SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 1
Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco”
Settore Tecnologico
SEDE CENTRALE: Via G. C. Falco - 81043 Capua (Ce) Distretto Scolastico n. 17 – C. S. : CETF 05000Q - C. F. :80113080610 - TEL. 0823622744
SEDE ASSOCIATA: Via Cesare Battisti 81046 Grazzanise ( Ce) Distretto Scolastico n° 17--- C.S. : CETF 05001R – TEL. O823991697
Documento del Consiglio di Classe (Redatto ai sensi dell’art. 5, comma 2 del D.P.R. n°323/1998 e successive modifiche e
Approvato dal Consiglio di Classe il 05/05/2015 )
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
CLASSE V SEZ. B
Docente coordinatore della classe: Prof. _Pietro Montuori______
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Anno scolastico 2014/2015 IL CONSIGLIO DELLA CLASSE V _BMM_ composto come segue:
visto il quadro normativo;
vista la programmazione educativo - didattica del Consiglio della classe V sez. B
relativa all'A.S. 2014/2015;
visti i piani di lavoro formulati, per l'anno scolastico 2014/2015, dai Docenti membri
del Consiglio di Classe per le singole discipline previste dal piano di studio;
DISCIPLINA INSEGNATA
DOCENTE
FIRMA
LINGUA E LETTERE
ITALIANE Prof. Marcella RIGHETTO
STORIA Prof. Marcella RIGHETTO
LINGUA STRANIERA Prof. CAPOTORTO IRA
MATEMATICA Prof. Teresa GOLINO
MECCANICA Prof. Pietro MONTUORI
TECNOLOGIA
MECCANICA Prof. Michele LISTA
DISEGNO E
PROGETTAZIONE Prof. Bruno DE ROSA
SISTEMI E AUTOMAZIONE Prof. Pietro MONTUORI
RELIGIONE Prof. Andreana CRISPINO
SCIENZE MOTORIE Prof. Silvana DELLE SITE
LABORATORIO Prof. Pasquale TONZIELLO
LABORATORIO Prof. Paolo D’ANIELLO
LABORATORIO Prof. Alberto MORELLI
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Paolo TUTORE
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viste le attività educative - didattiche curriculari ed extracurriculari effettivamente
svolte dalla classe nel corso dell'A.S. 2014 / 2015;
DELIBERA
di redigere il DOCUMENTO del 15 Maggio relativo alle attività didattiche ed educative
svolte dalla classe V sez. B, specializzazione MECCANICA nell'A.S. 2014 / 2015, come di
seguito indicato:
INDICE
1. L’ISTITUTO Pagina
1.1 la storia
1.2 il contesto
1.3 la realtà scolastica
5
5
6
2. IL CORSO PERITO INDUSTRIALE in MECCANICA
2.1 la struttura del corso
2.2 il profilo professionale
2.3 il quadro orario
7
7
7
3. LA CLASSE ed il CONSIGLIO di CLASSE
3.1 Composizione del consiglio di classe e Commissari interni
3.2 Commissari interni
3.3 Elenco degli studenti
3.4 Presentazione della classe
8
8
9
10
4. IL PERCORSO FORMATIVO
4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali
4.2 Obiettivi dell’area linguistico - espressiva
4.3 Obiettivi dell’area tecnico-scientifica
4.4 Profilo formativo della classe in uscita
4.5 Contenuti
4.6 Alternanza scuola-lavoro
11
12
12
12
12
14
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5. STRUMENTI e METODOLOGIE DIDATTICHE 15
5.1 Metodi
5.2 Mezzi, spazi, tempi
5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
5.4 Attività di recupero e sostegno
5.5 C.L.I.L.
15
15
15
15
16
6. VALUTAZIONE 16
6.1 Criteri per le valutazioni intermedie e finali
6.2 Credito scolastico e criteri di attribuzione
6.3 Griglie di Valutazione
17
19
20
7. ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI 23
8. TIPOLOGIA e SIMULAZIONE della TERZA PROVA 24
9. ALLEGATI 25
9.1 Schemi simulazione Terza Prova
9.2 Programmi e Relazioni
9.3 Elenco dei libri di testo
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1. L’ISTITUTO
La sede centrale dell'Istituto Tecnico Industriale "GIULIO CESARE FALCO" è situata a
Capua, paese in provincia di Caserta, in via Giulio Cesare Falco, n. 1. L'Istituto è intitolato all'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco. 1.1 La storia L'ITIS "G.C. Falco" è nato nel 1972 come sezione staccata dell' ITIS " F. Giordani" di Caserta,
con il solo indirizzo di Meccanica, per sostenere il processo di industrializzazione del Basso
Volturno con prima sede in via Asilo Infantile.
Nell'anno scolastico 1979/80, con il raggiungimento dell'autonomia, l’Istituto prese il nome
dall'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco.
Venne, quindi, istituito l'indirizzo "Elettronica e Telecomunicazioni" per armonizzare l'offerta
formativa con la domanda avanzata dalle industrie di settore presenti sul territorio e con le
richieste della produzione industriale di tutti i settori che richiedeva l'automazione dei
processi produttivi.
Dall'anno scolastico 2003/2004 sono state attivate le specializzazioni di Termotecnica e
Costruzioni Aeronautiche, per rispondere alle richieste occupazionale del territorio.
Dall’a.s. 2010/2011 , in seguito all’entrata in vigore della riforma degli istituti tecnici, è
diventato un istituto tecnico - settore tecnologico. Gli indirizzi di studio sono i seguenti :
Meccanica, Meccatronica ed Energia
Elettronica ed Elettrotecnica
Trasporti e Logistica
Chimica, Materiali e Biotecnologia
Informatica e Telecomunicazioni
Dall'a.s.2004/2005 è in funzione anche la sede "Associata" in Grazzanise ubicata al secondo
piano della Scuola Media “F. Gravante” dello stesso Comune.
L’indirizzo attivato in questa sede è Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo).
1.2 Il contesto L' I.T.I. " G.C. Falco" è ubicato nella città di Capua, centro di grande patrimonio storico di cui
conserva splendide testimonianze di notevole valore artistico e culturale. Cinta da mura, la
città conta parecchi edifici antichi, il Duomo del X secolo, Chiese medievali, una porta
turrita fatta costruire da Federico II, la cinta bastionata, due Musei ( L'importante Museo
Campano ed il Museo Diocesano) e la Polveriera austriaca: un ponte romano sul Volturno
che la collega alla via Appia.
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Capua, secondo Cicerone, tra le Città italiche solo a Roma seconda, è parte di un ampio
territorio che comprende il Basso Volturno, l'Agro Caleno e parte dell'Agro Aversano. Si
connota, pertanto, come centro in cui confluiscono parecchi paesi limitrofi.
Il territorio ha una economia agricolo - industriale: accanto alle piccole, medie o grandi aziende
agricole, di tipo prevalentemente lattiero-caseario, sorgono insediamenti industriali.
Le Industrie che caratterizzano il territorio appartengono, non solo, al settore conserviero ma,
numerose sono le industrie nel settore dell'elettronica e telecomunicazioni e della meccanica.
Inoltre, lo sviluppo dell'industria aeronautica, la costruzione nell'immediato futuro di un
interporto a Grazzanise, garantiscono il potenziamento del settore terziario e assicurano agli
studenti ulteriori sbocchi occupazionali.
1.3 La realtà scolastica Da sempre il bacino di utenza dell'ITI G.C. Falco è stato caratterizzato dalla consistente
affluenza di alunni da una "pluralità" di Comuni: non sempre e non tutti limitrofi. Infatti il
contesto territoriale di provenienza degli alunni dell'ITI comprende (pur nelle variazioni
succedutesi nel corso degli anni) mediamente 25 - 30 Comuni dislocati in una vasta zona i
cui ideali "confini" comprendono: Mondragone, Sparanise, Vitulazio, Casapulla, Recale,
Acerra, Aversa.
L'organico dell’istituto si compone del Dirigente Scolastico, di 95 docenti, di 28 personale
ATA, del Dirigente dei Servizi Generali ed Amministrativi e di 726 alunni, divisi in 34
classi.
L’Istituto porta avanti una progressiva transizione dal vecchio ordinamento al nuovo
ordinamento, che ha preso l’ avvio a partire dall’a.s. 2010/2011 solo per le classi iniziali e si
estenderà progressivamente a tutte le classi nei prossimi anni.
In questo anno scolastico è subentrato in tutte le classi il nuovo ordinamento.
Nell'Istituto vi sono laboratori di: informatica, fisica, chimica, costruzioni aeronautiche,
tecnologia e disegno, elettronica, T.D.P., sistemi, meccanica, inglese, nonché la biblioteca e
la palestra coperta.
A causa del non completamento dei lavori di adeguamento del capannone, quasi tutti i
laboratori non sono agibili.
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2 IL CORSO di Perito in MECCANICA
2.1 La struttura del corso
2.2 Il profilo professionale
Il PERITO MECCANICO deve conoscere i criteri per poter operare scelte sui materiali da costruzione e
sull'impiego delle macchine utensili, ed avere nozione dei principi fondamentali di organizzazione
della produzione industriale e delle norma antinfortunistiche per la sicurezza del lavoro. Egli deve
essere inoltre preparato ad affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, sapendo scegliere
in modo flessibile te strategie di soluzione ed essendo capace di usare tecnologie informatiche per la
progettazione e la gestione dei processi produttivi.
Il PERITO MECCANICO è in grado di svolgere mansioni relative a:
fabbricazione e montaggio di pezzi meccanici con elaborazione dei relativi cicli di lavorazione;
programmazione, avanzamento e controllo della produzione;
dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;
progettazione di elementi e di semplici gruppi meccanici;
controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e produzione;
sviluppo di programmi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;
controllo e messa a punto di impianti, macchinari e gestione di servizi di manutenzione con
attenzione alla sicurezza del lavoro e alla tutela dell'ambiente.
2.3 Quadro Orario
DISCIPLINE ORE SETTIMANALI
3 °
anno
4°
anno 5 ° Prove
Lingua e Lettere italiane 3 3 4 S.O.
Storia 2 2 2 O.
Lingua straniera 3 2 3 S.O.
Economia Industriale ed Elementi di diritto x 2 0 O.
Matematica 3 (1) 3 (1) 3 S.O.
Meccanica e Macchine 5 (2) 4 (2) 4(2) S.O.
Tecnologia meccanica 4 (4) 5 (3) 5 (3) O.P.
D.P.O. 4 4 5 (3) S/G.O.
Sistemi ed automazione industriale 5 (2) 4 (3) 3 (2) O.P.
Religione 1 1 1 -
Educazione Fisica 2 2 2 P.O.
Totale ore settimanali 32 (09) 32 (09) 32 (10)
* Tra parentesi le ore di laboratorio.
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3. LA CLASSE ED IL CONSIGLIO DI CLASSE
3.2 Commissari interni
DOCENTE DISCIPLINA INSEGNATA
1 Prof. Marcella Righetto LINGUA E LETTERE ITALIANE - STORIA
2 Prof. Pietro Montuori MECCANICA E MACCHINE - SISTEMI ED
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
3 Prof. Michele Lista TECNOLOGIA MECCANICA
DOCENTE
DISCIPLINA INSEGNATA
Prof. Marcella RIGHETTO
LINGUA E LETTERE ITALIANE
STORIA
Prof. Ira CAPOTORTO LINGUA STRANIERA
Prof. Teresa GOLINO MATEMATICA
Prof. Pietro MONTUORI
MECCANICA E MACCHINE
SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Prof. Michele LISTA TECNOLOGIA MECCANICA
Prof. Bruno DE ROSA D.P.O.
Prof. Andreana CRISPINO RELIGIONE
Prof. Silvana DELLE SITE SCIENZE MOTORIE
Prof. Pasquale TONZIELLO Lab. D.P.O.
