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Kudos Winter 2009

Date post: 25-Mar-2016
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Kudos Lifestyle Magazine, Winter 2009
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LIFESTYLE ® ITALIA INVERNO 2009 Il Bello che ci fa vivere “L’ARTE COSTITUISCE UN REGNO INTERMEDIO TRA LA REALTÀ CHE FRUSTRA I DESIDERI E IL MONDO DELLA FANTASIA CHE LI APPAGA. UN DOMINIO IN CUI SONO RIMASTE VIVE LE ASPIRAZIONI ALL’ONNIPOTENZA DELL’UMANITÀ PRIMITIVA.” (SIGMUND FREUD: LINGUISTICA, ESTETICA E PSICOANALISI, 1913) ITALIA INVERNO 2009
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Il Bello che ci fa vivere“l’arte costituisce un regno intermedio tra la realtà che frustra i desideri e il mondo della fantasia che li appaga. un dominio in cui sono rimaste vive le aspirazioni all’onnipotenza dell’umanità primitiva.”(sigmund freud: linguistica, estetica e psicoanalisi, 1913)

italiainverno 2009

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LEI PRENDE 500 DECISIONI AL SECONDO. A TE NE BASTA UNA.

Land Rover presenta Adaptive Dynamics,l’innovativo sistema della nuova Range Rover Sport 2010.Con 500 calcoli al secondo misura ogni dettaglio della stradache stai percorrendo, per darti sempre il massimo della sicurezzasu qualunque tipo di terreno. Unito ai nuovi potentissimi motori,ai lussuosi interni e al sistema di visione globale con cinque telecamere,la nuova Range Rover Sport 2010 lascia a te una sola decisione:quando chiamare il Numero Verde 800-124554 per prenotare un test drive?

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Land Rover presenta Adaptive Dynamics,l’innovativo sistema della nuova Range Rover Sport 2010.Con 500 calcoli al secondo misura ogni dettaglio della stradache stai percorrendo, per darti sempre il massimo della sicurezzasu qualunque tipo di terreno. Unito ai nuovi potentissimi motori,ai lussuosi interni e al sistema di visione globale con cinque telecamere,la nuova Range Rover Sport 2010 lascia a te una sola decisione:quando chiamare il Numero Verde 800-124554 per prenotare un test drive?

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Professionalità senza compromessi. I centri di refrigerazione VarioCooling.

La collezione dei centri di refrigerazione VarioCooling presenta lamassima versatilità e flessibilità degli apparecchi, proprio comesuggerisce il nome. Centri di raffreddamento e congelazione,combinazioni frigo-congelatore e freddo-cantina VarioCoolingpossono essere abbinati con infinite possibilità di combinazioniper soddisfare anche le aspettative più esigenti. Gli internicompletamente in acciaio inox garantiscono standard di qualità eigiene pari alle cucine professionali; il sistema Multi-Air-Flowpermette un raffreddamento dinamico ed omogeneo dell’ariafredda, mentre la tecnologia No-Frost previene la formazione dibrina. Tecnologie rivoluzionarie, design e prestazioni professionali.Nei centri di refrigerazione VarioCooling ogni cosa trova illuogo ideale per la sua conservazione - eccetto i compromessi.La differenza ha nome Gaggenau.

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If You LIke LuXuRY, You’LL Love..

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Una novità nella classe superiore: la tecnologia dell’auto sportiva.

La nuova Panamera sta arrivando.

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Caro lettore,

Anthony Crosland sosteneva che “le cose che una generazione considera un lusso, la generazione successiva le considera necessità”. Frase quanto mai attuale se pensiamo al progresso, alle strade tortuose percorse dall’uomo nella ricerca del piacere.

Ma volendo darne una definizione al lusso, cosa ne uscirebbe? Per alcuni lusso è disporre liberamente del proprio tempo e in questo ci aiuta la tecnologia; per altri è possedere quanto più di esclusivo sia mai stato prodotto, oggetti che solo pochissimi si possono permettere.

Noi di Kudos Lifestyle pensiamo che il lusso sia tutto ciò che di nuovo, eccellente, autorevole sia necessario possedere. Come dire “la forma e il contenuto”, l’immaginario che pulsa al di sotto della superficie di un oggetto prezioso. Perché il lusso è tutto ciò che hai, che puoi avere, che sarebbe bello avere, che non puoi non avere.

Buona lettura!

Vincent K Murphy Managing Director & Publisher

LETTER FROM THE PuBLISHeR

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IL SUO ELEMENTO NATURALE È L'ESTREMO CRONOGRAFO IN TITANIO CON PICCOLI SECONDI E VISUALIZZAZIONE DELLA DATA, MOVIMENTO AUDEMARS PIGUET

A CARICA AUTOMATICA. IMPERMEABILE A 100 METRI . DISPONIBILE ANCHE IN ACCIAIO.

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Per poter beneficiare della garanzia, i prodotti Audemars Piguet devono essere acquistati esclusivamente presso i concessionari ufficiali Audemars Piguet. Per informazioni e richiesta di catalogo,scrivere a: Audemars Piguet Italia S.P.A. - 20125 Milano Via M. Gioia, 168 - Tel. 02/66.98.51.17 - Fax 02/66.98.52.05 Internet: www.audemarspiguet.com - E-mail: [email protected]

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"Il vecchio Groucho Marx, Joe Di Maggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Armstrong, l'incisione “Potato Head Blues”, i film svedesi, “L'educazione sentimentale” di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, le incredibili mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy"Cose per cui vale la pena vivere. Dal film “Manhattan”, Woody Allen, 1979

La vostra lista dei motivi per cui vale la pena vivere differirà certo da quella del grande Allen, anche perché ogni catalogo di oggetti o mete significative è fortemente influenzato, oltre che dalla personale visione del mondo di chi lo compila, dal tempo in cui egli vive (come ben mostra l’imperdibile manuale “Vertigine della lista” di Umberto Eco, edito da Bompiani). Sicuramente avrete incluso nella vostra “compilation” alcuni tra i più grandi prodotti della fantasia umana, tra cui capolavori dell’arte o della scienza, della filosofia o della tecnica. Immodestamente parlando, anche questo numero di Kudos può darvi un contributo nell’arricchimento della vostra lista, o “carnet de voyage” nel mondo contemporaneo. Conoscerete infatti alcune tra le voci più autorevoli e ad un tempo “fuori dal coro” dell’arte internazionale, grazie al lavoro di Gaia Simionati. Il fashion editor Peppe Orrù vi guiderà alla scoperta dell’eccellenza del lusso nell'abbigliamento maschile. L’haute cuisine “a portata di semplicità” non sarà mai stata più accattivante, grazie al “rising chef” Simone Rugiati. Con Antonello Di Mascio, l’emotività e la razionalità andranno finalmente a braccetto nel pianificare i vostri investimenti, in virtù dei segreti rubati al Private Banking migliore. Infine, il lusso: sinonimo di tecnologia, assoluta rarità e capacità di osare con la supercar Over P001 GBF, presentata all’ultima edizione di Valenza Gioielli e presentata nella nostra cover. Perché non c’è vita degna d’essere vissuta, senza un pizzico di magia.

Alessia Vignali Editor in Chief

LETTER FROM THE eDIToR

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Contents

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InvEsTIRE In TEMpI dI cRIsIcapIRE a quaLE TIpOLOgIa dI InvEsTITORE sI può EssERE assOcIaTI è FOndaMEnTaLE pER gEsTIRE I pROpRI InvEsTI MEnTI.

28EMOTIvITà nEgLI InvEsTIMEnTIvEdIaMO InsIEME gLI ELEMEnTI nEcEssaRI pER InvEsTIRE In MOdO RazIOnaLMEnTE EMOTIvO In un pERIOdO EcOnOMIcO ancORa caRaTTERIzzaTO da gRandE IncERTEzza.

34sEMpLIcE gEnIaLITàpROdOTTI InnOvaTIvI E sERvIzI aL TOp FannO dI EuRIzOn capITaL sgR La pRIMa azIEnda In ITaLIa nELL'assET ManagEMEnT. nE abbIaMO paRLaTO cOn andREa cEccHInI, dIRETTORE cOMMERcIaLE E MaRkETIng.

38awakEnIngsgEnEROsITà Ed apERTuRa nELL’aRTE MOdERna. La cOndanna dEI LuOgHI cOMunI, dEI bLOccHI InFanTILI, FaMILIaRI E sOcIaLI cHE pREvEngOnO LO scaMbIO.

44dRIvIng pLaTInuManTEpRIMa MOndIaLE pER OvER p001 gbF, jEwEL-caR cOn aLLEsTIMEnTO In pLaTInO E un MOTORE EccEzIOnaLE.

52wInd RIdERkudOs InTERvIsTa Luca d’ORazIO, IcOna agOnIsTIca dEL cORTIna wInTER pOLO E pREsIdEnTE dEL pOLO cLub La gInEvRa dI ROMa.

60ELEganza spORTIvaMInIMaLIsTa, EscLusIvO, TEcnOLOgIcO: IL nuOvO RIva 86’ dOMInO InauguRa una nuOva ERa nELLa pROduzIOnE dI MEgayacHT dI aLTa quaLITà Ed ELEganza.

66LO sMOkIngLE REgOLE d’ORO pER L’IRRInuncIabILE cOMpLETO MascHILE da sERa dELLE OccasIOnI.

72wILd cOunTRycOn RangE ROvER spORT 2010 La MaIsOn bRITannIca sI aRRIccHIscE dI una vETTuRa aLL TERRaIn a vOcazIOnE ancORa pIù spORTIva.

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78gIOcaRE cOn La MOLTEpLIcITàaRTIFIcI suRREaLI E RIpETIzIOnI OssEssIvE nEgLI OggETTI d’aRREdO FIRMaTI FORnasETTI.

82savE FacEvEnITE cOn kudOs aLLa scOpERTa dELLE uLTIME FROnTIERE dELLa “nuOva cHIRuRgIa” appLIcaTa aL vIsO. a cOnduRvI IL dOTTOR MauRIzIO vIgnOLI, spEcIaLIsTa In cHIRuRgIa EsTETIca a bOLOgna E MILanO.

88sOcIETà In caMbIaMEnTO: I nuOvI nOnnIsE c’è un RuOLO cREaTIvO Ed IMpORTanTE pER La cREscITa dELLE nuOvE gEnERazIOnI, quELLO è IL RuOLO dI nOnnO. Ma cOM’è caMbIaTO nELL’ITaLIa MuTEvOLE dI OggI? E cOME dEvE ancORa EvOLvERE?

94vITaMInE pER L’InvERnOROssO, FucsIa, bLu ELETTRIcO, gIaLLO LIMOnE: sI TIngOnO dI “vITaMIna” I sOgnI dEI gRandI cOuTuRIER pER L’auTunnO-InvERnO 2009/10.

98nOn-LuOgHI dI TRansITOappunTaMEnTI ITaLIanI E LOndInEsI pER cOnOscERE da vIcInO La FOTOgRaFIa dI candIda HöFER.

102ad REvOLuTIOnIL TRIOnFO dELLa pubbLIcITà cOnTEsTuaLE, La scOnFITTa dEI bannER E LE scOMMEssE FuTuRE. un vIaggIO nEL FERvIdO MOndO dEL wEb advERTIsIng.

108paRadIsE nOwvEnITE cOn kudOs aLLa scOpERTa dEI MIgLIORI REsORT InTERnazIOnaLI, LuOgHI d’IncanTO cHE FInORa avETE sOLO IMMagInaTO.

116kIngdOM OF dREaMsMaTERIaLI naTuRaLI E 160 ORE dI LavORazIOnE pER IL LETTO HäsTEns vIvIdus, 100% HandMadE.

120cOunTdOwnL’uOMO cELEbRa IL TEMpO cOncEssOgLI REgaLandOsI OROLOgI d’aLTa gaMMa cHE cOnIuganO EsTETIca E FunzIOnaLITà In una nuOva sIMbIOsI.

Contents

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Hästens è il costruttore di letti di qualità più antico in Scandinavia, fornitore di letti e di materassi della Casa Reale di Svezia. Ogni letto Hästens viene realizzato a mano, in Svezia, con materiali naturali esclusivi quali la lana vergine, il cotone, il lino e il crine di cavallo; materiali che insieme ai sistemi unici di molle insacchettate Hästens vi offrono un comfort impareggiabile. Ogni letto Hästens è accompagnato da una garanzia scritta di 25 anni, contro eventuali rotture delle molle e del telaio. Dormire in un letto Hästens vuol dire investire su se stessi e sulla propria salute. Visitate uno dei nostri punti vendita e scoprirete cosa vuole dire riposare in un letto da sogno, in un letto Hästens.

B E R G A M O B R E S C I A C O M O M I L A N O N A P O L I P A D O V A P E S C A R A T O R I N O T R E V I S O

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The bed of your dreams.

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124ROsa dI-vInOLE MIgLIORI ETIcHETTE dI ROsé pER un naTaLE aLL’InsEgna dELLO cHaRME.

128assaggI dI sEduzIOnEInTERvIsTa aLLO cHEF sIMOnE RugIaTI, nuOva pROMEssa dELLa HauTE cuIsInE ITaLIana.

132La cuLTuRa dEL FREddOgaggEnau pREsEnTa La cOLLEzIOnE dI cEnTRI dI REFRIgERazIOnE vaRIOcOOLIng.

138REd vELOcITypREsEnTaTa aL saLOnE dELL’auTO dI FRancOFORTE, La FERRaRI 458 ITaLIa sEgna una Tappa FOndaMEnTaLE nELLa sTORIa dELLE supERcaR dI MaRanELLO.

142wInTER EscapEsFugHE dI dIvERTIMEnTO E bEnEssERE nEI 5 sTELLE pIù RInOMaTI pER L’accOgLIEnza InvERnaLE.

1488-MInuTE REcIpEè da bRIvIdO caLdO La MagIca RIcETTa pER un IndIMEnTIcabILE sOLsTIzIO d’InvERnO.

149TanTRIsMO aLIMEnTaREscOpRI I sEgRETI dELLa MILLEnaRIa cucIna cInEsE pER sEduRRE.

150L’uOMO è sOggETTIvOsEcOndO IL cOacHIng, unO dEgLI assunTI dI basE pER bEn cOMunIcaRE cOn gLI aLTRI è TEnER pREsEnTE La LORO IRRIducIbILE dIvERsITà. cHE Fa IL paIO cOn IL LORO IndIvIduaLIsMO.

152sTyLE advIcEFaccIaMOLO On LInE. guIda aL pIacERE dEL cOnsuMO suL wEb.

154MusIc dOn'T sTOpcOnsIgLI d’auTORE pER un InvERnO MusIcaLE uLTRasExy.

156agEndagLI appunTaMEnTI pIù IMpORTanTI, LE gaRE pIù avvIncEnTI E I TORnEI pIù pREsTIgIOsI dELLa FEdERazIOnE ITaLIana gOLF.

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LuxOs ITaLIa s.R.L.Via Pietrasanta 12, 20141 Milano, Italy

Tel. +39 02 873 874 00, Fax +39 02 873 877 [email protected], www.luxos.com

ManagIng dIREcTOR & pubLIsHERVincent K. Murphy

gLObaL pubLIsHIng dIREcTORJames Garth Hill

bRand ManagERCatherine Henry

gLObaL EdITORIaL cOORdInaTORCheryl Chu

EdITOR In cHIEFAlessia Vignali

gLObaL aRT dIREcTORThomas Cannings

OpERaTIOns ManagERManuela D’Adda

gRapHIc dEsIgnERJodie Adam

pHOTO EdITORStefano Pasquini

cOORdInaTIOn assIsTanTValentina Antonini

wEb EdITORHenry Neuteboom

OpERaTIOns assIsTanTChiara Scaglioni

saLEs & [email protected]

cOnTRIbuTORs:Silvano Marius De Uffici, Antonello Di Mascio, Daniele Dodaro, Giulia Dotti, Angelica Lai,

Massimo Malpighi, Alessandro Jumbo Manfredini, Nina Modigliani, Diamante Nigro, Peppe Orrù, Giorgia Silvestri, Gaia Serena Simionati

OuR spEcIaL THanks TO:Intesa Sanpaolo Private Banking, Land Rover, Porsche, Pal Zileri, Gaggenau, Audemars Piguet,

Hugo Boss, Church's, Hastens, Eurizon Capital, Aga, Guess, Netjets and all Kudos Staff and friends.

kudOs Is pubLIsHEd quaTERLy by LuxOs ITaLIa s.R.L. aLL RIgHTs REsERvEd. REpROducTIOn In wHOLE OR paRT Is sTRIcTLy pROHIbITEd. wHILE EvERy caRE Is MadE TO EnsuRE aLL THE InFORMaTIOn Is cORREcT, LuxOs ITaLIa sRL. Is nOT REspOnsIbLE OR LIabLE

FOR any cHangEs THaT May OccuR aFTER pRInTIng. kudOs Is aLsO avaILabLE On subscRIpTIOn aT: www.LuxOs.cOM

pRInTEd by gRaFIcHE OMnIa

REgIsTRazIOnE TRIbunaLE dI MILanO n. 157/2005. ROc: 15258 - Issn 1826-9974THE EdITOR Is nOT REspOnsIbLE FOR THE TExTs, pHOTOs, ILLusTRaTIOns and dRawIngs pubLIsHEd HEREIn,

wHIcH aRE THE sOLE REspOnsabILITy OF THE auTHORs.

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Società del Gruppo

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Investire in tempi di crisiCaPIRe a quaLe TIPoLogIa DI InveSTIToRe SI Può eSSeRe aSSoCIaTI è fonDamenTaLe PeR

geSTIRe I PRoPRI InveSTImenTI.

DI anToneLLo DI maSCIoReSPonSaBILe CRm & PRogeTTI SPeCIaLI

InTeSa SanPaoLo PRIvaTe BankIng

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Ogni investimento è un viaggio e va progettato, ben studiato prima di partire. Immaginate quindi di dover decidere quanto budget destinate al viaggio (capitale allocato), quale paese desiderate visitare (asset allocation) ed in esso quali città e quali musei o punti di attrazione volete e dovete visitare (diversificazione), in quanto tempo dovete realizzare il viaggio (orizzonte temporale dell’investimento) e con quali mezzi dovete realizzare gli spostamenti (strumenti utilizzati e mix prodotti). Certamente ogni primavera pianificate con cura il vostro meritato viaggio estivo e per questo convenite sulla necessità di realizzare ogni investimento in modo consapevole. Nei momenti di crisi il denaro sembra assumere un maggior valore intrinseco e quindi il suo utilizzo richiede ancor più attenzione.

vEdIaMO aLLORa InsIEME gLI ELEMEnTI nEcEssaRI pER InvEsTIRE In MOdO RazIOnaLMEnTE EMOTIvO E nOn EMOTIvaMEnTE RazIOnaLE dOpO un TRIEnnIO paRTIcOLaRMEnTE pEsanTE pER L’EcOnOMIa MOndIaLE, ancORa caRaTTERIzzaTO da gRandE IncERTEzza.

Capitale allocato. Il capitale destinato al viaggio è una parte del capitale di cui voi disponete e per questo assume grande rilevanza per il successo del viaggio stesso in funzione delle aspettative create in coloro che vi parteciperanno. Dato quindi un ammontare complessivo una parte di esso sarà destinato agli alberghi, una parte al trasporto, una quota allo shopping, una quota ai ristoranti, e così via. Il giusto mix è quello coerente con il vostro profilo di rischio, il vostro stile di vita, il vostro orizzonte temporale di investimento e soprattutto la vostra capacità di gestire con razionalità le vostre emozioni.

Asset allocation. Le componenti del capitale destinato agli investimenti vanno ripartite analogamente al tempo del vostro viaggio tra i vari paesi o le varie città. In questo senso avete a disposizione tre macro aree: quella strategica, quella tattica e quella di trading. La componente strategica rappresenta quella quota di composizione del vostro portafoglio che considerate stabile nel tempo e che quindi vivete con relativo distacco, ossia non soffrite e non vi entusiasmate in relazione alle variazioni giornaliere del mercato o dei titoli che la compongono ma avete la consapevolezza che la sua funzione è generare profitti nel medio e lungo termine.

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La seconda componente è quella tattica: immaginate il vostro viaggio negli Stati Uniti, meta principale del viaggio. Visto che siete lì ed avete sopportato un viaggio in economy per nove ore avete la possibilità di fare un salto, con alcune ore di aereo, in Canada. In fondo avete passato l’Oceano Atlantico, cosa che non capita tutte le settimane. Potete cogliere l’occasione per salutare un vostro compagno di università che si è trasferito in Canada. Senza mutare il senso del viaggio dedicate quindi tre giorni a questa deviazione. Ecco, la componente tattica risponde alla vostra esigenza o al vostro obiettivo di cogliere un’opportunità in un orizzonte temporale contenuto e senza stravolgere il piano di viaggio originario.

L’ultima componente ha un orizzonte temporale ancora più breve. Siete in viaggio e fate una deviazione di alcune ore rispetto alla rotta principale. Immaginate di fare un veloce salto a visitare il mondo di Elvis Presley: in fondo siete negli Stati Uniti e qualche ora di cambio nel percorso è ammissibile. La componente di trading è quest’ultima ed è finalizzata alla sola realizzazione di un profitto con un investimento molto veloce che dovete provvedere a smobilizzare anche se il suo esito è negativo.

