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ITS Intelligent Transport Systems -...

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corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio a.a. 2012-2013 ITS ITS Intelligent Transport Systems Intelligent Transport Systems SISTEMI DI MONITORAGGIO SISTEMI DI MONITORAGGIO Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa [email protected]
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corso diTeoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio

a.a. 2012-2013

ITSITSIntelligent Transport SystemsIntelligent Transport Systems

SISTEMI DI MONITORAGGIOSISTEMI DI MONITORAGGIO

Prof. Ing. Umberto CrisalliDipartimento di Ingegneria dell’Impresa

[email protected]

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Le componenti del sistemaIl monitoraggio del traffico costituisce una catena informativa composta, in generale, dalle seguenti parti:

Le componenti del sistema

p , g , g pSensoredispositivo che produce un segnale descrittivo di caratteristiche del fenomeno da rilevare;

Rilevatoredi i i l i di difi il l d d ldispositivo elettronico capace di codificare il segnale prodotto dal sensore;

Trasmissionei t til l t f i t d ll i f i i difi t d l lsistema utile al trasferimento delle informazioni codificate, dal sensore al

rilevatore, dal rilevatore ad un’unità locale, dall’unità locale ad un’unità centrale;

Trattamentodestinato a fornire dei dati elaborati a partire dai dati provenienti dai il t i ò t li t i l i t l

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rilevatori; esso può essere centralizzato o avvenire, almeno in parte, presso le unità locali (stazioni di misura).

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Classificazione dei sistemi di monitoraggioUna possibile classificazione dei sistemi di monitoraggio può

Classificazione dei sistemi di monitoraggio

derivare dalla combinazione dei seguenti elementi:

estensione spaziale dell’ambito oggetto di osservazionep gg(area circoscritta, vasta, urbana, extraurbana, ecc.);

estensione della rete stradale (semplice intersezione, singolo ramo, gruppo di rami e intersezioni, rete principale, ecc.);

estensione temporaleestensione temporale (periodo di riferimento, durata delle operazioni d'indagine, cadenza temporale delle misure);

numero e tipo di variabili da rilevare;apparato strumentale ed organizzativo.

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Attività di Progettazione ed EsecuzioneAttività di Progettazione ed EsecuzioneDefinizione degli obiettivi del monitoraggio

Comprensione degli usi e degli utilizzatori dei dati

Definizione dell’ambito del monitoraggio:Aree geograficheTipologie di infrastruttureDominio temporaleDominio temporale

Selezione tecnica e tecnologieper i rilevamenti

Rappresentazione delle componenti delsistema di monitoraggio

Collocazione delle componentistrumentali sul territorio

Definizione del calendario per la raccolta dati

Definizione delle fasi per:

l'esecuzione di studi pilota (opzionale)l'addestramento del personale

4Definizione del data-base relazionale

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Complessità del sistemaLa complessità di un sistema di monitoraggio del traffico varia in rapporto agli obiettivi del monitoraggio stesso ai metodi o alle

Complessità del sistema

rapporto agli obiettivi del monitoraggio stesso, ai metodi o alle tecnologie adoperate, alla catena di misura, trasferimento e trattamento dell’informazione. In generale è possibile, a priori, g p , p ,distinguere 3 macro-componenti:

le grandezze da rilevare (variabili di traffico);g ( )le tecniche di raccolta dati e i rilevatori;le funzioni interessate dalla raccolta dati.

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Oggetto del monitoraggio (1/2)La condizione del deflusso su un tronco stradale dipendono dal sistema VG A (veicolo-guidatore-ambiente) Risulta evidente

Oggetto del monitoraggio (1/2)

sistema V.G.A. (veicolo-guidatore-ambiente). Risulta evidente come il deflusso di una corrente veicolare sia un fenomeno complesso, in cui entrano in gioco una molteplicità di variabili, che p g ppossono essere distinte in:

Variabili di base;Altre variabili.