Prof. Paolo D’ANIELLO Lab. Sistemi e Tecnologia
Prof. Alberto MORELLI Lab. Meccanica
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3.3 Elenco degli studenti
N° ALLIEVI Data e luogo di nascita
Crediti
3 anno
a.s 10/11
Crediti
4 anno
a.s 11/12
1 CARUSO ILARIO 07/06/1996, S. Maria Capua Vetere 5 6
2 CENNAME RAFFAELE 08/12/1996, Maddaloni 6 7
3 DE LUCA ENRICO 15/12/1996, Napoli 4 3
4 DELLA MONICA AGOSTINO 04/09/1996, S. Maria Capua Vetere 6 7
5 DI PAOLA ARMANDO 06/02/1996, Torre del Greco 5 5
6 DIANA GIUSEPPE 08/03/1996, Napoli 4 4
7 DIANA RAFFAELE 08/03/1996, Napoli 4 4
8 FEOLA ALESSIO PASQUALE 17/07/1996, Caserta 6 7
9 GAZZILLO ANTHONY 15/05/1996, Caserta 4 5
10 MIGNONA MICHELE 18/08/1996, Caserta 5 5
11 PATERNUOSTO VINCENZO 23/06/1996, Capua 4 5
12 SANTONASTASO ANTONIO 20/04/1996, S. Maria Capua Vetere 5 6
13 VENTRIGLIA PASQUALE 01/03/1994, Orbetello 5 6
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3.4 Presentazione della classe La classe è composta da 14 allievi di cui uno diversamente abile che non ha mai frequentato. La
maggior parte proviene dai comuni limitrofi ed è soggetta, perciò, al fenomeno del
pendolarismo con i ritardi, gli scioperi e tutti gli altri inconvenienti che esso comporta. La
maggior parte proviene dai comuni limitrofi ed è soggetta, perciò, al fenomeno del
pendolarismo con i ritardi, gli scioperi e tutti gli altri inconvenienti che esso comporta.
Essendo il retroterra socio-culturale alquanto carente, si evidenziano correntemente lacune
linguistico-espressive.
Nel corso dell’anno scolastico si sono verificate diverse sospensioni didattiche per assemblee di
classe e di istituto, elezioni amministrative, alternanza scuola lavoro ed altre varie attività.
Ciò ha influito negativamente sulla continuità didattica, rallentando lo svolgimento dei
programmi e impedendo la piena realizzazione delle mete previste nella programmazione
iniziale. In essa, organizzata per moduli, i docenti hanno dato la preferenza alla trattazione di
unità didattiche scelte per la loro rilevanza formativa, sociale e operativa, affinché gli allievi
possano essere cittadini capaci di affrontare la realtà, di interpretarla e di fare adeguate
esperienze.
Tutti gli allievi, tranne il diversamente abile, provengono dalla IV BM ed ancora in
precedenza dalla III BM. Nel complesso la classe si mostra corretta e rispettosa delle
regole, anche se si sono verificati parecchi ritardi ed entrate posticipate. Senza
considerare l’alunno diversamente abile, che non ha mai frequentato, la media delle
assenze si attesta sul 13 % e solo in due casi sfiora il 20%, comprese le assenze per
cause di salute.
Dal punto di vista del profitto la classe risulta eterogenea. Inizialmente una parte degli
allievi ha mostrato un interesse ed un impegno durante le lezioni non supportato da
analogo impegno nello studio a casa. Questo atteggiamento si è riversato sulla resa
scolastica del prima porzione dell’anno scolastico, per cui una parte della classe ha
presentato qualche insufficienza, ed una parte, con maggiore preparazione di base, è
riuscita a superare di poco la sufficienza. Nell’ultimo periodo dell’a.s., con un aumento
dell’impegno nello studio a casa, il grado di preparazione di questa parte della classe è
arrivato ad un livello sufficiente ed in qualche caso anche più che sufficiente. La
restante parte della classe ha mostrato già dall’inizio dell’a.s. un certo impegno nello
studio a casa ed è riuscita a superare in competenze e conoscenze il livello discreto.
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4. PERCORSO FORMATIVO
Il percorso formativo, nonché l’organizzazione nello studio, sono stati caratterizzati da scelte
operative e culturali, che hanno tenuto conto di:
analisi della situazione di partenza, riferita anche alle risorse ed alle attrezzature laboratoriali;
opportunità offerte dal territorio e dall’ambiente socio - economico in cui opera l’Istituto;
valutazione diagnostica, che ha rilevato la condizione iniziale degli studenti, sia per la sfera
cognitiva (prerequisiti), sia per quella socio – affettiva (rapporto con gli altri , atteggiamento
verso la Scuola, verso la disciplina);
finalità dell’offerta formativa in relazione all’indirizzo professionale dell’Istituto, che prevede
nella dinamica della vita sociale, una formazione culturale in campo umanistico e una valida
preparazione professionale, una conoscenza adeguata della lingua straniera, un buon utilizzo
degli strumenti informatici.
Il Consiglio di Classe ha suddiviso gli obiettivi in :
obiettivi comuni alle varie discipline;
obiettivi dell’area linguistica-espressiva;
obiettivi specifici dell’area tecnico –scientifica;
4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali
In funzione dei presupposti sopra elencati e dai risultati dell’analisi della situazione di partenza,
l’azione didattica si è rivolta al conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi – operativi
comuni per le varie discipline:
conoscenza, intesa come capacità di creare un bagaglio di nozioni ben memorizzate;
comprensione, intesa come capacità di comprendere le conoscenze;
applicazione, intesa come uso delle conoscenze acquisite, sotto forma di idee personali,
metodi e regole di precisione;
analisi e sintesi , intese come abilità e competenze a saper scomporre la comunicazione
nei suoi elementi fondamentali e costitutivi e capacità ad elaborare, al fine di pervenire a
strutture contenutistiche più facilmente assimilabili.
Questi obiettivi comuni fondamentali sono, come è noto, accompagnati da ulteriori obiettivi ,
intesi come capacità, che si possono così sintetizzare:
Capacità di osservazione;
Capacità di concentrazione e riflessione;
Capacità di pianificazione e programmazione;
Capacità di cercare dati ed informazioni;
Capacità di rilevare errori e di auto - correzione;
Capacità di superamento dell’insuccesso;
Capacità di lavorare in gruppo;
Capacità di relazionarsi;
Capacità di esporre il proprio pensiero e le proprie conoscenze in maniera lineare e
chiara;
Capacità di usare un linguaggio discorsivo senza mai trascurare l’aspetto rigoroso e
formale.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 12
4.2 Obiettivi specifici dell’area linguistica-espressiva
saper comprendere ed analizzare il testo letterario;
riflettere sulla letteratura e sua prospettiva storica;
saper produrre testi di apprezzabile livello espressivo;
essere capace di stabilire collegamenti nell’ambito della stessa disciplina o discipline
diverse nella ricerca dei denominatori comuni;
saper organizzare il proprio lavoro in modo autonomo;
avere capacità di analisi e di sintesi;
saper ricercare la parola - chiave con sviluppo logico - comunicativo;
saper riconoscere strutture di pensiero in ordine alla complessità crescente.
4.3 Obiettivi specifici dell’area tecnico-scientifica:
conoscere le caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità
dei materiali; abilità di progettazione e di sviluppo (anche con utilizzo di disegno CAD);
conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;
conoscere i principi fondamentali della organizzazione e gestione della produzione
industriale;
conoscere i principi di funzionamento delle macchine a fluido;
conoscere le norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro;
saper consultare manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni;
saper effettuare calcoli matematici o saper trasformare gli enunciati simbolici in materiale
matematico - verbale, nonché le conoscenze delle leggi e teorie acquisite e renderle
concrete.
Il livello di raggiungimento delle conoscenze, competenze e capacità degli allievi sono
analiticamente descritte nella sezione del documento relativa alle singole discipline.
4.4 Profilo formativo della classe in uscita
1) Obiettivi di minima: ottenere da parte dell’alunno conoscenze ed una capacità ad esprimerle
con linguaggio specifico appropriato, anche se semplice ( la percentuale degli allievi che ha
raggiunto tali obiettivi si aggira intorno al 20 %);
2) obiettivi di massima: ottenere da parte dell’alunno un’apprezzabile livello di conoscenze,
oltre che apprezzabili capacità a saper elaborare le stesse ( la percentuale degli allievi che ha
raggiunto tali obiettivi si aggira intorno al 35 %) .
La restante parte della classe ( 45 %) ha raggiunto “obiettivi intermedi”.
4.5 Contenuti
I contenuti disciplinari sono desumibili dai piani di lavoro individuali dei singoli docenti ed
allegati al documento. Essi sono stati selezionati in base ai seguenti criteri:
linea segnata dai programmi ministeriali;
capacità effettive della classe in termini di prerequisiti;
evoluzione tecnologica in atto e competenze per il raggiungimento del profilo tecnico
professionale richiesto dalle aziende locali.
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Gli argomenti che sono stati trattati in modo più approfondito sono:
MATERIE CONTENUTI
LINGUA E LETTERE
ITALIANE
Pascoli e D’Annunzio
STORIA Le due guerre mondiali
LINGUA STRANIERA Storia ed evoluzione dei sindacati
MATEMATICA Le Derivate
MECCANICA E
MACCHINE
Motori a combustione interna
SISTEMI ED
AUTOMAZIONE
PLC e Robot
DISEGNO,
PROGETTAZIONE,
ORG. NDUSTRIALE
Organizzazione industriale
TECNOLOGIA
MECCANICA
La corrosione ed i sistemi per inibirla
I percorsi formativi seguiti dal Consiglio di Classe sono stati articolati ed organizzati mediante
unità didattiche o sezioni modulari, in quanto, come è noto, consentono l’interdisciplinarità ed
opportuni collegamenti e confronti. La scansione di tempo è segnata alla fine di ogni unità, sia
per la parte teorica che per il laboratorio : il tempo impiegato circa una settimana e mezzo (6 ore
per ogni unità o sezione modulare).
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4.6 ALTERNANZA Scuola - Lavoro
Titolo/Argomento
Robotica per magazzino
Azienda
ITALROBOT S.r.l.
Con sede nell’area industriale di Marcianise
Finalità Acquisizione di conoscenze e competenze nell’utilizzo dei robot per la gestione dei
magazzini.
Classi coinvolte Insieme alla V BMM sono state coinvolte la V AMM e la IV AMM
Discipline
coinvolte Sono state coinvolte in particolare tutte le discipline d’indirizzo quali Meccanica,
Sistemi, Tecnologia e D.P.O.
Articolazione
Corso ha avuto inizio in data 09/02/2015 e terminerà il 28/05/2015 con una verifica.
Esso si articola con curvatura dei programmi curriculari. Espletamento di lezioni in
classe da parte dei docenti di classe, per un totale di 40 ore. Realizzazione di incontri
presso l’azienda coinvolta per un totale di altre 40 ore.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 15
5 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
5.1 Metodi
Per interagire con gli allievi e per favorire il conseguimento degli obiettivi, tutti i docenti si
sono serviti di:
- Lezioni frontali;
- lezioni interattive;
- problem solving;
- lavoro di gruppo;
- discussione guidata;
- attività di laboratorio;
- attività di recupero e/o sostegno.
5.2 Mezzi, Spazi, Tempi
Mezzi : Testi (libri in adozione, dispense, giornali) , sussidi audiovisivi (adoperati per
alcune materie), risorse multimediali.
Spazi : Aule e laboratori.
Tempi : Orario curricolare e pomeridiano.
5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
Prove strutturate a risposta chiusa, prove strutturate a risposta aperta, prove tradizionali,
interrogazioni orali, interventi dal banco e/o posto di lavoro, compiti a casa.
In vista dell’esame di Stato, che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha
elaborato ed approntato due prove pluridisciplinari, allegate al Documento, mediante
questionari a risposta multipla ed a risposta aperta, al fine di far acquisire alla classe
determinate conoscenze su contenuti opportunamente selezionati e comunque in relazione
agli obiettivi fissati dalla programmazione di classe.