Diversificazione. Ogni viaggio deve tener conto delle istanze di tutti i componenti. Per vostra moglie sarà interessante lo shopping a New York nella Fifth Avenue o nella Madison Avenue, per le vostre figlie Disneyland è la meta preferita e tanto desiderata. La diversificazione del tempo e delle mete vi consente di rendere tutti felici e quindi di raggiungere l’obiettivo del viaggio: eliminare lo stress!Allo stesso modo il vostro portafoglio deve e può essere diversificato in molteplici modalità come ad esempio: a) Asset class. In questo senso investite, a seconda del vostro orizzonte temporale di investimento, del vostro budget di rischio e dei vostri obiettivi tra azioni, obbligazioni, liquidità, materie prime, hedge fund, fondi di private equity; b) Aree geografiche. La diversificazione geografica vi consente di investire su cicli economici che possono essere disallineati, avere tassi di interesse locali differenti da quelli dell’euro, o particolari punti di forza.

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IL gIuSTo mIX è queLLo CoeRenTe Con IL voSTRo PRofILo DI RISCHIo, IL voSTRo STILe DI vITa, IL voSTRo oRIzzonTe TemPoRaLe DI InveSTImenTo e SoPRaTTuTTo La voSTRa CaPaCITà DI geSTIRe Con RazIonaLITà Le voSTRe emozIonI

foTogRafIa DI muJITRa

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DIveRSIfICazIone. ognI vIaggIo Deve TeneR ConTo DeLLe ISTanze DI TuTTI I ComPonenTI. PeR voSTRa mogLIe SaRà InTeReSSanTe Lo SHoPPIng a new YoRk neLLa fIfTH avenue o neLLa maDISon avenue, PeR Le voSTRe fIgLIe DISneYLanD è La meTa PRefeRITa e TanTo DeSIDeRaTa

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Strumenti utilizzati e mix prodotti. Come allocare il portafoglio? In titoli o in altri strumenti? L’ottimizzazione nell’allocazione del patrimonio tra i vari strumenti vi consente di perseguire i vostri obiettivi attraverso un’adeguata diversificazione, un’efficiente gestione dei costi, un’efficiente gestione della fiscalità ed un’efficiente ripartizione tra strategia, tattica e trading.

ORIzzOnTE TEMpORaLE d’InvEsTIMEnTO. OgnI vIaggIO Ha un InIzIO Ed una FInE.

OgnI InvEsTIMEnTO Ha un pROpRIO ORIzzOnTE EnTRO IL quaLE pERsEguIRETE IL

vOsTRO ObIETTIvO.

L’orizzonte temporale di investimento è la variabile che più spesso avete mutato. Quante volte emotivamente avete cambiato strategia perché il mercato sembrava avere un andamento differente da quello sperato? Il corretto posizionamento degli investimenti nell’orizzonte temporale di investimento coerente con gli obiettivi prefissati è la vera chiave del successo, la vera via per dominare le vostre emozioni ed investire su quelle degli altri.

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Emotività negli investimenti

veDIamo InSIeme gLI eLemenTI neCeSSaRI PeR InveSTIRe In moDo

RazIonaLmenTe emoTIvo In un PeRIoDo eConomICo anCoRa

CaRaTTeRIzzaTo Da gRanDe InCeRTezza.

DI anToneLLo DI maSCIo ReSPonSaBILe CRm & PRogeTTI SPeCIaLI

InTeSa SanPaoLo PRIvaTe BankIngfoTogRafIa DI STIg nYgaaRD

La ricerca della coerenza complessiva tra il capitale a disposizione, l’asset allocation, la diversificazione realizzata, gli strumenti utilizzati e l’orizzonte temporale d’investimento vi consentiranno di investire in modo professionale e di superare alcuni schemi mentali che sono insiti nell’animo umano. Siate razionali, ossia muovetevi tra l’euforia degli inguaribili ottimisti ed il panico e la paura degli insanabili pessimisti.

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RIFLETTETE suLLE vaRIE TIpOLOgIE dI InvEsTITORE aL quaLE pOTETE EssERE assOcIaTO pER IL vOsTRO

cOMpORTaMEnTO Ed In FunzIOnE dELLa vOsTRa RELazIOnE cOn IL MERcaTO:

INCONSAPEVOLE. È colui che investe senza essere informato, per gioco; IMITATIVO. È colui che investe per imitare i colleghi o gli amici; SUPERFICIALE. È colui che investe senza percepire i rischi ai quali si espone; EMOTIVO. È colui che investe in modo consapevole ma vive emotivamente le sue scelte; PRAGMATICO. È colui che investe opportunisticamente in particolari momenti di mercato e poi torna su una posizione liquida; RAzIONALE. È colui che investe in modo consapevole ed informato ma si convince di essere autosufficiente; PROFESSIONALE. È colui che accetta consapevolmente lo scambio di opinioni e non si lascia influenzare dalle mode ed investe rispettando il principio della coerenza personale globale.

Riflettete ora sulle varie tipologie di investitore al quale potete essere associato in funzione del vostro stile di investimento: FOLLOWER. Il follower è colui che segue il mercato nella convinzione che saprà accontentarsi e venderà prima del crollo; CONTRARIAN. È colui che acquista gradualmente quando il mercato scende e vende quando il mercato cresce: opera in modo sistematico; TACTICAL. È colui che non persegue una strategia definita, ma opera con operazioni rilevanti su particolari momenti di mercato su specifiche asset class o titoli; STRATEGIC. È colui che persegue una strategia di investimento di fondo in un corretto orizzonte temporale di investimento in una visione di portafoglio; TRADER. È colui che opera in modo veloce e sequenziale senza alcuna logica di portafoglio in micro orizzonti temporali. Dispone di un elevato tempo a disposizione per i suoi investimenti; VALUE. È colui che investe nel lungo termine su specifici temi di investimento.

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Capire a quale tipologia di investitore si può essere associato è fondamentale per gestire e dominare la propria emotività. Ricordate sempre che l’emotività è la peggior nemica dell’investitore ed è la migliore amica del panico e dell’euforia. Se non siete un pragmatico, un razionale o un professionale cercate almeno di essere uno strategic, ossia cercate di perseguire una strategia d’investimento coerente con il vostro orizzonte temporale di investimento, ossia se siete inconsapevoli del vostro stile di investimento e siete mutevoli nei comportamenti, abbiate attenzione al tempo che avete a disposizione per investire. L’emotività infatti deriva principalmente dalla incoerenza tra un’azione intrapresa ed il tempo a disposizione per verificarne la correttezza.

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L’EMOTIvITà dERIva daL TIMORE cHE La vOsTRa azIOnE sIa cOnsapEvOLMEnTE IncOEREnTE cOn I vOsTRI ObIETTIvI

FaMILIaRI E sI TRasFORMa In panIcO quandO La vOsTRa azIOnE è IncOnsapEvOLMEnTE IncOEREnTE cOn LE FInaLITà cHE

InTEndETE pERsEguIRE.

Generalmente lo stato d’animo di un investitore non pragmatico, non razionale e non professionale segue i cicli dei mercati e quindi – in una fase di rialzo – vede susseguirsi prima il distacco, poi l’interesse, poi la partecipazione al mercato, poi l’euforia per i primi profitti, e poi ancora l’ingordigia ed infine l’onnipotenza. E nei momenti di mercati negativi viceversa il vostro stato d’animo segue ritmi incalzanti dal disincanto, al timore di perdere, alla paura di dover fare delle rinunce, al crollo dell’autostima ed infine vi porta alla paura della povertà. Come dominare questi sentimenti? Avete una sola possibilità: evitate le trappole mentali e quando percepite di non poter reggere lo stress nei mercati negativi o l’euforia in quelli positivi parlate con il vostro banker di fiducia. Ascoltate musica classica o musica jazz, riflettete e ricercate quella perfetta coerenza tra ciò che desiderate dai vostri investimenti e quanto siete disposti a soffrire e gioire nell’ambito di quell’orizzonte temporale che deve essere il vostro faro.

ImmagIne DI veRonICa monTanIno, SI RIngRazIa fRanCeSCo CaSCIno, CouRTeSY of I-LXY aRT

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Tel.1

99 1

6211

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Gc-1

Cronografo

Acciaio inossidabile 316L

Swiss Made

Gcwatches.com

GUESS GC65 Luxos Kudos ita FW.in1 1 30-11-2009 17:58:56

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Semplice genialitàun mIX CaLIBRaTo DI SemPLIfICazIone e DIveRSIfICazIone DeLL'offeRTa, PRoDoTTI InnovaTIvI e SeRvIzI aL ToP fanno DI euRIzon CaPITaL SgR La PRIma azIenDa In ITaLIa neLL'aSSeT managemenT. ne aBBIamo PaRLaTo Con anDRea CeCCHInI, DIReTToRe CommeRCIaLe e maRkeTIng.

DI aLeSSIa vIgnaLI

©iStockphoto.com/kutaytanir

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Un DNA fortemente orientato all'innovazione al servizio del cliente: questa è Eurizon Capital SGR, società nata nel 2008 dalla fusione delle due unità di asset management di Intesa e di Sanpaolo Imi e specializzata nella gestione del risparmio per la clientela retail, per quella istituzionale e per quella private. Al 30 giugno 2009 il patrimonio gestito dalla società controllata da Intesa Sanpaolo ammontava a oltre 145 miliardi di euro, comprensivo dei fondi italiani e lussemburghesi e delle gestioni patrimoniali. Abbiamo chiesto ad Andrea Cecchini, Direttore Commerciale e Marketing di Eurizon Capital, quali siano gli elementi che fanno della società la prima azienda in Italia per l'asset management e quali sono i punti di forza che potrebbero convincere un ideale interlocutore a sceglierla per la gestione dei propri capitali.

Dottor Cecchini, quali sono gli elementi vincenti nell'offerta Eurizon Capital?Fin dall'esordio di Eurizon Capital, nell'aprile del 2008, abbiamo lavorato per semplificare l'offerta. Da un lato l'abbiamo concentrata su un minor numero di prodotti, dall'altro li abbiamo calibrati per tener conto delle variegate esigenze dei vari tipi di clientela: c'è infatti il cliente che preferisce occuparsi direttamente dei propri investimenti, mentre altri preferiscono delegare al gestore la propria asset allocation. Per ognuno di questi clienti abbiamo il fondo, o il paniere di fondi, più adatto alle sue necessità finanziarie.

anDRea CeCCHInI

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Può farci qualche esempio?Abbiamo studiato una gamma di fondi strutturata in base alle diverse necessità della clientela. Alla clientela private, in particolare, è dedicata "Eurizon Stars", una serie di comparti di diritto lussemburghese. In questi comparti si concentrano le nostre migliori competenze gestionali, che vengono proposte alla fascia private e alla clientela istituzionale (e non a caso la soglia minima di investimento è di 10.000 euro). Si tratta di fondi caratterizzati da una maggior assunzione di rischio da parte del gestore, a fronte di una prospettiva di rendimento atteso più elevata.Abbiamo poi creato fondi di fondi hedge che, tra l'altro, si sono distinti rispetto alla concorrenza anche in un contesto negativo come quello della grande crisi del 2008.Da ultimo abbiamo lanciato la linea GP PrivateSolution, una gestione patrimoniale pensata per i clienti più importanti, che consente la massima personalizzazione dell'investimento: insieme al proprio consulente, infatti, il cliente può scegliere il benchmark della propria gestione, in funzione delle proprie esigenze. Oltre a questo, la linea è multimanager, offre cioè al cliente la possibilità di avere accesso anche ai fondi delle migliori case internazionali di gestione, che abbiamo selezionato per la nostra clientela. Nel momento in cui si sceglie Eurizon Capital, quindi, si sceglie non solo la nostra competenza, ma anche ciò che di meglio può offrire il panorama internazionale.

Quanto è importante, oggi, l'innovazione sui prodotti?Per noi è cruciale. Le faccio un esempio: oggi c'è molto interesse per le obbligazioni societarie, perché offrono rendimenti interessanti. Per sfruttare questa opportunità abbiamo creato Bond Selection, una famiglia di fondi che ha l'obiettivo di rendere possibile investire in obbligazioni societarie senza esporre il cliente al rischio specifico legato alla detenzione di singoli titoli, offrendo quindi i benefici di un'adeguata diversificazione di portafoglio. Si tratta di fondi a scadenza, pertanto a volatilità limitata. Questi prodotti, denominati "fondi-bond opportunità", hanno pertanto una struttura e un comportamento simile al singolo titolo, con una scadenza e una cedola, ma con chiari vantaggi in termini di protezione dallo specifico rischio emittente.

©iStockphoto.com/blueStocking

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Che cosa vi rende unici nel mercato, quali sono i vostri punti di forza?Siamo unici per la nostra intuizione di puntare alla semplificazione dei prodotti prima dei concorrenti, per la capacità di segmentare la gamma, per la forte spinta all 'innovazione e per la capacità di seguire il segmento private banking attraverso prodotti dedicati ed un modello di servizio specifico.

A rendervi unici pare siano anche le perfomance. Ne vogliamo parlare?Basterebbe dire che, nel 2009, oltre il 64% dei nostri fondi ha battuto l 'indice di riferimento, al netto delle commissioni. La professionalità e la chiarezza, come vedete, pagano sempre.

www.euRIzonCaPITaL.IT

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Awakenings“PoICHé eRo PRonTo aD aCCogLIeRe TuTTo, Ho ImPaRaTo moLTo”. (maRCeL DuCHamP)

DI gaIa SeRena SImIonaTI

YInka SHonIBaRe, THe SLeeP of ReaSon PRoDuCeS

monSTeRS In afRICa?, 2008CouRTeSY of afRICa founDaTIon

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Ascoltando Rencontres di Grand Corps Malade, un artista francese che fa slam e abbozza rime intellettuali accostate a musica soft, sul treno tra Parigi a Londra, si aprono canali che altrimenti rimarrebbero chiusi. Non solo il canale fisico ovvio, dell’oltrepassare la Manica, lo spazio acqueo che unisce la Francia alla Gran Bretagna. Ma anche e soprattutto quel canale emotivo e spirituale che ti unisce all’altro e che riconosce, come fa la fisica quantistica, il resto del mondo in noi. Non scisso da noi. Con tale consapevolezza osservare il mondo, cioè vivere, diventa diverso, così come canta l’artista che, rimasto paralizzato a 18 anni, ha di sicuro una posizione di osservazione privilegiata. Se non altro per la sensibilità che ha sviluppato. Essere quindi una spugna, un recettore. Accogliere la sorpresa, la diversità, le piccole magie fatte di coincidenze quotidiane. Puri momenti di illuminazione inconsapevole o di incontri previsti già dalla mente e, ai più, noti solo in seguito. O mai.

quEsTO InTEndEva MaRcEL ducHaMp? LascIaRsI apERTI, pROnTI ad InTERIORIzzaRE, vEdERE E REcEpIRE. ad ascOLTaRE, FagOcITaRE

IL nuOvO E La dIvERsITà.

Anziché condannarla a priori, come uno sconosciuto sul treno che ci vuole solo essere amico. E che mai lo sarà, se non gli si lascia, male che vada uno spiraglio di apertura. O al meglio, una voragine! La stessa che condanna i luoghi comuni, i blocchi infantili, familiari e sociali che prevengono lo scambio e, come in un vagone in deraglio, buttano fuori rotta ciò che è utile, arricchente: la diversità, l’eterogeneo colore, la multietnicità.

Di questo, applicato all’arte, vorremmo qui parlare. Di generosità e apertura.Dove in un’asta benefica, Art For Africa, tenutasi a Londra da Sotheby’s, opere meravigliose donate da artisti altrettanto grandiosi hanno contribuito non solo a sostenere l’anima della potente e temuta Africa, ma anche ad illuminare le vite e gli sguardi di coloro che generosamente hanno deciso di acquistarle. Artisti del calibro di William Kentridge, Richard Wentworth, Marc Quinn, Antony Gormley e Yinka Shonibare che con The Sleep of Reason Produces Monsters, in Africa?, stimato tra i £20,000-30,000, ha raggiunto le £36.000. L’asta ha raccolto ben £450.000, anche a dispetto della crisi.

maHmouD BakHSHI, moTHeR of naTIon, 2009CouRTeSY of THe aRTIST

anTonY goRmLeY, STanDIng maTTeR XX, 2009CouRTeSY of THe aRTIST

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Tra i momenti di consapevolezza percettiva, si può senz’altro annoverare l’incontro con Il regno di Hypnos eseguito da Giulio Carpioni nel 1666 si rimane ‘letteralmente’ ipnotizzati. Custodito nella Pinacoteca dedicata a Egidio Martini, all’interno di quello scrigno affrescato da Giambattista Tiepolo che è Ca’ Rezzonico a Venezia, esso funge da splendido esempio di cultura, mecenatismo, liberalità verso la collettività, cose che la Serenissima ha ben conosciuto.Sempre a Venezia si pensi al melange antico moderno ospitato a Ca’ d’Oro. I video di Bill Viola nella mostra Acqua accostati al San Sebastiano di Andrea Mantegna e alla Venere dormiente di Giuliano Bugiardini! Splendido esempio di apertura e amore per l’arte.

L’antica dimora patrizia del Quattrocento raccoglie la collezione d’arte donata allo Stato dal Barone Giorgio Franchetti. Il barone Franchetti fu un altro mecenate geniale e illuminato che passava i pomeriggi in ginocchio, creando lui stesso, a modello dei mosaici marciani, il mosaico pavimentale nell’abitazione, fino a quando la morte lo colse impedendogli di terminarli.

ancORa? passandO InvEcE a LOndRa nELLa MOsTRa In cORsO aLLa TaTE MOdERn daL

TITOLO pOp aRT LIFE, L’OpERa unTITLEd, In cuI un cavaLLO gIacE a TERRa cOn La scRITTa

InRI dEL gEnIaLE MauRIzIO caTELLan.

Sempre a Londra, grande nel saper setacciare la novità e registrarne gli stimoli intellettuali anche dando premi alle menti più geniali, come nel caso del Turner prize, ora in corso alla Tate Britain, si distingue Roger Hiorns: giovane artista inglese e candidato al premio. Quasi uno scienziato. Un medico della poesia, se con essa includiamo la propensione alla trasformazione. Egli lavora su un confine estetico indefinibile, in cui prevale la tensione tra rappresentabile e non. Rompendo i canoni formali abituali, spiazzando le certezze del fruitore, Hiorns con una raffinata ed esaltante ricerca alchemica, lavora e fa reagire solo elementi naturali, destrutturando dal loro ruolo usuale elementi come il fuoco, lo zinco, il solfato di rame, la materia cerebrale o il sapone liquido che si trasforma in bolle di schiuma. Sacro ed esoterico, chimica e mistica. In Seizure, 70.000 litri di solfato di rame, spruzzati in unità abitative dismesse a Londra, cambiano il loro stato da liquido alla forma di cristalli blu intenso, rendendo ambienti spogli sculture che si autogenerano. Come grotte magiche! L’artista riesce quindi ad astrarsi dal processo creativo, lasciando che l’opera si finisca da sé, assecondando una totale mancanza di ego e fingendosi spettatore del processo costitutivo di bellezza, quando in realtà ne è il vero ed unico artefice. Esperienze come questa indubbiamente contribuiscono a farci riflettere e a crescere nell’umiltà di comprensione.

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ROgER HIORns, unTITLEd (dETaIL), 2009cOuRTEsy OF cORvI-MORa (LOndOn)

quaSI uno SCIenzIaTo. un meDICo DeLLa PoeSIa, Se Con eSSa InCLuDIamo La

PRoPenSIone aLLa TRaSfoRmazIone. egLI LavoRa Su un ConfIne eSTeTICo

InDefInIBILe, In CuI PRevaLe La TenSIone TRa RaPPReSenTaBILe e non

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Anche Parigi con FIAC, una delle più grandi fiere d’arte contemporanea in Europa, si celebrano momenti di alta percezione e illuminazione. Ad esempio i lavori spaziali di Munir Fatmi, artista di origine marocchina, le cui opere non solo sono uno spaccato della società contemporanea su temi come identità e l’aggressione verso il diverso, ma anche e soprattutto rieducano all’ascolto dell’altro da noi.Golden Gates poi, in rue de Sevigne, è una mostra sull’arte araba e iraniana. Qui si distingue un lavoro scultoreo installativo sul petrolio, dell’iraniano Mahmoud Bakhshi Moakhar che ha vinto a Londra, una settimana prima, il premio Mop Cap, concorso con mostra e asta finale, di giovani artisti iraniani, oggi di grande attenzione mediatica.

Anche il Petit Palais ci si illumina con i capolavori di Pierre-Auguste Renoir dal 1890 al 1919, anno della morte. Si viene a contatto qui con la sofferenza fisica dell’artista, ma anche con la genialità nell’accogliere e saper convivere con classi sociali diverse, estrazioni diverse. Egli stesso figlio di un umile artigiano, ha saputo raggiungere risultati eccellenti con la cultura dell’accettazione e dell’umiltà, quando affermava che non sapeva dipingere e mai avrebbe saputo farlo. E una volta illuminati e recettivi che succede? Succede che a saper ben vedere seguono risultati economici.A Londra, Parigi e Dubai in occasione delle aste si sono avuti sorprendenti casi; specialmente da Bonhams a Dubai con artisti del calibro di Halim al Karim e Hassan Hajjaj. Sempre a Dubai, Christie’s realizzando 6.700.000 dollari con l’arte iraniana e araba, vede un pezzo meraviglioso del citato Mounir Fatmi, The Machinery, realizzare ben 30.000 dollari.