. Le variabili di base del deflusso veicolare

PortataVelocitàDensità

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Oggetto del monitoraggio (2/2)Altre variabili del deflusso veicolare

grandezze complementari o derivate

Oggetto del monitoraggio (2/2)

grandezze complementari o derivatepresenza/transito dei veicoli, lunghezze di coda, livello di traffico-congestione, tempi di viaggio;

eventi che possono incidere sul trafficoincidenti, eventi accidentali, colli di bottiglia, manovre di svolta, cambi corsia;

caratteristiche dei veicolipeso totale, peso per asse, lunghezza, altezza, classificazione per tipo, identificazione, tasso di p , p p , g , , p p , ,occupazione (numero di passeggeri);

unità di transitooltre alle autovetture si possono distinguere le diverse tipologie dei veicoli adibiti al trasporto delleoltre alle autovetture si possono distinguere le diverse tipologie dei veicoli adibiti al trasporto delle merci, i veicoli a due ruote, altri veicoli, i pedoni;

infrazioni o difetti dei veicolieccesso di velocità inosservanza di arresto al rosso semaforico o allo stop sosta vietata marciaeccesso di velocità, inosservanza di arresto al rosso semaforico o allo stop, sosta vietata, marcia controsenso, difetto di illuminazione dei fari, pneumatici sgonfi, ecc.;

condizioni meteorologiche e parametri ambientalidi bbi hi i t i i t i i di t i i ti li lli di

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presenza di nebbia, ghiaccio, vento, pioggia, neve; concentrazioni di sostanze inquinanti, livelli di pressione sonora.

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Obiettivi del monitoraggioGli obiettivi cui è finalizzato il sistema di monitoraggio possono essere specifici o molteplici. In generale i dati risultanti dai rilievi

Obiettivi del monitoraggio

p p gpossono essere ritenuti necessari per supportare le seguenti azioni:

Regolazione del traffico.gInformazione all'utenza.Gestione di pedaggi.p ggControllo della sosta.Lotta contro le infrazioni.Assistenza alla guida.Sorveglianza di passaggi a livello.So veg d p ss gg ve o.Sicurezza nelle gallerie e protezione di opere d’arte.Manutenzione della carreggiata.

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Manutenzione della carreggiata.Supporto a studi e ricerche.

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Possibili usi ed utenti dei dati rilevatiPossibili usi ed utenti dei dati rilevati

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Ambito del sistema da monitorare (1/3)

Un ben definito ambito dello studio, legato agli obiettivi previsti,

Ambito del sistema da monitorare (1/3)

, g g p ,concorre ad assicurare la corretta individuazione e raccolta dei dati necessari.L’individuazione dell’ambito dello studio riguarderà tre aspetti importanti:

Ambito geograficodove bisogna raccogliere i dati?

Ti l i di i f t ttTipologie di infrastrutturesu quali infrastrutture effettuare la raccolta dei dati?

Ambito temporaleAmbito temporalequando effettuare la raccolta dei dati?

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Ambito del sistema da monitorare (2/3)Ambito territorialeL'ambito territoriale d'indagine può essere più meno vasto; il

Ambito del sistema da monitorare (2/3)

L ambito territoriale d indagine può essere più meno vasto; il monitoraggio può essere diretto, ad esempio, su:

un'area circoscritta, per esempio una zona in cui è previsto un , p p pintervento puntuale di adeguamento del sistema di trasporto;un corridoio territoriale fra due siti definiti;un'area urbana più o meno ampia;un'area comprensoriale, sub-regionale o regionale.p , g g

Tipologie di infrastruttureIndividuazione di infrastrutture con caratteristiche funzionali similiIndividuazione di infrastrutture con caratteristiche funzionali simili.La classificazione funzionale tende a raggruppare strade aventi caratteristiche operative e di traffico simili. Il raggruppamento di strade con caratteristiche

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p gg ppoperative simili in un singolo strato campionario permette la definizione di un campione stratificato.

