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istituto superiore “g. terragni” – olgiate comasco ai... · della sicurezza e della salute...

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istituto superiore “g. terragni” – olgiate comasco NOTE INFORMATIVE AI LAVORATORI SULLA SICUREZZA (art. 36 Dlgs 81/08) RSPP e DS 15.10.2014 rev. 01.09.2015 Via Segantini, 41 22077 Olgiate Comasco (CO) www.liceoterragni.gov.it e-mail [email protected] - tel 031 946360 fax 031 990145 p. 1 di 18 Attuazione del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro 1. INTRODUZIONE E’ importante ricordare che ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, ove vi siano presenti eventuali rischi alla salute umana, occorre avere una condotta idonea e disciplinata. Qui di seguito a tal fine, riportiamo una sintesi dei comportamenti da attuare nell’eventualità che alcuni rischi si presentino, e consigli utili da tener presenti durante l’attività lavorativa. Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n°81, relativo al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, è stato pubblicato sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n° 101 del 30 aprile 2008. Le disposizioni devono essere applicate in tutti i settori, sia pubblici che privati, sia pure in modo differenziato. 2. INFORMAZIONE SUI NOMINATIVI DEI LAVORATORI INCARICATI ALLA LOTTA ANTINCENDIO E AL PRIMO SOCCORSO, DEL RESPONSABILE E DEGLI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E DEL MEDICO COMPETENTE (Art. 36, comma 1, lettera b) ORGANIGRAMMA AZIENDALE DELLA SICUREZZA Il lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, conformemente alla propria formazione ed alle proprie istruzioni DATORE DI LAVORO Dott. Luigi Villa MEDICO COMPETENTE Dott. Giovanni Sassi RLS Angela Bombaci PREPOSTO Rag. Rosina Falbo ASPP Danilo Crespi RSPP Geom. Luca Messina ADDETTI ANTINCENDIO Vedi Allegato ADDETTI PRIMO SOCCORSO Vedi Allegato
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istituto superiore “g. terragni” – olgiate comasco

NOTE INFORMATIVE AI LAVORATORI SULLA SICUREZZA (art. 36 Dlgs 81/08)

RSPP e DS 15.10.2014

rev. 01.09.2015

Via Segantini, 41 22077 Olgiate Comasco (CO) – www.liceoterragni.gov.it – e-mail [email protected] - tel 031 946360 – fax 031 990145

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Attuazione del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 riguardante il miglioramento

della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro

1. INTRODUZIONE

E’ importante ricordare che ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, ove vi siano presenti eventuali rischi alla salute umana, occorre avere una condotta idonea e disciplinata. Qui di seguito a tal fine, riportiamo una sintesi dei comportamenti da attuare nell’eventualità che alcuni rischi si presentino, e consigli utili da tener presenti durante l’attività lavorativa. Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n°81, relativo al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, è stato pubblicato sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n° 101 del 30 aprile 2008. Le disposizioni devono essere applicate in tutti i settori, sia pubblici che privati, sia pure in modo differenziato.

2. INFORMAZIONE SUI NOMINATIVI DEI LAVORATORI INCARICATI ALLA LOTTA ANTINCENDIO E AL PRIMO SOCCORSO, DEL RESPONSABILE E DEGLI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E DEL MEDICO COMPETENTE (Art. 36, comma 1, lettera b)

ORGANIGRAMMA AZIENDALE DELLA SICUREZZA

Il lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e

di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro,

conformemente alla propria formazione ed alle proprie istruzioni

DATORE DI LAVORO

Dott. Luigi Villa

MEDICO COMPETENTE

Dott. Giovanni Sassi

RLS

Angela Bombaci

PREPOSTO

Rag. Rosina Falbo

ASPP

Danilo Crespi

RSPP

Geom. Luca Messina

ADDETTI ANTINCENDIO

Vedi Allegato

ADDETTI PRIMO SOCCORSO

Vedi Allegato

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Il Decreto Legislativo 81/08 riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, sottolinea il concetto di prevenzione, di formazione ed informazione dei lavoratori, migliora la conoscenza dei rischi lavorativi, consente al lavoratore un ruolo più attivo nel processo di continuo miglioramento dei livelli di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro. L’analisi di sicurezza dei diversi luoghi di lavoro è data dal documento di valutazione dei rischi, elaborato dal datore di lavoro, in cui dimostra di aver seguito gli adempimenti del Decreto nella propria azienda.

* IL DATORE DI LAVORO: elabora il documento sulla valutazione dei rischi in azienda attraverso una dettagliata analisi di sicurezza dei diversi luoghi di lavoro presenti nella sua azienda; attua le disposizioni di legge utilizzando le informazioni, i mezzi tecnici ed il personale messo a disposizione; informa e forma i propri dipendenti circa i rischi e le misure individuali e collettive di prevenzione adottate; vigila ed esige la vigilanza delle norme e delle disposizioni in materia di sicurezza; cura ed aggiorna le misure di prevenzione e protezione, la prevenzione incendi, primo soccorso, evacuazione dei lavoratori in situazioni di emergenza; predispone l’effettuazione della sorveglianza sanitaria dove prescritta; predispone l’adozione di dispositivi di protezione individuale e l’addestramento al loro uso corretto da parte dei lavoratori interessati e la periodica verifica della loro efficienza; adotta misure per l’abbandono dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato.

*IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP): individua i fattori di rischio, le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro; collabora con il datore di lavoro per migliorare il livello di sicurezza e salute in azienda attraverso l’esercizio di un’ attività di prevenzione, controllo ed informazione per quanto riguarda la presenza di eventuali fattori di rischio sul luogo di lavoro; partecipa alle consultazioni in materia di salute e sicurezza; il coordinamento delle attività di prevenzione e protezione viene svolto dal Responsabile che può essere aiutato da uno o più addetti.

*L’ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP): svolge gli stessi compiti del RSPP e fa parte del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, ossia l’insieme delle persone, dei sistemi e dei mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.

*IL PREPOSTO: è la persona che, in base alle funzioni conferitegli con l’incarico, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.

* IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS): è la persona eletta per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti normativi della salute e della sicurezza durante il lavoro; svolge un ruolo di tramite tra datore di lavoro e lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza in azienda, avverte il responsabile dell’azienda degli eventuali rischi per la salute e sicurezza individuate nei luoghi di lavoro; accede ai luoghi di lavoro e alle informazioni e documentazioni concernenti la valutazione dei rischi;viene consultato in merito alla valutazione dei rischi e sulle misure di prevenzione e protezione; propone misure in merito all’attività di prevenzione.

* IL MEDICO COMPETENTE: è presente in azienda solamente qualora esista l’obbligo della sorveglianza sanitaria, ad esempio in luoghi di lavoro con addetti a videoterminali, ai lavoratori esposti al rischio di radiazioni ionizzanti, ove si producono sostanze tossiche, nelle miniere e nelle cave, ove vi siano addetti all’impiego di gas tossici o esposti ad agenti chimici, fisici, piombo, amianto e rumore, ai lavoratori notturni. Al medico competente si richiede soprattutto di collaborare con il datore di lavoro nell’attività di progettazione ed attuazione della prevenzione aziendale, effettuare accertamenti sanitari prima dell’assunzione del lavoratore finalizzati a constatare l’assenza di controindicazioni, effettuare accertamenti periodici intesi a controllare ed esprimere giudizio di idoneità dei lavoratori alle diverse mansioni svolte in azienda.

