Date post: | 09-Aug-2015 |
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EDIZIONIERAORA
Di KAREN PRYOR - ADDESTRAMENTO CON IL CLICKER
Per insegnare al vostro cane tutto quello che volete in breve
tempo
SOMMARIO
INTRODUZIONE: UNA NOTA DA PARTE DI KAREN p.4
CAPITOLO UNO: Il CANE E IL DELFINO p.6
Evitare le punizioni. Il segnale magico. Un ruolo cruciale. E i
cani? Modellare un comportamento. Perch‚ usare il clicker. La
realt.... Controllare il comportamento negativo.
Atteggiamenti mentali.
CAPITOLO DUE: COME INIZIARE p.26
Le basi. La prima sessione. E i cuccioli? Seduto e a terra. Vieni
quando sei chiamato.
Camminare al guinzaglio senza tirare.
CAPITOLO TRE: MIGLIORARE LE VOSTRE CAPACITA' p.54
Il target. 101 cose da fare con una scatola. Aumentare la
vostra abilit....
CAPITOLO QUATTRO: CONSIGLI PER IL CLICKER p.75
Consigli pratici per accertarsi di ben utilizzare le vostre
capacit... di addestramento.
CAPITOLO CINQUE: COSA MI DICI DI...? p.85
Le risposte alle domande più comuni per aiutarvi a superare
le difficolt... che potreste incontrare.
CAPITOLO SEI: LA RIVOLUZIONE DEL CLICKER p.98
Cani e persone apprendono insieme. Il clicker si diffonde.
Cani da lavoro. E le persone?
APPENDICE p.111
Risorse per il clicker.
Pag. 4
Introduzione
Una nota da parte di Karen
Cari amanti dei cani,
benvenuti all'addestramento con il clicker. Non si tratta di
una nuova diavoleria e non è nemmeno un metodo speciale.
Nel gergo degli addestratori l'addestramento con il clicker
indica un sistema di educazione tramite il rinforzo positivo,
basato sul condizionamento operante, un gruppo di principi
scientifici che descrivono lo sviluppo del comportamento con
cui l'animale "opera" nell'ambiente anziché l'ambiente
sull'animale. Il condizionamento operante va alla radice di
come gli animali apprendono in natura; per questo i suoi
princìpi si possono applicare in ogni circostanza.
Le possibilità di addestramento con il clicker sono
innumerevoli. Gli addestratori che usano il clicker stanno
sviluppando nuovi metodi con i cani della Polizia, con quelli di
servizio e per non udenti, con cuccioli (anche prima dello
svezzamento), per gare di obedience e agility, per la caccia,
prove in campo e riporto, per il ring delle esposizioni canine,
per le "buone maniere" in occasione di corsi per proprietari di
cani e anche a casa.
A proposito dell'addestramento con il clicker
In realtà questo tipo di addestramento non dipende dal
clicker e neanche dal cibo. L'addestramento con il clicker
dipende dai rinforzi, che possono essere qualunque cosa
piaccia al cane (giochi, carezze, ecc.) dati al momento giusto
contemporaneamente al segnale, in modo che tra
l'addestratore e il cane ci sia comunicazione. Iniziamo usando
il cibo come ricompensa e il clicker come segnale perché sono
eccellenti metodi educativi, sia per voi che per il vostro cane.
Insieme apprenderete un nuovo modo di interagire.
Con questo metodo potete insegnare al cane tutto ciò che
volete. Quando il cane avrà compreso cosa gli chiedete, come
e quando farlo, potrete sostituire il click con una parola e il
cibo con una carezza. Una parola e una carezza: cose che
avete sempre con voi.
Una volta appresa la risposta al clicker (a meno che non
introduciate nuove regole) il cane la manterrà per tutta la
vita. Quando il cane conoscerà diversi comportamenti non
avrete più bisogno di cliccare o di lodarli tutti singolarmente;
potete rinforzarlo una volta sola per un intero
Pag. 5
repertorio. E' probabile che scopriate di tirar fuori il clicker
solo per sollecitare una risposta oppure per insegnare una
cosa nuova al cane, o molto semplicemente per divertirvi
insieme a lui: l'addestramento con il clicker è divertente per
entrambi.
Ma come iniziare? Un addestratore esperto potrebbe
insegnarvi le prime movenze in pochi minuti; ma gli
addestratori che utilizzano il clicker sono pochi e molti di voi
dovranno imparare da soli. Questo libro vuole darvi il via,
vuole fornirvi le conoscenze adatte a sviluppare i primi
comportamenti basati sull'addestramento con il clicker.
Quando avrete eseguito personalmente anche soltanto un
po' di questo addestramento scoprirete che altri libri e video
su di esso avranno sempre più senso. Migliaia di addestratori
hanno iniziato con successo grazie ai contenuti di questo
libro. La sezione riguardante le risorse vi spiegherà dove
cercare ulteriori informazioni. Inoltre, come novelli utilizzatori
del clicker potreste scoprire che voi stessi state diventando
una risorsa per altri proprietari di cani e per altri addestratori
intorno a voi. Divertitevi! Questo è un campo creativo e
ognuno di noi può dare un contributo.
Pag. 6
CAPITOLO 1
IL CANE E IL DELFINO
Addestramento senza punizioni
Pag. 7
Se in televisione o in un oceanario avete visto spettacoli con
delfini ammaestrati, saprete che i delfini sono facilmente
addestrabili. A comando eseguono con precisione diversi
esercizi, tra cui splendide acrobazie e comportamenti
interattivi con altri delfini o nuotatori. Gli spettatori si
meravigliano dell'impazienza con cui rispondono e della loro
intelligenza: non sarebbe bello se anche i cani rispondessero
così? Come noi addestratori di delfini ben sappiamo, la verità
è che essi non sono dei geni e non lo sono neanche i loro
addestratori. La velocità, la precisione e, ovviamente, il
divertimento che hanno i delfini nello svolgere gli esercizi
dipende dai principi che gli addestratori usano per
ammaestrarli. E le stesse tecniche si possono usare per i cani.
EVITARE LE PUNIZIONI
La prima cosa da capire dell'addestramento dei delfini è che
stiamo lavorando con animali che non possiamo punire. Non
importa quanto vi arrabbiate, neanche se l'animale vi fa
infuriare di proposito, ad esempio bagnandovi dalla testa ai
piedi, non potrete ribattere. Su un animale che si allontana a
nuoto non potete usare un guinzaglio, neanche una frusta e
nemmeno il pugno. Non potete affamare un delfino per
indurlo a collaborare. I delfini estraggono l'acqua a loro
necessaria dai pesci che mangiano; se togliete loro il pesce si
disidrateranno rapidamente, perderanno improvvisamente
l'appetito e quindi moriranno. Infine, non potete neanche
sgridarli perché non ci faranno neanche caso. Forse state
pensando "scommetto che riuscirei a trovare un modo per
punire un delfino..." e ci scommetto anche io; ma non ha
importanza, perché gli addestratori di delfini non ne hanno
bisogno.
Pag. 8
Foto: Un cane addestrato con il clicker è bramoso e risponde
prontamente; ama ricevere dei compiti da svolgere.
Gli addestratori possono ottenere ciò che vogliono da un
delfino utilizzando soltanto rinforzi positivi: spesso soltanto
un fischio o due con un fischietto da addestramento e un
secchiello pieno di pesci. Noi "plasmiamo" ogni
comportamento con il rinforzo positivo. Utilizziamo il rinforzo
positivo per sollecitare una risposta rapida e corretta ai
comandi, per ottenere obbedienza. Possiamo usarlo anche
per disciplinare un animale, per controllare comportamenti
errati come attaccare un compagno di vasca oppure rifiutarsi
di varcare un cancello (a pagina 22 ci sono ulteriori consigli).
Questo sofisticato uso del rinforzo positivo ha come risultato
un animale brillante che ama il lavoro.
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I metodi che usiamo per addestrare i cani spesso
comprendono Fuso della forza, sia per costringerli a fare
determinati movimenti, sia per correggere gli errori che
l'animale immancabilmente farà. Sebbene usiamo anche lodi
e carezze, inevitabilmente il cane durante l'addestramento
sarà un po' confuso, può avere paura e forse dolore fisico.
Alcuni cani tollerano bene queste esperienze negative ma i
delfìni, essendo animali selvatici, non lo farebbero. Se
doveste addestrare un delfino con queste tecniche, lui
potrebbe imparare ma eseguirebbe uno spettacolo indolente
e sarebbe imbronciato e inaffidabile; potrebbe anche
mostrare aggressività verso le persone (avete l'impressione
che ciò corrisponda a dei cani che conoscete?).
D'altra parte, se addestrate un cane nel modo in cui si
addestrano i delfini, tramite il rinforzo positivo, il cane si
comporta come un delfino: diventa più volenteroso, attento,
preciso, cooperativo e capace di un'esibizione fantastica. Ecco
come fare.
IL SEGNALE MAGICO
Quando parlo con gli addestratori di cani, spesso noto che
erroneamente come rinforzo positivo s'intende soltanto il
cibo. E sbagliato. Eelemento cruciale nell'ottenere un ottimo
comportamento da un delfino non è la ricompensa in cibo. Il
delfino non lavora per il cibo ma per il fischio. Il suono del
fischietto è il segnale magico che genera quella splendida
esibizione.
II primo passo nell'addestrare un delfino è insegnargli che
ogni volta che sente un fischio otterrà un pesce. Una volta
che l'animale ha capito che il fischio vuol dire "pesce in
arrivo" l'addestratore può usare il fischio per evidenziare il
Pag. 10
comportamento che vuole e quindi, gradualmente, modellare
o sviluppare qualcosa di più complesso, come la risposta a
un'indicazione.
Ad esempio: supponiamo che, in più occasioni, il delfino
abbia sentito il fischio (e in seguito abbia ricevuto il pesce)
quando ha fatto un salto in aria. Presto salterebbe ogni volta
che vede l'addestratore. In seguito potrebbe scoprire che il
salto "funziona" soltanto se l'addestratore solleva il braccio
destro. Così un braccio alzato diventa una "luce verde" che
consente di saltare.
Gradualmente l'addestratore può imporre altre condizioni,
tipo che saltare "funziona" soltanto se il salto viene fatto in
direzione opposta all'addestratore e rivolto al pubblico;
quando il salto è più alto di un metro; quando l'animale salta
entro tre secondi da quando viene dato il segnale. Alla fine di
poche sessioni di addestramento, il delfino si è abituato ad
"inchinarsi" a comando e con precisione. Ma a sua volta il
delfino ha addestrato il suo ammaestratore: "Basta che faccio
un certo tipo di salto quando solleva la mano e
immediatamente mi fa un fischio e mi dà un pesce!" Notate
che il fischio non è usato come comando. Non dice al delfino
di iniziare a fare qualche cosa, ciò è compito del segnale
manuale. Il fischio dice al delfino, durante o alla fine di un
comportamento, che l'addestratore apprezza quel
comportamento e che il delfino per questo merita un pesce (e
non è neanche fondamentale usare cibo; potete associare il
rinforzo condizionato anche a una carezza, a un giocattolo
oppure semplicemente a un'altra opportunità di lavorare). Il
fischio ora è diventato un rinforzo condizionato. Nel
linguaggio degli psicologi il cibo, le coccole e qualsiasi altro
tipo di piacere sono rinforzi incondizionati, qualcosa che
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l'animale desidera, anche senza addestramento. Il fischio,
rinforzo condizionato, è qualcosa che un animale ha imparato
a desiderare (c'è chi usa il termine "rinforzo primario" per il
cibo e "rinforzo secondario" per il segnale. Io evito questi
termini perché ritengo che portino la gente a pensare che il
fischio sia "secondario", qualcosa che viene dopo il cibo, cosa
che, ovviamente, lo rende insignificante per l'animale e
inutile come strumento di addestramento).
UN RUOLO CRUCIALE
Cosa accadrebbe se tentaste di addestrare un delfino a fare
un normale salto, lontano da voi, con una semplice
indicazione ma senza il fischio? Innanzitutto, molto
probabilmente non sareste in grado di coordinare l'arrivo del
pesce quando l'animale è nel mezzo del salto. Quindi, non
importa che tipo di salto l'animale abbia fatto, otterebbe il
pesce più tardi oppure potrebbe non riceverlo affatto. Non
avrebbe modo di capire perché avete ricompensato un salto
piuttosto che un altro e neanche cosa vi è piaciuto del salto.
Ealtezza? O forse il modo in cui l'animale ha spiccato il salto o
come è atterrato? Per sviluppare un salto in una particolare
altezza, tempismo e direzione dovreste eliminare errori
tentando e ritentando innumerevoli volte. Sareste fortunati
se l'animale non si è annoiato (e anche l'addestratore) prima
che il numero sia diventato corretto e l'esecuzione affidabile.
A causa di questa mancanza d'informazioni, l'addestratore
che usa ricompense in cibo senza utilizzare un rinforzo
condizionato, solitamente ottiene un animale bramoso ma
anche molto lento nell'apprendere. Lo vediamo nei cani che
sono stati ricompensati con molti bocconcini senza alcun
segnale che indichi chiaramente quale comportamento lo ha
meritato.
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Foto: L'addestramento con i bocconcini è sempre efficace, ma
senza l'uso del rinforzo condizionato, ad esempio il clicker, un
cane può diventare ossessionato dalla ricerca del cibo.
Spesso sembrano entusiasti e amichevoli, ma in realtà non
sanno nulla.
Inoltre, quando un addestratore usa il cibo senza un rinforzo
condizionato, l'animale tende a cercare leccornie presso di lui
per tutto il tempo. I cavalli annusano le nostre tasche e i cani
ci leccano le mani. I delfìni gironzolano nella vasca di
addestramento e venerano il secchio con i pesci. Se l'animale
guarda costantemente l'addestratore è difficile addestrare il
nostro delfino a saltare dando le spalle all'addestratore e
guardando il pubblico.
Una volta che avete stabilito un rinforzo condizionato, potete
utilizzare il fischio per ottenere il comportamento che deve
avvenire a distanza senza problemi, senza bisogno che
l'animale vi guardi. Un animale ben condizionato, anziché
fiutare in giro in cerca di uno snack, penserà sì a fare i suoi
comodi, ma ascolterà con attenzione il suono magico, non
importa cos'altro stia facendo: in cavalli e cani questo
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comportamento è già un vantaggio in se stesso. Grazie alla
precisione consentita dal segnale, il fischio comunica anche
esattamente ciò che l'addestratore vuole.
Questo vi consente di insegnare all'animale ciò che volete. Ad
esempio, se un delfino ha assimilato una regola ("salta
guardando in quella direzione") e voi sapete che l'animale
salta praticamente sempre nella giusta direzione potete
aggiungere altri dettagli o regole. Dovete decidere
"applicherò il rinforzo soltanto sui salti più alti". Presto il
delfino avrà appreso un ulteriore dettaglio ("devo saltare
guardando da questa parte e con quest'altezza"). Questo
procedimento passo-per-passo può sembrare complicato ma
in pratica è una fantastica scorciatoia per un comportamento
complesso e perfettamente compiuto. Anche con un delfino
ingenuo, un addestratore può sviluppare un comportamento
spettacolare basato sugli indizi (ad esempio l'inchino che ho
descritto) entro due o tre giorni. A volte, se le cose vanno
bene, anche in una sessione di addestramento della durata di
dieci minuti. Spesso, durante la mia esperienza
nell'addestrare i delfini, ho "catturato" un comportamento,
l'ho plasmato trasformandolo in qualcosa di speciale e ne ho
fatto un esercizio in un'unica sessione di addestramento. Lo
stesso hanno fatto altri addestratori.
E I CANI?
Potete sperimentare l'addestramento dei delfini
direttamente sul vostro cane utilizzando il rinforzo
condizionato in un rapido esperimento di dieci minuti. Alcuni
cani hanno paura dei fischi. Un pratico rinforzo condizionato
per i cani è il clicker; una scatolina che emette un semplice
click quando la schiacciate.
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Foto: Quando vedrete che il cane freme e guarda il
bocconcino, saprete che il segnale (il click) è diventato un
rinforzo condizionato.
Sono disponibili presso alcuni pet-shop e online
(www.edizionieraora.it). Prendete un clicker e dei bocconcini.
Questi devono essere tanto piccoli da potergliene dare 15 o
20 senza saziarlo. Alcuni cani lavoreranno per il cibo secco,
soprattutto poco prima dell'orario di cena, ma generalmente
è meglio scegliere qualcosa di più allettante.
Insegnate al cane il significato del click facendo scattare il
clicker e dandogli il bocconcino, questo per quattro o cinque
volte, in diversi luoghi della stanza o nel giardino (in modo
che il cane non si metta in testa che il giochino funziona solo
in un determinato luogo).
Quindi azionate il clicker e aspettate qualche secondo prima
di dare il bocconcino. Se vedete che il cane inizia a fremere e
a cercare il bocconcino con lo sguardo, saprete che il segnale
è diventato un rinforzo condizionato.