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Ambito del sistema da monitorare (3/3)Ambito temporaleDiversi elementi di natura temporale possono essere considerati nello stabilire

Ambito del sistema da monitorare (3/3)

Diversi elementi di natura temporale possono essere considerati nello stabilire l’ambito delle attività di monitoraggio; in particolare, possono essere assunti a riferimento le seguenti estensioni temporali.

Mesi dell'annoPoiché i dati raccolti sono comunemente usati per descrivere condizioni di traffico «tipiche» o «medie», riferite ad un anno, essi saranno raccolti in periodi che presentano caratteristiche di traffico tipiche o medie. Per spostamenti sistematici (lavoro) sono da preferirsi periodi primaverili (Marzo, Aprile e Maggio) o autunnali (Settembre, Ottobre e Novembre).

Giorni della settimanaTradizionalmente, il monitoraggio per molti operatori del trasporto è effettuato nei giorni intermedi

della settimana (martedì, mercoledì e giovedì).

Periodi all’interno di un giornoI periodi temporali brevi definiscono l’estensione temporale nel giorno in cui si esegue il monitoraggio dei dati. Come per gli altri elementi, le fasce orarie d'interesse sono definite sulla base

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degli obiettivi dello studio. Per analisi finalizzate alla individuazione delle problematiche legate alla congestione del traffico, sono usualmente considerati tre periodi temporali:periodo di punta del mattino, periodo di morbida, periodo di punta serale

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Tecniche e tecnologie per il monitoraggioSono ormai disponibili numerose le tecniche sperimentate e le t l i ff t d ll’i d t i di tt h

Tecniche e tecnologie per il monitoraggio

tecnologie offerte dall’industria di settore che possono essere impiegate per la realizzazione di un sistema di monitoraggio.Si può distinguere in:Si può distinguere in:

tecniche di rilevamento manualeche richiedono la presenza continuativa di un operatore umanoche richiedono la presenza continuativa di un operatore umano

tecniche di rilevamento automaticoec c e d ev e o u o coquelle che non la richiedono

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Tecniche di rilevamento manualeI metodi manuali di acquisizione dei dati di traffico si basano sulla il i di tt it d t

Tecniche di rilevamento manuale

rilevazione diretta eseguita da un operatore umano. Vantaggi

L’ t l h l ità di il il i l i ilL operatore umano non solo ha la capacità di rilevare il veicolo e riconoscerne il tipo, ma anche quella di valutare le manovre dei veicoli ed il comportamento del guidatore.

SvantaggiLimiti naturali dell’osservatore umano: non istantanea velocità di registrazione dei dati (tempi umani di reazione); affaticamento che determina una minoredei dati (tempi umani di reazione); affaticamento, che determina una minore attendibilità all’aumentare del tempo di rilevamento (max 3 ore).

I principali metodi di rilevamento manuale sono:il metodo dell’osservatore fisso;il metodo dell’osservatore mobile;

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e odo de osse v o e ob e;l’apparecchio contacolpi.

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Tecniche di rilevamento automaticoLa necessità di raccogliere con continuità e accuratezza dati di traffico, su lunghi periodi ed a tutte le ore (sia diurne sia notturne),

Tecniche di rilevamento automatico

, g p ( ),ha indotto la ricerca tecnologica del settore a produrre strumenti e sistemi automatici di rilevamento sempre più raffinati. Le principali componenti di un sistema automatico di misura dei parametri del traffico sono:

il ( )un rilevatore (captatore)un interprete, un registratoreun registratore un elaboratore.

Il rilevatore è il componente sensibile alla grandezza che si vuole misurare (passaggio del veicolo, velocità del veicolo, ecc.); per ogni informazione rilevata esso genera un segnale che viene ricevuto e poi decifrato dall’interprete; il segnale codificato viene quindi trasmesso al registratore che, appunto, registra i

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g q g , pp , gdati necessari per l’elaborazione; quest’ultima può effettuarsi o in tempo reale o in una fase successiva, a seconda del tipo di sistema utilizzato.

