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IV Incontro. Il messaggio centrale: le Beatitudini e il Regno · Il “discorso della montagna”...

Date post: 24-Feb-2019
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IV Incontro. Il messaggio centrale: le Beatitudini e il Regno www.rebaoratorio.org/spazio_genitori/
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IV Incontro.Il messaggio centrale:le Beatitudini e il Regno

www.rebaoratorio.org/spazio_genitori/

Il “discorso della montagna” inaugura la predicazione di Gesù all’indomani dell’arresto del Battista

Ha inizio l’annuncio del Regno di Dio, che non è regolato dalla logica del mondo, ma da principi che vi si oppongono, che Gesù

stesso enuncia come “beatitudini”.

❖ Il messaggio delle beatitudini non è conosciuto o lo è in maniera approssimativa ed imperfetta.

❖ E’ possibile che Gesù abbia proclamato beati gli sfigati della terra?

❖ Questo ha portato la religione ad essere criticata come “oppio dei popoli”

❖ Questa interpretazione è stato il fallimento del messaggio di Gesù, un’autentica disgrazia nella spiritualità cristiana

MA E’ COSI’ ????

▪ All'epoca di Gesù questo termine indicava la FELICITÀ PIENA E TOTALE ma che solo le divinità potevano avere e che non era possibile per gli uomini raggiungere su questa terra.

▪ Gesù invece invita tutti gli UOMINI ad essere pienamente felici su questa terra

▪ Il massimo desiderio degli uomini, la felicità, coincide con la volontà di Dio

Questo è clamoroso a quell’epoca.

Nella religione si associava Dio più al dolore che alla

felicità, più alla sofferenza che alla gioia

▪ Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.

▪ Si mise a parlare e insegnava loro dicendo

▪ 1 Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

▪ 2 Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

▪ 3 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.

▪ 4 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

▪ 5 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

▪ 6 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

▪ 7 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

▪ 8 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

▪ Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

▪ Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Traduzione CEI 2008(Conferenza Episcopale Italiana)

MATTEO (Mt. 5,1-12)

MOSE’ E GESU’

Matteo si rivolge ad una comunità di giudei chehanno riconosciuto ed hanno accettato in Gesù il

Messia atteso, ma a

condizioni che sia nella linea della tradizione, cioè

sulla scia di Mosè e del profeta Elia. L’evangelista

compie un’abile opera didattica e letteraria per farcomprendere, sulla falsariga della vita degli

avvenimenti di Mosè, che Gesù è superiore

Mosè scrive i primi 5 libri della Bibbia

Stragi di bambini voluta dal faraone e Mosè salvato dalle acque

Mosè sale su un monte, il Sinai, e lì da Dio promulga l’alleanza con il popolo

Matteo divide il suo libro in 5 parti

Gesù si salva dalla strage di bambini voluta da Erode

Gesù sale sul monte, ma non da Dio, ma Lui, che è stato presentato sin dalle prime righe del vangelo come il Dio con noi, annuncia la nuova alleanza

Nelle culture religiose dell’epoca, il "monte", è il luogo dove Dio e gli dei comunicano con l’umanità – Il “monte” di Matteo è il nuovo Sinai

dove Gesù offre la NUOVA ALLEANZA

I numeri delle Beatitudini

E’ importante comprendere il significato dell’espressione “di spirito” o “in spirito” o “per lo spirito”.Non indica la Spirito Santo poiché Matteo lo definisce “Spirito Santo” o “Spirito del Padre”.L’espressione indica lo spirito dell’uomo, un’energia interiore dell’uomo stesso.

L’espressione può assumere 3 significati:

1. Poveri “di” spirito: La povertà è riferita ad una carenza dell’individuo (intelligenza, cultura,personalità). Gesù non beatifica costoro ma, al contrario, sarà compito della comunità recare loroconforto.

