza che trova riscontro formale nello Statuto delle studentesse e degli studenti,
nonché nell’ottica di un proficuo svolgimento dell’attività didattica. Eventuali esigenze di
comunicazione tra gli studenti e le loro famiglie, dettate da ragioni di eccezionale urgenza e
gravità, dovranno essere comunicate al docente, il quale potrà decidere di adottare una
temporanea deroga a tale norma.
Qualora un docente, durante le ore di lezione, rilevi una violazione alla predetta norma, dovrà
verbalizzare l’accaduto sul Giornale di classe, farsi dare in consegna il telefono cellulare ed
affidarlo al Dirigente Scolastico o ad un suo Collaboratore. Al termine della mattinata, o il
giorno successivo, il telefono sarà riconsegnato ad un genitore dello studente se minorenne o
direttamente allo stesso studente se maggiorenne.
Il divieto di utilizzare telefoni cellulari vige ovviamente, per una doverosa azione educativa,
anche nei confronti di tutto il personale della scuola durante le attività inerenti al proprio
servizio.
È ovviamente vietato, per gli stessi motivi, l’uso di dispositivi elettronici musicali o di
intrattenimento quali lettori di file mp3, di CD audio o videogiochi portatili, a meno che il loro
uso non sia richiesto e coordinato dall’insegnante per motivi didattici.
4. Uso di dispositivi di ripresa audio-video:
è vietato utilizzare telefoni cellulari, e altri dispositivi elettronici per scattare fotografie o
registrare suoni o filmati all’interno dell’Istituto o durante attività didattiche svolte all’esterno.
L’uso di tali dispositivi è consentito solamente previa autorizzazione dell’insegnante preposto.
Il trattamento improprio dei dati personali acquisiti mediante telefoni o dispositivi elettronici,
in particolare la divulgazione tramite cellulare o via internet di immagini, filmati, registrazioni
audio è punita secondo la normativa vigente con una sanzione che va da un importo minimo di
3.000 euro sino ad un massimo di 18.000 euro. In caso di dati sensibili o di trattamenti che
comportino situazioni di pregiudizio, di grave detrimento anche con eventuale danno, la
sanzione va da un minimo di 5.000 euro sino ad un massimo di 30.000 euro, oltre che
comportare, a livello di Istituto, i provvedimenti descritti nell’articolo seguente.
Art.4 - Sanzioni
Natura delle mancanze Punizioni disciplinari Organo
competente
Per le mancanze previste dal
punto 1 dell’art. 3 dei doveri
degli studenti ovvero:
frequenza irregolare, scarso
impegno nello studio,
inosservanza del P.O.F.
Ammonizione privata in classe e
comunicazione alla famiglia.
Insegnante e/o
Dirigente
scolastico
Per le mancanze previste dai
punti 2-3 dell’art. 3 dei doveri
degli studenti ovvero:
Sospensione da 1 a 3 giorni
Consiglio di classe
(tutte le
componenti)
mancato rispetto delle altrui
opinioni e delle decisioni
degli organi collegiali,
mancata osservanza del
regolamento interno in merito
a disposizioni organizzative e
di sicurezza,
comportamento scorretto
Per reiterate mancanze
previste dai punti 2 e 3 dell’
art. 3 dei doveri degli studenti
a) Ammonizione scritta
b) Sospensione da 1 a 5 giorni in rapporto
alla gravità del comportamento
Insegnante e/o
Dirigente
Scolastico
Consiglio di Classe
(tutte le
Componenti)
Reiterate e gravi violazioni
del punto 3 dell’art. 3 dei
doveri degli studenti
Sospensione sino a 15 giorni.
La durata della sospensione è proporzionata
alla gravità del caso.
Consiglio di Classe
(tutte le
Componenti)
Per le mancanze previste dal
punto 4 dell’art. 3 dei doveri
degli studenti ovvero:
mancato rispetto del
patrimonio scolastico.