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3. INFORMAZIONE SUI RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CONNESSI ALL’ATTIVITA’ DELL’IMPRESA (art. 36, comma 1, lettera a)

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

La movimentazione non corretta dei carichi può provocare lesioni dorso lombari. Per questo è necessario attenersi alle seguenti indicazioni per minimizzare il rischio di infortunio:

il sollevamento e/o la deposizione dei carichi vanno effettuati con la schiena eretta e nella posizione accovacciata, senza compiere bruschi movimenti o strattoni;

il carico da movimentare deve trovarsi vicino all’operatore per evitare che si spinga eccessivamente in avanti con il tronco e che fletta conseguentemente la spina dorsale;

se possibile servirsi di portantine, cinghie, bilancieri ed altro per movimentare il carico; nel caso di sforzi ripetuti e/o prolungati è necessario osservare un periodo di riposo fisiologico e di recupero.

Vanno inoltre adottate le seguenti precauzioni: il carico da movimentare non deve avere peso superiore ai 25 Kg per gli uomini e ai 20 Kg per le donne, in caso

contrario è necessario l’intervento coordinato di più lavoratori; assicurarsi che il corpo sia in una posizione stabile prima di effettuare il sollevamento, e che le condizioni

dell’ambiente di lavoro (pavimento, punti di appoggio, ingombri) siano tali da operare in sicurezza, senza dover effettuare acrobazie pericolose.

CONSIGLI UTILI

Controllare la posizione della schiena e evitare le posizioni viziate

Se si devono spostare degli oggetti

Se si deve portare in alto un oggetto

Se si devono spostare oggetti voluminosi

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Evitare di assumere posizioni dannose se si devono sollevare pesi

SCALE

Non eseguire riparazioni approssimative su pioli o montanti rotti; Controllare accuratamente le scale che hanno subito urti per caduta o contro mezzi meccanici; Legare saldamente i montanti delle scale ad appoggi di adeguata resistenza; Utilizzare scarpe con suola ad elevata aderenza; Fissare l’estremità superiore con ganci o altri sistemi; Informare il datore di lavoro qualora le scale non siano più idonee e siano venuti meno i requisiti di sicurezza

per il loro utilizzo.

ILLUMINAZIONE

L’illuminazione nei posti di lavoro deve avvicinarsi il più possibile a quella naturale per consentire una buona visione, ed un conseguente corretto svolgimento del lavoro in tutte le ore del giorno e in tutte le stagioni.

Da un’illuminazione insufficiente derivano disturbi all’organismo tra cui: o posizioni scorrette, disturbi muscolo – scheletrici; o affaticamento visivo, mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione; o affaticamento mentale e stress, ansietà, depressione e insonnia.

Consigli utili al lavoratore: o evitare l’abbagliamento sia diretto che riflesso, può determinare una riduzione dell’acuità visiva; o evitare la formazione di zone di ombra; o la pulizia e la manutenzione delle lampade e delle plafoniere deve essere costante, la polvere che si

deposita con il tempo può ridurre il flusso luminoso anche del 40%; o le lampade e le plafoniere devono essere costruite secondo gli attuali criteri di sicurezza.

UTILIZZO DI ATTREZZATURE Il D. Lgs. 81/08 definisce attrezzatura qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro e prevede che la attrezzature messe a disposizione siano adeguate all’attività da svolgere ed idonee ai fini della sicurezza e della salute. Pertanto sai devono rispettare le seguenti disposizioni:

Attenersi alle istruzioni del manuale a corredo della macchina per l’utilizzo e la manutenzione delle attrezzature. Verificare la presenza delle protezioni fisse o mobili o regolabili atte ad impedire la proiezione di oggetti o

l’accesso alle parti mobili. E’ vietato, quando la macchina è in movimento, pulire, oliare, ingrassare, riparare o registrare a mano gli organi

e gli elementi delle macchine stesse. Verificare l’immediata accessibilità delle apparecchiature d’arresto, di emergenza e la loro efficienza. Verificare l’esistenza del collegamento a terra delle parti metalliche (ove è visibile). Verificare che il buono stato d’uso degli apparecchi elettrici portatili e dei loro cavi di alimentazione. Mantenere le macchine pulite da residui di lavorazioni e/o oleosi. Manipolare con guanti idonei oggetti o residui che comportano rischi di ferite.

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Segnalare sempre con cartelli di divieto, di prescrizione o di avvertimento, ogni condizione di pericolo. In particolare transennare e segnalare in modo opportuno le macchine e le apparecchiature in riparazione o manutenzione.

Il personale deve utilizzare l’impianto elettrico e le attrezzature con tutte le precauzioni necessarie tra le quali si esemplificano le seguenti: Non manomettere o modificare parti di un impianto elettrico o di macchine collegate ad esso (se si notano dei

fatti anomali si avvisi subito e sospendere le operazioni). In particolare si segnalino interruttori o scatole di derivazione danneggiate.

Durante l’esecuzione di operazioni quali la pulizia di lampadari, la sostituzione di lampadine, ecc. non basta spegnere l’interruttore della corrente, ma bisogna disattivare l’intero impianto elettrico. E’ raccomandato che queste attività siano svolte da almeno due persone

Non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico, quando si disinserisce la sua spina dalla presa al muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la spina e premendo la presa al muro.

Comunicare al Datore di lavoro, RSPP o Coordinatrice, le anomalie eventualmente riscontrate: fiamme o scintille nell’immettere o togliere le spine nelle prese od anche il surriscaldamento della presa. In questi casi sospendere subito l’uso sia dell’apparecchio che della presa in questione.

Non utilizzare apparecchi con fili elettrici, anche parzialmente, scoperti o spine di fortuna; utilizzare solo prese perfettamente funzionanti.

Le apparecchiature elettriche non devono mai essere utilizzate con le mani bagnate o umide. Si rammenti l’incompatibilità dell’acqua con l’elettricità facendo attenzione particolare all’uso di apparecchiature elettriche in ambiente umido.