5.4 Attività di recupero e sostegno
Consapevoli che le finalità della Scuola pubblica è quella di garantire a tutti gli studenti una
sostanziale parità di opportunità, la nostra scuola offre servizi che integrano le attività
curriculari e rendono l’ambiente scolastico sensibile alle esigenze degli studenti.
Al fine di promuovere il successo formativo e alla luce del D.m n. 80 del 3 ottobre 2007, si
attivano interventi di compensazione, integrazione e recupero innovativi ed efficaci .
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 16
5.5 C.L.I.L.
Con riferimento all'articolo 8 del D.P.R Comma 2 lettera b del 15 Marzo del 2010 n. 88 che
prevede l'insegnamento in lingua inglese, per una parte del monte ore, di una disciplina
tecnica, sono stati trattati, con la collaborazione dell'insegnante di Inglese, argomenti di
Meccanica, Meccatronica ed Energia. La collaborazione è dovuta alla mancanza dei requisiti
del docente della disciplina coinvolta.
6 LA VALUTAZIONE
La valutazione è relativa non solo all’acquisizione delle competenze di base e trasversali
programmate, ma tiene conto anche dell’intero percorso degli allievi, dei progressi ottenuti
rispetto alla situazione di partenza, dell’interesse e della impegno con il quale essi hanno
partecipato alle attività curriculari ed opzionali , ai risultati ottenuti nelle attività progettuali e
di recupero svolte all’interno del curricolo locale. Per la verifica degli apprendimenti essi
sono sottoposti a verifiche periodiche del processo di apprendimento e formazione mediante:
prove scritte programmate e concordate anche con la componente allievi/e; sono escluse
più prove scritte nello stesso giorno
test sia di tipo formativo che sommativo, con quesiti a risposta singola e/o a risposta
multipla, a risposta aperta e/o strutturata
verifica dell'avvenuto svolgimento del lavoro per casa
interrogazioni
relazioni individuali di argomenti studiati e/o approfonditi;
verifica e valutazione dei lavori di gruppo e/o di laboratorio, in quest’ultimo caso anche
individuali.
Per i descrittori per la misurazione dell’apprendimento si sono prese in considerazione:
le conoscenze;
le competenze acquisite;
le capacità dimostrate:
A ciascuna di queste tre sezioni sono collegate delle definizioni che descrivono i diversi livelli
di apprendimento a cui corrisponde, in via indicativa, un valore numerico. La seguente
tabella di riferimento mette in relazione gli elementi della valutazione con diverse fasce di
voto.
Il voto così proposto dal singolo docente per ogni disciplina costituisce elemento di valutazione
del consiglio di classe.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 17
6.1 Criteri di valutazione
INDICATORI DESCRITTORI VOTO LIVELLO
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata ed
approfondita con capacità di operare collegamenti
interdisciplinari efficaci.
10
Raggiungimento
sicuro, completo e
personale degli
obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Eccellente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo
preciso e sicuro delle procedure, degli strumenti e dei
linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro preciso e ben
articolato. Esposizione personale valida, approfondita ed
originale, arricchita da contributi critici. Piena
consapevolezza e autonomia nell’applicazione/utilizzo di
dati e concetti specifici, differenti e nuovi, con soluzioni
originali. Organizzazione accurata del proprio lavoro.
CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti completa ed approfondita con
capacità di operare collegamenti interdisciplinari.
9
Raggiungimento
sicuro e completo
degli obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Soddisfacente padronanza delle strumentalità di base.
Utilizzo sicuro delle procedure, degli strumenti e dei
linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben articolato.
Esposizione personale valida e approfondita. Piena
autonomia nell’applicazio-ne di dati e concetti in contesti
specifici, differenti e nuovi. Organizzazione efficace del
proprio lavoro.
CONOSCENZE Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di
operare adeguati collegamenti interdisciplinari.
8
Raggiungimento
completo degli
obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo
autonomo e corretto delle procedure, degli strumenti e dei
linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro ed appropriato.
Esposizione personale adeguata del proprio lavoro.
Organizzazione autonoma e proficua del proprio lavoro.
CONOSCENZE Discreta acquisizione dei contenuti.
7
Raggiungimento
complessivo degli
obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Sostanziale padronanza delle strumentalità di base.
Discreto utilizzo delle procedure, degli strumenti e dei
linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro e corretto.
Esposizione personale adeguata e pertinente.
Organizzazione autonoma del proprio lavoro.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 18
CONOSCENZE Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità
di consolidamento.
6
Raggiungimento
essenziale degli
obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Apprendimento accettabile delle strumentalità di base.
Utilizzo piuttosto meccanico delle procedure e dei
linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto semplice, chiaro ma
non del tutto corretto e approfondito. Parziale autonomia
nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti.
Organizzazione non sempre autonoma e adeguata del
proprio lavoro.
CONOSCENZE
Acquisizione superficiale dei contenuti con presenza di
lacune.
5
Raggiungimento
parziale degli
obiettivi
disciplinari
ABILITA’
Parziale apprendimento delle strumentalità di base.
Mediocre autonomia nell’uso delle procedure, degli
strumenti e dei linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto, non adeguato e/o non
sempre pertinente. Esposizione personale superficiale.
Difficoltà nell’applicazione di dati e concetti.
Organizzazione inadeguata del proprio lavoro con
tendenza alla dispersione.
CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi.
4
Mancato
raggiungimento
degli obiettivi
disciplinari
ABILITA’ Mancato apprendimento delle strumentalità di base. Scarso
utilizzo delle procedure e dei linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
Linguaggio verbale, orale e scritto, molto semplice e poco
chiaro, non corretto e/o pertinente. Esposizione personale
molto superficiale. Mancata autonomia
nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Inadeguata
organizzazione del proprio lavoro.
CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi per
impreparazione abituale e/o scadente preparazione di base.
3/2
Mancato
raggiungimento
degli obiettivi
disciplinari.
ABILITA’
Mancato apprendimento delle strumentali di base.
Incapacità di utilizzare le procedure dei linguaggi
disciplinari. Atteggiamento di rifiuto nell’apprendimento
delle strumentalità di base.
COMPETENZE
Notevoli difficoltà nell’uso dei linguaggi. Incapacità di
orientarsi anche se guidato. Esposizione personale
scadente, limitata da conoscenza molto lacunosa o
inesistente dei contenuti disciplinari, oppure conseguente
all’atteggiamento di chiusura nei confronti
dell’apprendimento.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 19
6.2 Credito scolastico
Criteri di attribuzione del credito scolastico (inclusivo del credito formativo) agli
studenti del triennio conclusivo
Credito formativo: Il credito formativo è derivato da esperienze acquisite al di fuori della scuola frequentata, ma dotate delle seguenti caratteristiche: esperienze qualificate, ovvero significative e rilevanti
esperienze debitamente documentate
esperienze non saltuarie, ma prolungate nel tempo.
Gli ambiti in cui esso può essere acquisito sono esperienze conseguite non solo nella
formazione professionale e del lavoro in settori coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ma
anche nell’ambito del volontariato, della solidarietà, della cooperazione, dello sport e delle
attività culturali ed artistiche. Credito scolastico La media dei voti conseguita dallo studente al termine dell’anno scolastico consente il suo
inserimento in una banda di oscillazione, secondo la tabella A del D.M. 99/09:
TABELLA PER ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO D.M. 99 del
16/12/2009
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6<M<=7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7<M<=8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8<M<=9 6 - 7 6 - 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
Il singolo consiglio di classe, all’interno della banda di appartenenza dello studente in base
alla media dei voti conseguita al termine dell’anno scolastico, tiene conto di alcuni indicatori
per attribuire il valore più alto consentito dalla banda di oscillazione:
interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
partecipazione alle attività complementari ed integrative della scuola;
eventuali crediti formativi presentati e certificati;
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 20
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1° PROVA SCRITTA
INDICATORI
Tipologia A:
analisi del testo
Tipologia B:
saggio breve o
articolo di
giornale
Tipologia C-D:
tema
CONOSCENZA DEI CONTENUTI 1 2 3 1 2 3 1 2 3
ADERENZA ALLA TRACCIA 1 2 3
COESIONE E COERENZA
DELL’ARGOMENTAZIONE 1 2 3 1 2 3
CORRETTEZZA ED EFFICACIA
ESPOSITIVA 1 2 3 1 2 3 1 2 3
QUALITÀ DEL CORREDO
INFORMATIVO 1 2 3
CONTESTUALIZZAZIONE 1 2 3
COMPRENSIONE 1 2 3
APPORTI PERSONALI E
ORIGINALI 1 2 3 1 2 3 1 2 3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO /15 /15 /15
Legenda:
1 = basso
2 = medio
3 = alto
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 21
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2° PROVA SCRITTA
INDICATORI
VALUTAZIONE
CONOSCENZA E PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI
1 2 3
COMPLETEZZA DELLA PROVA
1 2 3
CAPACITA’ DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
1 2 3
EFFICACIA ESPOSITIVA
1 2 3
ANALISI ED ELABORAZIONE DEI DATI E DELLE
INFORMAZIONI 1 2 3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO /15
Legenda:
1 = basso
2 = medio
3 = alto
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 22
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA (B+C)
PER LA TIPOLOGIA “B”:
TIPOLOGIA “C” - PUNTEGGIO PER QUESITO : 0,25 / 15
TOTALE QUESITI N.27 :
TIPOLOGIA “B “ N.11
TIPOLOGIA “C” N.16
TEMPO MAX 90 MINUTI
INDICATORI
Nullo
Inadeguato
Parzialmente
Adeguato
Adeguato
Completo
0,00 0,10 0,15 0,20 0,25
Pertinenza della
risposta
Conoscenza dei
contenuti
Capacità di
sintesi
Uso di linguaggio
specifico
TOTALE 1 / 15
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 23
7. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO
Manifestazioni culturali
e progetti
extracurriculari
Incontro con l’Autore Capua (CE)
Culture Day Capua (CE)
Giornalino Scuola On-line
Cerimonia Giuramento del 17°
Reggimento volontari “Aqui”
Caserma Salomone
Capua (CE)
Visite guidate MEK EURO ENGINEERING Marcianise
Viaggio d'istruzione Praga
Orientamento
Open day Capua (CE)
Facoltà di Ingegneria
Job-Orientation Week
Alternanza Scuola-
Lavoro 40 ore svolte presso la Ital Robot di Marcianise
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 24
8. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA In vista dell’Esame di Stato, che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha
elaborato ed approntato due prove pluridisciplinari, allegate al Documento, mediante
questionari a risposta multipla (tipologia C) e a risposte aperte (tipologia B) al fine di far
acquisire alla classe determinate conoscenze su contenuti opportunamente selezionati e
comunque in relazione agli obiettivi fissati dalla programmazione di classe , in ordine anche alle
conoscenze disciplinari.
Sono state somministrate due prove con le seguenti modalità:
Tipologia Data Materie coinvolte Tempo assegnato
B/C 26 Marzo 2013 Storia, Matematica,
Tecnologia, Sistemi,
Inglese 90 MIN.
B/C 14 Maggio 2013
Storia, Matematica,
Tecnologia, Meccanica,
Inglese 90 MIN.
VALUTAZIONE TERZA PROVA: vedi griglia allegata
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 25
ALLEGATO 1
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 26
Esame di Stato a. s. 2014-15
Prima Simulazione TERZA PROVA
Allievo _____________________________________________________________________
Classe: _____V_____ Sez. __B MM______
V a l u t a z i o n e P r o v a
1. Tipologia
La terza prova di esame si compone di 4 quesiti a risposta multipla (tipologia C) e 2 a risposta aperta
(tipologia B) per le discipline STORIA, SISTEMI E AUTOMAZIONE, TECNOLOGIA
MECCANICA, MATEMATICA cui si aggiungono n. 3 quesiti a risposta aperta (tipologia B) per la
l’accertamento della lingua straniera (INGLESE).
