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maggio 2007
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Giornale di Informazione per l’Edilizia e le Nuove Tecnologie periodico trimestrale • numero 1 • anno 1 • maggio 2007 registrazione al tribunale di arezzo n° 10/07rs del 26 aprile 2007 SPERIMENTALISMO ED UTOPIA URBANA ROTATORIE, CORDOLI, ERBA E TAPPETI URBANI IL GIARDINO SONORO PRODURRE ENERGIA IN MANIERA AUTONOMA ORO ROSSO - EVENTO RESTAURATO COSTRUIRE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE BIOFOODHOUSE IL VERDE PENSILE LE CASE DI CARTONE LA CASA JAZZ CADUTE DALL’ALTO, L’INFORTUNIO PIU’ GRAVE LE PROPOSTE PER UN’EDILIZIA SOSTENIBILE Journal Edilizia Technologies
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Giornale di Informazione per l’Edilizia e le Nuove Tecnologieperiodico trimestrale • numero 1 • anno 1 • maggio 2007

registrazione al tribunale di arezzo n° 10/07rs del 26 aprile 2007

SPERIMENTALISMO ED UTOPIA URBANA

ROTATORIE, CORDOLI, ERBA E TAPPETI URBANI

IL GIARDINO SONORO

PRODURRE ENERGIA IN MANIERA AUTONOMA

ORO ROSSO - EVENTO RESTAURATO

COSTRUIRE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

BIOFOODHOUSE

IL VERDE PENSILE

LE CASE DI CARTONE

LA CASA JAZZ

CADUTE DALL’ALTO, L’INFORTUNIO PIU’ GRAVE

LE PROPOSTE PER UN’EDILIZIA SOSTENIBILEJ

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JETS

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comitatoredazione

lydia aurora padulabarbara puggionicristina lombardigiulia mincigruccigiacomo bevanati

Primo numero di Jet Set, giornale di informazione sull’edilizia e sue tecnologie. Nato come “House Organ”della mostra convegno “Set”, che si tiene a Firenze, in tre divere edizioni, finalmente diventa rivista disettore, ufficializzando le mie aspettative: creare una vera e propria testata editoriale. Già in veste di HouseOrgan avevo dichiarato la mia emozione nell’intraprendere un percorso editoriale, adesso in veste di rivistapiù che mai mi sento consapevole di accingermi ad un progetto ben più difficile, ma che affronteròinsieme alla mia equipe editoriale, nella stessa maniera in cui esercito la professione di architetto e designer:con passione. Vetrina, per questo primo numero da testata editoriale sarà sempre Set, la naturale sedein cui è cominciata questa avventura. La rivista, come già accennato, viaggerà in parallelo con gliappuntamenti di questa importante mostra convegno sull’edilizia. Jet Set è una testata di settore checontribuisce a diventare ausilio informativo più specifico per tutti i professionisti che ruotano intorno all’edilizia,ma continuerà ad essere anche il principale organo di stampa dove tirare le somme su quello che si èdibattuto durante i tre giorni di incontri. In apertura della rivista rimane quello che ritengo essere una sortadi vezzo per chi scrive, ma anche una sorta di marchio di fabbrica del mio studio d’architettura, un raccontosovrareale sull’edilizia, un racconto mediato dalla fantasia sull’argomento trattato che serve a lanciaredei possibili input, ma che soprattutto è un modo più leggero per introdurre tematiche più importanti. Unaugurio a tutti i professionisti e utenti di settore a vedere il loro lavoro anche da un’angolazione diversa,che non sia sola applicazione tecnologica o visione normativa.L’obiettivo di Jet Set è quello di potersi sviluppare ulteriormente e che questa piccola testata possa poterdiventare un “blog cartaceo” dove mettere in sinergia professionisti di diverso settore.

Nei tre giorni di questa terza edizione che si terrà dal 15 al 17 maggio al Saschall di Firenze, verrannodibattuti temi riguardanti l’edilizia e le sue tecnologie con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali.S i farà un punto su quanto l’edi l iz ia propone di innovativo su questo argomento.In sede convegnistica i temi trattati saranno:- “Sostenibilità in architettura: dalla teoria alla pratica”- “La nuova normativa termica: il dlgs 192/05 e il dlgs 311/06, prescrizioni tecniche e soluzioni costruttive

per pareti, solai e coperture”- “La Casa...Jazz - Progetto pilota di casa passiva nel Comune di Scarperia”- “Efficienza energetica in edilizia”- “Costruire nel rispetto dell'ambiente. I nuovi regolamenti regionali”- “Sistemi Anticaduta dall’alto secondo le normative della Regione Toscana”- “Umidità di risalita capillare KalibraDRY® - la soluzione definitiva non invasiva”

Mi piace ricordare quello che per me è Set e che ho già scritto nei precedenti numeri: adesso più chemai, in veste di direttore editoiale di testata ufficializzata dichiaro che:JET SET non è la summa di tutto quello che avviene nel mondo edile, ma vuole offrire uno spaccato esaustivosu quelle che sono le innovazioni e le tecnologie più avanzate in campo edile.JET SET, è un supporto essenziale per chi deve lavorare in questo settore, ma anche un modo di scambioculturale aperto tra le parti interessate al mondo edile.JET SET propone edilizia a chi sa fare edilizia e insegna edilizia a chi vuole iniziare a farla.JET SET è un trimestrale che raccoglie le esperienze dei tre saloni convegno annuali e ne sancisce i risultatiscr itt i , promuovendo in maniera nuova le novità emerse nei giorni di esposiz ione.JET SET è quanto un’azienda che opera nel settore può desiderare per continuare a lavorare nel settoredell’edilizia o intraprendere questa strada.

s ommar i o

art di rect ione progetto

graf icostudio di architettura ecomunicazione g@ut© 2007

arch. luca bolognese

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periodico trimestralenumero 1 • anno 1maggio 2007registrazione al tribunale di arezzon° 10/07rs del 26 aprile 2007

amministrazionee pubblicità

tecnopromo srlvia dante 4352025 montevarchi, art. 055 980801• f. 055 9102728www.tecnopromo.com [email protected]

responsabileluciano [email protected]

direzione eredazione

studio di architettura ecomunicazione g@utvia giotto 150019 sesto fiorentino, fit+f +39 055 [email protected]

direttore responsabile

luca bolognese

direttore di redazionesilvia scuffi [email protected]

s tampanova arti grafiche srlvia cavalcanti 9 • 50058 signa fit. +39 055 8734952 • f. +39 055 [email protected]

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progettoeditor iale

studio di architettura ecomunicazione g@ut© 2007

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BIOFOODHOUSEarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

IL VERDE PENSILEarch. marco forcel l i

LE CASE DI CARTONEarch. cr ist ina lombardi

LA CASA JAZZing. giuseppe moschi

CADUTE DALL’ALTO, L’ INFORTUNIO PIU’ GRAVE

LE PROPOSTE PER UN’EDILIZIA SOSTENIBILEsergio gatteschi

SPERIMENTALISMO ED UTOPIA URBANAarch. ornel la vizzarr i

ROTATORIE, CORDOLI, ERBA E TAPPETI URBANIarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

IL GIARDINO SONOROl o r e n z o b r u s c i e s t e f a n o p a s s e r o t t i

PRODURRE ENERGIA IN MANIERA AUTONOMAarch. lydia aurora padula

ORO ROSSO - EVENTO RESTAURATOarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

COSTRUIRE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTEordine dei geologi del l la toscana

ESPOSITORI SET3-2007

PROGRAMMA CONVEGNI SET3-2007

t r e n t a

in copertinaEVENTO INSONORIZZATO inoccasione di SET1 a cura distudio di architettura G@UT

foto G@UT

Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata lariproduzione anche parziale. La direzionenon assume responsabilità per le opinioniespresse dagli autori dei testi redazionalie pubblicitari. Manoscritti, foto e/o disegniquando non esplicitamente richiesti nonvengono restituiti.

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JETS

e d i t o r i a l e

comitatoredazione

lydia aurora padulabarbara puggionicristina lombardigiulia mincigruccigiacomo bevanati

Primo numero di Jet Set, giornale di informazione sull’edilizia e sue tecnologie. Nato come “House Organ”della mostra convegno “Set”, che si tiene a Firenze, in tre divere edizioni, finalmente diventa rivista disettore, ufficializzando le mie aspettative: creare una vera e propria testata editoriale. Già in veste di HouseOrgan avevo dichiarato la mia emozione nell’intraprendere un percorso editoriale, adesso in veste di rivistapiù che mai mi sento consapevole di accingermi ad un progetto ben più difficile, ma che affronteròinsieme alla mia equipe editoriale, nella stessa maniera in cui esercito la professione di architetto e designer:con passione. Vetrina, per questo primo numero da testata editoriale sarà sempre Set, la naturale sedein cui è cominciata questa avventura. La rivista, come già accennato, viaggerà in parallelo con gliappuntamenti di questa importante mostra convegno sull’edilizia. Jet Set è una testata di settore checontribuisce a diventare ausilio informativo più specifico per tutti i professionisti che ruotano intorno all’edilizia,ma continuerà ad essere anche il principale organo di stampa dove tirare le somme su quello che si èdibattuto durante i tre giorni di incontri. In apertura della rivista rimane quello che ritengo essere una sortadi vezzo per chi scrive, ma anche una sorta di marchio di fabbrica del mio studio d’architettura, un raccontosovrareale sull’edilizia, un racconto mediato dalla fantasia sull’argomento trattato che serve a lanciaredei possibili input, ma che soprattutto è un modo più leggero per introdurre tematiche più importanti. Unaugurio a tutti i professionisti e utenti di settore a vedere il loro lavoro anche da un’angolazione diversa,che non sia sola applicazione tecnologica o visione normativa.L’obiettivo di Jet Set è quello di potersi sviluppare ulteriormente e che questa piccola testata possa poterdiventare un “blog cartaceo” dove mettere in sinergia professionisti di diverso settore.

Nei tre giorni di questa terza edizione che si terrà dal 15 al 17 maggio al Saschall di Firenze, verrannodibattuti temi riguardanti l’edilizia e le sue tecnologie con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali.S i farà un punto su quanto l’edi l iz ia propone di innovativo su questo argomento.In sede convegnistica i temi trattati saranno:- “Sostenibilità in architettura: dalla teoria alla pratica”- “La nuova normativa termica: il dlgs 192/05 e il dlgs 311/06, prescrizioni tecniche e soluzioni costruttive

per pareti, solai e coperture”- “La Casa...Jazz - Progetto pilota di casa passiva nel Comune di Scarperia”- “Efficienza energetica in edilizia”- “Costruire nel rispetto dell'ambiente. I nuovi regolamenti regionali”- “Sistemi Anticaduta dall’alto secondo le normative della Regione Toscana”- “Umidità di risalita capillare KalibraDRY® - la soluzione definitiva non invasiva”

Mi piace ricordare quello che per me è Set e che ho già scritto nei precedenti numeri: adesso più chemai, in veste di direttore editoiale di testata ufficializzata dichiaro che:JET SET non è la summa di tutto quello che avviene nel mondo edile, ma vuole offrire uno spaccato esaustivosu quelle che sono le innovazioni e le tecnologie più avanzate in campo edile.JET SET, è un supporto essenziale per chi deve lavorare in questo settore, ma anche un modo di scambioculturale aperto tra le parti interessate al mondo edile.JET SET propone edilizia a chi sa fare edilizia e insegna edilizia a chi vuole iniziare a farla.JET SET è un trimestrale che raccoglie le esperienze dei tre saloni convegno annuali e ne sancisce i risultatiscr itt i , promuovendo in maniera nuova le novità emerse nei giorni di esposiz ione.JET SET è quanto un’azienda che opera nel settore può desiderare per continuare a lavorare nel settoredell’edilizia o intraprendere questa strada.

s ommar i o

art di rect ione progetto

graf icostudio di architettura ecomunicazione g@ut© 2007

arch. luca bolognese

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periodico trimestralenumero 1 • anno 1maggio 2007registrazione al tribunale di arezzon° 10/07rs del 26 aprile 2007

amministrazionee pubblicità

tecnopromo srlvia dante 4352025 montevarchi, art. 055 980801• f. 055 9102728www.tecnopromo.com [email protected]

responsabileluciano [email protected]

direzione eredazione

studio di architettura ecomunicazione g@utvia giotto 150019 sesto fiorentino, fit+f +39 055 [email protected]

direttore responsabile

luca bolognese

direttore di redazionesilvia scuffi [email protected]

s tampanova arti grafiche srlvia cavalcanti 9 • 50058 signa fit. +39 055 8734952 • f. +39 055 [email protected]

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BIOFOODHOUSEarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

IL VERDE PENSILEarch. marco forcel l i

LE CASE DI CARTONEarch. cr ist ina lombardi

LA CASA JAZZing. giuseppe moschi

CADUTE DALL’ALTO, L’ INFORTUNIO PIU’ GRAVE

LE PROPOSTE PER UN’EDILIZIA SOSTENIBILEsergio gatteschi

SPERIMENTALISMO ED UTOPIA URBANAarch. ornel la vizzarr i

ROTATORIE, CORDOLI, ERBA E TAPPETI URBANIarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

IL GIARDINO SONOROl o r e n z o b r u s c i e s t e f a n o p a s s e r o t t i

PRODURRE ENERGIA IN MANIERA AUTONOMAarch. lydia aurora padula

ORO ROSSO - EVENTO RESTAURATOarch. luca bolognese, s i lv ia scuff i abati

COSTRUIRE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTEordine dei geologi del l la toscana

ESPOSITORI SET3-2007

PROGRAMMA CONVEGNI SET3-2007

t r e n t a

in copertinaEVENTO INSONORIZZATO inoccasione di SET1 a cura distudio di architettura G@UT

foto G@UT

Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata lariproduzione anche parziale. La direzionenon assume responsabilità per le opinioniespresse dagli autori dei testi redazionalie pubblicitari. Manoscritti, foto e/o disegniquando non esplicitamente richiesti nonvengono restituiti.