IGIENE E RISCHIO CHIMICO E’ necessario rispettare innanzitutto le norme igieniche fondamentali:

Ogni giorno, effettuare un’accurata pulizia dei locali (aule, corridoi, Palestre, ecc.) assicurando l’indispensabile ricambio d’aria

Pulire i servizi igienici almeno 2 volte al giorno utilizzando strumenti (guanti , panni….) destinati esclusivamente a quei locali

Al termine delle pulizie tutti i materiali usati vanno lavati in acqua ben calda con detersivo e successivamente risciacquarli, oppure disinfettati in candeggina diluita allo 0,5 – 1 % di cloro attivo per almeno un’ora ed ugualmente risciacquati, fatti asciugare e riposti in appositi spazi chiusi. I DETERSIVI E I PRODOTTI PER LA PULIZIA ASSOLVONO EGREGIAMENTE IL LORO COMPITO SE USATI CORRETTAMENTE; L’USO IMPROPRIO PUO’ DARE ORIGINE A REAZIONI INDESIDERATE. L’esempio più classico è quello della candeggina e dell’acido muriatico che hanno un effetto detergente se usati separatamente, ma se si mescolano tra di loro pensando di aumentarne l’efficacia, non solo non danno l’effetto desiderato, ma provocano la formazione di gas tossici alla salute. Questo esempio serve a far capire che i detersivi pur essendo indispensabili devono essere utilizzati con la massima attenzione, in quanto l’uso improprio può provocare effetti indesiderati. Pertanto, prima di utilizzare un prodotto è necessario leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta; infatti solo un uso corretto non provoca nessun rischio alla propria salute e a quella di terzi. L’etichetta di un prodotto serve proprio a conoscere il grado di pericolo che esso ha se non usato correttamente. I simboli di pericolo appaiono con un disegno accompagnato da una lettera:

o “C” – Corrosivo, che a contatto con tessuti vivi come la pelle può esercitare un’azione distruttiva.

o “T / T+” – Tossico / altamente tossico, che può comportare rischi gravi o altamente gravi, ed anche la morte.

o “Xn” – Nocivo, che può comportare rischi di gravità limitata.

o “Xi” – Irritante, che può provocare infiammazioni della pelle e delle mucose.

o “E” – Esplosivo, che può esplodere per effetto della fiamma di urti o attriti.

o “O” – Comburente, che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, emana elevato calore.

o “F+” – Altamente infiammabile, che può infiammarsi anche se la sua temperatura è molto bassa.

o “F” – Facilmente infiammabile, che a contatto con l’aria a temperatura normale può riscaldarsi e infiammarsi.

Occorre ricordare inoltre di:

Rispettare le dosi consigliate dalle istruzioni. I prodotti concentrati devono essere diluiti nelle percentuali stabilite sulle etichette. Utilizzare i prodotti per gli usi specifici per gli usi cui sono destinati. Per nessun motivo miscelare più prodotti in quanto possono provocare reazioni indesiderate sviluppando gas

asfissianti o tossici.

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Non trasferire mai un detersivo o un acido da un contenitore ad un altro su cui sia riportata una dicitura diversa da quella del contenuto immesso. Soprattutto, non utilizzare mai le bottiglie vuote di acqua minerale come contenitore di detersivi, così come insegnano i tanti gravi incidenti avvenuti negli ultimi tempi.

Riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo I prodotti tossici, nocivi o corrosivi, devono essere riposti con la massima cura in luoghi inaccessibili a terzi. Non lasciare bombolette spray ecc. vicino a fonti di calore, in quanto possono infiammarsi e/o esplodere. Il personale addetto alle pulizie utilizzerà sempre i dispositivi di protezione personale (p. es. guanti) forniti

dall’istituto. Ricordarsi di lavarsi con cura dopo l’uso dei prodotti. Non disperdere un prodotto chimico nell’ambiente. Non danneggiare l’etichetta.

RISCHI SPECIFICI

Urti: è vietato occupare con arredi le aree in prossimità delle uscite di emergenza e delle vie di fuga. Il

collaboratore scolastico di piano verificherà prima dell’inizio delle attività che tali zone di passaggio siano agevolmente percorribili in caso di emergenza e, inoltre, che le porte di uscita di emergenza funzionino correttamente;

Scivolamenti, cadute: le pulizie dei locali dovranno avvenire di norma in orari in cui non vi è il passaggio di

persone. Laddove possibile, evidenziare il pericolo di scivolamenti con gli appositi cartelli. Folgorazione, incendio: lo svolgimento delle attività comporta l’utilizzo di apparecchiature elettriche. Si

raccomanda l’osservanza, nell’uso delle attrezzature elettriche, delle norme di sicurezza suggerite nei libretti di istruzione.

Rischio caduta dall’alto di oggetti: depositare materiale su armadi o mensole in modo che ne sia assicurata

la stabilità e ad altezza tale da poter essere movimentato in sicurezza (inferiore a 1,70 metri) Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che

possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo.

NORME PER L’UTILIZZO DEGLI ASCENSORI

Rispettare sempre le prescrizioni circa la capacità di carico e propriamente: o portata max 850 kg. o CAPIENZA max 11 persone

Gli studenti non sono autorizzati ad usare l’ascensore. Possono utilizzarlo solo gli studenti con difficoltà motorie. In questo caso devono avvisare l’assistente scolastico del piano ed essere accompagnati da un compagno.

E’ sconsigliato l’uso dell’ascensore: o quando si è soli nell’edificio. o durante i temporali. o nei periodi in cui è stato preannunciato un possibile black-out. o alle persone ansiose e/o claustrofobie.

È vietato l’uso dell’ascensore: o in caso di incendio e terremoto. o in caso di altre calamità. o durante le evacuazioni dall’edificio scolastico.

In caso di arresto dell’ascensore: o mantenere la calma. o premere il pulsante d’allarme e attendere l’arrivo degli operatori. o non tentare di aprire le porte con la forza. o gli operatori devono portare al piano la cabina manualmente. Tale manovra richiede diversi minuti.

Rimanere calmi ed attendere istruzioni. o quando la cabina sarà giunta ad un piano l’operatore, dall’esterno, ordinerà alle persone imprigionate

di aprire manualmente le porte dall’interno. o ATTENZIONE! Attendere l’ordine dell’operatore prima di aprire le porte. o non tentare mai di aprire le porte dall’esterno perché altrimenti si attiva un blocco automatico delle

porte che ne impedisce l’apertura.

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PROCEDURA PER LO SBLOCCO MANUALE DELL’ASCENSORE

In caso di blocco di uno dei due ascensori agire nel modo seguente: Riportare al piano rialzato l’ascensore ancora funzionante e bloccarlo (per evitare ulteriori complicazioni e

anche perché non si conosce ancora la causa del blocco dell’altro ascensore). Nel frattempo un operatore si preoccupa di:

o Capire a che livello si è fermata la cabina. o Stabilire un contatto vocale con le persone intrappolate cercando di rassicurarle. Utilizzare un tono di

voce calmo, rassicurante ma deciso. Spiegare che si procederà alla manovra manuale ma che questa richiede qualche minuto per essere completata.

