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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ LA PRESCRIZIONE … · nelpost trapianto. Sono stati indagati tra i...

Date post: 22-Feb-2019
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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ LA PRESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA COME TERAPIA PER IL PAZIENTE TRAPIANTATO D’ORGANO Manuela Trerotola 1 , Emanuela Grasso 1 , Francesca Puoti 1 , Claudia Carella 1 , Giulio Sergio Roi 2 , Giovanni Mosconi 3 , Gianluigi Sella 4 , Valentina Totti 5 , Daniela Storani 1 , Alessandro Nanni Costa 1 Premessa Da anni il Centro Nazionale Trapianti è impegnato a verificare gli effetti positivi dell’attività fisica per il paziente trapianto d’organo. Allo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento nella vita sociale, il CNT ha promosso numerosi studi scientifici e progetti di comunicazione per spiegare come un programma personalizzato di esercizio fisico può aiutare a prevenire e a curare alcune patologie croniche che intervengono nel post trapianto. Sono stati indagati tra i pazienti e i medici specialisti i motivi di adesione e resistenza alla terapia con attività fisica per il paziente trapianto d’organostato, inoltre, definito un modello regionale di assistenza al paziente che promuove la prescrizione dell’attività fisica attraverso il coinvolgimento di personale e di strutture facilmente accessibili per i pazienti. Lo studio clinico «Trapianto…e adesso Sport» si articola in due momenti: una fase di reclutamento dei pazienti e una fase di trattamento non farmacologico con attività fisica. Il Centro Trapianti di riferimento effettua tutti gli esami clinici e strumentali del caso, gli esami ematochimici di routine, si occupa di somministrare il questionario SF36 e il questionario IPAQ (Coorte B) e di stilare una breve relazione clinica da presentare al Medico dello Sport. Il Centro Trapianti definisce anche in quale coorte inserire i pazienti secondo le possibilità concrete (logistiche) di effettuare esercizio con supervisione. Le valutazioni della forma fisica e la prescrizione dell’attività sono effettuate presso il Centro di Medicina dello Sport da Medici dello Sport, operanti presso il Servizio Sanitario Nazionale, previamente istruiti e sulla base delle esigenze di ogni singolo paziente. Metodi FASE DI SELEZIONE DEI PAZIENTI FASE DI VERIFICA Tempo Da 6 mesi a tempo 0 Baseline tempo 0 Mese 6° Mese 12° Flow Chart Visita presso il Centro Trapianti Visita specialistica presso Centro di Medicina dello Sport Somministrazione SF36 Somministrazione IPAQ (Coorte B) Terapia fisica in Palestra (Coorte A) A domicilio (Coorte B) Terapia fisica in Palestra (Coorte A) A domicilio (Coorte B) Terapia fisica in Palestra (Coorte A) A domicilio (Coorte B) Alla luce delle evidenze scientifiche, è stata condotta una ricerca disegnata e realizzata per indagare la percezione, il vissuto e le attitudini dei pazienti trapiantati di organo e dei loro medici in merito alla pratica dell’attività fisica come terapia non farmacologica. Attraverso interviste semistrutturate a medici specialisti e ai pazienti trapiantati l’indagine qualitativa ha permesso di capire come comunicare al paziente l’importanza di un’adesione maggiore alla terapia e motivare il medico a prescriverla abitualmente. Cardiologo 2 Epatologo 2 Nefrologo 1 Psicologa 1 Medico dello Sport 2 INTERVISTE A MEDICI SPECIALISTI 8 PAZIENTI 3 PAZIENTI 5 PAZIENTI Sede trapianto Nord: 3 Centro: 3 Sud: 2 Nord: 1 Centro: 1 Sud: 1 Nord: 2 Centro: 2 Sud: 1 Genere paziente Uomo: 5 Donna: 3 Uomo: 2 Donna: 1 Uomo: 4 Donna: 1 Età paziente 1830: 1 3150: 2 5170: 5 1830: 1 3150: 1 5170: 1 1830: 1 3150: 1 5170: 3 Risultati Nello studio clinico sono stati reclutati oltre 200 trapiantati di cuore, rene, fegato e polmone e il follow up a 6 e a 12 mesi ha dimostrato che un programma personalizzato di attività fisica migliora i parametri fisiologici del paziente: la creatinina e la proteinuria restano stabili, la forza fisica e la resistenza migliorano. L’indagine qualitativa ha evidenziato che, tra i medici specialisti, si rende necessario rafforzare la cultura dell’efficacia dell’attività fisica e della possibilità di prescrizione di un programma di esercizio quotidiano sia libero che controllato. I pazienti hanno stabilito come prioritarie l’accessibilità e la sostenibilità della pratica dell’attività fisica e l’importanza di ricevere dal proprio medico evidenze scientifiche che comprovino i benefici dell’attività fisica posttrapianto. 1. Centro Nazionale Trapianti, Roma – 2. Centro Studi Isokinetic, Bologna – 3. Nefrologia e Dialisi Ospedale MorgagniPierantoni, Forlì 4. Centro di Medicina dello Sport – AUSL della Romagna, Cesena – 5. Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto, Milano 1,6 1,6 13,6 6,9 6,2 9,4 4,8 3,1 0,01 5,6 CREATININA BMI SALUTE FISICA SALUTE GENERALE SALUTE PSICOFISICA INCREMENTO PERCENTUALE INDICI STATO DI SALUTE COORTE A COORTE B
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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