2. Modalità di risposta
Per ogni quesito di tipologia C, sono riportate 4 risposte di cui una esatta da evidenziare con una
crocetta. Per i quesiti di tipologia B occorre scrivere la risposta nelle relative righe sottostanti.
Non sono ammesse correzioni.
3. Durata
La durata della prova è di 90 minuti.
4. Criteri di Valutazione
Per i quesiti di tipologia C sarà attribuito un punteggio pari a 0.25 punti per ogni risposta esatta e 0
punti per ogni risposta errata. Per ogni quesito a risposta aperta è previsto un punteggio massimo di
1 punto con i seguenti indicatori: a) pertinenza della risposta; b) conoscenza dei contenuti; c)
capacità di sintesi; d) uso di linguaggio specifico. Per ogni indicatore saranno attribuiti i seguenti
punteggi parziali: (0) nullo; (0.10) inadeguato; (0.15) parzialmente inadeguato; (0.20) adeguato;
(0.20) completo.
Il punteggio complessivo sarà espresso in QUINDICESIMI sommando i punti ottenuti in tutti i
quesiti.
R I S U L T A T I D E L L A P R O V A
DISCIPLINA Punteggio complessivo quesiti per
ogni disciplina Totale
Parziale
Tipo C Tipo B
1) STORIA
2) MATEMATICA
3) TECNOLOGIA MECCANICA
4) SISTEMI E AUTOMAZIONE
5) INGLESE
VALUTAZIONE TOTALE /15
* Durata massima complessiva della prova 90 minuti.
* E’ consentito solo l’uso della calcolatrice non programmabile.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 27
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 28
Quesiti di matematica
1)Data la funzione1
12
x
ey
x
, il dominio è:
a) ,50,1
b) ,51, c) R
d) 1R
2)Il limite di x 1 della funzione :2
3é
x
xy
a) +
b) 0
c) 1
d) 4/3
3)Il limite di x - della funzione :110
12
4
éx
xy
a) +
b) -
c) 0
d) 1/10
4)La derivata della funzione y=5x 2+4x+1 è:
a) 10x
b) 10x+4
c) 5x+4
d) 10x+1
5)Calcola i punti di massimo e minimo assoluto della seguente funzione 2
12
x
xxy
6)Analizza la funzione precedente2
12
x
xxy e abbozzane il grafico, calcolando:
1) dominio;
2) positività;
3) limiti agli estremi del dominio
4) asintoti.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 29
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 30
SISTEMI ED AUTOMAZIONE
1) Il segnale di uscita di un trasduttore analogico: ha una precisione maggiore di quello di un trasduttore digitale; ha una risoluzione migliore di quello di un trasduttore digitale; varia con discontinuità. varia con continuità;
2) Gli estensimetri: consentono anche la misura di spostamenti angolari. consentono la misura di forze, di momenti flettenti, di momenti torcenti, ecc.; consentono di misurare solo la variazione di lunghezza dell’estensimetro; per essere utilizzati non hanno bisogno di alimentazione esterna;
3) In un motore a c.c. a magneti permanenti : la coppia massima erogabile diminuisce enormemente all’aumentare del numero di
giri. la coppia massima erogabile aumenta enormemente all’aumentare del numero di giri. per variare la velocità si deve variare il flusso induttore; per variare la velocità si deve variare la tensione di alimentazione degli avvolgimenti.
4) Un sistema a logica cablata (WLC) rispetto da un PLC: non accetta in ingresso grandezze analogiche al contrario del PLC. è più economico; é più flessibile; é meno flessibile ;
5) Che cosa è un trasduttore?
6) Quali sono gli elementi hardware fondamentali che costituiscono il PLC?
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 31
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DI: INGLESE
PROF.SSA: IRA CAPOTORTO
CLASSE: V SEZIONE: BM
ALUNNO/A:
DATA:
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:
1. Please, describe the combustion cycle (4 lines)
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2. Which are the parts that make an engine? (3 lines)
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
3. What is a piston? What’s its function? (3 lines)
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 32
Esame di Stato a. s. 2014-15
Seconda Simulazione TERZA PROVA
Allievo _____________________________________________________________________
Classe: _____V_____ Sez. __B MM______
V a l u t a z i o n e P r o v a
1. Tipologia
La terza prova di esame si compone di 4 quesiti a risposta multipla (tipologia C) e 2 a risposta aperta
(tipologia B) per le discipline STORIA, MECCANICA, TECNOLOGIA MECCANICA,
MATEMATICA cui si aggiungono n. 3 quesiti a risposta aperta (tipologia B) per la l’accertamento
della lingua straniera (INGLESE).
2. Modalità di risposta
Per ogni quesito di tipologia C, sono riportate 4 risposte di cui una esatta da evidenziare con una
crocetta. Per i quesiti di tipologia B occorre scrivere la risposta nelle relative righe sottostanti.
Non sono ammesse correzioni.
3. Durata
La durata della prova è di 90 minuti.
4. Criteri di Valutazione
Per i quesiti di tipologia C sarà attribuito un punteggio pari a 0.25 punti per ogni risposta esatta e 0
punti per ogni risposta errata. Per ogni quesito a risposta aperta è previsto un punteggio massimo di
1 punto con i seguenti indicatori: a) pertinenza della risposta; b) conoscenza dei contenuti; c)
capacità di sintesi; d) uso di linguaggio specifico. Per ogni indicatore saranno attribuiti i seguenti
punteggi parziali: (0) nullo; (0.10) inadeguato; (0.15) parzialmente inadeguato; (0.20) adeguato;
(0.20) completo.
Il punteggio complessivo sarà espresso in QUINDICESIMI sommando i punti ottenuti in tutti i
quesiti.
R I S U L T A T I D E L L A P R O V A
DISCIPLINA Punteggio complessivo quesiti per
ogni disciplina Totale
Parziale
Tipo C Tipo B
1) STORIA
2) MATEMATICA
3) TECNOLOGIA MECCANICA
4) MECCANICA
5) INGLESE
VALUTAZIONE TOTALE /15
* Durata massima complessiva della prova 90 minuti.
* E’ consentito solo l’uso della calcolatrice non programmabile.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 33
Domande di Storia Classe V BMM
Prof.ssa Righetto Marcella
1. In quale anno ci fu il patto d’acciaio tra Italia e Germania ?
A – 1939
B – 1940
C – 1941
D – 1942
2. Da chi furono sottoscritti i Patti lateranensi ? Che cosa sanzionarono ?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
3. Spiega brevemente che cosa fece Mussolini in politica estera
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
4. In quale anno l’Italia invase l’Etiopia ?
A – 1935
B – 1936
C – 1937
D – 1938
5. In quale giorno, mese, anno avvenne la marcia su Roma ?
A – 22 Ottobre 1922
B – 20 Ottobre 1921
C – 19 Ottobre 1922
D – 28 Ottobre 1922
6. In quale anno ci fu la battaglia del grano ?
A – 1925
B – 1926
C – 1927
D – 1928
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 34
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 35
Test di Tecnologia M. per le classi quinte M.M.
1) un difetto di esercizio deriva:
a) da una scelta sbagliata del materiale;
b) dall’affaticamento dell’operatore;
c) da un’errata esecuzione del trattamento termico;
d) dalla scelta sbagliata degli utensili da taglio.
2) La coltre bianca è dovuta:
a) ad un insieme di cricche frastagliate;
b) ad un tipo di grano ingrossato;
c) ad uno stato superficiale ricco di nitruri che conferiscono fragilità all’acciaio nitrurato;
d) al distacco di particelle superficiali.
3) Il metodo magnetoscopico si applica:
a) a tutti i metalli conduttori di corrente;
b) a tutti i metalli non conduttori di corrente;
c) ai metalli ferromagnetici;
d) ai metalli non ferromagnetici.
4) Il metodo ai raggi X è applicabile:
a) per individuare i difetti di un metallo nelle parti inaccessibili;
b) anche nei luoghi privi di energia elettrica.
c) anche nei luoghi privi di energia elettrica, ma dotati di gruppi di generatori elettrogeni;
d) perché l’apparecchio è poco ingombrante.
5) Nel metodo con i liquidi penetranti, quali caratteristiche deve possedere il rivelatore?
6) Quali sono i limiti del metodo termografico
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 36
MECCANICA E MACCHINE
7) Il valore massimo dell’accelerazione del piede di biella si ha: al P.M.I.; al P.M.S.; in posizione di quadratura; quando biella e manovella formano tra loro un angolo di 45°.
8) Il lavoro di deformazione di una molla è: L = F * f; L= 2 * F * f: L= ½ * F * f; L= ½ * F * f 2.
9) Per un volano realizzato in materiale di densità ρ, rotante alla velocità media v, la sollecitazione dovuta alla forza centrifuga si calcola con la formula :
σ = ½ * ρ * v2 ; σ = ρ * v2 ; σ = v2 / ρ ; σ = 2 * ρ * v2.
10) Indicando con ρ il rapporto di compressione, il rendimento termodinamico del ciclo Otto è: η = 1 – 1 / (ρk-1) ; η = 1 – 1 / (ρk - 1) ; η = 1 / (ρk - 1) ; η = 1 / (ρ - k) .
11) Descrivere il grado di irregolarità di una macchina rotante
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
12) Elencare le fasi di un motore Diesel a quattro tempi individuando le relative trasformazioni termodinamiche.
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 37
ALLEGATO 2
LINGUA E LETTERE ITALIANE
STORIA
LINGUA STRANIERA
MATEMATICA
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
TECNOLOGIA MECCANICA
DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE
INDUSTRIALE
SISTEMI E AUTOMAZIONE
RELIGIONE
SCIENZE MOTORIE
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 38
Programma di Italiano
Classe V BMM
Prof.ssa Righetto Marcella
Anno scolastico 2014 ÷ 2015
Documento del Consiglio di Classe
1. Il secondo Ottocento : Epoche – Luoghi – Idee – Le figure sociali –
Borghesia e
Proletariato – Sviluppo industriale e Conflitti
sociali.
I generi : La lirica – Il Simbolismo francese – La lirica in Italia –
La Scapigliatura e Carducci.
2. La Narrativa : Estetismo e Decadentismo
Vita ed opere di G. Pascoli
Parafrasi della poesia : Il temporale – Il tuono – Il lampo
Vita ed opere di G. D’Annunzio
Parafrasi della poesia : La pioggia nel pineto
3. Il teatro europeo del primo Novecento : Il teatro futurista
Vita ed opere di L. Pirandello
Presentazione del “Fu Mattia Pascal”
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 39
Vita ed opere di Italo Svevo
Dalla coscienza di Zeno : Il vizio del fumo
4. La lirica
La poesia delle Avanguardie in Europa e in Italia e l’Ermetismo
Vita ed opere di S. Quasimodo
Parafrasi della poesia : Ed è subito sera – Alle fronde dei salici
Vita ed opere di U. Saba
Parafrasi della poesia : La capra – Ulisse
Vita ed opere di G. Ungaretti
Parafrasi della poesia : Il porto sepolto – Veglia – S. Martino del Carso –
Mattina
Vita ed opere di E. Montale
Parafrasi della poesia : Meriggiare pallido ed assorto – Spesso il male di
vivere ho incontrato.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 40
Programma di Storia
Classe V BMM
Anno scolastico 2014 ÷ 2015
Prof.ssa Righetto Marcella
1. Il primo Novecento : La Grande Guerra e la Rivoluzione Russa
Unità I - L’inizio del XX secolo
Unità II - L’inutile strage : la 1.a guerra mondiale
Unità III- La rivoluzione sovietica : la Russia di Lenin
2. Il primo dopoguerra : Crisi economica e Stati Totalitari
Unità IV – L’Italia sotto il fascismo
Unità V - L’età dei totalitarismi
3. La 2.a guerra mondiale e la guerra fredda : Due conflitti che dividono il mondo
Unità VI – La 2.a guerra mondiale
Unità VII– La guerra fredda
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 41
Relazione finale di Italiano e Storia
Per la classe V BMM -- a.s. 2014 ÷ 2015
Prof.ssa Righetto Marcella
La classe V BMM è formata da 14 alunni di cui 1 è portatore di handicap che, però, non
ha mai frequentato; provengono dalla IV BMM e si trovano ad affrontare per la prima
volta l’esame di maturità. Non tutti si sono mostrati sempre attenti alle tematiche
proposte, nel senso che l’impegno non è risultato uguale per tutti perché ciascuno si è
applicato secondo le proprie capacità, il proprio interesse e la buona volontà. Infatti la
classe è caratterizzata da un primo gruppo costituito da allievi sempre attenti e
volenterosi e da un secondo gruppo che ha mostrato più discontinuità e lentezza di
apprendimento e solo negli ultimi mesi ha evidenziato di voler raggiungere gli obiettivi
prefissati.