BioFoodHousearch. luca bolognese + silvia scuffi abati

Stefy e Andrew si erano finalmente comprati una casa, nel quartiere sperimentalepiù “in” della città. Sperimentale perchè il governo aveva fortemente voluto e avevaincentivato un tipo di costruzione che rispettasse l’ambiente e che usasse le energiealternative. La ricerca tecnologica negli ultimi dieci anni si era spinta assai avantisoprattutto quella legata al mondo dell’edilizia e delle energie eco-sostenibili; maquello che aveva dato una consistente svolta in questa direzione, era stata un’ideanata dalla mente di due progettisti tanto intraprendenti quanto “sovrareali”. Il loroera un avanguardistico progetto destinato a riscrivere la storia dell’unità abitativaresidenziale; a tal proposito un gruppo di scienziati tra architetti, ingegneri, chimicie medici si erano occupati di realizzare tecnicamente questa visionaria, quantobislacca idea: la prima “casa alimentare biologica” mondiale, in inglese ben prestodefinita come “BioFoodHouse”. I due “sovrareali architetti”, di cui sopra, avevanosognato questa dimora, dopo aver riletto in una torrida notte di mezza estate lafavola di Hansell e Gretel dei fratelli Grimm. Non fu facile convincere il gota universitariodi quanto fosse realizzabile e sostenibile questo tipo di architettura. Molti accademiciadottarono posizioni intransigenti nei confronti di questa folle teoria bioalimentare/edile,adducendo molte volte, pretesti privi di fondamento: impatto ambientale disastroso,inquinamento batterico/micotico e altre banali ovvietà. Purtroppo poco riuscironoa fare. L’iniziativa privata di un eletto ricchissimo magnate dell’agricoltura, mise atacere tutte le possibili reticenze; influì indubbiamente la necessità impellente didenaro da parte di alcuni partiti di governo che non disdegnarono affatto di attingerea finanze fresche per le loro strategie politiche. Fu, perciò, permessa con disinteressatoentusiasmo, la sperimentazione e la conseguente realizzazione di questo bislaccoprototipo abitativo. Si diede inizio al primo insediamento, interamente edificato concibo e prodotti naturali della terra: la BioFoodHouse, prima unità abitativa costruitacon materiali alimentari. Le fasi realizzative non differivano da quelle tradizionaliusate nell’edilizia: furono dapprima gettate le fondamenta, fu creata una platea,si posero però sul fondo di questa alcune grosse fette di carne essiccata; la forteresistenza al peso e la grande coibenza all’umidità di risalita faceva di questomateriale un ottimo isolante, ma anche una risposta valida ai movimenti strutturalidell’intero edificio, oltre a rispondere in maniera più che idonea alle norme antisismiche.Furono poi piantati quaranta plinti in sedano; le loro nervaure naturali creavano unsistema biologico talmente stabile da adattarsi a qualsiasi asperità di terreno; inoltreil pennacchio verde in alto fungeva da decoro della facciata. I solai, in barrette dicioccolato alleggerito con cereali soffiati, creavano una griglia sicura, resistente aqualsiasi sollecitazione di taglio e di sforzo. Una volta posizionata l’ossatura portantesi ordiva il tetto: le travi carote sostenevano i travetti zucchine: la copertura eracomposta da farfalline di pasta, la cui forma permetteva un ottimo deflusso delleacque piovane; un gustoso sugo di funghi usato come guaina protettiva. Pensandodi sfruttare al meglio le fonti di energia pulita fu predisposta sulla copertura unasuperficie adatta a questo scopo; uno spazio adibito alla piantagione di girasoli. Igirasoli naturalmente predisposti biologicamente all’accumulo energetico del solepermettevano, oltre ad utilizzare una fonte di energia pulitissima, anche alla produzionedi olio combustibile per il riscaldamento dell’ambiente interno. Le pannellature ditamponamento su tre lati erano sottolineate da nervature in liquirizia, tra l’una el’altra, mattoni in marzapane coloratissimi alternati a caramelle di menta trasparenteall’uopo di finestre; sul restante lato, quello principale, una grossa fetta di Emmhentahl,i cui fori altro non erano che suggestive tagli di luce per l’interno. Non mancavaneanche l’idea di un eccentrico designer di fama che aveva suggerito al costruttoredi usare come porta di ingresso un coscio di pollo e come vetro decorativo al suointerno della gelatina di lamponi. Durante la prototipizzazione della residenza si scoprìche la maionese era un ottimo coduttore di elettricità; per questo venne usata pertutta l’impiantistica; riccioli di succolenta maionese correvano a vista sull’interno esull’esterno, finendo per diventare elementi decorativi anch’essi. Gli scarici idrauliciinizialmente avevano rappresentato un grosso problema , alla fine fu adottata unasoluzione alimentare anche per quello che sembrava dovere essere un limiteinvalicabile; venne in aiuto il settore ittico: l’esoscheletro di grossi gamberoni fu unnaturale e valido sisitema alternativo ai vecchi tubi in metallo. Per i sanitari, mantenendoil colore bianco leggermente sfumato di tenue verde, venne usato sia per il lavandinoche per I sanitari il finocchio. La prima unità abitativa di Stefy e Andrew diede il “la”all’avvio per la costruzione di altre unità del quartiere che proprio per le loro peculiaritàcostruttive, non furono mai uguali tra loro: c’è chi usò l’ananas come struttura portantee ciliegie come finestre; chi, fece dei porticati con la banana e usò i kiwi comecomignoli, chi amò circondarsi di patate che usava come spogliatoi per la piscinae chi decorò la facciata con le venature del cavolo c’era anche chi, di natura piùpassionale, preferì il rosso del pomodoro come accesso al proprio talamo. Divenneun quartiere coloratissimo, il più colorato che si fosse mai visto, ma soprattutto divennel’ unico quartiere al mondo profumato. Gli abitanti consci di essere dei pionieri nelvivere in case realizzate con materiali totalmente naturali non autorizzarono l’accessonè alle automobile nè a nessun altro mezzo che potesse portare inquinamento opotesse alterare quell buon odore di cibo che permaneva nell’ambiente. Si generò così un ecosistema autonomo, non dipendente da nessuna altra forma di energiae tecnologia tradizionale. Un ulteriore vantaggio: ogni qual volta qualcuno dei suoiabitanti era sopraffatto dai morsi della fame, poteva facilmente saziarsi addentandole parti strutturali della propria abitazione non compromettendone la stabilità; sarebbestato sufficiente andare al centro commerciale più vicino e approvvigionarsi delcibo mancante… grande idea di progettisti illuminati.

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l i n e e e v o l u t i v e e r u o l o n e l l o s c e n a r i o u r b a n o a t t r a v e r s o l ’ o p e r ad i a l c u n i a r c h i t e t t i c o n t e m p o r a n e i

i l v e r d e p e n s i l eb e n e f i c i e c o l o g i c i e a r c h i t e t t u r a d e l v e r d e p e n s i l e

a r c h i t e t t o marco forcelli

Da sempre il verde pensile ha un doppio ruolo nell’architettura delle città:è elemento di scena e fattore di utilità. Dall’analisi di alcuni tra gli episodi piùsignificativi che la storia recente ci propone, è evidente come esso sia statoimpiegato tanto per arricchire l’aspetto degli edifici, quanto per conferire adessi migl iori capacità di r ispondere ad esigenze di comfort e dimitigazione/integrazione ambientale. Oggi la copertura a verde tornafortemente d’attualità proponendosi come soluzione riequilibrante nel delicatorapporto tra ecosistema e ambiti urbani.

1. I BENEFICI DEL VERDE PENSILE IN AMBIENTE URBANOI monitoraggi ambientali, sempre più frequenti ed analitici, condotti negliultimi anni, hanno rivelato una realtà decisamente preoccupante. O meglio,l’aspetto più inquietante risulta essere la velocità con cui l’attività dell’uomosul pianeta, nei molteplici aspetti con cui si manifesta, è capace di produrreeffetti negativi sull’ecosistema.Oggi il mantello vegetale esistente è ridotto a meno del 30% di quello esistenteprima dell’avvento dell’agricoltura. La deforestazione avanza di 16 milioni diettari all’anno provocando un aumento del 20% delle emissioni di gas serra.Studi recenti hanno dimostrato che negli ultimi duecento anni, laconcentrazione di anidride carbonica nella troposfera è aumentata del 26%,quella del metano del 110% e del 10% quella dell’ossido di azoto; si ipotizzache nel 2050 la concentrazione di CO2 sarà doppia rispetto ai 160.000 anniche hanno preceduto l’era industriale.L’effetto serra e i cambiamenti relativamente repentini di cui esso è causa(stravolgimenti climatici e surriscaldamento terrestre), sono fenomeni con cuiormai ci dobbiamo confrontare costantemente.Un dato altrettanto inquietante è costituito dal fatto che le città, pur occupandosolo il 2% della superficie terrestre, sono responsabili del 78% del consumoglobale di energia e della produzione di anidride carbonica dovuta alleattività umane; non solo: un terzo della quota del consumo energetico urbano,è dovuta al riscaldamento e raffrescamento degli edifici, in gran parteinefficienti sotto il profilo del risparmio di risorse.Il fatto emergente, che rappresenta tuttavia una conferma piuttosto che unasorpresa, è che gran parte della perdita di equilibrio tra attività umane edecosistemi naturali, è dovuta alla presenza nell’ecosistema delle cittàcontemporanee. Spetta ad essa allora mettere in atto strategie di riallineamentoverso obiettivi di sostenibilità, siano essi macro-obiettivi, o obiettivi specifici,ovvero tesi a rispondere a criticità immanenti. Ad esempio conservare,ripristinare o estendere le superfici verdi in quanto biomassa capace diassorbire CO2 ed altri gas serra, diminuendone il rilascio in atmosfera.In questo scenario è forse più facile comprendere l’interesse che accompagnaoggi la diffusione del verde pensile che, se vogliamo, rappresentaun’opportunità facilmente praticabile per portare un contributo migliorativoalla vivibilità degli insediamenti umani, soprattutto in forma urbana.Il verde pensile possiamo dire che costituisce una modalità fattibile per restituiresuperficie vegetale (e vitale), laddove essa è sottratta a livello del suolo.Il perchè esso debba oggi essere ritenuto un elemento di qualità ecologicadel costruire è espresso da una lista di vantaggi che sono allo stesso tempodi natura ecologica ed economica.Nel confronto con una copertura di tipo tradizionale, infatti, il verde pensilepresenta i seguenti aspetti qualificanti:

2 L’ARCHITETTURA DEL VERDE PENSILECoprire gli edifici con un manto vegetale è una pratica nota da circa quattro

q u a t t r o p a g i n a

LE CORBUSIERil solarium di villa Savoy a Poissy

(1929-1931)

RIKEN YAMAMOTOuniversità di Saitama presso Tokio

(1999)

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p a g i n a c i n q u e

millenni, ma già in precedenza, quando le abitazioni ipogee rappresentavanol’unica opportunità di avere a disposizione una dimora stanziale, il suolocostituiva il primo vero e proprio “tectum”, riparo.

2.1 L’avvicinamento all’età contemporaneaDal giardino babilonese (1750 a.C.), passando per il giardino pensile d’epocaromana, “xystus” fino all’epoca rinascimentale, il verde pensile da meroespediente diviene sì simbolo di lusso, manifestato attraverso l’immagine diuna natura resa domestica, asservita, ma contestualmente è anche espressionemanifesta della capacità dell’uomo di gestire la tecnica costruttiva a favorede l m ig l io ramento de l la qua l i tà de l le cond i z ion i ab i ta t i ve .Dal XIX secolo però, le città tornano ad essere densamente popolate e il“sistema tetto” è sottoposto a numerose sperimentazioni finchè la diffusionesu vasta scala dei materiali bituminosi, poté dunque indurre a forzare la regolaprimigenia che voleva che fosse il clima a determinare la copertura degliedifici. Ma è solo a partire dalla seconda metà del 1800 che le sovrastruttureimpermeabilizzanti leggere acquisteranno il ruolo di soluzione costruttivatrasmissibile e dovremo attendere l’opera delle avanguardie del secolo scorsoper assistere ad una nuova riscoperta del tetto-giardino.Saranno Le Corbusier, Wright e i Maestri italiani del ‘900 ad anticipare nei loroprogetti le potenzialità del verde pensile, interpretando la tendenza a ricrearespazi privati godibili sulla sommità degli edifici. L’intenzione è quella di proporreil verde pensile come elemento di qualità della costruzione, in grado diassicurare grandi potenzialità fruitive, migliorando funzionalità e comfort degliedifici residenziali. Al contempo il verde pensile torna ad essere vistocomponente del paesaggio, segno urbano e prova inconfondibile dellapotenza espressiva di cui è capace il connubio inaspettato tra costruito evegetazione.

2.3 L’attualità e le linee di tendenzaL’attualità del verde pensile, può essere letta attraverso due aspetti: il primo,prettamente quantitativo, corrisponde alla lettura del dato che esprime lacrescita delle diffusione delle superfici trattate a verde pensile, mentre ilsecondo aspetto riguarda la rinnovata forza espressiva del verde pensilequando entra nel progetto di architettura, soprattutto quando questo ègestito da alcune tra le figure più rappresentative oggi in attività.Come ad esempio Tadao Ando, cui è riconosciuta una sapienza progettualeche gli consente di coniugare forme e materiali in insiemi di rara purezza. Eglipredilige l’austerità del cemento armato gestito in piani e volumi spessodominati dalle regole della geometria pura. Nei suoi edifici anche il tettopartecipa integralmente al disegno compositivo; egli stesso definisce il tettola “quinta facciata“. Nel complesso residenziale di Osaka, terminato nel 1999,i tetti rappresentano la parte dell’edificio alla quale il progettista affida ilcompito di stabilire una continuità percettiva tra la natura e il luogo racchiusodell’agire umano; essi sono in realtà giardini, in cui il verde assume formegeometriche minimali che avvicinano natura e architettura evitandol’imitazione dell’organico. Per Tadao Ando, la terrazza, in parte pavimentata,in parte inverdita, costituisce il luogo della casa in cui si prende contatto conl’ambiente, coinvolgendo tutti i sensi pur rimanendo al riparo dal “disordinedel mondo”.Anche nel lavoro del gruppo di Riken Yamamoto per l’Università di Saitama(1999) riscontriamo un uso felice del verde in copertura. L’università si trovanella periferia di Tokio e sorge tra aree residenziali di nuova costruzione evaste zone di territorio utilizzate a risaie. L’edificio si articola in due stecche

GRUPPO MVRDV, ARCHILAB 2001.Gli aggetti alberati introducono spazi vitali

GRUPPO MECANOOla biblioteca dell’Università di Tecnoligia di Delf,in Olanda (1997)

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s e i p a g i n a

Marco ForcelliDottore in Tecnologie dell’Architettura.Dipartimento di Tecnologiedell’Architettura e Design“Pierluigi Spadolini”Facoltà di Architettura dell’Università di [email protected]

dis locate ai lat i d i uno spaz io centrale che ècontemporaneamente cortile e copertura delle aulesottostanti.Il verde pensile è racchiuso tra percorsi pedonali che a lorovolta determinano il perimetro dei cortili su cui si affaccianole aule. Il piano dei cortili determina una piattaformatraforata che consente l’aerazione e l’illuminazione direttadei locali posti al livello inferiore.L’area urbana di Tokio è soggetta o forti innalzamenti deivalori di temperatura e umidità nel periodo estivo, ed eratra gli obiettivi fondanti del progetto, limitare l’apportoimpiantistico per mantenere minimi i costi di gestione e difabbisogno energetico.Il gruppo olandese dei Mecanoo, si è spesso distinto per unapproccio al progetto in cui è molto avanzata la ricercabioclimatica. Tra le loro realizzazioni recenti, si distingue laBiblioteca dell’Università di Tecnologia di Delft (1993-1997),dove il verde pensile è l’elemento chiave attorno al qualesi sviluppa tutto l’edificio. La scelta di realizzare gli ambienti al di sotto di una coltre di suolo e vegetazione, è statafatta al fine di instaurare un microclima interno adeguatoalla conservazione di materiale cartaceo, utilizzando alminimo il contributo impiantistico. “I libri possono essereconservati come il buon vino”, diranno i Mecanoo, i qualiottengono a Delft il doppio obiettivo di aver realizzatoun’architettura a pieno titolo sostenibile ed una superficieverde utile alla città.C’è poi un futuro per il verde pensile, che per adesso èsoltanto immaginato, del quale deve ancora maturarel’ idea, ma i cui t ratt i possono essere int ravist i .Ad Archilab 2001, rassegna conclusasi ad Orléans nel giugno2001, il tema dell’esposizione e dei convegni correlati èstato la residenza, intorno al quale 90 progettisti hannodichiarato la loro idea di evoluzione.

