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kawakumi.com su Netforum Ottobre 2010

Date post: 05-Dec-2014
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"Uno dei blog coinvolti e più citati per l’iniziativa è stato www.kawakumi.com. Il fondatore, Davide Basile, utilizza il suo diario online per segnalare e condividere notizie sulle nuove tecniche di marketing non convenzionali sviluppate soprattutto in rete." kawakumi.com su Netforum di Ottobre 2010 (all'interno del pezzo dedicato alla campagna Tipp-Ex)
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48 creativi Il meglio in rete Insight Kawakumi.com Uno dei blog coinvolti e più citati per l’iniziativa è stato www.kawakumi. com. Il fondatore, Davide Basile, utilizza il suo diario online per segnalare e condividere notizie sulle nuove tecniche di marketing non convenzionali sviluppate soprattutto in rete. We are social Si definisce conversation agency con uffici a Milano, Londra, Parigi e Sydney. Scopo principale della sigla è ascoltare e comprendere le conversazioni che hanno luogo sui social media, per potervi prendere parte in modo attivo. Il precedente Nel 2004 Burger King ha proposto The Subservient Chicken, campagna ideata per il lancio del panino TenderCrisp. Nel video un attore vestito da pollo, apparentemente collegato tramite webcam, compie le azioni indicate dall’utente (www. bk.com/en/us/ campaigns/ subservient- chicken.html). Shoots bear! a 1 5 Lo spot interattivo di Tipp-Ex, diffuso dapprima solo in inglese, ha trovato nel nostro Paese una declinazione unconventional di Teresa Nappi
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Page 1: kawakumi.com su Netforum Ottobre 2010

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creativitàIl meglio in rete

InsightKawakumi.comUno dei blog coinvolti e più citati per l’iniziativa è stato www.kawakumi.com. Il fondatore, Davide Basile, utilizza il suo diario online per segnalare e condividere notizie sulle nuove tecniche di marketing non convenzionali sviluppate soprattutto in rete.

We are socialSi definisce conversation agency con uffici a Milano, Londra, Parigi e Sydney. Scopo principale della sigla è ascoltare e comprendere le conversazioni che hanno luogo sui social media, per potervi prendere parte in modo attivo.

Il precedenteNel 2004 Burger King ha proposto The Subservient Chicken, campagna ideata per il lancio del panino TenderCrisp. Nel video un attore vestito da pollo, apparentemente collegato tramite webcam, compie le azioni indicate dall’utente (www.bk.com/en/us/campaigns/subservient-chicken.html).

Shootsbear!a

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Lo spot interattivo di Tipp-Ex, diffuso dapprima solo in inglese, ha trovato nel nostro Paese una declinazione unconventional

di Teresa Nappi

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Fare pubblicità in internet riuscen-do a colpire l’utente è ormai dif-ficile e si rischia di cadere sempre nel già visto. Ecco quindi che arri-vano video virali, linkati, interat-tivi e giocabili. È questo lo sforzo

che i creativi di tutto il mondo stanno portan-do avanti per cercare nuove forme di adverti-sing che sfruttino le potenzialità del web e di siti social come YouTube. Ne è un esempio la cam-pagna dell’azienda Tipp-Ex che, non volendo-si limitare al classico banner, propone uno spot interattivo diventato da subito un successo (at-tualmente registra più di otto milioni di visualiz-zazioni sul sito di video sharing). Tipp-Ex, nel-lo specifico, è un’azienda tedesca che produce bianchetti e correttori professionali. Per la sua nuova campagna si è affidata all’agenzia fran-cesce Buzzman, che ha ideato qualcosa di vera-mente intelligente e divertente. A prima vista il filmato può sembrare soltan-to un video amatoriale come se ne possono trovare tanti su YouTube (www.youtube.com/watch?v=4ba1BqJ4S2M). Un giovane cacciatore, ripreso da uno dei suoi amici di avventura, è se-duto davanti al suo accampamento, intento a la-varsi i denti. Dopo pochi istanti, gli amici mai in-quadrati cominciano a urlare spaventati, dicendo che un enorme orso bruno li sta attaccando. Il cacciatore allora, lanciato lo spazzolino, imbrac-cia il fucile e, incitato dai suoi amici, sta per am-mazzare l’animale. È a questo punto che compa-iono sullo schermo dell’utente due possibili scelte per determinare la fine del video: sparare all’ani-male oppure no? Qualunque sia l’opzione scelta, l’utente si vedrà catapultato nel canale Tipp-ex di YouTube (www.youtube.com/user/tippexpe-rience), dove il cacciatore si rifiuterà di sparare e cancellerà il verbo “shoots” (spara) dal titolo del video attraverso un correttore “Pocket mouse”, preso in prestito dal banner posizionato a destra.

A ogni azione corrisponde una reazioneA questo punto della Tipp-experience lo spazio lasciato in bianco dal cacciatore può essere ri-empito dall’utente con un’altra parola a scelta. A molti verbi corrispondono altrettanti video in cui l’orso e il cacciatore obbediranno alla volontà di chi guarda lo spot, con una lunghis-sima serie di azioni diverse. Le più consigliate in rete sono “kisses”, “cuddles”, “sleeps with”. Ma la più esilarante è certamente “tickles”. Ma l’esperienza Tipp-ex non si conclude qui. La campagna è stata diffusa in rete in un primo momento solamente in inglese. In un secon-do flight, è stato possibile scrivere le azioni in diverse lingue, tra cui l’italiano, nonostante il video fosse ancora in inglese. Per informarne gli utenti tricolore, l’azienda si è rivolta a una diversa agenzia che ha firmato un’altra inizia-tiva incentrata sull’uso di internet in chiave unconvetional.

In ItaliaE poi arrivano i bloggerLa struttura individuata è stata We are social, il cui compito era tro-vare la soluzione migliore per innescare il passaparola sull’arrivo dell’orso Tipp-ex nel nostro Paese. La scelta è ricaduta su uno degli strumenti più caratteristici del web: i blog. L’agenzia ha infatti indivi-duato tutti gli spazi più seguiti che avevano segnalato la campagna YouTube. I blogger titolari degli spazi web sono stati contattati da We are social e hanno ricevuto a casa un kit composto da una pigna, una cartuccia da cacciatore personalizzata, una foto dell’orso (con sullo sfondo lo screenshot del post da loro scritto sulla campagna Tipp-Ex), un ritaglio di giornale (con un articolo scritto ad hoc con il nome del blogger e il link al blog), un pezzo di corteccia e una penna Usb in legno contenente un video con l’orso protagonista. In questo modo, i blog sono diventati strumento della campagna di comunica-zione perché inevitabilmente tutti i blogger coinvolti hanno postato la descrizione di quanto hanno ricevuto e il video dell’orso. Un grande successo viral che del Web 2.0 ha capito i trucchi.

http://www.youtube.com/user/tippexperience

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Da provareUna serie di parole con cui riempire lo spazio lasciato bianco dal cacciatore apre altri video in cui i protagonisti obbediscono alla volontà di chi guarda lo spot. La più esilarante è “tickles”

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