Date post: | 18-Feb-2019 |
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Nome ………………………….Cognome………………………………..
Istituto Tecnico Statale per Geometri
“GUARINO GUARINI” Via Salerno, 60 - 10152 TORINO - tel. 011/4363377
www.itgguarini.gov.it e-mail: mailto:[email protected] pec: [email protected]
ATTIVITÀ ESTIVE PER I NUOVI ISCRITTI ANNO SCOLASTICO 2016-2017
Cara alunna, caro alunno,
anche quest’anno ti proponiamo per il periodo estivo una piccola raccolta di esercizi che ti aiuteranno a ripercorrere e valorizzare le conoscenze e le competenze da te acquisite nel corso della scuola media.
Esegui personalmente e con impegno quanto ti viene richiesto, dopo aver ripassato, se necessario, le nozioni e le regole da applicare e soprattutto senza scoraggiarti davanti ad eventuali difficoltà.
Sappi inoltre che l’eserciziario sarà lo strumento con il quale tutte le classi prime avvieranno l’attività didattica del prossimo anno scolastico; pertanto ricorda di portarlo con te sin dal primo giorno di scuola.
La correzione dei materiali da te prodotti, e le riflessioni che ne deriveranno, saranno lo spunto per iniziare al meglio il tuo percorso scolastico nella scuola superiore.
Buon lavoro e a presto!
Cari genitori,
nell’intento di facilitare ai nostri nuovi alunni l’inserimento nell’Istituto, vi invitiamo a collaborare affinché eseguano con serietà ed impegno tutti i lavori proposti nelle prossime pagine che, come vedrete, sono state organizzate in due aree disciplinari: quella linguistica (italiano e inglese) e quella matematica.
A Voi spetta unicamente il compito di stimolare, mediante suggerimenti o altre indicazioni, la compilazione dell’eserciziario da parte dei Vostri figli, non già di sostituirvi a loro.
In attesa di conoscere voi e i ragazzi il primo giorno di scuola, auguriamo buone vacanze a tutti.
Il Dirigente Scolastico
(Ing. Giuseppe Inzerillo)
ITALIANO
GRAMMATICA Pag. 4
USIAMO IL DIZIONARIO Pag. 10
ANTOLOGIA Pag. 12
LEGGIAMO INSIEME
Pag. 19
GRAMMATICA
ESERCIZIO N°1 Nel testo seguente sottolinea in rosso il predicato di ciascuna proposizione (frase semplice),
e poi indica entro parentesi se si tratta di predicato verbale o nominale. Rintraccia poi il
soggetto e sottolinealo in blu (oppure, se è stato sottinteso, scrivilo nel medesimo spazio).
La comunicazione è la trasmissione di un messaggio da qualcuno, cioè l’emittente, a qualcun
altro, ovverosia il destinatario. (……………………).
Grazie ad essa si stabiliscono contatti (……………………), si inviano (……………………) o si ricevono
informazioni in un determinato contesto, cioè in una situazione particolare (……………………).
La comunicazione è un’esigenza naturale (……………………), caratteristica da tutti gli esseri viventi
(……………………) che fanno parte di una comunità (……………………).
Anche gli animali infatti hanno la necessità (……………………) di scambiare messaggi
(……………………) quando entrano in relazione sia con individui della propria specie sia con altri
di specie diverse (……………………).
La loro capacità comunicativa tuttavia è meno complessa di quella umana (……………………),
perché viene esercitata solo in vista di bisogni elementari e sotto l’impulso dell’istinto
(……………………).
Tra gli esseri umani invece la comunicazione è quasi sempre volontaria e consapevole
(……………………) ed è stata decisiva per la loro evoluzione (……………………).
Dalla preistoria ad oggi l’uomo ha inventato tipi di linguaggio diversi e strumenti via via più
sofisticati (……………………), grazie ai quali ha potuto superare i limiti del tempo e dello spazio
(……………………) e soddisfare qualsiasi necessità comunicativa (……………………).
Il termine linguaggio indica anzitutto la facoltà umana (……………………) di esprimersi a parole
(……………………), ma in senso più ampio indica un qualunque insieme di elementi visivi, sonori,
tattili, ecc. (……………………) che permetta la trasmissione di un messaggio (……………………).
Sono detti non verbali i linguaggi (……………………) che non si servono delle parole
(……………………) ma utilizzano immagini, gesti, segnali luminosi o sonori (……………………),
oppure si basano su segni (……………………) che presuppongono un contatto fisico, come
abbracci, carezze o schiaffi (……………………).
Tali linguaggi offrono vantaggi dal punto di vista pratico (……………………): si imparano facilmente
(……………………) e permettono una rapida trasmissione del messaggio (……………………). Alcuni
durano nel tempo (……………………), altri sono adatti alla comunicazione a distanza
(……………………), altri ancora rendono il messagio particolarmente espressivo (……………………).
Per queste loro caratteristiche, in determinate situazioni appaiono più efficaci del linguaggio
verbale (……………………), oppure, grazie alla loro immediatezza e semplicità, diventano un
sostegno e un arricchimento del linguaggio verbale (……………………). Tuttavia essi presentano
anche notevoli limiti (……………………): sono poveri (……………………) e non permettono
(……………………) di esprimere concetti astratti e messaggi complessi (……………………).
ESERCIZIO N°2 Riscrivi in ordine logico le frasi qui elencate disordinatamente, in modo da ottenere un testo di senso compiuto. Spiega qual è stato il tuo metodo di lavoro.
a) Evidentemente nessuno; oppure dobbiamo dire che i "veri" nomi del cane sono tutti quelli usati
nelle varie lingue.
b) Sono gli uomini che hanno dato e continuano a dare un nome ad esse.
c) Le cose di per sé non hanno alcun nome.
d) I NOMI E LE COSE
e) Eppure il cane in spagnolo si chiama perro, in francese chien, in inglese dog, in tedesco hund,
ecc.; quale sarebbe allora il vero nome del cane?
f) È tanto forte, infatti, l'abitudine di chiamare il cane con il nome di cane, che quell'animale
sembra debba chiamarsi proprio così.
g) Di solito non ci accorgiamo di questa verità perché siamo molto abituati a chiamare ogni cosa
con un certo nome.
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ESERCIZIO N°3 Sottolinea in rosso i verbi di modo finito (15) e in blu quelli di modo indefinito (10). Esegui
infine (per iscritto, nelle righe sottostanti) l’analisi grammaticale di tutti i verbi
sottolineati.