Anche in questo caso è stato notato come, a ricorrere piùfrequentemente, sia stato l’approccio progettuale teso adintegrare spazi abitativi e spazi verdi, e, in generale, arendere ibrida l’attività dell’abitare, utilizzando la casa perr is iedere, ma anche per lavorare e comunicare.Lo stesso gruppo MVRDV, già autore del padiglione olandeseall’EXPO di Hannover 2000, ha proposto una modalitàresidenziale in cui gli “aggetti alberati“, sembrano volerrendere riconoscibili le singole unità abitative e, nello stessotempo offr i re agli utenti una possibi l i tà del tutto“personalizzata”, di fruire di spazi esterni differenziati gli unidagli altri.L’Architetto Leeser, tra gli altri, propone invece di recuperaresul tetto quegli spazi che solitamente mancano allaresidenza urbana: la copertura diviene un giardino dovegli inquilini di un ipotetico edificio multipiano, possono fruireognuno di una porzione di verde che di volta in volta puòessere utilizzato come spazio gioco, giardino, orto oquant’altro.

TADAO ANDOcomplesso residenziale Rokko ad Osaka

LEESER, ARCHILAB 2001i tetti come opportunità di ritrovare

le superfici verdi perse al suolo

L’excursus che abbiamo percorso, ci suggerisce laconsiderazione che l’opzione verde pensile, si configuraoggi come una delle alternative tecnologiche in possessodei migliori requisiti per diffondersi nella pratica del costruire.La presa d’atto dei benefici che è in grado di innescare,insieme alla comprensione di come esso possa oggi esseregestito nell’architettura delle città, può aprire la strada aduna ampia diffusione, vantaggiosa tanto per chi fruiscedirettamente degli spazi inverditi, quanto per la collettivitàurbana.

Fonti delle illustrazioni:Minke G . , Dacher Begrunen , Okobuch , F re ibu rg 2000 .Dètail, n°5/2000.Andreucci A., Del Nord R., Felli P., Zambelli E., “Verso l’industrializzazione

aperta”, Edizione I.T.E.C. / La Prefabbricazione, Milano 1979.AA. VV. L’at lante d i F i renze, Ed. Marsi l io , F i renze 1993.Gurrieri F., Pierluigi Spadolini. Umanesimo e tecnologia. Electa, Milano

1988.Rand H., Undertwasser. Ed.Taschen, Koln, 1992.Dètail , n°5/2000.Paesaggio Urbano n° 6/1998; Articolo di L. Cavallari dal titolo: Lucien

Kroll e il recupero delle periferie.Sito internet del Gruppo Mecanoo: www.mecanoo.nl“D” n° 259 del 10/7/2001, Gruppo Editoriale l’Espresso S.p.A., divisione

La Repubblica

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le case di cartonearch i te t to cristina lombardi

o t t o p a g i n a

La frontiera della sperimentazione in edilizia si estende verso nuovi percorsiprogettuali, attingendo a vecchie tecnologie per reinterpretarle in chiavemoderna, grazie all’ausilio di processi intellettivi avanzati. Ci sono ormaiprofessionisti riconosciuti che si inerpicano in soluzioni alternative; pionieri diuna biocompatibilità edile che si spinge ai limiti, studiando soluzioni e materiali.Progettare ecosostenibile è un dovere morale di ogni professionista che operiin un contesto contemporaneo; l’edilizia non può e non deve esimersi dapensare architetture che non siano in sintonia con i programmi ecologici cheinvestano anche altri settori; progettare pensando alle risorse della terra èuna sfida da affrontare con entusiasmo. Basti pensare agli esperimenti diarchitetture in terra che si fanno un po’ ovunque e che attingono a quelleche sono le origine delle abitazioni umane; basti pensare all’adobe; mattonifatti a mano, in argilla e sabbia, con i quali si possono ripensare nuove strutturenel rispetto alle nuove normative di risparmio energetico. In questo contestosperimentale si inserisce Shigeru Ban architetto giapponese che progetta casedi carta e cartone di cui mostriamo alcune fotografie di progetto. Questo perfar capire all’utente di settore che è possibile creare soluzioni architettonichecontemporanee, in simbiosi con l’ambiente vissuto e non in contrasto con lelogiche estetiche di una civiltà tecnologica come la nostra. L’alternativitànon è solo nel riciclo del materiale ma è nello studio approfondito delle risorsedella terra; un passo che negli ultimi decenni in preda alla colonizzazionetecnologica dell’ambiente ci eravamo dimenticati, ma che adesso è urgenteaffrontare.

PAPER STUDIOKeio University, Fujisawa, Kanagawa, Japan, 2003

arch. Shigeru Ban

PAPER TEMPORARY STUDIOParis, France, 2004arch. Shigeru Ban

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p a g i n a n o v e

La struttura provvisoria del PAPER TEMPORARY STUDIO - Paris,France, 2004 è uno spazio tubolare di 34.5m in lunghezzae di 4.4m in larghezza. Lo spazio di volta circolare ècompletamente coperto nella sua lunghezza da un sistemadi membrana e di pannello impermeabile che è supportatosu un sistema di costole cilindriche. 29 archi semicirculari,uguali in lunghezza e in una rete di elementi trasversali dicontroventatura, wind-bracing. Gli archi sono a intervalli1.2m. Le costole sono costituite tubi di carta, diametrointerno120mm, diametro esterno 760mm.La struttura, la volta e la base, sano coperte da un sistemadi membrana esterna in PTFE (imballaggio etilene TetraFluoro in conformità stretta con i regolamenti antincendiocorrenti) che fornisce i l water-proofing, sistema diimpermeabilizzazione per esterni. Le due facciate e frontonilaterali sono in struttura di legno e pannell i infi l l .La struttura provvisoria è concepita come uno spaziocontinuo intero.

Il boathouse, CENTRE D'INTERPRETATION DU CANAL DEBOURGOGNE - Pouilly-en-Auxois, France 2005, è la primafase di un grande complesso culturale dedicato alla storiadel Canal de Bourgogne che include anche un piccolomuseo. È stato concepito come la struttura del tubo dicarta e proteggerà una vecchia barca per presentarla alpubblico.I piccolo museo è un posto per esaminare esposizioni etenere le attività pedagogiche. La sua costruzione è unascatola di vetro trasparente, aperta al paesaggiocircostante. La struttura conta su angoli di ripiano metallicileggeri utilizzati per tutto l'edificio, fornendo così partizioniflessibili per l’area di esposizione.Il boathouse e il museo sono ubicati l'uno vicino all'altro inun'area rurale, sul confine del canale dove esso forma ungruppo.

CENTRE D'INTERPRETATION DU CANAL DE BOURGOGNEPouilly-en-Auxois, France 2005arch. Shigeru Ban

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l a c a s a . . . J a z zi n g e g n e r e g i u s e p p e m o s c h i

d o d i c i p a g i n a

Il progetto della casa bifamiliare nasce dall’esigenza dicostruire un’abitazione bifamiliare innovativa; nella ricercadi contenere i costi è stata fatta la scelta di adottaresoluzioni e tecnologie idonee a condurre i lavori in economiae permettere la realizzazione di alcune finiture inautocostruzione. Pertanto, dopo lo studio di massima delprogetto architettonico, avendo messo al centrol’innovazione come elemento trainante di tutta l’operazione,è stata fatta una lunga ricerca, durata diversi anni, sullascelta di tutti i materiali e delle varie tecnologie cherispondessero essenzialmente ai seguenti obiettivi:

1. Costruire un edificio secondo i criteri della bioedilizia econ elevata efficienza energetica.

La villetta viene costruita nel rispetto dei principi della casaecologica, con ridotti consumi energetici annui (circa 20Kwh/mq cioè un consumo di 2 litri di gasolio a mq all’anno),inferiori anche a quelli richiesti per Casa Clima classe A,dalla quale si differenzia anche per l’assenza di impiantogas. Tali obiettivi di efficienza energetica sono stati raggiuntimediante l ’u t i l i z zo de i seguent i accorg iment i :• Progettazione architettonica, orientamento, distribuzione

interna, finestrature e finiture esterne, nel rispetto degliaspetti climatici ed ambientali.

• Util izzo, prevalentemente, di materiali naturali ebiocompatibili.

• Elevato isolamento termico ed acustico.• Impermeabilità al vento.• E levato comfort e salubr i tà degl i ambient i .• Inf iss i esterni ad alta prestazione energetica.• Sistema di areazione degli ambienti interni con apporto

di aria esterna opportunamente trattata e riscaldatadalla serra.

• Impiego esclusivo di energie rinnovabili: fotovoltaico,solare termico e biomasse.

• Utilizzo di apparecchiature elettriche a basso consumo.• Risparmio idrico attraverso il riutilizzo dell’acqua piovana.• Utilizzo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua

sanitaria.• Utilizzo delle biomasse e dell’aria riscaldata da una serra

per il riscaldamento invernale.• Climatizzazione estiva con raffrescamento naturale e

geotermico.Nel progetto è stata posta inoltre particolare attenzione aiseguenti aspetti, atti a garantire un elevato comfort abitativoe alla massima sicurezza della struttura:• Elevata sicurezza dell’edificio ai fini sismici mediante

l’utilizzo di isolatori elastomerici.• Elevata qualità e sicurezza e insonorizzazione degli impianti

“La casa... Jazz”, perché Jazz vuol dire energia, musica, ballo, allegria, gioventù, passione, sentimenti,innovazione......…slogan facile da ricordare e che sintetizzasse, in modo non formale, tutti i contenuti di un nuovo modo di costruire.

tecnologici.• Protezione dai campi magnetici.• Impiant ist ica faci lmente ispezionabi le per la

manutenzione.• Finiture esterne ed interne durevoli e con ridotti oneri di

manutenzione.• Pavimenti in legno locale trattato ad olio e cere naturali.• Strutture portanti in elevazione fuori terra, in pannelli di

legno lamellare.Ci preme inoltre sottolineare come edifici costruiti con latecnologia illustrata nelle pagine seguenti, non producanodebiti al territorio, ma consentano di vivere in equilibrio conesso, consumando poca energia, prodotta interamente dafonte rinnovabile, e rappresentando a tutti gli effetti depositidi carbonio (elemento fondamentale del legname utilizzatoper le strutture), e contrastando quindi l’emissione di CO2in atmosfera da utilizzo di combustili fossili. Costruire edificicon il legno ha inoltre il merito di sostituire ad alberi adultiche assorbono poco carbonio, piante giovani che invece,nella fase di crescita, ne assorbono molto di più. Infine,preso atto dell’inevitabile crescita del costo dei combustibilifossili, iniziare a costruire edifici efficienti ed autonomienergeticamente potrebbe rivelarsi una scelta, oltre chesaggia, anche vantaggiosa economicamente non solo peri singoli proprietari, ma per tutta la società.

2. Sperimentare l’utilizzo di materiali innovativi, idonei arealizzare alcune finiture ed una parte degli impianti inautocostruzione;

l’intervento doveva conciliare l’esigenza di costruire unasorta di prototipo di elevata qualità con quella di contenerei costi. Pertanto, non volendo rinunciare all’efficienzaenergetica e alla qualità prestazionale, abbiamo fatto lascelta di costruire il grezzo con pannelli prefabbricati inlegno lamellare, tecnologia già ampiamente utilizzata nelcentro Europa anche per edifici pubblici multipiano, inquanto tale soluzione, come si può vedere anche dallefoto riportate nelle pagine seguenti, si presta a proseguirecon i lavori interni con estrema semplicità, avendo inoltreadottato finiture a secco. La tecnologia utilizzata hapermesso di costruire la casa in tempi brevissimi (quattrogiorni), con un ridotto impianto di cantiere e senzainstallazione di impianto gru. Posta particolare cura alprogetto degli impianti e evitando sistematicamenteattraversamenti a pavimento, per le finiture delle paretiinterne ci siamo orientati verso l’utilizzo di mattoni incalcestruzzo cellulare Gasbeton ed intonaco in cartongesso,mentre per i pavimenti è stato scelto parquet posato suletto di sabbia. Teoricamente, anche la realizzazione del

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L A C A S A J A Z Zp a r t i c o l a r i c o s t r u t t i v i

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cappotto esterno, escluso intonaci e posa del manto di copertura, docce epluviali, avrebbe potuta essere realizzata in autocostruzione, dato che lasoluzione adottata ne permette un facile montaggio. A differenza dellatipologia di cappotto generalmente utilizzato sulle pareti in legno lamellaree dell’emergente tetto ventilato, è stato scelto di proteggere la casadall’acqua, dal vento e dal freddo, con una sorta di piumino imbottito,contenuto da una guaina traspirante il quale viene protetto da una sorta di“crosta esterna” che svolge la funzione di assorbire lo shock termico edidrometrico. Tale “crosta esterna” che riveste le pareti e le falde del tetto èrealizzata con pannelli di lana di legno, sulla quale si attacca saldamentel’intonaco a calce e si fissa stabilmente il manto di copertura in cotto, ha lacaratteristica di essere particolarmente robusta, elastica, inerte e traspirante.

3. Sperimentare una nuova concezione di offerta edilizia, che favorisse nuoveopportunità per maestranze qualificate ed innovativi servizi professionali - imprenditoriali;

E’ noto che il settore edilizio soffra di difficoltà strutturali, dovute da un latoalla forte concorrenza e al conseguente abbattimento dei prezzi, che sommatoalle incertezze dovute al mercato, rende difficile dare continuità alla formazionedelle maestranze, dall’altro al cambiamento delle attese sociali, che tendead allontanare dall’edilizia le nuove generazioni e che porta pertantomaestranze precarie e costituite prevalentemente da extracomunitari ariversarsi in tale settore. Queste condizioni non favorevoli si riflettono in unadiffusa caduta di qualità, soprattutto nella realizzazione delle finiture, dovela maestria dell’artigiano risulta più necessaria. A fronte di tale quadrogenerale, le recenti normative (sismica, acustica e energetica) richiedonoinvece di porre maggiore attenzione all’esecuzione di alcuni dettagli costruttivi,che garantiscano la piena efficacia dei nuovi materiali utilizzati per il rispettodegli standard qualitativi imposti dalla Legge. I costruttori si orientano,giustamente, verso soluzioni facili da realizzare e possibilmente prefabbricate,per semplificare la composizione dell’organico di cantiere. Per il mondo delleimprese artigianali si può aprire, pertanto, un nuovo mercato, costituito daattività specialistiche eseguibili solo da maestranze qualificate. Questo valeanche per il mondo professionale, il quale a causa di una cultura conservativapresente in tutti i settori della nostra società, contraria a qualsiasi cambiamentoche innescasse meccanismi di concorrenza, opera oggi in un settorecaratterizzato, oggi, dall’inesistenza di condizioni serie di mercato (mancanzadi programmazione delle pubbliche amministrazioni, permanenza del rapportofiduciario, regole certe per il calcolo dei compensi, etc...). In assenza, inoltre,di modalità di pagamento “normali“, si deve prendere atto, a malincuore,che nel nostro paese non esistono ancora condizioni favorevoli per unosviluppo delle attività professionali organizzate. In un tale panorama, chenon sarà facile modificare in tempi brevi, anche il mondo professionalepotrebbe avere nuovi spazi, operando nel settore dell’innovazione e offrendoservizi più evoluti rispetto a quelli squisitamente professionali, sconfinandonelle attività d’impresa e collaborando con le imprese artigianali, per offrireattività qualificate sia ai soggetti pubblici che privati. La sperimentazionedell’autocostruzione di una parte di finiture potrebbe permettere ad un certotipo di clientela di comprare una casa di grande qualità a prezzi accessibili,con la garanzia comunque di tutta la necessaria assistenza per garantire ilsuccesso dell’operazione. Una sorta di offerta edilizia analoga al mercatodel fai da te tipo IKEA, in cui al committente privato potrebbe essere garantitala costruzione fino al grezzo ed una parte degli impianti. Si deve infine prendereatto che la bioedilizia non è più un ristretto mercato, ma è invece una formula

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cappotto esterno, escluso intonaci e posa del manto di copertura, docce epluviali, avrebbe potuta essere realizzata in autocostruzione, dato che lasoluzione adottata ne permette un facile montaggio. A differenza dellatipologia di cappotto generalmente utilizzato sulle pareti in legno lamellaree dell’emergente tetto ventilato, è stato scelto di proteggere la casadall’acqua, dal vento e dal freddo, con una sorta di piumino imbottito,contenuto da una guaina traspirante il quale viene protetto da una sorta di“crosta esterna” che svolge la funzione di assorbire lo shock termico edidrometrico. Tale “crosta esterna” che riveste le pareti e le falde del tetto èrealizzata con pannelli di lana di legno, sulla quale si attacca saldamentel’intonaco a calce e si fissa stabilmente il manto di copertura in cotto, ha lacaratteristica di essere particolarmente robusta, elastica, inerte e traspirante.