Pag.15
Ora potete scegliere un comportamento, noi lo chiamiamo
"shaping" (modellamento).
MODELLARE UN COMPORTAMENTO
Un esercizio facile da insegnare è "insegui la tua coda". Per
suscitare questo comportamento esistono tanti modi diversi
quanti sono gli addestratori: potete far girare il cane
conducendolo per il guinzaglio; potete spalmare grasso di
pancetta sulla punta della sua coda in modo che il cane giri in
cerchio per leccarsi la coda. Ecco come formare questo
comportamento da zero senza doverlo forzare. Smettete di
cliccare e aspettate. Ora il vostro cane potrebbe essere
curioso ed eccitato; se non fate nulla è probabile che
gironzoli, o anche che piagnucoli o abbai. Nel momento in cui
il cane inizia a muoversi o a girare verso destra cliccate e date
il bocconcino.
Attendete ancora. Ignorate qualunque cosa faccia l'animale,
tranne il movimento verso destra (non aspettatevi miracoli: è
sufficiente che giri la testa o faccia un passo laterale con la
zampa anteriore destra). Se riuscite a cogliere quel
comportamento e se avete un buon tempismo, dopo tre o
quattro rinforzi vedrete il cane che si gira verso destra
sempre più spesso.
Ora scoprirete che non avete bisogno di rinforzare solo un
singolo passo a destra, ma potete rinforzare giri verso destra
di diversi passi, forse anche un quarto di cerchio e da lì
raggiungere un giro completo il passo può essere molto
breve. Questo è un buon momento per terminare la prima
sessione: smettete quando siete in vantaggio, è una regola
d'oro. Mettete via il clicker, lodatelo e accarezzatelo molto,
poi provate di nuovo il giorno dopo, iniziando con un singolo
passo, poi con un quarto di cerchio e poi di più; la seconda
volta l'otterrete più rapidamente.
Pag. 16
Foto: MODELLARE UN COMPORTAMENTO
A Griff, un meticcio, viene insegnato a girare in tondo. Sente
un click per ogni movimento corretto che fa.
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Una volta fatto un cerchio, il passo successivo è ottenerne
due ed ancora il prossimo passo, molto importante, è di
inserire delle variazioni, ricompensando a volte mezzo giro,
altre volte due cerchi oppure uno, o anche tre, o
semplicemente uno e un quarto; questo fa in modo che il
cane continui a rifletterci. Quando il cane ha compreso cosa
gli viene chiesto potete introdurre un segnale vocale o
manuale, in modo che il cane esegua questo "trucco" soltanto
quando gli viene richiesto.
Questo ovviamente è un gioco stupido e non molto dignitoso.
Ci sono altri comportamenti che potete usare per provare, ad
esempio puntare un target (bersaglio), così potete insegnare
all'animale a toccare alcuni oggetti con il naso (gli
addestratori di leoni marini insegnano agli animali a
"puntare" il pugno chiuso dell'addestratore; poi, tenendo il
pugno in terra, o in aria, o sopra un determinato oggetto,
possono far spostare il leone marino dove vogliono senza
usare la forza). Lo scopo di queste indicazioni non è insegnare
il trucco al cane, ma di mostrarvi come usare un rinforzo
condizionato per formare un comportamento e quanto
efficace esso possa essere.
PERCHE' USARE IL CLICKER?
Perché avete bisogno di usare un clicker? Non sono sufficienti
la vostra voce e la parola "bravo" come rinforzo
condizionato? Il motivo principale è che non sarete mai in
grado di dire una sola parola, per quanto breve, con la
precisione ottenibile con un click. Con il clicker e un po' di
pratica potete rinforzare i movimenti, tipo una zampa che si
sposta verso destra, nel momento stesso in cui avvengono.
Pag. 18
Una parola di lode inevitabilmente tende a confondere di più
perché è più lunga. Il click invece è anche un'informazione per
voi. Vi insegna un buon tempismo perché vi rendete conto se
l'avete attivato troppo presto o troppo tardi, una distinzione
più difficile da fare se usate una parola. La seconda difficoltà
nell'uso di una parola è che parliamo con i nostri cani anche
quando non stiamo usando un rinforzo. + difficile per un cane
distinguere le parole importanti dal flusso di rumore che
facciamo. Ma il clicker è diverso da qualsiasi altro suono nella
stanza e il suo significato è chiarissimo. Noterete la differenza
molto chiaramente dal modo in cui il cane condizionato
risponde al clicker (attento e galvanizzato, eccitato) rispetto
al modo in cui il cane risponde a "bravo!" (come? ah, sì,
sorriso, scodinzolio).
LA REALTA'
Ho sentito addestratori dire che il clicker va bene per i
giochini ma per null'altro perché, ad esempio, non potete
usarlo durante gare di obedience. Ovviamente no, e non ne
avete bisogno. Il valore del clicker è di formare un nuovo
comportamento o di rifinire i dettagli; non è necessario
mettere in mostra un esercizio che il cane ha appena
appreso. Ma anche in un campione riconosciuto il rinforzo
condizionato può essere un utile strumento di
addestramento. Un concorrente mi ha detto di aver
insegnato al suo Dobermann a comprendere il clicker e poi di
averlo usato per rinforzare l'atteggiamento di guardarlo in
faccia, anziché in altra direzione quando lavoravano. Mi ha
detto "era come se mi fosse grato per l'informazione, ma in
realtà ha soltanto eliminato un velo d'incomprensione".
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Foto: Quando un dato comportamento è stato ben stabilito
non c'è necessità di rinforzarlo continuamente.
Ovviamente, una volta che il cane aveva compreso cosa gli
veniva chiesto, lo ha fatto correttamente anche nel ring senza
bisogno di alcun click.
Tuttavia, non pensate che la gente non usi mai un rinforzo
condizionato nel ring. All'addestratore è sufficiente stabilire
un segnale di cui il cane si rende conto ma che nessun altro
conosce. So di un perspicace addestratore che utilizza un
sospiro poco udibile come rinforzo. Ho visto un partecipante
trasmettere un "buon lavoro!" (come si evinceva
dall'espressione felicissima del cane) semplicemente
toccandogli la testa con un dito. Un concorrente che conosco
ha insegnato al suo cane, Rex, che i bocconcini si chiamano
"Billy". Quando il cane si esibisce nel ring in gare di obedience
può rinforzare un comportamento eccellente, forse un
richiamo ben riuscito, con ciò che agli altri sembra un
comando: "Billy, piede!". Nessuno ha il minimo dubbio che
ciò che egli dice nel ring sia il vero nome del cane. Una volta
appreso un comportamento l'utilizzo di un rinforzo
condizionato vi consente non solo di ritardare la ricompensa
in cibo senza che l'esibizione ne risenta, ma potrete dare
complessivamente molto meno cibo.
Pag. 20
Foto: Cibo, cibo, cibo! Il cane si diverte ma il quadro generale
è rovinato.
Foto: L'aspetto è molto più gradevole quando il cane riceve
un click per mantenere una posa, sapendo che sarà
ricompensato in seguito.
Quindi non dovrete preoccuparvi che il cane si sazi prima di
aver completato il lavoro. Un esempio: alle esposizioni canine
ho spesso notato degli handler (nota 1) che rifocillavano di
cibo il cane ogni volta che gli chiedevano di assumere una
posa gradevole o un'espressione attenta. Ogni volta che vedo
che ingoiano cibo, cibo e ancora cibo, so anche che quella
persona non conosce i rinforzi condizionati! Sarebbe molto
più efficace formare quella posa, sviluppare un indizio vocale
e quindi rinforzare il cane con un click in modo che venga
assunta e mantenuta per il tempo necessario la postura
adeguata.
Nota 1: L'handler è la persona che guida il cane nel ring.
Pag. 21
La ricompensa in cibo seguirà più tardi, al di fuori del ring,
quando il giudice si è allontanato. La virtù del rinforzo
positivo è che funziona, trasmette informazioni e influenza il
comportamento dell'animale in ogni situazione in cui un vero
rinforzo non è indesiderato ma impossibile da dare. Ad
esempio, pensate a quanto può essere utile un rinforzo
condizionato nella discriminazione olfattiva, nel tracking
(seguire una traccia), stare seduto o sdraiato in "resta",
passeggiare, puntare e inseguire gli uccelli, e tutti quegli altri
comportamenti canini che richiedono all'animale di lavorare
lontano da voi.
CONTROLLARE IL COMPORTAMENTO NEGATIVO
Può sembrare irragionevole poter controllare un
comportamento negativo con un rinforzo positivo al posto
della "correzione", ma gli addestratori di delfini hanno molti
modi per farlo. Ecco tre esempi:
1) Stabilite un rinforzo condizionato negativo
Non è necessario che sia un segnale che voglia dire "sto per
picchiarti", ma un segnale che significhi "no, non ti
rinforzerò". Questo dice all'animale che un certo tipo di
sforzo che sta facendo non sarà ricompensato. Ad esempio
potreste semplicemente rivolgere la schiena all'animale.
L'animale impara rapidamente che ogni volta che riceve il suo
segnale "luce rossa" o "sbagliato" deve modificare ciò che sta
facendo. Potreste usare un tale segnale per aiutarvi a
insegnare al cane a non saltarvi addosso per salutarvi ma che
per ottenere una carezza "rinforzante" deve tenere le zampe
sul pavimento.
Pag. 22
Foto: se il vostro cane ha un comportamento errato, tipo
saltarvi addosso, dovete fargli capire che non ricompenserete
quel tipo di comportamento.
Foto: tuttavia, quando lascerà a terra tutte e quattro le
zampe sarà ricompensato.
2) Usate il rinforzo positivo per modificare un
comportamento incompatibile.
Nei nostri spettacoli di delfini al Sea Life Park, uno degli
animali prese a infastidire la nuotatrice che si esibiva nello
spettacolo. Piuttosto che dare alla ragazza una pistola
stordente (o simili mezzi di punizione) abbiamo addestrato il
delfino a spingere una leva posta sott'acqua per ottenere un
fischio e un pesce, chiedendo all'animale di farlo quando la
nuotatrice era in acqua. Il delfino non poteva premere la sua
leva e infastidire la nuotatrice contemporaneamente; questi
comportamenti sono incompatibili (ed evidentemente
premere la leva era più importante per lui perché smise di
infastidire la nuotatrice). Usate questa tecnica se insegnate ai
vostri cani a stare tranquilli in soggiorno durante l'ora dei
pasti, in modo che non possano elemosinare cibo mentre
mangiate.
Pag.23
3) Il time-out.
A volte un delfino fa qualcosa di estremamente negativo, tipo
mostrare aggressività (scuotendo la testa o mordendo la
mano dell'addestratore, per esempio). Nel momento in cui
ciò avviene gli rivolgete la schiena, raccogliete gli strumenti di
addestramento e il secchiello con il pesce e andate via per un
intero minuto. Ciò rappresenta la fine del divertimento. Il
delfino tende a tirare la testa fuori dall'acqua guardandosi
intorno sbigottito: "Ma cosa ho fato di male?". Dopo poche
ripetizioni impara a fare attenzione alle sue maniere. Ciò vale
anche per il cane: mettete via bocconcini e clicker, e
terminate il divertimento.
I time-out sono usati con successo dagli addestratori degli
oceanari per eliminare l'aggressività verso i nuotatori, anche
in animali molto dominanti come maschi adulti di orche. Per
l'animale questo è un metodo stressante e deve essere usato
con parsimonia.
ATTEGGIAMENTI MENTALI
Per l'addestratore usare i rinforzi vuol dire fare molto lavoro
perché costringe a pensare. Oh no, che fatica! E molto più
facile seguire le regole di qualcun altro: se il cane sporca
mettetegli il naso su ciò che ha fatto; se il cane non sta al
piede tirate la catena. Ma se pensate a ciò che rinforzerete
sarete un addestratore migliore. La concentrazione di cui
avete bisogno per rendere perfetti i tempi dei rinforzi rende
l'addestramento entusiasmante anziché una noia. Dal punto
di vista dell'animale questo tipo di addestramento non vuol
dire imparare a star fuori dai guai facendo ciò che è richiesto
(che è un compito a casa e nulla più).
Pag. 24
ATTEGGIAMENTI MENTALI
Foto: L'addestramento con il clinker vi dà occasione di vincere
più e più volte. Nella foto Mich, un meticcio con una certa
percentuale di Rottweiler, viene addestrato a tenere in
equilibrio un bocconcino sul naso in attesa di afferrarlo.
Foto: Click! Mich viene ricompensato per essersi comportato
bene e può mangiare il bocconcino.
Pag. 25
Al contrario dà all'animale una possibilità di vincere, più e più
volte, e anche un'occasione di controllare almeno una parte
del suo mondo. Ad esempio, dal punto di vista di un delfino,
una volta che ha imparato il significato di un fischio
l'addestramento non è uno scambio di comandi e di
obbedienza, ma un gioco di indovinelli in cui il delfino cerca di
"scoprire" diversi modi per fare in modo che l'addestratore
emetta quel suono. + un gioco con regole precise, ma con
eguaglianza da entrambe le parti. Non c'è da stupirsi che ai
delfìni stiano simpatici i loro obbedienti addestratori!
Eeffetto di usare un rinforzo positivo condizionato è, in
effetti, più potente che non dare regali a ruota libera. Se
smettete di controllare il comportamento errato e iniziate a
formare il comportamento positivo con segnali chiari di
rinforzo, il vostro cane vi rispetterà in un modo nuovo. Per lo
meno è una cosa che per lui avrà un significato.
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CAPITOLO DUE
COME INIZIARE
Pochi facili esercizi da provare con il clinker
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In genere immaginiamo un cane ben addestrato come un
animale che non commette errori: non salta addosso agli
ospiti, non abbaia troppo, non sale sul divano, ecc. Per questo
solitamente pensiamo all' "addestramento" come ad un
modo per liberarci di un comportamento errato.
L'addestramento è ciò che facciamo per far smettere al cane
di saltare, di abbaiare e di tirare al guinzaglio. Per cui, un
addestramento "tradizionale" spesso sembra consistere in
controllo e prevenzione. Spingete il cane oppure strattonate il
guinzaglio in modo che faccia una certa cosa e poi, se il cane
fa qualcosa di "sbagliato", lo correggete (di solito con altri
strattonamenti al guinzaglio) fino a quando impara ad agire
nel modo "giusto".
Foto: L'addestramento con il clinker è un nuovo modo di
apprendere.
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L'addestramento con il clicker o condizionamento operante è
alquanto diverso. Questo tipo di addestramento può
produrre un cane ben educato ma seguendo un nuovo
percorso. Anziché impedire al cane di fare cose sbagliate, gli
insegneremo a fare le cose giuste. Imparerà a salutare gli
ospiti cortesemente, ad abbaiare nel momento giusto, a
camminare al guinzaglio senza tirare, a stare solo dove si
pensa debba stare un cane (sul pavimento anziché sul divano,
sul prato anziché nelle aiuole) e via discorrendo. Alcune
persone si avvicinano agli addestratori di cani come se
andassero da un medico oppure da un meccanico. "Ecco il
mio problema. Dimmi cos'è guasto e come aggiustarlo". Gli
addestratori che usano il clicker non lavorano così. Il nostro
scopo è di darvi i mezzi per costruire il comportamento in
generale. Se comprendete il sistema potete costruire
qualsiasi comportamento desiderate.
Non ci sono ricette pronte per sviluppare un comportamento
specifico con il clicker e i bocconcini. Potrei preparare un
certo comportamento, come camminare bene al guinzaglio,
in un modo, e l'addestratore Morgan Spector in un altro; altri
addestratori che usano il clicker potrebbero avere altri
metodi ancora. Quanto segue è una semplice guida a pochi
comportamenti di base, non da seguire come un dogma, ma
per fornirvi un inizio. Potete iniziare con uno qualunque di
questi comportamenti; il vostro cane potrebbe trovare un
certo compito più facile di un altro. Potete lavorare su tutti,
anche in una singola sessione se volete. Sperimentate! Se
avete dei problemi leggete prima "Consigli per il clicker"
(pagina 75) e le "Domande frequenti" (pagina 85). + probabile
che altri abbiano avuto gli stessi problemi o abbiano posto le
stesse domande quando hanno iniziato. Utilizzate le risorse
disponibili.
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Potete imparare quest'arte da soli, con tentativi ed errori ma
anche con lo studio. Già tanti lo hanno fatto. Ricordate anche
che tutte le sessioni sono diverse con cani diversi. Dovete
usare la vostra immaginazione. A volte i cuccioli imparano più
rapidamente delle persone! Siate pazienti e divertitevi.