Mentre un operatore mantiene il contatto altri due si recano in sala macchine: o Aprire la porta con cautela e effettuare un controllo visivo dell’ambiente prima di accedere. o Se tutto è in ordine entrare e interrompere la corrente all’ascensore bloccato. o ATTENZIONE: è necessario aprire solo l’interruttore della forza motrice 380 V perché aprendo tutti gli

interruttori la luce in cabina si spegne. Rimanere al buio può creare ansia o panico nelle persone imprigionate.

o Dopo aver interrotto la corrente infilarsi i guanti e avvicinarsi all’argano. o Sbloccare il freno tirando con una mano la leva. o Fare ruotare il volano nel verso meno faticoso facendo attenzione alle mani. o Quando il segno bianco dipinto sulle funi sarà allo stesso livello del segno bianco dipinto sull’argano la

cabina avrà raggiunto il piano. o Ricordarsi in che direzione si è portata la cabina (salita o discesa). o NON RIATTIVARE LA CORRENTE! o Scendere ed ordinare alle persone imprigionate di aprire le porte dall’interno. o Non tentare mai di aprire le porte dall’esterno perché altrimenti si attiva un blocco automatico delle

porte che ne impedisce l’apertura. o Con uno sforzo moderato le porte dovrebbero aprirsi dall’interno, sbloccando automaticamente anche

le porte esterne. o Bloccare al piano l’ascensore guasto e transennare l’ingresso ponendo idonee segnalazioni. o Verificare che le porte agli altri piani siano ben chiuse. o Se la causa del blocco non influisce sul funzionamento dell’altro ascensore, sbloccarlo e rimetterlo in

funzione. o Avvisare immediatamente il servizio assistenza. o Non rimettere in servizio un ascensore che si è bloccato se non è stato esaminato prima dal tecnico

del servizio assistenza SE LA MANOVRA MANUALE NON RIESCE CHIAMARE UNO DEI I SEGUENTI NUMERI:

VIGILI DEL FUOCO 115 (operativo attivo 24 ore su 24)

ASCENSORE BLOCCATO

Persone bloccate negli ascensori - CE0051 – 54NP4136 (lotto nuovo) - ascensore 1 (IMPIANTO 31.395 MATR. 4660) lotto vecchio - ascensore 2 (IMPIANTO 31.396 MATR. 4667) lotto vecchio

Ditta MARROCCO

800 519464

Anomalie di funzionamento negli ascensori - CE0051 – 54NP4136 (lotto nuovo) - ascensore 1 (IMPIANTO 31.395 MATR. 4660) lotto vecchio - ascensore 2 (IMPIANTO 31.396 MATR. 4667) lotto vecchio

Gruppo Romeo 800 610669

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4. DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE

4.1 PER TUTTO IL PERSONALE

Parcheggio automezzi: o Al personale in servizio è consentito parcheggiare la propria automobile all’interno del cortile, negli

appositi spazi segnalati o E’ vietato occupare con automobili gli spazi riservati ai cicli e ai motocicli, nonché posteggiare davanti

ai cancelli carrabili e dovunque l’ingombro del veicolo possa ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso.

o I cicli e i motocicli devono essere posteggiati solo negli spazi riservati. o I parcheggi coperti hanno una capienza di n. 9 automobili. Chi si accinge a parcheggiare ha il dovere di

contare i veicoli in sosta; se tutti i posti sono occupati, bisogna parcheggiare all’esterno. Le auto in eccesso saranno rimosse.

o L’ingresso e l’uscita di auto, cicli e motocicli dovranno avvenire ad andatura lenta. o Agli alunni non è consentito entrare nel parcheggio interno con l’automobile.

Divieto di fumo: o All’interno dell’edificio è vietato fumare. o E’ consentito fumare in cortile durante la ricreazione utilizzando i posacenere all’uopo predisposti. o E’ vietato gettare mozziconi, soprattutto accesi, nell’area erbosa e alberata; è assolutamente vietato

l’utilizzo di accendini a gas, per qualsivoglia motivo, all’interno dell’edificio. Ingresso e uscita dall’edificio:

o per entrare ed uscire dall’edificio utilizzare sempre i percorsi dedicati al transito pedonale evitando di passare attraverso le zone dedicate al transito dei veicoli.

o in fase d’ingresso e d’uscita, percorrere ordinatamente i corridoi e le scale senza correre. o sulle scale tenersi dal corrimano, onde evitare cadute o scivolate accidentali. o percorrere spazi con pavimento bagnato solo in caso di stretta necessità e con le dovute cautele. o utilizzando gli ascensori prestare attenzione durante la chiusura delle porte.

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza e igiene richiamate da specifici cartelli. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in caso

di dubbi occorre rivolgersi al Dirigente scolastico. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata, non occultarli alla vista. Deposito materiali:

o depositare i materiali, ordinatamente, nelle zone prestabilite. o non ingombrare / ostacolare, anche solo parzialmente, l’accesso alle uscite di sicurezza. o non ingombrare / ostacolare il transito lungo le vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc.). o non depositare materiali in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi. o non depositare materiali che in generale intralcino la normale circolazione.

Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. Mantenere pulito e in ordine il proprio posto di lavoro. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale le attrezzature d’uso comune. Uso d’attrezzi o attrezzature:

o adoperare le attrezzature solamente per gli usi cui sono destinate e nel modo più idoneo. o evitare l’uso di mezzi di fortuna o d’attrezzature diverse da quelle predisposte. o non apportare modifiche di qualsiasi genere alle attrezzature in uso.

Uso dei video terminali: o mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia, delle norme di

legge e di buona tecnica. o mantenere puliti gli schermi e le apparecchiature in genere. o garantire una corretta ventilazione delle apparecchiature. o qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il responsabile del

laboratorio interessato. Movimentazione manuale di carichi:

o prestare la massima attenzione alla movimentazione manuale di carichi anche se apparenterete insignificanti. Attenersi a consigli riportati nella prima parte di questo manuale.

Impianti e attrezzature elettrici: o utilizzare l’apparecchio secondo le istruzioni. o non manomettere gli apparecchi e/o gli impianti. o non intervenire mai in caso di guasto, improvvisandosi elettricisti e, in particolare, non intervenire sui

quadri elettrici.

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o accertarsi che sia stata tolta l’alimentazione elettrica prima di eseguire qualsiasi semplice operazione sugli impianti (anche la sostituzione di una lampadina).

o non tirare il cavo d’alimentazione per scollegare dalla presa un apparecchio, ma staccare la spina. o non sovraccaricare le prese di corrente con troppi utilizzatori elettrici, utilizzando adattatori o spine

multiple. o collegare l’apparecchio alla presa più vicina evitando il più possibile l’uso di prolunghe. o non toccare impianti e/o apparecchi se si hanno le mani o le scarpe bagnate. o non usare acqua per spegnere incendi d’origine elettrica.

4.2 DISPOSIZIONI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI

Prima dell’inizio dell’attività quotidiana, verificare la funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza e la percorribilità delle vie di uscita.

Durante le ore di attività scolastica le porte di uscita di emergenza devono risultare facilmente apribili (non devono essere chiuse a chiave).

Vigilare nei pressi delle classi momentaneamente prive d’insegnanti e non consentire agli alunni di sostare fuori dall’aula.

I banchi nelle aule devono essere disposti in modo da rendere agevole lo spostamento di alunni e insegnanti e in modo da favorire il migliore orientamento rispetto alla luce naturale (che deve provenire preferibilmente da sinistra).

