PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016 - 2017
ISTITUTO PROFESSIONALE
PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
“Antonio Gabriele”
Via Panoramica al Porto, 34/A
87020 Tortora (CS)
www.sociosanitariotortora.com
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QUESTO IL NOSTRO PRIMO OBIETTIVO:
“La scuola deve avere per scopo la formazione
di individui che pensino e agiscano
autonomamente,
ma che vedano nella comunità il loro più alto
problema di vita”
(Albert Einstein)
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IL NOSTRO MOTTO:
Nelson Mandela
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INDICE
Il personale della scuola
Cap. I Premessa: il Piano dell’Offerta Formativa Pag. 4
Cap. II Il territorio Pag. 6
Cap. III La storia della scuola: la società cooperativa sociale Evolutio
Tempore
Pag. 7
Cap. IV L’Offerta Formativa Pag. 8
Cap. V Quadro orario settimanale Pag. 9
Cap. VI Obiettivi cognitivi Pag. 11
Cap. VII Competenze trasversali Pag. 12
Cap. VII Ruolo dell’istruzione professionale Pag. 13
Cap. IX Gli sbocchi occupazionali Pag. 14
Cap. X Organizzazione della didattica Pag. 16
Cap. XI Modalità di valutazione Pag. 18
Cap. XII Organizzazione generale della scuola Pag. 19
Cap. XIII Organigramma Pag. 22
Cap. XIV Risorse Pag. 24
- par. A Risorse Umane e Professionali Pag. 25
- par. B Risorse Strutturali – Strumentali Pag. 27
- par. C Risorse Finanziarie Pag. 29
Cap. XV Piano annuale delle attività Pag. 30
Cap. XVI PECUP Pag. 33
- par. A Obbligo di Istruzione e Certificazione
delle competenze in uscita dal primo biennio Pag. 36
- par. B PECUP per gli istituti professionali (all. A DPR n° 87 del
15/03/2010)
Pag. 37
Cap. XVII Attività curricolari ed extracurricolari Pag. 41
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Il personale della scuola
Dirigente Scolastico – Coordinatore delle Attività Didattiche:
prof. Piero Nuvoli
Vicario
Prof.ssa Antonia Palladino
Responsabile Servizi Amministrativi
Rag. Gianluca Droghini
Applicato di segreteria
Sig. Giuseppe Lomonaco
Assistente Amministrativo
Sig.ra Antonella Latella
Tecnico di laboratorio:
prof. Maurizio Garzi
Collaboratrice Scolastica
Si.ra Mirella Laino
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Personale docente
Rotondaro Roberta - Igiene e cultura medico sanitaria
Rosanna Maniglia - Igiene e cultura medico sanitaria
Guarino Antonio - Matematica e Fisica
Luisa Cosentino - Matematica
Palladino Antonia – Italiano e Storia
Pignataro Battistina - Italiano e Storia
Michela Cirelli - Lingua Inglese e Lingua Spagnola
Mandarano Luisa - Lingua Spagnola
Godino Sergio Nicola – Metodologie Operative
Bilotti Maria Rosa – Psicologia
Papaleo Maria – Scienze Umane e Sociali, Psicologia
Capua Sara – Arte
Ciccia Costanza – Musica
Lazzari Antonello – ed. fisica
Don Antonio Pappalardo - religione
Davide Gazzaneo – diritto e legislazione socio sanitaria
Teresa Sposato – Tecnica Amministrativa
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CAP. I
PREMESSA: IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta formativa (P.O.F.) costituisce il documento fondamentale di ogni singola
istituzione scolastica, ne definisce l’identità culturale e progettuale, rendendo così esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa c o me p r e v is t o
d a l l ’ art. 3 D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275. Esso è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base
dell’indirizzo de l la Scuo la per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati
da genitori, alunni, personale ATA. Il Piano è adottato dal Consiglio d’Istituto, ai sensi del già citato
DPR 8 marzo 1999 n. 275. Nel P.O.F. sono enunciate le mete educative, gli obiettivi cognitivi
“trasversali” e i criteri di valutazione, nonché le modalità degli interventi di recupero e degli
approfondimenti, al fine di garantire le opportunità di integrazione per gli alunni svantaggiati e in
difficoltà, offrire occasioni di attività integrative ed aggiuntive per tutti gli altri e, in particolare per
i più motivati, di interventi volti all’eccellenza.
Il POF vuole a soddisfare l’esigenza dell’utenza, di conoscere la visione d’insieme dei servizi forniti
dalla scuola per le attività curricolari ed extracurricolari; e consentire al Dirigente Scolastico e ai
docenti la pianificazione delle attività e l’attribuzione degli incarichi.
Ogni progetto è quindi un’ipotesi da verificare, non una scelta definitiva e certa, per questo tale
documento, mira alla produzione di interventi rispondenti alle esigenze e al miglioramento dei
processi formativi in relazione ai saperi, ai bisogni dell’utenza, al rapporto con il territorio e
con il mondo del lavoro. Il Piano dell’Offerta Formativa è l’espressione dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche, garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale, consistente
“nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione
mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle
famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il
successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di
istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di
apprendimento”.
Consolidare competenze, approfondire i saperi, ampliare gli orizzonti di ciascuno, attraverso
stimoli innovativi fondati sull’integrazione dei linguaggi e delle conoscenze e sullo spirito
collaborativo di quanti operano nel sistema scolastico, sono sicuramente occasioni che
permettono alla scuola di porsi come luogo nel quale valorizzare la creatività personale e di
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gruppo, affinché ciascuno studente possa trasformare la competitività fine a se stessa in una
progettualità di rete, all’interno della quale il contributo di ciascuno è indispensabile per il
raggiungimento delle finalità comuni. L’Istituzione Scolastica, considerata nel suo insieme,
deve essere l’ambiente ideale in cui ciascuno, giustamente stimolato e riconosciuto, senta di
poter dare il meglio di sé.
Il POF ha come destinatari:
Le famiglie e gli studenti che attraverso la conoscenza dell’offerta formativa acquisiscono
la consapevolezza delle opportunità che la scuola dell'autonomia offre come continuità verticale
(tra i diversi ordini di scuola) e orizzontale (tra scuole e territorio, famiglie, amministrazioni
locali, Enti territoriali, ecc.).
Gli insegnanti che partecipano direttamente e consapevolmente al processo educativo e
al conseguimento degli obiettivi stabiliti.