LE BASI
Il condizionamento operante è un'esperienza collettiva attiva,
come il ballo o come suonare. Non imparerete come farlo
soltanto leggendo o parlandone. Dovete provare. Per questo
avete bisogno di un animale, di qualcosa che gli piace
mangiare e di due o tre minuti di tempo. Per prepararvi a una
sessione di addestramento con il clicker, preparate venti o
trenta bocconcini. Devono essere piccoli, io suggerisco delle
dimensioni di un pisello. Se avete un Maltese anche così sarà
una grande "novità". Se avete un Alano potete dare più
bocconcini in una volta sola, in modo che il cane si accorga di
avere qualcosa in bocca. Se il bocconcino è troppo grande o
se ci vuole troppo tempo per masticarlo, potreste avere dei
problemi prima ancora di iniziare. L'addestramento al clicker
si basa tutto sul tempismo ed è incluso anche il ritmo di
questo scambio che fa parte dell'apprendimento. Se il ritmo
viene sempre interrotto (per esempio da pause irregolari per
masticare) sia il cane che voi stessi avrete presto voglia di fare
altro. "Vediamo un po' che c'è in TV" (voi). "Vediamo se ci
sono altri cani nei dintorni" (il cane). Quindi: per lo meno
assicuratevi fin da subito che la vostra ricompensa sia
deliziosa e facile da mangiare; così facendo entrambi potrete
continuare a comunicare.
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Foto: Quando iniziate a lavorare con il clinker fatelo in un
luogo privo di distrazioni
LA PRIMA SESSIONE
La prima sessione può durare anche soltanto pochi minuti,
ma sono necessarie pace e tranquillità. Dopotutto voi (non
soltanto il vostro cane) state imparando qualcosa di nuovo.
Dovete essere sicuri di non essere interrotti. Scegliete un
luogo in cui non ci siano distrazioni e in cui entrambi vi sentite
a vostro agio, ad esempio il salotto o la cucina (all'esterno ci
sono troppe altre cose a distrarre il cane). Attendete fino a
quando siete soli; l'ultima cosa di cui avete bisogno sono
spettatori che vi dicono dove state sbagliando. Se avete altri
animali fate in modo che stiano altrove. Mettete i bocconcini
in un piatto o in una scodella in modo che voi possiate
raggiungerli con facilità, ma il
vostro cane no. Preparatevi a spostarvi mentre lo addestrate;
non state sempre seduti sul divano. Se vi muovete per il cane
sarà più facile fare lo stesso. Inizialmente alcuni cani non sono
molto interessati a ricompense sotto forma di cibo. Non
importa: una volta che scoprono il significato del clicker
svilupperanno naturalmente il piacere di ricevere un
bocconcino. E' sempre una buona idea svolgere le prime
lezioni poco prima dell'orario in cui solitamente gli date da
mangiare.
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In questo caso l'appetito del cane lavorerà in vostro favore e
vi aiuterà a ottenere il suo interesse e la sua partecipazione.
E I CUCCIOLI?
Potete iniziare ad addestrare al clicker un cucciolo fin dal
primo giorno che lo avete a casa. In questo addestramento
non c'è nulla che possa intimidirlo o di potenzialmente lesivo,
quindi non è necessario che aspettiate che il cucciolo
raggiunga una certa età per iniziare. Inoltre, i cuccioli,
essendo come "missili" in cerca di cibo, amano scoprire come
fare in modo che voi clicchiate e spesso imparano più
rapidamente dei cani adulti.
Foto: L'addestramento con il clicker funziona con ogni tipo di
cane, indipendentemente da età, razza o esperienza.
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Naturalmente potete iniziare questo addestramento con un
cane di sei mesi, di sei anni o anche di sedici anni. E un gioco
che piace sempre. Non ha importanza la razza o il sesso del
vostro cane e neanche il suo temperamento:
L'addestramento al clicker è adatto sia a cani iper-entusiasti
che si arrampicano sui muri sia a cani tranquilli e dignitosi,
fino a quelli più timidi.
Ecco diversi esercizi di base con cui voi e il vostro cane potete
cimentarvi: "Seduto e a terra", "vieni quando sei chiamato",
"cammina senza tirare il guinzaglio", "punta un target" e "101
cose da fare con una scatola". Potete iniziare da quello che
preferite. Alcuni cani recepiscono prima un certo tipo di
comportamento piuttosto che un altro. Se, dopo tre o quattro
sessioni brevi apparentemente non state facendo progressi,
passate ad un altro esercizio e riprovate con il vecchio in un
secondo tempo.
SEDUTO E A TERRA
Per iniziare tenete pronti i bocconcini. Cliccate e nello stesso
tempo tenete un bocconcino proprio sotto al muso del cane
in modo che possa afferrarlo con facilità. Muovetevi un po':
ripetete l'esercizio diverse volte. I primi click e bocconcini
servono soltanto a far capire al cane il significato del click.
Aumentate il tempo di attesa tra il click e il bocconcino: a
volte immediatamente, a volte un secondo o due più tardi.
Sempre prima il click e poi il bocconcino. Tenete la mano con
cui gli date il bocconcino tranquilla o dietro la schiena fino a
che non cliccate, così non darete inavvertitamente falsi indizi
al cane tramite movimenti inconsci. A volte aspetterete
qualche secondo
prima di dare il bocconcino o prima di fare un altro click, in
modo che il cane diventi più cosciente dell'importanza del
click.
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Ora cliccate e gettate a terra (o su di un piatto) il bocconcino
in modo che il cane possa vederlo. Se necessario aiutatelo a
trovarlo. State mostrando al cane che il click vuol dire sempre
che è in arrivo del cibo, ma potrebbe non arrivare dallo stesso
posto o allo stesso tempo. Fatelo due o tre volte.
Alcuni addestratori gradiscono condizionare il cane al clicker
ripetendo questo processo introduttivo tantissime volte. Io
preferisco continuare. Appena drizza le orecchie quando
sente il click preferisco dare al cane (o a qualsiasi altro
animale) l'informazione più importante in assoluto: le sue
azioni possono provocare il click.
PRIMO PASSO
Per iniziare tenete il clicker in una mano e i bocconcini
nell'altra. Tenendo il bocconcino nel pugno spostate la mano
indietro sopra la testa del cane, tra le orecchie, in modo che
guardi verso l'alto. Cliccate quando lo fa. Ripetete.
Memorizzate uno o due passi, convincete il cane a venire
verso di voi e cliccate se alza lo sguardo. Ripetete. Ora
chinatevi sopra al cane, solo un po'. Questo dovrebbe farlo
arretrare in modo che la sua parte posteriore si abbassi.
Cliccate quel movimento. Ripetete. Lavorate rapidamente e
cliccate spesso; è meglio cliccare per poco (contatto visivo,
parola) piuttosto che far passare troppo tempo senza dare
ricompense perché il cane perderebbe interesse. Osservate le
zampe posteriori: quando iniziano a piegarsi cliccate.
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Foto:
Addestramento al clinker "seduto"
1) Misty, un cucciolo di Border Collie, già conosce il clinker.
Ora gli viene insegnato il "seduto". Il bocconcino viene tenuto
sopra la sua testa. Per guardare verso l'alto abbasserà il
posteriore.
2) Click! Misty riceve un click non appena si siede.
3) Non importa se il cucciolo si alza quando viene data la
ricompensa. E' il click a segnare il comportamento corretto.
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Prima o dopo il cane si siederà. Cliccate e date
immediatamente la ricompensa. Memorizzate il passo,
attirate l'attenzione dell'animale su di voi, aspettate e
controllate se si siede senza alcun indizio da parte vostra.
Click. Ripetete. Spostatevi di un passo o due. Sorridete al
cane, cogliete il suo sguardo e fate una pausa: solitamente il
cane "tenterà la fortuna" sedendosi di nuovo. Cliccate e date
la ricompensa! Di solito, quando cliccate e rendete
disponibile la ricompensa, il cane si alzerà. E positivo!
Contrariamente all'addestramento tradizionale, non importa
cosa fa il cane quando lo nutriamo: importa soltanto quando
clicchiamo. E il vostro click a "marcare" il comportamento che
desiderate. L'animale si ricorderà cosa stava facendo quando
avete cliccato e senza aiuto da parte vostra.
In ogni modo, se il cane non si siede subito siate pazienti.
Usate la mano chiusa e il bocconcino per attirare di nuovo
indietro la sua testa. Non spingetelo. Non ditegli cosa deve
fare ("non dirgli cosa fare? Come farà a sapere cosa fare?").
Non vi preoccupate. Usando l'addestramento con il clicker
non iniziamo impartendo comandi al cane. Innanzitutto
otteniamo un comportamento. Più tardi daremo un nome a
quel comportamento. E se il cane vi salta addosso? Ignorate
questo comportamento. Aspettate che si sia calmato e
quando mette nuovamente a terra le zampe anteriori iniziate
di nuovo il movimento della mano.
SECONDO PASSO
Ora aumenteremo il tempo in cui il cane dovrà stare seduto.
Aspettate che si sieda. Cliccate. Ricompensate. La prossima
volta che il cane si siede non cliccate subito. Allontanate la
mano con il bocconcino. Cliccate. Ricompensate.
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Ritardando un poco il click insegnate al cane a star seduto
fino a quando non sente il rumore. Non avete bisogno di
continuare a cliccare per incoraggiare il cane. Per il momento
il click termina il comportamento. Ritardando il click potete
estendere la durata del comportamento. Non parlate al cane
né riempitelo di carezze; sarebbero soltanto informazioni
aggiuntive che creano confusione. Siate calmi.
TERMINARE LA SESSIONE
L'esperienza ha dimostrato che tante sessioni brevi sono
molto più efficaci di poche sessioni lunghe. Le vostre prime
sessioni non devono essere più lunghe di 4-5 minuti.
Smettete quando sia voi che il vostro cane vi state ancora
divertendo. Nella prima lezione potreste non addentrarvi
oltre il primo o il secondo passo, o anche per le prime due o
tre lezioni. Va bene così. D'altra parte potreste avere a che
fare con uno di quei "tornado" che vogliono fare questo
nuovo gioco per mezz'ora oppure oltre, o un altro che fa il
percorso completo fino al sesto passo già alla prima lezione.
Anche questo va bene. Alcuni cani potrebbero completare il
terzo o il quarto passo prima di aver perfezionato il secondo.
Va bene così; continuate con il passo a cui siete arrivati e
ritornate più tardi sul passo precedente (se avete ottenuto il
comportamento con solo due click va bene comunque, ogni
click è importante!). Il dato essenziale è fare progressi anche
se di poco. Se il cane si arrende (com'è possibile che accada,
inizialmente, quando sta imparando il gioco) oppure se voi
stessi siete confusi o sentite che state perdendo la pazienza o
che vi state arrabbiando, fermatevi e ricominciate in un altro
momento. Scoprirete che una buona quantità di
apprendimento avviene tra le lezioni, in particolare se le
mantenete brevi.
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Potreste anche scoprire un problema che nell'allenamento
precedente non si è reso evidente.
TERZO PASSO
Quando il cane inizia il "seduto" da solo, e quando resta
seduto per qualche secondo senza ausilio della vostra mano,
potete usare quella che tiene la ricompensa in un modo
nuovo: per indurre il cane a sdraiarsi. Quando è seduto
mettetela (chiusa a pugno con il bocconcino all'interno)
dinanzi al naso del cane. Poi spostatela verso il basso
lentamente, tra le sue zampe anteriori, molto vicino
all'animale. Il naso seguirà la mano, il cane tenderà ad
arretrare e quindi a sdraiarsi. La prima volta cliccate quando
le zampe anteriori iniziano a flettersi. Ricompensatelo. La
seconda volta attiratelo ancora di più verso il basso,
scostando lentamente la mano quando lui tocca terra. Il cane
è sdraiato? Bene. Click. Il cane si alza? Va bene. Non importa.
Dategli la ricompensa quando è in piedi. Poi attiratelo di
nuovo verso il basso.
QUARTO PASSO
Ad un certo punto (e questo dipende dalla vostra valutazione)
riducete gradualmente il vostro movimento verso il basso.
Fate in modo che il cane sappia che avete del cibo, ma non
attirate verso il basso il suo naso. Aspettate. Dovete
attendere che il cane tenti di sdraiarsi, da solo. Non è
necessario che aspettiate che sia completamente sdraiato.
Cliccate quando una zampa inizia a scendere verso il basso
oppure se i suoi gomiti anteriori iniziano a flettersi, o anche
se il cane rivolge la testa verso il basso.
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ISNEGNARE "A TERRA!" CON IL CLICKER
FOTO: Ora Misty esegue bene il "seduto" e il bocconcino può
essere usato per attirarlo verso terra.
Foto: Appena è sdraiato cliccate e ricompensatelo.
Foto: Il bocconcino gradualmente può essere tolto e Misty
riceverà il click per essere stato nella posizione giusta.
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Il vostro click (seguito da una ricompensa) comunica al cane
che il suo ragionamento è corretto: andare verso il
pavimento. Aspettate ancora, dategli tempo. Stavolta fatelo
andare più avanti. Magari completamente sdraiato.
Ripetete. Osservate il cane. Potreste davvero notare sul suo
volto il momento in cui "si accende la lampadina", quello in
cui si rende conto che deve sdraiarsi ed è allora che
cliccherete! Anche cuccioli di sei od otto settimane riescono a
comprenderlo. Ecco quando il cane inizierà a sdraiarsi
apposta. Il cane potrebbe anche precipitarsi a terra. Se ciò
avviene non mostrategli il vostro gradimento cliccando
ripetutamente (dovete dare sempre soltanto un segnale) ma
dategli una manciata di bocconcini: un avvenimento esaltante
che noi chiamiamo "jackpot". Per come la pensa
l'addestratrice Lana Mitchell, per voi è un gioco
all'addestramento, ma per il cane è un gioco enigmistico.
Quando il cane, consciamente, si rende conto che sdraiandosi
e attendendo può farvi cliccare, quando scopre che può
guadagnare le sue delizie, ha appreso qualcosa di
meraviglioso su cui noi possiamo costruire in tanti, tanti
modi. E una prima lezione molto importante sia per voi che
per il cane.
NOTA SULL'ADDESTRAMENTO
+ sempre una buona idea iniziare ogni sessione tornando
indietro di un passo. Se eravate al quinto passo e il cane si
sdraiava da solo, iniziate la sessione successiva con un rapido
ripasso del quarto passo, attirando il cane verso il basso,
aspettando e cliccando anche per un "a terra" parziale, poi
per uno integrale e quindi uno quando lo fa da solo. Due o tre
click "di ripasso" di solito metteranno il cane sull'attenti e voi
potrete proseguire.
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I prossimi passi per ogni comportamento, tra cui "a terra",
sono da estendere per la durata del comportamento, per
aggiungere distrazioni e per inserire un indizio: un comando
gestuale o una parola, oppure entrambi. Per procedere con
questi passi andate a pagina 67: "Aumentare la vostra
abilità".
VIENI QUANDO SEI CHIAMATO
Che venga da voi quando lo chiamate! Lo spauracchio di tutti
i proprietari di cani. Addestrare ad un affidabile "vieni" è
semplice, ma non facile. Ci vuole riflessione, attenzione e un
po' di senso pratico. Il clicker sarà un grandioso aiuto.
PRIMO PASSO
Sedetevi in terra e convincete il cane a venire verso di voi.
Quando vi raggiunge cliccate e ricompensatelo. Alzatevi.
Spostatevi. Fatelo di nuovo. Ripetete.
Chiamate il cane quando si trova in un'altra stanza. Cliccate e
ricompensatelo quando vi raggiunge. Fatelo in momenti
inconsueti della giornata e quando meno se lo aspetta.
Quando il cane risponde cliccate e ricompensatelo sempre. Se
il cane non risponde non dategli una seconda occasione. Fate
in modo che veda che state mettendo via il clicker e i
bocconcini (ancora meglio se il cane vede che state
ricompensando un altro cane o un gatto). I bambini possono
aiutare. Fateli mettere su entrambi i lati della stanza e ditegli
di fare questo: un bambino chiama il cane per nome. Quando
l'animale lo guarda il bimbo deve dire "vieni" e dare dei
colpetti sul pavimento con la mano, quel tanto che basta a far
muovere il cane (non fategli vedere i bocconcini,
nascondeteli).
Pag. 41
Cliccate quando il cane arriva. Poi il bambino deve dare un
bocconcino e il secondo bimbo chiamare il cane. Anche un
cucciolo presto lo considererà un bel gioco e andrà avanti e
indietro tra i due bambini con clicker e bocconcini.
SECONDO PASSO
Rifatelo all'esterno. Se il cane è un'autentica saetta, usate tre
persone. Una tiene il cane a un guinzaglio lungo e gli altri due
chiamano il cane avanti e indietro tra di loro. Ricordate che
l'elemento importante per sviluppare l'affidabilità non è il
cibo e neanche il richiamo ma il click quando il cane raggiunge
la persona. E in quel momento che apprende. Portate a
spasso il cane. E utile un guinzaglio estensibile, di quelli a
riavvolgimento automatico. Consente al cane di allontanarsi
da voi sentendosi libero pur non essendolo. Ogni tanto
chiamate il cane, da vicino o da lontano, poi cliccate e
ricompensatelo. Se vi ignora fate altri dieci o venti passi e
riprovateci.