È la potenza della comunicazione non verbale che, in molti casi permette di dialogare con persone
di lingue e culture diverse. Ma attenzione a non commettere pericolose gaffe: lo stesso gesto può
cambiare significato da un paese all’altro ma anche da una zona all’altra della stessa nazione.
Qualche esempio? Muovere la testa avanti e indietro, in quasi tutti i paesi del mondo, vuol dire
"sì", tranne che in Grecia, Bulgaria, Turchia e Jugoslavia dove significa l’esatto contrario. E se vi
trovate in Russia evitate accuratamente di fare il segno di OK a chicchessia: si offenderebbe
perché da quelle parti è considerato un gesto ignobile. In Cina e in Giappone, se dovete indicare
qualcuno, utilizzate tutta la mano: puntare l’indice è un gesto poco educato. Lungo le strade della
Nigeria è bene non fare l’autostop utilizzando il gesto del pollice all’insù: nessuno vi offrirebbe un
passaggio, poiché quel segno corrisponde al nostro dito medio alzato.
a. Verbi di modo finito:
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b. Verbi di modo indefinito:
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ESERCIZIO N°4 Sottolinea i 24 nomi contenuti nel brano seguente, poi svolgi oralmente la loro analisi grammaticale.
I grandi classici per ragazzi sono stati letti, di recente, da occhi non umani: quelli dell'intelligenza
artificiale di Facebook. Lo scopo era quello di allenare la mente digitale a comprendere così bene
un testo scritto da farle indovinare parole che erano state appositamente rimosse dai ricercatori e
da consentirle di rispondere a semplici domande sulle relazioni tra personaggi e oggetti nominati
nelle storie. In una seconda fase si insegnerà al software di Facebook a prendere decisioni
basandosi sul contesto linguistico. Grazie a ciò il social network più famoso al mondo disporrà di
un assistente virtuale che saprà interagire con gli utenti.
ESERCIZIO N°5 Nel seguente brano individua e sottolinea una volta gli articoli determinativi e due volte gli
articoli indeterminativi.
Un giornalista intervista il vincitore di un’importante corsa ciclistica. “Lei ama molto la bicicletta?”
gli domanda. “Al contrario: è uno sport che odio! – risponde l’intervistato. – Perciò cerco di finire le
gare il più presto possibile”.
ESERCIZIO N°6 Il seguente brano contiene 11 aggettivi: dopo averli sottolineati, analizzali oralmente.
Nel dicembre del 1979 Steve Jobs, il fondatore della Apple, visse un'esperienza molto importante:
visitò un centro ricerche dell’azienda informatica Xerox, nel quale stavano studiando un sistema
che avrebbe permesso di comandare i computer attraverso semplici menu a icone. Sviluppando
questa idea Jobs e il suo team riuscirono nell’impresa di trasformare il computer in un
elettrodomestico alla portata anche degli utenti meno esperti. La metamorfosi si completò alcuni
anni dopo con il lancio del Macintosh, il primo computer controllabile sia con la tastiera, sia con
un nuovo e curioso apparecchio che fu denominato mouse.
ESERCIZIO N°7 Il seguente brano contiene 11 pronomi: dopo averli sottolineati, analizzali oralmente.
Un gabbiano, dopo aver ingoiato un pesce che gli aveva lacerato il gozzo, giaceva morto sulla
spiaggia. Lo vide il pesce rondine che commentò: “Ti sta bene: eri nato uccello e hai voluto
pescarti il cibo in mare”. Chi abbandona la propria attività per occuparsi di ciò che non è fatto per
lui finisce male.
ESERCIZIO N°8 Scrivi entro parentesi se la voce verbale utilizzata è transitiva o intransitiva.
1) Non ammetterò (…….….) alcuna interferenza da parte sua.
2) Il ricavato delle offerte sarà devoluto (….…….) ai missionari comboniani in Brasile.
3) Il sole scotta (….…….) soprattutto le pelli chiare.
4) Quando cesserà (….…….) questo rumore?
5) Le fiamme hanno devastato (….…….) tre ettari di macchia mediterranea.
6) La raccolta delle olive si fa (…….….) in autunno.
7) Matteo, consegna (….…….) questa busta al professor Rossi.
8) Al Pronto Soccorso si dà (…….….) la precedenza ai casi urgenti.
9) Nel salone delle feste tutti sbadigliavano (….…….) per la noia.
ESERCIZIO N°9 Stabilisci se le voci verbali sono attive o passive; poi volgi le frasi dalla forma attiva alla
passiva o viceversa. Quando la trasformazione non è possibile, spiega perché.
1) I miei genitori sono stati ospitati dagli zii.
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2) I miei genitori sono ospiti dei miei zii.
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3) I miei genitori andarono dai miei zii.
…………………………………………………………………………………………………………
4) I miei genitori ospiteranno i miei zii.
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5) Il temporale aveva rinfrescato l’aria.
…………………………………………………………………………………………………………
6) Che cosa ti ha infastidito?
………………………………….……………………………………………………………………… 7) Oggi Paola mi ha finalmente baciato.
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8) Quell’idea non ci aveva proprio sfiorati.
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9) Nel Nord Europa la bicicletta è utilizzata dalla maggior parte della popolazione.
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ESERCIZIO N°10 Completa le frasi seguenti coniugando il verbo alla forma adatta:
1) I ragazzi speravano che io (offrire) ........................ loro un passaggio in auto.
2) Sebbene (essere) ........................ ricco, vive come un barbone.
3) Tutti sanno che le vitamine (fare) ........................ bene alla salute.
4) Desideravamo davvero che voi (venire) ........................ a trovarci al mare.
5) Vorrei tanto che voi mi (portare) ........................ in viaggio con te.
6) Rientrate in casa prima che (piovere) ............................!
7) Non siamo sicuri che tu (capire) ........................ le nostre intenzioni.
8) Se (alzarsi) ........................ per tempo, Luca non avrebbe perso l'autobus.
9) Non mi sembra che Francesca (essere) ........................ molto convincente ieri sera.
10) Se lo (sapere) ........................, te l’avrei detto subito.
ESERCIZIO N°11
Nelle seguenti frasi inserisci il pronome personale corretto, scegliendolo tra i due indicati.