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Tecniche di rilevamento automaticoLe più diffuse tecnologie di rilevamento di uso corrente possono essere distinte in rapporto al tipo di rilevatore adoperato:

Tecniche di rilevamento automatico

essere distinte in rapporto al tipo di rilevatore adoperato:intrusivoche può essere posto sulla pavimentazioneche può essere posto sulla pavimentazione

non intrusivoentro o in prossimità della carreggiata, come di seguito descritto. p gg , g

I più diffusi metodi di rilevamento automatico sono:i tubi pneumatici; i sensori a raggi infrarossi;i tubi pneumatici; i sensori a raggi infrarossi;i cavi triboelettrici; i sensori VIM;i con spire induttive; la fotografia aerea;i sensori magnetodinamici; le immagini video;i sensori a microonde; tecnologie di tipo satellitare; i i i i i bili

16i sensori acustici; unità attrezzate mobili.

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Tecniche di rilevamento automaticoTubi pneumatici

Sensore costituito da un tubo pneumatico posizionato sulla carreggiata e

Tecniche di rilevamento automatico

collegato ad un apparecchio contatore disposto al margine della strada. Quando le ruote di un veicolo schiacciano il tubo pneumatico, al suo interno si genera un’onda di pressione che genera un impulso nel contatore.p g p

Vantaggifacilità di installazione e rimozione dei sensoricosto contenutopossibilità di garantire un funzionamento con batterie di autonomia di alcuni giorni. g

Svantaggil’imprecisione di conteggio nel caso di flussi elevatil’impossibilità di ricavare i dati del transito dei veicoli multiassiali (infatti un camion con sei assi viene rilevato come tre u.v.e.);l’incapacità di effettuare conteggi su più corsie

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p gg pil rischio di rottura meccanica del tubo ad opera soprattutto dei mezzi pesanti;pericolo di stacco del tubo dalla pavimentazione stradale

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Tecniche di rilevamento automaticoTubi pneumatici

Tecniche di rilevamento automatico

CONFIGURAZIONIA) Conteggio assi;B) Conteggio assi per corsia;C) Conteggio assi per direzione;D) Velocità, interasse, distanza, intervallo, classe,) , , , , ,conteggio assi, in due direzioni. Tre di questiparametri possono essere raggruppati in file datiregistrati a intervalli.E) come D) per strade a basso volume di traffico;) ) p ff ;

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Tecniche di rilevamento automaticoCavi triboelettrici

Simile a quella con tubi pneumatici, ma si basa si basa sull’effetto triboelettrico,

Tecniche di rilevamento automatico

q p , ,ovvero l’elettrizzazione per strofinio di un materiale dielettrico.

In pratica, quando le ruote di un veicolo passano sul cavo, i fili di acciaio dell’anello esterno del cavo sfregano la superficie del materiale dielettrico, elettrizzandolo e provocando così un accumulo di carica elettrica; ciò comportaelettrizzandolo, e provocando così un accumulo di carica elettrica; ciò comporta l’invio di un segnale elettrico e quindi la registrazione del passaggio dell’asse del veicolo.Pertanto, similmente ai tubi pneumatici, i cavi triboelettrici effettuano il conteggio dei veicoli in transito a partire dal rilevamento degli assi dei veicoli stessi. Rispetto però ai tubi pneumatici, i sensori triboelettrici sono da preferire

19poiché risultano più robusti e resistenti, meno visibili e comunque non molto più costosi.

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Tecniche di rilevamento automaticoSpire induttive (1/2)

Tecniche di rilevamento automatico

E’, oggigiorno, la tecnica di misura più ampiamente utilizzata.Tale sistema ris lta costit ito da naTale sistema risulta costituito da una o più spire induttive posizionate in corrispondenza della carreggiata e

ll d hi ilcollegate ad un apparecchio rilevatore posizionato ai margini della carreggiata.Una spira induttiva è un avvolgimento di filo elettrico costituita normalmente da uno o duecostituita normalmente da uno o due giri di filo disposti secondo una forma quadrata o rettangolare (con lati di 2 3 m);

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lati di 2-3 m);

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Tecniche di rilevamento automaticoSpire induttive (2/2)

Una singola spira installata su una corsia stradale consente la misura della portata

Tecniche di rilevamento automatico

Una singola spira installata su una corsia stradale consente la misura della portata veicolare sulla base del seguente principio di funzionamento.