Se il cane tira costantemente accorciate il guinzaglio,
rimanete fermi e quindi lasciate che tiri fino a che non si
arrende. Quindi chiamatelo, anche se è proprio vicino a voi;
quando la sua testa si gira cliccate e ricompensatelo. Non
strattonate o sgridate il cane quando non viene; così gli
insegnate soltanto che "vieni" vuol dire "guai". Ogni volta che
chiamate il vostro cane e lui viene, ricordatevi di cliccare. Se
non avete con voi un clicker imitatene il suono schioccando la
lingua oppure dite "bravo" (non è altrettanto chiaro ma
meglio di niente). Non consentite al cane di correre sciolto in
luoghi pubblici fino a
che non avete una risposta più che entusiasta ai vostri
richiami per farlo tornare. Possono essere necessarie
settimane, soprattutto se il cane ha ignorato il comando
"vieni" per anni. Con un cucciolo potrebbero essere sufficienti
pochi giorni.
Pag. 42
Il comando "vieni se chiamato" con il clinker
Foto: Misty lavora sulk comando "vieni" nel parco. Il
guinzaglio per l'addestramento viene usato per assicurarsi
che non scappi. Non viene usato per strattonarlo né per
tirarlo in posizione. Per iniziare Misty riceve un click e una
ricompensa per lasciarsi tenere il collare.
Foto: Il primo addestratore sta con Misty, mentre il secondo
si allontana un po'. Appena il secondo addestratore lo
chiama, Misty viene lasciato andare.
Foto: Misty si dirige dal secondo addestratore.
Foto: Quando raggiunge il secondo addestratore Misty riceve
un click e un bocconcino.
TERZO PASSO: CAMMINARE LIBERO ALL'ESTERNO
Quando sciogliete il cane lontano da casa, fatelo inizialmente
in un luogo recintato e, preferibilmente, molto noioso.
Lasciate che il cane si guardi intorno e poi usate il comando
"vieni" rafforzandolo inginocchiandovi in un invito. Cliccate,
"jackpot" e tornate a casa. Fate in modo che questa rapida
prima sessione sia memorabile.
Se siete all'esterno e il cane non viene andate a recuperarlo.
Mettetegli il guinzaglio e portate il cane a casa o all'interno.
Non dategli quattro o cinque opportunità di ignorare il vostro
richiamo prima che finalmente obbedisca, altrimenti gli
insegnerete soltanto ad ignorare i vostri primi quattro o
cinque richiami. Non punitelo quando lo recuperate,
altrimenti gli insegnerete a non farsi prendere. Riportatelo a
casa con molta calma. In effetti potete cliccare e
ricompensare il cane per il semplice fatto di lasciarsi prendere
per il collare; questo annulla ogni tendenza a rendersi
irraggiungibile.
Se vi trovate a contrastare una distrazione molto forte, come
l'occasione di giocare con un altro cane, potete usarla come
rinforzo. Ad esempio: portate il vostro animale al parco con
un guinzaglio lungo e fate in modo che incontri un cane
amichevole. Lasciate che si guardi intorno e noti il suo
potenziale compagno di giochi.
Pag. 44
Ogni tanto chiamatelo: se viene cliccate e poi, invece di
ricompensarlo con un bocconcino, togliete il guinzaglio e
lasciatelo andare a giocare con il suo amico.
5oi prendete il cane, mettetegli il guinzaglio e riportatelo a
:asa. So che può sembrare controproducente, ma ogni
esperienza di questo tipo rinforzerà il comportamento di
venire quando chiamato.
A volte, con un cane che ha imparato a rispondere al
richiamo, ci saranno giorni in cui egli sarà completamente
sordo ai vostri richiami. Avete rinforzato l'abitudine a
rispondervi più e più volte e ora, improvvisamente, sembra
non funzionare più. C'è una mossa negativa che potete fare:
chiamare il cane, dargli un'occasione di successo e quando
non risponde come dovrebbe portarlo direttamente a casa,
senza alcuna pausa per annusare o divertirsi. La volta
successiva in cui uscite potreste notare un ritorno alle buone
abitudini. Naturalmente non c'è modo di fare questo fino a
quando l'animale non ha appreso per bene l'abitudine di
rispondere quando chiamato.
QUARTO PASSO: MANTENERE L'ABITUDINE AL RICHIAMO
"Vieni" è un comando talmente importante che ritengo meriti
attenzione per tutta la vita del cane. Utilizzate avvenimenti
quotidiani per mantenere l'abitudine al "richiamo" in modo
che il cane ritorni da voi rapidamente. Ad esempio: di tanto in
tanto, quando vi apprestate a dargli la cena o un nuovo
giocattolo, oppure quando state per giocare con lui,
chiamatelo. Quando arriva cliccate e poi dategli la cena o il
giocattolo, oppure lanciategli la palla o il frisbee, ^a maggior
parte dei cani ama viaggiare in macchina.
Pag. 45
Foto: Il "vieni" deve sempre significare buone notizie. Qui, il
giovane Golden Retriever è cliccato per aver risposto e viene
fatto salire in macchina.
Se avete in programma di portarlo con voi in auto usate il
comando "vieni", rinforzate il comportamento aprendo la
porta della macchina e consentendogli di entrare. Per tutto il
tempo che siete con il cane, fate in modo che "vieni" sia
seguito sempre da "novità gradevoli". Un giorno potreste
essere molto felici per averlo abituato bene a questo
comando.
CAMMINARE AL GUINZAGLIO SENZA TIRARE
La tecnica che stiamo per conoscere si chiama "shaping"
(modellamento). Invece di chiedere un comportamento
esatto fin dall'inizio lo "costruiamo" poco a poco. Ci sono
molti modi per formare un determinato comportamento.
Ecco qualche modo per insegnare al vostro cane a camminare
al guinzaglio senza tirare. Se avete un cane abituato a farlo
dovrete prima disabituarlo e quindi ci vorrà un po' più di
tempo.
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Sperimentate questi suggerimenti: addestrate con il cervello
e non con i muscoli.
PRIMO PASSO
Portate il cucciolo o il cane in una stanza tranquilla in cui ci sia
spazio a sufficienza per spostarsi. Attiratelo verso il vostro
lato sinistro dando dei colpetti sul vostro fianco e
pronunciando il suo nome. Quando viene verso di voi cliccate.
Date un bocconcino. Fate un passo con la gamba sinistra e
fate in modo che l'animale vi segua parlandogli oppure
dandovi dei colpetti sulla gamba. Evitate di attrarlo con il
bocconcino, altrimenti imparerà soltanto a rincorrere i
bocconcini. Voi invece volete che segua voi. Se vi segue,
cliccate e ricompensatelo. Smettete di ricompensarlo, non
fatelo nel momento in cui inizia a muoversi; confonde l'idea
con quella di ricevere da mangiare allo stesso tempo di cui
effettua il movimento richiesto. Dovrebbe essere irrilevante
dov'è il cane quando riceve la ricompensa. La cosa
importante è che sia più o meno all'altezza della vostra
gamba quando cliccate. Ricominciate; se il cane si avvia
insieme a voi, cliccate, fermatevi e ricompensatelo. Ora fate
tre passi prima di cliccare, e cliccate se il cane è al vostro
fianco. Giratevi, attirate il cane verso di voi e ritornate
dall'altra parte. Cliccate ogni tre passi. Se il cane continua ad
essere al vostro fianco cliccate ogni quattro passi.
SECONDO PASSO
Aggiungete delle varianti. Aumentate il numero dei passi.
Cercate di camminare più velocemente o più lentamente.
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Fate in modo che il cane possa "vincere" facilmente; non lo
sgridate se si allontana ma limitatevi a cliccare quando
ritorna. Cliccate il cane se resta vicino alla vostra gamba
quando vi girate o cambiate direzione. Provate a fermarvi;
cliccate se vi resta vicino quando vi fermate. Accelerate e
rallentate. Fate in modo che i click vengano fatti ogni cinque,
massimo dieci secondi, ma dovete avere una ragione valida
ogni volta che cliccate. Fate in modo che le sessioni siano
brevi, pochi minuti bastano.
TERZO PASSO
Spostatevi all'esterno. Per sicurezza mettete il cane al
guinzaglio ma legatevi il guinzaglio alla vita, in modo da non
essere tentati di strattonare il cane oppure di rispondere in
caso inizi a tirare (alcuni "tiratori" sono stati abituati a farlo
dai loro proprietari che continuavano farsi trascinare
lasciando che il cane andasse dove voleva). Ora tornate
indietro di una lezione e cliccate il cane ogni tre passi, poi
ogni cinque e quindi ogni dieci passi, o qualunque distanza vi
sembri ragionevole. Utilizzate il vostro giudizio; contate
quanto tempo il cane resta al vostro fianco come abitudine e
fatene la vostra linea di base.
Quando il cane riesce a fare un percorso lungo, diritto, senza
perdere interesse in voi, iniziate ad aggiungere angoli, curve e
varianti. I cani amano questo gioco e cercheranno di
indovinare cosa farete restando vicino alla vostra gamba, non
importa cosa state pensando di fare. Fate in modo che il
gioco sia difficile quel tanto che basti a non farlo fallire. Cosa
fare se il cane vede o annusa qualcosa che vuole
approfondire, corre fino alla fine del guinzaglio ed inizia a
tirare? Fermatevi. State fermi. Mentre il cane tira non accade
nulla.
Pag. 48
Quando il cane inizia ad arrendersi, cliccate. Ricompensatelo.
In diverse passeggiate potete incrementare il livello delle
tentazioni. Fate in modo che il cane scopra che se tira non
accade nulla; ma se il guinzaglio è lento voi vi sposterete
verso l'altro cane, l'altra persona, il lampione o qualunque
cosa egli desideri esplorare. Con il clicker, il vostro scopo è di
dare al cane la responsabilità di non tendere il guinzaglio.
Man mano diverrà un'abitudine e non avrete più bisogno di
rinforzare il comportamento con lodi o click più spesso di una
o due volte per ogni passeggiata. Potreste anche ottenere un
buon comportamento al guinzaglio come cosa "ovvia".
Foto:
Addestrarlo a camminare al guinzaglio senza tirare con
l'ausilio del clinker.
1) l'addestratrice ha legato il guinzaglio intorno alla vita in
modo che non possa strattonare o sgridare Mich. Tenta di
fare pochi passi con Mich che cammina al suo fianco senza
tirare.
2) Mich viene ciccato durante il movimento, mentre mostra il
comportamento giusto.
3) Per dargli la ricompensa fermatevi. Potete rendere
l'addestramento più divertente lanciando il bocconcino in
modo che lo debba prendere al volo ma, se il guinzaglio è
legato intorno alla vostra vita, accertatevi di non lanciarlo
troppo lontano.
4) Man mano che l'esperienza del cane migliora potete
rendere la cose più complicate inserendo delle distrazioni.
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UN PASSO PER "STRATTONATORI" INGUARIBILI
Il semplice processo di cliccare ogni pochi passi e fermarsi per
ricompensare, ripetendolo per diverse camminate, spesso è
sufficiente a trasformare strattonatoti distratti in compagni
che passeggiano con buone maniere. Di tanto in tanto fate in
modo di fermarvi e di consentire al cane di annusare in giro. E
un piacere che dovreste garantire al cane come ricompensa
per non tirare, al posto di essere "rubato" da lui tirandovi
verso ogni cosa che vuole annusare. E se il cane continua a
tirare al guinzaglio ignorandovi completamente? Legatevi il
guinzaglio alla vita. Se avete un cane di taglia grande
indossate scarpe robuste in modo che non possa sbilanciarvi.
Ora potete sfruttare il suo desiderio di esplorare come
rinforzo. Lui tira. Voi vi fermate, piantate i piedi e restate lì.
Non dite nulla. Quando il cane vi guarda invitatelo al piede. Se
allenta il guinzaglio e vi si avvicina cliccate e riprendete a
camminare. E' probabile che corra immediatamente di nuovo
alla massima lunghezza del
guinzaglio e ricominci a tirare, in particolare se è una cosa che
fa da anni.
Ripetete. Fermatevi, rilassate il guinzaglio, cliccate e
riprendete a camminare.
Nella prima sessione forse non riuscirete a completare più di
un passo. E un esercizio che affatica rapidamente. Preparatevi
a smettere presto. Se siete stanchi di questo "cammina-
fermati" riportate il cane a casa o in macchina e riprovateci il
giorno dopo. Prima o poi il cane capitolerà e inizierà ad
aspettarvi anziché tentare di corrervi davanti. Allora sì che
avrete qualcosa da cliccare e ricompensare.
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Lo strattonatore abituale
Un cane a cui piace tirare deve imparare che il luogo
"corretto" dove stare è al vostro fianco. In questo esercizio
l'addestratore tiene il guinzaglio, ma può anche procedere
legando il guinzaglio intorno alla vita.
Foto: Abi, uno Spitz giapponese, sarà anche piccolo ma tende
sempre a correre avanti.
Foto: Raggiunge il termine del guinzaglio e non ha altro luogo
in cui andare.
Foto: Il momento decisivo: Abi viene chiamata indietro e
riceve un click quando il guinzaglio si allenta.
Foto: Quando ritorna al fianco dell'addestratore riceve un
altro click e una ricompensa.
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UN PASSO FACILE
A volte riuscirete a "curare" facilmente uno strattonatore,
con una semplice regola per voi stessi: ogni volta che il
guinzaglio si allenta cliccherò e lo ricompenserò. Portate il
cane a spasso al guinzaglio, come di consueto, ma stavolta
legatevi il guinzaglio alla vita. Quando il cane, nelle sue
ricerche, casualmente allenta il guinzaglio cliccate e
ricompensatelo. Alla fine di una passeggiata di dieci minuti
potreste ottenere già il nuovo comportamento adeguato. E
sapete una cosa? Potete farlo anche con due cani. La regola
è: "Quando entrambi i guinzagli saranno lenti, clicco e
ricompenso". Fate molta attenzione perché potreste essere
talmente abituati al fatto che i cani tirano che può risultarvi
difficile accorgervi dei brevi attimi in cui non tirano. Si sono
fermati ad annusare un cespuglio, o a grattarsi, o a fare un
bisogno? Non importa perché se un cane si è fermato e l'altro
l'ha imitato cliccate e ricompensate entrambi. Anche questo
potrebbe essere appreso molto rapidamente. Due o tre
passeggiate da cinque minuti l'una, per due o tre giorni,
possono essere sufficienti se avete un buon tempismo.
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IL GENTILE LEADER
Foto:
1) A Griff viene fatta vedere il Gentle Leader. Riceve un click
quando l'addestratore glielo mette intorno al collo.
2) Ora la cavezzina è in posizione e Griff viene ricompensato
per avere accettato questa forma di contenimento.
3) Click! Ora il Gentle Leader è pronto per essere usato.
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IL GENTLE LEADER
Il Gentle Leader assomiglia molto alle cavezze per i cavalli.
Gira intorno al naso e al collo. Il guinzaglio si fissa sotto la
mandibola. Il cane può aprire agevolmente la bocca perché
non è una museruola. Tuttavia, se il cane tira, la sua testa
viene tirata di lato oppure verso il basso in modo che non
possa vedere dove sta andando, e di conseguenza smette di
tirare. Non avete bisogno di alcun addestramento aggiuntivo.
Semplicemente prendete il guinzaglio e passeggiate.
Inizialmente il cane potrebbe ribellarsi, proprio come i
cuccioli inizialmente lottano contro un normale collare e
contro il guinzaglio, ma presto imparerà a tenere lento il suo
guinzaglio. E un eccellente rimedio temporaneo mentre state
riaddestrando l'animale, oppure un aiuto permanente per un
proprietario gracile o per un bambino che deve portare a
spasso un cane grande.
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CAPITOLO TRE
MIGLIORATE LE VOSTRE CAPACITA'
Esercizi per aumentare la complessità e introdurre varietà
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L'addestramento al clicker è un processo continuo sia per
l'addestratore che per il cane, e uno degli aspetti più
stimolanti di questo sistema d'insegnamento è che potete
continuare ad aggiungere elementi al repertorio del vostro
cane, migliorare il suo comportamento generale, raffinare
l'esecuzione di alcuni esercizi, semplicemente divertendovi ed
insegnando nuovi trucchetti.
IL TARGET (BERSAGLIO)
Una delle abilità più utili che il vostro cane può apprendere è
di toccare un target, ad esempio la punta di un bastone. Uno
dei tanti usi del puntamento è che potete spostare il cane
dove volete (scendi dal divano, sali in macchina, sali sul tavolo
da tolettatura, esci dal nascondiglio sotto al letto) senza
doverlo spingere, tirare o spintonarlo ma avendo, invece, un
cane alquanto interessato a collaborare.
PRIMO PASSO
Delle comuni bacchette per indicare sono disponibili nei
negozi oppure online in portali dedicati all'addestramento al
clicker, (in inglese il nome è target-sticker) ma potete usare
qualsiasi cosa: un perno, la stecca di un recinto, oppure un
ramo staccato da un albero. Per un cane di taglia piccola
potete usare anche una matita. Prendete la vostra bacchetta,
i bocconcini, il clicker e il cane. Strofinate un bocconcino sulla
punta della bacchetta e consentite al cane di annusarla.