1. Anna e Luca sono arrivati ieri dal mare: li/gli ho incontrati poco fa in stazione.
2. Quando ho rivisto Mario, gli/li ho raccontato tutto.
3. Su quelle rocce ci sono due caprioli: gli/li vedi?
4. Mara si lamentava perché Giorgio non gli/le aveva ancora restituito il suo nuovo CD.
5. Tommaso non ha molta stima di lui/sé.
6. Mio padre stima molto tuo fratello: ha infatti un alto concetto di lui/sé.
7. Quei ragazzi sono talmente antipatici che non gli/li voglio più vedere.
8. Ho promesso a Gianluca che li/gli avrei scritto al più presto.
9. Sara mi ha appena detto che gli/le è stato offerto un buon impiego.
10. Non trovo più i miei occhiali da sole. Qualcuno gli/li ha visti?
ESERCIZIO N°12
Nelle seguenti frasi inserisci il pronome relativo opportuno.
1. Riccardo è un medico parlano tutti bene.
2. Perché non hai risposto all’e-mail ti ho inviato ieri?
3. Lo spettacolo ho assistito ieri era proprio scadente.
4. Hai dato fiducia a persone non la meritavano.
5. La persona è indirizzato questo pacco non abita più qui.
6. Ti regalerò una lampada illuminare più razionalmente la tua stanza.
7. Ripercorri lentamente il sentiero hai smarrito le chiavi.
8. Molti ritengono che quel film sia migliore del libro è stato tratto.
9. Non ho ancora letto quell’articolo tanto si discute in questi giorni.
10. Laura e Anna sono le amiche sono più affezionata.
11. La migliore amica è quella non ci si separerà mai.
12. Otranto è la località trascorrerò le prossime vacanze.
ESERCIZIO N°13
Cancella la congiunzione non adatta al contesto.
1) Luisa non è ricca, tuttavia/infatti è sempre molto generosa con tutti.
2) Mentre/poiché è molto timida, Laura arrossisce facilmente.
3) Piove a dirotto inoltre/pertanto resteremo a casa.
4) Sono entrato in punta di piedi, affinché/poiché il mio fratellino non si svegliasse.
5) Antonio è malato, perciò/altrimenti sarebbe qui con noi.
6) Antonio è malato, perciò/altrimenti non è qui con noi.
7) Il tetto della legnaia è crollato, altrimenti/benché lo avessimo riparato da poco.
8) Risparmiamo qualcosa altrimenti/pertanto resteremo senza quattrini.
9) Tutte le piste saranno regolarmente aperte anche se/siccome ha nevicato poco.
10) Non è il caso di farne un dramma, quindi/oppure cerchiamo di mantenere la calma.
11) Tornarono a casa in taxi invece/infatti avevano perso l’ultimo autobus.
12) Andrea è un eccellente tennista purché/benché si alleni poco.
ESERCIZIO N°14
Inserisci nel testo le parole mancanti, utilizzando una parte di quelle riportate nel riquadro.
Avete un'età compresa tra i tredici e i diciassette anni? Bene, …………. siete adolescenti.
A prima vista l'adolescenza è il passaggio dall'infanzia all'età adulta ed è ……….. un'età di mezzo.
Nell'ambito familiare, ………….. si rivela molto difficile, …………………. i genitori, che ci vedono da
quando siamo nati, fanno fatica a comprendere …………………………………. in quest'età, tutto
cambia.
E' ………………………..molto difficile continuare ad avere intorno gli stessi soggetti, le stesse
persone, gli stessi amici ……………………………..si cambia nel fisico e nei sentimenti. Questa
transizione dall'infanzia all'età adulta può essere definita una "mutazione". E' importante
……………………………il passaggio dalla vita fetale nel grembo materno a quella dei lattante. La
nascita è un momento …………………………. l'essere umano è estremamente fragile, e
…………………….. nel corso dell'adolescenza in certe occasioni vi sentiate molto
forti, in voi sono presenti aspetti di fragilità. (F. Dolto, I problemi degli adolescenti)
nonostante, quando, cosicché, però, quindi, che, anche, perché, allora, quando, come, in cui
USIAMO IL DIZIONARIO ESERCIZIO N°1 Leggi la seguente voce di dizionario:
edile [e-dì-le] (non corretto èdile) [der. del lat. aedes «edificio»].
I. agg. Che riguarda l’attività edilizia: costruttore e.; perito e.; assistente e. (il capomastro); imprese e.; forniture e.; macchine e., tutte quelle adoperate nell’industria edilizia; cantiere e.; ingegneria civile e., sottosezione del corso di laurea in ingegneria. II. s. m. 1. (anche s.f.) Chi opera nel
settore edilizio (usato spec. al plur.): gli e. richiedevano il riconoscimento della loro organizzazione e un aumento di salario (Gramsci). 2. T. stor. magistrato dell'antica Roma che aveva cura degli
edifici, delle strade, dei ponti, dei mercati, dei prezzi. sec. XIII
Quali delle seguenti informazioni si ricavano?
SÌ NO
Il termine è utilizzato dal XIII sec.
Può essere sia un nome sia un sostantivo
Assume un significato particolare nel linguaggio storico
È divisibile in tre sillabe
Ammette più sinonimi
Non deriva dal latino
Va pronunciato in un determinato modo
ESERCIZIO N°2 Controlla nel dizionario l’esatta grafia (ortografia) delle seguenti parole, tutte singolari, e correggile se necessario.
Profiquo ________________ Coscenza
Raggione ________________ Celeste
Sopratutto ________________ Coscenzioso
Acquila ________________ Superfice
Accellerare ________________ Ingeniere
Razziale ________________ Proffessore
Azzione ________________ Spece
Soqquadro ________________ Conoscienza
ESERCIZIO N°3 Controlla nel dizionario i seguenti plurali e, se necessario, correggili.
frange (corretto)
ciliege ___________
speci ___________
spiagge ___________
cataloghi ___________
roccie ___________
farmacie ___________
sindachi ___________
striscie ___________
valichi ___________
provincie ___________
compagnìe ___________
ESERCIZIO N°4 Con l’aiuto del dizionario, che – come probabilmente già sai – riporta la coniugazione dei verbi
irregolari, scrivi la voce del passato remoto che ti viene richiesta.
DARE (1° pers. pl.) _________________ VEDERE (3° p. pl.) _________________
TRARRE (3° p. pl.) _________________ METTERE (3° p. pl.) _________________
VENIRE (3° p. pl.) _________________ OFFRIRE ((1° p. sing.) ________________
CONDURRE (3° p .sing.) _______________ TACERE (3° p. sing.) _________________
STARE (2° p. pl.) _________________ VOLERE (3° p. pl.) _________________
SAPERE (3° p. pl.) _________________ FARE (3° p. pl.) _________________
ESERCIZIO N°5 Scrivi ora la voce del congiuntivo che ti viene richiesta.