La corrente elettrica fornita da un generatore a batteria (di cui è dotato l’apparecchio di misura) attraversa il filo costituente la spira, generando un campo magnetico. Quando la massa metallica di un autoveicolo transita sulla p g Qspira si verifica una variazione di questo campo magnetico riducendo l’intensità della corrente circolante nella spira. Questa variazione produce un segnale elettrico (che dura per tutto il tempo di permanenza del veicolo nella zona dielettrico (che dura per tutto il tempo di permanenza del veicolo nella zona di rilevazione) consentendo così la segnalazione della presenza del veicolo e quindi il conteggio. L’ hi i t t è d t t di ti i t i il t i òL’apparecchio registratore è dotato di un timer interno per cui il conteggio può essere tradotto in portate veicolari su prefissati intervalli di tempo. È opportuno precisare che il tempo di occupazione da parte di un veicolo della zona di

21rilevazione dipende dalla lunghezza del veicolo stesso, nonché dal suo tempo di passaggio.

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Tecniche di rilevamento automaticoTecniche di rilevamento automaticoSensori induttivi

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Tecniche di rilevamento automaticoTecniche di rilevamento automaticoSensori pneumatici, induttivi e piezoelettrici

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Tecniche di rilevamento automaticoSensori magnetodinamici (VMI)

I sensori magneto-dinamici o sensori VMI (“vehicle magnetic imaging”) sono più

Tecniche di rilevamento automatico

se so ag e o d a c o se so V ( ve c e ag e c ag g ) so o p ùmoderni sensori di tipo intrusivo capaci di rilevare una vasta gamma di dati di traffico (passaggio dei veicoli, velocità di transito, lunghezza veicolare, tempo di occupazione della sezione stradale distanziamento temporale)occupazione della sezione stradale, distanziamento temporale). Un sensore magneto-dinamico ha l’aspetto di una piastra rettangolare di piccole dimensioni, ed è costituito essenzialmente da un microprocessore alimentato da b i i i bilibatterie ricaricabili.

I sensori magneto-dinamici rilevano il passaggio dei veicoli stradali basandosi ll’ li i d ll i i d l ti t t i d tt d llsull’analisi della variazione del campo magnetico terrestre, indotte dalla

interferenza delle componenti metalliche del veicolo. In corrispondenza di ogni cambiamento del campo magnetico terrestre indotti dall’influenza magnetica del veicolo transitante, i circuiti GMR (“Giant Magneto Ratio”) presenti all’interno del rilevatore producono un segnale elettrico, il quale risulta direttamente proporzionale alla massa magnetica veicolare che lo ha provocato. Tali segnali

24elettrici sono analizzati dal microprocessore del sensore e quindi immagazzinati nella sua memoria interna.

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Sensori magnetodinamici (VMI)Sensori magnetodinamici (VMI)(amovibili)

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Sensori magnetodinamici (VMI)Sensori magnetodinamici (VMI)(amovibili)

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Sensori magnetodinamici (VMI)Sensori magnetodinamici (VMI)(fissi)

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Tecniche di rilevamento automaticoSensori a microonde

Tecniche di rilevamento automatico

In alternativa ai tradizionali sensori installati sulla pavimentazione bituminosa, il rilevamento del passaggio e della velocità dei veicoli attraversanti una sezione stradale può essere effettuato mediante l’impiego di moderne tecnologie fuori p p g gterra, come i sensori a microonde o “microwave radar”.