Cliccate, allontanate la bacchetta dal naso del cane e
ricompensatelo. Ripetete l'esercizio. Sollevate la bacchetta di
qualche centimetro, poi abbassatela di qualche centimentro.
Cliccate quando l'animale la tocca oppure quando la guarda.
Dopo qualche click per averla toccata, alzatevi e fate
camminare il cane insieme a voi tenendo la bacchetta in
modo tale che la
possa toccare con facilità mentre cammina i cani sembrano
comprendere il puntare più rapidamente quando sono in
movimento). Cliccate ogni volta che la tocca, fermatevi e
ricompensatelo; poi continuate. Conducetelo in svolte a
sinistra e a destra. Cercate di far muovere il cane in tondo o
almeno in un quarto di circolo, poi mezzo circolo, poi un giro
completo.
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ADDESTRARLO A SEGUIRE UN TARGET
Foto:
1) Strofinate un bocconcino sulla punta della vostra bacchetta
per invogliare il cane ad annusarla. Ciccate non appena il cane
ha toccato la bacchetta.
2) Incoraggiate il cane a seguire il target ciccando ogni
risposta positiva.
3) Wysiwyg, uno Spitz tedesco, ora si muove con fiducia,
seguendo il target.
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Foto:
1) Chase, un Border Collie, conosce il target ed è pronto a
seguirlo.
2) L'addestratore, utilizzando la bacchetta, può dirigerlo
ovunque vuole.
3) A Chase si può insegnare a seguire il target verso l'alto o
verso il basso. Questo può essere molto utile se state
addestrando un cane per l'agility.
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SECONDO PASSO
Quando il vostro cane è entusiasta della bacchetta a cui deve
puntare, iniziate ad usarla per pochi minuti di tanto in tanto,
durante altre attività: per guidare il cane intorno a degli
ostacoli (ad esempio un cestino dei rifiuti), o sotto i tavoli,
attraverso le gambe dei tavoli oppure in piccoli salti (un
manico di scopa, la vostra gamba stesa). Cliccate e
ricompensate con abbondanza i primi successi; questo crea
grande autostima in cani timidi.
Portate il cane all'esterno e tentate di fargli seguire la
bacchetta per evitare o saltare gli ostacoli in questo nuovo
ambiente pieno di distrazioni. Se perde la concentrazione
ritornate al passo in cui cliccate e ricompensate soltanto per
avere toccato la bacchetta a poca distanza oppure a uno o
due dei suoi passi. Usate la bacchetta per attirarlo all'interno
della macchina e di nuovo fuori dalla stessa. Sfruttate la
vostra immaginazione; ogni nuovo successo è positivo per il
cane e costruisce la sua fiducia in voi (ogni successo è una
ricompensa anche per voi!).
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TERZO PASSO
Provate ad usare altri oggetti a cui puntare: ad esempio i
coperchi di plastica della margarina che sono facili da vedere
per il cane.
Mettetene uno a terra e toccatelo con la bacchetta; cliccate il
cane quando tocca entrambi. Oppure tenete il coperchio in
mano e cliccate il cane per averlo toccato, poi, gradualmente,
abbassatelo fino a terra e allontanate la vostra mano.
Mettete il caperchio in diverse parti della stanza e cliccate il
cane se si allontana da voi per toccarlo, non importa dove si
trova.
Potete usare entrambi i tipi di target per insegnare al cane ad
affrontare agevolmente gli ostacoli. Aumentate il tempo in
cui il cane resta in posizione sul target. Cliccatelo quando
tiene il suo naso sul target per un tempo sempre più lungo,
mentre lo pettinate, maneggiate le sue zampe o gli tagliate le
unghie. Il target può essere utilizzato anche quando siete dal
veterinario per aiutare il cane a restare calmo e fermo
durante il controllo e il trattamento medico.
Foto: il target può essere usato per l'addestramento al
comando "allontanati", un esercizio in cui il cane deve
allontanarsi dall'addestratore e correre verso l'area
designata. Il target è fissato in quel luogo ma è chiaramente
visibile.
Foto: Griff riceve un click per la sua risposta entusiasta.
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101 COSE DA FARE CON UNA SCATOLA
Un buon esercizio per un cane anziano, sospettoso o già
addestrato.
Questo gioco viene da un progetto di ricerca sui delfini di
Karen Pryor e altri (vedi "The creative porpoise: training for
novel behaviour" pubblicato sul Journal of *Expevimental
Analysis of Behaviour, nel 1969).
Questo gioco di addestramento è uno dei preferiti tra gli
addestratori di cani. Va bene in particolare per soggetti in
fase transitoria, con una lunga storia di addestramento
basato sulla correzione, poiché incoraggia la flessibilità
mentale e fìsica, e dà al cane il coraggio per tentare qualcosa
di sua iniziativa.
PRIMO PASSO
Prendete una comune scatola di cartone (qualunque
dimensione), tagliate i bordi a un'altezza di circa sei
centimentri e mettete la scatola in terra. Cliccate il cane
quando guarda la scatola. Ricompensatelo. Se il cane si
avvicina alla scatola, anche per puro caso, cliccate. La
prossima volta, quando cliccate, lanciate il bocconcino
accanto o dentro la scatola. Se il cane si avvicina alla scatola
per mangiare il bocconcino cliccate al suo passo e lanciate un
altro bocconcino. Se mette la zampa dentro la scatola cliccate
di nuovo (anche se sta mangiando la ricompensa appena
ricevuta) ed offritegli un altro bocconcino dalla vostra mano.
A volte sarete in grado di portare avanti rapidamente gran
parte dell'addestramento con la scatola. Ecco come: cliccate
se si dirige verso la scatola o se ci mette una zampa dentro. In
alternativa lanciate il bocconcino nella scatola e tenete in
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mano un altro bocconcino, in modo che il cane debba tornare
da voi. Se il cane è riluttante a entrare nella scatola e quindi
non mangia il bocconcino non importa: sa che Pha ricevuto.
Se i bocconcini si accumulano nella scatola, va bene. Quando
finalmente metterà la zampa dentro otterrà un premio. Se
decidete di interrompere la sessione prima che ciò avvenga
non fa nulla. Raccogliete i bocconcini all'interno della scatola
e metteteli da parte per la prossima sessione. Ricordate di
non ricompensare mai senza aver prima cliccato e sempre per
un buon motivo: per una precisa azione del cane. Se avete
bisogno di ulteriori comportamenti da cliccare, potete
spostarvi in diverse parti della stanza in modo che la scatola
sia tra voi e il cane, aumentando la possibilità che faccia passi
verso lo scatola. Non lo chiamate, non tamburellate sulla
scatola, non chiacchierate, non incoraggiate il cane, non
"aiutatelo". Tutte queste cose potrebbero renderlo più
sospetto. Cliccate in base al movimento dei passi verso la
scatola, non importa da che distanza, e poi cliccate. Se
ottenete cinque o sei buoni click per movimenti verso o
accanto la scatola, per spostarsi nella direzione giusta, e poi il
cane perde interesse e si allontana non importa. Potete
sempre giocare "alla scatola" più tardi. Tra le varie sessioni, i
rinforzi che avrete dato lavoreranno per voi; ogni piccola
sessione renderà le cose più semplici in seguito. Dopo tutto
state insegnando al vostro cane le regole di un nuovo gioco.
Se avevate già addestrato il vostro cane con i metodi
convenzionali, il cane potrebbe rispettare la regola generale
"aspetta che ti si dica cosa fare". Tuttavia, la prima regola di
questo nuovo gioco è "fai qualcosa per conto tuo e io
cliccherò" ed è difficile. In quel caso la scatola è di particolare
valore e i primi piccoli passi particolarmente eccitanti,
sebbene possano restare invisibili a uno spettatore e al
momento anche a voi stessi.
Terminate la prima sessione con un "click per nulla" e un
premio che può essere sia una manciata di bocconcini che
una "libera pescata" dalla ciotola dei bocconcini. Slurp!
Questa cosa lo farà riflettere. La prossima volta che vedrà lo
scatola sarà attento alle nuove possibilità. Click. Bocconcini.
Premio. "Quella scatola fa comportare in modo strano il mio
padroncino, ma questa stranezza è molto piacevole. Scatola?
Una cosa che posso fare da me? Con quella scatola?": queste
sono nuove idee che di certo arriveranno. Se il vostro cane è
molto sospettoso potreste aver bisogno di ripetere l'esercizio
una, due o più volte, cioè fino a quando inizia a pensare una
cosa alquanto umana, tipo: "Ciò che sta accadendo qui è che
il click fa in modo che quella persona mi dia del cibo delizioso.
La scatola poi non è una trappola ma un segnale che e giunto
il momento di quel click e di quella ricompensa, sempre che
io riesca a trovare il modo di convincere quella persona a
cliccare".
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Foto:
1) Peg è uno Spitz tedesco di dieci anni. Ecco la prova che
potete insegnare nuovi trucchi anche a cani anziani.
2) Fai qualcosa per fatti tuoi e io ciccherò. Questo è un grande
passo, quindi siate pazienti mentre il vostro cane lo
apprende. In questo caso Peg ha messo la sua zampa sul
cartone.
3) Quando tirerete fuori la scatola durante la prossima
sessione di addestramento, il vostro cane saprà che se si
comporta in un certo modo riceverà un click a cui farà seguito
una ricompensa. Peg ora mostra grande entusiasmo per il
nuovo gioco.
4) Un salto sulla scatola merita un click...
5) Pag 63 lo stesso vale per quando salta giù.
6) Ora Peg prova qualcosa di nuovo: entrare nella scatola.
Riceverà un click per questo.
7) Incoraggiata dal suo successo, Peg si addentra nella
scatola.
8) Questo esercizio insegna ai cani ad essere inventivi. Peg sa
che sarà cliccata solo per nuovi comportamenti e quindi ora
ci prova sdraiandosi accanto alla scatola. Click! E' un ottimo
modo per terminare una sessione di addestramento.
Pag 64
SECONDO PASSO
Sia che queste cose accadano nella prima sessione o in molte
sessioni successive, ecco alcuni comportamenti per cui
cliccare. Cliccate se il cane mette una zampa nella scatola; per
spingerla, prenderla a zampate, mordicchiarla, annusarla,
trascinarla, tentare di sollevarla, percuoterla. Per farla breve:
qualunque cosa il cane possa fare con la scatola. Ricordate di
cliccare durante quel comportamento, non quando il cane ha
smesso. Ovviamente appena cliccate il cane si fermerà per
ottenere il suo bocconcino. Ma, poiché il click ha marcato
quel comportamento, il cane lo ripeterà (o effettuerà qualche
sua variante) nel tentativo di farvi ciccare di nuovo; così non
perderete il comportamento interrompendolo con un click.
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Potreste terminare con una "raffica" di comportamenti
correlati alla scatola. Gmndiosol II vostro cane sta già
imparando a risolvere il problema in modo creativo. Se venite
sommersi dalle azioni e non riuscite a decidere per cosa
cliccare, dategli il premio e terminate la sessione. Ora voi
avete qualcosa a cui pensare fino alla prossima sessione.
D'altra parte potreste divenire più metodici, lentamente e
testando con attenzione il cane : il cane ripete con cura ciò
che è stato già cliccato. Una zampa nella scatola, ad esempio.
Bene: ma d'ora in poi voi dovete diventare flessibili su ciò che
cliccate, oppure finirete in un vicolo cieco. Zampa, click.
Zampa, click. Zampa, click. Non è il modo corretto per vincere
questo gioco.
Quando il cane inizia a mostrare il comportamento nello
stesso modo, ripetutamente, non offritegli il vostro click.
Toglierà la zampa; voi aspetterete. Il vostro comportamento è
cambiato e lo stesso avverrà con il comportamento del cane.
Il cane potrebbe tenere la zampa in posizione più a lungo; va
bene: è una cosa nuova da cliccare. Potrebbe toglierla e voi
potreste cliccare questo comportamento una o due volte.
Potrebbe metter dentro anche l'altra zampa... va bene,
cliccate anche questo. Ora potrebbe tentare di fare qualcosa
di nuovo.
E quindi? Da qui dove andiamo a finire? Ebbene, una volta
che il vostro cane ha scoperto che giocherellare con la scatola
è il fulcro del gioco, avrete comportamenti a sufficienza tra
cui scegliere e potrete iniziare a cliccare soltanto per
determinati comportamenti, quelli che mirano a un obiettivo.
E come se aveste un intera scatola di tessere dello Scarabeo e
iniziaste a scegliere le lettere. Questo processo fa parte dello
"shaping", il modellamento.
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TERZO PASSO
Variazioni e risultati finali: cosa siete riusciti a formare dai
comportamenti legati alla scatola?
Entrare nella scatola e restarci. Comportamento iniziale: il
cane mette una zampa nella scatola. Cliccate e dategli la
ricompensa. Poi non cliccate, limitatevi ad attendere. Forse
metterà due zampe nella scatola. Cliccate. Ora attendete che
metta tutte le zampe dentro, aspettate che vi entri. Opzioni:
stare seduto o sdraiato nella scatola; restare fermo nella
scatola fino all'arrivo del click; restare nella scatola fino a che
non viene chiamato e poi ricevere un click per avere risposto
correttamente. Usi: Mettere il cane a cuccia o nella sua
gabbia. Far divertire i bambini in modo che socializzino con il
cane, cliccando l'animale quando salta dentro la scatola e
nuovamente quando salta fuori (funziona anche con i gatti).
Un insegnante elementare porta il suo cane di razza Papillon
a scuola in un cesto da picnic, in occasioni speciali. Quando il
cestino viene aperto il cane salta fuori, gioca con i bambini e
poi salta di nuovo nel cesto.
Comportamento: Porta la scatola
Comportamento iniziale: il cane afferra l'angolo della scatola
con i denti e lo solleva da terra.
Usi: Trasportare una scatola oppure un cesto. Mettere via le
cose, ad esempio impilare delle riviste o mettere i giocattoli
nella loro scatola. Un cane che ha appreso la regola generale
"sollevare oggetti con la mia bocca mi fa avere ricompense"
può essere una base per altre abilità.
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Comportamento: Finire nella scatola dandogli una zampata
Non so esattamente che beneficio ci sia in questo esercizio,
ma non è difficile da ottenere. Compare spesso nel gioco
delle "101 cose da fare con una scatola". Se il cane dà una
zampata energica ad un angolo della scatola, questa
probabilmente si capovolgerà. Il mio Border Terrier,
Skookum, scoprì che poteva capovolgere il cestino della sala
da pranzo sopra di sé, in modo che venisse occultato dallo
stesso. Quindi, al suo interno, si spostava per la stanza
facendo sembrare che il cestino si muovesse da solo. Senza
dubbio è stata una delle cose più buffe che i nostri ospiti
abbiano mai visto fare spontaneamente da un cane. Poiché i
Terrier amano suscitare simpatia (ma mai essere derisi) non
sono mai stati necessari né click né ricompense per
mantenere il comportamento una volta che l'aveva scoperto
e Skookum imparò anche ad attendere che gli venisse
richiesto di eseguirlo, solitamente quando avevamo ospiti.
AUMENTARE LA VOSTRA ABILITA'
AGGIUNGERE VARIAZIONI
Per mantenere interessante l'addestramento e per fare dei
progressi anziché restare bloccati dove vi trovate, dovete
continuare ad aggiungere richieste ai vostri click: dovete
rendere più complesso il comportamento chiedendo di più al
cane prima che riceva il click. Ecco alcuni esempi di come
aumentare la complessità del semplice "a terra".
Allontanatevi dal cane e cliccatelo per essere rimasto a terra
anche se vi siete allontanati.
Spostatevi a destra, a sinistra, al centro, saltate, fate qualcosa
di rumoroso o buffo e quindi cliccate il cane se resta sdraiato
nonostante tutto. Girategli intorno, toccatelo e poi arretrate
nuovamente. Cliccatelo se resta "a terra". Se si alza,
attendete che ritorni "a terra". Quindi cliccate (e
ricompensatelo) per essere tornato in quella posizione. A
questo punto tentate di nuovo la vostra manovra e dategli
un'altra possibilità di stare a terra durante i vostri
spostamenti.
Fate questo gioco in luoghi nuovi, anche all'esterno. Non
abbiate timore di attirare il cane in quella posizione una o due
volte. Quindi aspettate che si sdrai da solo e cliccatelo per
averlo fatto. La prima volta che tenterete di cliccare un "a
terra" in un nuovo territorio dovrete ritornare ai livelli di base
e rendere il compito molto facile per il cane. Aumentate la
durata del restare "a terra". Fate in modo che sia vario: a
volte cinque secondi, a volte venti. Non chiedete più di trenta
secondi a un cucciolo. Per un "a terra" che dura da tre a
cinque minuti il cane deve essere abbastanza adulto da
tollerare la noia.