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CAP. II
IL TERRITORIO
Tortora è una cittadina di circa 6000 abitanti, in s e r i t a in una zona che comprende a Sud
l’alto Tirreno Cosentino (con i suoi paesi costieri da Belvedere Marittimo a Tortora e interni
da Orsomarso ad Aieta), e a Nord l’area lucana, (con i paesi da Maratea a Lagonegro) e l’area
campana (con i paesi del Golfo di Policastro). Sotto il profilo economico la cittadina si
caratterizza:
per attività di tipo più tradizionale (agricoltura, pastorizia e pesca) che creano un indotto
nel settore bancario e assicurativo, in studi legali e commerciali.
per attività economiche di più recente sviluppo, nello specifico il settore turistico, sia per
le importanti testimonianze storico - artistiche del centro storico, che per le peculiarità naturali ed
ambientali del territorio circostante. (mare e montagna)
Elementi significativi della tenuta della struttura sociale tortorese sono:
Il radicamento diffuso di tradizionali valori familiari e religiosi;
La presenza di comunità di immigrati in via di integrazione sociale e lavorativa nel
territorio;
Il basso tasso di criminalità.
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CAP. III
LA STORIA DELLA SCUOLA
LA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
EVOLUTIO TEMPORE
Nasce con l’obiettivo primario di contribuire all’incremento dell’offerta educativa del territorio
creando una nuova scuola che possa dare competenze adeguate alla domanda lavorativa in
crescita oggi nei nostri luoghi d’appartenenza.
L’Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “Antonio Gabriele” rappresenta una realtà
nuova nell’Alto Tirreno Cosentino e come tale ben si rapporta alle giovani realtà emergenti sia
nell’ambito sociale che in quello assistenziale e medico.
La volontà dei soci è quella di far sì che la scuola sia la base di partenza di altri progetti
formativi, educativi e di supporto agli enti e alle aziende già esistenti o in via di costituzione.
Le ambizioni della Evolutio Tempore sono certamente dettate dal senso cooperativistico e
dunque della reciproca collaborazione. Non a caso la cooperativa aderisce a Confcooperative
Calabria che segue con attenzione lo sviluppo del progetto educativo; dalla convinzione che la
creazione di una rete di collaborazioni possa essere risolutrice di tante avversità così come lo è
stato in aree che da anni hanno già sperimentato tale metodo lavorativo.
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CAP IV
L’OFFERTA FORMATIVA
Il corso di studi dell’Istituto Professionale Per i Sevizi Socio Sanitari, prevede un percorso formativo
di cinque anni, che, grazie ad una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico –
pratico nell’ambito dei servizi socio – educativo - culturali, si pone come obbiettivo quello di formare
un “Tecnico dei Servizi Socio – Sanitari” una figura che possiede le competenze necessarie per
organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la
promozione della salute e del benessere bio – psico - sociale.
Per l'esplicazione delle funzioni proprie della figura in questione, si richiedono conoscenze
mutuate dalle scienze sociali intese nell'accezione più ampia, nonché alcune abilità tecniche di
osservazione, di comunicazione interpersonale, di dinamiche di gruppo con l'utilizzazione di
abilità ludiche e di animazione. La formazione del Tecnico dei Servizi Socio - Sanitari avviene
a due livelli:
livello teorico-culturale: consente l'acquisizione di una cultura di base ampia e
polivalente, su cui si devono inserire conoscenze scientifiche, atte all'ampliamento della
capacità di lettura critica e propositiva del sistema dei servizi, alla comprensione delle
situazioni specifiche su cui deve operare, allo sviluppo di competenze e capacità relazionali,
alla progettazione di interventi mirati
livello pratico: permette la verifica delle conoscenze teoriche attraverso il tirocinio, ed ha
lo scopo di preparare gli studenti all'esercizio della professione, sperimentando in modo
graduale le tecniche apprese. Le esercitazioni pratiche si possono proporre anche attraverso
esperienze di "stages" con servizi specifici per ogni fascia di utenza considerata. Il tirocinio si
svolge nell'ambito di servizi e strutture pubblici e privati, sul territorio, sulla base di specifiche
convenzioni con la scuola. Il percorso formativo è costituito dallo studio di materie dell’area
comune (Italiano, Storia, geografia Geografia economica, Lingua Straniera, Matematica,
Diritto ed Economia, Scienze della Terra e Biologia, Educazione Fisica) e materie dell’area di
indirizzo (Psicologia generale ed applicata, Diritto e Legislazione Sanitaria, Igiene e cultura
medico sanitaria, Musica, Disegno, Metodologie Operative). Nel corso del triennio si
intensificano le opportunità di conoscenze dirette delle strutture sociali presenti sul territorio,
rivolte a minori, anziani, disabili e in generale alle persone in difficoltà, con funzioni di
sostegno e assistenza alla persona. Come tutti i diplomi di scuola secondaria di 2° grado,
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consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria, e consente ancora di partecipare a tutti i
corsi e concorsi per i quali sia richiesto il Diploma di Scuola Secondaria Superiore.
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CAP. V
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
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Dall’a.s. 2014/2015, secondo il D.M. Aprile 2014 e secondo le disposizioni del primo collegio
docenti del successivo anno scolastico, si è provveduto al nuovo inserimento della disciplina
“Geografia Economica” in classe prima per ore 1 a settimana .
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CAP VI
OBIETTIVI COGNITIVI
Sviluppare l’attitudine all’ascolto quale forma primaria di curiosità intellettuale e
come preliminare approccio ai contenuti culturali;
Sviluppare le capacità comunicative, soprattutto attraverso l’educazione linguistica e
altre modalità espressive;
Sviluppare conoscenze e competenze nell’uso dei linguaggi specifici delle diverse
discipline;
Sviluppare la capacità di strutturare progressivamente il sapere attraverso
l’acquisizione delle conoscenze e la riflessione sui concetti-chiave, sui metodi e sulle
connessioni interne delle discipline;
Sviluppare l’attitudine all’approccio scientifico dell’apprendimento (raccolta,
selezione e controllo dei dati, formulazione di ipotesi, verifica);
Potenziare la capacità di cogliere i rapporti interdisciplinari;
Far acquisire il metodo della ricerca;
Esercitare la creatività in tutti gli ambiti di studio e di comunicazione.