3. Sperimentare una nuova concezione di offerta edilizia, che favorisse nuoveopportunità per maestranze qualificate ed innovativi servizi professionali - imprenditoriali;

E’ noto che il settore edilizio soffra di difficoltà strutturali, dovute da un latoalla forte concorrenza e al conseguente abbattimento dei prezzi, che sommatoalle incertezze dovute al mercato, rende difficile dare continuità alla formazionedelle maestranze, dall’altro al cambiamento delle attese sociali, che tendead allontanare dall’edilizia le nuove generazioni e che porta pertantomaestranze precarie e costituite prevalentemente da extracomunitari ariversarsi in tale settore. Queste condizioni non favorevoli si riflettono in unadiffusa caduta di qualità, soprattutto nella realizzazione delle finiture, dovela maestria dell’artigiano risulta più necessaria. A fronte di tale quadrogenerale, le recenti normative (sismica, acustica e energetica) richiedonoinvece di porre maggiore attenzione all’esecuzione di alcuni dettagli costruttivi,che garantiscano la piena efficacia dei nuovi materiali utilizzati per il rispettodegli standard qualitativi imposti dalla Legge. I costruttori si orientano,giustamente, verso soluzioni facili da realizzare e possibilmente prefabbricate,per semplificare la composizione dell’organico di cantiere. Per il mondo delleimprese artigianali si può aprire, pertanto, un nuovo mercato, costituito daattività specialistiche eseguibili solo da maestranze qualificate. Questo valeanche per il mondo professionale, il quale a causa di una cultura conservativapresente in tutti i settori della nostra società, contraria a qualsiasi cambiamentoche innescasse meccanismi di concorrenza, opera oggi in un settorecaratterizzato, oggi, dall’inesistenza di condizioni serie di mercato (mancanzadi programmazione delle pubbliche amministrazioni, permanenza del rapportofiduciario, regole certe per il calcolo dei compensi, etc...). In assenza, inoltre,di modalità di pagamento “normali“, si deve prendere atto, a malincuore,che nel nostro paese non esistono ancora condizioni favorevoli per unosviluppo delle attività professionali organizzate. In un tale panorama, chenon sarà facile modificare in tempi brevi, anche il mondo professionalepotrebbe avere nuovi spazi, operando nel settore dell’innovazione e offrendoservizi più evoluti rispetto a quelli squisitamente professionali, sconfinandonelle attività d’impresa e collaborando con le imprese artigianali, per offrireattività qualificate sia ai soggetti pubblici che privati. La sperimentazionedell’autocostruzione di una parte di finiture potrebbe permettere ad un certotipo di clientela di comprare una casa di grande qualità a prezzi accessibili,con la garanzia comunque di tutta la necessaria assistenza per garantire ilsuccesso dell’operazione. Una sorta di offerta edilizia analoga al mercatodel fai da te tipo IKEA, in cui al committente privato potrebbe essere garantitala costruzione fino al grezzo ed una parte degli impianti. Si deve infine prendereatto che la bioedilizia non è più un ristretto mercato, ma è invece una formula

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che funziona, che è destinata a crescere rapidamente e che questo è unottimo momento per “seminare”.

4. Incentivare, anche nel nostro territorio, l’industria del legno strutturale e laconseguente tutela e valorizzazione del patrimonio boschi della Toscana;La Toscana è la regione con la maggiore copertura forestale in Italia, pari al47% (circa 1.100.000 ettari) dell’intero territorio, anche se solo il 20% di esso èidoneo come materiale per falegnameria e per impieghi strutturali, mentreil restante 80% è coltivato a bosco ceduo che può trovare utilizzo per finienergetici. L’agenzia Arsia, insieme alla Regione Toscana, da molti anni, staportando avanti un progetto di valorizzazione del nostro patrimonio boschivoper impieghi strutturali e per l’uso energetico. L’intervento descritto nellepagine seguenti rappresenta pertanto un utilissimo esempio pratico di edificioin legno, alimentato con biomasse, che può essere messo a disposizione divisite ed esame critico a favore delle istituzioni, degli imprenditori, deiprofessionisti e del mondo scientifico. Il legname utilizzato nella nostracostruzione è abete rosso, assemblato dalla KLH e proveniente dall’Austria,ma ci auguriamo che a seguito di un gradimento del mercato verso taletecnologia, possa svilupparsi anche in Toscana una industria per l’utilizzoevoluto del legno, che favorisca lo sfruttamento, a fini strutturali, anche dilegname di non elevata qualità, favorendo nel contempo sia la coltivazionedei nostri boschi che creando una nuova opportunità occupazionale per lenuove generazioni. Dai primi riscontri avuti con il mondo professionale edimprenditoriale, ritengo che non sia meramente utopistico ipotizzare che sipossano sviluppare, a breve, anche nel nostro territorio, aziende che si occupinodella lavorazione dei pannelli strutturali in legno lamellare a strati incrociatie successivamente anche della loro produzione. Al presente progetto hannomanifestato il proprio interesse il Prof. Ario Ceccotti Direttore di I.V.A.L.S.A.(Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree) - CNR, (insiemeai collaboratori Ing. Marco Lauriola e Ing. Maurizio Follesa), il Prof. AndreaVignoli Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Firenze esono in programma una serie di prove sul comportamento strutturale, termicoed acustico dell’intervento.

GENERALITA’ dell’ interventoL’esempio che andremo ora ad analizzare è l’edificio per civile abitazionerealizzato nel Comune di Scarperia in Via dell’Azzurro, il primo esempio inToscana di edificio con struttura in pannelli di legno lamellare a strati incrociati. La particolarità dell’edificio investe anche l’aspetto estetico che esso avràuna volta ultimato; infatti le superfici esterne avranno una finitura tradizionalead intonaco a calce e manto di copertura in cotto dato che i pannelli concui la casa è stata realizzata si prestano a qualsiasi tipo di rivestimentoagevolato anche dal modesto spessore delle strutture. L’edificio è costituitoda n. 2 unità immobiliari con accessi indipendenti organizzate all’interno diun unico corpo di fabbrica caratterizzato da una geometria molto regolarecon pianta quadrata con lato di circa 12,00m, copertura a capanna eprospetti regolari privi di elementi in aggetto. L’edificio si sviluppa su duepiani fuori terra, un sottotetto in parte abitabile ed un piano interrato confunzione di grande cantina e locale impianti tecnici. La caratteristica strutturaleè quella di un edificio in muratura portante realizzata con pannelli di legnomultistrato; pannelli che andranno a costituire l’ossatura dei muri perimetralie di parte dei tramezzi interni. Le strutture in elevazione così come il solaio dipiano primo, sottotetto e copertura sono realizzate con i predetti pannelli,assemblati in opera mediante l’utilizzo di collegamenti puntuali di acciaio

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referenti del progetto:TIESSE INGEGNERIA srldi Giovanni Olivero, Giuseppe Moschi, PierLuigi Poggetti eRodolfo GiachiVia G. Massaia, 8850134 Firenzet. 055 [email protected]

Progetto integrale e coordinato: Ing. Giuseppe MoschiProgetto esecutivo: (architettonico e strutturale) Ing. SimoneSonni e Ing. Leonardo NegroProgetto architettonico: Ing. Pierluigi PoggettiProgetto impianti esterni: Ing. Rodolfo GiachiProgetto impianto elettrico: Ing. Primo MoschiProgetto impianto di climatizzazione e del bilancio energetico:Ing. Gilberto Barzagli e Ing. Riccardo BarzagliProget to impianto fo tovol ta ico: P. I . Marco Mat te in iConsulenza tecnologia strutture in legno: Ing Marco Lauriola eIng. Maurizio FollesaConsulenza caratterizzazione del legno strutturale: Dott. Agr. eForestale Mario MoschiConsulenza per le tecnologie della bioedilizia:Arch. Biagio DePietro, Arch. Enzo Dotta, Arch. Giovanna Giuntini (IstitutoNazionale di Bioarchitettura)ESECUTORI Opere edili : Edil Ca Due srl.Opere in legno : KLH Massivholz GmbHImpianti : Ca.gi.ba. sncImpianto fotovoltaico : Fedi impianti sas

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distribuiti. Il solaio di piano terreno è stato realizzato in ununico getto di c.a. dello spessore di 35cm appoggiato lungoil perimetro a n. 12 pilastri in c.a. del diametro di 30 cm edun pilastro centrale di diametro 40 cm. Tra le strutture inelevazione e la fondazione è stata realizzata unasconnessione nel piano tale da rendere quasi indipendentile due strutture alle traslazioni orizzontali, in caso di eventosismico la fondazione trasmetterà alle strutture in elevazionesolo una parte delle forze sismiche. La sconnessione è statarealizzata con appoggi scorrevoli multidirezionali della dittaFIP INDUSTRIALE spa posizionati in corrispondenza degli ottopilastri laterali e il pilastro centrale. In corrispondenza deiquattro pilastri agli spigoli sono stati posizionati degli isolatorielastomerici forniti sempre dalla ditta FIP INDUSTRIALE spa. L’intera struttura poggia su una fondazione a platea in c.a.dello spessore di 35cm che fa da fondazione anche aduno scannafosso perimetrale accessibile.

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e s t r a t t o d e l l a g u i d a r e d a t t a d a L I N E AV I TA

c adu t e da l l ’ a l t o , l ’ i n f o r t u n i o p i ù g r a v ee r i c o r r e n t e n e i c a n t i e r i e d i l i

Il numero elevato degli infortuni mortali e permanenti nelmondo dell’edilizia derivanti dalle cadute dall’alto, hannoindotto gli organi competenti ad adottare misure preventiveintroducendo nuove regole e leggi all’ interno deiRegolamenti d’Igiene e dei Regolamenti Edilizi (per esempiol’”Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene, art.3.2.11, ”Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi dicaduta dall’alto” per la Regione Lombardia o producendo leggi Regionali (L.r. 1/2005 art 82 comma 16 per la RegioneToscana ).Nuove disposizioni sono in fase di studio e attuazione inmolte altre Regioni Italiane, per cui è necessario informarsipreventivamente per eventuali obblighi.

“le seguenti disposizioni si applicano alle nuove costruzioni diqualsiasi tipologia d’uso (residenziale, commerciale, industriale,agricolo, eccetera) nonché in occasione di interventi su edificiesistenti che comportino anche il rifacimento sostanziale dellacopertura.L’intera opera deve essere progettata ed eseguita in modo chele successive azioni di verifica, manutenzione o di riparazionedell’opera stessa e delle sue pertinenze, comprese le componentitecnologiche, possano avvenire in condizioni di sicurezza per ilavoratori che effettuano tali lavori e per le persone presentinell’edificio ed intorno ad esso”.

I già strumenti normativi in materia di prevenzione degliinfortuni ed igiene del lavoro e in materia di dispositivi diprotezione individuale, sia dal punto di vista dell’uso chedel prodotto, presentano attualmente una frammentazionedi disposizioni che creano una qualche difficoltà nella loroapplicazione specialmente per quanto riguarda laprevenzione degli infortuni causati dalle cadute dall’alto.

ADEMPIMENTI1. La conformità del progetto alle misure preventive e

protettive indicate nell’apposito modulo (attestata daltecnico abilitato) all’atto di inoltro:

a) delle istanze di permesso di costruire, anche riferite avarianti in corso di opera che comportano lasospensione dei relativi lavori;

b) delle denunce di inizio dell’attività, anche riferite avarianti in corso d’opera che comportano lasospensione dei relativi lavori;

c) delle varianti in corso d’opera, che non comportanola sospensione dei relativi lavori

2. L’attestazione del progettista è corredata dall’elaboratotecnico della copertura, redatto in conformità alle misureprevent ive e protett ive indicate nel modulo

3. In caso di istanze di sanatoria di cui all’articolo 140 dellal.r. 1/2005, la conformità delle opere realizzate sullacopertura alle misure preventive e protettive, è attestatadal tecnico abilitato

4. Nel caso di interventi edilizi per i quali debba essere

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certificata l’abitabilità o l’agibilità ai sensi della vigentenormativa , il professionista abilitato, al momento deldeposito in comune dell’attestazione di cui all’articolo…………….. deve allegare la certificazione di conformitàdelle opere eseguite sulla copertura alle misurepreventive e protettive previste e consegnare copia delfascicolo dell’opera, ove ne sia prevista la redazione aisensi dell’articolo 4, comma 1 (lettera b) del decretolegislativo del 14 agosto 1996, n. 494.

(Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente leprescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare neicantieri temporanei o mobili), da ultimo modificato condecreto legis lat ivo 10 settembre 2003, n . 276.

PROCEDURE PER LA REDAZIONE DI UNELABORATO TECNICO

1) IL TECNICO ABILITATO dovrà compilare il modulo preposto(riportato a pag.…) dichiarando quale dispositivo edisposizione del sistema permetterà l’accesso e il lavoroin sicurezza sulla copertura.

2) IL TECNICO ABILITATO elaborerà un progetto grafico aifini di verifica della corretta esecuzione presso l’operadelle misure tecniche predisposte.