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AUMENTARE LA DIFFICOLTA'
"A terra" è un esercizio semplice che potete rendere più
difficile!
1) Rowan viene ciccato per restare nella posizione "a terra"
mentre l'addestratore si sposta lateralmente.
2) Viene ciccato per restare " a terra" mentre l'addestratore
cambia posizione .
3) Click! Rowan merita una grande ricompensa per avere
consentito all'addestratore di scavalcarlo restando "a terra"
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STABILIRE UN SEGNALE
A volte, un cane che ha appreso un comportamento, come "a
terra", inizierà a "mostrarvi questo comportamento" per
tutto il giorno: ad esempio arrivando di corsa e gettandosi ai
vostri piedi ovunque voi siate nella speranza di ottenere un
bocconcino. Questo è il momento giusto per insegnare un
segnale al vostro cane: ad esempio un nome per questo
comportamento, come "a terra".
Ora, per diversi giorni, dimostrerete al cane che sdraiarsi va
bene per ottenere un click, ma soltanto dopo che avrete
pronunciato la parola chiave (o aver dato il segnale chiave)
che vuol dire "sdraiati". Volete che il cane scopra, grazie a
ripetute esperienze, che sdraiarsi quando vuole lui non
conduce più a click né a bocconcini, ma che può essere sicuro
di ricevere un bocconcino se attende il segnale giusto prima
di eseguire "a terra".
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Dite "a terra" poco prima che si sdrai; cliccate e
ricompensate. Invitatelo a rialzarsi. Ripetete. Dopo aver dato
il segnale e averlo rinforzato, ripetete il tutto per una o due
volte, attendete. Aspettate che si sdrai. Non fate nulla.
Invitatelo a rialzarsi. Dite "a terra". Cliccate quando esegue.
Ripetete il procedimento cliccando quando esegue l'esercizio
dopo il comando vocale e ignorando gli "a terra" che non
sono stati eseguiti al comando vocale. Ripetete ogni giorno
otto o dieci volte, per una settimana. Questo è
condizionamento "rispondente". Inizialmente procede piano
e necessita di più ripetizioni del condizionamento operante.
Abbiate pazienza; una volta che il cane ha appreso due o tre
indicazioni sarà in grado di "generalizzare", cioè di
comprendere la natura di un'indicazione. Di conseguenza
apprenderà più velocemente. Se volete usare un segnale
manuale (inizialmente molti cani rispondono meglio ai segnali
manuali che non alle parole) procedete allo stesso modo ma
utilizzate l'indizio parlato piuttosto che uno mimato. Una
mano tesa che compie un movimento dall'alto verso il basso
è convenzionalmente il segnale che indica "a terra".
Quando il cane risponde bene al segnale, tentate di dargli il
comando da più lontano oppure quando il cane è impegnato
in altre attività o in circostanze in cui è presente una
distrazione. Il vostro "potente" clicker sarà di grande aiuto
nello spiegare al cane che vale la pena fare attenzione e
rispondere ai segnali in qualunque momento e luogo (per
maggiori informazioni sull'indicare un comportamento vedesi
Capitolo 3, Controllo dello Stimolo, nel libro Uarte di
addestrare il cane di Karen Pryor).
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ALLENARE COMPORTAMENTI MULTIPLI
Non è necessario limitare l'addestramento con il clicker al
programma sopra indicato. Fin dall'inizio potete lasciare dei
clicker in giro per casa e cliccare il cane per ogni
comportamento positivo, ogni volta in cui è conveniente
farlo. Per esempio, è di grande aiuto cliccare un cucciolo
quando fa i bisogni nel posto giusto. Abituarlo alla casa
diventa infinitamente più semplice con un clicker e dei
bocconcini tenuti pronti vicino alla porta o nella tasca del
vostro cappotto.
Potete anche cliccare il cucciolo o il cane adulto per altri
comportamenti come stare fermi mentre lo spazzolate. Non
confondete il cane cliccandolo per comportamenti diversi. Il
clicker significa "hai vinto!". Il cane sarà deliziato dal sapere
che ci sono molti modi per convincervi a cliccare. + una cosa
che lo farà sentire molto in gamba!
TROVARE UN COMPAGNO DI ADDESTRAMENTO
Un buon modo per praticare l'addestramento con il clicker è
trovare un amico che possiede un cane e iniziare insieme. In
questo capitolo vi sono stati dati diversi comportamenti con
cui provare. Se voi e il vostro amico scegliete punti iniziali
diversi, farete scoperte che potrete condividere e potete
rinforzarvi l'uno con i successi dell'altro. L'addestramento in
squadra è anche molto utile. A volte un osservatore nota ciò
che fa un cane con più facilità dell'addestratore, per esempio
quando lo abituate a trotterellare nel ring delle esposizioni
oppure a stare seduto in maniera composta. Una persona
può maneggiare i bocconcini e il cane, e richiedere un
determinato esercizio. L'altra persona osserva e clicca quando
il cane si muove in maniera corretta. Quindi l'addestratore
ricompensa. Potete fare a turno ed essere a volte
addestratore e a volte osservatore. Potete addestrare i vostri
cani o quelli degli altri. In questo modo l'osservatore si può
concentrar interamente sullo studio del cane e ciccarlo con
tempismo perfetto mentre L'addestratore deve affrontare
solo guinzaglio, cibo e cane. L'addestramento in gruppo
accelera il vostro apprendimento e fornisce indicazioni più
accurate al cane. A parte ciò è anche divertente.
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Foto:
1) Per la maggior pare degli esercizi potete arrangiarvi da soli.
Ecco Toby, un Bichon Avanese, a cui viene insegnato a stare
in piedi sulle zampe posteriori.
2) Ora gli viene insegnato a saltare tra le gambe
dell'addestratore. E' il tipo di movimento che si può utilizzare
in un esercizio di freestyle.
Pag 73
Lavoro di squadra
Foto: A volte avrete bisogno di un assistente che manovri il
clinker. Qui Toby sta imparando a saltare tra le braccia
dell'addestratore.
Pag 74
AUMENTARE LE VOSTRE CAPACITA'
Sfruttate le risorse disponibili.
C'è molto da aggiungere al condizionamento operante che
non le tecniche formative di base elencate qui. Se state
educando un cane da lavoro oppure un soggetto che dovrà
affrontare gare di obedience, dovreste conoscere argomenti
come il concatenamento dei comportamenti, i rinforzi
educativi, il trasferimento degli stimoli e tanti altri "utensili"
di addestramento al clicker. Cercate tra le risorse (pagina 111)
suggerimenti di altri libri e video che potrebbero interessarvi
e fornirvi maggiori competenze.
Pag 75
CAPITOLO QUATTRO
CONSIGLI PE IL CLICKER
Consigli facili per addestratori alle prime armi
Pag 76
Se state lavorando basandovi sulla sezione "Come iniziare",
questi consigli vi serviranno per ripassare le lezioni.
Comprendono molti degli errori comuni agli addestratori con
il clicker alle prime armi.
Prima cliccare, dopo ricompensare
In questo tipo di addestramento non avete bisogno di tenere
il cibo davanti al cane per attirarlo o convincerlo. Non ha
alcuna importanza cosa sta facendo quando riceve la
ricompensa. Il vostro cane si ricorderà cosa stava facendo
quando ha sentito il click. Dopo aver cliccato, potete
interrompere l'esercizio, dare la ricompensa e quindi
ritornare all'addestramento senza alcun problema.
Cliccate sempre durante il comportamento
Il "click" è come una freccia acustica; giunge direttamente al
sistema nervoso dell'animale con il messaggio: "Ciò che il tuo
corpo sta facendo in questo momento sarà ricompensato".
Utilizzatelo nel momento cruciale. Ad esempio, se gli state
insegnando a saltare, non cliccate prima che abbia superato
l'ostacolo. Non cliccate dopo che abbia completato il salto.
Cliccate quando il cane è in aria. Nel momento in cui il cane
salta, potete migliorare la fase di atterraggio (per esempio)
cliccando il momento esatto in cui atterra nel modo corretto.
Il cibo può essere dato più tardi: è il click che porta il
messaggio.
Cliccate una sola volta
Resistete alla tentazione di cliccare più volte (click, click e
ancora click) per un comportamento molto buono. Il
tempismo nel cliccare è cruciale; è quando cliccate che dite
all'animale che cosa vi è piaciuto. Se cliccate in continuazione
l'animale non riuscirà a capire qual è il momento significativo
e il suo comportamento non migliorerà. Inoltre, il vostro cane
potrebbe decidere che soltanto pochi click hanno davvero
una motivazione per cui vale la pena lavorare.
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Foto:
1) Chase viene addestrato a stare fermo in posa da
esposizione. Viene cliccato
per la posizione e sa che dopo riceverà un bocconcino.
2) Afferralo! Chase viene ricompensato con del cibo.
Non utilizzate il clicker per ottenere l'attenzione del cane, né
per farlo avvicinare a voi
All'inizio di sicuro andrà in quel modo. Se in passato vi sono
capitati problemi con le stesse cose, questa nuova risposta
può essere un rinforzo per voi, in modo da essere tentati di
ripeterlo più e più volte. Ma fate attenzione! Se continuate a
chiamare il cane con il clicker, oppure a cliccare per distrarlo
da altre cose interessanti, il clicker perderà efficacia come
mezzo d'informazione per l'animale.
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Non utilizzate il clicker come incoraggiamento o come segnale
di inizio
Doveste sempre pensare: "Cosa sto rinforzando?". Se il vostro
cane esita, o si attarda dietro di voi e voi cliccate per
incoraggiarlo, state rinforzando l'esitazione. Cliccate soltanto
se fa ciò che desiderate.
Utilizzate ricompense di tipo e dimensioni giuste
Ecco alcune regole di buon senso riguardanti i bocconcini:
• Iniziate l'addestramento quando il cane ha fame. Molti
proprietari fanno una sessione di addestramento di cinque
minuti al clicker proprio prima dell'ora di colazione o di cena
del cane.
• Non lasciate il cibo disponibile tutto il giorno ma nutrite il
cane in orari specifici. Se avete necessità di lasciare cibo
sempre disponibile (come alcuni veterinari raccomandano per
la maggior parte degli uccelli e dei piccoli animali), togliete il
cibo due o tre ore prima di iniziare la sessione di
addestramento.
• Inserite i bocconcini nel piano dietetico complessivo del
vostro animale; se ne usate molti, togliete la stessa quantità
dal cibo del cane.
• Per avere i bocconcini più "allettanti" cercate di scoprire
quali sono gli alimenti particolarmente graditi al vostro cane.
Fate in modo che l'addestramento sia sempre divertente.
Inserite sempre qualche compito facile quando lavorate su
quelli più difficili.
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Variate la difficoltà dei compiti
Da piccola odiavo le lezioni di pianoforte. Ogni volta che
imparavo ad eseguire bene un brano, invece di essere
ricompensata con il divertimento di suonarlo mi veniva
assegnato un brano più difficile su cui impegnarmi. Evitate
che le vostre sessioni passino sempre da esercizi vecchi e
facili a cose nuove e diffìcili. E' il modo migliore per insegnare
al vostro cane a odiare le lezioni e a desiderare che finiscano
presto. In particolare, quando aumentate la durata di un
comportamento, andate avanti e indietro tra livelli più facili e
più difficili. State insegnando al vostro cane a restare sdraiato
sul suo tappetino per 30 secondi? Cliccate dopo 10 secondi,
poi 25, 15, 35, 10, 40 e via discorrendo. Fate in modo che il
cane speri in un successo. Terminate sempre la sessione con
qualcosa di facile e divertente, qualcosa per cui l'animale di
sicuro guadagnerà un rinforzo.
Fate sessioni brevi e variate
Non praticate lo stesso esercizio in continuazione.
Allenatevi un po' alla volta. Tre sessioni, lunghe ognuna
cinque minuti, saranno molto più utili di tre sessioni lunghe
mezz'ora ciascuna che porteranno voi e il vostro cane a
stancarvi. Non avete bisogno di praticare allo sfinimento
questi esercizi affinché "attecchiscano". Addestratori esperti
nel correggere lo stile spesso restano affascinati dal notare
come un comportamento inculcato modellando e rinforzando
non si deteriora. Con il clicker potete comunicare con il vostro
animale. Egli si ricorderà ogni volta che avete comunicato con
lui e farà in modo di ripetere Pespericnza anche se tra una
sessione e l'altra sono trascorsi giorni, settimane o anche
mesi.
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PROCEDERE A PICCOLI PASSI
Il piccolo levriero italiano per natura non è adatto al riporto
ma, costruendo l'esercizio a piccoli passi e ciccando per ogni
comportamento corretto, Whilan ha rapidamente afferrato il
concetto.
Foto:
1) qui a Whilan viene mostrato un giocattolo e viene
incoraggiato a giocarci.
2) Inizialmente si avvicina al giocattolo con esitazione. Viene
ciccato quando mostra interesse.
3) Il click per aver mostrato interesse ha incrementato la sua
fiducia e ora mostra voglia di giocare. Per questo riceverà un
altro clikc.
4) Un grande passo avanti: Whilan è pronto per sollevare il
giocattolo. Click! Pag 81
5) E' giunto il momento di assemblare l'esercizio.
L'addestratore si prepara a lanciare il giocattolo.
6) Whilan corre e afferra il giocattolo. Inizialmente riceverà
un click per questo. Man mano che la sua abilità aumenta non
ci sarà bisogno di ciccarlo per ogni passo; collegherà i vari
passi dell'esercizio e verrà ciccato e ricompensato al suo
completamento.
7) Whilan ritorno dall'addestratore.
8) Click! Whilan riporta il giocattolo all'addestratore e riceve
una ricompensa.
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Aspettatevi progressi a piccoli passi
Nell'addestramento generico o tradizionale, chiediamo
Finterò esercizio fin dall'inizio ("piede!" e vogliamo dirgli
"cammina al mio fianco ovunque io vada") e correggiamo
ogni forma iniziale di quel comportamento fino a quando
l'animale è in grado di eseguirlo per periodi prolungati senza
avere bisogno di "correzioni". La formazione di un
comportamento con un rinforzo è diversa. Noi costruiamo i
comportamenti a piccoli passi. L'animale scopre come
guadagnare i rinforzi passo dopo passo. Richiede più cervello
e riflessione da parte dell'addestratore ma il tasso di
progresso può arrivare a livelli spettacolari.
Ad ogni modo, ci sono delle volte in cui l'apprendimento
giunge a un periodo "morto" in cui il cane apparentemente
non fa alcun miglioramento per un po' di tempo. Fermatevi:
una stasi spesso precede un enorme passo in avanti. Può
essere d'aiuto iniziare ogni sessione di addestramento con un
piccolo ripasso.
Se un comportamento che il vostro cane conosce bene
improvvisamente viene a mancare "tornate all'asilo"
A volte un cambiamento delle circostanze per un animale ha
un significato più grande di quanto possiamo immaginare. Ad
esempio, un cane che sta bene al passo o che viene subito
quando lo chiamiamo, sia in casa che in cortile, sia in campo
di addestramento, potrebbe comportarsi come se non avesse
mai sentito quelle parole se si trova in un ambiente
sconosciuto. Non sgridatelo! Invece fate come se non lo
aveste mai addestrato e ritornate indietro alla prima cosa per
cui si è meritato un click, anche se è stato "vieni da tre passi
di distanza e ricevi un click e un bocconcino".
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Dopo procedete per le varie fasi di un compito, proprio come
quando avete formato il comportamento la prima volta (per
sicurezza potete anche mettergli un guinzaglio lungo). E Lina
cosa che chiamiamo "ritorno all'asilo". Questa rapida
revisione della procedura di modellamento spesso è
sufficiente a ristabilire il medesimo comportamento in un
ambiente nuovo. Può darsi che sia sufficiente una sessione
oppure diverse, ma di certo apprenderà più rapidamente
della prima volta. Non dimenticate di dargli un jackpot se si
ricorda tutto alla prima sessione!
Non pretendete di leggere la mente del cane
I suoi sentimenti, sì : a volte dall'atteggiamento di un cane
riusciamo a dire come si sente (anche se talvolta ci
sbagliamo). Ma il motivo per cui si sente in un certo modo o
perché fa una determinata cosa è un indovinello bello e
buono. Quando il cane non fa ciò che vi aspettate da lui,
spesso troverete persone che insistono che ciò avviene a
causa di una determinata cosa. Il cane è "stressato". Il cane è
"troppo prudente". Il cane "vuole qualcosa in cambio". Il cane
è "troppo dominante". II cane deve essere stato "troppo
sfruttato" e via discorrendo. In questo caso vi diranno anche
come fissare la causa immaginaria, spesso con una punizione.
Non dategli ascolto! Se improvvisamente il vostro cane non
esegue più un esercizio che conosce bene non perdete troppo
tempo a chiedetene il motivo. Potreste non trovare mai una
spiegazione. Forse il cane pensava che quelle regole valessero
soltanto quando avevate indosso scarpe bianche mentre ora
state indossando delle fiammanti Adidas rosse. Ritornate
all'asilo, rivedete la formazione e rinforzate passi più semplici
fino a quando l'animale eseguirà di nuovo l'intero esercizio.