Nei primi due anni tali obiettivi sono collocati all’interno di una prospettiva unitaria, che ha
come finalità fondamentale quella di portare tutti gli alunni ad un livello di istruzione e
socializzazione adeguato a:
uscire dalla scuola per iniziare altri percorsi formativi o lavorativi;
Pertanto, nel biennio l’Istituto si impegna a:
omogeneizzare i livelli di partenza in continuità con la scuola media inferiore;
attivare interventi compensativi di sostegno e recupero;
suscitare motivazione allo studio, fiducia in se stessi e nella scuola di appartenenza;
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CAP VII
COMPETENZE TRASVERSALI Le competenze trasversali costituiscono il riferimento comune atto a consentire la
spendibilità e comparabilità degli esiti formativi. Gli standard individuati rimandano alla
definizione del Quadro europeo delle qualifiche dei titoli, secondo il quale competenza è
“comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche in situazioni di lavoro e di studio, nello sviluppo professionale e personale”, al
fine di garantire una formazione indirizzata al pieno sviluppo della persona e dei suoi diritti di
cittadinanza, a partire dal possesso di un quadro culturale di formazione di base.
Saper ascoltare
Essere in grado di cogliere dati, informazioni, concetti chiave
Imparare ad imparare
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo
ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di
formazione.
Saper comunicare
Costruire e interpretare il sapere specifico di ogni disciplina.
Saper selezionare
Osservare, percepire, delimitare il campo di indagine, scegliere i
dati pertinenti.
Saper leggere
Analizzare, inferire, delimitare il campo di indagine, scegliere i
dati pertinenti.
Saper generalizzare
Sintetizzare, astrarre, andare dall’informazione al concetto.
Saper strutturare
Mettere in relazione, confrontare, falsificare le ipotesi, strutturare
un modello aderente ai dati selezionati e conscio dell’uso sociale
dei saperi.
Saper progettare
Organizzare l’insieme delle competenze generali apprese in un
percorso di ricerca/studio/approfondimento.
Saper collaborare e
partecipare
Interagire in gruppo, valorizzando le proprie ed altrui capacità,
gestendo la conflittualità contribuendo all’apprendimento
comune ad alla realizzazione delle attività collettive.
Saper agire in modo
autonomo e responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale
e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni, riconoscendo al contempo degli altri.
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CAP VIII
RUOLO DELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE
Dopo la scuola media, il percorso scolastico dell’Istituto Professionale rappresenta un punto fermo
nella Scuola secondaria superiore italiana, oggi in grande movimento. Con il riordino degli istituti
professionali, si presenta come una scuola decisamente all’avanguardia, moderna, flessibile,
attenta alla formazione integrale dell’uomo, del cittadino professionalmente preparato per inserirsi
nel mercato del lavoro.
L’istruzione professionale garantisce agli alunni una formazione articolata su tre principi essenziali:
istruzione – sapere
socializzazione – saper essere
preparazione professionale – saper fare
Caratteristica del corso di studi:
Area Comune: comprende materie di formazione generale, umanistico – scientifica e
tecnologica.
Area di Indirizzo: comprende una serie di materie finalizzate allo sviluppo di competenze
professionali relative all’indirizzo prescelto.
Alternanza scuola-lavoro: comprende 132 ore annuali svolte in aziende del territorio e
finalizzate all’acquisizione di competenze specifiche professionali che, di anno in anno, l’Istituto
individua in relazione alle reali esigenze del territorio.
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CAP. IX
GLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Il Tecnico dei Servizi Socio Sanitari, in base a una specifica formazione professionale di carattere
tecnico-pratico nell’ambito dei servizi socio – educativi - culturali, svolge la propria attività, per
promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e di inserimento e
partecipazione sociale. Ha le competenze per inserirsi, con autonomia e responsabilità, in
strutture sociali operanti sul territorio, con capacità di adeguarsi alle necessità ed ai bisogni
mutevoli delle persone con le quali deve operare. E’ in grado di programmare, con altri soggetti
pubblici e privati, interventi mirati secondo le esigenze della vita quotidiana e i momenti di
svago, curandone l’organizzazione e valutandone l’efficacia.
Il Diplomato possiede conoscenze nell’ambito delle scienze sociali, abilità tecniche di
osservazione, comunicazione interpersonale, di dinamiche di gruppo, abilità di animazione.
Alla conclusione del ciclo di studi il Tecnico dei Servizi Socio Sanitari può lavorare nelle strutture
pubbliche e private del territorio a sostegno delle comunità, per salvaguardare l’autonomia
personale e sociale dei cittadini con lo scopo di evitare o ridurre i rischi di isolamento o di
emarginazione.
Con l’esperienza anche pratica, offerta dagli stage di tirocinio, il Tecnico dei Servizi Sociali sa
cogliere i problemi e risolverli, tenendo conto dell’aspetto giuridico, organizzativo, psicologico
ed igienico sanitario.
In definitiva il diplomato può:
accedere alle professioni in tutti i settori del sociale e del no-profit (presso cliniche
private o pubbliche, Asl, associazioni di categoria, asili nido e scuole dell’infanzia, comunità
terapeutiche, uffici servizi sociali degli enti comunali, centri di aggregazione giovanile e per
anziani, studi medici e aziende sanitarie);
può operare nelle strutture pubbliche e private che si occupano del disagio sociale (case
famiglia, case di riposo, comunità di ex tossicodipendenti);
lavorare nei settori produttivi del sociale e della sanità;
specializzarsi nell’assistenza domiciliare;
svolgere attività analitiche e di controllo;
collaborare con aziende del terzo settore per la cura della salute e la prevenzione;
Lavorare per l'organizzazione dei servizi nelle comunità;
Lavorare per l'assistenza ai disabili agli anziani e all'infanzia
In termini di competenze si conseguono e seguenti risultati di apprendimento:
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Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità,
Gestire azioni di informazione e di orientamento dell'utente per facilitare l'accessibilità e
la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio;
Collaborare nella gestione di progetti e attività dell'impresa sociale ed utilizzare strumenti
idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali;
Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone;
Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela
della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la
qualità della vita;
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo;
Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini
del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.;
Partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
Rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee
strutture;
Intervenire nella gestione dell'impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale;
Applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
Organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli;
Interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
Individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari
della vita quotidiana;
Utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
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CAP. X
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Per il raggiungimento di quanto detto si parte dalla globale esperienza culturale (del singolo e
della classe) e si mira all’organizzazione del sapere con la progressiva assunzione di una
metodologia, da parte dello studente, che gli consenta di giungere ad un ragionato e personale
rapporto con la realtà. La didattica è tesa a stimolare la conoscenza critica in un confronto
dialettico e flessibile con la tradizione e la contemporaneità e si avvale di strumenti
tecnologicamente avanzati che favoriscano l’autonomia della ricerca e scambi di esperienze
capaci di arricchire il bagaglio culturale e umano dei giovani. Tali strumenti sono: Laboratorio
di Lingua e Letteratura Italiana, Laboratori Linguistici con dotazione di videoteca specifica,
lettore DVD, documentazioni filmiche, laboratori multimediali di Informatica con computer
collegati in rete e ad Internet, stages.