Risultati economici? Ma certo. Come il record mondiale £2.281.000, ottenuto da Martin Kippenberger all’asta serale di Christie’s a Londra. Un totale di 24 lotti ha generato ben £11.281.000. Anche la brasiliana Beatriz Milhazes, stimata da £100.000 a £150.000, ha realizzato quasi il doppio: £289.000.Sotheby’s non da meno, nell’asta Post-war and contemporary, ha visto £450.000 nel lavoro di arte iraniana di Farhad Moshiri, soldi che per quelle opere fanno ben riflettere sui giochi di mercato contrapposti alla qualità.

cERTO è cHE sE sI RIEscE ad apRIRE spIRagLI dI cOMpREnsIOnE, apERTuRa E sEnsIbILITà ancHE vERsO IL dIvERsO, IL pIù dELLE vOLTE, cOME InsEgna ducHaMp, sI vIEnE pREMIaTI. ancHE daLLE EcOnOMIE.

Buon Risveglio, dunque.

mauRIzIo CaTTeLan, unTITLeD, 2009CouRTeSY of THe aRTIST

aFsHIn pIRHasHEMI, bMw sERIEs # 7, 2009cOuRTEsy OF bOnHaMs dubaI

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TRa TuTTI I meTaLLI IL PIù PuRo, RaRo eD eTeRno. In un’unICa fRaSe Può eSSeRe SInTeTIzzaTo un meTaLLo, IL PLaTIno, CHe non Ha maI SmeSSo DI affaSCInaRe uomInI e Donne DI ognI ePoCa e Luogo

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Driving PlatinumanTePRIma monDIaLe PeR oveR P001 gBf, JeweL-CaR Con aLLeSTImenTo In PLaTIno e un moToRe eCCezIonaLe.

DI angeLICa LaIfoTogRafIe DI mIno BoIoCCHI

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Tra tutti i metalli il più puro, raro ed eterno. In un’unica frase può essere sintetizzato un metallo, il platino, che non ha mai smesso di affascinare uomini e donne di ogni epoca e luogo. Una preziosità esclusiva che non è soltanto oggettiva e materiale (data dalla difficoltà di lavorazione), ma che è determinata principalmente da valenze immateriali, da uno straordinario complesso di elementi emozionali. Per essere conquistati interamente dal fascino lunare del platino, bisogna impararne la storia e scoprirne i significati che, nel tempo, gli sono stati attribuiti dall’uomo e che hanno, di volta in volta, riempito il prezioso metallo bianco di nuovi significati.

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Conosciuto da tempo, da molti secoli prima che i conquistadores spagnoli equivocassero sulla sua natura e battezzassero “platina”, cioè argento piccolo, il materiale di cui erano composti gioielli che gli Indios amavano ostentare, il platino è stato protagonista assoluto degli Anni Ruggenti, quando assecondava superbamente le audaci geometrie dell’Art Déco e affascinava Mary Pickford e Cole Porter, o Greta Garbo e Jean Harlow. Risalendo nel tempo troviamo inoltre un cofanetto di 2500 anni che la sacerdotessa egiziana Shepenupet fece decorare con elementi di platino da un artigiano di Tebe. Ma sembra addirittura che di platino fosse composta l’armatura di Agamennone, diligentemente descritta da Omero nell’Iliade.

cOn una sTORIa EsEMpLaRE aLLE spaLLE, nOn sORpREndE dunquE cHE L’aTTuaLE

dEsTInO dEL pLaTInO sIa sTaTO aLL’aLTEzza dELLE suE quaLITà.

Il metallo bianco si è guadagnato l’ennesimo traguardo entrando a pieno titolo nell’ambito di applicazione automobilistica, come è accaduto con la supercar Over P001 GBF, presentata all’ultima edizione di Valenza Gioielli, un evento internazionale per l’Alta Gioielleria.

JoSé fRoILán gonzáLez In SeLLa aD una feRRaRI 625

moDIfICaTa Con un moToRe CHevRoLeT CoRveTTe.

monTevIDeo (uRuguaY), auToDRomo eL PInaR, 1960

JoSé fRoILán gonzáLez, 24 oRe DI Le manS, 1954

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aL pROgETTO dELLa OvER p001 gbF, IL cuI MOTTO ERa appunTO

“FuTuRE Is OvER”, Ha cOLLabORaTO IL MIgLIOR sTaFF a LIvELLO MOndIaLE, cOME sInTETIzzaTO nELL’acROnIMO:

gOnzáLEz–bIzzaRRInI-FuTuRO.

José Froilán González (alias Toro della Pampa) è stato un grande pilota argentino del passato e ha un posto particolare nel cuore dei ferraristi in quanto è riuscito a portare la rossa di Maranello al primo successo in Formula Uno, in occasione del Gran Premio d’Inghilterra del 1951 a Silverstone.

Dopo una carriera di successi in Europa torna nella sua amata Argentina, portando con sé una vettura Ferrari monoposto tipo 625GP, quattro cilindri, per disputarvi alcuni gran premi. Resosi conto che era possibile, grazie ai regolamenti sudamericani, aumentare la cilindrata e la potenza del motore, González provvede a trapiantare nella sua autovettura Ferrari un propulsore Chevrolet Corvette appositamente rielaborato da ingegneri di altissimo livello, utilizzando quale carter di distribuzione un motore Maserati Formula 1 tipo 250F.1 (lo stesso modello con cui il pilota Juan Manuel Fangio vinse il campionato del mondo nel 1957). Con tale prototipo corre 20 gran premi, vincendone 18 ed entrando a pieno titolo nella leggenda.

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gRan PaRTe DegLI aCCeSSoRI e DegLI InTeRnI Sono STaTI ReaLIzzaTI neL

PIù PuRo, noBILe, ReSISTenTe e RaRo DeI meTaLLI: IL PLaTIno

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Il motore, a distanza di tempo, viene recuperato dallo stesso González, per la realizzazione di un sogno inseguito da molti anni. Il pilota contatta l’ingegnere Giotto Bizzarrini, esperto e rinomato direttore dell’ufficio esperienze ed ex tecnico della Ferrari, pregandolo di costruire ex novo un telaio capace di supportare il particolare motore e poterne estrarre le indubbie prerogative, allo scopo di allestire un prototipo decisamente innovativo.

IL RISuLTaTo è una CaRRozzeRIa uLTRaDInamICa, SCoPeRTa, PRIva DI PoRTIeRe e DI una PuRezza SuBLIme, TanTo Da “DISegnaRe IL

venTo”, Come Ha affeRmaTo un eSPeRTo DeL SeTToRe.

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aLL’InTERnO dELLa vETTuRa TROvanO cOMOdaMEnTE pOsTO duE pOsTI pIù unO, MEnTRE IL MOTORE “sTORIcO” TRasMETTE aI passEggERI L’EbbREzza dELLa vELOcITà aL dI sOTTO dEL TELaIO gRIFFaTO, dEL pavIMEnTO TRaspaREnTE E, sOpRaTTuTTO, In vIRTù

dI un aLLEsTIMEnTO dI assOLuTa EccELLEnza.

Gran parte degli accessori e degli interni sono stati infatti realizzati nel più puro, nobile, resistente e raro dei metalli: il platino, che abbellisce il logo sul muso della vettura, la mascotte, il tappo della benzina e dell’olio, i gallettoni delle ruote, il volante, il pomello della leva del cambio e i pulsanti a forma di stella sul cruscotto, mentre i tubi di scarico, vero capolavoro, sono corredati all’interno con marmitte catalitiche al platino anti-inquinamento, studiate ad hoc. Dettagli di intensa emozione, grazie alle eccezionali caratteristiche del platino che ben si sposano con la straordinarietà della vettura.

Si tratta infatti di un materiale rarissimo, anche per questo prezioso. È stato calcolato che, riunendo in un unico solido tutto il platino estratto nel mondo in ogni tempo, si otterrebbe un cubo di appena 4,6 metri. Inoltre, solo poche zone della terra hanno rivelato giacimenti di platino, per cui per la gioielleria ogni anno si producono 100 tonnellate di platino, contro le 3.000 tonnellate d’oro. Per ricavare un’oncia di platino – pari a 31,1 grammi – bisogna estrarre e lavorare dieci tonnellate di roccia, mentre per passare dalla materia grezza al lingotto occorrono cinque mesi di lavoro. Per un’uguale quantità d’oro “bastano” tre tonnellate e quattro settimane.

Un metallo non soltanto prezioso, ma anche resistente come nessun altro, poiché non perde né massa né peso nel tempo. Quando si dice che il platino è il più puro significa voler sottolineare che la sua purezza arriva fino al 95% nella gioelleria ed orologeria.Denso, puro, raro e inalterabile, il platino è perfetto per realizzare gioielli come solitari e fedi nuziali. Non solo, ma proprio la sua resistenza permette una garanzia superiore per l’incastonatura delle pietre preziose, rendendolo estremamente versatile nelle applicazioni artigiane e creative, simbolo di desiderio, di gusto e di stile inimitabili ed eterni.

Immaginate dunque una concept car con tali caratteristiche, quale è la Over P001 GBF: siete pronti a partire per un viaggio nel futuro? Provate, e sognate.

www.pREcIOuspLaTInuM.IT

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una CaRRIeRa Da CamPIone, un PReSenTe e un fuTuRo Da veTeRInaRIo, aLLenaToRe e PReSIDenTe DI uno DeI PIù gRanDI

PoLo CLuB ITaLIanI

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Da sempre considerato lo sport di re, principi, duchi e ufficiali, il Polo ci riconduce in un passato di giostre medievali, dove i cavalieri si affrontano mettendo a dura prova il loro equilibrio fisico e mentale. Forza e virilità sono le doti fondamentali per partecipare a questo gioco equestre tra più antichi del mondo: una sfida appassionante fra gentiluomini – ma anche moderne “gentildonne” – che in sella ai loro cavalli lanciati al galoppo sfiorano i 70 chilometri orari. Noi di Kudos abbiamo incontrato Luca d’Orazio, vincitore per otto volte – tre delle quali consecutive – del Cortina Gold Cup. Una carriera da campione, un presente e un futuro da veterinario, allenatore e presidente di uno dei più grandi Polo Club italiani.

Quando e come si è avvicinato al gioco del polo?Faccio parte della terza generazione di una famiglia con una lunga esperienza nell’allevamento di cavalli da corsa. Ma è stato l’incontro con un amico di famiglia – già giocatore – che ha fatto venire l’idea a me e mia moglie di allevare cavalli da polo, selezionando e importando dall’Argentina, la terra del polo, gli esemplari con le caratteristiche più adatte alla pratica dello sport.

Chi sono stati i suoi maestri?Debbo molto al mio primo maestro Franco Piazza, stimato giocatore, amico e collega. In seguito completai la mia formazione assieme ad Adolfo Cambiaso, Eduardo Heguy e Francisco Guinazu: tutti grandi nomi con cui ho avuto il piacere di disputare diversi tornei.

Wind Rider kudOs InTERvIsTa Luca d’ORazIO, IcOna agOnIsTIca dEL cORTIna wInTER pOLO E pREsIdEnTE dEL pOLO cLub La gInEvRa dI ROMa.

dI gIuLIa dOTTIsI RIngRazIa EquI-EquIpE by caTERIna vagnOzzI pREss OFFIcE pOLO gOLd cup

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Cosa rappresenta il cavallo in questa disciplina? Come in un binomio inscindibile, il cavallo deve diventare il naturale prolungamento del suo proprietario ed essere come lui forte, resistente, veloce e coraggioso, per andare a forte andatura contro l’avversario e saperne sostenere l’urto. Deve essere elastico per rincorrere la palla o arrestarsi nel momento giusto, oppure piegarsi a destra e a sinistra e dimostrare intelligenza nel comprendere le regole del gioco.

Ci può raccontare di un momento emozionante della sua carriera?La mia carriera è iniziata nel 1990 e da allora ho avuto molte soddisfazioni. Il fatto di disputare e vincere una finale di campionato è un’emozione, così come giocare in squadra con mia figlia al Polo Tour di Buenos Aires. O diventare i protagonisti della Catedral del Polo nel barrio Palermo sempre a Buenos Aires, che vede in campo i giocatori più forti al mondo.

Che ambiente è quello del Polo? È indubbiamente uno sport che riflette un certo tipo di ambiente. Noto tuttavia che la sua popolarità sta aumentando considerevolmente, così come il numero di coloro che lo seguono, pur non partecipando direttamente.

Che momento sta vivendo in Italia?Attualmente sta conoscendo un periodo di forte crescita, grazie all’opera di promozione che stiamo portando avanti in fatto di organizzazione di incontri e convegni volti alla promozione, attraverso tornei e grandi appuntamenti sportivi che segnano la stagione agonistica e tramite i club sportivi. Fondamentali sono i media che riescono a raggiungere un sempre maggior numero di appassionati.

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spORT dI RE, pRIncIpI, ducHI E uFFIcIaLI, IL pOLO cI RIcOnducE In un passaTO dI gIOsTRE MEdIEvaLI, dOvE I cavaLIERI sI aFFROnTanO METTEndO a duRa pROva

IL LORO EquILIbRIO FIsIcO E MEnTaLE

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Quali sono i suoi ulteriori obiettivi professionali?Oltre alle competizioni, dirigo un club di polo alle porte di Roma, che mi permette di diffondere le basi di questa affascinante disciplina tramite diverse iniziative. Come per tutti gli sport, anche nel polo il percorso di crescita dura tutta la vita. I giocatori che raggiungono elevate prestazioni di gioco sono pochissimi, ma forse è proprio la difficoltà una delle tante caratteristiche che lo rendono così seducente.

pROssIMO appunTaMEnTO gOLd cup 2010LagO dI MIsuRInacORTIna d'aMpEzzO21 - 27 FEbbRaIO 2010www.pOLOgOLdcup.ORg

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Che consiglio darebbe a chi intende avvicinarsi per la prima volta a questo gioco?È necessario rivolgersi a una scuola di polo accreditata, dove l’istruttore possa guidare gradualmente l’allievo nell’apprendimento delle basi di questo complesso gioco, che vanno dall’equitazione specifica alla gestione dell’equilibrio, per arrivare all’apprendimento delle tecniche più sofisticate.

Quali ne sono i benefici? È uno sport che coinvolge totalmente a tutte le età, poiché permette di esercitare la memoria. Avendo un ritmo molto serrato, il polo permette inoltre di esercitare doti come la prontezza di riflessi e la fermezza nell’azione. Ma sono indispensabili a chi lo pratica la passione per i cavalli, l’allenamento regolare e una buona forma fisica.

©iStockphoto.com/RobeRt Young

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cOnsIgLI pRaTIcI pER avvIcInaRsI a una passIOnE.

Una partita di polo è accattivante, emozionante, coinvolgente. Otto cavalieri si rincorrono su un vasto campo verdissimo che percorrono con cavalcate velocissime e scattanti. Il tutto intervallato da continui colpi alla palla rossa con movimenti decisi. L’obiettivo è buttarla, come nel calcio, nella porta della squadra avversaria.

Ogni squadra si compone di quattro giocatori, ognuno con un ruolo ben preciso indicato dal numero riportato sulla maglia. Il numero 1 gioca in attacco, il numero 2 è il giocatore di intersezione nonché secondo attaccante, il numero 3 è il regista della squadra e secondo difensore, mentre il numero 4 è il primo difensore. Non c'è portiere. Capitano della squadra è di solito il giocatore e i due componenti più esperti giocano coi numeri 3 e 4.

Tante le regole (in Italia si seguono quelle del polo argentino, mentre in altri Paesi quelle del polo inglese), previste soprattutto perché l’incontro si svolga il più possibile in condizioni di sicurezza, dati gli intrinseci rischi che comporta il contatto stretto tra i cavalli, le brusche manovre e l’utilizzo a distanza molto ravvicinata tra i giocatori della stecca. Il controllo è affidato a due arbitri in campo coadiuvato da un altro arbitro a bordo campo.

Il gioco si muove seguendo la ‘linea della palla’, che può venire colpita in qualunque direzione, per concludere la giocata con il goal. Si inizia con il lancio della palla in campo da parte dell’arbitro, fra i giocatori schierati: questa formazione è denominata in gergo polistico ‘throw-in’ e viene attuata ad ogni inizio di partita ed a seguito di ogni goal. Generalmente la vittoria di una squadra sull’altra viene determinata dalla quantità di throw-in vinti. Una regola fondamentale è non tagliare la linea della palla immaginaria fra il giocatore che l’ha creata e la palla stessa. Per gli errori ed i falli esistono le ‘penalties’ che si determinano in base al tipo di fallo commesso, oltre che alla posizione in campo del giocatore penalizzato. Ad ogni goal le porte vengono invertite. ©iStockphoto.com/

intereStingLight

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Eleganza SportivamInImaLISTa, eSCLuSIvo, TeCnoLogICo: IL nuovo RIva 86’ DomIno InauguRa una nuova eRa neLLa PRoDuzIone DI megaYaCHT DI aLTa quaLITà eD eLeganza.

DI gIoRgIa SILveSTRI

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Presentato con successo allo scorso Festival de la Plaisance di Cannes e al Monaco Yacht Show – ma già protagonista del molo Jean Reveillé di St. Tropez – il nuovo Riva 86' Domino colpisce per la bellezza equilibrata delle sue linee e per l’ampiezza dei suoi spazi, oltre alla motorizzazione di tutto rispetto.

Equipaggiato con 2 motori MTU da 2435 cavalli e un sistema di gestione e controllo delle funzioni di bordo, il nuovo gioiello del gruppo Ferretti offre elevate performance e massimo comfort di navigazione, raggiungendo una velocità massima di 38 nodi e una velocità di crociera di 34.

adaTTO sIa pER LE LungHE cROcIERE sIa pER La quOTIdIanITà dI bORdO,

quEsTO OpEn dI 26 METRI METTE ancHE a dIspOsIzIOnE spazI aMpI E nuMEROsE

zOnE dI sOcIaLIzzazIOnE.

Come già sperimentato sul 92' Duchessa, oltre all’ampio prendisole e alla dinette con tavolo in grado di ospitare fino a 6 persone, nella parte superiore della tuga si trova il sundeck, in cui sono presenti una seconda posizione di guida, ideale per le manovre d’ormeggio e un prendisole a spalliera reclinabile per 3 persone.

Il salone superiore, chiuso e climatizzato, crea con la dinette un openspace separato dalla plancia grazie al televisore LCD. Questa soluzione permette di rendere l’ambiente molto luminoso, poiché garantisce il passaggio di luce naturale sia dalle ampie finestre laterali, sia dal parabrezza. Inoltre, il design degli elementi di arredo e la scelta di abbinare le tonalità particolari dell’olmo e del rovere grigio con inserti in cuoio color naturale e laccature grigie dona all’ambiente un’atmosfera suggestiva e accogliente, sottolineando al contempo l’ampiezza degli spazi a disposizione.

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IL DomIno 86’, oPen DI 26 meTRI DISegnaTo Da mauRo mICHeLI e DaLL’offICIna ITaLIana DeSIgn, è IL fRuTTo DeL PIù PuRo DeSIgn ITaLIano ConIugaTo aLLa PIù aLTa maeSTRIa TeCnICa

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IL SaLone SuPeRIoRe, CHIuSo e CLImaTIzzaTo, CRea Con La DIneTTe un oPenSPaCe SePaRaTo DaLLa PLanCIa gRazIe aL TeLevISoRe LCD. queSTa SoLuzIone PeRmeTTe DI RenDeRe L’amBIenTe moLTo LumInoSo, PoICHé gaRanTISCe IL PaSSaggIo DI LuCe naTuRaLe SIa DaLLe amPIe fIneSTRe LaTeRaLI, SIa DaL PaRaBRezza

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La cucina, completamente equipaggiata, si trova al piano ammezzato, mentre le cabine equipaggio (per 4 persone) hanno accesso dal pozzetto di poppa e sono attrezzate con bagno e dinette per garantire massima privacy all’armatore e ai suoi ospiti. Il disegno particolare della vetrata in corrispondenza della cabina armatoriale, posta a mezza barca e a tutto baglio, segue le superfici dello scafo integrandosi perfettamente in esso e assicurando massima luminosità all’ambiente. Equipaggiata con bagno ensuite e cabina armadio, la cabina padronale è dotata inoltre di una zona living privata e vanity. La cabina vip, con bagno personale, si trova a prua, mentre fra questa e la cabina armatoriale trovano posto altre due cabine ospiti a letti gemelli e le rispettive toilette. La cabina ospiti di sinistra presenta inoltre un sistema di letti scorrevoli su rotaie, che permette di trasformarla in una seconda cabina matrimoniale.

Il Domino 86', open di 26 metri disegnato da Mauro Micheli e dall’Officina Italiana Design, è il frutto del più puro design italiano coniugato alla più alta maestria tecnica: pezzi unici, inconfondibili e di elevato livello tecnico-navale, naturale evoluzione del modelli 63' Vertigo e 68' Ego Super. Le linee pulite e accattivanti di questo open colpiscono immediatamente l’immaginario di chiunque posi lo sguardo su di lui: la bellezza equilibrata, da cui traspare l’aggressività che caratterizza tutti gli open Riva, declinata nella peculiare personalità di questo modello, viene esaltata dal nuovo colore Metallic Ice, che riveste lo scafo e la tuga creando un effetto scenico di grande impatto.