2. Poveri “nello” spirito: Identifica coloro che pur avendo tante ricchezze ne sono spiritualmentedistaccati. La “povertà di spirito” si trasforma in “spirito di povertà”. E’ l’interpretazione che haavuto tanto successo nel passato. Ma dal contesto del vangelo in generale e del discorso dellamontagna in particolare (Mt. 6,19-24), traspare che non si può essere poveri nello spirito senzaessere materialmente poveri (il giovane ricco in Mt. 19,21).

3. Poveri “in virtù” dello spirito: Si sceglie la condizione di povertà per un impulso interiore, lo“spirito”, per amore verso gli altri. La povertà è una libera decisione dell’individuo. Anche seminoritaria rispetto alla più comoda interpretazione di un distacco spirituale, questainterpretazione è abbondantemente attestata nei Padri della Chiesa.

Beati i poveri in Spirito perché di essi è il Regno dei Cieli

L’annunzio, che poi è la causa della felicità degli uomini, è questo, potremmo tradurre così :

“Abbassate un po’ il vostro livello di vita per permettere a quelli che l’hanno troppo basso d’innalzarlo ”.

Questi sono i poveri per lo spirito. Sono coloro che per lo spirito, per questa forza interiore non possono essere felici vedendo che altre persone sono

infelici. Non fanno beneficenza ma CONDIVISIONE

I poveri per lo spirito sono persone che per lo spirito, cioè per la forza interiore, scelgono loro volontariamente di essere più

poveri.

…PERCHE’ DI ESSI E’ IL REGNO DEI CIELISta parlando del Paradiso??? NOOOOO!!!

REGNO DEI CIELI = REGNO DI DIO

Il Regno atteso e l’esperienza drammatica della Monarchia

Dire che “di essi è il regno dei cieli”, significa che Dio è il loro Re, cioè, che questepersone sono governate direttamente de Dio, e Dio non governa emanando leggiche gli uomini devono osservare, ma comunicando il suo spirito

Quindi felici perché? Perché di questi, Dio si prende cura.Ebbene Gesù assicura questo: se c’è un gruppo di persone che oggi,immediatamente sceglie liberamente, volontariamente, per amore, diessere responsabile della felicità e del benessere degli altri, da quelmomento succede qualcosa di straordinario, Dio si prende cura di loro; èun cambio meraviglioso.Se noi ci prendiamo cura degli altri, finalmente permettiamo a Dio diprendersi cura di noi.Allora cambia completamente il rapporto con il Signore. Lo si sente presente nellapropria esistenza.

Solo così si può sperimentare l’amore di Dio

L’unica nostra preoccupazione è prenderci cura degli altri.

ECCO IL SEGRETO DELLA FELICITA’

C’è più gioia nel dare che nel ricevere (Atti 20,35)

Si possiede soltanto quello che si da’.

Quello che si trattiene per noi, non si possiede ma ci possiede

La felicità ci assicura Gesù non consiste in ciò che gli altri fanno per te, ma in ciò che tu puoi fare per gli altri; e questa può essere

immediata, piena e totale.

La prima beatitudine è la chiave, la condizione per tutte le altre

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

Beati gli afflitti … Beati gli oppressi

L’evangelista si riferisce al cap.61 del profetaIsaia, dove l’autore dice che l’attività delMessia sarà di consolare gli afflitti di Sion.Afflitti sono persone oppresse da unasituazione sociale, economica e religiosa taleda non poter far a meno di gridare il lorodolore. Sono le persone schiacciate dallasocietà, da un poter economico, civile ereligioso che li opprime.

Il conforto è un aiuto morale che lascia il tempo che trova, Matteo usa il verbo “ consolare” che significa l’eliminazione alla

radice della causa della sofferenza. Perché questo?

Perché se c’è una comunità che decide di prendersi cura della felicità degli altri, quelli che sono stati schiacciati,

oppressi vedranno la fine della loro afflizione.

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra

Cosa c’entra la terra con i miti ?