ANDARE (pres., 3° p. pl.) _________________ DARE (pres., 2° p. sing.) _________________
FARE (imperf., 2° p. sing.)_________________ VOLERE (pres., 3° p. pl.) _________________
DARE (imperf., 2° p. pl.) _________________ DIRE (pres., 2° p. pl.) _________________
VENIRE (pres., 2° p. pl.) _________________ METTERE (pres., 2° p. pl.) _______________
PORRE (pres., 1° p. pl.) _________________ DOVERE (pres. 1° p. sing.) _____________
ESERCIZIO N°6 Scrivi ora la forma corretta del condizionale presente che ti viene richiesta.
ANDARE (1° p. pl.) _________________ DARE (2° p. sing.) _________________
FARE (2° p. pl.) _________________ VOLERE (3° p. pl.) _________________
DIRE (1° p. pl.) _________________ DIRE (2° p. sing.) _________________
VENIRE (2° p. sing.) _________________ METTERE (1° p. pl.) _________________
PORRE (3° p. sing.) _________________ DOVERE (2° p. sing.) ________________
ANTOLOGIA
Ti proponiamo ora una piccola serie di testi che ti aiuteranno a riflettere su
alcuni aspetti del presente. Leggili con attenzione ed esegui le attività
indicate.
T 1 – DIDITÌ, O IL DROGATO DA TELEFONINO
Iniziamo con un divertente brano (tratto dalla raccolta Bar Sport Duemila, pubblicata nel 1997) in cui lo
scrittore Stefano Benni rappresenta con pungente ironia l'attrazione formidabile esercitata su molte
persone dal cellulare, uno strumento che in quegli anni stava attuando una piccola rivoluzione nella
comunicazione umana. Benché il racconto abbia quasi vent'anni, alcuni dei comportamenti delineati e
ridicolizzati dall'autore sanno ancora strapparci un sorriso e ammonirci sulla necessità di non farci
dominare dalla tecnologia.
Creatura recentemente apparsa ma ormai tristemente nota. Il suo dramma non è il cellulare, ma la
dipendenza, cioè il non saper rinunciare al telefonino nei luoghi più improbabili e nelle situazioni
più scomode. Per questa ragione è detto DDT, ovvero Drogato Da Telefonino.
Ad esempio, il DDT è appena entrato nel bar e il cellulare trilla mentre sta bevendo un cappuccino. Il
DDT continua a bere con la destra e risponde con la sinistra, oppure intinge il cellulare nella tazza e
si attacca una brioche all'orecchio. Va alla toilette telefonando, e dentro si odono rumori molesti,
sciabordio e schianti dovuti alla difficoltà di compiere certe operazioni con una mano sola. Spesso
quando esce ha il cellulare grondante e strane macchie sui pantaloni. Inoltre ogni anno circa
duemila telefonini spariscono in turche o gorghi porcellanati. [...]
Il DDT risponde in qualsiasi situazione, posizione, e occasione. La sua prerogativa è infatti «l'effetto
Colt»: non può sentire un trillo senza estrarre di tasca l'arma, vive sempre all'erta come un pistolero,
risponde velocissimo non solo al trillo del suo cellulare, ma anche a quello del vicino, al trillo della
cassa, ai trilli dei telefonini in televisione e, in campagna, anche al canto dei grilli.
Una delle situazioni in cui la nevrosi del DDT esplode in tutta la sua violenza si viene a creare
quando è a una tavolata di ristorante e ha lasciato il cellulare nel cappotto. Udendo il trillo fatidico,
che riconosce tra gli altri come il vagito del primogenito, balza sul tavolo, calpesta antipasti, rovescia
sedie, ribalta tavoli e parte come una belva verso l'attaccapanni. Qua butta in aria pellicce e cappotti
altrui, a volte per far prima li squarcia con un coltello, infila la mano nella fodera, sbaglia tasca,
bestemmia e raggiunge il cellulare non appena questo ha smesso di trillare. A questo punto lo porta
con sé sul tavolo, parcheggiandolo vicino al piatto. Dopodiché lo osserverà con odio tutta la sera,
perché il cellulare resterà silenzioso; e suonerà solo una volta rimesso nel cappotto. [...]
Che tipo di importante conversazione impegna il cellularista DDT? Quasi sempre è difficile stabilirne
la logica e soprattutto la necessità.
Ne facciamo qui alcuni esempi, riportando solo le frasi del cellularista, e lasciando alla vostra
fantasia la parte dell'interlocutore.
Conversazione sibillina (a bassa voce)
Pronto sei tu, sono io...
Guarda per quella cosa ho parlato con quello ma niente...
Senti, parla con lui per sapere se può fare almeno l'altra cosa.
No io non posso dirtelo adesso così ma secondo me per quell' altra cosa bisogna che chiami tu.
Allora io chiamo lui e gli dico che poi tu lo chiami per quella cosa.
Ciao va bene ma non parlarne con chi sai tu che poi mi chiama e succede quello che sai.
Conversazione strategica
Nerio, sono Augusto, se senti questo messaggio nella segreteria del cellulare lascia un messaggio
nella segreteria di casa mia, perché adesso vado a fare la sauna e lì il cellulare non funziona; però
quando esco ti chiamo e se trovo il tuo cellulare spento ti lascio un messaggio a casa per dirti se
prendo il treno dove mi puoi chiamare dalle otto e trenta alle nove perché dopo cominciano le
gallerie; ma posso anche chiamare io la tua segreteria telefonica dicendoti dove sarò in albergo,
oppure se mi si scarica il cellulare chiamami tu in segreteria a casa che cerco di fare un
trasferimento di chiamata, e se non ci riesco ti lascio in segreteria un numero dove puoi lasciarmi un
messaggio dove dici a che ora hai il cellulare acceso così ti chiamo.
Conversazione - truffa
(fatta da un uomo con una bionda vistosissima al fianco)
Gina, sei tu?
Ciao, cara, senti non rientro stasera, sono ancora a Milano, la riunione è stata più lunga del previsto.
Che tempo fa a Milano? (imbarazzo) Beh, che tempo vuoi che faccia a Milano...
I rumori? Ah sì, sono nello studio dell'avvocato Gambetta, siamo in una pausa. Te lo saluto sì.
Avvocato, (rivolto al barista stupito) mia moglie la saluta.