3) IL TECNICO ABILITATO a fine lavori dovrà produrre unelaborato tecnico contenente:

• Dichiarazione di corretta messa in opera dei componenti(rispettando accuratamente le indicazioni dei costruttori)da parte dell’installatore

• Le certificazioni dei prodotti o dichiarazione di conformitàin rispetto alla UNI EN 795

• L’installazione di apposita cartellonistica per identificarei dispositivi

• Progetto planimetrico della copertura (tenendo contodegli effetti derivanti da una caduta) con criterid’installazione del sistema di anticaduta a norma UNIEN 795 contenente:

1. I requisiti relativi alla distanza dal suolo (tiranted’aria)2. L ’e l im inaz ione deg l i “e f fe t to pendo lo”3. Ind icaz ione del l ’accesso a l la copertura4. percorso• Dimensionamento indicando:

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24126 Bergamo - Via Bellafino, 20C.Comm. Galassia (Blocco H)

Tel. 035 315315 - Fax 035 330000e-mail [email protected]

sito associazione www.lineavita.org

p a g i n a d i c i a n n o v e

pertanto si dovrà tener conto di:• Tipologia della struttura• Tipologia della copertura con esigenze tecniche per

g a r a n t i r e u n a b u o n a i m p e r m e a b i l i z z a z i o n e• Altezza dal suolo• Presidi fissi• Presidi mobili• Numero degli operatori

esempio di progettazione :COPERTURA A DUE FALDESoluzione economica, poco invasiva, con punti diancoraggioUNI EN 795 A2 –poca libertà di movimento –ridotto numerodi operatori in contemporanea –ideale per tetti bassi conesigenza di lavoro in trattenuta

COPERTURA A DUE FALDELa linea di vita UNI EN 795 C è la soluzione ideale per lalibertà di movimento e con più operatori in copertura.Questo tipo di soluzione ci permette di risolvere graviproblemi di impermeabilizzazione, insostituibile su colmisuperiori ai 15mt di lunghezza.

L lunghezza della lineaE distanza max tra gli intermedinr MAX degli utilizzatoriF freccia della deflessione funeT forza sviluppata in capo al cavoR resistenza minima alla rottura del supportoM il momento applicato alla struttura

(VERIFICA STRUTTURALE)• Le forze applicate alla struttura dovranno essere verificate

da un ingegnere o laddove non fosse possibile eseguireun collaudo come indicato nella norma UNI EN 795

• La dichiarazione di conformità (redatta da un ingegnere)nel caso venissero realizzati elementi aggiuntivi necessariall’installazione dei sistemi UNI EN 795 (tipo supporti, pali,staffe ed elementi di fissaggio)

• Libretto di istruzioni e manutenzione• Istruzioni per il corretto utilizzo e scelta idonea dei D.P.I.

che si possono e devono utilizzare in conformità del sistemainstallato.

REQUISITI PER UNA IDONEA VALUTAZIONE PROGETTUALE

Progetto di un sistema di anticadutaPer una corretta progettazione di un sistema anticaduta iltecnico dovrà tener conto delle seguenti valutazioni:• individuazione dei rischi susseguenti alla caduta• strutturali e susseguenti alla forma planimetrica della

copertura• pratico operative• impatto architettonico• economichePer eseguire correttamente un progetto per la scelta didispositivi di ancoraggio a norma UNI EN 795, bisognasapere che tale norma è suddivisa in classi:EN 795 classe A1:Comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissatia superfici verticali, orizzontali ed inclinateEN 795 classe A2Comprende ancoraggi strutturali progettati per il fissaggioa tetti inclinatiEN 795 Classe BDispositivi di ancoraggio provvisori portatiliEN 795 classe CComprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee diancoraggio flessibili orizzontali.Per definizione di tale norma per linee orizzontali si intendeuna linea che devia dall’orizzonte per non più di 15 °.EN 795 Classe DDispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggiorigide o orizzontaliEN 795 Classe EDispositivi di ancoraggio a corpo morto

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v e n t i p a g i n a

L’Associazione ALV da disponibilità per organizzare seminari tecnici checontribuiscano a chiarire e approfondire l’argomento.L’invito ad organizzare questi seminari è soprattutto rivolto agli ordinidegli ingegneri–architetti e ai geometriIscrivendosi all’associazione ( iscrizione gratuita) si potrà accedere all’areatecnica sul sito e usufruire di una serie di servizi di consulenza e disupporto alla progettazione dei sistemi di anticaduta.

Il presidente associazione ALVGiancarlo Vitali

TIPOLOGIA DELLE STRUTTURELa tipologia della struttura può determinare la sceltadell’ancoraggio e viceversa tenendo conto di questi requisiti:Per i dispositivi in classe A1 e A2 la resistenza dei dispositividi ancoraggio deve essere di 10 KN applicata nella direzionein cui tale forza può essere applicata in esercizio.Per i dispositivi in classe C la resistenza della struttura è unarisultante di calcolo (dimensionamento).Le differenti tipologie esistenti sul mercato non permettonodi dare delle indicazioni standard, questi valori devonoessere elaborati dall’installatore o indicate nelle istruzionidi installazione da parte del costruttore.Come indicazione standard (per l’installazione di una lineadi vita ARIANA –FIRST -EVOLUTION) il valore massimo è di 37KN sv i luppato al punto est remo del la l inea R.Il momento applicato alla struttura verrà calcolato infunzione all’altezza del supporto o palo uti l izzato.

Esempi applicativi :

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p a g i n a v e n t u n o

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i m o t i v i d e l l e s c e l t e d e g l i a m i c i d e l l a t e r r a e d e l f o r u m e n e r g i a :

le proposte per un’edil iz ia sos tenibiles e r g i o g a t t e s c h ip r e s i d e n t e a m i c i d e l l a t e r r a t o s c a n a e f o r u m e n e r g i a

v e n t i d u e p a g i n a

PERCHE' AUMENTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA E RICORREREALLE ENERGIE RINNOVABILI

I problemi connessi all’approvvigionamento delle fonti dienergia, alla crisi climatica, all’inquinamento, alla scarsitàdelle risorse in un sistema globale in pieno sviluppo sonoormai al l ’ordine del giorno del s istema pol i t ico,imprenditoriale e sociale del pianeta: da Al Gore ad AngelaMerkel, passando per l’ambientalismo mondiale, tuttisappiamo che dobbiamo limitare le emissioni ed il ricorsoai combustibili fossili.Le nostre associazioni ambientaliste, Forum Energia e Amicidella Terra, lavorano da tempo per l’efficienza del sistemaenergetico e per i l r icorso alle energie rinnovabili:dall’esperienza della SCO2mmessa, di autogestione deiconsumi energetici nelle scuole, al recente ciclo di convegnisull’efficienza energetica in edilizia, per arrivare, finalmente,ai cantieri che abbiamo aperto con cui abbiamo realizzatoisolamenti termici di abitazioni singole e di condomini,installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, di caldaiea biomassa, di impianti di cogenerazione e geotermici, edaltro ancora.Perchè?Queste le nostre riflessioni, sviluppate da diversi anni econfermate dagli avvenimenti più recenti.I combustibili fossili (petrolio, gas naturale, carbone) costanoogni giorno di più, a causa della richiesta che è divenutaassai superiore all’offerta con l’entrata in scena dei nuovisistemi industriali delle grandi nazioni asiatiche (India esoprattut to Cina) e d i a l t re part i de l mondo.L’uso del petrolio poi è destinato a terminare entro i prossimiquaranta - sessanta anni per esaurimento dei giacimenti.In ogni caso queste fonti di energia, che alimentano laquasi totalità dei consumi italiani (industria, trasporti, energiaelettrica, riscaldamento)• ci hanno reso dipendenti da situazioni internazionali

complesse e coinvolte in conflitti militari terribil i• stanno causando le variazioni climatiche dovute all'effetto

serra• sono responsabili dell'inquinamento dell'aria, con i residui

della combustioneL'intero sistema mondiale dovrà quindi trovare un diversosistema di approvvigionamento energetico, e dovrà farloin tempi relativamente brevi.

ELIMINARE GLI SPRECHIGli sprechi di energia sono enormi:grandi possibilità dirisparmio sono possibili nei sistemi energetici delle abitazioni(riscaldamento, raffrescamento, elettricità), del sistemaindustriale e dei trasporti. Occorre quindi rendere razionaleil nostro sistema di consumi attuando, da subito, unamaggiore efficienza di tutti i nostri impianti.Questo è possibile con impianti e tecnologie largamentesperimentate:

in edilizia un migliore isolamento termico, da solo, puòabbattere i consumi ed i costi del riscaldamento e delcondizionamento estivo del 20-30%;sostituire caldaie di vecchia generazione con impianti adalta efficienza o di cogenerazione rappresenta uninvestimento che si ripaga con sempre maggiore velocità.

E’ POSSIBILE RICORRERE ALLE ENERGIE RINNOVABILI?Le energie rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica,solare, nonché la prospettiva forse più interessante, l'energiadell'idrogeno alimentata da impianti rinnovabili) dovrannonel tempo sostituire i combustibili fossili, ma fino ad oggiavevano bisogno di tempi lunghi, di massicci investimentie di aumento di efficienza per supportare quote significativedi consumi.L’aumento dei prezzi dei combustibil i tradizionali edell’energia elettrica con essi prodotta rende già oggicompetitive diverse fonti energetiche: il solare termico(riscaldamento dell’acqua con il sole), le biomasse (utilizzabili con caldaie o addirittura centrali termiche alegno, cippato, pellets), su tutti.La Finanziaria 2007 ha introdotto il recupero del 55% dellespese sostenute per il recupero di efficienza; i nuovi incentivi del conto energia rendono molto interessante anchel’energia elettrica prodotta con sistemi fotovoltaici: duenovità che cambiano radicalmente la situazione, e in meglio.

AMBIENTALISTI E TECNICI A SERVIZIO DELL’EFFICIENZAENERGETICAIl Forum Energia e gli Amici della Terra sono oggi in gradodi offrire ai privati, al sistema delle aziende, agli enti pubbliciproposte operative basate su una vasta esperienza diinterventi concreti: quindi progettazione ed esecuzione dilavori (dall’installazione di pannelli solari all’isolamentotermico degli edifici).I nostri associati sono universitari, ricercatori, ingegneri,architetti e bioarchitetti, installatori di impianti, edilispecializzati, che formano un gruppo che opera sui problemidell’energia con approccio sistemico su due scelte benprecise (risparmio energetico, ricorso alle energie rinnovabili)ed è concretamente in grado di interagire con ogni settoredella società.

Ambiti di interventostudio delle possibilità concrete di risparmio energeticoattraverso migliorie di impianti e strutture architettonicheper aziende, edifici pubblici e privati, impianti sportivi;progettazione e messa in opera di strutture basate sulrisparmio energetico ed il ricorso alle energie rinnovabili;finanziamento delle opere di miglioramento energeticoattraverso il sistema ESCO (energy service companies);studio e redazione di atti amministrativi volti a improntarei contratti delle amministrazioni pubbliche e private, versoil sistema ESCO ed il risparmio energetico;

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p a g i n a v e n t i t r e

AMICI DELLA TERRA TOSCANA E FORUM ENERGIAvia giano della bella, 22 50124 firenzetel.: [email protected]

siti webwww.forumenergia.netwww.amicidellaterra.orgwww.sergiogatteschi.it

Il nostro programma: �

convegno: EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIAsala 1 saschall, ore 15.30, martedì 15 maggio 2007

Perché e come consumare meno gas e corrente elettricaper inquinare meno e risparmiare? Con quali accorgimenti?Con quali materiali ed impianti? Con quali costi? Quali sonogli incentivi e gli sgravi fiscali a cui è possibile avere accesso?A queste domande le associazioni �ambientaliste Amicidella Terra - Toscana e Forum Energia, con il sostegno dellepubbliche amministrazioni, rispondono presentando lepossibilità, tecniche e di finanziamento, della concretarealizzazione di opere di efficienza energetica in edilizia,dall'isolamento termico all'impiantistica.Al termine delle relazioni, ognuna della durata di dieciminuti, si aprirà il dibattito, ed i tecnici saranno a disposizioneper rispondere a tutte le domande poste dai presenti.Il ciclo di Convegni che abbiamo organizzato ha già fattotappa a Sesto Fiorentino, nei cinque consigli di quartiere diFirenze e a Colle di Val d'Elsa e proseguirà sabato 12 maggio,alle �ore 9,30, presso la sala Pegaso della Provincia diGrosseto, in Piazza Dante a Grosseto.

relazioni:Sergio Gatteschi, Presidente Amici della Terra – Toscana

"Una politica per la sostenibilità energetica"Pietro Novelli, DG Presidenza della Regione Toscana, "Le

politiche della Regione Toscana per una ediliziasostenibile: la certificazione energetica degliedifici

Margaux Cicali, Amici della Terra "Le iniziative su clima edenergia del network di Friends Of The EarthEurope”

Alessandro Crudeli, architetto, "Isolamento ed efficienzaenergetica nel recupero edilizio"

Fulvio Bongianni, imprenditore,� "La �Cogenerazione inedilizia"

Paolo �Puccetti, Solar Convert ,� "Solare, termico efotovoltaico"

Massimo Mugnai, SEF, "Le possibilità offerte dal fotovoltaicoa terra"�

Stefano Corsi, ingegnere "Le possibilità offerte dalle�biomasse"

Egidio Raimondi, architetto ,"Impiantistica ed efficienzaenergetica in architettura"

Oriella Ferrini �e Steven Roach Architetti, "Ristrutturazioni edefficienza energetica negli edifici di valorepaesistico"

Alberto Di Cintio, Università di Firenze, Conclusioni

interfaccia verso l’Unione Europea e altri enti, statali e locali,per le ricerche e le progettazioni legate alle linee dif inanziamento pubbl ico nel campo del l’energia.

Il sito www.forumenergia.netAttraverso il nostro sito web è possibile tenersi aggiornati sututti gli argomenti che riguardano l’energia: convegni, leggi,manifestazioni, ditte del settore.E’ inoltre possibile, iscrivendosi, partecipare ai forum tematicie ricevere la nostra newsletter. Il sito è visitato da più di15.000 persone al giorno, la newsletter raggiunge oltre 2.000iscritti.