In definitiva tutta la classe ha raggiunto mediamente un grado di preparazione
sufficiente per conoscenze, competenze e capacità secondo quanto previsto dal percorso
formativo.
In relazione al programma di Storia, hanno approfondito le vicende delle due guerre
mondiali riferendosi anche agli autori della letteratura che hanno incontrato nel suddetto
percorso.
Capua 13/05/2015 L’insegnante
Righetto Marcella
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 42
ITIS GIULIO CESARE FALCO
A.S. 2014 /2015
Classe: V sezione: B indirizzo: Meccanica
Prof.ssa CAPOTORTO
MODULI UNITÀ
DIDATTICHE METODOLOGIA STRUMENTI VERIFICHE TEMPI
Ind. mecc.
“The
European
Union and
International
Organizations
”
Unità dal libro
di testo
Funzionale
comunicativo
Libri di testo
Lavagna-
giornali
Riviste-
computer
Verifiche scritte:
esercizi
strutturati,
questionari a scelta
multipla, dialoghi,
compilazione di
tabelle, brevi
composizioni, ecc…
Verifiche orali
20 ore
meccanica
Ind. Mecc.”
Car Engines”
Unità dal libro
di testo
Tecnico/pratico Libri di testo
Lavagna-
giornali
Riviste-
computer
Verifiche scritte:
esercizi strutturati,
questionari a scelta
multipla, dialoghi,
compilazione di
tabelle, brevi
composizioni, ecc…
Verifiche orali
18 ore
meccanica
Ind. mecc.
“The
historical
context:
World Wars I
and II”
Unità dal libro
di testo
Funzionale
comunicativo
Libri di testo
Lavagna-
giornali
Riviste-
computer
Verifiche scritte:
esercizi strutturati
,questionari a scelta
multipla, dialoghi,
compilazione di
tabelle, brevi
composizioni, ecc…
Verifiche orali
18 ore
meccanica
Ind. Mecc.
“Automation
and
Robotics”
Unità dal libro
di testo
Tecnico/pratico Libri di testo
Lavagna-
giornali
Riviste-
computer
Verifiche scritte:
esercizi strutturati,
questionari a scelta
multipla, dialoghi,
compilazione di
tabelle, brevi
composizioni, ecc…
Verifiche orali
10 ore
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 43
I suddetti argomenti, sia tratti dal testo di civiltà, che tratti dal testo tecnico, sono stati sempre:
riassunti, analizzati, tradotti e parafrasati. Ad essi si sono accompagnati gli esercizi di tipo
pratico previsti dal libro di testo.
Grammatica: esercitazioni pratiche sui seguenti argomenti:
Indirizzo Meccanica
Il comparativo di minoranza, maggioranza e uguaglianza. Il superlativo assoluto e
relativo.
I sostantivi collettivi.
Il verbo make e do.
Il periodo ipotetico di tipo I e II
Direct and Indirect Speech. Say e Tell.
Il futuro semplice, intenzionale, programmato.
I pronomi riflessivi
L’imperfetto con Used to
Le suddette regole grammaticali hanno puntualmente trovato applicazione in esercitazioni
pratiche alla lavagna e dal libro di testo.
La classe ha seguito un percorso di 10 ore in ambito progettazione “CLIL”.
La classe ha approfondito tre ore sull’argomento Trade Unions come modulo di Cittadinanza e
Costituzione.
Le verifiche sono state svolte tutte regolarmente in itinere, sia in forma orale che scritta.
Capua, lì
Gli studenti
L’insegnante
.
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RELAZIONE FINALE CLASSE V BM DOCENTE: Ira Capotorto
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Presentazione della classe
L’intera classe, composta da 14 alunni, mostra un livello generale di conoscenze soddisfacente, ad
eccezione di alcuni alunni dal rendimento alquanto scarso i quali, nonostante gli incoraggiamenti e le
incitazioni ad una crescita non solo didattica, ma proprio di maturità personale, hanno mostrato un
atteggiamento superficiale e maldestro nei confronti delle discipline e del discorso
didattico/istituzionale in generale. Si rimanda alle decisioni collegiali di fine anno.
Si auspica che gli stessi mostrino, nel rush finale, un minimo di recupero, e si ritiene, eventualmente, di
dar loro la possibilità di accedere all’esame di stato per la disciplina in questione.
Osservazioni sullo svolgimento del programma:
Grazie alla partecipazione di un gruppo leader e alla motivazione dei discenti più incoraggianti, il
programma è stato svolto in modo lineare e continuativo, intervallato da momenti di riflessione e
approfondimento.
Risultati conseguiti e criteri di valutazione.
I risultati conseguiti sono buoni per un numero molto esiguo di alunni, quasi sufficienti per altri.
I criteri di valutazione tengono conto di quanto segue:
a. conoscenza. b. capacità di rielaborazione. c. utilizzazione di un linguaggio corretto e di una terminologia specifica. d. capacità di applicazione. e. capacità di collegamento ed approfondimento. f. capacità critica.
Altri interventi didattici curriculari:
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La classe ha seguito un percorso CLIL di 10 ore nella materia Meccanica nell’ambito delle Linee Guida
del Ministero
Metodologie e sussidi impiegati
Le lezioni di spiegazione e verifica si sono svolte attraverso le seguenti metodologie:
a. lezione frontale. b. discussione di gruppo. c. verifiche scritte ed orali. d. Ricerche e attività laboratoriali
Utilizzando i seguenti strumenti:
a. libri di testo e di potenziamento. b. materiale fotostatico. c. lavagna elettronica
Eventuali osservazioni e proposte.
Nulla
La Docente
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I.T.I.S.”GIULIO CESARE FALCO”—CAPUA A.S. 2014/15
Classe Quinta sezione B
Indirizzo Meccanica e Meccatronica
Materia Matematica
Docente Prof. Golino Teresa
Finalità Sviluppare capacità intuitive e logico-deduttive Sviluppare capacità critiche Sviluppare la capacità di matematizzare semplici situazioni
problematiche Sviluppare la capacità di valutazione dei risultati, la capacità di
riconoscere e correggere errori Acquisire abitudine all’ordine ed alla precisione, non solo formale ma
anche del pensiero e dell’esposizione
Obiettivi raggiunti
(a diversi livelli)
Gli allievi conoscono i contenuti fondamentali della disciplina Utilizzano consapevolmente le tecniche e le procedure studiate Hanno acquisito conoscenze a livelli più elevati di astrazione e
formalizzazione Hanno acquisito la capacità di utilizzare metodi e strumenti matematici in
situazioni diverse Hanno acquisito un linguaggio più rigoroso ed una buona capacità
espressiva Hanno compreso il rapporto tra scienza e tecnologia ed il valore delle
applicazioni del calcolo infinitesimale alle discipline tecniche
Mezzi e strumenti Libro di testo: Metodi e Modelli della Matematica
Vol. C di L. Tonolini,F.Tonolini, G. Tonolini,
A. Manenti Calvi, G. Zibetti
Ed.Minerva Scuola
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Appunti delle
lezioni:
Distribuiti per argomenti più complessi
Strumenti di
verifica Orali: Interrogazione
Scritte: Compiti in classe
Simulazione terza prova
Valutazione Parametri: Attenzione e partecipazione alle lezioni
Impegno nello studio personale
Acquisizione di conoscenze,competenze e linguaggio specifico
Serietà nell’assolvimento dei propri compiti
Livello di partenza e progressi effettuati
Capacità di relazionarsi positivamente con gli altri
CONTENUTI DI MATEMATICA
U.A.1 : LIMITI
Concetto di limite
Definizioni
Limite da destra e da sinistra
Proprietà dei limiti ed operazioni .
Teorema dell’ unicità del limite(con dimostrazione)
Teorema della permanenza del segno.
Teorema del confronto
Calcolo dei limiti
Forme di indeterminazione
Limiti notevoli :
1sin
lim0
x
x
x(con dimostrazione ); e
x
x
x
11lim
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 48
Infiniti ed infinitesimi a confronto
U.A 2 : CONTINUITA’ DELLE FUNZIONI
La definizione di funzione continua
I punti di discontinuità
Proprietà delle funzioni continue.
Teorema di Bolzano sull’ esistenza degli zeri.
Teorema di Weierstrass
Gli asintoti
Grafico probabile di una funzione.
U.A 3 : DERIVATA E DIFFERENZIALE
Il rapporto incrementale ed il concetto di derivata
Significato geometrico della derivata.
Continuità e derivabilità . Teorema
Derivata di funzioni elementari
Regole di derivazione
Derivata di funzioni composte
Derivate di ordine superiore
Il differenziale di una funzione
Il teorema di Rolle (con dimostrazione)
Il teorema di Lagrange
Le conseguenze del teorema di Lagrange. Teorema (con dimostrazione )
Il teorema di Cauchy
I teoremi di de L’ Hôpital
U.A.4 : PUNTI ESTREMANTI E PUNTI DI INFLESSIONE
Definizione di massimo e minimo relativo e di massimo e minimo assoluto
Ricerca dei massimi e minimi con il metodo dello studio del segno della derivata prima
Studio della derivata seconda, concavità della curva e punti di flesso
U.A 5 : STUDIO DI UNA FUNZIONE
Come affrontare lo studio di una funzione
Esempi di studio di funzioni : intere, fratte, irrazionali.
U.A.6 : GLI INTEGRALI
Integrale indefinito
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Introduzione
Primitive di una funzione ed integrale indefinito
Proprietà degli integrali indefiniti
Esempi di integrali indefiniti immediati
Integrazione per scomposizione e per parti.
Integrale definito
Area del trapezoide e integrale definito
ALUNNI INSEGNANTE
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 50
PROGRAMMA DI MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
V BMM a.s. 2014/ 2015
Proff. MONTUORI PIETRO e MORELLI ALBERTO
MECCANICA
Meccanismo di biella e manovella
Generalità Studio cinematica: Spostamento del piede di biella; Velocità del piede di biella; Accelerazione del piede di biella. Rappresentazioni grafiche: Diagramma t,s; Diagramma delle velocità; Diagramma delle accelerazioni. Forze di inerzia: Forze d’inerzia alterne; Forza d’inerzia centrifuga; Forze risultanti. Momento motore. Dimensionamento biella.
Alberi a manovelle e volani
Manovelle. Calcolo delle manovelle di estremità: Perno di manovella; Perno di banco; Verifica della sezione tangente al mozzo del perno di biella; Verifica della sezione tangente al mozzo dell’albero. Calcolo delle manovelle a gomito: Albero a gomito con due supporti; Albero a gomito con tre supporti; Alberi con più gomiti; Alberi a gomiti per motori endotermici; Verifiche delle sezioni pericolose. Cenni all’equilibramento degli alberi a gomiti: statico e dinamico delle masse rotanti; statico e dinamico delle masse alterne. Regimi periodici: Fluttuazione dell’energia; Calcolo della massa del volano; Dimensionamento del volano e verifica della resistenza alla forza centrifuga.
Regolatori meccanici
Regimi e curve caratteristiche delle macchine motrici. I principi della regolazione. Regolatori a pendolo di Watt e di Porter. Regolatori di Hartung.