Il Riva Domino 86' è, infatti, il primo di una serie di “barche del futuro”, dove la naturale tensione all’innovazione va di pari passo con la costante attenzione ad un design senza tempo.

www.RIva-yacHT.cOM

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HaCkeTT

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Lo SmokingLE REgOLE d’ORO pER L’IRRInuncIabILE cOMpLETO MascHILE da sERa dELLE OccasIOnI.

dI pEppE ORRù

nELLa vITa dI un uOMO cI sOnO OccasIOnI E MOMEnTI In cuI La LIbERTà dI scELTa nOn

EsIsTE pIù, E In cuI La TRadIzIOnE E La cOnsuETudInE pREndOnO, E gIusTaMEnTE,

IL sOpRavvEnTO.

Facciamo ovviamente riferimento a quelle situazioni in cui l’unica scelta di guardaroba accettabile è indossare lo smoking.

Questo completo da sera da uomo, che appartiene di diritto alla scuderia dei capi d’abbigliamento formale e da cerimonia, è composto da una giacca monopetto con revers in raso e pantaloni diritti con bande laterali in raso. Va indossato con camicia con sparato che abbia i polsini da gemelli e il colletto da papillon e con scarpe in vernice. Il tutto in nero tranne, ovviamente, la camicia che deve essere bianca. Esistono numerose versioni dello smoking per quanto riguarda il taglio, il colore, il tessuto.

I MOdELLI pIù cLassIcI sOnO IL “dEauvILLE” cOn gIacca cOn un sOLO bOTTOnE E cOn

cOLLO scIaLLaTO E IL “capRI” cOn gIacca a unO O duE bOTTOnI E REvERs a punTa.

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Ma dOvE E quandO nascE LO sMOkIng?

Secondo numerose fonti autorevoli, la sua prima versione fu creata nel 1865 da Henry Poole & Co, storica sartoria in Savile Row a Londra, per un cliente d’eccezione, ovvero il Principe di Galles che più tardi salì sul trono britannico con l’appellativo di Edoardo VII. Secondo altre fonti fece invece la sua prima apparizione nel 1880 a Montecarlo, molto probabilmente al famoso casinò sinonimo della cittadina monteghina. Così come le origini dello smoking sono in un certo senso avvolte in una cappa di fumo, anche il modo in cui nel mondo ci si riferisce a questo particolare capo maschile può creare confusione.

pERcHé LO sMOkIng nOn va cOnFusO cOn La “sMOkIng jackET”, una vEsTE da caMERa cHE vEnIva IndOssaTa dOpO cEna cOn LO

scOpO dI pROTEggERE L’abITO daLL’OdORE dEL FuMO.

In inglese l’espressione corretta per indicare lo smoking è “dinner jacket”, che in italiano si potrebbe tradurre con “giacca da cena”. In Francia, come in Italia, si utilizza invece il termine smoking.

zILLIgIEvEs & HawkEs

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BRIonI

In IngLeSe L’eSPReSSIone

CoRReTTa PeR InDICaRe Lo SmokIng è

“DInneR JaCkeT”, CHe In ITaLIano

SI PoTReBBe TRaDuRRe Con

“gIaCCa Da Cena”

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zILLI

LO sMOkIng: sEguIaMO La TRadIzIOnE E

IndOssIaMOLO In quELLE spEcIFIcHE

OccasIOnI In cuI nOn sI può E nOn

sI dEvE IndOssaRE aLTRO, ancHE sE

nORMaLMEnTE nOn sEguIaMO I dETTaMI

E LE IMpOsIzIOnI dELLa MOda

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EsIsTE un FaMOsO EsEMpIO: IL cELEbERRIMO “LE sMOkIng”, La sEducEnTE vERsIOnE dELLO sMOkIng aL FEMMInILE pROpOsTa da yvEs saInT LauREnT nEL 1966 E IMMORTaLaTa da HELMuT

nEwTOn In una spLEndIda IMMagInE In bIancO E nERO In cuI una MIsTERIOsa E andROgIna MannEquIn FuMa una sIgaRETTa In un

vIcOLO paRIgInO.

Negli Stati Uniti d’America e negli altri Paesi anglofoni oltreoceano, lo smoking si chiama “tuxedo” in onore di un certo James Potter, un gentiluomo americano che secondo le cronostorie fu il primo a indossarlo negli Stati Uniti in una fatidica serata al Tuxedo Park Country Club a New York nel 1886. Questo termine è entrato nell’uso corrente anche in Gran Bretagna.

Lo smoking: seguiamo la tradizione e indossiamolo in quelle specifiche occasioni in cui non si può e non si deve indossare altro, anche se normalmente non seguiamo i dettami e le imposizioni della moda. Ma se volessimo trasgredire e lanciare un messaggio, ovviamente subdolo, di ribellione, pur seguendo la tradizione?

Un consiglio: indossate all’occhiello un fiore, un fiore qualsiasi, ma di color bianco. Una piccola infrazione alla regola, giacché la tradizione detta che un fiore bianco all’occhiello si può indossare solo e esclusivamente con il frac.

HackETT

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Wild Country

Con Range RoveR SPoRT 2010 La maISon BRITannICa SI aRRICCHISCe

DI una veTTuRa aLL TeRRaIn a voCazIone anCoRa PIù SPoRTIva.

DI gIuLIa DoTTI

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IL PRoPuLSoRe LR-v8 a BenzIna SovRaLImenTaTo Da 5 LITRI è InveCe STaTo ComPLeTamenTe RIPRogeTTaTo DaL Team JaguaR LanD RoveR uSanDo una STRaoRDInaRIa ComBInazIone DI TeCnoLogIe aLLo SCoPo DI oTTeneRe una guIDa fLuIDa, RaffInaTa e ReaTTIva

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cOnsIdERaTa da sEMpRE MadRE dEI FuORIsTRada dI

LussO, RangE ROvER spORT sI RIcOnFERMa aLL’aLTEzza dELLE aspETTaTIvE, gRazIE aLL’aMpIa

gaMMa dI MOdIFIcHE aL MOTORE, aLL’EquIpaggIaMEnTO E aL dEsIgn dELL’uLTIMO naTO,

IL My 2010.

I cambiamenti più significativi interessano il gruppo motore/trasmissione, con due potenti motori che offrono prestazioni superiori e minori consumi ed emissioni di CO2: il 3 litri diesel LR-TDV6 da 245 CV con doppio turbocompressore e il 5 litri a benzina sovralimentato LR-V8 da 510 CV.Rispetto alla precedente versione da 2.7 litri, il nuovo diesel assicura il 29% in più di potenza ed il 36% in più di coppia, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2 dell’8,3% e portandole a 243 g/km. Il propulsore LR-V8 a benzina sovralimentato da 5 litri è invece stato completamente riprogettato dal team Jaguar Land Rover usando una straordinaria combinazione di tecnologie allo scopo di ottenere una guida fluida, raffinata e reattiva.

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Il nuovo sistema di iniezione diretta guidata dal getto ad alta pressione dell’LR-V8 ottimizza la combustione, mentre il motore è dotato di un nuovo sistema di fasatura variabile delle valvole e di un compressore volumetrico di sesta generazione con sistema Twin Vortex che, grazie al disegno dei rotori elicoidali alti, migliora l’efficienza termodinamica del 16%. Per migliorare ulteriormente la qualità di viaggio e la maneggevolezza del veicolo, la Range Rover Sport 2010 viene dotata di un nuovo sistema di controllo adattativo delle sospensioni – l’Adaptive Dynamics System – che opera in combinazione con il controllo attivo della dinamica ARC (Active Ride Control), già presente nei modelli sovralimentati.

Il sistema Terrain Response™ di Land Rover, che tanti riconoscimenti ha ricevuto, si arricchisce di nuove funzioni, ampliando ulteriormente le capacità del veicolo su tutti i tipi di terreno, come il nuovo programma “Dynamic”, specifico per la guida sportiva su strada.L’innovazione all’interno del lussuoso abitacolo è visibile nel sistema di navigazione a disco rigido che offre, tra le tante funzioni, un calcolo più rapido dei percorsi ed una maggiore affidabilità. La nuova Interfaccia audio permette la connessione con un assortimento di dispositivi personali audio, penne USB e lettori MP3, accessibili attraverso lo schermo a sfioramento montato sulla plancia.

un vEIcOLO sTRaORdInaRIO, dEdIcaTO a cHI è In cERca dI un’EMOzIOnE dI guIda

avvEnTuROsa E IRRIpETIbILE.

www.LandROvER.cOM

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L’InnOvazIOnE aLL’InTERnO dEL LussuOsO abITacOLO è vIsIbILE nEL sIsTEMa dI navIgazIOnE a dIscO RIgIdO cHE OFFRE, TRa LE TanTE FunzIOnI, un caLcOLO pIù RapIdO dEI pERcORsI Ed una MaggIORE aFFIdabILITà

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Giocare con la molteplicitàaRTIfICI SuRReaLI e RIPeTIzIonI oSSeSSIve negLI oggeTTI D’aRReDo fIRmaTI foRnaSeTTI.

DI gIuLIa DoTTI

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IngannEvOLI paEsaggI, aLcHIMIE, aRcHITETTuRE E MOsaIcI FanTasTIcI,

EnIgMaTIcHE FIguRE uManE E anIMaLI E MOLTO aLTRO FannO da sFOndO aL vIaggIO MEnTaLE In cuI sTIaMO pER addEnTRaRcI.

Quella di Fornasetti è, infatti, una delle più affascinanti produzioni di mobili e oggetti del XX secolo, un mondo fuori da ogni schema concepito dalla fantasia di Piero Fornasetti fin dagli anni ‘50 del novecento e ora portato avanti dal figlio Barnaba: un’estetica adatta a decorare il contemporaneo, ma anche un repertorio senza tempo, groviglio surreale che incanta e sconcerta da sempre l’uomo moderno, in bilico tra ordine e caos.

Primi ispiratori della sua pittura furono Giotto e Piero della Francesca, ai quali si affiancarono le pitture di Pompei, gli affreschi rinascimentali e l’arte metafisica. Nel 1942 Piero Fornasetti affrescò a Padova il Palazzo del Bo e un decennio dopo eseguì con decori, sul tema delle carte da gioco, gli interni del Casinò di Sanremo.

LO sTILE FORnasETTI sI cOnTRaddIsTInguE pER La dIMEnsIOnE MOnuMEnTaLE E

RIgOROsa, daL cOLORE pasTOsO E LIMITaTO a pOcHE TOnaLITà.

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Tra i motivi decorativi di paraventi, sedie e trumeau, piatti e servizi da tavola, portaombrelli e posacenere ricorrono ossessivamente riproduzioni di pezzi di giornali, strumenti musicali, animali, città e architetture fantastiche, continuamente rivisitate attraverso molteplici varianti sul tema.

Nella serie “Tema & Variazioni”, riattualizzazione del vasto materiale accumulato da Piero Fornasetti per mano del figlio Barnaba, troviamo nuove variazioni dei temi tanto cari al padre. Come l’enigmatico volto di donna, scovato all’interno di una rivista francese del XIX secolo e riprodotto su un multiplo d’uso quotidiano come il piatto.

La sERIE sI è pOI spOnTanEaMEnTE E cOsTanTEMEnTE EvOLuTa, aRRIvandO a cOMpREndERE pIù 350 vaRIazIOnI dIvERsE suL TEMa

dELLa bELLEzza cLassIca.

Impossibile, dunque, dipanare la matassa delle invenzioni di questo alchimista, tale è il sovraffollamento di ispirazioni – dalla psicologia alla matematica, per arrivare alla poesia e alla fantascienza.

quELLO dI FORnasETTI è, InFaTTI, un caLEIdOscOpIO dI OggETTI d’usO cOMunE In cuI, sEnza cOnOscERnE IL MEccanIsMO, sI

cERca dI InTuIRE, TRa scaFFaLI E cassETTI, IL sEgRETO dELL’aRTE dI FaMIgLIa, TRIpudIO dI MERavIgLIE dEL passaTO cOn TagLIO

METaFIsIcO, capacI dI TRascEndERE La REaLTà E sOspEndERE IL TEMpO In un aLTROvE ancORa TuTTO da scOpRIRE.

www.FORnasETTI.cOM

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pRIMI IspIRaTORI dELLa sua pITTuRa

FuROnO gIOTTO E pIERO dELLa

FRancEsca, aI quaLI sI aFFIancaROnO LE

pITTuRE dI pOMpEI, gLI aFFREscHI

RInascIMEnTaLI E L’aRTE METaFIsIca

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Save Face venITe Con kuDoS aLLa SCoPeRTa DeLLe uLTIme fRonTIeRe DeLLa “nuova CHIRuRgIa” aPPLICaTa aL vISo. a ConDuRvI IL DoTToR mauRIzIo vIgnoLI, SPeCIaLISTa In CHIRuRgIa eSTeTICa a BoLogna e mILano.

DI gIuLIa DoTTI

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La bellezza di un viso, la sua unicità e quel gioco sottile di proporzioni tra sporgenze e rientranze sono gli elementi che ci distinguono gli uni dagli altri. Tuttavia sempre più donne, oltre a un buon numero di uomini, vogliono mostrare un volto senza rughe, un’espressione fresca e uno sguardo rilassato, senza per questo stravolgere necessariamente i lineamenti. È possibile dunque pensare ad una chirurgia “a misura d’uomo” o il desiderio di apparire “sempre giovani” è il must cui tutto è dovuto? Lo abbiamo chiesto al dottor Maurizio Vignoli, dal 1988 chirurgo plastico a Bologna e Milano, e un’esperienza ospedaliera decennale presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Dottor Vignoli, quali sono i trattamenti di ringiovanimento del viso più praticati al momento attuale?In base al grado d’invasività del trattamento possiamo distinguere due categorie: trattamenti medici, trattamenti chirurgici, e una terza e sempre più ampia categoria intermedia, a metà strada tra medicina e chirurgia. Le tecniche mediche consentono una ripresa delle normali attività in breve tempo, attraverso una serie di trattamenti poco invasivi e rivitalizzanti come peeling, laser, luce pulsata, filler o tossina botulinica. Per ottenere risultati più duraturi si pratica invece la chirurgia, che comporta un intervento chirurgico ambulatoriale o con ricovero in clinica e comprende soprattutto blefaroplastica, minilifting e lifting. Nella categoria “bordeline” rientrano il lipofilling – detto anche lipostruttura – che consiste in un prelievo di grasso e la successiva reintroduzione nel viso per il rimodellamento dei lineamenti – e l’happy-lift – detto anche lifting della pausa pranzo – intervento di nuova generazione che comporta l’inserimento di fili sottilissimi e uncinati nel derma del volto mediante l’uso di semplici aghi “cavi”, che creano una trazione verso l’alto. Il tempo d’esecuzione è inferiore all’ora, non si applicano né punti di sutura né bendaggi e permette un’immediata ripresa delle normali attività.

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Esistono trattamenti “femminili” e trattamenti “maschili”? Quali sono le tecniche più richieste? I trattamenti sono identici sia per l’uomo sia per la donna, anche se la maggioranza di richieste è al femminile. Per entrambi i sessi, la rinoplastica è l’intervento più apprezzato. Il filler, il botulino, la blefaroplastica (ma ultimamente anche lipofilling e minilifting) sono quelli più gettonati per la clientela femminile, mentre l’uomo chiede soprattutto blefaroplastica, botulino e lifting. Per carattere l’uomo vuole, infatti, trattamenti definitivi e stabili ed è lontano dal concetto – tipicamente femminile – del mantenimento e della ritualità. La percentuale di pazienti maschili si attesta intorno al 20%, pur essendo in continuo aumento.

Quali sono i vantaggi di un trattamento rispetto ad un altro?Non è possibile parlare in assoluto di vantaggi di una tecnica rispetto all’altra, perché ogni terapia è a sé ed è consigliata tenendo conto di diversi parametri che vanno dal tipo di disturbo, alle esigenze dei pazienti, ai rischi e alle controindicazioni. Tuttavia, sono tre i requisiti fondamentali di chi sceglie la medicina o la chirurgia estetica: costanza, determinazione e tempo. Il risultato finale varia in base a quanto si è disposti ad investire non solo in termini economici ma anche e soprattutto in dolore e possibili effetti collaterali. Non esistono, infatti, trattamenti duraturi che non comportino una seppur minima parte di rischio ed effetti collaterali.

dOTTOR MauRIzIO vIgnOLI

© SanDeeP [email protected]

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La cosmesi può dare una mano o è inefficace e impotente di fronte ai progressi della medicina estetica? Che efficacia hanno le tecniche cosmetiche che imitano quelle eseguite in ambulatorio?La cosmetica è fondamentale come adiuvante dei trattamenti estetici e senz’altro contribuisce a rallentare il normale processo fisiologico di invecchiamento. Tuttavia, forse anche a causa di una scarsa conoscenza delle proprietà dei preparati cosmetici da parte degli “addetti ai lavori”, la sua funzione è puramente preventiva. Questo significa che il cosmetico non può oltrepassare la barriera cutanea ed è dunque assolutamente privo di qualsiasi azione farmacologica. Non si possono pretendere da un cosmetico gli stessi risultati di un trattamento eseguito in ambulatorio.

Sono TRe I RequISITI fonDamenTaLI DI CHI SCegLIe La meDICIna o La CHIRuRgIa eSTeTICa: CoSTanza, DeTeRmInazIone e TemPo

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sE pEnsIaMO, InFaTTI, aLLE aTTuaLI IcOnE – da sHaROn sTOnE a MadOnna – pOssIaMO

cOnsTaTaRE cHE sI TRaTTa dI dOnnE cHE HannO supERaTO La cInquanTIna, Ma cHE nOn HannO pERsO nuLLa In naTuRaLEzza

Ed EspREssIvITà E TEndOnO anzI a nOn MOsTRaRE IL MaRcaTaMEnTE “FInTO”©iStockphoto.com/VikaValter

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Come ha recentemente affermato la Repubblica, le italiane sono prime in Europa e seconde al mondo per utilizzo di filler, botulino, iniezioni spiana-rughe. Perché sempre più italiane si affidano alla medicina estetica? Qual è l’età media delle pazienti che si rivolgono a Lei?Il largo utilizzo di tecniche non invasive per il ringiovanimento della pelle – che costituiscono la maggior parte dei trattamenti estetici – è un grande merito per la donna italiana, che dimostra una maggiore capacità di prendersi cura della propria bellezza. Un fatto che si riflette anche nel campo della cosmesi, dove sicuramente l’Italia è tra i primi in Europa, seguita solo da Francia e in qualche caso dalla Svizzera. In 30 anni d’esperienza ho visto nascere e tramontare molte tecniche, ma gli sviluppi in questo campo sono stati notevoli e se in passato l’età media di chi si avvicinava ai trattamenti era attorno ai 50-60 anni, in questo momento la maggioranza delle “principianti” ha un’età compresa tra i 35-40 anni. Generalmente iniziano con lievi trattamenti di spianamento delle rughe.

Qual è l’ideale di bellezza cui aspirano le pazienti di oggi? Esiste un rischio di “omologazione” come conseguenza di un uso coatto di chirurgia estetica? Come fare per evitarlo e proteggere la naturalezza espressiva del viso?Non vedo un rischio di omologazione, se non nel cattivo uso del bisturi, che d’altronde è un tipo d’intervento sempre meno richiesto. Gli esempi di chirurgia estrema tanto in voga negli anni ‘90 – le bambole siliconate di taluni talk show o reality – sono oggi decisamente superati, a vantaggio di un altro ideale di bellezza molto più naturale. Se pensiamo, infatti, alle attuali icone – da Sharon Stone a Madonna – possiamo constatare che si tratta di donne che hanno superato la cinquantina, ma che non hanno perso nulla in naturalezza ed espressività e tendono anzi a non mostrare il marcatamente “finto”. Partendo da questo ideale di donna bella e naturale, la paziente di oggi richiede come primo requisito l’autenticità e la naturalezza del risultato, cui contribuiscono il sempre maggior numero di interventi non invasivi. Con un semplice filler, ad esempio, si possono riprendere immediatamente le attività quotidiane e i risultati sono modificabili nel tempo.

www.MauRIzIOvIgnOLI.IT

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©iStockphoto.com/StevecoleccS

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Alcuni sono benestanti, colti ed attenti. Indossano sneakers, girano il mondo, sono spesso ancora impegnati professionalmente e si concedono i lussi di chi, appartenendo alla “generazione fortunata” nata tra il 1943 e il 1950, si è spartito il mondo o lo ha plasmato sino a dargli la forma attuale. Tra i nonni di oggi, questi sono coloro – almeno 4 milioni – che hanno fatto il sessantotto, assistito alla nascita del rock, lottato per la parità dei sessi, per il divorzio e per la giustizia sociale. Altri, che definiremo più “adulti” data l’inattualità del termine “anziani” (7 milioni), vivono decorosamente e godono della garanzia di una pensione che spendono in parte per figli e nipoti, contribuendo all’economia nazionale ed al benessere delle famiglie con un “tesoretto” del valore complessivo di 7,5 miliardi di euro l’anno (da uno studio del CERM, 2008).

Tutti vivono una nuova “nonnità” – per usare la felice espressione coniata dalla docente e studiosa di psicologia dinamica Silvia Vegetti Finzi – tra aspettative di ruolo antiche, quelle di un nonno quasi totalmente dedito ai nipoti e il desiderio di interpretare in maniera inedita, più in sintonia con un percorso che li ha resi protagonisti della modernità, la nuova tappa affettiva. Vediamo come fanno, e come dovrebbero fare.