Non utilizzare bottiglie di bevande, soprattutto di acqua minerale, per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro; Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto.

I detergenti non devono essere lasciati incustoditi nei servizi igienici, alla portata degli studenti, ma riposti negli appositi armadietti.

Manipolare vetri o materiali taglienti e/o acuminati con i guanti. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di almeno novanta centimetri. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso. I carrelli portatelevisori dovranno essere movimentati spingendo il carrello stesso, in modo che essi si trovino

sempre davanti all’addetto. Utilizzare gli ascensori solo in caso di stretta necessità e con estrema cautela; in particolare, fare attenzione alla

fase di chiusura delle porte.

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5. INFORMAZIONE SULLE PROCEDURE CHE RIGUARDANO IL PRIMO SOCCORSO, LA LOTTA ANTINCENDIO, L’EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO (Art. 36, comma 1, lettera b e D.Lgs. 388/2003)

5.1 PRIMO SOCCORSO

CONTENUTO DELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO DA TENERE NEL LUOGO DI LAVORO

5 paia di guanti monouso in vinile o in lattice 1 confezione di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da l.1 3 confezioni di soluzione fisiologica (sodio cloruro o,9%) da 500ml 10 compresse di garza sterile 10 X I0 in buste singole 2 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole 2 teli sterili monouso 2 pinzette da medicazione sterili monouso 1 confezione di rete elastica misura media 1 confezione di cotone idrofilo 2 confezioni di cerotti varia misura pronti all’uso 1 termometro 1 rotolo di cerotto alto 2,5cm 1 paio di forbici 3 lacci emostatici 2 confezione di ghiaccio pronto uso 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari 1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa

ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DEI PRESIDI SANITARI CONTENUTI NELLA CASSETTA DEL PRONTO SOCCORSO Il soccorritore deve lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita

o il materiale di medicazione, in caso di mancanza di acqua deve pulirsi le mani con del cotone idrofilo imbevuto di alcool o di disinfettante.

In generale, il primo intervento in caso di ferite, incidenti agli occhi, ustioni si attua ponendo la parte lesa sotto l'acqua corrente fredda.

INDICAZIONI PRATICHE PER IL SOCCORRITORE E LE PRIME COSE DA FARE Mantenendo la calma, osservare bene la situazione, cercando di capire che cosa sia successo e se sussistono

ancora condizioni di pericolo per l’infortunato. Allontanare i curiosi dal soggetto infortunato. Esaminare il luogo dove giace l’infortunato per evidenziare situazioni di pericolo e valutare la possibile causa dell’infortunio o malessere

PROTEGGERE L’INFORTUNATO o se esistono situazioni di pericolo immanenti (incendi, presenza di sostanze tossiche

nell'ambiente, pericolo di caduta di pesi, di franamenti, rischio elettrico, ecc.) prendere subito i necessari provvedimenti: spegnere le fiamme addosso all'infortunato, spalancare le finestre, prevedere l'allontanamento di emergenza, staccare la corrente elettrica, ecc.

o assicurarsi che l’infortunato respiri e abbia attività cardiaca o controllare lo stato di coscienza dell'infortunato o impedire che un numero eccessivo di persone si accalchi attorno all’infortunato o impedire che qualcuno compia sull’infortunato manovre scorrette e che potrebbero

aggravare la situazione AVVERTIRE IL PRONTO SOCCORSO

Le informazioni da dare al pronto soccorso sono:

1. l’indirizzo/ il luogo dell’infortunio 2. il tipo di infortunio 3. il numero di persone coinvolte nell’infortunio

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4. le condizioni dell’infortunato

ATTENZIONE! SE SI SOSPETTA UNA FRATTURA

NON MUOVERE ASSOLUTAMENTE L’INFORTUNATO

LE PRINCIPALI POSIZIONI IN CUI METTERE L'INFORTUNATO

o posizione supina allineata o posizione supina a gambe flesse o posizione semiseduta o posizione antishock o posizione laterale di sicurezza

AL DI LÀ DELLE PRESTAZIONI CHE SI POSSONO OFFRIRE ALL’INFORTUNATO, CHIAMARE SEMPRE UN MEDICO.

5.2 ANTINCENDIO (D.M. 10/03/1998) IN CASO DI INCENDIO SEGUIRE, CON LA SUCCESSIONE PIU' IDONEA, LE SEGUENTI DISPOSIZIONI DI MASSIMA IN MATERIA DI EVACUAZIONE E DI LOTTA ALL'INCENDIO:

dare immediatamente l'allarme ed allontanare eventuali persone presenti in luoghi pericolosi richiedere, nel caso di incendio grave, l'intervento dei vigili del fuoco; mettere fuori tensione le apparecchiature elettriche presenti nella zona dell'incendio e nelle sue immediate

vicinanze, fermare gli eventuali impianti di ventilazione, di condizionamento e gli ascensori interessati dall'incendio;

azionare gli eventuali dispositivi antincendio fissi allestire e impiegare i mezzi antincendio mobili (estintori); circoscrivere quanto possibile l'incendio allontanando il materiale infiammabile che potrebbe essere raggiunto

dal fuoco; non utilizzare ascensori per l’evacuazione; mantenere sgombre le vie d’uscita, seguire le indicazioni della segnaletica di sicurezza e le norme comportamentali sulla planimetria d’emergenza,

che tutti i lavoratori devono conoscere; mantenere ordine e pulizia nei vari locali delle attività lavorative; non abbandonare il focolaio se non dopo essersi assicurati che sia impossibile la sua riaccensione; non usare acqua su fuochi di gas, metalli ed elettrici.

CARTELLONISTICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza ha lo scopo di richiamare con immediatezza l’attenzione su situazioni costituenti pericolo o su comportamenti da adottare per prevenirlo. Breve descrizione dei cartelli di sicurezza:

o segnali di divieto (forma rotonda con scritta nera su fondo bianco, bordo rosso); o segnali di avvertimento( forma triangolare con scritta nera su fondo giallo e bordo nero); o segnali di prescrizione (forma rotonda e scritta bianca su fondo azzurro); o segnali di salvataggio o di soccorso ( forma quadrata o rettangolare con scritta bianca su fondo verde).

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Nel luogo di lavoro deve essere sempre presente una planimetria di emergenza che indichi:

o le vie di fuga presenti, o la suddivisione dei locali, o l’indicazione dei “luoghi calmi” o la segnaletica di esodo e sicurezza, o l’ubicazione degli estintori e dei dispositivi antincendio o ubicazione della cassetta di pronto soccorso o la posizione del quadro elettrico generale o norme comportamentali in caso di incendio

Le vie di fuga o uscite di sicurezza vanno lasciate sgombre da ostacoli, mai chiuse a chiave o comunque bloccate. La cartellonistica di sicurezza deve aiutare ad individuare il percorso più breve per raggiungere l’uscita di emergenza più vicina.