Va bene, amore, ci vediamo domattina, ma tu dove sei, in casa?
Certo amore che sono a Milano ma insomma ti fidi o no?
Un bacio cara, scusa cos'è questa musica di sottofondo?
Lo stereo della camera da letto?
Scusa, cara, ma noi non abbiamo lo stereo nella camera da letto.
Come, l'hai comprato stamattina? Guarda, cara, non fare la furba che in dieci minuti ... in un'ora
d'aereo piombo lì. Va bene, va bene, mi fido, se non ci si fida allora è inutile.
Certo che sono a Milano, fidati.
Scusa, che marca è lo stereo che avresti comprato?
LABORATORIO
Spiega con parole tue il significato dei seguenti termini.
Intinge ............................................................................................................................. ............
Sciabordio ....................................................................................................................................
Schianti ............................................................................................................................. ..........
Grondante ....................................................................................................................................
Gorghi ..........................................................................................................................................
Prerogativa ..................................................................................................................................
Nevrosi ............................................................................................................................. ............
Interlocutore ...............................................................................................................................
1. Chiarisci il significato del titolo di questo testo.
……………………………………………………………………………………………………………………………
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…………………………………………………………………………………………...............................………
………………………………………………………………………………….........................................
2. Spiega in che cosa consiste «l'effetto Colt» esercitato dal cellulare su chi lo possiede.
…………………………………………………………………………………………………………......................
…………………………………………………………………………………………………………......................
…………………………………………………………………………………………………………......................
3. Rileggi la Conversazione - truffa che conclude il testo e poi scrivi le battute del dialogo
telefonico pronunciate dalla moglie ma sottintese dall'autore.
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T 2 – GLI STEREOTIPI
Passiamo ora ad un brano tratto dal saggio Le storie del mondo (Milano, Bruno Mondadori, 1999), in cui l’autore, Antonio Brusa, delinea i vantaggi e i limiti di questo particolare sistema per spiegare la realtà.
Gli stereotipi sono delle immagini che ci costruiamo per semplificare la realtà: li utilizziamo
tutte le volte che ci troviamo di fronte a qualche fatto nuovo o che ci è estraneo, e per questo ci sono
necessari. Soprattutto, attraverso di essi ci facciamo un'idea degli «altri», di chi non appartiene alla
cerchia dei nostri conoscenti. A volte è stata la nostra società a produrli, a volte sono stati creati in
passato e ci sono arrivati per tradizione.
Ma gli stereotipi non sono soltanto delle immagini. Spesso sono accompagnati da giudizi (e
quindi da pregiudizi) e da suggerimenti sul modo di comportarci. Sono, insomma, dei «modelli di
comportamento» che ci suggeriscono immediatamente che cosa dobbiamo fare, facilitandoci così il
contatto con gli altri. Per questo motivo sono molto convenienti: ci risparmiano fatica e ci
rassicurano che ci stiamo comportando nel modo giusto. Tuttavia, gli stereotipi hanno degli
inconvenienti. Il primo è che sono dei giudizi collettivi, non badano, cioè, alle differenze fra gli
individui. Il secondo è che tendono ad essere rigidi. Non cambiano mai: e questo è un grave difetto in
un mondo che ha la caratteristica di cambiare velocemente e senza sosta.
Per valutare questi aspetti negativi, proviamo a pensare al nostro atteggiamento quando
siamo noi stessi a essere oggetto di uno stereotipo. Ci ribelliamo quando ci sentiamo vittime di un
pregiudizio («Tu sei giovane e perciò...»; «Tu sei italiano e perciò...») e vogliamo, al contrario, essere
giudicati per quello che siamo, per le nostre caratteristiche personali. E protestiamo anche quando ci
fanno notare che stiamo adoperando degli stereotipi nel giudicare una certa situazione. Utili ma
imbarazzanti: ecco come potremmo definire questi antichi modi per conoscere e rapportarci agli altri.
[...].
Gli stereotipi più antichi si trovano scritti nelle tavolette di Sumer1, una società di agricoltori
che già cinquemila anni fa utilizzava la scrittura. Questi stereotipi riguardano i nomadi, popoli di
pastori che abitavano sulle colline e nelle pianure steppose attorno al paese di Sumer. In queste
tavolette, i nomadi erano chiamati «genti che non conoscono case, non conoscono metalli, hanno
intelligenza di cane, non hanno templi e si uniscono fra di loro come se fossero animali».
Non possiamo conoscere gli stereotipi con i quali i nomadi, a loro volta, indicavano i contadini
sumeri. E questo perché i pastori non sapevano scrivere e - di conseguenza - non ci hanno lasciato il
ricordo dei loro sentimenti e dei loro punti di vista. Tuttavia, possiamo immaginare che i loro pensieri
fossero simili a quelli di altri popoli pastori che conosciamo meglio perché vissuti in età moderna.
Questi nomadi non hanno una buona immagine dei popoli sedentari. Anzi, li considerano «imbelli,
poco amanti delle armi e della libertà, corrotti, amanti della vita comoda, servi della terra».
La divisione fra nomadi e sedentari è antichissima: risale a diecimila anni fa, quando, con la
scoperta dell'agricoltura, iniziò il Neolitico. L'umanità si divise allora in pastori, che si spostavano sul
territorio alla ricerca di pascoli e di acqua per le greggi, e in agricoltori, che coltivavano la terra e la
difendevano dagli intrusi. I primi stereotipi ci mostrano che i due gruppi umani, molto diversi tra
loro, si assomigliavano in questo: ciascuno si considerava migliore e disprezzava il modo di vivere
dell'altro.
LABORATORIO
Spiega con parole tue il significato dei seguenti termini.
Saggio ...........................................................................................................................................
Pregiudizi ……………………………………………………………………………………………………..............
Nomadi ………………………………………………………………………………………………………...............
Sedentari ……………………………………………………………………………………………………...............
Steppose …………………………….……………………………………………………………………..................
Imbelli ………………………………………………………………………………………………………................
Corrotti ………………………………………………………………………………………………………..............
Neolitico …………………………….………………………………………………………………………...............
1. Che cosa sono gli stereotipi?
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1 Regione della Mesopotamia meridionale dove sorse la più antica civiltà umana, che tu imparerai a conoscere
all’inizio del prossimo anno scolastico.
2. Quando ce ne serviamo?
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3. Quali sono i loro vantaggi?
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4. Quali sono i loro aspetti negativi?