Società in cambiamento: i nuovi nonni sE c’è un RuOLO cREaTIvO Ed IMpORTanTE pER La cREscITa dELLE nuOvE gEnERazIOnI, quELLO è IL RuOLO dI nOnnO. Ma cOM’è caMbIaTO nELL’ITaLIa MuTEvOLE dI OggI? E cOME dEvE ancORa EvOLvERE? vEdIaMOLO assIEME.

dI aLEssIa vIgnaLI

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ARRIVA UN NIPOTEL’arrivo di un nipote è un momento carico di significati esistenzialmente importanti, poiché rappresenta il coronamento di un percorso capace di sconfiggere la nostra finitezza: i nipoti sono un dono del cielo che permette alla persona di proiettarsi in un futuro carico di speranza, di non morire idealmente mai. Qualcosa di noi sopravvivrà: le nostre fatiche, le nostre battaglie per “essere qualcuno”, le nostre conquiste non finiranno con noi, poiché grazie anche solo ai tratti somatici, agli ideali o alle idiosincrasie che di noi ritroveremo in loro ci sarà possibile pensare di non essere “passati invano” su questa terra.

nOn sOLO: sE RIuscIREMO ad EssERE “nOnnI IndIMEnTIcabILI”, a passaRE

cOnTEnuTI dI vITa uTILI E IMpORTanTI aI nOsTRI nIpOTI cI aTTEndE un’avvEnTuRa cHE daRà un nuOvO sIgnIFIcaTO aLLa

nOsTRa vITa.

Assisteremo allo spettacolo della maturazione umana e intellettuale dei nostri nipoti da un punto di vista meno “stressante” rispetto a quello di genitori, più “lussuoso” e privilegiato poiché più libero, quello di nonni.

DARSI QUALCHE LIMITEE allora, come entrare in questa tappa “da protagonisti”? Anzitutto con chiarezza, cercando di stabilire quale spazio siamo disposti a concedere, in un’età da più parti definita “d’oro” poiché finalmente più libera dagli oneri lavorativi o genitoriali, alla nuova esperienza. Nel saggio “Nuovi nonni per nuovi nipoti” (Mondadori, 2008) Silvia Vegetti Finzi raccomanda infatti di imporre ritmi chiari al proprio essere nonni arrivando a stabilire giorni alla settimana o periodi dell’anno da dedicarsi ai nipoti, decidendo quali compiti svolgere e quali no. Molte nonne per esempio, addirittura una su tre secondo le statistiche, rischiano infatti di tornare “mamme a tempo pieno” poiché le loro figlie sono impegnate professionalmente, e a volte si fanno carico di un fardello troppo pesante che le riporta indietro ad una dimensione di “mamma oblativa” cioè completamente dedita al ruolo di madre, cancellando d’un colpo le tante conquiste a favore dell’emancipazione femminile ottenute nella seconda metà del novecento. Occorre, ricorda Vegetti Finzi, cercare di resistere alle pressanti richieste dei figli per non ricoprire un ruolo solo strumentale. ©iStockphoto.com/

Airyelf

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DALLA FAMIGLIA NUCLEARE A QUELLA “NEOPATRIARCALE”?In Italia, infatti, sono molte le famiglie in cui si è passati dalla struttura “nucleare” con cui ci si era emancipati dal patriarcato andando a “cercar fortuna” lontano dalle famiglie originarie in coppia, per arrivare ad una nuova struttura della famiglia “con nonno” che di nuovo riveste un ruolo di capofamiglia (la cosiddetta “overlapping generation”) o di “babysitter”. Una situazione non scevra da conflittualità o sovrapposizioni, adottata per necessità più che per scelta: molti figli guadagnano infatti meno di quanto abbiano fatto gli anziani genitori, e i due stipendi necessari al mantenimento di una famiglia rendono difficile prendersi cura dei figli senza un aiuto. I nonni diventano dunque spesso indispensabili, anche se il loro nuovo ingresso nella famiglia di oggi va valorizzato ed attentamente capito per fare in modo che tutti ne traggano beneficio.

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NUOVI COMPITI PER NUOVI NONNI Un altro motivo che porta alla ribalta i nonni nelle famiglie di oggi è la struttura fluida, anch’essa cangiante e provvisoria, delle famiglie di oggi: in un mondo in cui separazioni e divorzi sono all’ordine del giorno, i nonni sono fonte di rassicurazione o riduzione dell’incertezza. Anche se per loro le nuove famiglie plurime e “allargate” sono fonte di non poco spaesamento. Tra i compiti dei “nuovi nonni”, per usare un’espressione di Salvatore Veca citata da Vegetti Finzi, c’è “un’offerta stabile di riconoscimento per i nipoti”, cioè, “un legame che ha la leggerezza del gioco ma la serietà della promessa mantenuta e iterata nel tempo.” In un tempo in cui i genitori sono travolti dalla fretta, dalla necessità di affermarsi entrambi lavorativamente e da nuove preoccupazioni per il futuro – stiamo uscendo dall’era di “certezze consolidate”, come la pensione di vecchiaia – i nonni offrono il loro tempo come un bene prezioso, che è in realtà il vero nutrimento per un bambino che debba crescere. Un bambino dev’esser certo di essere amato, e la presenza affettuosa del nonno è una grande rassicurazione.

annaLISa mazzoLI; [email protected]

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GODERSI IL RUOLO Come usare dunque al meglio i momenti preziosi da trascorrere con i nipoti? La psicologia consiglia di appropriarsi di alcune nozioni di base sulle necessità e sulle caratteristiche dello sviluppo infantile, affinchè un nonno consapevole possa intervenire con giochi “giusti” per l’età o con proposte educative in sintonia con le esigenze emotive ed affettive che contraddistinguono le fasi della crescita del bambino, tanto diverse e tanto incredibilmente affascinanti. Prezioso in questo senso è tra gli altri il saggio “Arrivano i nonni!” di Anna Oliverio Ferraris, in cui per esempio potrete scoprire come il gioco del “Bubusette!”, in cui il nonno si nasconde e riappare da dietro un fazzoletto, è importante per promuovere divertendosi alcune capacità mentali e mnestiche fondamentali per il bambino di sette mesi. A quell’età, per continuare nell’esempio, sarà divertente e formativo fare delle “chiacchiere”, sussurrare, canticchiare, sfogliare un libro con il bambino. Sussurri di paroline all’orecchio, sbuffi e giochi come farlo “volare” per la stanza saranno l’ideale per cementare il legame e aiutarlo nella crescita cognitiva. Nessuno “nasce imparato”, contrariamente ad una strana teoria molto in voga che vuole i bambini a “crescere da soli” davanti alla TV o al computer. Per cui, quando il bambino sarà in età scolare, il nonno potrà divertirsi ad insegnargli attraverso la “maieutica socratica”, la tecnica inventata dal filosofo Socrate per far giungere l’allievo alla verità da solo, ponendogli le giuste domande. Molto importante, poi, per i nostri bambini strapieni di nozioni, ipersviluppati cognitivamente ma ben poco capaci di “fare le cose” con le mani, o di usare ciò che fanno in un compito creativo, sarà lavorare con loro anche manualmente, usare insieme la cassetta degli attrezzi per insegnare loro come completare un progetto assieme a qualcun altro. Sarà poi d’aiuto il portare i bambini all’aria aperta, dar loro la gioia di una “vita del corpo e dei sensi” in un mondo come il nostro urbano, povero di sensazioni tattili, visive, olfattive. Ancora Silvia Vegetti Finzi esorta a incitare i nipotini con frasi come “guarda le nuvole”, “senti che vento”, “assaggia la neve”, affinché questa parte dell’esperienza si faccia parola, dunque assuma rilievo nelle loro menti.

COME UN TEMPOI nonni sono i portavoce del cerchio delle generazioni, il legame con il passato, e lo sono sempre stati. Ecco perché è importante che continuino a raccontare costruendo la trama sottile e fortissima del “lessico familiare” che è la “leggenda delle propria tribù”. Debbono raccontare di quando erano giovani, della povertà e della guerra, di quando si dormiva con “il prete” sotto le coperte, di quando si stava assieme nelle stalle, nei lunghi freddi inverni che non ci sono più, a narrarsi favole e storie di paese. È importante affinché i bambini sappiano che ci sono modi alternativi di vivere, modi diversi di vedere le cose rispetto all’omologazione massificata imperante.

IL RIcORdO Ed IL RaccOnTO HannO un gRandE sIgnIFIcaTO aFFIncHé I baMbInI sI cOsTRuIscanO un sEnsO dEL TEMpO, vEdanO IL vaLORE dEL caMMInO dI cOLORO cHE LI HannO

pREcEduTI E sI sEnTanO paRTE dI un quaLcOsa dI gRandE, La FaMIgLIa, cHE duRa OLTRE IL TEMpO.

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CHRISTIan DIoR

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Vitamine per l’invernoROssO, FucsIa, bLu ELETTRIcO, gIaLLO LIMOnE: sI TIngOnO dI “vITaMIna” I sOgnI dEI gRandI cOuTuRIER pER L’auTunnO-InvERnO 2009/10.

dI dIaManTE nIgRO

Dalle tonalità notturne a quelle più briose, dall’oro all’argento, dal fucsia al verde smeraldo, le tendenze di questo autunno-inverno inventano una donna amante della vita in ogni sua sfumatura, capace di reagire con entusiasmo alle sfide quotidiane a suon di… colori. Per la stagione autunno-inverno 2009-2010, infatti, le grandi maison di moda ci regalano una palette dai toni briosi, sorprendentemente forti, in cui è il glam il protagonista indiscusso. Brillanti, iridescenti e variabili, i colori vitamina diventano i trait-d’union di una varietà infinita di stili e sovrapposizioni azzardate. Dimenticate fiori e tenerezze: è tempo di ricominciare da capo con grinta e coscienza di sé.

cOME MILLE E una nOTTE

ECHI D’ORIENTE SFARzOSAMENTE CHIC PER CHRISTIAN DIOR.Nel momento in cui l’inverno spinge molti stilisti a privilegiare i toni del nero e del grigio John Galliano sfodera tutta la sua eccentricità, invitando le donne a provare altro. È infatti agli antichi sfarzi delle corti persiane il tema cui si ispira la collezione prêt à porter di Christian Dior, che porta in scena silhouette classiche e morbidi volumi, gonne a palloncino strette in vita o a trapezio. Un orientalismo fatto di opulenza, dai toni briosi e vibranti, a metà strada tra il sahari indiano e l’abito gran sera.

sEduzIOnE En ROugE

IL SOGNO VERMIGLIO DI PRADA PER LA PURA FEMMINILITà CONTEMPORANEA.Caratterizzata da un classico che ha ormai fatto scuola – il Rosso Prada – la collezione invernale di Miuccia Prada ci regala citazioni del repertorio folk e country. In passerella sfilano cappotti in patchwork con inserti in visone screziato e jersey, body che diventano sottogiacca, redingote di nappa arricchite da piccole borchie e gioielli applicati sul tessuto. A farla da padroni il velluto, lo shetland e la pelle, visibili nelle pellicce e nei tailleur strutturati, ispirati agli anni ’40. Un trionfo di dettagli glamour completa il look della donna Prada. Elegante e un po’ sfrontata, perfetta interprete della femminilità contemporanea.

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sO gLaMOROus

COLORI GLAM, LUNGHEzzE MINIME E VESTIBILITà ADERENTI PER L’ANDROGINA DONNA GUCCI.La donna disegnata da Frida Giannini per Gucci è sottile e infuocata, androgina e sfacciatamente rock, in un universo mentale che ci riporta prepotentemente negli anni ’80 e a personalità dell’epoca come Tina Chow. A questa dark lady del nuovo millennio sono dedicati, infatti, affilati completi dalla foggia sartoriale, cortissime giacche, casacche molli dalle stampe ridondanti, blouson da motociclista destrutturati e ricamati di cristalli, leggings e cuissardes dagli inserti in vernice. Tra i colori dominanti nero, azzurro e fucsia, interpreti di un triangolo cromatico che si declina in abbinamenti e decori appariscenti.

sOgnandO pIgaLLE

CITAzIONI RETRò E ATMOSFERE DA MOULIN ROUGE PER LOUIS VUITTON.Un inno agli sfavillanti anni ’80 per Louis Vuitton, con minigonne da vertigine e lunghissimi stivali, camicette di pizzo con maniche a palloncino e scollature profonde, gonne con inserti in pelle e pantaloni di seta, bustini, tubini e chiffon. La palette non è da meno e presenta, oltre al classico bianco e nero, le più accese tonalità cremisi, giallo canarino, verde smeraldo, rosa salmone e blu elettrico. A memoria delle esuberanti ragazze di Pigalle, vistosi nastri annodati, dedicati proprio alla donna seducente ed audace firmata Vuitton.

PRaDa guCCI

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LOuIs vuITTOn

a MEMORIa dELLE EsubERanTI RagazzE

dI pIgaLLE, vIsTOsI nasTRI annOdaTI, dEdIcaTI pROpRIO

aLLa dOnna sEducEnTE Ed audacE

FIRMaTa vuITTOn

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appunTaMEnTI ITaLIanI E LOndInEsI pER cOnOscERE da

vIcInO La FOTOgRaFIa dI candIda HöFER.

dI aLEssIa vIgnaLI

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"Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere." (da Henri Cartier-Bresson, Contrasto, 2004)

L’artista Candida Höfer – classe 1944 – fotografa da sempre gli stessi ambienti, li delimita in maniera quasi ossessiva, li definisce in modo preciso e riconfigura lo spazio entro gli esatti limiti che lei stessa impone. È così che i luoghi descritti dalla Höfer vengono sezionati, come occhio bunueliano, nei colori, nelle forme e nelle superfici che compongono, diventando protagonisti di una messa in scena al contempo architettonica, teatrale e metafisica. La fotografia diventa un contenitore di realtà, che si moltiplica all’infinito attraverso i giochi di specchi o nel labirinto di piastrelle, mobili e lampadari barocchi, catturati nella loro funzione simbolica, disorientando lo spettatore e spostandone i limiti della percezione verso un altrove indefinito, lontano dalle contraintes dell’oggettivo quotidiano.

La galleria Ben Brown Fine Arts di Londra organizza due mostre – una dedicata a Firenze e l’altra a Napoli, visibili sia in Italia che a Londra – in cui vengono presentati alcuni scatti in eccezionale formato dell’artista che tanta parte ha avuto nell’evoluzione della fotografia contemporanea: opere che ritraggono gli austeri edifici dell’arte rinascimentale italiana, rivisitati attraverso una sensibilità che riunisce lungo un sottile fil rouge elementi architettonici distanti nel tempo e nello spazio.

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L’appuntamento fiorentino intitolato “Portraits of spaces” si tiene al Palazzo Medici Riccardi dall’11 dicembre 2009 al 24 gennaio 2010. Per l’occasione l’autrice ha passato in rassegna tutti i principali musei, librerie, teatri, caffè e sedi universitarie che hanno fatto la fortuna di Firenze. Tra i tanti, il Museo di San Marco, la galleria degli Uffizi e relativa Biblioteca, il Teatro della Pergola, Palazzo Pitti, Palazzo Corsini, Villa di Poggio a Caiano, Prato, Biblioteca Marucelliana e Riccardiana, per finire con l’Accademia, Palazzo Vecchio e lo stesso Palazzo Medici Riccardi.

A Napoli l’esposizione si svolge invece presso il Museo di Capodimonte, che da ottobre presenta una selezione di 16 scatti che l’artista ha realizzato ad hoc nel capoluogo campano. I luoghi “visitati” dalla macchina fotografica vanno dalle sale della Biblioteca dei Gerolamini, a quelle della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio di Stato, al Lazzaretto dell’Ospedale di Santa Maria della Pace, per arrivare a Castel Capuano, alla Reggia di Portici, alla Chiesa e Sacrestia della Certosa di San Martino, al Teatro San Carlo e Mercadante, allo stesso Museo di Capodimonte e chiesa di San Francesco di Paola.

“IL MIO LavORO RIguaRda La TRasFORMazIOnE dI spazI In IMMagInI”: cOsì candIda HöFER dEscRIvE una pERsOnaLE pOETIca cHE L’Ha REsa cELEbRE cOME “anTROpOLOga dELLE aRcHITETTuRE”.

Nei suoi scatti fotografici la presenza umana scompare sotto gli oggetti che determinano il senso della sua arte, mentre l’architettura – evidente nell’ossessiva contiguità dei manufatti – è priva della vita che la abita, in clamoroso silenzio. Un silenzio che, religiosamente, conferisce a questi “non-luoghi” un’intensità sacra e inviolabile, capace di raccontare ciò che solitamente quelle stesse forme celano alla vista.

CanDIDa HöfeR

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aPPunTamenTI In ITaLIaCanDIDa HöfeR – fIRenze

11 DICemBRe 2009 – 24 gennaIo 2010PaLazzo meDICI RICCaRDI, fIRenze

www.PaLazzo-meDICI.IT

CanDIDa HöfeR – naPoLI2 oTToBRe 2009 – 15 novemBRe 2009

muSeo DI CaPoDImonTe, naPoLIwww.muSeo-CaPoDImonTe.IT

‘CanDIDa HöfeR In ITaLY, PaRT II: naPLeS’23 novemBRe 2009 – 21 gennaIo 2010

Ben BRown fIne aRTS gaLLeRYwww.BenBRownfIneaRTS.Com

aPPunTamenTI a LonDRa‘CanDIDa HöfeR In ITaLY, PaRT I: fLoRenCe’

7 oTToBRe 2009 – 18 novemBRe 2009Ben BRown fIne aRTS gaLLeRYwww.BenBRownfIneaRTS.Com

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Ad RevolutionIL TRIOnFO dELLa pubbLIcITà cOnTEsTuaLE, La scOnFITTa dEI bannER E LE scOMMEssE FuTuRE. un vIaggIO nEL FERvIdO MOndO dEL wEb advERTIsIng.

dI danIELE dOdaROFOTOgRaFIa dI sIMOnE ROndELET, unTITLEd, 2009cOuRTEsy OF gaLERIE dER kÜnsTLER (MunIcH)

Tempi critici, in cui scenari ignoti prima offuscano i sogni della new economy; in cui anche i Golia dei consumi decidono di indossare i panni di Davide – ammesso che gli entrino. Ma, se è risaputo che il commercio ha subìto una battuta d’arresto, cosa succede sul versante pubblicitario? “Eppur si muove”. Eccome se si muove. La fuga dalla crisi conduce lontano dalle piste battute: in un mondo di social network, motori di ricerca, blog.

paRLIaMO dI InTERnET: nOn pIù gaLassIa dI bannER E pOp up, Ma FucIna cHE

cREa InsTancabILMEnTE nuOvI aTTORI cOMMERcIaLI; vIRTuaLI sì, Ma nOn TROppO.

Una liquidità che è fondamentale per la rinascita economica; cosa che le aziende hanno ben capito, come dimostra il +8% negli investimenti pubblicitari online registrato nel primo semestre 2009 rispetto al primo del 2008. Un dato in assoluta controtendenza rispetto alla decrescita a doppia cifra dell’intero settore. Insomma, si punta sul web non solo nonostante la crisi, ma proprio in virtù di essa. In barba agli altri media. Il motivo di tale scelta sta nell’abbattimento dei costi di pubblicazione dell’annuncio, aspetto oggi prezioso più che mai.

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Ma La vERa cHIavE dI vOLTa pER La pubbLIcITà OnLInE – E nOn sOLO nEL nOME – è sTaTO IL kEywORd sEaRcH MaRkETIng, cHE

Ha MagnIFIcaTO LE gIà gRandI pOTEnzIaLITà OFFERTE daL MEzzO: pRIMa TRa TuTTE quELLa dI sEgMEnTaRE IL TaRgET.

A sancirne il successo nel 2006 è il solito Google, con AdWords: software che abbina annunci pubblicitari ai risultati delle ricerche effettuate. La logica è text based, in modo da mimetizzare la pubblicità tra i normali contenuti. In pratica, se si digita la parola “prestito” sul motore di ricerca per antonomasia, accanto ai risultati effettivi, ci si imbatte in un’ordinata serie di link pubblicitari, perfettamente in linea con l’argomento. Niente più sovraffollamento di voci diverse, dunque. Magie del web semantico.

Ma i vantaggi non finiscono qui. La quota da pagare, infatti, la decide l’inserzionista in base alle esigenze di visibilità, e inoltre il servizio è cost-per-clic: si paga solo per gli annunci che gli utenti decidono di visualizzare. Utenti quindi seriamente interessati; potenziali consumatori in giro per gli ambienti virtuali, ma con una capacità di spesa assolutamente reale. Insomma, la pubblicità contestuale si è rivelata una manna per i pubblicitari, perennemente ossessionati da due incubi dal nome inglese: target e budget. Così, la costosa striscia televisiva, mare magnum in cui sono immersi spot dei prodotti più disparati, sembra paleo-pubblicità, potremmo dire.