Convegni ed incontri realizzati• Energie rinnovabili ed efficienza energetica, Firenze, 20 gennaio 2005• Terresti accesa la tua automobile in salotto solo per riscaldare casa?,

Pesaro, 17 febbraio 2004• Energia,ecologia, economia, Osimo (AN), 14 ottobre 2003• Il risparmio energetico nel pubblico e nel privato produttivo, Prato, 27

ottobre 2003• I l punto sul l ’eol ico in Toscana, Firenze, 21 lugl io 2003• Architettura, Risparmio Energetico, Energie Rinnovabili: un nuovo

paradigma estetico, Vaglia (FI), 23 maggio 2003• Energia e Globalizzazione, Social Forum Europeo Firenze, 6-10 novembre

2002• Energie Rinnovabili per un Futuro Sostenibile, Firenze, 19 giugno 2002• Il risparmio energetico è possibile: come attuarlo praticamente?, Firenze,

16 maggio 2002• Verso il Piano Energetico del Comune di Firenze, Firenze, Maggio 2004• Come limitare i consumi energetici in edilizia: quale regolamento per i

comune di Firenze, , Firenze, Maggio 2006•Il ripremio dell’acqua: buone idee e buone pratiche, Firenze, Maggio

2006

CICLO DI CONVEGNI SULL'EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA– FIRENZE – PRIMAVERA 2007.• 21 febbraio, ore 21,00, Villa Arrivabene, Quartiere 2 di Firenze• 6 marzo, ore 21,00, Sala Convivio, Quartiere 3 di Firenze• 13 Marzo, ore 21,00, Sala del Consiglio di quartiere in Via Lambruschini,Quartiere 5 di Firenze• 20 Marzo, ore 21,00, Sala del Consiglio di quartiere di Villa Vogel,Quartiere 4 di Firenze• 28 Marzo, ore 21,00, Sala dell'Altana in Piazza Tasso, Quartiere 1 diFirenze

partecipazioni• L'Energia Eolica, Firenze, 06 novembre 2003• Progetto Afghanistan, Vaglia (FI), 02/10/2003• Insediamenti Iindustriali Costieri e Sviluppo Ecocompatibile, Siracusa9-10 giugno 2003

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v e n t i q u a t t r o p a g i n a

a r c h i t e t t u r a e a m b i e n t e

s p e r im e n t a l i smo e d u t o p i a u r banar a z i o n a l i t à t r a a r c h i t e t t u r a , c i t t à e a m b i e n t e

a r c h i t e t t o ornella vizzarri

“Che cos’è oggi la città, per noi? […] nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Forse stiamoavvicinandoci ad un momento di crisi della vita urbana […] delle città invivibili. Oggi si parla con eguale insistenza delladistruzione dell’ambiente naturale quanto della fragilità dei grandi sistemi tecnologici che può produrre guasti a catena,paralizzando metropoli intere. La crisi della città troppo grande è l ’altra faccia della crisi della natura.”

italo calvino, le città invisibili,1972

L’evolversi delle città e conseguentemente delle architetture e degli spaziche la costituiscono è in relazione con l’evolversi del paesaggio edell’ambiente.Viviamo in un’epoca in cui il progresso, in specie la tecnologia e l’economia,condiziona notevolmente la “morfologia” della città, causando l’ “alterazione”dello spazio urbano.I cambiamenti sociali, secondo il parere di alcuni urbanisti, se da un latoevidenziano la perdita d’identità di luoghi ben connotati della città moderna,dall’altro acuiscono trasformazioni non più caratterizzanti quella qualitàurbana di un tempo, chiara espressione di una forte tensione estetica.La definizione di paesaggio presente nel “Codice dei beni culturali e delpaesaggio”, Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 enuncia quantosegue: “Per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cuicaratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciprocheinterrelazioni” (comma1); la “tutela e valorizzazione del paesaggiosalvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitariepercepibili” (comma 2).L’importanza del territorio si desume dall’analisi attenta delle proto-architetturee come queste siano espressione naturale della simbiosi uomo-ambiente equanto, l’alterazione di quest’ultimo, possa incidere direttamente sui manufattiabitativi, ripercuotersi nel modus vivendi dell’uomo.Un esempio di tali architetture ancestrali sono, in Italia, l’architettura nuragica(in particolare a Barùmini,) ed i Sassi di Matera*. Altri esempi sono quellidell’architettura ipogea (“del sottosuolo”): dalle caverne scavate nella roccia

B A R U M I N Ia r c h i t e t t u r a n u r a g i c a , 1 5 0 0 A C

t i p o l o g i a a t h o l o s

C L A U D E N I C O L A S L E D O U Xl a c a s a p e r g u a r d i e a g r i c o l e , 1 8 0 6

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p a g i n a v e n t i c i n q u e

M I C E N E - T E S O R O d i AT R E Ot o m b a d i C l i t e n n e s t r aX V s e c . A . C .

C U M B R I A V I S I T O R C E N T R E , P e n r i t hL a k e D i s t r i c t , I n g h i l t e r r a , 1 9 9 0a r c h . A r t h u r Q u a r m b y

L’ h a b i t a t c o s t r u i t o a M o n t r e a l d aM O S H E S A F D L E , 1 9 6 7 , r i p r o p o n e i lc o n t i n u u m m e d i e v a l e i n v e r s i o n e m o d e r n a

riferimenti bibliografici.Bruno Zevi . Saper vedere la città, EinaudiMarcello Fabbri . Matera, dal sottosviluppo alla nuovacittà, Basilicata editrice

in Cappadocia (Turchia) alle antiche tombe di Micene (Tomba di Clitennestra).Il risalire a tali antichi esempi permette di comprendere l’importanzadell’ambiente, inteso non dissociato dalla città.Oggi l’adozione del Piano, come strumento burocratico e normativo di tutelae di gestione del territorio, ha portato ad una zoonizzazione inevitabile cheha scisso tutto quello che all’inizio era inscindibile.Un elemento basilare di queste tipologie di architetture è un forte legamecon il territorio: esso appare un tutt’uno con le abitazioni ed il paesaggio.L’architettura è il linguaggio delle forme. Le forme di aggregazioni umane diciviltà protostoriche avevano un linguaggio molto raffinato, scaturito da quelloche la natura poteva offrire loro: dalle caverne scavate nella roccia ad altreforme di abitazione. Da tali strutture derivano i concetti bioclimatici tradizionali,utilizzare materiale del territorio, della natura, sfruttare la coibentazione delterreno circostante l’abitazione, ecc. Questi contenuti ecologici avevanocostituito una architettura con un determinato linguaggio, fortementeantropizzato con l’ambiente. La tecnologia e l’attuale evoluzionedell’architettura bioclimatica conduce sì a sviluppare fonti e materiali alternativi,ma non a ridefinire il linguaggio formale architettonico, costituendo il verolimite di questa tipologia costruttiva. Tutto quello che invece l’architetturahight-tech, aveva in qualche modo ovviato: infatti è riuscita a conciliareestetica tecnologica con i principi dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Laleggerezza dei materiali e l’innovazione hanno suggerito un nuovo linguaggio.Anche in passato l’architettura organica aveva posto l’attenzione all’uso deimateriali naturali, coadiuvando i principi formali e la ricerca di una nuovaespressione semantica.Questo rapporto tra architettura, città, territorio ed ambiente è alla base diogni trasformazione.In base a quanto detto, vanno sv i luppate alcune r i f less ion i :- occorre ritrovare anche nella città moderna l’equilibrio tra natura ed

aggregazioni umane: la città risulta sempre più limitata, anche se leespansioni periferiche nonostante siano notevoli risultano non omogeneee disgreganti, creando città nelle città e nel contempo la natura si deveadeguare a cicli non propri.

- adeguare la tecno log ia anche a se rv i z io de l l ’ambiente .- ricostruire il tessuto urbano, decodificando i nuovi spazi con nuovi percorsi

di comunicazione e di flussi anche virtuali.- riappropriarsi dei non luoghi e trasformarli in base alle effettive funzioni che

la città richiede nel vivere attuale.- proporre la sintesi progettuale attraverso una maggiore qualità urbana in

una situazione territoriale più ampia.Riscoprire infine le nuove rappresentanze semiotiche e fisiche nella città dellamodernità ed in tutto questo conservare sempre l’identità come elementobase di una evoluzione progressiva e tecnicistica.Il rapporto architettura ed ambiente è costituisce uno dei quesiti più urgentinella centralità della città.Risolvendo parte delle problematiche ambientali si potrà avere la percezionedi ritrovare il luogo, con spazi adeguati in cui l’uomo, in una dimensioneutopica, possa esprimersi con le proprie incongruenze e diversità.La globalizzazione porta la città del futuro ad avere connotazioni più ampieed a rispondere ad esigenze sempre maggiori. Saranno gli architetti ad averequesto compito di monitoraggio ed a captare i segnali del cambiamentosoprattutto nel ridefinire la nuova metropoli, attraverso nuove architetture.

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v e n t i s e i p a g i n a

“I SASSI DI MATERA: tipologie edilizie ed urbanistiche”.I nuclei abitati di Matera sono stati caratterizzati dalla evoluzione della tipologia edilizia, dalla “casedda” al “lammione” alla “casasoprana”, conseguente le trasformazioni dei rapport i economici su cui si reggeva la società contadina.

Ad esempio nei paesi dei latifondi della costa ionica, dove si praticava prevalentemente il bracciantato, il tipo edilizio diffuso è la “casedda”.Essa è costituita da una stanza di circa venti metri quadri, con quattro muri di tufo rivestita di calce ed un tetto di tegole a due falde soprauna “cannizza”, una stuoia di canne. Lungo la strada principale di un centro urbano si allineavano i palazzotti dei galantuomini, mentre ibraccianti costruivano le loro schiere di casedde, con tre muri su quattro in comune con le case vicine, lungo il pendio della collina, conun orientamento e pendenza che permettevano a ciascuna casa di godere di una sufficiente insolazione, e nello stesso tempo favorivanolo scorrimento delle acque lungo il pendio verso la valle del Basento. Si dovrà assistere quasi due secoli per osservare con la trasformazionedel bracciante in terricante, la punta massima del suo sviluppo economico e giuridico, raggiunto nei primi anni dell’800. Equilibrio instabile,poiché l’aumento della popolazione porterà al passaggio da terricante a quella di piccolo affittuario mularo. Si va così elaborando il tipo diabitazione del mularo che non sarà la “casedda”, ma il “lammione”. La sua forma, come il suo nome, ricorda come le grotte scavate nellapietra le origini di questa società contadina. Il mulo diventerà il capitale del contadino, lo alloggia prima nella casedda, poi in quella adiacentetrasformata in stalla; infine preferisce da due casedde addossate ricavare un unico vano più grande. Così alla fine dell’800 si inizia a definirela “casa soprana”, in quanto il mularo non accetta più di abitare con gli animali domestici, costruendo la propria dimora sopra il lammionepreesistente. Il sistema lammione-casa soprana ha permesso di conservare, con l’unificazione delle dimensioni e del sistema associativoa schiera, l’ordine urbanistico unitario del paese.Da tale analisi si desume come fosse limitato l’esame dei Sassi condotto a partire da un recinto; in realtà l’effettiva struttura dei Sassi èben diversa e funzionava come una città contadina. Infatti il recinto non è un elemento determinante di una struttura la quale invece è fattaessenzialmente di percorsi a diversi livelli; in modo tale che la funzione di soggiorno all’aperto non sia mai chiusa e circoscritta ad un gruppodi famiglie fisso e immutabile, ma si colleghi in una continuità che, ad livello urbano, si visualizza dal fatto che la struttura a gradini concentricidei Sassi permette in generale da ogni angolazione e da ogni casa di vedere il resto del paese. Il tipo edilizio di maggiore originalità e dimaggior interesse è il “lammione”, che nella sua essenzialità appare molto simile alla cellula di una unità di abitazione di Le Corbusier.

di Marcello Fabbri, Matera, dal sottosviluppo alla nuova città,Basilicata editrice

v e d u t a d e i s a s s i d i M a t e r a

i l l a m m i o n e

l a c a s a s o p r a n a

l a c a s e d d a

s e z i o n e d i u n s e t t o r e d e i S a s s i

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rotator ie, cordoli, e rba e tappet i urbania r c h i t e t t o l u c a b o l o g n e s e e s i l v i a s c u f f i a b a t i

t r e n t a p a g i n a

La città è un organismo in continua mutazione genetica, è sempre stato cosìe sempre lo sarà! Il processo evolutivo di questo organismo cybernetico è ilmovimento dei suoi abitanti sulla sua superficie, che ne muta costantementei parametri: l’ipervelocità, provocata da stress quotidiano per i ritmi lavorativiaccellerati, finisce per palesarsi nella realizzazione di sistemi viari per lospostamento in superficie e non, sempre più caratterizzanti e caratterizzati;autostrade a quattro corsie, linee ferroviarie tecnologiche, piste per aerei,metropolitane di superficie, tunnel marini, ponti che sfidano le tensioni strutturali,segnano i nuovi confini geomorfologici; identificano nuove direzioni,evidenziano porte spazio temporali per vagabondi erranti alla ricerca di nuovedimensioni. Le città, grazie a questo sistema nervoso, si avvicinano fra loro,le distanze diminuiscono, il territorio si adatta a queste nuove guide, si sviluppaintorno a questi segni del terreno, si modella su questa tavolozza tridimensionale.Tra gli elementi che più stimolano l’immaginario collettivo di questi ultimi annie che permettono alle città di interfacciarsi fra di loro in un continuum dimovimento sono senza dubbio le rotatorie urbane ed extraurbane, cremaglieredel motore territoriale. Motore meccanico, motore biologico: austostradecome le aorte del corpo umano, linee ferroviarie come sistemi nervosi primari,strade e rotatorie urbane ed extraurbane come sistemi nervosi secondari;immagine che rende al territorio il valore di macrocosmo vivente e diconseguenza ne evince l’importanza della sua gestione. Occorre perciòripensare ad un sistema progettuale che preveda la connotazione di unterritorio in maniera estetica, dove per estetica urbana si intende il buonmantenimento in salute di questo organismo dagli equilibri osmotici cosìdelicati. Riconnotare le rotatorie, primo tassello di interconnessione tra diversecittà, le più palesi e percepibili all’occhio del distratto automobilista,caratterizzare questi appezzamenti di terreno che inconsapevoli girotondiniaffrontano più o meno velocemente, equivale a lubrificare il motore o rinnovareil plasma corporeo. Le rotatorie devono diventare inconfondibili segnali cheidentificano le città, nuove porte di accesso a metropoli o a piccoli paesi,sulla sua superficie le caratteristiche di questi agglomerati (la storia, gli usi equant’altro); entrare in una grande città industriale o una città d’arte eidentificarne le peculiarità dalle sue periferiche rotonde. In questo contestole aziende devono prepararsi ad affrontare una cultura estetica diversa,aziende fino adesso concentrate a risolvere problemi strutturali, devono iniziarea dare ai propri prodotti valori aggiunti, senza, con ciò, niente togliereall’aspetto tecnologico. Cemento inteso come materia prima per lasperimentazione del prodotto design, per lo studio di pioneristiche forme dispartitraffico o dissuasori ipertecnologici polifunzionali, marciapiedi accessibilia disabi l i , e funz ional i tecnicamente e formalmente da tutt i .Questo è lo scarto che identifica le nuove aziende leaders. Si inizia a faremolto nei paesi del nord Europa dove il sistema viario diventa una sorta ditappeto sia per chi lo affronta in macchina, ma anche per il pedone cheidentif ica lo spazio non solo in profondità, ma anche in pianta.Immaginare gli sviluppi futuri dell’organismo cittadino, permette di immaginarsinuovi prodotti; in questo contesto bene si inseriscono alcuni prodotti compositiviche si ritagliano questa fetta di mercato:- l’erba in ceramica che va a proporsi in alternativa all’erba vera, risultato diuna sintesi propositiva e nello stesso tempo commercialmente appetibile;costi gestionali abbattuti.- il cordolo decorato non più anonimo cordolo alla marsigliese, apprezzatosolo dal pneumatico che vi passa sopra, ma cordolo identificativo di unagestione cittadina coordinata e comunicativa;- un nuovo sistema di segnalazione viaria che catalizza attenzione e gratifica

CORDOLO IN CEMENTOprogetto studio di architettura G@UT

realizzazione MICAV - firenze

CORDOLO IN CEMENTOprogetto studio di architettura G@UT

realizzazione MICAV - firenze

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p a g i n a t r e n t u n o

il territorio; potenzialità nella gestione dello spazio rotatoria, nello sfruttamentodi sponsorizzazioni private (basti vedere quello che accade tra i vivaisti chesi prendono in cura la rotatorie più strategiche).Il territorio cambia al mutare delle abitudini umane: immaginiamoci per unattimo in un non lontano futuro. I mezzi di movimento non saranno più glistessi, e l’automobile su gomma lascerà lo spazio a piccoli mezzi aerei ipervelociche permetteranno spostamenti in poche ore in ogni parte della Terra e ilcielo sarà pieno di segnalazioni luminose; le vecchie locomotive dei trenifiniranno per essere show-room per esposizioni culturali da usarsi in piazze, igrandi aerei muteranno la loro tipologia in alberghi lussuosi parcheggiati sullespiaggie delle coste cinesi, affollate da turisti occidentali, le autostradesaranno riconquistate da un verde curato che le lacererà, dove le famigliepasseggeranno o andranno a prendere il sole; linee ferroviarie ormai pisteciclabili per ciclisti professionisti o amanti del footing.Le rotatorie del terreno cosa potranno diventare? Tappeti cromatici urbaniidentificativi delle diverse zone territoriali, percepibili da passeggeri su autovolanti, oppure spazi multifunzionali per mostre itineranti, o aiuole per possibiliscambi di proposte commerciali; tutti segni chiari che il territorrio sarà mutatoe che verrà percepito tridimensionalmente, tanto che i nostri manufatti urbanidiverranno segnali indiscutibili del nostro passato, messaggi culturali; perquesto è dovere morale di ogni progettista e il nostro Studio ne anticipa latendenza, di affrontare la sistemazione urbana con particolare riguardo aquesto argomento, sensibilizzando le aziende di settore a muoversi versoquesto tipo di ricerca. Lo studio che già aveva nel 2005 portato in fiera questotema realizzando un’installazione di rotatorie, prosegue il suo percorsopartecipando anche a seminari sull’argomento e cercando sinergie per losviluppo di nuove idee progettuali per il decoro urbano, un decoro che tendaa riqualificare ogni intervento urbanistico. Il motore territoriale deve esserelubrificato in ogni sua parte per poter pensare di farlo funzionare al meglio.