Alberi, perni e cuscinetti
Calcolo degli assi. Calcolo degli alberi soggetti a semplice torsione. Calcolo degli alberi soggetti a torsione e flessione. Velocità critica degli alberi: Oscillazioni flessionali; Oscillazioni torsionali. Dimensionamento dei perni portanti d'estremità, intermedi. Dimensionamento dei perni di spinta. Cuscinetti a strisciamento ed a rotolamento. Verifiche.
Trasmissione del moto, organi di collegamento, giunti ed innesti
Dimensionamento di ruote dentate cilindriche a denti dritti. Dimensionamento di un sistema di trasmissione a cinghie piane e trapezoidali. Giunti rigidi, elastici e mobili.
Organi di collegamento
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 51
Chiavette e linguette. Collegamenti bullonati.
Molle A lamina, a semibalestra, a balestra. Molle di torsione ed a elica.
Macchine di sollevamento
Classificazione. Gru a ponte, a cavalletto ed a torre.
I principi della termodinamica
Breve ripetizione di: leggi dei gas perfetti, primo principio della termodinamica, diagramma pressione-volume, trasformazioni isometriche, trasformazioni isobariche, trasformazioni isotermiche, trasformazioni adiabatiche.
Cicli termodinamici
Ciclo di Carnot. Ciclo Otto. Ciclo Diesel. Cicli indicati. Ciclo Brayton per le turbine a gas
Motori a carburazione
Motori a quattro tempi. Motori a due tempi. La carburazione. La distribuzione. L’accensione.
Motori a combustione graduale
Motori diesel a quattro tempi. Motori diesel a due tempi. Distribuzione ed iniezione.
C.L.I.L. Motori a combustione interna (internal combustion engines), generalità (generality), funzionamento (operation), componenti (components).
Capua 11 Maggio 2015 Prof. Prof.
Montuori Pietro Morelli Alberto
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 52
REL AZIONE F INALE dei Proff. Pietro Montuori e Alberto Morelli
Docenti di MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
nella classe V Sez. . B
Specializzazione MECCANICA E MECCATRONICA
ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015
1) Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici seguiti e mete educative raggiunte.
L’inizio delle lezioni è avvenuto in data 15.09.2014.
La classe inizialmente è composta da 13 alunni. Nel mese di
novembre è stato inserito un nuovo alunno, diversamente abile, che
non ha mai frequentato. Il programma svolto ricalca quanto stabilito
in sede di programmazione didattica, solo gli ultimi due argomenti
riguardanti macchine di sollevamento e cittadinanza e costituzione
sono stati trattati solo superficialmente per mancanza di tempo. In
considerazione del basso livello delle conoscenze iniziali, si è cercato
di seguire delle linee di indirizzo didattico, funzionali e realistiche,
per aderire da un lato alle indicazioni delle programmazioni,
dall’altro alla situazione di partenza degli alunni. Nell’insegnamento
della materia, pertanto, si è mirato principalmente a semplificare i
concetti e le conoscenze per permettere agli alunni con maggiori
carenze di affrontare con una migliore sicurezza gli apprendimenti.
Nonostante, però, le varie interruzioni delle attività scolastiche
dovute ai vari incontri, all’alternanza scuola lavoro ed alla
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 53
consultazione elettorale, con la collaborazione degli altri docenti si
riusciti a raggiungere gli obiettivi minimi programmati. Gli alunni
hanno partecipato percorso di alternanza scuola-lavoro che si è
svolto presso l’azienda Italrobot S.r.l. di Marcianise.
2) Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e giudizio sul rendimento di ciascuna classe.
Per la quasi totalità della classe si è riusciti a recuperare in
parte le profonde lacune disciplinari ed a consolidare correttamente,
anche se solo parzialmente, le conoscenze pregresse mal assimilate
ed interiorizzate, raggiungendo livelli di conoscenza, competenza e
capacità sufficienti. Solo in tre casi è manifestato un maggiore
interesse ed un discreto impegno nello studio. Il comportamento
della classe è stato sempre corretto e rispettoso.
3) Osservazione sui rapporti con le famiglie. Attività parascolastiche e uso dei sussidi didattici.
Gli atteggiamenti dei familiari degli allievi sono stati per la
maggior parte poco collaborativi, ed in qualche caso non è stato
possibile stabilire alcun rapporto. In generale, per l’esecuzione delle
esercitazioni si è usufruito solo della LIM presente nell’aula T10, a
settimane alterne, non essendo disponibili per ragioni di sicurezza i
laboratori di tecnologia meccanica e di meccanica ubicati nel
capannone.
4) Osservazioni e proposte sulle attrezzature scolastiche e sui sussidi didattici.
Sono in corso lavori di ripristino ed aggiornamento dei
laboratori in precedenza citati che dovrebbero portare, si spera per
il prossimo anno scolastico, ad un efficiente e congruo utilizzo di
questi coinvolgendo gli alunni anche in attività comprendenti uno
sviluppo pratico delle conoscenze teoriche acquisite.
5) Osservazioni sui programmi ed i libri di testo. Proposte relative.
Nel corso dell’esposizione degli argomenti del programma si è cercato di relazionarsi alla presentazione riportata sui libri di testo.
Capua, 11.05.2015
I docenti
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 54
Prof. Montuori Prof. Morelli
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 55
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 56
RELAZIONE FINALE di
DISEGNO PROG. ED ORG. IND.
nella classe V MM SEZ. B Anno scolastico 2014/2015
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
II programma svolto, pur avendo subito dei rallentamenti, ha di fatto realizzato
nella quasi sua interezza la programmazione definita ad inizio anno scolastico.
L'attività didattica è stata svolta al fine di far acquisire le conoscenze relative ai
cicli di lavorazione di organi meccanici, ai tempi e ai costi di produzione con
particolare
attenzione alle conoscenze degli iter di progettazione e delle principali tipologie
dei sistemi produttivi e dei metodi della organizzazione della produzione.
Si è cercato, per quanto possibile, di sollecitare l’attenzione ed il coinvolgimento
degli allievi attraverso diverse esercitazioni scritte, sia individuali che di gruppo
che richiedevano l’utilizzo del manuale.
Il programma nei contenuti si è sviluppato attraverso i Moduli indicati.
MEZZI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE
Con domande da posto, colloqui alla lavagna ed esercitazioni e relazioni scritte;
partendo dalle esperienze culturali dei singoli studenti, è stato rilevato il grado di
conoscenza relativo alle problematiche della materia studiata nel triennio del
corso di studio.
LIVELLI RILEVATI
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 57
Da una prima indagine la classe, formata da 13 studenti , ha evidenziato un livello
di partenza disomogeneo, dipendente sia dalle diverse capacità di analisi e di
sintesi che dall'interesse per la materia. Gli allievi, nel corrente anno scolastico,
hanno mostrato un atteggiamento, nei confronti dell’impegno scolastico, non
sempre in linea con le aspettative e le potenzialità proprie: qualche studente
conosce in modo completo le problematiche proposte; gli altri, pur avendo
qualche difficoltà per la parte che riguarda la progettazione, possiedono una
conoscenza discreta per ciò che attiene l'organizzazione industriale.
Capua, 13-05-2015
Gli insegnanti de Rosa Bruno Tonziello Pasquale
.
MATERIA DISEGNO, PROG.
ED ORG. IND.
DOCENTI: Bruno de Rosa
Pasquale Tonziello
TESTO ADOTTATO Disegno Prog. Organizzazione Industriale Tecniche CAM Vol.3
L. Caligaris S. Fava C. Tomasello Ed. Paravia
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
FOTOCOPIE, APPUNTI, TABELLE
QUESTIONARI, MANUALE
STRATEGIE DI RECUPERO
ADOTTATE
Lezioni individualizzate
Lavori di gruppo
CONTENUTI
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 58
BLOCCHI TEMATICI ARGOMENTI
MODULO 1
TECNOLOGIE APPLICATE
ALLA
PRODUZIONE
Tempi e metodi nelle lavorazioni.
Macchine operatrici: scelta, potenza, tempi e parametri di taglio.
Utensili ed attrezzi: tornio, fresa, trapano, rettificatrice. Brocciatrice,
dentatrice.
MODULO 2
CICLI DI FABBRICAZIONE E
DI MONTAGGIO
Cicli di lavorazione: dal disegno di progettazione al disegno di
fabbricazione.
Criteri per impostare un ciclo di lavorazione: dal cartellino al foglio di
analisi. Esempi di cicli di lavorazione.
MODULLO 3
ATTREZZATURE DI
FABBRICAZIONE E
DI MONTAGGIO
Attrezzature: generalità. Elementi normalizzati componibili.
Progettazione di semplici attrezzature meccaniche.
MODULO 4
AZIENDA, FUNZIONI,
STRUTTURE, COSTI
E PROFITTI.
Evoluzione storica. Le funzioni aziendali. Strutture organizzative.
Contabilità nelle aziende. Costi di produzione.
Analisi Costi-Profitti. Centri di costo.
Punto di equilibrio (BEP).
Margine di sicurezza.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 59
MODULO 5
CONOSCENZA DEI
PROCESSI
PRODUTTIVI. COSTI E LAY-
OUT IMPIANTI
Prodotto: innovazione, progettazione e fabbricazione.
Piano di produzione. Tipi di produzione e processi. Costi preventivi.
Lotto economico di produzione. Lay-out degli impianti.
MODULO 6
TECNICHE DI
PROGRAMMAZIONE
ESERCITAZIONI ED
APPROFONDIMENTI
AFFIDABILITA' E
CONTROLLO DI QUALITA'
Ricerca operativa.Tecniche reticolari.
Programmazione in officina. Diagramma di Gantt
Esercitazioni in classe di simulazione prove di esame di stato.
Magazzini e loro gestione. Lotto economico di approvvigionamento.
La qualità. Sistema di qualità. Affidabilità.
Capua, 13-05-2015
Gli insegnanti de Rosa Bruno Tonziello Pasquale
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 60
I.T.I.S. "GIULIO CESARE FALCO" - CAPUA (CE)
PROGRAMMA DI SISTEMI E AUTOMAZIONE
V BMM a.s. 2014/ 2015
Proff. MONTUORI PIETRO e D’ANIELLO PAOLO
Elementi di un sistema di controllo Generalità Tipologia, schemi ed elementi di un sistema di controllo. Controlli a catena aperta ed a catena chiusa. Schemi a blocchi. Regolatori e servosistemi. Sistemi cablati e programmabili.
Sensori e trasduttori Generalità, parametri caratteristici, classificazione. Trasduttori di posizione, potenziometri, encoder ottici incrementali ed assoluti, encoder ad induzione. Resolver, indactosyn, trasformatore lineare differenziale. Trasduttori di velocità, dinamo tachimetrica. Trasduttori di deformazione, estensimetri.
Attuatori Elettrici, motori a corrente continua a magneti permanenti, motori brushless in corrente continua, motori asincroni trifase, motori passo passo. Generalità sugli attuatori pneumatici ed idraulici.
Controllori programmabili (PLC) Caratteristiche di un sistema di controllo. Composizione, alimentatori, memorie RAM, ROM EPROM, schede d’ingresso e di uscita con segnali analogici e digitali, la CPU, i bus.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 61
Robot Definizione, le varie classificazioni, tipologia di un manipolatore, tipi di giunti, organi di presa, robot cartesiani, robot cilindrici, robot Scara. Robot sequenziali, comandati con traiettoria, adattativi. Tipi di programmazione.
Capua 11 Maggio 2015 Prof. Prof.
Montuori Pietro D’Aniello Paolo
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 62
REL AZIONE F INALE dei Proff. Pietro Montuori e Paolo D’Aniello
Docenti di SISTEMI E AUTOMAZIONE
nella classe V Sez. . B
Specializzazione MECCANICA E MECCATRONICA
ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015
6) Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici seguiti e mete educative raggiunte.
L’inizio delle lezioni è avvenuto in data 15.09.2014.