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Fermatevi quando siete in vantaggio
Quando otteniamo un esercizio impeccabile è una grande
tentazione provarlo ancora e ancora, fino a quando il
soggetto compie un errore e il comportamento si guasta.
Imparate a smettere quando ottenete qualcosa di positivo.
Lasciate un successo nella mente del vostro cane. Se non
state facendo alcun progresso ma volete terminare la
sessione, fate qualcosa di facile che sapete che il vostro cane
sicuramente eseguirà correttamente e per cui potete cliccarlo
prima di terminare l'allenamento.
Divertitevi!
Se sentite di essere frustrati o che vi state arrabbiando,
fermatevi immediatamente. Non potete fare questo tipo di
allenamento quando siete arrabbiati. Aspettate e riprovateci
più tardi. L'addestratrice Catherine Crawmer dice che
l'attrezzatura più importante per l'addestramento con un
rinforzo è una tazza di the! Quando vi sentite sconcertati
sedetevi, godetevi una tazza di die e riflettete. Non mostrate
la vostra rabbia al cane: gli insegnereste soltanto che siete
imprevedibili.
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CAPITOLO CINQUE
COSA MI DICI DI... ?
Le domande frequenti
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"Aiuto! Non so da che parte iniziare".
Non iniziate cercando di risolvere un problema. Il clicker serve
ad avviare un comportamento, non per farlo terminare. Un
modo facile per iniziare è di tentare di "pescare" un
determinato comportamento. Se il vostro cane già conosce gli
esercizi descritti nel Capitolo 2, sfruttate qualche semplice
trucco come fare un giro, inchinarsi, dare la zampa o toccare
un oggetto con il naso e sfruttatelo come primo
comportamento da praticare.
"Il mio cane ha paura del clicker. Gli ho fatto un click ed è
fuggito nascondendosi sotto al letto".
Il cane ha paura del clicker perché non sa cosa significa. Gli
manca l'informazione corretta e ciò può renderlo sospettoso
(alcuni cani, non stupidamente, associano ogni nuova
esperienza con l'andare dal veterinario).
Foto: se avete un cane sospettoso potete ciccare mentre
mettete dei bocconcini nella sua ciotola per il cibo.
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Non temete la sua paura ma lavorate per dargli informazioni.
Potete ammorbidire un poco il suono tenendo il clicker nella
tasca (o dietro la schiena) quando lo attivate. Se proprio
necessario potete modificarlo con diversi strati di nastro
adesivo sopra la "fossetta" della parte metallica. Ora cliccate
(solo una volta) mentre mettete a terra la ciotola con la sua
cena, oppure quando gli date lui bocconcino o un giocattolo
speciale. Cliccate (solo una volta, dalla tasca) quando fate
uscire (o rientrare in casa) il cane oppure quando iniziate la
vostra passeggiata insieme. Trovate una scusa per usare il
clicker per dirgli "sta per arrivare una cosa piacevole" diverse
volte durante la giornata e durante la serata. Secondo voi
quanti di questi interventi, in circa tre giorni, serviranno al
vostro cane per stabilire che un click equivale ad un ottima
notizia?
"Cosa devo fare se al mio cane non piacciono i bocconcini e
quindi non lavorerà per riceverne?"
Durante un picnic tra addestratori, il proprietario di un
Pastore Tedesco mi ha detto che il suo cane era schizzinoso
nel mangiare e non avrebbe lavorato per dei bocconcini.
Mentre lo diceva il suo cane stava rubando avanzi di pollo
fritto da piatti lasciati in giro. Ho tagliato un poco di pollo e
con il clicker ho addestrato il cane a seguire una bacchetta nel
giro di cinque minuti. Morale: utilizzate il suo cibo preferito
per iniziare. E' vero che alcuni cani sono sospettosi o
addirittura cinici riguardo ai bocconcini, forse perché in
passato il cibo "gratuito" può avere avuto conseguenze
negative dal loro punto di vista. Se avete un cane di questo
tipo andateci piano. Cliccate e ricompensate, cliccate e
ricompensate, diverse volte, anche due volte al giorno senza
alcun comportamento particolare, senza un orario preciso.
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Per esempio potete stare vicino alla ciotola del cane e
gettarci dentro i bocconcini dopo ogni click. Anche se
l'animale è molto sospettoso sentirà il cibo cadere nella
ciotola. Una volta che il cane ha deciso che non avete
intenzioni nefaste mangerà il cibo. Quando imparerà come
fare in modo che voi clicchiate e gli lanciate dei bocconcini
amerà ancora di più la ricompensa! Provare per credere.
"Cosa dobbiamo fare se abbiamo più di un cane?"
Separateli, lavorate con uno di loro alla volta tenendo l'altro
fuori, in un'altra stanza, nel kennel o in cucina. Anche se
l'altro cane sentirà i click non riceverà ricompense e quindi
non si sentirà confuso. Potrebbe invece attendere con
impazienza.
"Quanto deve essere lunga una sessione di addestramento?
Quanto spesso devo farle?"
Le sessioni di cinque minuti, in qualsiasi momento vi sembri
opportuno, sono l'inizio migliore. Gli studiosi hanno
dimostrato che cani e persone imparano di più in sessioni
brevi ma frequenti, piuttosto che in sessioni lunghe. Le
sessioni brevi sono più divertenti, meno stancanti e anche più
semplici da inserire in un calendario pieno d'impegni.
"Posso insegnargli più di un esercizio in una sola sessione?"
Ovviamente sì. Potete lavorare sul "vieni" e poi sul "seduto".
Poi "al passo" e inserire uno o due trucchetti in ogni sessione.
Le modifiche sono divertenti. Tuttavia, ciò che dovete evitare
è lavorare su più di un singolo dettaglio di ogni
comportamento in un singolo rinforzo. Se, per esempio, state
lavorando sul "trotterella tenendo la coda alzata" (un
comportamento simpatico per il ring delle esposizioni),
cliccate e ricompensate solo per quello. Non rimproverate il
cane se resta indietro. "Evitare di restare indietro" è un
compito diverso. Lavorateci separatamente.
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Foto: Wysiwyg viene addestrato a restare a una determinata
distanza dall'addestratore. Riceve un click per il
comportamento corretto.
Foto: La sua ricompensa è di poter correre a recuperare la sua
pallina.
"Addestro cani durante corsi, con diversi soggetti e persone in
una singola stanza. Non vedo come potremmo usare i clicker
se dieci persone si mettono a cliccare contemporaneamente".
In realtà potete usare i clicker durante i corsi; lo fanno molti
addestratori aggiornati.
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La maggior parte dei cani sente meglio di noi. Sanno dove
sono ì loro proprietari e chi ha le ricompense per loro e anche
da dove proviene il suono. Anche un cane riesce a capire
"questo è il mio click" nel giro di tre click.
Un "click" vocale, una parola, non è unica e distinta come il
clicker, per questo non e altrettanto utile per imparare cose
nuove ma sarà utile per mantenere un atteggiamento o un
esercizio già appresi. Alcune persone utilizzano un tocco
particolare (ad esempio un leggero colpetto sulla testa o sulla
schiena del cane) come sostituto per il click: molto utile nel
ring delle esposizioni.
ADDESTRAMENTO DI GRUPPO
FOTO: L'addestramento al clinker funziona anche in gruppo.
Questi tre ani sono molto attenti, anche se sono molto vicini
l'uno all'altro.
Foto: un gruppo di cani assortito in modo diverso è una
grande prova di concentrazione. Gli addestratori rivolgono la
schiena ai cani e questi devono restare in posizione fino al
loro ritorno.
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"Cosa succede se commetto un errore nell'addestramento?
Rovinerò il cane?"
Se fate un errore rideteci su e coccolate il vostro cane. E'
facile cliccare troppo presto o troppo tardi, oppure per la
cosa sbagliata, oppure perdere un'importante occasione per
dare un rinforzo. Sono errori che commettiamo in
continuazione. A lungo termine, otterrete click sufficienti nei
tempi giusti per comunicare al vostro cane cos'è che gli
chiedete. Se una punizione errata può far insorgere
innumerevoli danni per il processo di apprendimento, un
rinforzo errato non fa alcun male. Eaddestramento con il
clicker è creativo, interattivo e cumulativo; è un sistema che
perdona moltissimi errori.
"Cosa devo fare se il cane sbaglia?"
Non cliccate. Tutto qui. Non dovete dire "no", né tirare il
guinzaglio né tantomeno spingere fanimale nella direzione
giusta. Aggiungere punizioni, correzioni o coercizioni a questo
sistema non aiuta il vostro cane a imparare come ottenere
dei "click11. Non lo rende più affidabile, nonostante la diffusa
convinzione di molti addestratori che la forza sia necessaria.
Di certo farà perdere al cane l'interesse nell'apprendimento.
"Questo vuol dire che non devo mai punire il cane? E cosa
faccio se mi salta addosso, o se mi morde, o se ruba cibo dalla
mensola, oppure se scappa?"
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Alcune persone ritengono che usare un rinforzo positivo
voglia dire non controllare mai il cane rimproverandolo
"fisicamente". Ciò non è realistico. I guinzagli sono un dato di
fatto per i cani. Se andate in luoghi inconsueti è necessario
tenere il cane al guinzaglio. Lo stesso vale se vi aggirate nel
traffico o fra cani sconosciuti. Ovviamente il vostro cane deve
comprendere il significato della parola "no". Per esempio,
avete la necessità di bloccare comportamenti come masticare
le vostre mani, i vestiti oppure l'arredamento. Ricordate che il
tempismo è importante sia nel correggere un
comportamento errato sia nel rinforzarne uno positivo. La
vostra risposta dovrebbe arrivare durante il comportamento
stesso, non dopo e neanche appena prima voi presumete che
avvenga. La correzione e il rimprovero possono fermare il
comportamento errato (ma solo se siete presenti) ma non
sono modi efficaci per insegnare al cane a fare qualcosa di
nuovo. Per questo i click e le ricompense funzionano meglio.
Per quello che riguarda il rubare il cibo, frugare tra i rifiuti e
via discorrendo, sta a voi controllare l'ambiente ed eliminare
le tentazioni.
"Non è necessario fare in modo che il cane mi rispetti, o
anche che mi tema, se voglio un'affidabilità di lunga durata?"
Scoprirete che più cose il vostro cane impara a fare, maggiore
sarà la fiducia e il rispetto che nutre per voi e quindi è tanto
più facile fargli comprendere ciò che non deve fare. Inoltre,
lavorare con i rinforzi genera un cane che fa quelle cose
perché vuole farle. Comprende il lavoro da eseguire e confida
in un successo. Questa è la vera affidabilità.
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VARIATE LA ROUTINE
Assicuratevi che le sessioni di addestramento siano divertenti
sia per voi che per il vostro cane. Tra gli esercizi potete
divertirvi insegnando un nuovo trucco. Qui Mich recita nel
ruolo di gangster.
Foto:
1) mani in alto!
2) Un colpo al fianco...
3) Cadi e fai il morto!!
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Foto: il clinker può risolvere molte incognite nel lavoro di
obedience.
"Non mi dite molto dei comandi; quando devo dire al cane
cosa fare?"
Quando il cane ha appreso il comportamento. Innanzitutto il
cane apprende che sedersi gli fa ottenere un click e una
ricompensa. Poi il cane apprende che sedersi gli fa ottenere
un click e una ricompensa soltanto quando dite "Seduto!11.
Così la parola diventa il segnale che i bocconcini sono ora
disponibili per avere eseguito quell'azione. Se addestriamo
con metodi punitivi (con correzioni al guinzaglio, per
esempio) è giusto dare prima un avvertimento al cane. Così
diciamo "piede" prima di tirare il cane affinché ci segua e
questo fin dall'inizio. Questo comando viene inteso dal cane
come "stai al piede oppure sarai rimproverato". Il cane
impara a eseguire il comportamento giusto per evitare di
essere spinto o strattonato.
Con l'addestramento al clicker non c'è motivo di fare rumori
insignificanti per il cane. Il comando, nell'addestramento
tradizionale, è un segnale di allerta.
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L'indizio, come è spesso chiamato il segnale
nell'addestramento con un rinforzo, è una luce verde per una
particolare azione che in passato è stata ricompensata.
"Cosa fare se do il comando e il cane non esegue l'esercizio?"
In questo caso non avete stabilito bene l'indizio. Ecco un
esempio comune: un cane potrebbe venire da voi quando lo
chiamate mentre siete a casa ma in un parco pieno di
scoiattoli improvvisamente si comporta come se fosse sordo.
Ciò non significa che è disobbediente ma soltanto che
l'addestratore non ha chiesto e rinforzato il "vieni"
abbastanza spesso in queste particolari circostanze. E
probabile che sia necessario (inizialmente al guinzaglio,
procedendo gradualmente) allenare il comando in "luoghi
strani" oppure farlo tornare da più lontano, fino ad arrivare al
"vieni qui, anche se gli scoiattoli ti interessano di più". Potete
arrivarci più rapidamente e con più sicurezza se formate il
comportamento passo dopo passo piuttosto che arrabbiarvi o
punendo una mancata risposta.
Foto: il clinker è ottimo nell'addestramento per l'agility,
poiché il cane con questo ausilio può essere rinforzato a
distanza.
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"Quando posso eliminare il cibo?"
E una domanda molto frequente. Il click e il bocconcino
servono per imparare un nuovo comportamento, oppure per
imparare a farlo in circostanze diverse. Una volta che il
comportamento è stato appreso non avrete più bisogno di
ricompensare il cane per quel comportamento.
"Cosa accade se voglio addestrare il mio cane per l'obedience
o partecipare ad altre competizioni con lui?"
Il clicker è uno strumento superbo per spiegare al cane da
obedience qual è la natura del compito, da un perfetto stare
al piede fino a esercizi più difficili come la discriminazione
olfattiva. Gli addestratori dotati di cervello esplorano lo
sviluppo di modi per costruire esercizi naturali con il rinforzo
anziché con la correzione.
Stanno uscendo nuovi libri e video. Sempre più addestratori
usano l'addestramento con il rinforzo per sviluppare gli
esercizi, sia che si tratti di compagni di famiglia o di cani
poliziotto ma nel mondo canino è tuttora una novità. Unitevi
anche voi! Gli altri pionieri hanno bisogno del vostro stimolo!
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"Come posso usare il clicker in gare di obedience se tutti
sanno che né clicker né bocconcini possono essere usati nel
ring?"
Ancora una volta, il clicker e i bocconcini sono uno strumento
per imparare l'esercizio. Una volta entrati nel ring quella
parte di addestramento dovrebbe essere già stata appresa. A
questo punto avrete già sostituito il clicker con un indizio
vocale e il bocconcino con la lode e una carezza. Per questo
motivo non avrete bisogno di bocconcini o clicker nel ring. I
cani che sbagliano nel ring spesso sono quelli che sono stati
addestrati con la correzione. Più tempo passano a gareggiare
più errori fanno. Non perché "sanno" che non saranno puniti,
ma perché l'assenza della correzione gli manda
un'informazione che dice che il cane sta facendo ciò che ci si
aspetta da lui.
Curiosamente, nel ring è consentito lodare il cane, ma non è
consentito correggerlo. Quindi, addestrare con i rinforzi vi dà
un vantaggio nella comunicazione con il vostro cane durante
la competizione.
"Il mio cane ha già iniziato l'addestramento per l'obedience.
Come posso unire l'addestramento al clicker con ciò che già
conosce?"
Non iniziate a lavorare su comportamenti che il vostro cane
già conosce. Iniziate con trucchi o qualcosa di nuovo. Morgan
Spector, insegnante di obedience che partecipa a gare, è
passato dai metodi tradizionali all'addestramento al clicker e
chiama questo tipo di animale "cane di passaggio". I cani (e gli
addestratori) di passaggio hanno tante cose da dimenticare e
altrettante da imparare. Per addestratori esperti nel metodo
tradizionale l'apprendere la metodologia del clicker può
essere più difficile che per principianti.