La metodologia è fondata sulla centralità dell'apprendimento - da intendersi come processo
dinamico e relazionale di costruzione di significati attraverso conoscenze ed esperienze - e
quindi sul successo formativo. La metodologia ha infatti un ruolo di mediazione fra contenuti
disciplinari e situazioni di apprendimento, i cui punti di equilibrio si modificano nel tempo in
relazione all'età e alla partecipazione degli studenti. Strumento essenziale di questa
metodologia è la programmazione modulare, grazie alla quale la didattica si organizza in
percorsi flessibili e articolati per gradi diversi di conoscenze, competenze, capacità. I Moduli,
infatti, definiscono: Finalità – Obiettivi – Contenuti - Strumenti, Spazi e tempi di realizzazione
- Verifiche - Recupero e/o Approfondimento. Altrettanto essenziale è l'adozione di una
metodologia di interazione docente - alunno che consente la partecipazione dinamica e
operativa del gruppo classe alla costruzione progressiva di un "sapere ", di un "saper fare", di
un "essere" diversificati per alunni, per ritmi di apprendimento e per interessi.
Principali modalità di interazione didattica sono:
Lezione frontale: il docente stabilisce ritmi e modi della lezione; gli alunni hanno il ruolo
di ascoltatori attivi.
Lezione dialogata: il docente e gli alunni agiscono alternativamente in momenti distinti.
Le principali tipologie di verifica adottate dai docenti sono:
verifica orale,
colloquio mono e pluridisciplinare,
questionario,
trattazione sintetica, e analisi di testi
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prova strutturata,
risoluzione di problemi.
CAP. XI
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La valutazione serve non solo a verificare se e fino a che punto ciascun alunno ha compiuto il
percorso formativo progettato, ma anche a evidenziare eventuali lacune specifiche, per le quali
si predispongono strumenti idonei a un aiuto supplementare. La valutazione quindi si rifà alla
storia personale di ciascun allievo, soggetto che apprende. Le verifiche e la valutazione,
inoltre, servono al docente per ricavare da esse tutti gli elementi utili per il proprio lavoro e la
propria programmazione che, essendo flessibile, può essere modificata a seconda delle
esigenze. La valutazione è formativa quando accerta in fase di attuazione (in itinere) il
possesso di determinate conoscenze, competenze, capacità. Di essa sono esplicitati i criteri
che ne sono alla base, in modo che lo studente assuma consapevolezza del proprio processo
di apprendimento. La valutazione quadrimestrale prende in considerazione anche la continuità
e la serietà dell'impegno, la frequenza, la partecipazione al dialogo didattico - educativo, il
rapporto con il livello di partenza, il rapporto con la classe. Verifiche e valutazione, infine,
concorrono al conseguimento di uno degli obiettivi principali e indispensabili del lavoro
scolastico, cioè, l’ auto - valutazione sia dell’alunno sia del docente.
Alla base di ogni processo di verifica si collocano le prove d’ingresso che non saranno limitate
alle sole classi iniziali ma saranno estese, all’inizio di ogni anno scolastico, in tutte le classi.
Nella valutazione non sarà trascurata alcun tipo di prova (orale, scritta, pratica) poiché
ciascun tipo di prova possiede un suo specifico carattere ed è finalizzato a verificare
competenze, sviluppo di abilità e acquisizione di conoscenze. Ogni disciplina adotterà il
sistema di valutazione più consono alla verifica degli obiettivi specifici della disciplina,
tenendo però conto delle finalità generali della valutazione.
Le prove scritte, valutate secondo criteri presentati agli studenti precedentemente, vengono
corrette con annotazioni chiare: possono essere usati segni convenzionali solo se spiegati
precedentemente alla classe.
Le prove scritte vengono presentate alla classe, corrette e valutate, e consegnate entro
quindici giorni dalla effettuazione. Al termine di ogni verifica orale (almeno due per ogni
quadrimestre) il docente commenterà sinteticamente quanto esposto dall’allievo, con
particolare riferimento al progresso o al regresso rispetto al rendimento precedente e dando
indicazioni precise all’allievo sulle modalità di recupero delle lacune emesse.
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La conduzione del colloquio non dovrà tendere a far approdare l’allievo a risposte
predeterminate, ma a valutare le sue capacità di approccio alla materia e l’abilità conseguita
di sistemare le nozioni in un contesto disciplinare.
Le prove d’ingresso sono valutate come tali e non come prove di verifica ai fini della valutazione
quadrimestrale.
La valutazione, non è intesa come il fine del processo didattico educativo, ma come un mezzo
che aiuti i ragazzi a crescere in misura delle proprie capacità. Essa è un mezzo didattico per
far prendere coscienza agli studenti dei loro livelli di partenza o del loro grado di sviluppo
fisico, intellettuale, affettivo, sociale, non già per catalogarli e tanto meno per selezionarli,
ma per incentivare le loro volontà e spronarli verso il conseguimento di obiettivi sempre
più importanti e significativi.
La valutazione, infine, non riguarda soltanto l’alunno, ma è anche un momento di riflessione
per il docente.
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CAP. XII
ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA
La realizzazione delle finalità istituzionali della scuola è resa possibile dal patrimonio
professionale dei docenti, i quali permettono l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa
dell’Istituto con progetti formativi interni e d’intesa con centri ed istituzioni esterne alla
scuola.
La struttura organizzativa è così articolata:
FUNZIONI
STRUMENTALI
Individuate dal Collegio dei Docenti, sulla base dei bisogni dell’Istituto,
unitamente al numero, ai criteri di attribuzione e ai destinatari,
coordinano le attività finalizzate alla piena realizzazione del POF e sono
supportate da una commissione di area.
DIPARTIMENTI
Il dipartimento è l’organismo formato dai docenti di una medesima
area disciplinare, il cui compito è quello di concordare scelte
comuni di carattere formativo e didattico/metodologico.