Sospensione proporzionata alla gravità del
danno fino a giorni 15 e risarcimento dello
stesso.
Allontanamento superiore a 15 giorni con
eventuale risarcimento del danno
Consiglio di Classe
(tutte le
Componenti)
Consiglio di
Istituto
Reato
Allontanamento dalla comunità scolastica
per una durata definita e commisurata alla
gravità del reato, eventuale esclusione dallo
scrutinio finale o non ammissione all’esame
di stato
Consiglio di
Istituto su proposta
del Consiglio di
classe o della
Giunta Esecutiva
Reato di particolare gravità
perseguibile d’ufficio o per il
quale l’Autorità giudiziaria
abbia avviato procedimento
penale. Se vi sia pericolo per
l’incolumità delle persone.
Allontanamento dalla comunità scolastica
sino al permanere della situazione di pericolo
o delle condizioni di accertata
incompatibilità ambientale. Eventuale
esclusione dallo scrutinio finale o non
ammissione all’esame di stato (Nei casi in
cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la
situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il
rientro nella comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di
iscriversi, anche in corso di anno, ad altra
scuola).
Consiglio di
Istituto su proposta
del Consiglio di
classe o della
Giunta Esecutiva
Tutte le sanzioni sono ispirate ai principi dell’educazione e della riparazione del danno.
Su richiesta dell’allievo e della famiglia, e con approvazione dell’organo collegiale che ha emanato la
sanzione (che verifica le condizioni operative), le sanzioni possono essere convertite in attività a
favore della comunità scolastica.
Art.5 - Impugnazioni e ricorsi
1. Le controversie relative all’applicazione del regolamento di disciplina sono affidate ad un
Organo di Garanzia interno di durata annuale. Esso è presieduto dal dirigente scolastico e si
compone di un docente eletto dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante dei genitori e da
un rappresentante eletto dagli studenti.
Le elezioni avvengono all’inizio dell’anno scolastico. In caso di giustificato motivo i
componenti dell’organo sono sostituiti da supplenti (costituiti dai primi non eletti di ciascuna
componente).
2. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse,
entro cinque giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno
alla scuola.
3. Sui reclami decide in via definitiva l’Organo di Garanzia Regionale, presieduto dal Direttore
dell’Ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.
Art.6 - Procedimento
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al ripristino di rapporti corretti
all’interno della comunità scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale.
3. Non è mai sanzionabile l’espressione di opinioni manifestate correttamente e non lesive
dell'altru dignità.
4. Eventuali sanzioni, vanno precedute da una fase istruttoria ad opera del Dirigente Scolastico.
Nella fase istruttoria si raccolgono le ragioni delle controparti. All’alunno minorenne può
essere consentito di essere accompagnato dal genitore. Dalla fase istruttoria si prescinde
quando la sanzione derivi da ripetute infrazioni al regolamento, rilevate in rapporti o note
discilinari, che siano state portate a conoscenza della famiglia (e dello studente maggiorenne),
e quando sia trascorso il tempo utile per un eventuale reclamo avverso la contestazione degli
addebiti.
5. I provvedimenti sanzionatori vanno motivati e comunicati per scritto (anche tramite il registro
elettronico) ai genitori dell’alunno. Essi tengono conto della situazione personale dello
studente.
6. Le decisioni riguardanti i provvedimenti disciplinari devono essere assunte dal competente
organo collegiale.
7. Nei periodi di allontanamento dalla scuola va mantenuto, per quanto possibile, un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Art.7 - Entrate e uscite fuori orario
Gli alunni entrano in Istituto a partire dal suono della prima campanella (ore 8,00), dieci minuti
prima dell’inizio delle lezioni (previsto per le ore 8,10).
L’ingresso viene rilevato e registrato da un sistema automatico computerizzato tramite la lettura dei
tesserini personali degli studenti.