PeTeR SenoneR, ewIge kInDeR (TokYo, 2002)CouRTeSY of gaLeRIe JanuaR (BoCHum)

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InsOMMa, La pubbLIcITà cOnTEsTuaLE sI è RIvELaTa una Manna pER I pubbLIcITaRI, pEREnnEMEnTE OssEssIOnaTI da duE IncubI daL nOME IngLEsE: TaRgET E budgET

maRIa gamPeR, BozzeTTo PeR “DeR kIPPenkeRL von münSTeR”, 2007

CouRTeSY of gaLeRIe JanuaR (BoCHum)

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cOsì, nEL bEnE E nEL MaLE, IL pREsEnTE E IL FuTuRO dELLa pubbLIcITà sOnO OnLInE: In un LuOgO InsTabILE cOME LE sabbIE MObILI, Ma FERTILE cOME IL LIMO EgIzIanO

STefano CagoL, HeaD fLu”, 2007CouRTeSY of BeuRSSCHowBuRg (BRuXeLLeS)

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Oggi, motore della crescita degli investimenti sul web è proprio questa strategia di advertising; mentre la pubblicità display si avvicina all’estinzione. Come afferma Giovanna Cosenza, docente di Semiotica dei consumi e dei nuovi media all’Università di Bologna: “Il banner ormai connota significati negativi: vendita a tutti i costi e invasività”. E aggiunge: “Spesso erroneamente si pensa a internet come a una copia di altri mezzi. I banner, ad esempio, sono nati dalla riproduzione online di logiche tipiche dei media tradizionali”. Semplici locandine online, nulla di più.

pRObLEMa RIsOLTO daLLa pubbLIcITà cOnTEsTuaLE cHE sI RIFà InvEcE aLLa nOTa InTERaTTIvITà dI InTERnET; sEguEndO LE vIRaTE dEL cybERnauTa nELLE LIquIdITà dEL wEb, sEnza pERò EssERE InvasIva.

Una strategia vincente, che è presto migrata all’interno dei due fenomeni della rete: blog e social network, creando un mix commerciale pressoché perfetto. Se, infatti, il primo con il suo carattere personale fa percepire la pubblicità che veicola come più affidabile, entrambi, essendo dotati di gruppi di interesse, hanno il vantaggio di riunire svariate persone attorno a un tema preciso. Un’auto-segmentazione naturale del target che fa gola alle imprese.

Non è difficile, quindi, capire il perché di questa crescita di consensi del web: grande massa amorfa che si rigenera instancabilmente, fornendo sempre nuove soluzioni a un mercato in cerca d’ispirazione e in fuga dalla disperazione. Certo è che la liquidità è croce e delizia della rete. Twitter è un perfetto esempio: da un lato, della forza innovatrice di internet – capace di creare dal nulla nuovi fenomeni virtuali; dall’altro di come non sia sempre facile trasformare la visibilità in successo commerciale. Il rischio è che per le aziende non sia altro che un bel posto da guardare, per poi passare oltre. E le incertezze – e le polemiche – circa il suo futuro parrebbero confermare la fondatezza della previsione.

Tutto scorre, dunque. Fin troppo. Ma è proprio in questa “fervida instabilità” che risiede la forza del web come anticrisi. Così, nel bene e nel male, il presente e il futuro della pubblicità sono online: in un luogo instabile come le sabbie mobili, ma fertile come il limo egiziano.

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fouR SeaSonS ReSoRT BoRa BoRa

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Paradise

NowvEnITE cOn kudOs aLLa scOpERTa dEI MIgLIORI REsORT InTERnazIOnaLI, LuOgHI d’IncanTO cHE FInORa avETE sOLO IMMagInaTO.

dI gIuLIa dOTTI

Immaginate un luogo dove osservare le tartarughe appena nate sulla spiaggia, imbattersi nelle popolazioni locali o ancora rilassarsi ed oziare su un cristallino tratto di sabbia. Ciò che definisce l’esperienza come perfetta è uno studiatissimo mix di scoperta, avventura, cultura e lusso. A noi di Kudos il compito di condurvi in questi luoghi da sogno, resort extralusso che apriranno ai vostri occhi mondi lontani. Unico imperativo: lasciate spazio all’immaginazione.

FOUR SEASONS RESORT BORA BORABora Bora, French Polynesia, Tel. +689 603 130 www.fourseasons.com/borabora

Il Four Seasons Resort di Bora Bora è un paradiso tropicale composto da 100 bungalow overwater e 7 ville con piscina privata con 2/3 camere da letto. Costruite in uno stile che riflette l’architettura locale, le sistemazioni sono dislocate tutt’intorno alla laguna di Bora Bora, al di sopra di un mare color turchese, che offre la possibilità di immergersi insieme alle tartarughe di mare, di praticare kitesurf e di rilassarsi nell'intimità di una spa sul Pacifico. Al Four Seasons Resort Bora Bora la filosofia del benessere si fonda, infatti, sull’antica arte polinesiana del taurumi e utilizza per i trattamenti solo prodotti naturali locali, come frutta, erbe, olio di monoi, estratti di vaniglia, sale marino e alghe.

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THE SAUJANA KUALA LUMPURSelangor, Malaysia, Tel. +603 7843 1234 www.thesaujana-kualalumpur.com

The Saujana Kuala Lumpur dispone di 105 sistemazioni, suddivise per tipologia ma caratterizzate tutte da un esclusivo design locale; ognuna con una particolare vista sul lago, sui giardini, sulla grande piscina o sul campo da golf. Novità assoluta è la Spa Med & Beauty: santuario – nel vero senso del termine – situato nei pressi del resort, all'interno della foresta. Partendo da un’idea del dermatologo svizzero Harald Gerny, la Spa utilizza una metodologia a base di estratti naturali, erbe e preparati locali per proteggere e rinnovare la pelle. I trattamenti, che si ispirano al principio di “bellezza senza bisturi”, si avvalgono inoltre di particolari menù orientali.

EVASON ANA MANDARA & SIX SENSES SPAKhanh Hoa, Vietnam, Tel. +84 58 352 2222 www.sixsenses.com/Evason-Ana-Mandara-Nha-Trang

Con la sua spiaggia privata ed i suoi 26000 metri quadrati di vegetazione tropicale direttamente sul mare, Evason Ana Mandara & Six Senses Spa riflette nello stile e nel nome (dal significato “bellissima casa per gli ospiti”) la vera immagine del Vietnam. Ad accogliere l’ospite ci sono infatti 74 strutture arredate con rattan e legno locale ed un personale che calorosamente vi farà sentire come a casa vostra. Se vi addentrate lungo la spiaggia in una piantagione di noci di cocco, sarete invece sorpresi dai toni naturali e dai giochi d’acqua combinati della Six Senses Spa, che include i massaggi, la cura del corpo, del viso e l’equilibrio del fisico e della mente. Per chi è maggiormente interessato al fitness disponibile una palestra, o in alternativa lezioni di yoga e Tai-chi.

THe SauJana kuaLa LumPuR

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evaSon ana manDaRa & SIX SenSeS SPa

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manDaRIn oRIenTaL DHaRa DHevI

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ST. REGIS BALI RESORTBali, Indonesia, Tel. +62 361 8478 111 www.starwoodhotels.com/stregis

Rinnovato nel 2008, il St. Regis Bali Resort combina una vista mozzafiato sul mare con lussureggianti giardini, che riflettono la cultura ed il lusso di Bali. Le splendide suite al piano terra sono dotate di piscine private individuali e caratteristici gazebo inseriti in giardini verdeggianti, mentre tutte le ville sono dotate di piscina privata e danno la possibilità di vivere con discrezione sia all'interno sia all'aria aperta. La Spa Rémede, spazio esclusivo con ben 12 sale per trattamenti e due suite private, utilizza per la cura del corpo e della mente solo prodotti terapeutici naturali. Ma se ancora non vi basta, potete dirigervi verso l'adiacente e prestigioso Bali Golf Country Club, da cui potrete ammirare splendidi tramonti sull’oceano Indiano.

MANDARIN ORIENTAL DHARA DHEVIMuang Chiang Mai, Thailand, Tel. +66 53 888 888www.mandarinoriental.com/chiangmai

Circondato da un paesaggio pittoresco e caratterizzato dalla favolosa architettura in tipico stile Lanna, il Mandarin Oriental Dhara Dhevi dispone di 123 tra ville, suite e residence, in alcuni casi provviste di piscina privata o jacuzzi, in cui potrete godere di un’atmosfera di lusso e serenità. A ciò contribuiscono, tra gli altri, un anfiteatro per eventi culturali, due grandi piscine, sette ristoranti e bar, una biblioteca e spazi per eventi privati, oltre a un shopping village ispirato all’800 locale, in cui potrete acquistare pregiati pezzi d’artigianato, gioielli, tessuti e prelibatezze culinarie. Degno di nota anche il The Dheva Spa and Wellness Centre, il più grande di Chiang Mai. Grazie alle 18 camere e suite per trattamenti, potrete scegliere tra una vasta gamma di terapie tradizionali e moderne.

ST. RegIS BaLI ReSoRT

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THE LEELA KEMPINSKI KOVALAM BEACHTrivandrum, India, Tel. +91 471 248 0101 www.theleela.com/hotel-kovalam

Realizzato su una parete di roccia, il Leela Kempinski Kovalam Beach con le sue 186 camere su una superficie di 18 ettari regala agli ospiti una splendida vista della costa di Kovalam e del Mar Arabico, su cui si affacciano due stupende "infinity pool". Un'ala del resort a ridosso del mare denominata “The Club” è fornita di 58 di camere e suite e offre l’eccellenza di un’atmosfera unica ed assolutamente esclusiva. Infine, l’affascinante Spa Ayurvedica affida ai migliori medici e terapisti il compito di armonizzare le correnti energetiche, completando i trattamenti con sedute di yoga.

ANANTARA PHUKET RESORT & SPATumbon Mai Khao, Amphur Thalang, Thailand, Tel. +66 0 76 336 100 www.phuket.anantara.com

Se avete deciso di esplorare le incontaminate bellezze e la vitalità del sud della Thailandia, Anantara Phuket Resort & Spa è l'esperienza migliore che possiate concedervi. Con 83 ville – ciascuna con la propria piscina privata e una romantica vasca all’aperto sul terrazzo – e lussureggianti giardini, che gradualmente scorrono verso il mare, Anantara è perfetta sia per chi desidera rilassarsi, sia per gli amanti delle attività all'aria aperta. Inoltre, una Spa ispirata ai principi della cultura indiana, offre trattamenti ayurvedici, aromatici, detossinanti, anti-età, massaggi e sedute di yoga.

THe LeeLa kemPInSkI kovaLam BeaCH

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ananTaRa pHukET REsORT & spa

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Kingdom of DreamsmaTeRIaLI naTuRaLI e 160 oRe DI LavoRazIone PeR IL LeTTo HäSTenS vIvIDuS, 100% HanDmaDe.

DI aLeSSIa vIgnaLI

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Deputato al riposo, al piacere e agli affetti, il letto è anche un rifugio per ritrovare la serenità dello spirito. È il luogo in cui i sentimenti più autentici riaffiorano in superficie, per essere espressi e talvolta condivisi con le persone che amiamo.

Con la svedese Hästens, l’arte di realizzare letti per la perfezione del sonno raggiunge la sua epitome. Fondata nel 1852, Hästens propone veri e propri set composti da materasso e telaio in grado di tutelare il sonno più squisito. In particolare il modello Vividus, tra i più lussuosi al mondo anche nel prezzo (costa 60.000 euro) è realizzato interamente a mano con i materiali naturali più pregiati in assoluto, impiegando oltre 160 ore.

cOsTRuITO appOsITaMEnTE pER IL suO pROpRIETaRIO, OgnI LETTO vIvIdus è unIcO,

cOnTROLLaTO E FIRMaTO daL MaEsTRO aRTIgIanO cHE LO cOsTRuIscE.

Per giungere alla sua realizzazione, artigiani e creatori Hästens hanno testato negli anni diverse combinazioni di crine, cotone, lino e lana – inseriti rigorosamente a mano – per ottenere un equilibrio completo, ossia un letto che sostiene il corpo ma permette al contempo di sprofondare comodamente nella sua morbidezza. Se provare un letto Vividus è un’esperienza indimenticabile – sembra di affondare in una nuvola – dormirvi un’intera notte regala al risveglio una sensazione di totale benessere.

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nELLa REaLIzzazIOnE dI vIvIdus vEngOnO IMpIEgaTE LE MIgLIORI IMbOTTITuRE dI cRInE, pER un TOTaLE dI 15 sTRaTI aLTERnaTI dI

LInO, Lana E cOTOnE TRapunTaTO.

Inoltre, il legno di cui è composta l’intelaiatura è massiccio pino scandinavo, scelto per le sue qualità di robustezza e resistenza. Per la massima stabilità ogni doga è inserita individualmente al suo posto in guide integrate e fissate con perni di legno, senza l’ausilio di chiodi o colle. La parte interna del telaio è rivestita di lino con sopra adagiate le molle della base, ciascuna delle quali è posizionata a mano e legata alle altre con un filo robusto per una maggiore flessibilità e morbidezza. I materiali alternati in numerosi strati sottili per mantenere la portata e il comfort, vengono poi abbinati alle molle indipendenti insacchettate – alte 18 cm – per un completo relax. Questa soluzione permette infatti le migliori prestazioni in fatto di longevità del prodotto senza tralasciare l’impatto visivo ed estetico.

Hästens è la più antica fabbrica svedese di materassi, gestita fin dalle origini dalla medesima famiglia. La storia dell’azienda comincia con la manifattura delle selle per cavalli (non a caso “Häst” in svedese significa cavallo), che si è poi trasformata con successo nella lavorazione e filatura di crine. Per Hästens, infatti, la Qualità non ammette compromessi e si ottiene solo con un accurato lavoro artigianale, tramandato di generazione in generazione: non a caso è il letto ufficiale della Casa Reale svedese. Anni di esperienza nella lavorazione di materiali naturali garantiscono agli artigiani Hästens una competenza esclusiva sulle caratteristiche e sulle qualità dei materiali utilizzati, che offrono un risultato senza paragoni. Visibile agli occhi e toccabile con mano, Vividus è un gesto d’amore verso se stessi.

www.HäsTEns.cOM

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PeR HäSTenS, InfaTTI, La quaLITà non ammeTTe ComPRomeSSI e SI oTTIene SoLo Con un aCCuRaTo LavoRo aRTIgIanaLe, TRamanDaTo DI geneRazIone In geneRazIone

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Countdown“IL TEMpO TuTTO TOgLIE E TuTTO dà; OgnI cOsa sI MuTa, nuLLa s’annIcHILa”.

dI dIaManTE nIgRO

PIageT LImeLIgHT SeCReT waTCH

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Tra le tante riflessioni di poeti, scienziati e filosofi sullo scorrere del tempo e su che cosa davvero sia questa dimensione di cui l’uomo è prigioniero, una sola rimane come certezza: all’uomo non resta che celebrare il tempo concessogli regalandosi il meglio in termini d’esperienze, mete, oggetti significativi. In quest’ottica anche un piccolo strumento sublime, l’orologio figlio della perizia di generazioni esperte nell’orologeria d’alta gamma, può regalare emozioni. Oggetto il cui design reca l’impronta dei secoli oppure frutto di sperimentazione ardita (presentata nel corso dell’ultima edizione di Baselworld 2009), l’orologio d’alta gamma è oggi in grado di coniugare estetica e funzionalità in una nuova simbiosi. Inoltre, quando è autentico e di grande pregio (come quelli presentati in queste pagine) è tra i più efficaci “strumenti di investimento”.

spaRkLIng ELEgancE

AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK TUXEDOAudemars Piguet presenta Royal Oak, una coppia d’orologi decisamente sparkling, per lui e per lei, trasformati dallo splendore dell’alta gioielleria. Casse completamente incastonate di diamanti, quadrante nero laccato a lucido, indici e lancette incastonati di diamanti.

paRadIsI TROpIcaLI

PIAGET LIMELIGHT SECRET WATCH Una cassa in oro bianco 18 carati e madreperla con 117 diamanti taglio brillante (ca 1,1 ct) e 4 zaffiri gialli taglio brillante (ca. 0,16 ct) elegantemente scolpita con motivi floreali onirici ed intensi cela un quadrante altrettanto prezioso in oro bianco e 101 diamanti taglio brillante (ca. 0,4 ct). Con questo modello della linea Limelight Piaget, l’altrove è qui.

auDemaRS PIgueT RoYaL oak TuXeDo

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IspIRazIOnE cOnTEMpORanEa

MASTERPIECE LUNE RéTROGRADE ML152 Maurice Lacroix Masterpiece Lune Retrograde Punta di diamante della manifattura Maurice Lacroix, la linea Masterpiece è una sapiente mescolanza di tecnologia, tradizione ed estetica modernista. Masterpiece Lune Rétrograde racchiude il tempo in una cassa di alta tecnicità che, impermeabile a 100 metri di profondità, integra pulsanti di forma ed una corona avvitata a un quarto di giro.

puREzza assOLuTa

VACHERON CONSTANTIN PATRIMONY La linea Traditionnelle della collezione Patrimony si ispira ai codici estetici che hanno caratterizzato alcuni dei più bei modelli storici di Vacheron Constantin. Accanto al purismo e al rigore, la linea, ora arricchita di nuove proposte, adotta i valori che toccano le corde dei veri intenditori: lunetta sottile, zigrinatura attorno al fondo a vite con vetro zaffiro, indici trapezoidali sfaccettati, lancette dauphine e quadranti in diverse tonalità argenté, cassa e anse dal profilo sfalsato, geometria rettilinea.

maSTeRPIeCe Lune RéTRogRaDe mL152

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vaCHeRon ConSTanTIn PaTRImonY

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Rosa di-vinoLe mIgLIoRI eTICHeTTe DI RoSé PeR un naTaLe aLL’InSegna DeLLo CHaRme.

DI nIna moDIgLIanI

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Conosciuto fin dai tempi dei Romani – indicato con un più generico clarium, o vino più chiaro, prodotto lunga la costa del Mediterraneo – il vino rosé è fra i più antichi prodotti dall’uomo. E attualmente anche il più “chiacchierato”, dal momento che dall’Unione Europea è arrivato un sostanziale via libera alla realizzazione di rosati in blend anche nei vini fermi, affiancando il procedimento del “taglio” alla tradizionale vinificazione “in bianco” di uve a bacca rossa. Quello che è certo è che i rosati, prodotti secondo il metodo “tradizionale”, godono di un'elevata reputazione fra gli intenditori: raffinati, lievemente corposi, piacevoli all’olfatto e al palato sono infatti ottimi accompagnatori di aperitivi, secondi piatti a base di carne o di pesce, dessert e i più alti prodigi della cucina fusion. Noi di Kudos abbiamo dunque selezionato per voi le maison che del rosé autentico hanno fatto la storia. Bollicine rosa, per serate indimenticabili.

IL FascInO dELL’InduLgEnza

MOëT & CHANDON ROSé IMPERIAL INDULGENCE COFFRET Raccolto all’interno di uno scrigno in pelle laccato a mano, il bouquet fruttato, vivace e intenso del Moët & Chandon Rosé Impérial (proposto in edizione ultra-limitata Indulgence Coffret) si evolve acquistando note scintillanti di rosa vivo, con intense sfumature di viola e rosso, che ricordano i profumi e la fragranza dei frutti di bosco. Delizioso nettare di champagne, a cui soltanto pochi potranno accedere. Con i suoi 75 esemplari in tutto il mondo, il Moët & Chandon Rosé è, infatti, il simbolo più raffinato del lusso contemporaneo.

www.MOET.cOM

una RIsERva IncOnTaMInaTa

BARONE PIzzINI ROSÈ FRANCIACORTAPer gli amanti della qualità certificata, unita al piacere di una scelta di pregio, Barone Pizzini, azienda vitivinicola fra le più antiche della Franciacorta e pioniera delle bio bollicine, regala il Rosè Franciacorta, a produzione limitata e invecchiato trenta mesi su lieviti e quattro mesi in bottiglia per l’affinamento finale. Note di frutta secca e confettura donano al palato un gusto piacevolmente morbido, perfetto per brindare in famiglia.

www.baROnEpIzzInI.IT

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subLIME sEduzIOnE

CHAMPAGNE KRUG ROSé Krug Rosé colpisce per l’eleganza persuasiva, la cremosità croccante da meringa appena sfornata, la suadente fragranza di petali di rose e di peonie, di cassis, lampone, con accenni di cioccolato bianco, spezie esotiche, confetto, pepe, zenzero e frutta secca. Rotondo, dal bouquet estremamente intenso, in bocca lascia un ricordo di mandorla e un finale lunghissimo eppure delicato e morbido, da Mille e una notte. Uno champagne veramente unico, da assaporare lentamente.

www.kRug.cOM

IL TRIOnFO dEI FRuTTI dI bOscO

GOSSET CELEBRIS ROSé 2003 EXTRA BRUT Il Celebris Rosé 2003 Extra Brut della maison Gosset ci regala un raffinato bouquet, dominato da essenze di fragoline di bosco, lamponi e more selvatiche, unite a fragranze floreali di rosa Tea, iris, garofano, vaniglia e pepe bianco. La purezza ed eleganza di questo prezioso liquido si ritrova nel gusto armonioso, caldo e persistente, voluttuoso e molto generoso, perfetto se combinato al salmone, a sapori leggermente fumé, a formaggi saporiti, senza tralasciare natalizi dessert a base di frutti rossi e creme.

www.cHaMpagnE-gOssET.cOM

nETTaRE dEgLI dEI

LAURENT PERRIER CUVéE ROSé BRUT Selezione di assoluto prestigio per la sua morbida nota fruttata e la piacevolezza della confezione che lo custodisce – risalente all’epoca di Enrico IV – il Cuvée Rosé Brut di Laurent Perrier è ormai riconosciuto “must” degli champagne rosé e uno dei fiori all’occhiello della maison. Riposa nelle secolari cantine di Laurent-Perrier a Tours-sur-Marne per almeno quattro anni, ed è lo straordinario partner dei dessert a base di frutti rossi. Ma la mise en bouche sensuale e provocatoria lo rende perfetto anche per la cucina asiatica.

www.LauREnT-pERRIER.FR

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gemma PRezIoSa

DOM PéRIGNON ROSé VINTAGE 1998 Una costante tensione verso la perfezione enologica animava Pierre Pérignon. Con Dom Pérignon Rosé Vintage 1998, la maison ci proietta in una dimensione di lusso essenziale e splendente in tutte le sue sfaccettature. Sfumature color ambra, arancione, rame e oro sono le note cromatiche di un rosé che non è mai rosa, superbo paradosso di un nettare intenso e raffinato. Il Vintage 1998 si caratterizza, infatti, per la spensieratezza, la vivacità e l’esuberanza dell’uva di Pinot Noir, in perfetto equilibrio con le uve Chardonnay.

www.DomPeRIgnon.Com

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Assaggi di seduzioneInTeRvISTa aLLo CHef SImone RugIaTI, nuova PRomeSSa DeLLa HauTe CuISIne ITaLIana.