Ogni dipartimento:
Fissa finalità educative, obiettivi, metodi, strumenti di verifica
e criteri di valutazione;
Individua gli obiettivi didattico - educativi di tipo trasversale;
Effettua una puntuale verifica dei testi in uso ed un attento
esame delle novità editoriali intervenute, in vista dell’adozione dei
libri di testo, conformemente alla normativa vigente;
Relativamente agli interventi di recupero e sostegno:
Effettua lo screening delle cause delle difficoltà, analizzando
i punti di debolezza su cui intervenire, la tipologia delle lacune
registrate e le problematiche individuali degli studenti;
Individua metodologie mirate al tipo di difficoltà;
Propone modalità di organizzazione delle attività di recupero
e sostegno
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CONSIGLI DI CLASSE
Sono composti dal Dirigente Scolastico, dai Docenti della classe, da
due rappresentanti dei genitori e degli studenti, eletti all’interno di
ogni singola classe. É presieduto dal Dirigente Scolastico o da un
Docente membro del Consiglio che svolge la funzione di
Coordinatore.
Ogni consiglio di classe:
armonizza le aree in cui è articolato il piano di Studi;
organizza collegialmente le attività didattiche;
rende più efficace l’azione didattica attraverso la dimensione
collaborativa;
favorisce la circolarità del sapere professionale e la
socializzazione delle esperienze;
verifica, in itinere, l’andamento didattico - disciplinare e valuta i
risultati intermedi e finali.
Il docente coordinatore del Consiglio di classe:
Individua e segnala al Dirigente Scolastico e agli Uffici di
Segreteria i casi di allievi che effettuino un rilevante numero di ritardi
e/o assenze e frequentino saltuariamente le lezioni;
Rileva le situazioni negative nel profitto per consentire al
consiglio di classe di individuare gli alunni che necessitano di
interventi didattici ed educativi integrativi;
Coordina l’attività di somministrazione dei test d’ingresso,
affinché avvenga nei tempi e nei modi previsti; Prende gli opportuni contatti con le famiglie.
COLLEGIO DEI DOCENTI
É formato dal personale docente in servizio presso l'istituto ed
presieduto dal Dirigente Scolastico. E' un organismo regolato da
norme di legge e da un "regolamento interno." Ha la responsabilità
dell'indirizzo Educativo e Didattico dell'Istituto.
Compiti principali:
Deliberare in materia di funzionamento didattico dell'istituto; Provvedere alla definizione e approvazione del POF; Individuare le figure per ricoprire gli incarichi previsti dalla
progettazione didattico - curricolare, educativa, extracurricolare e
organizzativa; Eleggere il Comitato di Valutazione del servizio del personale
docente; Deliberare la ripartizione dell'anno scolastico, ai fini valutativi,
in Trimestri o Quadrimestri; Individuare le commissioni di lavoro; Definire i criteri generali di valutazione degli studenti in sede di
scrutinio; Approvare la scelta dei libri di testo; Deliberare in merito agli interventi didattico - educativi
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 24 di 42
integrativi.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
É costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale
docente, 1 rappresentante del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il Dirigente
Scolastico; il Consiglio d'Istituto è presieduto a uno dei membri, eletto
tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.
Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e
determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il
bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare
i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.
Spetta al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto,
l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla
vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione
dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e del Consiglio
di Classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la
programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni
che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole.
In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal
Collegio dei Docenti.
Il Consiglio di Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione
delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento
organizzativo del Consiglio di Classe; esprime parere sull'andamento
generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto, stabilisce i criteri
per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le
competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici.
COMITATO
STUDENTESCO
Previsto dall'art. 13 commi 4 del D.Lvo n. 297/94, è espressione
dei rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe. Pertanto è
composto da tutti i rappresentanti di classe, dai tre rappresentanti
degli studenti nel Consiglio di Istituto, dai due rappresentanti nella
Consulta provinciale e dal presidente dell'assemblea studentesca.
É costituito al fine di:
Rendere più partecipata la programmazione espressa dall’Istituto;
Promuovere l’acquisizione dello spirito democratico e del senso
critico.
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 25 di 42
CAP XIII
ORGANIGRAMMA Anno scolastico 2011/2012
Dirigente scolastico – Coordinatore Didattico
prof. Piero Nuvoli
Collaboratore con funzioni vicarie
Prof.ssa Antonia Palladino
Docenti titolari delle funzioni strumentali al P.O.F.
Docente Interventi
Prof.ssa Antonia Palladino
Biblioteconomico-gestionale
Documentazione
Didattica-coordinamento dei dipartimenti
Responsabile delle relazioni con gli Enti e gli istituti
convenzionati per le attività di stage e tirocinio.
Partecipazione alle commissioni di lavoro
Prof.ssa Roberta Rotondaro
Organizzazione viaggi d’istruzione e delle visite
guidate/orientamento in uscita
Collaborazione nell’organizzazione delle attività extra
curriculari per alunni
Raccolta delle relazioni dei docenti referenti dei singoli
progetti realizzati nel corso dell’anno scolastico
Supervisione dell’ attività documentale dei consigli di
classe
Organizzazione delle attività dei laboratori
Prof. ssa Antonia Palladino Coordinamento delle risorse umane di tutti i laboratori
( responsabile, docenti)
Prof. Antonio Guarino Cooperazione con il responsabile del sito web
Prove INVALSI
Prof.Sergio Nicola Godino Orientamento in entrata
Prof. Roberta Rotorndaro Organizzazione di manifestazioni per alunni
Presentazione del POF d’istituto all’esterno e all’interno
Prof. Antonio Guarino Gestione risorse hardware e software dei laboratori
Prof.ssa Battistina Pignataro
Gestione delle attività di pubblicizzazione all’esterno e
all’interno dell’istituto
Elaborazione ed inoltro di questionari richiesti da MIUR
ed altri Enti
Prof. Michela Cirelli Organizzazione partenariati con l’estero e viaggi
conseguenti
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 26 di 42
RESPONSABILI LABORATORI
LABORATORIO DIDATTICA
INTEGRATA Prof.ssa Antonia Palladino
LABORATORIO DI
MATEMATICA E FISICA Prof. Antonio Guarino
LABORATORIO DI SCIENZE Prof. ssa Roberta Rotondaro
LABORATORIO DI
INFORMATICA Ata Giuseppe Lomonaco
LABORATORIO LINGUE Prof.ssa Michela Cirelli
PALESTRA Prof. Antonello Lazzari
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI
INSEGNANTI
MEMBRI EFFETTIVI Da nominare nel corso della seduta del
prossimo collegio dei docenti.