Al suono della seconda campanella (alle ore 8,10) la porta di ingresso viene chiusa e l’accesso durante
la prima ora è consentito solo agli alunni pendolari o agli alunni che presentino adeguata
documentazione (certificato medico di visita specialistica o di analisi cliniche), che deve essere
registrata sul diario di classe dall’insegnante della prima ora. Gli altri studenti dovranno entrare alla
seconda ora. Sono consentite tre entrate posticipate (alla seconda ora- ore 9.10) per quadrimestre:
dopo questo limite l’alunno sarà accettato in classe, ma il giorno successivo non sarà ammesso a
scuola se non accompagnato personalmente dal genitore (tale infrazione sarà sanzionata con rapporto
disciplinare emesso dallo stesso insegnante della seconda ora). L’autorizzazione all’entrata posticipata
viene concessa dal docente della seconda ora, dopo la trascrizione sul registro di classe con la
specifica della avvenuta (o meno) giustificazione o della necessità di presentarsi accompagnati, ai
sensi del comma precedente. Non è possibile entrare dopo l’inizio della seconda ora (ore 9,10), se non
in casi eccezionali e con idonea documentazione sanitaria.
I ritardi non prevedibili saranno giustificati il giorno successivo.
Le uscite fuori orario sono consentite, fino ad un massimo di tre per quadrimestre, al termine della 3a
ora di lezione solo in via eccezionale con certificazione (medica o di altra natura). I genitori, o gli
alunni maggiorenni, devono presentare richiesta scritta di uscita fuori orario ai collaboratori del DS,
motivando debitamente la richiesta sul proprio libretto ed allegando eventuale documentazione. I
minorenni devono essere sempre prelevati da uno dei due genitori o da persona delegata (delega
scritta con presentazione documento di identità del genitore).
Per consentire le uscite, periodiche o saltuarie, per l’attività sportiva agonistica svolta per conto di una
società, occorre la dichiarazione scritta del responsabile su carta intestata della società stessa, con
allegato il calendario degli impegni oltre che l’autorizzazione dei genitori in caso di minorenni. In
questo caso si deroga al limite di tre uscite anticipate per quadrimestre.
Le uscite fuori orario sono consentite solo al termine dell’ora di lezione.
In caso di malore è consentita l’uscita solo in presenza dei genitori o di un familiare, ovvero con
l’ambulanza di pronto soccorso in presenza del medico di turno.
Nell’ultimo periodo dell’ anno scolastico (mesi di maggio e giugno) le entrate e le uscite fuori orario
saranno autorizzate solo in casi eccezionali (motivi di salute, accertamenti clinici, gare sportive….),
dietro presentazione di idonea documentazione.
Qualora l’Istituzione non possa garantire la durata del servizio per l’intera mattinata, i genitori
potranno, all’inizio dell’anno scolastico, acconsentire all’ingresso posticipato o all’uscita anticipata,
anche senza preavviso, del proprio figlio. Tale consenso avrà valore per tutto l’anno scolastico.
Art.8 - Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni e ad ogni altra attività svolta in orario scolastico è per tutti gli alunni
obbligatoria. Le assenze devono essere giustificate sul libretto personale dell’allievo dai familiari, o da
chi ne fa le veci, per gli alunni minorenni; personalmente dagli alunni maggiorenni. Per gli studenti
del Corso Serale, in caso di limitazioni alla frequenza motivata da impegni lavorativi, occorre
produrre la certificazione comprovante.
A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo
grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale. Una deroga è possibile solo per assenze documentate e continuative e solo per i
casi previsti e deliberati del Collegio dei Docenti, a condizione, comunque, che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati.
Gli alunni devono portare la richiesta di giustificazione sul libretto di norma il giorno successivo al
giorno della assenza. Se la giustificazione non è portata entro il secondo giorno successivo al giorno
della assenza, lo studente dovrà presentarsi a scuola accompagnato dai genitori.