La classe inizialmente è composta da 13 alunni. Nel mese di
novembre è stato inserito un nuovo alunno, diversamente abile, che
non ha mai frequentato. Il programma svolto ricalca quanto stabilito
in sede di programmazione didattica, solo l’ultimo argomento
riguardante cittadinanza e costituzione non è stato trattato per
mancanza di tempo. In considerazione del basso livello delle
conoscenze iniziali, si è cercato di seguire delle linee di indirizzo
didattico, funzionali e realistiche, per aderire da un lato alle
indicazioni delle programmazioni, dall’altro alla situazione di
partenza degli alunni. Nell’insegnamento della materia, pertanto, si
è mirato principalmente a semplificare i concetti e le conoscenze per
permettere agli alunni con maggiori carenze di affrontare con una
migliore sicurezza gli apprendimenti. Nonostante, però, le varie
interruzioni delle attività scolastiche dovute ai vari incontri,
all’alternanza scuola lavoro ed alla consultazione elettorale, con la
collaborazione degli altri docenti si riusciti a raggiungere gli obiettivi
minimi programmati. Gli alunni hanno partecipato percorso di
alternanza scuola-lavoro che si è svolto presso l’azienda Italrobot
S.r.l. di Marcianise.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 63
7) Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e giudizio sul rendimento di ciascuna classe.
Per la quasi totalità della classe si è riusciti a recuperare in
parte le profonde lacune disciplinari ed a consolidare correttamente,
anche se solo parzialmente, le conoscenze pregresse mal assimilate
ed interiorizzate, raggiungendo livelli di conoscenza, competenza e
capacità sufficienti. Solo in tre casi è manifestato un maggiore
interesse ed un discreto impegno nello studio. Il comportamento
della classe è stato sempre corretto e rispettoso.
8) Osservazione sui rapporti con le famiglie. Attività parascolastiche e uso dei sussidi didattici.
Gli atteggiamenti dei familiari degli allievi sono stati per la
maggior parte poco collaborativi, ed in qualche caso non è stato
possibile stabilire alcun rapporto. In generale, per l’esecuzione delle
esercitazioni si è usufruito solo della LIM presente nell’aula T10, a
settimane alterne, non essendo disponibili per ragioni di sicurezza i
laboratori dell’area meccanica ubicati nel capannone.
9) Osservazioni e proposte sulle attrezzature scolastiche e sui sussidi didattici.
Sono in corso lavori di ripristino ed aggiornamento dei
laboratori in precedenza citati che dovrebbero portare, si spera per
il prossimo anno scolastico, ad un efficiente e congruo utilizzo di
questi coinvolgendo gli alunni anche in attività comprendenti uno
sviluppo pratico delle conoscenze teoriche acquisite.
10) Osservazioni sui programmi ed i libri di testo. Proposte relative.
Nel corso dell’esposizione degli argomenti del programma si è cercato di relazionarsi alla presentazione riportata sui libri di testo.
Capua, 11.05.2015
I docenti
Prof. Montuori Prof. D’Aniello
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 64
PROGRAMMA DI RELIGIONE
DOCENTE: ANDREANA CRISPINO
CLASSE VBM CAPUA A.S. 2014/15
Le origini dell’etica Ignoranza e pregiudizio La dignità umana La coscienza La legge morale La libertà Il valore del corpo Caratteristiche della sessualità Politica e democrazia Globalizzazione Etica per l’economia La dignità dell’ essere figli
L’ INSEGNANTE
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 65
ANNO SCOLASTICO 2014/15
RELAZIONE FINALE
Docente. Andreana Crispino
CLASSE VBM A.S.2014/15
Gli allievi hanno partecipato al corso di Religione in maniera alquanto regolare.. Le presenze individuali sono risultate sempre accettabili per la stragrande maggioranza di essi. Il risultato didattico risulta pressoché normale, anche se alcuni argomenti si sono dovuti trattare in maniera più superficiale. Al termine delle lezioni ,alcuni allievi hanno conseguito gli obiettivi formativi e curriculari prestabiliti in fase di programmazione iniziale, pur se il livello di attenzione, di comprensione e di abilità operative e di continuità didattica effettiva sono risultati eterogenei, così pure la capacità, l’attitudine e il grado di consapevolezza.. Riguardo alla difficoltà del processo di apprendimento la classe ha presentato una situazione generale di tipo normale nelle problematiche e nelle difficoltà comuni agli istituti tecnici. Il livello di conoscenze umanistiche propedeutiche al corso di Religione, presentate dagli allievi all’inizio del corso sono risultate alquanto variabili. L’unica ora settimanale destinata alla disciplina, ha imposto una trattazione più orizzontale che verticale dei temi del corso relegando a semplici richiami i contenuti più direttamente teorici. L’insieme del gruppo classe, ha sentito la vita della comunità scolastica come un’opportunità di crescita umana, civile, esistenziale, culturale oltre che una irrinunciabile occasione di formazione. Il rapporto docente-discente è stato sereno e di rado arricchito dal contributo di esperienze e di proposte formulate anche dai singoli discenti. L’interscambio curriculare e didattico con l’insieme del gruppo-classe, durante il procedere dell’anno scolastico, non ha conosciuto ostacoli od interruzioni, anzi, è risultato ricco di stimoli culturali ed esperienziali. Nel corso di ogni fase del lavoro di classe si è tenuto sempre in debita considerazione l’importanza delle dinamiche relazionali e comportamentali, e tra i singoli allievi e tra essi ed il
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 66
docente, in modo che fossero sempre vissute in piena coscienza e conoscenza, in tutta la sua vasta gamma di sfumature, le implicazioni umane, esistenziali e sociali. Tutte le volte che c’è ne stata la possibilità, non si è mancato di mettere in evidenza come vada conseguita la propria peculiarità senza rinunciare alla solidarietà e come l’interesse individuale non vada conseguito a scapito delle attese e delle aspettative degli altri, intesi singolarmente e nella totalità del gruppo comunitario. Ogni discussione, curriculare e formativa, è stata impostata nell’attenzione alla realtà economica, sociale e culturale del momento contingente che attraversa il nostro tempo, riferito in maniera particolare al territorio capuano sullo sfondo di un contesto allargato al territorio provinciale e regionale. Quando da parte degli allievi è emersa l’esigenza di approfondire particolari tematiche legate direttamente al programma, e di rilevante attualità, ci si è appoggiati a pubblicazioni specialistiche di settore. Durante la trattazione di alcuni temi si è posta l’attenzione del rapporto esistente tra scienza e religione, politica, teologia e fatti di cronaca. Molto frequenti sono stati i richiami verticali con la storia e l’economia, per quanto riguarda le condizioni politiche e sociali ricorrenti.
LA SCANSIONE DELLA PROGRAMMAZIONE
Il livello di competenze è stato estratto dalle informazioni raccolte durante il dialogo informale di illustrazione dei temi del corso. Il contratto formativo e l’intesa sul metodo di lavoro è stato instaurato in maniera contestuale alla reciproca conoscenza e all’illustrazione del programma. Fin dall’inizio agli allievi è stata fatta valere la grande importanza che riveste il libro di testo quale strumento indispensabile di guida e di contenitore di informazioni. Le lezioni si sono tenute tutte con l’uso costante del libro di testo dal quale si sono desunte le indispensabili tabelle, grafici, e lettura dei testi biblici. Gli allievi sono stati messi di fronte alla necessita di prendere appunti durante le spiegazioni in maniera da avere un tracciato da utilizzare nella riflessione. Durante il corso si sono effettuate verifiche sia formative che sommative in maniera da ridurre a semplice scambio di opinione le irrinunciabili verifiche orali.
SPECIALIZZAZIONE: MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2014 / 2015 Pag. 67
FINALITA’
La religione è disciplina altamente educativa sia per l’aspetto formativo in essa insito, che aiuta a comprendere il mondo contemporaneo fortemente segnato e condizionato dalle conoscenze tecniche e tecnologiche, che per i numerosi risvolti interdisciplinari. Al di là dei contenuti immediati previsti dal programma, la disciplina persegue la finalità di educare ad un atteggiamento di rispetto e di fiducia nei riguardi del mondo animato ed inanimato che ci contiene e ci circonda. Conoscendo meglio la realtà della Natura e del Creato in genere , negli allievi cresce ulteriormente la consapevolezza che tale contenitore, per la vita e per la specie umana in particolare, nonostante la sua robustezza e la sua immensità, può essere turbato, squilibrato e talvolta stravolto da una attività umana meramente espropriativa. La Religione ben si presta a soddisfare le innate domande dell’Uomo sul prima, sull’ora e sul poi del genere umano che costituiscono il processo d’inizio di ogni speculazione moderna sul destino della nostra specie. La rappresentazione del mondo che ne scaturisce offre la migliore difesa ed un efficace antitodo ad un visione di tipo magico, superstiziosa e fatalista del mondo e della vita che sempre tenta l’animo umano desideroso di certezze durature ed appaganti, specie nei periodi storici di transizione caratterizzati da striscianti crisi sociali e da cicli economici irregolari e acuti e dalla decadenza del quadro generale di riferimento esistenziale. In questo senso si è curato molto anche la interdisciplinarietà con materie come la storia, la letteratura e le scienze. In ogni trattazione si è cercato, per quanto possibile, secondo le attuali conoscenze e secondo le competenze della stessa docente, di discernere tra informazioni assolutamente certe, informazioni ragionevolmente certe e informazioni ipotetiche, in maniera da instillare nell’allievo la consapevolezza che la religione è una disciplina in cammino e le convinzioni che da essa scaturiscono oggi possono senz’altro essere smontate e abbandonate in futuro, anzi, questo non è solo possibile ma addirittura auspicabile, in quanto i grandi progressi l’umanità li compie proprio quando crollano interi sistemi scientifico-filosofico.
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METODI E MEZZI
METODO
I metodi utilizzati durante il lavoro sono stati:
• Risposte personali o di gruppo a questionari • Dialogo e discussione • Lettura delle pubblicazioni specifiche • Esposizione orale dei lavori individuali e di gruppo • Rappresentazioni grafiche di diagrammi di flusso e di mappe
concettuali
MEZZI
I mezzi utilizzati durante il lavoro sono stati :
Libro di testo:
Riviste di settore
Quotidiani nazionali
Materiale didattico prodotto in classe sotto forma di appunti, mappe concettuali di ripasso, brevi saggi intermodulari di sintesi della disciplina.
INDICAZIONI METODOLOGICHE E STRUMENTALI
Gli argomenti del corso sono stati trattati in maniera articolata in modo da
instaurare negli allievi la capacità di collegare fra loro le diverse competenze e di
suscitare un continuo interesse e curiosità per la per l’ambiente che ci circonda.
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In tal guisa gli allievi hanno acquisito la consapevolezza che l’equilibrio del
sociale, per quanto complesso, può essere turbato dall’attività dell’uomo fino ad
essere sconvolto inesorabilmente se si recide il legame trascendentale che ci lega
ad esso.
Essendo tali competenze vaste e complesse, in un corso di studi dalle finalità
puramente formative i temi sono stati affrontati e evidenziandone le trame
concettuali di base.
In dettaglio le strategie didattiche utilizzate durante il corso sono state:
Uso di test e di piccoli saggi a contenuto specifico
Spazi per la ricerca con il lavoro di gruppo
Produzione di materiale che faciliti la comprensione all’interno del gruppo-classe
Lezioni frontali e lezioni corali di recupero e di approfondimento
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche sono risultate un momento come un altro dell’attività educativa. L’allievo le ha percepite come uno strumento di accertamento del grado di maturazione e di misura dell’efficacia dell’azione didattica. I momenti di dialogo sono stati numerosi e continui e tendenti ad accertare l’appropriazione dei contenuti insieme al grado di attenzione e di capacità. La valutazione ha tenuto conto del livello dei contenuti acquisiti, dell’impegno, l’interesse e la partecipazione al lavoro scolastico, la capacità di contestualizzazione , di elaborazione e di rielaborazione delle conoscenze impartite. Quando c’è ne stato bisogno, alla fine di ogni modulo sono state approntate unità didattiche di recupero dei temi fondamentali. Sempre, invece, alla fine di ogni modulo, si sono tenute una serie di esercitazioni ai fini dell’accertamento delle competenze e delle abilità operative raggiunte dal gruppo- classe.