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5. A quale periodo storico risalgono i primi stereotipi, di cui si abbia testimonianza scritta?
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6. A chi si riferivano gli stereotipi dei contadini sumeri?
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7. Anche i contadini sumeri erano vittime a loro volta di stereotipi. Quali? Chi li aveva
prodotti?
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8. Come possiamo conoscere quegli stereotipi in assenza di fonti scritte?
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9. Che cosa ci mostrano quei primi stereotipi?
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10. Perché usare stereotipi oggi è un errore più grave che in passato?
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T 3 – SE IL MONDO RINUNCIA ALL'ARTE DI RICORDARE Ti viene infine sottoposto un problema solo apparentemente marginale, che in realtà potrebbe avere
forti ripercussioni sul nostro futuro. A parlarne è Federico Rampini, un noto corrispondente del
quotidiano “la Repubblica", ma sappi che dal 9 al 12 giugno scorso nel comune di Mirandola (in
provincia di Modena) su questo tema è stato organizzato un evento importante, il "Memoria Festival".
Un terzo degli Inglesi sotto i trent’anni non sa dire qual è il proprio telefono di casa senza
consultare l'agendina del cellulare. Ormai solo un'infima minoranza di americani sa più di cinque
numeri telefonici a memoria. Che bisogno c'è? Oggi per questa funzione esistono i computer, i motori
di ricerca, le agendine digitali dei telefonini, gli iPad. Due terzi degli studenti americani non sanno la
data della Guerra Civile che diede forma agli Stati Uniti attuali, un quinto di loro non ha la più
pallida idea di chi fossero i nemici nella seconda guerra mondiale.
Non è la crassa ignoranza del tipo tradizionale, questa è una sorta di perversa efficienza:
perché faticare a memorizzare date, nomi, quando basta interrogare Wikipedia o Google per tirar
fuori quel che serve in poche frazioni di secondo? Perché sforzarsi di ricordare l'itinerario descritto su
una mappa stradale se c'è il Gps che ti esonera dalla ginnastica mentale? Perfino la tabellina del
sette diventa superflua, col calcolatore elettronico a portata di polpastrelli su qualsiasi cellulare.
Ma non sappiamo quali conseguenze può avere questa perdita collettiva della memoria. Per
millenni l'umanità è vissuta affidando tutto ciò che aveva di più prezioso alla banca-dati del proprio
cervello: nelle caverne non avevamo altro modo per tramandare di generazione in generazione la
tecnica del fuoco o degli utensili; l'Iliade e l'Odissea non sarebbero giunte fino a noi senza la
tradizione orale. Cosa succederà quando avremo consegnato definitivamente questa facoltà ai nostri
gadget cellulari?
Come sanno i campioni di scacchi, la memoria non è molto diversa da un muscolo, che va
tenuto in allenamento costante per dare un buon rendimento. Avendo perso ogni incentivo a usare
questo muscolo, noi ci stiamo sottoponendo all'equivalente di un contro-allenamento olimpico: come
atleti che vengono obbligati all'immobilità su un divano, a fumar sigarette, scolarsi dieci lattine di
birra al giorno, stando incollati davanti a un televisore. Ci sottoponiamo alla distruzione sistematica
di una capacità mentale essenziale. Stiamo consegnando il "muscolo" ai circuiti elettronici integrati,
senza preoccuparci delle conseguenze che questo potrebbe provocare a ciascuno di noi.
Curiosamente, in un'era di ossessione per la forma fisica, con il boom delle palestre, la moda
mondiale del jogging o dello yoga, l'atrofizzazione del muscolo cerebrale è l'unica che sembra lasciarci
del tutto indifferenti. Eppure dovrebbe essere chiaro a chiunque che la memoria umana è superiore a
tutti i surrogati elettronici. Certo siamo tutti soggetti a "buchi di memoria", a volte vere e proprie
amnesìe, però solo il cervello umano è capace di selezionare le informazioni utili nell’enorme massa
dei dati che vengono messi a disposizione da Google. E per forza: per la maggior parte della storia
umana, la memoria è stata l'unica protezione per le conoscenze, quindi l'abbiamo esercitata bene.
Nonostante ciò i cultori della memoria oggi sembrano gli adepti di sette esoteriche. Ma non
nei paesi asiatici, dove i ragazzi continuano a studiare a memoria, ottenendo risultati di gran lunga
più brillanti di quelli dei loro colleghi occidentali. (adattato da la Repubblica, 7 marzo 2011)
LABORATORIO Spiega il significato delle seguenti espressioni.
Arte ..............................................................................................................................................
Infima minoranza …………………………………………………..………………………...............................
Crassa ignoranza …………………………………...…………………..………………………………................
Tradizione orale …….……………………………………………………..…….………………………...............
Boom ............................................................................................................................................
Atrofizzazione ..............................................................................................................................
Surrogati ......................................................................................................................................
Amnesie .......................................................................................................................................
Adepti ………………………………………………………………………………………………………….............
Sette esoteriche …………………………………………………………………………………………................
1. Perché ai giorni nostri l’uso della memoria non sembra interessare alla maggior parte delle
persone?
………………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………….............................2.
Condividi questo atteggiamento e i comportamenti che ne derivano?
………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………….
3. Tutto questo ci rende migliori o peggiori delle generazioni passate? Perché?
……………………………………………………………………………………………………………..….
…………………………………………………………………………………………………………….…….
4. Perché la memoria è paragonata dall’autore ad un muscolo?
…………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………….
5. Questo declino dell’abitudine a memorizzare riguarda gli abitanti di tutto il pianeta?
…………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………….
6. E tu che rapporto hai con la memoria? Che cosa ricordi più facilmente e che cosa meno?
Sai spiegarne il motivo?
…………………………………………………………………………….…………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………….……
………………………..……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………….……………
LEGGIAMO INSIEME
In ultimo, ti proponiamo la lettura di Marcovaldo
ovvero Le stagioni in città, una raccolta di racconti
pubblicata nel 1963 da Italo Calvino. Leggili con
attenzione (e anche con un po’ di piacere?), poi completa scrupolosamente la scheda che segue,
tenendo conto che tutti i racconti sono legati da un filo comune: la ricerca, da parte del protagonista,
di un piccolo indizio o di un evento atmosferico attraverso cui cogliere l'alternanza delle stagioni o
stabilire un esile rapporto con la natura nell'ambiente artificiale della città. All’inizio del prossimo
anno scolastico lavorerai sul testo con l’insegnante e i tuoi nuovi compagni.