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video

Un sistema di monitoraggio video si basa sull’impiego di telecamere le quali

Tecniche di rilevamento automatico

Un sistema di monitoraggio video si basa sull impiego di telecamere, le quali consentono di rilevare con continuità le scene di traffico che si svolgono su un tronco stradale.Le telecamere offrono dunque una rappresentazione spazio-temporale del deflusso veicolare che non ha eguali in termini di informazione potenziale. Tuttavia, la determinazione dei parametri del traffico a partire dalle immagini , p p gfilmate risulta tutt’altro che semplice e immediata. Per ottenere le informazioni di interesse occorre infatti un’attenta analisi ed elabora ione delle immagini pro enienti dalle telecamere; in altre parole èelaborazione delle immagini provenienti dalle telecamere; in altre parole, è necessario un “trattamento” del filmato attraverso delle metodologie rigorose che consentano sia di interpretare il contenuto di ciascuna immagine (analisi

i l ) i di l i l i i d ll i i ispaziale) sia di correlare sequenzialmente i contenuti delle immagini stesse (analisi temporale).

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video

Tecniche di rilevamento automatico

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video

Tecniche di rilevamento automatico

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video(Trattamento delle immagini da operatore umano)

Tecniche di rilevamento automatico

(Trattamento delle immagini da operatore umano)Il trattamento delle scene di traffico riprese può essere svolto manualmente con notevole dispendio di energia e tempo da parte dell’operatore. Un sistema di

it i d i fl i i l i b t l i t l t tt t lmonitoraggio dei flussi veicolari basato esclusivamente sul trattamento manuale delle immagini filmate risulta costituito essenzialmente da:

una telecamera che capta le scene di traffico;pun videoregistratore che ne consente la registrazione su cassette; un monitor di visualizzazione delle immagini registrate, la cui analisi

l ti à il il t di di i t i d l d flmanuale consentirà il rilevamento di diversi parametri del deflusso.

Nel trattamento manuale, l’analisi e l’elaborazione delle scene di traffico sonoNel trattamento manuale, l analisi e l elaborazione delle scene di traffico sono effettuate a posteriori da uno o più operatori. In tal caso, le (acquisite in precedenza tramite telecamera e registrate su videocassette) sono visualizzate su uno schermo video grazie all’utilizzo di un videoregistratore e di un monitor

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uno schermo video, grazie all utilizzo di un videoregistratore e di un monitor. Tali immagini video permettono di rilevare numerose informazioni ed è compito dell’operatore vagliare e rilevare quelle di interesse.

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video(Trattamento automatico delle immagini)

Tecniche di rilevamento automatico

( g )Il trattamento delle scene di traffico riprese può essere, altresì, svolto automaticamente, attraverso l’impiego di hardware e software specializzati capaci di s olgere con rapidità n gran n mero di opera ioni e di gestire nacapaci di svolgere con rapidità un gran numero di operazioni e di gestire una gran mole di dati. Un sistema di rilevamento video basato sul trattamento automatico delle immagini di traffico risulta strutturato in maniera più complessa, avvalendosi di una serie di strumenti operativi, quali:

una o più telecamere che ricevono le immagini di traffico, convertendole inuna o più telecamere che ricevono le immagini di traffico, convertendole in segnale elettrico;un videoregistratore (da impiegare solo nel caso di trattamento automatico a posteriori) che registra su cassette le scene di traffico filmate;posteriori) che registra su cassette le scene di traffico filmate;un convertitore analogico-digitale che trasforma il segnale elettrico uscente dalla telecamera (o dal videoregistratore) in forma digitale;

l b t it di ft i li t h d ll33

un elaboratore, munito di software specializzato, che provvede alla manipolazione delle immagini digitali fornite dal convertitore ed alla conseguente valutazione delle variabili di traffico di interesse.