DI gIuLIa DoTTI

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Toscano, ventotto anni, titolare di una società di catering di alto livello, Simone Rugiati è noto al pubblico televisivo per la trasmissione La prova del cuoco e per Oggi Cucino, trasmesso da Rai Sat Gambero Rosso Channel. A ciò si aggiungano le oltre duecento pubblicazioni culinarie e l’inaugurazione a Milano del Food Loft, al cui interno trovano posto un temporary restaurant, un bar, una cucina per showcooking e una cucina industriale. Carisma e simpatia le sue armi vincenti, cui si aggiungono una buona dose di gusto, fascino e creatività. A pochi mesi dall’uscita del suo ultimo successo editoriale, Il gusto di sedurre (Rizzoli, 2009) una domanda sorge spontanea: qual è il segreto della seduzione in cucina? A voi lettori l’ardua sentenza.

A soli 28 anni hai già diverse rubriche tv su Gambero Rosso Channel e svariate pubblicazioni. Com’ è iniziato il tuo percorso professionale? All’età di 20 anni ho inviato il mio curriculum ad una casa editrice di Parma, dichiarandone tuttavia 26. Questa mia “piccola bugia” mi è valsa l’ingresso nel mondo dell’editoria gastronomica. Un successivo provino televisivo mi ha aperto le porte del piccolo schermo, un mondo in cui vivo tutt’ora. Per quattro anni e mezzo ho potuto lavorare con i migliori chef italiani, entrando in contatto con le sperimentazioni più ardite della cucina contemporanea. In seguito, durante la partecipazione alla puntata-pilota di un programma televisivo sono stato chiamato come comparsa all’interno del canale Gambero Rosso, un momento che ha rappresentato la svolta fondamentale della mia carriera.

Quali riconoscimenti hai ricevuto?I più importanti riconoscimenti mi sono arrivati dal pubblico, non solo quello televisivo, ma anche quello editoriale e da parte dei clienti della mia attività di catering. Soprattutto per l’approccio “democratico” che amo affermare nelle mie ricette, nella convinzione che saper cucinare bene è una qualità che tutti possono sviluppare, senza peraltro un enorme dispendio di tempo.

Quale momento sta vivendo la cucina italiana nel panorama internazionale? Il momento attuale sembra bombardato da programmi culinari. Chef e ricette accompagnano continuamente telegiornali e rubriche domenicali e tuttavia si tratta di una percentuale di gran lunga inferiore rispetto ad altri Paesi come il Regno Unito o gli USA. In particolare ciò che mi stupisce è la mancanza in Italia di uno chef che ci rappresenti all’estero: ma ci sto lavorando.

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Che ruolo hanno i congressi culinari e quali sono gli eventi di maggior risonanza e prestigio in questo momento?I congressi sono molti, ma è soprattutto la Spagna che la fa padrone. Non solo per la presenza del più importante evento culinario (“Lo Mejor de la Gastronomia”, di San Sebastian), ma anche per i forti riconoscimenti internazionali. Da questo punto di vista l’Italia, pur sfornando continuamente nuovi chef, ha ancora molto da realizzare e forse la minor propensione del pubblico alle sperimentazioni non agevola il processo di sensibilizzazione e contaminazione da parte di cucine diverse.

Perché nel tuo ultimo libro hai scelto di parlare della seduzione? Dopo quattro anni di televisione le richieste e i ringraziamenti erano quasi sempre gli stessi: da parte di uomini che sono riusciti, grazie alle mie ricette, a conquistare una donna. Ma molte sono state anche le richieste di consigli sul come farlo. Ho quindi deciso di rivelare quelle che ritengo essere le ricette più adatte per ogni momento della storia d’amore, dal primo appuntamento alla colazione a letto. Nel farlo, ho volutamente evitato ogni “accademismo” e in “jeans e maglietta” – che è poi l’abbigliamento quotidiano – ho lasciato che l’intuizione prendesse la forma di un intrigante finger food o di un esotico secondo piatto. Il segreto è tutto nella scelta di pochi e semplici ingredienti, arricchiti magari da una presentazione insolita, che stimoli gli organi di senso e l’immaginazione.

Chi sono gli artisti che prediligi e come li rappresenti nei tuoi piatti?Il mio regista preferito è in assoluto Quentin Tarantino, soprattutto nel film Kill Bill 2. Adoro i riferimenti forti, che rispecchiano la mia natura “fuori dagli schemi”. Ho lavorato come DJ prima di diventare chef e ogni volta che cucino mi accompagna una colonna sonora, che varia a seconda del mio stato d’animo. In generale però prediligo le consistenze e i contrasti: soffice e croccante, acido e dolce, solido e liquido.

Qual è la ricetta di cui vai più fiero o che ti richiedono con maggior frequenza?Il Tonno Vitellato è tra le mie prime ricette. Molti hanno tentato di imitarlo in abbinamento con un gelato salato a base di piselli e menta al profumo di mojito, ma la ricetta di base comprende una salsa vitellata (limone, capperi, acciughe e maionese in olio extravergine e yogurt), su cui viene adagiata la parte sashimi del tonno – rigorosamente Carlo Forte – precedentemente marinata a sale e zucchero. Alla ricetta di base applico ogni volta una serie di variazioni, soprattutto accostamenti di cocktail e finger food.

L’ULTIMA FATICA DI SIMONELa cucina come luogo di incontri piccanti, capace di coinvolgere, oltre al gusto, tutti i sensi. Simone Rugiati, vero maestro nell’arte culinaria, svela nel libro “Il gusto di sedurre” (Rizzoli 2009) ricette e segreti per preparare semplici ed inebrianti prelibatezze, adatte anche a cuochi alle prime armi. Potrete così cimentarvi con passione e immaginazione in sfiziosi finger food, rinfrescanti cocktail, originali primi piatti, esotici secondi e invoglianti dolci. Che diventeranno i vostri alleati nel sottile gioco della seduzione.

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La cultura del freddoI CenTRI DI RefRIgeRazIone vaRIoCooLIng DI gaggenau SI RegoLano SeConDo DIveRSe TemPeRaTuRe, aDaTTanDoSI aLLa SPeCIfICITà DI ognI aLImenTo.

DI nIna moDIgLIanI

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oPeRe D’aRTe e D’Ingegno ReaLIzzaTe In aCCIaIo InoX Con DIveRSe zone DI CLImaTIzzazIone, TuTTe RegoLaBILI SePaRaTamenTe aD una PReCISa TemPeRaTuRa, CaSSeTTI SPeCIaLI PeR La ConSeRvazIone DegLI aLImenTI DeLICaTI, SuPeRSILenzIoSe eD aPPaRTenenTI, quaSI TuTTe, aLLa CLaSSe DI effICIenza eneRgeTICa a+

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In cucIna sI RIEvOcanO aMORI E RIcORdI, sI IMpasTanO, sI MEscOLanO, sI LIEvITanO E sI assaggIanO passIOnI E sEnsazIOnI. cucInaRE è pER MOLTI aspETTI un aTTO

d'aMORE, un pRELudIO aLLa passIOnE E un pIacERE dEI sEnsI. aTTRavERsO IL cIbO sI

RITORna aLL'InFanzIa E sI aTTIvanO I sEnsI.

Ma una buona cucina non può prescindere dalla scelta degli ingredienti e dalla loro conservazione. E Gaggenau, azienda leader nella realizzazione di elettrodomestici professionali per l’ambiente cucina, con la collezione di centri di refrigerazione VarioCooling, ci insegna quanto sia fondamentale il rispetto di ogni ingrediente durante la fase della conservazione: se è vero infatti che alcuni alimenti hanno bisogno di una conservazione prolungata, altri necessitano di una temperatura particolarmente fredda. Su queste differenze si basa l’intera collezione di centri di refrigerazione VarioCooling. Opere d’arte e d’ingegno realizzate in acciaio inox con diverse zone di climatizzazione, tutte regolabili separatamente ad una precisa temperatura, cassetti speciali per la conservazione degli alimenti delicati, supersilenziose ed appartenenti, quasi tutte, alla classe di efficienza energetica A+.

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La serie dei centri di refrigerazione VarioCooling comprende frigoriferi, congelatori, combinazioni frigo-congelatore e vino-cantina che possono essere abbinati tra loro in infinite soluzioni, creando eleganti pareti di freddo, perfettamente integrabili dietro i pannelli d’arredo e personalizzabili a seconda del proprio gusto. I ripiani, in vetro infrangibile alto 6mm con profili diamantati, consentono una visione completa ed elegante dell’interno del vano frigorifero. I balconcini controporta, adatti a sostenere anche carichi pesanti, sono prodotti in alluminio anodizzato e vengono montati a mano. A comporre il quadro una ventola provvede alla diffusione della temperatura all’interno dei vani, mentre il sistema Multi-Air-Flow permette una conduzione d’aria supplementare nella porta, insieme ad ulteriori sbocchi nel vano, per una più rapida e costante distribuzione dell’aria.

La sERIE vaRIOcOOLIng RIsERva InFInE paRTIcOLaRE aTTEnzIOnE aLLa cOnsERvazIOnE dEL vInO. pOTRETE InFaTTI cOnsERvaRE LE vOsTRE pIù pREzIOsE bOTTIgLIE su sOLIdI RIpIanI cOn pROFILI In aLLuMInIO, FacILMEnTE EsTRaIbILI, REaLIzzaTI EscLusIvaMEnTE

uTILIzzandO LEgnO dI FaggIO nOn TRaTTaTO dI FORMa aRROTOndaTa pER pROTEggERE LE dELIcaTE ETIcHETTE dELLE bOTTIgLIE.

La sofisticata tecnologia garantisce inoltre un funzionamento praticamente privo di vibrazioni, offrendo al contempo il piacere di un ambiente del tutto simile a quello di una vera cantina dei vini. Gaggenau porta la perfezione in cucina grazie alle sue apparecchiature professionali: perfette in termini di prestazioni, precise nei dettagli e pregiate nelle finiture. Per una cucina da vero protagonista. La differenza ha nome Gaggenau.

www.gaggEnau.IT

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La sERIE dEI cEnTRI dI REFRIgERazIOnE vaRIOcOOLIng cOMpREndE FRIgORIFERI,

cOngELaTORI, cOMbInazIOnI FRIgO-cOngELaTORE E vInO-canTIna

cHE pOssOnO EssERE abbInaTI TRa LORO In InFInITE sOLuzIOnI

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Red VelocitypREsEnTaTa aL saLOnE dELL’auTO dI FRancOFORTE LO scORsO sETTEMbRE, La FERRaRI 458 ITaLIa sEgna una Tappa FOndaMEnTaLE nELLa sTORIa dELLE supERcaR dI MaRanELLO.

dI gIORgIa sILvEsTRI

Una nuova Ferrari fa il suo ingresso al Salone di Francoforte e diventa leggenda, in virtù di quel trasferimento “emozionale” posto sul connubio pilota-vettura. La vettura, infatti, frutto di una lunga esperienza nel settore sportivo, colpisce fin da subito per una nuova impostazione di guida con volante e cruscotto di nuova concezione, cui ha contribuito in maniera determinante l’apporto di Michael Schumacher, tester e collaboratore di lusso.

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Le SoSPenSIonI anTeRIoRI a TRIangoLI a “L” SovRaPPoSTI e queLLe PoSTeRIoRI Con SCHema

muLTI LInk Sono STaTe RIDISegnaTe PeR oTTeneRe un ComPoRTamenTo foRTemenTe PReSTazIonaLe

CHe gaRanTISCe PRonTezza DI RISPoSTa DeLLa veTTuRa manTenenDo un ComfoRT eLevaTo

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Grazie al nuovo propulsore da 4499 cm3 in grado di erogare 570 CV, associato al cambio F1 doppia frizione e ad un peso di 1380 Kg, la 458 Italia vanta lo straordinario rapporto peso/potenza di 2,42 Kg/CV che le consentono di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,4 secondi e di raggiungere la velocità massima di oltre 325 km/h.

Le sospensioni anteriori a triangoli a “L” sovrapposti e quelle posteriori con schema multi link sono state ridisegnate per ottenere un comportamento fortemente prestazionale che, insieme all’adozione di un rapporto di sterzo più diretto, garantisce prontezza di risposta della vettura mantenendo un comfort elevato. Il design, firmato come sempre da Pininfarina, si basa su una forma compatta e filante, espressione dei concetti di essenzialità, efficienza e leggerezza cui il progetto è ispirato, orientato al raggiungimento degli obiettivi di efficienza fluidodinamica, nel rispetto dei più stringenti vincoli normativi legati alle emissioni. Illimitate, inoltre, le opportunità di configurazione degli interni con l’adozione di sellature e rivestimenti in pelle, carbonio e Alcantara.

cOME è ORMaI TRadIzIOnE In FERRaRI, La sOnORITà dELLO scaRIcO è sTaTa sTudIaTa

E REgOLaTa pER OFFRIRE IL MassIMO pIacERE ancHE aLL'OREccHIO, cOn un InEdITO TERMInaLE TRIpLO cEnTRaLE.

La 458 Italia è dunque una sintesi di innovazione tecnologica, creatività, stile, passione. Una sintesi che rappresenta anche il nostro Paese, al quale Ferrari rende omaggio aggiungendo accanto alle tradizionali cifre di cilindrata e numero di cilindri l’artigianalità l’eccellenza più autentica del Made in Italy.

www.FERRaRI.cOM

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Winter EscapesfugHe DI DIveRTImenTo e BeneSSeRe neI 5 STeLLe PIù RInomaTI PeR L’aCCogLIenza InveRnaLe.

DI DIamanTe nIgRo

IL kemPInSkI HoTeL ST. moRITz

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Sarà a causa delle cime innevate, dei ghiacciai maestosi, delle valli strette e sinuose. Oppure per via dell’odore del bosco, delle luci dell’imbrunire, o di quei suoni così lontani da essere prossimi al silenzio. Ma per molti l’inverno è il momento giusto per andare alla ricerca di un autentico relax, anche solo per pochi giorni. C’è chi ama divertirsi sulle piste di imponenti stazioni invernali, oppure chi preferisce le lunghe escursioni nella natura, finendo magari la giornata con un trattamento rigenerante all’avanguardia. Ancora una volta Kudos esaudirà i vostri desideri, accompagnandovi in un viaggio alla scoperta dei resort invernali più affascinanti. Seguendo il richiamo della natura.

kEMpInskI gRand HOTEL dEs baIns St. Moritz, Svizzerawww.kempinski-stmoritz.com

Il Kempinski Hotel St. Moritz appare come un castello delle fiabe che si erge nella campagna dell'Engadina, a pochi minuti dal lago di St. Moritz, centro della maggior parte delle attività sportive invernali. Il resort mette a disposizione pluripremiati ristoranti, 184 camere e suite arredate con gusto con affaccio sulla funivia di Corviglia e un centro termale – High Alpine Spa – di 2.800 mq, dove potrete godere della piscina interna riscaldata, della zona sauna con bio-sauna, della sauna finlandese, del bagno di vapore, del solarium e Laconium. In una zona riservata alle signore disponibili la bio-sauna, il bagno di vapore, l’aroma grotto e una zona relax.

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HOTEL LEs sOuRcEs dEs aLpEsLeukerbad, Svizzerawww.sourcesdesalpes.ch

Leukerbad, quintessenza della distensione e del riposo nelle pittoresche Alpi del Valais, è famoso oltre che per le acque, anche per le splendide piste da sci, per le infinite passeggiate e per le escursioni alpine. L’hotel Les Sources des Alpes, con le sue 22 camere e 8 suite, è un gioiello che abbina i piaceri della vacanza sulla neve ai benefici termali. Per sperimentare i vantaggi delle acque e delle cure del centro Aquawell, a disposizione massaggi con pietre calde e oli essenziali, fanghi e cure dimagranti o tonificanti. Completano il quadro due piscine con acqua termale corrente a 34 gradi, cucina mediterranea d’altissimo livello – 14 punti Gaul-Millau – e un centro bellezza con trattamenti sempre aggiornati.

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andREus gOLF & spa REsORTMerano, Italiawww.andreus.it

Il relax è la prerogativa principale di chi sceglie un soggiorno all’Andreus Golf & Spa Resort, oasi di tranquillità realizzata all’interno di un campo da golf a 18 buche (aperto fino a metà dicembre). Le 74 camere sono tutte esposte a sud e con terrazza, completamente insonorizzate, rivestite col benefico legno di cirmolo (che abbassa i battiti cardiaci e favorisce il sonno) e finemente arredate con complementi di lino, canapa e lana. Per chi rinuncia alle piste da sci, ogni giorno è previsto un programma di fitness attivo con nordic walking, acquagym, mountain bike e yoga. Gli ospiti hanno inoltre libero accesso ai 5000 mq della Vital Spa, con saune e piscina aperta e coperta e a una vasta gamma di trattamenti esclusivi, ispirati alla cultura degli indiani Arawak.

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HOTEL adLER spa REsORTOrtisei, Bolzano, Italiawww.hotel-adler.com

In un parco di 9000 mq immerso nello splendido contesto delle Dolomiti, l'Adler Spa & Sport Resort è un connubio perfetto di architettura antica e comfort moderni. Durante la stagione invernale gli ospiti hanno a disposizione una serie di servizi sia per lo sci alpino sia per quello di fondo, che vanno dallo skibus dell’albergo allo skiguiding, dal servizio skipass al noleggio dell’attrezzatura. Per chi invece desidera ritrovare la dimensione del tempo e della tranquillità, una Spa mette a disposizione numerosi tipi di programmi e trattamenti: dall’Ayurveda allo zen stretching, da antichi segreti curativi, ai metodi Spa più innovativi, dai trattamenti Alpin Spa con i prodotti della linea di biocosmesi “Dolomites” al Vital Aging, un innovativo percorso olistico in cui sarete guidati da uno staff medico.

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aLpEnpaLacE HOTEL & spa REsORTS. Giovanni Valle Aurina, Bolzano, Italiawww.alpenpalace.com

L'Alpenpalace Hotel & Spa Resort, ubicato nello straordinario scenario della Valle Aurina, conquista il visitatore per l’atmosfera di quiete assoluta. Il vostro soggiorno all’hotel sarà allietato da ambienti accoglienti ed esclusivi, da un’atmosfera rilassante, da prelibate specialità culinarie dalla cucina Gourmet e Vital e da momenti di puro benessere all’interno della vasta area Wellness & Beauty, da cui si possono rimirare romantici tramonti dalla vasca idromassaggio del Giardino Spa. Alla Spa Alpin gli ospiti troveranno inoltre un'ampia gamma di trattamenti per il viso e per il corpo, con prodotti La Prairie ed erbe locali. Tra i trattamenti: la sauna tirolese, la piscina salata, la vasca idromassaggio, la sauna alle erbe ed il bagno turco.

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L’INVERNO È ARRIVATO, LE PIOGGE, IL FREDDO, LA NEBBIA CI PORTANO LA VOGLIA IRRESISTIBILE DI COCCOLARCI UN PO’.

Quale modo migliore se non una ricetta semplice ma estremamente calda, che ci riporti a quando eravamo bambini. Come provetti Peter Pan, vi invito a tuffarvi nella creazione

veloce di un’espressione gustativa che stupirà i vostri ospiti. Quindi non mi resta che augurarvi… buon remake.

SOLSTIzIO D’INVERNOTagliate a rondelle 5 pomodori, fateli sgocciolare in un colino e conditeli con sale, olio,

pepe, noce moscata ed aceto balsamico – possibilmente tradizionale.Sistemate 5 fette sottili di scamorza affumicata sopra al pancarré e fatele tostare fino alla doratura del pane. Aggiungete quindi i pomodorini e dell’alloro tritato,

posizionate il tutto su un piatto da portata sul quale avrete adagiato un filo di olio extravergine di oliva e una spolverata di zenzero.

Vi consiglio un vino sincero e profumato chiamato Le Terre Rosse, della cantina di Enrico Villania, azienda interessante e dinamica.

Sul tavolo e sparse per la casa non possono mancare le camelie invernali, che daranno un tono meno cupo al periodo che stiamo vivendo, mentre come sottofondo musicale abbiate l’audacia di dare potenza alla serata con una raccolta di Johann Sebastian

Bach…. vedrete che la situazione diventerà ben presto incandescente.

