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1.10. Conclusione

Le principali critiche che gli economisti austriaci rivolgono ai neoclassici e che mettono in

di differenza rispetto al loro punto di vista, sono quindi le seguenti: in primo luogo, il concenequilibrio attraverso un modello che presuppone che linformazione di cui hanno bisogno gli agalle loro restrizioni sia data; secondo, la scelta, in molti casi arbitraria, di variabili e di parametrobiettivo, quanto alle restrizioni che tende ad includere gli aspetti pi ovvi, ma che ne dimentipresentano per una maggiore difficolt riguardo alla loro utilizzazione empirica (valori moraletc.); terzo, il concentrarsi su modelli di equilibrio che hanno maggiore attinenza con il formalische occultano le vere relazioni di causa ed effetto; quarto, trasformare in assunti teorici quinterpretazioni della realt storica che, per quanto rilevanti in alcune circostanze concretconsiderare dotate di una validit teorica universale.

Le precedenti considerazioni, non vogliono dire che tutte le conclusioni dellanalisi neoimportante di esse, infatti, valida e pu essere utilizzata. Ci che gli Austriaci vogliono mettnon esiste una garanzia riguardo alla validit universale delle conclusioni alle quali giungono quelle valide si potrebbero ottenere in maniera pi proficua e sicura anche attraverso unanalisi dteorie erronee (altrettanto numerose) mettendo in evidenza i vizi e gli errori che rimarrebbero inun metodo empirico fondato sul modello di equilibrio di tipo neoclassico.

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