ESTINTORI In prossimità di ciascun estintore va esposto un cartello indicatore allo scopo di poter rilevare facilmente

l’ubicazione o l’eventuale mancanza, onde provvedere alla loro rimessa in loco. È indispensabile accertarsi che l’estintore sia libero da intralci. Generalmente gli estintori vanno sistemati a muro, o su strutture fisse, con apposita staffa di sostegno e posti in

posizione tale che l’impugnatura non risulti superiore a 1.5 metri. I mezzi di estinzione devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno una volta ogni sei mesi da

personale esperto. Verificare e assicurarsi che, appesa all’estintore, esista la scheda che riporta le date dei controlli semestrali e

che la stessa sia periodicamente aggiornata. Gli estintori consigliati sono quelli con maggiore versatilità d’impiego, che coinvolgono combustibili di varia

natura: o estintori a polvere chimica; o estintori ad anidride carbonica (CO2), consigliati in locali piccoli e poco aerati.

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5.3 PROCEDURA PER CHIAMATE DI SOCCORSO L’efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo. Chi effettua la telefonata deve:

con calma, fornire le seguenti informazioni: o Sono…. Dichiarare nome, cognome e qualifica

o Telefono dal liceo scientifico “ G. Terragni” di Olgiate Comasco via Segantini 41.

o Chiamo dal telefono Numero… dire il numero dell’apparecchio utilizzato

o Nella scuola si è verificato… descrivere la situazione indicando:

Tipo d’evento (incendio, infortunio, guasto a…)

Estensione del danno (ha coinvolto un locale, più locali)

o Dire se l’edificio è stato evacuato (nel caso l’evento sia grave)

o Riferire se la situazione è o non è sotto controllo.

o Sono coinvolte n°…….. persone dire il numero delle persone coinvolte

o Fornire eventuali altri particolari

Chiedere conferma di quanto comunicato. Prendere nota di indicazioni o consigli forniti dall’operatore e riferirli

EVENTO CHI CHIAMARE N° TEL.

Infortuni, malori e problemi sanitari in genere. Eventi calamitosi con presenza di feriti. (in questi casi l’operatore del 118 allerta i vigili del fuoco e le autorità di polizia)

Emergenza sanitaria 118

Incendi. Eventi calamitosi senza feriti. Persone bloccate nell’ascensore. Problemi agli impianti tecnici in genere.

Vigili del fuoco 115

Problemi di ordine pubblico

Carabinieri 112

Polizia 113

Guardia di Finanza 117

Polizia locale 031 946372

ASCENSORI: Persone bloccate negli ascensori

Ditta MARROCCO 800 519464

ASCENSORI: Anomalie di funzionamento Gruppo ROMEO 800 610669

I numeri d’emergenza a tre cifre sono gratuiti e possono essere effettuati da telefoni pubblici anche senza introdurre la scheda o da apparecchi cellulari anche in assenza di credito.

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5.4 PROCEDURA DI ESODO DALL’EDIFICIO

A V V E R T E N Z A

Il presente protocollo deve essere rispettato da studenti, personale docente e non docente nonchè da chiunque si trovi ad operare, anche occasionalmente, nella scuola. Eventuali visitatori presenti nell’istituto al momento dell’allarme dovranno essere aiutati e guidati dal personale in servizio in quel momento.

N O R M E G E N E R A L I

SEGNALE DI ESODO: Ordine verbale diramato mediante altoparlanti e/o squilli intermittenti della campanella. In alternativa

possono venire usati dei fischietti, dei megafoni o delle trombe da stadio. AL SEGNALE TUTTI I P RESENTI NELL’ISTITUT O DEVONO:

Interrompere immediatamente ogni attività. Mantenere la calma. Comunicare solo se necessario senza gridare. Lasciare tutto l’equipaggiamento, tranne farmaci salvavita, e uscire dall’edificio con calma utilizzando l’uscita

di sicurezza indicata dalle mappe (o la più vicina). Fare attenzione a non rovesciare arredi o abbandonare oggetti lungo le vie di fuga (pericolo per sé e per gli

altri di inciampare e/o farsi calpestare). All’interno dell’edificio non accendere la luce, fiammiferi o accendini; non usare apparecchiature elettriche

(pericolo di esplosioni). In presenza di fumo respirare poco e con il viso vicino al pavimento. In presenza di fumo all’uscita dall’aula in quantità tale da impedire la visibilità e rendere pericoloso transitare

nel corridoio, non uscire, richiudere la porta, chiudere le fessure, aprire le finestre e attendere i soccorsi. In caso di terremoto ripararsi sotto un mobile o un architrave. Dopo le scosse, uscire dal l’edificio. Fare

attenzione alle crepe su muri e pavimenti, soprattutto a quelle orizzontali. Stare lontani dalle vetrate. Non utilizzare mai gli ascensori (l’energia elettrica viene interrotta). Non utilizzare le scale interne (in caso d’incendio si trasformano in camini), ma usare le scale esterne delle

uscite di sicurezza, seguendo le indicazioni delle vie di fuga. Non spostare le automobili durante l’uscita degli studenti. Giunti all’aperto radunarsi presso i due punti di raccolta segnalati da apposita cartellonistica (piazzale

esterno e piazzale adiacente all’ala nuova). Non allontanarsi senza aver avvisato il Dirigente scolastico o gli addetti alla sicurezza. Non prendere iniziative personali.

In prossimità di apparecchiature elettriche sotto tensione è pericolosissimo l’uso dell’acqua per spegnere gli incendi.

Non spingere. Non gridare. Non correre.

PERCORSO DI ESODO PER PERSONE IN SEDIA A ROTELLE:

Le persone in sedia a rotelle che si trovassero al piano terreno seguono il normale percorso di evacuazione. Le persone in sedia a rotelle che si trovassero ai piani superiori devono raggiungere il “luogo calmo”.

INDICAZIONE OPERATIVE PER I DOCENTI

SEGNALE DI ESODO: L’ordine di esodo dall’edificio viene diramato mediante altoparlanti e/o squilli intermittenti della campanella.

In alternativa possono venire usati dei fischietti, dei megafoni o delle trombe da stadio. AL SEGNALE I DOCENTI NON IN SERVIZIO

Devono:

Interrompere immediatamente ogni attività. Mantenere la calma. Comunicare solo se necessario senza gridare. Lasciare libri e oggetti ingombranti.

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Fare attenzione a non rovesciare gli arredi. All’interno dell’edificio non accendere la luce, fiammiferi o accendini; non usare apparecchiature

elettriche (pericolo di esplosioni). In presenza di fumo, respirare poco e con il viso vicino al pavimento. In presenza di fumo all’uscita dall’aula in quantità tale da impedire la visibilità e rendere pericoloso

transitare nel corridoio, non uscire, richiudere la porta, chiudere le fessure, aprire le fine stre e attendere i soccorsi.

In caso di terremoto, ripararsi sotto un mobile o un architrave. Dopo le scosse, uscire dall’edificio. Fare attenzione alle crepe su muri e pavimenti, soprattutto a quelle orizzontali. Stare lontani dalle vetrate.