Le assenze superiori a cinque giorni consecutivi (festività incluse) devono essere giustificate anche
con attestato medico da cui risulti che lo studente non è affetto da malattie infettive e/o contagiose. In
mancanza di tale documento l’alunno non è ammesso in classe per nessuna ragione. Le assenze per
partecipazione degli studenti a manifestazioni o a dimostrazioni devono essere giustificate come le
altre.
Gli alunni hanno l’obbligo di portare sempre a scuola il libretto personale e il tesserino di
ingresso, che costituiscono anche documento di riconoscimento all’interno dell’Istituto.
Studenti pendolari
Sono definiti pendolari, e quindi autorizzati all'ingresso con lieve ritardo o all'uscita con lieve
anticipo, tutti gli allievi che esibiscano al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori l'abbonamento ai
mezzi di pubblico trasporto extraurbano con indicata l’ora prevista di arrivo/partenza. I nominativi
degli allievi autorizzati saranno annotati sul registro di classe, a cura degli Uffici Amministrativi.
Art.9 - Assemblee degli organi scolastici
Assemblee degli Studenti
Le assemblee degli studenti sono regolate dall’art. 12 del D.P.R. 416/74, dalla C.M. n. 312 del
27.12.1979, dalla C.M. n. 1121 del 25.05.1982 e successive modifiche ed integrazioni, nonché
dall’art. 2, comma 9, del D.P.R. n. 249 del 24.06.98 (Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria) nonché delle relative disposizioni attuative.
La richiesta, firmata dai rappresentanti di istituto, viene presentata al Dirigente Scolastico, almeno
cinque giorni prima della riunione. In essa deve essere indicato l’Ordine del Giorno della riunione.
Verificata la regolarità e la legittimità della richiesta, il Dirigente Scolastico concede l’autorizzazione
alla riunione. Non essendovi all’interno dell’istituto locali idonei a contenere tutti gli studenti, le
assemblee si svolgono all’esterno, in spazi aperti concordati con l’amministrazione comunale e previa
autorizzazione della questura. Di norma gli alunni escono dall’istituto al termine della seconda ora di
lezione e si recano autonomamente alla riunione, senza la sorveglianza di docenti o personale ATA.
Al termine dell’assemblea gli alunni sono liberi da ulteriori impegni scolastici. La data dell’assemblea
viene pubblicata sul sito web della scuola almeno 5 gg prima della data della riunione e tale
pubblicazione vale come comunicazione ufficiale alle famiglie. I genitori degli alunni minorenni
forniscono autorizzazione preventiva alla partecipazione, che rimane agli atti della segreteria.
La riunione degli organi collegiali d’Istituto è regolata dalla normativa vigente.
Attività del comitato dei Genitori
Le attività del Comitato dei Genitori, ove costituito, è disciplinato dagli artt. 36 e seguenti C.C. e dal
regolamento del Comitato stesso. La richiesta dei locali e di quanto necessario alla buona riuscita
della riunione, viene avanzata al Dirigente Scolastico con congruo anticipo (almeno cinque giorni).
Il Comitato può chiedere al Dirigente Scolastico di partecipare alla riunione e a essa può invitare
docenti dell’Istituto, esperti, ecc.
Comunicazioni con gli Studenti e con i Genitori
1. Il Collegio dei Docenti, delibera il calendario dei ricevimenti generali pomeridiani;
2. il calendario dei ricevimenti settimanali antimeridiani sono stabiliti dai singoli docenti;
3. I coordinatori del Consiglio di Classe su mandato del Consiglio stesso, convocano i genitori
degli studenti, o provvedono ad avvisarli, per motivi che riguardano il comportamento, il
profitto, le assenze e i ritardi non giustificati.
4. Il Dirigente Scolastico, su richiesta del Coordinatore del Consiglio di Classe, sentiti i singoli
docenti, convoca i genitori degli allievi della classe o i genitori di singoli allievi per motivi che
riguardano l’andamento scolastico e riceve i genitori che ne facciano richiesta.