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CAPITOLO SEI
LA RIVOLUZIONE DEL CLICKER
Alla ricerca di nuovi usi
LA RIVOLUZIONE DEL CLICKER
Pag 99
CANI E PERSONE APPRENDONO INSIEME
Anche se la "scienza" riguardante l'addestramento con il
clicker esiste dagli anni '40 e sebbene i suoi principi siano stati
utilizzati per l'addestramento di mammiferi acquatici a partire
dagli anni '60, questo nuovo metodo ha raggiunto i
proprietari di animali domestici solo negli anni '90. Forse il
mio libro L'arte di addestrare il cane, il primo testo sul
condizionamento operante, ha preparato il terreno; ma
ritengo che il cambiamento vero sia iniziato quando i
proprietari dei cani (e non soltanto gli addestratori) hanno
avuto in mano quel piccolo clicker e hanno iniziato a scoprire
cosa potevano farci. Invece di accorgersi di tutte le cose
negative che facevano i loro cani, le persone si sono ritrovate
a guardare qualcosa che gli faceva piacere: qualcosa per cui
cliccare. Il click non soltanto ricompensava il cane ma
cambiava l'attitudine del proprietario. Invece di "aggiustare"
il cane e bloccare i problemi, i proprietari hanno iniziato a
cercare il comportamento positivo e a ricompensarlo, così
solitamente i problemi sparivano da soli. Le persone
scoprivano che i loro cani erano più intelligenti di quanto
pensassero (e anche molto più divertenti). Anche le attitudini
dei cani cambiarono. Questa persona con un clicker, che forse
era un impedimento per qualunque cosa desiderasse fare il
cane, ora diventava una conoscenza eccitante e valevole. Un
cane che scopriva come fare in modo che il proprietario
cliccasse automaticamente si concentrava di più su di lui e
quindi era anche molto più interessato a ciò che egli
desiderava. Due esseri che spesso erano agli estremi l'uno
dell'altro ora diventavano partner, imparando insieme. La
magia del clicker! E pensare che sono stati sufficienti pochi
click. Non c'è da stupirsi se le persone si lasciavano
convertire. Inoltre, l'addestramento con un clicker non aveva
bisogno di capacità fisiche o anni di pratica.
Pag 100
Foto: MODIFICARE GLI ATTEGGIAMENTI
I cani e i loro proprietari sono sintonizzati l'uno con l'altro
grazie all'addestramento con il clinker. Rowan ha imparato a
portare la posta. E' un compito utile e lui trae piacere dal
sentirsi utile.
Era facile da apprendere. Potreste trarre le basi da un libro
come questo, o da un video, o da Internet. Proprio come
imparare a usare la posta elettronica o un programma di
scrittura digitale oppure navigare nel Web, potete iniziare
senza avere bisogno di un insegnante. Potreste sviluppare
delle capacità nel giro di poche brevi lezioni in casa. Potreste
facilmente comunicare le nozioni di base ad altre persone che
vi chiedessero "come ci sei riuscito? mostramelo!". Seminari,
corsi e programmi d'insegnamento hanno aiutato a divulgare
il concetto e a svilupparne la tecnologia. Internet è diventato
una grande fonte di informazione e supporto, attraverso siti,
gruppi di chat e soprattutto mailing list, a partire dalla Clicker
List originale.
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Man mano che la gente scopriva come addestrare con il
clickcr e si aiutava reciprocamente, sono stati fondati club e
centri dedicati al clicker in ogni luogo del mondo, dalla
Finlandia alla Tasmania, da Singapore alla Svezia, dalla Russia
al Brasile. Splendide e innovative tecniche e applicazioni sono
fiorite indipendentemente in Germania, nel Regno Unito, in
Austria e negli Stati Uniti. Questo perché ogni nuovo
addestratore al clicker sviluppava le proprie tecniche e le
proprie soluzioni e quindi le descriveva o ne realizzava un
video, oppure iniziava a insegnarle personalmente o tramite
Internet. Nel 2002, secondo dati rilevati in Internet, almeno
300.000 persone addestravano i loro cani con il clicker.
Questo movimento, sebbene basato su dati scientifici, è stato
creato dalle persone stesse insieme ai loro splendidi animali.
IL CLICKER SI DIFFONDE
Alle Hawaii, al Sea Life Park, dove iniziai a lavorare con questa
tecnica nel 1963, noi addestratori di delfìni sviluppammo
molti comportamenti. Questi venivano allenati con un
segnale marcatore, rinforzi, indizi verbali o gestuali validi per
molti animali, tra cui uccelli delle coste e della giungla, foche,
cani, maialini selvatici hawaiani, pesci e polipi e, ovviamente, i
nostri animali domestici. Sapevamo che il clicker funziona con
qualsiasi essere vivente. Nonostante l'utilizzo del clicker in
maniera sempre crescente per i cani, non fu immediatamente
ovvio agli addestratori con tecnica convenzionale che il clicker
poteva essere utile anche con altre specie. Alexandra Kurland,
un'addestratrice di cavalli e amazzone specializzata in
dressage, scoccò la prima scintilla con il suo libro del 1998
Clicker training foryour borse (Addestramento con il clicker
per il vostro cavallo).
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Presto migliaia di persone negli Stati Uniti, Canada, Regno
Unito e resto d'Europa, soprattutto Germania, si ritrovarono
a sperimentare questo nuovo metodo per insegnare ai cavalli
tutto ciò che era necessario sapere, senza speroni, briglie,
fruste e forza. Cavalieri e addestratori convertiti iniziarono a
produrre articoli, libri, video e nuove applicazioni. I cavalli lo
apprezzarono subito, apprendevano rapidamente e
lavoravano molto più volentieri. Eaddestramento con il clicker
divenne un modo potente per dare il tocco finale a un cavallo
da competizione altamente addestrato; per riabilitare un
cavallo aggressivo o pericoloso; per addestrare puledri e per
rendere ogni cavallo sicuro e maneggevole. Migliaia di
appassionati, senza alcun background di addestramento sui
cavalli, scoprirono che potevano usare l'addestramento con il
clicker per trasformare il loro cavallo, magari resistente e
difficile, in un partner intelligente, cooperativo e anche in un
amico. Ovviamente raddestramento con il clicker funziona
anche con altri animali domestici.
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I proprietari che usano il clicker hanno insegnato esercizi tipici
dei cani a capre e asini. L'addestramento con il clicker è il
metodo standard per i proprietari e gli allevatori di lama e
alpaca, animali popolari negli Stati Uniti occidentali come
animali domestici, ma anche per il trasporto o per la lana.
Libri, video, siti Internet e mailing list ora si dedicano all'
addestramento con il clicker dei gatti. L'addestramento per
comportamenti interessanti è un delizioso modo per
interagire, divertire e tenere in esercizio un gatto che vive in
casa e per rimpiazzare un comportamento sgradevole con
un'attività divertente e salutare. Gli uccelli, in particolare i
pappagallini e i loro simili, sono divenuti animali domestici
molto diffusi in quanto la riproduzione in cattività li rende più
facilmente reperibili.
Foto: i gatti si adattano sorprendentemente bene
all'addestramento al clinker.
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La famiglia dei pappagalli può essere difficile da gestire e
anche "dura", tenendo conto delle urla, dei morsi, dello
strappare le piume e le punizioni che peggiorano soltanto le
cose. L'addestramento con il clicker giunge in soccorso: con
l'utilizzo del rinforzo positivo tramite un segnale, anche un
principiante presto arriverà a migliorare la comunicazione con
questi animali domestici vivaci e interessanti (ma molto
emozionali). Anche gli addestratori che usano il clicker per gli
uccelli hanno siti Internet e mailing list per aiutarsi l'uno con
l'altro. I mammiferi più piccoli, come topi, gerbilli, ratti e
conigli sono perfetti da addestrare con il clicker e diventano
ottimi compagni, soprattutto per i bambini dai nove anni in
su. Addestrare con il clicker animali più piccoli può
trasformarsi in progetti da mostrare a scuola e fornisce
qualcosa di interessante da fare con gli animali oltre che
nutrirli e pulire la loro gabbietta. Molti roditori accetteranno i
bocconcini e li riporranno nel loro nido, rendendo facile
cliccare molti comportamenti. I piccoli animali domestici
possono essere addestrati anche a fare esercizi ginnici e a
superare percorsi a ostacoli, a seguire un bersaglio come una
matita o un puntatore laser, a portare piccoli oggetti e a
metterli in bottiglie o scatole, a saltare o correre attraverso
cerchi e tunnel al vostro comando. E perché limitarsi ai
mammiferi? Si possono facilmente addestrare anche i pesci
(purché siano sani e mangino regolarmente) a nuotare
attraverso un cerchio o saltare un ostacolo, utilizzando cibi
preferiti come ricompensa e una luce lampeggiante al posto
del click.
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Foto: Gli addestratori della polizia hanno scoperto che il
clicker è di particolare aiuto nell'educare i cani da fiuto a
cercare droghe ed esplosivi.
CANI DA LAVORO
L'addestramento con il clicker è facile e divertente per i
proprietari e ha reso la vita migliore per molti cani tenuti in
casa. Ma può sostituire i metodi tradizionali a lungo usati,
onorati da successi per i cani da lavoro, come cani
d'assistenza per gli handicappati, per i cani della polizia che
rintracciano i criminali e aiutano a catturarli e per i cani che
cercano droghe ed esplosivi?
Ebbene, si, se l'addestratore ha la volontà di provarci. Steve
White, ufficiale di polizia a Seattle (Washington, USA) ha
esplorato lo sviluppo dell'addestramento con il clicker per
lavori riguardanti la polizia, tra cui rintracciare e proteggere,
ed ha insegnato le sue tecniche a molti altri addestratori
specializzati in questo settore. Eufficiale White pratica
l'addestramento con il clicker anche su cani da ricerca che
scovano sostanze nascoste o illegali come droghe, esplosivi,
denaro o cibi di contrabbando.
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Il rinforzo positivo con l'uso di un segnale di qualsiasi tipo che
fornisca al cane un'informazione accurata, può facilitare
l'addestramento di segugi, indipendentemente da cosa stiano
cercando. In molte nazioni sono in corso esperimenti
utilizzando il condizionamento operante per cani addestrati a
trovare le mine. Un potenziale vantaggio è che
l'addestramento con il clicker può essere insegnato ad
addestratori locali e le capacità di rintracciare mine possono
essere trasmesse ai cani del posto. Tuttavia, attualmente i
metodi delle organizzazioni che forniscono i cani per questi e
altri compiti di ricerca passano dal tradizionale al moderno
senza vie di mezzo. Mentre l'addestramento dei cani per non
vedenti resta, come regola, quello tradizionale, i programmi
per i cani d'assistenza agli handicappati tendono a basarsi su
di un metodo più positivo. Questi cani sanno portare cesti e
altri oggetti, accendere e spegnere luci ed elettrodomestici,
chiudere e aprire porte, fornire supporto per camminare o
stare in piedi e tirare le sedie a rotelle. Molti di questi
programmi, come quelli di "Dogs for the Disabled" in Gran
Bretagna, si basano sul rinforzo positivo piuttosto che
sull'addestramento convenzionale basato sulla correzione.
Nina Bonderenko, direttore della "Canine Partners for
Independence", sempre in Gran Bretagna, addestra cani di
assistenza basandosi esclusivamente sull'addestramento con
il clicker. I volontari addestrano i cuccioli a partire dalle otto
settimane di vita per l'educazione in casa e le buone maniere.
Anche l'addestramento specifico per l'assistenza è preparato
con il clicker. Cosa molto importante: per una persona con
handicap fisici è molto più facile mantenere le abilità
acquisite dal cane tramite il clicker che non con
l'addestramento tradizionale che corregge fisicamente un
comportamento errato.
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COLLEGHI DI LAVORO
Endal, un cane di assistenza addestrato dalla "Canine Partners
for Independence", mostra l'elevato standard che può essere
acquisito utilizzando il clinker per l'addestramento.
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E LE PERSONE?
Ovviamente il rinforzo positivo funziona anche con le persone
e un segnale è molto più accurato che non una parola
pronunciata quando si tenta di catturare un comportamento
mentre avviene, anche negli esseri umani. Mi rendo conto
che può essere fin troppo strano cliccare un bambino per
essersi comportato bene sull'autobus oppure in un ristorante.
In effetti è il pensiero che conta; una volta che vi sarete
abituati a "pensare alla maniera del clicker" vi sarà molto più
facile notare un buon comportamento e ricompensarlo,
anziché prestare attenzione a un bambino soltanto quando fa
una cosa sbagliata. L'addestramento con il clicker nelle
persone funziona egregiamente nell'insegnamento di abilità
fisiche che coinvolgono il tempismo. La ginnastica è uno sport
in cui le cose avvengono molto più rapidamente di quanto un
allenatore possa parlare; ma un click per un movimento
corretto raggiunge il ginnasta anche se sta a mezz'aria. Ci
sono persone che stanno sperimentando l'utilizzo del clicker
nell'insegnamento del canto, della dizione e di quei compiti
che richiedono molteplici azioni, come pilotare un aereo. La
memoria riguardante abilità acquisite in questo modo è
permanente. Per esempio, un mio amico ha usato il clicker
per insegnare alla sua bambina di tre anni a trovare
l'equilibrio sui pattini; sei mesi dopo, quando ricominciò la
stagione del pattinaggio, la piccola trovò il giusto equilibrio fin
da principio. Le leggi dell'apprendi mento sono scientifiche;
ecco ciò che rende efficace il lavoro con il clicker. Tuttavia, la
tecnologia dell'addestramento con il clicker, cioè le regole
che scopriamo quando addestriamo con questo strumento,
non sono ancora pienamente comprese. Con il clicker si
ottengono risultati più rapidi che non con le parole?
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Foto: La cosa più importante di tutte è che l'addestramento
con il clicker è divertente sia per i cani che per gli
addestratori.
Sì, lo sappiamo empiricamente, da tutti i resoconti di persone
che hanno tenuto corsi con Fuso di parole come segnale e
quindi hanno insegnato le stesse cose utilizzando il clicker.
Essi ritengono che sia i cani che i loro padroni con Fuso del
clicker apprendano i nuovi comportamenti in metà del
tempo; possiamo dire quando ciò avviene, ma sicuramente
non siamo ancora in grado di dire perché. Ci sono anche
effetti collaterali con questo tipo di addestramento, per
esempio la visibile eccitazione ed esaltazione dello scolaro e
possibili cambiamenti nell'attività cerebrale e chimica del
sangue. Molti giovani scienziati, in particolare un gruppo di
studenti dell'Università del Texas del Nord, stanno
investigando su questo e su altre domande relative
all'addestramento con il clicker; un giorno avremo le risposte
che ora non abbiamo.
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Ciò che abbiamo ora sono le osservazioni di migliaia di
persone che sono divenute addestratori con il clicker e che
hanno notato e relazionato di risultati non soltanto
nell'animale che stavano educando ma anche in loro stessi.
Ecco ciò che la gente scopre: Sia che stiate lavorando con un
animale domestico, una persona o un gruppo, i concetti che si
formano in relazione allo strumento da utilizzare vi portano a
rispondere in modo nuovo. Vi abituate all'idea che il
comportamento deve essere costruito a piccoli passi, non a
grandi balzi. Smettete di aspettarvi troppo e troppo presto e
cercate invece qualcosa da rinforzare e quindi, nei fatti,
ottenete più risultati e anche più rapidamente. Se vedete un
comportamento che non vi piace, da bravo addestratore con
il clicker, invece di correre per prevenirlo oppure per fermarlo
ne fate un'occasione di addestramento: cos'è che deve
sapere lo scolaro? Cosa manca? Cosa posso aggiungere che
possa sostituire questo comportamento sbagliato? Non
cercate di smuovere le persone con minacce e rabbia, se un
tempo questo era il vostro stile, oppure con continui brontolii
e lagnanze; ora avete una via migliore, cioè rinforzare quello
che vi piace invece di aggredire ciò che non gradite. Alcune
persone parlano di "interiorizzare" l'addestramento con il
clicker. Altre persone semplicemente dicono che, una volta
che si è passati al clicker non si riesce a tornare indietro. Ci
sono tante domande senza risposta, ma ogni addestratore
che usa il clicker vi dirà che questa nuova tecnologia è più di
una semplice aggiunta ai metodi di addestramento.
Eesperienza può portarvi ad avere una vita con meno stress e
anche più divertente, per voi, per i vostri animali domestici e
forse per chiunque altro vi stia vicino.
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PER CANI
Karen Pryor, Earte di addestrare il cane (ma anche il marito, i
figli, la suocera e, volendo, i vicini di casa) Titolo originale
Don't Shoot the Dog. In questo libro di capitale importanza
nel campo della psicologia umana e dell'addestramento dei
cani, Karen Pryc propone le sue teorie sul comportamento
animale e spiega come usare il rinforzo positivo non solo per
addestrare gli animali, ma anche nella vita di tutti i giorni nei
rapporti co le altre persone. Un capitolo del volume è
dedicato proprio clicker.
PER SAPERNE DI PIU'
Sul sito www.clickertraining.com troverete molte
informazione novità su tutti gli aspetti dell'addestramento
con il clicker. Potrete anche acquistare una serie di prodotti
per l'uso del clicker.
PER GATTI E PER CAVALLI
Karen Pryor, Clicker Training Por Cats
Sì, potete addestrare il gatto. Il rivoluzionario addestramento
con il clicker vi farà ottenere risultati che affascineranno voi il
vostro gatto.
Alexandra Kurland, Clicker Training For Tour Horse In questo
notevole libro, Alexandra Kurland vi mostra come utilizzare le
tecniche del rinforzo positivo e della formazione con un
cavallo. Scoprirete che voi e il vostro cavallo svilupperete una
fiducia reciproca e amicizia di cui la maggior parte dei
proprietari di cavalli possono soltanto sognare.