MEMBRI SUPPLENTI Da nominare nel corso della seduta del
prossimo collegio dei docenti.
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Da nominare nel corso della seduta del prossimo collegio dei docenti.
COMMISSIONI E REFERENTI PROGETTI
Da nominare nel corso della seduta del prossimo collegio dei docenti.
CONSIGLIO D’ISTUTUTO
Come da normativa vigente per le elezioni dei Rappresentanti.
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 27 di 42
CAP XIV
RISORSE
del Piano dell’Offerta Formativa
l’Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele”
si avvale di risorse umane e professionali,
strutturali, strumentali e finanziarie.
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CAP XIV – par. A
Risorse Umane e Professionali
Oltre alle figure previste ed appena elencate, la scuola ha stabilito di istituire una serie di
rapporti con altre scuole dello stesso grado e di grado diverso, l’università, centri di ricerca,
enti locali, associazioni professionali e di volontariato operanti nel territorio oltre ai rapporti
per attività di stage e tirocinio presso le seguenti strutture: Comune di Tortora presso l’Ufficio
dei Servizi Sociali e Centro Anziani; Comune di Praia a Mare presso l’Ufficio dei Servizi
Sociali, Centro Anziani e Centro di Aggregazione Giovanile; Clinica San Luca “ Centro
odontoiatrico e clinica della salute” in Praia a Mare, Casa di Riposo “Fonte Venere sito in
Tortora, Centro di Accoglienza l’Ulivo “ Centro di recupero tossicodipendenti” di Tortora,
Scuola dell’infanzia presso Istituto Sacro Cuore di Praia a Mare, Centro per disabili “Il seme”
presso Ass. Arianna Tortora, RSA “San Francesco di Paola” di San Nicola Arcella. Strutture
con le quali la scuola ha già provveduto ad impostare forme di convenzione per attività di
coinvolgimento dirette agli alunni dell’Istituto Antonio Gabriele.
L’aspetto collaborativo determina e caratterizza la volontà della nostra scuola di rendersi
concretamente presente nel territorio sia per far meglio conoscere ed apprezzare agli alunni le
“forze” dei loro luoghi di appartenenza, sia perché possano imparare a crescere con
un’esperienza attiva a contatto con professionisti del settore di cui loro stessi un domani
saranno protagonisti, ed infine per sensibilizzare gli alunni al rispetto delle competenze ed al
miglioramento delle stesse che si consolida attraverso un solido e proficuo lavoro di rete, unica
soluzione alle difficoltà lavorative e di sviluppo del territorio.
Ecco perché, la “qualità” delle risorse umane per l’Istituto Antonio Gabriele, costituisce un
bene primario e strategico di straordinaria importanza per interpretare correttamente e
governare l’innovazione e il cambiamento sia nel settore di appartenenza che di quello con cui
i giovani dovranno imparare a confrontarsi in futuro; per sostenere e orientare le vicende
quotidiane e quelle più importanti, per essere competitivi, per dare solidità e stabilità alle
soluzioni adottate negli ambiti di riferimento, per assicurare coesione sociale all’interno ed
all’esterno della scuola e promuovere la piena fruizione dei diritti di cittadinanza, per
raggiungere livelli di benessere accettabili, duraturi e qualificanti, un benessere che i nostri
alunni impareranno attraverso il continuo rapportarsi con realtà di indirizzo , impareranno a
percepire non soltanto come ricchezza materiale ma anche e soprattutto umana e sociale.
Ma “qualità” delle risorse umane significa “qualità” dell’istruzione, centralità della scuola
quale sede privilegiata di formazione integrale della persona, di crescita umana, civile e
culturale delle giovani generazioni e fondamentale fattore di sviluppo della società nel suo
complesso, ecco perché la nostra scuola ha scelto di indirizzare i progetti che si svolgeranno
durante l’anno alla rivalutazione dei valori e del rispetto del prossimo, ha scelto di rendere
partecipe i ragazzi a qualunque tipo di iniziativa sociale, sanitaria e culturale che possa
prepararli ad essere promotori degli stessi una volta completati gli studi. Tante dunque le attività
intese a proporre e soprattutto attenti alla qualità di questi e alla professionalità delle figure
coinvolte, dentro e fuori la scuola. Una scuola intesa dunque come Centro di Propulsione Attiva
dei diritti e dei doveri dei nostri giovani futuri professionisti.
I profili professionali degli insegnanti, i sistemi di valutazione saranno scelte mirate alle
capacità di responsabilizzazione e di recupero delle motivazioni qualora ce ne fosse bisogno;
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 29 di 42
valorizzeranno il merito. Gli stessi saranno coinvolti e si renderanno partecipi nelle scelte
affinché sentano un più avvertito senso di appartenenza al sistema educativo pensato dalla
nostra scuola.
Ecco dunque l’importante ruolo della citata rete di collaborazioni che si ispira ai seguenti criteri
e princìpi guida:
− la dimensione territoriale sulla quale la scuola si affaccia;
− la trasparenza nelle scelte, con l’individuazione di parametri oggettivi, che consentano di
valutare il percorso di riqualificazione della spesa e di progressivo riequilibrio territoriale
nell’utilizzo delle risorse;
− le soluzioni organizzative più idonee a rispondere alle esigenze degli studenti e delle loro
famiglie;
− la sostenibilità per gli studenti del carico orario e della dimensione quantitativa dei piani di
studio;
- l’esperienza sul campo che determinerà l’entusiasmo e la preparazione dei nostri alunni.
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 30 di 42
CAP XIV – par. B
Risorse Strutturali - Strumentali
Oltre alle aule utilizzate per la normale attività scolastica, alle stanze adibite ad uffici, la scuola
dispone di Laboratori che hanno lo scopo di arricchire l’offerta formativa e di “attrarre” anche
l’alunno più svogliato o con difficoltà d’apprendimento sfumando le possibilità d'insuccesso
scolastico, che si verifica quando gli studenti non riescono a dispiegare pienamente il loro
potenziale d'apprendimento, soddisfacendo i propri bisogni formativi. Tali manifestazioni si
basano spesso su difficoltà d'apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo,
logico - matematico e del metodo di studio) e su una carriera scolastica vissuta più come
obbligo esterno (familiare, sociale), che interno (bisogno di affermazione, crescita,
acquisizione di saperi, capacità, cittadinanza) per realizzarsi come persona: ecco perché
l’importanza che l’Istituto Antonio Gabriele vuole dare alle ore di laboratorio.