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Traffic Video Analysis System

Video

FrameGrabber

CPU

CameraControl

Ethernet

FrameGrabber

Architettura aperta Architettura aperta •• EspandibileEspandibile•• Interfacce standardInterfacce standard

ModemPool

Eth

erne

t

GUI3ComAccessBuilder

•• Interfacce standardInterfacce standard•• TCP/IP over EthernetTCP/IP over Ethernet

Sistema DistribuitoSistema DistribuitoFrame

Grabber

CPU

Ethernet

FrameG bb E

GUIRF Modem

Pool3Com

NetBuilder

Sistema DistribuitoSistema Distribuito•• Controllo remotoControllo remoto•• Processo localeProcesso locale

Video

CPU

CameraControl

Grabber

Wireless

Wireless

DB ServerDB3Com

NetBuilder

•• Multiple Comm LinksMultiple Comm Links

Controllo CentraleControllo Centrale Video

FrameGrabber

CPU

CameraControl

Ethernet

FrameGrabber

WirelessManual Control

Laptop Central Control SystemRemoteVideoImageProcessor

•• Viewing remotoViewing remoto•• Allarmi automatici Allarmi automatici

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Trasmissione e ricezione dati• Il sensore video è in genere montato su pali preposti

alla illuminazione. Viene impostata l’angolatura dellaalla illuminazione. Viene impostata l angolatura dellacamera la quale è fornita di zoom e autofocus. E’preferibile la posizione più alta adiacente la strada inp p pmodo che l ’ impostazione dei parametri divisualizzazione possa considerare la più ampia zona eil maggior numero di corsie.

• Il sistema usa videocamere standardche inviano una media di 30fotogrammi per secondo (colori) inimmagine continua.

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Trasmissione e ricezione dati

• Fino a 4 camere per sistema– 7 corsie per camera

id t d d– videocamere standard• Dati sul traffico in real-time (volume,velocità,

occupazione e lunghezza delle code) • Real time video ( e streaming video)

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Il l id i t l i t t lIl segnale video viene trasmesso al sistema centraleattraverso un collegamento ad alta velocità( i l /hi h d t i i ) ffi hè(wireless/high speed transmission) affinchè vengaprocessato

2.4 GHz license free5.8 GHz license free

Wireless EthernetFiber

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Trasmissione e ricezione dati

• L’immagine video viene inviata al Traffic Flow VideogController utilizzando differenti interfacce ditelecomunicazioni quali:

– DTS License Free Wireless (2.4GHz o 5.8 GHz)– Cavi in fibra ottica– Cavi ad alta velocità– Connessione internet ad alta velocità

• La camera è equipaggiata con un cavo video che èconnesso al trasmettitore. Il trasmettitore è in generemontato sulla stessa struttura che ospita la camera.

• Il ricevitore è collocato presso il centro di controllo e

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pcollegato al computer centrale.

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Tecniche di rilevamento automaticoRilevamento con immagini video – trattamento automatico

Tecniche di rilevamento automatico

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Visualizzazioni

• Individuazione• Individuazione delle zone– Estesa area di

monitoringmonitoring– Zone multiple– Bi-direzionale

I d t ti• Image detection– Trace di ogni

veicoloMi i– Misurazione delle code

• Real time traffic datadata

• Streaming Video

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Setup Visualizzazioni

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Il sistema centrale elabora e decodifica il segnale mostrando le immagini. Viene rilevato edidentificato lo stato delle corsie in funzione di parametri di riferimento.Vengono infine processati i dati per ogni veicolo che entra.

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Misurazioni

• Lunghezza delle code (vehicle count) è definita come ilLunghezza delle code (vehicle count) è definita come ilnumero di veicoli rilevati in una determinata zona in un dato momento

• Velocità (km per ora) è la velocità media in km/h di tutti i veicoli inuna determinata zona in un dato momento

Densità ( i li k ) è l l t il di i li di i i• Densità (veicoli per km) è calcolata come il numero di veicoli divisiper la lunghezza della zona che viene monitorata. E’ espressa comela media dei veicoli per Km.

• Volume (veicoli per ora) è il numero dei veicoli che occupano unad t i t i d t i d di t Vi l l tdetrminata zona in un dato periodo di tempo. Viene calcolatoconsiderando il numero totale dei veicoli in una determinata zona edividendo loro per il tempo totale della loro permanenza.