5. Il Dirigente Scolastico convoca, su richiesta del Coordinatore del Consiglio di Classe, sentiti i
singoli docenti, gli studenti per ragioni che riguardano il comportamento o il profitto.
6. Il Dirigente Scolastico riunisce i genitori eletti nei Consigli di Classe per informarli
sull’andamento generale dell’Istituto.
Il calendario di massima delle riunioni dei docenti, viene comunicato a tutte le componenti della
scuola al pari di quello del ricevimento generale e di ogni altra informazione concernente la vita della
scuola.
Biblioteca e laboratori
Il Consiglio d’Istituto indica i criteri generali per il buon funzionamento della biblioteca, dei
laboratori, delle aule speciali e delle palestre.
Tenuto conto dei suddetti criteri, il Dirigente Scolastico, nell’ambito della programmazione generale
d’Istituto, nomina i docenti responsabili del materiale loro consegnato.
I docenti responsabili curano la gestione del materiale loro affidato, provvedono a segnalare a chi di
dovere ogni necessità di manutenzione e riparazione, propongono l’acquisto di materiale di consumo.
Sono tenuti a verificare all’inizio del mandato la consistenza qualitativa e quantitativa di quanto viene
loro consegnato; ad aggiornare l’inventario e a procedere alla consegna del materiale e degli elenchi al
collega subentrante.
Utilizzo delle biblioteca di Istituto
Può accedere alla biblioteca tutta la cittadinanza.
L’orario di apertura mattutino e pomeridiano della biblioteca viene affisso annualmente all’albo
dell’Istituto e fatto conoscere alle classi. Il prestito domiciliare, al massimo, di trenta giorni è
consentito previo sottoscrizione di un abbonamento annuale di 2 euro per gli studenti e il personale
docente e non docente dell’Istituto, di 5 euro per tutta la cittadinanza.
Colui che avrà ricevuto il libro in prestito è responsabile della sua conservazione e, in caso di
smarrimento, è tenuto a reintegrarlo, o in via subordinata a rifondere il valore del libro smarrito. Chi
ha già libri in prestito non può usufruire di altro materiale della biblioteca. La biblioteca può essere
luogo di studio e di ricerca nelle ore pomeridiane per alunni e gruppi di studio purché ci sia
disponibilità del personale addetto.
Gli utenti potranno consultare, senza alcuna formalità, i periodici esposti negli appositi contenitori,
prestando cura di riposizionarli correttamente dopo la lettura.
Non è consentito il, prestito di più di due opere né più di quattro volumi per volta.
La direzione potrà derogare da tale norma solo in via del tutto eccezionale e per comprovati motivi di
studio .
Per la lettura in sede è possibile accedere alla consultazione di più testi.
Non è consentito il prestito delle opere considerate di particolare valore artistico e bibliografico;
L’erogazione del servizio è sempre e soltanto gestito dal personale secondo l’orario di servizio.
Si rammenta che per la legge sui diritti d’Autore è vietato riprodurre tutto o parte dei volumi.
Utilizzo dei laboratori e delle aule speciali
1. Accedono ai laboratori e alle aule speciali, in orario scolastico i docenti e gli studenti
nell’ambito dell’attività didattica istituzionale prevista dagli ordinamenti.
2. Responsabilitài del corretto utilizzo delle attrezzature e dei materiali, limitatamente al loro
orario di servizio, sono i docenti. Essi sono tenuti a verificare il buon funzionamento delle
apparecchiature all’inizio e al termine della lezione e a notificare al docente responsabile o al
Direttore Amministrativo e al Dirigente Scolastico guasti, danneggiamenti, ecc.