Denominazione Funzionale a
LABORATORIO DIDATTICA
INTEGRATA
Postazioni studenti, postazione
docente, strumentazione multimediale
Insegnamento-apprendimento mediante gli
strumenti multimediale, utilizzo di internet per
ricerche disciplinari, corsi di formazione per alunni
e docenti nelle nuove tecnologie.
LABORATORIO DI FISICA
Postazioni studenti, postazione
docente, strumentazione scientifica e
multimediale
Realizzazione di esperimenti, simulazioni di leggi
fisiche, corsi di aggiornamento disciplinari
LABORATORIO DI SCIENZE
Strumentazione scientifica
Insegnamento-apprendimento delle scienze
integrate e realizzazione di esperimenti e ricerche
LABORATORIO DI
MATEMATICA
Postazione studenti, postazione
docente
Insegnamento-apprendimento della matematica e
dell’informatica per la costruzione di algoritmi
LABORATORIO LINGUE
Postazione studenti, postazione
docente, stereo Hi-Fi e televisione
Insegnamento-apprendimento delle lingue
straniere medianti supporti informatici e ricerche
via internet.
PALESTRA Attività di scienze motorie e ginnico sportive in
struttura Comunale Convenzionata
LABORATORIO DI
INFORMATICA
Attività di formazione
Materiale didattico – (Risorse strumentali) Quantità (Numero) Prodotto
5 lavagne murali con piano per scrittura con gesso
10 computer completi di sistema operativo, tastiera
e mouse
10 software microsoft office educational
1 lavagna interattiva LIM
1 videoproiettore
1 staffa per video proiettore complementi
2 lavagna per conferenze
1 Televisore
1 videoregistratore
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1 lettore DVD
1 stereo Hi Fi
1 tellurio
1 microscopio monoculare
1 scheletro umano
1 sezione pelle
1 22 strati mini DNA
10 tavole anatomiche
3 vetrini (batteri ed organismi semplici, la
riproduzione della cellula, tessuti animali)
10 DVD educativi
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CAP XIV – par. C
Risorse Finanziarie
Accanto alle risorse umane e professionali, strutturali e strumentali, la scuola dispone di
risorse finanziarie provenienti da:
-fondi erogati dal MIUR come dotazione straordinaria su progetti finalizzati
-finanziamenti progetti fondi comunitari;
-contributi di Enti pubblici (Comune di Tortora);
-contributi di Enti privati;
-contributi CARITAS DIOCESANA per progetto “Percorso don Milani”
-rette degli studenti;
-finanziamento chirografo concesso da Unicredit spa, agenzia di Cosenza, per l’importo di €
25.000 da rimborsarsi in anni; saranno i soci della cooperativa sociale Evolutio Tempore a
far fronte all’impegno economico nei confronti dell’istituto di credito, assumendosi in proprio
l’onere di rimborsare le rate mensili, con la forma dell’autofinanziamento infruttifero.
- donazioni varie
-fondi erogati da privati (Aziende del settore e genitori).
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CAP XV
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ Il presente piano, integrato e rimodulato per l' anno scolastico 2016/2017 contiene l’elenco
delle attività che l’Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari “Antonio Gabriele”,
intende porre in essere per potenziare e migliorare la formazione dello studente-allievo.
Il presente POF è stato approvato da Collegio Docenti del giorno 01/09/2016 con verbale N.1
a.s. 2016/2017. La discussione si è resa necessaria per apportare le dovute modifiche e/o
integrazioni, per far fronte alle esigenze dell’annualità e per dar corso ai progetti che il collegio
intenderà deliberare. Per tutti i punti non ancora completati si rimanda al prossimo Collegio dei
Docenti al fine di definire ed accettare eventuali nuove proposte.
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CAP XVI
PECUP
Entrato nel lessico degli addetti ai lavori con il D.Lgs 17 ottobre 2005 n° 226, il profilo educativo,
culturale e professionale a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione
(PECUP) è il documento nazionale dello Stato che determina i livelli essenziali di
prestazione (LEP) che ogni istituto dell’istruzione e della formazione deve assicurare per
l’esercizio del diritto sociale e civile di ogni persona ad un’istruzione e formazione. Esso
e’, inoltre, garanzia della pari dignità tra istruzione liceale e istruzione tecnica e professionale.
Si intende per competenza la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale.
La competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia. Le competenze si articolano
a loro volta in :
■Competenze di base: esprimono gli obiettivi da conseguire attraverso i percorsi
formativi e la relazione tra un soggetto e l’assolvimento dei compiti associati ad un contesto.
Sono articolati in:
• Asse dei linguaggi
• Asse matematico
• Asse scientifico tecnologico
• Asse storico – sociale
Riguardano principalmente il curriculum del primo biennio che si conclude con la
certificazione di assolvimento dell’obbligo scolastico, secondo il formato dell’U.E.
■Competenze tecnico - professionali:
sono i saperi acquisiti( conoscenze dichiarative, procedurali e tecniche tipiche delle attività e
dei prpocessi lavorativi da svolgere in laboratorio secondo progetti predefiniti).
■Competenze trasversali: sono l’insieme delle abilità di ampio respiro, a sfondo
prevalentemente sociale e motivazionale, connesse soprattutto con le varie tipologie di
compiti professionali che permettano all’individuo di fare fronte a situazioni nuove ed
imprevedibili dell’ambiente organizzativo (diagnosi, problem solving, decisione,
comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti)
■Competenze chiave di Cittadinanza: sono le capacità di sentirsi cittadini attivi, che
esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno
parte,anche attraverso lo studio della Costituzione, che permette non solo di conoscere il
documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori
utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli e la democrazia nei limiti e nel rispetto
delle regole comuni.
Le competenze di base sono quelle indicate nella relativa certificazione che si rilascerà al
termine dell’obbligo scolastico (l.139/2007), ossia a fine primo biennio, secondo il modello
sotto allegato con l’indicazione del livello conseguito.
I livelli sono tre:
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base non
raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione.
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Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni
note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite.
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemni complessi in situazioni anche non
note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere
le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
Per le rispettive competenze si fa riferimento allo schema sotto riportato.