PIASTRELLE IN CERAMICAprogettostudio di architettura G@UT

ELEMENTI DI ARREDO URBANOprogetto studio di architettura G@UTrealizzazione MICAV - firenze

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p a g i n a t r entatre

t e a m d i d e s i g n a m b i e n t a l e

i l g i a r d i n o s o n o r ol o r e n z o b r u s c i e s t e f a n o p a s s e r o t t i

Giardino Sonoro è uno studio di environmental design con base in Toscana e il nomedel laboratorio/campo sperimentale per le nuove installazioni e i prototipi acustico-luminosi progettati dal team (EEM, Expressive and Environmental Modules).Le componenti progettuali acustico/musicali, orticultuali e luminose sono gli strumentiutilizzati da Giardino Sonoro per ristrutturare e trasfigurare ambienti architettonicie naturalistici, così estendendo la loro capacità di esprimere contenuti simbolicipubblici e individuali, offrendo diverse e alternative prospettive di disegno dello spazioabitato.I moduli installativi EEM sono destinati alla progettazione d’interni, alla progettazioneurbana e paesaggistica.Interior design: i nostri criteri di progettazione trasfigurano un ambiente interno,riscrivendo il rapporto tra luce, suono e spazio, rendendo dinamica e permutabilela por ta ta , i l senso e la pre-potenza del l ’arch i te t tura mater ia le .Progettazione urbana: gli EEM accrescono la vivibilità nel contesto del caos acusticourbano, direzionando la percezione ordinaria verso forme musicali fantastiche,r i ducendo cos ì l ’ espos iz ione a l l ’ i nvas iv i tà de l rumore c i t t ad ino .Progettazione paesaggistica: Come ogni disegno del paesaggio di ieri e di oggi,anche Giardino Sonoro naturalizza l’artificiale e rende informativamente ibridabileil naturale con il proprio lavoro compositivo di suono, luce ed oggetto. Obiettivo èabitare espressivamente il contesto naturale, aprendone la complessa articolazioneat t raverso l ’appor to d i nuova compless i tà , fo rmale e re laz iona le .

Co-progettare è una delle principali determinanti del nostro metodo professionale.La relazione con altri designer e architetti sublima il valore e la prospettiva del nostroapproccio modulare alla “composizione dello spazio”.

Per un’architettura simbolica.

in collaborazione con:

v.le del poggio imperiale 23firenzewww.giardinosonoro.it

via del lavoro 24loc. il ferrone - greve in chianti firenzet. 055 850416 • f. 055 8519914w w w . a l t r a l u c e . i t

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t r e n t a q u a t t r o p a g i n a

Il delicato equilibrio che regola la vita del nostro pianeta è costantementemesso in pericolo dallo sfruttamento incondizionato di tutte quelle che sonole risorse naturali. Premesso che la vita sul pianeta è regolata da un ciclocontinuo di scambio, acquisizione e consumo di energia, l’energia è ciò chetiene in vita gli esseri umani, animali, vegetali. L’uomo ha bisogno di energiaper ottenere elettricità e calore, e per soddisfare sempre nuovi bisogni, hautilizzato, da sempre, elementi naturali.Solo nell’ultimo secolo (dall’inizio della rivoluzione industriale sino ai nostrigiorni) il nostro pianeta ha visto un aumento esponenziale dello sfruttamentodelle risorse; ma grazie agli studi sempre più approfonditi e all’acquisizionedi conoscenze tecnico-scientifiche, oggi possiamo valutare le conseguenzederivanti da uno sfruttamento incondizionato delle risorse destinate ad esaurirsi(carbone, petrolio, gas naturali) e quelle rinnovabili (sole, vento, maree).L’utilizzo di alcune fonti di energia, in particolare carbone, petrolio provoca,come sappiamo bene, incalcolabili danni ambientali, inquinamentodell’atmosfera, surriscaldamento del pianeta, modifica dell’ecosistema; pertale ragione diventa sempre più pressante il problema della “sostenibilità” (lapossibilità che il pianeta possa sostenere lo sviluppo in modo compatibile conla tutela e la salvaguardia delle risorse) e di conseguenza il problema diutilizzare tecnologie”eco-sostenibili”.Per contribuire ad un mondo più pulito, ad un sistema “eco-sostenibile” èpossibile investire in energia alternativa, rinnovabile, inesauribile. Fra i varisistemi di energia alternativa: il termoelettrico, l’idroelettrico, il geotermico,il generatore elettrico galleggiante, le biomasse, l’eolico e l’energia solare,possiamo considerare quest’ultimo come soluzione ottimale sia per un utenteprivato sia pubblico. Senza entrare nel merito di un’analisi di prodotticommerciali, le cui caratteristiche variano per dimensione, potenza, materiali(dei numerosi materiali utilizzati per la costruzione di moduli fotovoltaici, quellipiù comuni sono in silicio cristallino, e tutti devono comunque essere testatiin base alla normativa IEC 61215 per le caratteristiche tecniche e meccaniche),negli ultimi anni anche nel nostro paese c’è stato un incremento esponenzialedella domanda di questi pannelli che consentono di produrre autonomamenteenergia elettrica. Ciò che è opportuno sottolineare è il crescente interesse,da parte di Governi, Enti Statali e Regionali, dal Ministero dell’economia aquello dell’ambiente e del territorio (legato alle direttive della ComunitàEuropea), a promuovere la diffusione dell’installazione di pannelli solari, chein alcune città europee sono divenuti obbligatori per ogni nuovo edificio.

u n a p o s s i b i l e r i s p o s t a a l l ’ S O S l a n c i a t o d a l n o s t r o p i a n e t a

p r o d u r r e e n e r g i a i n m a n i e r a a u t o n o m aa r c h i t e t t o lydia aurora padula

alcuni aspetti del cambiamento climatico dovuto allosfruttamento delle risorse naturali: scioglimento dei

ghiacciai, desertificazione, eventi catastrofici, tsunami.

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t r e n t a q u a t t r o p a g i n a

Il delicato equilibrio che regola la vita del nostro pianeta è costantementemesso in pericolo dallo sfruttamento incondizionato di tutte quelle che sonole risorse naturali. Premesso che la vita sul pianeta è regolata da un ciclocontinuo di scambio, acquisizione e consumo di energia, l’energia è ciò chetiene in vita gli esseri umani, animali, vegetali. L’uomo ha bisogno di energiaper ottenere elettricità e calore, e per soddisfare sempre nuovi bisogni, hautilizzato, da sempre, elementi naturali.Solo nell’ultimo secolo (dall’inizio della rivoluzione industriale sino ai nostrigiorni) il nostro pianeta ha visto un aumento esponenziale dello sfruttamentodelle risorse; ma grazie agli studi sempre più approfonditi e all’acquisizionedi conoscenze tecnico-scientifiche, oggi possiamo valutare le conseguenzederivanti da uno sfruttamento incondizionato delle risorse destinate ad esaurirsi(carbone, petrolio, gas naturali) e quelle rinnovabili (sole, vento, maree).L’utilizzo di alcune fonti di energia, in particolare carbone, petrolio provoca,come sappiamo bene, incalcolabili danni ambientali, inquinamentodell’atmosfera, surriscaldamento del pianeta, modifica dell’ecosistema; pertale ragione diventa sempre più pressante il problema della “sostenibilità” (lapossibilità che il pianeta possa sostenere lo sviluppo in modo compatibile conla tutela e la salvaguardia delle risorse) e di conseguenza il problema diutilizzare tecnologie”eco-sostenibili”.Per contribuire ad un mondo più pulito, ad un sistema “eco-sostenibile” èpossibile investire in energia alternativa, rinnovabile, inesauribile. Fra i varisistemi di energia alternativa: il termoelettrico, l’idroelettrico, il geotermico,il generatore elettrico galleggiante, le biomasse, l’eolico e l’energia solare,possiamo considerare quest’ultimo come soluzione ottimale sia per un utenteprivato sia pubblico. Senza entrare nel merito di un’analisi di prodotticommerciali, le cui caratteristiche variano per dimensione, potenza, materiali(dei numerosi materiali utilizzati per la costruzione di moduli fotovoltaici, quellipiù comuni sono in silicio cristallino, e tutti devono comunque essere testatiin base alla normativa IEC 61215 per le caratteristiche tecniche e meccaniche),negli ultimi anni anche nel nostro paese c’è stato un incremento esponenzialedella domanda di questi pannelli che consentono di produrre autonomamenteenergia elettrica. Ciò che è opportuno sottolineare è il crescente interesse,da parte di Governi, Enti Statali e Regionali, dal Ministero dell’economia aquello dell’ambiente e del territorio (legato alle direttive della ComunitàEuropea), a promuovere la diffusione dell’installazione di pannelli solari, chein alcune città europee sono divenuti obbligatori per ogni nuovo edificio.

u n a p o s s i b i l e r i s p o s t a a l l ’ S O S l a n c i a t o d a l n o s t r o p i a n e t a

p r o d u r r e e n e r g i a i n m a n i e r a a u t o n o m aa r c h i t e t t o lydia aurora padula

alcuni aspetti del cambiamento climatico dovuto allosfruttamento delle risorse naturali: scioglimento dei

ghiacciai, desertificazione, eventi catastrofici, tsunami.

p a g i n a t r e n t a c i n q u e

le foreste sono una risorsa naturalemessa in pericolo dallo sfruttamentoincontrollato dell’uomo.

Per incentivare la produzione di energia elettrica con impianti fotovoltaiciconnessi alla rete elettrica, è nato un programma europeo “Conto Energia”:è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Decreto del19 Febbraio 2007 ed offre interessanti opportunità a quanti vogliono contribuirealla riduzione dei consumi di fonti energetiche tradizionali, che risultano diforte impatto sull’ambiente. Per un periodo di 20 anni, all’utente che operauno scambio con il gestore dell’energia, viene riconosciuta una tariffaincentivante per ogni kWh prodotto immettendo corrente nella rete nazionalee prelevandola gratuitamente in base alle proprie esigenze. L’energia prodottaviene calcolata da un contatore, quella in esubero immagazzinata per esserefruibile nei tre anni successivi all’installazione, sia per manutenzioni, sia neiperiodi di maltempo che di notte. Anche dopo i 20 anni l’utente pagheràsolo l’energia utilizzata e potrà continuare a vendere la parte di energiaprodotta in eccesso.Il progetto di un impianto fotovoltaico richiede varie tappe dal sopralluogotecnico alla scelta della soluzione con proposta, dalla gestione delle pratiche,fino alla realizzazione con installazione dell’impianto certificato, direzionelavori e allacciamento alla rete elettrica; per questo è necessario avvalersidi un referente affidabile. Come ultima nota tecnica, si sottolinea che perl’installazione di un tale impianto spesso è sufficiente presentare al Comunecompetente una semplice DIA, in quanto i pannelli sono considerati estensionedell’impianto idrico-sanitario, oltre ad essere opere di pubblica utilità. Diversaè la procedura da seguire per immobili che insistono su aree vincolate erichiedono una valutazione di impatto ambientale da parte di enti interessati,ovviamente le procedure variano nei Comuni interessati e sono quelle previstenei regolamenti locali.

Fonti:- www.apat.org- www.kwant.srl.it – Pannelli Fotovoltaici- Decreto Conto Energia – Ministero dello Sviluppo Economico 19/02/07- Guida alla scelta e all’installazione degli impianti solari per uso termico, Agenzia Regionale per

l’Energia – Regione Abruzzo

I pannelli fotovoltaici raccolgono l’energia del sole,la immagazzinano e la trasformano in elettricità.

Il sole è la più grande risorsa per l’uomo,l’energia sprigionata dal calore e trasformata,

è un’energia pulita.

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p a g i n a t r e n t a s e t t e

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ORO ROSSOdi arch. luca Bolognese e silvia scuffi abati

Nuova scenografia sul palco del Saschall a Firenze, progettata dallo studiodi architettura G@UT dell’architetto Luca Bolognese e Silvia Scuffi Abati inoccasione di Set2, seconda edizione di Mostra Convegno su Edilizia eTecnologia. Questa volta il materiale utilizzato per connotare lo spazio scenicoteatrale, è il rame, l’ “oro rosso” così definito nel nostro contemporaneo. Acreare questa definizione e soprattutto a far lievitare i prezzi di questo materialeè stata la forte richiesta proveniente dalla Cina; ancora una volta questoimmenso paese si pone come ago della bilancia di delicati equilibri e decretagli andamenti economici mondiali; la Cina ha un disperato bisogno di ramee questo lo ha fatto diventare richiestissimo. Fatti di cronaca sempre piùpresenti sui giornali lo vedono protagonista, preda di rocanboleschi ladri chese ne spartiscono il valore, sottraendolo nei posti più impensabili per fonderloe rivenderlo al mercato nero. Un po’ affascinato da questo aspetto narrativo,ma soprattutto attratto, dall’idea che un materiale all’improvviso possadiventare una preziosa merce di scambio, ma anche attratto comearchitetti/designers dalle plusvalenze decorative che questo materiale puòtrasmettere, lo Studio G@UT lo ripropone sul palco del teatro del Saschall; loreinterpreta in chiave scenografica arricchendo di contenuti anche esteticii temi dei convegni sull’edilizia fatti da professionisti del settore. Continua cosìquella sperimentazione che era iniziata nella prima edizione in occasione diSet1. Riciclare e rivalutare i materiali proponendone nuove tipologie applicativemediate da una sensibilità acquisita nel mondo del design di cui lo studio sinutre da anni. Tipologie di comignoli in rame riproposti come elementi dellanatura, funghi per abbellire giardini privati; foglie, usate per la decorazionedei canali di scolo abbelliscono le pareti di un possibile spazio abitativo.Lunghe catene, sgocciolatoi di tetti si trasformano in possibili corpi illuminantial cui capo copritubi/paralumi. Proposte per applicazioni possibili. Dentro orciin terracotta gentilmente offerti da Enzo Zago, azienda del Chianti, abbiamocreato piante in rame con canalizzazioni per gronde; effetto scenico amplificatoda una luce bluastra, calda e suggestiva per un giardino sovrareale. Ancorauna volta il convegno è un luogo di incontri, ma anche un’emozionante sala,dove il tema dell’edilizia è sottolineato anche dai suoi elementi decorativiarchitettonici; tutto deve parlare di edilizia. Il professionista deve avvertire inmodo discreto, senza distogliere l’attenzione dalla conferenza, che un materialeedile può essere altro; può essere reinterpretato sotto altre vesti. Un inputscanzonato per presentare un materiale che un po’ per fama, ma soprattutto,per importanza, vive esteticamente dei suoi mille riflessi cangianti. Lo studioG@UT continua a percorrere questa strada insistendo sul tema dellacontaminazione progettuale, ritenendo che ancora ci siano spazi per laprogettazione creativa. In questa operazione Idroflorence e Eurogomiti,rappresentano le aziende del rame illuminate che hanno creduto in questarivisitazione.