3. Nelle ore pomeridiane, non previste per attività curricolari, accedono ai laboratori e alle aule
speciali, previa autorizzazione, gli studenti dell’Istituto impegnati in studi, ricerche individuali
o di gruppo, approfondimenti e altre attività scientifiche e culturali, con la presenza del
docente responsabile o di un docente dell’Istituto che assumono ogni responsabilità.
4. Previa convenzione con l’Istituto, altre Scuole di ogni ordine e grado, Enti di Formazione
Professionale, Enti Locali, Associazioni culturali, Associazioni di volontariato, ecc., possono
chiederne l’utilizzo.
5. È fatto divieto assoluto consumare cibi e bevande all’interno dei laboratori e delle aule
speciali.
6. I turni di utilizzo dei laboratori sono quelli stabiliti dal relativo orario predisposto all’inizio
dell’anno scolastico.
7. Ogni studente (o gruppo di studenti) a cui sono assegnate le postazioni di lavoro è tenuto a
rispondere di eventuali danni arrecati alle attrezzature.
8. Gli insegnanti sono tenuti a compilare il registro di laboratorio indicando la classe, l’ora di
utilizzo ed allegare un elenco con indicati i nomi degli studenti e la postazione loro assegnata.
Nel registro si segnaleranno eventuali guasti e anomalie
9. I laboratori sono riservati prioritariamente agli studenti frequentanti l’Istituto in relazione alle
esigenze didattiche degli insegnanti, e sarà data precedenza a quelle discipline a cui è fatto
obbligo tale utilizzo dai vigenti ordinamenti.
10. Nei laboratori di informatica è vietato installare qualsiasi programma senza la necessaria
autorizzazione del responsabile.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIA( ALLGATO N* 3
Per l’anno scolastico 2009-2010
Alunno: ______________________________________ classe________
La scuola si impegna a :
• Favorire la costruzione di un dialogo costruttivo tra l’istituzione, gli alunni e le loro famiglie
• Creare un clima di fiducia per favorire momenti d’ascolto e di dialogo
• Promuovere le motivazioni dell’apprendere
• Garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio
• Illustrare esaustivamente a studenti e genitori gli obiettivi formativi e didattici e le competenze
ritenute fondamentali per il buon esito dell’anno scolastico
• Divulgare, discutere e spiegare agli alunni le norme contenute nei regolamenti interni
• Rafforzare il senso di responsabilità degli alunni e far rispettare le norme di comportamento ed i
divieti espressi nel Regolamento di Istituto
• Informare la famiglia sull’andamento didattico e disciplinare dell’alunno attraverso colloqui
individuali con i docenti
• Informare la famiglia su assenze e ritardi non giustificati
• Garantire l’informazione relativa ai processi di valutazione
• Attivarsi per il benessere psicofisico e per la sicurezza degli alunni, in particolare per quanto
riguarda la tutela degli studenti da atti di bullismo
• Attivarsi per controllare puntualmente il comportamento degli alunni, denunciando eventuali
mancanze del rispetto dell’ambiente e delle strutture scolastiche
• Intervenire tempestivamente e con la corretta gradualità sanzionatoria nei confronti di
atteggiamenti scorretti, per contrastare efficacemente e con severità ogni azione lesiva della
libertà, dell’incolumità e della dignità dell’alunno
• Rispettare la privacy di alunni e famiglie, non divulgando informazioni sulla vita privata.
La famiglia si impegna a:
• Prendere visione del Patto di Corresponsabilità e del Regolamento di Istituto, condividerli e farne
motivo di riflessione con i propri figli
• Ricercare e costruire con i docenti una comunicazione chiara e corretta per una effettiva
collaborazione che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi educativi
• Informarsi puntualmente sull’andamento didattico e disciplinare dell’alunno, partecipare alle
riunioni o, in caso di impossibilità, far riferimento ai rappresentanti di classe. Controllare
puntualmente diario e libretto delle giustificazioni/comunicazioni.
• Accertarsi che l’alunno porti sempre a scuola i giustificativi delle assenze e il tesserino magnetico
per l’ingresso.