8-minuteRecipeè da bRIvIdO caLdO La MagIca RIcETTa pER un IndIMEnTIcabILE sOLsTIzIO d’InvERnO (E pER aLTRE nOTTI spEcIaLI).

dI MassIMO MaLpIgHI

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Tantrismo AlimentarescOpRI I sEgRETI dELLa MILLEnaRIa cucIna cInEsE pER sEduRRE.

dI MassIMO MaLpIgHI

Questa meravigliosa ed intrigante ricetta arriva dalla lontana Cina e più precisamente dalla provincia di Chengdu, zona mistica e conturbante nel centro

della Repubblica del Dragone.

Questo sollazzo gustativo era inserito nei menù dei banchetti nuziali poiché rappresentava un equilibrio perfetto tra Yin e Yang, dando agli sposi un’importante forza vitale, fondamentale per la prima notte di nozze. Considerando che si mangia

esclusivamente con le mani, è facile che ancor oggi la ricetta si trasformi in un gioco molto “appetitoso”.

GAMBERI AL SESAMO500 g di gamberi rigorosamente freschi

200 g di funghi freschi tritati3 cucchiai di olio extravergine di olivaun cucchiaio di limone spremuto fresco

2 cucchiai di prezzemolo un cucchiaio di erba cipollina3 cucchiai di semi di sesamo

Scaldare in una padella antiaderente l’olio, far rosolare i funghi per qualche secondo, aggiungere i gamberi ed il sesamo. Far cuocere per 10 minuti, mescolando

continuamente e a fine cottura aggiungere limone, prezzemolo ed erba cipollina. Riporre il tutto su un piatto di portata e… buon divertimento.

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L’uomo è soggettivosEcOndO IL cOacHIng, unO dEgLI assunTI dI basE pER bEn cOMunIcaRE cOn gLI aLTRI è TEnER pREsEnTE La LORO IRRIducIbILE dIvERsITà. cHE Fa IL paIO cOn IL LORO IndIvIduaLIsMO.

dI sILvanO MaRIus dE uFFIcI

L’uomo è soggettivo (volgarmente chiamato egoista, egocentrico o individualista) per necessità prima di tutto biologiche; lontano dall’essere quel malanno che molte dottrine

e l’intero scibile delle convenzioni indicano, l’essere soggettivo è la base comune, universale, imprescindibile e pervicace della riproduzione della specie; di tutte le specie

di esseri viventi, fiori compresi.

L’uomo potrà evolvere, potrà cercare o accettare modi di convivenza che migliorino la sua vita e le sue relazioni con gli altri, ma non potrà mai prescindere dalla sua stessa essenza; sarebbe assurdo pretenderlo e soprattutto da sciocchi ignorarlo. Di fatto la

piramide dello psicologo e antropologo Abraham Maslow (http://51esami.splinder.com/post/8222153) indica il Riconoscimento, ossia l’accettazione da parte di se stesso e degli

altri della propria persona, fra le necessità primarie che l’uomo deve soddisfare per condurre una vita equilibrata e accettabile.

A parte tutto questo, però, e che comunque fa parte della scienza umana, quello che a noi come Caoaches e Trainers interessa è l’aspetto strategico.

Riconoscere in sé l’essere soggettivo è un atto di forza incredibile e per lo più insospettato. Saper riconoscere significa saper gestire e dunque saper dosare e valutare secondo i casi e le convenienze; ma, sopra ogni cosa, significa riconoscere negli altri la

necessità di essere a loro volta soggettivi.

E questo porta con sé un insieme di fatti di enorme portata e d’inesplorate possibilità: in primo luogo, ci risparmia quella stizza istintiva e automatica che proviamo quando

incontriamo qualcuno che ha opinioni e comportamenti diversi dai nostri; ricordiamolo: istintivamente siamo soggettivi, quindi qualsiasi diversità mette in pericolo la nostra

stessa esistenza.

www.cOacHIngcOnsuLTIng.Eu

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Purtroppo, questo è un tratto comune e, allo stesso tempo, la ragione di tanti conflitti e di azioni censurabili e di censura; poi, una volta appreso a superare questa prima reazione, ci troviamo subito davanti a una situazione di grande vantaggio; ma non, attenzione, nel senso della comprensione o, peggio, della fratellanza secondo i canoni delle scienze deboli (ideologie, religioni ecc.) bensì, secondo una presa di coscienza il più razionale possibile dello stato dell’altro, il che vuol dire conoscere le sue attitudini e magari prevedere le sue reazioni; infine, una volta preso coscienza della propria soggettività, abbassate le difese istintive ed aver constatato che non succede nulla che possa compromettere la nostra esistenza, s’apre la potentissima prospettiva del confronto. Le opzioni diventano improvvisamente infinite e proporzionalmente maggiori appaiono le risorse dentro di noi (nel senso che le veniamo a conoscere attraverso gli altri) e le relative possibilità.

“Il primo compito di un insegnante – e di un Coach, aggiungiamo noi – è quello di introdurre l’idea che il mondo che pensiamo e vediamo è solo una visione, una descrizione del mondo stesso. Ogni sforzo di quell’insegnante dovrebbe essere orientato a dimostrare questo punto di vista; però, accettare questo compito sembra essere uno dei compiti più duri che uno possa proporsi; noi siamo tanto compiacentemente presi nella nostra particolare visione del mondo, da obbligarci a considerare i fatti come se noi conoscessimo tutto del mondo stesso”.

Questo dice Carlos Castaneda uno degli scrittori latinoamericani più prolifici e più immersi nella vita delle popolazioni – ha viaggiato e approfondito i temi vitali, magici e sciamanici di tutti i paesi più popolati della terra come antropologo e scrittore, sia pure controverso, del mistero – e che ci viene a rivelare come l’uomo sia stato capace fin dalla notte dei tempi ad avere lucide e profonde intuizioni che sono state poi confermate dalla scienza.

La neuroscienza infatti (Lynn Margulis, Francisco Varela, Hector Maturana, Antonio Damasio) ha ampiamente dimostrato che ciò che pensiamo, ossia le realtà che “vediamo” dentro di noi non è la realtà oggettiva che ci sta attorno – e che l’uomo non riuscirà mai a “vedere” – bensì una riproduzione effettuata dai nostri sensi; i quali, per definizione, sono imperfetti (cosa che abbiamo già detto in altre occasioni).

Credo che sia facile comprendere come tale azione di riprodurre, che nel suo tragitto dall’esterno verso l’interno è naturalmente soggetta a “generalizzazioni”, “distorsioni”, ed anche a vere e proprie “eliminazioni-sostituzioni” (i punti di riferimento del Metamodello in PNL), sia allo stesso tempo la dimostrazione e la quintessenza della soggettività, in quanto risulta evidente come l’opera dei sensi sia geneticamente differente da uomo a uomo; e altrettanto facile rendersi conto dell’infinita gamma di elementi appartenenti alla realtà esterna che generalizzando, distorsionando ed eliminando (non fosse che per semplice dimenticanza) non arrivano al nostro sistema cognitivo.

Cammino molto interessante questo della soggettività; molto difficile da percorrere da soli, ma che permette il raggiungimento di un potere personale altrimenti impensabile; non per nulla i grandi uomini della storia, Alessandro, Cesare Augusto, Napoleone, forse Abramo Lincoln (in seguito, pare che le razze umane abbiano iniziato un declino che le ha portate a dimenticare di produrre grandi uomini), conobbero questo grande strumento della soggettività e seppero servirsene per scrivere la storia. Difficile da percorrere, ma con la presenza di un coach , naturalmente, questo “gioco” diventa agibile e frequente e quindi la scoperta delle proprie risorse e relative possibilità si rivelano alla portata di una normale giornata di lavoro.Ci vorrebbero degli esempi ma, come sempre, lo spazio ha un limite.

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Style AdviceFaccIaMOLO On LInE. guIda aL pIacERE dEL cOnsuMO suL wEb.

dI pEppE ORRù

VIVIAMO NEL FUTURO.

L’elenco degli ormai indispensabili nuovi strumenti del quotidiano include oramai il cellulare, la macchina fotografica digitale, il BlackBerry, il sistema di posizionamento

satellitare GPS e, ovviamente, internet.Questo incredibile mezzo di comunicazione può rendere la vita molto più semplice in

molti casi. Prendiamone in esame uno in particolare.

È innegabile che per alcune persone lo shopping equivale a un divertissement, cioè ad uno dei momenti più gratificanti nella vita. Ma è altrettanto innegabile che non tutti

convidano questo tipo di sentimento. Ci sono, al contrario, persone alle quali andare di negozio in negozio equivale ad una vera e propria tortura.

CONCENTRIAMOCI SU QUESTO TIPO DI CONSUMATORE RILUTTANTE.

Tra loro possiamo annoverare i fortunati che possono delegare e affidare ad altri questo particolare tipo di incombenze, ricorrendo a consorti, partner, factotum,

segretarie, personal shopper... Ma non tutti sono nella stessa posizione. E la tecnologia può essere, in questo caso, uno strumento estremamente utile. Perché

non approfittare dell’e-commerce nella comodità della propria abitazione o al posto di lavoro, oppure durante quei periodi di forzata inattività, per esempio durante le

inevitabili soste negli aereoporti?

Il gioco diventa ancor più sapido se si pensa al vantaggio di non dover affrontare inconvenienti come modalità di trasporto, personale di vendita assillante e insistente o

distante e impreparato, affollamento nei negozi e file alla cassa... Con qualche click sulla tastiera è inoltre possibile fare acquisti a Londra, New York, Parigi, Tokyo, Hong Kong

e nel resto del mondo senza muovere un passo. Vi ho convinti?

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Immagino che alcuni di voi staranno riflettendo: sull’internet la scelta è troppo vasta, l’idea di trascorrere ore e ore vagliando le proposte di un’infinità di siti mi spaventa, mi ripugna, mi annoia molto di più della eventualità di un visita al più affollato centro commerciale.

Fortunatamente c’è la soluzione a questa impasse. L’esistenza sul web di siti altamente specializzati, grazie ai quali non è più necessario trascorrere ore e ore di tempo prezioso impegnati in ricerche spesso infruttuose, permette di trovare in tempi brevissimi il meglio del meglio. Si tratta di siti dall’immagine accattivante e con ottima navigabilità, affidabili e assolutamente sicuri, che malgrado l’assenza di contatto diretto permettono e agevolano un rapporto personalizzato con la clientela.

Immagino che alcuni di voi staranno riflettendo: il web va bene per l’acquisto di certe tipologie di prodotti, come brani musicali e libri, e alcuni servizi specifici, come biglietti per cinema, concerti, spettacoli teatrali, affitto d’automobili e per viaggi in aereo. Ma si può veramente ricorrere all’e-commerce anche per articoli alta gamma e di lusso? Ma certo. Ecco qualche consiglio.

Per ottenere un suggerimento, un’indicazione o un’ispirazione potrete ad esempio visitare siti altamente specializzati e informativi come www.luxuryculture.com, www.luxos.com, www.deluxeblog.com e www.luxist.com.

È anche consigliabile cliccare sugli online store dei principali luxury brand internazionali come,

per esempio, www.gucci.com, www.burberry.com, www.louisvuitton.com, www.dunhill.com e www.trussardi1911.com.

Per chi preferisse avere una scelta più ampia, simile a quella in offerta nelle migliori boutique di moda al mondo, consigliamo una visita a siti come www.netaporter.com, www.okini.com, www.couturelab.com oppure www.colette.fr, www.antonioli.eu e www.luisaviaroma.com. Alcuni di questi siti offrono il servizio di personal shopping virtuale.

Una visita su www.assouline.com è un must per l’acquisto di splendidi volumi dedicati all’arte, alla fotografia, alla moda e altrettanto e avvincenti biografie o antologie. Un salto su siti di musei e gallerie d’arte come www.serpentine.org permette invece l’acquisto di stampe di famosi artisti contemporanei come Takashi Murakami, Matthew Barney e Richard Prince mentre www.whitechapel.org propone edizioni limitate create da Bridget Riley, Anish Kapoor e Sophie Calle. Agli appassionati di fotografia consigliamo www.photonet.org.uk che offre scatti di alcuni dei più importanti fotografi al mondo come Jacques Henri Lartique, Cornel Lucas, Lee Miller e Sebastião Salgado. E, ovviamente, è sempre consigliabile controllare su www.ebay.com, e su tutte le sue ramificazioni in altri Paesi, qualora si fosse alla ricerca di oggetti rari, articoli da collezione o d’antiquariato.

Su internet si possono comodamente acquistare gioielli, automobili, mobili, yatch, motociclette e tutti gli altri oggetti del desiderio che potrebbero rendere il quotidiano più interessante e piacevole. Comprare sul web. Perché no?

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Music Don't Stop cOnsIgLI d’auTORE pER un InvERnO MusIcaLE uLTRasExy.

dI aLEssandRO juMbO ManFREdInI

“SENzA MUSICA, LA VITA SAREBBE UN ERRORE” Friedrich Nietzsche

Mi pare che il signor Friedrich, di professione scrittore e a tempo perso filosofo, scandagli alla perfezione quello che sostengo da sempre: senza la musica, noi essere

umani saremmo persi e sarebbe un errore – ma anche un orrore – non poter gioire di tanta bellezza.

1. Per iniziare la compilation propongo una canzone altamente sensuale e voluttuosa, che male non fa: un compianto Jeff Buckley di “Everybody Wants You”,

canzone tratta dall’album “Sketches For My Sweetheart The Drunk” è il nome del capolavoro interpretativo e musicale che omaggia volontariamente un grande

Marvin Gaye. Un’allusione percettibile nel testo, se dice: “Twenty-nine pearls in your kiss, a singing smile / Coffee smell and lilac skin, your flame in me / Twenty-nine

pearls in your kiss, a singing smile / Coffee smell and lilac skin, your flame in me / I'm only here for this moment. Wow”.

2. La seconda traccia è sempre un colpo al cuore dei nostri vituperati sentimenti. Bill Callahan (ex cantate dei The Smog) con la canzone “Faith/Void” ci regala una suite

tratta dall’album “Sometimes I Wish We Were An Eagle”, il cui arrangiamento si ricorda per essere la colonna sonora di un film dei fratelli Cohen.

3. Terza traccia offerta dai Fistful Of Tears. Bellissima ballata del crooner soul Maxwell, dall’album “TheBLACK Summer’s night”, che ritorna dopo otto anni di silenzio con

questo piccolo capolavoro. Non è difficile intuire che siamo davanti all’erede al trono di Marvin Gaye (è già la seconda volta che compare nell’articolo).

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4. Quarta traccia: un nome, un programma. Stiamo parlando di Early Day Miners, nome bizzarro e divertente, che ben si sposa alla cover “The Treatment”, da cui si respira un’aria folk-indie. Gli Early Day Miners sono una “cooperativa musicale”, che nel corso degli anni ha trasfuso la sua originaria sensibilità “indie” nel recupero della tradizione cantautorale americana e nel parallelo sviluppo di avvolgenti soluzioni di derivazione slowcore e post-rock. Segnaliamo la traccia “How To Fall”, tratta dall’ultimo album.

5. Quinta traccia vede protagonisti i The Antlers con “Shiva”, tratta da “Hospice”, un album di rara bellezza. Peter Silberman, poco più che ventenne, si trasferisce a New York, si sente male e si rinchiude in una casa di Manhattan per un anno e mezzo scrivendo musica. Questo disco è la testimonianza del suo percorso interiore: un concept album che spazia tra il post-rock e il pop.

6. Sesta traccia è “Crystalised”, firmata dai The XX. Per l’ascolto di questo pezzo consiglio di distendervi sul divano, vestiti di nero (possibilmente in stile inizi ’90). Immaginate di assistere ad un concerto dei New Order e di avere vent’anni anni in meno.

7. Settima (e nostalgica) traccia, da ascoltare a rotazione: Bob Dylan e Johnny Cash (per i meno giovani). Un grande classico di Mr. Robert Allen zimmerman, alias Bob Dylan potrebbe essere “Lay, Lady, Lay”. Indimenticabile. Eterna. Sublime.

8. A far da contraltare alla “saudade”, consiglio un pezzo pop e un po’ “cheasy”. Ascoltatevi la canzone in heavy rotation del momento, un pezzo scacciapensieri per antonomasia dei Black Eyed Peas chiamato “I Gotta Feeling” e una divertente performance della band a Chicago che gira su Youtube: cercatela, non voglio svelarvi nulla.

9. La traccia numero nove è occupata da Vladislav Delay, pseudonimo dell’artista finnico Sasu Ripatti,

che dall’album “Tummaa” ha sfornato una “Kuula (Kitos)”, diventata nome dell’intero album. Un lavoro tutto giocato sulle sonorità de-costruite su tappeti sonori, dove il delay spadroneggia.

10. Al numero dieci una cover di un classico dei The Eagles: “I Can’t Tell You Why”, riletta in chiave modernista dal duo canadese dei Chromeo.

11. Alla posizione del doppio 1, una canzone tratta da Abbey Road dei Fab4 Beatles “Come Together”, che potrete gustarvi nella versione rimasterizzata. Ma per i puristi c’è anche la versione mono.

12. Last but not least, la canzone numero dodici del nostro viaggio è tratta dal nuovo album “Popular Songs” dei Yo la Tengo, gruppo cult e pietra angolare dell’indie rock mondiale (che a discapito del nome non propone musica mariachi, ma sonorità provenienti dalla Dirty Jerz/New Jersey area). Consiglio l’ascolto di tutto il disco e in particolare di “By Two’s”, un brano di rara sensibilità, viaggio notturno nella dimensione estatica ed irreale degli psichedelici Velvet Underground.

Da segnalare l’album in uscita dei Massive Attack, preceduto dall’ Ep "Spiltting The Atom", legata ai temi del nucleare e alle sue conseguenze. Sono quattro tracce che ricalcano il classico stile della band. In "Pray For Rain" spunta anche uno special guest: Tunde Adebimpe, cantante dei Tv On The Radio.

Altra uscita discografica, dalla piovosa cittadina di Bergen in Norvegia, per i Kings Of Conveniences, che al ritorno da esperienze solistiche propongono un album che ne rispecchia la poetica “da Simon & Garfunkel” del nuovo millennio. L'album si intitola “Declaration Of Dependence”.

Altro duo di ritorno – questa volta inglese – sono i Fuck Buttons, che ci regalano un disco ricco di atmosfere vagamente kraut-rock sperimentale e space-rock. “Tarot Sport” è la cover che vi consigliamo.HAVE A NICE TRIP!

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HoLe-In-one IL caLEndaRIO uFFIcIaLE dELLa FEdERazIOnE ITaLIana gOLF

©iStockphoto.com/RichVintage

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CaLenDaRIo gaRe uffICIaLI e PaTRoCInaTe 2010

daTa EvEnTO cIRcOLO

maRzo

04-06 quadRangOLaRE FEMMInILE Is MOLas

18-21 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE MaTcH-pLay OLgIaTa

19-21 caMpIOnaTO nazIOnaLE FEMMInILE MaTcH-pLay OLgIaTa

aPRILe

03-05 cOppa d’ORO cITTà dI ROMa ROMa

16-18 TROFEO uMbERTO agnELLI ROyaL paRk

23-27 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE a squadRE a1 quERcE

23-27 caMpIOnaTO nazIOnaLE FEMMInILE a squadRE a1 quERcE

23-25 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE a squadRE a2 pOggIO dEI MEdIcI

23-25 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE a squadRE a3 vILLa paRadIsO

24-25 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE a squadRE a4 san vaLEnTInO

23-25 caMpIOnaTO nazIOnaLE FEMMInILE a squadRE a2 pERugIa

maggIo

06-09 OpEn d’ITaLIa ROyaL paRk

12-14 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE sEnIOR MEdaL udInE

12-14 caMpIOnaTO nazIOnaLE FEMMInILE sEnIOR MEdaL udInE

13-16 caMpIOnaTO nazIOnaLE RagazzI MaTcH-pLay - TROFEO andREa bROTTO

gaRdagOLF

14-16 caMpIOnaTO nazIOnaLE RagazzE MaTcH-pLay gaRdagOLF

21-23 paLLa d’ORO MEMORIaL gIusEppE sILva TORInO

gIugno

11-13 gRan pREMIO cITTà dI MILanO – TROFEO gIannI aLbERTInI MILanO

16-18 caMpIOnaTO nazIOnaLE RagazzI MEdaL – TROFEO s. MaRazza bERgaMO

16-18 caMpIOnaTO nazIOnaLE RagazzE MEdaL – TROFEO s. MaRazza bERgaMO

LugLIo

29/06-03/07 caMpIOnaTO nazIOnaLE cadETTI – TROFEO gIOvannI aLbERTO agnELLI

baRLassIna

29/06-03/07 caMpIOnaTO nazIOnaLE cadETTE baRLassIna

08-09 caMpIOnaTO nazIOnaLE MascHILE baby jEsOLO

08-09 caMpIOnaTO nazIOnaLE FEMMInILE baby jEsOLO

13-15 caMpIOnaTO nazIOnaLE puLcInI pRa dELLE TORRI

13-15 caMpIOnaTO nazIOnaLE puLcInE pRa dELLE TORRI

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DistribuzioneaI CLIenTI SeLezIonaTI DI InTeSa SanPaoLo

PRIvaTe BankIng.

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PoLo CLuBS

fIRenze PoLo CLuB LungaRnO vEspuccI, 5850123 FIREnzETEL. 055 21 73 30pREsIdEnTE: saLvaTORE FERRagaMO

La gInevRa PoLo CLuBvIa TIbERIna kM. 11,90000060 RIanO, ROMaTEL. 06 90 85 320pREsIdEnTE: Luca EvangELIsTa d’ORazIO

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