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

t r e n t o t t o p a g i n a

evento restaurato

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TECNOPROMO srlvia g.leopardi 31c

52025 montevarchi, art. 055 980801 • f. 055 9102728

www.tecnopromo.com • [email protected]

p a g i n a t r e n t a n o v e

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

EVENTO RESTAURATO

progetto a cura di studio di architettura e comunicazione G@UTmanifestazione mostra convegno SET 2 - salone edilizia e tecnologieluogo saschall • firenzedata febbraio 2007

hanno contribuito alla realizzazione dell’evento restaurato:

IDROFLORENCEvia del botteghino 85c • badia a settimo (fi)tel. + fax 055 7224236www.idroflorence.com

EUROGOMITIVia b. dovizi 1847100 forlìtel. 0543 473161fax 0543 [email protected]

ENZO ZAGOvia pogganesi 19 loc. palagionesrada in chiantitel. 055 8587253fax 055 8589101

STUDIO DI ARCHITETTURA G@UTvia giotto 150019 sesto fiorentino (fi)tel. + fax [email protected]

mostra-convegno EVENTO RESTAURATOa cura di studio di architettura G@UT

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q u a r a n t a p a g i n a

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p a g i n a q u a r a n t u n o

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o r d i n e d e i g e o l o g i d e l l a t o s c a n a

c o s t r u i r e n e l r i s p e t t o d e l l ’ a m b i e n t ei n u o v i r e g o l a m e n t i r e g i o n a l i d i a p p l i c a z i o n e

d e l l a L R 1 / 2 0 0 5 e d e l l a L R 7 8 / 1 9 9 8

q u a r a n t a d u e p a g i n a

A 2 anni dalla promulgazione della legge Regionale 1/2005che, trattando materie che vanno dal recupero delpatrimonio edilizio esistente, agli interventi di trasformazioneurbanistica ed edilizia nelle zone a prevalente funzioneagricola, al la normativa edil iz ia per la discipl inapaesaggistica, dall'edilizia residenziale o produttiva diiniziativa pubblica al commercio, dalla mobilità alla gestionedei tempi, ai porti e approdi turistici, è a buon ragioneconsiderata il Testo Unico delle Norme per il governo delterritorio, è stato approvato il Regolamento di attuazionedel l ’ar t . 62 in mater ia d i indagin i geologiche.Tra le numerose leggi abrogate dalla LR 1/2005 dal momentodell’entrata in vigore delle direttive tecniche di cui all’articolo62, comma 5, compare la L.R. 17 aprile 1984, n. 21 - Normeper la formazione e l’adeguamento degli strumenti urbanistici aifini della prevenzione del rischio sismico.Il regolamento in oggetto disciplina infatti le direttivetecniche per le indagini atte a verificare la pericolosità delterritorio sotto il profilo geologico e idraulico, la valutazionedel rischio sismico, la procedura del deposito delle indaginigeologico-tecniche presso le strutture regionali competentie le modalità del control lo delle indagini stesse.Come già rilevato da questo Ordine in fase di stesura delregolamento stesso, tale atto costituisce di fatto larivisitazione della Delibera di Consiglio Regionale n° 94 del12 febbraio 1985 alla luce sia degli indirizzi della LR 1/2005in attuazione del Piano di Indirizzo Territoriale, dei PianiTerritoriali di Coordinamento Provinciali e nel rispetto deiPiani di Bacino, con un chiaro riferimento quindi allavalutazione dei limiti della trasformabilità del territorio,nonché aggiornata alle più recenti normative in materiaantisismica e di riduzione del rischio idrologico-idraulico.Infatti le nuove direttive prevedono espressamente che ilPiano strutturale evidenzi e tenga conto dei fattori dipericolosità connessa alle caratteristiche fisiche del territorio,a garanzia del mantenimento delle condizioni di equilibrioidrogeologico e del recupero, laddove siano presenti, dellesituazioni di criticità.A questo proposito dobbiamo dire che nella stesura definitivapermangono ancora, ad avviso del Consiglio dell’Ordinedei Geologi della Toscana almeno due questioni checertamente così come formulate nel regolamento noncontribuiscono a fare chiarezza. La prima è riferita al fattoche ai fini della pericolosità geomorfologica l’impiantoregolamentare è troppo sbilanciato sulle frane quasi chesolo queste possano costituire “pericolo” nella gestione delterritorio; la seconda è che nell’ambito della geomorfologiasi fa riferimento ad una legenda che a nostro avviso è

riduttiva giacchè, salvo qualche sporadica eccezione, tuttele scuole di geomorfologia fanno distinzioni che sono diverseda quelle consigliate nel regolamento, a questo propositoe solo per inciso vogliamo citare la Guida messa a puntodall’Ordine con l’Autorità di Bacino del Fiume Arno, terzaed ultima notazione afferisce al controllo degli Enti:purtroppo ad oltre venti anni dalla promulgazione della94/85 possiamo dire con tutta sicurezza che le attività dicontrollo sono ancora troppo soggette alla “personalità”ed alla preparazione dei controllori con il rischio che ciòche viene richiesto in una provincia non collima con quelloche viene richiesto in altra e talora neanche con la legge.A nostro avviso il nuovo regolamento avrebbe potuto faredi più e di meglio per rendere il regolamento più omogeneoper tutta la regione.Infine, per quanto attiene agli aspetti sismici tutto il territorioregionale viene considerato sismico e distinto in differentizone sismiche sulla base del differente grado di pericolositàsismica di base identificato dalla DGRT n. 431 del 19/06/2006in ottemperanza all’OPCM 28/04/2006 n.3519 ed in virtùdell’OPCM 20/3/2003 n. 3274 e succ. mod. ed integr. e delDM 14/09/2005 “Norme tecniche per le costruzioni” ed è aquest’ultimo che rimanda per le modalità di modellazionegeologica e caratterizzazione sismica dei terreni, mentreper ciò che attiene ai criteri ed alle modalità di esecuzionedelle indagini geognostiche, geotecniche e geofisicherimanda a quanto prescritto nelle Istruzioni TecnicheRegionali del Programma Valutazione Effetti Locali (VEL).

Di ancor più recente approvazione è il DPGR 23/02 2007,n. 10/R Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazionedegli strumenti della pianificazione provinciale e comunale inmateria di cave e torbiere, di recupero di cave dismesse o inabbandono e di riutilizzo dei materiali assimilabili, in attuazionedell’articolo 6 della legge regionale 3 novembre 1998, n. 78.Questo regolamento, indispensabile in vista della successivaapprovazione del PRAER, disciplina la pianificazioneprovinciale in relazione alla redazione del PAERP e dunquedella carta delle cave e dei bacini estrattivi. Nella redazionedel PAERP la Provincia disciplinerà le indicazioni per lapianificazione comunale dettando le istruzioni perl’accoglimento nello strumento urbanistico del PAERP e diquelli che dovranno essere gli obiettivi e le prescrizioni peril Regolamento Urbanistico, la normativa per la sistemazioneambientale, per la coltivazione delle cave di materiali storici,l’indicazione per le perimetrazioni delle aree estrattive, leattrezzature e gli impianti di prima lavorazione, i criteri perla coltivazione.

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enti e istituzioni patrocinanti

CENTRO INTERUNIVERSITARIO ABITA FIRENZEARCHITETTURA BIOECOLOGICA EINNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L'AMBIENTEvia san niccolò, 89/a • firenzet. 055.2491559 f. [email protected]/abitaweb

BOLLETTINO INGEGNERIvia della scala, 91/93 • firenzetel. 055.211345 - fax. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI FIRENZEvia masaccio, 235 • firenzetel. 055.5002371 – fax. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI AREZZOvia verdi, 22 • arezzotel. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI PRATOv.le montegrappa, 177 • pratotel. 0574.574855 – fax. 0574.581136segreteria@collegiogeometri.prato.itwww.collegiogeometri.prato.it

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI PISTOIAvia curtatone e montanara, 54 • pistoiatel. 0573.25125 – fax. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI GROSSETOvia gramsci, 2d • grossetotel. 0564.23187info@collegiogeometri.grosseto.itwww.collegiogeometri.grosseto.it

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI PISAvia pietro nenni, 30 • pisatel. 050.9711531 – fax. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARAviale roma, 149 • massa carraratel. 0585.791109 – fax. [email protected]

SESPO ITORIe t3

q u a r a n t a q u a t t r o p a g i n a

EVENTO AMBIENTATOa cura di studio di architettura G@UT

ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI SIENAvia montanini, 54 • sienatel/fax. [email protected]

ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI PRATOvia f.tacca, 29 • pratotel/fax. 0574.605010segreteria@ordineingegneri.prato.itwww.ordineingegneri.prato.it

ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI PRATOv.le vittorio veneto, 80 • pratotel/fax. [email protected]: www.po.archiworld.it

ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI FIRENZEp.zza stazione, 1 • firenzetel. 055.288102 – fax. [email protected]

ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI PISTOIAvia porta carratica, 25 • pistoiatel. [email protected]

ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI LIVORNOp.zza el ia benamozegh, 17 • l ivornotel/fax. [email protected]

ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI PISAp.zza s.francesco, 1 • pisatel. 050.540232 – fac. [email protected]

ORDINE DEI GEOLOGIDELLA TOSCANAvia vittor io fossombroni, 11 • f i renzete l . 055.2340878 – fax . 055.2269589www.geologitoscana.it

REGIONE TOSCANAvia cavour, 18firenze

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI LIVORNOvia fiume, 30 • livornotel. 0586.203969 – fax. [email protected]

COLLEGIO DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI SIENAviale curtatone, 2 • sienatel. 0577.280527 – fax. [email protected]

COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALIDELLA PROVINCIA DI FIRENZEvia f.baracca, 17 • firenzetel. 055.367169 – fax. 055.3249768segreteria@periti-industriali.firenze.itwww.periti-industriali.firenze.it

COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALIDELLA PROVINCIA DI LUCCAvia romana, 615/s • luccatel. 0583.491942 - fax. [email protected]

COLLEGIO DEI PERITI AGRARIDELLA PROVINCIA DI FIRENZEvia pietrapiana, 32 • firenzetel. 055.2340202 – fax. [email protected]

COMUNE DI FIRENZEpalazzo vecchiop.zza della signoria • firenze

ISTITUTO NAZIONALE BIOARCHITETTURAvia cavour, 92 • firenzetel. 055.5000532 – fax. [email protected]

ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI FIRENZEvia della scala, 91 • firenzetel. 055.213704 – fax. [email protected]

ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI LUCCAvia matteo civitali, 101s.marco – luccatel. 0583.330627 – fax. 0583.341449segreteria@ordineingegneri.lucca.itwww.ordineingegneri.lucca.it

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EVENTO AMBIENTATOa cura di studio di architettura G@UT

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ritaglia il biglietto omaggio

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via

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e-mail

programma convegni

15 MAGGIOsala 1 - ore 15,45

EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIAa cura di associazione amici della terra • arch. sergio gatteschi

sala 2 - dalle ore 15,00 alle 18,00UMIDITÀ DI RISALITA CAPILLARE

KALIBRADRY – LA SOLUZIONE DEFINITIVA NON INVASIVAa cura di camitek s.r.l. in collaborazione con skm s.r.l. di palermo

16 MAGGIOsala 1 - dalle 10,30 alle 13,00

SOSTENIBILITÀ IN ARCHITETTURA. TRA DIDATTICA, RICERCA E SPERIMENTAZIONEa cura di centro interuniversitario abita firenze – prof. marco sala

sala 1 - dalle ore 15,30 alle ore 17,30LA NUOVA NORMATIVA TERMICA: IL DLGS.192/05 E IL DLGS. 311/06,

PRESCRIZIONI TECNICHE E SOLUZIONI COSTRUTTIVE PER PARETI, SOLAI E COPERTUREa cura di paver costruzioni e laterlite

sala 2 - dalle ore 15,30 alle 17,30LA CASA... JAZZ

PROGETTO PILOTA DI CASA PASSIVA NEL COMUNE DI SCARPERIAa cura di ing. giuseppe moschi

17 MAGGIOsala 1 - dalle ore 10,30

GASBETON: IL SISTEMA DI MURATURA AD ALTO RISPARMIO ENERGETICOa cura di rdb s.p.a. – ing. pizzetti

sala 1 - dalle ore 14,00 alle ore 20,00COSTRUIRE NEL RISPETTO DELL'AMBIENTE. I NUOVI REGOLAMENTI REGIONALI

a cura di ordine dei geologi della toscana

sala 2 - dalle ore 15,00 alle 19,00SISTEMI ANTICADUTA DALL’ALTO

SECONDO LE NORMATIVE DELLA REGIONE TOSCANAa cura di sig. giancarlo vitali, presidente associazione linea vita

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collegio dei Geometridella Provincia diArezzo

collegio dei Geometridella Provincia di

Firenze

collegio dei Geometridella Provincia diPrato

ordine dei Geologidella Toscana

ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti e

Conservatori dellaProvincia di Prato

ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti e

Conservatori di Firenze

collegio dei Geometridella Provincia diPistoia

ordine degli Ingegneridella Provincia di

Siena

ordine degli Ingegneridella Provincia diLucca

ordine degli Ingegneridella Provincia diFirenze

ordine degli Ingegneridella Provincia di

Prato

ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti eConservatori dellaProvincia di Pistoia

ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti eConservatori dellaProvincia di Livorno

collegio dei Geometridella Provincia diGrosseto

collegio dei Geometridella Provincia diPisa

collegio dei Geometridella Provincia di

Massa Carrara

collegio dei Geometridella Provincia di

Livorno

collegio dei Periti Agrarie dei Periti Agrari

Laureati della provinciadi Firenze

collegio deiPeriti Industriali della provincia

di Firenze

collegio dei PeritiIndustriali

della provinciadi Lucca

istituto nazionale dibioarchitettura

c o n i l p a t r o c i n i o

d i . . .

Regione Toscana

comune di Firenze

ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti e

Conservatori dellaProvincia di Pisa

collegio dei Geometridella Provincia diSiena

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e v e n t o insonorizzato a c u r a d istudio di architettura G@UTdi luca bolognese e silvia scuffi abatiw w w . g a u t . i t • s t u d i o g a u t @ v i r g i l i o . i t

s a s c h a l l • f i r e n z e

dal 6 all’ 8 novembre 2007

ritaglia il biglietto omaggio

e d i l i z i a en u o v e t e c n o l o g i e

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via fabrizio de andrè angolo l.no aldo moro 3

orario: 15 maggio - 14,30-20 • 16 e 17 maggio 10,30-20

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