• Garantire la regolarità della frequenza scolastica
• Accettare e condividere i provvedimenti elencati nel regolamento di istituto, dei quali hanno preso
visione e che hanno sottoscritto.
• Far rispettare le disposizioni organizzative e a vigilare affinché i figli vengano a scuola forniti
dell’occorrente materiale didattico e rispettino, anche nell’abbigliamento, l’ambiente di studio.
• Vigilare che i propri figli non portino a scuola dispositivi elettronici audiovisivi non consoni
all’attività didattica (lettori MP3, I-Pod, lettori CD ecc.)
• Far rispettare il divieto di uso del cellulare a scuola nelle ore di lezione
• Mettere in pratica eventuali provvedimenti correttivi atti a migliorare il comportamento del
proprio figlio ed a far comprendere che i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno
della comunità scolastica.
Assumersi la reale responsabilità del rispetto che i figli devono mostrare nei confronti
dell’ambiente scolastico, anche tramite risarcimento in denaro di eventuali danni (rottura,
manomissione, furto, imbrattamento) arrecati dai propri figli ai sussidi didattici, alle attrezzature
ed alle strutture della scuola.
• Risarcire a soggetti terzi degli eventuali danni provocati dai propri figli.
Lo studente si impegna a:
• Prendere coscienza dei propri diritti e doveri attraverso la lettura attenta dei documenti forniti
dalla scuola, ed osservare scrupolosamente le norme contenute nel Regolamento di Istituto e nel
Regolamento di Disciplina
• Improntare alla correttezza i rapporti con gli insegnanti i genitori e gli altri studenti, evitando di
compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle
lezioni.
• Seguire le indicazioni e le istruzioni degli insegnanti e rispettarne le decisioni
• Prestare la necessaria attenzione durante l’attività didattica, partecipare attivamente alle lezioni
evitando ogni tipo di disturbo
• Impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici e le
competenze necessarie al superamento dell’anno scolastico
• Rispettare la persona altrui evitando ogni atto fisico, verbale o atteggiamento di prevaricazione
che possa creare danno fisico, disagio psicologico o offesa.
• Rispettare anche formalmente il Dirigente Scolastico, gli Insegnanti e tutto il personale della
scuola
• Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei Docenti, degli altri
studenti e di tutto il personale della scuola.
• Rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze e dei ritardi
• Evitare sempre, comunque ed in ogni caso, nell’ambiente scolastico, l’uso di apparecchiature
fotografiche o per la realizzazione di filmati.
• Tenere spento il telefono cellulare durante le ore di lezione
• Evitare di portare in classe, e tanto meno utilizzare durante le ore di lezione, apparecchiature
audiovisive quali lettori MP3, lettori CD, I-POD o simili
• Evitare ogni uso scorretto delle apparecchiature informatiche in dotazione alla scuola e riguardo
alla navigazione su Internet
• Rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici le strutture e tutto il patrimonio
comune della scuola
• Evitare di sporcare i locali con atteggiamento di noncuranza
• Accettare le eventuali sanzioni come momento di riflessione sui propri errori
REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (ALLEGATO n°4)
Art. 1 Natura giuridica del CTS
1) Ai sensi dell’art. 5 comma 3 del regolamento recante norme concernenti il riordino degli
Istituti tecnici ed ai sensi dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112
convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, viene costituito il Comitato Tecnico Scientifico
dell’IIS “Vespucci Colombo”
2) Il Comitato Tecnico Scientifico ( C.T.S.) è un organo di consulenza tecnica dell’istituto a
servizio del Collegio dei Docenti.
Art. 2 Finalità del CTS 1) Il CTS ha funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e
per l’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità . Opera per un reale ed efficace raccordo
tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze professionali del territorio,
espresse dal mondo del lavoro e della ricerca .
2) Le proposte del CTS hanno carattere consultivo ma impegnano il Collegio a deliberare in
merito alla loro realizzazione.