TRAMA
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TEMPO
1. Quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dura?
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2. I fatti sono narrati in ordine cronologico oppure con l’aiuto di qualche flash-back
(retrospezione)? In caso affermativo, fa’ almeno un esempio.
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SPAZIO
Dov’è ambientata la vicenda? Elenca e descrivi brevemente i luoghi (interni e/o esterni) che
ritieni più significativi.
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PERSONAGGI
Chi è il protagonista e quali sono le sue caratteristiche principali?
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Quali altri personaggi ti sembrano importanti? Quali sono le loro caratteristiche più
significative?
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TEMI
Quali argomenti e problemi di carattere generale sono affrontati dalla narrazione? Li senti
vicini ai tuoi interessi e/o alle tue esperienze? Perché?
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GIUDIZIO FINALE
Che cosa hai apprezzato e perché? Quali difficoltà hai incontrato durante la lettura? C'è
qualche frase che giudichi particolarmente significativa? Copiala ed esponi le ragioni del tuo
interesse.
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MATEMATICA
“La matematica è l’arte di dare lo stesso nome a cose
diverse”.
Henri Poincaré
Indice
• Unità 1: i numeri naturali
• Unità 2: i numeri interi relativi
• Unità 3: i numeri razionali
-273,15
-90 -90
Unità 1: L’INSIEME DEI NUMERI NATURALI
Calcolare il valore delle seguenti espressioni
1. {[15+(3·2-4)-(8-3)·2]·3-(3·8-15)·2}·(12-6·2)
[ 0]
2. 5+7· {[6·(8+3-2·5)·4-27:3
]:5-(6+2·4-4):5}-3
[ 9]
3. 3+(0:2+3·4):4+3·(21:3-2·3)-3 [ 6 ]
4. [(5·3-12:4):3-(12-5·2)]:(7-5)+20:10:2+4 [ 7 ]
5. {10 –(3·7-42:6):2-[ 18-(4·2+7)]}·[25-(6:2·5)]
[ 0 ]
6. [ 5+(3·9-4·6)+10]- {2+[
3+(15·7-12·8)-4·3]+5}
[11]
Risolvere le seguenti espressioni
7. {5·[(2+3· 5
2):7-10]
5+(7·2
3-2
5):3-3
5:9
2}3:10
2-3
7:3
5 [ 1 ]
8. {244:8
4-50:[2
4:(2
3-6)+2]}: {[20
8 : (2·10)
6-2
2·5
2]:10
2+1}+2 [21]
9. {2·30·2-2·[14-2·(2·7-36:4)]-40:10}:[18-2·(54:9+3)] [IMPOSSIBILE]
10. [13-21:(6+63:9-2·5)-6]:[48:2-5·(17-2·8)-19] [INDETERMINATA]
Rispondere alle seguenti domande, giustificando le risposte
o Un numero primo è un numero intero che non ha divisori?
o Il prodotto tra due numeri primi è ancora un numero primo?
o Tutti i numeri pari sono divisibili per due?
o Tutti i numeri dispari sono divisibili per 3?
o Tutti i numeri primi sono dispari?
o Tutti i numeri dispari sono primi?
Prova strutturata sui numeri naturali Scegliere la risposta corretta:
1) Il simbolo N indica l’insieme:
A. {1,3,…}
B. {0,1,2,…,8,9,10}
C. {1,2,3,4,...,9,10}
D. {0,1,2,3,…}
9) I divisori di 12 sono: A. 1,2,3
B. 2,3,4,6,12
C. 1,2,3,4,6,12
D. 1,2,3,4,6
2) La divisione 11:0 è:
A. Sempre possibile
B. Indeterminata
C. Uguale a 11
D. Impossibile
10) Il numero 18 scomposto in fattori primi è:
A. 3·6
B. 1·18
C. 2·32
D. 2·9
3) Il successivo del precedente di 2 è:
A. 2 B. non esiste C. 4 D. 1
11) ll successivo del quadrato di 10 è:
A. 99
B. 21
C. 100
D. 101
4) Il doppio del quadrato di 3 è:
A. 6 B. 9 C. 81 D. 18
12) Il doppio prodotto tra 3 e 4 è:
A. 20
B. 12
C. 14
D. 24
5) Il simbolo x
5 significa:
A. x+x+x+x+x B. 5x C. x·x·x·x·x D. 5
x
13) Due numeri si dicono primi tra loro se:
A. Il loro m.c.m. è 1
B. Il loro M.C.D. è 1
C. Non hanno divisori comuni
D. Hanno qualche divisore comune
6) La potenza 1
4 significa:
A. non ha significato B. 1·1·1·1 C. 1·4 D. 1+1+1+1
14) Se il prodotto di due numeri è nullo allora…
A. Almeno uno dei due numeri è nullo
B. I due numeri sono nulli
C. Il prodotto non risulta mai nullo
D. Nessuno dei due numeri è nullo
7) Il quoziente 710
:73 è uguale a:
A. 03
B. 13
C. 713
D. 7
7
15) Il prodotto tra il successivo di 6 e il
precedente di 9 è:
A. 48
B. 50
C. 56
D. 54
8) La differenza 9
2 - 9 è uguale a:
A. 9 B. 72 C. 0 D. 1
2
16) L’esatta traduzione della frase: ”il quadrato della somma tra 5 e 9” è: A. 5
2 + 9
2
B. (5+9)2
C. 2(5+9)
D. (5+9)3
Unità 2: L’INSIEME DEI NUMERI INTERI RELATIVI
Risolvere le seguenti espressioni:
1) 2118356132594 [- 54]
2) 111110205243565:15 [- 13]
3) 2 10 8 2 8 17 10 38 : 2 : 14 16 45 : 9 36 43 [- 35]
4) 32:443 [+ 6]
5) 2023333 [- 18]
6) 3 2 2 3 2 0 52 3 4 3 : 2 4 2 : 2 : 4
[- 5]
7) 2
5 4 5 8 3 105 : 5 1 3 3 : 3
[+23]
8) 8032:2302522 [+ 8]
9) 3:21223:18:5423222 [+ 6]
10) 2030101183 25510:255 [+ 7]
Risolvere i seguenti problemi:
11) Il primo gennaio sul tuo conto corrente bancario c’è la somma di € 250. Il 3 gennaio
prelevi € 100 e il 4 gennaio € 15. Il 7 gennaio versi € 300 e poi prelevi € 50.
Calcolare il saldo al 5 gennaio e quello finale, dopo le suddette operazioni.