Raggiungere con calma l’uscita di sicurezza indicata dalle mappe (o in ogni caso la più vicina). Non utilizzare gli ascensori (l’energia elettrica viene interrotta). Non utilizzare le scale interne (in caso d’incendio si trasformano in camini) ma usare le scale

esterne delle uscite di sicurezza, seguendo le indicazioni delle vie di fuga. Giunti all’aperto, raggiungere i punti di raccolta segnalati da apposita cartellonistica Mettersi a disposizione del Dirigente scolastico o degli addetti alla sicurezza. Non allontanarsi senza aver avvisato il Dirigente Scolastcio o gli addetti. Non prendere iniziative personali. Non spostare le automobili o le moto.

AL SEGNALE I DOCENTI IN SERVIZIO Devono:

Interrompere immediatamente ogni attività o concludere quelle che possono pre giudicare la sicurezza (es. chiudere i rubinetti).

Far in modo che tutti mantengano la calma. Prendere il registro di classe e il registro personale. Far uscire gli studenti e accompagnarli lungo lo specifico percorso assegnato all’aula o al

laboratorio in cui ci si trova. Vigilare affinché banchi e sedie non vengano rovesciati (cosa molto pericolosa). Verificare che nessuno rimanga in classe o sbagli strada. Lasciare che eventuali alunni disabili seguano il percorso loro dedicato accompagnati solo dagli

alunni incaricati. Controllare che le operazioni si svolgano velocemente ma senza confusione o panico.

Gli studenti di ogni classe hanno compiti precisi. Sono organizzati nel modo seguente: - due aprifila hanno il compito di guidare la classe lungo il percorso di evacuazione assegnato; - due chiudifila hanno il compito di controllare che nessuno sbagli strada; - due aiutanti con il compito di soccorrere i compagni che hanno malori o difficoltà nel muoversi; - nelle classi in cui sono presenti disabili, due alunni hanno il compito specifico di aiutarli nel loro

percorso che in alcuni casi è differente rispetto a quello della classe.

Situazioni particolari di visibilità e agibilità

In condizioni di buona visibilità è consigliabile che il docente segua la classe per av ere la visione totale degli studenti.

In condizioni di scarsa visibilità a causa di fumo o polveri, il docente ordinerà agli studenti di tenersi per mano e precederà la classe guidandola verso l’uscita.

Se il docente ha il sospetto che esistano seri danni alla struttura, dovrà precedere la classe e, nel caso lo ritenga opportuno, indicare una diversa via di fuga.

Giunti all’aperto:

Raggiungere la zona di raccolta assegnata rimanendo il più lontano possibile dall’edificio. Fare in modo che la classe rimanga unita e non sosti in prossimità delle uscite di sicurezza o lungo

le zone di transito. Verificare che tutti gli studenti siano presenti. Segnalare immediatamente eventuali assenze agli addetti alla sicurezza.

Esodo durante l’intervallo

Non rientrare in aula, ma utilizzare l’uscita di sicurezza indicata dalle mappe o la più vicina. Raggiungere il punto di raccolta previsto per la classe presso la quale il docente avrebbe svolto la

successiva ora di lezione. Recuperare il registro di classe dallo studente che lo ha prelevato da ll ’aula e procedere all’appello.

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Se il registro non è disponibile, contare gli studenti o recuperare l’elenco dai responsabili dei punti di raccolta.

Segnalare immediatamente eventuali assenze. CONSIDERAZIONI

Tutte le classi dovrebbero essere autonome e in grado di lasciare l’edificio anche senza la presenza del docente: fare in modo che le esercitazioni rinforzino tale autonomia.

I percorsi sono stati studiati in modo tale da sottoporre le uscite e le scale ad un equilibrato flusso di passaggio. Evitare, se non necessario, di utilizzare uscite diverse da quelle indicate.

È compito di ogni docente vigilare che le mappe appese in ogni aula non vengano asportate o danneggiate.

La puntuale registrazione degli assenti e degli alunni che entrano in ritardo o escono prima è fondamentale in caso di esodo, perché dà certezze in merito al numero degli studenti presenti nell’edificio.

Se al segnale di esodo il docente si accorge che uno o più studenti sono lontani dalla classe, deve comunque procedere a far uscire gli studenti presenti. Il docente non deve andare a cercare gli studenti mancanti, non deve mandare altri studenti a cercare i compagni, non deve permettere che gli studenti vadano a cercare i compagni..

Gli studenti sanno che se si trovano lontani dalla classe al momento dell’ordine di esodo devono, autonomamente, allontanarsi utilizzando l ’uscita più vicina e ricongiungersi con la classe presso il punto di raccolta.

Giunti all’aperto , è importante vigilare affinché gli studenti rimangano uniti, non ostruiscano le vie d’esodo e stiano lontano dall’edificio.

È importante effettuare velocemente il controllo dei presenti (appello) e la compilazione del modulo di esodo.

INDICAZIONE OPERATIVE PER GLI STUDENTI

SEGNALE DI ESODO: L’ordine di evacuazione dell’edificio viene diramato mediante altoparlanti e/o squilli intermittenti della campanella. In alternativa possono venire usati fischietti, megafoni o trombe da stadio. AL SEGNALE TUTTI GLI STUDENTI DEVONO:

Interrompere immediatamente ogni attività. Mantenere la calma. Comunicare solo se necessario senza gridare.

Lasciare zaini e libri (tranne farmaci salvavita) e uscire dall’edificio con calma utilizzando l’uscita di sicurezza indicata dalle mappe (o la più vicina).

Fare attenzione a non rovesciare arredi o abbandonare oggetti lungo le vie di fuga (pericolo per sé e per gli altri di inciampare e/o farsi calpestare).

All’interno dell’edificio non accendere la luce, fiammiferi o accendini; non usare apparecchiature elettriche (pericolo di esplosioni).

In presenza di fumo, respirare poco e con il viso vicino al pavimento. In presenza di fumo all’uscita dall’aula in quantità tale da impedire la visibilità e rendere pericoloso

transitare nel corridoio, non uscire, richiudere la porta, chiudere le fessure, aprire le finestre e attendere i soccorsi.

In caso di terremoto, ripararsi sotto un mobile o un architrave. Dopo le scosse, uscire dall’edificio. Fare attenzione alle crepe su muri e pavimenti, soprattutto a quelle orizzontali. Stare lontani dalle vetrate.

Non utilizzare mai gli ascensori (l’energia elettrica viene interrotta). Non utilizzare le scale interne (in caso d’incendio si trasformano in camini), ma usare le scale esterne delle

uscite di sicurezza, seguendo le indicazioni delle vie di fuga. Sulle scale di emergenza non spingere, gridare e correre. Dirigersi alla zona di raccolta assegnata. Mantenersi lontano dall’edificio e radunarsi presso i due punti di raccolta segnalati da apposita

cartellonistica (piazzale esterno e piazzale adiacente all’ala nuova). Non cercare un compagno disperso o il professore, ma segnalare la sua assenza agli addetti. Una volta giunti al punto di raccolta, non allontanarsi dal gruppo classe senza aver avvisato il docente in servizio.