Art. 3 nomina, composizione e durata del CTS 1) Il C.T.S. è composto da un Docente per indirizzo presente nella scuola e da n. 6 (sei)
Esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica , oltre
al Dirigente, che ne è membro di diritto e lo presiede ai sensi del D.P.R. 8.03.1999/275 artt.
1-3-5-6-16 e ai sensi del D.Lgs 165/2001 art. 25 c. 2-5-6.
2) I componenti restano in carica 3 ( tre) anni, salvo recesso e/o revoca.
3) Il Comitato tecnico scientifico è nominato dal Dirigente Scolastico, sentite le proposte dei
Dipartimenti in cui si articola il collegio dei docenti e quelle degli Enti coinvolti.
4) I Docenti componenti il C.T.S. possono recedere dall’incarico, comunicandone i motivi.
5) IL Dirigente Scolastico, può revocare l’incarico per comprovati motivi al/i docente/i
componenti, dandone comunicazione agli OO.CC.
6) Il Dirigente Scolastico, su mandato del Consiglio d’Istituto, sentite le Associazioni di
categoria, individua i componenti esterni, esperti del mondo del lavoro, delle professioni e
della ricerca scientifica e tecnologica.
7) Il Consiglio d’Istituto, udita la Relazione del D.S. , ratifica la composizione del C.T.S. per la
componente docenti e prende atto della Componente indicata dalle Associazioni di
categoria.
8) Il CTS è composto dai seguenti membri:
a. Il Presidente (Dir. Scolastico)
b. Referente dell’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing
c. Referente dell’indirizzo Turismo
d. Referente dell’ indirizzo Logistica
e. Referente dell’ indirizzo Operatori del Benessere
f. Referente dell’ indirizzo Servizi Commerciali
g. Referente dipartimento Grafica
h. Due rappresentanti dell’Università (Logistica e Informatica)
i. Un rappresentante degli Ordini Professionali
j. Un rappresentante della Camera di Commercio di Livorno
k. Un rappresentante di Porto Livorno 2000
l. Un rappresentante C.N.A- Livorno
9) Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta partecipare , esperti
di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche.
10) Il Comitato Tecnico Scientifico dura in carica tre anni.
Art. 4 Funzioni e compiti del C.T.S. Il CTS
1) ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del piano
dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione
degli spazi di autonomia e flessibilità.
2) Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola , le esigenze del territorio e i
fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e dell’università .
3) Favorisce , promuove e facilita attività di orientamento, esperienze di alternanza scuola
lavoro, di stage aziendali per studenti e docenti.
Art. 5 Competenze degli OO.CC. e del C.T.S.
1) Il Consiglio d’Istituto delibera in ordine alle iniziative proposte dal C.T.S., volte a realizzare
la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile (Artt. 276 e
seguenti del T.U. n. 297/1994).
2) Il C.T.S, acquisiti anche i pareri dei Dipartimenti, elabora iniziative coerenti con le sue
finalità e i suoi obiettivi, tenuto conto della specifica realtà economica in cui è collocato
l’Istituto.
3) Il Consiglio d’istituto delibera, per quanto di sua competenza, circa le iniziative che
comportano un impegno economico a carico del bilancio dell’Istituzione Scolastica
Autonoma.
Art. 6 riunioni del CTS
1) Il CTS viene convocato dal DS almeno due volte all’anno.
2) Per ogni riunione verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario che sarà
nominato di volta in volta a rotazione tra gli insegnanti della scuola.
3) Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del CTS saranno inviate , a cura
del DS, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate.
Art. 7 convocazione del CTS
1) La convocazione è fatta dal DS utilizzando anche strumenti elettronici, almeno dieci giorni
prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato anche l’odg
della seduta.
2) Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da discutere.
Il presente Atto Costitutivo è parte integrante del Regolamento d’Istituto in vigore.