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “ G.C.FALCO “ CAPUA
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 5 BM
DOCENTE : PROF. SILVANA DELLE SITE
ANNO SCOLASTICO : 2014 / 2015
CONTENUTI
MODULO N. 1 POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
Crescita e sviluppo motorio: ° razionale e progressiva ricerca del miglioramento della resistenza, della
velocità, dell’ elasticità articolare, delle grandi funzioni organiche, esercizi a carico naturale, esercizi di
opposizione e resistenza. ° esercitazioni ad andatura sostenuta e corse per durate e ritmi
progressivamente crescenti. ° esercitazioni a corpo libero svolti in esecuzione prolungata ad intensità
progressiva.
MODULO N. 2 RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE
Le espressioni del movimento: ° psicomotricità, linguaggio del corpo, spazio e comunicazione.
° Affinamento ed integrazione degli schemi motori di base acquisiti nei precedenti periodi scolastici
mediante esercizi intesi come mezzi di verifica del rapporto del corpo con l’ ambiente.
° Le capacità motorie condizionali e coordinative. Cenni storici sull’ educazione motoria .
MODULO N.3 CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA’ E DEL SENSO CIVICO
Esercitazioni intese a far conseguire la consapevolezza dei propri mezzi e a superare con gradualità le
difficoltà, organizzazioni di giochi di squadra che implicano il rispetto di regole predeterminate,
assunzioni di ruoli , applicazione di schemi di gare, affidamento a rotazione di compiti di giuria e di
arbitraggio.
MODULO N.4 CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
° PALLAVOLO: caratteristiche del gioco, capacità di base, fondamentali individuali e di squadra
° CALCIO A 5 : regolamento del gioco, fondamentali individuali e di squadra
MODULO N. 5 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Cenni di anatomia e fisiologia del corpo umano. Informazionali fondamentali sulla tutela della salute e
sulla prevenzione degli infortuni. Cenni di pronto soccorso e tecniche antinfortunistiche. Alimentazione
e stile di vita dello sportivo ( fabbisogno energetico, principi nutritivi, comportamento alimentare.
Doping, sostanze d’abuso e prevenzione.
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STRATEGIE DIDATTICHE E STRUMENTI DIDATTICI
Lezione frontale , fotocopie, ricerche mirate, dispense approfondite, strumenti multimediali.
ATTREZZI DELLA PALESTRA
Campo di calcio a 5, campo di pallavolo scoperto, palestra coperta per pallavolo.
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE
Lavori di gruppo , ripetizioni teoriche e pratiche.
TESTO ADOTTATO
“ IDEA MOVIMENTO “ Edizioni ALICE Ambretti / Mazzi Autori
GLI ALUNNI LA DOCENTE
PROF.SSA SILVANA DELLE SITE
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “ G. C.FALCO “ CAPUA
RELAZIONE FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 5 BM
DOCENTE: PROF : DELLE SITE SILVANA
ANNO SCOLASTICO : 2014 / 2015
L’ anno scolastico ha presentato un andamento regolare consentendo , pertanto, al gruppo classe una soddisfacente partecipazione alle attività didattiche. Nel fare il bilancio del lavoro svolto posso considerare che gli alunni ,presentandosi con un normale complesso di caratteristiche morfologiche, funzionali e psicomotorie, mi hanno consentito di sviluppare la programmazione iniziale e hanno raggiunto, comunque, un livello di preparazione teorico-pratico, in generale, discreto. FINALITA’:
Il programma ha seguito un indirizzo finalizzato ad impartire un’educazione motoria che proponesse il raggiungimento del completo sviluppo corporeo, utilizzando le individuali qualità fisiche e neuromuscolari attraverso il miglioramento delle funzioni cardiorespiratorie, il rafforzamento muscolare, il miglioramento della coordinazione generale e della mobilità articolare. Si è mirato, inoltre, all’acquisizione del valore della corporeità attraverso le varie esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile. Si è lavorato per il consolidamento di una cultura motoria e sportiva intesa come stile di vita e riconducibile alla capacità di realizzare attività finalizzate e successivamente di valutarne i risultati e di individuarne le connessioni pluridisciplinari. E’ avvenuto: un approfondimento operativo e teorico delle attività motorie e sportive che potessero favorire l’acquisizione di capacità trasferibili e riconducibili all’ambiente extrascolastico ( lavoro, tempo libero, salute ); un arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l’acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.
OBIETTIVI DIDATTICI
Le attività proposte hanno avuto come obiettivo il raggiungimento e l’acquisizione di: ° potenziamento fisiologico e rielaborazione degli schemi motori di base °consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico °conoscenza della pratica delle attività sportive °conoscenza delle norme fondamentali sulla tutela della salute e della prevenzione degli infortuni ° di pronto soccorso in ambito sportivo
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°conoscenza di anatomia e fisiologia °conoscenza dell’attività motoria nei tempi storici TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE PER LA VERIFICA
Test motori Trattazioni sintetiche proposte in gruppo ricerche verifiche orali e pratiche
CRITERI DI VALUTAZIONE
L’ acquisizione degli apprendimenti è stata misurata attraverso l’osservazione costante del comportamento motorio e comunicativo degli alunni. La valutazione è avvenuta in maniera proporzionata alle possibilità psicologiche e coordinative e all’interesse dimostrato dagli allievi evidenziato con la partecipazione alle varie attività proposte e ai riscontri prefissati. Ci si è basati, inoltre, sul progressivo eventuale miglioramento delle capacità motorie personali e sulle azioni comportamentali all’interno della classe e nell’ambiente scolastico in generale.
CONOSCENZE DISCIPLINARI IN POSSESSO DEGLI ALUNNI
Gli alunni, attraverso lo studio e la pratica delle attività motorie, si sono resi conto ed hanno
preso coscienza del valore formativo, educativo e culturale della disciplina.
Conoscono in maniera discreta gli argomenti di carattere teorico trattati durante l’anno.
Conoscono le caratteristiche tecnico didattico delle varie attività di squadra e le fondamentali
norme di primo soccorso.
Sono in grado di compiere attività di resistenza, forza e velocità. Coordinano azioni efficaci in
situazioni complesse. Sanno in maniera autonoma organizzare attività motorie, giochi di
squadra.
CAPACITA’ ACQUISITE DAGLI ALLIEVI
Utilizzano le qualità fisiche e neuromotorie in maniera adeguata al proprio vissuto, alle diverse esperienze praticate sia individualmente che in gruppo e riferite ai vari contenuti tecnici. Hanno rafforzato la capacità di gestire il senso dell’attenzione, delle regole, dell’impegno. Hanno capacità critica verso i linguaggi del corpo, sono capaci di considerare l’importanza che ne deriva a livello di comunicazione non verbale e di coscienza sociale. LA DOCENTE
PROF.SSA SILVANA DELLE SITE
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PROGRAMMA
LINGUA INGLESE – METODOLOGIA “CLIL”
CLASSE V BMM
DOCENTE CURRICULARE
PROF. PIETRO MONTUORI
DOCENTE LINGUA INGLESE
PROF.SSA CAPOTORTO IRA
ANNO SCOLASTICO 2014/15
Internal combustion alternative engines; functions; structure; use. Cylinders, motor head,
pplugs, crankshaft;
The fuel system.
Glossary making.
Nomenclature: engines classification;
Operation cycle;
The cooling system;
Principles of functioning.
Theoretic thermic cycle;
The four strokes;
Motor power;
The engine start system.
The flywheel: its definition; its main task; its shape.
Advantages and disadvantages.
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Gli studenti sono stati impegnati nella produzione di glossari e mappe concettuali in lingua.
Al termine del progetto hanno prodotto una presentazione in Power Point dei contenuti e delle
mappe studiate.
Capua, lì
Gli studenti
I docenti
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Istituto Tecnico Industriale Statale
“Giulio Cesare Falco”
RELAZIONE FINALE
Della Prof.ssa. Golino Teresa
Docente di Matematica
Nella classe Va BMM Ore settim. 3
ANNO SCOLASTICO 2014/15
1-Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici
seguiti e mete educative raggiunte.
Il programma è stato svolto in linea con le indicazioni stabilite nella riunione per materia.
Per il coordinamento interdisciplinare si sono approfonditi gli argomenti propedeutici e
fondamentali alla comprensione di temi comuni alle altre discipline. Gli allievi nel loro
processo di apprendimento sono stati seguiti con serietà ed impegno, creando un clima
socievole di dialogo e di collaborazione con tutti gli studenti. Si è cercato di interessarli
facendoli lavorare secondo il loro ritmo e le loro capacità, fornendo le condizioni migliori
affinché esercitassero le loro attitudini .
Gli argomenti sono stati trattati in modo semplice, chiaro ma rigoroso tenendo sempre conto
del processo di maturazione degli allievi. Essi sono stati coinvolti nella ricerca delle
definizioni, delle regole e dei procedimenti risolutivi in situazioni diverse da quelle già
affrontate.
Gli argomenti, ogni volta che è stato possibile,sono stati introdotti proponendo problemi
scaturiti da situazioni reali, al fine di stimolare lo studente e guidarlo nella ricerca della
soluzione del problema proposto rendendolo consapevole del perché si studia quell’ argomento.
Per tutte le U.D. sono stati svolti un congruo numero di esercizi con graduata difficoltà in
funzione della progressività dell’apprendimento.
2-Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e
giudizio sul rendimento di ciascuna classe.
La classe è formata da 14 alunni di cui uno diversamente abile e non frequentante . Dal punto di
vista comportamentale sono tranquilli e corretti.
L’ambiente socio-economico-culturale da cui provengono è modesto, pertanto solo pochi sono
stimolati dalle famiglie allo studio ed all’apprendimento.
La presenza alle lezioni è stata assidua per quasi tutti gli allievi,. Il profitto medio ottenuto è
più che sufficiente in quanto pochi si sono distinti per conoscenze di base, spirito di
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osservazione, capacità di analisi, impegno ed un metodo di studio organizzato ed efficace che
hanno impiegato con profitto nell’assimilazione dei contenuti, raggiungendo risultati più che
buoni. Alcuni pur avendone le capacità, hanno dimostrato disinteresse ed hanno avuto bisogno
di continue sollecitazioni da parte dell’insegnante per poter raggiungere risultati più che
sufficienti. Infine un gruppo che presentava gravi lacune di base e lentezza nella comprensione
degli argomenti, solo con difficoltà è riuscito a raggiungere gli obiettivi minimi prefissati.
Per la valutazione si è tenuto conto non solo del controllo formale delle abilità di calcolo o di
conoscenze mnemoniche rilevate dalle verifiche formative e sommative, ma del livello di
partenza ,delle capacità di ragionamento,dell’impegno,della frequenza ,dei progressi
effettuati,del metodo di lavoro,del raggiungimento di abilità minime.
3-Osservazioni sui rapporti con le famiglie. Attività parascolastiche e uso dei
sussidi didattici.
La partecipazione agli incontri con le famiglie, è stata frequente e non solo per gli incontri
prestabiliti, ma anche durante il corso dell’anno scolastico, grazie ad una buona
sensibilizzazione da parte dei docenti per una giusta interazione scuola-famiglia. L’uso dei
sussidi didattici ha permesso un buon svolgimento delle attività didattiche.
4-Osservazioni e proposte sulle attrezzature scolastiche e sui sussidi didattici. Non vi sono proposte da fare in quanto le aule sono attrezzate di LIM che fanno da supporto
anche alla didattica
5-Osservazioni sui programmi ed i libri di testo-Proposte relative. Il libro di testo va per scorrimento.
CAPUA, lì 10/05/2015
IL DOCENTE
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ALLEGATO 3
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