L’evangelista si rifà alla storia del suo popolo e cita il salmo 37

Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; ciò porterebbe anche te a far delmale. Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell'Eternopossederanno la terra. I miti possederanno la terra e godranno di una grandepace.

Gesù indica quelli che hanno perso tutto – I DISEREDATI

Perdere la terra in Oriente è perdere la dignità

Un proverbio arabo ancora oggi dice: “un uomo senza terra è un uomo senza dignità”

Beati quelli che hanno fame e sete di questa giustizia, perché saranno saziati

Riassume le due precedenti beatitudini

Saziare fino a scoppiare = satollo

Si sazia la propria fame e sete di giustizia saziando la fame degli altri, liberando gli oppressi, restituendo dignità.

All’interno della comunità cristiana che hafatto la scelta delle beatitudini non esiste alcuna

forma di ingiustizia, di sopraffazione

Gesù evita le gerarchie

La primitiva comunità cristiana “con grande forza dava testimonianza della risurrezione delSignore Gesù” (At 4,33). Come poteva questa comunità testimoniare la presenza delRisorto al suo interno? Con proclami dottrinali? Con sontuose liturgie? No, con la loro vita.La prova del Cristo risuscitato era infatti a portata di mano, tutti la potevano vedere:“Nessuno infatti tra loro era bisognoso…” (At 4,34). La certezza che il Cristo è presente inuna comunità è che all’interno della stessa non esistono disuguaglianze, ricchi e poveri, chicomanda e chi serve, ma tutti sono e si comportano da fratelli, responsabili gli uni dellafelicità e del benessere dell’altro

Il termine greco tradotto con “misericordia”, traduce due termini ebraici

La “misericordia” non si riferisce al carattere ma al comportamento di chiprontamente soccorre chi è nel bisogno

Non è quindi un gesto isolato ma abituale che rende la persona riconoscibile. E’un’azione abitudinaria.I misericordiosi sono quelle persone che sicuramente quando saremo nel bisogno cidiranno sempre di sì

La “misericordia” inevitabilmente richiama il “perdono” che è una condizione perentrare nel Regno di Dio.

1. “hesed”: Non indica un sentimento ma un’azione. Mostra “hesed” chi, come Dio, dopoessersi assunto l’impegno ad essere d’aiuto, lo mantiene costi quel che costi. Perquesto è spesso associato a “fedeltà”.

2. “rahamim”: Indica le viscere materne e quindi le emozioni della madre per il propriofiglio. La condizione del povero tocca Dio fin nel profondo delle sue viscere, provaquasi un dolore fisico e, per questo, non può rimanere inattivo.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

“quelle persone che sono sempre disponibili ad aiutare sono beate perché quando si troveranno nel bisogno saranno immediatamente aiutate”

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio

Il cuore, nella cultura ebraica, non indicagli affetti, ma la coscienza

Da un punto di vista biblico, la purezza dicuore è la perfetta corrispondenza tra ildentro e il fuori, tra le intenzioni e leazioni

Le persone limpide, le persone vere, lepersone trasparenti, le persone che nonsono doppie, le persone che non sipresentano con la maschera, beate perchévedranno Dio

Il verbo “vedere” utilizzato da Matteo non indica il semplice vedere fisico, ma la percezione interiore. Non si hanno visioni o apparizioni!!Gesù assicura che le persone limpide e trasparenti sono beate perché fanno l’esperienza profonda, continua, quotidiana della presenza di Dio nella propria esistenza.

L’espressione greca è, letteralmente “operatori di pace”, “pacificatori”Anche in questo caso, la beatitudine non riguarda il carattere della persona ma una sua attività.La differenza tra il “pacifico” e ”l’operatore di pace” è che il primo per la propria tranquillità evita situazioni di dissidio, il secondo, per la pace degli altri è disposto a perdere la propria, creando situazioni di dissenso.