[+ € 135 ; + € 385]
-90
12) Partendo da un certo punto di una scala si procede nel modo seguente: si scendono 4
gradini, si
salgono 10 gradini, si scendono 15 gradini e se ne salgono 4.
a) Rispetto al punto di partenza, in che punto ci si trova?
[si è scesi di 5 gradini]
b) Quanti gradini si sono percorsi salendo e quanti scendendo?
[14 in salita e 19 in discesa]
13) Un montacarichi si innalza dapprima di 9 metri al di sopra del suolo, poi sale ancora 6
metri, poi discende 3 metri, poi 12 metri e infine risale 6 metri. A quale altezza dal suolo si
trova alla fine?
[+ 6 metri]
14) Uno scalatore parte da un campeggio posto a 1100 m sul livello del mare, sale per 500
m, discende per 110 m, risale per 971 m e infine discende per 75 m. A quale altezza, sul
livello del mare, si troverà alla fine?
[+ 2386 m]
PROVA STRUTTURATA SUI
NUMERI INTERI RELATIVI
Scegliere la risposta corretta:
1) I numeri – 2 e + 4 sono: A) Concordi B) Discordi C) Opposti D) Consecutivi
2) Il successivo di – 6 è:
A) – 5 B) – 7 C) – 6 D) + 6
3) Il precedente dell’opposto di + 87 è:
A) – 88 B) + 86 C) – 86 D) + 88
4) L’espressione (- 7) + (- 3) – (- 3) + (+ 1) – (+ 4) è
uguale a: A) - 7 – 3 + 3 + 1 – 4 B) - 7 + 3 – 3 – 1 – 4 C) - 7 – 3 – 3 + 1 + 4 D) - 7 + 3 + 3 + 1 – 4
5) Il quoziente 0 : (- 5) è:
A) - 5 B) 0 C) impossibile D) + 5
6) L’espressione 4 – 3 + 1 + 8 può derivare da:
A) (- 4) – (- 3) + (+1) – (- 8) B) + 4 + (- 3) + (- 1) – (- 8) C) - (- 4) – (+ 3) – (- 1) + (+ 8) D) + 4 – (+ 3) + (+ 1) – (+ 8)
7) Individuare l’affermazione corretta:
A) Il prodotto di due numeri opposti è positivo B) Il prodotto di due numeri concordi negativi è
negativo C) Il prodotto di due numeri discordi è negativo D) Il prodotto di due numeri concordi positivi è
negativo 8) Il numero – 81 è il risultato di:
A) (- 9)2
B) - (- 9)2
C) (+ 9)2
D) (- 9)·(- 9)
9) L’espressione [- (- 7)
3]2 è uguale a:
A) - 7
9
B) + 75
C) + 76
D) - 76
10) La potenza (- 4)
2 è uguale a:
A) – 16 B) + 16 C) – 8 D) + 8
11) L’espressione (- 8)
3·(- 8)
5 : (- 8)
7 è uguale a:
A) + 64 B) + 8 C) 0 D) - 8
12) La potenza (- 221)
0 è uguale a:
A) Impossibile B) 0 C) – 1 D) + 1
13) La potenza di un numero relativo non nullo con
esponente pari è un numero A) Sempre positivo B) Negativo solo se la base è negativa C) Sempre negativo D) Positivo solo se la base è positiva
14) La somma tra 9 e l’opposto di – 3 è:
A) –12 B) – 4 C) + 12 D) + 4
15) La differenza tra 35 e il quadrato di – 5 è:
A) 15 B) 30 C) – 10 D) 10
16) L’opposto del cubo di un numero non nullo
A) È sempre positivo B) È sempre negativo C) Non può essere negativo D) Può essere positivo
-90
Unità 3: L’INSIEME DEI NUMERI RAZIONALI
Risolvere le seguenti espressioni
1.
2
20
3
3
2
2
1
3
4
2
1
4
32
4
3
3
1 2
2. )5(:)5()5(:)5(:)15()3(:278 5
3.
2:
3
5:
5
8
2
71:
5
2:
2
1
10
3
5
11
25
7
4.
15
2
5
31:
2
12:3
3
7
2
1
5
21:
5
13 9
5.
4
1
3
11
7
11
5
1
4
1
3
2
5
113 2
6.
322
35
244
4
3
3
4
2
1
2
3:
2
12
2
11
8
7. 542
327123265:5:5:55 25
8. 2244
6322443:3:18:29 126
9.
333333
27
6
12
51:
2
1
4
1
3
11
3
5:
4
31
3
21 1
10.
5
13
5
322
2
5222
4
1
12 5
Risolvere le seguenti espressioni
11.
125,015,252,01:
5
2
3
525,075,0 2
12.
61,025,0
44
27
18
1136,0
5
28,06,0 1
13.
6,075,04,0
13
16212,213,0:3,11
45
13
14.
15
445,0:63,061,01:
3
26,0
9
56,1 0
-273,15
PROVA STRUTTURATA SUI
NUMERI RAZIONALI
Scegliere la risposta corretta:
1) Se il numeratore di una frazione è negativo allora:
A) La frazione appartiene all’insieme dei numeri naturali
B) La frazione è sempre negativa C) La frazione ha lo stesso segno del
denominatore D) La frazione ha segno opposto a
quello del denominatore
2) La frazione 3
11
5
è uguale a :
A) 311
5
B) 3
1:
11
5
C) 3
1
11
5
D) 11
5:3
3) La frazione 25
3 è uguale a :
A) 25
3
B) 25
3
C) 10
3
D) 25
3
4) Il numero 4305,23 è uguale a:
A) 9900
23230543
B) 9900
2305230543
C) 990
2305230543
D) 900
230230543
5) Il numero 9,3 è uguale a:
A) 4 B) 9,3
C) 999,3
D) 39,0
6) Considerare i 5
7 di una grandezza
significa: A) dividerla in 7 parti e considerarne 5 B) dividerla in 5 parti qualsiasi e
considerarne 7 C) dividerla in 5 parti uguali e
considerarne 7 D) dividerla in 7 parti uguali e
considerarne 5
7 ) Il quoziente tra – 6 e 6
1 vale:
A) 0 B) – 36 C) + 1 D) – 1
8) Una frazione è nulla se:
A) Il denominatore è nullo e il numeratore non è nullo
B) Il numeratore ed il denominatore sono entrambi nulli
C) Il numeratore è uguale a 1 D) Il numeratore è nullo e il
denominatore non è nullo
-273,15