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 37 di 42
CAP XVI par. A
Obbligo di Istruzione e Certificazione
delle competenze in uscita dal primo biennio
Con la Nota n. 1208 del 12/4/2010 è stato diramato il D.M. n.9/2010 con il quale viene adottato
il modello di certificato dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine
dell’obbligo di istruzione. Il modello rende sintetica e trasparente la descrizione delle
competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio e riguarda: lingua italiana,
storia, lingua straniera, matematica, informatica e scienze. Il modello di certificato, che
è unico sul territorio nazionale, è compilato dai consigli delle seconde classi della scuola
secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio finale.
La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato
stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Nel caso in cui il livello base
non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non
raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono
anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di
apprendimento.
Si allega il modello di certificazione
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)
(DENOMINAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**)
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione N° ...........
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro
della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio;
certifica(1)
che l... studente/ssa
cognome ............................................... nome ...................................... nato/a il
..../..../......, a ........................................... Stato ....................... iscritto/a presso
questo Istituto nella classe ....... sez ....... (****)
indirizzo di studio (*****).............................................................. nell’anno
scolastico .....................
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate. (*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIUR
anche quella della REGIONE di riferimento. (**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”.
(***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Il
Dirigente Scolastico’ con ‘Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata’. Per le
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istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche. (****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Istituto nella classe ... sezione ...’ con “Struttura formativa accreditata”.
(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire ‘indirizzo di studio’ con ‘percorso di qualifica o diploma
professionale’.
CAP XVI par. B
Profilo Educativo, CUlturale e Professionale
dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione
Per gli istituti professionali.
(allegato A del DPR n. 87 del 15/3/2010)
I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione
secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione
di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificato
dall'articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40. Essi sono finalizzati al conseguimento di un
diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore.
Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e
professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa, che fa
riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del
secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui al- l'articolo 1, comma
5, del decreto legislativo n. 226/2005.
2. II profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di
istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi
e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio
di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo
di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e
metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali
si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo.
I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e agli allegati B) e C) costituiscono
il riferimento per le linee guida nazionali a sostegno dell’autonomia organizzativa e
didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione
in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento
al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European
Qualifications Framework-EQF).
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,
acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano
l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-
sociale.
Gli studenti degli istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con
l'uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi,
valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non formali e informali.
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 39 di 42
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli
studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i di-plomati in
grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di ser-vizio e di
collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del
decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre
2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli
di interesse storico-sociale e giuridico-economico.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la
scelta metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni
didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.
I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli
studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e
formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di lavoro
previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che
favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.
2.1 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi
I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e
storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei
percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di:
- agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in
base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti per- sonali,
sociali e professionali;
- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento
razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei
suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;
- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e
professionali;
- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle
arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti
di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;
- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per
interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
- riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;
- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 40 di 42
con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
- riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività
corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e
collettivo;
- comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo
svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;
- utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la
realtà ed operare in campi applicativi;
- padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei
luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
-individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro
soluzione collaborando efficacemente con gli altri;
- utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;
- compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto
l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente;
- partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
2.2 Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi
II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con
autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del
servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali
connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali
coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
- riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali,
economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e
globali;
- cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che
influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
- essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire
un servizio il più possibile personalizzato;
- sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto,
cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;
- svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le
altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
- contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti
deontologici del servizio;
- applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari “A. Gabriele” di Tortora (CS) pag. 41 di 42
valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
- intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle
diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per
l’esercizio del controllo di qualità.
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
- individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella
loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;
-cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità
di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
- compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro
lungo tutto l’arco della vita nella prospettiva dell’apprendimento permanente;
- partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e
comunitario.
Profilo culturale e risultati di apprendimento nell’istituto professionale per i Servizi
Socio – Sanitari “A’. Gabriele”
Il profilo educativo, culturale e professionale dei nostri studenti rappresenta quindi
l’acquisizione della capacità di saper fare per essere uomo e cittadino affinché sappia muoversi
con responsabilità e indipendenza nella comunità sociale e civile, in ogni età della vita essendo
l’individuo stimolato al meglio;
L’elasticità e la complessità della mente e dell’esperienza umana che i nostri studenti
acquisiranno saranno tali da consentire per tutta la vita recuperi e anche progressivi
miglioramenti generali e specifici della personalità e della qualità della propria cultura. Il
processo educativo individuale iniziato con la vita in continua dinamica di conquiste e di
possibili involuzioni, sicché nulla è mai guadagnato una volta per tutte e nulla è mai perduto
per sempre, permetterà una prospettiva educativa sollecitando le capacità dell’individuo.
Solo in questo modo, facendo leva sui punti di forza, sarà possibile sviluppare i punti di
debolezza; L’educazione e le competenze acquisite dai nostri alunni permetteranno
costantemente uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della
persona e in tutti i momenti della vita
Due i principi fondamentali del profilo educativo, culturale e professionale dei nostri studenti:
LA CONOSCENZA DI SE’
L’autonomia si concretizza nella maggiore sicurezza di sé, nella capacità di comprendere se
stessi, nel pensiero personale, nella fiducia, nella gioia di vivere, nell’intraprendenza,
nell’industriosità, nella libera e responsabile collaborazione con gli altri;l’insieme delle
esperienze formative consente di porre l’allievo in modo attivo di fronte alla crescente quantità
di informazioni e di sollecitazioni esterne, non le subisce ma le decifra, le riconosce, le valuta
anche nei messaggi impliciti, negativi e positivi che le accompagnano.
LA RELAZIONE CON GLI ALTRI
Il ragazzo impara ad interagire con i coetanei, con adulti e i professionisti e con diverse realtà,
scopre le difficoltà ma anche la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della
tolleranza, della cooperazione e della solidarietà; mantiene sempre aperta la disponibilità alla
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critica, al dialogo, alla collaborazione per orientare via via al meglio i propri convincimenti e
le proprie scelte di futuro professionista che agisce nell’ambito sociale e sanitario e di futuro
cittadino che contribuisce alla sana definizione dello stato umano.
Partendo da questi principi l’alunno imparerà ad essere consapevole di essere titolare di diritti
ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.
Affronterà, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani, conoscerà le regole e le
ragioni per prevenire il disagio e s’impegnerà a comportarsi in modo tale da promuovere per
sé e per gli altri un benessere fisico strettamente connesso a quello psicologico, morale e
sociale.
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Come diceva Socrate, educatore è colui che:
‘sa prendere per mano l'altro,
adeguando il passo ed il cammino all'altro
finché diventi guida a se stesso’.