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GLI APRIFILA:

Aprono la porta e controllano l’agibilità della via di fuga.

Aspettano che i compagni siano pronti e poi si avviano verso l’uscita di sicurezza (verificando di essere seguiti).

Camminano con sollecitudine, ma con calma, verso l’uscita assegnata alla classe facendo attenzione ad eventuali pericoli.

In caso di scarsa visibilità, ordinano ai compagni di prendersi per mano. GLI “AIUTANTI” (ROBUSTI) :

Si mettono di fianco al compagno in difficoltà e l’aiutano ad uscire (al limite anche portandolo di peso).

Se nella classe sono presenti disabili, due o più studenti accompagnano il disabile lungo il percorso specifico e rimangono sempre con lui.

LA CLASSE:

Si incolonna dietro agli aprifila senza spingere e urlare.

Chi è vicino alle finestre, le chiude.

I CHIUDIFILA:

Controllano che tutti si apprestino a uscire e danno il “VIA” agli aprifila.

Escono per ultimi dall’aula controllando che nessuno sia rimasto indietro.

Chiudono la porta, apponendo il segnale di “Aula vuota”.

Controllano che nessuno prenda direzioni sbagliate o lasci il gruppo.

ESODOE DURANTE L’ INTERVALLO O QUANDO NON SI E ’ IN CLASSE

Attenersi comunque scrupolosamente a quanto specificato nelle norme generali.

Non rientrare nella propria aula, ma dirigersi alla più vicina uscita di emergenza.

Se l’esodo avviene durante l’intervallo, uno degli studenti che si trova in aula prende il registro di classe, se ciò non lo costringe a attardarsi, e raggiunge il punto di raccolta.

Una volta usciti, raggiungere la propria classe presso il punto di raduno defini to.

INDICAZIONE OPERATIVE PER PERSONALE ATA E OPERATORI OCCASIONALI

SEGNALE DI ESODO:

L’ordine di esodo dall’edificio viene diramato mediante altoparlanti e/o squilli intermittenti della campanella. In alternativa possono venire usati dei fischietti, dei megafoni o delle trombe da stadio.

OPERATORI OCCASIONALI

È considerato operatore occasionale chiunque presti, per l’istituto, un servizio limitato nel tempo. Rientrano in tale categoria: riparatori o manutentori d’impianti e macchine, gestori di distr ibutori automatici, conferenzieri, esperti, consulenti ecc.

Gli operatori occasionali sono tenuti ad accertare l’ubicazione delle uscite di sicurezza rispetto al luogo dove prestano la loro opera e a conoscere i percorsi di fuga.

Al segnale d’esodo gli operatori devono:

Interrompere immediatamente ogni attività e/o concludere immediatamente quelle che possono pregiudicare la sicurezza.

Uscire dall’edificio utilizzando l’uscita di sicurezza più vicina.

Attenersi scrupolosamente a quanto specificato nelle norme generali.

In prossimità di apparecchiature elettriche sotto tensione è pericolosissimo l’uso dell’acqua per spegnere gli incendi.

PERSONALE DI SEGRETERIA

Al segnale d’esodo il personale deve:

Interrompere immediatamente ogni attività.

Invitare genitori o utenti esterni presenti in quel momento ad uscire; informarli e guidarli verso l’uscita.

L’incaricato del centralino effettua le chiamate d’emergenza. È preferibile che l’incaricato esca subito dall’edificio e effettui le chiamate d’emergenza utilizzando un telefono cellulare.

istituto superiore “g. terragni” – olgiate comasco

NOTE INFORMATIVE AI LAVORATORI SULLA SICUREZZA (art. 36 Dlgs 81/08)

RSPP e DS 15.10.2014

rev. 01.09.2015

Via Segantini, 41 22077 Olgiate Comasco (CO) – www.liceoterragni.gov.it – e-mail [email protected] - tel 031 946360 – fax 031 990145

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Se è possibile senza attardarsi, chiudere l’armadio blindato.

Uscire dall’edificio osservando scrupolosamente quanto specificato nelle norme generali.

In prossimità di apparecchiature elettriche sotto tensione è pericolosissimo l’uso dell’acqua per spegnere gli incendi.

AIUTANTI TECNICI

Al segnale d’esodo il personale deve:

Interrompere immediatamente ogni attività e/o concludere quelle che possono pregiudicare la sicurezza.

Interrompere, se possibile, l’energia elettrica alle apparecchiature e/o chiudere il gas (dipende dal laboratorio in cui ci si trova).

Se impegnati con una classe in laboratorio, uscire insieme agli studenti.

Se soli, uscire dall’edificio osservando scrupolosamente quanto specificato nelle norme generali.

In prossimità di apparecchiature elettriche sotto tensione è pericolosissimo l’uso dell’acqua per spegnere gli incendi.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Al segnale d’esodo se in servizio al piano terreno, il collaboratore deve:

Interrompere immediatamente ogni attività e/o concludere quelle che possono pregiudicare la sicurezza.

Invitare eventuali genitori o estranei presenti in quel momento nell’atrio o negli spazi udienze ad uscire; se necessario guidarli verso l’uscita.

Il collaboratore in guardiola prende e porta con sé il Registro dei Visitatori

Il/i collaboratore/i incaricato/i si preoccupa di bloccare gli ascensori e controllare l’infermeria.

Il/i collaboratore/i incaricato/i si preoccupa di interrompere immediatamente l’erogazione di corrente elettrica e gas.

Il/i collaboratore/i incaricato/i solo in caso d’allagamento si preoccupa di interrompere l’erogazione dell’acqua.

Il/i collaboratore/i incaricato/i attende i disabili presso l’uscita di sicurezza sud e li fa uscire aprendo loro il cancello che si affaccia sul piazzale. Deve rimanere con i disabili.

Gli altri collaboratori controllano che nessuno si sia trattenuto nei bagni.

Ciascun incaricato verifica che non ci siano persone in altri locali e che il proprio piano sia stato evacuato.

Se non si hanno incarichi specifici, uscire con calma dalla via di fuga indicata dalle mappe (o in ogni caso la più vicina) e raggiungere il punto di ritrovo assegnato.

Attenersi scrupolosamente a quanto specificato nelle norme generali.

Al segnale d’esodo, se in servizio agli altri piani:

Interrompere immediatamente ogni attività.

Invitare eventuali genitori o estranei presenti in quel momento nell’atrio o negli spazi dedicati alle udienze ad uscire; se necessario guidarli verso l’uscita.

Controllare che nessuno si sia trattenuto in bagno.

Verificare che non ci siano persone in altri locali e che il proprio piano sia stato evacuato.

Se non si hanno incarichi specifici, uscire con calma dalla via di fuga indicata dalle mappe (o in ogni caso la più vicina) e raggiungere il punto di ritrovo assegnato.

Attenersi scrupolosamente a quanto specificato nelle norme generali.

In prossimità di apparecchiature elettriche sotto tensione è pericolosissimo l’uso dell’acqua per spegnere gli incendi.


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