LA PRESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA COME TERAPIA PER IL PAZIENTE TRAPIANTATO D’ORGANO

Manuela Trerotola1, Emanuela Grasso1, Francesca Puoti1, Claudia Carella1, Giulio Sergio Roi2, Giovanni Mosconi3, Gianluigi Sella4, Valentina Totti5, Daniela Storani1,Alessandro Nanni Costa1

Premessa

Da anni il Centro Nazionale Trapianti è impegnato a verificare gli effetti positividell’attività fisica per il paziente trapianto d’organo.Allo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento nellavita sociale, il CNT ha promosso numerosi studi scientifici e progetti dicomunicazione per spiegare come un programma personalizzato di esercizio fisicopuò aiutare a prevenire e a curare alcune patologie croniche che intervengononel post trapianto.Sono stati indagati tra i pazienti e i medici specialisti i motivi di adesione eresistenza alla terapia con attività fisica per il paziente trapianto d’organo; èstato, inoltre, definito un modello regionale di assistenza al paziente chepromuove la prescrizione dell’attività fisica attraverso il coinvolgimento dipersonale e di strutture facilmente accessibili per i pazienti.

Lo studio clinico «Trapianto…e adesso Sport» si articola in due momenti: una fase di reclutamento dei pazienti e una fase di trattamento nonfarmacologico con attività fisica.Il Centro Trapianti di riferimento effettua tutti gli esami clinici e strumentali del caso, gli esami ematochimici di routine, si occupa disomministrare il questionario SF36 e il questionario IPAQ (Coorte B) e di stilare una breve relazione clinica da presentare al Medico dello Sport.Il Centro Trapianti definisce anche in quale coorte inserire i pazienti secondo le possibilità concrete (logistiche) di effettuare esercizio consupervisione. Le valutazioni della forma fisica e la prescrizione dell’attività sono effettuate presso il Centro di Medicina dello Sport da Medici delloSport, operanti presso il Servizio Sanitario Nazionale, previamente istruiti e sulla base delle esigenze di ogni singolo paziente.

Metodi

FASE DI SELEZIONE DEI PAZIENTI FASE DI VERIFICA

Tempo Da ‐6 mesi a tempo 0 Baseline tempo 0 Mese 6° Mese 12°

Flow Chart

Visita presso il Centro TrapiantiVisita specialistica pressoCentro di Medicina dello SportSomministrazione SF36Somministrazione IPAQ (Coorte B)

Terapia fisica inPalestra (Coorte A)A domicilio (Coorte B)

Terapia fisica inPalestra (Coorte A)A domicilio (Coorte B)

Terapia fisica inPalestra (Coorte A)A domicilio (Coorte B)

Alla luce delle evidenze scientifiche, è stata condotta una ricerca disegnata e realizzata per indagare la percezione, il vissuto e le attitudini deipazienti trapiantati di organo e dei loro medici in merito alla pratica dell’attività fisica come terapia non farmacologica. Attraverso interviste semi‐strutturate a medici specialisti e ai pazienti trapiantati l’indagine qualitativa ha permesso di capire come comunicare al paziente l’importanza diun’adesione maggiore alla terapia e motivare il medico a prescriverla abitualmente.

Cardiologo 2

Epatologo 2

Nefrologo 1

Psicologa 1

Medico dello Sport  2     

INTERVISTE A MEDICI SPECIALISTI

8 PAZIENTI 3 PAZIENTI 5 PAZIENTI

Sede trapianto Nord: 3 Centro: 3 Sud: 2 Nord: 1 Centro: 1 Sud: 1 Nord: 2 Centro: 2 Sud: 1

Genere paziente

Uomo: 5 Donna: 3 Uomo: 2 Donna: 1 Uomo: 4 Donna: 1

Età paziente 18‐30: 1 31‐50: 2 51‐70: 5 18‐30: 1 31‐50: 1 51‐70: 1 18‐30: 1 31‐50: 1 51‐70: 3

Risultati

Nello studio clinico sono stati reclutati oltre 200 trapiantati di cuore, rene, fegatoe polmone e il follow up a 6 e a 12 mesi ha dimostrato che un programmapersonalizzato di attività fisica migliora i parametri fisiologici del paziente: lacreatinina e la proteinuria restano stabili, la forza fisica e la resistenza migliorano.L’indagine qualitativa ha evidenziato che, tra i medici specialisti, si rendenecessario rafforzare la cultura dell’efficacia dell’attività fisica e della possibilitàdi prescrizione di un programma di esercizio quotidiano sia libero che controllato.I pazienti hanno stabilito come prioritarie l’accessibilità e la sostenibilità dellapratica dell’attività fisica e l’importanza di ricevere dal proprio medico evidenzescientifiche che comprovino i benefici dell’attività fisica post‐trapianto.

1. Centro Nazionale Trapianti, Roma – 2. Centro Studi Isokinetic, Bologna – 3. Nefrologia e Dialisi ‐ Ospedale Morgagni‐Pierantoni, Forlì4. Centro di Medicina dello Sport – AUSL della Romagna, Cesena – 5. Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto, Milano

1,6

‐1,6

13,6

6,9 6,2

9,4

4,8

‐3,1

‐0,01

‐5,6

CREATININA BMI SALUTE FISICA SALUTEGENERALE

SALUTE PSICO‐FISICA

INCREMENTO PERCENTUALE INDICI STATO DI SALUTE

COORTE A COORTE B

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