• Occupazione (percentuale di occupazione della corsia) è lapercent ale della ona che è occ pata dai i eicoli in n dato p nto inpercentuale della zona che è occupata dai i veicoli in un dato punto inun dato momento. E’ ottenuta sommando la lunghezza di tutti i veicolinella zona in un dato momento e dividendo loro per la lunghezza dellazona stessa e poi moltiplicando per 100.

• Headway (distanza media in mt tra i veicoli) è la distanza media in• Headway (distanza media in mt. tra i veicoli) è la distanza media inmt. tra veicoli adiacenti in una determinata zona in un dato momento.

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Elementi di comparazionepCaratteristiche delle varie tecnologie

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Elementi di comparazionepCaratteristiche delle varie tecnologie

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Elementi di comparazionepPotenzialità delle varie tecnologie

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Elementi di comparazionepInstallazione e manutenzione

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TIPOLOGIA DI SENSORI DI RILEVAMENTO

RILEVATORI

PER LE POSTAZIONI

Sensori MagneticiRILEVATORI UNDER-GROUND

Sensori Magnetici

Vantaggi Svantaggi

Sistema Innovativo di recente realizzazione

Minore vulnerabilità rispetto alle spire induttive ed ai sensori above Classificazione suMinore vulnerabilità rispetto alle spire induttive ed ai sensori above ground.

Classificazione su due classi

La scelta di questo tipo di sensori è motivata:•rispetto alle spire induttive sono maggiormente protetti da rischi di usura e rottura essendo•rispetto alle spire induttive, sono maggiormente protetti da rischi di usura e rottura, essendo inseriti in tubi di protezione collocati ad una profondità di 30 cm.

•Rispetto ai sensori above ground sono maggiormente protetti da rischi di furto e vandalismo.

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TIPOLOGIA DI SENSORI DI RILEVAMENTOTIPOLOGIA DI SENSORI DI RILEVAMENTO PER LE POSTAZIONI

RILEVATORIRILEVATORI UNDER-GROUND Spire Induttive

Vantaggi Svantaggi

Ottimo grado di affidabilità

Rischio di danneggiamentiaffidabilità,

Elevato numero di classi di veicolo

danneggiamenti per usura e di

rottura durante il rifacimento del manto stradale

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manto stradale.

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TIPOLOGIA DI SENSORI DI RILEVAMENTOTIPOLOGIA DI SENSORI DI RILEVAMENTO PER LE POSTAZIONI

RILEVATORI UNDER-GROUND Telecamere

Vantaggi Svantaggi

Sistema tradizionale e ottimo grado di

Rischio di danneggiamentoe ottimo grado di

affidabilità

classificazione su un elevato numero di

danneggiamento, vandalismo, furto. Maggiori oneri di

installazione

classi di veicolo

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TIPOLOGIA DI RILEVAMENTO PER LE POSTAZIONIRILEVATORI A INFRAROSSI

PASSIVO

VANTAGGI

SVANTAGGI

Elevatissimo Grado Di Precisione Per Il Conteggio

Mancano le informazioni su velocità, l f l h

PASSIVOclassificazione e lunghezza

RILEVATORI A ULTRASUONI

VANTAGGI Classificazione su un elevato numero di classi di veicolo

RILEVATORI ABOVE-GROUND

U SUOSVANTAGGI

Minore precisione per vel.

RILAVATORI VANTAGGI Classificazione AccuratissimaABOVE GROUNDLASER

SVANTAGGI Vandalismo, furto, usura, costo elevato

RILAVATORI MISTI A

TECNOLOGIA

VANTAGGIAlta precisione.

COMBINATASVANTAGGI Vandalismo, furto, usura, costo

elevato.

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Elementi di comparazionepCaratteristiche del Mercato (dati U.S.A.)

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Elementi di comparazionepCosti medi di acquisto ed installazione (dati U.S.A.)

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