La parola pace traduce il termine ebraico “Shalom” che racchiude tutto ciò che concorre alla felicità della persona: benessere, salute, prosperità, sicurezza, buone relazioni sociali, armonia con Dio e con gli altri.

Nella cultura ebraica il figlio è colui che assomiglia al padre in tutto. L’espressione “saranno chiamati figli di Dio”, mostra che Dio considera suoi figli coloro che operano in favore dell’uomo. Questa è la volontà di Dio, che noi diventiamo collaboratori della sua creazione; questo significa essere costruttori di pace.

Quelli che lavorano per la felicità degli altri, felici perché fanno lo stesso lavoro di Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Ma ecco la doccia fredda!!

Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il Regno dei cieli”.

Gesù ci dice: “se fate questa scelta, guardate che non verreteapplauditi, non verrete osannati, ma verrete perseguitati”. Il termine adoperato dall’evangelista indica “perseguitati in nome di Dio”.

Gesù, nel Vangelo di Giovanni dice: “Arriverà il momento incui chi vi ammazza crederà di rendere culto a Dio”. Questo perché la comunità che accoglie le beatitudini, è la comunità nuova, la comunità profetica e sarà causa di turbamento, di scompiglio dentro le strutture religiose che riverseranno la loro ostilità, il loro odio

Queste sono le Beatitudini: un invito alla pienezza della felicità che Dio rivolge alle persone, un inno all’ottimismo di Dio sull’umanità perché Dio sa che l’umanità può

riuscire in tutto questo.E’ questa la buona notizia: Dio vuole, desidera che gli uomini siano pienamente

felici.

Gesù non è venuto a formare dei santi ma a dare un messaggio che cambi le strutture stesse della società. Le società si basano su tre verbi che portano rivalità e inimicizia. Questi verbi sono: AVERE, SALIRE, COMANDARE.Possedere sempre di più per salire al di sopra degli altri e poterli comandare. Ebbene il Regno che propone Gesù è una società dove al posto dell’accumulo dei beni c’è la gioia della CONDIVISIONE; dove alla bramosia di salire sopra gli altri c’è la gioia di SCENDERE (che significa non considerare nessuno inferiore a se stessi) dove al desiderio di comandare c’è l’esperienza gioiosa del SERVIRE gli altri.

Questo è il Regno di Dio.

Un cambio radicale nei valori che reggono la società

TRADUZIONE TEOLOGICA

Beati quelli che decidono di vivere poveri,perché questi hanno Dio come Re

Beati gli oppressi, perché questi saranno liberati.

Beati i diseredati, perché questi erediteranno la terra.

Beati gli affamati e assetati di questa giustizia, perché questi saranno saziati

Beati quelli che soccorrono,perché questi verranno soccorsi da Dio.

Beati i limpidi,perché questi saranno intimi di Dio.

Beati i costruttori di pace,perché questi Dio li riconoscerà figli suoi.

Beati i perseguitati per la loro fedeltà,perché questi hanno Dio per Re.

Ecco quindi una traduzione corrente delle Beatitudini

TRADUZIONE PASTORALE

Quanti scelgono di condividere quel che hanno:Beati! Perché Dio si prende cura di loro

Gli oppressi:Beati! Perché terminerà la loro oppressione

Gli emarginati:Beati! Perché ritroveranno dignità

Quelli che vivono per la giustizia:Beati! Perché questi saranno soddisfatti

Quelli che sono sempre pronti ad aiutare:Beati! Perché saranno sempre aiutati da Dio

Quelli che sono sinceri:Beati! Saranno sempre in presenza di Dio

Quanti lavorano per la felicità dell’uomo:Beati! Il Padre è con loro

I perseguitati per la loro fedeltà al vangelo:Beati! Perché Dio si prende cura di loro

Il materiale di questo incontro è

disponibile sul sito :

www.rebaoratorio.org

Nella sezione “Spazio Genitori”.


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